Il nucleo - dst.unisannio.it

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LA CELLULA
E’ noto che gli organismi viventi sono costituiti da cellule e che:
La cellula è l’unità fondamentale dei viventi.
Tuttavia questa asserzione riguarda l’inizio dei ragionamenti che hanno portato alla teoria
cellulare. La cellula è stata intesa per lungo tempo, nel senso classico, provvista di un nucleo, senza
considerare diverse eccezioni che riguardano cellule plurinucleate (fibre muscolari, elementi dei canali
secretori, ife, ecc.) o strutture derivanti da cellule.
La teoria venne pertanto riformulata da Schwann e Schleiden:
Gli organismi viventi sono costituiti da cellule o prodotti di cellule.
Ma anche questa asserzione può non essere appropriata per i microrganismi più semplici(Virus).
Un’altra affermazione importante che riguarda l’essenza delle cellule venne enunciata da Wirchow:
Le cellule producono altre cellule in continuità nel tempo.
In base a ciò, si comprende come tutte le cellule derivino da altre cellule.
Attualmente la teoria cellulare mette in evidenza due punti:
1. Cellule o prodotti di cellule sono le unità di struttura e funzione degli organismi
2. Tutte le cellule derivano da cellule preesistenti
Si è accennato in precedenza al fatto che le cellule prive di nucleo non possono avere introni. Abbiamo
dato perciò per scontato che esistano cellule con nucleo e cellule prive di nucleo. Anzi per la verità
dovremmo parlare di organismi con cellule nucleate e organismi con cellule non dotate di nucleo
che corrispondono a due gruppi fondamentali: Eucarioti e Procarioti.
Le cellule degli Eucarioti hanno una compartimentazione ben definita, con sistemi di
membrane, un nucleo delimitato da membrana e veri e propri cromosomi, i procarioti
mancano di ciò.
L'organello più evidente, all'interno di una
cellula, è il nucleo; ha una forma
rotondeggiante ed è avvolto da un involucro.
Il nucleo è l'organulo maggiormente coinvolto
nel processo riproduttivo.
È composto da una particolare molecola, il DNA,
e da proteine, che assieme formano la
cromatina.
Quando la cellula è attiva questa sostanza ha una
struttura che richiama una collana di perle
mentre, quando la cellula sta per riprodursi, forma
dei corpuscoli detti cromosomi.
Il diametro medio del nucleo è di 5mm.
Esso è racchiuso da due membrane
concentriche che, separano ciò che è
contenuto all’interno, dal citoplasma
circostante e che formano l’ involucro
nucleare.
Involucro nucleare
L’involucronucleare
nuclearee’èdato
costituito
da due membrane (ciascuna con spessore di
L'involucro
dal ripiegamento
6,5nm) separate
spazio di 10-30nm.
del reticolo endoplasmatico
attornodaaluno
nucleo.
La superficie dell’involucro rivolta verso il nucleoplasma è rivestita da uno strato
proteico fibroso più o meno denso dello spessore di circa 100nm, la lamina
nucleare, probabilmente derivante da filamenti intermedi del citoscheletro.
Si suppone che tale lamina rivesta un ruolo nel “legare” la cromatina all’involucro.
La superficie della membrana esterna rivolta verso il citosol è cosparsa di ribosomi,
talora in intensa attività di sintesi.
Lo spazio intermembrana (perinucleare) è in continuità col lume del reticolo
endoplasmatico
in definitiva
l’involucro
nucleare
essere inteso
È costituito daruvido;
due membrane,
ognuna
delle quali
è un potrebbe
doppio strato
come se
fosse costituito
dal RE.
fosfolipidico. Quella esterna
è associata
a ribosomi,
quella interna no.
Di regola in ogni cellula è presente un solo nucleo.
La continuità tra involucro nucleare e RE e tra
RE di cellule adiacenti, mediante i
plasmodesmi, permette la comunicazione fra
nuclei di cellule diverse e la sincronizzazione di
alcuni eventi.
I pori nucleari
L’involucro nucleare è costellato di strutture chiamate Pori Nucleari,
che occupano circa il 10%della superficie cellulare; mettono in
comunicazione il comparto nucleare con quello citoplasmatico.
Il complesso del poro nucleare sembra essere organizzato e
mantenuto in sito da un’altra struttura, la lamina nucleare. Questa
è costituita da una rete di proteine fibrose, le lamìne, che
tappezzano la superficie interna della membrana nucleare interna
collaborando a dare forma al nucleo e a organizzare i cromosomi
con i quali è a contatto.
Nucleus with
Nuclear Pores
(TEM x73,200).
