Parliamo di Luna La Luna è l'unico satellite naturale della Terra. Il suo nome proprio viene talvolta utilizzato, per estensione e con l'iniziale minuscola, una luna, come sinonimo di satellite naturale anche per i satelliti di altri pianeti. Il suo simbolo astronomico è una rappresentazione stilizzata della sua fase crescente. La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra si chiama propriamente faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto; si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine faccia oscura è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi. La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della Luna attorno alla Terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla terra è visibile circa il 59% della superficie lunare. La faccia vicina della Luna è coperta da circa 30 000 crateri contando quelli con un diametro di almeno 1 chilometro. Il cratere lunare più grande è il bacino Polo Sud-Aitken, ha un diametro di circa 2500 chilometri ed è profondo 13 chilometri, occupa la parte meridionale della faccia lontana. Dati anagrafici (all’epoca J2000) Perigeo Apogeo Circonferenza Orbitale Periodo Orbitale Periodo Sinodico Velocità Orbitale Km 363.104 Km 405.696 Km 2.413.402 Giorni 27,321.661.55 – 27d 7h 43,2min Giorni 29,530.588 – 29d 12h 44 968 m/s min 1.022 m/s media 1.082 m/s max 5,145396° da 18,30° a 28,60° 0,0554 Inclinazione sull’eclittica Inclinazione rispetto all’equatore della Terra Eccentricità Dati Fisici Raggio medio Diametro equatoriale Diametro polare Schiacciamento Superficie Volume Massa Densità media Accelerazione di gravità in superficie Velocità di fuga Periodo di rotazione Velocità di rotazione all’equatore Inclinazione dell’asse sull’eclittica Temperatura superficiale Km 1738 (medio) Km 3.476,2 Km 3.472,0 0,0012 3,793 x 1013 m2 2,1958 x 1019 m3 7,347.673 x 1022 kg 3,3462 x 103 kg/m3 1,622 m/s2 (kg 0,1654) 2.380 m/s Rotazione sincrona 4,627 m/s 1,5424° 40 K min 250 K media 396 K max 3 x 10-10 Pa 0,12 Pressione atmosferica Albedo Dati Osservativi Magnitudine apparente da Terra -12,74 1 Etimologia Il termine luna deriva dall'omonimo latino luna dalla radice indoeuropea leuk- di luce, come leuksna ossia la luminosa, come nell'avestico raoxsnà (la brillante), il sanscrito ciandrà-mas (luna brillante) e il greco σελήνη (da σέλας, brillio, splendore), esempi che mantengono il significato di la lucente, sebbene siano di diverse etimologie. La Luna e la sfera celeste Moto della luna durante uno periodo sinodico, che è 29 d 12 h 44,0 min. La Luna compie un'orbita completa della sfera celeste circa ogni 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11 secondi ma l'osservatore sulla Terra conta circa 29,5 giorni tra una nuova luna e la successiva, per via del contemporaneo movimento di rivoluzione terrestre. Nel corso di un'ora si muove nel cielo di una distanza vicina alla sua dimensione apparente, circa mezzo grado. La Luna rimane sempre in una regione del cielo chiamata lo Zodiaco, che si estende circa 8 gradi sopra e sotto l'eclittica. Essa viene attraversata dalla Luna ogni 2 settimane. Rotazione Il moto di rotazione della Luna è il movimento che compie intorno all'asse lunare nello stesso senso della rotazione terrestre, da Ovest verso Est con una velocità angolare di 13° al giorno. La durata è quindi uguale a quella del moto di rivoluzione pari a 27 d 7 h 43 min 11 s. Questo è il motivo per cui la Luna rivolge alla Terra sempre la stessa faccia. L'attrazione che la Terra esercita sul rigonfiamento equatoriale più che sulle zone polari sulla Luna provoca in essa delle oscillazioni di lieve entità, le librazioni, che insieme alle librazioni apparenti, connesse alle posizioni che la Luna assume rispetto alla Terra, ci consentono di vedere un po' più della metà della superficie lunare, circa il 59%. 2 Breve storia della comprensione della Luna La Luna rapportata alla Terra Nei tempi antichi non erano rare le culture, prevalentemente nomadi, che ritenevano che la Luna morisse ogni notte, scendendo nel mondo delle ombre; altre culture pensavano che la Luna inseguisse il Sole o viceversa. Ai tempi di Pitagora, come enunciava la scuola pitagorica, veniva considerata un pianeta. Durante il Medioevo alcuni credevano che la Luna fosse una sfera perfettamente liscia come sosteneva la teoria aristotelica, ed altri che vi si trovassero oceani a tutt'oggi il termine mare è impiegato per designare le regioni più scure della superficie lunare. Quando nel 1609 Galileo puntò il suo telescopio sulla Luna scoprì che la sua superficie non era liscia, bensì corrugata e composta da vallate, monti alti più di 8000 metri e crateri. Da quel momento si comprese che esso era un corpo solido proprio come la Terra. Ancora nel 1920 si pensava che la Luna potesse avere un'atmosfera respirabile