Numero unico
Anno Scolastico 2012 2013
www.istitutocomprensivofermicervino.gov.it
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Questo è il terzo anno del giornale scolastico “Fermi News”, e come
sempre la nostra redazione è numerosa e collaborativa. Si trovano qui la
maggior parte dei ragazzi di terza che hanno tanta voglia di sperimentare
per crescere insieme. C’è chi si occupa di musica, chi di news e chi
“collabora” lanciando palline di carta, rumoreggiando e facendo divertire
un po’ la sala. ………!
I componenti della nostra redazione sono: Mariangela, Mariagrazia, Ilaria,
Pasqualina, Maria, Enza Chiara, Lucia, Orsola, Davide, Tommaso, Giuseppe, Annamaria, Gennaro, Andrea, Alessandra e Viviana.
L’Esperienza è stata davvero stimolante perché ci ha dato la possibilità di
spaziare nell’ambito di problematiche diverse, che sono poi diventate oggetto dei nostri articoli.
Il nostro obbiettivo è stato quello di rendere il giornale piacevole nella lettura, ma corposo nei contenuti con articoli interessanti e coinvolgenti.
Buona lettura
Istituto Comprensivo “E.Fermi” (Ce)
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PAGINA 2
I musicanti di Brema
Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per
molti anni; ma ora le forze lo abbandonavano e di giorno in giorno diveniva sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone
pensò di toglierlo di mezzo, ma l'asino si accorse che non tirava
buon vento, scappò e prese la via di Brema: là, pensava, avrebbe
potuto fare parte della banda municipale. Dopo aver camminato
un po', trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando
come uno sfinito dalla corsa. "Perché‚ soffi così?" domandò l'asino. "Ah," rispose il cane, "siccome sono vecchio e divento ogni
giorno più debole e non posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la sono data a gambe; ma
adesso come farò a guadagnarmi il pane?" - "Sai?" disse l'asino.
"Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere nella banda." Il cane era d'accordo e andarono avanti. Poco
dopo trovarono per strada un gatto dall'aspetto molto afflitto. "Ti
è andato storto qualcosa?" domandò l'asino. "Come si fa a essere
allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato che invecchio, i miei denti
si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa
invece di dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato di annegarmi; l'ho scampata, è vero, ma adesso è un bel pasticcio:
dove andrò?" - "Vieni con noi a Brema: ti intendi di serenate,
puoi entrare nella banda municipale." Il gatto acconsentì e andò
con loro. Poi i tre fuggiaschi passarono davanti a un cortile; sul
portone c'era il gallo del pollaio che strillava a più non posso.
"Strilli da rompere i timpani," disse l'asino, "che ti piglia?" - "Ho
annunciato il bel tempo," rispose il gallo, "perché‚ è il giorno in
cui la Madonna ha lavato le camicine a Gesù Bambino e vuol
farle asciugare; ma domani, che è festa, verranno ospiti, e la
padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto alla cuoca che
vuole mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare il
collo. E io grido a squarciagola finché‚ posso." - "Macché‚ Cresta rossa," disse l'asino, "vieni piuttosto con noi, andiamo a Brema; qualcosa meglio della morte lo trovi dappertutto; tu hai una
bella voce e, se faremo della musica tutti insieme, sarà una bellezza!" Al gallo piacque la proposta e se ne andarono tutti e quattro.
Ma non potevano raggiungere Brema in un giorno e la sera giunsero in un bosco dove si apprestarono a passare la notte. L'asino
e il cane si sdraiarono sotto un albero alto, mentre il gatto e il
gallo salirono sui rami, ma il gallo volò fino in cima, dov'egli era
più al sicuro. Prima di addormentarsi guardò ancora una volta in
tutte le direzioni, e gli parve di vedere in lontananza una piccola
luce, così gridò ai compagni che, non molto distante, doveva esserci una casa poiché‚ splendeva un lume. Allora l'asino disse:
"Mettiamoci in cammino e andiamo, perché‚ qui l'alloggio è cattivo." E il cane aggiunse: "Sì, un paio d'ossa e un po' di carne mi
andrebbero anche bene!" Perciò si avviarono verso la zona da cui
proveniva la luce e, ben presto, la videro brillare più chiara e
sempre più grande, finché‚ giunsero davanti a una casa bene
illuminata dove abitavano i briganti. L'asino, che era il più alto,
si avvicinò alla finestra e guardò dentro. "Cosa vedi, testa grigia?" domandò il gallo. "Cosa vedo?" rispose l'asino. "Una tavola apparecchiata con ogni ben di Dio e attorno i briganti che se la
spassano." - "Farebbe proprio al caso nostro," disse il gallo. "Sì,
sì; ah, se fossimo là dentro!" esclamò l'asino. Allora gli animali
tennero consiglio sul modo di cacciar fuori i briganti, e alla fine
trovarono il sistema. L'asino dovette appoggiarsi alla finestra con
le zampe davanti, il cane saltare sul dorso dell'asino, il gatto
arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e si posò
sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono tutti insieme il loro concerto: l'asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto miagolava e il gallo cantava; poi dalla finestra
piombarono nella stanza facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da quell'orrendo schiamazzo, credettero che fosse
entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel bosco. I quattro compagni sedettero a tavola, si accontentarono
di quello che era rimasto e mangiarono
come se dovessero patir la fame per un mese. Quando ebbero finito, i quattro musicisti
spensero la luce e si cercarono un posto per
dormire comodamente, ciascuno secondo la
propria natura. L'asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la porta, il gatto sulla cenere calda del camino e il gallo si posò sulla
trave maestra; e poiché‚ erano tanto stanchi
per il lungo cammino, si addormentarono
subito. Passata la mezzanotte, i briganti
videro da lontano che in casa non ardeva
più nessun lume e tutto sembrava tranquillo;
allora il capo disse: "Non avremmo dovuto
lasciarci impaurire" e mandò uno a ispezionare la casa. Costui trovò tutto tranquillo
andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi
sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello
perché‚ prendesse fuoco. Ma il gatto se n'ebbe a male e gli saltò
in faccia, sputando e graffiando. Il brigante si spaventò a morte e
tentò di fuggire dalla porta sul retro, ma là era sdraiato il cane
che saltò su e lo morse a una gamba; e quando attraversò dl corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l'asino gli diede un bel
calcio con la zampa di dietro; e il gallo, che si era svegliato per il
baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!"
Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e
disse: "Ah, in casa c'è un'orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta
c'è un uomo con un coltello che mi
ha ferito alla gamba; e nel cortile
c'è un mostro nero che mi si è scagliato contro con una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice
gridava: 'Portatemi quel furfante!'
Allora me la sono data a gambe!"
Da quel giorno i briganti non si
arrischiarono più a ritornare nella
casa, ma i quattro musicanti di Brema ci stavano così bene che non
vollero andarsene.
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C’era una volta un treno che viaggiava tra i plessi … dell’I.C. “FERMI”
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Il percorso continuità /orientamento è stato come un viaggio in cui ognuno di noi ha potuto esprimere le
proprie ricchezze per imparare a camminare insieme con altri. Un treno immaginario ci ha condotto nella
condivisione di questo percorso, durante il quale sono stati organizzati momenti caratterizzati dall’amicizia,
dai colori, dalla musica, da esperienze interculturali e sportive che hanno portato noi alunni dei diversi ordini di scuola a scoprire e a condividere emozioni. La fiaba dei Musicanti di Brema è stata utilizzata come
elemento fantastico-motivazionale che ci ha introdotto nella conoscenza reciproca e che ci ha ispirato un
progetto nuovo e … tutto nostro, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie!
Ci siamo incontrati
…
abbiamo raccontato … viaggiato
INSIEME ALLEGRAMENTE
In un’allegra mattinata di
febbraio abbiamo accolto i
compagni della primaria e
li abbiamo accompagnati
a visitare i diversi ambienti della nostra scuola secondaria. Abbiamo visitato la palestra, il laboratorio d’arte, pardon la
“Bottega Cuscunà”, le
diverse aule attrezzate con
la Lim, il laboratorio informatico. Sembra che la
stanza che ha affascinato
di più i nostri compagni
sia stata la biblioteca, dove c’è un mare di libri che
noi alunni riceviamo in
prestito per la lettura.
…. fatto musica insieme ...
…. infine giocato.
Il nostro treno immaginario ci ha condotto fino al termine dell’anno scolastico e del progetto continuità che si è
concluso con giochi a squadra molto
coinvolgenti nella palestra della scuola
secondaria di primo grado.
IN VIAGGIO PER L’EUROPA
Quasi come per magia il
nostro treno ci ha condotto tra i paesi d’Europa per
conoscerne lingua, cultura e tradizioni. Eccoci in
Spagna tra paella, tango
e tanto … tanto sole. Di
poi nell’elegante Francia
dove simpatici compagni,
nei panni dei quattro personaggi di Brema, hanno
interpretato la fiaba. Infine in Inghilterra dove un
lord che ci ha condotto
nella raffinata cultura
anglosassone.
I professori di musica ci hanno
m ostrat o i l or o strum enti
(pianoforte, chitarra, violino, flauto
traverso), li hanno accordati e finalmente, insieme ad alcuni allievi,
hanno proposto splendidi brani
musicali che ci hanno accompaganto nel nostro viaggio verso
BREMA!!!
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PAGINA 4
Le lingue straniere sempre più sono considerate strumenti necessari nelle comunicazioni internazionali e quindi un must per
essere operativi nella società globalizzata
del terzo millennio. L’IC Fermi si conferma in prima linea nel circuito delle certificazioni delle competenze delle lingue
inglese e francese. Anche in questo anno
scolastico si sono svolti i progetti Trinity e
L’orto a scuola
Interessante attività di
quest’anno scolastico è
stata sicuramente l’orto
bi ol og i c o r e a l i z z a t o
all’interno della serra situata nel cortile retrostante
la scuola. Coltivare un orto
non è solo un’ attività che
mette a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero
logico, ma è utile anche
per imparare i tempi
dell'attesa e per affinare la
capacità previsionale. Lavorare con la terra ha aiutato i nostri compagni anche a riflettere sulle proprie storie locali e familiari, visto che molti di loro
hanno parenti e amici contadini. L’attività è stata
utile anche dal punto di
vista pratico: ha insegnato
a preparare e concimare
adeguatamente il terreno,
ad annaffiare, a controllare
la crescita degli ortaggi che
infine raccoglieranno e …
mangeranno. Ah! non solo.
Presto vedremo sulle pareti
delle nostre aule il simpatico calendario, ricco di foto,
disegni, ricette e informazioni scientifiche sugli
ortaggi coltivati, realizzato
dagli allievi e dalle docenti: M. Delle Cave e M.
Miele.
Delf, con certificazioni il I livello per la
classe V primaria e fino al III, per la scuola secondaria. Il progetto DELF ha certificato il livello A1 e A2.
Il gruppo sportivo
I ragazzi del gruppo sportivo
sono stati impegnati nelle seguenti discipline: pallavolo
(femminile e maschile) e pallacanestro. Le attività si sono
svolte in orari pomeridiani nella
palestra della scuola. In questo
momento della crescita la pratica sportiva aiuta a prendere
coscienza delle proprie potenzialità e a valorizzare se stessi.
Lo sport inoltre insegna ad
osservare le regole della cooperazione di squadra e sane abitudini igieniche, alimentari e
comportamentali. La squadra
femminile, nel mese di aprile,
ha partecipato ad un torneo
distrettuale presso la Scuola
Media di Casagiove. Ultimamente venti ragazzi hanno partecipato alla Festa Provinciale
organizzata dal CONI presso il
Palazzetto dello Sport di Caserta, rappresentando degnamente
l’istituto e la cittadinanza con
vere e proprie divise sportive,
donate alla nostra scuola
dall’imprenditore Clemente Di
Vico, al quale vanno i nostri più
sentiti ringraziamenti.
Docenti: M.Carpino, M.Miele,
G.Ruberto.