The cytoplasm also
contains
numerous
ribosomes
Pori nucleari
Anotherdei
waypori
of visualizing
Il diametro
varia da 20nuclear
a 100nm. Ogni
One
the
techniques
used
study
pores
freeze-fracture/freeze
poroisofèvia
formato
da circa
100toproteine
pore complexes
called
etch.nuclear
Thisdiverse(nucleoporine).
protocol
involves is
the
rapid
"negative
staining".
This protocol
freezing
of structures
followed
by
Strutturalmente
il membranes
complesso
èare
formato
depositsThe
heavy
metal stains
aroundda due
fracturing.
anelli,
uno
sulla membr.
nucleare
interna(anello
structures
and delineates
their
cleaved
along
their
lipid
bilayer
and
nucleare)
uno
su to
quella
esterna(
anello
surface
structure.
When
placed in
an
either
the ed
face
next
the cytoplasm
electron citoplasmatico).
microscope,
thethe
heavy
(protoplasmic
or P face) or
metal around
theof
structure
retards
extracellular
(E) face
Gli
8 granuli
dell’anello
e the
il granulo
al centro
the electron
beam.
The
membrane
is shown.
Then,
astructure
replica is
sono
formati
da RNA
filamentoso.
itself
allows
the electron
made
of the
membrane
by beam to
pass and heavy
this activates
the the
evaporating
metal over
emulsion.
Thus,
a
surface.
replica
is what isal
viewed
Iphotographic
PoriThis
Nucleari,
servono
passaggio
di
"negative"
image
is created
the
ingrandi
the
transmission
electron
molecole
come
l’ RNAinmessaggero
microscope.
dalphotograph.
nucleo al citoplasma, è comunque una
struttura dinamica, specializzata nel
trasporto selettivo di molecole attraverso
l’involucro nucleare.
Dentro il nucleo troviamo la cromatina, un complesso di DNA e proteine.
Quando il nucleo sta per dividersi la cromatina si condensa in grandi strutture
visibili al microscopio ottico, i Cromosomi
La Cromatina può presentarsi in due forme : l'EUCROMATINA e
l'ETEROCROMATINA
eterocromatina, formata da sequenze ripetute per la maggior parte non
tradotte, eucromatina costituita da sequenze ricche di geni.
L'Eucromatina è la cromatina che si
colora debolmente ed è
spiralizzata durante l'interfase, ma
si condensa durante la mitosi.
La maggior parte del genoma è
costituito da Eucromatina.
Funzionalmente l'eucromatina è
geneticamente attiva, vale a dire
contiene geni che vengono
espressi
http://www.euchromatin.net/
L'Eterocromatina
è la cromatina che si colora intensamente, questo avviene perchè la regione
di cromatina implicata è più condensata dell'Eucromatina.
A differenza dell'eucromatina, l'eterocromatina è geneticamente inattiva, o
perchè non contiene geni o perchè i geni in essa contenuti non possono
essere espressi
Possono essere due classi di eterocromatina:
L'ETEROCROMATINA COSTITUTIVA è geneticamente inattiva, un
esempio è rappresentato dell'eterocromatina dei centromeri e dei
telomeri.
L'ETEROCROMATINA FACOLTATIVA è la cromatina che ha la
potenzialità di condensarsi allo stato eterocromatico.
L'eterocromatina è localizzata in uno strato subito al di sotto della
membrana nucleare e attorno al nucleo
Ogni cromosoma è infatti
organizzato in anse funzionali
attorno ad un asse proteico.
Ogni ansa a seconda dello stato di
attività dei geni che contiene, sarà
più o meno strettamente
impacchettata.
I cromosomi
I cromosomi sono strutture presenti nel nucleo delle cellule eucariotiche,ma che si
rendono evidenti soltanto durante la divisione cellulare.
Ogni cromosoma eucariotico è costituito da una molecola di DNA a
Sono costituiti
due filamenti
tra loro paralleli
e avvolti
a spirale
doppiadaelica
lineare ininterrotta
che
si estende
in detti
tutta la sua
CROMATIDI,
suiequali
compaiono
di cromatina
che
è una sostanza
natura
lunghezza
contiene
una granuli
quantità
in peso di
proteine
circa di
doppia
proteica contenuta nel nucleo
di tuttealaquella
cellule.del DNA.
rispetto
Il cromosoma consiste, quindi di un complesso di DNA,
proteine cromosomiche (istoni), questo complesso si
definisce cromatina.
Cariotipo di mais
I cromosomi possono essere analizzati, con opportune tecniche, al microscopio ottico,
quando la cellula sta per replicarsi (metafase della meiosi o della mitosi) ed ha duplicato e
condensato il suo DNA .
