PDF | UniCredit Spa Relazioni e Bilancio 2010

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In ogni momento
della vita
UniCredit S.p.A.
Relazioni e Bilancio 2010
La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario
poter contare su una banca che sia un partner affidabile e ci aiuti ad affrontare
ogni momento della vita.
Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono
alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno
gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina
dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana.
Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi
programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi
tanti cambiamenti.
E UniCredit è presente in ogni momento della vita.
Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni
finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli
individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni
per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete
adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno.
UniCredit S.p.A.
Relazioni e Bilancio 2010
In ogni momento della vita
Indice
Introduzione
Cariche sociali e Società di revisione
Presentazione agli Azionisti
Nota alla Relazione e al Bilancio
5
7
8
9
Relazione sulla gestione
Principali dati
Schemi di Bilancio riclassificati
L’azione UniCredit
Risultati dell’esercizio
Modello organizzativo
Altre informazioni
Fatti di rilievo successivi alla chiusura
dell’esercizio e evoluzione prevedibile della gestione
40
Proposte all’Assemblea
43
Bilancio dell’Impresa
Schemi di bilancio
Nota integrativa
Allegati
45
47
55
255
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter
del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999
e successive modifiche e integrazioni
273
Relazioni e delibere
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art. 14
del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39
Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria
13
14
16
18
19
28
32
277
279
287
291
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine
minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• n.d. quando il dato non è disponibile.
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché
fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
3
In ogni momento della vita
Introduzione
Cariche sociali e Società di revisione
Presentazione agli Azionisti
Nota alla Relazione e al Bilancio
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
7
8
9
5
In ogni momento della vita
Cariche sociali e Società di revisione
Consiglio di Amministrazione
Dieter Rampl
Luigi Castelletti
Farhat Omar Bengdara
Vincenzo Calandra Buonaura
Fabrizio Palenzona
Federico Ghizzoni 1
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidenti
Amministratore Delegato
Giovanni Belluzzi
Manfred Bischoff
Enrico Tommaso Cucchiani
Donato Fontanesi
Francesco Giacomin
Piero Gnudi
Friedrich Kadrnoska
Marianna Li Calzi
Salvatore Ligresti
Luigi Maramotti
Antonio Maria Marocco
Carlo Pesenti
Lucrezia Reichlin
Hans-Jürgen Schinzler
Theodor Waigel
Anthony Wyand
Franz Zwickl
Consiglieri
Lorenzo Lampiano
Segretario
Collegio Sindacale
Maurizio Lauri
Cesare Bisoni
Vincenzo Nicastro
Michele Rutigliano
Marco Ventoruzzo
Massimo Livatino
Paolo Domenico Sfameni
Roberto Nicastro
Marina Natale
KPMG S.p.A.
Presidente
Sindaci Effettivi
Sindaci Supplenti
Direttore Generale
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Società di revisione
1. Nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 in
sostituzione del Signor Alessandro Profumo, dimessosi in data 21 settembre 2010.
UniCredit S.p.A.
Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma
Direzione Generale: Piazza Cordusio - 20123 Milano
Capitale Sociale € 9.649.245.346,50 interamente versato
Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit
Albo dei Gruppi Bancari: cod. 02008.1
Cod. ABI 02008.1
Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Introduzione
Presentazione agli Azionisti
Signori Azionisti,
l’esercizio appena trascorso è stato un anno di intensa attività che
ha visto la Società e il Gruppo impegnati principalmente nel processo
di integrazione One4C (“Insieme per i clienti”), processo che, come
descritto più dettagliatamente nel successivo specifico capitolo, si
propone di aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti,
attraverso la specializzazione delle competenze e tempi di risposta
sempre più rapidi. Tutto ciò costituisce una semplificazione della
struttura societaria del Gruppo accrescendo così la vicinanza ai
territori e alle comunità in cui opera.
Il progetto One4C ha comportato il passaggio di UniCredit S.p.A. da
Holding con compiti di indirizzo e finanziamento del Gruppo a Banca
operativa, passaggio che evidentemente ha comportato e comporta
una completa rivisitazione dell’assetto organizzativo della Società. Da
un punto di vista prettamente contabile, se da un lato tale processo
si è tradotto in un aumento della raccolta diretta e indiretta (+7,9%)
e del totale attivo di bilancio (+11,4%), dall’altro e soprattutto
ha cambiato radicalmente la struttura del bilancio stesso, con un
incremento di cinque volte circa dei crediti verso i clienti (passati
contabilmente da 52 miliardi circa a 253 miliardi) e un raddoppio
delle passività verso la clientela. Di conseguenza anche la struttura
del conto economico è cambiata in maniera altrettanto radicale con
un aumento di dieci volte del margine di interesse e di circa sei volte
dei costi di struttura.
La Banca ha conseguito nell’esercizio 2010 un utile netto pari a 783
milioni di euro rispetto ai 51 milioni conseguiti nel 2009 ed evidenzia
un totale Attivo di Bilancio pari a 415 miliardi di euro, rispetto ai 373
miliardi fatti registrare a fine 2009. Allo scopo di permettere una
migliore comprensione delle dinamiche anche contabili intervenute
nel corso dell’esercizio, nella Relazione si espongono anche i dati del
2009 ricostruiti secondo le logiche e i principi che hanno poi trovato
realizzazione con l’operazione One4C. Una descrizione puntuale
dei principi e delle modalità di calcolo di tali elementi 2009 posti
a confronto in sede di Relazione con quanto realizzato dalla Banca
nel corso del 2010 si trova nella successiva Nota alla Relazione e al
Bilancio.
8
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Gli importanti cambiamenti che hanno caratterizzato l’operatività
della Banca, sono stati sostenuti da una azione di rafforzamento
patrimoniale che, avviata nel corso degli ultimi mesi del 2009, è
stata portata a compimento nel mese di gennaio del 2010. Infatti,
il Consiglio di Amministrazione ha determinato, in data 7 gennaio
2010, le condizioni definitive dell’aumento di capitale in opzione,
deliberato dalla Assemblea Straordinaria della Banca in data 16
novembre 2009, tra cui il prezzo di sottoscrizione, il rapporto di
opzione ed il numero massimo di azioni da offrire. Ad esito delle
operazioni relative all’aumento di capitale in opzione sono state
emesse n. 2.516.889.453 nuove azioni ordinarie per un aumento di
capitale sociale di ammontare pari ad euro 1.258.444.726,50, per
un controvalore complessivo - inclusivo del sovrapprezzo azioni - pari
ad euro 3.999.337.340,82. L’aumento di capitale è stato iscritto nel
Registro delle Imprese in data 24 febbraio 2010.
