PUBBLICITÀ E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE INTEGRATA Parole chiave Pubblicità Comunicazione integrata Strategie PROF. PAOLA PANARESE – 4 NOVEMBRE 2016 Strategia Riguarda il successo di persone e organizzazioni È un «tema unificatore che conferisce coerenza e unicità di direzione alle azioni e alle decisioni di un individuo o di un’organizzazione» Grant, Jordan, Strategia • In senso generale, la strategia è uno strumento usato da individui e organizzazioni per raggiungere i propri obiettivi • Le definizioni sono diverse, ma hanno alcuni elementi comuni 2013, p. 11 Strategia «Piano, metodo o serie di azioni volte a conseguire uno specifico obiettivo o effetto». Wordsmyth Dictionary Strategia «Determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo di un’impresa, attuazione delle linee di condotta e allocazione delle risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi». A. Chandler, Strategy and Structure, Cambridge, Mit Press, 1962. 1 Strategia «È il fondamento di obiettivi, finalità o scopi, comprende le politiche e i programmi atti al raggiungimento di tali obiettivi ed è espressa in modo tale da definire il settore all’interno del quale l’impresa agisce o dovrà agire e il tipo di impresa che è o dovrà essere.». Strategia Elementi comuni: Definizione di obiettivi Allocazione di risorse (Coerenza, integrazione e coesione) K. Andrews, The Concept of Corporate Strategy, Homewood, Irwin, 1971. Strategia Strategia Le imprese hanno bisogno di strategie per lo stesso motivo per cui ne hanno bisogno gli eserciti: darsi una linea di condotta e uno scopo impiegare le risorse in modo efficace coordinare il flusso di decisioni di diversi membri dell’organizzazione Strategia Dal latino strategĭa che deriva dal greco στρατηγία ossia comando dell’esercito, generalato. Il concetto è più antico (500 a.C.) Strategia La strategia di business e quella militare hanno alcuni elementi in comune: La distinzione tra strategia e tattica Le caratteristiche delle decisioni strategiche (importanza, impiego di risorse ingenti, non reversibilità) 2 Strategia L’evoluzione della strategia di business è stata guidata dalle esigenze delle imprese, a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta Strategia La pianificazione aziendale (a lungo termine) nasce alla fine degli anni ’50, con documenti di pianificazione quinquennale che stabilivano obiettivi, priorità e investimenti, prevedendo l’andamento di variabili chiave (domanda, quota di mercato, ricavi, costi e margini) Strategia Negli anni ‘70 e all’inizio degli ’80, la fiducia nella pianificazione strategica viene messa alla prova dal fallimento delle politiche di diversificazione, dalle crisi petrolifere del 1974 e del 1979 e dall’aumento della concorrenza internazionale Strategia Piani finanziari annuali e valutazioni dei progetti di investimento non bastavano per guidare lo sviluppo dell’impresa nel lungo periodo Strategia La diffusione della pianificazione aziendale è accelerata dalla pubblicazione di articoli e libri Si dimostra adatta a guidare la diversificazione di molte aziende negli anni ‘60 Strategia L’aumento dell’instabilità e della complessità rende più difficile la pianificazione pluriennale Si riduce l’interesse per la pianificazione strategica Si passa dalla pianificazione alla formulazione di strategie (direzione strategica) 3 Strategia Cresce l’attenzione per la concorrenza come caratteristica centrale dell’ambiente imprenditoriale Il vantaggio competitivo diventa lo scopo centrale della strategia di impresa Si valorizzano i risultati economici e le fonti di profitto nell’ambiente esterno all’impresa Strategia • Negli anni 2000, l’esplosione della bolla dell’ICT, i modelli di business basati su internet, l’aumento della concorrenza, il continuo mutamento del contesto operativo, riconducono la strategia all’orientamento per sviluppare reattività e flessibilità che consentano posizioni di forza temporanee Strategia pubblicitaria Definizione delle coordinate che permettono ai creativi la formulazione di un’idea originale pertinente ai problemi e agli obiettivi che un’azienda si pone. Strategia • Negli anni ’90, l’analisi strategica si concentra sulle fonti di profitto interne all’impresa (resource-based view of the firm) • Si passa dalla ricerca di mercati interessanti e posizioni concorrenziali favorevoli all’enfasi su risorse e competenze interne Strategia Oggi, anche in conseguenza della recessione del 20082009, si registra l’interesse per l’etica, la sostenibilità ambientale, la legittimità sociale come variabili chiave per determinare il successo aziendale di lungo periodo Strategie e creatività In ogni campagna occorre partire da una strategia corretta Ma questa, razionalmente applicata, non è sufficiente Occorre rendere il messaggio originale e coinvolgente 4 Un esempio Ferrarelle (anni ’80) ha come obiettivo di marketing diventare leader del mercato della acque minerali Problema : il pubblico pensa che le acque possano essere gassate (leader: Sanpellegrino) o lisce (leader: Levissima), ma non “moderatamente gassate” perché: a: pensa che, per gassarle, occorra farlo artificialmente b: pensa che abbiano qualcosa in meno, non in più Un esempio Un esempio • Il pubblico pensa anche che gli eccessi siano negativi – il giusto equilibrio è meglio • Obiettivo di comunicazione: persuadere il pubblico che Ferrarelle è il giusto equilibrio fra gassato (eccesso: troppo) e liscio (eccesso: troppo poco) • Nel farlo occorre anche evitare la dicitura “moderatamente gassata” che è vissuta male • E sostituirla con il product name Un esempio Versione di Michele Rizzi La strategia c’è, ma è fredda e non funziona Versione di Annamaria Testa e Paolo Rossetti Le parole sono le stesse, ma le immagini istituiscono un parallelo creativo con i due eccessi e l’equilibrio perfetto Strategia pubblicitaria Ogni strategia prende le mosse dalla definizione di obiettivi Strategia Obiettivi economici Obiettivi di marketing Obiettivi di comunicazione Devono sempre essere gerarchizzati, realistici e coerenti tra loro. 5 Obiettivi economici Per esempio: Incrementare la redditività Aumentare la propria quota di mercato del 10% Ridurre il prezzo unitario del prodotto del 15% Obiettivi di comunicazione Per esempio: Accrescere il livello di awareness del brand Modificare l’immagine o il posizionamento di marca Comunicare il nuovo assetto valoriale del prodotto Precisazioni Definito l’obiettivo di marketing, occorre chiedersi: perché il prodotto non riesce a raggiungere spontaneamente tale obiettivo? Qual è l’ostacolo insito nella mente dei consumatori che impedisce loro di comportarsi o pensare come l’azienda vorrebbe? Obiettivi di marketing Per esempio: • Allargare il portafoglio clienti • Estendere il core target • Penetrare nuovi canali distributivi • Favorire il trial del prodotto Il brief Sulla base di questi obiettivi, il cliente redige e fornisce all’agenzia di comunicazione un documento sintetico, il brief. Il brief contiene tutte (o quasi) le informazioni che possono orientare l’agenzia nella definizione di una strategia adeguata e profittevole per il cliente. Precisazioni Se il problema è un ostacolo esterno al pensiero del prodotto, la soluzione non potrà venire dalla pubblicità. Se l’ostacolo è l’irreperibilità del prodotto è la distribuzione a dover intervenire Se l’ostacolo è il prezzo, sono le politiche di pricing (soprattutto) La pubblicità può risolvere problemi relativi al solo modo di pensare del destinatario 6 Precisazioni Se il problema è che il consumatore pensa che una marca di sigarette si trovi in pochi negozi, la pubblicità potrà persuaderlo non che si trova dappertutto, ma… che vale la pena di fare un po’ di strada in più. Strategia Precisazioni • Se il problema è che il consumatore pensa che una marca di caffè sia troppo cara, si può persuaderlo non che costa poco, ma… • che ha una qualità superiore. Strategia di posizionamento Esistono diversi tipi di strategia di marketing, da cui discendono diversi tipi di strategia di comunicazione: di posizionamento corporate/di prodotto/di linea Posizionamento basato su una caratteristica distintiva o un vantaggio distintivo. del ciclo di vita del prodotto di sell-in e sell-out ATL/BTL Strategia di posizionamento Posizionamento basato sull’occasione di utilizzo. Strategia di posizionamento Posizionamento rispetto alla concorrenza. 