COMUNICATO STAMPA 23 ottobre 2014 LE OFFICINE DEI

COMUNICATO STAMPA
23 ottobre 2014
LE OFFICINE DEI BAMBINI
Prende il via il 26 ottobre alle Officine Solimano una stagione
specifica pensata per i bambini e le loro famiglie, con spettacoli
teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri della School of
Rock
Le Officine Solimano sono nate con il progetto di creare occasioni di divertimento culturale di
qualità e con prezzi accessibili, differenziate per un target molto ampio, per gli interessi artistici, per
il genere delle proposte e per l’età. Da qui nasce il desiderio di creare una stagione specifica per i
bambini e le loro famiglie.
A tale scopo, le Officine Solimano, con il sostegno del Comune di Savona ed il contributo di
Acquedotto di Savona S.p.A., promuove il progetto “Le Officine dei bambini”, iniziato nella
passata stagione, che prende corpo quest'anno con un calendario specifico annuale programmato
con inizio per il 26 ottobre.
“Siamo lieti di sostenere – dichiara l'Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Elisa di Padova –
questa rassegna, rivolta ai bambini e, al contempo, alle loro famiglie; un'importante opportunità,
dunque, di arricchimento culturale che va ad aggiungersi alle iniziative rivolte ai bambini promosse
da soggetti come i nostri musei e la nostra biblioteca”.
Il progetto comprende otto spettacoli teatrali (programma qui di seguito), tre proiezioni
cinematografiche e tre incontri della School of rock (programma in via di definizione).
Tutti gli spettacoli sono aperti anche ai non tesserati, con biglietto d'ingresso è euro 6 per gli adulti
ed euro 5 per i bambini (ad eccezione dello spettacolo Gobbolino ad ingresso gratuito perché
realizzato nell'ambito di un progetto del distretto socio sanitario n. 7 Savonese finalizzato all'affido
familiare).
Come detto, la rassegna prende il via Domenica 26 ottobre, ore 17, con “Raperonzola”,
spettacolo per bambini del Teatrino dell’Erbamatta, di e con Daniele Debernardi. Con questa storia
antica che parla di dame, streghe e cavalieri le cui origini risalgono addirittura al 1600, i Cattivi
Maestri aprono la nuova stagione teatrale dedicata alle famiglie; un appuntamento mensile di teatro
per l'infanzia che unisce le produzioni dei Cattivi Maestri ad alcune tra le più prestigiose compagnie
di teatro ragazzi dell'Infanzia: dopo l'Erbamatta, RAT-Teatro dell'Acquario di Cosenza,
Pandemonium Teatro di Bergamo, Teatro del Piccione di Genova.
“Raperonzola”
La storia che lo spettacolo racconta ha origini antiche (le prime versioni risalgono al 1600) e, come spesso
accade, si è diffusa in tutta Europa con alcune variazioni, ma i personaggi e i luoghi sono rimasti gli stessi.
Lo scrittore italiano Cesare Basile nel 1600 pubblicò Petrosinella, Italo Calvino la ripropose nella raccolta
delle fiabe italiane come Prezzemolina e in Germania i fratelli Grimm scrissero Raperonzolo. Ed è proprio da
questa versione che nasce uno spettacolo frizzante e ricco di comicità, dedicato alla figura femminile, alle
madri, alle figlie e alle… orche!
Raperonzola è l'avventura di una fanciulla dalle lunghe trecce e di un'orca che la tiene prigioniera in una
torre, fino all'arrivo di un principe che la libererà. Su questa semplice trama nasce uno sviluppo scenografico
magico per gli occhi di chi guarda. Dentro a una specie di “torre di Babele” che gira su se stessa, ispirata alle
sculture dell'artista trentino Pietro Weber, si svolge tutta la storia. I protagonisti sono grandi pupazzi mossi a
vista dal narratore che convive con loro: raccontando, litigando e muovendo tutto in una armonia di suoni e
rumori che caratterizza i vari stati d'animo. È uno spettacolo comico e poetico che promuove una riflessione:
la vita è un ciclo continuo, dove qualcosa finisce qualcos'altro comincia.
