MAYER & RISER, PLLC ATTORNEYS AT LAW HIGHLANDS, NORTH CAROLINA (828) 526-3731 Fondi Comuni di Investimento Esteri “Investi nei nostri fondi comuni di successo esenti da imposte nei paradisi fiscali! Non pagherai alcuna imposta fino al rientro dei tuoi profitti negli Stati Uniti!!” Questi sono i richiami familiari di molti consulenti per gli investimenti dei paradisi fiscali. Ogni anno, molti investitori americani vengono ingannati da questi imbonitori ed investono in fondi comuni esteri, facendo filtrare di solito i fondi investiti attraverso una società offshore, solitamente una 1IBC o una 2LLC, costituita appositamente con lo scopo di investire in fondi comuni esteri. Altri investitori americani che potrebbero essere in possesso di quote di fondi comuni per motivi non di natura fiscale, sono cittadini americani espatriati che si sono limitati ad acquistare quote da un intermediario straniero del luogo oppure stranieri residenti che si sono trasferiti negli Stati Uniti e sono tuttora in possesso del portafoglio di quote di fondi comuni esteri che già avevano nella nazione d'origine. Laddove nessuna imposta è dovuta nell’area di giurisdizione dei fondi, al fisco degli Stati Uniti sono dovute imposte se il possessore del fondo è: un cittadino americano o un residente; una IBC o una LLC posseduta da un cittadino americano o da un residente; un fondo straniero stabilmente costituito da un cittadino americano o da un residente; qualsiasi altra struttura, la cui proprietà fa capo ad un cittadino americano o ad un residente, e che in nessun modo è esente, in parte o in tutto, da tassazione (p.e. una società di assicurazioni controllata ) o che non è in grado di differire la tassazione (p.e. facendo acquistare le quote dei fondi nell’ambito di una polizza vita fiscalmente in regola che investe in fondi comuni oppure di una polizza di assicurazione sulla vita variabile). Cosa Dicono Realmente le Norme della SEC IBC International Business Company. Già prima dell'avvento di internet, le legislazioni di alcuni paesi, in particolare di quelli riconosciuti come paradisi fiscali, prevedevano - e prevedono tuttora - la possibilità di costituire "società d'affari internazionali" (international business companies) senza obbligo di stabilimento di una sede legale "fisica" in tali paesi. In particolare, l'International Business Companies Act del 1984 delle Isole Vergini Britanniche, paradiso fiscale caraibico del Commonwealth dotato di ampia autonomia legislativa e tributaria, consente, per soli 300 USD, di costituire una international business company, soggetta alle (blande) leggi di quel paese, avente a tutti gli effetti le caratteristiche di un'impresa internazionale o sovranazionale. (fonte:Bancalex http://www.portalino.it/bancalex/ecommerce_offshore.htm) 2 LLC Limited Liability company, also called limited liability partnership (llp) it is a new type of partnership that is now permitted in many states. unlike a regular and limited partnership, in an llc, all partners enjoy limited liability with regard to business's liabilities, and, in that regard, they are similar to shareholders in a corporation. Equivale alla nostra Società a Responsabilità Limitata. 1 Inoltre, la ragione fornita per l'utilizzo di una IBC o di una LLC come possessore di quote è che l'uso di un soggetto estero è necessario per evitare le norme della SEC e le leggi statali riguardanti la vendita di titoli che non siano registrati negli Stati Uniti. E’ generalmente vero che un soggetto estero non è una "persona fisica o giuridica" secondo le norme della SEC. Tuttavia, se un soggetto estero è posseduto da persone fisiche o giuridiche americane e tale soggetto è stato costituito principalmente con lo scopo di investire in titoli non nominativi, le norme della SEC trattano il soggetto estero come una persona fisica o giuridica americana, assoggettando in tal modo i consulenti che negoziano titoli non nominativi alle sanzioni della SEC se le attività connesse alla compravendita di tali titoli avvengono negli Stati Uniti. A tal riguardo, il mancato rispetto delle indicazioni della SEC non causerà problemi all'investitore, anche se il fondo comune riacquisterà le quote che si ritiene siano possedute da persone fisiche o giuridiche americane. Tassazione dei Fondi comuni di Investimento Esteri I fondi comuni esteri sono trattati secondo le Norme Fiscali Nazionali come "società estere di investimento passivo" (PFIC). Mentre una volta i fondi comuni esteri offrivano di solito benefici fiscali differiti agli investitori americani, dal 1986 non è più così. Allo stato, attuale i fondi comuni esteri non offrono benefici fiscali agli investitori americani. In termini tecnici, una PFIC è qualsiasi società estera che trae almeno il 75% dei propri profitti lordi da attività passive o che trae i propri profitti di natura passiva dal 50% almeno delle proprie attività. Quasi tutte le entrate del fondo comune sono generalmente di origine passiva. Così, quasi tutti i fondi comuni esteri sono PFIC. Allora, come vengono tassate le PFIC? Esistono tre alternative tra le quali il contribuente può scegliere. Metodo dell’ Eccedenza Distributiva. Primo, il metodo normale (p.e., il metodo utilizzato a meno che sia decisamente scelta una delle alternative) è il metodo dell’eccedenza distributiva. A prima vista sembra una buona scelta perchè la premessa fondamentale è che non si pagheranno imposte sino alla liquidazione dell’ investimento. Il