S Anno LXXXVI P TO N VE I V N A BI LE A M IA B C I E DE N. 11 Novembre 2007 in cruce gloriantes MENSILE DELL’AZIONE CATTOLICA TICINESE Incontro al Natale In questo numero: 3 Natale con i più piccoli 4 Un gioco cruci puzzle 5-6-7 Storia di San Nicolao 8-9 Costruire il calendario d’Avvento la parola dell’assistente Natale: la forza dirompente dell’attesa e della speranza La festa della famiglia È innegabile che il Natale, più di altre feste cristiane, ha subito una commercializzazione sfrenata che sembra non aver fine – direbbe il pessimista. Anche quest’anno le mercanzie natalizie sono apparse nei grandi magazzini ancora una o due settimane in anticipo rispetto agli anni scorsi: due mesi prima di Natale ed è già iniziato il business natalizio! In parte anche la Pasqua e la Solennità dei Santi (festeggiata, per modo di dire, all’americana e superstiziosamente come Halloween, ossia “Vigilia dei Santi”) hanno subito lo stesso destino. In molte famiglie, invece, la festività del Natale viene celebrata – giustamente – come la festa della famiglia e per la famiglia, con il giusto accento posto sulla grandezza dell’evento soprannaturale al centro di questa solennità, ossia la nascita del Figlio di Dio tra gli uomini, in quanto uomo–Gesù, ossia in quanto uomo–Salvatore. E questo fatto, ossia Gesù Cristo come ponte e mediazione fra il cielo e la terra, è la fonte della gioia del Natale. Ma collegata a questa Solennità, preceduta dal periodo dell’Avvento (4 settimane per i cattolici di rito romano; 6 settimane per quelli di rito ambrosiano) vi è la componente dell’attesa e della speranza. È indubbio che la Notizia della venuta in mezzo agli uomini dell’uomo–Dio Gesù Cristo, venuto a condividere la sorte dell’umanità ferita dal peccato e ad offrirle, nella libertà, un’opportunità di salvezza, è una “Buona” Notizia. D’altra parte il Salvatore non elimina il ma-le ed i pasticci che sono conseguenza del peccato e che ancora inficiano i rapporti tra Dio e l’umanità Spighe Novembre 2007 nonché tra i popoli e gli esseri umani. Semmai il Salvatore assiste coloro che hanno fede in lui ad affrontare i pasticci nei quali vengono (innocentemente o colpevolmente) coinvolti, aiutandoli con la sua Luce, la sua Forza, il suo Amore. Con la sua Luce indicando alla nostra limitata mente una strada; con la sua Forza sostenendo la nostra povera volontà e la nostra fragile libertà; con il suo Amore, infondendolo e riversandolo nei nostri piccoli cuori. L’aspetto dell’attesa di un tempo più perfetto o più perfettamente compiuto, l’aspetto della speranza in un mondo futuro rimane vivo ed intenso negli uomini amati da Dio ed a lui fedeli. L’attesa e la speranza rimangono due motori estremamente potenti del nostro vivere in questo pellegrinaggio terreno. Lo diciamo anche nella nostra sapienza popolare: “La speranza è l’ultima a morire”. E allora, nonostante la gioia del Natale – gioia imperfetta ed incompiuta, ancora segnata dai limiti umani e dai limiti di tempo e luogo –, questa festa ci proietta in avanti, verso un tempo in cui ogni cosa sarà compiuta perfettamente, al di là di qualsiasi tipo di male, anche al di là della morte stessa. In questo compimento speriamo; questo compimento attendiamo: anche questa è gioia natalizia. don Massimo Gaia Natale con i più piccoli Novembre 2007 Spighe gioco cruci puzzle Spighe Novembre 2007 storia di san Nicolao Novembre 2007 Spighe Spighe Novembre 2007 Novembre 2007 Spighe calendario dell’Avvento Spighe Novembre 2007 Novembre 2007 Spighe fai da te Costruisci il tuo calendario per l’Avvento! Cari bambini! Cari ragazzi! In quest’edizione speciale di Spighe vi proponiamo un calendario dell’Avvento un pò… speciale! Non si tratta del solito calendario in cui si aprono le finestrelle (non sapevamo dove mettere i ioccolatini!) e neppure