Sul ruolo del volontariato nella lotta alla povertà e all`esclusione

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Dichiarazione di Bruxelles del CEV
Sul ruolo del volontariato nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale1
“Il volontariato è una possibilità per uscire da un circolo vizioso. E' un positivo passo in avanti Ti consente di sapere che le cose non sono finite2”
Stato dell’arte in cifre
Considerando che la libertà di vivere con dignità è un diritto umano tutelato dalla Convenzione europea dei
diritti dell'uomo e che sta alla base dei valori europei3 e mentre la strategia Europa 2020 mira a trasformare
l'UE in un' "economia inclusiva che fornisce livelli elevati di occupazione, produttività e coesione sociale", la
povertà e l'esclusione sociale rimangono una realtà innegabile in Europa e nel mondo:
! quasi la metà del mondo - oltre tre miliardi di persone - vivono con meno di 2,50 US $ al giorno4
! quasi 84 milioni di persone (16% della popolazione totale) vivono a rischio di o sotto la soglia di povertà
e in molti affrontano seri ostacoli nell’accedere al mondo del lavoro, all'istruzione, all’abitazione, ai
servizi sociali e finanziari5
! Il 73% degli europei ritiene che la povertà nel loro paese sia diffusa6
! Il 15% degli europei si sentono esclusi dalla società7
! 23 milioni di persone (9,6%) nei 27 stati membri si stimava che sarebbero state disoccupate nel marzo
20108
! 150 milioni di persone (30%) in Europa avranno 65 o più anni d’età nel 2060, rispetto ai 60 milioni (17%)
nel 20089; nel 2007, il 22% delle donne e il 17% degli uomini sopra i 65 anni erano a rischio di povertà10
! Il 6% della popolazione dell'UE27 ha sofferto di grave privazione abitativa nel 200711
Per “Assoluta o estrema povertà” si intende la condizione in cui “le persone non hanno l'indispensabile per
la sopravvivenza”. La povertà nei paesi dell'UE è più generalmente intesa come povertà relativa “quando
lo stile di vita e il reddito è molto peggiore del livello generale di vita nel paese o nella regione in cui
vivono, che lottano per vivere una vita normale e partecipare alle ordinarie attività economiche, sociali e
culturali” (EAPN, 2009 “Povertà e disuguaglianza in Europa”, EAPN Explainer # 1, p. 5.).
1
Traduzione di Stefania Macchioni, CSVnet
Special Eurobarometer 321 / Wave 72.1, 2010. ‘Poverty and Social Exclusion’, February 2010.
3
Charter of Fundamental Rights of the European Union, 2000. Preamble and Art. 1.
4
World Bank Development Indicators, 2008, available at: http://www.globalissues.org/article/26/poverty-facts-andstats [cited 4.11.2010].
5
Special Eurobarometer 321 / Wave 72.1, 2010. ‘Poverty and Social Exclusion’, February 2010.
6
Special Eurobarometer 321 / Wave 72.1, 2010. ‘Poverty and Social Exclusion’, February 2010.
7
Special Eurobarometer 321 / Wave 72.1, 2010. ‘Poverty and Social Exclusion’, February 2010.
8
Eurostat, 2010. ‘Euro area unemployment rate at 10%, EU27 at 9,6%’, Eurostat News release 59/2010, 30 April 2010,
available at: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/3-30042010-BP/EN/3-30042010-BP-EN.PDF [cited
2.9.2010].
9
European Commission, 2008. ‘Second demographic Report – Meeting Social Needs in Ageing Society’.
10
Eurostat, 2010. ‘Combating Poverty and Social Exclusion – A statistical Portrait of the European Union 2010’,
Eurostat Statistical Books, p. 52.
11
Eurostat, 2010. ‘Combating Poverty and Social Exclusion – A statistical Portrait of the European Union 2010’,
Eurostat Statistical Books, p. 84.
2
L'esclusione sociale è “il processo che spinge le persone a margini della società, che limita il loro accesso
alle risorse e alle opportunità, riduce la loro partecipazione alla vita sociale e culturale, lasciandoli sentire
emarginati, deboli e discriminati” (EAPN, 2009 “Povertà e disuguaglianza in Europa”, EAPN Explainer # 1, p.
