Associazione Culturale Compagnia degli Audaci Presenta Teatro degli Audaci dal 5 al 22 marzo 2015 FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett Regia di Leonardo Cinieri Lombroso con Flavio De Paola Enrico Franchi (Hamm) (Clov) Maria Cristina Gionta (Nell) Emiliano Ottaviani (Nagg) Audio e luci: Fabio Massimo Forzato Scenografia: Antonio Buttari La Compagnia degli Audaci propone per la prima volta una grande opera del teatro dell’assurdo: Finale di partita di Samuel Beckett, in scena al Teatro degli Audaci di Roma dal 05 al 22 marzo 2015 per la regia di Leonardo Cinieri Lombroso e con Flavio De Paola (Hamm), Enrico Franchi (Clov), Maria Cristina Gionta (Nell) ed Emiliano Ottaviani (Nagg). Hamm, cieco e paralizzato giunto al termine della sua esistenza, è il pezzo del re in un metaforico finale di partita dove viene continuamente messo sotto scacco dagli altri personaggi, primo tra tutti Clov, il suo servitore. Attraverso un incalzante botta e risposta i due tessono la trama di relazioni complesse e disperate, in cui bisogno e convenienza si intrecciano oltrepassando i confini della buona coscienza. Con loro vivono i genitori di Hamm, la madre Nell e il padre Nagg, che, ridotti a tronchi umani e inadatti alla vita, vegetano all’interno di due bidoni della spazzatura, come a simboleggiare una degenerazione umana che non ammette deboli o che addirittura li classifica “piaghe sociali”. In quest’ottica il Teatro degli Audaci scandaglia la realtà contemporanea e porta in scena un Finale di partita estremamente attuale, i cui personaggi potrebbero esserci più vicini di quanto pensiamo. Guardandoci intorno, non è difficile incontrare Nell e Nagg ai bordi delle strade coperti da soli cartoni, costretti a vivere di elemosina. Nagg e Nell potrebbero rappresentare quell’umanità che vive nel dramma di pensioni insufficienti, in famiglie costrette ad abbandonare le proprie terre o a rinunciare alla propria casa, private della dignità. E quanto spesso il Clov dentro di noi desidera fortemente qualcosa di migliore, camminando sul filo della precarietà e cercando invano un riscatto, per poi rassegnarsi? Almeno una volta abbiamo giocato o giocheremo, come Hamm, un’accanita partita contro il più astuto dei rivali: la vita. In una moderna quotidianità occidentale che, nonostante le notizie di cronaca, sembra rifuggire dall’idea della guerra, il regista Leonardo Cinieri Lombroso ripropone uno scenario, che, come quello di Beckett al termine della II Guerra Mondiale, si può definire post-atomico. La desertificazione della scena che appare come un rifugio bellico, il vuoto e il silenzio assoluto esterni lasciano immaginare che sia avvenuta una catastrofe per la quale non vi sia alcun rimedio. I personaggi diventano prigionieri di una realtà che non lascia speranza. Ognuno in qualche modo immobile e costretto nella solitudine della propria posizione, emblema di un’umanità impotente che da sola si è negata qualsiasi forma di prospettiva, svelando l’inganno su cui si regge. Tanti tentativi si sono susseguiti negli anni per scavare nel profondo del significato di quest’opera beckettiana e lo stesso autore, come un instancabile giocatore, ha preferito non svelare mai troppo a riguardo. Con Finale di partita il Teatro degli Audaci offre allo spettatore tanti spunti di riflessione sulla propria esistenza e gli lancia la sfida di districarsi tra le misteriose menti dei personaggi di questo spettacolo. Una sfida audace per l’appunto. BIOGRAFIE Flavio De Paola Originario di Napoli, cresce con la passione per il magico mondo del teatro e fin dall'infanzia rimane incantato da Eduardo De Filippo. Si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università La Sapienza di Roma e continua a formarsi perfezionando la dizione con il Maestro Cosimo