3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
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3.1. OGGETTIVISMO E SOGGETTIVISMO
PARADIGMA: insieme di teorie e metodi condivisi da una comunità scientifica;
solo quando sorgono “anomalie” metodi e credenze consolidate vengono messe
in dubbio e si apre la strada all’emergenza di un nuovo paradigma
(Thomas Kuhn, La struttura delle rivoluzione scientifiche, 1962)
La sociologia non è una scienza unitaria e forse non lo diventerà mai (complessità
sociale, molteplicità punti di vista, etc.) = 2 grandi paradigmi convivono sin dalla
nascita di questa disciplina
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Abbiamo già visto che:
LA SOCIETA’ “HA UNA DUPLICE ESISTENZA”: PUO’ ESSERE CONCEPITA IN 2 MODI CHE
NON SI ESCLUDONO L’UN L’ALTRO
INSIEME DEGLI ATTORI CON LORO
POSIZIONE SOCIALE (STATUS-RUOLI)
INSIEME DELLE ISTITUZIONI
VIGENTI
Società come PROCESSO (interazioni tra individui, faccia a faccia e a distanza)
e come STRUTTURA (società come sistema sociale che vincola comportamento
individuale, regola le relazioni individui, forma “il soggetto”, lo socializza)
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DISCORSO SULLA REALTA’
SOCIALE (ONTOLOGIA) E
OGGETTO DI STUDIO
DISCORSO EPISTEMOLOGICO
(COME PRODURRE
CONOSCENZA SCIENTIFICA)
DISCORSO SUL METODO
(COME STUDIARE LA
SOCIETA’)
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APPROCCIO OGGETTIVISTA
ESISTONO FATTI SOCIALI
INDIPENDENTI DALLA
VOLONTA’ INDIVIDUALE
APPROCCIO SOGGETTIVISTA
I FATTI SOCIALI SONO SEMPRE
PRODOTTO DELL’AZIONE
UMANA DOTATA DI SENSO
COMPRENDERE LE AZIONI
DOTATE DI SIGNIFICATI: LE
INDIVIDUARE LEGGI DI CAUSASCIENZE UMANE E SOCIALI
EFFETTO PROPRIO COME
RICHIEDONO UN METODO
NELLE SCIENZE NATURALI
DIFFERENTE DA QUELLO USATO
NELLE SCIENZE NATURALI
OLISMO: LA SOCIETA’ E’ UNA
INDIVIDUALISMO
TOTALITA’ DI CUI SI POSSONO
METODOLOGICO: VANNO
STUDIARE LE RELAZIONI TRA
STUDIATO GLI INDIVIDUI, E IN
PARTI
PARTICOLARE LE LORO AZIONI E
E IL TUTTO
SIGNIFICATI
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A CAVALLO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO LA SCUOLA FRANCESE DI SOCIOLOGIA,
RIUNITA INTORNO ALLA RIVISTA “L’Année sociologique”, ISTITUISCE QUESTA
DISCIPLINA. IL SUO MAGGIORE ESPONENTE E’ ÉMILE DURKHEIM (1858-1917) CHE CON
I SUOI COLLABORATORI (HALBWACHS, MAUSS…) PROMUOVE IL PARADIGMA
OGGETTIVISTA
IN GERMANIA, IL CONTESTO ANTIPOSITIVISTA E LA MAGGIORE INFLUENZA DI
IDEALISMO E STORICISMO PORTANO ALLA NASCITA DI UNA SCUOLA SOCIOLOGICA
DIFFERENTE.
