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25/06/2013 |
Sociologia
La sociologia è la scienza che studia le condizioni e le forme della convivenza umana. Il termine venne coniato
da Auguste Comte (1824), che lo introdusse nell'opera Corso di filosofia positiva (1839) per definire la scienza
della società che in un primo momento chiamò "fisica sociale". Intorno al 1900 in diversi contesti nazionali
nacquero le prime forme di istituzionalizzazione e di elaborazione cognitiva della sociologia come disciplina
autonoma. Negli Stati Uniti la sociologia si impose precocemente in ambito acc. con la fondazione dell'Univ. di
Chicago (1892); in Europa ne sono considerati i fondatori Emile Durkheim, Georg Simmel, Max Weber,
Ferdinand Tönnies e Vilfredo Pareto.
Nello stesso periodo anche in Svizzera la sociologia suscitò un grande interesse. Nel 1886 a Ginevra la facoltà
di lettere prese il nome di facoltà di lettere e scienze sociali; Louis Wuarin vi insegnò dallo stesso anno. Nel
1915 fu creata la facoltà di scienze economiche e sociali sotto la direzione di Edgard Milhaud. Léonce Duprat,
che succedette a Wuarin, prese pure parte al settimo congresso intern. di sociologia a Berna. Jean Piaget,
successore di Duprat, occupò temporaneamente anche la cattedra di sociologia a Losanna, dove in
precedenza aveva insegnato Pareto. A Berna Albert Gobat, direttore progressista del Dip. dell'educazione,
malgrado le resistenze della facoltà di filosofia, nel 1891 impose la nomina del filosofo Ludwig Stein, che in
seguito tenne regolarmente corsi di sociologia. Anche in altre Univ. la disciplina fu insegnata fino al 1914 e poi
scomparve di nuovo dai piani di studio, ciò che può essere spiegato con il declino del liberalismo progressista
e l'"elvetizzazione" dei corpi insegnanti e degli studenti nelle Univ. Soltanto a Ginevra la sociologia conobbe
uno sviluppo continuo. A Basilea sopravvisse al periodo fra le due guerre nella tradizione delle scienze
politiche, dapprima sotto la guida di Robert Michels, poi del professore di economia Edgar Salin (dal 1927) e
più tardi di Karl Jaspers e Heinrich Popitz.
All'Univ. di Berna, la prima cattedra straordinaria di sociologia politica ed economica (e di organizzazione
economica intern.) venne istituita nel semestre invernale 1953-54 per Richard Fritz Behrendt. Quest'ultimo
ebbe un ruolo decisivo nella fondazione della Soc. sviz. di sociologia (SSS), che nel 1955 si separò dalla Soc.
sviz. di statistica ed economia politica e nel 1961 venne accolta nella Soc. sviz. di scienze morali (oggi
ASSMS). Il primo pres. della SSS fu Roger Girod, allievo e successore di Piaget a Ginevra. La soc., che tra i
membri annoverava non solo professori ma anche numerose personalità dell'economia e della politica, nei
decenni successivi organizzò numerosi congressi e promosse iniziative nell'ambito della politica scientifica e
della pubblicistica, che contribuirono alla professionalizzazione e al consolidamento acc. della sociologia in
Svizzera. Nel 1966 venne pubblicato il primo volume della collana Soziologische Arbeiten, cui partecipò
l'intera corporazione dei sociologi sviz. Nello stesso anno all'Univ. di Zurigo fu istituita una cattedra ordinaria
di sociologia per Peter Heintz, allievo di René König (quest'ultimo aveva lasciato Zurigo nel 1949 in seguito a
una campagna contro la sua persona). Heintz fondò l'ist. di sociologia e assunse la presidenza della SSS. Il
1968 rappresentò un banco di prova per la sociologia. Mentre il numero degli studenti cresceva rapidamente,
in ampie cerchie dell'opinione pubblica essa era considerata una scienza politicizzata, ispiratrice della
protesta studentesca. Nel 1974, la pubblicazione del primo volume della collana Soziologie in der Schweiz,
sulla posizione della donna nella fam. e nella società, provocò nuovi attacchi alla disciplina. Ciononostante tra
il 1970 e il 1990 le conoscenze sociologiche si diffusero ulteriormente: nel 1975 fu fondata la rivista
Schweizerische Zeitschrift für Soziologie e i contributi agli studi sociologici da parte del Fondo nazionale sviz.
per la ricerca scientifica vennero aumentati. Nel 1989 nacque la casa editrice Seismo, specializzata in scienze
e questioni sociali, e anche in ambito univ. la disciplina conobbe un'espansione continua, seppure poco
sistematica. Negli anni 1990-2000 una convergenza di discorsi tra la sociologia e altre scienze sociali portò
alla promozione di nuovi programmi di ricerca, alla fondazione di Sidos (il Centro sviz. di informazione e
documentazione in scienze sociali a Neuchâtel, dal 2009 parte del Centro sviz. di competenza in scienze
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sociali FORS dell'Univ. di Losanna) e a un congresso comune a Berna (1995).
Bibliografia
– J. Coenen-Huther, «Contemporary Sociology in Switzerland», in International Handbook of Contemporary
Developments in Sociology, a cura di R. P. Mohan, A. S. Wilke, 1994, 205-224
– M. Zürcher, Unterbrochene Tradition, 1995
– C. Honegger, P. Jurt, «Schweizerische Gesellschaft für Soziologie (1955-2005)», in 50 Jahre Schweizerische
Gesellschaft für Soziologie, a cura di T. S. Eberle, 2005, 11-82
– AA. VV., Konkurrierende Deutungen des Sozialen, 2007
Autrice/Autore: Claudia Honegger / did
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