A valle di detta operazione è stato sottoscritto l’aumento di capitale
della controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta al 99,995%
dalla Capogruppo), aumento richiesto al fine di rispondere alle
aspettative delle autorità di vigilanza locali e delle agenzie di rating,
nonché per allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini
di coefficienti patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per
cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica in
Austria e nella Central Eastern Europe. A seguito della sottoscrizione
da parte della Capogruppo oltre che della quota di spettanza anche
dell’inoptato, l’interessenza partecipativa in UniCredit Bank Austria AG
è salita al 99,996%
Ciò premesso si rimanda alla Relazione per una sintetica esposizione
dei dati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico al 31 dicembre
2010 e dell’esercizio precedente, con specifica distinzione tra dati
di Bilancio della Banca a fine esercizio 2009 (cosiddetto “contabile”)
e quanto ricostruito, come già detto, applicando i medesimi principi
e le stesse modalità tecniche che hanno trovato piena efficacia con
l’operazione One4C del 1 novembre 2010 (cosiddetto “ricostruito”).
Nota alla Relazione e al Bilancio
Aspetti generali
Il Bilancio di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2010 è redatto in
base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo quanto
disposto dalle istruzioni della Banca d’Italia contenute nella circolare
n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre
2009). Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi
di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la nota
integrativa.
Il Bilancio è costituito dagli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto
economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto
delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario,
dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una
Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici
conseguiti e sulla situazione finanziaria della Banca.
Considerata la retroattività contabile e fiscale al 1° gennaio 2010
della fusione per incorporazione relativa alla operazione One4C, per i
cui dettagli si rimanda allo specifico successivo capitolo, fusione che
consente di imputare al bilancio dell’incorporante gli effetti patrimoniali
e reddituali delle operazioni di gestione poste in essere dalle società
incorporate a decorrere da tale data, i saldi e i movimenti contabili del
2010 dei conti patrimoniali ed economici delle incorporate risultanti
sono stati recepiti nella contabilità dell’incorporante.
Il processo di unificazione e consolidamento è stato realizzato nelle
seguenti fasi operative:
- le situazioni contabili di fusione delle banche incorporate sono state
sommate al fine di ottenere un primo aggregato di riferimento;
- in applicazione del principio di “confusione” giuridica che si
realizza fra la società incorporante e le incorporate si è provveduto
all’elisione dei saldi reciproci patrimoniali esistenti alla data di
fusione;
- allo scopo di permettere una migliore comprensione delle reali
dinamiche economiche dell’esercizio si è proceduto allo storno
delle reciproche contabilizzazioni di costi e ricavi intervenute in
corso d’anno tra le Banche oggetto della fusione;
- le poste del patrimonio netto delle banche incorporate sono state
annullate in contropartita dei valori delle partecipazioni in carico
all’incorporante e la differenza risultante (avanzo/disavanzo di
fusione) è stata imputata, dopo aver ricostituito le apposite riserve
da operazioni di aggregazione interna, a rettifica dell’avviamento
precedentemente iscritto;
- infine, stante la antecedente modalità di distribuzione dei prodotti di
alcune delle società fuse tramite le reti commerciali di altre società
anch’esse rientranti nel perimetro di fusione, si è reso necessario
eliminare le commissioni di collocamento titoli, mutui, prestiti e
carte incassate nel 2010 dalle società collocatrici, imputando
la relativa quota di competenza in contropartita del margine di
interesse e per la parte residua alle pertinenti voci dell’attivo (crediti
verso clienti) e del passivo (raccolta da titoli emessi).
Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con:
• l’Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del
Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni;
• la Relazione del Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 153 del
D. Lgs. 24 febbraio 1998, n.58.
• la Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 14 del
D. Lgs. 27 gennaio 2010, n.39.
Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa
relativi ai fatti di rilievo del periodo.
Principi generali di redazione della
Relazione sulla gestione
La Relazione sull’andamento della gestione comprende l’informativa
fornita secondo i criteri di redazione degli schemi riclassificati
sintetici di stato patrimoniale e conto economico - il cui raccordo
puntuale con quelli obbligatori di bilancio è riportato in allegato
al Bilancio in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con
comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati, Schemi di
bilancio riclassificati, L’azione UniCredit) nonché da un commento sui
“Risultati dell’esercizio”.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Introduzione
Nota alla Relazione e al Bilancio (SEGUE)
Criteri di riclassificazione degli schemi
sintetici di stato patrimoniale e conto
economico
Le principali riclassifiche - i cui importi sono riportati in modo
analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo hanno riguardato:
Stato patrimoniale
• l’aggregazione nella voce” Investimenti finanziari” delle voci
di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività
finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie detenute
fino alla scadenza” e “Partecipazioni”;
• il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”, sia
nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati di
copertura” e “Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica”;
• l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e titoli”
dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e ”Titoli in circolazione”;
• l’inclusione della voce di bilancio “Trattamento di fine rapporto del
personale” nella voce “Altre passività”.
Conto economico
• i dividendi e altri proventi escludono i dividendi su azioni detenute per
negoziazione, classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione,
di copertura e delle attività e passività valutate al fair value;
• il saldo altri proventi/oneri esclude i recuperi di spesa
classificati a voce propria;
• le spese per il personale, le altre spese amministrative, le
rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali e gli
accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati al netto degli
oneri di integrazione relativi alle operazioni di riorganizzazione
conseguenti all’integrazione del Gruppo Capitalia e all’operazione
One4C “Insieme per il cliente”, evidenziati a voce propria.
• i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite e
le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie disponibili
per la vendita e sulle attività finanziarie detenute fino a
scadenza, il risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali, oltre agli utili/perdite delle
partecipazioni e da cessione di investimenti;
10
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Modifiche apportate per consentire un
confronto omogeneo
Al fine di poter effettuare un confronto omogeneo tra gli esercizi,
i dati esposti nelle tavole della Relazione riferiti al 2009 sono
stati rideterminati secondo principi e modalità analoghi a quelli
applicati in sede di contabilizzazione dell’operazione di fusione
come indicato nella presente nota al capitolo Aspetti generali. Di
conseguenza si rimanda a detto paragrafo per una descrizione di
tali principi e modalità.
In ogni momento della vita
Relazione sulla gestione
Principali dati
Schemi di Bilancio riclassificati
L’azione UniCredit
Risultati dell’esercizio
Modello organizzativo
Altre informazioni
Fatti di rilievo successivi alla chiusura
dell’esercizio e evoluzione prevedibile della gestione
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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19
28
32
40
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Relazione sulla gestione
Principali dati
Dati economici
(milioni di €)
ESERCIZIO
Margine d'intermediazione
di cui: - interessi netti
- dividendi e altri proventi su partecipazioni
- commissioni nette
Costi operativi
Risultato di gestione
Risultato lordo dell'operatività corrente
Utile netto
VARIAZIONE
2010
2009
RICOSTRUITO
10.985
5.043
2.786
3.313
-6.369
4.616
407
783
9.993
6.062
854
3.013
-6.477
3.516
-774
-633
ASSOLUTA
+992
-1.019
+1.932
+300
+108
+1.100
+1.181
+1.416
Dati patrimoniali
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
Totale attivo
Attività finanziarie di negoziazione
Crediti verso clientela
di cui: - crediti deteriorati
Passività finanziarie di negoziazione
Raccolta da clientela e titoli:
di cui: - clientela
- titoli
Patrimonio netto
%
+9,9%
-16,8%
+226,2%
+10,0%
-1,7%
+31,3%
n.s.
n.s.
