Numero unico Anno Scolastico 2012 2013 www.istitutocomprensivofermicervino.gov.it CRISI I D O TEMP SO CONCERTI PRO GET TI HI BR GIOC IET à con NEWS CA cor si SI CON MU VEG I G G IA NI à LIT A U T T V Or ien tam en tt o A ST TE Questo è il terzo anno del giornale scolastico “Fermi News”, e come sempre la nostra redazione è numerosa e collaborativa. Si trovano qui la maggior parte dei ragazzi di terza che hanno tanta voglia di sperimentare per crescere insieme. C’è chi si occupa di musica, chi di news e chi “collabora” lanciando palline di carta, rumoreggiando e facendo divertire un po’ la sala. ………! I componenti della nostra redazione sono: Mariangela, Mariagrazia, Ilaria, Pasqualina, Maria, Enza Chiara, Lucia, Orsola, Davide, Tommaso, Giuseppe, Annamaria, Gennaro, Andrea, Alessandra e Viviana. L’Esperienza è stata davvero stimolante perché ci ha dato la possibilità di spaziare nell’ambito di problematiche diverse, che sono poi diventate oggetto dei nostri articoli. Il nostro obbiettivo è stato quello di rendere il giornale piacevole nella lettura, ma corposo nei contenuti con articoli interessanti e coinvolgenti. Buona lettura Istituto Comprensivo “E.Fermi” (Ce) RA CC ON TI TÀ I U CO IN T N PAGINA 2 I musicanti di Brema Un uomo aveva un asino che lo aveva servito assiduamente per molti anni; ma ora le forze lo abbandonavano e di giorno in giorno diveniva sempre più incapace di lavorare. Allora il padrone pensò di toglierlo di mezzo, ma l'asino si accorse che non tirava buon vento, scappò e prese la via di Brema: là, pensava, avrebbe potuto fare parte della banda municipale. Dopo aver camminato un po', trovò un cane da caccia che giaceva sulla strada, ansando come uno sfinito dalla corsa. "Perché‚ soffi così?" domandò l'asino. "Ah," rispose il cane, "siccome sono vecchio e divento ogni giorno più debole e non posso più andare a caccia, il mio padrone voleva accopparmi, e allora me la sono data a gambe; ma adesso come farò a guadagnarmi il pane?" - "Sai?" disse l'asino. "Io vado a Brema a fare il musicante, vieni anche tu e fatti assumere nella banda." Il cane era d'accordo e andarono avanti. Poco dopo trovarono per strada un gatto dall'aspetto molto afflitto. "Ti è andato storto qualcosa?" domandò l'asino. "Come si fa a essere allegri se ne va di mezzo la pelle? Dato che invecchio, i miei denti si smussano e preferisco starmene a fare le fusa accanto alla stufa invece di dare la caccia ai topi, la mia padrona ha tentato di annegarmi; l'ho scampata, è vero, ma adesso è un bel pasticcio: dove andrò?" - "Vieni con noi a Brema: ti intendi di serenate, puoi entrare nella banda municipale." Il gatto acconsentì e andò con loro. Poi i tre fuggiaschi passarono davanti a un cortile; sul portone c'era il gallo del pollaio che strillava a più non posso. "Strilli da rompere i timpani," disse l'asino, "che ti piglia?" - "Ho annunciato il bel tempo," rispose il gallo, "perché‚ è il giorno in cui la Madonna ha lavato le camicine a Gesù Bambino e vuol farle asciugare; ma domani, che è festa, verranno ospiti, e la padrona di casa, senza nessuna pietà, ha detto alla cuoca che vuole mangiarmi lesso, così questa sera devo lasciarmi tagliare il collo. E io grido a squarciagola finché‚ posso." - "Macché‚ Cresta rossa," disse l'asino, "vieni piuttosto con noi, andiamo a Brema; qualcosa meglio della morte lo trovi dappertutto; tu hai una bella voce e, se faremo della musica tutti insieme, sarà una bellezza!" Al gallo piacque la proposta e se ne andarono tutti e quattro. Ma non potevano raggiungere Brema in un giorno e la sera giunsero in un bosco dove si apprestarono a passare la notte. L'asino e il cane si sdraiarono sotto un albero alto, mentre il gatto e il gallo salirono sui rami, ma il gallo volò fino in cima, dov'egli era più al sicuro. Prima di addormentarsi guardò ancora una volta in tutte le direzioni, e gli parve di vedere in lontananza una piccola luce, così gridò ai compagni che, non molto distante, doveva esserci una casa poiché‚ splendeva un lume. Allora l'asino disse: "Mettiamoci in cammino e andiamo, perché‚ qui l'alloggio è cattivo." E il cane aggiunse: "Sì, un paio d'ossa e un po' di carne mi andrebbero anche bene!" Perciò si avviarono verso la zona da cui proveniva la luce e, ben presto, la videro brillare più chiara e sempre più grande, finché‚ giunsero davanti a una casa bene illuminata dove abitavano i briganti. L'asino, che era il più alto, si avvicinò alla finestra e guardò dentro. "Cosa vedi, testa grigia?" domandò il gallo. "Cosa vedo?" rispose l'asino. "Una tavola apparecchiata con ogni ben di Dio e attorno i briganti che se la spassano." - "Farebbe proprio al caso nostro," disse il gallo. "Sì, sì; ah, se fossimo là dentro!" esclamò l'asino. Allora gli animali tennero consiglio sul modo di cacciar fuori i briganti, e alla fine trovarono il sistema. L'asino dovette appoggiarsi alla finestra con le zampe davanti, il cane saltare sul dorso dell'asino, il gatto arrampicarsi sul cane, e infine il gallo si alzò in volo e si posò sulla testa del gatto. Fatto questo, a un dato segnale incominciarono tutti insieme il loro concerto: l'asino ragliava, il cane abbaiava, il gatto miagolava e il gallo cantava; poi dalla finestra piombarono nella stanza facendo andare in pezzi i vetri. I briganti, spaventati da quell'orrendo schiamazzo, credettero che fosse entrato uno spettro e fuggirono atterriti nel bosco. I quattro compagni sedettero a tavola, si accontentarono di quello che era rimasto e mangiarono come se dovessero patir la fame per un mese. Quando ebbero finito, i quattro musicisti spensero la luce e si cercarono un posto per dormire comodamente, ciascuno secondo la propria natura. L'asino si sdraiò sul letamaio, il cane dietro la porta, il gatto sulla cenere calda del camino e il gallo si posò sulla trave maestra; e poiché‚ erano tanto stanchi per il lungo cammino, si addormentarono subito. Passata la mezzanotte, i briganti videro da lontano che in casa non ardeva più nessun lume e tutto sembrava tranquillo; allora il capo disse: "Non avremmo dovuto lasciarci impaurire" e mandò uno a ispezionare la casa. Costui trovò tutto tranquillo andò in cucina ad accendere