Questi gli altri appuntamenti della rassegna teatrale:
- Sabato 29 novembre, ore 19 e Domenica 30 novembre, ore 17
Gobbolino, il gatto della strega
Compagnia Cattivi Maestri
Spettacolo per bambini, progetto del Distretto socio sanitario n.7 Savonese finalizzato per l’
affidamento familiare. Compagnia Cattivi Maestri. Regia di Antonio Tancredi.
dell’affidamento familiare in tutte le sue possibili forme, sono previste queste due due rappresentazioni. Lo
scopo dell’iniziativa è la valorizzazione della risorsa famiglia e il rafforzamento della rete di solidarietà e
appoggio ai minori e ai nuclei più fragili che necessitano di sostegno e solidarietà da parte dell’intera
comunità. Lo strumento affido è inteso come una risposta flessibile ai bisogni sempre più variegati e
complessi dei bambini e delle loro famiglie. E ben si addice a una riflessione su questo la vicenda di
Gobbolino, il gatto creato nel 1942 dalla scrittrice inglese Ursula Moray Williams. Nato gatto di strega, nero e
con gli occhi verdi, Gobbolino, che ha una zampina bianca e gli occhi blu e trema di paura all'idea di volare
su una scopa, vuole diventare gatto di casa. Comincerà così un susseguirsi di viaggi e avventure alla ricerca
della famiglia giusta.
- Domenica 14 dicembre, ore 17
Nel Paese delle scarpe rotte
Teatro del Piccione
Spettacolo per bambini del Teatro del Piccione. Scritto da Massimiliano Caretta, Cosimo
Francavilla, Paula TiTjen e Antonio Tancredi. Con Antonio Tancredi e Cosimo Francavilla.
Musiche dal vivo di Cosimo Francavilla. Scene e costumi di Valentina Albino. Regia di Antonio
Tancredi. Adatto a un pubblico dai sei ai novantanove anni.
Peppino il ciabattino e Franchino, il suo amico musicista, raccontano insieme, con parole e musica, le
piccole e grandi storie di un paese dove i cucchiai figliano, le vacche scodellano uova d’argento e i
candelieri muoiono, dove tutto può cambiare se qualcuno sposta una scarpa e dove, nonostante la povertà,
c'è sempre un motivo per far festa. Storie di sapore antico, ma argute e divertenti come lo sono quelle della
tradizione yiddish, riportate in questo caso tra i paesaggi e le sonorità del nostro Sud. Ma il Sud che ne esce
fuori è completamente reinventato, un luogo dell'anima, forse solo immaginato, un piccolo paese dove c’è chi
ha qualcosa e chi niente. Ma un giorno Tonino, uomo povero ma ricco d’ingegno, uomo con moglie e sette
figli, bussa alla porta del più ricco e avaro del paese con tre cucchiai e un’idea in testa... La storia è il libero
adattamento di un racconto della tradizione popolare yiddish, raccolto dalla penna di Isaac Bashevi Singer,
uno degli autori che ha contribuito a conservare la cultura e la lingua di un mondo antico e vivace sradicato
dalla barbarie della guerra. Un mondo quasi fiabesco come quello raffigurato nei quadri di Chagall, in cui
tutto può succedere... Un mondo semplice, dove la meraviglia
si intreccia col quotidiano ed è forte il
desiderio di festeggiare la vita.
- Sabato 24 gennaio 2015, ore 19
Il Piccolo Principe
RAT – Teatro dell’Acquario
spettacolo per grandi e piccini di RAT – Teatro dell’Acquario. Con Maria Marino e Francesco
Aiello. Luci e audio Eros Leale e Geppino Canonaco. Adattamento teatrale, scene e regia Dora
Ricca.
Il Piccolo Principe di Antoine De Saint- Exupéry è un capolavoro della letteratura, non solo per ragazzi. È un
racconto allegorico sulla nostra avventura umana, una parabola sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e
sull’amore, sulla paura e il coraggio, sulla morte e la speranza. È la storia di un incontro tra un pilota, caduto
con il suo aereo in avaria nel deserto del Sahara, e un bambino, abitante di un asteroide, poco più grande di
lui. La trasposizione teatrale, affidandosi ad attori, pupazzi e immagini, ne segue interamente il clima e la
storia, puntuale anche nei flashback e nel viaggio interstellare. Il viaggio tra gli asteroidi surreali traccia
fedelmente i caratteri dei personaggi che si incontrano: il Re, il vanitoso, l’ubriacone, l’uomo d’affari, il
lampionaio, il geografo. Ognuno di questi incontri insegna qualcosa al Piccolo Principe che, quando scende
sulla terra, è pronto per altre esperienze. Una volpe gli farà scoprire il vero significato dell'amicizia («non si
vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi»), ma l'incontro più enigmatico avviene con un
serpente, simbolo di trasmutazione: quando il Piccolo Principe avrà nostalgia per il suo pianeta e il desiderio
di tornare dalla sua rosa, non esiterà a chiedergli aiuto. E poi l’addio con una interpretazione consolatoria:
perché tutte le stelle che guardiamo la notte possono essere nostre amiche.
- Domenica 8 febbraio 2015, ore 17
I tre porcellini
Pandemonium Teatro
spettacolo per bambini liberamente tratto dall'omonima fiaba popolare. Di e con Tiziano Manzini.
Luci di Graziano Venturuzzo. Collaborazione artistica di Albino Bignamini. Pandemonium Teatro.