ESSA SI ISTITUZIONALIZZA CON L’UNIFICAZIONE DELLA SOCIETA’ TEDESCA DI
SOCIOLOGIA NEL 1909. IL SUO MAGGIORE ESPONENTE E’ MAX WEBER (1864-1920),
MA OLTRE A LUI VI SONO DIVERSI INTELLETTUALI DI SPICCO, COME FERDINAND
TÖNNIES(1855-1936) E SOPRATTUTTO GEORG SIMMEL (1858-1918)
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3.2. I FATTI E LE LEGGI SOCIALI
ÉMILE DURKHEIM (1858-1917)
E’ IL PRIMO STUDIOSO A INSEGNARE SOCIOLOGIA IN
UN’UNIVERSITÀ
OPERE PRINCIPALI
 LA DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE (1893)
 LE REGOLE DEL METODO SOCIOLOGICO (1895)
 IL SUICIDIO (1897)
 LE FORME ELEMENTARI DELLA VITA RELIGIOSA
(1912)
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I FATTI SOCIALI SONO SIMILI A COSE, SONO A NOI ESTERNE, HANNO UN POTERE
DI COERCIZIONE = PER QUESTO POSSONO ESSERE STUDIATI OGGETTIVAMENTE E
AVALUTATIVAMENTE
FATTI SOCIALI = COSTRIZIONI SOCIALI CHE “RESISTONO” ALLA VOLONTA’ DI
CAMBIARLI DA PARTE DEL SINGOLO INDIVIDUO
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È un fatto sociale:
1) ogni modo di fare, più o meno fissato, capace di esercitare sull’individuo una
costrizione esterna (es. non si viene a lezione in pigiama: se lo facessimo, ci
sentiremmo a disagio)
2) oppure un modo di fare che è generale nell’estensione di una società data,
anche se ha un’esistenza propria, indipendente dalle sue manifestazioni
individuali
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Un fatto sociale non è solo generale, ma è collettivo, riguarda cioè tutta la società
Per chi si pone nella prospettiva oggettivista, è poco importante indagare le
motivazioni che spingono il poliziotto a fare questo (violento) fermo: ciò che
conta è la funzione sociale del fermo = punizione = attività che rende la società
coesa/la fa sentire unita (ordine sociale)
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Spiegazione funzionale = funzione svolta da un fatto sociale (PUNIZIONE REATI =
COESIONE GRUPPO/SOCIETA’)
Spiegazione causale = individuazione del nesso causa-effetto: produzione di un
fenomeno sociale da parte di un altro fenomeno sociale (es. passaggio da un tipo
di integrazione sociale a un altro: v. dopo)
La prima regola del metodo sociologico è quindi quella che suggerisce di
considerare i fatti sociali come cose. Vale a dire come elementi esterni alla
coscienza individuale che non posso essere modificati dal desiderio
dell’individuo. Come una sedia esiste nel mondo a prescindere dalla volontà di
chi la osserva, lo stesso fanno i fatti sociali.
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I FATTI SOCIALI NON VANNO SPIEGATI BIOLOGICAMENTE O PSICOLOGICAMENTE,
CIO’ SAREBBE UN ERRORE: IL SOCIALE VA SPIEGATO COL “SOCIALE” = LA
SPIEGAZIONE DEI FENOMENI SOCIALI DEVE ESSERE SOCIOLOGICA
(DURKHEIM, LE REGOLE DEL METODO SOCIOLOGICO, 1895)
METODO SCIENTIFICO, BASATO SU: 1) OSSERVAZIONE OGGETTIVA IN MODO DA
INDIVIDUARE LE CAUSE MEDIANTE 2) METODO DELLE VARIAZIONI
CONCOMITANTI (analisi statistica)
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Durkheim sostiene che per dimostrare che un fenomeno sociale è causa di un
altro fenomeno sociale bisogna confrontare i casi in cui essi sono
simultaneamente presenti o assenti e nel cercare se le variazioni che presentano
in queste diverse combinazioni di circostanze testimoniano che l’uno dipende
dall’altro.
Se due fenomeni sono correlati possiamo individuare il rapporto di causa-effetto
Ma se si individuano più cause? = Per Durkheim esisteranno allora più tipi dello
stesso fenomeno sociale
Un effetto = una causa
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Cause direttamente individuabili dai fatti: Durkheim adotta in pieno l’approccio
positivista e sottovaluta il ruolo della teoria nell’imputazione delle cause (v. dopo
Weber)
LA PROSPETTIVA DURKHEIMIANA ALL’OPERA.
