In ogni momento della vita UniCredit S.p.A. Relazioni e Bilancio 2010 La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario poter contare su una banca che sia un partner affidabile e ci aiuti ad affrontare ogni momento della vita. Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana. Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi tanti cambiamenti. E UniCredit è presente in ogni momento della vita. Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno. UniCredit S.p.A. Relazioni e Bilancio 2010 In ogni momento della vita Indice Introduzione Cariche sociali e Società di revisione Presentazione agli Azionisti Nota alla Relazione e al Bilancio 5 7 8 9 Relazione sulla gestione Principali dati Schemi di Bilancio riclassificati L’azione UniCredit Risultati dell’esercizio Modello organizzativo Altre informazioni Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio e evoluzione prevedibile della gestione 40 Proposte all’Assemblea 43 Bilancio dell’Impresa Schemi di bilancio Nota integrativa Allegati 45 47 55 255 Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 273 Relazioni e delibere Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39 Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria 13 14 16 18 19 28 32 277 279 287 291 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • n.d. quando il dato non è disponibile. Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro. L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 3 In ogni momento della vita Introduzione Cariche sociali e Società di revisione Presentazione agli Azionisti Nota alla Relazione e al Bilancio UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 7 8 9 5 In ogni momento della vita Cariche sociali e Società di revisione Consiglio di Amministrazione Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Fabrizio Palenzona Federico Ghizzoni 1 Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidenti Amministratore Delegato Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Salvatore Ligresti Luigi Maramotti Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans-Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl Consiglieri Lorenzo Lampiano Segretario Collegio Sindacale Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo Massimo Livatino Paolo Domenico Sfameni Roberto Nicastro Marina Natale KPMG S.p.A. Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Direttore Generale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Società di revisione 1. Nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 in sostituzione del Signor Alessandro Profumo, dimessosi in data 21 settembre 2010. UniCredit S.p.A. Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma Direzione Generale: Piazza Cordusio - 20123 Milano Capitale Sociale € 9.649.245.346,50 interamente versato Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit Albo dei Gruppi Bancari: cod. 02008.1 Cod. ABI 02008.1 Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 7 Introduzione Presentazione agli Azionisti Signori Azionisti, l’esercizio appena trascorso è stato un anno di intensa attività che ha visto la Società e il Gruppo impegnati principalmente nel processo di integrazione One4C (“Insieme per i clienti”), processo che, come descritto più dettagliatamente nel successivo specifico capitolo, si propone di aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso la specializzazione delle competenze e tempi di risposta sempre più rapidi. Tutto ciò costituisce una semplificazione della struttura societaria del Gruppo accrescendo così la vicinanza ai territori e alle comunità in cui opera. Il progetto One4C ha comportato il passaggio di UniCredit S.p.A. da Holding con compiti di indirizzo e finanziamento del Gruppo a Banca operativa, passaggio che evidentemente ha comportato e comporta una completa rivisitazione dell’assetto organizzativo della Società. Da un punto di vista prettamente contabile, se da un lato tale processo si è tradotto in un aumento della raccolta diretta e indiretta (+7,9%) e del totale attivo di bilancio (+11,4%), dall’altro e soprattutto ha cambiato radicalmente la struttura del bilancio stesso, con un incremento di cinque volte circa dei crediti verso i clienti (passati contabilmente da 52 miliardi circa a 253 miliardi) e un raddoppio delle passività verso la clientela. Di conseguenza anche la struttura del conto economico è cambiata in maniera altrettanto radicale con un aumento di dieci volte del margine di interesse e di circa sei volte dei costi di struttura. La Banca ha conseguito nell’esercizio 2010 un utile netto pari a 783 milioni di euro rispetto ai 51 milioni conseguiti nel 2009 ed evidenzia un totale Attivo di Bilancio pari a 415 miliardi di euro, rispetto ai 373 miliardi fatti registrare a fine 2009. Allo scopo di permettere una migliore comprensione delle dinamiche anche contabili intervenute nel corso dell’esercizio, nella Relazione si espongono anche i dati del 2009 ricostruiti secondo le logiche e i principi che hanno poi trovato realizzazione con l’operazione One4C. Una descrizione puntuale dei principi e delle modalità di calcolo di tali elementi 2009 posti a confronto in sede di Relazione con quanto realizzato dalla Banca nel corso del 2010 si trova nella successiva Nota alla Relazione e al Bilancio. 8 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Gli importanti cambiamenti che hanno caratterizzato l’operatività della Banca, sono stati sostenuti da una azione di rafforzamento patrimoniale che, avviata nel corso degli ultimi mesi del 2009, è stata portata a compimento nel mese di gennaio del 2010. Infatti, il Consiglio di Amministrazione ha determinato, in data 7 gennaio 2010, le condizioni definitive dell’aumento di capitale in opzione, deliberato dalla Assemblea Straordinaria della Banca in data 16 novembre 2009, tra cui il prezzo di sottoscrizione, il rapporto di opzione ed il numero massimo di azioni da offrire. Ad esito delle operazioni relative all’aumento di capitale in opzione sono state emesse n. 2.516.889.453 nuove azioni ordinarie per un aumento di capitale sociale di ammontare pari ad euro 1.258.444.726,50, per un controvalore complessivo - inclusivo del sovrapprezzo azioni - pari ad euro 3.999.337.340,82. L’aumento di capitale è stato iscritto nel Registro delle Imprese in data 24 febbraio 2010. A valle di detta operazione è stato sottoscritto l’aumento di capitale della controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta al 99,995% dalla Capogruppo), aumento richiesto al fine di rispondere alle aspettative delle autorità di vigilanza locali e delle agenzie di rating, nonché per allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e nella Central Eastern Europe. A seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo oltre che della quota di spettanza anche dell’inoptato, l’interessenza partecipativa in UniCredit Bank Austria AG è salita al 99,996% Ciò premesso si rimanda alla Relazione per una sintetica esposizione dei dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico al 31 dicembre 2010 e dell’esercizio precedente, con specifica distinzione tra dati di Bilancio della Banca a fine esercizio 2009 (cosiddetto “contabile”) e quanto ricostruito, come già detto, applicando i medesimi principi e le stesse modalità tecniche che hanno trovato piena efficacia con l’operazione One4C del 1 novembre 2010 (cosiddetto “ricostruito”). Nota alla Relazione e al Bilancio Aspetti generali Il Bilancio di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2010 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca d’Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009). Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la nota integrativa. Il Bilancio è costituito dagli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione finanziaria della Banca. Considerata la retroattività contabile e fiscale al 1° gennaio 2010 della fusione per incorporazione relativa alla operazione One4C, per i cui dettagli si rimanda allo specifico successivo capitolo, fusione che consente di imputare al bilancio dell’incorporante gli effetti patrimoniali e reddituali delle operazioni di gestione poste in essere dalle società incorporate a decorrere da tale data, i saldi e i movimenti contabili del 2010 dei conti patrimoniali ed economici delle incorporate risultanti sono stati recepiti nella contabilità dell’incorporante. Il processo di unificazione e consolidamento è stato realizzato nelle seguenti fasi operative: - le situazioni contabili di fusione delle banche incorporate sono state sommate al fine di ottenere un primo aggregato di riferimento; - in applicazione del principio di “confusione” giuridica che si realizza fra la società incorporante e le incorporate si è provveduto all’elisione dei saldi reciproci patrimoniali esistenti alla data di fusione; - allo scopo di permettere una migliore comprensione delle reali dinamiche economiche dell’esercizio si è proceduto allo storno delle reciproche contabilizzazioni di costi e ricavi intervenute in corso d’anno tra le Banche oggetto della fusione; - le poste del patrimonio netto delle banche incorporate sono state annullate in contropartita dei valori delle partecipazioni in carico all’incorporante e la differenza risultante (avanzo/disavanzo di fusione) è stata imputata, dopo aver ricostituito le apposite riserve da operazioni di aggregazione interna, a rettifica dell’avviamento precedentemente iscritto; - infine, stante la antecedente modalità di distribuzione dei prodotti di alcune delle società fuse tramite le reti commerciali di altre società anch’esse rientranti nel perimetro di fusione, si è reso necessario eliminare le commissioni di collocamento titoli, mutui, prestiti e carte incassate nel 2010 dalle società collocatrici, imputando la relativa quota di competenza in contropartita del margine di interesse e per la parte residua alle pertinenti voci dell’attivo (crediti verso clienti) e del passivo (raccolta da titoli emessi). Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con: • l’Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni; • la Relazione del Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.58. • la Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n.39. Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo. Principi generali di redazione della Relazione sulla gestione La Relazione sull’andamento della gestione comprende l’informativa fornita secondo i criteri di redazione degli schemi riclassificati sintetici di stato patrimoniale e conto economico - il cui raccordo puntuale con quelli obbligatori di bilancio è riportato in allegato al Bilancio in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006. La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati, Schemi di bilancio riclassificati, L’azione UniCredit) nonché da un commento sui “Risultati dell’esercizio”. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 9 Introduzione Nota alla Relazione e al Bilancio (SEGUE) Criteri di riclassificazione degli schemi sintetici di stato patrimoniale e conto economico Le principali riclassifiche - i cui importi sono riportati in modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo hanno riguardato: Stato patrimoniale • l’aggregazione nella voce” Investimenti finanziari” delle voci di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” e “Partecipazioni”; • il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”, sia nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati di copertura” e “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”; • l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e titoli” dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e ”Titoli in circolazione”; • l’inclusione della voce di bilancio “Trattamento di fine rapporto del personale” nella voce “Altre passività”. Conto economico • i dividendi e altri proventi escludono i dividendi su azioni detenute per negoziazione, classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione, di copertura e delle attività e passività valutate al fair value; • il saldo altri proventi/oneri esclude i recuperi di spesa classificati a voce propria; • le spese per il personale, le altre spese amministrative, le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali e gli accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati al netto degli oneri di integrazione relativi alle operazioni di riorganizzazione conseguenti all’integrazione del Gruppo Capitalia e all’operazione One4C “Insieme per il cliente”, evidenziati a voce propria. • i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite e le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie disponibili per la vendita e sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza, il risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e da cessione di investimenti; 10 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Modifiche apportate per consentire un confronto omogeneo Al fine di poter effettuare un confronto omogeneo tra gli esercizi, i dati esposti nelle tavole della Relazione riferiti al 2009 sono stati rideterminati secondo principi e modalità analoghi a quelli applicati in sede di contabilizzazione dell’operazione di fusione come indicato nella presente nota al capitolo Aspetti generali. Di conseguenza si rimanda a detto paragrafo per una descrizione di tali principi e modalità. In ogni momento della vita Relazione sulla gestione Principali dati Schemi di Bilancio riclassificati L’azione UniCredit Risultati dell’esercizio Modello organizzativo Altre informazioni Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio e evoluzione prevedibile della gestione UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 14 16 18 19 28 32 40 13 Relazione sulla gestione Principali dati Dati economici (milioni di €) ESERCIZIO Margine d'intermediazione di cui: - interessi netti - dividendi e altri proventi su partecipazioni - commissioni nette Costi operativi Risultato di gestione Risultato lordo dell'operatività corrente Utile netto VARIAZIONE 2010 2009 RICOSTRUITO 10.985 5.043 2.786 3.313 -6.369 4.616 407 783 9.993 6.062 854 3.013 -6.477 3.516 -774 -633 ASSOLUTA +992 -1.019 +1.932 +300 +108 +1.100 +1.181 +1.416 Dati patrimoniali (milioni di €) CONSISTENZE AL Totale attivo Attività finanziarie di negoziazione Crediti verso clientela di cui: - crediti deteriorati Passività finanziarie di negoziazione Raccolta da clientela e titoli: di cui: - clientela - titoli Patrimonio netto % +9,9% -16,8% +226,2% +10,0% -1,7% +31,3% n.s. n.s. VARIAZIONE 31.12.2010 31.12.2009 RICOSTRUITO 415.380 10.128 253.102 18.144 6.875 281.694 158.154 123.540 57.770 405.002 8.732 260.721 13.897 5.242 285.946 150.109 135.837 53.808 ASSOLUTA +10.378 +1.396 -7.619 +4.247 +1.633 -4.252 +8.045 -12.297 +3.962 % +2,6% +16,0% -2,9% +30,6% +31,2% -1,5% +5,4% -9,1% +7,4% Dati di struttura DATI AL Numero dipendenti Numero sportelli di cui: - Italia - Estero 14 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. VARIAZIONE 31.12.2010 31.12.2009 RICOSTRUITO 46.332 4.493 4.485 8 48.276 4.684 4.676 8 ASSOLUTA -1.944 -191 -191 - % -4,0% -4,1% -4,1% - Indici di redditività ESERCIZIO Interessi netti / Margine di intermediazione Commissioni nette / Spese amministrative al netto dei recuperi di spesa Commissioni nette / Costi operativi Risultato di gestione / Margine di intermediazione 2010 2009 RICOSTRUITO VARIAZIONE 45,9% 124,9% 52,0% 42,0% 60,7% 110,9% 46,5% 35,2% -14,8% +14,0% +5,5% +6,8% 31.12.2010 2009 RICOSTRUITO VARIAZIONE 1,9% 7,2% 0,9% 5,3% +1,0% +1,9% Indici di rischiosità DATI AL Crediti in sofferenza netti / Crediti verso clientela Crediti deteriorati netti / Crediti verso clientela Patrimonio e coefficienti di vigilanza (milioni di €) DATI AL 31.12.2010 Patrimonio di vigilanza Totale attività ponderate per il rischio Tier 1 Patrimonio totale di vigilanza / Totale attività ponderate (in %) 59.945 163.918 48.129 36,6% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 15 Relazione sulla gestione Schemi di Bilancio riclassificati1 Stato patrimoniale riclassificato (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 31.12.2009 ATTIVO Cassa e disponibilità liquide 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 2.152 5.914 7.590 -5.438 -71,6% Attività finanziarie di negoziazione 10.128 6.352 8.732 +1.396 +16,0% Crediti verso banche 33.806 203.963 27.767 +6.039 +21,7% Crediti verso clientela 253.102 51.665 260.721 -7.619 -2,9% Investimenti finanziari 87.451 83.833 72.158 +15.293 +21,2% 5.089 4.411 7.175 -2.086 -29,1% Coperture Attività materiali Avviamenti Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo 281 33 326 -45 -13,8% 7.707 8.739 7.707 - - 33 31 35 -2 -5,7% 6.954 5.563 7.139 -185 -2,6% 22 - 76 -54 -71,1% 8.655 2.452 5.576 +3.079 +55,2% 415.380 372.956 405.002 +10.378 +2,6% (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 31.12.2009 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Raccolta da clientela e titoli Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 49.024 159.607 39.947 +9.077 +22,7% 281.694 147.007 285.946 -4.252 -1,5% 6.875 2.939 5.242 +1.633 +31,2% 51 - 52 -1 - Coperture 4.946 5.045 6.516 -1.570 -24,1% Fondi per rischi ed oneri 1.782 1.258 1.909 -127 -6,7% 495 615 1.345 -850 -63,2% - - - - - Passività fiscali Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività 12.743 2.393 10.237 +2.506 +24,5% Patrimonio netto: 57.770 54.092 53.808 +3.962 +7,4% - capitale e riserve 56.909 53.958 54.120 +2.789 +5,2% - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge - utile netto Totale del passivo e del patrimonio netto 78 83 321 -243 -75,7% 783 51 -633 +1.416 n.s. 415.380 372.956 405.002 +10.378 +2,6% 1. Per il 2009, come detto, si presentano sia la situazione “contabile”, corrispondente al Bilancio 2009 di UniCredit S.p.A., che la situazione “ricostruita” secondo i principi e le modalità descritte nella Nota alla Relazione e al Bilancio - Aspetti Generali, cui si rimanda per pronto riferimento. 16 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Conto economico riclassificato (milioni di €) ESERCIZIO VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 2009 2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % Interessi netti 5.043 -587 6.062 -1.019 -16,8% Dividendi e altri proventi su partecipazioni 2.786 1.324 854 +1.932 +226,2% 7.829 737 6.916 +913 +13,2% 3.313 46 3.013 +300 +10,0% -193 117 137 -330 n.s. 36 157 -73 +109 n.s. 3.156 320 3.077 +79 +2,6% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 10.985 1.057 9.993 +992 +9,9% Spese per il personale -3.634 -552 -3.676 +42 -1,1% Altre spese amministrative -3.027 -537 -3.085 +58 -1,9% Recuperi di spesa 375 73 368 +7 +1,9% Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -83 -8 -84 +1 -1,2% -6.369 -1.024 -6.477 +108 -1,7% 4.616 33 3.516 +1.100 +31,3% Accantonamenti netti per rischi ed oneri -236 -105 -231 -5 +2,2% Oneri di integrazione -196 -17 -64 -132 +206,3% -3.774 -108 -3.732 -42 +1,1% -3 -205 -263 +260 -98,9% UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 407 -402 -774 +1.181 n.s. Imposte sul reddito dell'esercizio 376 453 141 +235 +166,7% UTILE NETTO 783 51 -633 +1.416 n.s. Margine d'interesse Commissioni nette Risultato netto negoziazione, coperture e fair value Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 17 Relazione sulla gestione L’azione UniCredit Informazioni sul titolo azionario Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) - massimo - minimo - medio - fine periodo Numero azioni (milioni) - in circolazione a fine periodo - con diritto godimento del dividendo di cui: azioni di risparmio - medio 1 Dividendo - complessivo (milioni di €) - unitario per azione ordinaria - unitario per azione di risparmio 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2,336 1,512 1,931 1,570 2,769 0,634 1,902 2,358 5,697 1,539 3,768 1,728 7,646 5,131 6,541 5,659 6,727 5,564 6,161 6,654 5,864 4,082 4,596 5,819 4,421 3,805 4,083 4,225 4,425 3,144 3,959 4,303 5,255 3,173 4,273 3,808 5,865 3,202 4,830 4,494 16.779,3 13.368,1 13.278,4 10.351,3 10.303,6 18.329,5 13.372,7 13.195,3 10.357,9 10.342,3 24,2 21,7 21,7 21,7 21,7 16.637,8 13.204,6 11.071,6 10.345,2 6.730,3 6.249,7 6.338,0 21,7 6.303,6 6.316,3 6.316,3 21,7 - 6.296,1 6.296,1 21,7 - 5.046,4 5.131,1 21,7 - 1.282 0,205 0,220 1.080 0,171 0,186 995 0,158 0,173 724 0,141 0,156 19.297,6 18.330,5 24,2 19.101,8 550 0,030 0,045 550 0,030 0,045 (*) (*) (*) 3.431 0,260 0,275 2.486 0,240 0,255 2.276 0,220 0,235 1. Calcolato sulla base deIle azioni che partecipano alla distribuzione degli utili sotto forma di dividendi. (*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. 18 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Risultati dell’esercizio Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario macroeconomico La ripresa dell’economia mondiale constatata nel 2010 è attribuibile principalmente all’impetuosa crescita dei paesi emergenti, tra i quali si sono distinte la Cina e l’India grazie alla vivace domanda dei consumatori privati, alle politiche monetarie ancora espansive di questi paesi e al netto aumento degli afflussi di capitali. L’apprezzabile crescita complessiva (+1,7%) registrata nel 2010 anche nell’eurozona è stata sostenuta dall’ottimo andamento delle esportazioni. In tale contesto internazionale anche l’Italia si è ripresa dalla recessione che l’aveva colpita nel 2009, ma la sua crescita economica (+1,1%) è rimasta inferiore alla media registrata nell’eurozona. L’aumento delle esportazioni è stato consistente (+7,9%), ma l’incremento ancora maggiore delle importazioni (+8,4%) ha determinato un saldo negativo della bilancia dei pagamenti. Il principale fattore trainante della crescita dunque è stata la domanda interna. Il ciclo di ricostituzione delle scorte ha offerto un contributo di particolare rilievo all’incremento complessivo del PIL. Nonostante la perdurante contrazione del settore edile gli investimenti lordi in immobilizzazioni sono aumentati notevolmente, particolarmente nel primo semestre grazie agli sgravi fiscali concessi agli investimenti in conto capitale dalla cosiddetta legge Tremonti-ter. A causa dell’andamento del mercato del lavoro, per tutto l’anno i consumi delle famiglie sono rimasti relativamente modesti, registrando un aumento appena superiore allo zero. Contesto bancario e mercati finanziari L’inversione di tendenza dei finanziamenti al settore privato nell’eurozona risale all’inizio del 2010, quando la variazione percentuale è stata per la prima volta positiva rispetto al corrispondente periodo precedente. La ripresa si è poi consolidata nel prosieguo dell’anno. In Europa a dicembre del 2010 i finanziamenti erogati al settore privato hanno fatto segnare un incremento dell’1,9%, un dato molto al di sopra del minimo ciclico di -0,8% su base annua di ottobre 2009, ma ancora inferiore a quello precedente il tracollo seguito al fallimento di Lehman Brothers. I prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,9% (rispetto al minimo di -0,3% su base annua registrato a settembre 2009), mentre i finanziamenti alle imprese hanno fatto segnare un’ulteriore lieve diminuzione (0,2% su base annua), anche se i dati di segno positivo registrati in tre degli ultimi cinque mesi sono indubbiamente incoraggianti. Per quanto riguarda l’Italia, analogamente a quanto complessivamente constatato nell’eurozona, il 2010 è stato caratterizzato dall’aumento dei finanziamenti al settore privato. A dicembre 2010 i finanziamenti bancari al settore privato sono aumentati del 4,3% su base annua, un dato superiore all’1,7% di fine 2009. Tale incremento è attribuibile principalmente all’ulteriore aumento dei prestiti alle famiglie (+7,6% su base annua a dicembre 2010 rispetto al +5,9% di dicembre 2009), ma anche alla dinamica più sostenuta dei finanziamenti alle imprese, che sono tornati a tassi positivi di crescita (+1,6% di dicembre 2010) rispetto al -2,3% di dodici mesi prima. Il divario tra il ciclo dei finanziamenti alle imprese e quello dei prestiti alle famiglie non deve stupire, trattandosi di una tendenza non solo comune all’intera eurozona, ma anche molto simile a quanto avvenuto nei cicli precedenti, in cui i prestiti alle famiglie si erano allineati più rapidamente all’andamento del ciclo economico, mentre i finanziamenti alle aziende erano stati più lenti a reagire. Indubbiamente sulla dinamica dei finanziamenti alle aziende hanno continuato a pesare sia gli investimenti molto modesti in immobilizzazioni, che in Italia hanno continuato a diminuire fino al quarto trimestre 2010, sia la situazione finanziaria del settore societario, che, sebbene in miglioramento, soffre ancora dell’elevato indebitamento delle aziende. Viceversa, l’andamento dei depositi bancari in Italia dei clienti residenti, esclusi i pronti contro termine, è rimasto praticamente invariato, registrando tuttavia un netto rallentamento rispetto al +12,0% di fine 2009. Inoltre, dopo l’apprezzabile incremento registrato nel 2009, lo scorso anno l’andamento delle obbligazioni bancarie è diventato negativo (-1,7% a dicembre rispetto al +11,2% di fine del 2009). Per i tassi bancari il 2010 è stato un anno di progressiva riduzione, com’era prevedibile data la politica di attento contenimento dell’inflazione e di conseguenza dei tassi d’interesse adottata dalla BCE. Mentre i tassi sui depositi sono rimasti praticamente immutati, la diminuzione dei tassi sui prestiti ha determinato una contrazione del differenziale tra tassi attivi e tassi passivi. Sul fronte della dinamica dei mercati finanziari, diversamente da quanto avvenuto in altri paesi, quali la Germania e l’Austria, protagonisti nel 2010 di nuove brillanti performance, dopo gli apprezzabili risultati del 2009 la borsa italiana ha perso il 13,2%, andamento che evidentemente ha concorso al clima di prudenza e di riflessione che in sintesi ha caratterizzato l’esercizio appena terminato. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 19 Relazione sulla gestione Risultati dell’esercizio (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo Il conto economico La formazione del risultato di gestione Come si è detto, i dati economici maturati nel corso del 2010 sono stati confrontati con i dati del 2009 “ricostruiti” considerando la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di UniCredit Bancassurance Management & Administration con efficacia dal 1° novembre 2010, ma con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2010. Si sottolinea inoltre che i dati rappresentati includono anche le attività relative al perimetro delle Filiali Estere. Formazione del risultato di gestione (milioni di €) ESERCIZIO 2009 Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d’interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, coperture e fair value Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale Altre spese amministrative Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Il Margine di interesse Il margine d’interesse si attesta a 7.829 milioni, quale saldo tra interessi netti pari a 5.043 milioni e dividendi ed altri proventi su partecipazioni per 2.786 milioni. Di questi, 2.753 milioni sono relativi a società del Gruppo e 33 milioni a società non appartenenti al Gruppo. Lo stesso aggregato nel 2009 evidenziava un saldo complessivo pari a 6.916 milioni, composto da interessi netti pari a 6.062 milioni e dividendi ed altri proventi su partecipazioni per 854 milioni (812 milioni relativi a società del Gruppo e 42 milioni a società non appartenenti al Gruppo). Il saldo degli interessi netti registra un peggioramento di -1.019 milioni rispetto all’anno precedente. La variazione negativa è da attribuire al trend sfavorevole dei tassi che ha portato l’Euribor ai minimi storici. Questo fenomeno di progressiva riduzione dei tassi di mercato, cominciato negli ultimi mesi del 2008, ha condizionato negativamente la redditività 2010. Tale calo, concentrato in Italia, è riconducibile alla forte contrazione degli spread sui depositi a vista. A titolo indicativo si riporta il dato relativo all’Euribor medio a tre mesi che nel 2010 è stato pari a 0,8% contro l’1,2% del 2009, con una riduzione quindi di più del 30%. Inoltre le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo scoperto a partire dal secondo semestre 2009, 20 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 5.043 2.786 7.829 3.313 -193 36 3.156 10.985 -3.634 -3.027 375 -83 -6.369 4.616 -587 1.324 737 46 117 157 320 1.057 -552 -537 73 -8 -1.024 33 6.062 854 6.916 3.013 137 -73 3.077 9.993 -3.676 -3.085 368 -84 -6.477 3.516 - 1.019 + 1.932 + 913 + 300 - 330 + 109 + 79 + 992 + 42 + 58 +7 +1 + 108 + 1.100 - 16,8% + 226,2% + 13,2% + 10,0% n.s. n.s. + 2,6% + 9,9% - 1,1% - 1,9% + 1,9% - 1,2% - 1,7% + 31,3% contabilizzata ad integrazione degli interessi attivi da clientela, hanno contribuito alla contrazione del margine d’interesse sugli impieghi. Nell’ambito della voce dividendi e altri proventi su partecipazioni, la componente relativa a società del Gruppo risulta in aumento per la distribuzione dei dividendi da parte di UniCredit Bank AG per 1.633 milioni; 512 milioni di UniCredit Real Estate (rispetto al corrispondente valore del 2009 pari ad euro 293 milioni); 120 milioni di UniCredit Bank Ireland; 111 milioni di Bank Pekao e 190 milioni di Pioneer (rispetto ad un corrispondente valore 2009 pari ad euro 321 milioni). La componente proveniente da società non facenti parte del Gruppo bancario risulta invece in flessione di 9 milioni derivanti dal mancato incasso del dividendo distribuito da Banco Sabadell, banca ceduta nel quarto trimestre del 2009. I proventi da intermediazione e diversi I proventi da intermediazione e diversi si attestano a 3.156 milioni, in miglioramento di +79 milioni rispetto al periodo precedente. Le commissioni nette sono pari a 3.313 milioni con un incremento di +300 milioni rispetto al 2009. L’incremento più significativo è riconducibile alle attività relative alla erogazione del credito e alle operazioni di finanza strutturata, ai servizi di consulenza alle imprese e alla clientela istituzionale del CIB. Le altre Strategic Business Area (“SBA”) hanno registrato una crescita nel 2010 rispetto all’anno precedente, riconducibile alle commissioni legate alla vendita di prodotti del risparmio gestito (fondi e gestioni) e di bancassicurazione, soprattutto ramo danni legate all’incremento delle nuove erogazioni di mutui. Un significativo contributo all’incremento delle commissioni è arrivato anche dalla nuova “commissione per la messa a disposizione fondi”, che, da luglio 2009, come previsto dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito la commissione di massimo scoperto. Nel 2010 l’importo di questa nuova tipologia di commissione è stato pari a 669 milioni. Il risultato netto dell’attività di negoziazione, coperture e fair value è negativo per -193 milioni, dato che si confronta con un risultato positivo di 137 milioni del 2009. Il risultato del 2010 è generato dal fair value negativo per -82 milioni su derivati di copertura delle cartolarizzazioni, fair value che ha risentito dell’elevato livello di estinzioni anticipate sul portafoglio dei mutui a tasso fisso; -88 milioni derivante dal mark to market di una opzione su azioni UniCredit acquistata a fine 2008 in concomitanza della cessione di azioni proprie; -77 milioni derivanti dalla valutazione dell’onere rinveniente dal contratto sottoscritto con UniCredit Bank Austria per la cessione della società CAIB ad UniCredit Bank AG; +72 milioni derivanti dal riacquisto di obbligazioni, tra cui 54 milioni relativi a ABS “Asset-Backed-Securities”. La riduzione delle altre spese amministrative è invece imputabile a differenti dinamiche di risparmio di costi elencate di seguito: • 71 milioni nei costi legati alle attività di information and communication technology; • 12 milioni derivanti da minori costi legati alle attività di real estate; • 57 milioni su altri costi amministrativi di funzionamento in seguito alle attività di efficientamento e razionalizzazione dei processi interni (tra cui si citano un risparmio di 15 milioni sul costo delle polizze assicurative e di 17 milioni per le spese postali); • 17 milioni su altre imposte indirette e tasse, parzialmente compensate da aggravi di costo sulle seguenti voci: • 33 milioni derivanti da spese legali per recupero crediti; • 22 milioni derivanti da costi legati ad eventi e sponsorizzazioni, presenti sul 2009 solo a partire da metà anno; • 22 milioni in gran parte riconducibili alla crescita dei canoni infragruppo verso la controllata UniCredit Business Partners, in seguito alla esternalizzazione di alcuni servizi di gestione amministrazione del personale (Shared Service Center); • 21 milioni derivanti da consulenze tecniche su attività progettuali. Il risultato di gestione Il saldo degli altri proventi ed oneri di gestione è positivo per 36 milioni, e si confronta con un risultato di -73 milioni registrato nel periodo precedente. I principali impatti del 2010 riguardano +98 milioni connessi all’estinzione anticipata di un finanziamento a tasso fisso concesso alla controllata Aspra Finance; -75 milioni per quota di ammortamento di costi su migliorie beni di terzi considerate attività non scindibili. Il risultato di gestione risulta positivo e pari a +4.616 milioni, in miglioramento di +1.100 milioni rispetto ai +3.516 milioni dell’esercizio 2009, per effetto sia della positiva dinamica dei ricavi che della riduzione dei costi operativi. I costi operativi I costi operativi, tenuto conto dei recuperi di spesa, si attestano a fine 2010 nel complesso a -6.369 milioni contro i -6.477 milioni dell’esercizio 2009, in miglioramento di circa +108 milioni. Tale miglioramento è da attribuirsi praticamente in egual misura alle spese per il personale e alle altre spese amministrative. Se, infatti, le spese per il personale, pari a -3.634 milioni nel 2010, si riducono di 42 milioni rispetto alle risultanze del 2009, le spese amministrative, alla stessa maniera, si contraggono nel 2010 di 58 milioni, passando dai -3.085 milioni contabilizzati nel 2009 ai -3.027 milioni del 2010. Inoltre i recuperi di spesa, pari nel 2010 a 375 milioni, fanno registrare una crescita di 7 milioni circa rispetto ai 368 milioni del 2009. Allo stesso tempo risulta sostanzialmente stabile l’impatto derivante dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali pari a -83 milioni sul 2010, contro i -84 milioni del 2009. La contrazione delle spese per il personale è in gran parte dovuta alla razionalizzazione dell’organico, che ha fatto registrare una diminuzione di 1.944 risorse a fine periodo, anche in relazione al proseguimento dei piani di incentivazione all’esodo. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 21 Relazione sulla gestione Risultati dell’esercizio (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) La formazione dell’utile netto A fini espositivi nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che portano dal risultato di gestione all’utile netto. Formazione dell’utile netto (milioni di €) ESERCIZIO VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 2009 Risultato di gestione Accantonamenti netti per rischi e oneri Oneri di integrazione Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti (perdite) netti da investimenti UTILE (PERDITA) LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE Imposte sul reddito dell’esercizio UTILE (PERDITA) NETTO 2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 4.616 -236 -196 33 -105 -17 3.516 -231 -64 + 1.100 -5 - 132 + 31,3% + 2,2% + 206,3% -3.774 -3 407 376 783 -108 -205 -402 453 51 -3.732 -263 -774 141 -633 - 42 + 260 + 1.181 + 235 + 1.416 + 1,1% - 98,9% n.s. + 166,7% n.s. Accantonamenti per rischi e oneri Gli accantonamenti per rischi e oneri netti, complessivamente pari a -236 milioni contro i -231 milioni del 2009, sono essenzialmente riferiti a vertenze legali, fiscali oltre che ad azioni revocatorie, anche derivanti da garanzie rilasciate alla controllata Aspra Finance a seguito di cessioni di crediti deteriorati effettuate negli scorsi esercizi. - cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita +52 milioni di cui +27 milioni su cessioni di alcuni Pioneer Funds e +21 milioni sulla vendita di titoli di stato; - rettifiche di valore nette su partecipazioni e fondi di investimento pari a -99 milioni dovute principalmente a Fondo Idea per -22 milioni, warrant Mediobanca per -20 milioni, Risanamento S.p.A. per -18 milioni e Comital S.p.A. per -7 milioni. Rettifiche nette su Crediti Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni sono pari a -3.774 milioni in leggero peggioramento di -42 milioni rispetto all’importo di -3.732 milioni del 2009. Questo risultato deriva da maggiori rettifiche controbilanciato dalle maggiori riprese di valore registrate nel 2010. Per un commento sulla dinamica della cosiddetta “Qualità del Credito” si veda l’apposita sezione della presente Relazione. Nel 2009 il risultato negativo del comparto era dovuto principalmente alle rettifiche di valore su partecipazioni, solo in parte bilanciate da utili su cessioni. Si ricorda che le maggiori rettifiche operate nel 2009 erano dovute ad una valutazione negativa delle partecipazioni nel Medio Credito Centrale per -97 milioni, nel Banco Sabadell per -52 milioni, in Athena Private Equity Fund per -29 milioni, in Bank of Valletta per -26 milioni e in Fineco Verwaltung per -23 milioni. Oneri di integrazione Gli oneri di integrazione sono pari a -196 milioni contro i -64 milioni del 2009 e sono principalmente legati all’incentivazione all’esodo del personale derivante dalla riorganizzazione conseguente al processo di integrazione One4C. I profitti netti da investimenti I profitti netti da investimenti sono pari a -3 milioni, in miglioramento di +260 milioni rispetto ai -263 milioni dell’esercizio 2009. In particolare nel 2010 sono stati registrati: - utili conseguenti ad alcuni earn-out su precedenti cessioni di attività partecipative per 34 milioni, di cui 18 milioni derivanti da Atlantia e 16 milioni rivenienti da SGSS; - utili su cessione di partecipazioni per 11 milioni di euro a seguito della vendita di UniCredit Suisse Bank; 22 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Imposte sul reddito Le imposte sul reddito dell’esercizio presentano un valore positivo di 376 milioni in aumento di +235 milioni rispetto a 141 milioni del 2009. Come conseguenza dell’operazione One4C, la Banca dall’esercizio 2010 ha iniziato a generare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva nel tempo. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 360 milioni. Utile netto L’utile netto della società si attesta a 783 milioni, in aumento di +1.416 milioni rispetto ai -633 milioni dell’esercizio precedente. Lo Stato Patrimoniale I crediti verso clientela I crediti verso clientela al 31 dicembre 2010 ammontano a 253.102 milioni, in diminuzione di -7.619 milioni rispetto alla consistenza di fine 2009. Crediti verso clientela (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 31.12.2009 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 223.348 18.144 7.959 3.651 253.102 29.523 200 13.535 8.407 51.665 225.088 13.897 13.535 8.201 260.721 -1.740 +4.247 -5.576 -4.550 -7.619 -0,8% +30,6% -41,2% -55,5% -2,9% 250.554 2.548 49.496 2.169 258.097 2.624 -7.543 -76 -2,9% -2,9% Impieghi vivi Attività deteriorate Operazioni pronti contro termine Titoli di debito Totale crediti verso clientela di cui: - unità operanti in Italia - unità operanti all’estero Tale diminuzione è riconducibile essenzialmente alle unità operanti in Italia per -7.543 milioni, mentre le attività relative alle unità operanti all’estero sono diminuite di -76 milioni. La diminuzione è principalmente attribuibile ad alcune operazione in Pronti contro Termine con la Cassa Compensazione e Garanzia in essere a fine esercizio. (-5.576 milioni). I crediti netti verso clientela deteriorati a fine 2010 ammontano a 18.144 milioni e si attestano al 7,2% dell’ammontare complessivo dei crediti alla clientela. L’incremento rispetto ai 13.897 milioni di fine 2009 è attribuibile principalmente al segmento imprese. Qualità del Credito Come più diffusamente esposto nella apposita sezione della Nota Integrativa, lo svolgimento delle attività di monitoraggio dei crediti, nonché le attività connesse all’esame preventivo della solvibilità dei debitori costituiscono elementi basilari della politica creditizia di UniCredit S.p.A.. Si ricorda, a tal proposito, come per la gestione ed il recupero dei crediti problematici (incagli e sofferenze), la Banca si avvalga dei servizi offerti da UniCredit Credit Management Bank S.p.A., banca del Gruppo specializzata nel recupero crediti, la cui attività è regolata da apposito contratto e da processi e procedure in continua evoluzione, finalizzati al costante miglioramento delle performances di recupero e al loro monitoraggio nel tempo. Al 31 dicembre 2010 il valore nominale delle attività deteriorate ammonta a 26.604 milioni (19.878 milioni alla fine del 2009 ricostruito), con un’incidenza sul totale degli impieghi nominali a clienti pari al 10,1%, in incremento rispetto al 7,4% del 31 dicembre 2009 ricostruito. A valori di bilancio (al netto pertanto delle rettifiche di valore specifiche operate per 8.460 milioni), le medesime attività si attestano a 18.144 milioni di euro (13.897 milioni al 31.12.2009 ricostruito), evidenziando un’incidenza sul totale dei crediti pari al 7,2% (5,3% a fine anno 2009 ricostruito). Appare evidente come la grave crisi (avviatasi già dall’ultimo trimestre del 2008, acuitasi nel corso del 2009 e persistente anche nell’esercizio 2010) che sta interessando l’intero Sistema economico nazionale e internazionale, si stia ripercuotendo sulla capacità di rimborso da parte dei debitori e quindi sul buon esito dei crediti stessi. Nel corso del 2010 si è pertanto ancora provveduto ad una attenta e prudente classificazione a “deteriorati” delle posizioni problematiche, che ha complessivamente interessato un flusso netto pari a circa il 3,4% dello stock in bonis di fine 2009; la severa azione di classificazione si è altrettanto manifestata anche all’interno delle categorie di “deteriorati”, nel cui ambito l’incidenza dei crediti in sofferenza (a valori nominali) ha raggiunto il 3,3% del totale dei crediti alla clientela (1,8% a fine 2009 ricostruito), le posizioni in incaglio hanno raggiunto il 4,7% (3,9% a fine 2009 ricostruito) e i crediti ristrutturati rappresentano circa l’1% sempre della consistenza complessiva degli impieghi (0,7% a fine 2009 ricostruito). Sostanzialmente stazionario il peso dei crediti scaduti (1,1% a fine 2010). A tale situazione è da correlare l’incremento del coverage ratio sui crediti deteriorati (rettifiche di valore specifiche in rapporto al valore nominale), passato complessivamente dal 30,1% del 31.12.2009 (ricostruito) al 31,8% di fine dicembre 2010. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 23 Relazione sulla gestione Risultati dell’esercizio (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) I crediti in bonis, che ammontano a 236.261 milioni al valore nominale (248.214 milioni al 31.12.2009 ricostruito) sono stati prudenzialmente rettificati per recepire il cosiddetto “rischio fisiologico”; le rettifiche di valore complessivamente operate sugli stessi ammontano, a fine dicembre 2010, a 1.303 milioni, con un coverage ratio pari allo 0,55% (sostanzialmente stazionario rispetto al dato di fine dicembre 2009 ricostruito). Complessivamente, quindi, il totale dei crediti alla clientela si attesta a nominali 262.865 milioni, a fronte dei quali sono state costituite rettifiche di valore per 9.763 milioni che portano il grado di copertura generale dei crediti alla Clientela al 3,7% (era 2,7% al 31.12.2009 ricostruito). Si espongono, a completamento, le seguenti tavole riepilogative: Crediti verso clientela - Qualità del credito Situazione al 31.12.2010 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti (milioni di €) SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI CREDITI SCADUTI TOTALE DETERIORATI CREDITI PERFORMING TOTALE CREDITI 8.789 3,34% 4.066 46,26% 4.723 1,87% 12.275 4,67% 3.928 32,00% 8.347 3,30% 2.723 1,04% 160 5,88% 2.563 1,01% 2.817 1,07% 306 10,86% 2.511 0,99% 26.604 10,12% 8.460 31,80% 18.144 7,17% 236.261 89,88% 1.303 0,55% 234.958 92,83% 262.865 TOTALE DETERIORATI CREDITI PERFORMING TOTALE CREDITI 19.878 7,41% 5.981 30,09% 13.897 5,33% 248.214 92,59% 1.390 0,56% 246.824 94,67% 268.092 Crediti verso clientela - Qualità del credito Situazione al 31.12.2009 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti 24 253.102 (milioni di €) SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI CREDITI SCADUTI 4.718 1,76% 2.403 50,93% 2.315 0,89% 10.463 3,90% 3.200 30,58% 7.263 2,79% 1.995 0,74% 81 4,06% 1.914 0,73% 2.702 1,01% 297 10,99% 2.405 0,92% Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 9.763 7.371 260.721 La raccolta da clientela e in titoli La raccolta da clientela e in titoli, pari a 281.694 milioni, ha registrato una diminuzione di -4.252 milioni di euro rispetto a fine 2009. Raccolta da clientela e titoli (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 31.12.2009 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 158.154 123.540 281.694 15.911 131.096 147.007 150.109 135.837 285.946 +8.045 -12.297 -4.252 +5,4% -9,1% -1,5% 257.069 24.625 110.017 36.990 248.956 36.990 +8.113 -12.365 +3,3% -33,4% Debiti verso clientela Titoli in circolazione Totale raccolta da clientela e titoli di cui: unità operanti in Italia unità operanti all'estero La diminuzione di -4.252 milioni è frutto di due dinamiche contrapposte. Da un lato, infatti, i debiti verso clientela, pari a 158.154 milioni, sono cresciuti di +8.045 milioni rispetto all’anno precedente e la loro variazione è imputabile sia all’aumento dei depositi vincolati (+2.522 milioni) che all’aumento dei Pronti contro Termine (+3.643 milioni), dall’altro i titoli in circolazione hanno subito una contrazione pari a -12.297 milioni, anche in dipendenza dei rimborsi avvenuti nel periodo. Gli investimenti finanziari Gli investimenti finanziari, pari a 87.451 milioni, registrano un aumento di +15.293 milioni rispetto a fine 2009. Investimenti finanziari (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO 31.12.2009 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 435 21.174 971 20.203 3.899 61.943 87.451 435 9.427 819 8.608 4.059 69.912 83.833 473 9.986 945 9.041 4.059 57.640 72.158 -38 +11.188 +26 +11.162 -160 +4.303 +15.293 -8,0% +112,0% +2,8% +123,5% -3,9% +7,5% +21,2% 86.933 518 83.651 182 71.976 182 +14.957 +336 +20,8% +184,6% Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita di cui: partecipazioni titoli di debito, di capitale e quote OICR Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Partecipazioni Totale investimenti finanziari di cui: unità operanti in Italia unità operanti all'estero Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, pari a 3.899 milioni, diminuiscono di -160 milioni rispetto a fine 2009. Il decremento è dovuto al rimborso di alcuni titoli giunti a scadenza. Le attività disponibili per la vendita registrano un incremento pari a +11.188 milioni, principalmente dovute all’incremento dei titoli di debito e delle quote OICR. Le interessenze partecipative incluse in questo portafoglio nel 2010 registrano complessivamente un incremento pari a +26 milioni principalmente per effetto della rivalutazione di London Stock Exchange per +28 milioni. Le partecipazioni in società controllate e collegate sono pari a 61.943 milioni, con un incremento di +4.303 milioni rispetto al 2009 da ricondurre ai seguenti fattori principali: (i) all’incremento di valore di UniCredit Bank Austria (+2.000 milioni) conseguente alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di marzo 2010; (ii) all’accresciuto valore di libro di Aspra Finance S.p.A., pari a + 3.000 milioni, per il versamento in conto futuro aumento di capitale deliberato dalla controllata nel mese di novembre 2010; (iii) alla riduzione del valore della partecipazione in UniCredit Mediocredito Centrale per -600 milioni di euro per lo spin off effettuato a Settembre a favore di UniCredit Corporate Banking, successivamente incorporata in UniCredit S.p.A.; (iv) alla rideterminazione del valore partecipativo in Bank Pekao (-77 milioni) per un minor esborso effettivo a fronte della determinazione finale del prezzo di acquisto di Bank BPH. Un’illustrazione sintetica dell’andamento della gestione delle principali società partecipate nei diversi comparti di operatività del Gruppo, viene riportata nella Relazione del Bilancio Consolidato, alla quale si fa pertanto rinvio. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 25 Relazione sulla gestione Risultati dell’esercizio (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) L’interbancario La Banca, nell’ambito della sua attività finanziaria, ha registrato a fine 2010 un saldo interbancario netto tra attività (33.806 milioni) e passività (49.024 milioni) pari a -15.218 milioni. Rispetto alle corrispondenti evidenze ricostruite di fine 2009 (-12.180 milioni), il saldo ha fatto registrare un aumento delle passività nette di -3.038 milioni dovuto a un incremento dei crediti verso banche (+6.039 milioni) inferiore a quello dei debiti verso banche (+9.077 milioni). Per quanto riguarda i crediti verso banche, l’aumento rispetto al 2009 (+6.039 milioni) è dovuto in particolare ai seguenti effetti: • aumento di 1.950 milioni della Riserva Obbligatoria detenuta presso la Banca Centrale; • aumento di 3.740 milioni dei pronti contro termine attivi verso controparti bancarie di mercato ai fini di ottimizzazione della gestione quotidiana della liquidità da parte della Tesoreria. Per quanto riguarda i debiti verso banche, a seguito della crisi di liquidità che ha investito i mercati internazionali dei capitali la Banca ha privilegiato nel 2010 i prodotti di raccolta sul mercato interbancario meno sensibili all’offerta di investitori istituzionali esterni all’area dell’Euro (in particolare certificati di deposito e carte commerciali in dollari). Questa strategia si è riflessa in una crescita dei debiti verso banche rispetto al 2009 (+9.077 milioni) dovuta principalmente a: • aumento del rifinanziamento da Banche Centrali nell’ambito delle operazioni di politica monetaria pari a 1.030 milioni; • aumento della raccolta in depositi da controparti di mercato di 3.353 milioni; • aumento delle operazioni in pronti contro termine pari a 5.790 milioni. Interbancario (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE 31.12.2009 Crediti verso banche unità operanti in Italia unità operanti all'estero Debiti verso banche unità operanti in Italia unità operanti all'estero INTERBANCARIO NETTO unità operanti in Italia unità operanti all'estero 26 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 CONTABILE RICOSTRUITO ASSOLUTA % 33.806 33.323 483 49.024 37.979 11.045 -15.218 -4.656 -10.562 203.963 202.860 1.103 159.607 149.641 9.966 44.356 53.219 -8.863 27.767 26.656 1.111 39.947 29.981 9.966 -12.180 -3.325 -8.855 +6.039 +6.667 -628 +9.077 +7.998 +1.079 -3.038 -1.331 -1.707 +21,7% +25,0% -56,5% +22,7% +26,7% +10,8% +24,9% +40,0% +19,3% Il patrimonio netto e i coefficienti patrimoniali Sempre a tale data, i principali azionisti risultano essere: Il patrimonio netto Il patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2010 a 57.770 milioni, contro i 53.808 milioni di fine esercizio precedente. Gli incrementi sono principalmente riconducibili alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 16 novembre 2009 (4.000 milioni, di cui 2.741 milioni a titolo di sovrapprezzo), all’utile di periodo (783 milioni)); tali incrementi sono in parte compensati dalla distribuzione dei dividendi relativi all’esercizio 2009 (-550 milioni), dall’imputazione a riserve dei costi accessori connessi a detto aumento di capitale (-84 milioni) e del canone di usufrutto correlato agli strumenti finanziari (c.d. Cashes”) al servizio dei quali sono state poste la quasi totalità delle azioni sottoscritte da Mediobanca, in occasione del relativo aumento di capitale (-156 milioni). Variazioni del patrimonio netto Patrimonio netto ricostruito al 31.12.2009 Incrementi: - aumento di capitale a pagamento e sovrapprezzi (al netto dei costi accessori) - utile del periodo - altre variazioni Decrementi: - dividendi distribuiti - variazioni delle riserve di valutazione Patrimonio netto al 31.12.2010 (milioni di €) 53.808 3.916 783 56 550 243 57.770 Azionariato Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di euro 9.648.790.961,50 diviso in 19.297.581.923 azioni da euro 0,50 cadauna, di cui 19.273.342.940 azioni ordinarie e 24.238.983 azioni di risparmio. Alla data del 31 dicembre 2010, sulla base delle evidenze del Libro Soci: • gli azionisti risultano essere 485.000 circa; • l’azionariato residente detiene circa il 41,5% del capitale e gli azionisti esteri il 58,5%; • l’85,0% del capitale sociale ordinario risulta detenuto da persone giuridiche, il rimanente 15,0% da persone fisiche. Maggiori azionisti (milioni di €) Nominativo Azionista 1. Mediobanca S.p.A. - di cui: con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit S.p.A. 2. Aabar Luxembourg sarl 3. Gruppo Central Bank of Libya 4. Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona 5. BlackRock Inc. 6. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino 7. Carimonte Holding S.p.A. 8. Libyan Investment Authority 9. Gruppo Allianz 10. Norges Bank AZIONI ORDINARIE % DI POSSESSO1 991.211.860 5,143% 967.564.061 962.000.000 961.421.874 5,020% 4,991% 4,988% 894.149.221 775.638.495 639.734.920 586.289.621 500.000.000 395.722.734 385.547.368 4,639% 4,024% 3,319% 3,042% 2,594% 2,053% 2,000% 1. sul capitale ordinario. Azioni proprie La rimanenza delle azioni proprie risulta invariata rispetto a fine 2009, non essendo state effettuate transazioni nel corso del 2010. Azioni proprie (milioni di €) Numero azioni ordinarie al 31.12.2010 Valore nominale unitario € Valore nominale complessivo € % sul capitale Valore di bilancio al 31.12.2010 € 476.000 0,50 238.000 .. 2.440.001 Il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali Il Patrimonio di Vigilanza si attesta a 59.945 milioni, per 48.129 milioni costituito da patrimonio di base, contro 58.932 milioni del 31 dicembre 2009. Il coefficiente patrimoniale, dato dal rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attività di rischio ponderate, è pari al 36,57%. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 27 Relazione sulla gestione Modello organizzativo L’assetto organizzativo Come già più volte sottolineato, nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i Clienti”). A seguito dell’integrazione societaria conseguente all’operazione One4C, UniCredit, oltre ad assolvere al proprio ruolo di Capogruppo, svolge oggi anche direttamente l’attività bancaria e commerciale verso la clientela, in particolare, in Italia, principalmente attraverso la gestione diretta dei tre network: Families & Small Medium Enterprises (“F&SME”), Corporate and Investment Banking (“CIB”) e Private Banking (“PB”). Il progetto One4C “Insieme per i clienti” conferma il modello divisionale già esistente, rispettando nel contempo la dimensione geografica. A questi fini, sono state costituite quattro Divisioni di Business: • la Divisione Families & Small-Medium Enterprises (“F&SME”); • la Divisione Corporate & Investment Banking (“CIB”); • la Divisione Private Banking (“PB”); • la Divisione “CEE”. Ciascuna Divisione, con riferimento ai segmenti di clientela/ mercati/ aree geografiche di propria pertinenza e con lo scopo di rafforzare ulteriormente il concetto di “centralità del cliente”, si focalizza principalmente sulle strategie di gestione dei clienti, sullo sviluppo dei prodotti, il marketing, le vendite e la distribuzione, avendo la responsabilità primaria, all’interno del Gruppo, di proporre ed implementare la Strategia di Gruppo. Viene inoltre confermata la strategia di banca internazionale caratterizzata da un focus europeo in termini di management, prodotti, clienti, servizi e presenza sui mercati in 22 Paesi. Allo scopo di rafforzare ulteriormente il concetto di “vicinanza ai Territori”, che rappresenta un altro asse portante del Progetto One4C, il Country Chairman Germany e il Country Chairman Austria sono stati collocati a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. All’Amministratore Delegato - e con gli stessi obiettivi - fa inoltre capo il Direttore Generale, nuova posizione istituita nel corso del 2010 con lo scopo di sottolineare la responsabilità sul mercato Italia, attraverso il Country Chairman Italy, cui è affidato il coordinamento dei Network F&SME, CIB e Private Banking italiani. Al Direttore Generale riportano inoltre le Divisioni F&SME, PB e CEE nonché il Country Chairman Poland. Viene in questo modo particolarmente evidenziata l’importanza delle attività di “banca commerciale tradizionale” nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera e l’importanza che tale responsabilità riveste sia in termini di contributo ai risultati complessivi sia in termini di sviluppo strategico del business. La Divisione “CIB” riporta invece direttamente all’Amministratore Delegato operando in tal modo una più chiara separazione di responsabilità tra attività di “banca commerciale” e di “investment banking”, in linea anche con i più recenti orientamenti delle Autorità di Vigilanza a livello internazionale. 28 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sempre all’Amministratore Delegato fa capo il Chief Operating Officer (“COO”), posizione che concentra in un unico punto di responsabilità tutte le leve di gestione delle funzioni organizzative, operative e di servizio (inclusa HR Management) - quali ICT, Operations, Workout, Security - funzioni responsabili di supportare la crescita sostenibile dei business di Gruppo, garantendo la massima qualità dei servizi offerti e ottimizzando le strutture di costo ed i processi interni del Gruppo. Il modello organizzativo di UniCredit prevede inoltre funzioni di indirizzo coordinamento e controllo che hanno l’obiettivo di orientare, controllare e coordinare - per gli ambiti di rispettiva competenza - la gestione delle attività ed i relativi rischi del Gruppo nel suo complesso e delle singole Entità. Nell’ambito di queste funzioni, sono presenti: • Competence Line (“CL”) di Indirizzo e Controllo (Internal Audit, Planning, Finance & Administration, Risk Management, Legal and Compliance), responsabili di coordinare e controllare - ciascuna per la propria area di competenza - le attività ed i relativi rischi a livello di Gruppo, garantendo un presidio di governance a livello globale (per preservare la coerenza e l’omogeneità della governance del Gruppo nonché il controllo integrato e la mitigazione dei rischi), nonché di gestire operativamente le attività locali di competenza per il perimetro relativo a UniCredit S.p.A.; • Competence Line di Indirizzo e Supporto (Human Resources suddivisa in HR Strategy a diretto riporto dell’AD e HR Management - Organization, Identity and Communications a diretto riporto del Chief Operating Officer), responsabili di coordinare e supportare ciascuna per la rispettiva area di competenza - la gestione delle attività a livello di Gruppo, definendo linee guida e policies di Gruppo e supportando le funzioni globali del Gruppo. Le CL Internal Audit, Planning, Finance & Administration, Risk Management, Legal and Compliance e HR Stategy, riportano all’Amministratore Delegato, cui fanno inoltre capo: • Asset Management, responsabile dello sviluppo dell’asset management in tutti gli ambiti geografici, indirizzando, coordinando e controllando lo sviluppo delle attività di business a livello globale; • Public Affairs, responsabile di sviluppare le relazioni con controparti istituzionali di interesse per le attività svolte dal Gruppo e, in particolare, di fornire al Vertice del Gruppo un supporto per un ruolo proattivo nelle relazioni con le Istituzioni (nazionali, multilaterali e comunitarie). L’attività della società La rete commerciale Struttura operativa in italia La struttura risultante dal progetto di fusione è articolata nei seguenti tre network italiani: • F&SME con l’obiettivo primario di migliorare la relazione con i clienti unificando l’offerta commerciale e i modelli di servizio, ridurre i costi attraverso la riorganizzazione della rete distributiva e accorciare i tempi di risposta grazie alla revisione del modello di deleghe creditizie. Si rivolge ai singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese ed è inteso a soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo loro una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di elevata qualità ad un prezzo concorrenziale. Si avvale, inoltre, del supporto di una struttura di marketing cross country, che definisce le strategie di marketing per i diversi segmenti di clientela e per i diversi canali, offrendo ai propri clienti i migliori prodotti e servizi grazie ad un approccio globale e alla condivisione di esperienze tra i vari paesi. • CIB che facendo riferimento, dopo l’avvio del progetto One4C, al segmento di clientela corporate e istituzionale con fatturato superiore a 50 milioni (mentre la clientela al di sotto di tale soglia rientra nella divisione F&SME) persegue la propria strategia tesa a incrementare ulteriormente le quote di mercato, sia per i prodotti e servizi di base, che per quelli a maggiore valore aggiunto, e ottimizzare l’allocazione del capitale massimizzando in maniera sostenibile la profittabilità. In coerenza con gli obiettivi strategici nel corso del 2010 sono state avviate con successo politiche commerciali e creditizie focalizzate alla clientela con i migliori profili di rischio. Il successo di tali iniziative si è manifestato in un progressivo aumento della redditività, grazie anche alle attività di cross-selling e al contestuale miglioramento della qualità dell’attivo. • PB si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte, fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. Nel corso del 2010 è stata effettuata la riallocazione, in coordinamento con il progetto “One4C”, della clientela con patrimoni oltre i 500mila euro da altre Divisioni verso la Divisione Private Banking e viceversa per i clienti sotto tale soglia. Al 31 dicembre 2010 la rete distributiva in Italia risulta costituita da 4.485 sportelli di cui: • 4.234 dedicati alla copertura del segmento della clientela F&SME; le strutture, in funzione delle responsabilità attribuite e dei segmenti gestiti, si suddividono in Territori, Sedi, Sportelli, Centri Piccole Imprese, Centri Imprese e Centri Sviluppo; • 81 dedicati alla copertura del segmento CIB; queste strutture, in funzione delle attività svolte, si suddividono in Centri Corporate e Filiali Operative; • 170 dedicati alla copertura del segmento PB che, in funzione delle responsabilità attribuite, si distinguono in Filiale Principale e Filiale distaccata di Area. La rete degli sportelli in Italia garantisce una copertura nazionale del territorio omogenea con una leggera prevalenza di strutture dedicate situate al Nord (44,0%) e al Centro (35,6%). Di seguito viene fornito il dettaglio delle strutture di vendita per regione geografica. Rete Sportelli Italia REGIONE - Piemonte - Valle d'Aosta - Lombardia - Liguria - Trentino Alto Adige - Veneto - Friuli Venezia Giulia - Emilia Romagna - Toscana - Umbria - Marche - Lazio - Abruzzo - Molise - Campania - Puglia - Basilicata - Calabria - Sicilia - Sardegna Totale sportelli (milioni di €) 31.12.2010 COMPOSIZIONE % 467 21 572 100 82 581 148 553 185 89 99 593 45 35 219 161 11 28 438 58 4.485 10,4% 0,5% 12,8% 2,2% 1,8% 13,0% 3,3% 12,3% 4,1% 2,0% 2,2% 13,2% 1,0% 0,8% 4,9% 3,6% 0,2% 0,6% 9,8% 1,3% 100,0% A seguito del processo di razionalizzazione dell’organizzazione territoriale attuato in relazione all’operazione One4C, il numero degli sportelli esistenti al 31 dicembre 2010 presenta una diminuzione di 191 unità rispetto all’anno precedente. Nel territorio nazionale operano inoltre 52 centri estero merci, unità specialistiche con l’obiettivo di assicurare lo svolgimento delle attività tecnico operative relative al comparto estero (crediti documentari, operazioni documentarie, fideiussioni e garanzie, portafoglio import ed export, oro). UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 29 Relazione sulla gestione Modello organizzativo (SEGUE) L’attività della società (SEGUE) Le filiali e le rappresentanze all’estero Nel corso del 2010 la rete internazionale della Banca è stata oggetto di un processo di razionalizzazione del network volto a selezionare le strutture con forte valenza economica e strategica dedicate alla clientela CIB: in particolare è stata avviata l’attività di chiusura delle filiali di Parigi, Madrid e Hong Kong, chiusura che si perfezionerà nel corso del 2011. Di contro, per effetto dell’operazione One4C, il network estero di UniCredit S.p.A. si è incrementato della filiale di Monaco attiva nel Business del Credito al Consumo ed in particolare focalizzata sui prodotti dei prestiti personali e delle carte revolving, già operante nell’ambito di UniCredit Family and Financing Bank. Per quanto concerne gli Uffici di rappresentanza, nel corso del 2010 è stata avviata l’operatività della sede di Tripoli la cui apertura era stata deliberata già nel corso del 2009. Pertanto, a fine 2010, UniCredit S.p.A. mantiene all’estero otto Filiali di cui tre, come si è detto, in corso di chiusura, un Permanent Establishment e sei Uffici di Rappresentanza. UniCredit S.p.A. - Presenza Internazionale 2010 (milioni di €) FILIALI ESTERE CINA - Hong Kong CINA - Shanghai GERMANIA - Monaco GERMANIA - Monaco (*) GRAN BRETAGNA - Londra STATI UNITI - New York FRANCIA - Parigi SPAGNA - Madrid PERMANENT ESTABLISHMENT UFFICI DI RAPPRESENTANZA AUSTRIA - Vienna BELGIO - Bruxelles BRASILE - San Paolo CINA - Pechino CINA - Canton INDIA - Mumbai LIBIA - Tripoli (*) Ex Filiale UniCredit Family and Financing Bank Le risorse L’andamento degli organici Al 31 dicembre 2010 il numero del personale di UniCredit S.p.A. ammontava a n. 46.332 unità, rispetto a n. 48.276 unità risultanti al 31 dicembre 2009. Il processo di ristrutturazione intrapreso già a partire dal 2008 dopo l’integrazione con il Gruppo Capitalia prevede la razionalizzazione dell’organico attraverso il proseguimento del Piano di incentivazione all’esodo del personale (fondo di solidarietà e aventi diritto a pensione) che ha portato all’uscita di n. 1.993 risorse nel corso dell’anno, compensate in parte da assunzioni focalizzate al servizio della rete commerciale. L’anno 2010 ha visto anche l’attuazione del nuovo piano di riorganizzazione generale 2010/2013 che ha come obiettivo la rivisitazione delle attività aziendali e la revisione del dimensionamento dell’organico attraverso la sottoscrizione di un nuovo piano di uscita volontario di personale con diritto a pensione che nel triennio prevede l’uscita di altre n. 2.575 risorse di cui n. 1.047 già nel 2011. Categorie 31.12.2010 TOTALE Dirigenti Quadri direttivi di 4° e 3° livello Quadri direttivi di 2° e 1° livello Restante personale Totale di cui “part time” 1.448 8.447 14.105 22.332 46.332 4.637 La composizione dell’organico per classi di anzianità e quella per fasce di età sono riportate nelle tavole successive. Per quanto attiene al titolo di studio il 40% del personale di UniCredit S.p.A. è in possesso di una laurea (prevalentemente in discipline economiche e bancarie o giuridiche). L’incidenza del personale femminile è pari al 43%. 30 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2009 RICOSTRUITO DI CUI: ESTERO 33 109 18 155 315 - VARIAZIONE TOTALE DI CUI: ESTERO ASSOLUTA % 1.375 8.486 14.513 23.902 48.276 4.789 101 103 18 147 369 - +73 -39 -408 -1.570 -1.944 -152 +5,3% -0,5% -2,8% -6,6% -4,0% -3,2% Composizione per classi di anzianità 31.12.2010 NUMERO Fino a 10 anni Da 11 a 20 anni Da 21 a 30 anni Oltre 30 anni Totale 14.033 10.269 13.840 8.190 46.332 31.12.2009 RICOSTRUITO COMP. % 30,3% 22,1% 29,9% 17,7% 100,0% VARIAZIONE NUMERO COMP. % NUMERO COMP. % 13.921 10.423 14.182 9.750 48.276 28,8% 21,6% 29,4% 20,2% 100,0% +112 -154 -342 -1.560 -1.944 +0,8% -1,5% -2,4% -16,0% -4,0% Composizione per fasce di età 31.12.2010 NUMERO Fino a 30 anni Da 31 a 40 anni Da 41 a 50 anni Oltre 50 anni Totale 3.065 12.203 16.658 14.406 46.332 31.12.2009 RICOSTRUITO COMP. % 6,6% 26,3% 36,0% 31,1% 100,0% VARIAZIONE NUMERO COMP. % NUMERO COMP. % 2.964 12.349 16.848 16.115 48.276 6,1% 25,6% 34,9% 33,4% 100,0% +101 -146 -190 -1.709 -1.944 +3,4% -1,2% -1,1% -10,6% -4,0% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 31 Relazione sulla gestione Altre informazioni Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Ai sensi dell’art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione “Governance” del sito di UniCredit. (http://www.UniCreditgroup.eu/it/Governance/corporate_ governance_report.htm). Per l’illustrazione della struttura di Governo societario (“Corporate Governance”) si rimanda all’apposito capitolo della Relazione del Bilancio Consolidato. Il Progetto One4C Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo contesto bancario internazionale, nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i clienti”). In particolare, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in data 13 aprile 2010 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in UniCredit di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di UniCredit Bancassurance Management & Administration e, in data 3 agosto 2010, ha deliberato la fusione ai sensi dell’art. 2505, comma 2, del codice civile e dell’art. 23 dello statuto sociale. In data 19 ottobre 2010 è stato infine stipulato l’atto di fusione relativo al suddetto progetto con efficacia dal 1° novembre 2010. A seguito di detta integrazione societaria, UniCredit, oltre ad assolvere al proprio ruolo di Capogruppo, svolge oggi anche direttamente l’attività bancaria e commerciale verso la clientela. In particolare, in Italia, principalmente attraverso il coordinamento e la gestione diretta dei tre network italiani: Families & Small Medium Enterprises (“F&SME”), Corporate and Investment Banking (“CIB”) e Private Banking (“PB”). Il progetto “Insieme per i Clienti” si propone di aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti attraverso la specializzazione delle competenze e tempi di risposta sempre più rapidi. Tutto ciò costituisce una semplificazione della struttura societaria del Gruppo accrescendo così la vicinanza ai territori e alle comunità in cui opera e salvaguardando i marchi delle principali banche (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia). Inoltre, tale progetto assicura un’organizzazione più efficace, anche mediante l’attribuzione di ulteriori deleghe decisionali alla rete. Analogamente a quanto già avviene in Austria, Germania e Polonia, il suddetto Consiglio di aprile ha inoltre approvato l’introduzione di un Country Chairman anche per l’Italia individuato in Gabriele Piccini (in precedenza Amministratore 32 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Delegato di UniCredit Banca e Responsabile del coordinamento del network retail italiano), che rappresenta il punto di sintesi del business del Gruppo sul mercato italiano. Il progetto “Insieme per i clienti” che conferma l’attuale modello divisionale del Gruppo si focalizza in Italia, Germania e Austria su quattro segmenti specializzati di business: • Famiglie, dedicato ai clienti privati con patrimoni fino a 500.000 euro; • PMI, per le aziende con fatturato annuo fino ai 50 milioni di euro; • Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro; • Private Banking, per i clienti con patrimoni superiori a 500.000 euro. In Italia sono state istituite sette Aree Territoriali, i cui Responsabili hanno il compito di agire quale punto di riferimento per i rapporti con i principali interlocutori delle istituzioni locali, nell’ambito di un Comitato della Rete Italiana (Italian Network Committee) presieduto dal Country Chairman a cui partecipano, oltre ai responsabili delle Aree Territoriali, anche i tre responsabili dei network (F&SME, CIB e PB) in Italia ed il responsabile di Identity and Communications Italy. Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha avviato alcuni ulteriori progetti di razionalizzazione delle attività di talune controllate in coerenza con il modello di business e con l’obiettivo di perseguire maggiori sinergie e riduzioni di costi. Riorganizzazione delle attività di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) Nell’esercizio 2010 si è dato corso al processo di riorganizzazione delle attività di MCC focalizzando il business della società nel settore pubblico ed in particolare nella promozione e nella gestione di agevolazioni pubbliche nazionali e regionali alle imprese, a sostegno dello sviluppo economico e nel credito agevolato; conseguentemente si è proceduto a razionalizzare le attività riallocando quelle non più “core” all’interno del Gruppo in coerenza con il modello divisionale di business e trasferendo le attività IT e back-office alle società del Gruppo che svolgono tali servizi comuni. In quest’ottica sono quindi state perfezionate: • la cessione del ramo d’azienda “Supporto Operativo” di MCC a favore di UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2010; • la cessione del ramo d’azienda “IT” e del Ramo d’Azienda “Back Office” di MCC a favore rispettivamente di UniCredit Global Information Services e UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia a partire dal 1° aprile 2010; • in data 1° settembre 2010 è stata infine perfezionata l’operazione di scissione parziale del ramo d’azienda “Corporate” di MCC a favore di UniCredit Corporate Banking, banca del Gruppo specializzata nel settore corporate, principalmente composto dalle attività di Project Finance, di Finanza Strutturata Corporate, di Credito Industriale e di Structured Trade & Export Finance. UniCredit Corporate Banking è stata poi, come già ricordato, incorporata in UniCredit S.p.A. nell’ambito dell’operazione One4C. A valle delle operazioni sopra ricordate, nel mese di dicembre 2010, nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, UniCredit e Poste Italiane S.p.A. (“Poste”) hanno sottoscritto l’accordo finalizzato alla cessione del 100% di MCC a Poste. MCC diventerà, post cessione, il veicolo per la creazione della Banca del Mezzogiorno. L’operazione è soggetta ad approvazione da parte delle competenti autorità regolamentari e, subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni, si ritiene possa essere realizzata entro il primo semestre 2011. In ogni caso, resterà di pertinenza di UniCredit il risultato di periodo relativo all’esercizio 2010 nonché quello relativo all’esercizio 2011 fino alla data di effettivo trasferimento delle azioni di MCC. Cessione ramo d’azienda Pension Funds Real Estate Management In coerenza con l’implementazione del nuovo modello organizzativo del Gruppo nell’ambito della GBS è stata realizzata la cessione del ramo d’azienda “Pension Funds Real Estate Management”, stipulata in data 16 dicembre 2009 con efficacia il 1° gennaio 2010, a favore di UniCredit Real Estate, cessione che ha comportato il trasferimento di 21 risorse e delle relative poste patrimoniali connesse. Razionalizzazione delle attività italiane di gestione dei fondi chiusi di investimento mobiliari del Gruppo Nei primi mesi dell’esercizio, con l’obiettivo di semplificare la struttura del Gruppo e di conseguire benefici sotto il profilo economico ed operativo, si è dato corso al processo di integrazione societaria di S+R Investimenti e Gestioni SGR in Sofipa SGR. L’operazione comporterà risparmi in termini di costi attraverso l’azzeramento di spese comuni, la focalizzazione in un unico veicolo dell’attività di promozione e gestione di fondi di private equity del Gruppo in Italia, nonché migliori possibilità di accedere come unica entità al mercato di riferimento per la raccolta di nuovi fondi. La fusione ha avuto efficacia il 12 luglio scorso. Razionalizzazione dell’attività dei crediti non performing di Gruppo Al fine di razionalizzare l’attività dei crediti non performing di Gruppo (“NPLs”), ridurre i relativi costi amministrativi e ottimizzare sotto il profilo economico e finanziario il servizio di gestione dei crediti anomali di Gruppo, nel mese di luglio è stato avviato il progetto di integrazione delle attività di Aspra Finance S.p.A. (“ASPRA”) – veicolo societario nel quale vennero accentrati i NPLs di Capitalia e successivamente anche le sofferenze di alcune altre società del Gruppo - in UniCredit Credit Management Bank S.p.A. (“UCCMB”), banca anch’essa controllata al 100%. La razionalizzazione della gestione dei NPLs è stata realizzata mediante la fusione per incorporazione di ASPRA in UCCMB che è così divenuta la banca del Gruppo per la gestione accentrata dei crediti anomali. Tale accentramento consentirà, oltre alla semplificazione degli assetti societari, di uniformare le politiche gestionali ed operative dei crediti anomali con conseguente UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 33 Relazione sulla gestione Altre informazioni (SEGUE) Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) ottimizzazione delle attività di presidio del costo di rischio attraverso la razionalizzazione di alcune delle correlate attività amministrative, quali ad esempio la possibilità di una gestione centralizzata delle spese legali. Nel mese di settembre la Banca d’Italia ha autorizzato la fusione per incorporazione di ASPRA in UCCMB e l’operazione ha acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2011. Fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Partecipazioni S.r.l. In data 16 marzo, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la fusione per incorporazione di UniCredit Partecipazioni S.r.l., società interamente controllata. Il progetto di fusione è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 3 agosto ed in data 19 ottobre è stato stipulato l’atto di fusione con efficacia dal 1° novembre 2010 e con decorrenza contabile e fiscale dal 1 gennaio 2010. Progetto per la realizzazione di una Global Card Payment Company Al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i processi relativi all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio del mondo Corporate e Pubblica Amministrazione e alla biglietteria elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a migliorare e coordinare l’efficacia di tali attività a supporto del predetto business. Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’avvio del progetto che prevede la creazione di una Global Card Payment Company, individuata in Quercia Software S.p.A., struttura che avrà il ruolo di unico polo di servizi a supporto del business Monetica dell’intero Gruppo, mentre le banche continueranno a mantenere il ruolo di emittenti (Issuer). La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards” e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business Partner S.C.p.A. e “Monetica” di UniCredit Global Information Services S.C.p.A., con efficacia contabile e fiscale a partire dal 1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto alla trasformazione di Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal 34 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare in via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la forma organizzativa propria delle società di capitali, sulla base di criteri di economicità ed efficienza. Riorganizzazione di IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A. Nell’ottobre 2010 Banco di Sicilia (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C), la Capogruppo UniCredit e la Regione Siciliana hanno sottoscritto una lettera di intenti per la riorganizzazione delle attività e della compagine azionaria di IRFIS, società controllata da Banco di Sicilia (76,26%) e partecipata per il residuo dalla Regione Siciliana (21,00%) e da altri azionisti minori (2,74%). Tale progetto di riorganizzazione prevede, al termine del processo, il passaggio del controllo di IRFIS alla Regione Siciliana, attraverso un percorso articolato che prevede: • la trasformazione di IRFIS in società finanziaria specializzata in attività di credito agevolato ed erogazione di fondi regionali e la sua conseguente iscrizione nell’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 T.U.B. e, ove del caso, nell’elenco degli intermediari speciali tenuto dalla Banca d’Italia con conseguente riduzione dell’attuale capitale sociale e delle riserve; • la cessione del ramo d’azienda relativo al business bancario da IRFIS a UniCredit; • l’acquisizione da parte della Regione Sicilia della quota di controllo detenuta da UniCredit (già Banco di Sicilia) in IRFIS. Al termine del progetto di riorganizzazione, subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte di Banca d’Italia, IRFIS continuerà la propria attività nel comparto delle agevolazioni e nella gestione di fondi regionali. Altre operazioni che hanno interessato società controllate e partecipate Aumento di capitale di UniCredit Bank Austria AG Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta al 99,995% dalla Capogruppo) ha perfezionato un aumento di capitale di 2 miliardi al fine di rispondere alle aspettative delle autorità di vigilanza locali e delle agenzie di rating, nonché per allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e nella Central Eastern Europe. A seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo oltre che della quota di spettanza anche dell’inoptato, l’interessenza partecipativa in UniCredit Bank Austria AG è salita al 99,996%. Riorganizzazione delle attività Markets and Investment Banking (ex MIB) di UniCredit Bank AG Nell’ambito del più articolato processo di riorganizzazione delle attività della ex Divisione MIB in data 5 agosto 2010, con efficacia 1° settembre 2010, è stato stipulato l’atto per la cessione del ramo d’azienda “Corporate Product Specialists” di UniCredit Bank AG - che comprende le attivitÀ di Corporate Treasury Sales, Corporate Finance Advisory e Senior Bankers svolte tramite la propria filiale di Milano a favore di UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C). Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A. Nel marzo 2010 UniCredit ha partecipato alla costituzione della società Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A. L’operazione si colloca nell’ambito del progetto sviluppato da Ministero dell’Economia e delle Finanze, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, Intesa SanPaolo, Monte dei Paschi di Siena, ABI e Confindustria per la creazione di un fondo italiano di investimento per le piccole e medie imprese. Tale società è stata costituita con un capitale sociale iniziale di 3,5 milioni, incrementatosi a 4,0 milioni per consentire l’ingresso nell’azionariato dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, e la quota di partecipazione a detto capitale sottoscritta da UniCredit corrisponde al 12,50%. e UniCredit) e 200 milioni da alcune Banche Popolari. Il Fondo ha quindi iniziato a esaminare alcune opportunità di investimento in PMI e ha già chiuso la sua prima operazione di investimento nel dicembre 2010. Progetto “Piastra Logistica del Friuli Venezia Giulia” Nel marzo 2010 UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C) ha costituito una società, denominata UniCredit Logistics S.r.l., allo scopo di condurre studi e ricerche per poi promuovere progetti infrastrutturali tra cui lo sviluppo di una piattaforma logistica nell’Alto Adriatico. In particolare il progetto, che verrà finanziato principalmente mediante lo strumento del project finance e il ricorso a finanziamenti pubblici e la cui realizzazione avverrà in più fasi, sarà realizzato in collaborazione con partner industriali, operatori internazionali di shipping e finanziari e prevede: • la realizzazione di un nuovo terminal nell’area di Monfalcone e il potenziamento del terminal container di Trieste; • il miglioramento e il potenziamento delle opere ferroviarie e stradali di collegamento ai terminal; • l’ingresso in UniCredit Logistics di soggetti privati ed istituzionali interessati all’iniziativa. Trieste Terminal Passeggeri In agosto UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C) si è fatto promotore di costituire, unitamente a Costa Crociere, Reguardia, Giuliana Bunkeraggi e Assicurazioni Generali, un raggruppamento temporaneo di imprese che ha presentato una offerta per aggiudicarsi il 60% di Trieste Terminal Passeggeri (TTP), società che gestisce il terminal passeggeri del porto di Trieste interamente controllata dalla locale Autorità Portuale. In dicembre, a seguito dell’aggiudicazione della gara, è stata costituita la nuova società, che acquisirà la quota del TTP posta in vendita dall’Autorità Portuale, denominata Trieste Adriatic Maritime Initiatives S.r.l. con un capitale sociale di 1 milione così ripartito: UniCredit 31%, Costa Crociere 29%, Giuliana Bunkeraggi 15%, Reguardia 15% e Assicurazioni Generali 10%. Sulla base degli accordi sottoscritti UniCredit deterrà il controllo della neo costituita società per i primi cinque anni. Il Fondo Italiano di Investimento ha ottenuto a fine agosto da Banca d’Italia l’approvazione del regolamento e l’autorizzazione ad operare. In novembre ha chiuso la sua raccolta a 1,2 miliardi, di cui 1 miliardo sottoscritto in quote uguali dai 4 soci promotori (Intesa, CDP, MPS UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 35 Relazione sulla gestione Altre informazioni (SEGUE) Altre operazioni che hanno interessato società controllate e partecipate (SEGUE) Investimento in “Desertec Project” UniCredit, unitamente ad altri partner (tra i quali Enel Green Power, Siemens, E.ON Energie, Munich Re, RED Eléctrica, Cevital, Deutsche Bank), ha aderito, quale primo istituto finanziario italiano, ad un progetto (Desertec Project) che prevede lo sviluppo di programmi per lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica nelle aree desertiche del Nord Africa e del Medio Oriente, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, impianti eolici ed impianti a concentrazione solare di grande potenza. Nell’ambito del progetto UniCredit ha acquisito nello scorso mese di dicembre una partecipazione del 5,56% in una società di diritto tedesco (Desertec Industrial Initiative Gmbh) che dovrà effettuare gli studi di fattibilità e predisporre i business plan dei progetti. Ci si attende che l’adesione a tale iniziativa possa consentire a UniCredit di beneficiare delle opportunità di investimento/ finanziamento rivenienti dalla fase di realizzazione del progetto che partirà nel 2013. UniCredit Suisse Bank Nel mese di luglio 2010, UniCredit Private Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C) ha sottoscritto un accordo per la cessione della partecipazione in UniCredit Suisse Bank SA al management della società stessa supportato dalla Banca dello Stato del Cantone Ticino. L’operazione è stata perfezionata in data 14 ottobre 2010 a seguito dell’autorizzazione ricevuta da parte della FINMA (autorità di vigilanza federale sui mercati finanziari della Svizzera). Razionalizzazione delle strutture e delle società strumentali di GBS Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 dicembre 2010 ha approvato le linee guida di un complesso progetto denominato UGBS Program che si prefigge di semplificare la governance e l’economicità di gestione attraverso la razionalizzazione delle attività e delle strutture responsabili del complesso dei servizi erogati da GBS, riducendo il numero delle controllate coinvolte in tali processi, massimizzando le economie di scala e semplificando la modalità di richiesta e di fruizione dei servizi. Riorganizzazione delle attività di Auditing In data 1 gennaio 2011 la Banca ha acquisito dalla controllata UniCredit Audit S.C.p.A. il ramo d’azienda “Audit Methodologies & Monitoring” e “Specialized Audit Center”, acquisizione stipulata in data 16 dicembre 2010 e che ha comportato il trasferimento di 43 risorse e delle relative poste patrimoniali connesse. Rafforzamento patrimoniale e altre operazioni sul capitale Nell’esercizio 2010 sono state realizzate le operazioni straordinarie, avviate nel corso del 2009, finalizzate al rafforzamento patrimoniale. È stato infatti realizzato un ulteriore aumento di capitale, dopo quello effettuato nel corso del precedente esercizio. In particolare nei primi mesi del 2010, in esecuzione della delibera assunta dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 16 novembre 2009, il Consiglio di Amministrazione ha determinato, in data 7 gennaio 2010, le condizioni definitive dell’aumento di capitale in opzione, tra cui il prezzo di sottoscrizione, il rapporto di opzione ed il numero massimo di azioni da offrire. Nel periodo di esercizio dei diritti di opzione, dall’11 al 29 gennaio in Italia e Germania e dal 14 al 29 gennaio in Polonia, sono state quindi offerte agli azionisti titolari di azioni ordinarie e di risparmio UniCredit, azioni ordinarie UniCredit di nuova emissione al prezzo di euro 1,589 per azione, di cui euro 1,089 a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto di opzione di n. 3 azioni ordinarie di nuova emissione ogni n. 20 azioni ordinarie e/o di risparmio possedute. Al termine del periodo 36 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. di esercizio dei diritti di opzione, sono risultate sottoscritte n. 2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23% delle azioni oggetto dell’offerta in opzione. I diritti d’opzione non esercitati sono stati quindi offerti da UniCredit sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile. Tali diritti sono stati tutti acquistati nel corso della prima seduta, in data 8 febbraio 2010. All’esito dell’offerta sul mercato di Borsa sono state sottoscritte n. 44.550.771 nuove azioni ordinarie UniCredit, mentre n. 3 azioni sono rimaste inoptate. Queste ultime sono state quindi sottoscritte, in forza degli impegni di garanzia assunti in merito alla sottoscrizione dell’aumento di capitale, da BofA Merrill Lynch per conto del consorzio di garanzia coordinato e diretto dalla stessa BofA Merrill Lynch e da UniCredit Bank A.G., Milan Branch. Ad esito delle operazioni relative all’aumento di capitale in opzione sono state emesse n. 2.516.889.453 nuove azioni ordinarie per un aumento di capitale sociale di ammontare pari ad euro 1.258.444.726,50, per un controvalore complessivo – inclusivo del sovrapprezzo azioni - pari ad euro 3.999.337.340,82. L’aumento di capitale è stato iscritto nel Registro delle Imprese in data 24 febbraio 2010. Inoltre in data 16 marzo, in forza della delega conferita dall’Assemblea straordinaria del 12 maggio 2006, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un aumento di capitale di nominali euro 476.721,00 mediante l’emissione di n. 953.442 azioni ordinarie da assegnare a Personale Direttivo del Gruppo che ricopre posizioni di particolare rilevanza ai fini del conseguimento degli obiettivi complessivi di Gruppo. La delibera di aumento di capitale è stata iscritta nel Registro delle Imprese il 31 marzo 2010. Rapporti verso imprese del gruppo Si riportano di seguito in forma sintetica le attività, comprensive delle interessenze partecipative, le passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2010, distintamente per imprese controllate, direttamente e indirettamente, e per imprese sottoposte ad influenza notevole. (milioni di €) Imprese controllate Imprese sottoposte ad influenza notevole Con riferimento al comma 12 dell’art. 2.6.2 - “Obblighi Informativi”, Titolo 2.6 - “Obblighi degli emittenti” del “Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana SpA”, datato 8 novembre 2010, si attesta l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 36 del regolamento Consob n. 16191/2007, lettere a), b), e c). ATTIVITÀ PASSIVITÀ GARANZIE E IMPEGNI 113.738 2.055 51.257 38 32.436 40 Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 - “Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate” del Regolamento Consob recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), si rimanda alla Nota integrativa - Parte H - Operazioni con parti correlate Documento programmatico sulla sicurezza Ai sensi della regola 26 dell’Allegato B (Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza) al decreto legislativo 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si comunica che presso la Banca è in essere il “Documento Programmatico sulla Sicurezza” di cui alla Regola 19 del suddetto allegato B, che verrà aggiornato per l’anno 2011 entro il 31 marzo 2011. Informazione sui rischi Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell’attuale situazione di mercato, si rinvia alla apposita sezione della Nota Integrativa. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 37 Relazione sulla gestione Altre informazioni (SEGUE) Le partecipazioni detenute dagli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche Nella tabella che segue si fornisce informativa in ottemperanza all’art. 79 del Regolamento Consob n. 11971 del 14/5/99 e successive modifiche e integrazioni, ultima con delibera Consob n. 15520 del 27/7/2006. Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche NUMERO AZIONI CARICA COGNOME E NOME AMMINISTRATORI DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2010 Presidente Rampl Dieter Vice Presidente Vicario Castelletti Luigi Vice Presidente Bengdara Farhat Omar Vice Presidente Calandra Buonaura Vincenzo Vice Presidente Palenzona Fabrizio Consigliere Belluzzi Giovanni Consigliere Bischoff Manfred Consigliere Cucchiani Enrico Tommaso Consigliere Fontanesi Donato Consigliere Giacomin Francesco Consigliere Gnudi Piero possesso indiretto (coniuge) possesso indiretto (altro) Consigliere Kadrnoska Friedrich Consigliere Li Calzi Marianna Consigliere Ligresti Salvatore Consigliere Maramotti Luigi Consigliere Marocco Antonio Maria Consigliere Pesenti Carlo Consigliere Reichlin Lucrezia Consigliere Schinzler Hans-Jürgen Consigliere Waigel Theodor Consigliere Wyand Anthony Consigliere Zwickl Franz 38 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. SOCIETÀ PARTECIPATA TIPO AZIONE UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. ord. POSSEDUTE A FINE 20091 269.342 46.829 8.867 180.795 322.610 507.748 6.633.867 58.161 29.553 17.754 4.729 ACQUISTATE VENDUTE NELL’ESERCIZIO NELL’ESERCIZIO 40.404 (2) 13.950 (2) 41.133 (2) 27.117 (2) 124.551 (2) 995.082 (2) 8.724 (2) 2.661 (2) 29.553 - POSSEDUTE A FINE 20101 309.746 60.779 50.000 207.912 322.610 632.299 7.628.949 66.885 20.415 4.729 Segue: Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche. NUMERO AZIONI CARICA COGNOME E NOME AMMINISTRATORI FINO AL 21 SETTEMBRE 2010 Amministratore Delegato Profumo Alessandro AMMINISTRATORI DAL 30 SETTEMBRE 2010 Amministratore Delegato Ghizzoni Federico possesso indiretto (coniuge) DIRETTORI GENERALI Direttore Generale Nicastro Roberto COLLEGIO SINDACALE DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2010 Sindaco effettivo Nicastro Vincenzo COLLEGIO SINDACALE FINO AL 22 APRILE 2010 Presidente del Collegio Sindacale Loli Giorgio possesso indiretto (coniuge) Sindaco effettivo Francardo Gian Luigi Sindaco effettivo Mayr Siegfried Sindaco effettivo Milanese Aldo COLLEGIO SINDACALE DAL 22 APRILE 2010 Presidente del Collegio Sindacale Lauri Maurizio Sindaco effettivo Bisoni Cesare Sindaco effettivo Rutigliano Michele Sindaco effettivo Ventoruzzo Marco DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STATEGICHE SOCIETÀ PARTECIPATA TIPO AZIONE UniCredit ord. 3.373.171 505.974 (2) - 3.879.145 UniCredit UniCredit ord. ord. 100.000 1.773 17.000 (3) 727 (4) - 117.000 2.500 UniCredit ord. 711.209 106.680 (2) - 817.889 UniCredit ord. 6.142 921 (2) - 7.063 UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit ord. risp. ord. ord. ord. 35.471 22.333 - 5.319 (2) 3.348 (2) - - 40.790 25.681 - UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit UniCredit ord. ord. ord. ord. ord. 2.012.847 - - 2.322.312 POSSEDUTE A FINE 20091 ACQUISTATE VENDUTE NELL’ESERCIZIO NELL’ESERCIZIO 309.465 (2) POSSEDUTE A FINE 20101 1. Oppure data di inizio / fine carica se diverse dal periodo di riferimento indicato. 2. Azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit del 16 novembre 2009. 3. Di cui nr. 15.000 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009 4. Di cui nr. 264 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009 5. Di cui nr. 290.415 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 39 Relazione sulla gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio Al fine di implementare il modello di servizio Private Banking, che prevede il pieno controllo da parte della Banca del processo di investimento, di amministrazione e di consulenza per la gestione delle attività dei clienti appartenenti a tale segmento, il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 20 gennaio u.s., ha approvato l’avvio del processo per internalizzare le gestioni patrimoniali dei Clienti Private Banking di Pioneer Investment Management S.p.A. in UniCredit, rinviando ad una successiva riunione l’approvazione del piano dettagliato. In relazione alla situazione nel nord Africa, ed in particolare in Libia, si segnala che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione Europea in data 11 marzo 2011, UniCredit ha annunciato che con riferimento agli azionisti libici - l’esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato in conformità a tali decisioni. In data 22 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’emissione delle performance share promesse nell’ambito del Piano 2007 di Incentivazione a Lungo Termine del Gruppo UniCredit, in seguito alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance definiti nel Piano. A tal fine, il Consiglio ha deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali € 454.385 corrispondenti a n. 908.770 azioni ordinarie. In data 22 marzo 2011, UniCredit S.p.A. e Premafin Finanziaria S.p.A. - Holding di Partecipazioni hanno raggiunto un accordo funzionale all’esecuzione, da parte di Fondiaria-SAI, della già annunciata operazione di ricapitalizzazione del gruppo ad essa facente capo. Obiettivo dell’accordo, anche alla luce del rapporto che storicamente lega la banca al primario gruppo assicurativo, è quello di consentire a Premafin di procedere all’operazione di rafforzamento patrimoniale della propria controllata e alla banca di acquisire una stabile partecipazione di minoranza qualificata con la possibilità di beneficiare di una valorizzazione del proprio investimento nel medio-lungo periodo. L’accordo prevede inoltre la proposta di apportare alcune modifiche al contratto di finanziamento sottoscritto tra Premafin, UniCredit e le altre banche finanziatrici in data 22 dicembre 2004, come successivamente integrato e modificato da ultimo in data 22 dicembre 2010, che richiedono, per il relativo perfezionamento, l’approvazione da parte delle banche finanziatrici. L’accordo è condizionato alla conferma, entro il 30 giugno 2011, da parte di Consob di assenza di obblighi di Offerta Pubblica di Acquisto su Fondiaria-SAI a fronte dell’esecuzione del medesimo e all’ottenimento, sempre entro la medesima data, dei necessari waiver ai sensi del contratto di finanziamento. Si rende noto che l’amministratore Sig. Salvatore Ligresti ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 22 marzo 2011. Evoluzione prevedibile della gestione Il 2011 sarà un altro anno di crescita economica moderata. Le previsioni più accreditate evidenziano un incremento medio atteso annuo del PIL dell’1,10%, lo stesso del 2010. Complessivamente anche nell’anno in corso gli investimenti dovrebbero continuare a dare impulso alla crescita economica. Dopo una probabile flessione degli investimenti in conto capitale alla fine del 2010, gli acquisti di macchinari potrebbero tornare a una modesta crescita già nel 1° trimestre 2011. Il cauto ottimismo sulle prospettive degli investimenti nell’anno corrente si basa principalmente sul consolidamento dei fondamentali del settore societario. Nel 2010 l’utile annuo delle aziende è tornato in territorio positivo grazie al costante aumento della redditività constatato negli ultimi trimestri. Inoltre la normalizzazione dell’indebitamento delle imprese, che rimane comunque elevato, e la diminuzione dei tassi d’interesse, con conseguenti minori oneri per il servizio del debito, hanno contribuito alla capacità di autofinanziamento dei piani d’investimento 40 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. delle aziende. Infine è gradualmente aumentato, pur restando molto al di sotto della media di lungo periodo, il tasso di utilizzo degli impianti produttivi. Tale andamento propizio, che dovrebbe confermarsi anche nei prossimi trimestri, sarà un altro elemento moderatamente favorevole alla ripresa degli investimenti. Inoltre nel 2011 si dovrebbe assistere a un lieve recupero del settore edile, che dopo la pesante crisi iniziata alla fine del 2007 dovrebbe tornare a crescere nel secondo semestre, seppure in misura contenuta. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, l’aumento dei mutui ipotecari e la stabilizzazione del ciclo di sostituzione delle abitazioni segnalano l’ampliamento della domanda nel 2010, tendenza che dovrebbe confermarsi, anche se a ritmo meno sostenuto. L’andamento dell’edilizia non residenziale permane negativo, ma l’intensità decrescente della flessione ci induce a prevedere l’ulteriore normalizzazione del settore nel prosieguo dell’anno. Al contrario le prospettive dei consumi privati non sono particolarmente brillanti, perché in Italia la ripresa del mercato del lavoro procede più lentamente rispetto alla media dell’eurozona, particolarmente nel settore manifatturiero. Per tale motivo si prevede una dinamica dei consumi ancora apatica, ma che dovrebbe riprendere slancio nel secondo semestre del 2011, quando dal mercato del lavoro proverranno, sull’onda di una ripresa più consolidata degli investimenti, segnali più chiari di miglioramento. Per quanto riguarda la domanda dall’estero, nel 2011 prevediamo un aumento più contenuto delle esportazioni, elemento tuttavia scarsamente rilevante data la buona capacità di tenuta mostrata dalla crescita economica mondiale. Con riguardo al contesto bancario, si prevede che nel 2011 aumenteranno ancora, a un ritmo relativamente sostenuto, le concessioni di finanziamenti alle famiglie. Il percorso di normalizzazione dei tassi d’interesse che la BCE intraprenderà già a partire da aprile sarà comunque molto graduale (prevediamo che il tasso d’interesse ufficiale si attesterà all’1,75% entro la fine dell’anno). L’andamento dei prestiti alle famiglie sarà strettamente legato a quello dei mutui immobiliari, che dopo l’accelerazione del 2010 dovrebbero proseguire sulla strada intrapresa, esercitando positivi effetti sull’aumento del PIL grazie anche alla moderata ripresa del settore immobiliare. Infatti, dopo le flessioni del biennio precedente, quest’anno i prezzi degli immobili dovrebbero tornare a salire. L’ulteriore sebbene lieve aumento dei finanziamenti alle società di capitali (non finanziarie) ad azionariato ristretto previsto nel 2011 dovrebbe essere in linea con la moderata attività economica e con l’ancora modesta necessità di finanziamenti esterni da parte delle aziende. In particolare, prevediamo nel 2011 l’ulteriore miglioramento del rapporto tra gli investimenti in macchinari e attrezzature e il PIL, rapporto che tuttavia resterà molto al di sotto della media di lungo periodo. Inoltre dovrebbe restare contenuto rispetto ai valori storici l’aumento del credito alle imprese, ancora fortemente indebitate e perciò vulnerabili. BCE di un ciclo molto moderato di aumenti dei tassi d’interesse dovrebbe portare il tasso Euribor a tre mesi oltre la soglia del 2%, facendo salire di conseguenza i tassi d’interesse bancari sui mutui ipotecari e sui finanziamenti alle aziende, mentre il più rapido aumento dei tassi d’interesse applicati ai nuovi finanziamenti amplierà il differenziale rispetto ai tassi dei prestiti già in essere. Il cambiamento in atto degli scenari macroeconomici e finanziari induce quindi a prevedere una crescita dei ricavi dei sistemi bancari in Europa nel 2011. Le entrate da margine di interesse, infatti, dovrebbero beneficiare della risalita dei tassi. Inoltre, il positivo scenario atteso per i paesi della CEE (con crescita del PIL in tutti i paesi in cui opera il Gruppo per la prima volta dopo 4 anni) potrà valorizzare ulteriormente la scelta di diversificazione nelle aree geografiche in cui UniCredit si è posizionata, con un significativo miglioramento della redditività. La Banca manterrà costante lo sforzo di contenimento dei costi operativi, con attuazione di diversi progetti per migliorare l’efficienza dei processi ed il miglior utilizzo delle risorse disponibili. Avvalendosi di una solida base di capitale e avviati gli importanti progetti di trasformazione per avvicinare ancora di più la Banca al territorio (tra tutti il Progetto “Insieme per clienti”), la Banca è preparata ad affrontare il 2011 con tutte le risorse umane e tecniche a sua disposizione per sfruttare le opportunità nei diversi mercati in cui opera. La Banca si attende, in sintesi, un forte rilancio dell’attività commerciale, prestando sempre attenzione alle specificità locali, anche grazie al supporto di una rafforzata struttura manageriale ed operativa. Infine, come già accennato, per quanto riguarda la dinamica dei tassi d’interesse ufficiali, si prevede che l’inizio da parte della Milano, 22 marzo 2011 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente DIETER RAMPL L’Amministratore Delegato FEDERICO GHIZZONI UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 41 In ogni momento della vita Proposte all’Assemblea Signori Azionisti, Vi invitiamo, sulla base anche della Relazione sulla gestione che l’accompagna, ad approvare il Bilancio di UniCredit S.p.A. al 31.12.2010 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa, così come presentati dal Consiglio di Amministrazione nel loro complesso e nelle singole appostazioni. Quanto alla ripartizione dell’utile: il “Conto Economico” chiude l’esercizio 2010 con un utile netto di € 783.343.148,77 che Vi proponiamo di ripartire come segue: alla Riserva Legale ai sensi dell’art. 32 dello Statuto agli azionisti: - 6,00% sul capitale nominale di € 9.153.105.824,50 pari a 0,030 per n. 18.306.211.649 azioni ordinarie (*) da distribuire alle sole azioni in circolazione alla data di stacco del dividendo, diverse dalle azioni proprie - 9,00% - e cioè il 6,00% previsto per le azioni ordinarie più un’ulteriore assegnazione del 3% sul capitale nominale di € 12.119.491,50 in azioni di risparmio pari a 0,045 per n. 24.238.983 azioni di risparmio alla Beneficenza a Riserve Statutarie € 78.334.314,88 € 549.186.349,47 € 1.090.754,24 € 550.277.103,71 € 7.833.000,00 € 146.898.730,18 € 783.343.148,77 (*) Composto da n. 19.273.342.940 azioni ordinarie già emesse al 31.12.2010, n. 908.770 azioni ordinarie emesse nel 2011, con diritto al dividendo dell’esercizio 2010, ed al netto di n. 476.000 azioni proprie in possesso della Banca al 31.12.2010 e di n.967.564.061 azioni ordinarie poste al servizio degli strumenti finanziari c.d. Cashes emessi in occasione dell’operazione di aumento di capitale del febbraio 2009. Milano, 22 marzo 2011 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente DIETER RAMPL L’Amministratore Delegato FEDERICO GHIZZONI UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 43 In ogni momento della vita Bilancio dell’Impresa Schemi di bilancio Stato patrimoniale Conto economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario 47 48 49 49 50 52 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C - Informazioni sul conto economico Parte D - Redditività complessiva Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore 55 57 85 135 151 Allegati al Bilancio 255 155 223 231 235 245 251 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • “n.d.” quando il dato non è disponibile. • Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della Banca d’Italia). Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 45 Schemi di bilancio Prospetti contabili Stato patrimoniale Conto economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto finanziario UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 48 48 49 49 50 52 47 Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio Prospetti contabili1 Stato patrimoniale VOCI DELL’ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali: di cui: - avviamento 130. Attività fiscali: a) correnti b) anticipate 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell’attivo (importi in euro) 31.12.2010 31.12.2009 2.151.657.623 10.128.438.843 435.202.246 21.174.567.990 3.898.742.638 33.805.642.950 253.102.334.768 3.202.589.630 1.886.334.841 61.942.809.502 280.802.106 7.739.123.454 5.914.198.837 6.351.494.995 434.836.657 9.427.373.124 4.058.611.221 203.963.077.806 51.665.371.007 4.202.838.573 207.709.128 69.912.252.747 33.450.267 8.769.837.985 7.706.507.260 6.954.658.177 902.824.262 6.051.833.915 21.787.435 8.655.518.443 415.380.210.646 8.738.566.004 5.563.162.554 1.562.237.945 4.000.924.609 2.452.119.545 372.956.334.446 Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debiti verso banche 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circolazione 40. Passività finanziarie di negoziazione 50. Passività finanziarie valutate al fair value 60. Derivati di copertura 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 80. Passività fiscali: a) correnti b) differite 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie (-) 200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 31.12.2010 31.12.2009 49.023.791.434 158.153.689.562 123.540.012.102 6.874.503.284 51.064.151 3.580.173.891 1.366.025.300 494.767.139 239.138.775 255.628.364 11.698.562.089 1.044.857.324 1.781.629.984 744.350.440 1.037.279.544 355.375.057 7.663.632.152 39.322.433.067 9.648.790.962 (2.440.001) 783.343.149 415.380.210.646 159.607.448.714 15.910.630.033 131.096.433.266 2.938.532.101 3.585.294.550 1.459.548.939 614.680.769 549.495.417 65.185.352 2.306.490.095 87.196.726 1.258.130.128 878.845.645 379.284.483 359.821.467 8.712.157.020 36.581.540.453 8.389.869.514 (2.440.001) 51.000.672 372.956.334.446 1. I dati relativi all’esercizio 2009 riportati negli schemi e nelle successive tabelle di Nota Integrativa si riferiscono alla situazione contabile di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2009. 48 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Conto economico VOCI 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 30. Margine di interesse 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 90. Risultato netto dell’attività di copertura 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative a) spese per il personale b) altre spese amministrative 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 190. Altri oneri / proventi di gestione 200. Costi operativi 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 290. Utile (Perdita) d’esercizio (importi in euro) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 10.012.428.149 (4.969.683.958) 5.042.744.191 3.738.268.721 (425.371.595) 3.312.897.126 2.785.866.029 (272.137.740) 677.402 245.346.000 102.063.903 70.318.950 25 72.963.122 5.034.619 11.120.427.627 (3.835.509.875) (3.686.576.734) (71.623.494) (77.309.647) 7.284.917.752 (6.856.083.307) (3.814.762.328) (3.041.320.979) (236.611.179) (78.041.598) (4.292.506) 299.771.373 (6.875.257.217) (996.893) (996.712) 407.666.930 375.676.219 783.343.149 783.343.149 7.042.375.198 (7.629.546.878) (587.171.680) 120.469.114 (74.589.256) 45.879.858 1.324.235.436 96.295.424 56.433.751 5.917.276 73.841.628 (24.741) (23.300.412) 43.930.385 979.603.174 (243.624.549) (37.280.324) (156.196.885) (50.147.340) 735.978.625 (1.105.241.021) (567.252.095) (537.988.926) (106.328.425) (5.217.184) (2.696.709) 204.139.094 (1.015.344.245) (122.564.532) 26.103 (401.904.049) 452.904.721 51.000.672 51.000.672 Prospetto della redditività complessiva 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri 60. Copertura dei flussi finanziari 70. Differenze di cambio 80. Attività non correnti in via di dismissione 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120. Redditività complessiva (Voce 10+110) (importi in euro) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 783.343.149 51.000.672 (318.829.017) 74.495.635 (244.333.382) 539.009.767 241.389.854 (49.796.744) 191.593.110 242.593.782 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 49 Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio Prospetti contabili (SEGUE) Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2010 (importi in euro) ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2010 VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO 50 - 1.258.921.448 - - - - - - 9.648.790.962 STOCK OPTIONS EMISSIONE NUOVE AZIONI REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 31.12.2010 - ACQUISTO AZIONI PROPRIE DERIVATI SU PROPRIE AZIONI - VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE 8.389.869.514 VARIAZIONI DI RISERVE DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI RISERVE ESISTENZE AL 1.1.2010 - DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI Capitale: 8.389.869.514 a) azioni ordinarie 8.377.750.022 b) altre azioni 12.119.492 Sovrapprezzi di emissione 36.581.540.453 Riserve: 8.712.157.020 a) di utili 1.862.246.403 b) altre 6.849.910.617 Riserve da valutazione 359.821.467 Strumenti di capitale Azioni proprie (2.440.001) Utile (Perdita) di esercizio 51.000.672 Patrimonio netto 54.091.949.125 MODIFICA SALDI APERTURA ESISTENZE AL 31.12.2009 OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO - 8.377.750.022 - - - 1.258.921.448 - - - - - - 9.636.671.470 - 12.119.492 - - - - - - - - - - 12.119.492 - 36.581.540.453 - - - 2.740.892.614 - - - - - - 8.712.157.020 51.000.672 (550.249.840) (465.084.480) (84.894.661) - - - - 703.441 - - 1.862.246.403 51.000.672 (550.249.840) 300.427 (476.721) - - - - - - 1.362.820.941 - 6.849.910.617 - - (465.384.907) (84.417.940) - - - - 703.441 - 6.300.811.211 - 359.821.467 - - 239.886.972 - - - - - - (244.333.382) 355.375.057 - - - - - - - - - - - - - - (2.440.001) - - - - - - - - - - (2.440.001) 51.000.672 (51.000.672) - - - - - - - - 783.343.149 783.343.149 - (550.249.840) (225.197.508) 3.914.919.401 - - - - 703.441 - 54.091.949.125 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. - 39.322.433.067 7.663.632.152 539.009.767 57.771.134.386 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2009 (importi in euro) ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2009 VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO - 1.705.582.052 - - - REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 31.12.2009 - STOCK OPTIONS ACQUISTO AZIONI PROPRIE EMISSIONE NUOVE AZIONI - DERIVATI SU PROPRIE AZIONI - VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE 6.684.287.462 VARIAZIONI DI RISERVE DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI RISERVE ESISTENZE AL 1.1.2009 - DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI Capitale: 6.684.287.462 a) azioni ordinarie 6.673.434.186 b) altre azioni 10.853.276 Sovrapprezzi di emissione 34.070.282.307 Riserve: 6.788.218.163 a) di utili (199.099.370) b) altre 6.987.317.533 Riserve da valutazione 168.228.357 Strumenti di capitale Azioni proprie (2.440.001) Utile (Perdita) di esercizio 3.281.086.844 Patrimonio netto 50.989.663.132 MODIFICA SALDI APERTURA ESISTENZE AL 31.12.2008 OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO - - 8.389.869.514 - 6.673.434.186 - - - 1.704.315.836 - - - - - - 8.377.750.022 - 10.853.276 - - - 1.266.216 - - - - - - 12.119.492 - 34.070.282.307 - - - 2.511.258.146 - - - - - - 36.581.540.453 - 6.788.218.163 3.280.544.180 - 4.255.792 (1.417.842.859) - - - - 56.981.744 - 8.712.157.020 - (199.099.370) 3.280.544.180 - 270.956 (1.219.469.363) - - - - - - 1.862.246.403 - 6.987.317.533 - - 3.984.836 (198.373.496) - - - - 56.981.744 - 6.849.910.617 - 168.228.357 - - - - - - - - - 191.593.110 359.821.467 - - - - - - - - - - - - - - (2.440.001) - - - - - - - - - - (2.440.001) - 51.000.672 51.000.672 - 3.281.086.844 (3.280.544.180) 50.989.663.132 - (542.664) - - - - - - (542.664) 4.255.792 2.798.997.339 - - - - 56.981.744 242.593.782 54.091.949.125 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 51 Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio Prospetti contabili (SEGUE) Rendiconto finanziario (elaborato applicando il “metodo indiretto”) A. ATTIVITÀ OPERATIVA 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - risultato netto delle società incorporate (+/-) - plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) - plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi e ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+/-) - altri aggiustamenti 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da: - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da: - acquisti di partecipazioni - acquisti attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d’azienda Liquidità generata/assorbita dall’attività di investimento C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione di dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita 52 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. (importi in euro) 31.12.2010 31.12.2009 776.252.373 783.343.149 -2.148.660.321 -1.200.281.929 51.000.672 - 220.523.657 -677.403 4.183.189.913 82.334.104 211.287.544 -505.269.563 -2.049.818.707 32.247.972.361 94.129.449 42.750.707 -11.653.999.939 49.475.834.651 -9.647.236.112 3.936.493.605 -38.010.796.989 -34.095.823.499 9.915.256.181 -13.669.118.543 -280.899.590 -218.199 120.006.661 -4.986.572.255 -215.478.233 251.085.753 7.913.894 103.052.003 -481.013.997 -916.842.021 -12.673.502.737 3.344.596.981 -73.337.271 -5.795.161.361 4.459.222.231 -15.184.687.394 575.864.077 13.244.381.012 1.904.070.328 6.717.507.651 8.762.395.782 -1.474.065.453 -2.665.527.296 -629.403.654 4.184.630.012 216.492.881 2.752.018.882 1.215.462.516 579.785 75.947 1 -6.226.916.915 -5.095.811.230 -1.057.998.903 -70.924.588 -2.182.194 -2.042.286.903 4.704.549.845 230.819.184 1.282.854.440 3.189.871.114 1.005.104 3 -1.052.026.450 -405.841.327 -643.172.035 -2.228.653 -784.435 3.652.523.395 3.914.919.401 -696.671.410 3.218.247.991 -3.810.611.167 2.798.997.338 -542.664 2.798.454.674 5.821.574.415 Riconciliazione VOCI DI BILANCIO Cassa e disponibilità liquide all’inizio del periodo Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo (importi in euro) 31.12.2010 31.12.2009 5.914.198.837 -3.810.611.167 48.069.953 2.151.657.623 33.406.999 5.821.574.415 59.217.423 5.914.198.837 LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 53 Nota integrativa Parte A - Politiche contabili 57 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 85 Parte C - Informazioni sul Conto Economico 135 Parte D - Redditività complessiva 151 Parte E - Informativa sui rischi e sulle relative politiche di copertura 155 Parte F - Informazioni sul patrimonio 223 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda 231 Parte H - Operazioni con parti correlate 235 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 245 Parte L - Informativa di settore 251 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 55 Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Sezione 2 - Principi generali di redazione Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Sezione 4 - Altri aspetti 58 A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4 - Crediti 5 - Attività finanziarie valutate al fair value 6 - Operazioni di copertura 7 - Partecipazioni 8 - Attività materiali 9 - Attività immateriali 10 - Attività non correnti in via di dismissione 11 - Fiscalità corrente e differita 12 - Fondi per rischi ed oneri 13 - Debiti e titoli in circolazione 14 - Passività finanziarie di negoziazione 15 - Passività finanziarie valutate al fair value 16 - Operazioni in valuta 17 - Altre informazioni 60 60 61 62 63 65 66 67 68 69 70 70 71 72 73 73 73 74 A.3 - Informativa sul fair value A.3.1 Trasferimenti tra portafogli A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” 79 79 80 82 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 58 58 59 59 57 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente Bilancio è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n.° 38, fino al 31 dicembre 2010 (si veda anche Sezione 4 - Altri aspetti). Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n. 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento 18 novembre 2009) gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio. Sezione 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea fino a tutto il 31 dicembre 2010. A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001; • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati; • i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il “metodo indiretto”), dalla Nota Integrativa e dagli Allegati ed è corredato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit. (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua italiana) (http://www.unicreditgroup.eu/en/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua inglese). I documenti, ove non diversamente precisato, sono redatti in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci e le tabelle di Nota integrativa che non presentano importi. Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente. Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2010, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento descritti sopra. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2010. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito. 58 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio. Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito: • nella determinazione del fair value relativo alle posizioni illiquide; • nei crediti; • nel trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti; • nei fondi per rischi e oneri; la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2010. Per ulteriori dettagli ed informazioni si rinvia alla Relazione sulla gestione. Sezione 4 - Altri aspetti In data 1° novembre 2010, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2010, è divenuta efficace la fusione per incorporazione nella Capogruppo UniCredit S.p.A. delle sei banche controllate UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e della società UniCredit Bancassurance Management & Administration S.c.r.l. a compimento del progetto One4C “Insieme per i Clienti” cui si rimanda alla Relazione sulla gestione per un’informativa più ampia. Sempre in data 1° novembre 2010, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2010, è divenuta altresì efficace la fusione per incorporazione di UniCredit Partecipazioni S.r.l. in UniCredit S.p.A.. L’operazione di fusione avente come detto efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1 gennaio 2010 ha comportato la fusione nella Capogruppo UniCredit S.p.A. sia dei saldi patrimoniali che dei saldi economici al 31.10.2010. Per il confronto delle risultanze economiche e patrimoniali al 31 dicembre 2010 con quelle pro-forma dell’esercizio precedente, si rimanda alla Relazione sulla gestione. Si precisa che nella Relazione sulla gestione vengono utilizzati schemi di bilancio riclassificati, il cui raccordo con quelli ufficiali è presentato negli Allegati. Nel corso del 2010 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili: • Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5); • IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009); • IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009); • Modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta (Reg. CE 550/2010); • IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009); • IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009); • IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009); • IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009); • IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009); • IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009); • Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009); • Miglioramenti agli IFRS (Reg. CE 243/2010); • Modifiche all’IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 244/2010) con cui sono recepiti nell’ambito del principio i chiarimenti sulle operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa all’interno di un gruppo di cui al documento IAS emanato nel giugno 2009 con la contestuale soppressione dell’IFRIC 8 e IFRIC 11. Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali: • prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico; • precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico; UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 59 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) • fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite; • introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione. Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando fra l’altro che, in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle differenze a conto economico. Tali modifiche, così come quelle richieste dagli altri principi ed interpretazioni citate, non hanno determinato alcun effetto sulle attuali consistenze patrimoniali ed economiche del bilancio di UniCredit S.p.A.. Le menzionate modifiche ai principi IFRS 3 e IAS 27 troveranno applicazione in caso di future operazioni della specie. La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2010, per il quale il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata: • Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009); • Modifiche all’IFRS1: Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS 7 per i neo-utilizzatori e conseguenti modifiche all’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” (Reg. CE 574/2010); • Revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (Reg. CE 632/2010); • Modifiche all’IFRIC 14 - Pagamenti anticipati relativi ad una previsione di contribuzione minima (Reg. CE 633/2010); • IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale (Reg. CE 662/2010). Al 31 dicembre 2010, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi: • IFRS 9: Strumenti finanziari (novembre 2009); • Miglioramenti agli IFRS (maggio 2010); • Modifiche all’IFRS 7 - Strumenti finanziari - disclosure (ottobre 2010). L’applicazione di tali principi da parte di UniCredit S.p.A. è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte della Commissione Europea. Si comunica, infine, che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni sul trattamento, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), delle riserve da rivalutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea e detenuti nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per la descrizione delle tipologie di trattamento ammesse e della scelta operata da UniCredit si rimanda alla parte A.2 - capitolo 2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 ed in esecuzione della delibera assembleare del 10 maggio 2007. Il bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011, che ha autorizzato la diffusione pubblica dei dati essenziali. I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge. A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se: 1) è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve; 2) fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo; 3) è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 17, e per quelli designati come strumenti di copertura, si veda cap. 6). Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione. Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico. Sono invece valutati al costo gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, nonché i derivati ad essi correlati che sono regolati con la consegna dei titoli azionari. 60 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Se per le attività di negoziazione eventualmente mantenute al costo vi è qualche obiettiva evidenza che abbiano subito una riduzione di valore (impairment), tali attività sono ridotte per l’importo della perdita - rilevata in conto economico - determinata come differenza tra il valore contabile delle stesse e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi. Qualora tali perdite vengano meno, non è consentito il ripristino del valore originario. Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”. Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: 1) il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata “sottostante”); 2) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato; 3) è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a se stante. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato. Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se: 1) le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita; 2) uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; 3) lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico. Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria valutata al fair value. Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi. Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono inclusi i possessi azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo congiunto o collegamento. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, per gli strumenti fruttiferi, gli interessi a conto economico secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 130. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea, la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilità UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 61 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 (approccio “simmetrico”). Di tale facoltà UniCredit si è avvalso, in sostituzione dell’approccio “asimmetrico” precedentemente applicato. Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile sono valutati al costo. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 130. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/ Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi. Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole. Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. L’importo trasferito a conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni: a) siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa; b) si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o c) siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100.c) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130.c) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 62 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico. 4 - Crediti Crediti per cassa I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di erogazione alla controparte. Tale voce comprende anche titoli di debito, iscritti alla data di regolamento, aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli). Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione. Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico: - quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”; ovvero: - quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”. Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale. Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso. Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività finanziaria. Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti. I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti. I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato. Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 63 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) L’eliminazione integrale (cancellazione) di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce. Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano, nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore. Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie: • sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee; • incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: - siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi); - l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore. Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi; • esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario; • esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180 anziché 90 giorni. L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento: • la quota scaduta e/o sconfinante, oppure: • la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea II (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default). La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II. In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi. La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea II con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su crediti attese, ma non ancora verificate, ma considerano, viceversa, quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate. Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’ “intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period). 64 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II (che hanno orizzonte temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi. Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore. I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri condivisi, la relativa perdita latente. La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito. Nelle voci crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 17 - Altre informazioni - Derecognition). I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo come “Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio”. Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico. In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”. Crediti di firma Nel portafoglio crediti di firma sono allocate tutte le garanzie personali e reali rilasciate dalla Banca a fronte di obbligazioni di terzi. In via generale i crediti di firma sono valutati in base al valore delle perdite dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori sottostanti, da computarsi su base analitica per le garanzie rilasciate per conto di debitori che versano in stato di “impaired” e che sono classificati quali “sofferenze” e “ristrutturati”. Per le garanzie rilasciate per conto di debitori classificati “incagliati” il valore delle perdite è stimato in coerenza con le metodologie applicate ai crediti per cassa. Per i crediti di firma rilasciati per conto di debitori classificati nell’ambito dei “crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 180 giorni”, le perdite attese sono stimate sulla base della rischiosità della pertinente forma tecnica di utilizzo e sottostanti strumenti di mitigazione del rischio (misurati dalla Loss Given Default). Per i crediti di firma rilasciati per conto di clientela in bonis e di clientela classificata nell’ambito dei crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 90 fino a 180 giorni, anche per la parte rientrante nella categoria delle “esposizioni scadute deteriorate”, le perdite attese sono stimate sulla base dell’ammontare delle eventuali perdite latenti dovute alla posticipata manifestazione delle stesse tra il deterioramento del merito del credito del debitore e il momento dell’escussione (Loss confirmation period). Il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130.d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” con contropartita alla voce 120.b) “Fondo per rischi ed oneri - altri fondi” del passivo (ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre passività”). Eventuali successive riprese di valore non possono superare il limite delle svalutazioni (individuali o collettive) da impairment precedentemente contabilizzate. 5 - Attività finanziarie valutate al fair value Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione: • degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile; • degli strumenti derivati. Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione, ma il cui profilo di rischio risulti: • connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”); • gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 65 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 6 - Operazioni di copertura Nel portafoglio “derivati di copertura” sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo), ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come: a) strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività; b) strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico; c) strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro. I contratti derivati di copertura sono rilevati alla “data di contrattazione” in base al loro valore corrente. Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l’efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento coperto. Generalmente, una copertura viene considerata tale se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere. Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo. I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: 1. nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria.La differenza di fair value del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico; 2. nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al valore corrente, la variazione del fair value dello strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 130. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece imputata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o le perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva; 3. nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari: • la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 130. “Riserve da valutazione” ed esposta nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto; • la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. 66 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva; 4. nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi sono all’interno di un intervallo compreso fra l’80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell’importo monetario coperto. La parte inefficace della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico. 7 - Partecipazioni Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, e conseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello IAS 32. Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l’intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un “investimento strategico”. In particolare, essi si distinguono in: Società controllate Sono controllate quelle società nelle quali: - si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; - si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha: • il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori; • il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; • il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo; • il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo. L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se si ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa. Società collegate Una società collegata è un’impresa nella quale viene esercitata un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture. L’influenza notevole si presume quando si detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario. In caso di possesso diretto o indiretto di una quota minore del 20 % dei voti esercitabili nell’assemblea della partecipata, non si configura l’influenza notevole, a meno che tale influenza non possa essere chiaramente dimostrata. L’influenza notevole può sussistere anche se un’altra partecipante possiede la maggioranza assoluta o relativa. Joint ventures Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando, per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società, è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono valutate secondo il metodo del costo. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 67 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma: - dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall’acquirente, in cambio del controllo dell’impresa acquisita; più - qualunque costo direttamente attribuibile all’acquisizione stessa. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d’uso degli investimenti partecipativi. Il valore d’uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull’attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow). Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d’uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce 210. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico. Le partecipazioni considerate come “investimenti strategici”, non rientranti nelle definizioni sopra riportate e diverse da quelle eventualmente rilevate alle voci 140. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10), sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita o attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5). 8 - Attività materiali La voce include: • terreni; • fabbricati; • mobili ed arredi; • impianti e macchinari; • altre macchine e attrezzature; ed è suddivisa nelle seguenti categorie: • attività ad uso funzionale; • attività detenute a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del locatario e della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (eventuali operatività della specie con “trasferimento dei rischi” sono invece classificate nei portafogli “Crediti”). In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 150. “Altre attività”. Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento). Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. 68 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce: • 150.b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero: • 190. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono valutate in base al principio del costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento. Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: fabbricati mobili impianti elettronici altre migliorie apportate su beni di terzi non superiore a 33 anni; non superiore a 7 anni; non superiore a 12 anni; non superiore a 7 anni; non superiore a 15 anni. Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile dell’attività. I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 170. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali” di conto economico. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 9 - Attività immateriali Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti. In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero quelle concesse quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. Le eventuali spese sostenute successivamente all’acquisto: - sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva); - sono imputate in un’unica soluzione al conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie). Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 69 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: software altre attività immateriali non superiore a 5 anni; non superiore a 5 anni. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico. Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 180. “Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. Avviamento L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo sostenuto per l’acquisizione di un’azienda o di un ramo aziendale, rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti. L’avviamento sulle acquisizioni di società oggetto di fusione o di incorporazione è contabilizzato fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società controllate, collegate e joint venture è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, contabilizzato nel valore delle partecipazioni. L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite durevoli di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento. L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal fine esso è allocato alle società partecipate, in maniera coerente con la struttura operativa divisionale del Gruppo UniCredit e rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato. Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 230. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non sono ammesse riprese di valore. 10 - Attività non correnti in via di dismissione Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 140. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività e passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 280. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte” di conto economico. Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva. 11 - Fiscalità corrente e differita In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono: • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa; • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa; • attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa); 70 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa). La fiscalità corrente e differita è rilevata applicando le aliquote di imposta vigenti. In particolare per la fiscalità corrente l’IRES è stata calcolata con l’aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l’aliquota applicata è stata del 4,77% più l’eventuale addizionale regionale, ove prevista. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della loro rilevazione. Le attività e le passività fiscali differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto delle eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità della Banca, per effetto dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal Conto Economico (voce 260 “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene ad operazioni i cui risultati devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto. Rientrano in tale fattispecie quelle relative a profitti e perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa. La fiscalità corrente IRES viene determinata sulla base della normativa del “consolidato fiscale” introdotta dal D.Lgs. 344/03; infatti UniCredit S.p.A. ha aderito all’opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo UniCredit per il triennio 2008-2010 (si veda anche parte B della nota integrativa sezione 13.7 - altre informazioni). 12 - Fondi per rischi e oneri Quiescenza e obblighi simili I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura economica del piano. In particolare: • un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa; • un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente. Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”. Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio. Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 71 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Altri fondi I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: • l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e • può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante (di regola quando si prevede che l’esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l’ammontare dell’accantonamento è determinato come il valore attuale del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passività. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 160. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni. Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela, l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi simili”). 13 - Debiti e titoli in circolazione Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento ed inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato. Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 150. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari. La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100.d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico. Si precisa che le esposizioni debitorie non prevedono clausole (covenants) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da parte dell’Unione Europea). 72 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 14 - Passività finanziarie di negoziazione Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono: a) contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura; b) obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto; c) passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine; d) passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un’ottica di negoziazione. Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione, ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo. 15 - Passività finanziarie valutate al fair value Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché: • tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero: • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 16 - Operazioni in valuta Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo. Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto. Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate: • in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione; • nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita. Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di copertura di flussi finanziari: • la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da valutazione; • la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. In caso di cessione il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza da cessione è rilevata. Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 73 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) 17 - Altre informazioni Aggregazioni aziendali Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa (fusioni e conferimenti). In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti fasi: a) identificazione dell’acquirente; b) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale; e: c) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte. In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale. La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione. Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni e la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio, mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito. Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse soddisfano i criteri seguenti: a) nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; b) nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; c) nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente. La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test. In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Derecognition È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente. Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti: • la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività); • la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall’attività); • la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell’attività). 