di quello con tanti sacchettini e altrettante sorpresine (cucirli per tutti era un vero lavoraccio!). Andate a curiosare nelle pagine centrali del giornale. Avete visto quanti personaggi? Ognuno di essi ha accanto un numero. Sì, avete indovinato! Ogni giorno potrete ritagliare il personaggio col numero corrispondente (il primo dicembre il numero 1, il 2 dicembre il 2 e così via), poi lo colorate con le matite colorate o i pennarelli e lo incollate… dove? Un attimo di pazienza, qui di seguito ve lo spieghiamo passo per passo, anzi mano a mano! Buon divertimento! Occorrente: − 2 cartoni bianchi grandi almeno 30 cm x 70 cm − un po’ di tempera blu − una spugnetta (consumata) − pennello, piattino di plastica, giornali (per non sporcare il tavolo), grembiule (per non sporcare la pancia), poca acqua per diluire il colore − una ventina di stelline dorate autocollanti − un foglio di carta gialla 20 cm x 15 cm − striscioline di cartone marrone o grigio ritagliate da vecchie scatole − forbici, matita, colla bianca 1. Per fare il cielo: Dopo aver coperto il tavolo con i giornali e indossato il grembiule, preparate il colore blu nel piattino, versatevi un poco di acqua per diluirlo, girate bene col pennello. Prendete la spugnetta e tagliatela in 4 pezzi. Prendete un pezzo di spugna per mano, intingete le spugnette nel colore e tamponate un cartellone fino a colorarlo completamente. Quando è asciutto incollate le stelline dorate. 2. Per fare la terra: Prendete l’altro cartone e disegnate lungo il bordo sopra delle dolci colline. Ritagliate lungo la linea delle colline. Incollate questo cartellone su quello del cielo che avete fatto precedentemente, sovrapponendolo di almeno 7 cm. 10 Spighe Novembre 2007 3. Per fare la capanna Prendete il foglio di carta gialla 20 cm x 15 cm, in alto disegnate i due spioventi del tetto e tagliate via la parte che avanza. Ai bordi a destra e a sinistra incollate due strisce di cartone per fare le pareti e anche sopra per fare il tetto. 4. I personaggi Ogni giorno ritagliate e colorate il personaggio corrispondente alla data, poi incollatelo nel paesaggio al posto giusto. All’inizio si affacciano al paesaggio solo le piante e alcuni simpatici animaletti. Vi accorgere poi che ci sono dei bambini “moderni”: uno porta una stella, un altro indica la stella cometa, un altro ancora appoggia una candela per terra, altri cantano e suonano. Sono bambini come voi che aspettano ogni anno il Natale nel loro paese coperto di neve (chissà se arriva quest’anno?). Poi ci sono i personaggi di cui parla il Vangelo: i pastori con le loro pecore, i tre Re magi, tutti si avvicinano alla grotta dove già sonnecchiano il bue e l’asino. Infine ecco Giuseppe e Maria con in braccio Gesù Bambino: è Natale! Auguri!!! Un consiglio: appendete questo bel calendario in un posto ben in vista a casa vostra. Se ci sta anche sulla porta di casa. Così chi arriva a farvi visita riceve subito la bella notizia: in questa casa aspettiamo la venuta di Gesù, che rinnova il nostro cuore e ci ricolma d’amore! Novembre 2007 Spighe 11 cultura popolare I bambini raccontano Simboli del Natale STELLA Da sempre le stelle fanno sognare gli uomini. Che bello avere queste lucine anche nelle notti più buie! Le stelle ci fanno pensare alla bellezza, al mistero: nelle chiese antiche venivano dipinte sul soffitto delle chiese per rappresentare il Paradiso. Ancora oggi sono il simbolo della luce che proviene dall’alto: Gesù che nasce sulla terra! Poi c’è una stella famosissima, la “stella di Betlemme”, la “stella cometa” che si mette sopra il presepe! Il suo compito fu di condurre i tre re Magi dall’Oriente fino alla mangiatoia di Gesù. Le nostre strade, case, città, a Natale sono piene di luci: non dimentichiamo il significato vero del Natale, Gesù luce di mondo! ALBERO DI NATALE