o così lasciano intendere i racconti di fantascienza del periodo e comunque anche alcuni astronomi ipotizzavano la presenza di un piccolo strato d'aria per rendere ragione di alcuni fenomeni osservati durante le occultazioni lunari e che erano inspiegabili. Per esempio l'astronomo Alfonso Fresa nel suo trattato, a proposito delle anomalie delle occultazioni lunari scriveva: Un altro fenomeno, davvero inspiegabile, è quello osservato a Leningrado, durante l'eclisse totale di Luna del 14 agosto 1924, da W. Maltzew per la stella BD-15°6037 di settima grandezza: per circa due secondi la stella sembrò apparire nettamente proiettata sul disco eclissato della Luna. L'autore prosegue: Escludendo il caso di fenomeni dovuti ad illusioni ottiche e quello di stelle doppie, per tutti gli altri casi osservati e confermati da fonti diverse ed a cui non si può dare una esauriente spiegazione, si ricorre alla ipotetica spiegazione di un sottilissimo strato d'aria, molto tenue, situato in qualche depressione del suolo ma sufficiente ad affievolire la luce stellare. Sempre il Fresa ponendosi più in generale il problema dell'abitabilità della Luna la legava inscindibilmente alla presenza dell'acqua e dell'aria e riferiva in questi termini: Innanzitutto bisogna intendersi sul significato della parola vita, la quale, se va intesa nel senso organico, molto difficilmente potrà ancora albergare sulla Luna, giacché mancano lassù i fattori necessari alla sua esistenza: l'aria e l'acqua. Si potrebbe obiettare che un'assenza completa di esse non debba essere presa alla lettera, perché pur non verificandosi nemmeno in piccolissima parte i fenomeni di rifrazione, un residuo sparutissimo di aria può esistere sul nostro satellite, per quanto anche l'analisi spettroscopica abbia confermato che il nostro satellite è completamente privo di atmosfera. Nel 1969, Neil Armstrong e Buzz Aldrin furono i primi uomini a camminare sulla Luna. Successivamente saranno soltanto altri 10 uomini a camminare sulla Luna. Formazione della Luna Rappresentazione artistica dell'impatto. 3 Le origini della Luna sono al centro di un dibattito scientifico molto acceso. La teoria più accreditata è quella secondo cui essa si sia formata a seguito della collisione di un planetoide delle dimensioni simili a quelle di Marte con la Terra quando quest'ultima era ancora calda, nella prima fase della sua formazione, tale planetoide è chiamato a volte Theia. Il materiale scaturito dall'impatto rimase in orbita intorno alla Terra e per effetto della forza gravitazionale si riunì formando la Luna. Detta comunemente la Teoria dell'Impatto Gigante, è supportata da simulazioni pubblicate nell'agosto 2001. Una conferma di questa tesi deriva dal fatto che la composizione della Luna è pressoché identica a quella del mantello terrestre privato degli elementi più leggeri, evaporati per la mancanza di un'atmosfera e della forza gravitazionale necessarie per trattenerli. Inoltre, l'inclinazione dell'orbita della Luna rende piuttosto improbabili le teorie secondo cui la Luna si formò insieme alla Terra o fu catturata in seguito. Caratteristiche fisiche Superficie lunare Poiché il periodo di rotazione della Luna è esattamente uguale al suo periodo orbitale, noi vediamo sempre la stessa faccia della Luna, rivolta verso la Terra. Questa sincronia è il risultato dell'attrito gravitazionale che ha rallentato la rotazione della Luna nella sua storia iniziale. A causa di queste forze, dette anche forze di marea, anche la rotazione della Terra viene gradualmente rallentata, e la Luna si allontana lentamente dalla Terra mentre il momento rotazionale di quest'ultima viene trasferito al momento orbitale della Luna. L'attrazione gravitazionale che la Luna esercita sulla Terra è la causa delle maree del mare. Le variazioni della marea sono sincronizzate con l'orbita della Luna attorno alla Terra. Rappresentazione in scala della distanza Terra-Luna Tempo impiegato dalla luce ad attraversare la distanza Terra Luna, circa 1,28 secondi. Con ciò possiamo anche dire che la Luna dista da noi 1,28 secondi/luce 4 La Terra e la Luna orbitano attorno ad un centro di massa comune, che si trova ad una distanza di circa 4700 chilometri dal centro della Terra. Poiché questo centro si trova dentro alla massa terrestre, il moto della Terra è meglio descritto come un'oscillazione. Viste dal Polo Nord della Terra, le rotazioni dei due corpi celesti, l'orbita della Luna attorno alla Terra e l'orbita di questa attorno al Sole sono tutte in senso antiorario. Crateri lunari Rispetto agli altri satelliti del sistema solare, la Luna è eccezionalmente grande rispetto al pianeta attorno a cui orbita, tanto che il sistema Terra-Luna può essere quasi considerato un pianeta doppio, quasi, perché il centro di gravità del sistema Terra-Luna è comunque di