un lume e, scambiando gli occhi sfavillanti del gatto per carboni ardenti, vi accostò uno zolfanello perché‚ prendesse fuoco. Ma il gatto se n'ebbe a male e gli saltò in faccia, sputando e graffiando. Il brigante si spaventò a morte e tentò di fuggire dalla porta sul retro, ma là era sdraiato il cane che saltò su e lo morse a una gamba; e quando attraversò dl corsa il cortile, passando davanti al letamaio, l'asino gli diede un bel calcio con la zampa di dietro; e il gallo, che si era svegliato per il baccano, strillò tutto arzillo dalla sua trave: "Chicchiricchì!" Allora il brigante tornò dal suo capo correndo a più non posso e disse: "Ah, in casa c'è un'orribile strega che mi ha soffiato addosso e mi ha graffiato la faccia con le sue unghiacce e sulla porta c'è un uomo con un coltello che mi ha ferito alla gamba; e nel cortile c'è un mostro nero che mi si è scagliato contro con una mazza di legno; e in cima al tetto il giudice gridava: 'Portatemi quel furfante!' Allora me la sono data a gambe!" Da quel giorno i briganti non si arrischiarono più a ritornare nella casa, ma i quattro musicanti di Brema ci stavano così bene che non vollero andarsene. PAGINA 3 C’era una volta un treno che viaggiava tra i plessi … dell’I.C. “FERMI” Seco ia Infanz ndar ia di Pr ia r Prima imo Grad Il percorso continuità /orientamento è stato come un viaggio in cui ognuno di noi ha potuto esprimere le proprie ricchezze per imparare a camminare insieme con altri. Un treno immaginario ci ha condotto nella condivisione di questo percorso, durante il quale sono stati organizzati momenti caratterizzati dall’amicizia, dai colori, dalla musica, da esperienze interculturali e sportive che hanno portato noi alunni dei diversi ordini di scuola a scoprire e a condividere emozioni. La fiaba dei Musicanti di Brema è stata utilizzata come elemento fantastico-motivazionale che ci ha introdotto nella conoscenza reciproca e che ci ha ispirato un progetto nuovo e … tutto nostro, anche con l’ausilio delle nuove tecnologie! Ci siamo incontrati … abbiamo raccontato … viaggiato INSIEME ALLEGRAMENTE In un’allegra mattinata di febbraio abbiamo accolto i compagni della primaria e li abbiamo accompagnati a visitare i diversi ambienti della nostra scuola secondaria. Abbiamo visitato la palestra, il laboratorio d’arte, pardon la “Bottega Cuscunà”, le diverse aule attrezzate con la Lim, il laboratorio informatico. Sembra che la stanza che ha affascinato di più i nostri compagni sia stata la biblioteca, dove c’è un mare di libri che noi alunni riceviamo in prestito per la lettura. …. fatto musica insieme ... …. infine giocato. Il nostro treno immaginario ci ha condotto fino al termine dell’anno scolastico e del progetto continuità che si è concluso con giochi a squadra molto coinvolgenti nella palestra della scuola secondaria di primo grado. IN VIAGGIO PER L’EUROPA Quasi come per magia il nostro treno ci ha condotto tra i paesi d’Europa per conoscerne lingua, cultura e tradizioni. Eccoci in Spagna tra paella, tango e tanto … tanto sole. Di poi nell’elegante Francia dove simpatici compagni, nei panni dei quattro personaggi di Brema, hanno interpretato la fiaba. Infine in Inghilterra dove un lord che ci ha condotto nella raffinata cultura anglosassone. I professori di musica ci hanno m ostrat o i l or o strum enti (pianoforte, chitarra, violino, flauto traverso), li hanno accordati e finalmente, insieme ad alcuni allievi, hanno proposto splendidi brani musicali che ci hanno accompaganto nel nostro viaggio verso BREMA!!! o PAGINA 4 Le lingue straniere sempre più sono considerate strumenti necessari nelle comunicazioni internazionali e quindi un must per essere operativi nella società globalizzata del terzo millennio. L’IC Fermi si conferma in prima linea nel circuito delle certificazioni delle competenze delle lingue inglese e francese. Anche in questo anno scolastico si sono svolti i progetti Trinity e L’orto a scuola Interessante attività di quest’anno scolastico è stata sicuramente l’orto bi ol og i c o r e a l i z z a t o all’interno della serra situata nel cortile retrostante la scuola. Coltivare un orto non è solo un’ attività che mette a frutto abilità manuali, conoscenze scientifiche, sviluppo del pensiero logico, ma è utile anche per imparare i tempi dell'attesa e per affinare la capacità previsionale. Lavorare con la terra ha aiutato i nostri compagni anche a riflettere sulle proprie storie locali e familiari, visto che molti di loro hanno parenti e amici contadini. L’attività è stata utile anche dal punto di vista pratico: ha insegnato a preparare e concimare adeguatamente il terreno, ad annaffiare, a controllare la crescita degli ortaggi che infine raccoglieranno e … mangeranno. Ah! non solo. Presto vedremo sulle pareti delle nostre aule il simpatico calendario, ricco di foto, disegni, ricette e informazioni scientifiche sugli ortaggi coltivati, realizzato dagli allievi e dalle docenti: M. Delle Cave e M. Miele. Delf, con certificazioni il I livello per la classe V primaria e fino al III, per la scuola secondaria. Il progetto DELF ha certificato il livello A1 e A2. Il gruppo sportivo I ragazzi del gruppo sportivo sono stati impegnati nelle seguenti discipline: pallavolo (femminile e maschile) e pallacanestro. Le attività si sono svolte in orari pomeridiani nella palestra della scuola. In questo momento della crescita la pratica sportiva aiuta a prendere coscienza delle proprie potenzialità e a valorizzare se stessi. Lo sport inoltre insegna ad osservare le regole della cooperazione di squadra e sane abitudini igieniche, alimentari e comportamentali. La squadra femminile, nel mese di aprile, ha partecipato ad un torneo distrettuale presso la Scuola Media di Casagiove. Ultimamente venti ragazzi hanno partecipato alla Festa Provinciale organizzata dal CONI presso il Palazzetto dello Sport di Caserta, rappresentando degnamente l’istituto e la cittadinanza con vere e proprie divise sportive, donate alla nostra scuola dall’imprenditore Clemente Di Vico, al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Docenti: M.Carpino, M.Miele, G.Ruberto. L’orchestra e il coro di voci bianche L'orchestra della