Cinieri e frequentando corsi di doppiaggio presso gli Studi Titania di Roma. Nel 2003 inizia a frequentare un laboratorio teatrale, partecipando come attore a diverse rappresentazioni. Tra il 2004 e il 2006 calca più volte il palcoscenico del Teatro Insieme per Fare di Roma con Noi che follia in cui interpreta due monologhi, Abbiamo incontrato Čechov, nel ruolo di Anton Čechov, Pericolosamente di Eduardo De Filippo, nel ruolo di La Vache ed Esercizi di stile di Queneau, interpretando due monologhi. Al Teatro dei Cocci veste i panni di Otello in Sulla strada di Shakespeare e al Teatro Anfitrione è nel ruolo di G. S. Smirnov in Le nozze tratto da Scherzi di Čechov. All’inizio del 2007 sposa totalmente la vocazione artistica e fonda l’associazione culturale Compagnia degli Audaci, di cui è Presidente e direttore artistico. Come regista e attore della Compagnia degli Audaci porta in scena Un weekend da Paura di Elisa D'Alterio, nel ruolo di Pasquale Loiacono al Teatro7 di Roma, Situazioni Pericolose di Elisa D'Alterio, tratto da E. De Filippo, nel ruolo di Renato Scrocchini, presso l’associazione Amadeus di Roma, Quando parla il silenzio di Elisa D’Alterio, nel ruolo di Nerone, al Teatro Due e al Teatro7, La ville de la faim di Elisa D’Alterio, nel ruolo di Armand al Teatro San Genesio di Roma. Nel 2009 firma la regia e interpreta Incastrati nelle rete di Anita Dalty con Stefano Calvagna e Giorgio Gobbi al Teatro Anfitrione e nel 2010 dirige la compagnia “007” in Quando parla il silenzio al Teatro Agorà. Dal 2012 è direttore artistico del Teatro degli Audaci con cui ha vinto il Premio Montesacro nel 2014. In questo teatro del III municipio di Roma, Flavio De Paola diventa Danny Boodman T.D. Lemon Novecento in Novecento di Alessandro Baricco, occasione di collaborazione con il regista Pablo Maximo Taddei, da cui riprende la tecnica degli “Psicosuoni”. Con questo spettacolo si assicura le date dal 14 al 17 gennaio 2016 al teatro Erwin Piscator di Catania. A novembre 2014 De Paola torna a collaborare con Taddei in Accadde una notte…che il diavolo arrivò con i tacchi a spillo. A marzo prossimo vestirà i panni di Hamm in Finale di partita di Samuel Beckett per la regia di Leonardo Cinieri Lombroso. De Paola affronta altri grandi testi non solo da attore, ma anche da regista, come nel caso di Rumori Fuori Scena di Michael Frayn e nel successivo Oltre la soglia del pulito di Elisa D’Alterio. Enrico Franchi Nasce a Roma nel 1967, si forma come attore alla Scuola d’Arte Drammatica “La Scaletta” di Roma, diretta da Gianni Diotajuti e Pino Manzari. Dopo numerosi laboratori: stage sul metodo mimico di O.Costa condotto da A. Niccolini e A. Biagiotti alla Scuola Europea per l'Arte dell'Attore di San Miniato (PI), laboratorio parola, musica e gesto condotto da Giancarlo Sepe al Teatro La Comunità di Roma e laboratorio di recitazione cinematografica condotto da Sergio Rubini al Teatro Tordinona di Roma, compie un lungo apprendistato teatrale sotto la direzione di Lorenzo Salveti con numerosi spettacoli, tra i quali: Un tram che si chiama desiderio, La tempesta, Giulio Cesare, L’inferno, Serate dada e dell’assurdo, che verranno rappresentati in alcuni tra i più importanti teatri nazionali e internazionali. Infine, dividendosi tra fictions televisive e commedie teatrali, porta in scena, da prima, diversi testi brillanti di Shakespeare al Teatro Ghione di Roma e poi, si cimenta in numerose commedie moderne, ultima delle quali rappresentata proprio al Teatro degli Audaci di Roma: Due cuori e una caparra. Maria Cristina Gionta Nasce a Roma, dove già all’età di 6 anni intraprende lo studio del pianoforte che la condurrà a frequentare il conservatorio fino a 23 anni. Nel 1993 all’attività musicale affianca lo studio della recitazione frequentando il laboratorio