E' solo in questa fase che i cromosomi si rendono visibili come entita' distinte, sono
distinguibili, un braccio corto,p, ed un braccio lungo,q.
I cromosomi possono, quindi, venire ordinati in base alle dimensioni, alla posizione del
centromero (quella specie di "strozzatura" che tiene uniti i due filamenti cromatidi) ed al tipo
di bande prodotte da specifiche colorazioni.
L'ordinamento che si ottiene viene definito "mappa cromosomica"o"cariotipo".
has eight pairs of middle centromeres, two pairs of submedian
region centromere chromosomes.
Il cariotipo o mappa cromosomica praticamente consiste nella fotografia
dei cromosomi di un individuo.
-
-
Nel cariotipo i cromosomi vengono ordinati in base a caratteristiche
definite:
dimensioni in ordine decrescente di grandezza(il cromosoma 1 e' il piu
lungo).
Lunghezza relativa delle braccia
Posizione del centromero
Colorazione e bandeggio che consente l'esatta identificazione di ogni
coppia di cromosomi.
Le tecniche di colorazione permettono di ottenere il bandeggio, definendo
le
bande cromosomiche caratteristiche per ogni coppia e utilizzabili per il
loro riconoscimento.
Le bande presenti su ogni cromosoma sono indicate con un numero
crescente
dal centromero verso il telomero.
A seconda della posizione del centromero si possono distinguere cromosomi:
In ogni cromosoma
distinguere
2
- metacentrici in cui il centromero
e' in posizione possiamo
centrale il braccio
pe
(p e q) tenuti assieme da un perno
il braccio q hanno dimensionibracci
quasi uguali
centrale e'
proteico
definito
Centromero
- submetacentrici in cui il centromero
in posizione
intermedia
il braccio
La posizione
del centromero e' fissa in ogni
p e' piu' corto rispetto al braccio
q
cromosoma
e permette
diilclassificarlo
- acrocentrici in cui il centromero
e' in posizione
terminale
braccio
orientando il braccio p verso l'alto.
corto praticamente e' inesistente
Nei cromosomi acrocentrici
presenti
alcuni
corpuscolisono
rotondeggianti
Le sono
estremità
dei
cromosomi
denominate
detti satelliti.
Telomeri.
I satelliti contribuiscono alla formazione del nucleolo.
Cromosoma
metacentrico
Cromosoma
submetacentrico
Comosoma acrocentrico
Ad ogni replicazione del DNA un pezzettino dei Telomeri viene perso e la loro
lunghezza originaria è ripristinata da un enzima denominato Telomerasi che si
occupa di aggiungere nucleotidi alla fine della molecola di DNA. Questo processo
sembra fondamentale in maniera opposta sia per l'invecchiamento cellulare sia per
l'insorgenza dei tumori.
Ogni cromosoma contiene una lunga molecola di DNA (assieme a specifiche
proteine) la quale contiene le informazioni che sono necessarie al funzionamento
della cellula (e che verranno trasmesse alle cellule figlie)
In ogni specie i cromosomi si
presentano con un numero e una
struttura caratteristici.
Tutte le cellule di un dato organismo
hanno lo stesso numero di cromosomi
(ad eccezione dei gameti che ne
hanno esattamente la metà)
ORGANIZZAZIONI TRA DNA E ISTONI A
FORMARE I CROMOSOMI
FISH
GliLeistoni
sono
le proteine più
sequenze
cromosomiche
possono essereassociate
studiate meglio
abbondanti
ai
con l'applicazione
di varie
cromosomi,
sono
proteine
tecniche relativamente
di cui molto
basiche
piccole;
importante risulta essere la FISH.
vale
a dire al loro pH cellulare
Questo metodo permette di
hanno
carica
netta positiva,
colorareuna
in modo
fluorescente
i
ilsingoli
che facilita
il loro
legame al
cromosomi
eucariotici
in corrispondenza di punti di
DNA.
localizzazione di geni o di
Al DNA eucariotico sono
sequenze di DNA specifiche
associati 5 tipi di istoni: h1h2A-h2B-h3-h4
Gli istoni
Il loro ruolo fondamentale è quello di organizzare il
DNA, compattandolo in modo tale da consentire
alle cellule di conservarlo in un volume ristretto
come quello del nucleo.
La famiglia degli istoni comprende le proteine H1,
H2a, H2b, H3 e H4. Due proteine H2a, due H2b,
due H3 e due H4 si uniscono a formare un
ottamero, detto nucleosoma.
I nucleosomi hanno un diametro di circa 11nm, ed il
DNA vi si avvolge intorno per quasi due giri (un
giro e tre quarti)dando luogo al solenoide..
