I 9 ESPERTI Alberto Abruzzese Professore di Sociologia della comunicazione di massa. Daniele Archibugi Dirigente CNR (Consiglio nazionale delle ricerche). Simona Argentieri Medico e psicanalista. Elio Borgonovi Professore di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Giovanni Degli Antoni Professore di Elettronica, programmazione e informatica applicata. Domenico Fisichella Professore di Dottrina dello Stato e Scienza della politica e Vicepresidente del Senato. Luigi Frey Professore di Economia del lavoro. Alberto Martinelli Professore di Sociologia. Luciano Modica Professore di Analisi matematica. LE LINEE GUIDA DELL’INNOVAZIONE • • • • • • Più che nuovi prodotti, accesso facilitato a quelli esistenti. Convergenza agita dall’utente, non nel prodotto. Tv, Pc, Dvd, giochi, home banking: “scatole” diverse ma interconnesse. Banda larga, servizi impensabili “addosso” alle persone, per i grandi temi: salute, informazione, amministrazione. Le tecnologie ci stimolano a maggiore acculturazione. Effetti: destrutturazione dei tempi, crescente indifferenza spaziale, riduzione della privacy (coniugi, figli, datori di lavoro, clienti, fornitori), pubblicità indesiderata (quindi, conflitti sociali e giudiziari). Riduzione dei tempi morti, maggior produttività personale, ma reazione di difesa del tempo per sé, per la famiglia e per lo svago. Energia: commodity, “pacchettizzata” con altri servizi. LE IMPRESE E L’INNOVAZIONE • • • • • • Oscillazioni più ampie dell’economia: per aziende, crisi e ripresa nello spazio di mesi. Dalle decisioni riflessive alle “scommesse”. New economy: impulso al terziario (high tech, public utility, servizi exwelfare, entertainment, turismo). Old economy in buona salute. Nuovi prodotti high tech: moda, design, macchine utensili, software. Nuovi servizi: finanza e previdenza, servizi di pronto intervento. Domanda di tecnologie per tempo libero, entertainment e cultura, ma bisogno di servizi per sicurezza e assistenza ex-welfare. Processi aziendali: decisioni velocissime e senza consulenti, più gruppi di progetto, management piatto. Leadership temporanee, visibilità dei comportamenti, conta l’affidabilità più delle prestazioni. E-commerce: delocalizzazione crea bisogno di accreditamento. I sistemi di comunicazione tolgono risorse alla pubblicità di prodotto. SCENARIO MONDIALE, EUROPA, ITALIA • • • • • • USA: rallentamento, non recessione. FED pilota l’atterraggio, Bush riduce tasse, rinuncia al rientro dal deficit commerciale. Indebitamento USA continua, ma effetti decrescenti. Giappone statico, crescita UE traina economia mondiale. L’Euro recupera: BCE abbassa i tassi, la competitività tiene. UE: necessità distinzioni interne, incertezze istituzionali (superate in vista dell’allargamento); riflessione critica su istituzioni e burocrazia. La nuova amministrazione americana indurrà l’Europa ad un maggiore sforzo di integrazione (corpo d’armata europeo). Normativa: mercato unico, riduzione incentivi selettivi, concorrenza, trasparenza, tutela del consumo. Dall’Europa, opportunità per PMI (riduzione vantaggi extracompetitivi). L’influenza europea per risolvere i problemi interni, come ad esempio la programmazione dell’immigrazione. POLITICHE E CONCERTAZIONE • • • • • Centro-Sinistra: favorire crescita, controllo inflazione, contenere squilibri, nodi strutturali (ammortizzatori, infrastrutture). Sostegno a scuola, formazione e ricerca. Centro-Destra: incentivazione investimenti, sostegno a scuola, formazione e ricerca privata, potenziamento regioni, terzo pilastro previdenziale, opere pubbliche). Riduzione tasse: più limitata per Ulivo, ma prudente anche Polo (tuttavia, deficit). Spesa sociale: Ulivo molto cauto; Polo, conflitto con CGIL e UIL sulle pensioni, ma con occhio al consenso. Concertazione: con l’Ulivo prosegue (difficoltà con Confindustria), con il Polo si riduce (CGIL all’opposizione). Temi sindacali: previdenza, retribuzioni, mercato del lavoro. Spine nel fianco: eurofuriosi, disagio sociale, corporazioni. INNOVAZIONE E CONFLITTI • • • • • • • Situazione del lavoro: insicurezza personale, reddito insufficiente, condizioni di lavoro e di vita inaccettabili, tutela inadeguata. Reazioni: minor astensionismo, pressione sui sindacati, adesioni al movimento di “Seattle”. Nel lavoro: declino del sindacato e micro-conflittualità; conflitti nei mc job con la solidarietà dei fruitori di servizi. Movimenti ostili ai processi di globalizzazione economica (pochi effetti, ma tengono vivi i temi nell’opinione pubblica). Contestazione degli effetti socio-economici e ambientali dell’innovazione. Movimenti stile anni ‘60, senza violenze; ma i media creano immagine di irrazionalità, irrealistica. Ostilità all’innovazione, di ordine etico-religioso: influenza sull’opinione pubblica, ma non impedisce le innovazioni. Movimenti dei consumatori innovativi e attenti alle ricadute sociali. LE EMOZIONI DELLA SOCIETÀ ITALIANA • • • • • • • Ipertecnologia e pensiero magico: comunicazione illimitata; illusioni di allungamento della vita; uso tecnologie senza conoscenza. Trasformazione antropologica: multimedialità, interattività e virtualità. Comunicazione in Rete: effetti diversi in funzione della cultura di base (Sms: comunicazione semplice; E-mail: comunicazione complessa). Paure: immigrazione, incapacità di integrarsi nel nuovo; insicurezza del lavoro. Effetti: depressione, alcoolismo, droghe, irrazionalità, asocialità. Turbolenze finanziarie: crescente incertezza degli imprenditori, timore di non poter competere. Comportamenti difensivi: alleanze, ricerca sostegno pubblico, espansione rapida, a volte cessione. Ottimismo da: espansione del mercato europeo, possibilità di successo rapido, efficacia dell’intuizione, piuttosto che investimenti pesanti. Manager, cresce il timore di licenziamento: investire sul breve e andarsene presto, danneggiando l’ottimizzazione di sistema.