74 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza. Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività. I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through): • non sussiste l’obbligo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria; • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari; • sussiste l’obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo. Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività. Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività. Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato. Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati. Azioni proprie La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. In caso di successiva cessione, cioè, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto. Leasing finanziario Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario. La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari. L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo: • all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario; • al conto economico, gli interessi attivi. Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali. Factoring I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici. Operazioni di pronti contro termine I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati né eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 75 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente. Trattamento di fine rapporto del personale Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio. A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente - compresa tra l’1.1.2007 e il 30.6.2007 - nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri. Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate come un piano a ‘contribuzione definità. I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturato nell’anno sono iscritti a conto economico alla voce 150.a) “Spese amministrative: spese per il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma. Le quote maturate nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS sono rilevate nell’ambito della voce “Indennità di fine rapporto”. Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale eccedenza viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al piano, a decorrere dall’esercizio successivo. Pagamenti basati su azioni Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono nell’assegnazione di: • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette); • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share); • azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share). In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione. Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 150 a). “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita della voce 160. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione. Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 150. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value. Altri benefici ai dipendenti a lungo termine I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”. Derivati su crediti assimilati a garanzie finanziarie rilasciate I derivati su crediti assimilati a garanzie finanziarie rilasciate ai sensi dello IAS 39 sono contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza prevista di uno strumento di debito. 76 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il valore di prima iscrizione è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento dell’emissione della garanzia. Tale valore, è rilevato alla voce 100. “Altre passività”. Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della voce 130.d “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico. CONTO ECONOMICO Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari: • di copertura di attività e passività che generano interessi; • classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option); • connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini su più scadenze. Commissioni Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza. In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio. Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi. Dividendi I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti. Costo ammortizzato Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell’operazione. I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione. Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 77 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente. La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi. Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate. L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi: (a) significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore; (b) violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; (c) concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso; (d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria; (e) scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore; (f) dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi: • cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure • condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo. L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore (si veda anche cap. 2). Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto. Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto. Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno. Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di interesse privo di rischio). L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e valutata collettivamente. Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato. Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni. 78 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Riprese di valore Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2). Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata. A.3 - Informativa sul Fair value La Parte A3) Informativa sul fair value comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7. Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento. Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale UniCredit ha accesso (Mark to Market). Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono. Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, UniCredit ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza. Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio. Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value. Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici. A.3.1 Trasferimenti tra portafogli Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008, permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. In particolare, possono essere riclassificate: • quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza; • ”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti. Nelle tabelle seguenti sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2010 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, sia quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato che quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 79 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite. L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2010 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 11.101 migliaia di Euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 3.559 migliaia di Euro. A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva TIPOLOGIA DI STRUMENTO FINANZIARIO Titoli di debito Titoli di debito Titoli di debito Totale PORTAFOGLIO DI PROVENIENZA PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Crediti verso clientela VALORE DI BILANCIO AL 31.12.2010 COMPONENTI REDDITUALI IN ASSENZA DEL TRASFERIMENTO (ANTE IMPOSTE) FAIR VALUE VALUTATIVE ALTRE AL 31.12.2010 COMPONENTI REDDITUALI REGOLATE NELL’ESERCIZIO (ANTE IMPOSTE) VALUTATIVE ALTRE 27.147 26.486 220 690 - 908 2.728 2.620 159 90 - 55 176.650 206.525 167.782 196.888 6.538 6.917 3.404 4.184 - 2.596 3.559 Si precisa che le attività trasferite nel portafoglio crediti verso clientela sono costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati). Si rende noto che nel corso dell’esercizio 2010 non si è proceduto ad alcuna ulteriore riclassificazione e pertanto la tavola A.3.1.2 “Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento” nonché l’informativa di cui al punto A.3.1.4 “Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate” non sono fornite. A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’ art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’ uso di questa possibilità [di riclassificazione] da parte delle società”, UniCredit S.p.A. ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione e disponibili per la vendita costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati) e altri titoli di debito emessi da imprese ed istituzioni finanziarie, diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati. Il valore di bilancio residuo al 31.12.10 è riportato nella tabella A.3.1.1. A.3.2 Gerarchia del fair value Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati per il pricing. Sono previsti, in particolare, tre livelli: - Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi; - Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato; - Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili sul mercato. Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3. 80 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE MISURATE AL FAIR VALUE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Derivati di copertura Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale 31.12.2010 31.12.2009 L1 L2 L3 L1 L2 L3 3.635.631 1.026 16.549.772 20.186.429 6.211.864 2.031 3.600.536 3.202.590 13.017.021 280.944 432.145 1.024.260 1.737.349 3.485.496 387.973 7.943.865 11.817.334 2.279.457 13.541 584.634 4.202.838 7.080.470 586.542 33.323 898.874 1.518.739 33.129 33.129 6.578.936 51.064 3.580.093 10.210.093 262.438 81 262.519 117.536 117.536 2.416.781 3.585.207 6.001.988 404.215 87 404.302 Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) ATTIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Acquisti 2.2 Profitti imputati a: 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1. Conto Economico - di cui minusvalenze 3.3.2. Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DISPONIBILI PER LA VENDITA 586.542 487.104 47.039 434.675 434.675 225.296 38 5.352 792.702 217.754 50 574.886 574.886 573.781 12 280.944 33.323 405.031 1 10.474 10.474 10.474 387.967 6.589 6.209 1 6.208 6.208 6.208 432.145 898.874 376.970 333.090 12.936 1.064 11.872 19.999 10.945 251.584 193.017 2.892 36.401 19.680 19.680 16.721 1.700 17.574 1.024.260 DI COPERTURA TOTALE - 1.518.739 1.269.105 380.130 458.085 446.213 235.770 11.872 408.004 22.886 1.050.495 410.772 2.942 617.495 600.774 599.669 16.721 1.700 17.586 1.737.349 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 81 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte A - Politiche contabili (SEGUE) A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) PASSIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Emissioni 2.2 Perdite imputate a: 2.2.1. Conto Economico - di cui minusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Rimborsi 3.2 Riacquisti 3.3 Profitti imputati a: 3.3.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 3.3.2. Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DI COPERTURA TOTALE 404.215 460.328 41.375 418.953 418.953 214.127 602.105 205.302 396.803 396.803 394.625 262.438 - 87 6 6 6 6 81 404.302 460.328 41.375 418.953 418.953 214.127 602.111 205.302 396.809 396.809 394.631 262.519 A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data. Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all’importo incassato o corrisposto. Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano cap. 5 e 15 della precedente Parte A2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza. L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi sopra descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutati non osservabili. 82 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 83 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110 Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 Passivo Sezione Sezione Sezione Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60 Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140 Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni 4. Gestione e intermediazione per conto terzi UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 86 86 88 89 91 92 93 94 94 95 100 102 104 108 109 110 110 111 112 113 114 114 115 115 115 115 116 130 130 133 133 133 85 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale (importi in migliaia di €) Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione CONSISTENZE AL a) Cassa b) Depositi liberi presso banche centrali Totale 31.12.2010 31.12.2009 1.490.350 661.308 2.151.658 96 5.914.103 5.914.199 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI A) Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Pronti contro termine attivi 4.2 Altri Totale (A) B) Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale (B) Totale (A+B) Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 3.635.624 6 3.635.618 3.635.624 121 121 121 493 493 493 3.485.458 3.485.458 3.485.458 357 357 357 489 489 489 7 7 7 3.635.631 6.211.743 5.392.523 819.220 6.211.743 6.211.864 279.906 134.998 144.908 545 38 38 38 3.485.496 2.279.100 2.007.247 271.853 2.279.100 2.279.457 585.976 186.511 399.465 77 77 586.053 586.542 545 280.451 280.944 10.128.439 6.351.495 La sottovoce “derivati finanziari: altri” comprende (i) i contratti derivati facenti parte di strumenti finanziari strutturati il cui strumento “ospite” è stato classificato in un portafoglio diverso da quello di negoziazione/fair value option e (ii) quelli economicamente connessi a poste del portafoglio bancario. 86 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. Strumenti derivati a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 31.12.2010 31.12.2009 3.636.238 3.636.109 118 11 3.636.238 3.486.304 3.485.459 482 357 6 3.486.304 2.951.895 1.669.723 3.540.306 6.492.201 10.128.439 1.195.468 2.865.191 6.351.495 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 VARIAZIONI/ATTIVITÀ SOTTOSTANTI A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Trasferimenti ad altri portafogli: C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 3.486.304 13.985.607 13.877.828 31.066 31.002 4.834 4.823 - 3.486.304 14.021.507 13.913.653 134.348 126 107.653 13.835.673 10.459.360 3.299.228 10.718 66.367 3.636.238 64 31.066 31.063 3 - 11 4.834 4.834 - - 134.348 126 107.728 13.871.573 10.495.257 3.299.228 10.718 66.370 3.636.238 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 87 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale Costo Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 1.026 1.026 - 2 2 2.029 2.029 2.031 17.405 2 2 35.430 396.713 432.145 396.714 6 6 387.967 387.973 347.012 13.541 13.541 13.541 13.185 2 2 33.321 33.323 31.512 1.026 1.026 435.202 434.837 L’importo indicato alla voce 4.1 “Finanziamenti strutturati” è costituito da un finanziamento convertibile in azioni acquisto a seguito della fusione One4C; la posizione è pareggiata da un analogo debito strutturato verso banche (anch’esso acquisito a seguito della fusione) incluso tra le passività finanziarie valutate al fair value ed esposto nella tavola 5.1 del passivo. Il finanziamento è stato quasi interamente svalutato negli esercizi precedenti in considerazione del rischio di controparte. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 88 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 1.030 1.025 4 1 35.430 35.430 35.430 396.713 2.029 2.029 435.202 13.549 6 13.542 1 33.321 33.321 33.321 387.967 434.837 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R. FINANZIAMENTI TOTALE 13.549 3.351 2.094 33.321 2.238 129 387.967 14.954 - 37.597 37.502 434.837 58.140 39.725 1.098 1.257 15.870 11 15.600 246 13 1.030 2.109 129 129 35.430 8.365 6.589 6.208 6.208 396.713 37.502 95 35.568 31.055 4.513 2.029 38.600 10.474 7.941 57.775 140 46.655 10.967 13 435.202 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 16.180.916 16.180.916 329.958 329.958 38.898 16.549.772 3.512.885 3.512.885 5.090 5.090 82.561 3.600.536 140.228 140.228 645.436 359.001 286.435 238.596 1.024.260 7.508.856 7.508.856 274.212 274.212 160.797 7.943.865 584.611 584.611 23 23 584.634 141.579 141.579 549.406 263.367 286.039 207.889 898.874 21.174.568 9.427.373 Fra le consistenze del portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono compresi anche gli investimenti in titoli effettuati da alcuni dei Fondi di Previdenza interni di pertinenza di UniCredit, privi di personalità giuridica e autonomia patrimoniale, di cui viene fornito maggior dettaglio negli allegati al Bilancio. Nel corso dell’esercizio sono stati progressivamente aumentati gli investimenti strategici in titoli di debito governativi, come anche evidenziato nelle tabelle successive. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 89 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2010 31.12.2009 19.834.029 16.348.573 2.442.538 1.042.918 980.484 512.120 468.364 13.802 292.922 161.640 360.055 21.174.568 8.235.046 7.491.888 1.598 653.987 87.573 823.641 505.932 317.709 4.605 222.787 90.317 368.686 9.427.373 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di prezzo c) rischio di cambio d) rischio di credito e) più rischi 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 90 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 19.246.943 19.246.943 19.246.943 8.045.420 8.045.420 8.045.420 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimento ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 8.235.046 14.366.092 13.929.290 823.641 300.228 178.668 368.686 228.597 175.965 - 9.427.373 14.894.917 14.283.923 341.492 19.977 416.825 2.767.109 1.735.877 165.148 509.445 356.639 19.834.029 168.122 52.363 X 69.197 143.385 18.273 1.500 11.028 42.122 42.122 70.462 980.484 99.554 7.785 44.847 237.228 170.020 11.232 29.501 29.501 26.475 360.055 - 609.168 80.125 530.869 3.147.722 1.924.170 177.880 520.473 71.623 71.623 453.576 21.174.568 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/ VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Finanziamenti Totale Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 31.12.2009 FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 3.898.743 - 3.325.107 - 3.898.743 3.898.743 3.325.107 3.325.107 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 - 478.854 - 4.058.611 - 3.465.089 - 519.493 - 129.555 - - 478.854 478.854 4.058.611 4.058.611 3.465.089 519.493 3.465.089 519.493 129.555 129.555 3.803.961 4.114.137 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 91 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 3.898.743 3.419.889 478.854 3.898.743 4.058.611 3.410.543 49.927 598.141 4.058.611 5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazione di aggregazione aziendale B2. Riprese di valore B3. Trasferimenti da altri portafogli B4. Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C2. Rimborsi C3. Rettifiche di valore C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI TOTALE 4.058.611 1.128.139 1.057.999 70.140 1.288.007 1.215.462 72.545 3.898.743 - 4.058.611 1.128.139 1.057.999 70.140 1.288.007 1.215.462 72.545 3.898.743 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI A. Crediti verso banche centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti 3.1 pronti contro termine attivi 3.3 altri 4. Titoli di debito 4.1 titoli strutturati 4.2 altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 92 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 3.935.691 5.613 3.928.733 1.345 29.869.952 1.585.728 9.784.703 10.907.273 7.584.444 3.322.829 7.592.248 7.592.248 33.805.643 33.568.176 1.871.875 5.082 1.865.692 1.101 202.091.203 21.285.845 54.764.542 47.444.505 29.860.369 17.584.136 78.596.311 78.596.311 203.963.078 204.563.129 Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale (Valore di bilancio) Totale (fair value) 31.12.2009 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 34.407.286 7.959.012 102.499.406 8.048.788 406.269 77.986.093 3.651.212 3.651.212 234.958.066 243.603.519 4.782.831 8.618.288 263.725 34.974 4.437.351 7.100 7.100 18.144.269 18.245.125 129.963 13.534.664 6.221.243 23.172.424 8.406.603 74.671 18.323 423 107.057 200.474 200.474 Totale Bonis e deteriorate (Valore di bilancio) 8.406.603 51.464.897 50.693.311 253.102.335 51.665.371 Le sottovoci 7. “Altre operazioni” e 8.2 “Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 525 milioni e 431 milioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002. I titoli di cui alla sottovoce 8.2 sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 180 milioni. Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2010 è pari a 870 milioni a fronte di un ammontare nominale di 4.165 milioni. 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale Totale Bonis e deteriorate (Valore di bilancio) CONSISTENZE AL 31.12.2009 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 3.651.212 104.448 163.660 3.383.104 224.888 2.407.981 59.013 691.222 231.306.854 1.021.175 4.774.683 225.510.996 108.269.408 44.090.368 132.343 73.018.877 234.958.066 7.100 7.100 7.100 18.137.169 429 86.620 18.050.120 13.393.184 274.553 461 4.381.922 18.144.269 8.406.603 6.148 34.769 8.365.686 74.796 8.231.878 59.012 43.058.294 946 43.057.348 3.199.659 39.700.534 103.402 53.753 51.464.897 200.474 78.447 122.027 113.415 379 8.233 200.474 253.102.335 51.665.371 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 93 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e livelli CONSISTENZE AL 31.12.2010 31.12.2009 FV FV LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VN LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VN - 3.202.590 2.387.586 815.004 3.202.590 - 77.706.657 51.593.694 26.112.963 77.706.657 - 4.202.838 3.444.480 758.358 4.202.838 - 90.865.039 66.704.621 24.160.418 90.865.039 A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3 3.202.590 4.202.838 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura CONSISTENZE AL 31.12.2010 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIMENTI ESTERI 72.807 - - - X - X X - X X X X X X 72.807 X X X X X X X X X X X X X X X X X 10.299 X 10.299 X 2.304.480 2.304.480 X X X - X 593.494 X 593.494 X 221.510 221.510 X X X X X X X X X X X X X X - Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Adeguamento positivo 1.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività disponibili per la vendita 1.2 complessivo 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività disponibili per la vendita 2.2 complessivo Totale 1.901.793 1.901.793 (15.458) (15.458) 1.886.335 212.042 212.042 (4.333) (4.333) 207.709 94 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione CONSISTENZE AL ATTIVITÀ COPERTE 31.12.2010 31.12.2009 1. Crediti 2. Attività disponibili per la vendita 3. Portafoglio Totale 8.330.005 8.330.005 996.258 996.258 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi DENOMINAZIONE A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Aspra Finance S.p.A. 2. Bank Pekao S.A. 3. BdR Roma Prima Ireland Ltd 4. Box 2004 S.p.A. (in liquidazione) 5. Cordusio Società Fiduciaria per Azioni 6. Entasi S.r.l. 7. Eurofinance 2000 S.r.l. 8. Family Credit Network S.p.A. 9. Fineco Leasing S.p.A. 10. Fineco Verwaltung AG 11. FinecoBank S.p.A. 12. I-Faber Società per Azioni 13. IPSE 2000 S.p.A. (in liquidazione) 14. IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A. 15. Localmind S.p.A. 16. Medioinvest S.r.l. 17. Pioneer Global Asset Management S.p.A. 18. Quercia Funding S.r.l. 19. Quercia Software S.p.A. (ora Quercia Software S.c.p.a.) 20. Sicilia Convention Bureau S.r.l. 21. Sofigere Société par Actions Simplifiée 22. SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A. 23. Trevi Finance N. 2 S.p.A. 24. Trevi Finance N. 3 S.r.l. 25. Trevi Finance S.p.A. 26. Trieste Adriatic Maritime Initiatives S.r.l. 27. UniCredit Audit Società consortile per azioni 28. UniCredit Bank AG 29. UniCredit Bank Austria AG 30. UniCredit Bank D.D. 31. UniCredit Bank Ireland P.l.c. 32. UniCredit BPC Mortgage S.r.l. 33. UniCredit Bulbank A.D. 34. UniCredit Business Partner Società consortile per Azioni 35. UniCredit Consumer Financing AD 36. UniCredit Consumer Financing IFN S.A. 37. UniCredit Credit Management Bank S.p.A. 38. UniCredit Delaware Inc. 39. UniCredit Factoring S.p.A. 40. UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni 41. UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. 42. UniCredit Leasing S.p.A. SEDE QUOTA DI PARTECIPAZIONE % (*) Milano Varsavia Dublino Roma Milano Roma Roma Milano Brescia Monaco Milano Milano Roma Palermo Milano Perugia Milano Verona Verona Catania Parigi Roma Conegliano (TV) Conegliano (TV) Conegliano (TV) Trieste Milano Monaco Vienna Mostar Dublino Verona Sofia Cologno Monzese (MI) Sofia Bucarest Verona Dover (Delaware) Milano Milano Lussemburgo Bologna 100,00% (A) 59,24% 100,00% (B) 100,00% (C) 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 65,32% 50,00% (D) 76,26% 95,76% 100,00% 100,00% 65,00% 0,50% (E) 100,00% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 60,00% 31,00% (F) 99,86% (G) 100,00% 99,99% 3,27% (H) 100,00% 60,00% .. (I) 53,07% (J) 50,10% (K) 53,94% (L) 97,81% (M) 100,00% 100,00% 65,26% (N) 100,00% 68,99% (O) DISPONIBILITÀ VOTI% 3,28% 100,00% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 95 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi DENOMINAZIONE 43. UniCredit Logistics S.r.l. 44. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. 45. UniCredit Merchant S.p.A. 46. UniCredit (U.K.) Trust Services Ltd 47. UniCredit Real Estate Società consortile per azioni 48. UniCredito Italiano Funding LLC III 49. UniCredito Italiano Funding LLC IV 50. Unimanagement S.r.l. 51. Xelion Doradcy Finansowi Sp.zo.o. B. Imprese controllate in modo congiunto 1. EuroTLX SIM S.p.A. C. Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Aviva S.p.A. 2. CNP UniCredit Vita S.p.A. 3. Compagnia Italpetroli S.p.A. 4. Creditras Assicurazioni S.p.A. 5. Creditras Vita S.p.A. 6. Europrogetti & Finanza S.p.a. in liquidazione 7. Fidia - Fondo Interbancario d'Investimento Azionario SGR S.p.A. 8. G.B.S. General Broker Service S.p.A. 9. Incontra Assicurazioni S.p.A. (già Capitalia Assicurazioni S.p.A.) 10. Istituto per l'Edilizia Economica e Popolare di Catania S.p.A. (in liquidazione) 11. Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. 12. Nuova Teatro Eliseo S.p.A. 13. Profingest 14. SIA-SSB S.p.A. 15. Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione) 16. Sviluppo Globale GEIE SEDE QUOTA DI PARTECIPAZIONE % (*) Verona Roma Roma Londra Genova Wilmington (Delaware) Wilmington (Delaware) Torino Varsavia 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% (P) 100,00% 100,00% 100,00% 50,00% (Q) Milano 50,00% Milano Milano Roma Milano Milano Roma Milano Roma Milano Catania Milano Roma Bologna Milano Roma Roma 49,00% 38,80% 49,00% 50,00% 50,00% 39,79% 50,00% 20,00% 49,00% 20,00% 8,66% 41,02% (R) 28,98% 24,07% 26,38% 25,00% (S) (*) La quota di possesso indicata è quella diretta della Capogruppo, con esclusione quindi della percentuale di pertinenza di altre società del Gruppo. (A) La Società è stata incorporata da UniCredit Credit Management Bank S.p.A. in data 01/01/2011. (B) La Società è stata cancellata dal locale Registro delle Imprese nel marzo 2011. (C) Dal 01/04/2010 la Società è stata posta in liquidazione. (D) Dal 27/12/2010 la Società è stata posta in liquidazione. (E) La residua quota del 99,50% è detenuta da UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni. (F) La Società è stata costituita nel dicembre 2010. (G) La residua quota dello 0,14% è detenuta complessivamente da diverse società del Gruppo. (H) Un ulteriore 89,98% è detenuto in via diretta ed indiretta da UniCredit Bank Austria AG (89,97% con diritto di voto). (I) UniCredit detiene lo 0,004%, un ulteriore 92,86% è detenuto da UniCredit Bank Austria AG. (J) La residua quota del 46,93% è così ripartita: 28,81% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG, 18,11% da UniCredit Bank AG e una quota frazionale è detenuta da diverse società del Gruppo. (K) La residua quota del 49,90% è detenuta da UniCredit Bulbank A.D. (L) La residua quota del 46,06% è detenuta in via indiretta da UniCredit Bank Austria AG. (M) La controllata detiene n. 175.000 azioni proprie pari al 2,19% del capitale sociale. (N) La residua quota del 34,74% è così ripartita: 10,02% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG, 24,72% da UniCredit Bank AG e una quota frazionale è detenuta da diverse società del Gruppo. (O) La residua quota del 31,01% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG. (P) Una quota frazionale è detenuta complessivamente da diverse società del Gruppo. (Q) La residua quota del 50% è detenuta da Bank Pekao S.A. (R) La Società è stata ceduta nel mese di febbraio 2011. (S) Un ulteriore 0,05% è detenuto da IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A. 96 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. DISPONIBILITÀ VOTI% 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili DENOMINAZIONE A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Aspra Finance S.p.A. 2. Bank Pekao S.A. 3. BdR Roma Prima Ireland Ltd (A) (H) 4. Box 2004 S.p.A. (in liquidazione) 5. Cordusio Società Fiduciaria per Azioni 6. Entasi S.r.l. 7. Eurofinance 2000 S.r.l. 8. Family Credit Network S.p.A. 9. Fineco Leasing S.p.A. 10. Fineco Verwaltung AG 11. FinecoBank S.p.A. 12. I-Faber Società per Azioni 13. IPSE 2000 S.p.A. (in liquidazione) 14. IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A. 15. Localmind S.p.A. 16. Medioinvest s.r.l. 17. Pioneer Global Asset Management S.p.A. 18. Quercia Funding S.r.l. 19. Quercia Software S.p.a. (ora Quercia Software S.c.p.a.) 20. Sicilia Convention Bureau S.r.l. 21. Sofigere Société par Actions Simplifiée (H) 22. SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A. 23. Trevi Finance N. 2 S.p.A. 24. Trevi Finance N. 3 S.r.l. 25. Trevi Finance S.p.A. 26. Trieste Adriatic Maritime Initiatives S.r.l. (B) 27. UniCredit Audit Società consortile per azioni 28. UniCredit Bank AG 29. UniCredit Bank Austria AG 30. UniCredit Bank D.D. 31. UniCredit Bank Ireland P.l.c. 32. UniCredit BPC Mortgage S.r.l. 33. UniCredit Bulbank A.D. 34. UniCredit Business Partner Società consortile per Azioni 35. UniCredit Consumer Financing AD 36. UniCredit Consumer Financing IFN S.A. 37. UniCredit Credit Management Bank S.p.A. 38. UniCredit Delaware Inc. 39. UniCredit Factoring S.p.A. 40. UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni 41. UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. 42. UniCredit Leasing S.p.A. 43. UniCredit Logistics S.r.l. 44. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. 45. UniCredit Merchant S.p.A. 46. UniCredit (U.K.) Trust Services Ltd 47. UniCredit Real Estate Società consortile per azioni 48. UniCredito Italiano Funding LLC III 49. UniCredito Italiano Funding LLC IV 50. Unimanagement S.r.l. 51. Xelion Doradcy Finansowi Sp.zo.o. TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI 3.922.586 65.152 32.735.882 2.426.723 32 1.391 7.708 318 22.355 24.481 56 121 144 155 192.656 40.903 5.699.567 164.197 174.468 2.616 11.249.457 553.052 21.592 18.098 26.006 5.476 584.710 18.990 2.825 300 9.071 311 2.398.663 232.799 92 135 40.644 69.895 275 79 9.309 1.026 14.669 4.717 193 123 189 127 153 123 35.835 56.318 381.606.538 13.079.087 120.732.294 4.916.260 1.842.054 129.367 23.694.111 522.276 67 156 5.765.232 418.311 284.334 392.176 70.662 16.388 132.345 19.446 196.032 147.087 555.972 5.922 7.995.113 189.735 1.082.013 1.433.441 4.250.648 198.542 20.767.914 712.833 942 1 1.160.942 209.486 492.367 15.942 254 123 3.152.192 894.650 762.839 30.357 354.600 18.878 8.611 10.332 4.194 10.382 UTILE/PERDITA AL 31/12/2010 (*) PATRIMONIO NETTO VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE -242.466 3.226.526 3.350.006 642.018 4.989.620 (1) 4.394.141 1.360 12 .. -85 7.384 (2) 7.499 7.439 12.510 4.827 11 10 31 31 2.208 22.774 15.726 7.667 166.261 (2) 223.047 1.705 173.681 171.099 51.881 363.989 (2) 1.082.837 2.688 13.488 (3) 9.700 4.146 23.909 9.933 -1.897 97.340 74.257 54 2.715 1.712 -66 9.042 8.330 187.071 2.363.072 2.282.247 10 7 7.065 15.899 2 -476 200 275 -24 120 .. -995 12.260 (2) 14.439 154 74 171 93 114 51 1.000 78 -179 4.047 2.225 1.270.001 20.623.687 19.182.968 234 15.055.500 (3) 23.706.115 16.184 204.190 1.496 88.910 1.940.035 (4) 2.142.340 12 7 81.166 910.713 25 -994 60.587 (5) 49.152 6.562 24.735 10.054 -4.031 7.977 (6) 10.437 30.334 111.336 72.047 43 285 20 33.196 210.990 119.393 23.317 378.608 175.725 5.683 223.296 (7) 305.443 49.732 1.641.610 900.508 -651 449 (8) 1.100 37.873 174.023 136.693 467 384.685 367.743 1 239 275 34.698 1.321.401 1.169.869 109 1.774 1 32 819 1 55 576 110 421 2.336 940 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 97 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili DENOMINAZIONE B. Imprese controllate in modo congiunto 1. EuroTLX SIM S.p.A. C. Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Aviva S.p.A. (C ) 2. CNP UniCredit Vita S.p.A. (C ) 3. Compagnia Italpetroli S.p.A. (D) (H) 4. Creditras Assicurazioni S.p.A. (C ) 5. Creditras Vita S.p.A. (C ) 6. Europrogetti & Finanza S.p.a. in liquidazione (D)(H) 7. Fidia - Fondo Interbancario d'Investimento Azionario SGR S.p.A. (E) 8. G.B.S. General Broker Service S.p.A. (F) 9. Incontra Assicurazioni S.p.A. (già Capitalia Assicurazioni s.p.A.) (C ) Istituto per l'Edilizia Economica e Popolare di Catania S.p.A. (in 10. liquidazione) (D)(H) 11. Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (G) 12. Nuova Teatro Eliseo S.p.A. (D) 13. Profingest (H) 14. SIA-SSB S.p.A. (D) 15. Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione) (D) 16. Sviluppo Globale GEIE (H) TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI UTILE/PERDITA AL 31/12/2010 (*) PATRIMONIO NETTO VALORE DI BILANCIO FAIR VALUE 6.647 9.334 -1.806 4.256 2.085 X 10.387.516 14.163.345 266.262 219.022 18.565.814 6.863 7.158 27.219 115.597 2.405.949 2.365.341 10.140 23.997 3.688.222 1.245 479 10.675 8.676 2.444 -16.309 -14.089 6.457 -5.120 -462 -209 133 625 3.544 61.374.200 7.119 1.547 254.135 58.636 866 79 1.131.200 6.218 67 307.405 12.313 979 33 130.100 -27 5 -20.727 8.619 -103 606.437 396.682 (2) 14.117 24.856 352.482 -5.637 4.756 1.618 12.822 295.076 320.741 .. 7.225 169.023 .. 2.378 270 5.202 3.523 .. 4.871.900 (9) 1.059.302 498.780 806 331 568 .. 73.503 147.760 (2/3) 41.548 2.566 316 .. (*) Importo già ricompreso nel “Patrimonio netto” di cui alla colonna seguente. (A) I dati sono desunti dal bilancio di chiusura al 30/11/2010. (B) Il dato è relativo al Capitale Sociale essendo stata costituita nel dicembre 2010. (C) I dati sono desunti dalla relazione semestrale al 30/06/2010. (D) I dati sono desunti dal bilancio al 31/12/2009. (E) I dati sono desunti dalla situazione patrimoniale al 30/09/2010. (F) I dati sono desunti dal bilancio al 30/06/2010. (G) I dati sono desunti dalla relazione semestrale al 31/12/2010. (H) I valori di bilancio sono inferiori all’arrotondamento richiesto dalla presente tabella. In merito alla tabella che precede si precisa che: - i dati di ciascuna partecipata sono stati desunti dal bilancio 2010 o dal progetto di bilancio 2010 approvati dai competenti Organi sociali; in mancanza, detti dati sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati. Per le società estere gli importi sono controvalorizzati al cambio di fine esercizio; - la differenza tra il valore di bilancio e il valore inferiore corrispondente alla frazione di patrimonio netto trova giustificazione: 1) nel maggior valore di borsa; 2) nel costo determinato in fase di incorporazione di Capitalia in applicazione delle disposizioni dell’ IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”; 3) nel maggior costo sostenuto al momento dell’acquisizione o dell’incremento della quota partecipativa (comprensivo dei costi accessori) e mantenuto in bilancio in funzione della persistenza delle ragioni che motivarono il pagamento dello stesso; 4) nella valutazione dei titoli quotati in portafoglio che ha comportato l’incremento della riserva di valutazione negativa; 5) nel maggior valore del compendio aziendale; 6) nelle perdite degli ultimi esercizi conseguenti all’avvio dell’attività della società; 7) nella fusione di Capitalia Luxembourg S.A., il cui costo è stato determinato in fase di incorporazione di Capitalia in applicazione delle disposizioni dell’ IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”; 8) nella perdita dell’esercizio 2010 conseguente agli oneri di costituzione (avvenuta nel marzo 2010) e di avvio dell’attività della società; 9) nel sostanziale mantenimento delle prospettive di redditività delle attività di business e del portafoglio partecipativo di Mediobanca. 98 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 10.3 Partecipazioni: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite di cui: operazioni di aggregazione aziendale C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 2010 2009 69.912.253 5.989.054 5.276.858 223.382 712.196 13.958.497 13.100.337 13.100.312 27.317 830.843 61.942.810 301.461 69.852.748 3.033.638 212.028 2.821.610 2.974.133 3.629 125.814 2.844.690 69.912.253 231.455 Le sottovoci B.4 Altre variazioni (in aumento) e C.3 Altre variazioni (in diminuzione) includono gli effetti di operazioni societarie che hanno comportato significative variazioni nel valore di carico delle singole partecipate coinvolte in dette operazioni, variazioni che peraltro non hanno influito sul saldo della voce 100 Partecipazioni in quanto relative ad operazioni infragruppo. L’importo indicato al punto C.1 “Vendite - di cui: operazioni di aggregazione aziendale” rappresenta il valore di carico nel bilancio di UniCredit delle partecipazioni nelle società fuse nell’ambito del progetto One4C. 10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate Al 31 dicembre 2010, si segnala: • l’impegno a corrispondere alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,3 milioni per coprire le perdite che scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa; • l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo, nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 99 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A + B) 11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate La Società non utilizza il modello della rideterminazione del valore per la valutazione delle attività materiali. 100 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 270.562 3.415 43.983 125.344 97.820 270.562 25.421 3.375 16.421 5.551 74 25.421 10.240 3.373 6.867 10.240 280.802 8.029 3.129 4.900 8.029 33.450 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI ELETTRONICI ALTRE TOTALE - 3.694 (319) 3.375 40 40 58.253 (41.832) 16.421 37.353 37.346 33.843 7 74.300 (68.749) 5.551 168.337 168.257 146.998 80 4.405 (4.331) 74 118.726 118.693 112.099 - 140.652 (115.231) 25.421 324.456 324.296 292.940 127 - - 9.791 9.386 48.544 2 45.373 33 20.980 29 20.668 33 79.315 31 75.427 - - 3 3 - 2.612 2.612 - 20 - 2.615 2.615 20 - - 3.415 (318) 3.733 - 402 43.983 (609.944) 653.927 - 557 125.344 (866.934) 992.278 - 263 97.820 (277.272) 375.092 - 1.222 270.562 (1.754.468) 2.025.030 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 101 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive nette di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili detenuti ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative nette di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value TERRENI FABBRICATI TOTALE 3.129 244 244 - 4.900 2.328 1.927 1.927 381 20 361 - 3.373 3.368 361 6.867 4.923 8.029 2.572 1.927 1.927 625 20 361 361 10.240 8.291 Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività CONSISTENZE AL 31.12.2010 ATTIVITÀ/VALORI A.1 Avviamento: A.2 Altre attività immateriali: A.2.1 Attività valutate al costo a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale Totale durata definita e indefinita 31.12.2009 DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA X 32.616 32.616 32.616 32.616 7.706.507 7.706.507 X 31.272 31.272 31.272 31.272 8.738.566 8.738.566 7.739.123 8.769.838 L’avviamento iscritto al 31.12.2010 deriva dalla fusione per incorporazione di Capitalia, avvenuta il 1° ottobre 2007, ed alle successive operazioni di riorganizzazione delle controllate italiane poste in essere nel 2008 e descritte nella Relazione sulla gestione di tale esercizio, nonché dall’operazione One4C per i motivi illustrati in calce alla tavola 12.3 Altre Informazioni. Lo IAS 36 dispone che un’attività immateriale con vita utile indefinita sia verificata annualmente per riduzione durevole di valore confrontando il valore contabile con il valore recuperabile, a prescindere se esistano o meno indicazioni che possa aver subito una riduzione durevole di valore. Per quanto riguarda l’avviamento, trattandosi di attività immateriale con vita utile indefinita che non genera autonomamente flussi di cassa, è necessario determinare il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit - CGU) cui appartiene. Infatti, l’avviamento risultante dalle aggregazioni aziendali è stato allocato, dalla data di acquisizione, alle unità generatrici di flussi finanziari che si prevede beneficino delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’impresa acquisita siano assegnate a tali unità. Per l’illustrazione delle modalità di allocazione dell’avviamento alle CGU e del relativo impairment test, si rinvia alla Parte B) Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato del bilancio consolidato. 102 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 12.2 Attività immateriali: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI GENERATE INTERNAMENTE A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti - Svalutazioni + patrimonio netto + conto economico C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo ALTRE AVVIAMENTO A DURATA DEFINITA A DURATA INDEFINITA A DURATA DEFINITA A DURATA INDEFINITA TOTALE 8.738.566 8.738.566 - - - 206.340 (175.068) 31.272 5.712 5.564 - 8.944.906 (175.068) 8.769.838 5.712 5.564 X X X X 1.032.059 X X X X - - 3.717 148 4.368 8 4.292 4.292 - - 3.717 148 1.036.427 8 4.292 4.292 - 1.032.059 7.706.507 7.706.507 - - - 68 32.616 32.616 - - 1.032.127 7.739.123 7.739.123 - 12.3 Altre informazioni L’operazione One4C, incorporazione delle banche di segmento e delle società specializzate in UniCredit S.p.A., è l’ultimo passo di una serie di operazioni societarie riorganizzative compiute nell’ambito del gruppo UniCredit tra cui occorre citare per la particolare rilevanza: - costituzione delle banche di segmento (operazione S3); - incorporazione delle banche ex Capitalia in UniCredit S.p.A. e immediata costituzione delle nuove banche retail, specializzate per area territoriale, e conferimento dei segmenti Corporate e Private alle esistenti banche di segmento (Carve in/out); - integrazione nella società specializzata UniCredit Family Financing delle attività in mutui, prestiti personali e carte di credito effettuata sia con la fusione delle precedenti società specializzate sia con il conferimento dei rami da parte delle banche di segmento. Tali operazioni societarie come detto di natura prettamente riorganizzativa - c.d. business combinations under common control - sono escluse dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e non hanno uno specifico trattamento nell’ambito dei principi IAS/IFRS. In tale ambito, la rappresentazione di tali operazioni nel bilancio separato delle società coinvolte è stata di volta in volta definita sulla base dell’evoluzione normativa e interpretativa. Ciò ha comportato differenti rilevazioni nei bilanci separati ed in quello consolidato di gruppo, detto che a livello consolidato i relativi effetti sono stati sterilizzati e le risultanze ricondotte in coerenza a quelle ante operazione risultanti dall’applicazione dell’IFRS 3. In occasione della sopra citata operazione One4C considerato che i valori prima riferibili alle banche di segmento o alle società specializzate entrano a far parte stabilmente del patrimonio di UniCredit S.p.A. si è provveduto al riallineamento dell’avviamento del bilancio separato con quello del bilancio consolidato allocando la differenza di annullamento fra il costo delle partecipazioni e la corrispondente frazione di patrimonio netto delle società incorporate in primis alla ricostituzione delle “riserve di aggregazione aziendale interne” per un valore pari a quello che dette riserve avevano nelle società oggetto dell’operazione presenti nei patrimoni delle società fuse e per la porzione rimanente ad avviamento. L’importo, relativo a detta operazione, portato a riduzione della voce Avviamento risulta pari a 1.032.059 mila (ved. Tavola 12.2 Attività immateriali variazioni annue: C.6 Altre variazioni). UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 103 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione CONSISTENZE AL ATTIVITÀ FISCALI ANTICIPATE RELATIVE A: Attività/passività detenute per la negoziazione Altri strumenti finanziari Derivati di copertura / adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica Partecipazioni Immobili, impianti e macchinari/attività immateriali Accantonamenti Svalutazioni su crediti Altre attività / passività Crediti verso Banche e Clientela Perdite fiscali riportabili in futuro Altre Totale 31.12.2010 31.12.2009 262.418 36 161.142 62.911 4.347 2.649.504 293.811 2.203.111 246.937 234.522 59.816 34.457 6.051.834 32.526 4.316 2.397.176 182.151 739.427 28.891 178.013 275.816 1.431 4.000.925 13.2 Passività per imposte differite: composizione CONSISTENZE AL PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE A: Crediti verso Banche e Clientela Attività/passività detenute per la negoziazione Derivati di copertura / adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica Partecipazioni Altri strumenti finanziari Immobili, impianti e macchinari/attività immateriali Altre attività / passività Debiti verso banche e clientela Altre Totale 31.12.2010 31.12.2009 - - 178.562 6.656 13.077 57.242 91 255.628 9.373 2.444 35.884 4.099 13.385 65.185 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui: operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 104 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 2010 2009 3.844.459 2.541.469 1.104.628 359.535 745.093 1.436.841 1.436.841 667.425 662.161 476.161 186.000 5.264 5.718.503 4.622.011 140.765 140.765 140.765 918.317 798.941 798.941 119.376 3.844.459 Con l’operazione denominata “One4C”, le società UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A, UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ed UniCredit Bancassurance, sono state incorporate, in data 1 novembre 2010 con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A.. Come conseguenza di questa operazione la Capogruppo dall’esercizio 2010 ha iniziato a consuntivare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva per importi rilevanti. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 359.535 mila euro, determinata applicando un’aliquota del 4,4% sul residuo da apportare in detrazione. L’aliquota IRAP del 4,4% è inferiore all’aliquota effettiva dell’imposta che ha gravato sulla società negli ultimi due anni (4,77% e 4,80%) ed è stata adottata per ragioni di prudenza tenendo conto del termine estremamente lungo dell’ammortamento dell’avviamento e della potenziale mobilità delle addizionali regionali IRAP che determinano di fatto l’impatto economico effettivo della stessa. Nel contempo, considerata la generale congiuntura economica non favorevole, si è ritenuto prudenzialmente di procedere ad effettuare una cancellazione di una quota pari a 186.000 mila euro della fiscalità differita attiva iscritta nel 2007 a fronte della perdita fiscale della incorporata Capitalia S.p.A.. La fiscalità differita attiva residua relativa a detta perdita, utilizzabile in compensazione del reddito imponibile nell’esercizio 2011, e non di ulteriori esercizi, è pari a 55.816 mila euro. 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui: operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 17.485 63.360 1.621 1.621 61.739 61.739 20.476 20.434 20.434 42 60.369 531.240 2.662 2.662 2.662 516.417 516.417 516.417 17.485 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui: operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 156.466 189.738 169.508 169.508 20.230 20.230 12.873 10.784 10.784 2.089 333.331 61.484 151.547 32.171 32.171 119.376 56.565 15.950 15.950 40.615 156.466 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 105 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti di cui: operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 47.700 171.043 43.298 43.298 127.745 120.745 23.484 18.060 14.542 3.518 5.424 195.259 2.964 46.297 46.297 46.297 1.561 1.561 481 1.080 47.700 13.7 Altre informazioni Consolidato Fiscale Nazionale Il decreto legislativo 12 dicembre 2003 n. 344, recante la riforma dell’imposta sul reddito delle società (IRES), ha introdotto la tassazione del reddito dei gruppi societari in base al regime del consolidato nazionale. La disciplina del consolidato fiscale nazionale ha carattere opzionale, durata vincolata per tre esercizi e subordinata alla sussistenza di determinate condizioni (rapporto di controllo, identità dell’esercizio sociale). Attualmente la partecipazione al consolidato fiscale nazionale consente di beneficiare dei seguenti vantaggi di natura economica e/o finanziaria: - la compensazione immediata dei redditi e delle perdite fiscali generati dalle società incluse nel perimetro di consolidamento; - la deducibilità degli interessi passivi maturati in capo alle banche ed agli altri soggetti finanziari a favore di altri soggetti (banche ed altri soggetti finanziari) partecipanti, seppur sino a concorrenza dell’ammontare complessivo degli interessi passivi maturati in capo ai medesimi soggetti a favore di soggetti estranei al consolidato (L. 133/2008); - la deducibilità degli interessi passivi maturati in capo ai soggetti non bancari-finanziari a favore di altri medesimi soggetti partecipanti, se e nei limiti in cui altre società partecipanti al consolidato presentino, per lo stesso periodo d’imposta, un risultato operativo lordo eccedente, e quindi non integralmente utilizzato (legge Finanziaria 2008). Si segnala che a fine esercizio 2010 le società per le quali si è esercitata l’opzione del regime di tassazione del consolidato nazionale sono le seguenti: UniCredit Factoring - Milano Pioneer Global Asset Management - Milano Pioneer Alternative Investment Management - Milano Pioneer Investment Management - Milano Fineco Bank - Milano UniCredit Leasing - Bologna UniCredit Credit Management Bank - Verona Fineco Leasing - Brescia UniCredit MedioCredito Centrale - Roma UniCredit Merchant - Roma Aspra Finance - Milano I-Faber - Milano Cordusio Fiduciaria - Milano UniCredit Real Estate - Genova UniCredit Global Information Services - Milano UniCredit Business Partner - Cologno Monzese (MI) UniCredit Audit - Milano UniManagement - Torino 106 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il numero delle Società incluse nel perimetro del Consolidato Fiscale si è sensibilmente ridotto rispetto all’esercizio 2009 in quanto, a seguito dell’operazione denominata “One4C”, UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A. (per la quale era pure stata esercitata l’opzione di inclusione Consolidato con delibera del C.d.A. del 21 aprile 2010), UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A. ed UniCredit Family Financing Bank S.p.A. sono state incorporate, in data 1 novembre 2010 con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A.. Contenzioso di natura tributaria Tra il 29 e il 30 dicembre 2010 le Direzioni Regionali delle Entrate di Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia hanno notificato alla società avvisi di accertamento relativi ad operazioni di finanza strutturata realizzate nell’esercizio 2005. In relazione ad UniCredit Banca S.p.A. la Direzione Regionale delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha proceduto alla notifica di un avviso di accertamento relativo all’esercizio 2004. Le notifiche sono state effettuate ad UniCredit S.p.A. sia in proprio sia in qualità di società incorporante di Capitalia S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A. e Banca di Roma S.p.A. Gli importi accertati sono complessivamente i seguenti: 1) IRES 2) Interessi su IRES 3) Sanzioni relative a IRES 4) IRAP 5) Interessi su IRAP 6) Sanzioni su IRAP 190,7 milioni 22,0 milioni 339,2 milioni 8,0 milioni 1,1 milioni 13,7 milioni Tutte le banche suddescritte hanno posto in essere un’operazione, denominata “DB Vantage”, che consisteva in una operazione di pronti contro termine ( “repo transaction” ) con sottostante un’obbligazione emessa da una società inglese del gruppo Deutsche Bank e denominata in lire turche. Detti investimenti, effettuati nell’ambito dell’attività corrente di Tesoreria, hanno consentito alle banche di ottenere profitti superiori ad investimenti della stessa natura e con caratteristiche similari, ciò in misura completamente indipendente dagli aspetti fiscali. La sola UniCredit Banca ha anche posto in essere nel 2004 e nel 2005 un’operazione di pronti contro termine su azioni di una società residente in Nuova Zelanda, sempre del gruppo Deutsche Bank. Anche in questo caso l’investimento ha consentito profitti superiori ad investimenti della stessa natura e con caratteristiche similari indipendentemente dagli aspetti fiscali. Tutte le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate si fondano sul concetto di “abuso del diritto”. La società ritiene che le passività indicate rappresentino un rischio possibile e alla luce di approfondite valutazioni tecniche ha ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento. Tutti gli avvisi di accertamento sono in fase di impugnazione di fronte alle competenti Commissioni Tributarie Provinciali. Operazione “Barclays Brontos” Nel corso degli esercizi 2007, 2008 e 2009, per importi diversi e a diverse condizioni economiche, UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A. e UniCredit Banca di Roma S.p.A. hanno posto in essere una tipologia di operazione di finanza strutturata con la Filiale di Milano della banca inglese Barclays Plc, denominata “Brontos” da quest’ultima banca L’operazione consiste in una operazioni di pronti contro termine effettuato tra la Filiale di Milano di Barclays Plc e le banche del Gruppo UniCredit citate avente come sottostante strumenti finanziari emessi da una società lussemburghese detenuta integralmente dal Gruppo Barclays e denominati in lire turche. Nella prima metà del 2009 la Procura di Milano ha avviato un’indagine, ad oggi pendente. Il reato per il quale la Procura di Milano sta procedendo è l’art. 3 del D.L. 10 Marzo 2000, n. 74, 112 n. 1 e 2 , 81 cpv del codice penale. Sul piano amministrativo/tributario ad oggi l’Amministrazione Finanziaria non ha ancora reso nota alcuna contestazione. Allo stato non si è in possesso di elementi che consentano di valutare in maniera attendibile gli eventuali sviluppi e, quindi, le eventuali passività che potenzialmente ne potrebbero scaturire. Verfiche fiscali in corso In data 1 marzo 2011 la Guardia di Finanza ha intrapreso una verifica di natura tributaria in ordine ad operazioni di finanza strutturata realizzate da banche del Gruppo negli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009. “Barclays Brontos” risulta nel novero delle operazioni che saranno verificate. Attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo, in quanto non risultano probabili futuri redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. Le perdite fiscali non utilizzate ammontano a 1.487 milioni e si riferiscono a perdite realizzate presso la Permanent Establishment (Vienna) e le Filiali Estere per costi legati allo start up delle stesse o ad altri costi di struttura, in paesi nei quali la redditività attesa non consente ipotesi di recuperabilità degli stessi. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 107 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE) Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività CONSISTENZE AL A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D 31.12.2010 31.12.2009 21.787 21.787 - - - - - - - - - Le risultanze sopra riportate delle “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” sono relative alle previste cessioni: - di una quota di maggioranza, pari a circa l’85,4%, della Banca Agricola Commerciale della R.S.M. S.p.A.; - dell’interessenza detenuta nella Metis S.p.A. (quota pari a circa il 22,7%). 108 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 Ratei e risconti attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie Cassa e altri valori in carico al cassiere: - assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione - assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito - vaglia, assegni circolari e titoli equiparati - cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi Interessi e competenze da addebitare a: - clienti - banche Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Partite in corso di lavorazione Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - titoli e cedole da regolare - altre operazioni Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 130 di cui: Credito IVA di Gruppo verso Erario Crediti Share Based Payment: - crediti verso Società controllate connessi a Equity Settled Share Based Payments - crediti verso Società controllate connessi a Cash Settled Share Based Payments Altre partite: - migliorie su beni di terzi (attività non scindibili) - partite riguardanti incidenti e vertenze in corso di acclaramento (al valore di presumibile realizzo) - altre partite Totale 446.999 425.397 403.616 3.376 18.404 1 2.502 2.458 44 420.108 1.671.078 3.057.895 195.851 2.862.044 54.865 1.773.830 311.939 29.592 28.644 948 773.252 203.432 345.199 224.621 8.655.518 51.724 608 201 407 962 962 133.360 8.045 415.556 5.051 410.505 1.533.980 545.795 53.558 48.400 5.158 254.326 13.238 41.376 199.712 2.452.119 Le “partite definitive non imputabili ad altre voci-altre operazioni” e le “partite in corso di lavorazione” si riferiscono, come già nell’esercizio precedente, alla operatività tipica di settlement delle operazioni finanziarie e valutarie in essere a cavallo della data di chiusura dell’esercizio. L’incremento in valore assoluto dei valori è da ricondursi alla maggiore attività bancaria con clientela svolta dalla Banca a seguito della operazione One4C. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 109 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale Fair value 31.12.2010 31.12.2009 7.527.783 41.496.008 11.405.070 13.902.713 16.180.221 4.691.082 11.489.139 8.004 49.023.791 49.023.791 5.963.444 153.644.005 77.132.903 28.371.850 48.139.252 11.612.643 36.526.609 159.607.449 159.607.449 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati L’elenco complessivo dei debiti subordinati, compresi in questa e nelle successive tavole, è riportato nella parte F - Informazioni sul patrimonio. L’ammontare incluso nella voce “Debiti verso banche” è pari a 2.083.195 mila euro. Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair value 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati La voce “Debiti verso clientela” comprende debiti subordinati pari a 1.099.052 mila euro. 110 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 114.352.380 5.198.094 30.618.009 28.994.075 1.623.934 7.985.207 158.153.690 158.153.690 2.537.133 6.072.694 7.300.480 6.041.466 1.259.014 323 15.910.630 15.910.630 Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA TITOLI/VALORI A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 31.12.2009 FAIR VALUE VALORE BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 94.267.274 7.986.884 86.280.390 29.272.738 630.036 28.642.702 123.540.012 37.604.692 37.604.692 37.604.692 55.011.468 8.071.908 46.939.560 5.863.261 625.796 5.237.465 60.874.729 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 23.328.232 23.328.232 23.328.232 95.632.184 10.301.374 85.330.810 35.464.249 663.810 34.800.439 131.096.433 28.072.138 28.072.138 28.072.138 65.568.664 10.593.472 54.975.192 6.599.460 661.437 5.938.023 72.168.124 2.897.243 2.897.243 28.836.135 11.764 28.824.371 31.733.378 121.807.653 131.973.640 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati La voce “Titoli in circolazione” comprende titoli subordinati per 13.901.737 mila euro. 3.4 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: Covered Bond UniCredit S.p.A. ha emesso 7 tranches di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per un valore nominale di 8,15 miliardi di euro. Di queste 2,4 miliardi sono state riacquistate da UniCredit S.p.A.. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 111 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI / VALORI A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati Finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B Totale A+B 31.12.2009 FAIR VALUE VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FV* VALORE NOMINALE 27.000 27.000 26.985 26.985 - - 27.000 X X X X 27.000 26.185 26.185 26.185 26.185 X X 6.144 6.144 6.578.936 5.525.638 261.893 40.529 X X X X X X - 1.053.298 - 221.364 545 - X X X X 6.144 33.129 6.578.936 6.578.936 545 262.438 262.438 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 - 36.468 36.468 36.468 - - - - - 36.468 - 36.468 36.468 X X X X 36.468 X X 117.536 117.536 2.380.313 1.963.232 404.138 4.551 X X X X X X X X X X - 417.081 - 399.587 77 - X X X X X X X X X X X X 117.536 117.536 2.380.313 2.416.781 77 404.215 404.215 X X X X 6.874.503 FV* 2.938.532 FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. La sottovoce “derivati finanziari: altri” comprende (i) i contratti derivati facenti parte di strumenti finanziari strutturati il cui strumento “ospite” è stato classificato in un portafoglio diverso da quello di negoziazione/fair value option e (ii) quelli economicamente connessi a poste del portafoglio bancario. L’importo indicato al punto A.2 “Debiti verso clientela” è interamente rappresentato da scoperti tecnici. 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Diminuzioni C.1 Acquisti C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali 112 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE - - 36.468 - - - 36.468 36.468 - TOTALE 36.468 36.468 36.468 - Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 31.12.2009 FAIR VALUE TIPOLOGIA OPERAZIONI / VALORI VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 1.2 Altri 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 2.2 Altri 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale 51.064 51.064 51.064 - 51.064 51.064 51.064 - Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE FV* VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FV* 51.064 X X X X X X 51.064 - - - - X X X X X X X 51.064 - FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite di cui: operazioni di aggregazione aziendale B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Acquisti di cui: operazioni di aggregazione aziendale C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE 51.745 51.745 51.745 681 681 51.064 - - TOTALE 51.745 51.745 51.745 681 681 51.064 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 113 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Sezione 6 - Derivati copertura - Voce 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e livelli gerarchici CONSISTENZE AL 31.12.2010 31.12.2009 FAIR VALUE FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VN LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VN - 3.580.093 3.237.661 342.432 3.580.093 81 81 81 91.907.544 75.389.121 16.518.423 91.907.544 - 3.585.207 3.355.632 229.575 3.585.207 87 87 87 76.347.922 65.706.113 10.641.809 76.347.922 A) Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B) Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3 3.580.174 3.585.294 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura CONSISTENZE AL 31.12.2010 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/ TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIMENTI ESTERI 558.649 - - - X - X X - X X X X X X 558.649 X X X X X X X X X X X X X X X X X 1.347.127 X 1.347.127 X 1.331.966 1.331.966 X X X X - X 26.265 X 26.265 X 316.167 316.167 X X X X X X X X X X X X - X - - Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 70 7.1 Adeguamento di valore delle passività coperte CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie Totale 1.884.241 (518.216) 1.366.025 2.883.071 (1.423.522) 1.459.549 7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione CONSISTENZE AL PASSIVITÀ COPERTE 1. Debiti 2. Titoli in circolazione 3. Portafoglio Totale 114 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 62.969.164 62.969.164 54.014.389 54.014.389 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Vedi sezione 13 dell’Attivo. Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Vedi sezione 14 dell’Attivo. Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate - di cui: garanzie rilasciate su titoli Trevi Debiti per impegni irrevocabili ad erogare fondi Ratei e risconti passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati come debiti secondo l'IFRS 2 Altri debiti relativi al personale Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Somme a disposizione da riconoscere a terzi Partite in corso di lavorazione Partite relative ad operazioni in titoli Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - debiti verso fornitori - altre partite - di cui: Debito IVA di Gruppo verso Società controllate Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80 Altre partite Totale 31.12.2010 31.12.2009 655.830 619.057 1.710 85.299 948 1.415.333 137.866 2.018.355 2.457.677 3.107.249 483.480 2.623.769 311.939 22 40.061 999.408 778.804 11.698.562 541.244 535.538 5.810 8.378 5.157 296.357 124 190.379 11.753 51 1.178.966 229.448 949.518 577.655 10.027 34.245 23.999 2.306.490 Le “partite definitive non imputabili ad altre voci-altre partite” si riferiscono, come già nell’esercizio precedente, alla operatività tipica di settlement delle operazioni finanziarie e valutarie in essere a cavallo della data di chiusura dell’esercizio. L’incremento in valore assoluto dei valori è da ricondursi alla maggiore attività bancaria con clientela svolta dalla Banca a seguito della operazione One4C. Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamenti dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione di cui: operazioni di aggregazione aziendale D. Rimanenze finali 2010 2009 87.197 1.114.089 58.099 1.055.990 1.047.158 156.429 147.027 9.402 815 1.044.857 81.591 26.216 4.133 22.083 20.610 10.161 10.449 5.577 87.197 11.2 Altre informazioni Conseguentemente alla interpretazione che è stata fornita dallo IAS 19, il fondo TFR è ricompreso nei piani a benefici definiti e pertanto determinato con la metodologia attuariale descritta nelle Politiche contabili. Riportiamo di seguito le ipotesi attuariali e la riconciliazione tra il valore attuale del fondo e la relativa passività iscritta in bilancio. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 115 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31.12.2010 31.12.2009 4,50% 2,00% 4,75% 2,00% Tasso di attualizzazione Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani Tasso atteso di incremento delle retribuzioni Tasso di inflazione atteso Riconciliazione tra valore attuale del fondo, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività iscritte in bilancio CONSISTENZE AL Valore attuale del piano a prestazione definita - TFR Valore attuale delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali non rilevate Passività netta 31.12.2010 31.12.2009 1.057.207 1.057.207 (12.350) 1.044.857 86.319 86.319 878 87.197 Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 Controversie legali 2.2 Oneri per il personale 2.3 altri Totale 744.350 1.037.280 753.570 283.710 1.781.630 878.846 379.284 268.968 110.316 1.258.130 RISCHI DERIVANTI DA PENDENZE LEGALI Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di UniCredit S.p.A.. In numerosi casi vi è una notevole incertezza circa il possibile esito dei procedimenti e l’entità dell’eventuale perdita. Questi casi comprendono procedimenti penali, amministrativi da parte di autorità di vigilanza e cause in cui il ricorrente non ha quantificato in modo specifico le proprie richieste risarcitorie (come, ad esempio, nel caso delle putative class action negli Stati Uniti). In tali casi, finché sussiste l’impossibilità di prevedere gli esiti e stimare le eventuali perdite in modo attendibile, non vengono effettuati accantonamenti. Ove invece sia possibile stimare in modo attendibile l’entità dell’eventuale perdita e tale perdita sia ritenuta probabile, vengono effettuati accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali IAS/IFRS. A presidio delle potenziali passività che potrebbero scaturire dalle cause passive (non giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del credito) pendenti, UniCredit ha in essere, al 31 dicembre 2010, un fondo per rischi ed oneri pari a 658,3 milioni; tuttavia non si può escludere che detto fondo possa non essere sufficiente a far fronte interamente agli oneri ed alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause pendenti. Conseguentemente non può escludersi che un eventuale esito sfavorevole di tali procedimenti possa avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria di UniCredit. Si riportano di seguito alcune sintetiche informazioni in ordine alle cause passive (escluse quelle giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del credito), che coinvolgono UniCredit, aventi un valore uguale o superiore ad Euro 100 milioni. Madoff Nel dicembre 2008, Bernard L. Madoff, ex presidente del NASDAQ e proprietario di Bernard L. Madoff Investment Securities LLC (“BMIS”), società di investimento registrata presso la Securities Exchange Commission (la “SEC”) ed il Financial Industry Regulatory Authority (il “FINRA”), è stato arrestato con l’accusa di truffa (securities fraud) per avere posto in essere quello che è stato descritto dalle autorità statunitensi come uno Schema di Ponzi. Nel corso dello stesso mese, è stato nominato il curatore fallimentare (il “SIPA Trustee”) per la liquidazione di BMIS ai sensi dello U.S. Securities Investor Protection Act del 1970. Nel marzo 2009, Bernard L. Madoff si è dichiarato colpevole di diversi reati, tra cui la truffa (securities fraud), la truffa nella consulenza sugli investimenti (investment advisor fraud) e le false comunicazioni alla SEC. Nel giugno 2009 Bernard L. Madoff è stato condannato a 150 anni di reclusione. 