Percorso realizzato da Fondazione Torino Musei
TORINO BAROCCA (2)
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Punti rete Wi-Pie
1
1
Piazza Castello
sotto il palazzo della
Regione
2
Palazzo Lascaris
via Alfieri 15
3
Urp del Consiglio
regionale
via Arsenale 14
4
Sede del Consiglio
regionale
Piazza Solferino 22
5
Museo Regionale
di Scienze Naturali
via Giolitti 36
PALAZZO
MADAMA
6
5
10
4
2
4
9
3
8
11
7
3
GAM
2
GALLERIA
D’ARTE
MODERNA
1
© OpenStreetMap Contributors
Dati da Fondazione Musei Torino e Museo Torino coperti da licenza IODL 2.0
5
EDISU
PIEMONTE
PIAZZA
CAVOUR, 5
Un evento di
In occasione di
con
TORINO BAROCCA (2)
Informazioni tratte da MuseoTORINO - www.museotorino.it
Divenuta nel 1563 capitale del Ducato di Savoia, Torino – fino allora racchiusa nell’antico castrum romano – con Carlo Emanuele I (1580-1630) conosce il
suo primo ampliamento urbanistico. Per circa tre generazioni l’attività edilizia è in mano agli architetti Ascanio Vittozzi, Carlo di Castellamonte e suo figlio
Amedeo, fino a Guarino Guarini, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Bernardo Antonio Vittone.
Il Seicento
Del primo ampliamento di Torino è incaricato Ascanio Vitozzi (1539-1615) con la sistemazione di Piazza Castello, intorno alla quale si sviluppano i nuovi
quartieri della città; i lavori sono portati avanti da Carlo di Castellamonte (1560-1641), che dal 1621 continua lo sviluppo dell’abitato verso sud, secondo
un sistema di assi tra loro ortogonali. Al medesimo architetto si deve la formazione di Piazza San Carlo (Piazza Reale), uno spazio derivato dalla place
royale francese, con ai lati della direttrice principale due chiese gemelle.
Guarino Guarini (1624-1683) porta a termine la Cappella della Sacra Sindone, iniziata proprio dal Castellamonte sul retro del Duomo. Tra il 1668 ed il
1680, costruisce la chiesa di San Lorenzo.
Le straordinarie invenzioni del Guarini trovano applicazione anche ai temi dell'architettura civile: suo è Palazzo Carignano, basato su una pianta a U e una
monumentale facciata convessa, sporgente su entrambi i lati dell'edificio.
Il Settecento
Nel 1714 Filippo Juvarra, divenuto Primo Architetto Reale di Vittorio Amedeo II - re di Sicilia e dal 1722 di Sardegna - è chiamato a Torino per un grandioso
progetto di riqualificazione urbana per la capitale del nuovo regno. Moltissime sono le opere di quegli anni: la facciata della chiesa di Santa Cristina
(1715), la Basilica di Superga (1716-1731), uno dei suoi capolavori, costruita per un voto del re, le chiese di San Filippo Neri e del Carmine (quarto
decennio del secolo) e una serie di grandiosi progetti, a pianta centrale e longitudinale, per un nuovo Duomo.
Tra gli edifici civili si ricordano i grandiosi disegni per una corona di delitie che circonda la capitale, tra cui il castello di Rivoli (1718), che avrebbe dovuto
dominare un imponente giardino fatto di terrazze su più livelli; la Palazzina di caccia di Stupinigi (1727), dall’impianto ovale che si espande a croce di
Sant’Andrea verso i giardini, e la reggia di Venaria Reale, con la Grande Galleria e la chiesa di Sant'Uberto.
Risale al 1718 invece la facciata di Palazzo Madama, frammento di un ambizioso programma di rinnovamento monumentale del centro antico della città.
A seguire l’'architettura di Juvarra sono Bernardo Antonio Vittone, che ne continua la linea barocca, e Benedetto Alfieri, che ne segue le istanze
classicistiche.
In occasione di
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6
Palazzo dell’Università degli Studi
Via Po 17
1
Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista
ora Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti 36
7
Palazzo dal Pozzo della Cisterna
Via Maria Vittoria 12
2
Ex caserma Chiaffredo Bergia (già Collegio delle Province)
ora Comando Carabinieri Regione Piemonte
Via Santa Croce 4
8
Palazzo Carpano – Palazzo Asinari di San Marzano
Via Maria Vittoria 4
3
Palazzo Coardi di Carpenetto
Via Maria Vittoria 26
9
Chiesa di San Filippo Neri
Via Maria Vittoria 5
4
Chiesa di San Francesco da Paola
Via Po 16
10
Collegio dei Nobili
Via Accademia delle Scienze 6
5
Palazzo Graneri della Roccia, Circolo degli Artisti
Via Bogino 9
11
Chiesa di Santa Cristina
Piazza San Carlo