poco all'interno della Terra. In genere, satelliti di dimensioni ad essa comparabili orbitano attorno ai giganti gassosi, Giove, Saturno, mentre i pianeti più affini alla Terra o non hanno satelliti, Venere o ne hanno di minuscoli, Marte. Il piano dell'orbita della Luna è inclinato di 5°19' rispetto a quello dell'orbita della Terra intorno al Sole il piano dell'eclittica. Il piano orbitale della Luna, assieme al suo asse di rotazione, ruota in senso orario con un periodo di 18,6 anni, sempre mantenendo un'inclinazione di 5°19' gradi; questo movimento è correlato alle nutazioni terrestri, che possiedono infatti lo stesso periodo. I punti in cui l'orbita lunare interseca l'eclittica sono chiamati nodi lunari. Le eclissi solari accadono quando un nodo coincide con una luna nuova; le eclissi lunari quando un nodo coincide con una luna piena. Le ere geologiche della Luna vengono definite in base alla datazione di alcuni crateri che hanno avuto un effetto significativo sulla sua storia. Le forze di marea che oggi causano le maree terrestri erano attive anche quando la Luna era in via di formazione, ed ancora fusa. Poi si raffreddò e si solidificò, ma mantenne la forma di un ellissoide con l'asse maggiore puntato verso la Terra. Le forze di marea della Luna sulla Terra, pur molto minori di quelle della Terra sulla Luna, hanno avuto l'effetto di rallentare progressivamente la velocità di rotazione della Terra. È stato calcolato per esempio che 400 milioni di anni fa il giorno terrestre durava 21,8 ore circa. Inoltre i reciproci effetti mareali tendono a far aumentare la distanza tra di due corpi: alla stessa epoca essa era di circa 320.000 km. Composizione chimica Più di 4,5 miliardi di anni fa, la superficie della Luna era un oceano di magma liquido. Gli scienziati pensano che uno dei componenti delle rocce lunari detto KREEP, acronimo dell'espressione inglese K potassio, Rare 5 Earth Elements, terre rare, e P, fosforo, rappresenti l'ultimo resto del magma originario. Il KREEP è composto da quelli che gli scienziati chiamano "elementi incompatibili": elementi che non possono entrare a far parte delle strutture dei cristalli, e che quindi rimangono inutilizzati sulla superficie del magma. Per i ricercatori, il KREEP è un marcatore utile per determinare la storia del vulcanismo lunare e tracciare la cronologia degli impatti da parte di comete e altri oggetti celesti. La crosta lunare è composta da una varietà di elementi primari: uranio, torio, potassio, ossigeno, silicio, magnesio, ferro, titanio, calcio, alluminio e idrogeno. Quando viene bombardato dai raggi cosmici, ogni elemento riimmette nello spazio una sua propria radiazione particolare, sotto forma di raggi gamma. Alcuni elementi, come l'uranio, il torio e il potassio, sono radioattivi ed emettono spontaneamente raggi gamma. Quale che sia la loro causa, i raggi gamma emessi da ogni elemento sono diversi, e uno spettrometro è in grado di distinguerli, e appunto in questo modo è stato possibile scoprirne l'esistenza. Una mappa globale della Luna, che riporti l'abbondanza di questi elementi, non è ancora stata realizzata. Presenza di acqua ] Immagine dalla sonda Clementine La Luna per gran parte della sua storia antica è stata bombardata da asteroidi e comete, molte delle quali ricche d'acqua. L'energia della luce solare divide la maggior parte di quest'acqua nei suoi elementi costituenti, idrogeno ed ossigeno, di cui la maggior parte si disperde immediatamente nello spazio. È stato però ipotizzato che quantità significative di acqua possano rimanere sulla Luna, in superficie o inglobate nella crosta. A causa della modesta inclinazione dell'asse di rotazione lunare, solo 1,5°, alcuni dei crateri polari più profondi non ricevono mai luce dal Sole, rimanendo sempre in ombra. In accordo con i dati raccolti durante la missione Clementine, sul fondo di tali crateri potrebbero essere presenti depositi di ghiaccio d'acqua. Le successive missioni lunari hanno tentato di confermare questi risultati, senza tuttavia fornire dati definitivi. Nell'ambito del suo progetto di ritorno sulla Luna, la NASA ha deciso di finanziare il Lunar Crater Observation and Sensing Satellite. La sonda è stata progettata per osservare l'impatto dello stadio superiore del razzo vettore Centaur che l'avrebbe portata in orbita, su una regione permanentemente in ombra situata in vicinanza al Polo Sud lunare. L'impatto del razzo è avvenuto il 9 ottobre 2009, seguito quattro minuti dopo da quello della sonda che in questo modo ha attraversato il pennacchio così sollevatosi e ne ha potuto analizzare la composizione. Il 13 novembre 2009, la NASA ha annunciato che, in seguito ad un'analisi preliminare dei dati raccolti durante la missione di LCROSS, è stata confermata la presenza di depositi di ghiaccio d'acqua nei pressi del