VARIAZIONE
31.12.2010
31.12.2009
RICOSTRUITO
415.380
10.128
253.102
18.144
6.875
281.694
158.154
123.540
57.770
405.002
8.732
260.721
13.897
5.242
285.946
150.109
135.837
53.808
ASSOLUTA
+10.378
+1.396
-7.619
+4.247
+1.633
-4.252
+8.045
-12.297
+3.962
%
+2,6%
+16,0%
-2,9%
+30,6%
+31,2%
-1,5%
+5,4%
-9,1%
+7,4%
Dati di struttura
DATI AL
Numero dipendenti
Numero sportelli
di cui: - Italia
- Estero
14
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
VARIAZIONE
31.12.2010
31.12.2009
RICOSTRUITO
46.332
4.493
4.485
8
48.276
4.684
4.676
8
ASSOLUTA
-1.944
-191
-191
-
%
-4,0%
-4,1%
-4,1%
-
Indici di redditività
ESERCIZIO
Interessi netti / Margine di intermediazione
Commissioni nette / Spese amministrative al netto dei recuperi di spesa
Commissioni nette / Costi operativi
Risultato di gestione / Margine di intermediazione
2010
2009
RICOSTRUITO
VARIAZIONE
45,9%
124,9%
52,0%
42,0%
60,7%
110,9%
46,5%
35,2%
-14,8%
+14,0%
+5,5%
+6,8%
31.12.2010
2009
RICOSTRUITO
VARIAZIONE
1,9%
7,2%
0,9%
5,3%
+1,0%
+1,9%
Indici di rischiosità
DATI AL
Crediti in sofferenza netti / Crediti verso clientela
Crediti deteriorati netti / Crediti verso clientela
Patrimonio e coefficienti di vigilanza
(milioni di €)
DATI AL
31.12.2010
Patrimonio di vigilanza
Totale attività ponderate per il rischio
Tier 1
Patrimonio totale di vigilanza / Totale attività ponderate (in %)
59.945
163.918
48.129
36,6%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
15
Relazione sulla gestione
Schemi di Bilancio riclassificati1
Stato patrimoniale riclassificato
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
31.12.2009
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
2.152
5.914
7.590
-5.438
-71,6%
Attività finanziarie di negoziazione
10.128
6.352
8.732
+1.396
+16,0%
Crediti verso banche
33.806
203.963
27.767
+6.039
+21,7%
Crediti verso clientela
253.102
51.665
260.721
-7.619
-2,9%
Investimenti finanziari
87.451
83.833
72.158
+15.293
+21,2%
5.089
4.411
7.175
-2.086
-29,1%
Coperture
Attività materiali
Avviamenti
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
281
33
326
-45
-13,8%
7.707
8.739
7.707
-
-
33
31
35
-2
-5,7%
6.954
5.563
7.139
-185
-2,6%
22
-
76
-54
-71,1%
8.655
2.452
5.576
+3.079
+55,2%
415.380
372.956
405.002
+10.378
+2,6%
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
31.12.2009
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Debiti verso banche
Raccolta da clientela e titoli
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
49.024
159.607
39.947
+9.077
+22,7%
281.694
147.007
285.946
-4.252
-1,5%
6.875
2.939
5.242
+1.633
+31,2%
51
-
52
-1
-
Coperture
4.946
5.045
6.516
-1.570
-24,1%
Fondi per rischi ed oneri
1.782
1.258
1.909
-127
-6,7%
495
615
1.345
-850
-63,2%
-
-
-
-
-
Passività fiscali
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Altre passività
12.743
2.393
10.237
+2.506
+24,5%
Patrimonio netto:
57.770
54.092
53.808
+3.962
+7,4%
- capitale e riserve
56.909
53.958
54.120
+2.789
+5,2%
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di cash-flow hedge
- utile netto
Totale del passivo e del patrimonio netto
78
83
321
-243
-75,7%
783
51
-633
+1.416
n.s.
415.380
372.956
405.002
+10.378
+2,6%
1. Per il 2009, come detto, si presentano sia la situazione “contabile”, corrispondente al Bilancio 2009 di UniCredit S.p.A., che la situazione “ricostruita” secondo i principi e le modalità descritte nella
Nota alla Relazione e al Bilancio - Aspetti Generali, cui si rimanda per pronto riferimento.
16
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Conto economico riclassificato
(milioni di €)
ESERCIZIO
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
2009
2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
Interessi netti
5.043
-587
6.062
-1.019
-16,8%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
2.786
1.324
854
+1.932
+226,2%
7.829
737
6.916
+913
+13,2%
3.313
46
3.013
+300
+10,0%
-193
117
137
-330
n.s.
36
157
-73
+109
n.s.
3.156
320
3.077
+79
+2,6%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
10.985
1.057
9.993
+992
+9,9%
Spese per il personale
-3.634
-552
-3.676
+42
-1,1%
Altre spese amministrative
-3.027
-537
-3.085
+58
-1,9%
Recuperi di spesa
375
73
368
+7
+1,9%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
-83
-8
-84
+1
-1,2%
-6.369
-1.024
-6.477
+108
-1,7%
4.616
33
3.516
+1.100
+31,3%
Accantonamenti netti per rischi ed oneri
-236
-105
-231
-5
+2,2%
Oneri di integrazione
-196
-17
-64
-132
+206,3%
-3.774
-108
-3.732
-42
+1,1%
-3
-205
-263
+260
-98,9%
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
407
-402
-774
+1.181
n.s.
Imposte sul reddito dell'esercizio
376
453
141
+235
+166,7%
UTILE NETTO
783
51
-633
+1.416
n.s.
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato netto negoziazione, coperture e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
17
Relazione sulla gestione
L’azione UniCredit
Informazioni sul titolo azionario
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo
- minimo
- medio
- fine periodo
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo
- con diritto godimento del dividendo
di cui: azioni di risparmio
- medio 1
Dividendo
- complessivo (milioni di €)
- unitario per azione ordinaria
- unitario per azione di risparmio
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2,336
1,512
1,931
1,570
2,769
0,634
1,902
2,358
5,697
1,539
3,768
1,728
7,646
5,131
6,541
5,659
6,727
5,564
6,161
6,654
5,864
4,082
4,596
5,819
4,421
3,805
4,083
4,225
4,425
3,144
3,959
4,303
5,255
3,173
4,273
3,808
5,865
3,202
4,830
4,494
16.779,3 13.368,1 13.278,4 10.351,3 10.303,6
18.329,5 13.372,7 13.195,3 10.357,9 10.342,3
24,2
21,7
21,7
21,7
21,7
16.637,8 13.204,6 11.071,6 10.345,2 6.730,3
6.249,7
6.338,0
21,7
6.303,6
6.316,3
6.316,3
21,7
-
6.296,1
6.296,1
21,7
-
5.046,4
5.131,1
21,7
-
1.282
0,205
0,220
1.080
0,171
0,186
995
0,158
0,173
724
0,141
0,156
19.297,6
18.330,5
24,2
19.101,8
550
0,030
0,045
550
0,030
0,045
(*)
(*)
(*)
3.431
0,260
0,275
2.486
0,240
0,255
2.276
0,220
0,235
1. Calcolato sulla base deIle azioni che partecipano alla distribuzione degli utili sotto forma di dividendi.
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di
capitale gratuito.