7 Strategia di posizionamento Le aziende monitorano costantemente la consumer perception rispetto al proprio brand e rispetto ai suoi principali competitor, grazie ad uno strumento noto come mappa di posizionamento. Strategia corporate/di prodotto Immagine/notorietà 1 Vespa Tradizionale Commerc iale Stile c las s ic oretrò 0,5 Tec nologic amente avanzata Affidabile Alla moda Suzuki Honda Yamaha Motori robus ti e affidabili Sc ooter adatti a lunghi tragitti Con guida c onfortevoleRete di as s is tenza c apillare -1 - 0,5 0,5 Da us are 0in 1 due Piaggio Innovativa 1,5 Aprilia - 0,5 2 2,5 Tradizione Sc o o te r adatti us o quo tidiano Sportiva Malaguti Gilera La distinzione tra strategie corporate/di prodotto/di linea dipende dall’oggetto della campagna pubblicitaria -1 - 1,5 Kymco Buon rapporto qualità/prezzo Esempio mappa di posizionamento di immagine del settore Motocicli Strategia corporate Strategia di prodotto 8 Strategia di linea Strategia corporate Strategia di prodotto Strategia di linea Strategie di sell-in sellout Strategie di sell-in sellout Sell-in Include attività e strumenti usati per favorire l’ingresso di un prodotto all’interno dei punti vendita. Sell-out Si riferisce all’insieme di attività e strumenti finalizzati alla vendita dei prodotti al consumatore finale. Le diverse strategie di sellout puntano a sollecitare: Il primo acquisto L’acquisto di impulso La reiterazione dell’acquisto 9 Strumenti di SELL-OUT Strumenti di SELL-OUT Prezzo accattivante Primo Acquisto Forte investimento pubblicitario Capacità degli addetti del punto vendita WOM Strumenti di SELL-OUT Reiterazione dell’acquisto Assistenza al cliente Fidelizzazione Comunicazione di prodotto che sottolinei affidabilità e qualità Strumenti di SELL-OUT: Sampling Prezzo vantaggioso Acquisto d’impulso Pack accattivante Sampling In-store promotions Vendite abbinate Materiali PoP sul punto vendita Abbinamento Gadget Concorsi Spettacolarizzazione pdv Coinvolgimento sensoriale Dinamiche di store traffic 10 Strumenti di SELL-OUT: Spettacolarizzazione Strumenti di SELL-OUT: Concorsi Strumenti di SELL-OUT: Store Traffic Strumenti di SELL-OUT: Store Traffic Strategie basate sul ciclo di vita del prodotto Ciclo di vita Introduzione: farsi accettare dalla distribuzione e farsi conoscere Crescita: farsi largo tra la concorrenza Maturità: difendersi dalla concorrenza 11 Ciclo di vita Declino: rivolgersi ai consumatori abituali e ridurre il prezzo. Eventuale rivitalizzazione: innovare il prodotto o la sua immagine Strategie fase di introduzione Strategie fase di introduzione Campagna di lancio della nuova Aprilia Shiver 750. Impatto Attesa Curiosità Strategie fase di crescita http://www.youtube.com/watch?v=9XrvgOemhSE Strategie fase di maturità Strategie fase di rilancio http://www.youtube.com/watch?v=CAGf2JMTuP4 12 ATL-BTL ATL-BTL La distinzione tra strategie ATL/BTL si basa sulla scelta dei mezzi attraverso cui veicolare la campagna pubblicitaria: ATL - above the line Investimento del budget in media quali TV, radio, carta stampata, cinema, OOH, Internet. BTL – below the line Investimento del budget in attività quali PR, sponsorizzazioni, partnership, co-marketing, direct-marketing, non convenzionale… Strategie. Una sintesi Strategie di posiziona ment o La “linea” cui si riferiscono le espressioni above e below the line è un tratto “ideale” che in molti bilanci aziendali separa l’investimento in comunicazione dalla spesa per favorire le vendite. Sono convenzionalmente considerate ATL, le attività di advertising tradizionale, come quelle su stampa, radio, tv, cinema e affissioni, che si suppone abbiano effetti che oltrepassano i limiti dell’anno di esercizio finanziario. Sono considerate BTL, invece, le spese per le promozioni, le pubbliche relazioni e le sponsorizzazioni. Strategie in tempo di crisi Si valorizzano: Prezzo vantaggioso o riduzione del costo unitario Strategie corporate Strategie di prodotto Strategie di linea Manifestazione del prezzo Call to action Strategie del ciclo di vita di prodotto Strategie di sell-in e sellout Deadline del vantaggio economico Strategie ATL/BTL Valorizzazione del Prezzo Valorizzazione del Prezzo 13 Offerte economiche Call to Action Deadline Conseguenze della crisi Forte investimento pubblicitario da parte di brand la cui awareness precedentemente gli ha sempre concesso di non aver necessità di promozione. Conseguenze della crisi Possibilità anche dei piccoli brand di superare le soglie di ingresso dei media. 