LO STUDIO SU “IL SUICIDIO” (1897)
SUICIDIO = ATTO APPARENTEMENTE TRA I PIU’ INDIVIDUALI
MA ANCHE UN COMPORTAMENTO COSI’ INTIMO E’ SOCIALE
PER DURKHEIM E’ POSSIBILE INDIVIDUARE ANCHE PER QUESTO FENOMENO UNA
LEGGE SOCIALE = AFFERMAZIONE UNIVERSALE, SEMPRE VALIDA NEL TEMPO E
NELLO SPAZIO (IN OGNI TIPO DI SOCIETA’ : COSTANTI SOCIALI)
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IL TASSO DI SUICIDI E’ UN FATTO SOCIALE CHE SI VERIFICA IN PRESENZA DI ALTRI FATTI
SOCIALI
COMPORTAMENTO UMANO: COMPONENTE PULSIONALE-INDIVIDUALE + COMPONENTE
SOCIALE CHE REGOLA IL COMPORTAMENTO
 EGOISTICO: il legame di coppia (i liberi si suicidano di più dei coniugati); l’estensione della
famiglia (i membri delle coppie senza figli si suicidano di più rispetto quelli che invece ne
hanno) e la tradizione religiosa della società (i protestanti mostrano tassi di suicidio più
elevati dei cattolici)
 ANOMICO: le recessioni o gli sviluppi troppo repentini dell’economia provocano
impennate dei suicidi
 ALTRUISTICO: società i cui codici morali prevedono il suicidio (Giappone, India); società
dove l’appartenenza dell’individuo al gruppo è così elevata da far considerare la propria
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vita un bene inferiore rispetto la sicurezza ontologica del gruppo (kamikaze, eroe di
guerra; ecc.)
DALL’INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE SOCIALI DURKHEIM GIUNGE A UNA
GENERALIZZAZIONE PIU’ AMPIA E FORMULA UNA LEGGE SOCIALE:
IL SUICIDIO VARIA IN FUNZIONE INVERSA AL GRADO DI INTEGRAZIONE DEI
GRUPPI SOCIALI DI CUI FA PARTE L’INDIVIDUO
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LA SOCIETA’ E’ QUALCOSA DI PIU’ E DI DIVERSO RISPETTO ALLA SOMMA DEGLI
INDIVIDUI
PARTI-TUTTO: LE PARTI ASSUMONO SIGNIFICATO NELL’INSIEME
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E A DURKHEIM INTERESSA PROPRIO IL PROBLEMA RELATIVO ALLA
INTEGRAZIONE SOCIALE: COME LA SOCIETA’ SI TIENE INSIEME?
SI TRATTA DI UNO DEGLI INTERROGATIVI DI FONDO CHE HANNO PORTATO ALLA
NASCITA DELLA SOCIOLOGIA
PER DURKHEIM LA SOCIETA’ SI TIENE INSIEME MEDIANTE UNA SPECIFICA FORMA DI
SOLIDARIETA’ CHE DIPENDE DAL GRADO DI DIVISIONE DEL LAVORO SOCIALE
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GRADO DI DIFFERENZIAZIONE SOCIALE = DIVISIONE DEL LAVORO
3 CAUSE DELLA DIFFERENZIAZIONE SOCIALE: CRESCITA DEMOGRAFICA;
CONCENTRAZIONE IN CITTA’; SVILUPPO DEI MEZZI COMUNICAZIONE = + INTERAZIONI E
+ COMPETIZIONE;
PER CONTRASTARE LA COMPETIZIONE,
DIFFERENZIANO LE LORO ATTIVITA’
LE
PERSONE
SI
SPECIALIZZANO
E
TIPO DI DIVISIONE DEL LAVORO = SOLIDARIETA’ MECCANICA VS SOLIDARIETA’
ORGANICA
CENTRALITA’ DEL SISTEMA EDUCATIVO PER SVILUPPO DELLA DIVISIONE DEL LAVORO
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SOLIDARIETA’ MECCANICA. NELLE SOCIETA’ SEMPLICI (es. SOCIETA’ DI CLAN) VI E’ UNA
FORTE CONDIVISIONE DELLA REALTA’ SULLA BASE DI NORME STRINGENTI/VINCOLANTI;
LA COMUNITA’ PREVALE SULL’INDIVIDUALITA’
SOLIDARIETA’ ORGANICA. CON L’ESPANDERSI DELLE SOCIETA’ E LA MAGGIORE
DIFFERENZIAZIONE SOCIALE, OGNI INDIVIDUO HA BISOGNO DELL’ALTRO PERCHE’ NON
PUO’ DEDICARSI AD OGNI ATTIVITA’ = INTER-DIPENDENZA
DURKHEIM COGLIE IL NESSO TRA INTEGRAZIONE SOCIALE E DIVISIONE DEL LAVORO:
ANOMIA COME PROBLEMA DELLA SOCIETA’ E DEL SINGOLO, IN QUANTO LA SCARSA
CONDIVISIONE DI NORME O LA PRESENZA DI NORME CONTRADDITTORIE (NEI
PERIODI DI BRUSCHI CAMBIAMENTI) FA SALTARE LA COOPERAZIONE SOCIALE
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IN “LE FORME ELEMENTARI DELLA VITA RELIGIOSA”(1912)
RELIGIONE COME FATTO SOCIALE INDIPENDENTE DAI SIGNIFICATI E DALLE
MOTIVAZIONI DEGLI ATTORI = RELIGIONE RISPECCHIA LA SOCIETA’, LA SUA
ORGANIZZAZIONE: ESSA SERVE A PORRE UN ORDINE FISICO E SOCIALE
(DISTINZIONE TRA SACRO E PROFANO)