18
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Risultati dell’esercizio
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari
Scenario macroeconomico
La ripresa dell’economia mondiale constatata nel 2010 è attribuibile
principalmente all’impetuosa crescita dei paesi emergenti, tra i
quali si sono distinte la Cina e l’India grazie alla vivace domanda
dei consumatori privati, alle politiche monetarie ancora espansive di
questi paesi e al netto aumento degli afflussi di capitali.
L’apprezzabile crescita complessiva (+1,7%) registrata nel 2010 anche
nell’eurozona è stata sostenuta dall’ottimo andamento delle esportazioni.
In tale contesto internazionale anche l’Italia si è ripresa dalla recessione
che l’aveva colpita nel 2009, ma la sua crescita economica (+1,1%)
è rimasta inferiore alla media registrata nell’eurozona. L’aumento delle
esportazioni è stato consistente (+7,9%), ma l’incremento ancora
maggiore delle importazioni (+8,4%) ha determinato un saldo negativo
della bilancia dei pagamenti. Il principale fattore trainante della crescita
dunque è stata la domanda interna. Il ciclo di ricostituzione delle scorte
ha offerto un contributo di particolare rilievo all’incremento complessivo
del PIL. Nonostante la perdurante contrazione del settore edile gli
investimenti lordi in immobilizzazioni sono aumentati notevolmente,
particolarmente nel primo semestre grazie agli sgravi fiscali concessi agli
investimenti in conto capitale dalla cosiddetta legge Tremonti-ter. A causa
dell’andamento del mercato del lavoro, per tutto l’anno i consumi delle
famiglie sono rimasti relativamente modesti, registrando un aumento
appena superiore allo zero.
Contesto bancario e mercati finanziari
L’inversione di tendenza dei finanziamenti al settore privato
nell’eurozona risale all’inizio del 2010, quando la variazione
percentuale è stata per la prima volta positiva rispetto al
corrispondente periodo precedente. La ripresa si è poi consolidata
nel prosieguo dell’anno.
In Europa a dicembre del 2010 i finanziamenti erogati al settore
privato hanno fatto segnare un incremento dell’1,9%, un dato molto
al di sopra del minimo ciclico di -0,8% su base annua di ottobre
2009, ma ancora inferiore a quello precedente il tracollo seguito al
fallimento di Lehman Brothers. I prestiti alle famiglie sono aumentati
del 2,9% (rispetto al minimo di -0,3% su base annua registrato a
settembre 2009), mentre i finanziamenti alle imprese hanno fatto
segnare un’ulteriore lieve diminuzione (0,2% su base annua), anche
se i dati di segno positivo registrati in tre degli ultimi cinque mesi
sono indubbiamente incoraggianti.
Per quanto riguarda l’Italia, analogamente a quanto
complessivamente constatato nell’eurozona, il 2010 è stato
caratterizzato dall’aumento dei finanziamenti al settore privato.
A dicembre 2010 i finanziamenti bancari al settore privato sono
aumentati del 4,3% su base annua, un dato superiore all’1,7% di
fine 2009.
Tale incremento è attribuibile principalmente all’ulteriore aumento
dei prestiti alle famiglie (+7,6% su base annua a dicembre 2010
rispetto al +5,9% di dicembre 2009), ma anche alla dinamica
più sostenuta dei finanziamenti alle imprese, che sono tornati a
tassi positivi di crescita (+1,6% di dicembre 2010) rispetto al
-2,3% di dodici mesi prima. Il divario tra il ciclo dei finanziamenti
alle imprese e quello dei prestiti alle famiglie non deve stupire,
trattandosi di una tendenza non solo comune all’intera eurozona,
ma anche molto simile a quanto avvenuto nei cicli precedenti,
in cui i prestiti alle famiglie si erano allineati più rapidamente
all’andamento del ciclo economico, mentre i finanziamenti alle
aziende erano stati più lenti a reagire.
Indubbiamente sulla dinamica dei finanziamenti alle aziende
hanno continuato a pesare sia gli investimenti molto modesti
in immobilizzazioni, che in Italia hanno continuato a diminuire
fino al quarto trimestre 2010, sia la situazione finanziaria del
settore societario, che, sebbene in miglioramento, soffre ancora
dell’elevato indebitamento delle aziende.
Viceversa, l’andamento dei depositi bancari in Italia dei clienti
residenti, esclusi i pronti contro termine, è rimasto praticamente
invariato, registrando tuttavia un netto rallentamento rispetto al
+12,0% di fine 2009. Inoltre, dopo l’apprezzabile incremento
registrato nel 2009, lo scorso anno l’andamento delle obbligazioni
bancarie è diventato negativo (-1,7% a dicembre rispetto al
+11,2% di fine del 2009).
Per i tassi bancari il 2010 è stato un anno di progressiva
riduzione, com’era prevedibile data la politica di attento
contenimento dell’inflazione e di conseguenza dei tassi
d’interesse adottata dalla BCE. Mentre i tassi sui depositi sono
rimasti praticamente immutati, la diminuzione dei tassi sui prestiti
ha determinato una contrazione del differenziale tra tassi attivi e
tassi passivi.
Sul fronte della dinamica dei mercati finanziari, diversamente
da quanto avvenuto in altri paesi, quali la Germania e l’Austria,
protagonisti nel 2010 di nuove brillanti performance, dopo gli
apprezzabili risultati del 2009 la borsa italiana ha perso il 13,2%,
andamento che evidentemente ha concorso al clima di prudenza
e di riflessione che in sintesi ha caratterizzato l’esercizio appena
terminato.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
19
Relazione sulla gestione
Risultati dell’esercizio (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo
Il conto economico
La formazione del risultato di gestione
Come si è detto, i dati economici maturati nel corso del 2010 sono
stati confrontati con i dati del 2009 “ricostruiti” considerando la
fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Banca,
UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate
Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank
nonché di UniCredit Bancassurance Management & Administration
con efficacia dal 1° novembre 2010, ma con effetti contabili e fiscali
dal 1° gennaio 2010.
Si sottolinea inoltre che i dati rappresentati includono anche le attività
relative al perimetro delle Filiali Estere.