116 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. A seguito dell’accertamento della truffa perpetrata da Bernard L. Madoff, sono stati promossi diversi procedimenti di natura penale e civile in vari Paesi contro istituzioni finanziarie e investment advisor da, o nell’interesse di, investitori, intermediari nel loro ruolo di broker per investitori ed enti pubblici relativamente alle perdite subite. UniCredit S.p.A., alcune delle sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti sono stati citati, o potrebbero essere citati in futuro, nei procedimenti e/o nelle indagini sul caso Madoff in vari Paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti d’America, l’Austria e il Cile. Alla data in cui Bernard L. Madoff è stato arrestato, la divisione Alternative Investments di Pioneer, società controllata da UniCredit S.p.A. (“PAI”), agiva quale investment manager e/o investment advisor per alcuni fondi che, a loro volta, avevano investito in altri fondi che detenevano conti gestiti presso BMIS. In particolare, PAI agiva quale investment manager e/o investment adviser per i fondi Primeo e i fondi AllWeather. PAI aveva assunto il ruolo di investment advisor per i fondi Primeo nell’aprile 2007, dopo essere subentrato a BA Worldwide Fund Management (“BAWFM”), una controllata indiretta di BA. I fondi Primeo e AllWeather avevano investito in altri fondi che, a loro volta, detenevano conti gestiti presso BMIS. Quegli altri fondi avevano fornito dichiarazioni ed altri documenti in cui si faceva presente che detenevano beni in nome e per conto dei fondi per cui PAI era il gestore e/o l’advisor per un importo di Euro 805 milioni a novembre 2008. Tale ammontare, sulla base dei predetti documenti, comprendeva il capitale investito e i proventi derivanti dall’investimento. Alla luce dell’ammissione di colpevolezza di Bernard L. Madoff e dei fatti emersi successivamente alla truffa commessa da BMIS, risulta evidente che gli ammontari indicati nei predetti documenti non riflettessero in modo accurato gli investimenti effettuati e i proventi derivanti da tali investimenti. Conseguentemente, i valori di cui sopra non devono essere considerati indicativi dell’ammontare delle perdite subite dagli investitori finali nei fondi coinvolti. UniCredit Bank AG (già HVB) aveva emesso diverse tranche di titoli di debito il cui potenziale rendimento veniva calcolato in riferimento al rendimento di un ipotetico investimento strutturato (c.d. synthetic investment) nei fondi Primeo. Il valore nominale dei titoli di debito emessi riferibili ai fondi Primeo era di circa Euro 27 milioni. Sono stati avviati in Germania alcuni procedimenti giudiziari in relazione ai titoli di debito emessi da HVB e connessi ai fondi Primeo, citando HVB come convenuto. BAWFM aveva agito in qualità di investment advisor per i fondi Primeo sino ad aprile 2007. Alcuni clienti di BA avevano acquisito partecipazioni nei fondi Primeo che erano detenute da BA. UniCredit S.p.A. e le sue controllate BA e PAI sono state convenute in giudizio in tre azioni collettive (putative class action) promosse dinnanzi alla United States District Court for the Southern District of New York, in cui sono stati citati circa 50 convenuti ed in cui i promotori delle azioni dichiarano di rappresentare gli investitori di tre fondi le cui attività erano investite, direttamente o indirettamente, in BMIS. Nell’ottobre 2009, la United States District Court for the Southern District of New York ha consolidato le tre azioni collettive nella fase pre-processuale. Successivamente sono state depositate le richieste emendate e consolidate relative a ciascuno dei tre gruppi riferiti ai fondi di investimento che dichiarano di avere investito le proprie attività in BMIS (fondi “Herald, fondi “Primeo” e fondi “Thema”). Nella domanda emendata “Herald”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Herald Fund SPC-Herald USA Segregated Portfolio One e/o Herald (Lux) al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 10 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che UniCredit, Bank Austria e Bank Medici AG, tra gli altri convenuti, hanno violato i propri doveri ai sensi di common law e le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, omettendo, scientemente o temerariamente, di tutelare l’investimento dell’attore a fronte dei segnali di pericoli relativi a Madoff. L’attore richiede il risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività ingiustamente ottenuti, dei costi e delle spese legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti indenni. Nella domanda emendata “Primeo”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Primeo Select Fund e/o Primeo Executive Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 12 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che la Società, Bank Austria, Bank Medici, BA Worldwide, PAI e Pioneer Global Asset Management S.p.A, tra gli altri convenuti, hanno violato i propri doveri ai sensi di common law e le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, rilasciando false dichiarazioni sul monitoraggio di cui sarebbero stati oggetto Madoff e gli investimenti dell’attore e ignorando i segnali di pericolo relativi alla frode perpetrata da Madoff. Gli attori richiedono il risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività ingiustamente ottenuti, dei costi e delle spese legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti indenni. Nella domanda emendata “Thema”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Thema International Fund plc e/o Thema Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 14 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che la Società, BA Worldwide e Bank Medici, tra gli altri convenuti, hanno violato le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, rilasciando scientemente o temerariamente o non evitando che venissero rilasciate dichiarazioni false su fatti sostanziali e/o mancando di esercitare la debita cura in relazione agli investimenti dell’attore. Nella domanda emendata si sostiene, inoltre, che la Società, BA Worldwide e Bank Medici abbiano conseguito un ingiusto UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 117 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) arricchimento ricevendo soldi dai partecipanti all’azione collettiva. L’attore richiede il risarcimento di danni non specificati (inclusi i profitti che i partecipanti all’azione collettiva avrebbero conseguito laddove il loro denaro fosse stato prudentemente investito), di interessi, di danni punitivi, di costi e delle spese legali, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti indenni. Il 5 dicembre 2010 il curatore fallimentare nel procedimento SIPA (“SIPA Trustee”) ha citato circa 70 convenuti dinanzi al Tribunale fallimentare degli Stati Uniti del Distretto Sud di New York. Tra questi vi sono UniCredit S.p.A., BA, BAWFM, PAI, and Bank Medici. La richiesta nei riguardi dei convenuti, e nei confronti di altri, mira a recuperare somme da determinarsi in giudizio, asseritamente rappresentanti i cosiddetti trasferimenti annullabili ai primi gestori di fondi da parte di BMIS, i seguenti trasferimenti di fondi da BMIS (per un ammontare complessivo, in forma aggregata per tutti i convenuti, di oltre $400 milioni sotto forma di pretese commissioni di gestione, di rendimento, di segnalazione, amministrative, o di pubblicità, tra gli altri), e danni punitivi e compensativi per oltre $2 miliardi contro alcuni convenuti, compresi i cinque sopra detti. Benché il SIPA Trustee si sia riservato il diritto di modificare le proprie richieste continuando le indagini su BMIS, nella citazione si sostiene che molti tra i 70 convenuti, compresi i cinque sopra detti, sono responsabili di trasferimenti annullabili per la legge fallimentare Americana, che si sono ingiustamente arricchiti grazie al denaro ricevuto da BMIS, che hanno aiutato fino a rendersene complici le violazioni dei doveri fiduciari di BMIS e la frode di BMIS non tenendo in nessun conto gli indizi di frode e continuando a innestarvi liquidità si da permettere a BMIS di continuare nel suo schema di Ponzi. Il 10 dicembre 2010 il SIPA Trustee ha depositato un’altra citazione dinanzi al Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti del Distretto Sud di New York contro UniCredit S.p.A., BA, PGAM, BAWFM, Bank Medici, Bank Austria Cayman Island e svariate persone connesse ad UniCredit S.p.A. e BA cercando, presso i suddetti e ad altri convenuti, di recuperare somme da determinarsi in giudizio. In citazione si sostiene che BA sia responsabile come soggetto che ha inizialmente effettuato alcuni iniziali trasferimenti annullabili ricevuti da BMIS e che BA e altri soggetti chiamati riconducibili ad UniCredit S.p.A. sono responsabili per i successivi trasferimenti dei fondi di BMIS. In citazione si sostiene poi che tutti i convenuti si sono ingiustamente arricchiti grazie alle somme ricevute da BMIS, che essi ottennero ed esercitarono intenzionalmente un controllo su somme sottratte alla proprietà dei clienti in ragione dei loro rapporti con BMIS, e che violarono il “Racketeer Influence and Corrupt Organisation Act” (RICO) in quanto si sostiene che parteciparono ad un piano finalizzato ad arricchire loro stessi iniettando il denaro degli investitori nello schema di Ponzi di Madoff. Il SIPA Trustee chiede la triplicazione dei danni in base al RICO (tre volte quindi l’ammontare netto riportato, $19.6 miliardi, che corrisponderebbero alle perdite asseritamente subite da tutti gli investitori in BMIS); la retrocessione di presunte commissioni in generale, commissioni di gestione, commissioni di custodia; danni compensativi, esemplari e punitivi; e tutti i costi del giudizio. Questi procedimenti negli Stati Uniti sono nella fase iniziale. UniCredit ed i soggetti ad essa riconducibili intendono difendersi energicamente. Anche in Austria sono stati promossi procedimenti connessi alla truffa di Bernard L. Madoff nei quali sono state citate in giudizio, fra gli altri, BA e BANKPRIVAT AG (una società precedentemente controllata da BA che si è fusa con BA il 29 ottobre 2009). Gli attori avrebbero investito in fondi che, a loro volta, avrebbero investito direttamente o indirettamente in BMIS. BA è anche oggetto di procedimenti in Austria a seguito di una denuncia presentata dall’autorità di vigilanza dei mercati finanziari austriaca alla procura austriaca e delle denunce rivolte alla stessa procura da parte di soggetti privati che avrebbero investito in fondi che, a loro volta, avrebbero direttamente o indirettamente investito in BMIS. I soggetti che hanno presentato tali denunce sostengono, tra l’altro, che BA avrebbe violato le norme del testo unico austriaco sugli investimenti che disciplinano il ruolo di BA quale “controllore del prospetto” dei fondi Primeo. UniCredit e varie società controllate da UniCredit S.p.A. hanno ricevuto ordini e richieste di esibizione e produzione di informazioni e documenti da parte della SEC, dello U.S. Department of Justice e del SIPA Trustee negli Stati Uniti d’America, dell’autorità di vigilanza dei mercati finanziari austriaca, dell’autorità di vigilanza sui servizi finanziari irlandese e della BaFin in Germania in relazione alle rispettive indagini svolte sulla truffa posta in essere da Bernard L. Madoff. Un investitore cileno in titoli legati a Primeo ha depositato una denuncia ad un pubblico ministero cileno. Il caso è solamente nella fase delle investigazioni e nessuna accusa è stata avanzata. Domande scritte sono state indirizzate a sette Pioneer/UniCredit dipendenti o ex dipendenti. Oltre ai procedimenti relativi al caso Madoff contro UniCredit S.p.A., le sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti, ulteriori azioni sono state minacciate e potrebbero essere promosse in futuro in questi stessi Paesi o in altri sia da parte di investitori privati che di autorità locali. Tali azioni pendenti o future potrebbero avere, singolarmente o nel loro complesso, effetti negativi significativi sul Gruppo. UniCredit e le sue controllate intendono difendersi energicamente dalle richieste ed accuse ricollegabili al caso Madoff. Allo stato, non è possibile prevedere in maniera affidabile i tempi e l’esito delle varie azioni, né valutare il grado di responsabilità, ove ve ne fosse alcuno, che ne potrebbe scaturire. In conformità con i principi contabili internazionali, non sono stati predisposti accantonamenti per il rischio specifico riguardanti il contenzioso Madoff. 118 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Azioni promosse contro UniCredit S.p.A., il suo Amministratore Delegato ed il Chief Executive Officer (CEO) di HVB. Nel luglio del 2007 otto hedge fund (seguiti da alcuni azionisti di minoranza di HVB) hanno depositato, presso la Corte Regionale di Monaco, una citazione volta ad ottenere il risarcimento dei danni asseritamente subiti da HVB a seguito di alcune operazioni riguardanti il trasferimento di partecipazioni azionarie e linee di business da HVB (dopo il suo ingresso nel Gruppo UniCredit) ad UniCredit S.p.A. o ad altre società del Gruppo UniCredit (e viceversa). Si sostiene, inoltre, che le spese per la riorganizzazione di HVB avrebbero dovuto essere sopportate da UniCredit S.p.A. I convenuti sono UniCredit S.p.A., l’allora Amministratore Delegato (“AD”) Alessandro Profumo e l’allora AD di HVB, Wolfgang Sprissler. Gli attori hanno richiesto alla Corte adita di: (i) condannare i convenuti a pagare, a titolo di risarcimento del danno, la somma di Euro 17,35 miliardi oltre interessi; (ii) accertare che UniCredit S.p.A. è tenuta a pagare agli azionisti di minoranza di HVB un dividendo periodico garantito dal 19 novembre 2005 in poi. Le comparse di risposta dei convenuti sono state depositate, presso la Corte Regionale di Monaco, il giorno 25 febbraio 2008. Inoltre, un altro azionista di minoranza di HVB, VzfK - già titolare di una partecipazione non rilevante nel capitale sociale - ha promosso un’azione sostanzialmente simile nei confronti di UniCredit S.p.A., dell’allora AD Alessandro Profumo e dell’allora AD di HVB, Wolfang Sprissler (per un ammontare pari ad Euro 173,5 milioni oltre interessi) e la Corte Regionale di Monaco ha riunito tale procedimento a quello promosso dagli hedge fund in data 29 luglio 2009. In data 10 dicembre 2009 si è tenuta la prima udienza. Il 18 giugno 2010 la Corte Regionale di Monaco aveva sospeso la causa in attesa di una decisione sulla validità della nomina e della successiva revoca dello Special Representative (vd. contenzioso successivo). Il 21 ottobre 2010, la Corte d’Appello di Monaco, ha accolto il ricorso contro quella decisione stabilendo che la causa deve continuare. I convenuti, pur avendo presente l’alea che normalmente accompagna ogni giudizio, considerano l’azione destituita di fondamento anche in considerazione del fatto che tutte le operazioni sono state effettuate a fronte di corrispettivi ritenuti adeguati anche sulla base di valutazioni rese da advisor terzi. Per tali ragioni non è stato effettuato alcun accantonamento. Special Representative L’assemblea annuale degli azionisti di HVB del 27 giugno 2007 ha deliberato una risoluzione che autorizzava l’avvio di un’azione contro UniCredit S.p.A., i suoi legali rappresentanti, il management board ed il supervisory board di HVB per danni causati ad HVB dalla vendita della partecipazione da quest’ultima detenuta in BA e dalla sottoscrizione del BCA intervenuta tra HVB ed UniCredit S.p.A. in occasione del processo di integrazione. L’avvocato Thomas Heidel è stato nominato Special Representative da una delibera assembleare votata dagli azionisti di minoranza con il compito di verificare se vi siano in concreto i presupposti per promuovere la suddetta azione. A tale fine lo Special Representative è stato investito dell’autorità di esaminare documenti ed ottenere informazioni da parte della società. Sulla base dell’attività di indagine svolta in particolare presso gli uffici di HVB, nel dicembre 2007 lo Special Representative ha chiesto ad UniCredit S.p.A. di restituire ad HVB le azioni di BA compravendute. Nel gennaio 2008, UniCredit S.p.A. ha riscontrato negativamente la richiesta dello Special Representative sostenendo che tale richiesta è priva di fondamento. Il 20 febbraio 2008, l’avvocato Heidel in qualità di Special Representative ha promosso un’azione legale nei confronti di UniCredit S.p.A., dell’allora AD Alessandro Profumo, dell’allora AD di HVB Wolfgang Sprissler e dell’allora Chief Financial Officer di HVB Rolf Friedhofen, chiedendo la restituzione delle azioni di BA ad HVB unitamente al risarcimento di ogni danno patito in relazione alla vicenda ad essa connessa o, ove tale richiesta non fosse accolta da parte del Tribunale di Monaco, il pagamento di una somma, a titolo di danni, pari ad almeno Euro 13,9 miliardi. In data 10 luglio 2008, l’avvocato Heidel ha depositato e notificato un’integrazione della sua azione. Con la stessa chiede che UniCredit S.p.A., il suo AD di allora, l’AD e il Chief Financial Officer del tempo di HVB vengano condannati a restituire l’ulteriore somma di Euro 2,98 miliardi (oltre interessi) oltre ai danni che dovessero derivare dall’aumento di capitale deliberato da HVB nell’aprile del 2007 a seguito del trasferimento ad HVB dell’azienda bancaria dell’ex UBM. In particolare lo Special Representative afferma che il conferimento è stato sopravvalutato e che è stata violata la regolamentazione in materia di revisione contabile. Premesso che, a giudizio della Banca, è dubbio che l’integrazione dell’azione dello Special Representative sia in linea con la risoluzione adottata dalla delibera assembleare di HVB del giugno 2007, UniCredit S.p.A. ritiene le richieste attoree infondate anche in considerazione del fatto che, sia la vendita di BA sia il trasferimento dell’attività dell’ex UBM nel corso dell’aumento di capitale di HVB, sono avvenute sulla base di valutazioni (fairness opinion e valuation report) di note società di revisione e banche d’investimento e, pertanto, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti. Si evidenzia che in data 10 novembre 2008 si è tenuta un’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB che ha deliberato la revoca della delibera del 27 giugno 2007 e, conseguentemente, la revoca dell’avvocato Heidel quale Special Representative di HVB. Ciò fa sì che - salvo che questa delibera UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 119 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) venga dichiarata nulla o inefficace - lo Special Representative non sia più legittimato a proseguire le azioni intraprese nei confronti di UniCredit S.p.A., del suo ex esponente e degli ex esponenti di HVB. In particolare, la revoca impedisce allo Special Representative di continuare la sua azione per danni che, peraltro, non verrà meno di per sé, ma solo in caso di una decisione in tal senso da parte del supervisory board (nei confronti di Wolfgang Sprissler e Rolf Friedhofen) e del management board (nei confronti di UniCredit S.p.A. e del suo AD di allora) di HVB. Gli organi statutari di HVB, con l’ausilio di consulenti esterni, hanno avviato l’esame della complessa materia per assumere le decisioni di competenza. La revoca dello Special Representative è stata impugnata da parte dello stesso e da parte di un azionista di minoranza. Il 27 agosto 2009 la Corte Regionale di Monaco ha dichiarato nulla la delibera di revoca dello Special Representative. La decisione è stata appellata dinanzi l’Alta Corte Regionale di Monaco, la quale, in data 3 marzo 2010, ha accolto l’appello contro l’annullamento della delibera di revoca dello Special Representative. La decisione non è definitiva. Il 2 giugno 2009, la Corte Regionale di Monaco ha deciso di sospendere la trattazione della causa promossa dallo Special Representative sino ad una decisione definitiva in merito alla validità della nomina e della successiva revoca dello Special Representative. Lo Special Representative ha depositato una richiesta di riesame del provvedimento di sospensione della causa. HVB, dopo la revoca dello Special Representative, ha ritirato la propria richiesta. La Corte Regionale di Monaco non ha ancora deciso sulla richiesta dello Special Representative né sul ritiro di HVB. Sarà lo stesso giudice del primo grado a doversi pronunciare e se, come prevedibile, quest’ultimo non muterà la sua decisione, sarà l’Alta Corte Regionale a doversi pronunciare circa la correttezza del provvedimento sospensivo. UniCredit, ora unico azionista di HVB, ha impugnato la delibera, l’impugnativa è stata parzialmente accolta e questa decisione è stata a sua volta impugnata, sia dagli attori sia da UniCredit, dinanzi alla Corte Superema Federale. La decisione definitiva non è stata ancora presa. Cirio Nel mese di aprile 2004 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio Finanziaria S.p.A. ha notificato al Dr. Sergio Cragnotti ed a vari istituti di credito, tra cui Capitalia S.p.A. (incorporata in UniCredit S.p.A.) e Banca di Roma S.p.A. (incorporata in UniCredit S.p.A.), una citazione per ottenere la declaratoria giudiziale di invalidità di un accordo ritenuto illecito con Cirio S.p.A. avente ad oggetto la cessione del polo lattiero caseario Eurolat alla Dalmata S.r.l. (Parmalat). L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto conseguentemente la condanna di Capitalia S.p.A. e Banca di Roma S.p.A., in solido tra di loro, alla restituzione di un importo di circa Euro 168 milioni e la condanna in solido di tutti i convenuti al risarcimento del danno quantificato in Euro 474 milioni. L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto inoltre, in via subordinata, la revoca ex art. 2901 c.c. degli atti di disposizione posti in essere da Cirio S.p.A. e/o la restituzione, per indebito arricchimento, da parte delle banche, delle somme dalla Cirio corrisposte alle stesse in base all’accordo in questione. Nel mese di maggio 2007 la causa era stata trattenuta in decisione. Non è stata svolta alcuna fase istruttoria. Nel febbraio 2008, con una sentenza inattesa, il Tribunale ha condannato in solido Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) e il Dr. Sergio Cragnotti al pagamento della somma di Euro 223,3 milioni oltre rivalutazione monetaria ed interessi dal 1999. UniCredit S.p.A. ha presentato appello con richiesta di sospensione dell’esecuzione della sentenza di primo grado. La Corte d’Appello di Roma con provvedimento depositato in data 17 marzo 2009 ha sospeso l’efficacia esecutiva della decisione di primo grado. La prossima udienza, per la precisazione delle conclusioni, è fissata all’11 novembre 2014. A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa. ***** Nel mese di aprile 2007, alcune società del Gruppo Cirio in amministrazione straordinaria hanno notificato a Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.), Banca di Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.), UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) ed ad altri intermediari una citazione per il risarcimento in solido dei danni derivanti dall’aver partecipato, in qualità di collocatori, alle emissioni di obbligazioni effettuate da società del Gruppo Cirio, nonostante le medesime, secondo gli attori, fossero già in una situazione di insolvenza. La quantificazione del danno è stata così determinata: • il danno subito da ciascuna delle società attrici in conseguenza dell’aggravamento del loro rispettivo dissesto è stato determinato in un range tra Euro 421,6 milioni ed Euro 2,082 miliardi (a seconda del criterio utilizzato per la sua determinazione); • il danno subito in conseguenza del pagamento delle provvigioni riconosciute ai Lead Manager per il collocamento dei bond è stato determinato nella misura pari a complessivi Euro 9,8 milioni; • il danno, da quantificarsi in corso di causa, subito da Cirio Finanziaria S.p.A. (già Cirio S.p.A.) in conseguenza della perdita della possibilità di recuperare, tramite l’esperimento di azioni revocatorie fallimentari, quantomeno le somme da quest’ultima impiegate tra il 1999 e il 2000 per far rientrare presso le banche le esposizioni debitorie di alcune società del Gruppo. il tutto con interessi e rivalutazione monetaria dal dì del dovuto sino al saldo. Con sentenza del 3 novembre 2009, il giudice ha rigettato la domanda attorea condannando in solido le società del gruppo Cirio in amministrazione straordinaria alla rifusione delle spese di lite in favore delle banche convenute. 120 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. L’Amministrazione Straordinaria ha proposto appello. UniCredit S.p.A., sulla base anche del parere del collegio di difesa, ha sempre ritenuto l’azione infondata e, confidando sull’esito positivo del giudizio, non ha effettuato accantonamenti. International Industrial Participations Holding IIP N.V. In data 30 ottobre 2007 International Industrial Participations Holding IIP N.V. (già Cragnotti & Partners Capital Investment N.V.) ed il Dr. Sergio Cragnotti hanno notificato a UniCredit S.p.A. (quale successore di Capitalia S.p.A.) e Banca di Roma S.p.A. una citazione per danni quantificati (a titolo di danno emergente e lucro cessante) in non meno di Euro 135 milioni asseritamente derivanti: • in via principale, dall’inadempimento degli impegni contrattuali di assistenza finanziaria a suo tempo assunti a favore della Cragnotti & Partners Capital Investment N.V., del Dr. Sergio Cragnotti, della Cirio Finanziaria e del gruppo Cirio, che ne avrebbe determinato l’insolvenza; • in via subordinata, dall’illegittimo rifiuto delle convenute di prestare alla Cirio Finanziaria S.p.A. ed al gruppo Cirio l’assistenza finanziaria necessaria per far fronte al rimborso di un’emissione obbligazionaria in scadenza il 6 novembre 2002 e ciò con comportamenti contrari a buona fede e correttezza. A seguito di alcune recenti operazioni di riorganizzazione del Gruppo UniCredit, ferma la legittimazione passiva di UniCredit S.p.A., il diritto controverso, in precedenza riferibile a Banca di Roma S.p.A., è stato trasferito ad UniCredit Corporate Banking S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.). Recentemente i ricorrenti hanno comunicato la propria volontà di abbandonare il giudizio con compensazione delle spese. La richiesta avanzata dagli attori in tale procedimento appare infondata ed in considerazione di ciò allo stato non sono stati effettuati accantonamenti. Gruppo Fratelli Costanzo Le società del gruppo Costanzo, originariamente controllate dalla famiglia Costanzo, sono state assoggettate ad amministrazione straordinaria sin dal 1996. Nel febbraio 2006, alcuni esponenti della famiglia Costanzo hanno notificato una citazione finalizzata al risarcimento di danni emergenti contro l’amministrazione straordinaria e il Ministero delle Attività Produttive, contestando la cattiva gestione delle società del gruppo. Gli attori hanno inoltre convenuto in giudizio i membri del Comitato di Sorveglianza di cui facevano parte le società controllate IRFIS S.p.A. e Banca di Roma (ora UniCredit S.p.A.) contestando l’omessa vigilanza. Il petitum complessivo ammonta a circa Euro 2,04 miliardi. A seguito della dichiarazione del difetto di giurisdizione da parte del Tribunale di Catania, la causa è stata riassunta innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Roma, nel novembre 2009. La Fratelli Costanzo S.p.A. in A.S ha quindi promosso un ricorso per regolamento preventivo di competenza avanti al Consiglio di Stato che lo ha accolto dichiarando la competenza del TAR Sicilia - Catania. La Banca ha definito tutti i contenziosi pendenti con la Famiglia Costanzo. Qui tam Complaint contro Vanderbilt LLC e altre società del Gruppo UniCredit Il 14 luglio 2008 Frank Foy e sua moglie, in conformità alla normativa locale del New Mexico (Qui Tam Statute), secondo la quale chiunque sia residente nello stato è legittimato ad intraprendere un’azione legale civile nell’interesse di quest’ultimo, hanno presentato per conto dello Stato del New Mexico un atto di citazione (complaint) in relazione ad alcuni investimenti in Vanderbilt LLC (“VF”) (società partecipata indirettamente da UniCredit S.p.A.) effettuati dal New Mexico Educational Retirement Board (ERB) e dallo State of New Mexico Investment Council (SIC). Frank Foy afferma di aver ricoperto la posizione di Chief Investment Officer di ERB e di aver rassegnato le proprie dimissioni nel marzo 2008. I ricorrenti richiedono, per conto dello Stato del New Mexico, un risarcimento danni per un totale di Dollari statunitensi 360 milioni (comprensivi delle penali applicabili in conformità alla New Mexico Fraud against Taxpayers Act, che prevede, a tale titolo, la possibilità di triplicare la richiesta di risarcimento rispetto al danno subito) in base al New Mexico Fraud against Taxpayers Act, asserendo che Vanderbilt VF e gli altri convenuti avrebbero surrettiziamente indotto ERB e SIC ad investire Dollari statunitensi 90 milioni in prodotti Vanderbilt (i) fornendo consapevolmente false informazioni in ordine alla natura ed al grado di rischio dell’investimento in VF e (ii) garantendo improprie elargizioni al Governatore dello Stato del New Mexico (tuttora in carica) -Bill Richardson - e ad altri funzionari dello Stato, al fine di indurre l’effettuazione di tali investimenti. Frank Foy sostiene che lo Stato avrebbe subito un danno pari all’intero investimento iniziale di Dollari statunitensi 90 milioni (danno emergente) e richiede ulteriori Dollari statunitensi 30 milioni per la perdita subita (lucro cessante). La lista dei convenuti include - inter alia - : • Vanderbilt Capital Advisors, LLC (VCA), una società controllata indirettamente da Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US); • Vanderbilt Financial, LLC (VF), una società-veicolo in cui PIM US detiene una partecipazione pari all’8%; • Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US), una società interamente controllata da PGAM; • PGAM, società interamente controllata da UniCredit S.p.A.; • UniCredit S.p.A.; • diversi amministratori di VCA, VF e PIM US; • studi legali, società di revisione, banche di investimento e funzionari dello Stato del New Mexico. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 121 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Allo stato attuale risulta prematura una valutazione degli effetti economici che potrebbero scaturire dal procedimento in esame e, pertanto, non sono stati effettuati accantonamenti. L’atto di citazione è stato notificato alle società americane, tra le altre, Vanderbilt Capital Advisors e Pioneer Investment Management USA Inc. (entrambe facenti parte del Gruppo UniCredit). Anche le persone fisiche convenute hanno ricevuto la notifica dell’atto. Il 24 settembre 2009 UniCredit S.p.A. ed il 17 dicembre 2009 PGAM hanno ricevuto la notifica della citazione. I convenuti hanno richiesto il rigetto delle domande attoree. La Corte non ha ancora fissato una data per la discussione delle dette richieste. L’8 marzo 2010, l’attore principale ha presentato un atto di citazione emendato nel tentativo di aggiungere un ulteriore attore, diversi altri convenuti ed oltre 50 ulteriori istanze. Inoltre, Foy cerca di mettere in discussione altre transazioni in CDOs Vanderbilt in cui avrebbero investito i fondi pubblici del New Mexico ed ha pertanto aumentato le proprie richieste risarcitorie da 90 a 243,5 mln USD. I convenuti hanno messo in dubbio che l’atto di citazione fosse stato correttamente presentato ed il 26 marzo 2010 il Tribunale ha decretato che non terrà conto del nuovo atto di citazione ‘emendato’ e che i convenuti non saranno tenuti a rispondervi, fino a quando la corte non avrà deciso in merito alle precedenti richieste di rigettare l’azione originale. In data 28 Aprile 2010, il Giudice Pfeffer ha emesso un ordine con cui ha rigettato tutte le pretese contenute nella citazione originaria. Il giudice ha chiaramente dichiarato di ritenere che l’applicazione retroattiva del “New Mexico Qui Tam Statute” (“FATA”) violi il divieto costituzionale di retroattività della norma penale: questo è stato il presupposto che ha condotto alla decisione di respingere tutti i reclami “FATA”. Il giudice ha inoltre respinto le pretese di Foy poiché, a norma dell’ Unfair Practice Act (“UPA”) tali reclami erano basati su operazioni di borsa che non rientravano nella sfera delle tutele previste dall’UPA. Nel maggio 2010 Foy ha depositato sette mozioni rivolgendo al Giudice Pfepper la richiesta, motivata in vario modo, di rivedere il suo ordine di rigetto e, in alternativa, di certificare la questione legale connessa all’applicabilità retroattiva del FATA ai fini di un appello interlocutorio alla Corte d’Appello dello Stato del New Mexico. I convenuti facenti parte di Vaderbilt e altri si sono opposti a tutte le richieste domandando di rigettare l’atto emendato decidendo sull’intero caso. Il 2 settembre 2010 il Giudice Pfeffer ha emesso la propria decisione. Nella stessa ha certificato la questione legale ai fini dell’appello interlocutorio, ma ha ordinato al ricorrente di ripulire l’atto emendato da tutte le questioni non compatibili con la sua decisione circa la non applicabilità retroattiva del FATA e sulla non ammissibilità delle richieste basate sull’UPA. Il 16 settembre 2010 Foy ha depositato la richiesta di revisione interlocutoria alla Corte di Appello del New Mexico e il 17 settembre 2010 la citazione emendata al tribunale di primo grado. Gli attori si sono opposti alla richiesta di un appello interlocutorio. Il 21Ottobre la Corte di Appello del New Mexico ha respinto la richiesta di Foy per un appello interlocutorio. Le parti sono in attesa della decisione della corte sul rigetto di tutti i reclami. Inoltre, nel corso del mese di gennaio 2010, è stata presentata al tribunale statale di Santa Fe, nel New Mexico, una nuova class action denominata Donna J. Hill contro Vanderbilt Capital Advisors, LLC, nella quale Hill cerca di recuperare, per conto del fondo o dei partecipanti al fondo pensione “Educational Retirement Fund” del New Mexico, quanto il fondo ha perso investendo in prodotti di Vanderbilt Financial, LLC (VF). Nel febbraio 2010, un altro partecipante al piano ha presentato al medesimo tribunale un’altra causa, analoga alla precedente, denominata Michael J. Hammes contro Vanderbilt Capital Advisors, LLC, con accuse praticamente identiche a quelle della causa Hill. Le cause Hill e Hammes muovono accuse basate su fatti analoghi a quelle presentate da Foy, ma sono state intentate per frode e violazione degli obblighi fiduciari nei confronti dei partecipanti al piano previdenziale dell’Educational Retirement Board. Le cause Hill e Hammes includono quali convenuti Vanderbilt, VF, PIM e vari funzionari e direttori presenti e passati di Vanderbilt, VF e/o PIM; diversi membri del consiglio ERB presenti o passati ed altre parti non correlate a Vanderbilt (ma non PGAM e neppure UniCredit). I convenuti non sono ancora tenuti a rispondere né ad intraprendere a propria volta azioni legali. Nel frattempo, nel febbraio del 2010, su richiesta di uno dei convenuti, membro dell’ERB, la causa Hill è stata trasferita alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, il Distretto del New Mexico. Nessuna delle azioni indica l’importo dei danni per i quali viene richiesto il risarcimento, ma l’ERB ha investito 40 milioni USD in VF e l’importo sarà in ogni caso ricompreso nell’ammontare del risarcimento richiesto nella causa Foy. Il 31 agosto 2010 i convenuti facenti parte di Vanderbilt hanno depositato un’istanza di rigetto di tutte le richieste della causa Hill. I ricorrenti si sono opposti alla mozione, e il 29 ottobre si è tenuta un’udienza in un tribunale del distretto federale del New Mexico. Le parti sono in attesa di una decisione da parte del giudice. Divania S.r.l. Nella prima metà del 2007 la società Divania S.r.l. ha intrapreso un’azione legale nei confronti di UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (poi UniCredit Corporate Banking S.p.A. ed ora UniCredit S.p.A.) contestando violazioni di legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) con riferimento all’operatività in strumenti finanziari derivati in tassi e cambi posta in essere tra il gennaio 2000 ed il maggio 2005 dal Credito Italiano S.p.A. prima e da UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) poi (complessivamente sono stati sottoscritti 206 contratti). L’atto di citazione, in cui si chiede che venga dichiarata l’inesistenza o in subordine la nullità o l’annullamento o la risoluzione dei contratti stessi e la condanna al pagamento da parte di UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (poi UniCredit Corporate Banking S.p.A. ed ora UniCredit S.p.A.) della complessiva somma di circa Euro 276,6 milioni oltre a spese di lite e interessi successivi è stato notificato in data 26 marzo 2007 presso il Tribunale di Bari secondo il nuovo rito societario. Nell’autunno 2008 è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio (“CTU”) e la detta, depositata nell’aprile 2010, conferma sostanzialmente l’impostazione della banca evidenziando una perdita per derivati di circa Euro 6.400.000, che aumenterebbero ad Euro 10.884.000 qualora l’accordo transattivo di cui in appresso, contestato da parte attrice, venisse ritenuto illegittimo e quindi invalido. A tale 122 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. somma la CTU reputa debbano essere aggiunti gli interessi, quantificati secondo diversi parametri; il più verosimile comporterebbe un esborso di Euro 4.137.000 (al tasso convenzionale) oppure di Euro 868.000 (al tasso legale). UniCredit ritiene che l’importo richiesto sia sproporzionato al reale rischio di causa, in quanto determinato sommando algebricamente tutti gli addebiti operati (in misura tra l’altro superiore al reale), senza computare invece gli accrediti che riducono drasticamente le pretese di parte attrice. In merito alle operazioni contestate, era stato peraltro raggiunto un accordo transattivo (sottoscritto in data 8 giugno 2005) con il quale la società Divania S.r.l. affermava di nulla avere più a pretendere a qualsiasi titolo in relazione alle operazioni ora contestate. Nella citazione si contesta la validità della transazione: ne viene argomentata infatti la nullità sulla base della asserita illegittimità delle operazioni che ne hanno costituito l’oggetto. A parere di UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit), nonostante quanto sopra esposto, il rischio di causa può essere tutt’al più quantificabile in circa Euro 4 milioni, pari alla somma addebitata sul conto della società in sede di transazione. A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa. In data 21 settembre 2009 Divania S.r.l. ha notificato un ulteriore e separato atto di citazione ad UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit), avanti al Tribunale di Bari, chiedendo il risarcimento dei danni asseritamente subiti e quantificati in complessivi Euro 68,9 milioni, contestando violazioni di legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) conseguenti al comportamento tenuto dalla banca in relazione all’operatività in derivati posta in essere e, più in generale, al comportamento tenuto nella gestione dei rapporti con la cliente. La causa è strettamente connessa a quella già pendente. Ritenendo la domanda infondata, allo stato, non sono stati disposti accantonamenti. Acquisizione di Cerruti Holding Company da parte di Fin.Part S.p.A. All’inizio di agosto 2008 la curatela fallimentare di Fin.Part S.p.A. (“Fin.Part”) ha promosso un’azione civile nei confronti di UniCredit S.p.A., UniCredit Banca S.p.A. e UniCredit Corporate Banking S.p.A. (entrambe confluite in UniCredit S.p.A.) e di un’altra banca non appartenente al Gruppo UniCredit per responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. Fin.Part chiede a ciascuna delle banche convenute, in solido o in subordine ciascuna per quanto di competenza, il risarcimento dei danni sofferti da Fin.Part e dai suoi creditori in seguito all’acquisizione di Cerruti Holding Company S.p.A. (“Cerruti”). L’azione è diretta a contestare la legittimità dei comportamenti tenuti, nel corso degli anni 2000 e 2001, di concerto tra loro da parte delle banche convenute e diretti all’acquisizione del settore moda del gruppo “Cerruti 1881”, attraverso una complessa operazione economico finanziaria incentrata in particolare sull’emissione di un prestito obbligazionario di Euro 200 milioni emesso da un veicolo lussemburghese (C Finance s.a.). Si sostiene che Fin.Part non fosse in condizione di assorbire, con le proprie risorse, l’acquisizione di Cerruti e che gli obblighi finanziari connessi al pagamento dell’obbligazione abbiano portato al fallimento della società. La curatela fallimentare chiede, quindi, il risarcimento dei danni per un importo pari a Euro 211 milioni, che rappresenta la differenza tra il passivo (Euro 341 milioni) e l’attivo (Euro 130 milioni) del patrimonio fallimentare, ovvero per un importo diverso che sarà stabilito dal giudice. Ai convenuti si chiede, inoltre, la restituzione di tutte le somme percepite a titolo di commissioni, provvigioni e interessi in relazione alle presunte attività fraudolente. Con atto depositato il 23 dicembre 2008 il fallimento C Finance s.a. è intervenuto nel giudizio. La curatela afferma che lo stato di insolvenza di C Finance, sussistente già all’indomani della sua costituzione a causa dell’emissione del prestito obbligazionario e del trasferimento del ricavato a Fin.Part dietro l’acquisizione di assets privi di valore vada imputato alle banche quali concorrenti nel procurato dissesto, avendo i loro funzionari contribuito ad ideare ed eseguire l’operazione. Le banche vengono chiamate a risarcire il danno in misura: a) pari all’intero passivo fallimentare (Euro 308,1 milioni); ovvero, in subordine, b) alle somme fuoriuscite da C Finance in favore di Fin.Part e Fin.Part International (Euro 193 milioni); ovvero, in subordine, c) a quanto incassato da UniCredit S.p.A. (Euro 123,4 milioni). Sotto altro profilo le banche vengono chiamate a restituire le somme incassate (pari ad Euro 123,4 milioni oltre ad Euro 1,1 milioni di commissioni) per nullità per illiceità della causa o per motivo illecito comune alle parti del negozio complesso in cui si sarebbe articolata l’operazione di cui trattasi volta, secondo la parte attrice, al pagamento dei debiti di Fin.Part verso UniCredit S.p.A., utilizzando il ricavato dell’emissione del prestito obbligazionario di C Finance. Inoltre l’operazione avrebbe rappresentato il mezzo per eludere la normativa italiana sui limiti e le modalità di emissione di obbligazioni. Nel gennaio del 2009 il giudice ha respinto un’istanza di sequestro conservativo formulata nei confronti del convenuto non appartenente al Gruppo UniCredit. In data 9 giugno 2009 è stata depositata la comparsa di costituzione e risposta nell’interesse di UniCredit S.p.A.. In data 5 ottobre 2009 e 12 gennaio 2010 sono stati esperiti due tentativi di conciliazione, entrambi infruttuosi. In data 3 giugno 2010 il Tribunale ha rigettato tutte le istanze istruttorie ed ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 28 giugno 2011. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 123 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Inoltre in data 2 ottobre 2009, la curatela del fallimento Fin.Part ha citato innanzi al Tribunale di Milano UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit S.p.A.) affinché (i) venga riconosciuta la nullità del “pagamento” di Euro 46 milioni effettuato, nel settembre 2001, dalla Fin.Part in favore dell’allora Credito Italiano e, conseguentemente, (ii) venga la convenuta condannata alla restituzione di detto importo che si riferisce al rientro di una esposizione concessa dalla banca nel quadro della complessa operazione finanziaria già contestata nel precedente giudizio. UniCredit S.p.A., anche sulla base del parere del legale esterno, ritiene le domande attoree infondate e/o carenti sul piano probatorio; sono stati effettuati accantonamenti per un importo considerato idoneo a coprire le spese. Doddato Federico & C. Srl e Doddato Giuseppe Nel novembre del 1998 la Società Doddato Federico & C a r.l. e Doddato Giuseppe hanno notificato alla Banca di Roma (ora UniCredit) una citazione per danni quantificati (in sede di precisazione delle conclusioni) in circa Euro 150 milioni, oltre interessi ed accessori, asseritamente derivanti da un comportamento illegittimo della Banca posto in essere a seguito della revoca dei fidi. Con sentenza del 17 gennaio 2009 il giudice ha rigettato la domanda attorea perché infondata. La sola Società Doddato Federico & C a r.l. ha proposto appello (marzo 2010) elevando la richiesta di risarcimento danni fino a circa Euro 250 milioni. Il 24 Aprile 2010 UniCredit S.p.A. si è costituita ed il Giudice ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2011. Considerato l’esito favorevole del giudizio di primo grado e l’infondatezza della domanda non sono stati effettuati accantonamenti. Seanox Oil P.T. La società Seanox Oil P.T., con sede a Jakarta, nel 2004 ha assunto la determinazione di monetizzare, per il tramite della filiale 26 di Milano dell’ex Banca di Roma, n. 2 certificati di deposito apparentemente emessi da UBS per un controvalore complessivo pari a USD 500 milioni (USD 300 milioni e USD 200 milioni). La suddetta società ha chiamato in causa l’ex Banca di Roma contestando di aver subito un danno ingiusto derivante dalla asserita indebita consegna alla Banca UBS di Zurigo di uno dei certificati, ovvero quello del valore nominale di USD 200 milioni, che, essendosi rivelato falso, è stato trattenuto dalla predetta UBS Zurigo. Conseguentemente, la società attrice ha chiesto la condanna al risarcimento dei danni quantificati nel valore nominale del certificato di deposito trattenuto da UBS, ovvero USD 200 milioni, pari a circa Euro 158 milioni. La Banca si è costituita regolarmente contestando la ricostruzione dei fatti e chiedendo l’integrale rigetto delle domande attoree in quanto infondate in fatto ed in diritto. A seguito di alcune recenti operazioni di riorganizzazione del Gruppo UniCredit, il diritto controverso per cui è causa è stato trasferito a UniCredit Banca S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.). Nell’udienza del 18 novembre 2009, il legale che assiste la Banca ha dato evidenza della falsità del certificato per cui è causa Ad esito dell’udienza il Giudice ha emesso ordinanza con la quale sono state respinte tutte le istanze istruttorie ed ha rinviato per la precisazione delle conclusioni all’udienza del 2 febbraio 2011. A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa. Mario Malavolta Nel luglio 2009 Mario Malavolta in proprio e nella sua qualità di legale rappresentante e amministratore della Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue controllate e associate ha citato in giudizio UniCredit S.p.A. per sentirla condannare al risarcimento dei danni (circa Euro 135 milioni) asseritamente dovuti ad un comportamento illecito tenuto da UniCredit S.p.A.. Il medesimo chiede altresì l’accertamento dell’indebita applicazione di interessi anatocistici sui conti correnti intrattenuti dalle società medesime. Il soggetto legittimato passivo nella presente azione è UniCredit Corporate Banking S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) che è intervenuto nel giudizio. L’attore contesta la condotta tenuta dalla banca convenuta nel periodo 2006-2007; sostiene che l’indebita interferenza della Banca nei processi decisionali delle società del Gruppo Malavolta avrebbe ostacolato i processi di riorganizzazione e causato pesanti perdite finanziarie (oggi le società del Gruppo Malavolta sono fallite o soggette a procedure concorsuali). I fatti e le circostanze di cui sopra avrebbero causato altresì pesanti danni a Mario Malavolta nella sua qualità di azionista e amministratore di Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue controllate. La Banca ha eccepito, in via pregiudiziale, il difetto di legittimazione e la carenza di interesse ad agire in capo all’attore. In via subordinata, nel merito, ha contestato l’infondatezza e la genericità delle domande attoree che non trovano riscontro nei documenti prodotti in giudizio. Il Sig. Mario Malavolta, quale amministratore della Malavolta Corporate S.p.A., ha depositato, in data 3 febbraio 2010, atto di intervento nella causa iniziata nel luglio 2009, chiedendo il risarcimento di danni quantificati in complessivi circa Euro 445 milioni. La Banca ha depositato memoria con la quale ha eccepito l’inammissibilità dell’atto di intervento ed ha contestato le richieste attoree. 124 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Anche il Fallimento Malavolta Corporate S.p.A. ha depositato atto di intervento facendo proprie le difese spiegate dall’attore, chiedendo l’estromissione della Società “rappresentata dall’Amministratore M. Malavolta” e circoscrivendo le contestazioni mosse alla Banca ed il petitum a complessivi Euro 20 millioni. Il 2 settembre 2010, il Giudice ha respinto tutte le richieste preliminari ed ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 22 dicembre 2011. UniCredit ritiene le richieste infondate e/o non provate pertanto non sono stati effettuati accantonamenti. I.CO.PO.DE.SO Srl e Pietro Montanari La I.CO.PO.DE.SO Srl ed in proprio il suo legale rappresentante, Sig. Pietro Montanari, in data 10.2.2010 hanno notificato ad UniCredit S.p.A. atto di citazione per ottenere il risarcimento di danni quantificati in circa Euro 133 milioni oltre interessi e rivalutazione monetaria. La prima udienza di comparizione, già fissata per il 25 maggio 2010 innanzi al Tribunale di Roma, è stata differita d’ufficio al 17 marzo 2011. Gli attori lamentano che la Cassa di Risparmio di Roma (C.R.R., ora UniCredit), con una serie di atti e comportamenti (tra la fine degli anni ’70 - inizio anni ’80), avrebbe determinato il fallimento della I.CO.PO.DE.SO Srl provocando gravissimi danni materiali e morali ai medesimi attori. La causa appare infondata in fatto e in diritto, pertanto, tenuto anche conto della fase iniziale della stessa, allo stato non sono stati effettuati accantonamenti in bilancio. GBS S.p.A. All’inizio di febbraio 2008 la General Broker Service S.p.A. (GBS S.p.A.) ha instaurato nei confronti di UniCredit S.p.A. un procedimento arbitrale volto a far dichiarare l’illegittimità del comportamento tenuto da Capitalia S.p.A. e successivamente da UniCredit S.p.A. con riferimento al rapporto di brokeraggio assicurativo in essere e asseritamente derivante da convenzione in esclusiva stipulata nel 1991, e ottenere conseguentemente il risarcimento dei danni subiti e quantificati originariamente in Euro 121,7 milioni poi aumentati ad Euro 197,1 milioni. L’accordo del 1991, che conteneva un impegno di esclusiva, era stato siglato tra la GBS S.p.A. e la (allora) Banca Popolare di Pescopagano e Brindisi. Detta banca, a seguito della fusione - risalente al 1992 - con la Banca di Lucania, divenne la Banca Mediterranea, poi incorporata (2000) nella Banca di Roma S.p.A., a sua volta divenuta Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.). I rapporti di brokeraggio con la GBS S.p.A., originati dall’accordo del 1991, sono stati poi disciplinati da (i) una convenzione per la prestazione di servizi di brokeraggio assicurativo stipulata nel 2003 tra GBS S.p.A., AON S.p.A. e Capitalia S.p.A., prorogata per fatti concludenti fino al maggio 2007, e (ii) un’analoga successiva convenzione del maggio 2007 tra i predetti brokers e Capitalia Solutions S.p.A., in proprio e quale mandataria con rappresentanza delle banche operative ed anche nell’interesse delle Società dell’ex Gruppo Capitalia, inclusa la holding. Con riferimento a quest’ultima convenzione, Capitalia Solutions S.p.A. nel luglio 2007, ha esercitato, per conto dell’intero Gruppo Capitalia, la facoltà di recesso, in coerenza con le clausole della convenzione (che prevede, per il caso di recesso, che le banche/società dell’ex Gruppo Capitalia non possano essere tenute a corrispondere al broker alcuna somma a qualsivoglia titolo). Su richiesta di GBS è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio le cui risultanze sia di metodo che numeriche sono state contestate da UniCredit S.p.A.. Con lodo emesso in data 18 novembre 2009, UniCredit S.p.A. è stata condannata al pagamento in favore di GBS S.p.A. dell’importo complessivo di circa Euro 144 milioni, oltre alle spese di lite e di CTU. UniCredit S.p.A., ritenendo la decisione arbitrale priva di fondamento, ha proposto appello, ed ha chiesto la sospensione dell’esecuzione della decisione. In data 8 luglio 2010, la Corte d’Appello ha accolto tale richiesta di sospensione per importi superiori ad Euro 10 milioni. UniCredit è conseguentemente obbligata a pagare tale importo a favore di GBS in pendenza della decisione di secondo grado sul merito. La prossima udienza è stata fissata al 7 giugno 2011. In considerazione della evoluzione della vicenda, è stato effettuato un accantonamento in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare essere, allo stato, il rischio potenziale conseguente all’emissione del lodo. ULTERIORI INFORMAZIONI RILEVANTI Di seguito vengono riportati alcuni ulteriori procedimenti pendenti nei confronti di UniCredit S.p.A. considerati rilevanti in cui la domanda non è caratterizzata da un connotato economico ovvero la richiesta economica non risulta allo stato quantificabile. Azione di annullamento della delibera assembleare che ha autorizzato la vendita delle azioni di Bank Austria Creditanstalt (BA) detenute da Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (HVB) a UniCredit S.p.A. (Delibera assembleare del 25 ottobre 2006) Numerosi azionisti di minoranza di HVB hanno impugnato, chiedendone l’annullamento, la delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB assunta in data 25 ottobre 2006 con la quale è stata approvata la vendita (Sale and Purchase Agreement - “S.P.A.”) ed il trasferimento ad UniCredit UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 125 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) S.p.A. delle azioni di BA e di HVB Bank Ukraine detenute da HVB, la vendita a BA delle azioni detenute da HVB in International Moscow Bank e AS UniCredit Bank Riga ed il trasferimento delle filiali di Vilnius e Tallin ad AS UniCredit Bank Riga. Nell’ambito di questo procedimento alcuni azionisti hanno chiesto alla Corte regionale di Monaco che il Business Combination Agreement (“BCA”), siglato tra HVB ed UniCredit S.p.A., sia dichiarato come un de facto domination agreement. Gli azionisti hanno contestato asseriti vizi formali relativi all’invito ed alla successiva conduzione dell’assemblea straordinaria tenutasi il giorno 25 ottobre 2006 nonché il prezzo di vendita delle azioni, ritenuto inadeguato. Con la sentenza del 31 gennaio 2008 la Corte ha dichiarato la nullità, per motivi formali, delle deliberazioni approvate in occasione dell’assemblea straordinaria dei soci tenutasi il 25 ottobre 2006. La Corte non si è pronunciata sul problema della presunta inadeguatezza del prezzo di acquisto ma ha espresso l’opinione che il BCA stipulato tra UniCredit S.p.A. e HVB nel giugno del 2005 avrebbe dovuto essere sottoposto all’assemblea degli azionisti di HVB in quanto lo stesso rappresenterebbe un contratto “occulto” di dominazione. Contro questa sentenza HVB ha proposto appello essendo del parere che le disposizioni del BCA non sarebbero rilevanti in relazione ai contratti di compravendita sottoposti all’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre 2006. HVB ritiene inoltre che il BCA non costituisca un contratto “occulto” di dominazione, anche in considerazione del fatto che esso esclude espressamente la conclusione di un contratto di dominazione nei cinque anni successivi all’offerta di acquisizione. La delibera assembleare di HVB potrebbe diventare effettivamente nulla ed invalida solo allorché la decisione resa in sede giudiziale divenisse definitiva; considerata la durata della fase di appello, attualmente in corso, nonché la possibilità di ulteriormente impugnare la sentenza di secondo grado di fronte alla Corte Federale di Giustizia Tedesca, si stima che possano essere necessari circa tre-quattro anni perché si pervenga a tale decisione definitiva. Facendo ricorso ad uno strumento giuridico riconosciuto dall’ordinamento tedesco, pendente il procedimento sopra ricordato, HVB ha richiesto all’assemblea degli azionisti tenutasi il 29 e 30 luglio 2008 di riconfermare le deliberazioni adottate dall’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre 2006 e contestate (c.d. Confirmatory Resolution). Queste risoluzioni renderebbero, se diventassero definitive, irrilevanti gli asseriti vizi. L’Assemblea ha deliberato dette approvazioni che, peraltro, sono state a loro volta impugnate da alcuni soci nell’agosto 2008. Nel febbraio 2009, è stata adottata una delibera aggiuntiva che ha confermato le deliberazioni adottate. Nell’udienza del 10 dicembre 2009 la Corte ha rigettato l’azione di annullamento contro la (prima) delibera di conferma (confirmatory resolution) adottata il 29 e 30 Luglio 2008. Diversi ex azionisti di minoranza hanno appellato questa decisione, il 22 dicembre 2010 l’appello è stato respinto dalla Corte Regionale Superiore di Monaco. La decisione non è definitiva. Alla luce del susseguirsi dei predetti eventi, il giudizio d’appello promosso da HVB contro la sentenza del 31 gennaio 2008 è stato sospeso sino alla pronuncia della sentenza definitiva in relazione alle deliberazioni confermative adottate dall’Assemblea di HVB del 29 e 30 luglio 2008. Squeeze-out dei soci di minoranza di HVB (Appraisal Proceedings) Circa 300 ex azionisti di minoranza di HVB hanno depositato una richiesta di revisione del prezzo ottenuto in sede di squeeze-out (c.d. “Appraisal Proceedings”). Oggetto di contestazione risultano, prioritariamente, i profili concernenti la valutazione di HVB. In data 15 aprile 2010 si è tenuta la prima udienza di trattazione. Il procedimento è in corso. Squeeze out degli azionisti di minoranza di Bank Austria Essendo stata raggiunta una transazione avente ad oggetto tutte le azioni legali pendenti in Austria avverse all’operazione, la delibera assembleare di Bank Austria di approvazione dello squeeze out delle azioni ordinarie in possesso degli azionisti di minoranza (con esclusione dei due azionisti, una fondazione di diritto privato e un fondo a favore dei dipendenti di Bank Austria ) è stata iscritta il 21 maggio 2008 presso il Registro delle Imprese di Vienna. UniCredit S.p.A. è così diventata proprietaria del 99,995% del capitale sociale della banca austriaca, con l’obbligo conseguente di versare ai soci di minoranza un importo totale di circa Euro 1.045 milioni comprensivo degli interessi maturati sul prezzo di squeeze-out, in conformità alla legislazione locale. I soci di minoranza hanno ricevuto il pagamento relativo allo squeeze-out ed ai corrispondenti interessi. Diversi azionisti, ritenendo il prezzo pagato in sede di squeeze out non adeguato, hanno avviato, avanti la Corte Commerciale di Vienna, un procedimento con il quale chiedono alla Corte di verificare l’adeguatezza dell’importo loro riconosciuto (Appraisal Proceedings). UniCredit S.p.A. ha contestato la competenza della Corte viennese, ma la Corte Suprema in data 12 marzo 2010 ha confermato la competenza della Corte Commerciale di Vienna. 126 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il procedimento proseguirà, nel merito, dinanzi a questa autorità. Un azionista di minoranza, oltre al procedimento giudiziale davanti alla Corte Commerciale di Vienna, ha avviato una procedura parallela dinanzi ad un Tribunale Arbitrale. Laddove l’esito fosse sfavorevole non si può escludere un impatto negativo sul Gruppo. Procedimenti penali Cirio e Parmalat Tra la fine del 2003 ed i primi mesi del 2004 sono state svolte indagini penali nei confronti di alcuni esponenti e dirigenti dell’ex Gruppo Capitalia, ora UniCredit, con riferimento allo stato di insolvenza del gruppo Cirio. Il procedimento che ne è scaturito, collegato alla dichiarazione dello stato d’insolvenza del gruppo Cirio, ha coinvolto anche la ex Capitalia (ora UniCredit S.p.A.), una delle banche finanziatrici del predetto gruppo ed ha comportato il rinvio a giudizio di alcuni dirigenti ed esponenti della ex Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.). L’amministrazione straordinaria di Cirio S.p.A. e numerosi obbligazionisti si sono costituiti parte civile con atti privi di una specifica indicazione dei danni patrimoniali e non patrimoniali che si pretendono subiti. UniCredit S.p.A., anche quale successore a titolo universale di UniCredit Banca di Roma S.p.A., si è costituita responsabile civile. Il procedimento è nella fase dibattimentale. In data 23 dicembre 2010, UniCredit S.p.A.- senza ammissione di responsabilità alcuna - ha proposto un accordo transattivo a circa duemila obbligazionisti costituiti parte civile per il soddisfacimento delle loro pretese risarcitorie non patrimoniali. In relazione al procedimento in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto il proprio operato con la massima correttezza e legittimità. Per tale procedimento, anche sulla scorta di pareri legali, pur sussistendo un rischio potenziale per il responsabile civile UniCredit S.p.A. in parte derivante dalla complessità dei fatti ascritti, non si è in possesso - al momento - di elementi che consentano di quantificare in maniera attendibile l’entità della passività potenziale. Con riguardo allo stato d’insolvenza del gruppo Parmalat, tra la fine del 2003 e la fine del 2005 sono state svolte indagini anche nei confronti di alcuni esponenti e dirigenti della ex Capitalia, ora UniCredit S.p.A., dalle quali è scaturito il rinvio a giudizio dei medesimi nell’ambito di tre distinti procedimenti penali noti come “Ciappazzi”, “Parmatour” ed “Eurolat”. Le società del gruppo Parmalat in amministrazione straordinaria e numerosi obbligazionisti Parmalat si sono costituiti parte civile nei suddetti procedimenti, riservandosi di quantificare i danni - patrimoniali e non patrimoniali - in sede di conclusioni e, quindi, a ridosso del termine del giudizio di primo grado. Nel contesto dei procedimenti “Ciappazzi” e “Parmatour”, alcune società del Gruppo UniCredit si sono costituite responsabili civili. I procedimenti sono nella fase dibattimentale. In esito alla transazione del 1° agosto 2008 tra il Gruppo UniCredit e Parmalat S.p.A., nonché le società del gruppo Parmalat in amministrazione straordinaria, queste ultime hanno rinunciato o revocato tutte le costituzioni di parte civile. In relazione ai procedimenti in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto il proprio operato con la massima correttezza e legittimità. In data 11 giugno 2010, UniCredit ha raggiunto un accordo con l’Associazione degli Obbligazionisti del Gruppo Sanpaolo IMI (l’ “Associazione”) con l’intento di transigere - senza nessuna ammissione di responsabilità - le cause civili promosse contro alcune Banche del Gruppo UniCredit da approssimativamente trentaduemila obbligazionisti Parmalat che sono membri dell’Associazione. Nel mese di ottobre 2010 tale accordo è stato esteso anche agli altri circa cinquemila obbligazionisti costituiti parte civile. Per i procedimenti Cirio e Parmalat sono stati effettuati accantonamenti in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare essere, allo stato, il rischio potenziale per UniCredit S.p.A. quale responsabile civile. Lehman Come noto, il 2008 è stato caratterizzato da periodi di grande instabilità dei mercati finanziari che hanno coinvolto tutti i principali mercati e in particolare quello statunitense. Diverse società appartenenti al gruppo Lehman Brothers sono state ammesse a procedure concorsuali nei paesi ove operavano; in particolare, negli Stati Uniti è stata ammessa a procedura concorsuale, tra l’altro, Lehman Brothers Holdings Inc., mentre in Olanda è stata ammessa a procedura Lehman Brothers Treasury Co. BV. In conseguenza al 31 dicembre 2010 è pervenuto un certo numero di reclami inerenti operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi da società del Gruppo Lehman o comunque connessi a questi ultimi; su tali reclami viene svolto di volta in volta un accurato esame da parte delle società del Gruppo destinatarie. Il numero di cause pendenti al 31 dicembre 2010 è sostanzialmente trascurabile. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 127 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Class action CODACONS Con atto di citazione notificato in data 5 gennaio 2010, il CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei diritti dei consumatori), nell’interesse di un proprio esponente, ha presentato avanti al Tribunale di Roma una class action contro UniCredit Banca di Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) ai sensi dell’articolo 140-bis del Codice del Consumo (decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005). Tale azione, che è stata promossa per un ammontare pari ad Euro 1.250 (oltre al danno morale non quantificato), si basa sulle asserite rilevazioni dell’AGCM, secondo le quali le banche italiane avrebbero compensato l’eliminazione della commissione di massimo scoperto introducendo nuove e più costose commissioni a carico degli utenti. L’attore ha chiesto al Tribunale di Roma di ammettere l’azione specificando i criteri in base ai quali i soggetti che intendano aderire siano inclusi nella classe e fissando un termine perentorio non superiore a 120 giorni entro il quale gli atti di adesione debbano essere depositati in cancelleria. Nel caso in cui il Tribunale dovesse ritenere ammissibile l’azione collettiva, la somma richiesta potrebbe aumentare in maniera esponenziale in relazione al numero delle adesioni dei correntisti di UniCredit Banca di Roma S.p.A. che si ritengano lesi dal comportamento della banca. Il 23 settembre 2010 era fissata l’udienza per la valutazione dell’ammissibilità dell’azione, ma nel frattempo è stata notificata un’altra class action (si veda qui sotto) insieme con la richiesta di riunire le due azioni. UniCredit S.p.A. si opporrà alla richiesta. Il 23 dicembre 2010 si è tenuta la prima udienza e il Tribunale si è riservato. Un’altra class action è stata notificata in data 9 Agosto 2010 dal CODACONS nell’interesse di un proprio esponente avanti al Tribunale di Roma sempre contro UniCredit Banca di Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) e con le medesime richieste della prima e per un ammontare di €1,110 (compresi danni morali). La sola differenza tra le due azioni è rappresentata dal fatto che in questo caso il correntista aveva un conto corrente affidato. La prima udienza, fissata per il 15 novembre 2010, è stata posticipata. Il 23 dicembre 2010 si è tenuta l’udienza e il Tribunale si è riservato. La Banca ritiene di aver operato nel rispetto della normativa. FATTI RILEVANTI AVVENUTI DOPO IL 31.12.2010 Qui tam Complaint contro Vanderbilt LLC e altre società del Gruppo UniCredit Le parti attendevano la decisione della corte sul rigetto di tutti i reclami. In data 7 febbraio 2011 la Corte ha deciso di permettere a Foy di proseguire con le richieste presentate nell’atto emendato. Procedimento penale Cirio Nel marzo 2011 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio ha depositato le proprie conclusioni nei confronti di tutti gli imputati e di UniCredit S.p.A. quale responsabile civile - tutti in solido - quantificando la propria pretesa risarcitoria in complessivi Euro 1,9 miliardi. La richiesta, abnorme nella sua quantificazione, appare allo stato infondata in fatto e in diritto. Class action CODACONS Il Tribunale di Roma, con due separate ordinanze del marzo 2011, in pieno accoglimento delle difese di UniCredit, ha rigettato la richiesta di riunione formulata dal CODACONS ed ha dichiarato l’inammissibilità delle due class actions. RISCHI OPERATIVI FISCALI L’accantonamento per rischi operativi fiscali è stato aumentato a 58 milioni di euro, quale risultante di un ulteriore accantonamento di 19,6 milioni di euro e di 18,1 milioni di euro rivenienti da accantonamenti, a fronte di vertenze fiscali in corso, già operati dalle banche incorporate a seguito dell’operazione One4C. L’operazione One4C, nonché le incorporazioni succedutesi nel tempo delle varie banche e società, per le quali alcuni periodi d’imposta sono ancora soggetti ad accertamento ai fini dell’IVA , delle imposte dirette e altre imposte minori, impone di considerare i rischi operativi legati a tale circostanza. 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio (*) B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni di cui: operazioni di aggregzione aziendale C. Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali (**) FONDI DI QUIESCENZA ALTRI FONDI TOTALE 878.846 59.015 12.721 41.124 5.170 193.511 84.755 108.756 744.350 379.284 908.540 205.156 9.907 4.188 689.289 673.530 250.544 224.014 1.518 25.012 1.037.280 1.258.130 967.555 217.877 51.031 4.188 694.459 673.530 444.055 308.769 1.518 133.768 1.781.630 (*) Per i Fondi di quiescenza, l’importo esposto è al lordo dell’imposta sostitutiva e delle spese di gestione (pari a 43 mila euro) inerenti ai fondi a contribuzione definita e comprende i contributi a carico della Società (pari a €417 mila). Per gli “Altri fondi”, l’importo esposto è al netto degli accantonamenti pari a 18.878 mila euro a fronte degli oneri per manleva rilasciata ad Aspra Finance, a seguito della cessione di crediti non performing, rilevata nelle “Altre passività”. (**) di cui: Fondi di quiescenza a benefici definiti 701.474 mila euro. 128 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. In merito ai Fondi di quiescenza, si precisa che negli allegati al Bilancio sono riportate le movimentazioni di dettaglio dei singoli Fondi, i prospetti di rendicontazione dei fondi a patrimonio separato ai sensi dell’art. 2117 c.c., nonché le relative note esplicative. Lo stanziamento dei Fondi diversi da quelli a patrimonio separato risulta, invece indistintamente investito nell’ambito degli elementi dell’attivo e, pertanto, non è possibile fornire alcuna forma di rendicontazione in proposito. 12.3 Fondi di quiescienza aziendali a benefici definiti 1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI: SI RIMANDA ALLA SPECIFICA DESCRIZIONE DI CIASCUN FONDO PRESENTE NELLA SEZIONE ALLEGATI 2. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DEI FONDI Obbligazione netta iniziale a benefici definiti Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Oneri finanziari Utili (Perdite) attuariali rilevati nell'esercizio Utili (Perdite) da riduzioni o estinzioni di piano Benefici erogati Altre variazioni in aumento Altre variazioni in diminuzione Obbligazione netta finale a benefici definiti 3. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI Fair value iniziale delle attività a servizio dei piani Rendimento atteso Utili (Perdite) attuariali Contributi del datore di lavoro Benefici erogati Altre variazioni in aumento Altre variazioni in diminuzione Valore corrente finale delle attività a servizio del piano PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI 1. Azioni 2. Obbligazioni 3. Immobili 4. Altre attività 5. Fondi di investimento Totale 4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E LE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO VALORI ISCRITTI NELLO STATO PATRIMONIALE Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate Valore attuale delle attività a servizio del piano sub-totale Utili (perdite) attuariali non rilevate Passività netta RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO: Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano Rendimento attuariale sulle attività a servizio del piano 5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI Tasso di attualizzazione Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani Tasso atteso di incremento delle retribuzioni Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici Tasso di inflazione atteso 31.12.2010 31.12.2009 801.423 1.982 1.661 38.873 8.283 2.251 (78.041) 1.313 (76.271) 701.474 838.459 1.744 42.899 (914) (82.565) 1.802 (2) 801.423 31.12.2010 31.12.2009 38.536 1.783 2.002 14.115 (1.257) 1.174 (2.280) 54.073 35.143 1.855 (2.652) 5.135 (3.427) 2.482 38.536 31.12.2010 31.12.2009 7.976 6.328 333 39.436 54.073 6.702 27.639 7 4.188 38.536 31.12.2010 PIANI PENSIONISTICI A BENEFICI DEFINITI 31.12.2009 PIANI PENSIONISTICI A BENEFICI DEFINITI 61.439 788.027 (54.073) 795.393 (93.919) 701.474 55.686 836.672 (38.536) 853.822 (52.399) 801.423 31.12.2010 31.12.2009 1.781 2.002 3.783 1.855 (2.652) (797) 31.12.2010 31.12.2009 4,46% 5,03% 3,03% 2,07% 1,79% 4,77% 4,58% 3,02% 1,80% 2,04% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 129 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) 6. INFORMAZIONI COMPARATIVE TOTALE OBBLIGAZIONI A BENEFICI DEFINITI 31.12.2010 31.12.2009 849.466 (54.073) 795.393 (93.919) 701.474 892.358 (38.536) 853.822 (52.399) 801.423 Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti Valore attuale delle attività a servizio dei piani Valore attuale del surplus/(deficit) dei piani Utili (Perdite) attuariali non rilevate Passività netta 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 60.705 28.888 116.042 78.075 283.710 2.335 27.571 20.322 60.088 110.316 Reclami, incidenti e vertenze Garanzie e altri rischi su partecipazioni cedute Precontenziosi legali e fiscali Altri fondi Totale Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140 Non ci sono dati da segnalare. Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 Per ulteriori informazioni relative al Patrimonio di UniCredit S.p.A., si veda anche la Parte F) Informazioni sul Patrimonio. 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione CONSISTENZE AL 31.12.2010 A. Capitale A.1 azioni ordinarie A.2 azioni di risparmio Totale (A) B. Azioni proprie B.1 azioni ordinarie B.2 azioni di risparmio Totale (B) 31.12.2009 AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE 9.636.671 12.120 9.648.791 - 8.377.750 12.120 8.389.870 - (2.440) (2.440) - (2.440) (2.440) - Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2009 era rappresentato da n. 16.755.500.045 azioni ordinarie e da n. 24.238.983 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di € 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato, per i motivi illustrati nel capitolo “Rafforzamento patrimoniale e altre operazioni sul capitale” della “Relazione sulla gestione 2010”, a seguito dell’emissione di complessive n° 2.517.842.895 azioni ordinarie. Il Capitale è passato da 8.389.870 mila euro di fine 2009 a 9.648.791 mila euro di fine 2010, con un aumento di 1.258.921 mila euro - di cui 1.258.444 mila euro a pagamento e 477 mila euro a titolo gratuito con contestuale prelievo dalle riserve precostituite - ed è rappresentato da n. 19.273.342.940 azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna. La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 16 novembre 2009 ha altresì comportato l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio dell’impresa, di 2.740.893 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni. A fine 2010 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000. 130 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 VOCI/TIPOLOGIE A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate (*) - non interamente liberate ORDINARIE ALTRE (DI RISPARMIO) TOTALE 16.755.500.045 16.755.500.045 (476.000) 16.755.024.045 2.517.842.895 2.517.842.895 2.516.889.453 2.516.889.453 953.442 953.442 - 24.238.983 24.238.983 24.238.983 - 19.272.866.940 476.000 19.273.342.940 19.273.342.940 - 24.238.983 24.238.983 24.238.983 - 16.779.739.028 16.779.739.028 (476.000) 16.779.263.028 2.517.842.895 2.517.842.895 2.516.889.453 2.516.889.453 953.442 953.442 19.297.105.923 476.000 19.297.581.923 19.297.581.923 - (*) Nelle azioni ordinarie sono ricomprese N° 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit S.p.A.; il diritto di voto su tali azioni è sospeso. 14.3 Capitale: altre informazioni Valore nominale per azione Azioni riservate per emissione sotto opzione Contratti in essere per la vendita di azioni 31.12.2010 31.12.2009 0,50 - 0,50 - 14.4 Riserve di utili: altre informazioni CONSISTENZE AL Riserva legale Riserve statutarie Riserve altre Totale 31.12.2010 31.12.2009 1.439.181 1.144.946 (1.221.306) 1.362.821 1.434.080 1.679.802 (1.251.636) 1.862.246 Le Riserve altre comprendono quelle originate dalla transizione ai principi contabili internazionali, negative per 2.097.846 mila euro. Nella tabella che segue, come richiesto dall’articolo 2427 c.c., comma 7-bis, sono riportate in modo analitico le voci di Patrimonio netto con l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro utilizzazione negli ultimi tre esercizi. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 131 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE) Composizione del Patrimonio netto con riferimento alla disponibilità ed alla distribuibilità RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI EFFETTUATE NEGLI ULTIMI TRE ESERCIZI VOCI Capitale Sovrapprezzi di emissione Riserve: riserva legale riserva per azioni proprie riserve statutarie riserve da concambio riserve da conferimento riserve da scissione riserva connessa al sistema di incentivazione a medio termine per il Personale del Gruppo riserva connessa ai piani Equity settled riserva da aggregazioni aziendali (IFRS 3) riserva da aggregazioni aziendali interne al Gruppo riserva da cessioni interne al Gruppo ex art.58 T.U.B. riserva per transizione ai principi contabili internazionali (F.T.A.) riserva da cessione di azioni proprie riserva per assegnazione utili ai Soci mediante l’emissione di nuove azioni gratuite riserva per oneri connessi all’aumento di capitale riserva da fusione operazione ONE4C riserva controvalore azioni al servizio ESOP Riserva utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs 38/2005) altre Riserve da valutazione: riserva conguaglio monetario L. 576/75 riserva rivalutazione monetaria L.72/83 riserva rivalutazione beni L. 408/90 riserva rivalutazione beni immobili L. 413/91 riserva da valutazione di attività disponibili per la vendita riserva da valutazione delle coperture di flussi finanziari Totale Quota non distribuibile (**) Residua quota distribuibile (***) IMPORTO POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE (*) QUOTA DISPONIBILE A, B, C 39.322.433 9.648.791 39.322.433 7.663.632 1.439.181 2.440 1.144.946 511.210 477.090 4.972 B A, B, C A, B, C A, B, C A, B, C 47.820 208.215 2.118.624 4.096.911 (442.524) A A, B, C A, B, C A, B, C 47.820 2.118.624 4.096.911 (442.524) (2.097.846) (585.530) (***) A, B, C (2.097.846) (585.530) 1.193.962 (439.135) (33.808) (2.849) A, B, C A, B, C A, B, C A, B, C 1.193.962 (439.135) (33.808) (2.849) 10.507 9.446 355.375 4.087 84.658 28.965 159.310 A, B, C 9.446 A, B, C A, B, C A, B, C A, B, C (1) (2) (2) (2) 1.439.181 1.144.946 511.210 477.090 4.972 (2) (2) (2) (2) 4.087 84.658 28.965 159.310 (164.379) - (3) - 242.734 56.990.231 - (3) 47.041.923 1.977.579 45.064.344 PER COPERTURA PERDITE PER ALTRE CAUSE 355.976 (4) 2.327.922 (5) 1.131 (6) (*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci. (**) Include la quota, pari a 490.578 mila euro, da assegnare, secondo le modalità previste dallo Statuto alla riserva legale per il raggiungimento del quinto del capitale sociale. (***) La quota distribuibile è al netto delle riserve che presentano un saldo negativo. (1) Disponibile, per la copertura delle perdite, solo dopo l’utilizzo delle altre Riserve. (2) In caso di utilizzazione della riserva per copertura di perdite non si può fare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata o ridotta in misura corrispondente. La riduzione deve avvenire con deliberazione dell’assemblea straordinaria senza l’osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell’art. 2445.c.c. La riserva, qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l’osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell’art. 2445 c.c. (3) Riserve indisponibili ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs n.38/2005. (4) Per riattribuzione a Sovrapprezzi di emissione a seguito della cessione di azioni proprie. (5) Per 1.777.672 e 550.250 mila euro importi distribuiti agli azionisti rispettivamente con i dividendi degli esercizi 2007 e 2009. (6) Per aumento di capitale. 