L’orchestra e il coro di voci bianche
L'orchestra della scuola media è certamente un motivo d'orgoglio per l'istituzione scolastica e per tutto il territorio di Cervino, avendo riscosso, tra
l’altro, molti successi. Istituita insieme ai corsi di strumento della sezione
musicale, l'orchestra partecipa ogni
anno a diversi concorsi e rassegne
posizionandosi sempre tra i primi posti. Nel periodo di Natale, in particolare, è impegnata nella preparazione dei
concerti che quest’anno si sono svolti
nelle splendide cornici delle Chiese di
Santa Maria delle Grazie di Cervino e
Annunziata di Maddaloni . Tra la
commozione di genitori, nonni, docenti, dirigente scolastico e quanti
sono intervenuti si è esibita con
l’esecuzione di antichi brani della
tradizione natalizia.
Flauti traversi, violini, chitarre e
pianoforte, guidati rispettivamente dai
maestri Maurizio Ferrara e Gennaro
Marrazzo, Guido Rossi, Paolo Ottieri
e Maurizio Parmiciano hanno accompagnato il coro di voci bianche diretto
dalla Prof.ssa Patrizia Cannoniero.
Direttore d’ orchestra, come sempre,
il maestro Maurizio Parmiciano.
Anche se pochi sono gli allievi della
sezione musicale che proseguono lo
studio dello strumento presso conservatori e licei musicali, il motivo d'orgoglio più grande di questa straordinaria realtà culturale, della nostra citta din a è ch e l' esp er i en za
dell’orchestra rappresenta per i ragazzi una preziosa occasione di confrontarsi per socializzare in maniera sana
e soddisfacente .
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IV Primaria
Cervino
1A Primaria Forchia
Docenti: Ghidelli e Vigliotti
Rotary
VINCITORI
VINCITORI
Il 22 maggio 2013, presso
l’auditorium della scuola media
“F. Gesuè ” di San Felice a Cancello, si sono svolte le finali del
concorso “La legalità conviene”a
cura del Rotary Club di Maddaloni e della Valle di Suessola, al quale hanno preso parte i ragazzi della classe 2° B
(Angelica De Rosa, Valentina Ficone, Angela Piscitelli e
Michele Piscitelli ) per la sezione poesia e Giovanni Pascarella, della classe 2°D classificatosi al terzo posto per
la sezione racconti brevi. Doc. Castellano - Maciariello
16 maggio 2013 gli olimpionici della lingua
italiana “Chi è l’asso?”
Pasqualina Bove, Andrea
Ciaramella, Aurora Obetto,
Felice Piscitelli e Simona
Piscitelli
hanno sfidato
altri campioni regionali
nella gara-gioco “Chi è
l’asso?”, presso il campus
universitario di Catania.
Doc. M. Castellano.
VINCITORI
con mappa comunità del territorio
Premioclickart EcologicaMente
Pascarella Marinella IIIA Primaria Cervino
Docente: Rivetti Maria Rosaria
Bocconi
Cat. CE: Razzano MG Scarano L.
Cat.C1 : Razzano c. MUsella C. Piscitelli T.
Cat.C2: Piscitelli E. De Lucia A. Vigliotti C.- Doc. C.Tucci
Olimpiadi della lingua italiana
Hanno partecipato alle semifinali nazionali, tenutesi a Larino
(CB)gli alunni Pasqualina Bove, Andrea Ciaramella, Mariangela
De Lucia, Aurora Obetto, Felice Piscitelli. Doc. M. Castellano.
Ciak … si
legge.
Concorso per flauti e chitarre
Il giorno 15 maggio 2013 presso
l’Auditorium Vergine del Museo del
Sannio di Benevento si è svolta la
XXV edizione della Rassegna Nazionale dell’”Emanuele Krakmp”,
(categoria A, riservata ai giovani
musicisti delle Scuole Medie ad indirizzo musicale).
Vincitori:
Duo Basilicata Maria Grazia e
Pascarella Maria Chiara– Primo premio Categoria A6.
Piscitelli Valentina Terzo premio Categoria A1
Pascarella Maria Chiara Terzo
premio Categoria a2
Concorso musicale
“Città di Airola”
1° Classificato
Basilicata M G e Pascarella M..C.
Gli allievi Pascarella Luigi e
Piscitelli Michela Domenica
al Concorso si sono particolarmente distinti ricevendo
Attestato di merito
Complimenti agli allievi vincitori
e ai maestri Maurizio Ferrara e
Paolo Ottieri, docenti di flauto e
chitarra.
PAGINA 6
Omaggio al maestro
Bruno Donzelli
Il professore N. A. Cuscunà ha realizzato il desiderio di presentarci un suo
maestro d’arte, Bruno
Donzelli, oggi diventato un
grande esponente dell’arte
contemporanea. Napoletano di nascita, “Egli” fin dai
suoi esordi, ha orientato la
sua ricerca pittorica verso una rivisitazione dei grandi
maestri del ‘900, mediante i quali ha riscoperto l’essenza
stessa dell’arte intesa come ricerca e conquista di nuove
sensibilità, utilizzando, in maniera originale, linguaggi
espressivi diversi che si palesano nella tecnica mista con
la quale sensibilizza variamente le sue tele. Si è, dunque,
impadronito di alcuni tratti di maestri dell’arte moderna
( Picasso, Mirò, Matisse, Depero, per citarne solo alcuni),
ma li ha innestati nelle sue creazioni in uno stile personalissimo, indiscutibilmente “Donzelliano”.
Camper
delle legalità
L’automezzo, considerato
si m bol o d el l a l ot t a
all’usura, è stato fortemente
voluto dalla Camera di
Commercio di Caserta e, in
una mattinata di ottobre, ha
sostato nel cortile del nostro istituto. Allievi e docenti hanno espresso le loro
riflessioni con poesie, disegni e lavori in power point.
Il presidente della Camera,
Tommaso De Simone, e il
sindaco del comune di Cervino, dott. Giovanni De
Lucia, hanno parlato
dell’impegno personale,
sociale e istituzionale affinchè si affermino le condizioni dello sviluppo sociale
ed economico della nostra
terra.
Architettura del Settecento
Sabato 4 maggio alle ore 11.00 nell’atrio della Scuola
Secondaria di 1° Grado, si è svolto un seminario sul tema
“L'architettura del Settecento e la nascita della nuova
capitale del Regno". Gli alunni delle classi terze che,
durante l’anno, hanno particolarmente approfondito
l’argomento in
oggetto, guidati
dal docente di arte e immagine,
prof. Nicolò Antonio Cuscunà, hanno illustrato i lavori realizzati con
l’ausilio di power point, che sono
stati molto apprezzati dai relatori
presenti : l'architetto Dott.ssa Rosa
Carafa, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Cervino e il Dirigente Scolastico Prof. Michele Vigliotti, esperto cultore di storia locale.