Formazione del risultato di gestione
(milioni di €)
ESERCIZIO
2009
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d’interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, coperture e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Il Margine di interesse
Il margine d’interesse si attesta a 7.829 milioni, quale saldo tra
interessi netti pari a 5.043 milioni e dividendi ed altri proventi su
partecipazioni per 2.786 milioni. Di questi, 2.753 milioni sono
relativi a società del Gruppo e 33 milioni a società non appartenenti
al Gruppo. Lo stesso aggregato nel 2009 evidenziava un saldo
complessivo pari a 6.916 milioni, composto da interessi netti pari
a 6.062 milioni e dividendi ed altri proventi su partecipazioni per
854 milioni (812 milioni relativi a società del Gruppo e 42 milioni a
società non appartenenti al Gruppo).
Il saldo degli interessi netti registra un peggioramento di -1.019
milioni rispetto all’anno precedente. La variazione negativa è da
attribuire al trend sfavorevole dei tassi che ha portato l’Euribor
ai minimi storici. Questo fenomeno di progressiva riduzione
dei tassi di mercato, cominciato negli ultimi mesi del 2008,
ha condizionato negativamente la redditività 2010. Tale calo,
concentrato in Italia, è riconducibile alla forte contrazione degli
spread sui depositi a vista. A titolo indicativo si riporta il dato
relativo all’Euribor medio a tre mesi che nel 2010 è stato pari
a 0,8% contro l’1,2% del 2009, con una riduzione quindi di più
del 30%.
Inoltre le misure riguardanti l’abolizione della commissione
di massimo scoperto a partire dal secondo semestre 2009,
20
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
VARIAZIONE SUL RICOSTRUITO
2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
5.043
2.786
7.829
3.313
-193
36
3.156
10.985
-3.634
-3.027
375
-83
-6.369
4.616
-587
1.324
737
46
117
157
320
1.057
-552
-537
73
-8
-1.024
33
6.062
854
6.916
3.013
137
-73
3.077
9.993
-3.676
-3.085
368
-84
-6.477
3.516
- 1.019
+ 1.932
+ 913
+ 300
- 330
+ 109
+ 79
+ 992
+ 42
+ 58
+7
+1
+ 108
+ 1.100
- 16,8%
+ 226,2%
+ 13,2%
+ 10,0%
n.s.
n.s.
+ 2,6%
+ 9,9%
- 1,1%
- 1,9%
+ 1,9%
- 1,2%
- 1,7%
+ 31,3%
contabilizzata ad integrazione degli interessi attivi da clientela, hanno
contribuito alla contrazione del margine d’interesse sugli impieghi.
Nell’ambito della voce dividendi e altri proventi su partecipazioni,
la componente relativa a società del Gruppo risulta in aumento
per la distribuzione dei dividendi da parte di UniCredit Bank AG
per 1.633 milioni; 512 milioni di UniCredit Real Estate (rispetto al
corrispondente valore del 2009 pari ad euro 293 milioni); 120 milioni
di UniCredit Bank Ireland; 111 milioni di Bank Pekao e 190 milioni di
Pioneer (rispetto ad un corrispondente valore 2009 pari ad euro 321
milioni). La componente proveniente da società non facenti parte del
Gruppo bancario risulta invece in flessione di 9 milioni derivanti dal
mancato incasso del dividendo distribuito da Banco Sabadell, banca
ceduta nel quarto trimestre del 2009.
I proventi da intermediazione e diversi
I proventi da intermediazione e diversi si attestano a 3.156 milioni, in
miglioramento di +79 milioni rispetto al periodo precedente.
Le commissioni nette sono pari a 3.313 milioni con un incremento
di +300 milioni rispetto al 2009. L’incremento più significativo
è riconducibile alle attività relative alla erogazione del credito e
alle operazioni di finanza strutturata, ai servizi di consulenza alle
imprese e alla clientela istituzionale del CIB. Le altre Strategic
Business Area (“SBA”) hanno registrato una crescita nel 2010
rispetto all’anno precedente, riconducibile alle commissioni legate
alla vendita di prodotti del risparmio gestito (fondi e gestioni) e di
bancassicurazione, soprattutto ramo danni legate all’incremento
delle nuove erogazioni di mutui. Un significativo contributo
all’incremento delle commissioni è arrivato anche dalla nuova
“commissione per la messa a disposizione fondi”, che, da luglio
2009, come previsto dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito
la commissione di massimo scoperto. Nel 2010 l’importo di questa
nuova tipologia di commissione è stato pari a 669 milioni.
Il risultato netto dell’attività di negoziazione, coperture e fair value
è negativo per -193 milioni, dato che si confronta con un risultato
positivo di 137 milioni del 2009. Il risultato del 2010 è generato
dal fair value negativo per -82 milioni su derivati di copertura
delle cartolarizzazioni, fair value che ha risentito dell’elevato
livello di estinzioni anticipate sul portafoglio dei mutui a tasso
fisso; -88 milioni derivante dal mark to market di una opzione
su azioni UniCredit acquistata a fine 2008 in concomitanza della
cessione di azioni proprie; -77 milioni derivanti dalla valutazione
dell’onere rinveniente dal contratto sottoscritto con UniCredit
Bank Austria per la cessione della società CAIB ad UniCredit Bank
AG; +72 milioni derivanti dal riacquisto di obbligazioni, tra cui 54
milioni relativi a ABS “Asset-Backed-Securities”.
La riduzione delle altre spese amministrative è invece imputabile
a differenti dinamiche di risparmio di costi elencate di seguito:
• 71 milioni nei costi legati alle attività di information and
communication technology;
• 12 milioni derivanti da minori costi legati alle attività di real
estate;
• 57 milioni su altri costi amministrativi di funzionamento in
seguito alle attività di efficientamento e razionalizzazione dei
processi interni (tra cui si citano un risparmio di 15 milioni sul
costo delle polizze assicurative e di 17 milioni per le spese
postali);
• 17 milioni su altre imposte indirette e tasse,
parzialmente compensate da aggravi di costo sulle seguenti voci:
• 33 milioni derivanti da spese legali per recupero crediti;
• 22 milioni derivanti da costi legati ad eventi e sponsorizzazioni,
presenti sul 2009 solo a partire da metà anno;
• 22 milioni in gran parte riconducibili alla crescita dei canoni
infragruppo verso la controllata UniCredit Business Partners,
in seguito alla esternalizzazione di alcuni servizi di gestione
amministrazione del personale (Shared Service Center);
• 21 milioni derivanti da consulenze tecniche su attività
progettuali.
Il risultato di gestione
Il saldo degli altri proventi ed oneri di gestione è positivo per 36
milioni, e si confronta con un risultato di -73 milioni registrato
nel periodo precedente. I principali impatti del 2010 riguardano
+98 milioni connessi all’estinzione anticipata di un finanziamento
a tasso fisso concesso alla controllata Aspra Finance; -75 milioni
per quota di ammortamento di costi su migliorie beni di terzi
considerate attività non scindibili.
Il risultato di gestione risulta positivo e pari a +4.616 milioni,
in miglioramento di +1.100 milioni rispetto ai +3.516 milioni
dell’esercizio 2009, per effetto sia della positiva dinamica dei
ricavi che della riduzione dei costi operativi.