Polo Sud lunare. Nello specifico sono state rilevate linee di emissione dell'acqua nello spettro, nel visibile e nell'ultravioletto, del pennacchio generato dall'impatto sulla superficie 6 lunare dello stadio superiore del razzo che aveva portato la sonda in orbita. È stata inoltre rilevata la presenza di idrossile, prodotto dalla scissione dell'acqua investita dalla radiazione solare. L'acqua (sotto forma di ghiaccio) potrà in futuro essere estratta e quindi divisa in idrogeno ed ossigeno da generatori ad energia solare. La quantità di acqua presente sulla Luna è un fattore importante nel rendere possibile la sua colonizzazione, perché il trasporto dalla Terra è estremamente costoso. Campo magnetico Il campo magnetico della Luna è molto debole a paragone di quello terrestre. Si pensa che una parte di esso sia intrinseca, come in una parte della crosta lunare chiamata Rima Sirsalis, mentre le collisioni con altri corpi celesti possono averne formata un'altra parte. In effetti, una delle questioni ancora aperte nella scienza planetaria è se un corpo senz'aria, come la Luna, possa ottenere un campo magnetico da impatti con comete e asteroidi. Le misurazioni del campo magnetico possono dare inoltre informazioni su dimensione e conduttività elettrica del nucleo lunare, fornendo quindi dati per una migliore teoria dell'origine della Luna. Per esempio, se il nucleo contenesse una proporzione maggiore di elementi magnetici, come il ferro, rispetto a quella terrestre, la teoria della nascita per impatto perderebbe credito, anche se potrebbero esistere spiegazioni alternative per questo fatto. Sopra tutta la crosta lunare si stende uno strato esterno di roccia polverosa, chiamata regolite. Sia la crosta sia la regolite sono distribuite in modo irregolare, l'una con uno spessore da 60 a 100 chilometri, l'altra passando da 3-5 metri nei mari fino a 10-20 metri sulle alture. Gli scienziati pensano che queste asimmetrie siano sufficienti per spiegare lo spostamento del centro di massa della Luna. L'asimmetria della crosta potrebbe anche spiegare la differenza nei terreni lunari, che sono formati principalmente da mari sulla faccia vicina, e rocce sulla parte lontana. Atmosfera La Luna non ha un'atmosfera propriamente detta. I pochi atomi che derivano dal degassamento, il rilascio di gas, come il radon, da parte delle rocce che compongono la Luna, e dal vento solare, che viene brevemente catturato dalla gravità lunare, non vengono trattenuti dalla gravità del satellite, quindi non si può parlare di una vera atmosfera. Terremoti sulla Luna Le missioni Apollo che hanno portato astronauti sulla Luna hanno sbarcato anche alcuni sismografi. Questi sismografi hanno funzionato per molti anni ottenendo risultati ben diversi da quelli posti sulla superficie terrestre. Pur avendo registrato qualche migliaio di terremoti l'anno, si è visto che in media l'energia liberata da essi è molto bassa e non ha quasi mai superato il secondo grado della scala Richter. L'assenza di moti crostali impedisce lo sviluppo di terremoti di alta intensità. 7 Osservazione della Luna Luna al crepuscolo con Venere, accanto e Giove, in alto. Librazioni lunari con il succedersi delle fasi Grazie a quella che sembra essere una straordinaria coincidenza, le grandezze apparenti della Luna e del Sole, visti dalla Terra, sono comparabili. Per effetto della variazione delle distanze Luna-Terra e Terra-Sole, dovute all'eccentricità delle rispettive orbite, la dimensione apparente della Luna vista dalla superficie terrestre varia da un valore leggermente inferiore a un valore leggermente superiore a quello del diametro apparente del Sole: questo fatto rende possibili, oltre che le eclissi solari parziali, anche eclissi solari totali, anulari e miste. La Luna e anche il Sole, sembra più grande quando è vicina all'orizzonte. Questa è un'illusione ottica provocata dall'effetto psicologico della diversa percezione delle distanze verso l'alto e in orizzontale. In realtà, la rifrazione atmosferica e la distanza leggermente maggiore rendono l'immagine della Luna un poco più piccola all'orizzonte rispetto al resto del cielo. Varie aree chiare e scure creano immagini che sono interpretate nelle varie culture come l'Uomo della Luna, oppure il coniglio e il bufalo, e altre; il fenomeno è indicato col nome di pareidolia. Al telescopio si possono riconoscere catene di montagne e crateri. Le pianure, scure e relativamente spoglie di dettagli, sono chiamate mari lunari, oppure maria in Latino, perché erano credute corpi d'acqua dagli astronomi antichi. Le parti più chiare ed elevate sono chiamate terre, o terrae. Durante le lune piene più brillanti, la Luna raggiunge una magnitudine apparente di circa -12,6. Per confronto, il Sole ha una magnitudine apparente di -26,8 mentre Sirio, la stella più brillante, solo -1,4. 