DURKHEIM RICONDUCE LA RELIGIONE ALL’ORGANIZZAZIONE SOCIALE, E’
DISINTERESSATO AI SIGNIFICATI DEGLI ATTORI
IN TUTTE LE SUE OPERE DURKHEIM SI CONCENTRA SULLE “PATOLOGIE SOCIALI”
E CREDE CHE LA CONOSCENZA SCIENTIFICA POSSA ESSERE UTILE A MANTENERE
ORDINE SOCIALE
OPPOSTA E’ L’IMPOSTAZIONE ANTI-POSITIVISTA E SOGGETTIVISTA
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3.3. LA COMPRENSIONE DELL’AZIONE SOCIALE
MAX WEBER (1864-1920)
OPERE PRINCIPALI:
L’OGGETTIVITA’ CONOSCITIVA DELLE
SCIENZE SOCIALI E DELLA POLITICA SOCIALE
(1904)
L’ETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL
CAPITALISMO (1905)
LA SCIENZA COME PROFESSIONE (1918)
Storico, economista e filosofo, altro padre della sociologia,
insieme a Marx e Durkheim (e Simmel). Nasce 40 anni dopo
Marx, da cui viene influenzato. Tuttavia, segue una
prospettiva analitica differente
LA POLITICA COME PROFESSIONE (1918)
ECONOMIA E SOCIETA’ (POSTUMO, 1922)
IL METODO DELLE SCIENZE STORICO-SOCIALI
(pubblicazione postuma di saggi scritti tra il
1904 e il 1918)
Weber ha dato il contributo metodologico più importante
per l’affermazionedella sociologia come
scienza sociale
L’AZIONE
SOCIALE
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Sociologia come studio “OGGETTIVO” (NEL SENSO DI EMPIRICAMENTE FONDATO)
del SENSO SOGGETTIVO che gli attori attribuiscono alle loro azioni nei confronti degli
altri
La sociologia di Weber è detta comprendente perché individua come oggetto del
suo studio L’AZIONE SOCIALE:
Le azioni umane sono tutte dotate di senso
Le azioni sociali sono azioni dotate di senso + orientate socialmente, cioè rivolte
ad altri individui
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Es1. se siamo all’uscita dello stadio e inizia a piovere, in tanti apriremo l’ombrello (magari
contemporaneamente) = per Weber questa non è un’azione sociale
Es. 2 se stiamo discutendo al bar = per Weber questa è un’azione sociale, perché orientata
all’altro
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LA SCUOLA TEDESCA E IL DIBATTITO SUL METODO (METHODENSTREIT)
• Nel corso dell’Ottocento si era sviluppata una controversia sul metodo delle
scienze storico-sociali e umane. In particolare, in Germania diversi studiosi si
erano opposti al positivismo che era fautore del monismo metodologico (il
metodo delle scienze è uno solo, e corrisponde a quello delle scienze naturali)
• Gli esponenti dello storicismo tedesco mettevano in evidenzala peculiarità della
cultura umanistica e la natura storico-sociale dell’essere umano: individuazione
di un metodo delle scienze dello spirito/umane differente da quello delle scienze
naturali perché lo scienziato sociale appartiene al contesto storico-sociale che
intende studiare (la separazione tra soggetto conoscente e storia, società, cultura
e/o altri s-oggetti indagati non è del tutto possibile)
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COME CONOSCIAMO LA REALTA’: L’IMPORTANTE RUOLO DEI CONCETTI
La cultura è una sezione finita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo
alla qualeè attribuito senso dal punto di vista dell’uomo
(Weber 1904, 96).
I CONCETTI COME STRUMENTI DI CONOSCENZA DI UNA REALTA’ A CUI L’ESSERE
UMANO DA’ SENSO = ma i concetti sono un prodotto storico-sociale
NOI CLASSIFICHIAMO LA REALTA’ E RAGIONIAMO PER GENERALIZZAZIONI (ANCHE
NELLA VITA QUOTIDIANA NON SOLO COME SCIENZIATI)
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WEHRTBEZIEHUNG (orientamento al valore) e AVALUTATIVITA’
• LaWehrtbeziehung non è solo attitudine cognitiva: coincide con il nostro vivere in
quanto esseri culturali
• Dopo aver selezionato l’oggetto (Wertbeziehung), il ricercatore deve seguire un
unico criterio: l’accertamento empirico delle proprie asserzioni.