Musica in movimento diretto da Giancarlo Sepe, il seminario con Eugenio Barba e l'Odin Teatret (Bologna), il laboratorio sull'uso creativo della voce diretto da Laura Saccani e il Laboratorio teatro danza diretto da Francesca Bonci. Nel 2000 si diploma alla scuola di recitazione “Ribalte” diretta da Enzo Garinei. Tra il 2000 e il 2005 recita in diversi spettacoli tra cui Il Re muore di Ionesco con Ennio Coltorti, in scena a Roma al Teatro de’ Servi e al Teatro Bellini di Napoli, Prometeo Incatenato di Eschilo diretto da Gian Paolo Mai, Risate pirandelliane per la regia di Luigi Tani, Anfitrione di Plauto con Andrea Roncato e Nadia Rinaldi, in cui lavora come aiuto regista accanto a Luigi Tani. Il lavoro di aiuto ed assistente alla regia continua fino a che, tra il 2011 e il 2013, si sente matura per ideare e dirigere Gota de plata e Al mismo Tiempo, due spettacoli di teatro-flamenco, danza da lei studiata con Francisca Berton e perfezionata a Siviglia presso l’Academia Alicia Márquez. Nel frattempo si susseguono gli spettacoli che la vedono attrice in teatro come in Personnages…in cerca d’autore e Gabbia…urlo del corpo parlante al Teatro di Villa Torlonia a Roma per la regia di Cathy Marchand, Uccelli in gabbia diretto da Marco Simeoli e I promessi sposi per la regia di Pierfrancesco Mazzoni. In televisione prende parte a diverse fiction tra cui Incantesimo 7, Questa è la mia terra 1, Donna detective, il film tv La buona battaglia -Don Pietro Pappagallo. Al cinema lavora con il regista partenopeo Angelo Antonucci in Masaniello-Amore e libertà e in diversi cortometraggi tra cui Stefy68, nel ruolo di protagonista, diretto da Davide Iannuzzi. Nel 2012, nella prima edizione del Roma Fringe Festival, interpreta in prima nazionale i Frammenti di teatro II di S. Beckett diretto da Giancarlo Sammartano. Nel 2013 fa parte del cast di Rumori Fuori Scena di Michael Frayn, sotto la direzione di Flavio De Paola. A marzo del 2015 tornerà a interpretare l’autore irlandese Beckett con Finale di partita al Teatro degli Audaci per la regia di Leonardo Cinieri Lombroso. Dal 2005 insegna pianoforte presso varie scuole e dirige laboratori di recitazione nell’associazione Cadeau, da lei fondata con Emiliano Ottaviani. Emiliano Ottaviani Nasce a Roma, dove oggi è conosciuto come un cantattore, poiché da sempre unisce la musica, la recitazione e la scrittura. Sale sul palco a soli 15 anni esordendo come attore/cantante in una compagnia teatrale di operetta e cimentandosi con Orfeo all’inferno e La bella Hèlène di J. Offenbach, Il piccolo Faust e Ulisse torna a casa di Hervè, Il prode Kassian di A. Schnitzler. Molti gli incontri e le collaborazioni nell’ambito musicale, tra cui quella con il Maestro Luciano Michelini. Nel 2004 realizza un videoclip di un suo brano intitolato L’incessante appello del cuore girato a Parigi, per la regia di Alessandro Leone. Il videoclip è selezionato e presentato in concorso alla terza edizione del festival nazionale per videoclip Videoclipped the Radio Stars. Nell’attività di attore teatrale spazia dai classici al teatro sperimentale, dalla commedia al recital fino all'improvvisazione teatrale, mentre in televisione nel 2005 è protagonista di puntata nella prima serie della fiction Provaci ancora Prof diretta da Rossella Izzo, accanto a Veronica Pivetti ed Enzo De Caro. Nel 2006 partecipa a Butta la Luna per la regia di Vittorio Sindoni e nel 2007 interpreta il “cattivo” Rado nella serie tv Donna detective, diretta da Cinzia Th Torrini. Nel 2012 entra a far parte del cast della web serie Freaks 2, scritta da Guglielmo Scilla e diretta da Claudio Di Biagio e Matteo Bruno. Al cinema lavora in Colpevole, lungometraggio diretto da Vincenzo De Carolis e in diversi cortometraggi tra cui Nanni per la regia di Lorenzo Faccenda (in arte System) in concorso nel 2006 all’International Short Film di Los Angeles. Come autore scrive diversi spettacoli tra cui la commedia Il vigneto di Torbe e Domani i tuoi occhi, atto unico di denuncia contro la guerra diretto da Maria Cristina Gionta, con la quale collabora dal 2005 e con la quale fonda l’associazione Cadeau. Attualmente, Emiliano Ottaviani lavora al suo spettacolo Scusi…ma qui che c’era prima?, che racchiude gran parte delle sue opere tra monologhi, letture e canzoni. Ottaviani si esibisce in spettacoli di teatro-canzone, caratterizzati da un repertorio di brani e testi dai contenuti ironici e irriverenti. A marzo del 2015 sarà presente sul fronte musicale con l’uscita di un Ep tutto registrato in presa diretta e sul fronte teatrale con Finale di partita di S. Beckett al Teatro degli Audaci per la regia di Leonardo Cinieri Lombroso. NOTE DI REGIA “ Finale di Partita è stato scritto da Samuel Beckett dieci anni dopo la fine della 2^ Guerra Mondiale, con le attività e ricerche nucleari in corso, con gli equilibri politici del nostro pianeta ancora incerti. Ha l’ambientazione di un “day after” post-atomico, dove solo alcuni sfortunati sono rimasti vivi. Oggi nel 2015 questo testo riprende vita toccando il presente ed un ipotetico futuro. Il nostro mondo pieno d’incertezze e fatto di una politica debole e non concreta riempie le persone di una grande incertezza e questa come un’onda diventa il grande problema esistenziale dell’intera umanità. I personaggi di Finale di partita Hamm, Clov, Nagg e Nell, non sono tanto distanti dal nostro presente. In Siria, Iraq, Ucraina, in alcuni paesi dell’Africa, possiamo immaginare la stessa situazione vissuta dai nostri protagonisti. Chiusi in una stanza, un seminterrato, un buco. Scampati a chissà quale tremenda tragedia. Due finestre dove ormai si vede solo il vuoto, e Hamm che chiede “Il sole?” e Clov puntando dalla finestra il suo cannocchiale “Nulla”. Riprendere oggi un testo come Finale di partita diventa interessante perché è una riflessione sull'individualità, la solitudine dell'io di fronte al mondo, l'inutilità, la precarietà, il fallimento, l'assurdo dell'esistere, i limiti e le possibilità della libertà individuale, incentrando queste riflessioni intorno alla domanda: che cosa vuol dire esistere? E forse in questi giorni molti di noi se lo chiedono vedendo e sentendo i fatti che succedono intorno a noi. ” Leonardo Cinieri Lombroso Leonardo Cinieri Lombroso, regista della rappresentazione teatrale Finale di partita, sin dal 1995 è nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Nel 2000 intraprende la carriera cinematografica, frequentando corsi di recitazione, regia, fotografia, montaggio, in Italia e all’estero. Regista e interprete di opere teatrali, cortometraggi e documentari distribuiti in vari festival internazionali. Laureato in cinema all’Università La Sapienza di Roma. E’ diplomato in regia alla New York Film Academy di NY. Nel 2010 vince al Roma Fiction Fest con il suo cortometraggio La città di Asterix. Nello stesso anno il suo documentario Through Korean Cinema, prodotto dalla Blue Film e distribuito dalla WIDE, partecipa ai maggiori festival asiatici: Busan, Fukuoka e Tokyo. Nel 2014 il documentario Southeast Asia Cinema – When the Rooster Crows partecipa al Festival di Busan e Singapore. Nel 2015 realizza il docu-fiction Doris e Hong un documentario tra l’Italia e la Cina in attesa della sua prima mondiale. IL TEATRO DEGLI AUDACI Montesacro. Un quartiere nella periferia di Roma con una densità demografica che raggiunge circa 200.000 abitanti, l’equivalente di alcune piccole cittadine italiane come Parma e Grosseto. Questa “città nella città” è un posto molto caro a Flavio De Paola che vi è cresciuto e, con lui , il suo amore per il