Concerto di musica
da camera all’IC
“FERMI”
L’IC Fermi di Cervino ancora una volta si è dimostrato luogo ideale per ospitare importanti eventi culturali. Infatti, il 28 maggio
nel salone della scuola media è stato eseguito un concerto di musica da camera
che ha coinvolto, accanto ai
giovani allievi dell’istituto,
importanti e affermati concertisti. Durante la serata
sono state eseguite musiche
di Muzio Clementi, contemporaneo di Mozart,
Haydn e Beethoven. Pur
non essendo celebre come i
suoi illustri contemporanei,
è conosciutissimo da tutti
coloro che studiano pianoforte per i quali, la sua produzione creativa è pane
quotidiano e le sue sonate
sono materia d’esame da
quasi duecento anni.
Il concerto è stato diviso in
tre parti. Nella prima parte
si sono esibite le allieve del
corso ad indirizzo musicale: Mariangela De Lucia,
Carmela Vigliotti, Simona
Piscitelli e Rosa Valentino,
De Lucia Antonia. La seconda parte ha visto invece
esibirsi gli stessi docenti
che hanno regalato momenti di intensa emozione. Il
prof.
Parmiciano
(pianoforte) ha eseguito la
sonata dall’op.34 n.1 in do
magg.
1°
movimento
“Allegro con spirito” e,
successivamente, un impegnativo brano a quattro
mani con la prof.ssa Cannoniero, dalla sonata IV in
do magg. per pianoforte 1°
movimento “Allegro assai”.
Nella terza parte della serata è stato dato spazio alla
musica da camera con
l’esibizione del trio composto dallo stesso prof. Parmiciano (pianoforte), da Isa
bella Parmiciano (violino) e
Tina Pugliese (violoncello),
componenti dell’orchestra
Accademia San Giovanni
di Napoli. Il trio ha eseguito il brano in do magg.:“La
Chasse” (La Caccia) nei
tempi “Largo” “Allegro”
e il brano in in Re magg.
“Arietta con variazioni”.
Un’esperienza indimenticabile sia per gli allievi che si
sono esibiti che per il pubblico, composto da genitori,
docenti, alunni e dal dirigente scolastico Michele
Vigliotti, spesso presente
agli eventi culturali organizzati dal “FERMI”. Al
termine della serata fiori
per le musiciste e parole di
apprezzamento da parte
della dirigente scolastica,
prof. Daniela Tagliafierro,
che si è complimentata con
allievi e docenti lodando la
loro straordinaria capacità
di trasmettere intense sensazioni e di creare armonia
e coinvolgimento.
PAGINA 7
Shoah … per non
dimenticare.
Sabato 26 gennaio 2013,
debitamente sensibilizzati
dai nostri docenti e dalla
dirigente Prof.ssa Daniela
Tagliafierro, abbiamo voluto ricordare, con una
celebrazione non rituale,
quanto avvenuto al di là
dei cancelli dei campi di
concentramento e di sterminio durante la seconda
guerra
mondiale.
L’iniziativa ha permesso di
riflettere sulle atrocità
commesse affinchè il ricordo rimanga sempre
vivo e si diffonda consapevolmente tra le nuove generazioni. La mattinata,
ricca di emozioni visiva-
mente forti, ha proposto
tra l’altro canti di preghiera ebraica, tra cui lo Shema
Israel, a cura del coro di
voci bianche della scuola,
diretto dalla prof.ssa Canoniero, e proiezione di filmati e video curati da noi
alunni nonchè la visione
del film Train de vie di
Rado Mihaileanu del
1998., proposto dalla
Prof.ssa Mary Castellano.
Artificieri e scuola
E’stata una lezione davvero
preziosa quella offerta dal
reparto "Artificieri" che,
dell'Arma dei Carabinieri
che con un linguaggio accessibile sono riusciti a catturare l'attenzione di tutti e ad
affrontare un problema tanto
angoscioso come la pericolosità dei fuochi d'artificio.
Vogliamo dire: grazie!!!
Grazie per il calore umano e
per la sentita preoccupazione
per la sorte di tanti ragazzi
che, specie nei periodi delle
festività di fine anno, si espongono a gravi rischi e
menomazioni.
Consigli sul corretto uso del cellulare
Il cellulare è un oggetto indispensabile nella nostra quotidianità. Non tutti sanno però
che tale dispositivo emette radiazioni nell'ambiente in cui ci muoviamo. Per la precisioni i cellulari sono delle vere e proprie sorgenti di campi elettromagnetici. Tali campi
hanno la capacità di influenzare le piccolissime correnti dovute a reazioni chimiche che
sono parte delle normali funzioni fisiologiche umane.
Per tale motivo ci sono alcuni consigli da seguire:
Telefona quando c’è pieno campo
(tutte le “tacche”) altrimenti il tuo
cellulare aumenta la potenza delle
emissioni sul tuo orecchio.
Non tenere il cellulare acceso sul
comodino o, peggio, sotto il cuscino.
Non ricaricarlo vicino al letto.
Non tenere il telefonino acceso in
tasca o a contatto con il corpo: appena puoi riponilo sul tavolo, negli
indumenti appesi, nella borsa o nello
zaino.
All’interno degli edifici il cellulare
aumenta la sua potenza di emissione:
nei luoghi chiusi usa la rete telefonica fissa .
Quando acquisti un cellulare nuovo
informati sul livello delle sue emissioni .
Non tenere il cellulare acceso negli
ospedali o dove sono presenti apparecchiature elettromedicali, sugli
aerei ed in presenza di persone con
pacemaker o apparecchi acustici.
L’uso del cellulare da parte dei bambini dovrebbe essere limitato alle
sole chiamate di emergenza!
E' consigliato tenere il telefono cellulare il più lontano possibile dalle
parti del corpo maggiormente sensibili, ovvero la testa, il cuore e i genitali.