• L’indagine non deve essere pilotata da assunzioni normative su ciò che secondo
noi è giusto o desiderabile, ma nemmeno deve assolutizzare le conclusioni come
le uniche oggettive (vero assoluto) = DOBBIAMO ESPLICITARE DA QUALE PUNTO
DI VISTA SIAMO PARTITI (esplicitare i presupposti)
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L’inesauribilità del reale non è circoscrivibile alle regolarità. Esse infatti
assolutizzano arbitrariamente una lettura del mondo fra le infinite storicamente
e culturalmente possibili.
Il numero e il tipo delle cause, che hanno determinato qualsiasi avvenimento
individuale, è infatti sempre infinito = MULTI-CAUSALITA’ (VS
MONOCAUSALISMO DI DURKHEIM)
IMPUTAZIONE CAUSALE =È un processo concettuale che implica una serie di
astrazioni: CAUSAZIONE ADEGUATA (ES. SE I GRECI AVESSERO PERSO A
MARATONA CONTRO I PERSIANI NON AVREMMO AVUTO LA SOCIETA’
OCCIDENTALE COSI’ COME L’ABBIAMO CONOSCIUTA)
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L’intreccio tra comprensione e spiegazione
Interpretare = elaborare ipotesi a partire dalla selezione di alcuni concetti e di un dato
punto di vista sulla realtà sociale (azioni sociali)
Comprensione = analisi dell’agire dotato di senso orientato agli altri: significato
dell’azione sociale, motivazioni degli attori
Spiegare = dopo tale selezione, il senso soggettivo studiato può essere spiegato
causalmente = le motivazioni di partenza di uno o più attori quali effetti sociali voluti
o non voluti hanno prodotto?
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L’INDIVIDUALISMO METODOLOGICO
Istituzioni e società nel suo complesso sono un effetto voluto o non voluto, a seconda
dei casi, derivante dall’aggregazione e combinazione di azioni individuali di natura
sociale (cioè dotate di senso e orientate agli altri)
Es. Capitalismo come effetto non voluto dell’orientamento religioso dei singoli
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L’INDIVIDUALISMO METODOLOGICO ALL’OPERA.
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-1905)
Il capitalismo è un fenomeno macro, effetto non voluto e sistemico derivante dalla
combinazione e aggregazione di azioni individuali
• Senso del dovere soprattutto verso la vocazione
di imprenditore capitalista;
• NON desiderio di lusso, piacere, edonismo, ma
parsimonia, sobrietà, “ascetismo intramondano”;
• Necessità di realizzare questa vocazione = metodo, organizzazione, calcolo,
precisione: ruolo delle burocrazie (impersonalità, prevedibilità, etc. = forma più
razionale di esercizio del potere)
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Formazione della borghesia : imprenditori di ceto medio che credono nel lavoro non
come mezzo per altri fini terreni, ma come principio di riconoscimento dei segni della
salvezza (la predestinazione calvinista) e “chiamata”/vocazione (l’uomo serve Dio con
una professione: luteranesimo)
Sviluppo delle imprese e del mercato
Creazione del sistema capitalistico
NB. Questa è una delle spiegazioni possibili (vs Marx che parte dai rapporti sociali di produzione e
studia “le contraddizioni”..ma contrapposizione tra prospettiva di Marx e quella di Weber è stata
spesso sopravvalutata)
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La sociologia punta a individuare alcuni meccanismi causali per noi
salienti/importanti rispetto alle infinite cause di un fenomeno: a monte c’è
sempre una generalizzazione/astrazione e classificazione della realtà
Selezione di un punto di vista = individuazione di regolarità sociale mediante
classificazione/selezione della realtà
Uno strumento concettuale fondamentale è il TIPO IDEALE
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IL TIPO IDEALE
Il tipo ideale si costruisce attraverso l’accentuazione unilaterale di uno o più
aspetti della realtà, mediante la connessione di molti fenomeni particolari diffusi
e discreti = COSTRUTTO CONCETTUALE MEDIANTE IL QUALE ESAMINIAMO LA
REALTA’ SOCIALE
IL TIPO IDEALE ACCENTUA A LIVELLO TEORICO ALCUNE CARATTERISTICHE DI UN
FENOMENO PER POI ESAMINARE QUANTO NELLA REALTA’ QUEL DATO
FENOMENO SI DISCOSTI DAL TIPO IDEALE STESSO
IL TIPO IDEALE E’ UNO STRUMENTO CHE INDICA DOVE DIRIGERE LE NOSTRE
IPOTESI DI RICERCA
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ESEMPI DI TIPI IDEALI
LA BUROCRAZIA: NELLA REALTA’ VI SONO TANTE ORGANIZZAZIONI DIFFERENTI E NOI
POSSIAMO ESAMINARE QUANTE SI AVVICINANO AL TIPO IDEALE DI “BUROCRAZIA”
4 TIPI DI AZIONI (RAZIONALE RISPETTO ALLO SCOPO, RAZIONALE RISPETTO AL
VALORE, AGIRE TRADIZIONALE E AGIRE AFFETTIVO)
APPROFONDIREMO QUESTI TEMI PIU’ AVANTI..