Tra un nucleosoma e l'altro, è presente il DNA detto
linker, che può variare in lunghezza tra poche basi
fino a circa 150.
H1 pare prendere contatto proprio con il DNA linker,
tuttavia il suo ruolo preciso non è ancora del tutto
chiarito. I vari nucleosomi uniti dal DNA linker
assomigliano quindi ad una collana di perline, e
formano la cosiddetta fibra da 10nm.
Gli istoni ed i nucleosomi da loro formati,
non vanno tuttavia pensati come entità
completamente passive con funzioni
puramente strutturali.
Gli istoni infatti sono soggetti ad un gran
numero di modificazioni posttraduzionali, tanto è vero che è ormai
evidente l'esistenza di un vero e proprio
"codice istonico".
Le modificazioni post-traduzionali che
interessano gli istoni possono essere
acetilazioni (su residui di lisina),
metilazioni (su arginine e lisine),
fosforilazioni (su serine e treonine),
ubiquitinazioni, ecc…
Questo "codice istonico" stabilisce, ad
esempio, quali siano le regioni di DNA
accessibili dall'apparato trascrizionale, ed è
quindi di fondamentale importanza nei
meccanismi di regolazione dell'espressione
genica.
IL NUCLEOLO
Il
nucleolo
è
implicato
nella
sintesi
di
uno
speciale RNA che
serve da costituente
dei ribosomi (RNA
ribosomiale).
Il nucleolo-struttura e funzione
L’involucro nucleare fa da barriera tra i processi
genetici fondamentali della duplicazione del
DNA e della sintesi dell’RNA.
L’involucro nucleare racchiude un’altra struttura,
non dotata di membrana, ad elevato grado di
organizzazione: il nucleolo
Un nucleolo funzionante è necessario per il
trasferimento dell’ RNA dal nucleo al
citoplasma. L’inattivazione del nucleolo con
un microfascio di luce UV inibisce il
passaggio di RNA in seno al citoplasma.
Il nucleolo è necessario
perèun
corretto
svolgersi della
mitosi,
durante
Il nucleolo
la sede
di produzione
degli
rRNA
e la quale
scompare, è presente
nel nucleo durante
le fasi G1,che
S e si
G2.
In effetti, dal
importanti
dell’assemblaggio
dei ribosomi,
muovono
alterazioni dei nucleoli provocano il blocco delle cellule in fase G2, che precede
nucleo verso il reticolo endoplasmatico rugoso, sito di
la mitosi o fase M. Il trattamento del nucleolo con un microfascio di luce UV
sintesi delle
proteine.
inibisce la divisione
cellulare.
Se durante l’interfase e subito prima della
Il
trasporto
può
avvenire
perè diffusione
o per
trasporto
scomparsa del nucleolo la sintesi proteica
bloccata con
acticromo
o con
cicloesimide, laattivo.
mitosi ha luogo, ma i nuclei non possono riformarsi.
Il numero dei nucleoli eguaglia di solito il grado di plodia: ci
sono 2 nucleoli nelle cellule diploidi, 1 nelle aploidi, 4 nelle
tetraploidi e così via.
Spesso però i due nucleoli di una cellula diploide possono
fondersi in un’unica struttura, oppure possono esservi
numerosi nucleoli per cellula, come accade per le cellule
germinali
La cromatina di un determinato cromosoma, in un’area per lo più
compresa fra due tratti di eterocromatina detta nucleolo-associata,
presenta una sequenza di alcune centinaia di geni a forma di spazzolino
che costituiscono la porzione fibrillare o interna del nucleolo (F).
La porzione granulare del nucleolo (G) è formata dai complessi di
rRNA e proteine, precursori delle unità ribosomiali maggiori e
originati dalla porzione fibrillare.
Al microscopio ottico il nucleolo si presenta come un granulo
molto rifrangente, rotondeggiate oppure ovale, situato in
posizione eccentrica, in rapporto con masserelle di
eterocromatina (eterocromatina nucleolo-associata) che lo
circondano più o meno completamente in forma d’anello.
Il nucleolo si presenta con le seguenti strutture:
-cromatina perinucleolare, che si dispone a fascia, circondando
più o meno completamente il corpo del nucleolo. Questa
cromatina perinucleolare presenta proprietà fisiche singolari
che permettono di isolare i nucleoli intatti ricorrendo
all’ultracentrifugazione.
Il calcio indurisce questa zona di cromatina e, in assenza di
calcio, il nucleolo si gonfia e perde le sue caratteristiche
morfologiche.
- corpo nucleolare, in genere sferico, che corrisponde alla
porzione di nucleolo circondata da cromatina
perinucleolare.
FINE
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