E' sconsigliato tenere per lunghi periodi il
telefono cellulare vicino all'orecchio
durante una chiamata .
Al cinema, a teatro, a SCUOLA tieni il
cellulare spento e utilizza l’opzione segreteria.
Il cellulare a SCUOLA è VIETATO dalla legge!
Onde
elettromagnetiche
In un sabato di aprile per
noi alunni delle classi terze
è stato organizzato un convegno a carattere scientifico, durante il quale si è
discusso in merito ai rischi
causati
dall’esposizione
alle onde elettromagnetiche. La problematica, molto cara al nostro ex sindaco
dott. Carlo Piscitelli, è stata
sottoposta alla nostra attenzione dal figlio, dott. Prisco
e da altri esperti, alla presenza della nostra dirigente,
prof.ssa Daniela Tagliafierro e di esponenti della
giunta comunale. Nella
prima parte è stato affrontato il tema, molto sentito,
delle misure da adottare per
proteggerci da tali radiazioni. Su questo argomento, ci
siamo confrontati con i
nostri docenti e abbiamo
quindi realizzato un decalogo sul corretto uso del cellulare.
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Uscite didattiche
Orario scolastico
PAGINA 10
Questa è la storia di un bambino, chiamato Vincenzino, che viveva in un piccolo paese ai piedi di una
grande montagna, sempre ricoperta di neve. Sulla
sinistra del centro abitato scorreva un fiume, alimentato dalla neve che si scioglieva. Sulla destra, invece, c’erano un paio di colline, piene di alberi e arbusti di ogni tipo, che si abbassavano, fino a diventare
pianura, per una decina di chilometri più ad est. Il
paese era piccolo e grazioso, con delle casette colorate, tutte con giardino. Nella piazza c’erano il Municipio e la Chiesa del santo patrono, che aveva un
grande campanile. Anche se, a prima vista, il paese
era bello, vi si
viveva molto male
perché la gente
che lo abitava era
egoista,
avida,
cattiva, pensava
solo a sé e non si
interessava in alcun modo degli altri.C’era, però,
un’eccezione: un bimbo di sette anni, minuto, con
gli occhiali rossi e l’apparecchio per i denti, sempre
allegro e sorridente, anche se tutti i suoi compaesani
erano prepotenti e sgarbati con lui. A scuola gli rubavano le sue cose: le penne, i portapastelli, i quaderni, la merenda, una volta perfino lo zaino! Lui lo
diceva alla maestra, ma lei era come tutti gli altri,
pensava solo a sé…Tutti in quel paese facevano così: il sindaco, gli assessori, il medico; erano abituati
a fare in questo modo. Gli sembrava persino
“normale”. Si picchiavano per entrare per primi alla
posta, facevano gli incidenti con le auto di proposito, soprattutto quando c’era traffico, perché erano
impazienti e pensavano di avere sempre la precedenza, si lanciavano le pietre per dispetto, rubavano
nelle case dei vicini per prendere le loro cose e tante
tante altre cose così terribili da far girare la testa.
Vincenzino era “abituato” a vedere queste cose e
cercava di sopportarle, facendo finta di niente, per
tentare di essere sempre felice, nonostante quelle
cose non gli piacessero affatto. Accadde, però,che
un giorno il padre di Vincenzino, il signor Michele
Tuttigiusti, tornò a casa ferito, perché aveva litigato
con un suo “amico” compaesano; i motivi, come al
solito, erano nell’assurdo modo di vivere del suo
paese. Vincenzino questo non lo sopportò e il giorno
successivo cambiò atteggiamento: davanti ad ogni
ingiustizia o prepotenza lui con fermezza si opponeva e cercava di far ragionare gli altri. Prima con i
genitori, poi con i compagni di classe e con la maestra, poi pian piano con tutti gli altri. Un po' alla volta il paese cambiò, le persone aprivano le finestre e
si salutavano, erano più semplici, umili, allegre, altruiste … Tutti facevano la fila agli sportelli, non si
innervosivano nel traffico, si rispettavano, lavoravano onestamente; inoltre gli abitanti del paese si preoccupavano che le strade fossero sempre pulite,
molti davano da mangiare ai cani e ai gatti senza
padrone e poi ripulivano tutto! Sorridevano sempre,
anche senza motivo, si preoccupavano degli ammalati e dei bisognosi e non erano mai tristi. Insomma,
il paese non ra più lo stesso e Vincenzino si guardava intorno meravigliato e felice,
perché per far cominciare tutto era
bastato veramente
poco: dire basta ai
soprusi
e
all’illegalità e scegliere la strada migliore per tutti,
cioè il rispetto delle leggi e del vivere comune.
E vissero tutti “davvero” felici e contenti!
Giovanni Pascarella II D
Vincitore del terzo posto del 1° Concorso
Scolastico di Poesia,Narrativa e arte “La
legalità conviene: giustizia, cittadinanza,
tutela dei diritti” della -sezione poesia e
narrativa- del “ROTARY CLUB” Maddaloni Valle di Suessola
Legalità
Oggi parliamo della legalità
e della fraternità:
noi ragazzi di Cervino
vogliamo diritti per ogni cittadino
desideriamo una città nuova
e per questo ci vuole il mago Casanova!
Poi diciamo “No alla droga”
e per questo beviamo solo Coca
e ci opponiamo alla camorra
sperando che non continui ancora,
per arrivare alla giustizia
basiamo il mondo sull’amicizia!
Michele Piscitelli II B
PAGINA 11
Noi ragazzi dell’ istituto “E.Fermi” speriamo che il
nostro paese possa crescere in qualità di vita. Tutti noi
speriamo di vivere in un ambiente sereno, sicuro, stimolante e a misura di “cittadino”, per poter vivere al
meglio il nostro futuro. Per questo motivo avanziamo
le nostre proposte sperando di essere ascoltati… almeno un pò!!!
Facendo un sondaggio, fra tutti gli alunni della scuola
media abbiamo individuato quelle che, secondo i ragazzi, sono di maggiore necessità!