5.).
Povertà ed esclusione sociale rappresentano una seria minaccia agli aspetti materiali e non materiali della
vita di una persona e al suo benessere. La povertà nel senso di mancanza di risorse finanziarie sempre più
spesso porta ad un circolo vizioso con conseguente impossibilità di accedere ai beni materiali, come il cibo
adeguato, servizi di alloggio e di qualità, ma di uguale importanza conduce ad aspetti quali la perdita dei
contatti sociali e delle capacità di interagire con la comunità, l'incapacità di garantirsi un'istruzione e una
formazione adeguati, a un impatto negativo sulla salute fisica o mentale, e una perdita di fiducia in se stessi
e una sensazione di impotenza e di angoscia. Dobbiamo combattere contro questi, al fine di consentire a
tutti i membri della nostra società di condurre una vita dignitosa.
Focus sulle soluzioni: Creare uno spazio d’azione
Combattere la povertà e l'esclusione sociale è un processo complesso che coinvolge diversi attori che vanno
dai governi e le istituzioni dell'Unione europea alle organizzazioni della società civile, imprese come
“imprese di cittadini” e gli individui. Il ruolo del volontariato nella lotta contro la povertà e l'esclusione
sociale, sia nel prevenire le cause e combattere le loro conseguenze è fondamentale - ma lontano
dall’essere riconosciuto appieno.
! Il 63% degli europei hanno fiducia nelle azioni delle ONG e associazioni di beneficenza per la lotta
contro la povertà e l’esclusione sociale12
! più di 100 milioni di europei s'impegnano in attività di volontariato13
Lo scopo della “Dichiarazione di Bruxelles CEV” è quello di stimolare le azioni tra tutti gli attori principali
per:
1) Promuovere il contributo dei volontari e delle organizzazioni di volontariato nella lotta alla povertà
ed all’esclusione sociale: il volontariato "per" persone in situazione di povertà ed esclusione sociale
2) Rafforzare l'inclusività del volontariato e delle sue potenzialità per essere un mezzo di
emancipazione, inclusione sociale e cittadinanza attiva - Promuovere il volontariato "delle" persone
in situazione di povertà ed esclusione sociale
3) Assicurare che il volontariato sia un diritto per tutti: fornire e promuovere un ambiente giuridico per
la partecipazione attiva delle persone in situazione di povertà ed esclusione sociale
4) Riconoscere e promuovere il potenziale del volontariato come un modo per acquisire competenze e
per accrescere l'occupabilità
La “Dichiarazione di Bruxelles CEV” vuole essere un ponte tra l'Anno europeo della lotta alla povertà e
all'esclusione sociale 2010 e l'Anno Europeo del Volontariato 2011, mettendo in luce i 4 obiettivi di
ciascuno degli anni:
Gli obiettivi e i principi ispiratori dell'Anno europeo 201014:
Come si può garantire che la partecipazione attiva nella società attraverso il volontariato sia parte di tali
diritti e che ogni cittadino che vuole farlo possa trarre beneficio da esso?
12
Special Eurobarometer 321 / Wave 72.1, 2010. ‘Poverty and Social Exclusion’, February 2010.
Special Eurobarometer 273 / Wave 66.3, 2007. ‘European Social Reality’, February 2007.
14
As defined in the Decision No 1098/2008/EC of the European Parliament and the Council of 22 October 2008 on the
European Year for Combating Poverty and Social Exclusion (2010).
13
1. Riconoscimento dei diritti - riconoscendo il diritto fondamentale delle persone in situazione di povertà
ed esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società.
Come possiamo comunicare al meglio il fatto che ognuno può fare la differenza come volontario per
migliorare la vita di coloro che vivono in povertà ed esclusione sociale?
2. Condividere le responsabilità e partecipazione - aumentando la partecipazione pubblica alle politiche di
inclusione sociale e le azioni, sottolineando la responsabilità collettiva e individuale nella lotta contro la
povertà e l'esclusione sociale, così come l'importanza di promuovere e sostenere le attività di volontariato.