I costi operativi
I costi operativi, tenuto conto dei recuperi di spesa, si attestano a
fine 2010 nel complesso a -6.369 milioni contro i -6.477 milioni
dell’esercizio 2009, in miglioramento di circa +108 milioni. Tale
miglioramento è da attribuirsi praticamente in egual misura alle
spese per il personale e alle altre spese amministrative. Se, infatti, le
spese per il personale, pari a -3.634 milioni nel 2010, si riducono di
42 milioni rispetto alle risultanze del 2009, le spese amministrative,
alla stessa maniera, si contraggono nel 2010 di 58 milioni, passando
dai -3.085 milioni contabilizzati nel 2009 ai -3.027 milioni del
2010. Inoltre i recuperi di spesa, pari nel 2010 a 375 milioni, fanno
registrare una crescita di 7 milioni circa rispetto ai 368 milioni del
2009. Allo stesso tempo risulta sostanzialmente stabile l’impatto
derivante dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali pari a -83 milioni sul 2010, contro i -84 milioni del 2009.
La contrazione delle spese per il personale è in gran parte dovuta
alla razionalizzazione dell’organico, che ha fatto registrare una
diminuzione di 1.944 risorse a fine periodo, anche in relazione al
proseguimento dei piani di incentivazione all’esodo.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
21
Relazione sulla gestione
Risultati dell’esercizio (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dell’utile netto
A fini espositivi nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi
che portano dal risultato di gestione all’utile netto.
Formazione dell’utile netto
(milioni di €)
ESERCIZIO
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
2009
Risultato di gestione
Accantonamenti netti per rischi e oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni
Profitti (perdite) netti da investimenti
UTILE (PERDITA) LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
Imposte sul reddito dell’esercizio
UTILE (PERDITA) NETTO
2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
4.616
-236
-196
33
-105
-17
3.516
-231
-64
+ 1.100
-5
- 132
+ 31,3%
+ 2,2%
+ 206,3%
-3.774
-3
407
376
783
-108
-205
-402
453
51
-3.732
-263
-774
141
-633
- 42
+ 260
+ 1.181
+ 235
+ 1.416
+ 1,1%
- 98,9%
n.s.
+ 166,7%
n.s.
Accantonamenti per rischi e oneri
Gli accantonamenti per rischi e oneri netti, complessivamente pari
a -236 milioni contro i -231 milioni del 2009, sono essenzialmente
riferiti a vertenze legali, fiscali oltre che ad azioni revocatorie, anche
derivanti da garanzie rilasciate alla controllata Aspra Finance a
seguito di cessioni di crediti deteriorati effettuate negli scorsi esercizi.
- cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita +52 milioni
di cui +27 milioni su cessioni di alcuni Pioneer Funds e +21 milioni
sulla vendita di titoli di stato;
- rettifiche di valore nette su partecipazioni e fondi di investimento
pari a -99 milioni dovute principalmente a Fondo Idea per -22
milioni, warrant Mediobanca per -20 milioni, Risanamento S.p.A.
per -18 milioni e Comital S.p.A. per -7 milioni.
Rettifiche nette su Crediti
Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e
impegni sono pari a -3.774 milioni in leggero peggioramento di
-42 milioni rispetto all’importo di -3.732 milioni del 2009. Questo
risultato deriva da maggiori rettifiche controbilanciato dalle maggiori
riprese di valore registrate nel 2010. Per un commento sulla
dinamica della cosiddetta “Qualità del Credito” si veda l’apposita
sezione della presente Relazione.
Nel 2009 il risultato negativo del comparto era dovuto
principalmente alle rettifiche di valore su partecipazioni, solo in
parte bilanciate da utili su cessioni. Si ricorda che le maggiori
rettifiche operate nel 2009 erano dovute ad una valutazione
negativa delle partecipazioni nel Medio Credito Centrale per -97
milioni, nel Banco Sabadell per -52 milioni, in Athena Private
Equity Fund per -29 milioni, in Bank of Valletta per -26 milioni e
in Fineco Verwaltung per -23 milioni.
Oneri di integrazione
Gli oneri di integrazione sono pari a -196 milioni contro i -64 milioni
del 2009 e sono principalmente legati all’incentivazione all’esodo del
personale derivante dalla riorganizzazione conseguente al processo di
integrazione One4C.
I profitti netti da investimenti
I profitti netti da investimenti sono pari a -3 milioni, in miglioramento
di +260 milioni rispetto ai -263 milioni dell’esercizio 2009.
In particolare nel 2010 sono stati registrati:
- utili conseguenti ad alcuni earn-out su precedenti cessioni di
attività partecipative per 34 milioni, di cui 18 milioni derivanti da
Atlantia e 16 milioni rivenienti da SGSS;
- utili su cessione di partecipazioni per 11 milioni di euro a seguito
della vendita di UniCredit Suisse Bank;
22
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Imposte sul reddito
Le imposte sul reddito dell’esercizio presentano un valore positivo
di 376 milioni in aumento di +235 milioni rispetto a 141 milioni
del 2009. Come conseguenza dell’operazione One4C, la Banca
dall’esercizio 2010 ha iniziato a generare base imponibile IRAP che
si prevede stabilmente positiva nel tempo. Questo ha reso possibile
iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008
in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n.
185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva
per 360 milioni.
Utile netto
L’utile netto della società si attesta a 783 milioni, in aumento di
+1.416 milioni rispetto ai -633 milioni dell’esercizio precedente.
Lo Stato Patrimoniale
I crediti verso clientela
I crediti verso clientela al 31 dicembre 2010 ammontano a 253.102 milioni,
in diminuzione di -7.619 milioni rispetto alla consistenza di fine 2009.
Crediti verso clientela
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
31.12.2009
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
223.348
18.144
7.959
3.651
253.102
29.523
200
13.535
8.407
51.665
225.088
13.897
13.535
8.201
260.721
-1.740
+4.247
-5.576
-4.550
-7.619
-0,8%
+30,6%
-41,2%
-55,5%
-2,9%
250.554
2.548
49.496
2.169
258.097
2.624
-7.543
-76
-2,9%
-2,9%
Impieghi vivi
Attività deteriorate
Operazioni pronti contro termine
Titoli di debito
Totale crediti verso clientela
di cui:
- unità operanti in Italia
- unità operanti all’estero
Tale diminuzione è riconducibile essenzialmente alle unità operanti in
Italia per -7.543 milioni, mentre le attività relative alle unità operanti
all’estero sono diminuite di -76 milioni.
La diminuzione è principalmente attribuibile ad alcune operazione
in Pronti contro Termine con la Cassa Compensazione e Garanzia in
essere a fine esercizio. (-5.576 milioni).
I crediti netti verso clientela deteriorati a fine 2010 ammontano a
18.144 milioni e si attestano al 7,2% dell’ammontare complessivo
dei crediti alla clientela. L’incremento rispetto ai 13.897 milioni di
fine 2009 è attribuibile principalmente al segmento imprese.