BENVENUTO
Papa Francesco
E’ ancora viva in noi
l’emozione dell’ habemus papam e dell’affacciarsi, per la
prima volta al balcone della
Basilica di San Pietro, di un
pontefice che proviene da un
Paese dell’altra parte del mondo (per ripetere una sua espressione). Il nuovo papa, che ha
significativamente assunto il
nome di Francesco ( come il
santo della povertà: Francesco
d’Assisi ) ci ha stupiti subito
per la semplicità, l’amabilità , il
costante richiamo alla preghiera, l’attenzione prioritaria ai
poveri e agli indifesi. Chi lo
conosce da tempo ce lo descrive come un prete vicino alla
sua gente, preoccupato per il
bene delle persone e delle famiglie, comunicativo, lontano da
ogni forma di ostentazione,
dedito all’annuncio del messaggio di Gesù in terra argentina. E
adesso ha davanti il mondo
intero….Grande eco risuonano
ancora tra noi alcuni suoi gesti,
Come ad esempio rinunciare
all’automobile personale per
sedere nel pullman in compagnia dei Cardinali o recitare il
Padre Nostro, il Gloria al Padre
e l’Ave Maria insieme a migliaia di persone accorse in
piazza San Pietro in occasione
del primo momento pubblico
del suo ministero. Quel suo
agire spontaneo ha ricordato ai
cristiani la bellezza del rivolgersi al Cielo, per chiedere
aiuto e sostegno a Dio e alla
Madonna, per lodare, per ringraziare. Davanti ai giornalisti
di tutto il mondo, incontrati
nell’aula Paolo VI a poche ore
dall’elezione, ha detto, ricordando san Francesco: “Ah,
come vorrei una Chiesa povera
per i poveri!”. Espressioni,
queste, che vanno direttamente
al cuore dei giovani, con incisività, purezza e forza.
Legalità
La violenza invade il mondo,
lo soffoca, lasciando
un profondo silenzio
che urla nei cuori
della gente stanca.
La paura circonda i quartieri
tanto da far serrare le porte
ma non la speranza,
che l’innocenza dei bambini
possa dar loro un futuro…
Angelica De Rosa II B,
16
14
12
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8
6
4
2
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Il paese che vorrei Corso A
Il paese che vorrei Corso B
Il paese che vorrei Corso C
Il paese che vorrei Corso D
Presidente
Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano è ancora il presidente della Repubblica, il primo della
storia d'Italia a ricevere
l'incarico per due volte.
«Potete immaginare come
abbia accolto con animo
grato la fiducia espressa
liberamente sul mio nome
dalla maggioranza dell'Assemblea», sono le prime
parole del capo dello Stato,
che subito raccomanda:
«Tutti sappiano onorare i
loro doveri concorrendo al
rafforzamento delle istituzioni repubblicane. Dobbiamo guardare tutti alla
situazione difficile, ai problemi dell'Italia e degli
italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese».
VESCOVO GIOVANNI RINALDI
AFFETTO
E SIMPATIA
AL NOSTRO VESCOVO
GIOVANNI CHE CI HA
ANNUNCIATO CHE PRESTO LASCERÀ IL SUO
MINISTERO.
Ha seguito per tanti anni il cammino della nostra scuola
sia attraverso le celebrazioni liturgiche sia intervenendo
puntualmente alle diverse manifestazioni scolastiche. Il
modo di essere caldo e spontaneo del Vescovo Giovanni
e l’affetto che ci ha sempre manifestato ci mancheranno
moltissimo. Siamo sicuri che vorrà continuare ad aiutarci
con la sua costante e confortante presenza anche in futuro.
PAGINA 12
Professoressa Patrizia Cannoniero
La professoressa Patrizia Cannoniero inizia la sua esperienza musicale all’età di otto anni, ma la vera passione per la musica
nasce intorno ai tredici anni, quando cioè frequenta la terza media . Studia presso il Conservatorio
San Pietro a Majella di Napoli, dove impara a suonare l’organo liturgico e il pianoforte. Insegna
musica da 21 anni. Secondo la professoressa noi ragazzi siamo generalmente poco stimolati dalla
musica di qualità per cui vorrebbe che imparassimo ad ascoltarla con interesse diverso e che facessimo la giusta differenza tra quella di qualità e quella di consumo.
<<Troppa musica di consumo e poca musica di qualità>>.
Professore Maurizio Parmiciano
Il Professore Maurizio Parmiciano, insegnante di pianoforte, cresce in un ambiente che fin da
fanciullo lo ha stimolato alla musica, perché in famiglia aveva dei parenti musicisti. Inizia i suoi
studi al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e continua successivamente al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, dove oltre al pianoforte impara a suonare anche il clavicembalo e l’organo. Secondo il Professore ogni ragazzo dovrebbe imparare a suonare uno strumento
musicale perché: “la musica arricchisce lo spirito”.
Professore Paolo Ottieri
Il professore Paolo Ottieri, professore di chitarra, insegna da 35 anni. La sua passione per questo strumento
inizia verso i quattordici anni quando ne ha ricevuto uno in regalo. Inizia i suoi studi musicali presso il
conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, successivamente frequenta il conservatorio Sala di Benevento. Il professore Ottieri pensa che la musica sia una modalità di espressione e che bisogna affrontarla con il
giusto interesse.
Professore Guido Rossi
Il professore Guido Rossi, attuale professore di violino, inizia la sua carriera a 33 anni, nel conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Già a quattro anni desiderava un violino anche se non l’ aveva mai
visto. Suona il pianoforte e il flauto dolce (sopranino, soprano, contralto e tenore). Il professore pensa
che la musica, in una crescita intellettiva, possa aiutare ad acquisire un metodo di studio razionale
(economico e produttivo), ad acquisire precisione, oltre naturalmente ad affinare un gusto estetico ,nonché a stimolare l’ amore per l’arte. Pensa, inoltre ,che attraverso la pratica della musica si possa apprendere la capacitò di cooperazione e quindi di rispetto reciproco.
Professore Maurizio Ferrara
Il professore Maurizio Ferrara, professore di flauto traverso, inizia la sua carriera di musicista a 20 anni
circa, nel conservatorio ‘Domenico Cimarosa’ di Avellino ma la sua passione per il flauto inizia intorno ai
10 anni, ascoltando coetanei che suonavano. Oltre al flauto, suona la chitarra e il pianoforte.
Il professore pensa che la musica affini l’animo dei giovani.