Come si può garantire che il settore del volontariato contribuisce a questa coesione essendo pienamente
inclusivo verso le persone in situazione di povertà e di esclusione sociale?
3. Coesione – Promuovendo una società più coesa, sensibilizzando i cittadini sui vantaggi per tutti in una
società senza povertà, in cui vi è equa distribuzione e in cui nessuno è emarginato.
Quali azioni possiamo proporre ai decisori politici per fare un uso migliore del potenziale che il
volontariato ha in questo ambito?
4. Impegno e azioni concrete - ribadendo il fermo impegno politico dell'UE e degli Stati membri ad
esercitare un impatto decisivo sullo sradicamento della povertà e dell'esclusione sociale e promuovendo
tale impegno ed azioni a tutti i livelli di governance.
Gli obiettivi dell'Anno europeo 201115:
Come si può garantire che questo ambiente favorevole elimini le barriere al volontariato verso e fornisca
le possibilità e opportunità per chi desidera impegnarsi?
1. Creare condizioni favorevoli al volontariato nell’UE - al fine di integrare il volontariato alla promozione
della partecipazione civica e in attività people-to-people in un contesto europeo e affrontare gli ostacoli
esistenti alle attività di volontariato, ove opportuno e necessario.
Come possiamo sostenere le organizzazioni di volontariato a rafforzarsi e a diventare inclusive, aperta a
persone in situazione di povertà e di esclusione sociale?
2. Accrescere le competenze degli organizzatori delle attività di volontariato - per migliorare la qualità
delle attività di volontariato al fine di agevolare le attività di volontariato e aiutare gli organizzatori a
introdurre nuovi tipi di attività di volontariato e per incoraggiare la creazione di reti, la mobilità, la
cooperazione e le sinergie nell'ambito della società civile e tra la società civile e altri settori in un contesto
europeo.
Come possiamo utilizzare al meglio gli strumenti di riconoscimento pubblico e individuale per “celebrare”
i volontari per il loro contributo, per la loro crescita personale e per la coesione delle loro comunità?
3. Riconoscimento delle attività di volontariato - al fine di promuovere incentivi appropriati per individui,
imprese e organizzazioni di volontariato e per ottenere il riconoscimento delle abilità e competenze
sviluppate attraverso il volontariato a livello UE e negli Stati membri di politici, organizzazioni della società
civile, istituzioni pubbliche, del settore dell'istruzione formale e non formale e datori di lavoro.
Come possiamo promuovere il riconoscimento del valore del volontariato per potenziare le persone
socialmente escluse, per fornire le abilità e le competenze chiave e di essere espressione di cittadinanza
attiva?
4. Aumentare la consapevolezza del valore e dell'importanza del volontariato - al fine di aumentare la
consapevolezza generale dell'importanza del volontariato come espressione di partecipazione civica che
contribuisce alla soluzione di problemi di interesse comune per tutti gli Stati membri, come lo sviluppo
armonioso della società e la coesione sociale .
15
As defined in the Council Decision of 27 November 2009 on the European Year of Voluntary Activities Promoting
Active Citizenship (2011).
Dichiarazione di Bruxelles CEV:
Sul ruolo del volontariato nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale
– 4 dimensioni chiave | 4 tipi di attori | 8 azioni chiave
1) Promuovere il contributo dei volontari e delle organizzazioni di volontariato nella lotta alla povertà ed
all’esclusione sociale: il volontariato "per" persone in situazione di povertà ed esclusione sociale
I volontari sono coinvolti in una vasta gamma di settori che vanno da sport, istruzione o ambiente a servizi
sanitari e sociali e aiutare le persone nel bisogno. I volontari e le loro organizzazioni sono quelli che
quotidianamente forniscono azioni concrete volte a sostenere le persone in situazione di povertà ed
esclusione sociale. Che cosa accadrebbe se non ci fossero i volontari nel settore sociale?