132 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 14.6 Altre informazioni 1.Garanzie rilasciate e impegni CONSISTENZE AL OPERAZIONI 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria: a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale: a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31.12.2010 31.12.2009 27.422.839 17.341.082 10.081.757 15.211.018 1.681.263 13.529.755 38.503.580 11.666.859 11.224.847 442.012 26.836.721 1.801.581 25.035.140 412 1.926 49.759 81.189.534 40.832.341 34.367.205 6.465.136 4.796.827 4.459.413 337.414 20.417.350 7.305.168 7.136.718 168.450 13.112.182 9.117.751 3.994.431 211.166 124 66.257.808 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni CONSISTENZE AL PORTAFOGLI 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 31.12.2010 31.12.2009 3.462.624 1.022 13.219.702 3.398.724 1.448.352 10.973.708 - 1.172.387 1.098.816 719.099 9.931.213 6.473 - 4. Gestione e intermediazione per conto terzi CONSISTENZE AL TIPOLOGIA SERVIZI 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) acquisti 1. regolati 2. non regolati b) vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni di portafogli a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse gestioni di portafogli) 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 31.12.2010 31.12.2009 - - - - 150.979.916 34.865.831 116.114.085 149.496.393 83.014.651 8.007.392 330.360 330.360 322.922 128.232.807 266 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 133 Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione Sezione Sezione Sezione 1 2 3 4 - Sezione 5 Sezione 6 Sezione 7 Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 - Sezione 16 Sezione 17 Sezione 18 Sezione 19 - Sezione 20 Sezione 21 - Gli interessi - Voci 10 e 20 Le commissioni - Voci 40 e 50 Dividendi e proventi simili - Voce 70 Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 Le spese amministrative - Voce 150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 Altre informazioni Utile per azione 136 137 138 140 140 141 141 142 143 145 145 145 146 146 146 146 147 147 148 148 148 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 135 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (importi in migliaia di €) Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/FORME TECNICHE TITOLI DI DEBITO 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Altre attività Totale 94.652 349.334 67.617 168.979 181.832 556 x x 862.970 TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE 94.652 349.334 67.617 645.701 7.855.900 651 973.313 25.260 10.012.428 196.014 168.334 158.814 4.928.772 911.800 883 651.658 26.100 7.042.375 FINANZIAMENTI ALTRE OPERAZIONI 476.722 7.674.068 95 x x 8.150.885 973.313 25.260 998.573 Gli interessi maturati nell’esercizio su posizioni classificate al 31.12.2010 come “deteriorate” ammontano a 409.454 mila euro. 1.2 - 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura VOCI/VALORI A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura C. Saldo (A-B) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 3.014.113 (2.040.800) 973.313 2.729.418 (2.077.760) 651.658 ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 53.483 90.137 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta INTERESSI ATTIVI SU: a) attività in valuta 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/FORME TECNICHE 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura Totale DEBITI TITOLI ALTRE OPERAZIONI TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE (16.529) (545.822) (1.093.447) X (1.125) X X (1.656.923) X X X (3.205.515) (912) X X (3.206.427) (37.030) (69.304) (106.334) (16.529) (545.822) (1.093.447) (3.205.515) (37.942) (1.125) (69.304) (4.969.684) (86.070) (3.314.797) (175.784) (3.950.750) (60.129) (42.017) (7.629.547) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (282.308) (796.695) 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta INTERESSI PASSIVI SU: a) passività in valuta 136 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione TIPOLOGIE SERVIZI/VALORI a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e tramissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 239.122 1.321.150 371 99.037 22.899 8 439.570 119.437 20.223 20.223 619.605 113.634 113.634 493.606 12.365 619.960 32.878 1.192.147 333.012 3.738.269 51.418 5.577 3.257 209 45 2 2.064 10 10 1.660 394 41.725 6.277 458 15.014 120.469 ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 1.058.425 438.820 619.605 750 750 1.059.175 2.066 2 2.064 2.066 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi CANALI/VALORI a) presso propri sportelli 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi b) offerta fuori sede 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) altri canali distributivi 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi Totale UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 137 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) 2.3 Commissioni passive: composizione TIPOLOGIE SERVIZI/VALORI a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1. proprie 3.2. delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (33.750) (95.279) (66.326) (4.669) (2.525) (41.103) (364) (17.665) (111.813) (118.204) (425.372) (7.827) (35.833) (20.477) (451) (1.792) (18.234) (4.764) (5.688) (74.589) Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/PROVENTI A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valute al fair value D. Partecipazioni Totale Totale dividendi e proventi di quote da OICR 138 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. ESERCIZIO 2009 DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. 32.813 24 2.752.019 2.784.856 1.010 X 1.010 35 40.234 162 1.282.855 1.323.286 950 X 950 2.785.866 1.324.236 Si fornisce di seguito la composizione dei dividendi su partecipazioni incassati negli esercizi 2009 e 2010. Composizione dividendi su Partecipazioni UniCredit Bank AG UniCredit Real Estate Società consortile per azioni Pioneer Global Asset Management S.p.A. UniCredit Bank Ireland P.l.c. Bank Pekao S.A. FinecoBank S.p.A. UniCredit Credit Management Bank S.p.A. Creditras Vita S.p.A. UniCredit Factoring S.p.A. Aviva S.p.A. Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. Banca Agricola Commerciale della R.S.M. S.p.A. Creditras Assicurazioni S.p.A. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. UniCredit (Suisse) Bank SA Cordusio Società Fiduciaria per Azioni BDR Roma Prima Ireland Ltd I-Faber Società per Azioni SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A. Localmind S.p.A. Sviluppo Globale GEIE UniCredit Bulbank A.D. UniCredit Corporate Banking S.p.A. UniCredit Private Banking S.p.A. Banco di Sicilia S.p.A. UniCredit Banca di Roma S.p.A. UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. SIA-SSB S.p.A. UniCredit Bancassurance Management & Administration Società consortile a responsabilità limitata Sofigere Société par Actions Simplifiée Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione) Totale 2010 2009 1.632.955 512.050 189.909 120.000 110.806 39.408 39.282 27.000 22.637 16.152 12.670 11.899 6.600 2.890 2.549 2.500 1.334 1.108 216 25 25 4 2.752.019 292.600 320.824 72.753 27.591 24.000 3.900 7.225 1.267 886 60 317.000 83.538 65.772 33.192 30.000 1.444 650 146 7 1.282.855 Rispetto allo scorso esercizio, le società fuse in UniCredit nell’ambito dell’operazione One4C non hanno distribuito dividendo. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 139 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione ESERCIZIO 2010 OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - su titoli di debito e tassi di interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri 4.2 Derivati su crediti Totale PLUSVALENZE UTILI DA NEGOZIAZIONE MINUSVALENZE PERDITE DA NEGOZIAZIONE RISULTATO NETTO 126 126 751 751 X 576.715 576.247 511.795 38.671 X 25.781 468 577.592 13.034 12.959 64 11 X 1.662.824 1.662.797 1.498.220 154.210 X 10.367 27 1.675.858 (10.718) (10.718) X (792.636) (792.168) (584.124) (206.419) X (1.625) (468) (803.354) (57.010) (57.008) (2) (14) (14) X (1.685.354) (1.685.354) (1.521.852) (153.485) X (10.017) (1.742.378) (54.568) (54.641) 62 11 737 737 303.536 (521.843) (521.870) (95.961) (167.023) (283.392) 24.506 27 (272.138) Il risultato negativo è prevalentemente originato dall’operatività in strumenti derivati ed in particolare dagli effetti di alcune operazioni strategiche poste in essere, tra cui (i) l’acquisto di un’opzione su azioni UniCredit che contribuisce per -88 milioni, (ii) un contratto stipulato con Bank Austria a seguito degli impegni assunti da UniCredit SpA in occasione del processo di “squeeze-out” di CAIB per -77 milioni. A questi effetti si somma l’impatto della gestione del rischio tasso delle operazioni di cartolarizzazione (-82 milioni) precedentemente gestito dalla controllata UniCredit Family Financing. Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione COMPONENTI REDDITUALI/VALORI A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proventi dell’attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale oneri dell’attività di copertura (B) C. Risultato netto dell’attività di copertura (A-B) 140 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 77.270 197.679 394.251 296 669.496 1.430.735 346.858 952.395 2.729.988 (392.440) (100.449) (175.929) (668.818) 678 (1.327.375) (11.626) (1.390.987) (2.729.988) - Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di OICR 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività ESERCIZIO 2009 UTILI PERDITE RISULTATO NETTO UTILI PERDITE RISULTATO NETTO 16 112.292 76.677 25.826 18.873 31.978 188.985 (14) (10.230) (6.358) (1.518) (4.840) (16.602) 2 102.062 70.319 24.308 18.873 27.138 172.383 28.869 24.539 83.282 5.648 67.963 9.671 113 136.803 (26.957) (20.534) (9.440) (1.146) (8.294) (138) (57.069) 1.912 4.005 73.842 4.502 67.963 1.377 (25) 79.734 86.718 86.718 (13.755) (13.755) 72.963 72.963 25.085 25.085 (48.385) (48.385) (23.300) (23.300) Totale attività/passività finanziarie 245.346 56.434 Gli utili realizzati nell’esercizio derivano essenzialmente da (i) contabilizzazione per 98 milioni di una penale a favore della banca derivante dalla chiusura anticipata di due finanziamenti a tasso fisso a suo tempo concessi alla controllata Aspra Finance, (ii) cessione del BTP 1 novembre 2023 classificato Available for Sale per 21 milioni, (iii) cessione della partecipazione Available for Sale in Atlantia per 18 milioni, dalla cessione quote in quote di OICR per 27 milioni, (iv) ricavi derivanti dal riacquisto di proprie emissioni per 72 milioni, di cui 54 milioni connessi al riacquisto di titoli ABS. Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione ESERCIZIO 2010 OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale PLUSVALENZE 10.799 1 2.109 8.365 324 681 681 X 11.480 UTILI DA REALIZZO 10 10 X 10 MINUSVALENZE PERDITE DA REALIZZO RISULTATO NETTO (6.240) (32) (6.208) X (6.240) (215) (215) X (215) 4.354 (246) 2.109 2.167 324 681 681 5.035 Il risultato netto positivo di 5 milioni deriva da plusvalenze nette su investimenti strategici in fondi comuni di investimento (2 milioni) e dalla valutazione della partecipazione in Astrim (2 milioni). UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 141 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE RIPRESE DI VALORE SPECIFICHE SPECIFICHE OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI A. Crediti verso banche - Finanziamenti - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - Finanziamenti - Titoli di debito C. Totale CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO (943.372) (943.372) (943.372) (267) (267) (3.472.190) (3.472.179) (11) (3.472.457) (17.500) (17.500) (837.305) (837.305) (854.805) DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE 151.491 151.491 151.491 3.596 3.596 763.317 763.317 766.913 DA INTERESSI ALTRE TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE - - - 665.653 665.258 395 665.653 (14.171) (14.171) (3.672.406) (3.672.790) 384 (3.686.577) (2.448) (2.448) (34.832) (32.612) (2.220) (37.280) 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE RIPRESE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DA INTERESSI ALTRE TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE - (42.122) (29.501) (71.623) X X - X - (42.122) (29.501) (71.623) (109.679) (46.518) (156.197) A. Titoli di debito B. Titoli di capitale C. Quote O.I.C.R. D. Finanziamenti a banche E. Finanziamenti a clientela F. Totale 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE RIPRESE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI A. Garanzie rilasciate B. Derivati su crediti C. Impegni ad erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO - (10.968) (10.968) (91.638) (91.638) DA INTERESSI - DI PORTAFOGLIO ALTRE DA INTERESSI ALTRE TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE 8.552 4.100 12.652 - 12.644 12.644 (81.410) 4.100 (77.310) (50.148) (50.148) Nelle tavole 8.1, 8.2 e 8.4 le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. 142 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI 1) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quescienza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (3.768.651) (2.366.247) (626.793) (212.476) (61.991) (53.845) (797) (53.048) (109.009) (99.846) (9.163) 3.129 (341.419) (19.500) (15.017) 48.923 (60.517) (3.814.762) (561.320) (313.208) (59.209) (33.248) (4.359) (44.730) (1.001) (43.729) (10.481) (10.481) (37.876) (58.209) (17.069) (6.859) 60.109 (42.113) (567.252) Le “spese amministrative per il personale” comprendono: • oneri per incentivi all’esodo connessi agli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per il cliente” (ONE4C) per 159 milioni; • oneri relativi ad operazioni di ristrutturazione con il gruppo Capitalia, per 22 milioni. Nel conto economico riclassificato detti oneri sono inclusi nella voce “oneri di integrazione”. La sottovoce “e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale” contiene oneri per past due service costs, connessi agli effetti degli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per il cliente” (ONE4C), per 5 milioni. 9.2 Numero medio dipendenti per categoria NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI a) Personale Dipendente 1) Dirigenti 2) Quadri direttivi 3) Restante personale b) Altro personale Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 43.936 1.267 21.826 20.843 1.146 45.082 3.752 469 2.045 1.238 644 4.396 ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (1.981) (40.656) 1.783 (10.532) (1.662) (53.048) (1.744) (44.754) 1.855 914 (43.729) 9.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari Rendimento atteso delle attività a servizio del piano Utili e perdite attuariali Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Utili e perdite da riduzioni o estinzioni Totale UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 143 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) 9.5 Altre spese amministrative: composizione VOCI 1) Imposte indirette e tasse 2) Costi e spese diversi Spese pubblicità, marketing e comunicazione - spese di pubblicità - comunicazione su mass media - spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing - spese di pubblicità - promozionali - spese di pubblicità - ricerche di mercato - spese di pubblicità - sponsorizzazioni - spese di rappresentanza - convention e comunicazione interna Spese relative al rischio creditizio - spese legali per recupero crediti - informazioni commerciali e visure - service per recupero crediti Spese indirette relative al personale - service area personale - formazione e selezione del personale - spese di viaggio e noleggio automezzi - fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale - spese per promotori finanziari Spese relative all’Information Communication Technology - noleggio macchine e software ICT - forniture oggetti vari per Ufficio ICT - stampati e cancelleria ICT - spese telefoniche, swift e trasmissione dati - service ICT - infoprovider finanziari - manutenzione e riparazione apparecchiature ICT Consulenze e servizi professionali - consulenze tecniche - altri servizi professionali - consulenze strategico/direzionali - spese legali e notarili (escluso recupero crediti) Spese relative agli immobili - sorveglianza locali - service area immobiliare - pulizia locali - manutenzione mobili, macchine, impianti - manutenzione locali - fitti passivi per locazione immobili - utenze Altre spese di funzionamento - assicurazioni - noleggi macchine da ufficio - spese postali - stampati e cancelleria - service amministrativi - service logistici - service di sportello bancario (attività cross tra le banche del Gruppo) - trasporto valori e documenti - forniture oggetti vari per ufficio - beneficenza - diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela - altre spese Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (321.709) (2.719.612) (140.812) (19.213) (12.962) (2.312) (10.153) (75.863) (14.744) (5.565) (175.639) (61.916) (26.582) (87.141) (153.739) (16.665) (29.283) (76.309) (31.439) (43) (750.412) (1.561) (2.791) (885) (11.174) (703.308) (17.233) (13.460) (184.118) (74.070) (8.773) (30.445) (70.830) (737.984) (30.448) (41.595) (3.751) (37.559) (7.462) (506.814) (110.355) (576.908) (29.189) (1.670) (54.498) (6.908) (367.669) (20.362) (27.202) (8.512) (8.909) (12.949) (39.040) (3.041.321) (6.100) (531.889) (61.226) (4.407) (1.751) (385) (3.376) (41.349) (8.473) (1.485) (38.626) (14.591) (166) (23.869) (57.091) (1.657) (9.080) (31.501) (14.853) (114.698) (839) (60) (194) (5.793) (101.433) (6.193) (186) (105.806) (36.872) (5.238) (28.752) (34.944) (63.654) (2.081) (3.546) (2.160) (1.964) (700) (48.543) (4.660) (90.788) (15.946) (433) (1.618) (641) (50.714) (3.654) (921) (1.210) (3.082) (6.745) (5.824) (537.989) L’operazione One4C ha comportato complessivamente 14 milioni di oneri di integrazione contabilizzati tra le “altre spese amministrative”. 144 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/COMPONENTI ESERCIZIO 2009 ACCANTONAMENTI RIATTRIBUZIONI DI ECCEDENZE TOTALE TOTALE (238.057) (175.334) (413.391) 89.932 86.848 176.780 (148.125) (88.486) (236.611) (26.110) (80.218) (106.328) 1. Altri fondi 1.1 controversie legali 1.2 oneri per il personale 1.3 altri Totale Gli accantonamenti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente a fronte di oneri connessi alla cessione di crediti ad Aspra (40 milioni) e di vertenze fiscali (44 milioni). Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione ESERCIZIO 2010 ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE A. Attività materiali A.1 Di proprietà - ad uso funzionale - per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale AMMORTAMENTO (A) (75.427) (75.427) (75.427) RETTIFICHE DI VALORE PER DETERIORAMENTO (B) RIPRESE DI VALORE (C) RISULTATO NETTO (A+B-C) (2.615) (2.615) (2.615) - (78.042) (78.042) (78.042) Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione ESERCIZIO 2010 ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - generate internamente dall’azienda - altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale AMMORTAMENTO (A) RETTIFICHE DI VALORE PER DETERIORAMENTO (B) RIPRESE DI VALORE (C) RISULTATO NETTO (A+B-C) (4.292) (4.292) (4.292) - - (4.292) (4.292) (4.292) UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 145 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (su attività non scindibili) Oneri connessi al riversamento al “Fondo depositi dormienti” (L. 266/2005 - D.P.R. 116/2007 e successive modifiche) Altre Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (75.392) (136) (82.580) (158.108) (4.728) (6.397) (29.195) (40.320) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 374.843 7.122 75.914 457.879 73.411 152.004 19.044 244.459 La sottovoce “altre” include 17 milioni imputabili a perdite operative delle filiali e 11 milioni derivanti da reclami. 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Recupero di spese Ricavi di servizi amministrativi Altri Proventi Totale La sottovoce “altri proventi” include 40 milioni derivanti dal recupero spese legali da Trevi iscritte nella voce “altre spese amministrative”. Sezione 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione COMPONENTE REDDITUALE/VALORI A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore per deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 26.690 26.690 (27.687) (27.317) (370) (997) 3.250 3.250 (125.814) (125.814) (122.564) Gli utili da cessione includono la vendita della partecipata Unisuisse per 11 milioni (partecipazione detenuta), mentre le rettifiche di valore per deterioramento includono la svalutazione del Warrant Mediobanca per 20 milioni. Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 Non ci sono dati da segnalare. Sezione 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 Non ci sono dati da segnalare. 146 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione COMPONENTE REDDITUALE/VALORI A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (997) 39 (1.036) (997) (40) (40) 66 78 (12) 26 Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione COMPONENTE/VALORE 1. Imposte correnti (+/-) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell’esercizio ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (96.671) 11.067 442.467 18.813 375.676 459.772 137.554 (658.176) 513.755 452.905 Le imposte sul reddito dell’esercizio presentano un valore positivo di 376 milioni in diminuzione di 76 milioni rispetto al 2009. Come conseguenza dell’operazione One4C, la Banca dall’esercizio 2010 ha iniziato a generare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva nel tempo. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 360 milioni. 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE (voce 250) Tasso teorico applicabile Imposte teoriche 1. Aliquote fiscali differenti 2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti 3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti 4. IRAP 5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota a) effetto sulle imposte correnti - perdite portate a nuovo - altri effetti di anni precedenti b) effetto sulle imposte differite - cambiamenti del tax rate - imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-) - aggiustamenti delle imposte differite calcolate 6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita - svalutazione di attività per imposte anticipate - iscrizione di attività per imposte anticipate - mancata iscrizione di attività per imposte anticipate - mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44 - altro 7. Ammortamento dell’avviamento 8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere 9. Imposte sostitutive 10. Altre differenze Imposte sul reddito registrate in conto economico ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 407.667 27,5% (112.108) 765.089 (209.251) (234.177) 8.142 46.380 46.380 (38.238) (38.238) 173.535 (186.000) 359.535 - (401.904) 27,5% 110.524 481.335 (143.393) (710) (710) (710) 12.401 (7.252) 452.905 (15.554) 375.676 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 147 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE) Sezione 19 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 Non ci sono dati da segnalare. Sezione 20 - Altre informazioni Non ci sono altre informazioni da segnalare. Sezione 21 - Utile per azione Utile per azione Utile netto (migliaia di euro) (1) Numero medio delle azioni in circolazione (2) Numero medio azioni potenzialmente diluite Numero medio azioni diluite Utile per azione (€) Utile per azione diluito (€) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 626.999 18.134.197.143 6.524.615 18.140.721.758 0,035 0,035 (80.077) 15.810.771.546 8.579.747 15.819.351.293 -0,005 -0,005 (1) L’utile netto dell’esercizio 2010 pari a 783.343 si riduce di 156.344 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. Alla stessa maniera l’utile netto del 2009 si è ridotto per quanto pagato allo stesso titolo nel corso del 2009. (2) Al netto del numero medio delle azioni proprie e delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto, ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Per permettere raffronti omogenei, il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28). 148 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 149 Parte D - Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva 152 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 151 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte D - Redditività complessiva (importi in migliaia di €) Prospetto analitico della redditività complessiva VOCI 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Totale altre componenti reddituali 120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 152 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. IMPORTO LORDO IMPOSTA SUL REDDITO IMPORTO NETTO X X 783.343 (478.600) (462.151) (22.329) 25.308 (47.637) 5.880 101.981 101.981 - 159.771 161.124 5.670 (7.430) 13.100 (7.023) (27.485) (27.485) - (318.829) (301.027) (16.659) 17.878 (34.537) (1.143) 74.496 74.496 - (376.619) 132.286 (244.333) 539.010 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 153 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione Sezione Sezione Sezione 1 - Rischi di credito 2 - Rischi di mercato 3 - Rischi di liquidità 4 - Rischi operativi 157 200 215 219 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 155 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (importi in migliaia di €) Il Risk Management in UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management (Group CRO), cui sono attribuiti i compiti di: • ottimizzare la qualità dell’attivo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree di business; • determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio, valutare inoltre l’adeguatezza patrimoniale e la loro conseguente estensione a livello di Aree di business, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro; • definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti la gestione dei rischi, e, in cooperazione con Group Organization, i relativi processi e la loro implementazione; • porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster” rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti; • definire e fornire alle Aree di business i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo; • supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business; • porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile; • recepire e sviluppare la cultura della prevenzione del rischio definita e diffusa a livello di Gruppo. Durante la maggior parte del 2010, le performance operative delle imprese hanno messo in atto un rimbalzo impressionante. Tuttavia, lo stimolo monetario creato dalle banche centrali, il cosiddetto allentamento quantitativo, non ha avuto gli stessi effetti in tutti i paesi. In particolare, i Paesi europei con un indebitamento eccessivo, come l’Italia, sono ancora oggetto di forti pressioni affinché adottino determinate misure correttive e una disciplina fiscale che, in ultima analisi, potrebbero rallentare la ripresa economica. La qualità del credito delle imprese più grandi, in particolare quelle operanti all’interno dei settori ciclici, ha beneficiato della crescita della domanda internazionale. Anche se il trend è nettamente positivo, esso ha influenzato solo parzialmente il valore del costo del rischio dato che quest’ultimo tipicamente riflette con un certo ritardo l’effetto degli indicatori economici. Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità, non solo a livello di singola Legal Entità (UniCredit S.p.A.), ma anche a livello di Gruppo. Pertanto, la funzione Risk Management ha implementato, nel corso del 2009, un nuovo modello di governance dei rischi, enfatizzando tale principio guida al fine di: • rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione; • aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management). In conformità al ridisegno dell’architettura del Risk Management, si è provveduto ad una revisione della struttura, del ruolo e dei regolamenti dei Comitati di Gruppo responsabili in materia di rischi che ha ovviamente impattato soprattutto UniCredit S.p.A.. In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea II”), nel corso del 2009 è stato sviluppato uno specifico processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale partendo dagli approcci già in essere. Esso prevede un framework generale ed un insieme di linee guida specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo, in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al rischio e misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi. Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare processi quali la pianificazione del capitale e dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio di UniCredit S.p.A. è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi, pari alla somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di modello e la variabilità del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro sia in ottica gestionale grazie alla capacità di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources, AFR) ed il Capitale Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta Direzione, tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del processo nella sua globalità. Nel 4° trimestre del 2010 è stata realizzata una revisione della parametrizzazione del modello di portafoglio crediti con nuovi cluster che descrivono l’aggiornamento degli attuali macro-modelli, il nuovo trattamento del rischio sovrano e che tengono pienamente conto delle operazioni di cartolarizzazione, sia quelle direttamente originate dalla Banca che quelle presenti nei portafogli investimenti. Inoltre, è stata effettuata una revisione del quadro di correlazione globale che ha tenuto in considerazione gli eventi che seguirono la crisi finanziaria e che è stata combinata con una descrizione più granulare di dipendenza dei Paesi dalle variabili macroeconomiche e con una selezione più efficiente dei fattori macro. Una nuova architettura IT per il Credit VaR è in produzione, facendo leva sulla piattaforma di Gruppo per il rischio di credito. 156 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2011. Nel 2010 è stata approvata la policy “country risk cross-border credit business”. La policy ha l’obiettivo di creare un quadro efficace e completo per la valutazione del rischio, la valutazione e gestione delle attività di credito che implicano un rischio Paese con focus sul controllo del rischio Paese embedded nell’attività cross-borders. In particolare, si concentra sui seguenti argomenti: • definizione del rischio Paese, delle sue componenti principali (rischio Sovrano, rischio di Trasferimento e Convertibilità) e delle sue caratteristiche (rischio nazionale vs rischio cross-border, rischio in moneta locale vs rischio in divisa estera); • principali strumenti messi in atto per gestire, indirizzare e controllare il rischio Paese con un focus sui limiti del rischio cross-border; • principali regole per la valutazione del rischio Paese e l’assegnazione dei rating; • struttura del Cross-Border Country Limit, i contenuti principali per la proposta e l’approvazione dell’Organo competente; • gestione dei Cross-Border Country Limits inclusi l’approvazione (struttura dei plafond); le regole di riallocazione verso: i) categorie sub plafond, ii) membri del Gruppo economico; regolamentazione degli eccessi/scoperti e delle transazioni individuali all’interno di limiti esistenti già approvati; • principali regole per il rinnovo, con la possibilità di attuare una forma semplificata di rinnovo in casi limitati; • principali regole per il corretto monitoraggio e la reportistica del rischio Paese così da individuare e correggere prontamente i sintomi di possibile deterioration della qualità del credito del Paese documentando questi cambiamenti aggiornando il rating del Paese stesso. La completa implementazione della policy è in corso o pianificata nel corso del 2011. Sezione 1- Rischi di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali All’interno del ridisegno del modello di gestione del rischio di UniCredit S.p.A., un ulteriore passo avanti è stato compiuto con l’introduzione del “Global Credit Portfolio Management (GPM)”. Facendo leva sulle competenze di questi gestori del portafoglio crediti, essi esercitano un ruolo guida nell’importante processo strategico di definizione e implementazione di industry credit risk strategies, che comprende lo sviluppo di portafogli di crediti in linea con i target strategici di business e le ambizioni di rischio. Inoltre, GPM è responsabile per il monitoraggio frequente e regolare del portafoglio di credito al fine di garantire un approccio lungimirante agli sviluppi del settore, fornendo un’identificazione precoce dei problemi del settore e dei potenziali clienti e sostenendo le opportunità di guadagno per massimizzare il ritorno del rischio. In aggiunta, dal punto di vista di ogni singola transazione, l’impatto di ogni nuova operazione sul portafoglio crediti è accuratamente valutata e considerata nel processo decisionale. Di conseguenza, è stata raggiunta una gestione propositiva e una definizione attiva del portafoglio crediti, in stretta collaborazione con l’attività di origination dei prestiti. Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore, di definire un’efficace e coerente propensione al rischio, minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, UniCredit S.p.A. ha ridisegnato in maniera globale l’approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una propensione al rischio di credito complessiva a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio del profilo di rischio della stessa. UniCredit S.p.A. continua ad investire in maniera decisa nell’estensione dei principi di Basilea II all’intero perimetro. A metà 2010 il Gruppo ha implementato con successo i sistemi di rating IRB per le società multinazionali e per le banche. Lo scopo principale delle revisioni era quello di superare quelle debolezze precedentemente identificate nei modelli di rating. Con riferimento alle misure funzionali per la conformità con i requisiti di Basilea II, è stata portata avanti una valutazione delle attività relative al controllo di ammissibilità dei credit risk mitigants mediante l’adattamento dei processi e delle policies. In particolare, anche per UniCredit S.p.A., sono stati implementati i processi specifici per rispondere ai requisiti normativi per le garanzie consortili. Secondo le istruzioni delle Autorità di Supervisione, le attività di Credit Risk stress testing sono state effettuate sulla base di uno scenario di stress comune a livello internazionale. In particolare, gli stress tests sono stati simulati tenendo conto delle richieste di Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinati con la Committee of European Banking Supervisors - CEBS). Gli impatti della simulazione sono stati valutati sia ad un livello di conto economico, considerando gli effetti sulle provisions e sul periodo di conto economico, sia ad un livello di stato patrimoniale dove sono stati considerati gli effetti sui requisiti minimi di capitale (Pillar I) e sul capitale economico. Durante il primo trimestre del 2010, in conformità con il framework del secondo pilastro, è stato effettuato un aggiornamento sul rischio di concentrazione per le singole operazione e per i limiti settoriali. Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti “under restructuring” o “a recupero” - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 157 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Con specifico riferimento alla SBA Retail ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono proseguite due iniziative “ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Nel framework delle “General Group Credit Policy”, l’impianto normativo è stato integrato con disposizioni inerenti specifiche aree tematiche, tra cui le operazioni di Project Finance e di Acquisition Leveraged Finance, le operazioni di Debt / Equity Swap nonché la gestione dei limiti per rischio di sottoscrizione relativamente al portafoglio oggetto di sindacazione. Per quanto concerne la credit risk mitigation, sono state emanate due specifiche policy riguardanti la gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, di pronti contro termine e di prestito di titoli ed il processo di approvazione e le attività concernenti le operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito. Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi La struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per area di risk origination” (es. “F & SME”, “CIB”, “PB”, Treasury, ecc.) tramite l’adozione di un approccio a matrice. Con riferimento al rischio di credito tale modello a matrice prevede due differenti centri di responsabilità. Da un lato il “Credit Risks Portfolio Management” department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers” che costituiscono i centri di responsabilità per i rischi di credito originati dalle relative aree di risk origination. Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la struttura di “Risk Management” comprende: • il “Risk Management Control” department, responsabile della: - gestione delle attività in ambito “Basilea II” (inclusi la misurazione del capitale interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”)); - convalida interna dei sistemi per la misurazione dei rischi; - assegnazione del rating ad alcune tipologie di Controparti rilevanti (Top Banking, Top Corporate), del presidio del processo di rating override; • il “GRM Operating Office” department, cui compete, tra le altre cose, la produzione dei report sui rischi consolidati; • lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività di “restructuring” e di recupero dei crediti. Al fine di garantire l’adeguato svolgimento delle attività di risk management precedentemente svolta dalle banche commerciali che sono state incorporate in seguito al Progetto “ONE4C”, la struttura organizzativa è stata parzialmente rivista ampliando l’ambito di responsabilità di alcune funzioni ovvero costituendo nuove strutture. Con particolare riferimento allo svolgimento dell’attività creditizia sono state costituite: • la struttura “Credit Operations Italy” - a diretto riporto del “Group CRO” ed organizzata per “filiere” creditizie (i.e. “F & SME”, “CIB”, “PB”) cui è stata attribuita la responsabilità per: - la gestione delle attività di erogazione del credito per la Clientela di UniCredit S.p.A., attraverso la valutazione del merito creditizio delle Controparti, la delibera nell’ambito dei poteri deliberativi delegati, delle pratiche di affidamento, o l’inoltro della relative proposte agli Organi deliberativi competenti; - il presidio delle fasi di post-delibera creditizia, assicurando l’adeguato monitoraggio andamentale delle posizioni in essere; • la struttura “Individuals Credit Operations”, nell’ambito della funzione “F & SME SBA Risk” Transactional Risk Manager, cui è stata attribuita la responsabilità per le medesime attività di competenza del “Credit Operations Italy” limitatamente ai prodotti creditizi di competenza della Business Unit “Household Financing”. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, è stato costituito un apposito Comitato denominato “Italian Transactional Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, delle proposte creditizie sottoposte dalle Business Unit “CIB Italy Network”, “PB Italy Network” e “F&SME Italy Network”. 2.2 Fattori che generano il rischio di credito Nello svolgimento della propria attività creditizia UniCredit S.p.A. è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.). Le principali cause d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie del debitore, quali il 158 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre UniCredit S.p.A. ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da: • sottoscrizione di contratti in “derivati”; • compravendite di titoli, “futures”, valute o merci; • detenzione di titoli di terzi. Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da UniCredit S.p.A., potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi, non solo della singola Entità, ma anche del Gruppo. UniCredit S.p.A. controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Con particolare riferimento al perdurare dell’attuale situazione congiunturale, UniCredit S.p.A., pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne tempestivamente eventuali segnali di criticità. Il rischio Paese Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile, fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni sia commerciali sia finanziarie, assumibili nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni Finanziarie, clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” in valuta sia locale sia estera (dal punto di vista del prenditore). I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in UniCredit S.p.A., sia per quanto riguarda gli aspetti metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di concentrazione. I plafond per il rischio cross-border sono calcolati secondo un processo top-down/bottom-up che tiene in considerazione il rischio del Paese (rating), le dimensioni dello stesso misurate secondo le quote negli scambi internazionali di merci e servizi così come le quote nei flussi internazionali di capitali, la domanda di esportazione dei clienti delle banche e le opportunità di business. 2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo 2.3.1 Attività di reporting e di monitoraggio L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di UniCredit S.p.A., è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti. La funzione CRO di UniCredit S.p.A. è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio e di singola controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di Gruppo o da parte di controparti esterne quali Autorità di Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio, ai diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura. Le attività di portfolio reporting sono portate avanti in stretta collaborazione con i DRO (Divisional Risk Officer) e i Credit Risk Portfolio Managers che, all’interno del loro rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche attività di reporting. Nel 2010 le attività di reporting sono state ulteriormente sviluppate grazie al graduale miglioramento nella qualità dei dati e dei processi. L’attività di monitoraggio finalizzata ad individuare e reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte, è stata ulteriormente rafforzata. La tempestività nel catturare i segnali di deterioramento delle esposizioni permette la gestione prima del default, ovvero quando vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione di debito. Strutture dedicate, appartenenti alla funzione CRO UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 159 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) di UniCredit S.p.A., sono responsabili della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive. 2.3.2 Governance e policies In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Risk Management, le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi, i requisiti regolamentari e le best practice di Gruppo. Tali disposizioni generali sono integrate da Special Policy dedicate che disciplinano specifiche tematiche, quali: area di business, segmento di attività, tipologia di controparte / transazione, per citarne alcune. Con riferimento al perimetro Italia, in concomitanza con l’attuazione del progetto di aggregazione denominato “One4C” è stata avviata un’attività di revisione e organica integrazione della normativa creditizia in vigore nelle pre-esistenti banche coinvolte in tale progetto, al fine di dotare la nuova realtà di un coerente ed aggiornato impianto normativo, nel rispetto delle linee guida e policy di Gruppo. In particolare, si è proceduto alla stesura di un Testo Unico del Credito (“TUC”) al fine di inquadrare in un unico documento il corpo normativo attinente l’esercizio dell’attività creditizia nelle differenti fasi, a copertura dell’intero ciclo di vita del credito: dal processo di concessione fino alla gestione del portafoglio problematico; nonché gli argomenti ivi correlati, quali: gli adempimenti connessi al rispetto della normativa internazionale di riferimento (Basilea II), le linee guida e le strategie creditizie della Banca. Infine, gli aspetti operativi rilevanti:Centrali dei Rischi, Visure Camerali e Ipocastali, Bilanci. 2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da un’inattesa variazione del merito di credito della controparte. Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte, beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere i relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione). Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di tasso legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, UniCredit S.p.A. si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio riferito al mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro. La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia. La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno. Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”. Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti. Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente. Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal modello. 160 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico. Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva. I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di dodici mesi e su basi non attualizzate: • Expected Loss (EL); • Credit Value at Risk (Credit VaR); • Expected Shortfall (ES). Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default. La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine. Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con un livello di confidenza α che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del capitale a copertura delle perdite potenziali. Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio. I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio. Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc. Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro. 2.3.4 Strategie creditizie In linea con le disposizioni del Secondo Pilastro, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti rappresentano uno degli strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area, considerando la vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale. L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice: • definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore; • assicurare supporto alle competenti funzioni / Divisioni di UniCredit S.p.A., qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate al raggiungimento di una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business; • fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione strategica di Gruppo. La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi settoriale e di prodotto. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 161 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale, vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio. Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie. Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità di UniCredit S.p.A. e del Gruppo o la capacità di quest’ultimo di proseguire nello svolgimento della normale operatività. Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola linea di business, area / settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico. In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza. 2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), UniCredit S.p.A. è fortemente impegnata a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB). A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della normativa interna, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi. Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse al fine di definire regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con le best practice e in conformità con i requisiti regolamentari previsti dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2). Nel corso della seconda metà del 2010, nell’ambito del progetto One4C, è stata realizzata dalle Entità comprese nel perimetro una complessiva revisione della normativa interna sul credito e sulle garanzie e i collateral, al fine di dotare la nuova banca di un framework di regole aggiornato e coerente. Le singole Entità hanno realizzato attività di assessment sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla compliance delle tecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per verificare la presenza di una documentazione adeguata e di linee guida e procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare in coerenza i requisiti richiesti sulla gestione delle garanzie definiti nell’ambito delle linee guida di Gruppo. In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali. Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali. Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria. Nella valutazione delle tecniche di CRM, UniCredit S.p.A. attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. UniCredit S.p.A. deve porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di: • assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile; • condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte. 162 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Le principali tipologie di garanzie utilizzate a supporto del credito sono principalmente le immobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti e polizze vita) sono meno comuni. UniCredit S.p.A. si avvale di accordi di compensazione. In generale questi sono considerati ammissibili se giuridicamente efficaci e opponibili in tutte le giurisdizioni pertinenti, anche in caso di insolvenza o fallimento della controparte. UniCredit S.p.A. può utilizzare gli accordi di compensazione solo se è in grado in qualsiasi momento, di determinare la posizione netta di compensazione (attività e passività con la stessa controparte soggetta al netting), il monitoraggio e il controllo dei debiti, crediti e il valore netto. Le garanzie personali possono essere utilizzate come elementi complementari e accessori alla concessione di prestiti, per i quali l’elemento di mitigazione del rischio è costituito dalla garanzia supplementare per il rimborso. Prima di acquisire una garanzia personale, il fornitore di protezione (o del venditore di protezione in caso di credit default swap) deve essere valutato al fine di misurare la sua solvibilità e profilo di rischio. L’effetto di copertura delle garanzie personali/derivati di credito ai fini della protezione del credito dipende essenzialmente dalla solvibilità del fornitore e l’importo garantito deve essere ragionevolmente proporzionato alla capacità economica del fornitore di protezione. UniCredit S.p.A. ha sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Inoltre, essa è tenuta a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano congrue rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione. Il sistema di controllo delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è incluso nell’ambito processo di approvazione del credito e nel processo di monitoraggio del rischio di credito. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzate e documentate in norme interne e procedure operative. Le procedure di credito nelle aree di origination e di monitoraggio supportano ampiamente il processo di gestione delle garanzie per i controlli di qualità dei dati e la valutazione delle garanzie e per fornire un appropriato collegamento delle garanzie alle categorie di stima della LGD e ai fini CRM. Inoltre sono stati implementati processi per controllare tutte le informazioni utili per quanto riguarda l’identificazione e la valutazione delle garanzie ed il corretto inserimento nei sistemi. UniCredit S.p.A. ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace. I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la garanzia viene acquisita e ne dovrà essere assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d. “valore equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”. In caso di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata mediante l’applicazione del relativo scarto. I modelli attualmente in uso, non solo in UniCredit S.p.A. ma in tutto il Gruppo, sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark- to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a fattori diversi (quali il prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità). Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per UniCredit S.p.A., sono in essere sistemi di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da infoprovider esterni. 2.5 Attività finanziarie deteriorate Per UniCredit S.p.A., l’attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali: • tempestività di azione: basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del “default”; • corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”; • inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente; • adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”; • accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 163 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) La classificazione nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle Autorità di Vigilanza. Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in UniCredit S.p.A. una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO. In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il Valore Netto Attualizzato (NPV) degli importi recuperabili ovvero, infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD). Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati. La metodologia si fonda sulla stima del Npv degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime. Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”. Ove l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, UniCredit S.p.A. può effettuare accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli accantonamenti forfetari sono basate su serie storiche di dati. Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, UniCredit S.p.A. prevede più livelli deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno in termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO che dell’Alta Direzione della Banca. La capacità commerciale e la solidità di UniCredit S.p.A. in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri prenditori. UniCredit S.p.A. si è dotata di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito in linea con i principi e la best practice. 164 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITÀ DEL CREDITO A. 1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale Ai fini dell’informativa di natura quantitativa sulla qualità del credito, con il termine “esposizioni creditizie” si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) PORTAFOGLI / QUALITÀ 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE ALTRE ATTIVITÀ TOTALE 10.410 469 4.723.434 2.029 4.736.342 100.812 70.377 8.347.034 8.417.411 99.662 12.677 2.562.902 2.575.579 - 52.597 324.221 2.510.899 2.887.717 - 9.982.378 19.834.029 3.898.743 33.480.953 234.958.066 1.030 3.202.590 305.357.789 278.289.514 10.128.439 19.834.029 3.898.743 33.805.643 253.102.335 3.059 3.202.590 323.974.838 278.489.988 A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) ATTIVITÀ DETERIORATE PORTAFOGLI / QUALITÀ 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziare in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 IN BONIS ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE SPECIFICHE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) 189.847 ( 43.786 ) 146.061 X X 9.982.378 10.128.439 - - - 19.834.029 - 19.834.029 19.834.029 330.832 26.604.519 ( 6.142 ) ( 8.460.250 ) 324.690 18.144.269 3.898.743 33.498.475 236.261.256 ( 17.522 ) ( 1.303.190 ) 3.898.743 33.480.953 234.958.066 3.898.743 33.805.643 253.102.335 17.524 ( 15.495 ) 2.029 X X 1.030 3.059 27.142.722 637.948 ( 8.525.673 ) ( 437.474 ) 18.617.049 200.474 X 293.492.503 267.930.214 X ( 1.320.712 ) ( 208.582 ) 3.202.590 305.357.789 278.289.514 3.202.590 323.974.838 278.489.988 Come richiesto da Banca d’Italia con lettera del 22 febbraio 2011 al titolo “Bilancio e segnalazioni di vigilanza”, nella tabella sottostante è riportato il dettaglio delle esposizioni oggetto di rinegoziazione, che prevedono la temporanea sospensione del pagamento delle rate (per quota capitale e/o per quota interessi), nell’ambito di Accordi collettivi stipulati dall’Associazione Bancaria o in applicazione di previsioni legislative italiane. Al 31 dicembre 2010 non vi sono posizioni della specie nei portafogli di attività finanziarie diversi dai crediti verso clientela. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 165 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ALTRE ATTIVITÀ ALTRE ESPOSIZIONI PORTAFOGLIO / QUALITÀ ESPOSIZIONE LORDA 5. Crediti verso clientela 226.282.597 - Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di accordi collettivi 569.373 - Altre esposizioni 225.713.224 ESPOSIZIONI SCADUTE DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI ESPOSIZIONI SCADUTE FINO A 3 MESI ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE SPECIFICHE ESPOSIZIONE NETTA TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) (1.069.658) 225.212.939 8.780.230 (161.651) 8.618.579 1.198.429 (71.881) 1.126.548 234.958.066 (9.324) 560.049 (1.060.334) 224.652.890 36.103 8.744.127 (796) (160.855) 35.307 8.583.272 691 1.197.738 (15) (71.866) 676 1.125.872 596.032 234.362.034 RETTIFICHE DI PORTAFOGLIO A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale A+B ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 6.611 324.221 36.419.990 36.750.822 ( 6.142 ) X ( 6.142 ) X X X ( 17.521 ) ( 17.521 ) 469 324.221 36.402.469 36.727.159 26.293 36.273.519 36.299.812 73.050.634 X ( 6.142 ) ( 17.521 ) 26.293 36.273.519 36.299.812 73.026.971 Le esposizioni per cassa verso banche comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione. Le esposizioni fuori bilancio comprendono le garanzie rilasciate, gli impegni e i derivati indipendentemente dalla categoria di classificazione di tali operazioni. Nel caso dei derivati di credito per i quali si è venduta protezione l’esposizione lorda corrisponde (i) alla somma di valore nozionale e di fair value positivo per i total rate of return swaps, (ii) al fair value positivo per i credit spread swap e (iii) al valore nozionale per i credit default product e le credit linked note. A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI / CATEGORIE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento - di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 166 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 28 8.440 5.889 2.551 1.857 1.857 6.611 - 3.712 3.712 3.712 3.712 - - 324.221 324.221 324.221 - A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI / CATEGORIE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1. rettifiche di valore B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3. altre variazioni in aumento - di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1. riprese di valore da valutazione C.2. riprese di valore da incasso C.3. cancellazioni C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5. altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate SOFFERENZE INCAGLI 28 6.114 138 5.976 - 3.596 129 3.467 3.596 3.596 - 6.142 - - ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE - - - - A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale A+B ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 8.807.196 12.274.649 2.723.276 2.816.921 260.709.780 287.331.822 ( 4.081.733 ) ( 3.927.615 ) ( 160.374 ) ( 306.022 ) X ( 8.475.744 ) X X X X ( 1.303.190 ) ( 1.303.190 ) 4.725.463 8.347.034 2.562.902 2.510.899 259.406.590 277.552.888 1.266.322 54.023.948 55.290.270 342.622.092 ( 66.462 ) X ( 66.462 ) ( 8.542.206 ) X ( 632.591 ) ( 632.591 ) ( 1.935.781 ) 1.199.860 53.391.357 54.591.217 332.144.105 Le esposizioni per cassa verso clientela comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione. Le esposizioni fuori bilancio comprendono le garanzie rilasciate, gli impegni e i derivati indipendentemente dalla categoria di classificazione di tali operazioni. Nel caso dei derivati di credito per i quali si è venduta protezione l’esposizione lorda corrisponde (i) alla somma di valore nozionale e di fair value positivo per i total rate of return swaps, (ii) al fair value positivo per i credit spread swap e (iii) al valore nozionale per i credit default product e le credit linked note. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 167 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI / CATEGORIE SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento - di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 479.694 10.623.368 222.083 4.534.958 5.866.327 4.528.088 2.295.866 8.797 1.470.576 300.327 3.776 39.841 472.549 8.807.196 187.859 156.830 21.758.141 5.470.963 4.301.721 11.985.457 10.371.574 9.640.322 1.035.384 91.905 2.490.972 5.602 6.004.483 11.976 12.274.649 1.153.403 349 3.778.832 405.911 423.269 2.949.652 1.998.533 1.055.905 70.261 4.305 718.309 244.927 18.103 2.723.276 - 1.047 10.754.677 6.515.462 1.167.128 3.072.087 2.709.503 7.938.803 3.025.477 770.127 4.137.825 5.374 2.816.921 97.669 A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI / CATEGORIE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1. rettifiche di valore B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento - di cui: operazioni di aggregazione aziendale C. Variazioni in diminuzione C.1. riprese di valore da valutazione C.2. riprese di valore da incasso C.3. cancellazioni C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 378.882 5.689.243 2.144.273 1.265.689 2.279.281 2.153.918 1.986.392 419.408 71.770 1.470.576 9.335 15.303 4.081.733 53.367 57.168 5.835.752 1.991.256 361.169 3.483.327 3.142.474 1.965.305 108.330 210.903 91.905 1.429.799 124.368 3.927.615 268.177 349 222.147 79.283 48.961 93.903 81.361 62.122 8.608 17.954 4.305 26.231 5.024 160.374 - 1.047 812.568 210.999 130.747 470.822 296.341 507.593 8.390 43.457 341.201 114.545 306.022 15.258 A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni CONSISTENZE AL 31.12.2010 CLASSI DI RATING ESTERNI ESPOSIZIONI A. Esposizioni creditizie per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati Creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni ad erogare fondi Totale CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 CLASSE 5 2.607.106 374.417 374.417 1.092.223 574.018 4.647.764 53.629.690 5.965.683 5.965.138 545 1.878.376 4.311.897 65.785.646 1.380.792 4.502 4.502 1.117.123 1.165.015 3.667.432 600.061 96.785 96.785 1.652.237 444.366 2.793.449 46.932 20.066 20.066 81.540 62.725 211.263 Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe 6. 168 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. SENZA RATING TOTALE 18.470.987 237.544.479 146.060 3.087.277 146.060 3.087.277 428.820 36.383.538 651.273 31.353.088 19.697.140 308.368.382 314.280.047 9.694.790 9.694.245 545 42.633.857 38.562.382 405.171.076 CLASSE 6 La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni. La tabella fa riferimento alla classificazione della Circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1°aggiornamento del 18.11.2009 per i rating esterni - che prevede la ripartizione in 6 Classi di merito creditizio. La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor’s, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody’s e Fitch. Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale. L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3), ed in particolare le prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), includono la quasi totalità delle esposizioni aventi rating esterno in quanto si riferiscono soprattutto ad esposizioni verso controparti bancarie. Si segnala un significativo calo nella Classe 2 dovuto principalmente ad esposizioni infra-gruppo tra le banche oggetto di fusione ma non più in essere al 31/12/2010. A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni CONSISTENZE AL 31.12.2010 CLASSI DI RATING INTERNI ESPOSIZIONI A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati Creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni ad erogare fondi Totale 1 2 3 4 5 6 55.326.041 6.298.666 6.298.121 545 16.119.875 13.558.366 91.302.948 13.798.711 277 277 2.440.466 1.545.939 17.785.393 19.936.284 114.322 114.322 3.577.775 1.261.603 24.889.984 56.509.250 3.008 3.008 3.346.932 2.029.160 61.888.350 21.542.256 695.443 695.443 2.222.706 1.490.466 25.950.871 15.568.311 141.936 141.936 2.168.518 947.110 18.825.875 segue: A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni CONSISTENZE AL 31.12.2010 CLASSI DI RATING INTERNI 7 8 9 10 ATTIVITÀ DETERIORATE SENZA RATING TOTALE 9.750.470 83.046 83.046 2.672 1.026.310 10.862.498 11.535.840 214.100 214.100 1.132.933 1.004.879 13.887.752 13.818.247 203.788 203.788 1.002.766 961.244 15.986.045 9.692.607 68.447 68.447 204.560 467.316 10.432.930 18.470.987 146.060 146.060 428.820 651.273 19.697.140 68.331.043 1.725.697 1.725.697 9.985.834 13.618.716 93.661.290 314.280.047 9.694.790 9.694.245 545 42.633.857 38.562.382 405.171.076 ESPOSIZIONI A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati Creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni ad erogare fondi Totale CLASSI INTERNE RANGE DI PD 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 <= PD <= 0,0004 0,0004 < PD <= 0,0010 0,0010 < PD <= 0,0022 0,0022 < PD <= 0,0049 0,0049 < PD <= 0,0089 0,0089 < PD <= 0,0133 0,0133 < PD <= 0,0198 0,0198 < PD <= 0,0360 0,0360 < PD <= 0,1192 0,1192 < PD La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” di controparti provviste di un rating interno. Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni oggetto di validazione da parte delle Autorità di vigilanza, sono di tipo “group-wide” (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi). Le diverse scale di rating dei modelli sono “mappate” ad un’unica “masterscale” di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla Probabilità di Default sottostante (Probability of Default - PD). UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 169 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende la quasi totalità delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la non-assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, oppure i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione. A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite CONSISTENZE AL 31.12.2010 GARANZIE PERSONALI (2) VALORE ESPOSIZIONE NETTA GARANZIE REALI (1) CREDITI DI FIRMA TITOLI ALTRE GARANZIE REALI CLN GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE ALTRI SOGGETTI GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE ALTRI SOGGETTI TOTALE (1) + (2) ALTRI DERIVATI IMMOBILI 1. Esposizioni credititizie per cassa garantite 1.1 totalmente garantite - di cui: deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui: deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1 totalmente garantite - di cui: deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui: deteriorate DERIVATI SU CREDITI 1.255 - - - 1.255 - - - - - - - - - - 1.255 - 5.792 55.087 - - - 5.792 6.596 - - - - - - - - - - 5.792 6.596 - A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite CONSISTENZE AL 31.12.2010 GARANZIE PERSONALI (2) VALORE ESPOSIZIONE NETTA GARANZIE REALI (1) CREDITI DI FIRMA GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE ALTRI SOGGETTI GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI 1.937.133 400.012 1.251.131 381.375 686.852 39.770 421.232 81.704 - - - - - 39.576 4.929 87 70 73.953 44 579 5 3.738.281 172.474 1.057.772 67.727 79.283 4.696 - 183.365 29.053 122.745 1.348 302.870 20.703 156.852 1.264 - - - - - - TOTALE (1) + (2) CLN 92.295.389 9.748.078 346.362 47.433 ALTRI SOGGETTI ALTRE GARANZIE REALI 119.383.488 11.136.481 6.748.921 1.468.634 64.215 28.688.477 2.735 5.456.814 29.795 1.417.698 567.360 123.785.595 15.652.382 3.466.884 1.077.947 BANCHE TITOLI ALTRI DERIVATI IMMOBILI 1. Esposizioni credititizie per cassa garantite 1.1 totalmente garantite - di cui: deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui: deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1 totalmente garantite - di cui: deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui: deteriorate DERIVATI SU CREDITI - 346.182 - 30.996 - 93.761 - 17.168 2.804.831 108.279 139.649 17.249 3.716.531 193.727 513.007 37.029 L’ammontare riportato nella colonna “Valore esposizione netta” delle tavole A.3.1 e A.3.2 coincide con l’esposizione netta. La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente. 170 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) GOVERNI ESPOSIZIONI / CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 ALTRI ENTI PUBBLICI ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO 400 ( 400 ) - SOCIETÀ FINANZIARIE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO X X 77.008 ( 52.938 ) X X 16.046 168.557 ( 29.738 ) ( 61.114 ) X X - X - - X 18.571 ( 825 ) X 29 24.531.218 24.531.647 (7) X ( 407 ) X ( 436 ) ( 436 ) 9.611 4.938.343 5.024.962 ( 2.583 ) X ( 55.521 ) X ( 23.256 ) ( 23.256 ) 71.379 48.099.000 48.373.553 ( 12.640 ) X ( 104.317 ) X ( 187.587 ) ( 187.587 ) - - X X 18.665 - X X 25.707 ( 1.964 ) ( 1.370 ) X X 771.455 771.455 25.303.102 14.394.038 X ( 407 ) - X ( 436 ) - 5.608 7.870.515 7.894.788 12.919.750 630.624 ( 197 ) X ( 197 ) ( 55.718 ) ( 51.901 ) X ( 394 ) ( 394 ) ( 23.650 ) ( 1.226 ) 4.090 9.309.056 9.338.853 57.712.406 64.523.474 ( 143 ) X ( 3.477 ) ( 107.794 ) ( 45.058 ) X ( 620.696 ) ( 620.696 ) ( 808.283 ) ( 711.145 ) segue B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE ESPOSIZIONI / CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 IMPRESE NON FINANZIARIE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO - - - - 461 461 ( 795 ) X ( 795 ) - - 1.011 69.368 70.379 70.840 164.393 ( 89 ) X ( 89 ) ( 884 ) - ALTRI SOGGETTI RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO X X 3.290.468 ( 2.891.399 ) 5.482.173 ( 2.653.123 ) X X X 2.543.985 ( 159.542 ) X X 2.085.688 ( 223.033 ) - 108.626.305 X - 122.028.619 ( 5.927.097 ) X ( 700.121 ) ( 700.121 ) X X ESPOSIZIONE NETTA 57.045 613.890 ( 20.565 ) ( 32.328 ) X X X 436.097 ( 9.324 ) ( 115 ) 33.243.121 X ( 115 ) 34.350.153 ( 62.217 ) ( 115 ) 156.378.772 ( 5.989.314 ) ( 49 ) 7.713.204 ( 322.853 ) X ( 9.225 ) ( 9.225 ) ( 709.346 ) ( 27.373 ) RETTIFICHE VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE VALORI DI PORTAFOGLIO 1.418.950 ( 1.160.595 ) 2.618.895 ( 1.160.041 ) X X ESPOSIZIONE NETTA 346 (7) X 343.731 ( 66.964 ) 73.020.370 X 77.402.292 ( 2.387.607 ) X ( 391.626 ) ( 391.626 ) 1.100 6.072 ( 110 ) ( 213 ) X X 30.575 ( 159 ) 2.127.843 X 2.165.590 ( 482 ) 79.567.882 ( 2.388.089 ) 1.021.994 ( 19.308 ) X ( 2.161 ) ( 2.161 ) ( 393.787 ) ( 2.396 ) UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 171 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio) ITALIA ESPOSIZIONI / AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 ESPOSIZIONE NETTA ALTRI PAESI EUROPEI RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA AMERICA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RESTO DEL MONDO ASIA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE 4.713.959 ( 4.033.632 ) 8.249.216 ( 3.853.240 ) 9.989 86.780 ( 39.623 ) ( 57.320 ) 513 645 ( 3.998 ) ( 293 ) 2 133 ( 4.082 ) ( 385 ) 1.000 10.260 ( 398 ) ( 16.377 ) 2.455.104 ( 131.106 ) 66.833 ( 28.534 ) - - - - 40.965 ( 734 ) 2.276.712 ( 278.036 ) 214.001 ( 23.146 ) 3.183 ( 613 ) 16.926 ( 4.174 ) 77 ( 54 ) 248.776.140 ( 1.250.610 ) 266.471.131 ( 9.546.624 ) 8.860.409 9.238.012 ( 36.458 ) ( 185.081 ) 1.159.070 1.163.411 ( 12.938 ) ( 17.842 ) 224.611 241.672 ( 2.309 ) ( 10.950 ) 386.362 438.664 ( 875 ) ( 18.438 ) 58.145 664.225 ( 17.639 ) ( 33.911 ) 56 - 54 - - ( 5.000 ) - - - 445.244 ( 9.692 ) 4.137 ( 219 ) 28.000 - - - - - 47.140.661 ( 631.160 ) 3.801.246 48.308.275 ( 692.402 ) 3.805.439 314.779.406 ( 10.239.026 ) 13.043.451 78.272.531 ( 1.106.524 ) 7.133.688 ( 1.264 ) ( 1.483 ) ( 186.564 ) ( 43.675 ) 2.160.916 2.188.970 3.352.381 2.569.715 ( 95 ) ( 95 ) ( 17.937 ) ( 15.278 ) 193.611 193.611 435.283 393.762 (2) ( 5.002 ) ( 15.952 ) ( 12.625 ) 94.923 94.923 533.587 75.596 ( 69 ) ( 69 ) ( 18.507 ) ( 2.161 ) segue B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio) ITALIA NORD OVEST ESPOSIZIONI / AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE 1.560.031 2.447.493 ITALIA NORD EST ITALIA SUD E ISOLE ITALIA CENTRO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE ( 1.252.915 ) ( 1.038.265 ) 1.021.874 1.637.772 1.746.008 ( 52.493 ) 636.354 88.653.806 95.043.692 ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE ( 741.200 ) ( 752.970 ) 1.189.730 2.379.173 ( 1.193.416 ) ( 1.085.242 ) 942.324 1.784.778 ( 846.101 ) ( 976.763 ) 443.879 ( 35.165 ) 185.723 ( 32.616 ) 79.494 ( 10.832 ) ( 70.145 ) ( 362.613 ) ( 2.776.431 ) 599.086 47.797.614 51.500.225 ( 71.326 ) ( 372.561 ) ( 1.973.222 ) 691.888 77.724.968 82.171.482 ( 79.166 ) ( 242.047 ) ( 2.632.487 ) 349.384 34.599.752 37.755.732 ( 57.399 ) ( 273.389 ) ( 2.164.484 ) 35.323 132.363 ( 8.340 ) ( 32.352 ) 5.388 105.516 ( 2.655 ) ( 131 ) 9.144 302.988 ( 4.453 ) ( 1.255 ) 8.290 123.358 ( 2.191 ) ( 173 ) 156.714 17.582.705 17.907.105 112.950.797 ( 8.190 ) ( 4.667 ) ( 53.549 ) ( 2.829.980 ) 107.304 12.099.928 12.318.136 63.818.361 ( 785 ) ( 620.431 ) ( 624.002 ) ( 2.597.224 ) 91.534 14.196.256 14.599.922 96.771.404 ( 503 ) ( 5.414 ) ( 11.625 ) ( 2.644.112 ) 89.692 3.261.772 3.483.112 41.238.844 ( 214 ) ( 648 ) ( 3.226 ) ( 2.167.710 ) 172 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) ITALIA ESPOSIZIONI / AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 ESPOSIZIONE NETTA ALTRI PAESI EUROPEI RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA AMERICA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RESTO DEL MONDO ASIA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RETTIFICHE VALORE ESPOSIZIONE COMPLESSIVE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE - - - - - ( 2.880 ) - 469 - ( 3.262 ) - - - - - - - - - - - - - 80.599 - 240.537 - - - - - 3.084 - (17.500) 22.340.331 (17.500) 22.580.868 (21) (21) 258.532 258.532 ( 2.880 ) 181.824 182.293 ( 3.262 ) 274.399 277.483 - 13.347.382 13.427.981 - - - - - - 3.841 - - - - 22.452 - - - - - - - - - 6.170.256 6.192.708 19.620.689 210.136.900 ( 17.500 ) - 28.770.381 28.770.381 51.351.249 43.768.709 ( 21 ) (4.394) 457.075 457.075 715.607 1.010.185 ( 2.880 ) (1.774) 361.316 365.157 547.450 872.111 ( 3.262 ) (2.525) 514.491 514.491 791.974 512.165 ( 676 ) segue B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) ITALIA NORD OVEST ESPOSIZIONI / AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni Totale A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni Totale B Totale 31.12.2010 ITALIA NORD EST ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE - ITALIA SUD E ISOLE ITALIA CENTRO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE - - - - 7.561.393 7.561.393 ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE VALORE COMPLESSIVE - - - - - - - - - - - (17.500) (17.500) 78.232 2.916.056 2.994.288 - 2.367 2.597.245 2.599.612 - 272.688 272.688 - - - - - - - - - 5.625.018 5.625.018 13.186.411 ( 17.500 ) 22.452 84.538 106.990 3.101.278 - 460.402 460.402 3.060.014 - 298 298 272.986 - B.4 Grandi rischi (secondo la normativa di vigilanza) a) Valore di bilancio (/000) a.1) Valore ponderato (/000) b) Numero 31.12.2010 31.12.2009 260.804.607 4.839.733 3 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 173 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) C. OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Nel corso del 2010 non sono state effettuate nuove operazioni di cartolarizzazione. Tuttavia, a seguito della realizzazione del progetto ONE4C “Insieme per i clienti” (per maggiori informazioni si veda la Relazione sulla Gestione), UniCredit S.p.A., con efficacia dal 1° novembre 2010, ha assunto la titolarità delle operazioni di cartolarizzazione originate nei precedenti esercizi da UniCredit Corporate Banking S.p.A. e da UniCredit Family Financing Bank S.p.A.. Si tratta, in particolare, delle seguenti operazioni: ex UniCredit Corporate Banking S.p.A. ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A. Cordusio SME 2008-1; Euroconnect Issuer LC 2007-1; entrambe appartenenti alla tipologia delle transazioni sintetiche; Cordusio RMBS UCFin–Serie 2006 (ex Cordusio RMBS 3–UBCasa 1); Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007; Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006 (ex Cordusio RMBS 2); Cordusio RMBS; BIPCA Cordusio RMBS; Capital Mortgage 2007-1; F-E Mortgages 2005; F-E Mortgages series 1-2003; Heliconus; tutte appartenenti alla tipologia delle transazioni tradizionali con attività cartolarizzate non cancellate dal bilancio. Il valore nominale dei titoli acquisiti derivanti da tali operazioni ammonta complessivamente a € 658 milioni. Questi titoli si sono aggiunti a quelli rivenienti dalle medesime operazioni già in rimanenza nel portafoglio UniCredit per complessivi € 1.755,6 milioni di valore nominale e sono iscritti nei “Crediti verso clientela”. Sempre per effetto di One4C, UniCredit S.p.A. ha altresì acquisito le seguenti ulteriori operazioni di “auto-cartolarizzazione”, nelle quali la Banca originator ha sottoscritto all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalle società veicolo: ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation – Serie 2009; Cordusio RMBS Securitisation – Serie 2008. Il valore nominale dei titoli acquisiti derivanti da tali operazioni ammonta complessivamente a € 21.870,4 milioni. Questi titoli non sono riportati nelle tavole quantitative della presente Parte C., come prescritto dalla normativa. Si segnala che nel corso del 2010, inoltre, al fine di rendere tali operazioni conformi alle nuove regole della Banca Centrale Europea, è stato ottenuto un secondo rating AAA da parte di Fitch sui titoli senior. Permangono infine in rimanenza: • le operazioni “proprie” acquisite nel 2007 da ex Capitalia S.p.A. (Trevi Finance, Trevi Finance 2, Trevi Finance 3, Entasi e Caesar Finance) per un valore nominale di € 1.238,8 milioni; • i titoli originati da Società appartenenti al Gruppo, per un valore nominale di € 2.123,6 milioni; • le operazioni ex Fonspa ed alcuni altri titoli rivenienti da cartolarizzazioni di terzi, per un valore nominale di € 71 milioni. 174 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Operazioni anni precedenti ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio Obiettivi delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell'attivo e la valorizzazione del portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell'ambito dell'attività di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell'andamento dei recuperi. L'informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione all'Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito. I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2010, riflettono sostanzialmente, per il portafoglio di origine dei crediti in default, l'effetto dei flussi finanziari di incasso. In particolare gli incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 140,954 milioni (€ 46,269 milioni Trevi Finance, € 47,251 milioni Trevi 2 e € 47,434 milioni Trevi 3). TREVI FINANCE TREVI FINANCE 2 tradizionale Banca di Roma S.p.A tradizionale Banca di Roma S.p.A. 89%, Mediocredito di Roma S.p.A. 11% Trevi Finance S.p.A. Trevi Finance N. 2 S.p.A. UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a., PARIBAS BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A. Funding Funding crediti ordinari - mutui fondiari crediti ordinari - mutui fondiari non performing credito finalizzato non performing credito finalizzato 21.07.1999 20.04.2000 2.689.000.000 € 94.000.000 € 2.425.000.000 € 98.000.000 € Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione Rimborso titoli mezzanine in circolazione I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. Moody's / Duff & Phelps / Fitch - XS0099839887 Senior A 620.000.000 € 0€ XS0099850934 Mezzanine C1 n.r. 206.500.000 € 0€ IT0003364228 Junior D n.r. 343.200.000 € 173.255.572 € XS0099847633 Mezzanine B Aaa/A-/AAA 155.000.000 € 0€ XS0099856899 Mezzanine C2 n.r. 210.700.000 € 399.983.504 € XS0110624409 Senior A 650.000.000 € 0€ XS0110774808 Mezzanine C n.r. 355.000.000 € 731.557.881 € XS0110624151 Senior B 200.000.000 € 0€ XS0110770483 Junior D n.r. 414.378.178 € 217.499.114 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 175 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio TREVI FINANCE 3 ENTASI tradizionale Banca di Roma S.p.A. 92,2%, Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2% Leasing Roma S.p.A. 2,6% Trevi Finance N. 3 Srl UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A. ABN AMRO, MCC S.p.A. Funding crediti ordinari - mutui fondiari non performing credito finalizzato 25.05.2001 2.745.000.000 € 102.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione tradizionale Banca di Roma S.p.A Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia delle linee di credito € 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla Banca, è garantito a scadenza da titoli di Stato italiani zero coupon. Il controvalore di tali garanzie al 31.12.2010 è pari a € 180.231.487,21. Le classi C1 e C2 sono state sottoscritte per intero dalla Banca e successivamente sono state oggetto di una operazione di ristrutturazione finalizzata al loro smobilizzo. Tali titoli sono stati ceduti a Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e da questa collocati sul mercato ad investitori istituzionali. Moody's / S&P / Fitch - 176 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. XS0130116568 Senior A Aaa/AAA/AAA 600.000.000 € 0€ XS0130117459 Mezzanine C1 160.000.000 € 336.778.787 € IT0003355911 Junior D n.r. 448.166.000 € 448.166.000 € XS0130117020 Mezzanine B Aa1/AA/AA150.000.000 € 0€ XS0130117616 Mezzanine C2 160.000.000 € 331.374.166 € Entasi Srl UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding Collateralised bond obligation titoli di Trevi Finance 3 classi C1 e C2 28.06.2001 320.000.000 € Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato del titoli C1 da parte di Trevi Finance 3. Al 31.12.2010 sono presenti nel portafoglio di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A.) titoli ENTASI per nominali € 110.087.000. Moody's ENTASI Series 2001-1 IT0003142996 Senior Serie 1 A1 160.000.000 € 160.000.000 € ENTASI Series 2001-2 IT0003143028 Senior Serie 2 A1 160.000.000 € 160.000.000 € STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Obiettivi dell'operazione sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell'attivo. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell'andamento dei rimborsi. L'informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio acquisito viene trasmessa all'Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei titoli sottostanti. I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese. L’ andamento degli incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio CAESAR FINANCE tradizionale Banca di Roma S.p.A Caesar Finance S.A. Bank of New York Donaldson, Lufkin & Jenrette Funding Collateralised bond obligation in bonis 5.11.1999 360.329.000 € Fitch / Moody's XS0103928452 Senior A AAA/Aaa 270.000.000 € 0€ XS0103929773 Junior B n.r. 90.329.000 € 69.841.271 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 177 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: Le iniziative si inseriscono nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha, tra i suoi obiettivi, il finanziamento a tassi competitivi ( e per importi significativi ) dello sviluppo di portafogli di crediti "performing" a medio e lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti. I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in: - miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali; - diversificazione delle fonti di finanziamento; - allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta. UniCredit Spa svolge il ruolo di " Servicer" per tutte le operazioni in oggetto. L’attività di servicing, come da contratti stipulati con le Società emittenti ( le Società Veicolo - SPV ), consiste nello svolgimento, per conto delle stesse, dell'attività di amministrazione, incasso e riscossione dei crediti cartolarizzati, nonchè di gestione delle eventuali procedure di recupero dei crediti deteriorati. In qualità di servicer, UniCredit S.p.a. ha pertanto il compito di seguire in via continuativa i flussi finanziari derivanti dai crediti cartolarizzati, monitorandone costantemente l'incasso, anche avvalendosi di società terze facenti parte del Gruppo (in particolare per l'attività di recupero dei crediti deteriorati, si fa riferimento a UniCredit Credit Management Bank S.p.a., che opera in qualità di Ausiliario del Servicer disciplinato da apposito contratto). Il Servicer fornisce alle Società Veicolo (oltrechè alle altre controparti definite nei contratti di Servicing) informazioni sull'attività svolta, attraverso la predisposizione periodica di reports che evidenziano, fra l'altro, l'attività di riscossione e di realizzo dei redditi ceduti, l'ammontare delle posizioni in "default" e i recuperi conclusi, le rate arretrate, etc., tutte informazioni suddivise e facenti parte delle specifiche operazioni. Tali rendicontazioni (di regola trimestrali) sono periodicamente verificati ( se contrattualmente previsto ) da una Società di revisione contabile. STRUTTURA ORGNIZZATIVA E SISTEMI DI SEGNALAZIONE La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Operative Securitization Management) ALL'ALTA DIREZIONE istituita all'interno di Accounting Department. A tale struttura sono attribuite le attività di coordinamento e di svolgimento operativo del ruolo di servicer, per espletare le quali opera in stretta collaborazione con le specifiche e competenti strutture della Banca ( Group Risk Management, Legal & Compliance, etc.) e del Gruppo ( UniCredit Global Informations Services SCpA, UniCredit Business Partner SCpa, UniCredit Credit Management Bank Spa, etc.). Operative Securitization Management fornisce anche un supporto tecnicooperativo alle strutture di rete. POLITICHE DI COPERTURA: I portafogli oggetto di cartolarizzazione, come previsto contrattualmente, sono immunizzati dal rischio di tasso di interesse mediante la stipula, da parte delle Società Veicolo, di contratti di "Interest Rate Swap" ( IRS ) a copertura del portafoglio a tasso fisso, e di "Basis Swap", a copertura del portafoglio a tasso indicizzato, entrambi sottoscritti con l' Originator UniCredit S.p.a. A questi, sono associati rispettivi contratti di "back to back" swap conclusi tra UniCredit S.p.a. e UniCredit Bank AG - London Branch, in qualità di controparte swap. INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre CARTOLARIZZAZIONE: 2010, sostanzialmente l' evoluzione dei portafogli sottostanti e dei conseguenti flussi finanziari, risentendo, ovviamente, dell' ammontare dei "default" e delle estinzioni anticipate ( prepayment ) intervenuti nel periodo, peraltro in linea con l'andamento mediamente riscontrato sugli altri asset della specie non oggetto di cartolarizzazione. 178 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/ rettifiche di valore: Ricavi o perdite di cessione realizzate: Prezzo di cessione del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Borsa di quotazione . Data di emissione . Scadenza legale . Call option . Vita media attesa . Tasso . Grado di subordinazione . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2009 tradizionale UniCredit Family Financing Bank SpA Cordusio RMBS - UCFin S.r.l UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 11.08.2009 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, due mutui ad ad esigibiltà limitata dell’importo di € 122,5 Mil. (a fine esercizio 2010 l’importo della quota capitale rimborsato è pari a 1,87 milioni di euro) e di € 7 milioni di euro. auto-cartolarizzazione Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011) - IT0004520489 Senior A Aaa/AAA Dublino 11.08.2009 31.12.2056 Clean-up Call 1,67 Euribor 3m + 0,8% 3.279.000.000 € 3.279.000.000 € IT0004520513 Junior B n.r. 11.08.2009 31.12.2056 Clean-up Call 1,67 Euribor 3m + 5% Sub A 220.600.824 € 220.600.824 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 179 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio 180 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008 tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 13.11.2008 23.789.098.370 € UniCredit S.p.A ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, tre mutui ad esigibiltà limitata dell'importo di 730 milioni di euro, 150 milioni di euro e 40 milioni di euro. auto-cartolarizzazione Moody's / Fitch (dal 19.01.2011) - IT0004431208 Senior A Aaa/AAA 22.250.000.000 € 16.831.740.075 € IT0004431281 Junior B n.r. 1.539.098.370 € 1.539.098.370 € NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1) tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS UCFin S.r.l.(ex Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.) UniCredit S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 20.11.2006 2.495.969.425 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 12 milioni di euro. Fitch /Moody's / Standard & Poor's - IT0004144884 Senior A1 600.000.000 € 0€ IT0004144900 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 75.000.000 € 75.000.000 € IT0004144959 Mezzanine D BBB+ /Baa2 /BBB+ 48.000.000 € 48.000.000 € IT0004144892 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.735.000.000 € 1.141.495.711 € IT0004144934 Mezzanine C A+ / A1 /A+ 25.000.000 € 25.000.000 € IT0004144967 Junior E n.r. 12.969.425 € 12.969.425 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 181 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007 CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2) Tipologia di operazione: Originator: Emittente: tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. (ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.) UniCredit S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS S.r.l. UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo und Vereinsbank AG, Euro Capital Structures Ltd London Branch Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili Mutui ipotecari su immobili Mutui ipotecari su immobili residenziali residenziali residenziali in bonis in bonis in bonis 24.05.2007 10.07.2006 6.05.2005 3.908.102.838 € 2.544.388.351 € 2.990.089.151 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla UniCredit S.p.A. ha erogato alla UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà società veicolo un mutuo ad esigibiltà società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,253 milioni limitata dell’importo di 6,361 milioni limitata dell’importo di 6,127 milioni di euro che a fine esercizio risulta di euro che a fine esercizio risulta di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per interamente rimborsato. interamente rimborsato. 6,086 milioni di euro Fitch /Moody's / Standard & Poor's Fitch /Moody's / Standard & Poor's Fitch /Moody's /Standard & Poor's - IT0004231210 Senior A1 703.500.000 € 0€ IT0004231244 Senior A3 AAA/Aaa/AAA IT0004231236 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.227.600.000 € 1.343.240.795 € IT0004231285 Mezzanine B AA/Aa1/AA IT0004087158 Senior A1 500.000.000 € 0€ IT0004087182 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 738.600.000 € 738.600.000 € IT0004231293 Mezzanine C A/A1/A 43.800.000 € 43.800.000 € IT0004231319 Mezzanine E B/Ba2/BB 19.500.000 € 19.500.000 € 71.100.000 € 71.100.000 € IT0004231301 Mezzanine D BBB/Baa2/BBB 102.000.000 € 102.000.000 € IT0004231327 Junior F n.r. 2.002.838 € 2.002.838 € 45.700.000 € 45.700.000 € IT0004087216 Junior D n.r. 10.688.351 € 10.688.351 € 182 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. IT0004087174 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.892.000.000 € 1.080.254.806 € IT0004087190 Mezzanine C BBB+ / Baa2 / BBB 96.000.000 € 96.000.000 € IT0003844930 Senior A1 750.000.000 € 0€ IT0003844955 Mezzanine B AA+/Aa1/AAA IT0003844948 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.060.000.000 € 864.600.128 € IT0003844963 Mezzanine C BBB/Baa1/BBB 52.000.000 € 52.000.000 € IT0003844971 Junior D nr 8.889.150 € 8.889.150 € 119.200.000 € 119.200.000 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex BIPOP-Carire S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio BIPCA CORDUSIO RMBS Tradizionale Bipop - Carire SpA Capital Mortgage Srl UniCredit S.p.A Bipop - Carire SpA Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 19.12.2007 951.664.009 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 9,514 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 1,5 milioni di euro. I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. S & P / Moody's - IT0004302730 Senior A1 AAA / Aaa 666.300.000 € 666.300.000 € IT0004302755 Mezzanine B AA/Aa3 61.800.000 € 61.800.000 € IT0004302797 Mezzanine D BBB/Baa1 18.000.000 € 18.000.000 € IT0004302912 Junior F n.r. 250.000 € 250.000 € IT0004302748 Senior A2 AAA / Aaa 185.500.000 € 185.500.000 € IT0004302763 Mezzanine C A/A2 14.300.000 € 14.300.000 € IT0004302854 Mezzanine E BB/Baa2 5.500.000 € 5.500.000 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 183 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio 184 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1 Tradizionale Banca di Roma SpA Capital Mortgage Srl UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 16.05.2007 2.183.087.875 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 37,2 milioni di euro. Tranching basato su un portafoglio all'origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito di verifiche successive alla data del closing. S & P / Moody's / Fitch - IT0004222532 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 1.736.000.000 € 726.961.110 € IT0004222557 Mezzanine B AA/A3/BB 74.000.000 € 74.000.000 € IT0004222540 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 644.000.000 € 644.000.000 € IT0004222565 Mezzanine C B/B1/CCC 25.350.000 € 25.350.000 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Fineco Bank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio F-E MORTGAGES 2005 F-E MORTGAGES SERIES 1-2003 HELICONUS tradizionale tradizionale tradizionale FinecoBank SpA FinecoBank SpA FinecoBank SpA F-E Mortgages Srl F-E Mortgages Srl Heliconus S.r.l UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Capitalia S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity mutui ipotecari residenziali mutui ipotecari residenziali mutui ipotecari in bonis in bonis in bonis 8.04.2005 28.11.2003 8.11.2002 1.028.683.779 € 748.630.649 € 408.790.215 € UniCredit S.p.a. per 20 milioni di Euro UniCredit S.p.A. per 10,220 milioni di (congiuntamente ad ABN AMRO). Euro (congiuntamente a CDC IXIS). UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 15,43 milioni di Euro. S & P / Moody's / Fitch S & P / Moody's / Fitch S & P / Moody's / Fitch - IT0003830418 Senior A AAA / Aaa /AAA 951.600.000 € 321.447.911 € IT0003830434 Mezzanine C BBB / Baa2 / BBB36.000.000 € 36.000.000 € IT0003830426 Mezzanine B AA+/A1/A 41.100.000 € 41.100.000 € IT0003575039 Senior A AAA / Aaa /AAA 682.000.000 € 196.913.280 € IT0003575088 Mezzanine C BBB+/Baa2 / BBB11.000.000 € 11.000.000 € IT0003575070 Mezzanine B AA / A1/ A 48.000.000 € 48.000.000 € IT0003575096 Junior D unrated IT0003383855 Senior A AAA / Aaa /AAA 369.000.000 € 105.988.272 € IT0003383939 Junior C unrated 7.630.000 € 7.630.000 € 8.990.200 € 8.990.200 € IT0003383871 Mezzanine B -- / A2 / A 30.800.000 € 30.800.000 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata da UniCredit Corporate Banking al fine di ridurre l'attivo ponderato della Banca e conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio di credito dei crediti oggetto dell'operazione. Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report trimestrale da parte dell'Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell'operazione. L'operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione. L'Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l'evoluzione dell'operazione stessa (es. volume residui, riduzione dei rischi, ecc.). Sono state coperte quasi tutte le tranche ritenute via Financial Guarantee con una controparte bancaria OCSE, consentendo un significativo trasferimento del rischio. La struttura dell'operazione è tale da garantire l'efficacia anche in ambito Basilea 1. Al 31 dicembre il portafoglio coperto non ha fatto registrare eventi di default. I risultati economici dell'operazione sono quindi determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di strutturazione. In considerazione della struttura impostata non sono stati deliberati accantonamenti per rischio di credito. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 185 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Posizione di riferimento alla data del closing . Posizione di riferimento a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio 186 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. CORDUSIO SME 2008-1 Sintetica UniCredit Corporate Banking SpA CORDUSIO SME 2008-1 UniCredit S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Trasferimento del rischio di credito Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari in bonis 23.12.2008 € 3.000.901.845 clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor's € 15.005.000 sulla nota di classe E emessa e riacquistata n.a. SuperSenior 2.519.255.845 € 1.193.823.984 € XS0405882308 Senior A AA 60.018.000 € 60.018.000 € XS0405882563 Mezzanine C BBB81.925.000 € 81.925.000 € XS0405882720 Mezzanine E B 15.005.000 € 15.005.000 € XS0405883025 Mezzanine F2 B8.253.000 € 8.253.000 € XS0405882480 Mezzanine B A 89.127.000 € 89.127.000 € XS0405882647 Mezzanine D BB76.523.000 € 76.523.000 € XS0405882993 Mezzanine F1 B6.752.000 € 6.752.000 € XS0405883298 Junior G 144.043.000 € 144.043.000 € ORIGINATOR: UniCredit Bank AG - UniCredit Bank Austria AG - UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata al fine di ridurre l’attivo ponderato della Banca e conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio economico sui crediti oggetto dell’operazione. L’operazione è stata effettuata congiuntamente ad UniCredit Bank AG e UniCredit Bank Austria AG al fine di creare un portafoglio maggiormente diversificato e di condividere i costi fissi con le altre due società del Gruppo, beneficiando di un costo per il trasferimento del rischio inferiore rispetto a quello ottenibile con un’operazione singola. Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report trimestrale da parte del Servicer, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione. L’operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione, che riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione dell’operazione stessa (es. volume residui, riduzione dei rischi, ecc.) Per le operazioni sintetiche, l'emittente non stipula contratti IRS a copertura del rischio tasso d'interesse. I risultati economici dell’operazione sono determinati dai costi di copertura sostenuti, dal rateo dei costi fissi di strutturazione e dal beneficio relativo ai minori accantonamenti per rischio di credito sul portafoglio coperto. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio . ISIN . Tipologia . Classe . Rating . Valore nominale emesso . Valore nominale in essere a fine esercizio EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 Sintetica Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (45,04%) - Bank Austria Creditanstalt AG (37,78%) - UBI (17,18%) EuroConnect Issuer LC 2007-1 Limited UniCredit Bank AG - UniCredit Bank Austria AG - UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking) Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del rischio economico Crediti a scadenza verso clientela Large Corporate, in prevalenza chirografari in bonis 20.08.2007 € 6.206.611.098 di cui UniCredit Corporate Banking € 1.066.443.347 Deposito cash costituito presso l'Originator per € 166.600.000 Clausola di reintegro del portafoglio Moody´s/Fitch/S & P € 5.523.861.098 di cui UniCredit Corporate Banking € 899.843.347 XS0311810898 Senior A Aa3/A/BBB+ 310.350.000 € 310.350.000 € XS0311813306 Mezzanine C B1/BB/B62.050.000 € 62.050.000 € XS0311814619 Junior E1 n.r./n.r./n.r. 143.950.000 € 134.162.086 € XS0311811862 Mezzanine B Baa3/BBB/BB93.100.000 € 93.100.000 € XS0311814536 Mezzanine D Caa2/B-/CCC68.300.000 € 68.300.000 € XS0315224716 Junior E2 n.r./n.r./n.r. 5.000.000 € 4.660.024 € UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 187 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Dall’informativa fornita nelle tavole seguenti sono escluse le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca ha sottoscritto il complesso delle passività emesse dalle società veicolo (cosiddette “auto-cartolarizzazioni”). C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti ESPOSIZIONI PER CASSA SENIOR QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI A. Con attività sottostanti proprie: a) Deteriorate b) Altre B. Con attività sottostanti di terzi: a) Deteriorate b) Altre MEZZANINE JUNIOR ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA 2.700.094 2.700.094 2.183.094 2.183.094 3.028.986 3.028.986 2.119.035 2.119.035 1.313.454 903.044 410.410 65.125 65.125 1.166.065 744.392 421.673 43.667 43.667 1.200.076 838.921 361.155 20.724 20.724 822.592 211.775 610.817 12.435 12.435 segue C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti GARANZIE RILASCIATE SENIOR QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI A. Con attività sottostanti proprie: a) Deteriorate b) Altre B. Con attività sottostanti di terzi: a) Deteriorate b) Altre MEZZANINE JUNIOR ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA - - 661.680 661.680 - 42.623 42.623 - - - segue C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti LINEE DI CREDITO SENIOR QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI A. Con attività sottostanti proprie: a) Deteriorate b) Altre B. Con attività sottostanti di terzi: a) Deteriorate b) Altre 188 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. MEZZANINE JUNIOR ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA - - 281.656 281.656 - 129.854 129.854 - 30.220 30.220 - 30.220 30.220 - C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni CONSISTENZE AL 31.12.2010 ESPOSIZIONI PER CASSA SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI A. A.1 A.1 A.1 A.2 A.2 A.2 A.2 B. C. C.1 C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.2 C.2. C.3 C.3. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio CLO/CBO OTHERS 1 Caesar Finance 2 Entasi OTHERS 1 Trevi Finance 2 Trevi Finance 2 3 Trevi Finance 3 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio Non cancellate dal bilancio RMBS Prime 1 BIPCA Cordusio RMBS 2 Capital Mortgage 2007 - 1 3 Cordusio RMBS 4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006 5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006 6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007 7 F-E Mortgages 2003 8 F-E Mortgages 2005 9 Heliconus CLO/SME 1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited CLO/CBO Others 1 Euroconnect Issuer LC 2007-1 MEZZANINE VALORE DI RETTIFICHE/ BILANCIO RIPRESE DI VALORE 109.139 109.139 109.139 2.919.848 1.656.419 585.522 106.468 69.105 193.627 207.458 478.825 2.889 6.769 5.756 1.254.173 1.254.173 9.256 9.256 20.030 20.030 20.030 - JUNIOR VALORE DI RETTIFICHE/ BILANCIO RIPRESE DI VALORE 744.391 744.391 294.368 223.718 226.305 421.673 136.516 99.600 25.416 1.000 10.500 280.479 280.479 4.678 4.678 3.690 3.690 3.690 - VALORE DI RETTIFICHE/ BILANCIO RIPRESE DI VALORE 264.354 52.579 52.579 211.775 211.775 558.238 408.806 13.340 99.187 13.194 75.439 29.708 63.957 32.987 59.619 21.375 149.432 149.432 - -40.111 -40.111 -6.897 -27.149 380 -2.632 121 -3.432 -244 -352 94 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 189 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) segue C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni CONSISTENZE AL 31.12.2010 GARANZIE RILASCIATE SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI A. A.1 A.1 A.1 A.2 A.2 A.2 A.2 B. C. C.1 C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.2 C.2. C.3 C.3. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio CLO/CBO OTHERS 1 Caesar Finance 2 Entasi OTHERS 1 Trevi Finance 2 Trevi Finance 2 3 Trevi Finance 3 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio Non cancellate dal bilancio RMBS Prime 1 BIPCA Cordusio RMBS 2 Capital Mortgage 2007 - 1 3 Cordusio RMBS 4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006 5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006 6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007 7 F-E Mortgages 2003 8 F-E Mortgages 2005 9 Heliconus CLO/SME 1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited CLO/CBO Others 1 Euroconnect Issuer LC 2007-1 190 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. MEZZANINE ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE - - JUNIOR ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE 42.623 42.623 42.623 - -83.519 -83.519 -83.519 - ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE - - segue C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni CONSISTENZE AL 31.12.2010 LINEE DI CREDITO SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI A. A.1 A.1 A.1 A.2 A.2 A.2 A.2 B. C. C.1 C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.1. C.2 C.2. C.3 C.3. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio CLO/CBO OTHERS 1 Caesar Finance 2 Entasi OTHERS 1 Trevi Finance 2 Trevi Finance 2 3 Trevi Finance 3 Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio Non cancellate dal bilancio RMBS Prime 1 BIPCA Cordusio RMBS 2 Capital Mortgage 2007 - 1 3 Cordusio RMBS 4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006 5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006 6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007 7 F-E Mortgages 2003 8 F-E Mortgages 2005 9 Heliconus CLO/SME 1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited CLO/CBO Others 1 Euroconnect Issuer LC 2007-1 MEZZANINE ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE - - JUNIOR ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE 129.854 129.854 129.854 - - ESPOSIZIONE RETTIFICHE/ NETTA RIPRESE DI VALORE 30.220 30.220 20.000 10.220 - - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 191 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*) ESPOSIZIONI PER CASSA SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008 - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Small e Medium Enterprise A.8 F-E GOLD CL. A2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.9 F-E RED CL. A - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A - Crediti Chirografari A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1 - Crediti Chirografari A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2 - Crediti Chirografari A.13 LOCAT SV - Serie 2006 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.15 LOCAT SV Serie 2005 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI VALORE DI BILANCIO - JUNIOR VALORE DI BILANCIO RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE VALORE DI BILANCIO RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE - - - 5.894 - 14.685 - - - - - 34.468 - - - - - - - 8.330 - - - - - 4.696 - - - - - 4.395 - - - 3.787 - 24.723 - - - - - 1.325.483 - - - - - 157.305 - - - - - 14.369 - - - - - 401.145 - - - - - 81.341 - 4.822 - - - 37.300 - - - 5.567 - 23.366 4.850 - 16.846 791 -9 974 -1.742 (*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro. (^) cartolarizzazione ex Fonspa. 192 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. MEZZANINE RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE segue C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*) GARANZIE RILASCIATE SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI MEZZANINE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE - A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008 - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Small e Medium Enterprise A.8 F-E GOLD CL. A2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.9 F-E RED CL. A - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A - Crediti Chirografari A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1 - Crediti Chirografari A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2 - Crediti Chirografari A.13 LOCAT SV - Serie 2006 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.15 LOCAT SV Serie 2005 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI JUNIOR ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - (*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro. (^) cartolarizzazione ex Fonspa. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 193 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) segue C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*) LINEE DI CREDITO SENIOR TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI ESPOSIZIONE NETTA - A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^) - Crediti per oo.pp. e ipotecari A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Large Corporate A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008 - Crediti garantiti e non garantiti verso clientela Small e Medium Enterprise A.8 F-E GOLD CL. A2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.9 F-E RED CL. A - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A - Crediti Chirografari A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1 - Crediti Chirografari A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2 - Crediti Chirografari A.13 LOCAT SV - Serie 2006 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.15 LOCAT SV Serie 2005 - Contratti di leasing e relativi crediti monetari per beni strumentali, veicoli e immobili A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI (*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro. (^) cartolarizzazione ex Fonspa. 194 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. MEZZANINE RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE JUNIOR ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE/ RIPRESE DI VALORE - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - C.1.4 - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIE FAIR VALUE OPTION ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA CREDITI 31.12.2010 TOTALE 31.12.2009 TOTALE - - 4.818 240 4.578 - - 3.288.204 2.227.934 783.481 276.789 129.854 129.854 - 3.293.022 2.228.174 788.059 276.789 129.854 129.854 - 8.805.406 7.677.325 865.286 262.794 704.768 704.768 - 1. Esposizioni per cassa - Senior - Mezzanine - Junior 2. Esposizioni fuori bilancio - Senior - Mezzanine - Junior C.1.5 - Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio IMPORTO ATTIVITÀ/VALORI A. Attività sottostanti proprie: A.1 Oggetto di integrale cancellazione 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività A.2 Oggetto di parziale cancellazione 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività A.3 Non cancellate 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività B. Attività sottostanti di terzi: B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Esposizioni ristrutturate B.4 Esposizioni scadute B.5 Altre attività CARTOLARIZZAZIONI TRADIZIONALI CARTOLARIZZAZIONI SINTETICHE 10.145.887 1.104.862 869.550 235.312 9.041.025 97.388 194.442 8.231 8.740.964 11.793 81 485 11.227 1.561.502 X X X X X X X X X X X X 1.561.502 85.596 75.548 6.304 11.638 1.382.416 - C.1.6 - Interessenze in società veicolo DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Augusto S.r.L. Colombo S.r.L. Diocleziano S.r.L Entasi S.r.l. Eurofinance 2000 S.r.l. Trevi Finance S.p.A. Trevi Finance n. 2 S.p.A. Trevi Finance n. 3 S.r.l. Milano - Via Pontaccio, 10 Milano - Via Pontaccio, 10 Milano - Via Pontaccio, 10 Roma - Largo Chigi 5 Roma - Largo Chigi 5 Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1 Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1 Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1 INTERESSENZA % 5% 5% 5% 100% 100% 60% 60% 60% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 195 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) C.1.7 - Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE (DATO DI FINE PERIODO) INCASSI CREDITI REALIZZATI NELL’ANNO QUOTA PERCENTUALE DEI TITOLI RIMBORSATI (DATO DI FINE PERIODO) SENIOR SERVICER SOCIETÀ VEICOLO DETERIORATE UniCredit S.p.A. Capital Mortgage S.r.L. Cordusio RMBS S.r.L. Cordusio RMBS Securitisation S.r.L. Cordusio RMBS UCFin S.r.L. F-E Mortgage S.r.L. Heliconus S.r.L. Trevi Finance S.p.A. Trevi Finance n. 2 S.p.A. Trevi Finance n. 3 s.p.A. Entasi S.r.L. IN BONIS DETERIORATE MEZZANINE JUNIOR ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN IN BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE BONIS 112.240 2.101.978 1.820 261.018 - 42,40% - - - - 15.216 1.021.778 940 297.879 - 69,23% - - 74.463 3.507.076 2.381 630.651 - 54,47% - - - - 46.037 45.318 6.789 324.825 1.286.600 677.374 146.157 - 1.218 3.127 506 46.269 236.227 120.088 26.213 - 100,00% 51,11% 68,27% 71,28% - 63,18% - - - 218.303 - 47.250 - 100,00% - - - - - 326.422 - 180.231 668.153 47.434 - 5.801 100,00% - - - - - - C.2 Operazioni di cessione C.2.1 - Attività finanziarie cedute non cancellate FORME TECNICHE/ PORTAFOGLIO A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. O.I.C.R. 4. Finanziamenti B. Strumenti derivati di cui deteriorate Totale 31.12.2010 di cui deteriorate Totale 31.12.2009 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE AL FAIR VALUE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA A B C A B C A B C A B C 3.462.624 3.462.624 3.462.624 814.278 - - X - X - - 12.891.694 - 12.891.694 X X - 12.891.694 - 1.421.946 X - X - 3.398.724 3.398.724 X X X 3.398.724 1.278.567 X X X - X X X - segue C.2.1 - Attività finanziarie cedute non cancellate CREDITI VERSO BANCHE FORME TECNICHE/PORTAFOGLIO A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. O.I.C.R. 4. Finanziamenti B. Strumenti derivati di cui deteriorate Totale 31.12.2010 di cui deteriorate Totale 31.12.2009 CREDITI VERSO CLIENTELA TOTALE A B C A B C 31.12.2010 31.12.2009 1.282.509 1.282.509 X X X 1.282.509 9.525.364 X X X - X X X - 9.041.025 X X 9.041.025 X 9.041.025 300.062 - X X X - X X X - 30.076.577 21.035.551 9.041.025 30.076.577 300.062 - 13.040.155 13.040.155 13.040.155 LEGENDA: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) I finanziamenti (A.4) rappresentano le attività cedute e non cancellate oggetto di operazioni di cartolarizzazione (si veda punto A.3 tavola C.1.5). I titoli di debito (A.1) sono invece sottostanti ad operazioni di pronti contro termine passivi. 196 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. C.2.2 - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate PASSIVITÀ/PORTAFOGLIO ATTIVITÀ 1. Debiti verso clientela a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente 2. Debiti verso banche a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE 3.381.377 3.381.377 83.871 83.871 3.465.248 735.875 ATTIVITÀ ATTIVITÀ ATTIVITÀ FINANZIARIE FINANZIARIE FINANZIARIE DETENUTE AL DISPONIBILI PER DETENUTE SINO FAIR VALUE LA VENDITA ALLA SCADENZA - 10.171.246 10.171.246 2.785.706 2.785.706 12.956.952 1.341.831 2.105.974 2.105.974 1.244.132 1.244.132 3.350.106 1.322.294 CREDITI VERSO BANCHE CREDITI VERSO CLIENTELA TOTALE 1.242.772 1.242.772 - 6.839.285 6.839.285 6.839.285 - 23.740.654 23.740.654 4.113.709 4.113.709 27.854.363 13.023.185 1.242.772 9.623.185 C.3 Operazioni di Covered Bond UniCredit S.p.A. - coerentemente con le disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia del 17 Maggio 2007, con il decreto MEF del 14 Dicembre del 2006 e con la legge n. 130 del 30 aprile del 1999 - ha avviato nel 2008 un Programma di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG o Covered Bond) avente come sottostante mutui residenziali ipotecari. Nell’ambito di tale programma UniCredit S.p.A. riveste il ruolo di emittente e, a seguito della realizzazione del progetto ONE4C “Insieme per i clienti”, (per maggiori informazioni si veda la Relazione sulla Gestione), anche i ruoli di cedente di attivi idonei e di servicer, questi ultimi svolti da UniCredit Family Financing Bank S.p.A. fino al 1° novembre 2010, mentre UniCredit BpC Mortgage S.r.L. (uno Special Purpose Vehicle appositamente costituito ed incluso nel gruppo bancario a seguito di autorizzazione di Banca d’Italia) svolge il ruolo di garante nei confronti degli investitori in OBG, nei limiti del portafoglio ad esso ceduto (cover pool) e la Società di Revisione Mazars & Guerard S.p.A. riveste il ruolo di Asset Monitor. I principali obiettivi che la banca persegue nella realizzazione di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite sono la diversificazione delle forme di raccolta ed il finanziamento a tassi competitivi. Analogamente a quanto avviene per le operazioni di cartolarizzazione, la difficile situazione dei mercati suggerisce inoltre l’utilizzo delle emissioni anche al fine di incrementare la counterbalancing capacity, ritenendo i titoli emessi. Parte integrante della gestione del Programma è costituita dal mantenimento dell’equilibrio tra caratteristiche del portafoglio ceduto e le emissioni stesse: tale equilibrio è infatti necessario al fine di mantenere l’efficacia della garanzia prestata dall’SPV nei confronti degli obbligazionisti. Tenuto conto della complessità dell’operazione - in linea con quanto previsto dalle disposizioni di Banca d’Italia - è stato costituito un sistema di controlli (di primo e secondo livello) e procedure tale da identificare organi, funzioni, compiti e responsabilità, ed emanata apposita Policy. Tale Policy è stata approvata dai competenti comitati, dal Collegio Sindacale e dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A.. Con riferimento alle citate disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia in materia di controlli, si precisa che: a) la funzione di Risk Management preposta al controllo sulla gestione dei rischi dell’Emittente, verifica: - la qualità, le caratteristiche di idoneità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia delle obbligazioni; - il rispetto del rapporto massimo tra le obbligazioni garantite emesse e gli attivi ceduti a garanzia; - l’osservanza dei limiti alla cessione e delle modalità di integrazione; - l’effettività e l’adeguatezza della copertura dei rischi offerta dai contratti derivati eventualmente stipulati in relazione all’operazione; - il tendenziale equilibrio tra i flussi finanziari prodotti dal cover pool e quelli assorbiti dalle OBG emesse; b) L’Asset Monitor, soggetto terzo ed indipendente, ha l’incarico di verificare (almeno annualmente) la regolarità dell’operazione e l’integrità della garanzia in favore degli investitori; c) la funzione di revisione interna ha la responsabilità di una completa verifica (almeno annuale) dell’adeguatezza dei controlli svolti; d) i risultati delle verifiche svolte dall’Asset Monitor e dalla funzione di revisione interna del soggetto Emittente sono portati a conoscenza degli Organi aziendali. A dicembre 2010 risultano emesse sette tranche di Obbligazioni Bancarie Garantite per un ammontare complessivo di 8,15 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi ritenuti all’interno di UniCredit S.p.A.. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 197 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) NOME OPERAZIONE Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Valore delle attività sottostanti al 31/12/2010: Obbligazioni emesse al 31.12.2010: Altre forme di Credit Enhancements: Agenzie di rating: Rating: OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.) UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. UniCredit Bank AG, London Branch Funding Portafoglio mutui ipotecari residenziali esposizioni in bonis 10.917.250.751 8.150.000.000 UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo due prestiti subordinati per un importo complessivo di 12.039.325.149 euro. S & P - Moody's - Fitch Aaa - AAA - AAA Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati con clientela La crisi dei mercati finanziari originatasi nella seconda metà del 2007 ha avuto tra le sue cause principali il deterioramento dei mutui subprime statunitensi. Tale deterioramento ha comportato un generalizzato allargamento degli spread creditizi e la progressiva trasformazione del mercato del credito cartolarizzato in un mercato illiquido caratterizzato da vendite forzose. In questo scenario si è accresciuta l’esigenza da parte del mercato di disporre di informazioni in merito ai rischi assunti dalle istituzioni finanziarie con la negoziazione di prodotti strutturati di credito effettuata direttamente o attraverso società veicolo. Tale esigenza è stata sostenuta anche da diversi Organismi e Regulators internazionali e nazionali (Financial Stability Board, CEBS - Comitato dei Supervisori Bancari Europei, Banca d’Italia, CONSOB), che hanno richiesto alle Banche di arricchire la disclosure fornita, secondo una proposta derivante dall’analisi delle migliori “pratiche di buona informativa” disponibili. A partire dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata 2008, il Gruppo UniCredit ha quindi fornito tale informativa, che è stata aggiornata alla situazione in essere al 31 dicembre 2010 nella Parte E) della Nota Integrativa consolidata. Per quanto riguarda inoltre l’attività della società come originator (cedente) ed investitore in operazioni di cartolarizzazione, si rimanda al precedente capitolo C.1. Si precisa che la società non detiene altre esposizioni verso società veicolo oltre a quelle menzionate nel citato capitolo e neppure strumenti finanziari aventi come sottostante mutui residenziali statunitensi, siano essi prime, subprime o Alt-A. Di seguito si riportano le informazioni relative all’operatività in derivati con clientela. Strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela Il modello di Business connesso alla negoziazione di strumenti finanziari derivati con la clientela prevede la centralizzazione dei rischi di mercato presso la Divisione CIB, mentre il rischio creditizio viene assunto dalle Società del Gruppo che, in funzione del modello di segmentazione divisionale o geografica della clientela, gestiscono il rapporto con la stessa. In base al modello operativo di Gruppo, l’operatività in derivati di negoziazione con la clientela è quindi svolta, nell’ambito dell’autonomia operativa delle singole Società: • dalle strutture commerciali italiane che concludono operazioni in derivati OTC al fine di fornire alla clientela non istituzionale prodotti per la gestione dei rischi di cambio, tasso e prezzo. Nell’ambito di tale operatività, le divisioni F&SME e PB trasferiscono il rischio di mercato alla divisione CIB con operazioni uguali e contrarie, mantenendo il solo rischio controparte. La Banca effettua anche il servizio di collocamento e/o raccolta ordini in conto terzi di prodotti di investimento che hanno una componente derivativa implicita (ad esempio, obbligazioni strutturate); • dalla Divisione CIB che opera con clientela large corporate e istituzioni finanziarie; nell’ambito di questa operatività assume e gestisce sia il rischio di mercato che quello controparte. Il Gruppo UniCredit negozia prodotti derivati OTC su un’ampia varietà di sottostanti, quali: Tassi di interesse, Tassi di cambio, Prezzi/Indici azionari, Commodities (metalli preziosi, metalli base, petrolio e materie energetiche) e Diritti di credito. 198 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Gli strumenti derivati OTC offrono un’elevata possibilità di personalizzazione: nuovi profili di payoff possono essere costruiti mediante la combinazione di più strumenti derivati OTC (ad esempio, un IRS plain vanilla e una o più opzioni plain vanilla/esotiche). Il rischio e la complessità delle strutture così ottenute dipendono dalle caratteristiche delle singole componenti (parametri di riferimento e meccanismi di indicizzazione) e dalle modalità con cui vengono combinate. I rischi di credito e di mercato associati all’operatività in derivati OTC sono presidiati dalla competence line Chief Risk Officer (CRO) della Capogruppo e/o delle Divisioni/Società. Tale presidio viene effettuato attraverso la definizione di linee guida e policies per la gestione, misurazione e controllo dei rischi, in termini di principi, regole e processi, oltre che di determinazione dei limiti di VAR. Nell’ambito di tale operatività, le operazioni con Clientela non istituzionale non prevedono l’utilizzo di margini, mentre quelle effettuate con controparti istituzionali (nell’ambito della Divisione CIB) possono fare ricorso all’utilizzo di tecniche di credit risk mitigation (CRM) quali l’utilizzo di accordi di compensazione e/o di collateralizzazione. Le rettifiche e riprese di valore per rischio di controparte su prodotti derivati sono determinate in modo coerente alle modalità di determinazione delle valutazioni sulle altre esposizioni creditizie. In particolare: • i metodi di quantificazione delle esposizioni “in bonis” nei confronti di Clientela non-istituzionale delle Banche Commerciali Italiane sono basati su modelli che valutano le esposizioni stesse in termini di PD (Probabilità of Default) e LGD (Loss Given Default), al fine di ottenere una misurazione secondo le logiche di expected loss da utilizzare per le poste misurate al fair value; • i metodi di quantificazione sulle posizioni “non performing” si basano sul valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi stimati in base agli specifici segnali di impairment (sulla cui base vengono qualificati il timing e l’ammontare dei flussi stessi). Con riferimento alle rettifiche/riprese di valore per rischio di controparte su prodotti derivati, nel Conto Economico 2010 non sono presenti effetti signficativi. Di seguito, si analizza il dettaglio della composizione della voce 20 “attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo di stato patrimoniale e della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del passivo di stato patrimoniale. Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è preso come riferimento la definizione contenuta nella circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 utilizzata per la predisposizione del bilancio. Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti derivati che inglobano nello stesso strumento forme contrattuali tali da generare esposizione a più tipologie di rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti leva. Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” relativo ai contratti derivati ammonta a € 6.492 milioni (per un nozionale di € 191.507 milioni), di cui € 3.540 milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a € 49.521 milioni, di cui € 49.155 milioni plain vanilla (per un fair value di € 3.516 milioni) e € 365 milioni derivati strutturati (per un fair value € 24 milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a € 141.986 milioni (fair value € 2.952 milioni), di cui € 7.584 milioni riferibili a derivati strutturati (fair value € 308 milioni). Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” relativa ai contratti derivati ammonta a € 6.847 milioni (per un nozionale di € 228.552 milioni), di cui € 1.674 milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a € 47.899 milioni, di cui € 47.865 milioni plain vanilla (per un fair value di € 1.668 milioni) e € 34 milioni derivati strutturati (per un fair value di € 6 milioni). Il valore nozionale dei derivati con controparti bancarie ammonta a € 180.653 milioni (fair value € 5.173 milioni), di cui € 11.321 milioni riferibili a derivati strutturati (fair value € 403 milioni). D. Modelli per la misurazione del rischio di credito Alla fine dell’esercizio 2010 la perdita attesa sul perimetro di rischio di credito della Banca risultava pari allo 0,68% dell’esposizione totale. Tale dinamica risulta mitigata dalle posizioni deteriorate che migrano in corso d’anno, verso lo stato dei default e pertanto non entrano nel computo di tale parametro di rischio. Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha completato lo sviluppo del Modello di Portafoglio, in modo tale da adattarlo alle differenti realtà geografiche, sia nazionali che estere, nelle quali il Gruppo opera. Al 31 dicembre 2010 il capitale economico del portafoglio crediti della Banca ammontava al 3,23% della sua esposizione totale. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 199 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Sezione 2 - Rischi di mercato In generale, i rischi di mercato per una banca derivano dagli effetti delle variazioni dei prezzi o degli altri fattori di rischio di mercato sul valore delle posizioni scritte nei propri libri, sia nel caso in cui queste siano detenute nel portafoglio di negoziazione (trading book) che, alternativamente, risultino rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche (banking book). La gestione dei rischi di mercato nel Gruppo UniCredit ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le operazioni di tesoreria e di gestione della struttura patrimoniale, nella Capogruppo come nelle singole società che compongono il gruppo stesso. La Capogruppo monitora le posizioni di rischio a livello di Gruppo. Le singole società componenti il Gruppo, UniCredit S.p.A. compresa, nell’ambito delle loro specifiche responsabilità, controllano le proprie posizioni di rischio in coerenza con le politiche di supervisione del Gruppo UniCredit. Le singole società producono giornalmente rapporti dettagliati sull’andamento della loro attività e sulla rischiosità connessa, inviando la documentazione sui rischi di mercato alla Capogruppo. La responsabilità di aggregare tali informazioni e produrre la documentazione informativa sui rischi di mercato complessivi è in carico all’unità Group Market Risk della Capogruppo. Struttura organizzativa Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate. Il Comitato Rischi della Capogruppo ha funzione consultiva e propositiva circa le decisioni dell’Amministratore Delegato e nella definizione di proposte dell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione sui seguenti temi: • “risk appetite” di Gruppo inclusi obiettivi di capitalizzazione, criteri di allocazione del capitale, capacità di assunzione del rischio, “cost of equity” e politica dei dividendi nonché limiti di capitale interno; • strategie generali per l’ottimizzazione dei rischi, linee guida generali e politiche generali per la gestione dei rischi di Gruppo; • modelli interni per la misurazione di tutte le tipologie di rischio ai fini del calcolo capitale di vigilanza; • struttura dei limiti per tipologia di rischio; • politiche strategiche e piani di funding. Allo stesso modo delibera in merito a: • la definizione delle linee guida relative alle politiche finanziarie di Gruppo (strategie di gestione dell’attivo e del passivo, incluso il profilo della duration a livello Gruppo); • l’allocazione del rischio alle Business Unit ed alle Entità (UniCredit S.p.A. inclusa), linee guida e strategie specifiche relative ai rischi e conseguente definizione dei limiti per il raggiungimento degli obiettivi in termini di risk appetite e limiti per tipologia di rischio; • metodi per la misurazione e controllo dei rischi aggregati di Gruppo (derivanti dalla aggregazione delle singole tipologie di rischio); • linee guida, policies e strategie per il rischio immobiliare, il rischio su investimenti finanziari ed il rischio di business; • i piani di intervento in caso di aspetti critici evidenziati dai report di validazione iniziali e ne tempo; • tematiche inerenti l’implementazione della normativa nota come “Basilea II” così come le relative attività di progetto ed i processi. Il Comitato Rischi è composto dai seguenti membri: Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), Vice Direttori Generali, Chief Risk Officer (presiede il Comitato in assenza dell’Amministratore Delegato), Chief Financial Officer, il Responsabile Legal & Compliance, il Responsabile CEE Division Program ed il Responsabile delle Risorse Umane. Il Responsabile della Direzione Internal Audit partecipa inoltre al Comitato Rischi in qualità di uditore senza diritto di voto. A giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione ha approvato le linee guida per la riorganizzazione del Group Risk Management, con i seguenti obiettivi: • miglioramento delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (chiamati “Portfolio Risk”), attraverso centri di responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”) interamente focalizzati e specializzati sui sopraccitati rischi, da una prospettiva di Gruppo e Cross divisionale; • mantenimento della coerenza col modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e focalizzazione - da un punto di vista puramente transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate all’assunzione dei rischi, allo stesso tempo mantenendo questi “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle funzioni deputate all’assunzione dei rischi (es. Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE). Con riferimento al Market Risk in particolare è stato costituito il “Markets & Balance Sheet Risks Portfolio Management” department, responsabile di supervisionare e gestire il profilo complessivo per i rischi di mercato, bilancio e liquidità del Gruppo definendo tutte le relative strategie, metodologie e limiti. Il suddetto dipartimento si interfaccia a sua volta e coopera ai fini del monitoraggio dei rischi di mercato con le funzioni di livello c.d. “Transactional” responsabili per tutti i rischi (di mercato, ma anche di credito e operazionali) originati dalle Strategic Business Areas (SBAs)/Divisions rilevanti (CIB, PB, Retail, Treasury, Asset Management e CEE). 200 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il dipartimento “Market & Balance Sheet Risks Portfolio Management” è inoltre responsabile della misura e della gestione del rischio di mercato specificatamente per UniCredit S.p.A.. In funzione della riorganizzazione descritta, relativamente ai rischi di mercato è stata rivista la struttura dei Comitati responsabili in materia di rischi di mercato. Questa si articola su 3 livelli: • Comitati di Primo Livello: - Group Risk Committee • Comitati di Secondo Livello: - Group Market Risk Committee - Group Asset & Liabilities Committee • Comitati di Terzo Livello: - Group Transactional Markets Committee In linea generale la Capogruppo propone i limiti e le investment policy per il Gruppo e per le sue entità, compresa UniCredit S.p.A., in sintonia con il processo di allocazione del capitale in sede di elaborazione del budget annuale. Inoltre l’unità di Asset and Liability Management della Capogruppo, in coordinamento con gli altri centri di liquidità regionali, svolge l’attività di gestione dell’ALM strategico e operativo, con l’obiettivo di assicurare l’equilibrio degli assetti patrimoniali e la sostenibilità economica e finanziaria delle politiche di crescita del Gruppo nel mercato dei prestiti, ottimizzando il profilo di rischio di cambio, tasso e liquidità del Gruppo. Nel corso dell’esercizio 2010 è proseguito lo sviluppo e ampliamento dei modelli esistenti nella direzione di una sempre più accurata rappresentazione dei profili di rischio propri di portafogli di prodotti finanziari complessi. Modello interno per rischio di prezzo, tasso di interesse e cambio del portafoglio di negoziazione di vigilanza All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market risk management è finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio. Il Dipartimento Market & Balance Sheet Risks Portfolio Management è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati. Il principale strumento utilizzato per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l’approccio della simulazione storica (nuovo IMOD). Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione empirica di utili/perdite che ne deriva viene analizzata per determinare l’effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all’intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione di 500 giorni. L’utilizzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un confronto immediato con gli utili/perdite realizzati. Il nuovo IMOD è già utilizzato per la gestione del rischi, ma non è utilizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativamente alle posizioni di negoziazione. I portafogli di negoziazione sono sottoposti a stress test in base a un’ampia serie di scenari a fini di managerial reporting, descritti nel successivo paragrafo 2.8. Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (c.d. “stress testing”), si è deciso di affidare alle singole legal entity le modalità con cui effettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtà appartenenti al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mensilmente l’impatto potenziale che tali scenari potrebbero avere sul portafoglio di negoziazione globale. La tabella seguente illustra il VaR per il rischio complessivo del portafoglio di negoziazione di UniCredit S.p.A.. Per UniCredit S.p.A. l’esposizione ai rischi di mercato per il portafoglio di negoziazione non è molto volatile ed è minoritaria rispetto al portafoglio bancario. Rischiosità del portafoglio di negoziazione 31 Dicembre 2010 VaR giornaliero portafoglio di negoziazione (milioni di euro) 2010 UniCredit S.p.A. 31.12.2010 MEDIA MASSIMO MINIMO 2009 MEDIA 2,5 2,6 4,0 1,5 3,9 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 201 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) 2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai desk specialistici di detenzione del rischio di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’utilizzo dei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali, le posizioni di rischio sono monitorate e soggette a limiti attribuiti ai portafogli sulla base delle responsabilità manageriali e non puramente su criteri regolamentari. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. 2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk). Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro della propria politica di rischio di tasso d’interesse del banking book, che definisce metodologie e corrispondenti limiti o soglie di attenzione riguardo la sensitivity del margine di interesse e il valore economico per il Gruppo. Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche (banking book). Al 31 dicembre 2010 la sensitivity del margine di interesse di UniCredit S.p.A. ad una variazione istantanea e parallela dei tassi (parallel shift) di +100 pb è pari a +110 milioni (e di -96.7 milioni per una variazione di -100 pb). La sensitivity ad una variazione istantanea e parallela dei tassi (parallel shift) di +200 bps del valore economico del patrimonio al 31 dicembre 2010 è pari a 509.2 milioni. Questi risultati gestionali includono le stime di sensitività modellizzate per attivi e passivi con scadenze non ben definite, come i depositi a vista e di risparmio. Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue: • repricing risk - rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e di riprezzamento delle attività e passività della banca; i principali aspetti che caratterizzano tale tipologia di rischio sono: - yield curve risk - rischio derivante dall’esposizione delle posizioni della banca ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei rendimenti; - basis risk - rischio derivante dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili; • optionality risk - rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book. All’interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, sono stati stabiliti dei limiti che riflettono la propensione al rischio coerente con le linee guida strategiche fissate dal Consiglio di Amministrazione. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione), Sensitivity o Gap Repricing per le diverse banche/società del Gruppo, in relazione allo specifico livello di sofisticazione dell’operatività di ciascuna di esse. UniCredit S.p.A., così come ciascuna banca/società del Gruppo, si assume la responsabilità di gestire l’esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati. A tale fine vengono poste in essere operazioni sia di micro che di macro-hedge. A livello consolidato l’unità di Asset Liability Management della Capogruppo provvede: • ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shock paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva; • ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando differenti ipotesi sull’elasticità delle poste a vista; • ad effettuare analisi sul margine di interesse in ipotesi di simulazione dinamica di shocks dei livelli dei tassi di mercato; • allo sviluppo di metodologie e modelli per la migliore rappresentazione del rischio di tasso di interesse delle poste con scadenza non determinata contrattualmente (i.e. poste a vista). 202 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il Risk Management della Capogruppo esegue controlli di secondo livello sulle suddette analisi. La funzione Market and Balance Sheet Risks Portfolio Management definisce i limiti di rischio tasso attraverso la metodologia VaR e ne verifica giornalmente il rispetto. B. Attività di copertura del fair value Le strategie di copertura con l’obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario vengono attuate ricorrendo a contratti derivati, sia quotati che non quotati - questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ovvero connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività. In talune circostanze, si riconoscono gli effetti di coperture contabili specifiche connesse a titoli emessi o a singole attività finanziarie, in particolare quando classificate come disponibili per la vendita. C. Attività di copertura dei flussi finanziari In alcuni casi, si ricorre a strategie di copertura dei flussi finanziari in alternativa a quelle di copertura del fair value ai fini della stabilizzazione dei risultati di conto economico in corso e in quelli successivi. In prevalenza, le coperture utilizzate sono di natura generica e possono riferirsi anche al rischio tasso di interesse della componente core delle poste a vista. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 203 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) INFORMAZIONE QUANTITATIVA 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: EURO CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte A VISTA FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI OLTRE 10 ANNI DURATA INDETERMINATA 1 1.402.912 9.242.529 19.009.593 3.504.133 204.760 4.192.952 364.971 11.204.622 92.886 4.216.883 155.299 2.297.587 - - 36.956.919 - 40.074.619 41.075.423 39.726.918 31.762.869 9.244.449 2.791.549 2.453.872 1.492.540 11.001.954 3.852.346 6.284.785 5.647.560 12.547.171 688.048 - 107.199.107 1.165.618 - 7.561 - - - - 12.691.847 29.429.747 1.565.137 264.013 815.673 60.511 374.314 - 1.680.206 7.653.642 16.369.233 5.324.618 1.941.432 49.240 17.196 299.166 - 3.083.236 56.353.272 10.778.479 9.943.055 22.306.482 7.649.057 1.564.553 - 35.535 - - - - - - - 35.535 - - - 3.392 3.392 - - - - 21.007 - 163.141 742.693 451.693 1.475.099 32.324 960.922 - - - 20.117 - 4.962 4.962 150.209 150.209 237.107 238.183 36.689 43.027 11.835 24.538 - 536.218 9.255.008 114.935.063 131.814.637 8.866.664 12.097.775 6.785.565 5.353.454 54.798.431 37.036.505 19.286.709 11.872.596 4.265.514 8.172.676 - 204 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Dollaro USA CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte A VISTA FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI OLTRE 10 ANNI DURATA INDETERMINATA 123.216 1.420 898.496 3.203 68.288 201.080 140.268 134.547 9.492 - 112.376 - - 56.143 6.884 405 - - - - - 117.845 353.991 36.295 1.514.977 7.113 782.393 261 25.793 73.863 160 18.447 52 - 989.293 50.744 - - - - - - 197 893.026 96.792 16.724 - - - - 275.171 2.432.231 5.461.858 120.145 61.415 449.704 1.027.806 - - - 7.527.193 506.929 177.971 41.655 - - - - - - - - - - - - - - - 3.600 3.600 - - - - 23.200 658 - 224.518 - 100.332 175.408 8.232 - - - - 4.140 4.140 8.470 8.470 37.063 37.063 - - - - 10.150.978 10.779.952 165.559 423.692 255.134 66.390 508.906 290.699 561.293 28.483 12.687 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 205 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Altre valute CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 1.2 Finanziamenti a banche 1.3 Finanziamenti a clientela - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.2 Debiti verso banche - c/c - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altre 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte A VISTA FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI DA OLTRE 5 ANNI FINO A 10 ANNI OLTRE 10 ANNI DURATA INDETERMINATA 196.620 29.859 187.963 31.583 146.226 3 - 468 29.035 - - 5.247 - - - - - - - 1.628 2.389 28.515 657.387 28 105.423 7.122 126 41.475 1.080 - - 145.351 218.202 - 2.725 - - - - 21.961 721.562 106.468 - 349.478 - - - 98.865 173.009 1.805.677 500.248 1.291 - 244.204 - - - 2.323.065 533.180 187.886 - 563.999 - - - - - - - - - - - - - 4.508 - - - - - - - 412.960 144.970 1.258.066 331.515 809.253 23.236 - - - - - - - - - - 547 - 5.752.740 2.146.111 847.505 498.001 261.629 145.152 1.243.367 331.702 809.253 23.236 - - La distribuzione è operata in base all’intervallo temporale esistente fra la data del bilancio e la prima data successiva di revisione del rendimento dell’operazione. Nel caso di operazioni a tasso fisso, la durata residua è pari all’intervallo esistente fra la data del bilancio e la data di scadenza dell’operazione. 206 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Nel caso delle attività per cassa, gli ammontari riportati coincidono con il valore di Bilancio. Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’ammontare riportato, secondo il metodo della doppia entrata coincide con il controvalore di regolamento o con il Valore nozionale, rispettivamente per quelli con o senza titolo sottostante. Nel caso di opzioni la tabella riporta il delta equivalent value. 2.3 - Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali In analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad equity, commodity, OICR e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e il ricorso al security lending; strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali e derivati complessi. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. 2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancario INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo Il rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle sue controllate con finalità di stabile investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione in quanto detenute anch’esse con finalità di stabile investimento. Limitatamente a questi ultimi strumenti, i processi interni di gestione e misurazione del rischio di prezzo riproducono quanto descritto in precedenza relativamente al portafoglio di negoziazione di vigilanza. 2.5 Rischio di cambio INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati. Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali. Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO BANCARIO A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Come già scritto in precedenza, anche il rischio di cambio origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio di cambio origina da attività di trading in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti di mercato e viene costantemente monitorato e misurato utilizzando i modelli interni sviluppati dalle società che compongono il gruppo. Tali modelli vengono inoltre utilizzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato a fronte dell’esposizione a tale tipologia di rischio. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 207 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) B. Attività di copertura del rischio di cambio La Capogruppo attua una politica di copertura economica degli utili in formazione delle controllate polacche del Gruppo (le quali costituiscono le principali controllate non appartenenti all’area Euro), nonché dei dividendi relativi all’anno precedente. Tale politica di copertura si attua mediante prodotti derivati in cambi finalizzati all’immunizzazione delle fluttuazioni del tasso di cambio Euro/Zloty. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati CONSISTENZE AL 31.12.2010 VALUTE VOCI A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) DOLLARI USA STERLINE FRANCHI SVIZZERI YEN ZLOTY ALTRE VALUTE 266.995 84.732 1.973.914 3.293.165 19 180.423 58.503 23 136.577 205.454 34.106 687 200.993 264.862 15.028 32.403 167.817 17.002 35.261 3.000 434 275.123 235.154 34.521 9.807.240 2.184.507 8.524.614 432.809 1.665.027 1.325.015 3.380.194 90.906 191.591 188.089 81.088 13.609 264.056 5.045 110.446 16.560 30.405 6.942 16.352 710 669.843 65.287 14.699 11.296 389.839 389.842 42.141 42.141 - 741 744 - - 38.153.504 23.497.145 44.342.591 44.836.157 (493.566) 7.331.541 1.373.387 7.808.345 7.876.670 (68.325) 1.505.118 1.543.700 1.986.688 2.018.077 (31.389) 594.681 449.629 812.644 846.480 (33.836) 478.072 461.550 516.767 515.959 808 982.652 753.300 1.527.450 1.514.425 13.025 2.7 - Rischio di Credit Spread - Portafoglio di negoziazione di vigilanza A. Aspetti generali In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. 