8 Luna rossa A volte capita di vedere la Luna che, nel momento in cui sorge, possiede un colore rossastro. Tutto ciò avviene poiché la sua luce, che proviene dal Sole e che è reindirizzata sulla Terra, deve attraversare uno strato atmosferico più ampio rispetto a quello che trova nel momento in cui è più alta nel cielo. Così, le radiazioni emanate con la sua luce, si trovano a dover oltrepassare una serie maggiore di polveri e turbolenze dell'aria, le quali disperdono questi raggi luminosi, attraverso il fenomeno della diffusione. Queste polveri, però, tendono a disperdere più facilmente i raggi con frequenze più elevate di colore blu, mentre disperdono poco i raggi con frequenze più basse di colore rosso. Perciò noi vediamo la luna rossa, perché la componente rossa della sua luce non viene dispersa e arriva diretta ai nostri occhi. L'esplorazione della Luna La discesa di Aldrin sulla Luna Un'impronta lasciata sul suolo lunare dall' astronauta Buzz Aldrin durante la missione dell'Apollo 11 Storia dell'esplorazione lunare La faccia nascosta, sempre opposta alla Terra, della Luna venne osservata per la prima volta il 7 ottobre 1959, quando la sonda sovietica Luna 3 fu messa in orbita attorno alla Luna ed inviò alcune sue fotografie alla Terra. Gli uomini sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, all'apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d'America, ispirata dalla guerra fredda. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell'Apollo 11. L'ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il dicembre 1972. L'equipaggio dell'Apollo 11 lasciò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la trovi. Sulla targa c'è scritto: 9 (EN) (IT) « Here men from the Planet Earth first set foot « Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede upon the moon, July 1969, A.D. sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 DC We came in peace for all mankind. » Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità. » La targa raffigura i due emisferi del pianeta Terra ed è firmata dai tre astronauti e dall'allora Presidente statunitense Richard Nixon. In totale gli sbarchi sulla Luna delle missioni Apollo furono 6, Apollo 11, 12, 14, 15, 16 e 17, per un totale di 12 astronauti discesi sul nostro satellite; la missione Apollo 13 non atterrò sulla Luna a causa di un incidente durante il volo, e le restanti previste missioni Apollo 18,19 e 20 furono annullate per tagli di bilancio. Dopo gli sbarchi del Programma Apollo nessun essere umano ha più camminato sulla Luna. Gli americani persero interesse, i sovietici continuarono con l'atterraggio di sonde automatiche, tra cui le Lunakhod, alcune delle quali come Luna 16, riportarono anche campioni di suolo sulla Terra. Le altre nazioni non avevano le risorse necessarie e le due superpotenze non videro un vantaggio tale nell'esplorazione da giustificare gli altissimi costi. La sonda spaziale SMART-1 dell'Agenzia Spaziale Europea è stata lanciata il 27 settembre 2003 ed è arrivata nei pressi della Luna all'inizio del 2005, il motivo di un tempo così lungo è da trovarsi nel suo propulsore ionico, un nuovo tipo di motore spaziale molto economico ma piuttosto lento. Smart 1 effettuerà una ricognizione completa della Luna e produrrà una mappa a raggi X della sua superficie. Attualmente è in corso la missione LRO, Lunar Reconnaissance Orbiter, della NASA. Programmi di future esplorazioni lunari L'Agenzia Spaziale Europea e la Repubblica Popolare Cinese hanno entrambe piani per esplorare la Luna, la prima mediante sonde e la seconda, secondo notizie recenti, con un programma di esplorazione umana. La Cina, oltre all'esplorazione umana, sta considerando la possibilità di sfruttare minerariamente la Luna, in particolare per l'isotopo Elio-3, da usare come fonte d'energia sulla Terra. La NASA sta anche programmando una missione sulla Luna per il 2020. Teorie del complotto sull'allunaggio Nel 2001, il francese Philippe Lheureux pubblicò un libro che sosteneva che le foto prese dagli astronauti americani sulla Luna fossero in realtà dei falsi realizzati sulla Terra. Prima di lui, lo statunitense Bill Kaysing aveva pubblicato un libro in cui sosteneva che l'allunaggio non era mai avvenuto. Nonostante queste teorie siano state smentite ed esistano varie prove sugli allunaggi dell'Apollo, l'argomento continua a suscitare polemiche. 