! Le organizzazioni di volontariato ed i loro volontari lavorano con gruppi isolati e aggiungono valore al
settore sociale. In Lituania il 55% e in Spagna il 31,8% delle attività di volontariato sono concentrate nel
settore della assistenza e nei servizi sociali16.
I decisori politici a livello europeo, nazionale o locale dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Dare voce alle organizzazioni che rappresentano le persone che vivono in situazioni di povertà o
emarginazione sociale e ascoltarle attivamente
2) Sviluppare programmi di sensibilizzazione nei sistemi di istruzione sul ruolo del volontariato nella lotta
alla povertà e all'esclusione sociale
3) Fornire sostegno a programmi di volontariato efficaci e per la formazione dei volontari attivi nel campo
della lotta alla povertà e all’esclusione sociale
4) Scambiare esperienze e buone pratiche nel campo della lotta contro la povertà e l'esclusione sociale
con i governi di altri paesi
Le organizzazioni di volontariato / organizzazioni della società civile dovrebbero impegnarsi nelle
seguenti azioni:
1) Lavorare "con" – non solo "per" – le persone che vivono la povertà e l'esclusione sociale
2) Raccogliere e scambiare esempi di buone prassi del volontariato "per"e "con" persone in situazione di
povertà e di esclusione sociale, in particolare attraverso reti quali il CEV
3) Fornire formazione e preparazione e prevedere la copertura assicurativa per i volontari
4) Comunicare al grande pubblico l'importanza del volontariato nel campo della lotta contro la povertà e
l'esclusione sociale
Le imprese dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Impegnarsi in partnership a lungo termine con le ONG e le associazioni locali che lavorano con persone
in situazione di povertà ed esclusione sociale
2) Essere aperti a lavorare in modo diverso con persone in situazione di povertà ed esclusione sociale
3) In particolare, i media dovrebbero trattare con rispetto le persone in condizioni di povertà e di
esclusione sociale e le informazioni sul volontariato "per" e "con" loro.
Gli individui dovrebbero intraprendere le seguenti azioni:
1) Trascorrere del tempo con le persone in situazione di povertà e di esclusione sociale e impegnarsi in
attività di volontariato per aiutarle
2) Rispettare la cultura, le radici e l'esperienza di ciascun gruppo di persone con / per cui si lavora
3) Impegnarsi nel "Micro-volontariato": i piccoli passi e gesti possono avere un grande impatto
16
CSVnet – National Coordination Body of Voluntary Support Centres, 2009. ‘Brief compendium of the research:
Volunteering across Europe. Organisations, promotion, participation’, p. 14, 18.
2) Rafforzare l'inclusività del volontariato e delle sue potenzialità per essere un mezzo di emancipazione,
inclusione sociale e cittadinanza attiva - Promuovere il volontariato "delle" persone in situazione di
povertà ed esclusione sociale
Uno degli effetti collaterali della povertà è la perdita di fiducia, dignità e rispetto di sé. Un effetto ricorrente
della povertà è l'esclusione sociale, un senso di solitudine, stigmatizzazione e nessuna capacità di utilizzare
attivamente i diritti dei cittadini di partecipazione alla società, soprattutto quando le persone in povertà
diventano insicure circa il loro scopo nella vita e sottovalutano il loro valore per la società. Il volontariato è
un modo per ricostruire questa fiducia e permettere alle persone in situazione di povertà e di esclusione
sociale di diventare attive, e per permettere alle persone emarginate dalla società di avvicinarsi ad una
partecipazione più attiva.
D'altra parte, il settore del volontariato non sembra essere sempre in grado di essere pienamente inclusivo:
la maggioranza dei volontari proviene soprattutto dalla classe media – spesso indicati in maniera
preoccupante come quelli che sono in grado di “permettersi” di fare volontariato.
Inoltre, il volontariato è un modo molto importante per assicurare la partecipazione sociale, consentendo
alle persone che sono temporaneamente o permanentemente disoccupate di rafforzarsi, sentirsi utili e di
essere attive per il bene comune.
! “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”17.