14 Conseguenze della crisi Conseguenze della crisi Prodotto: Gimi Brezza 160 passaggi dal 5 all’11 aprile 2009 sulle reti Mediaset Telepromozione di programmi Mediaset: Beautiful La Ruota della Fortuna I Cesaroni Strategie La struttura di un’agenzia Qualunque sia la tipologia di strategia/campagna ideata e realizzata, l’azienda ha bisogno di valutarne: l’efficienza [massimizzazione dei risultati e contenimento della dispersione] l’impatto [grado di memorizzazione, attribuzione, comprensione e gradimento della campagna] l’efficacia [raggiungimento degli obiettivi previsti dall’azienda] 15 I servizi di un’agenzia • Pianificazione strategica • Creatività • Produzione • Media planning • Gestione La pianificazione • È la prima fase del processo di creazione di un messaggio pubblicitario. • È il contributo più importante che l’Agenzia offre al marketing di un prodotto e dell’azienda. • Definisce cosa dire nella comunicazione pubblicitaria. La creatività Se la strategia definisce cosa dire, la creatività stabilisce come dirlo. Il media Consiste nella pianificazione e l’acquisto dei mezzi pubblicitari su cui veicolare il messaggio. Stabilisce quindi dove inserire il messaggio. La produzione La gestione Comprende tutte quelle operazioni tecniche necessarie per la realizzazione materiale del messaggio pubblicitario. Comprende la gestione globale della comunicazione di un cliente, in termini di budget, sia nel rapporto Cliente/Agenzia sia nel rapporto Fornitori/Agenzia. 16 Reparto account È il reparto che intrattiene rapporti con il Cliente. La sua attività consiste nel tradurre gli obiettivi del Cliente in input di lavoro per l’Agenzia e poi nel proporre al Cliente le soluzioni elaborate dall’Agenzia. Le figure che lavorano in questo reparto hanno conoscenze approfondite di marketing e comunicazione. Compiti dell’account • Interagisce con gli altri reparti durante le fasi di progettazione (media, creativi e produzione). • Presenta al Cliente le proposte dell’Agenzia e i preventivi di produzione. • Coordina le fasi di produzione della campagna e assicura il rispetto del budget. • Scrive i report intermedi e il brief per il Reparto Creativo e assegna il lavoro. • Definisce la timetable e aggiorna il progress. • Archivia in un “fact book” tutte le informazioni relative al Cliente e ai lavori per esso realizzati. Reparto creativo L’Art Director è responsabile della parte visiva, definisce lo stile e il trattamento della campagna. Collabora con fotografi, illustratori e registi, spesso proviene da una formazione artistica e ha particolari capacità di computergrafica. Compiti dell’account • È il fulcro dell’agenzia. • Visita periodicamente il Cliente e definisce quali azioni di comunicazione è necessario intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati. • Redige un meeting report al termine di ogni incontro. • Raccoglie materiale riguardante la concorrenza e coordina le attività di ricerca. • Individua la strategia di comunicazione. • Consulta il Reparto Media per la definizione del media mix. Reparto creativo • Sviluppa l’idea creativa della campagna, ne definisce le modalità di realizzazione, interagendo con il Reparto Produzione, a partire dal brief creativo. • È composto da Art Director e Copywriter che costituiscono “la coppia creativa”. Reparto creativo Il Copywriter è responsabile dei testi di una campagna. Formula la headline, il bodycopy, il pay-off per gli annunci stampa, gli spot radio o tv e i materiali below the line. 17 Reparto creativo Le coppie creative di un’Agenzia rispondono al Direttore Creativo che ha il compito di coordinare, guidare, giudicare e supervisionare il loro lavoro. È la figura professionale responsabile del materiale pubblicitario prodotto. Ricopre un ruolo secondo solo a quello del Direttore Generale. Reparto media È il reparto che si occupa della definizione della strategia media, della pianificazione degli spazi pubblicitari e della loro acquisizione per conto del Cliente. Non tutte le Agenzie possiedono un Reparto Media interno. Reparto produzione È il reparto responsabile della