10 La Luna nel mito e nella cultura popolare La luna protagonista in un quadro di Friedrich Luna piena – Il bacio nella luna di Filippo Zamboni - ed.1912 La Luna è spesso protagonista in molte mitologie e credenze popolari. Le numerose divinità lunari sono spesso femminili, come le dee greche Selene e Artemide, e le loro equivalenti romane Luna e Diana. Si possono trovare anche divinità maschili, come Nanna o Sin dei Mesopotamici, Thoth degli Egiziani, Men dei Frigi e il dio giapponese Tsukuyomi, ed anche Isil, che fa parte della mitologia di Arda, mondo immaginario creato da J.R.R. Tolkien. Presso la religione induista, un aneddoto mitologico avente come protagonista Ganesha, la divinità dalla testa d'elefante, spiega l'origine delle fasi lunari, v. Ganesha e la Luna. Parole come lunatico sono derivate dalla Luna a causa della credenza popolare che la Luna sia una causa di pazzia periodica. La Luna trova anche ampio spazio nella religione islamica. Ne è il simbolo che, soprattutto in India, viene utilizzato come ornamento. Ampio rilievo occupa la Luna nelle credenze popolari: per i pescatori bisogna pescare sempre nelle notti di Luna piena perché la Luna attira i pesci in superficie, mentre i contadini sostengono che il mosto vada messo nelle botti durante il novilunio, per farlo diventare vino. Negli orti, poi, la Luna occupa un ruolo importantissimo: bisogna sempre seminare in Luna calante. Ad esempio la lattuga non farebbe il maschio, il fiore. È tuttora diffusa anche la credenza dell'aumento delle nascite in fase di Luna crescente. Anche gli antichi proverbi popolari si occupano estesamente dell'influenza della Luna su tutti gli aspetti della vita contadina, basti pensare al proverbio: «Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio» 11 Nella mitologia medioevale, la Luna piena occupa una posizione importante: si credeva che i lupi mannari si trasformassero alla luce della Luna e le streghe si riunissero per i loro Esbat, feste minori che celebravano le fasi lunari. Solitamente si festeggiavano la fase di Luna piena, poiché si credeva che l'energia fosse maggiore. Altre credenze riguardano il sonnambulismo, che secondo le credenze popolari avviene in presenza di luna piena, cosi come si crede che la Luna possa attirare i terremoti e ingrandisca gli occhi dei gatti. Fasi lunari Le fasi lunari descrivono il diverso aspetto che la Luna mostra durante il suo moto, causate dal suo diverso orientamento rispetto al Sole Le lune Fasi lunari 12 Sono rappresentate dalla parte del satellite terrestre illuminata dal Sole. Vi sono quattro posizioni fondamentali, rappresentati nella figura a lato e nell'elenco sottostante dai numeri dispari, e quattro fasi intermedie: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Luna nuova (o congiunzione o fase di novilunio Luna crescente Primo quarto Gibbosa crescente Luna piena (o opposizione o fase di plenilunio Gibbosa calante Ultimo quarto Luna calante Il termine quarto si riferisce alla posizione della Luna nell'orbita attorno alla Terra, da tali due posizioni dalla Terra è visibile mezzo emisfero. Sorgere e tramontare della Luna Con la Luna nuova, la Luna è interposta fra la Terra e il Sole: sorge al mattino e tramonta alla sera. Se si allinea con la Terra e il Sole si ha un'eclissi solare. Nelle quadrature o quarti (primo quarto e ultimo quarto), le semirette congiungenti la Terra con la Luna e il Sole formano un angolo di 90°: al primo quarto la Luna sorge a mezzogiorno e tramonta a mezzanotte, all'ultimo quarto sorge a mezzanotte e tramonta a mezzogiorno. Con la Luna piena la posizione della Terra è compresa tra Sole e Luna: la Luna sorge alla sera e tramonta al mattino. Se invece si allinea dietro l'ombra della Terra si ha un'eclissi lunare. Congiunzione ed opposizione vengono denominate sizigie. La Luna compie una rivoluzione attorno alla Terra in 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11 secondi (mese siderale). Il mese lunare, ovvero il periodo compreso fra due Lune nuove, ha invece una durata media di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. La differenza è dovuta al fatto che nel frattempo sia la Terra che la Luna sono avanzate lungo l'orbita terrestre ed il loro allineamento col Sole è cambiato. Tale differenza non è costante principalmente perché nel corso dell'anno la velocità della Terra lungo la sua orbita varia in dipendenza della distanza Terra-Sole. Calcolo delle fasi lunari È importante preporre che le fasi lunari, in ambito astronomico, sono calcolate e sempre riferite in termini di geocentricità cioè per un ipotetico osservatore collocato al centro della Terra. Per il calcolo delle fasi lunari si possono impiegare delle specifiche formule chiuse, come quelle proposte in tempi recenti dal matematico Jean Meeus e perfettamente idonee ad essere informatizzate, oppure in modo più semplice e, volendo, rigoroso, tramite un comune calcolo iterativo che interpola da una funzione di secondo grado gli istanti o tempi, nei quali la differenza, in valore assoluto, fra la longitudine apparente del Sole e quella della Luna raggiunge i seguenti angoli: |0|° a Luna nuova |270|° al primo quarto |180|° a Luna piena |90|° all'ultimo quarto Nella pratica, onde evitare di rendere impossibile il calcolo in taluni computer, si preferisce imporre una tolleranza "cautelare", nei valori sopra riportati, di circa 1 milionesimo di grado in più o in meno rispetto ai valori angolari indicati. Nonostante l'impiego di formule notevolmente più semplici e brevi, il metodo iterativo ha lo svantaggio di richiedere necessariamente la conoscenza della longitudine apparente del Sole e della Luna, mentre invece non è necessaria applicando un metodo a formula chiusa. 