scuola media è certamente un motivo d'orgoglio per l'istituzione scolastica e per tutto il territorio di Cervino, avendo riscosso, tra l’altro, molti successi. Istituita insieme ai corsi di strumento della sezione musicale, l'orchestra partecipa ogni anno a diversi concorsi e rassegne posizionandosi sempre tra i primi posti. Nel periodo di Natale, in particolare, è impegnata nella preparazione dei concerti che quest’anno si sono svolti nelle splendide cornici delle Chiese di Santa Maria delle Grazie di Cervino e Annunziata di Maddaloni . Tra la commozione di genitori, nonni, docenti, dirigente scolastico e quanti sono intervenuti si è esibita con l’esecuzione di antichi brani della tradizione natalizia. Flauti traversi, violini, chitarre e pianoforte, guidati rispettivamente dai maestri Maurizio Ferrara e Gennaro Marrazzo, Guido Rossi, Paolo Ottieri e Maurizio Parmiciano hanno accompagnato il coro di voci bianche diretto dalla Prof.ssa Patrizia Cannoniero. Direttore d’ orchestra, come sempre, il maestro Maurizio Parmiciano. Anche se pochi sono gli allievi della sezione musicale che proseguono lo studio dello strumento presso conservatori e licei musicali, il motivo d'orgoglio più grande di questa straordinaria realtà culturale, della nostra citta din a è ch e l' esp er i en za dell’orchestra rappresenta per i ragazzi una preziosa occasione di confrontarsi per socializzare in maniera sana e soddisfacente . PAGINA 5 IV Primaria Cervino 1A Primaria Forchia Docenti: Ghidelli e Vigliotti Rotary VINCITORI VINCITORI Il 22 maggio 2013, presso l’auditorium della scuola media “F. Gesuè ” di San Felice a Cancello, si sono svolte le finali del concorso “La legalità conviene”a cura del Rotary Club di Maddaloni e della Valle di Suessola, al quale hanno preso parte i ragazzi della classe 2° B (Angelica De Rosa, Valentina Ficone, Angela Piscitelli e Michele Piscitelli ) per la sezione poesia e Giovanni Pascarella, della classe 2°D classificatosi al terzo posto per la sezione racconti brevi. Doc. Castellano - Maciariello 16 maggio 2013 gli olimpionici della lingua italiana “Chi è l’asso?” Pasqualina Bove, Andrea Ciaramella, Aurora Obetto, Felice Piscitelli e Simona Piscitelli hanno sfidato altri campioni regionali nella gara-gioco “Chi è l’asso?”, presso il campus universitario di Catania. Doc. M. Castellano. VINCITORI con mappa comunità del territorio Premioclickart EcologicaMente Pascarella Marinella IIIA Primaria Cervino Docente: Rivetti Maria Rosaria Bocconi Cat. CE: Razzano MG Scarano L. Cat.C1 : Razzano c. MUsella C. Piscitelli T. Cat.C2: Piscitelli E. De Lucia A. Vigliotti C.- Doc. C.Tucci Olimpiadi della lingua italiana Hanno partecipato alle semifinali nazionali, tenutesi a Larino (CB)gli alunni Pasqualina Bove, Andrea Ciaramella, Mariangela De Lucia, Aurora Obetto, Felice Piscitelli. Doc. M. Castellano. Ciak … si legge. Concorso per flauti e chitarre Il giorno 15 maggio 2013 presso l’Auditorium Vergine del Museo del Sannio di Benevento si è svolta la XXV edizione della Rassegna Nazionale dell’”Emanuele Krakmp”, (categoria A, riservata ai giovani musicisti delle Scuole Medie ad indirizzo musicale). Vincitori: Duo Basilicata Maria Grazia e Pascarella Maria Chiara– Primo premio Categoria A6. Piscitelli Valentina Terzo premio Categoria A1 Pascarella Maria Chiara Terzo premio Categoria a2 Concorso musicale “Città di Airola” 1° Classificato Basilicata M G e Pascarella M..C. Gli allievi Pascarella Luigi e Piscitelli Michela Domenica al Concorso si sono particolarmente distinti ricevendo Attestato di merito Complimenti agli allievi vincitori e ai maestri Maurizio Ferrara e Paolo Ottieri, docenti di flauto e chitarra. PAGINA 6 Omaggio al maestro Bruno Donzelli Il professore N. A. Cuscunà ha realizzato il desiderio di presentarci un suo maestro d’arte, Bruno Donzelli, oggi diventato un grande esponente dell’arte contemporanea. Napoletano di nascita, “Egli” fin dai suoi esordi, ha orientato la sua ricerca pittorica verso una rivisitazione dei grandi maestri del ‘900, mediante i quali ha riscoperto l’essenza stessa dell’arte intesa come ricerca e conquista di nuove sensibilità, utilizzando, in maniera originale, linguaggi espressivi diversi che si palesano nella tecnica mista con la quale sensibilizza variamente le sue tele. Si è, dunque, impadronito di alcuni tratti di maestri dell’arte moderna ( Picasso, Mirò, Matisse, Depero, per citarne solo alcuni), ma li ha innestati nelle sue creazioni in uno stile personalissimo, indiscutibilmente “Donzelliano”. Camper delle legalità L’automezzo, considerato si m bol o d el l a l ot t a all’usura, è stato fortemente voluto dalla Camera di Commercio di Caserta e, in una mattinata di ottobre, ha sostato nel cortile del nostro istituto. Allievi e docenti hanno espresso le loro riflessioni con poesie, disegni e lavori in power point. Il presidente della Camera, Tommaso De Simone, e il sindaco del comune di Cervino, dott. Giovanni De Lucia, hanno parlato dell’impegno personale, sociale e istituzionale affinchè si affermino le condizioni dello sviluppo sociale ed economico della nostra terra. Architettura del Settecento Sabato 4 maggio alle ore 11.00 nell’atrio della Scuola Secondaria di 1° Grado, si è svolto un seminario sul tema “L'architettura del Settecento e la nascita della nuova capitale del Regno". Gli alunni delle classi terze che, durante l’anno, hanno particolarmente approfondito l’argomento in oggetto, guidati dal docente di arte e immagine, prof. Nicolò Antonio Cuscunà, hanno illustrato i lavori realizzati con l’ausilio di power point, che sono stati molto apprezzati dai relatori presenti : l'architetto Dott.ssa Rosa Carafa, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Cervino e il Dirigente Scolastico Prof. Michele Vigliotti, esperto cultore di storia locale. Concerto di musica da camera all’IC “FERMI” L’IC Fermi di Cervino ancora una volta si è dimostrato luogo ideale per ospitare importanti eventi culturali. Infatti, il 28 maggio nel salone della scuola media è stato eseguito un concerto di musica da camera che ha coinvolto, accanto ai giovani allievi dell’istituto, importanti e affermati concertisti. Durante la