23/04/2009 Indice degli argomenti Convegno Qualità Ambientale e Marketing Territoriale Reggio Emilia , 22 Aprile 2009 1. Il fine del sistema territoriale 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale 4. Le fasi di definizione di una strategia di marketing territoriale 5. Considerazioni conclusive “Ambiente come strategia del marketing territoriale” Attilio Bruni - Università di Bergamo Attilio Bruni - Università di Bergamo 1.1 La finalità del territorio 1.Il fine del sistema territoriale Il territorio può essere interpretato come un sistema costituito da un insieme di attori e risorse, sede di attività e relazioni, e guidato dal sub-sistema costituito dal “sistema di governo”. Esso è caratterizzato oltre che dalla dimensione spaziale anche da quella temporale. (M.Caroli 2006) Attilio Bruni - Università di Bergamo Il fine di un territorio in quanto sistema vitale è rappresentato dalla “sopravvivenza” conseguibile attraverso la creazione di valore per gli stakeholder …intesa come l’incremento del livello complessivo di soddisfazione di tali soggetti. ( C.M. Golinelli 2006). Il fine di un territorio, in quanto sistema vivente, è la creazione il mantenimento ed il rafforzamento progressivo delle condizioni utili per evolvere in maniera fisiologica. ( M. Caroli 2006) Attilio Bruni - Università di Bergamo 1 23/04/2009 2. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile Sviluppo sostenibile 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale Il marketing territoriale (1°definizioni) L’analisi dei bisogni degli stakeholder e dei clienti/mercati volta a costruire, mantenere e rafforzare rapporti di scambio vantaggiosi con gli stakeholder Equità sociale e coesione Competitività economica Sostenibilità Ambientale (marketing territoriale interno) e con i pubblici esterni di riferimento (marketing Territoriale esterno), con lo scopo ultimo di aumentare il valore del territorio e delle Lo sviluppo sostenibile si definisce come “Lo sviluppo che soddisfa i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni”; è un imprese e l’attrattività degli stessi, attivando un circolo virtuoso soddisfazione – attrattività- valore. obiettivo fissato dai trattati comunitari. A tal fine è necessario affrontare le politiche economiche ( E. Valdani F. Ancarani 2000). sociali ed ambientali in modo sinergico. ( - Rapporto “Our Common Future” della commissione Brundtland, 1987) ; ( - Consiglio Europeo di Goteborg, 2001). Attilio Bruni - Università di Bergamo Attilio Bruni - Università di Bergamo 3. Il significato ed il ruolo del marketing territoriale Il circolo virtuoso tra attrattività, competitività, risorse e attori-fonte di risorse. Il marketing territoriale (2°definizioni) Il risorse marketing territoriale rappresenta una “funzione” ed un “metodo”: Attrattività Una Attori “funzione” che mira a favorire l’evoluzione dei fattori materiali ed immateriali di un territorio in una direzione che rafforzi la capacità di tale area di attirare e mantenere al suo interno quelle componenti della domanda territoriale più funzionali allo sviluppo sostenibile; competitività un “metodo” che orienta la gestione strategica ed operativa dell’offerta territoriale in un ambito geografico. (Caroli 2006) Creare Sviluppo sostenibile Attilio Bruni - Università di Bergamo Attilio Bruni - Università di Bergamo 2 23/04/2009 Due criteri di scelta di segmentazione del mercato Le fasi di definizione della strategia di marketing territoriale Sensibilità ai fattori di attrattività del territorio Intento strategico di fondo Bassa Media Alta Sviluppo sostenibile, vocazione, vision condivisa 1. Non considerare 2. Non considerare 4. Non considerare 5. Valutare 7. Valutare intervento su condizioni dell’offerta 8. Focalizzare sviluppare competitività del territorio Analisi del contesto Individuazione delle potenzialità Analisi della domanda e dell’offerta concorrente Segmentazione del mercato ed identificazione del/i target di clienti Due criteri di scelta di segmentazione del mercato Apporto potenziale allo sviluppo sostenibile Posizionamento del territorio e Branding Basso Medio Strategie di marketing Orientamento strategico rispetto alla