L’usanza di addobbare un abete o un pino viene dai freddi paesi dell’Europa del Nord. Le conifere sono l’ immagine della pianta sempre verde, che resiste al freddo. Inizialmente l’albero di Natale era addobbato con frutta (specialmente mele) e candele (che sono il simbolo e l’idea della luce PRESEPE San Francesco d’Assisi nel Medioevo “inventa” il presepe, ricostruzione della nascita di Gesù con delle statue ANGELO La notte in cui nacque Gesù gli angeli cantarono “Gloria a Dio e pace agli uomini che egli ama” e annunciarono la sua nascita ai pastori. Sono i messaggeri di Dio, pensa ad esempio a Gabriele, che portò a Maria l’annuncio della nascita di Gesù. 12 Spighe Novembre 2007 EPIFANIA – RE MAGI Epifania non significa “festa della Befana” ma “manifestazione”: Gesù si manifesta come salvatore e luce del mondo; i cristiani di rito ortodosso celebrano oggi il Natale. I Re Magi giunsero da Oriente per adorare il Bambino e gli offrirono tre doni regali (oro, incenso e mirra). ANNO ZERO In che anno nacque Gesù? Ma ovviamente nell’anno 0, visto che la nostra era viene appunto fatta partire da quell’avvenimento. In realtà… dobbiamo risalire a molti secoli fa quando un monaco, Dionigi, credette di potere stabilire l’anno preciso della morte di Erode, ma si sbagliò, perché il sovrano morì certamente nel 4 a.C. Più difficile invece risulta stabilire il tempo esatto del censimento di Quirino, che avvenne comunque fra il 7 e il il 6 a.C. Il sistema di Dionigi venne adottato molto lentamente; si può dire diffuso solo nel IX sec. d.C. (al tempo di Carlo Magno). Oggi gli storici sono concordi nel ritenere che Cristo nacque cinque o sei anni in anticipo rispetto ai calcoli del monaco…quindi noi saremmo nel 2012! 25 DICEMBRE Il 25 dicembre divenne il giorno in cui l’anno cominciava; la Chiesa accolse questa data con gioia perché il giorno di Natale veniva così a sovrapporsi alla celebrazione del solstizio d’inverno e alla festa di Mitra, dio della luce, che gli antichi festeggiavano proprio il 25 dicembre. La datazione dalla nascita di Cristo si è imposta in tutto il mondo, indipendentemente dalla religione praticata. DONI Il regalo più bello è Dio in mezzo a noi, Gesù nasce in mezzo a noi. I doni che ci facciamo ricordano la gratuità, l’accoglienza, non sono beni di consumo! Gesù ci insegna che il dono più bello che possiamo agli altri è… donare noi stessi! Novembre 2007 Spighe 13 leggere il Natale Tante proposte per un regalo furbo tutto da raccontare Sfogliando il Natale dei libri Dalle vetrine e dagli scaffali dei negozi Babbi Natale, renne, gnomi, folletti e pupazzi di neve ammiccano ai bambini. Ma chi ha rapito il festeggiato? Occorre donare ai nostri bambini il vero significato del Natale: raccontiamo loro l’Avvenimento di Gesù, Figlio di Dio, che si fa uomo in un bambino a Betlemme! Questo dono resterà nel loro cuore per tutta la vita! Per aiutarci in questo importante compito un buon libro, variopinto e piacevole, è senz’altro utile, e si può trasformare in un simpatico e gradevole regalo per figli, nipoti o piccoli amici. Curiosando tra i libri di alcuni grandi magazzini e sui ripiani di una biblioteca per ragazzi, mi sono accorta che trovare libri che narrino la nascita di Gesù non è così facile. Mi sono invece entusiasmata nella Libreria San Vitale di Chiasso, scoprendo libri coloratissimi, interattivi, allegri… li avrei acquistati tutti per tanti regalini a piccini che amo! Visitando poi il sito delle case editrici Elledici o Paoline vi sono anche pubblicazioni dedicate a sacerdoti, animatori parrocchiali, catechisti e famiglie sulla preghiera in tempo d’Avvento, la Novena, attività creative natalizie (presepi, decorazioni), giochi enigmistici sul Natale, recite, CD di canzoni natalizie,… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per