2.8 Stress test Gli stress test integrano i risultati dell’analisi di sensitività e di VaR al fine di valutare i rischi potenziali in un modo diverso. Lo stress test esegue la valutazione di un portafoglio in riferimento sia a scenari semplici (in cui si ipotizza una variazione in singoli fattori di rischio) sia a scenari complessi (nei quali si prefigurano variazioni simultanee in più fattori di rischio). Qui si riportano descrizione e risultati degli scenari complessi, che integrano la variazione dei fattori di rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo, rischio di cambio e rischio di credit spread. Per descrizione e risultati degli scenari semplici, fare riferimento ai paragrafi 2.1, 2.3, 2.5, 2.7. 208 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Scenario “Greece Default” Lo scenario Greece Default è stato introdotto all’inizio del 2010 come conseguenza delle crescenti preoccupazioni circa la prospettiva che la crisi greca possa portare ad un default del debito sovrano greco. Come conseguenza di tale default, si ipotizza che l’impatto negativo sia maggiore sul debito sovrano dei paesi periferici europei rispetto ad altri paesi UE. Si valuta che i paesi maggiormente sotto pressione sarebbero i paesi dell’area CEE e la Turchia. Si prevede, inoltre, un flight-to-quality verso il debito della Germania e degli Stati Uniti. Per tenere conto della bassa liquidità nel mercato l’orizzonte temporale di questo scenario è stato esteso fino a coprire un intero trimestre. In termini di variabili macro-economiche questo scenario assume: - un deterioramento generale dei Credit Spread indipendentemente dal rating e dal settore, con particolare sofferenza nel caso dei ratings più bassi; - un crollo dei mercati azionari europei; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli azionari. Si prevede invece un leggero aumento di valore del mercato USA; - irripidimento della curva dei tassi di interesse USD e simultaneo appiattimento della curva EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle volatilità dei tassi di interesse; - un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR. Scenario “Sovereign Debt Tension” In questo scenario, introdotto nel Giugno 2010, si ipotizza l’avvio di un processo di escalation di crisi del debito sovrano. In alcuni paesi europei (ad esempio Spagna), le preoccupazioni circa la vulnerabilità delle banche e la solvibilità del governo potrebbero alimentarsi a vicenda in una combinazione potenzialmente esplosiva. A livello dell’eurozona, lo stress sul mercato del debito sovrano dei paesi cosiddetti “periferici” costituisce una minaccia sui bilanci di molte banche in altri paesi europei. In tale scenario, la crisi del debito sovrano dell’UME avrebbe, allo stesso tempo, effetti a cascata sull’economia USA e la flight-to-quality porterebbe ad una corsa verso i bond su entrambe le sponde dell’Atlantico. In termini delle variabili dei mercati finanziari, questo scenario assume: - Credit Spread: per i governativi la maggiore avversione al rischio implicherebbe per gli emittenti core un restringimento degli spread rispetto ai tassi swap, mentre i paesi periferici dell’UE sarebbero sottoposti ad una notevole pressione, con conseguente allargamento degli spread. In generale, i Credit Spread s’impennerebbero fino ai livelli sperimentati durante la crisi Lehman, con particolare sofferenza da parte dei titoli finanziari; - un crollo dei mercati azionari mondiali; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli azionari; - un appiattimento delle curve dei tassi di interesse USD e EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle volatilità dei tassi di interesse; - un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR; deprezzamento delle monete dell’area CEE rispetto all’EUR. Scenario “Widespread Contagion” Questo scenario, introdotto nel Dicembre 2010, ipotizza una escalation della crisi del debito fino ad un livello sistemico, con diffusione del contagio a Spagna e Italia. L’acquisto su larga scala da parte dell’ECB di bond governativi non è in grado di fermare l’allargamento degli spread sovrani, con conseguente crollo dei mercati finanziari dell’eurozona e massiccio peggioramento delle condizioni in tutta l’area europea. Lo shock finanziario è amplificato dal forte legame tra i paesi dell’area europea e determina a sua volta una recessione più profonda rispetto a quella prevista nello scenario “Sovereign Tension”. Al di fuori dell’eurozona, le condizioni finanziarie si inaspriscono, ma la dimensione dello stress di mercato non è sufficiente a scatenare una recessione su larga scala. Questo scenario assume, per le variabili macro-economiche, le seguenti variazioni: - l’ECB reagisce abbassando il tasso di rifinanziamento di 50 pb mentre i tassi EUR/USD a medio/lungo termine crollano (flight-to-quality), determinando così un appiattimento delle curve, in risposta al deterioramento delle previsioni di crescita ed inflazione. Si attende un irripidimento della curva GBP, riflettendo così la percezione negativa da parte degli investitori sulla capacità di ottenere un consolidamento ulteriore dal punto di vista fiscale; - sul lato FX, la Fed riuscirebbe solo marginalmente a contenere l’abbassamento del cambio EUR-USD; anche il cambio EUR-GBP subirebbe una riduzione paragonabile, essendo considerata la sterlina una copertura per l’UME. Sia JPY che CHF mostrerebbero un significativo apprezzamento; - per quanto concerne i Credit Spread, si prevede un deciso allargamento per i governativi (soprattutto per i PIIGS) con l’eccezione di Germania e USA (flight-to-quality); gli spread dei finanziari e dei corporate si allargherebbero di conseguenza; - la maggiore avversione al rischio costituirebbe un fattore penalizzante per gli asset più rischiosi, pesando maggiormente sulla performance dei principali indici azionari che sperimenterebbero anche un maggiore livello di volatilità. Stress Test sul portafoglio di negoziazione 31 Dicembre 2010 Scenario (milioni di euro) 2010 31.12.2010 UniCredit Spa GREECE DEFAULT SOVEREIGN TENSION WIDESPREAD CONTAGION -15 -70 -136 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 209 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) 2.9 Gli strumenti finanziari derivati A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 303.531.075 9.695.257 284.897.641 8.838.333 99.844 1.142.663 1.140.975 1.688 37.835.238 1.332.434 749.317 35.753.487 17.464 342.526.440 274.931.404 927.806 187.246.742 73.605 187.173.137 2.676.646 2.676.646 17.401.673 374.739 63.189 16.963.745 11.307 207.336.368 194.266.232 1.855.611 ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI 1. Titoli di debito e tassi d’interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures d) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale Valori medi 31.12.2009 OVER THE COUNTER A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura CONSISTENZE AL 31.12.2010 ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI 1. Titoli di debito e tassi d’interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale Valori medi 210 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2009 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 156.525.650 595.801 155.929.849 13.000 13.000 12.085.890 3.007.035 9.078.855 168.624.540 167.918.752 - 136.958.213 486.238 136.471.975 6.548 6.548 30.248.202 3.672.187 26.576.015 167.212.963 138.550.425 - A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.2 Altri derivati CONSISTENZE AL 31.12.2010 ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI 1. Titoli di debito e tassi d’interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale Valori medi 31.12.2009 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 45.979.648 407.150 45.572.498 15.585.171 14.288.707 1.296.464 16.043.092 219.970 966.375 14.856.747 658 77.608.569 51.382.756 - 7.631.541 668.455 6.963.086 16.153.872 16.153.872 1.371.529 377.278 994.251 25.156.942 29.131.410 - A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE POSITIVO CONSISTENZE AL 31.12.2010 PORTAFOGLI / TIPOLOGIA DI DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione a fini vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 31.12.2009 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 5.386.872 138.042 4.652.994 103.505 465.257 27.074 3.199.907 9.034 2.839.167 133.117 218.589 964.128 157.447 697.422 21.599 67.678 19.982 9.550.907 - 2.193.796 311.546 1.738.648 10.580 133.022 4.202.838 335 3.395.537 48.608 758.358 671.319 410.797 247.502 13.020 7.067.953 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 211 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE NEGATIVO CONSISTENZE AL 31.12.2010 PORTAFOGLI / TIPOLOGIA DI DERIVATI 31.12.2009 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 5.518.547 150.129 4.792.569 109.477 439.283 27.089 3.576.863 7.948 3.210.332 304.121 54.462 1.274.662 157.447 806.574 128.033 106.152 76.456 10.370.072 - 2.085.319 122.932 1.883.975 524 77.888 3.585.295 22.967 3.070.437 450.334 41.557 816.668 410.943 247.492 158.233 6.487.282 - A. Portafoglio di negoziazione a fini vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETÀ FINANZIARIE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI 446 - 2.185.346 105.632 10.272 27.129 209.072.211 1.401.142 3.310.398 1.068.174 68.750.585 2.101.745 1.551.064 745.342 4.226 62 - 22.963.709 1.161.288 45.584 153.832 554.552 4.829 110 1.024 - - 1.018.435 101.186 14.274 65.465 1.068 316 64 35.670 2.193 2.301 61.242 7.833 3.037 4.366 26.247 3.306 514 2.079 - - 34.678.373 450.369 516.209 365.024 267.589 89.396 402 508 - 2.876.618 58.336 61.999 50.210 12.657 172 453 128 - - 8.744 1.496 183 874 - - 8.717 142 1.472 872 3 2 3 - 1. Titoli di debito e tassi d’interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 2. Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 3. Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 4. Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 212 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE 1. Titoli di debito e tassi d’interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 2. Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 3. Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 4. Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETÀ FINANZIARIE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - - 198.736.767 3.538.818 3.824.049 1.461.838 938.346 13.903 44.376 8.610 - - 2.830.184 163.380 8.136 - - 8.640.448 144.995 96.834 708.050 13.370 20 - - 6.944.353 117 124.814 565.333 - - 28.004.693 445.850 592.621 228.618 - - 14.305 369 214 - 109.985 5.236 4.014 - 658 19.982 - - - - - - A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 FINO A 1 ANNO OLTRE 1 ANNO E FINO A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI TOTALE 162.390.299 125.112.256 855.953 36.404.626 17.464 61.947.300 35.944.474 956.333 25.045.835 658 224.337.599 143.604.871 71.918.871 70.699.239 286.710 932.922 116.050.361 101.999.999 11.960.460 2.089.902 187.969.232 99.340.640 108.217.270 107.719.581 497.689 68.235.449 64.560.825 2.681.378 993.246 176.452.719 156.760.756 342.526.440 303.531.076 1.142.663 37.835.237 17.464 246.233.110 202.505.298 15.598.171 28.128.983 658 588.759.550 399.706.267 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 213 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) B. DERIVATI CREDITIZI B1. Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE A FINI DI VIGILANZA CATEGORIE DI OPERAZIONI 1. Acquisti di protezione a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri Totale 31.12.2010 Valori medi Totale 31.12.2009 2. Vendite di protezione a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri Totale 31.12.2010 Valori medi Totale 31.12.2009 PORTAFOGLIO BANCARIO SU UN SINGOLO SOGGETTO SU PIÙ SOGGETTI (BASKET) SU UN SINGOLO SOGGETTO SU PIÙ SOGGETTI (BASKET) - - 412 412 550 683 269.695 269.695 134.848 - - - 412 412 105.789 211.166 - B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE POSITIVO CONSISTENZE AL PORTAFOGLI / TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri B. Portafoglio bancario a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri Totale 31.12.2010 31.12.2009 545 545 77 77 77 545 B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE NEGATIVO CONSISTENZE AL PORTAFOGLI / TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri B. Portafoglio bancario a) Credit default products b) Credit spread products c) Total rate of return swap d) Altri Totale 214 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 545 545 545 77 77 77 B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE CONSISTENZE AL 31.12.2010 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETÀ FINANZIARIE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - - - - - - - - - - - - - - - - 269.695 - - - - 412 545 - - 412 545 - - - - Negoziazione di vigilanza 1) Acquisto protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 2) Vendita protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura Portafoglio bancario 1) Acquisto protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 2) Vendita protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza A.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata” A.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata” B. Portafoglio bancario B.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata” B.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata” Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 FINO A 1 ANNO OLTRE 1 ANNO E FINO A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI TOTALE - 824 824 824 1.367 269.695 269.695 269.695 - 270.519 270.519 270.519 1.367 C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI Non ci sono dati da segnalare. Sezione 3 - Rischio di liquidità Nel 2011 UniCredit S.p.A. si è evoluta principalmente dalla funzione di Holding a Banca operativa. Ad ogni modo da una prospettiva di gestione della liquidità i cambiamenti non sono stati molto profondi dal momento che le consociate italiane non avevano accesso diretto al mercato e tutti i flussi di liquidità erano già gestiti attraverso UniCredit S.p.A.. UniCredit S.p.A. ha un doppio ruolo e agisce come fulcro sia per il business italiano che come capogruppo di tutte le entità del gruppo. Il suo ruolo di gestione del rischio di liquidità è ulteriormente dettagliato nella sezione del consolidato. UniCredit S.p.A. è uno dei quattro centri di liquidità del gruppo ed è il fulcro centrale per le sue divisioni e per le consociate Italiane e Irlandesi. Ovviamente il centro liquidità italiano è governato dalla struttura di gestione del rischio di liquidità di gruppo. Annualmente il piano di finanziamento di gruppo include una sezione specifica per Liquity Center Italia. Per ulteriori dettagli su approcci metodologici che la Banca utilizza per misurare il suo rischio di liquidità, si prega fare riferimento alla sez.3 della Nota integrativa del Bilancio Consolidato - Parte E - Rischio di liquidità. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 215 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Euro CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni “fuori bilancio” C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate A VISTA DA OLTRE 1 GIORNO A 7 GIORNI DA OLTRE 7 GIORNI A 15 GIORNI DA OLTRE 15 GIORNI A 1 MESE 969 7.129 - 1.418.233 2.340 - 1.609.908 732 - 607.546 34.817 - 952.701 56.481 - 1.401.513 2.043.691 5.120.607 5.019.241 6.757.963 48.946.947 5.978.370 3.328.861 13.618.807 10.283.286 112.045.784 4.092.809 1.247.168 593.652 181.404 1.859.561 426.033 1.650.275 1.418.924 1.428.691 529.459 338.632 57.182 238.890 202.408 642.009 13.990.746 1.124.373 4.970.852 4.371.666 8.971.929 9.458.561 4.269.054 7.486.519 1.265.980 7.272.017 4.961.879 - 2.855.763 5.854.340 1.213 1.609.743 108.159 1.390.791 176.621 3.681.141 655.154 1.682.040 415.549 1.331.130 697.768 1.757.978 290.774 1.187.025 10 10 4.809.901 4.804.537 19.166 12.052 82.003 56.889 272.839 155.206 1.178.988 1.066.318 983.204 870.909 1.782.113 1.823.258 - 15.494 - 459.803 11.142.297 11.017.161 28.000 300.000 125.135 1.300 5.698 124.804 - - - - 4.717.322 34.475.194 3.073.573 - 4.910.705 - 3.722.042 - 2.534.638 - 2.405.550 - 1.037.034 - 6.952.115 412 5.122.626 - 686.545 686.544 28.586 - 314 8.985 1.407 9.944 21.855 32.874 32.802 - 216 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. DA OLTRE DA OLTRE 1 MESE FINO 3 MESI FINO A 3 MESI A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI 236.281 296.613 - 1.084.054 749.395 312.006 12.146.667 5.963.442 - 5.571.958 8.193.084 360.030 - 195.168 470.570 302.082 195.733 - 17.976.953 10.244.424 13.690.729 58.614.807 78.071.367 22.273 25.000 35.663 OLTRE DURATA 5 ANNI INDETERMINATA 480.615 384.578 - 48.465.623 35.233.944 2.908.036 9.026.819 - 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Dollaro USA CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni “fuori bilancio” C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate A VISTA DA OLTRE 1 GIORNO A 7 GIORNI DA OLTRE 7 GIORNI A 15 GIORNI DA OLTRE 15 GIORNI A 1 MESE DA OLTRE 1 MESE FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI 195 - - - - 485 - - 84.707 140.268 119 - 38.429 87.748 25 - 54.240 56.323 241.898 226.337 95 15.517 33.841 392.625 71.068 996.831 74.863 501.678 248.768 442.492 137.870 271.632 561.293 116.882 - 2.458.288 970.669 - 2.294.390 107.165 543.267 999.192 257.905 2.528.203 1.139.408 67.251 1.351.063 1.027.797 525.532 2.815.083 119.957 98.545 482.186 61.368 17.679 252.966 273.892 1.347 419 - - 247.728 - - - - - - 1.477.510 - 6.981.910 19.279.311 6.566.962 17.577.872 3.096.694 2.901.429 1.308.975 1.031.829 668.902 609.924 226.733 269.518 17.426 16.433 1.479 15.594.720 10.273.338 1.496 12.956.615 8.651.944 OLTRE DURATA 5 ANNI INDETERMINATA 99.647 99.373 - 12.981 1.218 441 3.714 6.100 940 17.744 3.204 31.425 9.097 - 5.835 - 521.550 - 237.988 237.988 22.452 385.571 112.259 1.268 - - - - 10.092 111.195 2.643 48.938 271.659 421.212 422.920 794.600 340.730 23.051 2.423.989 - - - - - - - - 23.051 923 - - - 196 - 2.170 - 3.065 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 217 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Valuta di denominazione: Altre valute CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni “fuori bilancio” C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate A VISTA DA OLTRE 1 GIORNO A 7 GIORNI DA OLTRE 7 GIORNI A 15 GIORNI DA OLTRE 15 GIORNI A 1 MESE DA OLTRE 1 MESE FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI - - - - - - - 3 - 58.894 - - 196.615 9.052 8.281 155.456 20.995 6.737 96.911 168.133 55.088 330.273 20.893 62.654 163.470 52.438 55.008 469 16.711 - 240.826 163.678 225 898.772 457.327 40.652 - 173.126 111.109 46.454 - 376.171 270.217 550.101 - 356.443 102.992 1.119.619 - 499.843 106.540 121.535 - 1.290 3.262 573.249 - 377 29.935 1.124.171 6.740 617.753 - 10.008 10.124 2.039.150 1.829.552 347.487 291.157 2.160.706 1.247.248 2.135.465 277.197 1.387.831 515.377 1.157.726 639.118 1.624.566 699.000 812.058 26.041 10 1.198 2.777 - - - - - - - - - 168.414 - 202.596 278.068 - - 87.133 5.809 - - - - 74.588 260.404 23.149 - - 24.152 - 514 - 3.291 - 11.615 - 122.540 - 555 - 15 15 390 - - - 7 41 139 - - - OLTRE DURATA 5 ANNI INDETERMINATA Si precisa che la Banca è originator di operazioni di cartolarizzazione nelle quali ha sottoscritto all’atto dell’emissione la totalità delle passività emesse dalle società veicolo (cosiddette “auto-cartolarizzazioni”). L’ammontare delle attività sottostanti al 31 dicembre 2010 è pari a euro 21.521.327. Le caratteristiche di tali operazioni sono riportate nelle schede pubblicate nel capitolo C.1 operazioni di cartolarizzazioni della precedente sezione 1 - Rischi di credito. 218 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 4 - Rischi operativi INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Definizione di rischio operativo Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell’azienda, interruzioni dell’operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi. Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi Il Gruppo UniCredit ha definito sistema di gestione dei rischi operativi l’insieme di politiche e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nel Gruppo e nelle Entità controllate. Le politiche di rischio operativo, applicabili a tutte le Entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. La Capogruppo coordina le Entità del Gruppo secondo quanto stabilito nella normativa interna e nel manuale di controllo dei rischi operativi. Specifici comitati rischi (Comitato Rischi, Comitato Rischi Operativi e Reputazionali) sono costituiti per monitorare l’esposizione, le azioni di mitigazione, le metodologie di misurazione e di controllo. Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di rischio sono responsabilità del Operational & Reputational Risks Portfolio Management department di Capogruppo e sono applicate dalle Entità del Gruppo, compresa UniCredit S.p.A.. Elemento cardine del sistema di controllo è l’applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo dei rischi e la misurazione del capitale. La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dall’Operational & Reputational Risks Portfolio Management department. Il Gruppo UniCredit ha ottenuto nel mese di marzo 2008 l’autorizzazione all’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del capitale a fronte dei rischi operativi. Struttura organizzativa L’Alta Direzione è responsabile per l’approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework di Gruppo dei rischi operativi, per la verifica dell’adeguatezza del sistema di misurazione e controllo e viene informata regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l’esposizione ai rischi operativi, con l’eventuale supporto di appositi comitati rischi. Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo, presieduto dal responsabile del Group Risk Management Control è composto di membri permanenti e membri ospiti. La composizione del Comitato è stata rivista nel 2010, anche alla luce dei cambiamenti nella struttura organizzativa del Group CRO department. La missione del Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo per quanto riguarda i rischi operativi è di formulare proposte e pareri per il Comitato Rischi di Gruppo per: • il risk appetite di Gruppo, compresi gli obiettivi e criteri di allocazione del capitale per i rischi operativi nel Gruppo; • la struttura e definizione dei limiti per i rischi operativi e l’allocazione alle Business Units, alle Entità del Gruppo e alle portfolios; • l’approvazione iniziale e modifiche fondamentali ai sistemi di controllo e misurazione dei rischi e gli applicativi per i rischi operativi, compresi possibili piani di azione, processi, IT e requisiti per la qualità dei dati, con il supporto delle autorizzazioni interne relative; • strategie globali per l’ottimizzazione dei rischi operativi, “Governance Guidelines” e “Policies” per la gestione dei rischi operativi nel Gruppo; • piani di azione per affrontare possibili criticità rilevate nel sistema di controllo e misurazione dei rischi da “Group Internal Validation” e nelle attività dell’Internal Audit; • aggiornamenti su attività progettuali riguardanti Basilea 2 e i rischi operativi; • attività relative all’ICAAP per i rischi operativi; • il report regolamentare annuale dell’Internal Validation. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 219 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo limitato ai rischi operativi ha invece funzioni deliberanti per: • le “Policies” dedicate ai rischi operativi; • le azioni correttive per il bilanciamento delle posizioni di rischio operativo a livello di gruppo, comprese le azioni di mitigazione pianificate, entro i limiti definiti dai organi competenti; • le strategie assicurative a livello di Gruppo, compresi i rinnovi, massimali e franchigie; • approvazione iniziale e modifiche fondamentali alle metodologie di controllo e misurazione dei rischi, con il supporto delle autorizzazioni interne relative. L’Operational & Reputational Risks Portfolio Management department di Capogruppo fa capo al Group Risk Management (Group CRO) e supervisiona e gestisce il profilo complessivo dei rischi operativi e reputazionali del Gruppo attraverso la definizione delle relative strategie, metodologie e limiti. Per quanto riguarda la funzione di rischi operativi, il dipartimento si articola in tre unità organizzative. • l’unità di Operational Risk Methodologies and Control è responsabile per la definizione delle metodologie, del calcolo del capitale a rischio operativo di Gruppo e le linee guida per il controllo dei rischi operativi e ha inoltre un ruolo di supporto e controllo nei confronti delle funzioni di Operational Risk Management delle Entità per verificare il rispetto degli standard di Gruppo nella realizzazione dei processi e delle metodologie di controllo; • l’unità di Operational Risk Strategies and Mitigation è responsabile per la definizione e monitoraggio dei limiti di rischio e la identificazione delle strategie e misure correttive e il monitoraggio delle relative implementazioni; • l’unità Operational Risk Management è responsabile per l’implementazione e mantenimento del sistema di gestione dei rischi operativi nella Capogruppo, UniCredit S.p.A.. Questa unità, così come le funzioni di Operational Risk Management nelle Entità controllate, fornisce formazione specifica sui rischi operativi al personale, che può anche avvalersi di programmi di formazione disponibili via intranet ed è responsabile per la corretta realizzazione degli elementi del framework di Gruppo. Esistono inoltre unità dedicate nelle divisioni F&SME, CIB e PB, responsabili per l’implementazione e manutenzione del framework nel proprio perimetro di riferimento. Convalida interna In ottemperanza ai requisiti regolamentari è stato istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della unit Pillar II Risks and Operational Risk Validation, all’interno del Group Internal Validation department. Le metodologie di Gruppo per la misurazione e allocazione del capitale a rischio sono convalidate a livello di Capogruppo dalla unità sopraccitata, mentre l’implementazione del sistema di controllo e gestione dei rischi operativi nelle Entità controllate è valutata dalle funzioni locali di Operational Risk Management seguendo le istruzioni e linee guida emesse dal Group Internal Validation department. I risultati delle valutazioni locali sono rivisti annualmente dal Group Internal Validation department che esegue ulteriori analisi su dati e documentazione. Report dettagliati vengono poi sottoposti al CRO di Gruppo per l’emissione di specifiche Non Binding Opinion alle Entità. I report di convalida locale, insieme alla opinion della Capogruppo e al report dell’Internal Audit, sono presentati per approvazione ai competenti Organi delle Entità controllate. I risultati dell’attività di convalida, sia a livello di Capogruppo sia delle singole Entità, sono consolidati annualmente nel Group Validation report che, insieme alla relazione annuale dell’Internal Audit, è presentato al Consiglio di Amministrazione di UniCredit. Un reporting regolare sulle attività di convalida è inoltre indirizzato al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo. Reporting Un sistema di reporting è stato sviluppato dalla Capogruppo per informare l’Alta Direzione e gli organi di controllo interno in merito all’esposizione ai rischi operativi e alle azioni intraprese per mitigarli. In particolare, con periodicità trimestrale, vengono forniti aggiornamenti sull’andamento delle perdite operative, la stima del capitale a rischio, le principali iniziative intraprese per la mitigazione dei rischi operativi nelle varie aree di business e le perdite operative sofferte nei processi creditizi (cd. Perdite “crosscredit”). Una sintesi sull’andamento degli indicatori di rischio più significativi viene elaborata con cadenza mensile. Al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali vengono inoltre presentati i risultati delle principali analisi di scenario svolte a livello di Gruppo e le relative azioni di mitigazione intraprese. Gestione e mitigazione del rischio La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati e nella gestione delle relative politiche assicurative, con l’identificazione di idonee franchigie e limiti, mentre la verifica regolare dei piani di continuità operativa assicura la gestione del rischio operativo nei casi di interruzione dei principali servizi. Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali rivede inoltre i rischi rilevati dalla funzione Operational Risk, con il supporto delle funzioni interessate, e verifica le iniziative di mitigazione. 220 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sistema di misurazione e allocazione del capitale UniCredit ha sviluppato un metodo interno per la misurazione del requisito di capitale. Questo è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni (consortili e pubblici), dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio. Il calcolo viene effettuato utilizzando come classi di rischio le tipologie di evento operativo. Per ogni classe di rischio, la severità e la frequenza delle perdite sono stimate separatamente per arrivare alla distribuzione delle perdite annue tramite simulazione, tenendo conto della copertura assicurativa. La distribuzione di severità viene stimata su dati interni, dati esterni e dati generati tramite analisi di scenario, mentre la frequenza è stimata sui soli dati interni. Per ognuna delle classi, si applica una correzione in funzione degli indicatori di rischio operativo. Le distribuzioni di perdita annua, ottenute per ciascuna classe di rischio, sono aggregate tramite funzioni copula. Il capitale di rischio è quindi calcolato sulla distribuzione aggregata delle perdite ad un livello di confidenza del 99,9% a fini regolamentari e ad un livello del 99,97% a fini di capitale economico. Tramite meccanismi di allocazione si identificano i requisiti di capitale delle Entità controllate, riflettendo l’esposizione ai rischi operativi. L’approccio AMA ha ricevuto formale approvazione da parte dell’Autorità di Vigilanza ed il piano di roll out attualmente prevede l’estensione di tale metodo a tutte le Entità rilevanti del Gruppo entro il 2012. Le Entità o segmenti di attività non ancora autorizzate all’utilizzo dei metodi avanzati contribuiscono al requisito patrimoniale consolidato sulla base del metodo standard (TSA) o base (BIA). INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Si riporta di seguito la composizione percentuale delle fonti di rischio operativo per tipologia di evento, secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale e recepito dalle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche emanata da Banca d’Italia nel dicembre 2006 (circ. 263) e successivi aggiornamenti. Le classi di riferimento sono le seguenti: - frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della banca; - frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca; - rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie; - clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato; - danni materiali da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici; - interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell’operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi; - esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori. COMPOSIZIONE PER TIPO DI EVENTO Clientela Esecuzione Rapporto di lavoro Frode interna Sistemi IT Frode esterna Danni materiali Totale PERCENTUALE 52,0% 24,0% 5,0% 10,6% 0,2% 8,1% 0,1% 100,0% Nel corso del 2010, la principale fonte di manifestazione di rischi operativi è risultata essere la categoria “Clientela, prodotti e prassi professionali” che include le perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato. La seconda categoria, per ammontare delle manifestazioni delle perdite, corrisponde alle perdite dovute a errori nella esecuzione, consegna e gestione dei processi a causa di carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi. Si sono altresì manifestate, in ordine decrescente di incidenza, perdite relative a frode interna, frode esterna e perdite derivanti da eventi relativi ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro. Rappresentano le categorie di rischio residuali quelle che riguardano danni ai beni materiali e quelli relativi ai guasti dei sistemi IT. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 221 Parte F - Informazioni sul Patrimonio Sezione 1 - Il Patrimonio dell’impresa Sezione 2 - Il Patrimonio e i coefficienti di vigilanza 224 226 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 223 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte F - Informazioni sul Patrimonio (importi in migliaia di €) Sezione 1 - Il Patrimonio dell’impresa A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA UniCredit S.p.A. assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale (regolamentare ed economico) in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo della Banca e, in particolare: • nei processi di piano e budget: - formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; - analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business unit; - assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; - analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti; - elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy; • nei processi di monitoraggio: - analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati gestionali per uso interno ed esterno; - analisi e controllo dei limiti; - analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali. La Banca, infatti, si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi di creare valore in modo tale da massimizzare il ritorno per i propri azionisti in termini di dividendi e capital gain (total shareholder return) attraverso l’allocazione del capitale alle differenti linee di attività e business unit in funzione degli specifici profili di rischio e l’adozione di una metodologia basata sulla misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) che predispone, a supporto dei processi di pianificazione e controllo, una serie di indicatori in grado di unire e sintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare. Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza rilevante nella definizione delle strategie perché esso rappresenta l’oggetto della remunerazione attesa dagli azionisti nel loro investimento nel Gruppo e perché è una risorsa su cui insistono anche limiti esogeni imposti dalla normativa di vigilanza. Nel processo di allocazione, le definizioni di capitale utilizzate sono: • capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deve essere remunerata almeno pari alle aspettative (costo dell’equity); • capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo - capitale allocato) o ha fronteggiato (a consuntivo - capitale assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore. Il capitale a rischio dipende dalla propensione al rischio e discende dal livello di capitalizzazione obiettivo definito anche in funzione del merito creditizio del Gruppo. Esso è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui il capitale a rischio è definito come capitale economico, dall’altra la normativa di vigilanza, per cui il capitale a rischio è definito come capitale regolamentare. In particolare: • Il capitale economico è la quota parte di patrimonio effettivamente a rischio misurata con modelli probabilistici secondo un determinato intervallo di confidenza; • Il capitale regolamentare è la componente del patrimonio di vigilanza (total capital) rappresentata dal patrimonio netto (core equity o core tier 1) posta a rischio misurata secondo la normativa di vigilanza. Il capitale economico ed il capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie di rischio. Il primo discende dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, il secondo da schemi definiti nella normativa di vigilanza. La coerenza tra le due differenti definizioni di capitale a rischio si ottiene rapportando le due grandezze in relazione al merito creditizio obiettivo del Gruppo (AA- S&P), che corrisponde ad una probabilità di default pari allo 0,03%. Pertanto il capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire con il 99,97% di probabilità (intervallo di confidenza) gli eventi avversi, mentre il capitale regolamentare è quantificato in base ad un core tier 1 ratio target in linea con i principali gruppi bancari internazionali aventi almeno il rating obiettivo. Nel processo di allocazione viene quindi applicata la logica del “doppio binario”, ossia considerando sia il capitale economico che il capitale regolamentare (core tier 1), sia a livello consolidato sia a livello di linea di attività/business unit. La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione, Strategia e Capital Management, ha la finalità di definire il livello di patrimonializzazione obiettivo per il Gruppo e le sue società nel rispetto dei vincoli normativi e della propensione al rischio. Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei ratios patrimoniali di Vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all’ottenimento degli obiettivi. 224 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione del patrimonio di vigilanza (core tier 1, tier 1, lower e upper tier 2 e tier 3 capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weighted asset” (RWA). La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale di rischio e degli strumenti ibridi di patrimonializzazione più idonei al conseguimento degli obiettivi. In caso di deficit di capitale, sono indicati i gap da colmare e le azioni di “capital generation” misurandone il costo e l’efficacia attraverso la metodologia di Rapm. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo di sintesi della unità operativa Capital Management per gli aspetti regolamentari, contabili, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro evoluzioni normative1, in modo che siano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate a realizzare le azioni. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Per altre informazioni relative al Patrimonio di UniCredit S.p.A., si veda la Parte B) Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200. B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione VOCI/VALORI 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre (*) 4. Strumenti di capitale 5. (Azioni proprie) 6. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Attività immateriali - Copertura di investimenti esteri - Copertura di flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d’esercizio Totale 31.12.2010 31.12.2009 9.648.791 39.322.433 7.663.632 1.362.821 1.439.181 1.144.946 (1.221.306) 6.300.811 (2.440) 355.375 (164.379) 242.734 277.020 783.343 57.771.134 8.389.870 36.581.540 8.712.157 1.862.246 1.434.080 1.679.802 (1.251.636) 6.849.911 (2.440) 359.821 143.842 (61.041) 277.020 51.001 54.091.949 (*) Le “Riserve di utili - altre” comprendono la “Riserva azioni proprie” (2.440 mila), originariamente costituita con prelievo dalla voce “Sovrapprezzi di emissione”. B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2010 1 ATTIVITÀ/VALORI RISERVA POSITIVA RISERVA NEGATIVA 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale 12.015 156.642 4.382 173.039 (334.987) (1.514) (917) (337.418) 31.12.2009 TOTALE RISERVA POSITIVA RISERVA NEGATIVA TOTALE (322.972) 155.128 3.465 (164.379) 83.426 103.427 15.757 202.610 (52.104) (1.880) (4.784) (58.768) 31.322 101.547 10.973 143.842 Per esempio Basilea II/III, IAS/IFRS ecc. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 225 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte F - Informazioni sul Patrimonio (SEGUE) B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue 31.12.2010 1. Esistenze iniziali 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni di cui: operazioni di aggregazione aziendale (*) 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE QUOTE DI O.I.C.R. FINANZIAMENTI TOTALE 31.322 16.533 13.549 2 2 2.982 (1.107) 370.827 347.988 22.363 476 (322.972) 101.547 71.786 50.562 767 767 20.457 18.015 18.205 9.976 2.032 6.197 155.128 10.973 21.393 5.273 22.652 19.143 3.509 (6.532) (6.532) 28.901 12.446 15.686 769 3.465 - 143.842 109.712 69.384 23.421 19.910 3.511 16.907 10.376 417.933 370.410 2.032 38.049 7.442 (164.379) Le variazioni esposte differiscono da quelle riporatate nel Prospetto della redditività complessiva per effetto dell’inclusione nella presente tabella operazioni di aggregazione aziendale. (*) il punto 2.3 Altre variazioni - di cui operazioni di aggregazione aziendale comprende le riserve con saldo negativo rivenienti dall’operazione One4C. Sezione 2 - Il Patrimonio e i coefficienti di vigilanza 2.1 Patrimonio di vigilanza A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Le principali caratteristiche contrattuali degli strumenti innovativi che, assieme al capitale ed alle riserve, rientrano nel calcolo del patrimonio di base e del patrimonio supplementare sono riportate nelle tabelle che seguono. 1. Patrimonio di base Caratteristica degli strumenti subordinati SCADENZA MONETA TASSI CLAUSOLE DI RIMBORSO ANTICIPATO IMPORTO NOMINALE ALL’UNITÀ DI VALUTA APPORTO AL PATRIMONIO DI DI VIGILANZA AL 31.12.2010 (€/000) CALL 27.10.15 750.000.000 749.574 CALL 27.10.15 CALL 27.06.18 300.000.000 210.000.000 348.533 243.973 CALL 10.12.19 250.000.000 250.000 CALL 21.07.20 500.000.000 496.293 Strumenti innovativi di capitale 1) Perpetual EURO 2) Perpetual 3) Perpetual GBP GBP 4) Perpetual EURO 5) Perpetual Totale strumenti innovativi di capitale (Tier I) EURO 226 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 4,028% p.a. per i primi 10 anni - dopo euribor 3m + 176 b.p.s. 5,396% p.a. per i primi 10 anni - dopo sterling libor 3m + 176 b.p.s. 8,6125% p.a. 8,145% p.a. act/act per i primi 10 anni dopo euribor 3m + 665 b.p.s. 9,375% p.a. per i primi 10 anni - dopo euribor 3m +749 b.p.s. 2.088.373 2. Patrimonio supplementare Caratteristica degli strumenti subordinati SCADENZA MONETA TASSI Strumenti ibridi di patrimonializzazione 1) 28.02.2012 EURO 2) 01.02.2016 EURO 3) 01.02.2016 GBP 4) 05.06.2018 EURO 5) 25.06.2018 EURO Totale strumenti ibridi di patrimonializzazione (Upper Tier II) Prestiti subordinati 1) 16.03.2011 EURO 2) 30.06.2015 EURO 3) 30.03.2016 EURO 4) 30.03.2016 EURO 5) 07.04.2016 EURO 6) 21.10.2016 EURO 7) 20.09.2016 EURO 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 20.09.2016 26.09.2017 30.10.2017 30.10.2017 13.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 27.11.2017 EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO EURO 22) 04.12.2017 EURO 23) 11.12.2017 EURO 24) 28.12.2017 EURO 25) 16.10.2018 GBP 26) 27) 28) 29) 22.09.2019 30.01.2018 30.01.2018 03.03.2023 EURO EURO EURO EURO 6,10% 3,95% 5,00% 6,70% Euribor a 6 mesi + 1,70% p.a. 6% p.a. Primo anno: tasso fisso 3% annuo lordo Dal secondo anno: cedola variabile pari al 75% del tasso swap annuale euro a 10 anni. Tasso fisso 3,50% annuo lordo. Dal secondo anno cedola variabile pari al 75% del tasso swap annuale euro 10 anni. Tasso fisso 4,00% annuo lordo. Dal secondo anno cedola variabile pari al 65% del tasso swap annuale euro 10 anni. Euribor a 3 mesi + 0,30% Da aprile 2011 Euribor a 3 mesi + 0,90% Euribor a 3 mesi + 0,45%. Da ottobre 2011 Euribor a 3 mesi + 1,05% Euribor 3 mesi +30 b.p.s. p.a. per anni 1-5 +90 b.p.s. p.a. per anni 6-10 4,125% p.a. per anni 1-5 Euribor 3 mesi + 94 b.p.s. p.a. per anni 6-10 5,75% p.a. 5,45% p.a. 5,45% p.a. 5.54% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. 5,70% p.a. EUR_CMS(10Y), applicato in base ad una formula evidenziata nel regolamento EUR_10Y_CMS, applicato in base ad una formula evidenziata nel regolamento Euribor 3 mesi per anni 1-5 Euribor 3 mesi + 0,50% per anni 6-10 6,375% p.a. fino al 15.10.2013 libor 3 mesi + 1,38% dal 16.10.2013 alla scadenza 4,5% p.a. act/act per anni 1-10 Euribor 3 mesi + 95 b.p.s. p.a. per anni 11-15 5,74% p.a. 5,74% p.a. 6,04% p.a. CLAUSOLE DI RIMBORSO ANTICIPATO IMPORTO NOMINALE ALL’UNITÀ DI VALUTA APPORTO AL PATRIMONIO DI DI VIGILANZA AL 31.12.2010 (€/000) - 500.000.000 - 900.000.000 - 450.000.000 - 1.000.000.000 - 125.000.000 499.646 897.147 521.611 996.099 125.000 3.039.503 500.000.000 99.654 400.000.000 326.103 170.000.000 141.453 230.000.000 184.038 400.000.000 391.813 650.000.000 645.825 CALL 30.06.10 CALL 30.03.11 CALL 30.03.11 CALL 07.04.11 CALL 21.10.11 CALL 20.09.11 1.000.000.000 CALL 20.09.11 500.000.000 - 1.000.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 500.000 5.000.000 5.000.000 5.000.000 5.000.000 20.000.000 20.000.000 20.000.000 40.000.000 - 998.598 498.524 995.897 10.000 10.000 10.000 500 5.000 5.000 5.000 5.000 20.000 20.000 20.000 40.000 170.750.000 170.750 - 100.000.000 CALL 28.12.12 1.111.572.000 CALL 16.10.13 350.000.000 CALL 22.09.14 500.000.000 10.000.000 10.000.000 - 125.000.000 100.000 - 1.093.894 406.098 498.804 9.986 9.986 124.899 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 227 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte F - Informazioni sul Patrimonio (SEGUE) segue: Patrimonio supplementare - Caratteristica degli strumenti subordinati SCADENZA MONETA TASSI 30) 31) 31.03.2018 10.04.2018 EURO EURO 32) 24.04.2018 EURO Euribor 3 mesi +0,75% p.a. per anni 1-5 Euribor 3 mesi +1,35% p.a. per anni 6-10 EUR_10Y_CMS vs. 6m Euribor fixed in advance EUR_CMS(10Y), applicato in base ad una formula evidenziata nel regolamento 33) 13.01.2017 USD libor 3 mesi +39 b.p.s. 34) 35) 13.01.2017 31.01.2017 USD USD 5,634% p.a. 6,05% p.a. 36) 37) 38) 39) 31.03.2019 25.04.2022 26.04.2020 31.05.2020 GBP EURO EURO EURO 40) 14.06.2017 EURO 41) 42) 14.06.2020 21.04.2021 EURO EURO 43) 44) 07.06.2017 23.05.2011 EURO EURO 9,3725% p.a. 5,05% p.a. 4,75% p.a. 3,00% p.a. per anno 1 3,25% p.a. per anno 2 3,50% p.a. per anno 3 3,75% p.a. per anno 4 4,00% p.a. per anno 5 4,40% p.a. per anno 6 4,70% p.a. per anno 7 5,07% p.a. per anno 8 5,40% p.a. per anno 9 6,00% p.a. per anno 10 3,00% p.a. per anno 1 3,25% p.a. per anno 2 3,50% p.a. per anno 3 3,80% p.a. per anno 4 4,10% p.a. per anno 5 4,40% p.a. per anno 6 4,70% p.a. per anno 7 5,16% p.a. 5% p.a. Euribor 3 mesi +0,50% p.a. per anni 1-5 Euribor 3 mesi +1,10% p.a. per anni 6-10 6,7% p.a. Euribor 6 mesi +0,32% p.a. per anni 1-5 Euribor 6 mesi +0,92% p.a. per anni 6-10 Euribor 3 mesi +0,30% p.a. 45) 30.12.2015 EURO 46) 30.03.2017 EURO Totale prestiti subordinati di secondo livello (Lower Tier II) Totale IMPORTO NOMINALE ALL’UNITÀ DI VALUTA APPORTO AL PATRIMONIO DI DI VIGILANZA AL 31.12.2010 (€/000) CALL 31.03.13 1.340.575.000 15.000.000 - 1.311.032 15.000 100.000.000 100.000 CLAUSOLE DI RIMBORSO ANTICIPATO CALL 13.01.12 CALL 13.01.12 CALL 31.03.14 - 600.000.000 449.035 600.000.000 750.000.000 449.035 561.293 125.000.000 50.000.000 50.000.000 145.222 50.000 49.548 - 332.927.000 332.812 - 326.634.000 50.000.000 50.000.000 326.634 50.000 50.000 - 100.000.000 20.000.000 100.000 20.000 475.000.000 130.000.000 474.998 130.000 11.461.431 16.589.307 CALL 30.12.10 Con riferimento al prestito obbligazionario di cui al numero (5) della tabella, UniCredit S.p.A., in conformità con le previsioni dei Final Terms, ottenuta la preventiva autorizzazione della Banca d’Italia, eserciterà il diritto di rimborso integrale del titolo in via anticipata in data 7 aprile 2011. Il rimborso anticipato del prestito avverrà alla pari e gli interessi cesseranno di maturare alla data di rimborso stessa. 3. Patrimonio di terzo livello Al 31.12.2010 non risultano in essere strumenti subordinati di terzo livello. 228 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Filtri prudenziali A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio base B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base E. Totale del patrimonio di base (TIER 1) (C - D) F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare G.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 31.12.2010 31.12.2009 51.206.900 (641.612) (641.612) 50.565.288 2.436.037 48.129.251 15.149.233 (54.463) (54.463) 15.094.770 2.436.037 12.658.733 842.539 59.945.445 59.945.445 46.838.656 (435.277) (435.277) 46.403.379 892.413 45.510.966 15.209.835 (57.961) (57.961) 15.151.874 892.413 14.259.461 838.100 58.932.327 58.932.327 2.2 Adeguatezza patrimoniale A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa, si fa riferimento all’analogo capitolo della Nota integrativa consolidata. B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 31.12.2010 CATEGORIE/VALORI A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischio di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi del calcolo B.6 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C1. Attività di rischio ponderate C2. Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C3. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 31.12.2009 IMPORTI NON PONDERATI IMPORTI PONDERATI/ REQUISITI IMPORTI NON PONDERATI IMPORTI PONDERATI/ REQUISITI 460.274.543 242.984.794 213.689.437 213.689.437 3.600.312 200.227.344 116.980.884 81.796.438 81.796.438 1.450.022 411.890.391 390.583.120 13.634.626 13.634.626 7.672.645 96.283.791 89.576.564 4.616.026 4.616.026 2.091.201 16.018.187 124.190 124.190 1.342.186 18.286 1.323.899 -4.371.141 13.113.422 7.702.703 89.183 89.183 120.655 60.814 59.841 75.454 7.987.995 163.917.780 99.849.935 29,36% 45,58% 36,57% 59,02% UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 229 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio 232 233 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 231 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio 1.1 Operazioni di aggregazione Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con controparti esterne al Gruppo sono poste in essere in base al “purchase method” secondo quanto richiesto dal principio contabile IFRS 3 “Business Combination” richiamato in Parte A.2 relativa alle principali voci di bilancio. Nel corso dell’esercizio non è stata posta in essere alcuna operazione di aggregazione aziendale con controparti esterne. Per quanto riguarda invece le operazioni di riorganizzazione aziendale fra società appartenenti allo stesso Gruppo (“Business Combination Under Common Control”), nel corso del 2010, al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo contesto bancario internazionale, UniCredit ha dato esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i clienti”). Tale operazione è stata realizzata mediante la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A., con efficacia giuridica 1° novembre 2010 e con efficacia contabile e fiscale 1° gennaio 2010, delle seguenti Società: • UniCredit Banca S.p.A. • UniCredit Banca di Roma S.p.A. • Banco di Sicilia S.p.A. • UniCredit Corporate Banking S.p.A. • UniCredit Family Financing Bank S.p.A. • UniCredit Private Banking S.p.A. • UniCredit Bancassurance Management & Administration Scrl L’operazione, che non ha determinato né scambi fra economie terze né acquisizioni in senso economico (essendo le attività e le passività della controllata già iscritte nel bilancio individuale della controllante, sotto forma di partecipazioni) è stata rappresentata nel bilancio di UniCredit S.p.A. in base al principio della continuità dei valori. In base a tale principio l’acquirente rileva le attività nette acquisite al valore di libro delle stesse nel bilancio del cedente. Pertanto, le attività nette delle società incorporate sono state rilevate ai valori di libro risultanti dalle rispettive contabilità prima dell’operazione di aggregazione. I dati rivenienti da detta operazione societaria, in taluni casi, sono peraltro stati oggetto di riclassificazione per addivenire ad una definitiva e puntuale rappresentazione delle risultanze di fine esercizio. Considerata la retroattività contabile e fiscale al 1° gennaio 2010 della fusione, che consente di imputare al bilancio dell’incorporante gli effetti patrimoniali e reddituali delle operazioni di gestione poste in essere dalle società incorporate a decorrere da tale data, i saldi dei conti patrimoniali ed economici delle incorporate risultanti alla data del 31 ottobre 2010 sono stati recepiti nella contabilità dell’incorporante. Detto questo, la natura della operazione ha imposto le seguenti fasi operative: • le situazioni contabili di fusione delle banche incorporate sono state sommate al fine di ottenere un primo aggregato di riferimento; • per effetto del principio di “confusione” giuridica che si realizza fra la società incorporante e le incorporate si è provveduto all’elisione dei saldi reciproci patrimoniali ed economici esistenti alla data di fusione; • le poste del patrimonio netto delle banche incorporate sono state annullate contro i valori delle partecipazioni in carico all’incorporante e la differenza risultante (avanzo/disavanzo di fusione) è stata imputata, dopo aver ricostituito le apposite riserve da operazioni di aggregazione interna, a rettifica dell’avviamento precedentemente iscritto; • infine, stante la antecedente modalità di distribuzione dei prodotti di alcune delle società fuse tramite le reti commerciali di altre società anch’esse rientranti nel perimetro di fusione, si è reso necessario eliminare le commissioni di collocamento titoli, mutui, prestiti e carte, imputando la differenza al margine di interesse e a rettifica delle pertinenti voci dell’attivo (crediti verso clienti) e del passivo (raccolta da titoli emessi). Sempre per quanto riguarda le operazioni di riorganizzazione all’interno del Gruppo, si rammenta che nel corso del 2010 sono state realizzate le seguenti operazioni: • la cessione del ramo d’azienda “Pension Funds Real Estate Management”, stipulata in data 16 dicembre 2009 con efficacia il 1° gennaio 2010, a favore di UniCredit Real Estate, cessione che ha comportato il trasferimento di 21 risorse e delle relative poste patrimoniali connesse; • la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Partecipazioni Srl, con efficacia giuridica 1 novembre 2010 e con efficacia contabile e fiscale 1 gennaio 2010, che ha comportato l’iscrizione delle poste patrimoniali. 232 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio Per quanto riguarda le operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio si segnalano: • al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i processi relativi all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio del mondo Corporate e Pubblica Amministrazione e alla biglietteria elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a migliorare e coordinare l’efficacia di tali attività a supporto del predetto business. Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’avvio del progetto che prevede la creazione di una Global Card Payment Company, individuata in Quercia Software S.p.A., struttura che avrà il ruolo di unico polo di servizi a supporto del business Monetica dell’intero Gruppo, mentre le banche continueranno a mantenere il ruolo di emittenti (Issuer). La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards” e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business Partner S.C.p.A. e “Monetica” di UniCredit Global Information Services S.C.p.A,, con efficacia contabile e fiscale a partire dal 1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto alla trasformazione di Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal 2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare in via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la forma organizzativa propria delle società di capitali, sulla base di criteri di economicità ed efficienza. • Sempre in data 1 gennaio 2011 la Banca ha acquisito dalla controllata UniCredit Audit S.C.p.A. dei rami d’azienda “Audit Methodologies & Monitoring” e “Specialized Audit Center”, acquisizione stipulata in data 16 dicembre 2010 e che ha comportato il trasferimento di 43 risorse e delle relative poste patrimoniali. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 233 Parte H - Operazioni con parti correlate 1 - Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti 2 - Informazioni sulle transazioni con parti correlate 236 240 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 235 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate (importi in migliaia di €) Le parti correlate di UniCredit S.p.A., così come definite dallo IAS 24, nei confronti delle quali le società del Gruppo UniCredit hanno posto in essere le operazioni di cui al presente paragrafo, comprendono: • le società, direttamente ed indirettamente, controllate da UniCredit; • le società collegate e le joint venture in cui UniCredit è un partecipante; • i “dirigenti con responsabilità strategiche” di UniCredit; • i familiari stretti del “dirigenti con responsabilità strategiche” e le società controllate dal (o collegate al) dirigente con responsabilità strategiche o da (a) loro stretti familiari; • i fondi pensione a beneficio dei dipendenti del Gruppo. I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell’ambito di UniCredit hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società. Vengono inclusi in questa categoria, oltre l’Amministratore Delegato e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e i membri dell’Executive Management Committee di UniCredit oltre che il Responsabile dell’Internal Audit in carica nel corso del 2010. 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Consob sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di Amministrazione e di Controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche. Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche (ai sensi art. 78 Delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni) SOGGETTO NOME E COGNOME DESCRIZIONE DELLA CARICA CARICA RICOPERTA (*) COMPENSI PERIODO PER CUI È STATA RICOPERTA LA CARICA (*) EMOLUMENTI PER LA CARICA NELLA SCADENZA SOCIETÀ DELLA CHE REDIGE CARICA (*) IL BILANCIO BENEFICI NON MONETARI BONUS E ALTRI INCENTIVI ALTRI COMPENSI AMMINISTRATORI Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Presidente del Consiglio di Amministrazione Presidente del Comitato Permanente Strategico Presidente del Comitato Corporate Governance HR and Nomination Presidente del Comitato Remunerazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Membro del Sotto-Comitato per i Rischi Vice Presidente Vicario del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance HR and Nomination Membro del Comitato Remunerazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Membro del Sotto-Comitato per i Rischi Presidente del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance HR and Nomination 236 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 1.506 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 6 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 6 2 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 44 9.11.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 241 45 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 46 42 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 44 9.11.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 30.9.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 239 42 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 241 46 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 46 25 11 4 17 4 14 segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche SOGGETTO DESCRIZIONE DELLA CARICA CARICA RICOPERTA (*) NOME E COGNOME COMPENSI PERIODO PER CUI È STATA RICOPERTA LA CARICA (*) EMOLUMENTI PER LA CARICA NELLA SCADENZA SOCIETÀ DELLA CHE REDIGE CARICA (*) IL BILANCIO BENEFICI NON MONETARI BONUS E ALTRI INCENTIVI ALTRI COMPENSI SEGUE: AMMINISTRATORI Fabrizio Palenzona Alessandro Profumo Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance HR and Nomination Amministratore Delegato Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Amministratore in altre Società del Gruppo 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 241 46 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-21.9.2010 1.1.2010-21.9.2010 approv. bil. 2011 46 243 34 1.1.2010-21.9.2010 Federico Ghizzoni Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Salvatore Ligresti Luigi Maramotti 33 30.9.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 fino alla prossima Assemblea fino alla prossima Assemblea fino alla prossima Assemblea approv. bil. 2011 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 30.9.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 85 44 84 41 86 86 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 46 30.9.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 11 1.1.2010-31.12.2010 Amministratore Delegato 30.9.2010-31.12.2010 Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Membro del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Remunerazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Rischi Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Remunerazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Remunerazione Amministratore in altre Società del Gruppo Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Membro del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Controlli Interni 30.9.2010-31.12.2010 40.280 (1) 13 108 6 216 (2) 301 (3) 11 11 88 4 5 95 41 86 42 4 6 approv. bil. 2011 86 4 4 5 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 44 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 30.9.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 84 86 45 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 45 30.9.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 11 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 44 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 237 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE) segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche SOGGETTO DESCRIZIONE DELLA CARICA CARICA RICOPERTA (*) NOME E COGNOME COMPENSI PERIODO PER CUI È STATA RICOPERTA LA CARICA (*) EMOLUMENTI PER LA CARICA NELLA SCADENZA SOCIETÀ DELLA CHE REDIGE CARICA (*) IL BILANCIO BENEFICI NON MONETARI BONUS E ALTRI INCENTIVI ALTRI COMPENSI SEGUE: AMMINISTRATORI Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl SINDACI Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo Giorgio Loli Gian Luigi Francardo Siegfried Mayr Aldo Milanese Paolo Domenico Sfameni Giuseppe Verrascina Membro del Consiglio di Amministrazione Presidente dell’Organismo di Vigilanza Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Remunerazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Rischi Membro dell’Organismo di Vigilanza Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Membro del Comitato Remunerazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato Permanente Strategico Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Presidente del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Presidente del Sotto-Comitato per i Rischi Membro del Consiglio di Amministrazione Membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi Membro del Sotto-Comitato per i Rischi Amministratore in altre Società del Gruppo 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 86 38 85 42 85 1.1.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 1.11.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 44 85 44 42 85 86 45 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 199 9.11.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 1.1.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 86 1.1.2010-31.12.2010 9.11.2010-31.12.2010 approv. bil. 2011 approv. bil. 2011 Presidente del Collegio Sindacale 23.04.2010-31.12.2010 Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Effettivo 1.1.2010-22.04.2010 23.04.2010-31.12.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010 Presidente del Collegio Sindacale 1.1.2010-22.04.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Effettivo 1.1.2010-22.04.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Effettivo 1.1.2010-22.04.2010 Sindaco Effettivo 1.1.2010-22.04.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Supplente 23.04.2010-31.12.2010 Sindaco in altre società del Gruppo Sindaco Supplente 1.1.2010-22.04.2010 Sindaco in altre società del Gruppo 238 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 4 5 4 44 4 approv. bil. 2012 approv. bil. 2012 98 75 99 3 4 2 40 4 approv. bil. 2012 approv. bil. 2012 75 approv. bil. 2012 73 33 26 25 30 110 3 96 3 1 31 1 77 1 1 123 approv. bil. 2012 72 49 segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche SOGGETTO NOME E COGNOME DIRETTORE GENERALE Roberto Nicastro DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DESCRIZIONE DELLA CARICA COMPENSI CARICA RICOPERTA (*) PERIODO PER CUI È STATA RICOPERTA LA CARICA (*) Direttore Generale 1.11.2010-31.12.2010 EMOLUMENTI PER LA CARICA NELLA SCADENZA SOCIETÀ DELLA CHE REDIGE CARICA (*) IL BILANCIO approv. bil. 2011 BENEFICI NON MONETARI BONUS E ALTRI INCENTIVI ALTRI COMPENSI 2 156 (4) 169 (5) 140 5.289 (6) 20.468 (7) (*) L’Assemblea Ordinaria dei Soci del 22 aprile 2010 ha nominato il nuovo Collegio Sindacale. Rispetto alla precedente composizione sono usciti i Sindaci Giorgio Loli (Presidente), Gian Luigi Francardo, Siegfried Mayr, Aldo Milanese e il Sindaco supplente Giuseppe Verrascina sostituiti dai Sindaci Maurizio Lauri (Presidente), Cesare Bisoni, Michele Rutigliano, Marco Ventoruzzo e il Sindaco supplente Paolo Domenico Sfameni. Il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 ha deliberato: - la ridenominazione del “Comitato per il Controllo Interno & Rischi” in “Comitato per i Controlli Interni & Rischi”; - l’articolazione del predetto Comitato in 3 Sotto-Comitati denominati: (i) Sotto-Comitato per i Controlli Interni, (ii) Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate; - l’incremento da 7 a 9 del numero di componenti il Comitato stesso e la conseguente designazione dei Consiglieri Francesco Giacomin e Luigi Maramotti quali nuovi Membri; - la designazione del Vice Presidente Vicario Castelletti e dei Consiglieri Belluzzi e Li Calzi quali Membri del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate. Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha poi nominato i Membri dei Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi: - Sotto-Comitato per i Controlli Interni: Anthony Wyand (Presidente), Dieter Rampl, Luigi Castelletti, Giovanni Belluzzi, Marianna Li Calzi e Luigi Maramotti; - Sotto-Comitato per i Rischi: Anthony Wyand (Presidente), Dieter Rampl, Luigi Castelletti, Francesco Giacomin, Lucrezia Reichlin e Franz Zwickl. Il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 ha altresì nominato il Consigliere Lucrezia Reichlin Membro dell’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 con decorrenza 1/11/2010. I compensi spettanti al Sig Carlo Pesenti sono stati riconosciuti a Italmobiliare S.p.A. Sono esclusi i compensi relativi all’attività di amministratore in altre Società del Gruppo pari a 240 mila euro riconosciuti direttamente a UniCredit S.p.a. (1) L’importo comprende, oltre allo stipendio ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente già maturate alla data della risoluzione per € 2,28 milioni, anche € 38 milioni in relazione all’accordo individuale di cessazione raggiunto in data 21/09/2010, che in dettaglio prevedeva: - il pagamento al Sig. Profumo di un “incentivo all’esodo” pari a €36,5 milioni; - un impegno di non concorrenza annuale, con una specifica remunerazione di €1,5 milioni; in base ad esso il Sig. Profumo non può svolgere, per il periodo della sua durata, alcuna attività, sotto qualsiasi forma, per aziende operanti nel settore finanziario in Italia, Germania ed Austria; il compenso è pagato in rate trimestrali posticipate; - il diritto per il Sig. Profumo a mantenere 33.935.714 diritti di sottoscrizione UniCredit, ricevuti negli anni precedenti nell’ambito dei piani di incentivazione azionari di lungo termine e già oggetto all’epoca della dovuta informativa al mercato, con un prezzo medio di esercizio di € 4,2327; - la rinuncia da parte del Sig. Profumo ai diritti legati, tra gli altri, al sistema di incentivazione 2010, alle quote dell’incentivo differito 2009, alle Performance Share 2007 e 2008 e al sistema di incentivazione monetario di lungo termine 2010-2012. Nell’ambito dell’accordo, UniCredit si è anche impegnata a fare una donazione in beneficenza di € 2 milioni a favore di un’organizzazione senza fini di lucro. (2) Di cui € 52 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009. (3) L’importo comprende lo stipendio ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente, per il periodo per cui è stata ricoperta carica. (4) Di cui € 55 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009. (5) L’importo rappresenta lo stipendio per il rapporto di lavoro dipendente, per il periodo per cui è stata ricoperta carica. (6) Di cui € 1.539 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009. (7) L’importo comprende, oltre agli stipendi ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente del complesso dei Dirigenti, anche € 13.164 mila ca. pagati in relazione alla cessazione di 2 soggetti. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 239 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE) Di seguito sono fornite le informazioni in merito ai compensi erogati nell’esercizio 2010 ai dirigenti con responsabilità strategiche, così come richiesto dallo IAS 24, in linea con le previsioni della Circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (così come aggiornata in data 18 novembre 2009) che prevede l’inclusione dei compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale. Rispetto agli importi indicati nello schema Consob sopra esposto, tali compensi comprendono gli oneri contributivi a carico azienda, gli accantonamenti al trattamento di fine rapporto e l’onere di competenza dell’esercizio su accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali. Si precisa inoltre che gli importi sono al netto dei compensi relativi ad attività svolte presso altre Società del Gruppo. Compenso ai Dirigenti con responsabilità strategiche (compresi gli Amministratori) a) benefici a breve termine per i dipendenti b) benefici successivi al rapporto di lavoro di cui relativi a piani a prestazioni definite di cui relativi a piani a contribuzioni definite c) altri benefici a lungo termine d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro e) pagamenti in azioni Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 26.517 2.270 2.270 49 51.165 7.776 87.777 32.711 2.984 2.984 85 8.687 20.672 65.139 I dati 2010 non sono totalmente confrontabili con quelli 2009 a causa di una diversa definizione dei perimetri di riferimento. L’incremento di costo anno su anno è quasi interamente ascrivibile alle indennità per la cessazione del rapporto di lavoro, per i cui dettagli si rimanda alle note in calce alla tabella “Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche”. 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate È prassi consolidata della Società, nello svolgimento della propria attività, il rispetto costante dei criteri di trasparenza, di correttezza sostanziale e procedurale nelle operazioni concluse con parti correlate - così come individuate dalla CONSOB e dal principio contabile internazionale denominato “IAS 24” - in linea con le previsioni normative e regolamentari tempo per tempo vigenti. Per quanto attiene ai profili procedurali, la Società ha definito sin dalla fine degli anni Novanta - in aderenza alle raccomandazioni emanate in punto da CONSOB - un processo di monitoraggio e informativa al Consiglio di Amministrazione (e al Collegio Sindacale) avente ad oggetto le operazioni rilevanti, atipiche e/o inusuali nonché le operazioni concluse con parti correlate. Tale processo, volto a sistematizzare il flusso informativo destinato al Collegio Sindacale, contenente notizia circa le caratteristiche, le parti coinvolte e gli effetti economici, finanziari e patrimoniali delle operazioni in questione, ha assicurato di rendere periodicamente idonea informativa in sede di relazione sulla gestione a corredo dei bilanci di esercizio. UniCredit, quale emittente quotato, è altresì tenuto al rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa regolamentare emanata dalla CONSOB in materia di informativa societaria e concernente le operazioni con parti correlate, anche concluse per il tramite di società controllate. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, nel novembre 2010, nuove disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, in conformità alle previsioni del Regolamento CONSOB, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, che detta principi ai quali le società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell’UE e con azioni diffuse fra il pubblico in misura rilevante devono attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. A tal fine sono state diramate alle strutture della Società e alle società appartenenti al Gruppo le indicazioni necessarie per adempiere sistematicamente ai sopra richiamati obblighi di segnalazione, a decorrere dal 1° gennaio 2011. Ciò premesso in ordine alle operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, compiute da UniCredit, si precisa che nel corso del 2010 tutte le operazioni infragruppo sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e la definizione delle condizioni da applicare è avvenuta nel rispetto dei criteri di correttezza sostanziale, presente l’obiettivo comune di creare valore per l’intero gruppo. Le operazioni in argomento sono state effettuate, di norma, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Il medesimo principio è stato applicato anche nel caso di prestazioni di servizi infragruppo, unitamente a quello di regolare tali prestazioni su di una base minimale commisurata al recupero dei relativi costi di produzione. Infatti nel Gruppo UniCredit i principali servizi - informatici, gestione immobiliare, back office - erogati internamente alle società del Gruppo sono centralizzati in società/centri servizi dedicati, per conseguire significative sinergie, ed i relativi livelli di servizio forniti sono oggetto di monitoraggio da parte delle funzioni centrali di UniCredit. La fornitura di servizi viene regolata da appositi contratti (Service Level Agreement) tra singolo fornitore e cliente, che determinano - tra le altre cose - la tipologia di servizio oggetto del contratto, il relativo corrispettivo e la modalità di determinazione del corrispettivo stesso. 240 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Fermo il rispetto del principio di cui all’art. 2391 del Codice Civile in tema di interessi degli amministratori, trova applicazione necessaria per la Società il disposto dell’art. 136 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) in tema di obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi del quale costoro (ed eventuali soggetti a loro riconducibili) possono assumere obbligazioni, nei confronti della banca che amministrano, dirigono o controllano soltanto previa deliberazione dell’organo di amministrazione presa all’unanimità e con il voto favorevole dei componenti l’organo di controllo. A tal fine, i predetti esponenti sono tenuti a dare comunicazione dei soggetti in capo ai quali il radicarsi di eventuali rapporti possa integrare la fattispecie di obbligazione rilevante ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. 