serata sono state eseguite musiche di Muzio Clementi, contemporaneo di Mozart, Haydn e Beethoven. Pur non essendo celebre come i suoi illustri contemporanei, è conosciutissimo da tutti coloro che studiano pianoforte per i quali, la sua produzione creativa è pane quotidiano e le sue sonate sono materia d’esame da quasi duecento anni. Il concerto è stato diviso in tre parti. Nella prima parte si sono esibite le allieve del corso ad indirizzo musicale: Mariangela De Lucia, Carmela Vigliotti, Simona Piscitelli e Rosa Valentino, De Lucia Antonia. La seconda parte ha visto invece esibirsi gli stessi docenti che hanno regalato momenti di intensa emozione. Il prof. Parmiciano (pianoforte) ha eseguito la sonata dall’op.34 n.1 in do magg. 1° movimento “Allegro con spirito” e, successivamente, un impegnativo brano a quattro mani con la prof.ssa Cannoniero, dalla sonata IV in do magg. per pianoforte 1° movimento “Allegro assai”. Nella terza parte della serata è stato dato spazio alla musica da camera con l’esibizione del trio composto dallo stesso prof. Parmiciano (pianoforte), da Isa bella Parmiciano (violino) e Tina Pugliese (violoncello), componenti dell’orchestra Accademia San Giovanni di Napoli. Il trio ha eseguito il brano in do magg.:“La Chasse” (La Caccia) nei tempi “Largo” “Allegro” e il brano in in Re magg. “Arietta con variazioni”. Un’esperienza indimenticabile sia per gli allievi che si sono esibiti che per il pubblico, composto da genitori, docenti, alunni e dal dirigente scolastico Michele Vigliotti, spesso presente agli eventi culturali organizzati dal “FERMI”. Al termine della serata fiori per le musiciste e parole di apprezzamento da parte della dirigente scolastica, prof. Daniela Tagliafierro, che si è complimentata con allievi e docenti lodando la loro straordinaria capacità di trasmettere intense sensazioni e di creare armonia e coinvolgimento. PAGINA 7 Shoah … per non dimenticare. Sabato 26 gennaio 2013, debitamente sensibilizzati dai nostri docenti e dalla dirigente Prof.ssa Daniela Tagliafierro, abbiamo voluto ricordare, con una celebrazione non rituale, quanto avvenuto al di là dei cancelli dei campi di concentramento e di sterminio durante la seconda guerra mondiale. L’iniziativa ha permesso di riflettere sulle atrocità commesse affinchè il ricordo rimanga sempre vivo e si diffonda consapevolmente tra le nuove generazioni. La mattinata, ricca di emozioni visiva- mente forti, ha proposto tra l’altro canti di preghiera ebraica, tra cui lo Shema Israel, a cura del coro di voci bianche della scuola, diretto dalla prof.ssa Canoniero, e proiezione di filmati e video curati da noi alunni nonchè la visione del film Train de vie di Rado Mihaileanu del 1998., proposto dalla Prof.ssa Mary Castellano. Artificieri e scuola E’stata una lezione davvero preziosa quella offerta dal reparto "Artificieri" che, dell'Arma dei Carabinieri che con un linguaggio accessibile sono riusciti a catturare l'attenzione di tutti e ad affrontare un problema tanto angoscioso come la pericolosità dei fuochi d'artificio. Vogliamo dire: grazie!!! Grazie per il calore umano e per la sentita preoccupazione per la sorte di tanti ragazzi che, specie nei periodi delle festività di fine anno, si espongono a gravi rischi e menomazioni. Consigli sul corretto uso del cellulare Il cellulare è un oggetto indispensabile nella nostra quotidianità. Non tutti sanno però che tale dispositivo emette radiazioni nell'ambiente in cui ci muoviamo. Per la precisioni i cellulari sono delle vere e proprie sorgenti di campi elettromagnetici. Tali campi hanno la capacità di influenzare le piccolissime correnti dovute a reazioni chimiche che sono parte delle normali funzioni fisiologiche umane. Per tale motivo ci sono alcuni consigli da seguire: Telefona quando c’è pieno campo (tutte le “tacche”) altrimenti il tuo cellulare aumenta la potenza delle emissioni sul tuo orecchio. Non tenere il cellulare acceso sul comodino o, peggio, sotto il cuscino. Non ricaricarlo vicino al letto. Non tenere il telefonino acceso in tasca o a contatto con il corpo: appena puoi riponilo sul tavolo, negli indumenti appesi, nella borsa o nello zaino. All’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua potenza di emissione: nei luoghi chiusi usa la rete telefonica fissa . Quando acquisti un cellulare nuovo informati sul livello delle sue emissioni . Non tenere il cellulare acceso negli ospedali o dove sono presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei ed in presenza di persone con pacemaker o apparecchi acustici. L’uso del cellulare da parte dei bambini dovrebbe essere limitato alle sole chiamate di emergenza! E' consigliato tenere il telefono cellulare il più lontano possibile dalle parti del corpo maggiormente sensibili, ovvero la testa, il cuore e i genitali. E' sconsigliato tenere per lunghi periodi il telefono cellulare vicino all'orecchio durante una chiamata . Al cinema, a teatro, a SCUOLA tieni il cellulare spento e utilizza l’opzione segreteria. Il cellulare a SCUOLA è VIETATO dalla legge! Onde elettromagnetiche In un sabato di aprile per noi alunni delle classi terze è stato organizzato un convegno a carattere scientifico, durante il quale si è discusso in merito ai rischi causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche. La problematica, molto cara al nostro ex sindaco dott. Carlo Piscitelli, è stata sottoposta alla nostra attenzione dal figlio, dott. Prisco e da altri esperti, alla presenza della nostra dirigente, prof.ssa Daniela Tagliafierro e di esponenti della giunta comunale. Nella prima parte è stato affrontato il tema, molto sentito, delle misure da adottare per proteggerci da tali radiazioni. Su questo argomento, ci siamo confrontati con i nostri docenti e abbiamo quindi realizzato un decalogo sul corretto uso del cellulare. PAGINA 8 Mo n Un teca ssi luo no/ g ricc G o d o mist i st ico aeta te d o e r ar ivis ia e d d affa pe i cu rp itar sci o nan lt e ter lo c te, e fa con l ura. s he e i c r a f ura la g " bb me iam sfogg amigli uid ne, a o im a io" tut nc d par ti. A , segr eti ato i tutto he lun asc que ni C comp o res llas i! C ltand si s o eco iao nda a Ma edi a