13 Proverbi e modi di dire 1. Gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante. 2. La luna è mentitrice: quando dice che cresce, disegna una C, è decrescente, quando dice che decresce, disegna una lettera D, è crescente. 3. Non c'è sabato santo al mondo che il cerchio della luna non sia tondo 4. Luna seduta, coricata o a barchetta; luna in piedi. Si tratta dell'esito di noto e molto suggestivo fenomeno ottico dovuto all'inclinazione che l'asse della fase fa rispetto a uno specifico luogo di osservazione. Nelle località ad elevata latitudine l'angolo che l'asse della fase compie con l'orizzonte è quasi ortogonale, mentre a mano a mano che ci si sposta verso l'equatore il detto asse si mantiene quasi parallelo all'orizzonte. La triluna. Simbologia Lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade (1907-1986) ha parlato di metafisica della luna, ripresa pure nella cristologia e mariologia pagane in cui alle tre principali fasi lunari, triluna, corrispondono le tre Marie. 14 Mappa della Luna in 12 parti 1 2 3 15 4 Fig. 1 16 Fig. 2 17 Fig. 3 18 Fig. 4 19 Fig. 5 20 FiFig. 6 21 Fig. 7 22 Fig. 8 23 Fig. 9 24 Fig. 10 25 Fig. 11 26 Fig. 12 27 La faccia nascosta o oscura della Luna La faccia nascosta della Luna è l'emisfero del satellite della Terra non osservabile dal pianeta. In realtà per il fenomeno detto librazione, la superficie interessata non raggiunge la metà di questo corpo celeste ma è solo del 41%, pari a 15,5 milioni di km². Mai nessun essere umano poté ammirare la vista di questo lato, fino al 10 ottobre 1959, quando la cosmonave sovietica Luna 3, lo fotografò per la prima volta durante il suo passaggio. Se le prime foto sono state merito della Russia, è stato grazie agli Stati Uniti con l'Apollo 8 e il suo equipaggio composto dagli astronauti Frank Borman, William A. Anders e Jim Lovell, che degli uomini poterono osservare direttamente la faccia nascosta il 24 dicembre 1968. Nell'ipotesi di una futura colonizzazione stabile della Luna, si è pensato di allestire sul lato nascosto una base che consentirebbe una migliore osservazione dell'universo senza l'influenza della Terra. Carta topografica della Luna, con la faccia visibile a sinistra e la faccia nascosta sulla destra. Morfologia La particolarità di questa faccia è quella di avere una morfologia molto più accidentata: ricca di crateri e con molti meno mari lunari. Questo perché non essendo protetta dalla presenza del pianeta Terra, può essere più facilmente raggiunta da oggetti provenienti dallo spazio, in particolare i meteoriti. Tra i mari presenti, più piccoli di quelli della faccia visibile, si segnalano il Mare Moscoviense, il Mare Ingenii, le parti nascoste del Mare Orientale e del Mare Australe. Per contro tra i numerosissimi crateri occorre segnalare l'Apollo che vanta ben 520 km di diametro. I mari lunari rappresentano solo il 2,5% della sua superficie rispetto al 31,2% della faccia visibile. Una spiegazione probabile è che questo sia legato alla più alta concentrazione di elementi che sviluppano calore sulla faccia rivolta verso la Terra, come dimostrato dalle mappe geochimiche ottenute dallo spettrometro a raggi gamma Lunar Prospector. Mentre altri fattori quali l'elevazione del suolo e lo spessore della crosta potrebbero aver influito sulla localizzazione delle eruzioni basaltiche, questo non spiega perché il Bacino Polo Sud-Aitken caratterizzato da una crosta sottile e dove si trovano le più basse altitudini lunari non sia così vulcanicamente attivo come l'Oceano delle Tempeste sulla faccia visibile. Dato che sono stati i sovietici a fotografare per primi la faccia, molti luoghi portano nomi provenienti dalla cultura russa. 28 Fotografia della faccia nascosta della Luna. Storia Le forze di marea tra la Terra e la Luna hanno rallentato la rotazione della Luna in modo tale che è sempre lo stesso lato ad essere rivolto verso la Terra. Questo effetto è noto come rotazione sincrona, comune a quasi tutte le lune del nostro sistema solare. Comunemente si utilizza l'espressione faccia oscura della Luna come sinonimo di faccia nascosta. Ciò non deve trarre in inganno e portare a ritenere che la faccia nascosta non sia illuminata dal Sole. L'emisfero non illuminato, infatti, varia con la rotazione della Luna intorno al proprio asse e non in conseguenza della rotazione intorno alla Terra. Durante le fasi lunari noi vediamo la parte dell'emisfero illuminato appartenente alla faccia che la Luna rivolge verso la Terra. Entrambe le facce ricevono in media la stessa quantità di luce dal Sole, anche se a rigori il lato rivolto verso la Terra riceve in complesso un po' meno illuminazione a causa delle eclissi terrestri. 