Professore Gennaro Marrazzo
Giovane maestro, insegna flauto ai ragazzi della classe 3A.
Ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Avellino. Appassionato di questo
strumento, attualmente è impegnato a conseguire livelli superiori nello studio del flauto.
PAGINA 13
La musica è un mezzo di divertimento, ma anche di comunicazione tra i più amati dai ragazzi. Per
scoprire il genere musicale preferito, noi alunni della classe III A
n e l l ’ a mb i t o d e l p r o g et t o
“Giornalino Scolastico” abbiamo
deciso di realizzare un’indagine
statistica su 180 compagni.
Dall’indagine risulta che la maggior parte degli intervistati predilige la musica rap (84%) ma che
molti ascoltano musica classica,
LA NOSTRA MUSICA
neomelodica, rock (75%) cioè ge84
neri meno diffusi sul mercato. 10080
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Incredibilmente, tra i giovani 60
32
26
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(oltre che gli ovvi Emis Killa, Ju- 4020
stin Bieber, Moreno etc.) Fedez è 0
1
2
3
4
tra i cantati più amati. (43%).
Classica
Pop
Rap
Neomelodica
Rock
Altro..
Non molte sorprese invece per le
preferenze espresse riguardo i
gruppi musicali. I “One Direction” che la maggior parte dei ragazzi
ad esempio sono dominanti in que- ascolta musica nel tempo libero
sta categoria. Scopriamo inoltre (50%) o la sera (30%) .
Tempo di crisi — tempo di sobrietà
Qualche giorno fa abbiamo notato che, durante una splendida
mattinata di sole, eravamo in classe con le luci accese inutilmente. Quanto spreco! Sicuramente spegnere le luci non
avrà risolto il problema economia, ma ci ha aiutato a pensare.
Quello delle luci è solo un esempio, ma potremmo farne altri:
l’acqua della doccia consumata in quantità eccessiva, le scarpe
griffate, pantaloni all’ultimo grido, lo smatphone di ultima generazione, … Sicuramente tutte queste cose rendono la nostra
vita più piacevole, quello che però ci capita spesso è che tendiamo a esagerare. Non ci accontentiamo e continuiamo a desiderare, accumulare, consumare. Più abbiamo, più
desideriamo. Ci adoperiamo per soddisfare bisogni, ma ne
creiamo sempre di nuovi. Rincorriamo una felicità fatta di eccessi, non accorgendoci che basterebbe fermarsi, prendere una
strada nuova, adottare un nuovo stile di vita. Ebbene si, stiamo
parlando della strada della sobrietà. Dobbiamo
prendere coscienza che non tutto è indispensabile. Può sembrare faticoso, ma è l’esatto opposto: vivere con sobrietà alla fine
dei conti ci rende più liberi. Impariamo a utiliz-
zare solo ciò di cui abbiamo bisogno.
Punteggio da 13 19:
Punteggio da 8 a 13:
Se qualcuno sa fare le
cose meglio di te o ha
qualche pregio in più, di
sicuro lo vivi come una
condanna. In questo
modo non vedi la bellezza che c’è in te e i doni
che hai. Insegui sogni e
desideri che non ti appartengono, perdi il tuo
essenziale … che nessuno
può imitare.
Sobrio, misurato, preciso
… magari anche elegante e di bella presenza, o
se non così … comunque
grato per quello che hai!
Ti piace capire cosa è
importante nelle tue
scelte quotidiane e cosa ti
fa stare veramente bene, e
per questo, anche le
scelte sono opportunità e
non perdite.
Punteggio da 13 19:
Le cose ti sono andate
sempre tendenzialmente
bene fino ad ora, hai
avuto sempre le cose che
ti piacciono. Non hai mai
dovuto rinunciare a qualcosa … Attento prima o
poi si batte contro il muro
del limite.
1)Quando guardo il bicchiere che è riempito a metà:
A-Lo bevo
B-Ci piango sopra … è riempito solo a metà
C-Ci posso innaffiare pure una pianta
2)Solitamente, nel mio pomeriggio di (ipotetico) studio, mi intrattengo su Facebook e il tempo che ci passo:
A-E’dedicato a spulciare le vite degli altri
B-E’principalmente dedicato a postare roba inutile
C-E’ dedicato a contattare amici e compagni per cose da fare insieme
3)Toglietemi tutto , ma non il mio … (segna tutte le risposte che
vuoi)
A-Pallone
B-Ragazzo/a
C-Orologio
D-Smalto
E-Smatphone/telefonino
F-Sabato sera
G-Computer
4) Per l’intervallo a scuola hai portato il panino più desiderabile.
Accanto a te un amico che spesso è senza merenda …
A-Vado di gomito. Fai finta di non vederlo
B– Poverino, gli darò il panino perché mi fa un po’ pena.
C– Stavolta posso farne a meno, mica ho la dipendenza.
5) Quando navighi felicemente sui tuoi social network:
A-Passi il tempo a misurare lo scarto che c’è tra te e gli altri fighi.
B– Passi il tempo ad abbellire il tuo profilo facendo sapere al mondo
anche quante volte vai in bagno
C– Ti tieni aggiornato su ciò che accade in giro, mentre ti diverti un
po’ a guardare nelle vite degli altri
6)Quando c’è da scegliere tra due impegni che si accavallano:
A– Mah … mi prendo il più simpatico e divertente!
B-Scelgo quello dove sono necessario
C-Prendo quello dove penso di essere più importante
7)Scegliere significa:
A– Chiudersi una strada e ciao …
B– Prendere una via da seguire alla grande
C-Fare quello che mi piace
8)Ciò che fa la differenza nella vita è:
A– La quantità di applicazioni che sai utilizzare
B– La quantità delle/dei ragazze/i che hai avuto
Punteggi:
1. a-3,b-1,c-2;
2. a-2,b-3,c-2;
3. max due segnate-2
3/5segnate:1
5/8segnate:3;
4. a-3,b-1,c-2;
5. a-1,b-3,c-2;
6. a-3,b-2,c-1;
7. a-3,b-2,c-1;
PAGINA 14
Facebook … che
passione
Oltre il 50% delle persone presenti su Facebook ha tra 25 e
34 anni. In questa grande piazza
sono presenti anche migliaia di
aziende che si scambiano informazioni, beni e prodotti. Oggi
facebook è diventato il luogo di
incontro online per eccellenza,
dove le persone si trovano, parlano, si informano e si conoscono.
