Vaiolatura delle drupacee - Sharka

Servizio
Fitosanitario
Regionale
Osservatorio per le Malattie delle Piante
batteri
insetti
funghi
fitoplasmi
virus
Vaiolatura delle drupacee - Sharka
Plum Pox Virus (PPV)
piante ospiti
Susino, albicocco, pesco,
mandorlo, ciliegio, e altre specie
utilizzate come portinnesti,
prunoidee ornamentali e
spontanee
tipologia del patogeno
Virus da quarantena
distribuzione geografica
Presente in quasi tutti i paesi
europei e del bacino del
Mediterraneo; in Italia è stato
individuato in quasi tutte le
regioni. Recentemente segnalato
anche in sud-America (Cile), Stati
Uniti e in estremo Oriente (India)
Screziature di color rosa-scuro su fiori rosacei di pesco.
Sintomi
Il virus della vaiolatura delle drupacee è responsabile di una delle più
pericolose malattie delle piante da
frutto; la gravità dei sintomi, sui
frutti, sebbene sia ampiamente condizionata dalla sensibilità varietale,
ne impedisce la commercializzazione.
I sintomi possono interessare, oltre
ai frutti, le foglie, i fiori (solo nel
pesco) ed il nòcciolo (solo nell’albicocco).
L’habitus della pianta appare del
tutto normale: gli alberi infetti non
manifestano né deperimento né riduzione della crescita, sintomi,
questi ultimi caratteristici di molte
infezioni virali.
Pesco: sui fiori delle varietà a fiore rosaceo (ma non su quelle a fiore campanulaceo) sono presenti screziature
o “rotture” di colore rosa scuro sul
fondo rosa chiaro del petalo;
le foglie presentano sottili lineature
clorotiche seghettate ad andamento
sinuoso, a volte circolare. Nella tarda
estate le lineature possono assumere
un colore rossastro-imbrunito;
sui frutti sono presenti tipiche anulature clorotiche di varie dimensioni;
nelle nettarine sono presenti
malformazioni delle drupe sotto
forma di gibbosità di varia forma e
dimensione.
Albicocco: sulle foglie della maggior
parte delle varietà sono presenti lievi
anulature clorotiche; raramente i
sintomi fogliari sono ben evidenti.
Come nel pesco, con l’estate avanzata, il contorno clorotico può assumere colorazione imbrunita;
sui frutti i sintomi variano notevolmente: da semplici anulature clorotiche ad accentuate malformazioni.
Il contorno clorotico degli anelli
può successivamente necrotizzare;
l’epidermide contenuta all’interno
dell’anello, che compare ancora
prima dell’invaiatura, rimane di colore verdastro. La polpa è spugnosa e
suberificata;
sul nòcciolo sono presenti tipiche
anulature clorotiche elemento,
questo, di affidabile diagnosi visiva
su base sintomatologica.
Susino: sulle foglie sono presenti
anelli clorotici o lineature clorotiche
ondulate; sui frutti si manifestano
anelli a contorno depresso ed anche
Segnalare eventuali casi sospetti a: Servizio Fitosanitario Regionale, - Osservatorio per le Malattie delle Piante. [www.arssa.abruzzo.it]
Via Nazionale, 38 · 65012 Villanova di Cepagatti (Pescara) Tel. 085.977355(09) (17) (18) (20) (33) [e-mail: [email protected]]
Vaiolatura delle drupacee
Drupe di albicocco con anelli a contorno infossato.
aree concave con fondo necrotico. La
polpa è spugnosa o marcescente con
noduli di tessuto necrotizzato.
I sintomi descritti sono, spesso, settoriali sulla pianta, possono interessare, cioè, solo alcune branche o rami
o addirittura solo qualche germoglio; sovente sono presenti solo su alcune foglie o solo su una parte dei
frutti.
La manifestazione dei sintomi fogliari è fortemente condizionata dal
periodo vegetativo: essi sono più evidenti in primavera alla ripresa vegetativa delle piante, possono attenuarsi
con le temperature estive elevate e
successivamente ricomparire in au-
tunno quando il clima è più fresco e
piovoso. Ai fini del rinvenimento
delle piante infette i sintomi vanno
“cercati”, oltre che sui frutti, sulle foglie più interne della chioma e meno
esposte ai raggi solari.
Epidemiologia
Ci sono solo due modalità di diffusione. Il virus è trasmesso da numerose specie di afidi, anche da quelli
che visitano occasionalmente le singole specie, attraverso la rapida puntura di assaggio per la scelta della
pianta ospite (modalità di trasmissione non-persistente). Esso viene
inoltre diffuso attraverso l’uso di ma-
teriale vegetale infetto (moltiplicazione vegetativa di parte di piante:
gemme o marze). L’attività vivaistica
riveste pertanto un ruolo fondamentale per lo stato sanitario delle piante.
Attraverso gli afidi la malattia viene
diffusa spazialmente in ambienti limitati; con il materiale vivaistico infetto essa è introdotto in aree esenti.
Del virus sono noti diversi isolati appartenenti a tre ceppi principali:
ceppo D caratteristico del susino ed
albicocco, ceppo M tipico del pesco
ma che può infettare anche altre
specie, ceppo C caratteristico del ciliegio. Il ceppo M del pesco ha maggiore rapidità di diffusione naturale.
ed. 07/2006