! Un volontariato inclusivo porterebbe benefici a gruppi diversi. Come suggeriscono esempi dall’Irlanda,
attraverso il volontariato, “le persone ai margini sono in grado di identificare e articolare le loro esigenze
e progettare modi per superare il loro proprio svantaggio”, trasformando “il processo decisionale in più
inclusivo e democratico”18.
! Il volontariato migliora la fiducia in se stessi. Oltre “l’80% dei volontari inglesi affermano che l'impegno
in attività di volontariato li rende felici e migliora la loro autostima”19.
I decisori politici a livello europeo, nazionale o locale dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Riconoscere che il volontariato è un valore in sé - e non uno strumento
2) Promuovere in diversi contesti e settori d’intervento politico (“mainstreaming”) la questione della
partecipazione dei cittadini per permettere a tutti i cittadini di partecipare
3) Ripensare le politiche sociali per agevolare un volontariato inclusivo, come permettere ai disoccupati
che ricevono benefici sociali di fare volontariato nei luoghi e per il tempo che decidono loro; sviluppare
ulteriormente i sistemi di protezione sociale per riconoscere l'impegno volontario a fini pensionistici
4) Coinvolgere sistematicamente le organizzazioni di volontariato e le loro reti come partner nel processo
decisionale in questo settore
Le organizzazioni di volontariato / organizzazioni della società civile dovrebbero impegnarsi nelle
seguenti azioni:
1) Dare la possibilità e gli strumenti alle persone che sono socialmente escluse per fare volontariato
2) Essere a conoscenza e mitigare gli ostacoli nel fare volontariato per le persone socialmente escluse promuovere la voce dei volontari nello sviluppo delle loro comunità; fornire una formazione specifica;
rimborsare le spese; sostenere le attività remunerative laddove appropriato
3) Sviluppare sinergie e lavorare in partnership con altre organizzazioni, in particolare con le
organizzazioni che rappresentano le persone in situazione di povertà e esclusione sociale
17
United Nations, 1948. ‘Universal Declaration of Human Rights’.
Volunteering Ireland, 2004. ‘Opportunity knocks – Opening doors for volunteers with additional support needs’, p.
17.
19
Volunteering England, 2007. ‘Volunteering works – Volunteering and social policy’. The Institute for Volunteering
Research and Volunteering England, p. 24.
18
Le imprese dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Impegnarsi in partnership con le ONG per sostenere i programmi che mirano a combattere la povertà e
l'esclusione sociale nelle comunità
2) Adottare programmi di responsabilità sociale d’impresa orientati a beneficio dei dipendenti e delle
comunità più prossime
Gli individui dovrebbero intraprendere le seguenti azioni:
1) Riconoscere che tutti danno un prezioso contributo - inclusi se stessi
2) Partecipare attivamente ai programmi della comunità e condividere le proprie esperienze - i volontari
potrebbero diventare ambasciatori del volontariato
3) Rendere gli individui consapevoli che il volontariato in una comunità è un modo efficace di
empowerment
3) Assicurare che il volontariato sia un diritto per tutti: fornire e promuovere un ambiente giuridico per
la partecipazione attiva delle persone in situazione di povertà ed esclusione sociale
Non tutti in Europa possono fare volontariato. Ci sono ostacoli giuridici e barriere che impediscono alle
persone di essere coinvolte - o che costringono le persone a fare "volontariato". Le assicurazioni sociali o le
disposizioni inerenti all’indennità di disoccupazione a volte scoraggiano la partecipazione attiva alle attività
di volontariato. Un ambiente favorevole legale comprende anche disposizioni per il rimborso delle spese, e
fornisce l’assicurazione alle persone mentre sono coinvolte nel volontariato. Infine, il volontariato deve
rimanere “volontario”, in nessun caso può essere abusato per sostituire il lavoro retribuito o mal utilizzato
per forzare i cittadini a “contributi volontari per la società”.
! La ricerca mostra che i disoccupati, persone provenienti da minoranze etniche e dei lavoratori non
qualificati sono sotto-rappresentati nella “forza volontariato” in Europa20.