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Attenzione, però, un uso troppo
disinvolto di questo strumento,
da parte dei giovani, rischia di
esporli ad effetti molto negativi.
I ragazzi che si avvicinano a facebook sono sempre di più, ma
non tutti sono consapevoli dei
"Pericoli" che un social network
tanto grande e tanto potente può
portare. Le problematiche più
comuni sono legate alla protezione della privacy e al furto
d’identità di cui si può rimanere
vittime quando non ci si tutela
abbastanza o quando si accede a
tali sistemi con troppa superficialità. Per questo vi suggeriamo
dieci pratici consigli per vivere
facebook, e network simili, in
maniera più "sana" possibile.
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PAGINA 15
Ruzzle
Amici ecco il gioco dell’anno!
Ma qual è il motivo del successo di Ruzzle? Sicuramente la
semplicità del gioco stesso: ricercare, quante più parole possibili cercando di ottenere il punteggio migliore. Ormai creiamo
parole trascinando il dito sul
display del nostro smartphone,
selezionando lettere congiunte...
Geniale, no? Ciò che ci cattura è
sicuramente la natura competitiva del gioco, infatti ogni partita
comporta una vera e propria sfida con i nostri amici. Infatti accanto alla semplicità del gioco
straniero. Oggi è possibile giocare a Ruzzle in tantissime lingue e questo esercizio ci permetterà di apprendere nuovi vocaboli in lingua inglese, francese o spagnola.
LEONARDO
ALESSANDRA
LUCIA
ALESSIO
MARISA
ALICE
MATTEO
ANASTASIA
NORMA
ANDREA
SILVIA
UMBERTO
SONIA
SOFIA
Soluzione indovinello: Il cuore
ANGELA
ANNA
DAMIANO
DIEGO
EDVIGE
ELENA
ELISABETTA
EMILIO
ENZO
FABIO
ILARIA
IRENE
ISABELLA
IVANO
troviamo l’ormai immancabile
componente social: è possibile,
infatti sfidare un altro utente
ruzzle o direttamente i nostri
amici collegati su facebook.
Per sconfiggere il nostro avversario siamo disposti a tutto: dallo spiare il tabellone del nostro
amico, a far roteare il nostro
indice all’impazzata nella disperata ricerca di parole a noi ignote fino al desiderio di ingoiare
il dizionario in un solo boccone
(sarà finalmente contenta la
prof. d’italiano). Un consiglio...
confrontiamoci con un amico
PAGINA 16
1
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3
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Pierino al papà: “ Papà
sai che oggi ho preso
10?”
Il papà stupito: “Bravo!
In che materia?”
Pierino: “ 3 in italiano,
4 in matematica,
2 in geografia, 1 in storia.”
27
29
30
Orizzontali
1 Ha i muri e un tetto
4 Lo è una cosa che appartiene a
me
7 Il verso del pulcino
8 Agente segreto
11 Sigla di Oristano
12 Peso … senza consonanti
13 Fra l’estate e l’inverno
16 Produce la pioggia
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21
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23
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30
31
Un verbo del contadino
Grande piatto che si suona
L’inizio … della torta
Al centro … del nido
Fa copia con lui
Aprire un pacco
L’onda che si fa allo stadio
Ripostigli sotto i tetti
La Metà … di otto.
Il fiume italiano più lungo
Pierino, tutto orgoglioso,
al papà:
”Papà, papà oggi sono
stato vicino al 10!”
“Bravo Pierino! Che voto hai preso?
Un dieci o un otto?”
“Nessuno dei due, papà,
li ha presi il mio vicino di
banco.”
31 Gli diamo del tu
Verticali
1 E’ come dire “Questo”
2 Al centro … del caos
3 E’ dentro la matita
5 Il primo pronome
6 Un fabbro o un elettricista
7 Si chiede prima di entrare
8 La materia con tante date
9 Giovane cavallo
10 Mano senza inizio e senza fine
13 Il sorgere del sole
14 Il frutto con gli acini
15 Si mettono al polso
16 Si festeggia il 25 dicembre
19 Preposizione articolata
24 La fine … del buco
25 Un nipotino di topolino
26 Si conta dalla nascita
Bene cari lettori anche per questo anno la redazione del giornalino vi saluta al termine della sua attività. Avrete notato
che di notizie da raccontare ce ne sono state a bizzeffe. Siamo alunni di terza media e ci avviano ormai verso la scuola
superiore, ma non temete! Il lavoro non termina qui, molti tra i nostri compagni, sono già pronti a ripartire il prossimo
settembre per raccontare cosa accadrà nel corso del nuovo anno scolastico.
Ringraziamo la nostra dirigente, prof.ssa Daniela Tagliafierro, che sempre ci affianca nelle
nostre idee e nelle nostre iniziative.
Il latino
AVE CAESAR ….
Quest’ estate tutti al mare con Giulio Cesare! Scherzi a parte vogliamo ricordare che
sono aperte le iscrizioni ai corsi di latino per il
mese di luglio. Sì, si avete letto bene “latino … a
luglio”. A coloro che frequenteranno i licei si
offre l’opportunità di iniziare la nuova esperienza
scolastica con maggior sicurezza, grazie ad un
buon bagaglio di conoscenze, anche in lingua
latina.
Dirigente Scolastico:
Prof.ssa Daniela Tagliafierro
Docenti responsabili:
Prof.ssa Carmela Ferrara
Prof.ssa Enrichetta Maciariello
Prof.ssa Anna Maria Rosiello
Un ringraziamento particolare alle
Prof.sse Grazia Apperti
e Ippolita Piscitelli per la gentile
collaborazione.
Alunni della redazione:
De Lucia Mariangela, Basilicata Maria Grazia, De Lucia Viviana, Gammella Anna Maria, Bruno Ilaria, Di
Nuzzo Lucia, Vigliotti Maria, Razzano Orsola, Visco Alessandra, Valentino Gennaro, Ruotolo Tommaso, Suppa Davide, Amato Giuseppe, Ciaramella Andrea, Piscitelli Enza Chiara, Bove Pasqualina.