385/93 (persone fisiche o giuridiche interposte e/o società controllate dagli esponenti aziendali nonché società in cui gli stessi esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo e relative controllanti e controllate). È prassi della Società ricorrere all’assistenza di esperti indipendenti per il rilascio di fairness o legal opinion qualora la natura dell’operazione, anche compiuta con parti correlate, lo richieda. Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2010, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate. CONSISTENZE AL 31.12.2010 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Partecipazioni Altre voci dell’attivo Totale dell’Attivo Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli e passività finanziarie Altre voci del passivo Totale del passivo Garanzie rilasciate e impegni SOCIETÀ CONTROLLATE JOINT VENTURE SOCIETÀ COLLEGATE ALTA DIREZIONE ALTRE PARTI CORRELATE 2.513.998 1 18.840.439 28.339.076 60.005.108 3.306.436 113.005.058 19.551.916 2.959.925 24.514.680 4.177.297 51.203.818 31.026.525 187.242 533.000 2.085 10.978 733.305 50.142 3.052 53.194 1.409.209 103.343 1.935.617 16.216 2.055.176 2.725 31.375 2.020 1.789 37.909 39.744 2.716 2 2.718 2.592 2 2.594 - 27.809 2.649.282 370.537 194 3.047.822 110.789 9.789 120.578 68.296 Relativamente alle operazioni di cui sopra, e distintamente per tipologia di parte correlata, si espone anche il dettaglio dell’impatto sulle voci di conto economico. ESERCIZIO 2010 Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Commissioni attive Commissioni passive Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Risultato netto dell’attività di copertura Spese per il personale Altre spese amministrative Altri oneri di gestione Altri proventi di gestione Totale SOCIETÀ CONTROLLATE JOINT VENTURE SOCIETÀ COLLEGATE ALTA DIREZIONE ALTRE PARTI CORRELATE 1.595.088 (739.446) 568.838 (107.040) (1.483.744) (283.249) (14.846) (1.782.760) (391) 23.445 (2.224.105) 45.873 (282) 865 (60) 2.310 (967) 1.252 48.991 5.603 (1.026) 452.912 (10.614) 62.447 (359) (17.252) 51 491.762 87 (28) 8 (1) 66 5.244 (497) 3.635 (10) 8.372 Ai fini di quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si segnala che nel 2010 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali che per significatività/rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela degli azionisti di minoranza, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate. Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Consob sulle Stock option e sugli altri strumenti basati su azioni assegnati ai componenti degli organi di Amministrazione, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 241 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE) Stock option UniCredit assegnate ai componenti dell’organo di amministrazione, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità stategiche (ai sensi art. 78 delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni) SCADENZA MEDIA NUMERO OPZIONI PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO PREZZO MEDIO DI MERCATO ALL’ESERCIZIO NUMERO OPZIONI PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO SCADENZA MEDIA 4,4687 ago-17 - - - - - - - 33.935.714 4,2327 ago-17 4,4647 giu-18 - - - - - - - 1.950.000 4,2288 giu-18 4,5276 set-18 - - - - - - - 9.143.126 4,2886 set-18 4,5552 ago-18 - - - - - - 10.284.216 11.272.604 10.284.216 56.301.444 4,2170 lug-18 NUMERO OPZIONI PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO Amministratore Delegato 33.935.714 Amministratore Delegato 1.950.000 Direttore Generale 9.143.126 Dirigenti con responsabilità 21.556.820 strategica Totale stock option 66.585.660 NUMERO OPZIONI Alessandro Profumo Federico Ghizzoni Roberto Nicastro Altri Dirigenti OPZIONI DETENUTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO (3) SCADENZA MEDIA CARICA RICOPERTA OPZIONI ESERCITATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO OPZIONI SCADUTE NELL’ ESERCIZIO (2) PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO NOME E COGNOME NUMERO OPZIONI OPZIONI DETENUTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (1) OPZIONI ASSEGNATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO (1) Il saldo iniziale differisce da quello finale del 2009 in quanto risente di variazioni nei nominativi che ricoprono il ruolo di Dirigenti con responsabilità strategica, nonché dell’applicazione del fattore di rettifica di 0,95476659 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010. (2) Il dato è formato esclusivamente da opzioni annullate a seguito di dimissioni / pensionamento con perdita dei diritti. (3) Le opzioni detenute a fine esercizio comprendono 33.935.714 diritti attribuiti a soggetti cessati dal ruolo nel corso del 2010 senza perdita dei diritti stessi. Il “Prezzo medio di esercizio” e la “Scadenza media” sono ponderati per la quantità dei diritti. Altri strumenti basati su azioni UniCredit assegnati ai componenti dell’organo di amministrazione, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità stategiche (ai sensi art. 78 delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni) NUMERO STRUMENTI PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO SCADENZA MEDIA NUMERO STRUMENTI PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO PREZZO MEDIO DI MERCATO ALL’ESERCIZIO NUMERO STRUMENTI NUMERO STRUMENTI PREZZO MEDIO DIESERCIZIO SCADENZA MEDIA Amministratore Delegato Amministratore Delegato Direttore Generale Dirigenti con responsabilità strategica Totale Performance Share SCADENZA MEDIA Alessandro Profumo Federico Ghizzoni Roberto Nicastro Altri Dirigenti CARICA RICOPERTA PREZZO MEDIO DI ESERCIZIO NOME E COGNOME PERFORMANCE SHARE DETENUTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO NUMERO STRUMENTI PERFORMANCE SHARE DETENUTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (1) PERFORMANCE SHARE PERFORMANCE SHARE SCADUTE ESERCITATE NELL’ NEL CORSO DELL’ESERCIZIO ESERCIZIO (2) PERFORMANCE SHARE ASSEGNATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO 2.009.119 - apr-11 - - - - - - 2.009.119 - - - 343.384 - mar-11 - - - - - - 91.362 252.022 - set-11 968.644 - gen-11 - - - - - - 304.305 664.339 - lug-11 2.809.124 6.130.271 - mar-11 - - - 1.638.952 1.170.172 4.043.738 2.086.533 - ago-11 - (1) Il saldo iniziale differisce da quello finale del 2009 in quanto risente di variazioni nei nominativi che ricoprono il ruolo di Dirigenti con responsabilità strategica, nonché dell’applicazione del fattore di rettifica di 0,95476659 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010. (2) Il dato include 2.548.773 Perfromance Share annullate a seguito di dimissioni / pensionamento con perdita delle azioni promesse. La “Scadenza media” è ponderata per la quantità di azioni promesse. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani di cui sopra, si rimanda a quanto esposto nella “Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali”. 242 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 243 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 246 B. Informazioni di natura quantitativa 1. Variazioni annue 2. Altre informazioni 247 247 248 246 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 245 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 1.1 STRUMENTI IN CIRCOLAZIONE Nell’ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti del Gruppo sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti: - Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni; - Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro1. Alla prima categoria sono riconducibili le assegnazioni di: - Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave del Gruppo; - Performance Share attribuite a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave del Gruppo e rappresentate da azioni ordinarie gratuite UniCredit che la Capogruppo si impegna ad assegnare, condizionatamente al raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti, a livello di Gruppo e di singola area strategica, nel Piano Strategico approvato ed eventualmente modificato dal Consiglio di Amministrazione della stessa Capogruppo; - Employee Share Ownership Plan (ESOP) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti, l’opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit con i seguenti vantaggi: assegnazione di un quantitativo di azioni gratuite (“Discount Share” e “Matching Share” o, per queste ultime, diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni acquistate da ciascun Partecipante (“Investment Share”) durante il “Periodo di Sottoscrizione”. L’assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di “vesting” (differenti da condizioni di mercato) stabilite dal Regolamento del Piano. La seconda categoria include assegnazioni assimilabili a Share Appreciation Right connessi al valore azionario ed ai risultati di performance di alcune società del Gruppo2. 1.2 MODELLO DI VALUTAZIONE 1.2.1 Stock Options Per la stima del valore economico delle Stock Option è stato adottato il modello di Hull e White. Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l’algoritmo di Boyle e stima la probabilità di esercizio anticipato in base ad un modello deterministico connesso: - al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo di esercizio; - alla propensione all’uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto il periodo di Vesting. Nel corso del 2010 non sono stati assegnati nuovi piani di Stock Option. 1.2.2 Altri strumenti azionari (Performance Share) Il valore economico di una Performance Share è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell’azione. I parametri sono stimati con modalità analoghe a quelle delle stock option. Nel corso del 2010 non sono stati assegnati nuovi piani di Performance Share. 1.2.3 Employee Share Ownership Plan Sia per le Discount Share che per le Matching Share (o per i diritti a riceverle) il valore unitario viene misurato al termine del Periodo di Sottoscrizione in base al prezzo medio ponderato pagato dai Partecipanti per acquistare le Investment Share sul mercato. Le tabelle seguenti riportano le valorizzazioni ed i parametri relativi alle Discount Share e alle Matching Share (o diritti a riceverle) relativamente al piano ESOP approvato nel 2009. Valutazione Discount Share ESOP 2009 DISCOUNT SHARE Data di assegnazione delle Discount Share ai dipendenti del Gruppo Inizio periodo di Vesting Scadenza periodo di Vesting Fair Value unitario della Discount Share [€] 1. Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di una società del Gruppo. 2. Pioneer Global Asset Management a fine 2010. 246 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 14 gennaio 2011 1 gennaio 2010 31 dicembre 2010 1,880 Valutazione Matching Shares ESOP 2009 MATCHING SHARE Data di assegnazione delle Matching Share (o dei relativi diritti) ai dipendenti del Gruppo Inizio periodo di Vesting Scadenza periodo di Vesting Fair Value unitario della Matching Share (o del relativo diritto) [€] 14 gennaio 2011 1 gennaio 2011 31 dicembre 2013 1,880 Nell’ambito del piano ESOP approvato nel 2009: - ogni effetto patrimoniale ed economico relativo alle Discount Share è stato contabilizzato nell’esercizio 2010 (salvo adeguamenti, a termini di Regolamento, da recepire nel 2011); - durante il triennio 2011-2013 saranno invece contabilizzati gli effetti patrimoniali ed economici relativi alle Matching Share (o ai diritti a riceverle). B.Informazioni di natura quantitativa 1. Variazioni annue Stock Option UniCredit ANNO 2010 (1) VOCI/NUMERO OPZIONI E PREZZI DI ESERCIZIO A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullate C.2 Esercitate C.3 Scadute C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Opzioni esercitabili alla fine dell’esercizio NUMERO OPZIONI 232.968.958 25.756.877 24.911.209 845.668 207.212.081 108.306.573 ANNO 2009 (1) PREZZI MEDI DI ESERCIZIO [€] SCADENZA MEDIA 4,0820 giu-2017 4,3212 3,8923 4,0540 3,9332 mag-2017 lug-2016 NUMERO OPZIONI 268.635.090 35.666.132 13.936.976 21.729.156 232.968.958 90.852.602 PREZZI MEDI DI ESERCIZIO [€] SCADENZA MEDIA 4,0935 nov-2016 4,2753 4,1012 4,0820 3,6280 giu-2017 ago-2015 (1) Le informazioni relative a Numero di opzioni e Prezzi medi di esercizio sono state corrette in seguito all’applicazione dei fattori di rettifica di: a. 0,88730816 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 29 aprile 2009 (“scrip dividend”); b. 0,95476659 raccomandato dall’AIAF a seguito dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010. Altri strumenti basati su azioni UniCredit: Performance Share e Restricted Share ANNO 2010 VOCI/NUMERO ALTRI STRUMENTI E PREZZI DI ESERCIZIO A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni B.2 Altre variazioni (1) C. Diminuzioni C.1 Annullati C.2 Esercitati (2) C.3 Scaduti C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali (3) E. Esercitabili alla fine dell’esercizio ANNO 2009 NUMERO STRUMENTI PREZZI MEDI DI ESERCIZIO [€] SCADENZA MEDIA NUMERO STRUMENTI PREZZI MEDI DI ESERCIZIO [€] SCADENZA MEDIA 35.074.877 1.563.284 1.563.284 13.426.593 12.473.151 953.442 23.211.568 6.489.931 - apr-2011 - ago-2010 - set-2011 46.923.880 5.259.483 5.259.483 17.108.487 12.854.032 4.254.455 35.074.876 8.579.747 - apr-2011 (1) A tale voce è esposto il maggior numero di Performance Share promesse ai beneficiari in seguito all’applicazione dei fattori di rettifica raccomandati dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione (i) dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 29 aprile 2009 (“scrip dividend”) e (ii) dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010. I fattori di rettifica sono stati applicati alle quantità promesse ai beneficiari che fossero titolari del diritto il 18 maggio 2009 (data di quotazione “ex-assegnazione”) ed il 24 febbraio 2010. (2) Il prezzo medio di mercato alla data di esercizio risulta pari a € 2,0153. (3) A fine 2010, tutte le 23.211.568 azioni promesse risultano condizionate al raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti; a fine 2009, tale numero ammontava a 35.074.877 azioni promesse. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 247 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (SEGUE) In esecuzione del Piano ESOP 2009, a gennaio 2011 sono state assegnate ai Partecipanti del Gruppo: - 299.702 Discount Share a fronte di servizi resi nel 2010; - 1.043.574 Matching Share e 222.312 diritti a riceverle; tali azioni (o diritti) sono soggette a vesting triennale nel periodo 2011-2013. Le azioni ordinarie UniCredit di cui sopra sono state acquistate sul mercato. 2. Altre informazioni Piano 2010 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit (Employee Share Ownership Plan 2010) Nel mese di aprile 2010 l’Assemblea degli Azionisti di UniCredit in sessione ordinaria ha approvato il “Piano 2010 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit” (UniCredit Group Employee Share Ownership Plan 2010 - ESOP 2010”) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti, l’opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit a condizioni favorevoli, al fine di rafforzare il senso di appartenenza al Gruppo e la motivazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il piano ESOP 2010 è stato lanciato il 27 ottobre 2010 in 12 paesi in cui opera il Gruppo (Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Ungheria, UK e Lussemburgo) con un tasso di adesione del 3,44% circa dei potenziali Partecipanti. Il piano ESOP 2010 ha un Regolamento analogo al piano approvato nel 2009, pertanto: 1. durante il “Periodo di Sottoscrizione” (da gennaio 2011 a dicembre 2011) i Partecipanti possono acquistare azioni ordinarie UniCredit (“Investment Share”) a mezzo di addebito del conto corrente con periodicità mensile oppure in una o più soluzioni a seguito di ordini impartiti nei mesi di marzo, maggio e/o ottobre (modalità “one-off”). Nel caso di uscita dal Piano durante il Periodo di Sottoscrizione, il Partecipante decadrà dal diritto di ricevere le azioni gratuite al termine del Periodo di Sottoscrizione; 2. al termine del Periodo di Sottoscrizione (gennaio 2012), ciascun Partecipante riceverà un’azione ordinaria gratuita (“Discount Share”) ogni 20 acquistate; le Discount Share saranno soggette a divieto di alienazione per i successivi tre anni; 3. inoltre, sempre al termine del Periodo di Sottoscrizione, il Partecipante riceverà un’ulteriore azione gratuita (“Matching Share”) ogni 5 acquisite, considerando per il computo sia le Investment Share che le Discount Share; anche tale azione gratuita sarà soggetta a divieto di alienazione per i successivi tre anni ma, a differenza della Discount Share, il Partecipante ne perderà la titolarità laddove cessi di essere dipendente di una società del Gruppo UniCredit durante il Periodo di Vincolo triennale, salvo il caso di cessazione dal servizio per ragioni ammesse dal Regolamento del Piano. Per motivi fiscali, in alcuni paesi non è possibile assegnare le Matching Share alla fine del Periodo di Sottoscrizione: è pertanto prevista una struttura alternativa che riconosce ai Partecipanti di detti paesi il diritto di ricevere le Matching Share alla fine del Periodo di Vincolo (“Struttura Alternativa”); 4. durante il “Periodo di Vincolo” (dal gennaio 2012 al gennaio 2015) i Partecipanti potranno alienare in qualsiasi momento le Investment Share “acquistate”, ma perderanno le corrispondenti Matching Share (o il diritto a riceverle). Le Discount Share e le Matching Share sono qualificabili come “Equity Settled Share-based Payments” in quanto i Partecipanti, secondo il Regolamento del piano, riceveranno strumenti di Patrimonio Netto emessi da UniCredit a remunerazione del valore economico dei servizi resi dagli stessi a favore delle società di cui sono dipendenti. Sia per le Discount Share che per le Matching Share (o per i diritti a riceverle) il valore unitario sarà misurato al termine del Periodo di Sottoscrizione in base al prezzo medio ponderato pagato dai Partecipanti per acquistare le Investment Share sul mercato. Ogni effetto patrimoniale ed economico relativo al piano ESOP 2010 sarà contabilizzato come segue: - nel 2011 per le Discount Share; - durante il triennio 2012-2014 per le Matching Share (o per i diritti a riceverle). Il piano ESOP 2010 non ha prodotto alcun effetto sul Bilancio 2010. Effetti sul Risultato Economico Rientrano nell’ambito di applicazione della normativa tutti gli Share-Based Payment assegnati successivamente al 7 novembre 2002 con termine del periodo di Vesting successivo al 1° gennaio 2005. Sono state riconosciute le passività finanziarie rivenienti da piani che prevedono il regolamento “cash” non ancora “estinte” al 1° gennaio 2005. Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni (€/000) 2010 COMPLESSIVO (Oneri) / Proventi - relativi a Piani Equity Settled - relativi a Piani Cash Settled Debiti per Pagamenti Cash Settled (1) - di cui Intrinsic Value 3.129 3.129 948 2009 PIANI VESTED 948 151 COMPLESSIVO (37.875) (37.875) 5.157 PIANI VESTED 5.157 4.276 (1) Tali debiti si riferiscono ai piani di incentivazione a medio-lungo termine basati su azioni PGAM e sono compensati da equivalente credito verso la stessa PGAM esposto fra le “altre attività”. Gli oneri relativi a detti piani sono a carico delle società presso cui gli assegnatari prestano servizio. 248 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 249 Parte L - Informativa di settore UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 251 Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa Parte L - Informativa di settore UniCredit S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario UniCredit, avvalendosi della facoltà concessa dall’IFRS 8, redige l’informativa di settore nella parte L della nota integrativa consolidata. 252 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 253 Allegati al Bilancio Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificati Prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di revisione Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni 256 259 260 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 255 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificati (importi in milioni di €) Si riportano di seguito gli schemi di riconduzione utilizzati per la predisposizione della situazione patrimoniale ed economica in forma riclassificata. Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL Attivo Cassa e disponibilità liquide = voce 10 Attività finanziarie detenute per la negoziazione = voce 20 Crediti verso banche = voce 60 Crediti verso clientela = voce 70 Investimenti finanziari 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 100. Partecipazioni Coperture 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Attività materiali = voce 110 Avviamenti = voce 120. Attività immateriali di cui: avviamento Altre attività immateriali = voce 120 al netto dell’avviamento Attività fiscali = voce 130 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 140 Altre attività = voce 150 Totale dell’attivo 256 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 31.12.2010 31.12.2009 2.152 10.128 33.806 253.102 87.451 435 21.174 3.899 61.943 5.089 3.203 1.886 281 7.707 33 6.954 22 8.655 415.380 5.914 6.352 203.963 51.665 83.833 435 9.427 4.059 69.912 4.411 4.203 208 33 8.739 31 5.563 2.452 372.956 RIMANDO ALLA NOTA INTEGRATIVA parte B - Attivo Tav. 1.1 Tav. 2.1 Tav. 6.1 Tav. 7.1 Tav. 3.1 Tav. 4.1 Tav. 5.1 Tav. 10.2 Tav. 8.1 Tav. 9.1 Tav. 11.1 Tav. 12.1 Tav. 12.1 Tav. 14.1 Tav. 15.1 Stato Patrimoniale CONSISTENZE AL 31.12.2010 Passivo e patrimonio netto Debiti verso banche = voce 10 Raccolta da clientela e titoli 20. Debiti verso clientela 30. Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione = voce 40 Passività finanziarie valutate al fair value = voce 50 Coperture 60. Derivati di copertura 70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Fondi per rischi ed oneri = voce 120 Passività fiscali = voce 80 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 90 Altre passività 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale Patrimonio netto - Capitale e riserve 130. Riserve da valutazione di cui: Leggi speciali di rivalutazione 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 190. Azioni proprie - Riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge 130. Riserve da valutazione di cui: Attività finanziarie disponibili per la vendita 130. Riserve da valutazione di cui: Copertura dei flussi finanziari - Utile netto = voce 200 Totale del passivo e del patrimonio netto 49.024 281.694 158.154 123.540 6.875 51 4.946 3.580 1.366 1.782 495 12.743 11.698 1.045 57.770 56.909 277 7.663 39.322 9.649 -2 78 -165 243 783 415.380 31.12.2009 RIMANDO ALLA NOTA INTEGRATIVA parte B - Passivo 159.607 Tav. 1.1 147.007 15.911 Tav. 2.1 131.096 Tav. 3.1 2.939 Tav. 4.1 Tav. 5.1 5.045 3.585 Tav. 6.1 1.460 Tav. 7.1 1.258 Tav. 12.1 615 2.393 2.306 Tav. 10.1 87 Tav. 11.1 54.092 Parte F - Informazioni 53.958 sul Patrimonio 277 Tav. B.1 8.712 36.581 8.390 Tav. B.1 -2 Tav. B.1 83 144 Tav. B.1 -61 Tav. B.1 51 372.956 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 257 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificati (SEGUE) Conto Economico ESERCIZIO Interessi netti = voce 30. Margine d’interesse Dividendi e altri proventi su partecipazioni 70. Dividendi e proventi simili a dedurre: dividendi su titoli di capitale detenuti per negoziazione, inclusi in voce 70 Margine d’interesse Commissioni nette = voce 60 Risultato negoziazione, coperture e fair value 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione + dividendi su titoli di capitale detenuti per negoziazione, inclusi in voce 70 90. Risultato netto dell’attività di copertura 100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value Saldo altri proventi/oneri 190. Altri oneri/proventi di gestione + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati (di cui voce 100) a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale 150. Spese amministrative - a) spese per il personale a dedurre: oneri di integrazione Altre spese amministrative 150. Spese amministrative - b) altre spese amministrative a dedurre: oneri di integrazione Recuperi di spesa = voce 190. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: proventi di gestione - recupero di spese Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Accantonamenti per rischi ed oneri 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a dedurre: accantonamenti a fronte integrazione Oneri di integrazione Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti a dedurre: utili (perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati (di cui voce 100) 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie Profitti netti da investimenti 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - di cui: Riprese (rettifiche) delle partecipazioni 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - di cui: Utile (perdita) da cessione delle partecipazioni 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE Imposte sul reddito del periodo = voce 260 UTILE NETTO 258 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 2010 2009 5.043 2.786 2.786 7.829 3.313 -193 -272 73 6 36 300 111 -375 3.156 10.985 -3.634 -3.815 181 -3.027 -3.041 14 -587 1.324 1.324 737 46 117 96 -23 44 157 204 26 -73 320 1.057 -552 -567 15 -537 -538 1 375 -83 -78 -5 -6.369 4.616 -236 -237 1 -196 -3.774 102 -111 -3.687 73 -8 -5 -3 -1.024 33 -105 -106 1 -17 -108 6 -26 -38 -78 -3 71 -50 -205 74 -72 -27 26 -1 407 376 783 -156 -126 3 -402 453 51 RIMANDO ALLA NOTA INTEGRATIVA Parte C) Tavv. 1.1 e 1.4 Tav. 3.1 Tav. 3.1 Tavv. 2.1 e 2.3 Tav. 4.1 Tav. 3.1 Tav. 5.1 Tav. 6.1 Tav. 7.1 Tavv. 13.1 e 13.2 Tavv. 13.2 Tav. 9.1 Tav. 9.5 Tavv. 13.2 Tav. 11.1 Tav. 11.2 Tav. 10.1 Tav. 8.1 Tav. 17.1 Tav. 18.1 Prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione (ai sensi art. 149-duodecies regolamento CONSOB n.11971/99 e successive integrazioni) Pubblicità dei corrispettivi - Società UniCredit S.p.A. - competenza esercizio 2010 - network KPMG Il presente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete. SERVIZI DI REVISIONE SOGGETTO CHE FORNISCE IL SERVIZIO SOGGETTO CHE RICEVE IL SERVIZIO DENOMINAZIONE DENOMINAZIONE CORRISPETTIVI DESCRIZIONE DEI LAVORI servizi di revisione (bilancio esercizio, consolidato, relazione semestrale, controlli contabili e Filiali Estere) 2 Revisore Totale Revisore Totale Servizi di Revisione KPMG S.p.A. UniCredit S.p.A. SERVIZI DI VERIFICA FINALIZZATI ALL’EMISSIONE DI UN’ATTESTAZIONE SOGGETTO CHE FORNISCE IL SERVIZIO SOGGETTO CHE RICEVE IL SERVIZIO DENOMINAZIONE DENOMINAZIONE DESCRIZIONE DEI LAVORI UniCredit S.p.A. comfort letters relative ad emissioni obbligazionarie, revisione del bilancio di sostenibilità e relativo sistema di reporting, verifica dell’attività sulla cessione del quinto/pensione svolta da UniCredit Family Financing Bank SpA e Family Credit Network SpA, sottoscrizione del modello Unico e del modello 770 S/O e redazione della relazione sul valore delle quote Fondo Capital Italia S.A. e monitoraggio report dell’attività di servicing su operazioni di cartolarizzazione Revisore Totale revisore Rete Revisore Totale Rete Revisore Totale Servizi di Attestazione ALTRI SERVIZI DIVERSI DALLA REVISIONE Revisore Totale revisore Rete Revisore Totale Rete Revisore Totale Altri Servizi diversi dalla Revisione Totale Generale KPMG S.p.A. (MIGLIAIA DI EURO) 1 7.161 7.161 7.161 CORRISPETTIVI (MIGLIAIA DI EURO) 1 1.018 1.018 1.018 SOGGETTO CHE FORNISCE IL SERVIZIO SOGGETTO CHE RICEVE IL SERVIZIO DENOMINAZIONE DENOMINAZIONE DESCRIZIONE DEI LAVORI TIPOLOGIA UniCredit S.p.A. verifica traduzione bilancio e relazione semestrale in inglese e tedesco servizi verifica KPMG S.p.A. CORRISPETTIVI (MIGLIAIA DI EURO) 1 22 22 22 8.201 (1) IVA e spese escluse. (2) contratto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2007 per una spesa di € 770.000, integrato a seguito dell’incorporazione della ex Società Capitalia e dalle successive operazioni societarie dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 febbraio 2009 per una spesa di € 320.000 e nuovamente integrato, a seguito dell’operazione One4C, dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011 per una spesa di € 6.071.000. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 259 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (importi in migliaia di €) FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI “Fondo Pensioni del personale della Cassa di Risparmio di Trieste - Ramo Esattoria” - n. iscr. Albo 9081 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell'obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo integrativo Pensioni per il personale della Cassa di Risparmio di Torino in liquidazione” n. iscr. Albo 9084 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell'obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo integrativo Pensioni per il personale delle gestioni esattoriali della Cassa di Risparmio di Torino” n. iscr. Albo 9085 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell'obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati 260 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N. ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 92 - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 4.853 223 471 4.605 4.946 -341 4 - - Benefici definiti 235 15 43 27 266 318 -52 152 - - Benefici definiti 10.008 463 1.043 9.428 10.333 -905 - Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI “Fondo Aziendale Pensioni Complementare dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per il Personale della sezione credito della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A, ovvero del Fondo di Previdenza per i Dipendenti dei Concessionari del Servizio di Riscossioni Tributi, per il Personale della sezione Concessionario della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A.” Sezione A n. iscr. Albo 9131 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Altre variazioni in aumento Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Contratto per il trattamento di Quiescenza e Previdenza per il Personale appartenente alle categorie Personale Direttivo/Dirigenti Funzionari, Quadri, Impiegati, Personale subalterno e Personale ausiliario di Cariverona Banca S.p.A.” n. iscr. Albo 9013 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N. ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 431 - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 34.479 1.761 653 5.161 3 31.735 39.367 -7.632 917 2 Benefici definiti 66.823 3.328 9.288 60.863 74.148 -13.285 A carico Azienda in base alle risultanze del bilancio tecnico UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 261 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (SEGUE) Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI “Fondo di integrazione delle pensioni dell’Assicurazione Obbligatoria, invalidità, vecchiaia e superstiti, gestiti dall’INPS della Cassa di Risparmio di Ancona” (incorporata in data 1/10/89 in Cariverona Banca S.p.A)” - n. iscr. Albo 9033 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Contributi a carico dipendenti Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N. ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 44 1 (*) Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 2.876 134 420 7 2.597 2.963 -366 - (*) di cui 1 differito “Fondo di Quiescenza per gli impiegati, i commessi e gli ausiliari della Banca Cuneese Lamberti Meinardi & C. - Cuneo” (incorporata in data 1/8/92 in Cariverona Banca S.p.A.) - n. iscr. Albo 9012 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente Benefici erogati Contributi a carico dipendenti Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati 34 7 (*) Benefici definiti 3.911 211 30 16 368 2 3.802 4.689 -887 A carico Azienda in base alle risultanze del bilancio A carico Dipendente 1% (*) di cui 3 differiti “Fondo pensione per i dipendenti ex Credito Fondiario delle Venezie S.p.A.” n. iscr. Albo 9067 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati 262 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. 9 - Benefici definiti 1.259 63 125 1.197 1.425 -228 - Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI N. PENSIONATI AL 31.12.2010 “Accordo per il regolamento del trattamento di previdenza del Personale dell’Istituto Federale delle Casse di Risparmio delle Venezie S.p.A.” - n. iscr. Albo 9068 60 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo Interno Aziendale (FIA) dell’ex Credito Romagnolo” + CIP ex Banca del Friuli - n. iscr. Albo 9151 1.158 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione (*) (*) di cui Valore attuale dell’obbligazione prevista dall’Accordo 31.1.1990 punto 18 Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo Integrativo Pensioni per il personale proveniente dalla ex Carimonte Banca S.p.A.” - n. iscr. Albo 9147 139 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati N. ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 4.266 223 184 687 3.986 5.098 -1.112 - - Benefici definiti 93.136 4.880 3.754 10.018 91.752 107.409 -15.657 - - Benefici definiti 11.726 579 1.145 11.160 12.843 -1.683 - UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 263 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (SEGUE) Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI “Fondo personale Magazzini Generali” n. iscr. Albo 9148 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Trattamento pensionistico integrativo previsto a favore dei Membri della Direzione Centrale del Credito Italiano cessati dal servizio tra il 1° gennaio 1963 e il 30 settembre 1989 a carico di UniCredito Italiano” - n. iscr. Albo 9029 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo di previdenza aziendale complementare delle prestazioni INPS a prestazioni integrative del settore esattorie SORIT” n. iscr. Albo 9020 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati “Fondo di previdenza aziendale complementare delle prestazioni INPS Conti riserva pensionati a prestazioni integrative dell’ex Banca dell’Umbria 1462 S.p.A” - n. iscr. Albo 9021 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati 264 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N.ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 3 - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 101 5 10 12 104 127 -23 15 - - Benefici definiti 10.039 487 1.179 9.347 10.332 -985 1 - Benefici definiti 40 2 6 4 44 41 3 130 - - Benefici definiti 9.223 544 1.596 1.093 10.270 11.396 -1.126 - Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI Rendiconto del “Fondo di previdenza aziendale complementare delle Prestazioni I.N.P.S. della Cassa di Risparmio di Carpi S.p.A. - Conto riserva pensionati a prestazione definita” - n- iscr. Albo 9022 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati Rendiconto del “Fondo Pensione per i dipendenti della ex Unicredit Banca Mediocredito” - n. iscr. Albo 9127 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati Rendiconto del “Fondo di previdenza per i componenti della Direzione Centrale di Capitalia (ex Banco di S.Spirito, ex Banco di Roma e dell’ex Cassa di Risparmio di Roma)” - n. iscr. Albo 9165 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti del periodo : - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente Benefici erogati Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati N. PENSIONATI AL 12.31.2010 N.ISCRITTI AL 12.31.2010 TIPOLOGIA 56 - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 3.853 165 403 3.615 3.578 37 36 - - Benefici definiti 2.715 129 421 2.423 2.850 -427 104 38 (*) - Benefici definiti 80.712 3.998 124 7.904 76.930 92.006 -15.076 A carico Azienda in base alle risultanze del bilancio tecnico (*) di cui 27 differiti. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 265 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (SEGUE) Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI Rendiconto del trattamento di quiescenza e previdenza per il personale della Ex Cassa di Risparmio di Roma - n. iscr. Albo 9096 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti del periodo: - Oneri finanziari - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Perdite da riduzioni /estinzioni di piano Benefici erogati Uscita a seguito passaggio della quasi totalità degli iscritti attivi nel Fondo Pensione di Gruppo esterno Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati (*) di cui 286 differiti Rendiconto del “Fondo Pensione per il personale dell’ex Gruppo Bipop CARIRE” - n. iscr. Albo 1202 Consistenza al 31.12.2009 Contributi del datore di lavoro Giro dell’eccedenza alla sez.III del Fondo Pensione di Gruppo esterno Consistenza al 31.12.2010 Rendiconto del “Trattamento di quiescenza per il Personale del Banco di Sicilia” n. iscr. Albo 9161 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti del periodo : - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Contributi a carico dipendenti Altre variazioni in diminuzione Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati (*) di cui 94 differiti. 266 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N. ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 1.453 434 (*) Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 209.137 9.494 1.686 1.662 2.251 12.252 A carico Azienda in base alle risultanze del bilancio tecnico 62.340 149.638 155.243 -5.605 - Benefici definiti -186 223 409 - 3.117 291 (*) Benefici definiti 159.379 7.435 15.416 24 179 151.243 163.669 -12.426 - A carico Azienda in base alle risultanze del bilancio tecnico A carico dipendenti: Dirigenti: 0,8% Funzionari (QD3 e 4):0,6% Quadri(1°e 2°L): 0,30% Impiegati: 0,15% Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI Rendiconto del “FIP ex Sicilcassa - Fondo integrativo pensioni del personale della Cassa Centrale di Risparmio V.E. per le province siciliane” - n. iscr. Albo n. 9063 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti del periodo : - Oneri finanziari - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Altre variazioni in aumento Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Utili/perdite attuariali non rilevati Rendiconto del “Fondo Pensione per i dipendenti della ex Banca di Roma” Filiale di Londra Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Oneri finanziari - Rendimento delle attività al servizio del piano - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Uscita impegni del Fondo a Compagnia assicurativa Effetto tasso di cambio Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Valore attuale delle attività al servizio del piano Valore attuale dell’obbligazione non finanziato dalle attività al servizio del piano Utili/perdite attuariali non rilevati (*) di cui 137 differiti Rendiconto del “Fondo Pensione per i dipendenti della Filiale di Londra” (ex Credito Italiano) Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio: - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente - Oneri finanziari - Rendimento delle attività al servizio del piano - Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio Benefici erogati Effetto tasso di cambio Consistenza al 31.12.2010 Valore attuale dell’obbligazione Valore attuale delle attività al servizio del piano Valore attuale dell’obbligazione non finanziato dalle attività al servizio del piano Utili/perdite attuariali non rilevati N. PENSIONATI AL 31.12.2010 N.ISCRITTI AL 31.12.2010 TIPOLOGIA 2.804 - Benefici definiti DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 76.072 3.881 1.772 9.733 2 71.994 85.249 -13.255 161 (*) - - Benefici definiti 14.535 1.804 -1.207 233 13.566 608 2.407 44.746 41.352 - 3.394 -987 93 (*) 6 Benefici definiti 2.233 155 834 -576 649 71 2.068 16.692 12.720 - 3.972 -1.904 (*) di cui 79 differiti. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 267 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (SEGUE) Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI Rendiconto del “Fondo Aziendale Pensioni Complementare dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per il Personale della sezione credito della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A., ovvero del Fondo di Previdenza per i Dipendenti dei Concessionari del Servizio di Riscossione Tributi, per il Personale della sezione Concessionario della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto S.p.A.” Sezione B e C - n. iscr. Albo 9131 Consistenza al 31.12.2009 Decrementi: Capitale erogato nell’esercizio Trasferimenti ad altri fondi Pagamento polizza copertura rischi morte ed invalidità Incrementi: Rendimento delle disponibilità liquide al netto delle spese di gestione e dell’imposta sostitutiva Altre variazioni: - contribuzioni a carico dipendenti e azienda (1) - contributi versati da altre aziende del Gruppo (1) Consistenza al 31.12.2010 ATTIVITÀ DEL FONDO Disponibilità liquide Partite da regolare Totale attività N. PENSIONATI AL 31.12.2010 - POSIZIONI ATTIVE AL 31.12.2010 570 TIPOLOGIA Contribuzione definita a capitalizzazione individuale (1) comprende le quote del TFR. (*) dipendenti ante e post: trattasi di iscritti alla previdenza complementare rispettivamente prima e dopo il 28.4.1993, data di entrata in vigore del D.Lgs. 124/93. 268 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. DATI CONTABILI 43.261 4.424 3.875 358 191 3.384 165 808 2.411 42.221 42.262 -41 42.221 ALIQUOTA CONTRIBUTIVA A carico Azienda: per dipendenti ante (*): min. 2% max 14,35% Per dipendenti post (*): min. 2% max 2,35% + TFR + media mensile tasso Euribor su patrimonio A carico dipendenti: per dipendenti ante 0,50% per dipendenti post 2% Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI “Fondo di previdenza aziendale complementare delle prestazioni INPS Conto contribuzione definita dell’ex Banca dell’Umbria 1462 S.p.A.” - n. iscr. Albo 9021 Consistenza al 31.12.2009 Decrementi: Capitale erogato nell’esercizio Pagamento polizza copertura rischi di morte ed invalidità Uscita a seguito passaggio della quasi totalità degli iscritti attivi al Fondo Pensione di Gruppo esterno Incrementi: Rendimento delle disponibilità liquide al netto delle spese di gestione e dell’imposta sostitutiva Altre variazioni: contributi a carico dipendenti e azienda (1) contributi versati da altre aziende del Gruppo (2) Consistenza al 31.12.2010 ATTIVITÀ DEL FONDO Disponibilità liquide Partite da regolare Totale attività N. PENSIONATI AL 31.12.2010 - POSIZIONI ATTIVE AL 31.12.2010 5 TIPOLOGIA DATI CONTABILI Contribuzione definita 33.897 35.002 2.481 134 32.387 1.555 174 ALIQUOTA CONTRIBUTIVA Dipendenti “ante”: (*) - a carico dipendente minimo 0,25% con facoltà di versare anche il TFR; - a carico azienda: dal 2% al 6,28% Dipendenti “post”: (*) - a carico dipendente minimo 0,25% ed il TFR - a carico azienda: 2% 154 1.227 450 558 -108 450 (1) comprende le quote del TFR e l’onere per la coperturadei rischi morte ed invalidità (2) comprende le quote del TFR (*) dipendenti ante e post: trattasi di iscritti alla previdenza complementare rispettivamente prima e dopo il 28.4.1993, data di entrata in vigore del D.Lgs. 124/93 “Fondo di previdenza aziendale complementare delle prestazioni INPS Conto contribuzione definita - contingenza dell’ex Banca dell’Umbria 1462 S.p.A.” - n. iscr. Albo 9020 Consistenza al 31.12.2009 Accantonamenti a carico esercizio Consistenza al 31.12.2010 Contribuzione definita 206 206 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 269 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi pensione interni (SEGUE) Segue Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI Rendiconto “Fondo di previdenza aziendale complementare delle prestazioni I.N.P.S. della Cassa di Risparmio di Carpi S.p.A. - Conto pensione” - n. iscr. Albo 9022 Consistenza al 31.12.2009 Decrementi: Saldo finale regolato nell’esercizio Consistenza al 31.12.2010 ATTIVITÀ DEL FONDO Liquidità al netto delle partite da regolare Totale attività Rendiconto “Fondo pensione per i dipendenti della ex UniCredit Banca MEDIOCREDITO S.p.A.” - n. iscr. Albo 9127 Consistenza al 31.12.2009 Decrementi: Saldo finale regolato nell’esercizio Consistenza al 31.12.2010 ATTIVITÀ DEL FONDO Liquidità al netto delle partite da regolare Totale attività 270 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. N. PENSIONATI AL 31.12.2010 - POSIZIONI ATTIVE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA DATI CONTABILI ALIQUOTA CONTRIBUTIVA Contribuzione definita a capitalizzazione individuale 16 16 16 - - - - Contribuzione definita 42 42 42 - - - - Fondi pensione interni Il 2010 fa registrare l’effetto dell’accordo aziendale stipulato in ordine al Fondo Pensione ex CRR, al quale ha aderito oltre il 90% degli iscritti che hanno opzionato il passaggio nella Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo, con passaggio quindi dalla modalità della prestazione pensionistica quale integrazione della pensione INPS a quella a capitalizzazione individuale. Analogamente, nel 2010 ha avuto altresì corso, a seguito dell’apposito ulteriore accordo aziendale, la confluenza degli iscritti al Fondo Pensione ex Banca dell’Umbria nella già citata Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo, confluenza che peraltro non ha inciso sulla precedente modalità della prestazione degli iscritti in quanto anch’essa già in regime di capitalizzazione individuale. Per quanto attiene ai fondi interni a benefici definiti, si conferma che le correlate obbligazioni sono determinate con il “metodo dell’unità di credito proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate al fair value alla data di redazione dello Stato Patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal Deficit o Surplus (differenza tra le obbligazioni e le Attività patrimoniali ) al netto degli utili e perdite attuariali non riconosciute. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del corridoio (10%). Si indicano di seguito le medie ponderate delle principali ipotesi finanziarie e attuariali adottate. Tasso di attualizzazione Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani Tasso atteso di incremento delle retribuzioni Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici Tasso di inflazione atteso Tasso di mortalità (*) 31.12.2010 31.12.2009 4,46% 5,03% 3,03% 2,07% 1,79% RG48 + adjustment 4,77% 4,58% 3,02% 1,80% 2,04% RG48 (*) Valido per i soli piani Italia. Gli aggiustamenti incrementano selettivamente le aspettative di vita per alcune categorie di anzianità. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 271 In ogni momento della vita Attestazione Attestazione ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modificazioni ed integrazioni 275 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 273 Bilancio dell’Impresa 274 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modificazioni ed integrazioni 1. I sottoscritti, Federico Ghizzoni, nella sua qualità di Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A., e Marina Natale, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di UniCredit S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: • l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa, e • l’effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, nel corso del 2010. 2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello definito da UniCredit S.p.A., in coerenza con l’“Internal Control - Integrated Framework (CoSO)” e con il “Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)”, che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale. 3. I sottoscritti attestano, inoltre, che 3.1 il bilancio di esercizio: a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002; b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente; 3.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Milano, 22 marzo 2011 Federico Ghizzoni Marina Natale UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 275 In ogni momento della vita Relazioni e delibere Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di Revisione Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria 279 287 291 UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 277 Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio 278 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Relazione del Collegio Sindacale UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 279 Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere Relazione del Collegio Sindacale RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI CONVOCATA PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2010, REDATTA AI SENSI DELL’ART. 153, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO 58/98 E DELL’ART. 2429, COMMA 3, DEL CODICE CIVILE Signori Azionisti, nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, il Collegio Sindacale ha esercitato le attività di vigilanza previste dal Codice Civile, dai Decreti Legislativi n. 385/1993 (T.U.B.) e n. 58/1998 (T.U.F.), dalla normativa emessa dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e controllo, dalle norme statutarie e dai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Preliminarmente si precisa che questo Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2010. La presente Relazione copre, pertanto, il periodo di vigilanza di competenza del Collegio stesso, ossia dal 22 aprile 2010 al 31 dicembre 2010. Il Presidente del Collegio Sindacale, un Sindaco Effettivo e un Sindaco Supplente risultano eletti nelle liste di minoranza. Ciò premesso, si forniscono le informazioni di cui alle disposizioni indicate dalla Comunicazione Consob n. 1025664 del 6 aprile 2001 e successive modifiche e integrazioni. Il Collegio Sindacale ha svolto nel corso dell’esercizio l’attività di vigilanza effettuando 21 riunioni, della durata media di 7 ore ciascuna, partecipando a 11 riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché a 7 riunioni del Comitato Controlli Interni & Rischi. In sede consiliare sono state presentate, anche oralmente, relazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate. Tra queste, in particolare, si segnala il progetto “Insieme per il cliente”, anche denominato “ONE4C”, che ha comportato l’incorporazione di sette banche italiane in Unicredit S.p.A. con efficacia dal 1° novembre 2010. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale ritiene che le operazioni aziendali siano state improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, siano state deliberate e poste in essere in conformità alla legge e allo Statuto Sociale e rispondano all’interesse della Società. Inoltre, le stesse non risultano manifestamente imprudenti, azzardate o mancanti delle necessarie informazioni in caso di sussistenza di interessi degli Amministratori. Esse non sono in contrasto con le delibere assunte dall’Assemblea, né appaiono tali da compromettere l’integrità del patrimonio aziendale. In data 21 settembre 2010, l’Amministratore Delegato, sig. Alessandro Profumo, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere di Amministrazione. Contemporaneamente ha risolto consensualmente il proprio rapporto di lavoro dipendente con la Società attraverso un accordo che ha comportato il riconoscimento di un incentivo all’esodo in linea con quanto stabilito nel contratto in essere con la Società stessa, e da questa regolarmente indicato al mercato attraverso le proprie Relazioni sul Governo Societario. In data 30 settembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato il sig. Federico Ghizzoni, nominandolo Amministratore Delegato. Il Collegio Sindacale ha rilasciato il proprio parere in tema di cooptazione di un Amministratore e di riconoscimento di un compenso ad Amministratore avente particolari deleghe aziendali. La Relazione sulla Gestione, le informazioni prodotte in Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dagli Amministratori, dal management aziendale, dai Collegi Sindacali delle società controllate, dal responsabile Internal Audit e dalla Società di Revisione non hanno evidenziato l’esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate. Nel corso dell’esercizio sociale sono state poste in essere operazioni infragruppo e con parti correlate, sulle quali, conformemente alle vigenti disposizioni regolamentari, i documenti di bilancio danno adeguate informazioni. Su dette operazioni, ai sensi dell’articolo 23 dello Statuto sociale, sono state fornite al Collegio Sindacale informazioni atte a descriverle e rappresentarle nella loro configurazione essenziale. Dette operazioni sono state effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto di correttezza sostanziale e sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica. In attuazione del Regolamento Consob in materia di gestione delle operazioni con parti correlate (Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni), il Consiglio di Amministrazione ha adottato, in data 9 novembre 2010, apposite procedure per la gestione delle operazioni poste in essere direttamente o tramite le società controllate. Inoltre, il Consiglio ha nominato un Comitato per le Parti Correlate composto esclusivamente da Consiglieri indipendenti. Per le finalità dell’azione di vigilanza assegnata al Collegio Sindacale assumono rilevanza le funzioni di Compliance e di Internal Audit. Per quanto attiene alla funzione di Compliance, il Collegio Sindacale ha raccomandato che questa prosegua con determinazione nel perseguire un approccio coerente con la dimensione internazionale del Gruppo e con i propri obiettivi di monitoraggio di secondo livello. Per quanto attiene alla funzione di Internal Audit, il Collegio Sindacale, al fine di vigilare sull’adeguatezza del sistema di controllo interno, ha periodicamente incontrato il responsabile della funzione, che ha relazionato sugli esiti delle verifiche e sulle risultanze del monitoraggio delle azioni correttive poste in essere dal management. L’attività della funzione ha evidenziato una situazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo nel complesso adeguata, pur rilevando la necessità di miglioramenti in alcune aree. 280 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Il Collegio Sindacale ha monitorato l’attuazione dei progetti avviati per migliorare l’efficacia del sistema dei controlli e, in particolare, del progetto denominato “Governance del Sistema di Controllo Interno (ICS)”. In quest’ottica, assume rilevanza l’attività di continuo miglioramento del sistema dei controlli operativi di primo livello che, attese le complessità e le dimensioni della realtà aziendale, necessitano di una costante attività di analisi e sviluppo. La Società di Revisione, nel periodico scambio di informazioni con il Collegio Sindacale, non ha evidenziato, per quanto di competenza con riferimento al sistema di controllo interno, fattispecie critiche. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza, e vigilato, per quanto di competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha recentemente approvato la versione aggiornata del Regolamento di UniCredit S.p.A. alla luce del Progetto ONE4C. Inoltre, ha modificato l’assetto organizzativo esistente, approvando l’istituzione dei ruoli di Direttore Generale e di Chief Operating Officer. Sono tuttora in corso le attività di revisione del modello di governance ed operativo delle competence line, cui sono assegnate importanti attività di monitoraggio di secondo livello. Il nuovo assetto organizzativo è, dunque, di recentissima definizione e il Collegio Sindacale avrà cura, nel corso del corrente esercizio sociale, di monitorarne con continuità i riscontri di efficienza ed efficacia. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della Società, sia sulla base di accertamenti diretti sia tramite il periodico scambio di informazioni con la Società di Revisione, dalla quale il Collegio Sindacale non ha ricevuto segnalazioni di fatti censurabili ai sensi dell’articolo 155, comma 2 del D. Lgs. 58/1998. Il Collegio Sindacale condivide la conclusione della Società di Revisione circa la presenza di un livello di efficienza del sistema amministrativo-contabile idoneo ad assicurare la corretta rappresentazione dei fatti di gestione nel bilancio dell’impresa e nel bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, funzione che risponde alle previsioni dell’articolo 154 bis del D. Lgs. 58/1998. Questi non ha segnalato particolari carenze nei processi operativi e di controllo che, per rilevanza, possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine di una corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili internazionali. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle istruzioni impartite alle società controllate, ritenute idonee alla luce del ruolo di coordinamento e guida, anche a livello internazionale, proprio della capogruppo di un Gruppo bancario. È compito delle competenti funzioni della capogruppo indirizzare le entità controllate verso la piena adozione ed attuazione di tutte le policy di Gruppo emesse dalla Società. Il Collegio Sindacale ha scambiato informazioni con gli omologhi Organi delle società del Gruppo, in particolare con quelle coinvolte nel processo di fusione per incorporazione di cui alla operazione denominata ONE4C, così come indicato dall’articolo 151, comma 2 del D. Lgs. 58/1998 e dalle Istruzioni di Vigilanza (Titolo V, Capitolo 11). Il Collegio non ha ricevuto dai Collegi Sindacali delle società controllate, collegate o partecipate, comunicazione di rilievi da segnalare nella presente relazione. Il Collegio Sindacale ha preso visione della relazione redatta dalla Società di Revisione KPMG S.p.A., rilasciata ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 39/2010, prendendo atto che, a giudizio della stessa, il bilancio dell’impresa e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 sono conformi agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea e, pertanto, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data. Inoltre, a giudizio della Società di Revisione, la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b), dell’art. 123 bis del D. Lgs. 58/1998 presentate nella Relazione sul Governo Societario sono coerenti con i documenti di bilancio. La Società di Revisione non ha evidenziato al Collegio Sindacale atti o fatti, rilevati nel corso dello svolgimento del piano di lavoro finalizzato alla certificazione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato, così come nel corso delle verifiche trimestrali, ritenuti degni di segnalazione. Il Collegio Sindacale ha svolto le funzioni del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi del D. Lgs. 39/2010, analizzando i contenuti del piano di lavoro predisposto dalla Società di Revisione e verificandone l’adeguatezza rispetto alle dimensioni e alla complessità organizzativa ed imprenditoriale della Società. Il Collegio ha richiesto ed ottenuto dalla Società di Revisione la relazione ai sensi dell’articolo 19 del D. Lgs. 39/2010. Particolare attenzione e attività sono state poste in essere dalla Società di Revisione a seguito della fusione di cui al progetto ONE4C che, stante la numerosità e la dimensione delle società coinvolte, richiederà, anche nel 2011, un importante lavoro di verifica dell’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile alla nuova realtà aziendale. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 281 Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere Relazione del Collegio Sindacale (SEGUE) Il Collegio Sindacale ha ricevuto dalla Società di Revisione la relazione sull’indipendenza del revisore di cui all’articolo 17 del D. Lgs. 39/2010 e informa di non avere riscontrato la presenza di aspetti critici. Su espressa dichiarazione della Società di Revisione, il Collegio rileva che alla stessa, nel corso dell’esercizio 2010, in aggiunta agli incarichi di revisione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato, della relazione semestrale e di verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti gestionali nelle scritture contabili, è stato riconosciuto un compenso per i seguenti servizi non di revisione: - emissione di comfort letters relative alle emissioni obbligazionarie sul mercato europeo: i corrispettivi maturati ammontano a € 391.000; - svolgimento di attività di verifica della versione in inglese della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2010, del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 e della versione in tedesco del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 21.900; - revisione limitata del bilancio di sostenibilità del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 320.000; - review del sistema di reporting per la predisposizione del bilancio di sostenibilità del Gruppo UniCredit: i corrispettivi maturati ammontano a € 50.000; - sottoscrizione del Modello Unico, del Modello 770 - Semplificato ed Ordinario, del Modello Consolidato Nazionale 2010 e della Denuncia delle operazioni di credito e finanziamento per il periodo 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 25.100; - redazione della relazione sul valore delle quote del Fondo Capital Italia S.A. al 31 dicembre 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 8.500; - procedure di verifica aventi ad oggetto le informazioni contenute nell’informativa predisposta da UniCredit S.p.A. per Banca d’Italia in relazione all’attività di cessione del quinto/pensione svolte da UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e Family Credit Network S.p.A.: i corrispettivi maturati ammontano a € 80.000; - procedure di verifica svolte sui rendiconti trimestrali predisposti, nel corso dell’esercizio 2010, da UniCredit S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. in qualità di servicer delle operazioni di cartolarizzazione: i corrispettivi maturati ammontano a € 144.000. Non risultano conferiti incarichi a soggetti legati alla Società di Revisione da rapporti continuativi. In considerazione delle mutate dimensioni aziendali in seguito alla fusione di cui al progetto ONE4C, la Società di Revisione è stata chiamata ad un lavoro non originariamente previsto al momento dell’affidamento dell’incarico. Detto lavoro ha interessato l’anno 2010 e interesserà, per processi di coda, anche il 2011. In ogni caso, il perimetro organizzativo della Società è mutato rispetto a quanto in essere al momento dell’affidamento dell’incarico di revisione. Per questo motivo, in applicazione della delega conferita, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un adeguamento dei compensi spettanti al revisore per l’anno 2010 e apposita informativa in proposito viene portata a conoscenza della Assemblea dei Soci. Similmente, si ritiene opportuno adeguare il compenso del revisore per il 2011 e per il 2012, data di scadenza dell’incarico novennale, e per questo motivo, il Collegio Sindacale, con separato documento, formula apposita proposta alla Assemblea dei Soci. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste nel Codice di Autodisciplina per le società quotate, introdotto a completamento della normativa primaria e secondaria prevista dal D. Lgs. 58/1998 e dalle conseguenti previsioni regolamentari. Il Consiglio di Amministrazione, con apposita delibera consiliare, ha valutato positivamente l‘adeguatezza della propria dimensione, composizione e del proprio funzionamento. Similmente, con apposita delibera consiliare, il Consiglio ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei propri membri dandone compiuta informazione nella Relazione sul Governo Societario. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione. Dopo la nomina, il Collegio Sindacale ha verificato in capo a ciascuno dei propri membri la sussistenza dei requisiti di indipendenza, Inoltre, stante la necessità di effettuare annualmente la verifica di tali requisiti, il Collegio Sindacale ne ha confermato la sussistenza. Con la fusione per incorporazione delle banche italiane di cui al Progetto ONE4C, la Società ha aggiunto una dimensione operativa di natura bancaria alle sue attività di holding di partecipazioni e di controllo del Gruppo. L’attuale governance aziendale prevede una delega operativa in materia creditizia al management, che opera secondo parametri di affidamento definiti in sede di approvazione consiliare della strategia creditizia annuale, essendo soggetto al monitoraggio e al controllo esercitati dal Comitato Controlli Interni e Rischi che, periodicamente, riferisce al Consiglio di Amministrazione. Analogamente, esigenze di snellezza operativa nell’attività del Consiglio di Amministrazione hanno suggerito di aderire all’interpretazione che vede assolti gli obblighi normativi di cui all’articolo 136 T.U.B. in materia di obbligazioni degli esponenti bancari mediante l’adozione di delibere quadro, per singolo richiedente, atte a autorizzare il compimento di operazioni standard a condizioni di mercato. Lo Statuto di Unicredit S.p.A. è stato adeguato a talune previsioni introdotte dal D. Lgs. 27/2010, che ha recepito la Direttiva 2007/36/CE. Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 novembre 2010 sono stati modificati gli articoli 10,12,13,20,30 dello Statuto Sociale, mentre ulteriori modifiche vengono proposte all’Assemblea con relazione illustrativa degli Amministratori. 282 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Con deliberazione del 9 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Tale Modello, sviluppato con un’iniziativa progettuale dedicata, è stato elaborato a valle di un’accurata analisi delle attività aziendali ed è costituito da un insieme di principi generali, regole di condotta e principi specifici di controllo. È in corso il progetto di aggiornamento per le principali società controllate. L’Organismo di Vigilanza ha informato il Consiglio di Amministrazione di avere svolto la propria attività finalizzata all’adeguamento del Modello Organizzativo al perimetro organizzativo e normativo, alla verifica dell’attuazione del Modello nelle società controllate, a una attività di indirizzo e coordinamento degli Organismi di Vigilanza delle società controllate, alla raccolta e valutazione dell’informativa minima prevista dal Modello e all’approfondimento di talune aree ed operazioni aziendali potenzialmente rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla funzionalità, sull’adeguatezza e sulla rispondenza ai requisiti normativi dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi operativi, di mercato e di credito. Le valutazioni del Collegio Sindacale si sono fondate: - sulle relazioni della funzione di convalida interna della Capogruppo, riguardanti tutti gli aspetti rilevanti di performance dei sistemi di rating e la loro conformità ai requisiti regolamentari e agli standard interni; - sulle relazioni della funzione di Internal Audit della Capogruppo. Sulla base delle valutazioni effettuate e della documentazione acquisita, nonché delle informazioni ricevute dal responsabile della funzione Risk Management e dal responsabile della funzione Internal Audit, il Collegio Sindacale ritiene i modelli di controllo dei rischi rispondenti ai requisiti normativi e complessivamente adeguati alle esigenze aziendali. Il Collegio Sindacale ha preso atto delle risultanze delle verifiche della funzione Internal Audit sui sistemi di remunerazione dell’alta direzione aziendale per l’anno 2010, che sono stati giudicati conformi alla normativa applicabile e allineati al profilo di rischio definito dal Consiglio di Amministrazione. Fino alla data di redazione della presente Relazione sono pervenute al Collegio Sindacale due denuncie ex articolo 2408 del Codice Civile. L’azionista Francesco Santoro, con lettera datata 18 febbraio 2011, ha informato il Collegio di asserite irregolarità da parte di Unicredit Credit Management Bank con riferimento a operazioni di recupero crediti. Il Collegio, dalle affermazioni assunte presso le competenti strutture aziendali, ha accertato che, alla fine del 2010, sono state effettuate richieste di pagamento nei confronti di debitori e garanti di posizioni a sofferenza riferibili ai portafogli ex Trevi Finance ed ex Aspra Finance. A tale riguardo risultano pervenuti, alla fine del mese di febbraio 2011, svariati reclami, di cui soltanto due accolti. Risulta, altresì, attivato un solo contenzioso. L’azionista Cristina Scarcella, con lettera datata 10 marzo 2011, ha denunciato al Collegio Sindacale un’asserita posizione creditoria in essere presso la ex Unicredit Private Banking S.p.A. per obbligazioni IslandBankki non rimborsate alla scadenza convenuta. In merito il Collegio ha accertato che, in data 6 marzo 2009, la ex Unicredit Private Banking S.p.A., anche a seguito dell’esposto della sig.ra Scarcella alla Banca d’Italia, aveva provveduto a dare risposta alla sig.ra Scarcella e all’Organo di Vigilanza. Nella comunicazione indirizzata alla sig.ra Scarcella si precisava che, dopo aver provveduto a verificare l’istruttoria condotta, non erano stati rilevati elementi che potessero consentire l’accoglimento delle richieste. Nel corso dell’esercizio è stato indirizzato al Collegio Sindacale un esposto da partedel sig. Ignazio Bianco, qualificatosi quali segretario della Federbancari. L’esposto richiama i contenuti di un atto di citazione in materia di nullità/annullabilità dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti da Credito Italiano/Unicredit e di omessa concessione di cedole e permessi sindacali con conseguente richiesta di risarcimento del danno. Il Collegio ha potuto accertare che tale contenzioso è tuttora in corso. Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere il proprio parere obbligatorio in merito ai seguenti argomenti: - rispetto dei requisiti previsti per l’utilizzo continuativo del modello interno avanzato di misurazione dei rischi di mercato, dei rischi operativi e del modello interno avanzato di rating dei rischi di credito, secondo quanto stabilito dalla normativa di vigilanza; - valutazione circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri (Codice di Autodisciplina delle Società Quotate – Criterio Applicativo 3.C.5); - compensi erogati ad Amministratore dotato di particolari deleghe aziendali ai sensi dell’articolo 2389 del Codice Civile; - cooptazione in Consiglio di Amministrazione di Consigliere ai sensi dell’articolo 2386 del Codice Civile; - relazione sulla valutazione delle strategie e politiche del Gruppo nel settore della gestione collettiva del risparmio; - relazione sull’adeguamento delle procedure aziendali alle raccomandazioni dell’Autorità di Vigilanza in materia di operatività nel settore della cessione del quinto dello stipendio/pensione; - considerazioni degli Amministratori sugli esiti dell’attività ispettiva dell’Autorità di Vigilanza in tema di qualità dei processi creditizi e degli impieghi con particolare riferimento al segmento corporate del portafoglio; - considerazioni degli Amministratori sugli esiti dell’attività ispettiva dell’Autorità di Vigilanza in tema di processo di formazione delle segnalazioni di vigilanza consolidata. A seguito dell’attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità da segnalare nella presente Relazione. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 283 Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere Relazione del Collegio Sindacale (SEGUE) Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all’Assemblea ai sensi dell’art. 153 secondo comma del D. Lgs. 58/1998. Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio Sindacale, esaminato il contenuto delle relazioni redatte dalla Società di Revisione KPMG S.p.A., preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall’Amministratore Delegato e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sotto i profili di propria competenza non rileva motivi ostativi all’approvazione della proposta di bilancio formulata dal Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale ritiene, alla luce delle risultanze del bilancio al 31 dicembre 2010 e delle proiezioni reddituali, che la destinazione dell’utile così come proposta dal Consiglio di Amministrazione non contrasti con le disposizioni di legge, regolamentari e di Statuto. 4 Aprile 2011 Il Collegio Sindacale Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo 284 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 285 Relazione della Società di Revisione UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 287 Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 291 Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere 292 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A. Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria Delibere dell’Assemblea del 29 aprile 2011 L’Assemblea di UniCredit, tenutasi in data 29 aprile 2011, presa conoscenza delle Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sull’esercizio 2010, ha approvato in sessione ordinaria il Bilancio separato dell’impresa 2010, che ha riportato un risultato netto di €783 milioni. Sulla base di tale risultato l’Assemblea ha deliberato un dividendo di €0,03 per ciascuna azione ordinaria e €0,045 per ciascuna azione di risparmio. L’Assemblea dei Soci, sempre in sessione ordinaria, ha deliberato inoltre la riduzione del numero dei membri del Consiglio di Amministrazione da 23 a 22, provvedendo poi a confermare quale Amministratore della Società il Signor Federico Ghizzoni, già cooptato in occasione del Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010, che resterà in carica sino all’Assemblea di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2011. L’Assemblea dei Soci, sempre in sessione ordinaria, ha rideterminato in €1.600.000 il compenso complessivo da attribuire ai Consiglieri impegnati nei Comitati Consiliari e in altri organi della Società, ferma l’attribuzione ai medesimi di un gettone di presenza di €400 per ogni partecipazione alle riunioni. L’Assemblea ha in fine deliberato di approvare: • l’Integrazione dei tempi e dei corrispettivi della Società di Revisione KPMG S.p.A. per gli esercizi 2011 e 2012; • l’assunzione a carico della Società del compenso del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio; • le modifiche al Regolamento assembleare; • la Politica Retributiva di Gruppo; • i Sistemi Retributivi 2011 di Gruppo; • il Piano 2011 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit. UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 293 Frontespizi: UniCredit Creatività: BBH Partners LLP, London Illustrazione di copertina: James Taylor, Illustrator c/o Debut Arts, London. Sviluppo grafico e realizzazione: Mercurio - Studi di promozione pubblicitaria, Milano www.mercurioitaly.it Stampa: Grafiche Milani SpA (Segrate) Maggio 2011 UniCredit è consapevole che le sue attività influenzano l’ambiente e deve tener conto della sostenibilità ambientale nelle sue scelte strategiche. Nel 2011 UniCredit ha neutralizzato le emissioni di CO2 relative al consumo di carta associato alla realizzazione delle Relazioni e Bilancio UniCredit S.p.A. 2010, delle Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 e del Bilancio di Sostenibilità 2010 attraverso un progetto di teleriscaldamento a biomassa in Italia (Valtellina). Le Relazioni e Bilancio UniCredit S.p.A. 2010, le Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 e il Bilancio di Sostenibilità 2010 sono AzzeroCO2. Volume stampato su carta ecologico-riciclata certificata. www.unicreditgroup.eu