teatro. Un amore divenuto così forte e viscerale da portarlo ad affrontare una grande scommessa: costruire un teatro in un quartiere che lo ha accolto e a cui sente di dovere qualcosa. È il 2012 quando De Paola, con la sua Compagnia degli Audaci, comincia a cercare qualcuno che possa aiutarli in questa ardita e innamorata impresa. Va, inoltre, ricercato uno spazio che possa essere adatto. Finalmente il luogo viene individuato nell’inutilizzata Aula Magna di una scuola media statale. De Paola investe personalmente affinché il suo Teatro degli Audaci possa diventare da semplice sogno a realtà matura. I lavori hanno inizio e nel 2013, grazie anche all’ Assessore alle Politiche Culturali dell’ ex IV Municipio Andrea Pierleoni, viene tagliato il nastro e inaugurata la prima stagione teatrale. Nel 2014 De Paola vince il Premio Montesacro per la messa in scena di Novecento di A. Baricco, un riconoscimento, oggi esposto nel foyer, che simboleggia in qualche modo anche la conquista di un luogo di aggregazione per gli abitanti del quartiere e della città. Un teatro, quello degli Audaci, dove oltre agli spettacoli in cartellone, si fa attività di laboratorio, si tengono corsi di recitazione e dove i giovani studenti della Scuola possono fare attività extracurriculari. Tutte le mattine, infatti, il teatro è a loro gratuita disposizione. Un foyer con angolo bar, una sala teatro con 244 poltrone di velluto rosso e tutte supervisionate dagli occhi immobili di un Icaro che, certamente, è stato il primo fra tutti gli Audaci, sono aperti a quanti vogliano assistere agli spettacoli in cartellone dal giovedì alla domenica. Un ampio parcheggio consente, inoltre, di raggiungerlo facilmente. Il Teatro degli Audaci, inserito nel circuito romano dei Teatri, è ad oggi l’unico nel III Municipio che fa programmazione. Un luogo che vuole essere occasione e momento di aggregazione, dove l’impegno di De Paola e la sua audacia hanno trovato la possibilità di realizzarsi. AUDACI DA GUSTARE APERITIVO + MOSTRA + SPETTACOLO In occasione della rappresentazione di Finale di partita, il Teatro degli Audaci inaugura il primo degli appuntamenti con Audaci da gustare, una formula che abbina arte ed enogastronomia attraverso la degustazione di un aperitivo prima dell’apertura del sipario. Dal giovedì al sabato alle ore 20.00 e la domenica alle ore 17.30 si potranno assaggiare cibi che appartengono al territorio italiano e alla sua tradizione e vini della Cantina Feudi di San Gregorio. Per rendere ancora più piacevole questo momento di aggregazione e per promuovere l’arte in ogni sua forma, il Teatro degli Audaci allestisce, all’interno dei suoi spazi, l’esposizione di opere di vari artisti tra fotografi, pittori e scultori del panorama contemporaneo italiano. Saranno presenti le opere di Alessio Coghe (www.alexcoghe.com), Carlo Taccari (www.freakinart.com), Simona Vitelli (www.facebook.com/pages/Little-B-Photography/847755501906395?fref=ts), Sylvie Renault (www.imperfectcircles.com), Jacopo Mandich (www.jacopomandich.com), Patrizio De Magistris (www.patriziodemagistris.it) e Paolo Frasca (www.facebook.com/arreda.conlegno?fref=ts). L’aperitivo e la visita della mostra sono compresi nel prezzo del biglietto per lo spettacolo teatrale in promozione a 16 Euro. Per ulteriori informazioni sull’evento Audaci da gustare: www.audacidagustare.wordpress.com Durata spettacolo: 1h e 20 minuti (atto unico) Al Teatro degli Audaci: Dal 5 al 22 marzo 2015 Dal giovedì al sabato ore 21.00 Domenica ore 18.00 Via Giuseppe De Santis 29 - 00139 Roma Prezzo biglietto: 16 Euro (comprensivo di aperitivo, visita all’esposizione di opere artistiche e spettacolo) Contatti: Botteghino/fax 06.94376057 (lun.-sab. ore 10-13.30 / 16-20 e dom. 16-18) [email protected] [email protected] www.teatrodegliaudaci.it