e lle nama i de mozio o z z a ada pal olto e e' siam M o i o e z d i o m erch poi laz or re Pa ontect el cuo entiam anti p ica E M amo n i: ci s mport pubbl undi Si tuzion che i tra re ut m isti ma an la nos a...cap ti, te del Rom par mo a o"! si sia vedem clas e d e n "s seco e e ria m i Pr conda Se Viaggio di andata ... da dimenticare. Col mare forza 7 siamo stati malissimo per tutta la traversata. Finalm Siamo aente in Sicilia quasi es d Aprile ma le … godere tive, così possia temperature s Saluti d di questi luoghi. mo maggiorme ono a nte P ia z Catania za Armerin a Messina C a lt a girone Kamarin Donna f a ugata. Classi Terze s econdar ia PAGINA 9 Sia m A o in po u chi n lu mi ogo La nu R ti d incan anc eggi t ac ad o r asa evole vis ita più i Case n ost b stu rta ell ra. d seg del io fa ue u a per oggi c la s t n c h t i é o a Da cuo pp qu app in i Sal bimb la m class rofon esta are u e Silv ti da i dell edia. . Gli dito l a alu Vi estro l’inca scuo nn . vo nte i l gli vo a dell am le o ’in ob f a a s n en id e. i Sa zia n , sole e di on il t a c n cida de gior ienza r Pro i e d p s n e e e efaSpl nifica sa dir e stup o g a ma etto! C lizios olori e h e c trag sola? D saggi, nta e 'i l a l p e qui a r d i e s p i as te dar e cl cen mi. dell Secon u i f o n a n pr Alu prim Gli aria e Prim a ssut a vi rze! z n e e peri classi t apoli, a es stic i delle ato a N n vero a t Fan alunn contr are, u li n dag amo i ’oltrem i d NeAbb ostra aolo parteP M alla nauta! ndo di so ha ar p a o astr o parl no sco ione s n z m i a a ’ d i l t e S e p na s li ch tare spo o ad u pilo pria e r t a a l o cip stel e pr ura a vera e! l t a n i e z avv e un Che lment a u virt ella. ic nav Paestu m Da un’a della M ntica città Saluti a agna Grecia alunni d ffettuosi da IV Prim elle classi parte degli aria. serta Reggia di Ca attico. Laboratorio did Primaria) II e I a (Primari adori Libreria Mond aria) im Pr V si las (C atola Castello di Lim imaria) (Classi III Pr ano Museo Camp cuola Media) Anfiteatro (S ienza … Città della sc am Gn … Gnam Uscite didattiche Orario scolastico PAGINA 10 Questa è la storia di un bambino, chiamato Vincenzino, che viveva in un piccolo paese ai piedi di una grande montagna, sempre ricoperta di neve. Sulla sinistra del centro abitato scorreva un fiume, alimentato dalla neve che si scioglieva. Sulla destra, invece, c’erano un paio di colline, piene di alberi e arbusti di ogni tipo, che si abbassavano, fino a diventare pianura, per una decina di chilometri più ad est. Il paese era piccolo e grazioso, con delle casette colorate, tutte con giardino. Nella piazza c’erano il Municipio e la Chiesa del santo patrono, che aveva un grande campanile. Anche se, a prima vista, il paese era bello, vi si viveva molto male perché la gente che lo abitava era egoista, avida, cattiva, pensava solo a sé e non si interessava in alcun modo degli altri.C’era, però, un’eccezione: un bimbo di sette anni, minuto, con gli occhiali rossi e l’apparecchio per i denti, sempre allegro e sorridente, anche se tutti i suoi compaesani erano prepotenti e sgarbati con lui. A scuola gli rubavano le sue cose: le penne, i portapastelli, i quaderni, la merenda, una volta perfino lo zaino! Lui lo diceva alla maestra, ma lei era come tutti gli altri, pensava solo a sé…Tutti in quel paese facevano così: il sindaco, gli assessori, il medico; erano abituati a fare in questo modo. Gli sembrava persino “normale”. Si picchiavano per entrare per primi alla posta, facevano gli incidenti con le auto di proposito, soprattutto quando c’era traffico, perché erano impazienti e pensavano di avere sempre la precedenza, si lanciavano le pietre per dispetto, rubavano nelle case dei vicini per prendere le loro cose e tante tante altre cose così terribili da far girare la testa. Vincenzino era “abituato” a vedere queste cose e cercava di sopportarle, facendo finta di niente, per tentare di essere sempre felice, nonostante quelle cose non gli piacessero affatto. Accadde, però,che un giorno il padre di Vincenzino, il signor Michele Tuttigiusti, tornò a casa ferito, perché aveva litigato con un suo “amico” compaesano; i motivi, come al solito, erano nell’assurdo modo di vivere del suo paese. Vincenzino questo non lo sopportò e il giorno successivo cambiò atteggiamento: davanti ad ogni ingiustizia o prepotenza lui con fermezza si opponeva e cercava di far ragionare gli altri. Prima con i genitori, poi con i compagni di classe e con la maestra, poi pian piano con tutti gli altri. Un po' alla volta il paese cambiò, le persone aprivano le finestre e si salutavano, erano più semplici, umili, allegre, altruiste … Tutti facevano la fila agli sportelli, non si innervosivano nel traffico, si rispettavano, lavoravano onestamente; inoltre gli abitanti del paese si preoccupavano che le strade fossero sempre pulite, molti davano da mangiare ai cani e ai gatti senza padrone e poi ripulivano tutto! Sorridevano sempre, anche senza motivo, si preoccupavano degli ammalati e dei bisognosi e non erano mai tristi. Insomma, il paese non ra più lo stesso e Vincenzino si guardava intorno meravigliato e felice, perché per far cominciare tutto era bastato veramente poco: dire basta ai soprusi e all’illegalità e scegliere la strada migliore per tutti, cioè il rispetto delle leggi e del vivere comune. E vissero tutti “davvero” felici e contenti! Giovanni Pascarella II D Vincitore del terzo posto del 1° Concorso Scolastico di Poesia,Narrativa e arte “La legalità conviene: giustizia, cittadinanza, tutela dei diritti” della -sezione poesia e narrativa- del “ROTARY CLUB” Maddaloni Valle di Suessola Legalità Oggi parliamo della legalità e della fraternità: noi ragazzi di Cervino vogliamo diritti per ogni cittadino desideriamo una città nuova e per questo ci vuole il mago Casanova! Poi diciamo “No alla droga” e per questo beviamo solo Coca e ci opponiamo alla camorra sperando che non continui ancora, per arrivare alla giustizia basiamo il mondo sull’amicizia! Michele Piscitelli II B PAGINA 11 Noi ragazzi dell’ istituto “E.Fermi” speriamo che il nostro paese possa crescere in qualità di vita. Tutti noi speriamo di vivere in un ambiente