diavolo è nei dettagli. In primo luogo, quando si pagano le imposte, tutti i proventi e gli utili saranno tassati secondo l’aliquota ordinaria d’imposta sul reddito più elevata (attualmente 39,6%). Non è previsto alcun trattamento fiscale per le plusvalenze di capitale a lungo termine. In secondo luogo, bisogna partire dal presupposto che tutti gli utili vengono conseguiti in relazione al tempo in cui viene mantenuto l’investimento – anche se il fondo ha subito perdite nei primi anni ed ha incominciato a realizzare utili solo nell' ultimo anno, quando l’investimento è stato liquidato. Perchè ciò non va bene? A causa del terzo componente della tripla iattura – gli interessi composti annualmente. Il pagamento differito delle imposte viene gravato da un interesse composto annuo ad un tasso compreso tra il 9% ed il 10%. I risultati possono essere sgradevoli. Prendete in considerazione il seguente esempio: 100.000 dollari vengono investiti in quote di un fondo comune estero (PFIC) al 1/1/95. Il fondo realizza scarsi risultati dal 1995 al 2001 , tuttavia si comporta in modo fenomenale dal 2002 al 2004, incrementando la somma a 500.000 dollari nel momento in cui le quote sono rimborsate al 31/12/2004. La norma che obbliga a presumere proventi imponibili costringerà l’investitore a considerare che la plusvalenza di 400.000 dollari sia stata realizzata nella misura di un decimo nel 1995, un decimo nel 1996, ecc. Per ciascun anno, le imposte saranno calcolate all’aliquota fiscale massima consentita e la quota differita sarà calcolata ad un tasso di interesse composto annuo. Il risultato sarà un’aliquota fiscale effettiva pari a circa il 69% sui rimborsi dopo 10 anni. Il 69% della plusvalenza di 400.000 dollari –pari a circa 277.000 dollari- sarà assorbito dalle tasse. Il tanto propagandato potere della capitalizzazione degli interessi gioca, in questo caso, a favore del governo. Metodo del Presumibile Realizzo ai Valori di Mercato. Questo nuovo metodo, che è andato ad aggiungersi alle Norme Fiscali Nazionali nel 1997, consente al possessore di quote di una PFIC di indicare le plusvalenze realizzate ai valori di mercato alla fine dell'anno. In altre parole, l’investitore pagherà le tasse sulla differenza tra il valore equo di mercato di inizio anno e il valore equo di mercato di fine anno delle quote, e ripartirà daccapo al primo gennaio di ogni anno. I profitti e le perdite sono ordinari, non eccellenti, così questo metodo mentre è relativamente semplice da utilizzare e meno penalizzante di quello dei riparti eccedenti, non rappresenta un grande affare. Vi sono requisiti che il fondo deve soddisfare perchè un sottoscrittore possa effettuare la scelta del metodo del presumibile realizzo ai valori di mercato, tra i quali i due più importanti sono che i prezzi del fondo devono essere rapidamente disponibili (p.e. per mezzo del Financial Times, ecc.) e che il fondo non può richiedere un investimento minimo superiore ai 10.000 dollari. Metodo del Fondo con Opzione Fiscale Condizionata. Qualora una PFIC soddisfi determinati requisiti di carattere contabile ed informativo, un sottoscrittore di PFIC può scegliere di trattare questa società come un fondo con opzione fiscale condizionata. L’effetto è che le quote della PFIC sono trattate come le quote americane. Perciò, un fondo comune estero trattato come un QEF viene tassato come un fondo comune statunitense. Questo sembra un buon affare. Perché non tutti scelgono un QEF per le quote dei fondi comuni esteri? Il motivo per cui pochi investitori scelgono il QEF per i fondi comuni esteri risiede nel fatto che è impossibile esercitare tale scelta nella maggior parte dei casi. I fondi comuni esteri, persino quelli che sono essenzialmente cloni offshore dei fondi americani, semplicemente non osservano i sistemi di registrazione ai fini contabili ed impositivi degli Stati Uniti e forniscono le informazioni utili per il fisco americano ai loro sottoscrittori, requisito questo indispensabile per poter scegliere un QEF. Soltanto uno sparuto manipolo di fondi comuni esteri negoziati pubblicamente conservano le registrazioni che consentono ai sottoscrittori di scegliere una QEF utili ai fini fiscali americani. Qualunque sia il metodo prescelto dei tre descritti in precedenza, è necessario inoltrare un modulo IRS 8621, Recuperi Fiscali dei Sottoscrittori di Società Estere di Investimento Passivo o di Fondi con Opzione Fiscale Condizionata. Qualora l’investitore sia solito inoltrare i moduli da sé, si prepari a spendere un pò di tempo a scorrere le istruzioni del modulo 8621 per imparare a inoltrarlo correttamente. Se usa un CPA, l’investitore si prepari a spendere un po’ di soldi per fare compilare il modulo correttamente. Qualunque cosa faccia, l’investitore si assicuri di spedire il modulo. La mancata trasmissione del modulo 8621, in tutti i casi in cui essa è richiesta, può comportare una multa di 10.000 dollari. I profitti? Non bisogna credere ai consulenti dei fondi esteri in merito alle conseguenze fiscali degli investimenti negli Stati Uniti. E’ bene conoscere in anticipo le conseguenze degli investimenti nei fondi comuni esteri ottenendo la consulenza fiscale da un fiscalista americano qualificato. Per ulteriori informazioni, contattare Chris Riser a mailto:[email protected]?subject=PFIC Info oppure prenotare una consulenza telefonica preliminare chiamando il numero 404-634-0750. (traduzione a cura di Antonio Lucidi) [email protected]