diffondere il lieto annuncio della Nascita di Gesù, il gruppo genitori della mia parrocchia organizza una bancarella di libri natalizi e calendari d’Avvento adatti a bambini in tenera età fin su alle scuole medie. Ne ho scelti alcuni che vi presento brevemente. Questo Natale prendete sulle ginocchia i vostri bimbi e raccontate loro l’Avvenimento più grande di tutta la storia dell’umanità: Dio si è fatto uomo, in Gesù! Maria Elena Gianolli UNA COMETA A NATALE Marcus Pfister Ed. Nord-Sud Quanti di voi hanno dimestichezza con i libri dell’infanzia sorrideranno riconoscendo il papà del pesciolino Arcobaleno, che trova la felicità donando le sue squame brillanti oppure ricorda le tenere avventure del bianco coniglietto Fiocco. In questo libro, finemente illustrato, spicca una stella cometa formata da centinaia di stelline brillanti. La stella corre di pagina in pagina e affascina i pastori, poi i Re Magi ed infine gli animali del bosco. E tutti, presi da stupore e dal desiderio di conoscere il nuovo Re, s’affrettano seguendo la magnifica stella, giungendo alla stalla dove il Bimbo, sorridente e luminoso, riposa vegliato da Maria e Giuseppe. GLI ANGELI DI NATALE testo Fulvia Degl’Innocenti e illustrazioni Silvia Colombo Ed. Paoline Angelo, dal greco, significa messaggero. Perché si compisse la venuta del Messia gli angeli hanno avuto parecchie missioni da compiere. Disegnato con delicatezza, lieve e candido, ogni angelo si mostra in azione. Gabriele dà l’annuncio a Maria, che poi si reca da Elisabetta, un altro parla in sogno a Giuseppe, un altro custodisce i giovani sposi nel viaggio verso Betlemme, ne vediamo poi una schiera cantare il sublime Gloria ai pastori, poi un angelo dissuade i Magi dal ritornare da Erode ed un altro sollecita Giuseppe a fuggire in Egitto con Maria per mettere in salvo Gesù e veglia sul loro cammino. TUTTI AL SICURO NELLA STALLA testo Mig Holder e illustrazioni Steve Smallman Ed. Elledici Il protagonista di questa storia è un asino. Non un asino qualunque. Un asino che nessuno vuole più, un sacco d’ossa, che 14 Spighe Novembre 2007 non rende più. Un asino che compirà un lungo viaggio col suo nuovo padrone, che non ha trovato niente di meglio, il suo nome è Giuseppe. Portando in groppa Maria sente che per la prima volta qualcuno gli vuol bene. Con la sua cocciutaggine salva persino la giovane mamma in dolce attesa. Dopo alcune avventure finalmente giungono in salvo nella stalla e nell’ultima pagina sorprendentemente grande, l’asinello e tanti piccoli amici fanno un’enorme scoperta! UN MAGICO NATALE Testo Tim Dowley e illustrazioni di Helen Prole Ed. Paoline Questo non è solo un libro, ma anche un piacevole gioco. Grazie alle speciali pagine magnetiche, che rappresentano la scena, e una serie di simpatici personaggi e animali calamitati, il piccolo lettore può illustrare i vari momenti della storia del primo Natale. È un libro particolarmente adatto ai più piccoli, poiché i testi sono semplici e le illustrazioni davvero divertenti. IL GRANDE PUZZLE DI NATALE Testo Tim Dowley e illustrazioni di Helen Prole Ed. Elledici Cambia l’editore, restano gli autori. Anche questo è un allegro gioco che narra il primo Natale. Il bambino assembla il puzzle di 32 pezzi molto grandi con una splendida illustrazione e vi attacca i personaggi autoadesivi (attacca-stacca). Giocando col bambino (già a partire dai due anni) l’adulto può narrargli in modo piacevole e accattivante il vero senso del Natale. LA NOTTE SANTA Testo di Julie Hanna e illustrazioni di Chiara Amata Ed. Velar e Segretariato generale delle missioni francescane Alcuni di voi conosceranno già semplice e sorridente San Francesco disegnato dalla Suora Clarissa Chiara Amata. In questo libro l’autrice americana Julie Hanna narra il desiderio di San Francesco di condurre