sereno, sicuro, stimolante e a misura di “cittadino”, per poter vivere al meglio il nostro futuro. Per questo motivo avanziamo le nostre proposte sperando di essere ascoltati… almeno un pò!!! Facendo un sondaggio, fra tutti gli alunni della scuola media abbiamo individuato quelle che, secondo i ragazzi, sono di maggiore necessità! BENVENUTO Papa Francesco E’ ancora viva in noi l’emozione dell’ habemus papam e dell’affacciarsi, per la prima volta al balcone della Basilica di San Pietro, di un pontefice che proviene da un Paese dell’altra parte del mondo (per ripetere una sua espressione). Il nuovo papa, che ha significativamente assunto il nome di Francesco ( come il santo della povertà: Francesco d’Assisi ) ci ha stupiti subito per la semplicità, l’amabilità , il costante richiamo alla preghiera, l’attenzione prioritaria ai poveri e agli indifesi. Chi lo conosce da tempo ce lo descrive come un prete vicino alla sua gente, preoccupato per il bene delle persone e delle famiglie, comunicativo, lontano da ogni forma di ostentazione, dedito all’annuncio del messaggio di Gesù in terra argentina. E adesso ha davanti il mondo intero….Grande eco risuonano ancora tra noi alcuni suoi gesti, Come ad esempio rinunciare all’automobile personale per sedere nel pullman in compagnia dei Cardinali o recitare il Padre Nostro, il Gloria al Padre e l’Ave Maria insieme a migliaia di persone accorse in piazza San Pietro in occasione del primo momento pubblico del suo ministero. Quel suo agire spontaneo ha ricordato ai cristiani la bellezza del rivolgersi al Cielo, per chiedere aiuto e sostegno a Dio e alla Madonna, per lodare, per ringraziare. Davanti ai giornalisti di tutto il mondo, incontrati nell’aula Paolo VI a poche ore dall’elezione, ha detto, ricordando san Francesco: “Ah, come vorrei una Chiesa povera per i poveri!”. Espressioni, queste, che vanno direttamente al cuore dei giovani, con incisività, purezza e forza. Legalità La violenza invade il mondo, lo soffoca, lasciando un profondo silenzio che urla nei cuori della gente stanca. La paura circonda i quartieri tanto da far serrare le porte ma non la speranza, che l’innocenza dei bambini possa dar loro un futuro… Angelica De Rosa II B, 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Il paese che vorrei Corso A Il paese che vorrei Corso B Il paese che vorrei Corso C Il paese che vorrei Corso D Presidente Giorgio Napolitano Giorgio Napolitano è ancora il presidente della Repubblica, il primo della storia d'Italia a ricevere l'incarico per due volte. «Potete immaginare come abbia accolto con animo grato la fiducia espressa liberamente sul mio nome dalla maggioranza dell'Assemblea», sono le prime parole del capo dello Stato, che subito raccomanda: «Tutti sappiano onorare i loro doveri concorrendo al rafforzamento delle istituzioni repubblicane. Dobbiamo guardare tutti alla situazione difficile, ai problemi dell'Italia e degli italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese». VESCOVO GIOVANNI RINALDI AFFETTO E SIMPATIA AL NOSTRO VESCOVO GIOVANNI CHE CI HA ANNUNCIATO CHE PRESTO LASCERÀ IL SUO MINISTERO. Ha seguito per tanti anni il cammino della nostra scuola sia attraverso le celebrazioni liturgiche sia intervenendo puntualmente alle diverse manifestazioni scolastiche. Il modo di essere caldo e spontaneo del Vescovo Giovanni e l’affetto che ci ha sempre manifestato ci mancheranno moltissimo. Siamo sicuri che vorrà continuare ad aiutarci con la sua costante e confortante presenza anche in futuro. PAGINA 12 Professoressa Patrizia Cannoniero La professoressa Patrizia Cannoniero inizia la sua esperienza musicale all’età di otto anni, ma la vera passione per la musica nasce intorno ai tredici anni, quando cioè frequenta la terza media . Studia presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove impara a suonare l’organo liturgico e il pianoforte. Insegna musica da 21 anni. Secondo la professoressa noi ragazzi siamo generalmente poco stimolati dalla musica di qualità per cui vorrebbe che imparassimo ad ascoltarla con interesse diverso e che facessimo la giusta differenza tra quella di qualità e quella di consumo. <<Troppa musica di consumo e poca musica di qualità>>. Professore Maurizio Parmiciano Il Professore Maurizio Parmiciano, insegnante di pianoforte, cresce in un ambiente che fin da fanciullo lo ha stimolato alla musica, perché in famiglia aveva dei parenti musicisti. Inizia i suoi studi al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e continua successivamente al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, dove oltre al pianoforte impara a suonare anche il clavicembalo e l’organo. Secondo il Professore ogni ragazzo dovrebbe imparare a suonare uno strumento musicale perché: “la musica arricchisce lo spirito”. Professore Paolo Ottieri Il professore Paolo Ottieri, professore di chitarra, insegna da 35 anni. La sua passione per questo strumento inizia verso i quattordici anni quando ne ha ricevuto uno in regalo. Inizia i suoi studi musicali presso il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, successivamente frequenta il conservatorio Sala di Benevento. Il professore Ottieri pensa che la musica sia una modalità di espressione e che bisogna affrontarla con il giusto interesse. Professore Guido Rossi Il professore Guido Rossi, attuale professore di violino, inizia la sua carriera a 33 anni, nel conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Già a quattro anni desiderava un violino anche se non l’ aveva mai visto. Suona il pianoforte e il flauto dolce (sopranino, soprano, contralto e tenore). Il professore pensa che la musica, in una crescita intellettiva, possa aiutare ad acquisire un metodo di studio razionale (economico e produttivo), ad acquisire precisione, oltre naturalmente ad affinare un gusto estetico ,nonché a stimolare l’ amore per l’arte. Pensa, inoltre ,che attraverso la pratica della musica si possa apprendere la capacitò di cooperazione e quindi di rispetto reciproco. Professore Maurizio Ferrara Il professore Maurizio Ferrara, professore di flauto traverso, inizia la sua carriera di musicista a 20 anni circa, nel conservatorio ‘Domenico Cimarosa’ di Avellino