29 Esplorazione Francobollo sovietico del 1959 che commemora l'impresa di Luna 3. Fino alla fine degli anni cinquanta dello scorso secolo, poco era noto delle proprietà della faccia nascosta della Luna. Il fenomeno delle librazioni aveva permesso di osservare alcune caratteristiche morfologiche presenti in prossimità del limbo lunare, ma da una prospettiva angolata che non permetteva utili osservazioni. Appariva difficile distinguere un cratere da una catena montuosa. L'82% della superficie della faccia nascosta rimaneva comunque sconosciuto e le sue proprietà erano oggetto di numerose speculazioni. Un esempio di una caratteristica superficiale della faccia nascosta osservabile da Terra è il Mare Orientale, un grande bacino da impatto di circa 1000 km di ampiezza. Ciò nonostante, non aveva ricevuto un nome fino al 1906, quando l'astronomo tedesco Julius Franz lo catalogò nel suo Der Mond. La vera natura del bacino fu comunque identificata solo negli anni sessanta quando fu fotografato in dettaglio dal Lunar Orbiter 4 nel 1967. Il 7 ottobre 1959 la sonda sovietica Luna 3 ha ripreso le prime immagini della faccia nascosta della Luna, diciotto delle quali risolvibili e tali da coprire un terzo della superficie non visibile da Terra. Le immagini furono processate e permisero all'Accademia delle Scienze dell'URSS di pubblicare il primo atlante della faccia nascosta della Luna il 6 novembre 1960, contenente un catalogo di 500 caratteristiche distinguibili sulla superficie. Un anno dopo fu prodotto e distribuito nell'Unione Sovietica il primo mappamondo lunare, con scala 1:13 600 000, basato sulle immagini di Luna 3 e contenente caratteristiche lunari non visibili da Terra. Il 20 luglio 1965 un'altra sonda sovietica, Zond 3, trasmise a Terra 25 immagini di buona qualità della faccia nascosta della Luna, con risoluzione migliore rispetto a quelle trasmesse dalla Luna 3. In particolare, rivelarono catene di crateri di centinaia di chilometri di lunghezza. Nel 1967 fu pubblicata a Mosca la seconda parte dell'"Atlante dell'altra faccia della Luna", basato sui dati della Zond 3 e contenente un catalogo di 4000 caratteristiche superficiali della faccia nascosta della Luna appena scoperte. Nello stesso anno fu distribuita nell'Unione Sovietica la prima Mappa completa della Luna, con scala 1:5 000 000 e fu aggiornato il mappamondo lunare, con scala 1:10 000 000, raffigurante il 95% della superficie lunare. 30 Altra immagine presa dalla sonda Clementine nel 1994. Poiché la maggior parte delle caratteristiche superficiali della faccia nascosta sono state scoperte da sonde spaziali sovietiche, molti loro nomi sono stati selezionati dagli scienziati sovietici. Ciò ha comportato alcune controversie. L'Unione Astronomica Internazionale, che oggi ricopre il ruolo di nominare le nuove caratteristiche lunari scoperte, ha scelto di non modificare quei nomi. La faccia nascosta è stata osservata direttamente da occhi umani per la prima volta dall'equipaggio dell'Apollo 8, nel 1968. L'astronauta William Anders così descrisse la visuale: « La parte posteriore si presenta come se fosse un mucchio di sabbia in cui i miei figli hanno giocato per qualche tempo. È tutta picchiettata, senza definizione, solo un sacco di dossi e buche. » In seguito, è stata osservata dai membri degli equipaggi delle missioni Apollo dalla 10 alla 17 e fotografato da numerose sonde lunari. Ai veicoli spaziali che passano dietro la Luna è impedita la comunicazione diretta con la Terra finché la loro orbita non li riporta in zone dello spazio circumlunare da cui è consentita la trasmissione. Durante le missioni Apollo, l'accensione del motore principale del Modulo di Servizio avveniva durante il sorvolo della faccia nascosta della Luna, producendo alcuni momenti di tensione al Centro di Controllo delle Missioni di Houston prima che la navicella riapparisse. A causa di tali difficoltà di comunicazione, nessun veicolo è mai atterrato sulla faccia nascosta della Luna. Per permettere uno studio più accurato del campo gravitazionale anche del lato nascosto della Luna, la sonda giapponese Kaguya lanciata nel 2007, ha rilasciato in orbita lunare un piccolo satellite per le comunicazioni che le permette di mantenere costantemente il contatto con la base a Terra. Ciò ha consentito di realizzare la migliore mappa attualmente disponibile delle anomalie gravitazionali della faccia nascosta della Luna, precedentemente note in modo soltanto approssimativo. Mauro Aloigi 31 99 109 32 33