domanda ed all’offerta Alto 3. Valutare la possibilità di migliorare il radicamento 6. Focalizzare. Cercare migliori modalità di interazione 9. Focalizzare. Sfruttare posizione forte Marketing mix Orientamenti strategici verso possibili segmenti di domanda (Ns/elaborazione da M. Risitano 2006) Attilio Bruni - Università di Bergamo La marca territoriale La letteratura definisce il marchio d’area come” un nome e/o simbolo caratterizzante che identifica un’area e la differenzia dai territori concorrenti, rappresentando la sintesi degli elementi oggettivi, cognitivi, valoriali, emozionali dell’offerta” ( A. Pastore, E. Bonetti, 2006); essa è dunque “una promessa ai potenziali fruitori di un’area, una aspettativa di performance ed un segno di integrità e reputazione” ( Travis, 2000). Attilio Bruni - Università di Bergamo (M. Caroli 2006) Attilio Bruni - Università di Bergamo Brand deliberati e brand emergenti I brand deliberati sono il risultato di un processo condiviso e formalizzato dagli attori locali. Questa costruzione di marca rientra dunque in una strategia esplicita di marketing territoriale. I brand emergenti sono il risultato di un processo cognitivo spontaneo che induce nella mente di tutti gli stakeholder del territorio una percezione sintetica ed omogenea dello stesso. ( A. Pastore, E. Bonetti, 2006). Attilio Bruni - Università di Bergamo 3 23/04/2009 Gli orientamenti strategici della domanda e dell’offerta Gli orientamenti strategici della domanda e dell’offerta Dal lato della offerta Dal lato della domanda La strategia di marketing territoriale va esplicitata in primo luogo in funzione della domanda cui il territorio intende rivolgere la propria offerta. Gli orientamenti strategici possono essere definiti di: Marketing indifferenziato Marketing differenziato Marketing focalizzato L’offerta territoriale è costituita da una determinata selezione di elementi materiali ed immateriali del territorio opportunamente integrati e coerenti con una certa modalità di utilizzazione dello spazio. (M. Caroli 2006). Il punto di partenza per la elaborazione della strategia rispetto all’offerta è rappresentata dalla vocazione del territorio. Le linee di comportamento logico che possono essere individuate sono tre: Realizzazione di un progetto di offerta “coerente con la vocazione” del territorio Realizzazione di un progetto di cambiamento che “mantiene il riferimento alla vocazione” del territorio Realizzazione di un progetto d’offerta con “cambiamento radicale”. 1. 2. 3. Attilio Bruni - Università di Bergamo Attilio Bruni - Università di Bergamo Conclusioni Non ci può essere sviluppo se non è sostenibile. Dal lato della offerta “Qualità ambientale e uso sostenibile ed efficiente delle risorse naturali sono, sempre più, fattori di competitività e attrattività per lo sviluppo locale. La promozione di un uso sostenibile e efficiente delle risorse naturali è al tempo stesso condizione per una migliore qualità della vita e criterio per orientare lo sviluppo sociale ed economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e verso modelli di produzione, consumo e ricerca in grado di sfruttare l’indotto economico ed occupazionale dei comparti ambientali”. (Priorità 3 - QSN 2007-2013) Una caratteristica fondamentale dell’offerta territoriale è la sua sostenibilità che è la risultante di tre condizioni che l’offerta territoriale deve assolvere: 1. La competitività 2. Il positivo impatto sull’equilibrio socio-ambientale 3. La generazione di nuove risorse Attilio Bruni - Università di Bergamo Attilio Bruni - Università di Bergamo 4 23/04/2009 Conclusioni “Standard elevati dell’ambiente, del paesaggio e del contesto culturale, umentando l’attrattività del territorio verso nuovi residenti e risorse umane qualificate, possono favorire la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente e l’attrazione di investimenti in attività basate sulle nuove tecnologie e sui servizi ad elevato valore aggiunto; i marchi di identità territoriale consentono, inoltre, di aumentare il valore delle produzioni locali e di differenziarle nella competizione globale”. (Priorità 5 - QSN 2007-2013). Attilio Bruni - Università di Bergamo 5