ma la sua passione per il flauto inizia intorno ai 10 anni, ascoltando coetanei che suonavano. Oltre al flauto, suona la chitarra e il pianoforte. Il professore pensa che la musica affini l’animo dei giovani. Professore Gennaro Marrazzo Giovane maestro, insegna flauto ai ragazzi della classe 3A. Ha compiuto i suoi studi presso il Conservatorio di Avellino. Appassionato di questo strumento, attualmente è impegnato a conseguire livelli superiori nello studio del flauto. PAGINA 13 La musica è un mezzo di divertimento, ma anche di comunicazione tra i più amati dai ragazzi. Per scoprire il genere musicale preferito, noi alunni della classe III A n e l l ’ a mb i t o d e l p r o g et t o “Giornalino Scolastico” abbiamo deciso di realizzare un’indagine statistica su 180 compagni. Dall’indagine risulta che la maggior parte degli intervistati predilige la musica rap (84%) ma che molti ascoltano musica classica, LA NOSTRA MUSICA neomelodica, rock (75%) cioè ge84 neri meno diffusi sul mercato. 10080 56 Incredibilmente, tra i giovani 60 32 26 17 21 (oltre che gli ovvi Emis Killa, Ju- 4020 stin Bieber, Moreno etc.) Fedez è 0 1 2 3 4 tra i cantati più amati. (43%). Classica Pop Rap Neomelodica Rock Altro.. Non molte sorprese invece per le preferenze espresse riguardo i gruppi musicali. I “One Direction” che la maggior parte dei ragazzi ad esempio sono dominanti in que- ascolta musica nel tempo libero sta categoria. Scopriamo inoltre (50%) o la sera (30%) . Tempo di crisi — tempo di sobrietà Qualche giorno fa abbiamo notato che, durante una splendida mattinata di sole, eravamo in classe con le luci accese inutilmente. Quanto spreco! Sicuramente spegnere le luci non avrà risolto il problema economia, ma ci ha aiutato a pensare. Quello delle luci è solo un esempio, ma potremmo farne altri: l’acqua della doccia consumata in quantità eccessiva, le scarpe griffate, pantaloni all’ultimo grido, lo smatphone di ultima generazione, … Sicuramente tutte queste cose rendono la nostra vita più piacevole, quello che però ci capita spesso è che tendiamo a esagerare. Non ci accontentiamo e continuiamo a desiderare, accumulare, consumare. Più abbiamo, più desideriamo. Ci adoperiamo per soddisfare bisogni, ma ne creiamo sempre di nuovi. Rincorriamo una felicità fatta di eccessi, non accorgendoci che basterebbe fermarsi, prendere una strada nuova, adottare un nuovo stile di vita. Ebbene si, stiamo parlando della strada della sobrietà. Dobbiamo prendere coscienza che non tutto è indispensabile. Può sembrare faticoso, ma è l’esatto opposto: vivere con sobrietà alla fine dei conti ci rende più liberi. Impariamo a utiliz- zare solo ciò di cui abbiamo bisogno. Punteggio da 13 19: Punteggio da 8 a 13: Se qualcuno sa fare le cose meglio di te o ha qualche pregio in più, di sicuro lo vivi come una condanna. In questo modo non vedi la bellezza che c’è in te e i doni che hai. Insegui sogni e desideri che non ti appartengono, perdi il tuo essenziale … che nessuno può imitare. Sobrio, misurato, preciso … magari anche elegante e di bella presenza, o se non così … comunque grato per quello che hai! Ti piace capire cosa è importante nelle tue scelte quotidiane e cosa ti fa stare veramente bene, e per questo, anche le scelte sono opportunità e non perdite. Punteggio da 13 19: Le cose ti sono andate sempre tendenzialmente bene fino ad ora, hai avuto sempre le cose che ti piacciono. Non hai mai dovuto rinunciare a qualcosa … Attento prima o poi si batte contro il muro del limite. 1)Quando guardo il bicchiere che è riempito a metà: A-Lo bevo B-Ci piango sopra … è riempito solo a metà C-Ci posso innaffiare pure una pianta 2)Solitamente, nel mio pomeriggio di (ipotetico) studio, mi intrattengo su Facebook e il tempo che ci passo: A-E’dedicato a spulciare le vite degli altri B-E’principalmente dedicato a postare roba inutile C-E’ dedicato a contattare amici e compagni per cose da fare insieme 3)Toglietemi tutto , ma non il mio … (segna tutte le risposte che vuoi) A-Pallone B-Ragazzo/a C-Orologio D-Smalto E-Smatphone/telefonino F-Sabato sera G-Computer 4) Per l’intervallo a scuola hai portato il panino più desiderabile. Accanto a te un amico che spesso è senza merenda … A-Vado di gomito. Fai finta di non vederlo B– Poverino, gli darò il panino perché mi fa un po’ pena. C– Stavolta posso farne a meno, mica ho la dipendenza. 5) Quando navighi felicemente sui tuoi social network: A-Passi il tempo a misurare lo scarto che c’è tra te e gli altri fighi. B– Passi il tempo ad abbellire il tuo profilo facendo sapere al mondo anche quante volte vai in bagno C– Ti tieni aggiornato su ciò che accade in giro, mentre ti diverti un po’ a guardare nelle vite degli altri 6)Quando c’è da scegliere tra due impegni che si accavallano: A– Mah … mi prendo il più simpatico e divertente! B-Scelgo quello dove sono necessario C-Prendo quello dove penso di essere più importante 7)Scegliere significa: A– Chiudersi una strada e ciao … B– Prendere una via da seguire alla grande C-Fare quello che mi piace 8)Ciò che fa la differenza nella vita è: A– La quantità di applicazioni che sai utilizzare B– La quantità delle/dei ragazze/i che hai avuto Punteggi: 1. a-3,b-1,c-2; 2. a-2,b-3,c-2; 3. max due segnate-2 3/5segnate:1 5/8segnate:3; 4. a-3,b-1,c-2; 5. a-1,b-3,c-2; 6. a-3,b-2,c-1; 7. a-3,b-2,c-1; PAGINA 14 Facebook … che passione Oltre il 50% delle persone presenti su Facebook ha tra 25 e 34 anni. In questa grande piazza sono presenti anche migliaia di aziende che si scambiano informazioni, beni e prodotti. Oggi facebook è diventato il luogo di incontro online per eccellenza, dove le persone si trovano, parlano, si informano e si conoscono. K OO EB O R NT CO I T T UT C FA Attenzione, però, un uso troppo disinvolto di questo strumento, da parte dei giovani, rischia di esporli ad effetti molto negativi. I ragazzi che si avvicinano a facebook sono sempre di più, ma non tutti sono consapevoli dei "Pericoli" che un social network tanto grande e tanto potente può portare. Le problematiche più comuni sono legate alla protezione della privacy e al furto d’identità di cui si può rimanere vittime quando non ci si tutela abbastanza o quando si accede a