realizzazione del materiale pubblicitario proposto dall’Agenzia e approvato dal Cliente. Interagisce con la coppia creativa per assicurare che l’idea creativa sia realizzabile nei termini di tempo e budget. Contatta i fornitori e richiede i preventivi Reparto media L’attività del Reparto Media si articola secondo 5 fasi: 1) Media research 2) Media strategy 3) Media planning 4) Media buying 5) Media service Media research Media strategy Sulla base del target che si intende raggiungere e del tipo di messaggio da veicolare, il Reparto Media analizza i dati su: Partendo dai dati analizzati, dagli obiettivi e dal budget a disposizione, la strategia media definisce: • le audience dei vari mezzi; • le audience dei vari veicoli; • gli investimenti della concorrenza. • Chi si vuole raggiungere • Quante volte • In quale arco di tempo • Con quali mezzi 18 Media planning In questa fase avviene la stesura del piano mezzi, in cui è definita: • La scelta dei veicoli • La ripetizione del messaggio • Il periodo di campagna Media plan Il piano mezzi permette quindi di conoscere le variabili di: • Copertura di un mezzo: percentuale di target raggiunta da quel mezzo; • Frequenza: il numero di volte in cui il target individuato ha la possibilità di entrare in contatto con il messaggio; • GRP (Gross Rating Point): è l’unità di misura della pressione pubblicitaria. Per conoscere questo valore è sufficiente dividere il numero totale dei contatti lordi per l’entità del target. Media buying Media service Approvato il piano mezzi, il Reparto Media avvia le trattative con le concessionarie e punta a ottenere gli spazi necessari al minor costo possibile. La gestione del piano mezzi comprende tutte le attività che rendono esecutiva la pianificazione. Una volta condiviso con il Cliente il costo finale della pianificazione, il Reparto Media invia alle concessionarie gli ordini di prenotazione degli spazi. Con la collaborazione dell’Account e del Reparto Produzione, si fissa il calendario di consegna dei materiali pubblicitari, si controllano le uscite e si raccolgono i giustificativi Reparto amministrativo I flussi e le relazioni Si occupa della gestione amministrativa e finanziaria dell’Agenzia in relazione al personale, ai clienti e ai fornitori. Ha scambi continui di informazioni con il Reparto Account, il Reparto Media e gli uffici amministrativi dei clienti Planner Cliente Digital Account Creativi Produzione Amministrazione Media 19 Le fasi • • • • • • • • Brief cliente agenzia Brief interno agenzia Impostazione strategica Progetto creativo Presentazione interna Presentazione cliente Finalizzazione Produzione Il brief del cliente È il documento che contiene tutte le informazioni necessarie all’Agenzia per sviluppare una campagna pubblicitaria. In particolare: Gli obiettivi di marketing (finanziari, distributivi); • Il prodotto/servizio/oggetto della campagna (caratteristiche, distribuzione, prezzo, posizionamento); • Il mercato (scenario e concorrenti); • Il consumatore/utente (attuale o potenziale); • Le campagne pubblicitarie e promozionali pregresse; • Il problema (per quale motivo è necessario pianificare una campagna pubblicitaria). La strategia È il documento in cui vengono definite le linee più importanti della campagna pubblicitaria. Viene formulato dal Reparto Account. Da questo si ricava il brief per il Reparto Creativo e gli input per il Reparto Media. Per definire la strategia di comunicazione è necessario studiare attentamente il mercato, il prodotto, la concorrenza, il consumatore e le sue esigenze. La strategia I principali elementi che costituiscono la strategia di comunicazione sono: • Obiettivi della campagna (discendono dagli obiettivi di marketing) • Target group (a chi ci rivolgiamo) • Promessa base al consumatore (Consumer benefit) • Argomento prova (Reason Why) • Immagine del prodotto desiderata (Desired brand image) • Tono della comunicazione (Tone of voice) La strategia Tali elementi costituiscono la base per la Concept Idea 20 La strategia Non esiste un manuale per “fabbricare” strategie pubblicitarie, né un sistema di regole rigide. Costruire la giusta strategia è un processo delicato, in parte intuitivo, che si impara con l’esperienza. I metodi possibili sono molti. 21