I decisori politici a livello europeo, nazionale o locale dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Riconoscere la necessità di sostenere le organizzazioni di volontariato per incoraggiare il volontariato
delle persone in situazioni di povertà ed esclusione sociale, e fornire un sostegno finanziario a questo
obiettivo
2) Promuovere e integrare il volontariato in tutti i settori al fine di soddisfare le esigenze dei gruppi
marginali
Le organizzazioni di volontariato / organizzazioni della società civile dovrebbero impegnarsi nelle
seguenti azioni:
1) Abbracciare un approccio fortemente democratico, che consente la partecipazione dei gruppi
socialmente esclusi, incluso il loro coinvolgimento nel processo decisionale
2) Fornire elementi e dati evidenti ai decisori politici dei benefici del volontariato inclusivo
Le imprese dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Utilizzare programmi di responsabilità sociale delle imprese per impegnarsi nelle comunità locali,
indirizzandosi ai gruppi marginali
2) Mettere a disposizione fondi e competenze a disposizione delle organizzazioni di volontariato per
aiutarle a rendere più inclusivo il volontariato
Gli individui dovrebbero intraprendere le seguenti azioni:
1) Gli individui che sono già cittadini attivi dovrebbero incoraggiare altri cittadini ad avere fiducia nel
partecipare e di fare la differenza
20
Special Eurobarometer 273 Wave 66.3, 2007. ‘European Social Reality’, February 2007.
4) Riconoscere e promuovere il potenziale del volontariato come un modo per acquisire competenze e
per accrescere l'occupabilità
Mentre gli ostacoli per entrare nel mercato del lavoro sono molti e complessi, è innegabile che, mentre
attraverso il volontariato le persone acquisiscono capacità e competenze - ampliando le loro reti e il
capitale sociale e migliorando la loro autostima migliorando così la loro occupabilità - può essere fatto di
più per ottimizzare il potenziale delle opportunità di volontariato in questo senso e coinvolgere il settore
delle imprese nel promuovere il riconoscimento di queste competenze e l'impatto positivo del volontariato
sull'occupabilità.
! Secondo uno studio tra coloro che cercano lavoro in Inghilterra, “l'81% degli intervistati ha dichiarato
che il volontariato ha dato loro la possibilità di apprendere nuove competenze”21.
! Quasi 3 / 4 dei datori di lavoro preferiscono assumere candidati con esperienza di volontariato nel loro
CV22.
I decisori politici a livello europeo, nazionale o locale dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Sviluppare in collaborazione con la società civile un quadro favorevole al volontariato per tutti gli Stati
membri dell'UE
2) Sviluppare ulteriormente gli strumenti a livello europeo, quali Europass per riconoscere le competenze
acquisite attraverso il volontariato
3) I governi degli Stati membri dovrebbero sviluppare sistemi nazionali per il riconoscimento
dell’apprendimento e delle competenze acquisite in un contesto informale
Le organizzazioni di volontariato / organizzazioni della società civile dovrebbero impegnarsi nelle
seguenti azioni:
1) Formare i volontari e fornire attestati che dimostrino le competenze acquisite durante la formazione
2) Creazione di portfolio di competenze e di aiutare i volontari nel compilarlo
3) Utilizzare le conoscenze già disponibili da altre organizzazioni in questo settore, in particolare
attraverso reti come il CEV
Le imprese dovrebbero impegnarsi nelle seguenti azioni:
1) Individuare e valorizzare i dipendenti che fanno volontariato
2) Tenere in considerazione le esperienze di volontariato in caso di assunzione di nuovi dipendenti
3) Sviluppare strategie di responsabilità sociale d’impresa che favoriscono lo sviluppo del volontariato
d'impresa
Gli individui dovrebbero intraprendere le seguenti azioni:
1) Essere consapevoli delle esigenze e potenzialità individuali e, su questa base, scegliere correttamente
l'organizzazione di volontariato per la quale si intende fare volontariato
21
Volunteering England, 2007. ‘Volunteering works – Volunteering and social policy’. The Institute for Volunteering
Research and Volunteering England, p. 29.
22
McBain, Cathy and Amanda Jones, 2005: ‘Employer Supported volunteering – the guide’. Volunteering England, p.
35.
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