tali sistemi con troppa superficialità. Per questo vi suggeriamo dieci pratici consigli per vivere facebook, e network simili, in maniera più "sana" possibile. P rima sta di in a z Impo viare z a e m t r i c o izia, u cc a n o a a c ssicu na richie el d r e i n l o sta d tuo p rati zi che i resu le op ua s t p i a n l o l l t n n a o o d m e a a e tiv vame alla pers mico cor cy. priva riona nte cono Blocca sci. e, nel c aso che opport ti semb uno, se ra più gnala g viano m li utent essagg i che ti i e con priati e intenuti /o non i n approdeside rati; ut e ti nti e c Se se g m co nd bra onte nala izi nu no on t i d viol i ch 'us are e o. le rnfo e i i l qua e com e n e io rir nz e e s t at ali in on c on gli pers e Sc ioni . z ma verle i scr care la , i l b b u ico di p Prima n vostro am tiu en foto di a come vi s ci o e pensat in quella fot e reste s i. o foste v che effe i agestension d e in g lu allare p uro. Non inst on sei sic n i u c i d ook er faceb giuntivi p Aspettate re o rim almeno 24 ore p uo ri come un vere qualcueve ma di accettanti impo complea rtanti nno o le virtuali, no qu tradizion indi non trascu zze non sono rate a per invia li come il telefon i mezzi re i vostr o i auguri.n o una lettera o dalla li sta Usa con parsimo nia le applica zioni es terne, cialmen spete se q u este no fanno r n iferime nto a u person na a realm ente es stente ie rintra cciabile . tti- Condiv idi la passwo rd di a ccesso solo co n te stesso . OOK I SU T TUT EB FAC Non in v amiciz iate richiest e ia pensat ad estranei di ,o eci ben farlo. e prim a di e un som o c anti zze non urat r o p o c i im o o le n non tras il t n e e Ev leann uindi com viai p l q a m , co rtuali dizion per in i no v ezzi tra a lettera te i m no o un uri. o g telef ostri au v re i PAGINA 15 Ruzzle Amici ecco il gioco dell’anno! Ma qual è il motivo del successo di Ruzzle? Sicuramente la semplicità del gioco stesso: ricercare, quante più parole possibili cercando di ottenere il punteggio migliore. Ormai creiamo parole trascinando il dito sul display del nostro smartphone, selezionando lettere congiunte... Geniale, no? Ciò che ci cattura è sicuramente la natura competitiva del gioco, infatti ogni partita comporta una vera e propria sfida con i nostri amici. Infatti accanto alla semplicità del gioco straniero. Oggi è possibile giocare a Ruzzle in tantissime lingue e questo esercizio ci permetterà di apprendere nuovi vocaboli in lingua inglese, francese o spagnola. LEONARDO ALESSANDRA LUCIA ALESSIO MARISA ALICE MATTEO ANASTASIA NORMA ANDREA SILVIA UMBERTO SONIA SOFIA Soluzione indovinello: Il cuore ANGELA ANNA DAMIANO DIEGO EDVIGE ELENA ELISABETTA EMILIO ENZO FABIO ILARIA IRENE ISABELLA IVANO troviamo l’ormai immancabile componente social: è possibile, infatti sfidare un altro utente ruzzle o direttamente i nostri amici collegati su facebook. Per sconfiggere il nostro avversario siamo disposti a tutto: dallo spiare il tabellone del nostro amico, a far roteare il nostro indice all’impazzata nella disperata ricerca di parole a noi ignote fino al desiderio di ingoiare il dizionario in un solo boccone (sarà finalmente contenta la prof. d’italiano). Un consiglio... confrontiamoci con un amico PAGINA 16 1 2 3 7 8 12 13 9 4 10 5 6 11 14 15 16 17 18 20 23 21 24 22 25 28 19 26 Pierino al papà: “ Papà sai che oggi ho preso 10?” Il papà stupito: “Bravo! In che materia?” Pierino: “ 3 in italiano, 4 in matematica, 2 in geografia, 1 in storia.” 27 29 30 Orizzontali 1 Ha i muri e un tetto 4 Lo è una cosa che appartiene a me 7 Il verso del pulcino 8 Agente segreto 11 Sigla di Oristano 12 Peso … senza consonanti 13 Fra l’estate e l’inverno 16 Produce la pioggia 17 18 20 21 22 23 27 28 29 30 31 Un verbo del contadino Grande piatto che si suona L’inizio … della torta Al centro … del nido Fa copia con lui Aprire un pacco L’onda che si fa allo stadio Ripostigli sotto i tetti La Metà … di otto. Il fiume italiano più lungo Pierino, tutto orgoglioso, al papà: ”Papà, papà oggi sono stato vicino al 10!” “Bravo Pierino! Che voto hai preso? Un dieci o un otto?” “Nessuno dei due, papà, li ha presi il mio vicino di banco.” 31 Gli diamo del tu Verticali 1 E’ come dire “Questo” 2 Al centro … del caos 3 E’ dentro la matita 5 Il primo pronome 6 Un fabbro o un elettricista 7 Si chiede prima di entrare 8 La materia con tante date 9 Giovane cavallo 10 Mano senza inizio e senza fine 13 Il sorgere del sole 14 Il frutto con gli acini 15 Si mettono al polso 16 Si festeggia il 25 dicembre 19 Preposizione articolata 24 La fine … del buco 25 Un nipotino di topolino 26 Si conta dalla nascita Bene cari lettori anche per questo anno la redazione del giornalino vi saluta al termine della sua attività. Avrete notato che di notizie da raccontare ce ne sono state a bizzeffe. Siamo alunni di terza media e ci avviano ormai verso la scuola superiore, ma non temete! Il lavoro non termina qui, molti tra i nostri compagni, sono già pronti a ripartire il prossimo settembre per raccontare cosa accadrà nel corso del nuovo anno scolastico. Ringraziamo la nostra dirigente, prof.ssa Daniela Tagliafierro, che sempre ci affianca nelle nostre idee e nelle nostre iniziative. Il latino AVE CAESAR …. Quest’ estate tutti al mare con Giulio Cesare! Scherzi a parte vogliamo ricordare che sono aperte le iscrizioni ai corsi di latino per il mese di luglio. Sì, si avete letto bene “latino … a luglio”. A coloro che frequenteranno i licei si offre l’opportunità di iniziare la nuova esperienza scolastica con maggior sicurezza, grazie ad un buon bagaglio di conoscenze, anche in lingua latina. Dirigente Scolastico: Prof.ssa Daniela Tagliafierro Docenti responsabili: Prof.ssa Carmela Ferrara Prof.ssa Enrichetta Maciariello Prof.ssa Anna Maria Rosiello Un ringraziamento particolare alle Prof.sse Grazia Apperti e Ippolita Piscitelli per la gentile collaborazione. Alunni della redazione: De Lucia Mariangela, Basilicata Maria Grazia, De Lucia Viviana, Gammella Anna Maria, Bruno Ilaria, Di Nuzzo Lucia, Vigliotti Maria, Razzano Orsola, Visco Alessandra, Valentino Gennaro, Ruotolo Tommaso, Suppa Davide, Amato Giuseppe, Ciaramella Andrea, Piscitelli Enza Chiara, Bove Pasqualina.