tutta la gente più vicina a Gesù, Dio fatto uomo per noi. Quindi inventa un modo originale per destare stupore e gratitudine: per la prima volta nella storia viene allestito il Presepe! E il Creato collabora a renderlo bello ed eloquente in tutta la sua umiltà. STORIE DI NATALE, D’AVVENTO E D’EPIFANIA Bruno Ferrero Ed. Elledici Anche questo è un nome noto, Bruno Ferrero scrive storie che sembrano per bambini, ma che colpiscono dritto al cuore degli adulti, a volte commuovono, a volte punzecchiano, a volte sono un vero scossone. Questo libro raccoglie oltre 50 storie che riguardano l’Avvento, il Natale e l’Epifania. Alcune sono tradizionali, molte altre sono moderne e cercano di tenere vivo l’eterno spirito del Natale, anche in mezzo al traffico, ai computers e ai videogiochi. Alcune di queste storie possono essere usate, ad esempio, a scuola, o nella catechesi o ancora durante la Novena, sono magnifici spunti per riflessioni e animazioni. IL QUARTORE Testo di Mig Holder e illustrazioni di Tony Morris Ed. Elledici Il quarto Re? Ma non erano solo tre? Già! La storia dei primi tre Re è narrata nel Vangelo, e la conosciamo. Questa storia, invece, è una affascinante leggenda. Anche Artabano, il quarto Re, vide la stella in oriente e s’incamminò per andare a trovare Gesù. Ma il suo viaggio non andò così liscio come pensava. Incontrò un ferito, una donna a cui il soldato voleva ammazzare il figlioletto in fasce, una schiava,… Vagò per mesi e anni, finché incontrò finalmente Gesù, ma non era più un bambino… E cercando Lui aveva scoperto il segreto della vita, parola di Gesù. Illustrazioni bellissime e testo elaborato, senz’altro adatto per ragazze e ragazzi più grandi. Novembre 2007 Spighe 15 G.A.B. 6600 LOCARNO 4 Ritorni a Amministrazione «Spighe» Corso Elvezia 35 6900 Lugano il teologo risponde Mettersi alla presenza di Dio Si può dire “Chi non ama Gesù sia maledetto”? Mai, noi dobbiamo solo benedire, dir bene, lodare Dio per la sua bontà infinita e cercare di vedere un riflesso di essa in ogni prossimo. È possibile che chi ha conosciuto la verità e poi si è chiuso ad essa non abbia più la possibilità del perdono? L’autore della lettera agli Ebrei fa questa affermazione per destare quei cristiani che, dopo lo slancio iniziale, si sono assopiti e non partecipano più alla vita della comunità. L’autore vuol certo far capire che il Vangelo va preso sul serio. Alla misericordia divina non ci sono però limiti. Se noi, pur miserabili, siamo richiesti di perdonare anche a chi non ci chiede scusa settanta volte 16 Spighe Novembre 2007 sette e cioè sempre, quanto più la divina misericordia farà miracoli d’amore per tutti. Il Crocifisso attira tutti a sé. Ma dobbiamo ammettere che Dio non può salvare colui che ostinatamente vuol chiudersi in modo definitivo alla Luce. Speriamo che non ci sia nessuno in questa situazione paradossale. Pregare significa mettersi alla presenza di Dio? Certamente. Ma si noti come noi siamo sempre davanti a Lui e in Lui. Questa certezza dovrebbe portarci a sentirci in costante azione di grazie. La preghiera non è tanto un nostro parlare a Lui, quanto un ascoltare Lui, che ci chiede di aiutarlo perché il suo regno d’amore venga nel mondo intero. Tra preghiera attuale (rosario) e abituale (unione con Dio) c’è un intimo nesso e possiamo dire che le due forme si fondono là dove si cerca di vivere nell’amore, al servizio del prossimo, vicino e lontano, straniero o concittadino, amico o nemico che sia. don Sandro Vitalini Responsabile: Luigi Maffezzoli Redazione Davide De Lorenzi Michele Macchi Chantal Montandon Carmen Pronini Redazione-Amministrazione Corso Elvezia 35 6900 Lugano Telefono 091 950 84 64 Fax 091 968 28 32 [email protected] CCP 69-1067-2 Abbonamento annuo fr. 25.– Sostenitori fr. 30.– TBL Tipografia Bassi Locarno