Qualità del Credito
Come più diffusamente esposto nella apposita sezione della Nota
Integrativa, lo svolgimento delle attività di monitoraggio dei crediti,
nonché le attività connesse all’esame preventivo della solvibilità
dei debitori costituiscono elementi basilari della politica creditizia di
UniCredit S.p.A..
Si ricorda, a tal proposito, come per la gestione ed il recupero dei
crediti problematici (incagli e sofferenze), la Banca si avvalga dei
servizi offerti da UniCredit Credit Management Bank S.p.A., banca del
Gruppo specializzata nel recupero crediti, la cui attività è regolata da
apposito contratto e da processi e procedure in continua evoluzione,
finalizzati al costante miglioramento delle performances di recupero e
al loro monitoraggio nel tempo.
Al 31 dicembre 2010 il valore nominale delle attività deteriorate
ammonta a 26.604 milioni (19.878 milioni alla fine del 2009
ricostruito), con un’incidenza sul totale degli impieghi nominali
a clienti pari al 10,1%, in incremento rispetto al 7,4% del 31
dicembre 2009 ricostruito. A valori di bilancio (al netto pertanto
delle rettifiche di valore specifiche operate per 8.460 milioni), le
medesime attività si attestano a 18.144 milioni di euro (13.897
milioni al 31.12.2009 ricostruito), evidenziando un’incidenza sul
totale dei crediti pari al 7,2% (5,3% a fine anno 2009 ricostruito).
Appare evidente come la grave crisi (avviatasi già dall’ultimo
trimestre del 2008, acuitasi nel corso del 2009 e persistente anche
nell’esercizio 2010) che sta interessando l’intero Sistema economico
nazionale e internazionale, si stia ripercuotendo sulla capacità di
rimborso da parte dei debitori e quindi sul buon esito dei crediti
stessi. Nel corso del 2010 si è pertanto ancora provveduto ad una
attenta e prudente classificazione a “deteriorati” delle posizioni
problematiche, che ha complessivamente interessato un flusso
netto pari a circa il 3,4% dello stock in bonis di fine 2009; la severa
azione di classificazione si è altrettanto manifestata anche all’interno
delle categorie di “deteriorati”, nel cui ambito l’incidenza dei crediti
in sofferenza (a valori nominali) ha raggiunto il 3,3% del totale dei
crediti alla clientela (1,8% a fine 2009 ricostruito), le posizioni in
incaglio hanno raggiunto il 4,7% (3,9% a fine 2009 ricostruito) e i
crediti ristrutturati rappresentano circa l’1% sempre della consistenza
complessiva degli impieghi (0,7% a fine 2009 ricostruito).
Sostanzialmente stazionario il peso dei crediti scaduti (1,1% a fine
2010).
A tale situazione è da correlare l’incremento del coverage ratio sui
crediti deteriorati (rettifiche di valore specifiche in rapporto al valore
nominale), passato complessivamente dal 30,1% del 31.12.2009
(ricostruito) al 31,8% di fine dicembre 2010.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
23
Relazione sulla gestione
Risultati dell’esercizio (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
I crediti in bonis, che ammontano a 236.261 milioni al valore
nominale (248.214 milioni al 31.12.2009 ricostruito) sono stati
prudenzialmente rettificati per recepire il cosiddetto “rischio
fisiologico”; le rettifiche di valore complessivamente operate sugli
stessi ammontano, a fine dicembre 2010, a 1.303 milioni, con un
coverage ratio pari allo 0,55% (sostanzialmente stazionario rispetto
al dato di fine dicembre 2009 ricostruito).
Complessivamente, quindi, il totale dei crediti alla clientela si
attesta a nominali 262.865 milioni, a fronte dei quali sono state
costituite rettifiche di valore per 9.763 milioni che portano il
grado di copertura generale dei crediti alla Clientela al 3,7% (era
2,7% al 31.12.2009 ricostruito). Si espongono, a completamento,
le seguenti tavole riepilogative:
Crediti verso clientela - Qualità del credito
Situazione al 31.12.2010
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
(milioni di €)
SOFFERENZE
INCAGLI
RISTRUTTURATI
CREDITI
SCADUTI
TOTALE
DETERIORATI
CREDITI
PERFORMING
TOTALE
CREDITI
8.789
3,34%
4.066
46,26%
4.723
1,87%
12.275
4,67%
3.928
32,00%
8.347
3,30%
2.723
1,04%
160
5,88%
2.563
1,01%
2.817
1,07%
306
10,86%
2.511
0,99%
26.604
10,12%
8.460
31,80%
18.144
7,17%
236.261
89,88%
1.303
0,55%
234.958
92,83%
262.865
TOTALE
DETERIORATI
CREDITI
PERFORMING
TOTALE
CREDITI
19.878
7,41%
5.981
30,09%
13.897
5,33%
248.214
92,59%
1.390
0,56%
246.824
94,67%
268.092
Crediti verso clientela - Qualità del credito
Situazione al 31.12.2009
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
24
253.102
(milioni di €)
SOFFERENZE
INCAGLI
RISTRUTTURATI
CREDITI
SCADUTI
4.718
1,76%
2.403
50,93%
2.315
0,89%
10.463
3,90%
3.200
30,58%
7.263
2,79%
1.995
0,74%
81
4,06%
1.914
0,73%
2.702
1,01%
297
10,99%
2.405
0,92%
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
9.763
7.371
260.721
La raccolta da clientela e in titoli
La raccolta da clientela e in titoli, pari a 281.694 milioni, ha registrato
una diminuzione di -4.252 milioni di euro rispetto a fine 2009.
Raccolta da clientela e titoli
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
31.12.2009
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
158.154
123.540
281.694
15.911
131.096
147.007
150.109
135.837
285.946
+8.045
-12.297
-4.252
+5,4%
-9,1%
-1,5%
257.069
24.625
110.017
36.990
248.956
36.990
+8.113
-12.365
+3,3%
-33,4%
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Totale raccolta da clientela e titoli
di cui:
unità operanti in Italia
unità operanti all'estero
La diminuzione di -4.252 milioni è frutto di due dinamiche
contrapposte. Da un lato, infatti, i debiti verso clientela, pari a
158.154 milioni, sono cresciuti di +8.045 milioni rispetto all’anno
precedente e la loro variazione è imputabile sia all’aumento dei
depositi vincolati (+2.522 milioni) che all’aumento dei Pronti
contro Termine (+3.643 milioni), dall’altro i titoli in circolazione
hanno subito una contrazione pari a -12.297 milioni, anche in
dipendenza dei rimborsi avvenuti nel periodo.
Gli investimenti finanziari
Gli investimenti finanziari, pari a 87.451 milioni, registrano un
aumento di +15.293 milioni rispetto a fine 2009.