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3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
3.4. INTELLETTUALIZZAZIONE DEL MONDO E
DIALETTICA TRA INDIVIDUO E SOCIETA’
GEORG SIMMEL (1858-1918)
OPERE PRINCIPALI:
SULLA DIFFERENZIAZIONE SOCIALE
(1890)
LA FILOSOFIA DEL DENARO (1900)
LA METROPOLI E LA VITA DELLO
SPIRITO (1900)
SOCIOLOGIA (1908)
Filosofo anti-positivista, dai vasti interessi,privatdozen per lungo tempo. Dagli anni ’70 del
Novecento è stato riconosciuto come il più attuale tra i padri fondatori della sociologia. Ha
studiato fenomeni come la differenziazione sociale, la moda, la metropoli..
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3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
FORME SOCIALI E RECIPROCITA’
Oggetto della sociologia sono le FORME delle relazioni sociali di reciproca
influenza tra gli uomini. La società è il nome con cui si indica una cerchia/gruppo
di individui legati gli uni agli altri da legami di reciprocità
Le azioni reciproche sono quelle infinite che accadono nella nostra realtà quotidiana:parlare,
giocare, lavorare, amarsi, odiarsi, avvicinarsi o prendere le distanze da qualcuno sono solo
alcune delle relazioni in cui ciò che fa qualcuno ha influenza sull’altro e viceversa
CI SI INFLUENZA SCAMBIEVOLMENTE
SOCIAZIONE =processo attraverso il quale una forma di azioni reciproche si
consolida nel tempo = formazione di gruppi e istituzioni..
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3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
LA MODERNITA’ E’ PROBLEMATICA/AMBIGUA = APRE NUOVE POSSIBILITA’ DI
LIBERTA’ PER L’INDIVIDUO MA PROVOCA ANCHE DISORIENTAMENTO E NUOVE
“GABBIE/COSTRIZIONI”
L’INTELLETTO (CAPACITA’ DI CALCOLO E ASTRAZIONE) PREVALE SULLA RAGIONE =
AZIONE STRUMENTALE E DISTACCO DELL’INDIVIDUO MODERNO RISPETTO AI
MOLTEPLICI STIMOLI DI UNA SOCIETA’ SEMPRE PIU’ COMPLESSA
CONTINUA OPPOSIZIONE TRA INDIVIDUO E SOCIETA’ = il primo tenta di sfuggire
alle costrizioni e all’omologazione richiesta dalla seconda, ma allo stesso tempo il
suo modo il singolo dipende in parte dalla società
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3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
LA CULTURA OGGETTIVATA ECCEDE QUELLA SOGGETTIVA (DEL SINGOLO
INDIVIDUO)
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3. I DUE GRANDI PARADIGMI SOCIOLOGICI
L’INDIVIDUO FA PARTE DELLA SOCIETA’, NE’ E’ INFLUENZATO MA RIESCE ANCHE A
“SOTTRARSI”AD ESSA: RIFLESSIVITA’ E SGUARDO DE LO “STRANIERO” (l’osservatore
è uno straniero perpetuo, riesce cioè ad avere un certo distacco dalla realtà sociale,
nonostante ci viva dentro, esattamente come fosse la prima volta che la vede)
Coesistenza di individui e società = centralità delle relazioni sociali e concezione
anti-essenzialista (vs idea di società come cosa, come organismo = v. Durkheim)
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