L'idea di lavorare sui 'tre porcellini' è nata all'interno di un progetto di animazione estivo che comprendeva un
angolo dedicato alla narrazione. Durante quegli interventi si è lavorato sia su favole tradizionali che su altri
testi come Gli sporcelli di Roald Dahl o Pierino Porcospino di H. Hoffman. Prende così forma il progetto di
lavorare su una favola tradizionale utilizzando però il punto di vista di personaggi non solo brutti, sporchi o
cattivi, ma insieme 'brutti, sporchi e cattivi', appunto come i personaggi di Dahl. E quale espediente migliore
per dare curiosità alla rilettura di una fiaba arcinota come 'I tre porcellini' se non quella di riviverla dalla parte
del lupo?
Età: da 3 anni (infanzia e primarie, famiglie).
Pandemonium Teatro è una compagnia teatrale nata nel 1988 per iniziativa di alcuni artisti ed operatori
attivi in Italia da oltre un decennio nel settore Teatro Ragazzi e Giovani. Ha sede a Bergamo e opera su tutto
il territorio nazionale. I suoi spettacoli sono stati visti nei principali festival e programmati dai più importanti
Centri di produzione teatrale italiani. È tra i fondatori dell’Associazione Scenario, che organizza da anni
l’omonimo Premio, con la collaborazione e il sostegno dell’ETI.
- Domenica 1 marzo 2015, ore 17
Il Cane
Compagnia Cattivi Maestri
studio su Abbaiare stanca di Daniel Pennac. Riduzione da un adattamento teatrale di Renato Sarti.
Con Francesca Giacardi, Maria Teresa Giachetta, Jacopo Marchisio. Compagnia Cattivi Maestri.
Abbaiare stanca, romanzo per ragazzi di Daniel Pennac, ha come protagonista un cane... anzi, IL CANE per
eccellenza. Il pubblico ne segue le peripezie vedendolo dapprima imparare i trucchi della vita in una
discarica, poi fuggire ma solo per ritrovarsi chiuso in un canile. Qui a sorpresa troverà Mela, ben decisa a
diventare la sua padroncina... una padroncina tutta da addomesticare, però, e con due genitori, La Spepa e Il
Muschioso, che faranno di tutto per impedirglielo. Sullo sfondo di una Parigi coloratissima e tendente al
multietnico (fra gli animali come fra gli umani), il protagonista si ritroverà in mezzo a case troppo pretenziose,
gatti curiosi, pittrici bohèmienne e tanti altri cani tutti diversi, da ogni incontro imparando qualcosa, passando
da un pericolo all'altro, spesso in fuga e però tutte le volte capace di risollevarsi. Perché la storia del Cane
non è solo un viaggio nella crescita di un animale, ma anche in quella di un bambino e perfino, forse, di
qualche adulto; è il viaggio di tutti coloro che, imparando a rispettare gli altri, che abbiamo due o quattro
zampe non importa, scopre via via l'importanza delle differenze, il senso dell'amicizia e il valore della
solidarietà: finché – disavventura dopo disavventura – tutti diventeremo grandi insieme: il pubblico ma anche
i personaggi e gli attori che, in un continuo, vorticoso mutamento di maschere, costumi e identità, danno loro
corporeità e voce.
- Domenica 22 marzo 2015, ore 17
Biancaneve e i sette nani
Compagnia Cattivi Maestri
spettacolo d'attori e di burattini. Con Gabriele Catalano, Francesca Giacardi, Maria Teresa
Giachetta, Jacopo Marchisio. Compagnia Cattivi Maestri.
Uno spettacolo per bambini capace di interessare anche i grandi, con la sua fusione di due classici: la fiaba
raccolta dai fratelli Grimm e la presenza – accanto agli attori “veri” - dei burattini. Il teatro di figura, infatti
(cioè quello in cui agiscono appunto burattini e marionette), ha costituito per secoli un mezzo
importantissimo per trasmettere la cultura popolare. E ancora oggi questa tecnica può raccontare storie
vicine con uno sguardo lontano, consentendo agli attori e al pubblico di abbandonare l'immedesimazione
emotiva cui tenta di condurci il teatro più usuale in favore di uno sguardo più distanziato ma anche, a
sorpresa, partecipato e profondo. Questo lavoro all'insegna del colore, del divertimento e di una grande
tradizione, narra la fiaba delle fiabe, la storia di Biancaneve e dei sette nani, per far divertire e riflettere
grandi e piccini. Ma la Biancaneve dei Cattivi Maestri non è come tutte le altre... aspettatevi qualche
sorpresa!
PER INFO: WWW.OFFICINESOLIMANO.IT
Ufficio Stampa Comune di Savona: [email protected]; www.giovanisavona.it