Investimenti finanziari
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
SUL RICOSTRUITO
31.12.2009
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
435
21.174
971
20.203
3.899
61.943
87.451
435
9.427
819
8.608
4.059
69.912
83.833
473
9.986
945
9.041
4.059
57.640
72.158
-38
+11.188
+26
+11.162
-160
+4.303
+15.293
-8,0%
+112,0%
+2,8%
+123,5%
-3,9%
+7,5%
+21,2%
86.933
518
83.651
182
71.976
182
+14.957
+336
+20,8%
+184,6%
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
di cui: partecipazioni
titoli di debito, di capitale e quote OICR
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Partecipazioni
Totale investimenti finanziari
di cui:
unità operanti in Italia
unità operanti all'estero
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, pari a 3.899
milioni, diminuiscono di -160 milioni rispetto a fine 2009. Il
decremento è dovuto al rimborso di alcuni titoli giunti a scadenza.
Le attività disponibili per la vendita registrano un incremento pari a
+11.188 milioni, principalmente dovute all’incremento dei titoli di
debito e delle quote OICR.
Le interessenze partecipative incluse in questo portafoglio nel 2010
registrano complessivamente un incremento pari a +26 milioni
principalmente per effetto della rivalutazione di London Stock
Exchange per +28 milioni.
Le partecipazioni in società controllate e collegate sono pari a 61.943
milioni, con un incremento di +4.303 milioni rispetto al 2009 da
ricondurre ai seguenti fattori principali: (i) all’incremento di valore di
UniCredit Bank Austria (+2.000 milioni) conseguente alla sottoscrizione
dell’aumento di capitale di marzo 2010; (ii) all’accresciuto valore di
libro di Aspra Finance S.p.A., pari a + 3.000 milioni, per il versamento
in conto futuro aumento di capitale deliberato dalla controllata
nel mese di novembre 2010; (iii) alla riduzione del valore della
partecipazione in UniCredit Mediocredito Centrale per -600 milioni
di euro per lo spin off effettuato a Settembre a favore di UniCredit
Corporate Banking, successivamente incorporata in UniCredit S.p.A.;
(iv) alla rideterminazione del valore partecipativo in Bank Pekao (-77
milioni) per un minor esborso effettivo a fronte della determinazione
finale del prezzo di acquisto di Bank BPH.
Un’illustrazione sintetica dell’andamento della gestione delle
principali società partecipate nei diversi comparti di operatività del
Gruppo, viene riportata nella Relazione del Bilancio Consolidato, alla
quale si fa pertanto rinvio.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
25
Relazione sulla gestione
Risultati dell’esercizio (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
L’interbancario
La Banca, nell’ambito della sua attività finanziaria, ha registrato a
fine 2010 un saldo interbancario netto tra attività (33.806 milioni)
e passività (49.024 milioni) pari a -15.218 milioni. Rispetto
alle corrispondenti evidenze ricostruite di fine 2009 (-12.180
milioni), il saldo ha fatto registrare un aumento delle passività
nette di -3.038 milioni dovuto a un incremento dei crediti verso
banche (+6.039 milioni) inferiore a quello dei debiti verso banche
(+9.077 milioni).
Per quanto riguarda i crediti verso banche, l’aumento rispetto al
2009 (+6.039 milioni) è dovuto in particolare ai seguenti effetti:
• aumento di 1.950 milioni della Riserva Obbligatoria detenuta
presso la Banca Centrale;
• aumento di 3.740 milioni dei pronti contro termine attivi verso
controparti bancarie di mercato ai fini di ottimizzazione della
gestione quotidiana della liquidità da parte della Tesoreria.
Per quanto riguarda i debiti verso banche, a seguito della crisi
di liquidità che ha investito i mercati internazionali dei capitali la
Banca ha privilegiato nel 2010 i prodotti di raccolta sul mercato
interbancario meno sensibili all’offerta di investitori istituzionali
esterni all’area dell’Euro (in particolare certificati di deposito e
carte commerciali in dollari). Questa strategia si è riflessa in una
crescita dei debiti verso banche rispetto al 2009 (+9.077 milioni)
dovuta principalmente a:
• aumento del rifinanziamento da Banche Centrali nell’ambito
delle operazioni di politica monetaria pari a 1.030 milioni;
• aumento della raccolta in depositi da controparti di mercato di
3.353 milioni;
• aumento delle operazioni in pronti contro termine pari a 5.790
milioni.
Interbancario
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
31.12.2009
Crediti verso banche
unità operanti in Italia
unità operanti all'estero
Debiti verso banche
unità operanti in Italia
unità operanti all'estero
INTERBANCARIO NETTO
unità operanti in Italia
unità operanti all'estero
26
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
CONTABILE
RICOSTRUITO
ASSOLUTA
%
33.806
33.323
483
49.024
37.979
11.045
-15.218
-4.656
-10.562
203.963
202.860
1.103
159.607
149.641
9.966
44.356
53.219
-8.863
27.767
26.656
1.111
39.947
29.981
9.966
-12.180
-3.325
-8.855
+6.039
+6.667
-628
+9.077
+7.998
+1.079
-3.038
-1.331
-1.707
+21,7%
+25,0%
-56,5%
+22,7%
+26,7%
+10,8%
+24,9%
+40,0%
+19,3%
Il patrimonio netto e i coefficienti patrimoniali
Sempre a tale data, i principali azionisti risultano essere:
Il patrimonio netto
Il patrimonio netto si attesta al 31 dicembre 2010 a 57.770 milioni,
contro i 53.808 milioni di fine esercizio precedente. Gli incrementi
sono principalmente riconducibili alla sottoscrizione dell’aumento
di capitale sociale deliberato dall’Assemblea straordinaria del 16
novembre 2009 (4.000 milioni, di cui 2.741 milioni a titolo di
sovrapprezzo), all’utile di periodo (783 milioni)); tali incrementi
sono in parte compensati dalla distribuzione dei dividendi relativi
all’esercizio 2009 (-550 milioni), dall’imputazione a riserve dei costi
accessori connessi a detto aumento di capitale (-84 milioni) e del
canone di usufrutto correlato agli strumenti finanziari (c.d. Cashes”)
al servizio dei quali sono state poste la quasi totalità delle azioni
sottoscritte da Mediobanca, in occasione del relativo aumento di
capitale (-156 milioni).
Variazioni del patrimonio netto
Patrimonio netto ricostruito al 31.12.2009
Incrementi:
- aumento di capitale a pagamento e sovrapprezzi
(al netto dei costi accessori)
- utile del periodo
- altre variazioni
Decrementi:
- dividendi distribuiti
- variazioni delle riserve di valutazione
Patrimonio netto al 31.12.2010
(milioni di €)
53.808
3.916
783
56
550
243
57.770
Azionariato
Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di euro
9.648.790.961,50 diviso in 19.297.581.923 azioni da euro 0,50
cadauna, di cui 19.273.342.940 azioni ordinarie e 24.238.983
azioni di risparmio.
Alla data del 31 dicembre 2010, sulla base delle evidenze del Libro Soci:
• gli azionisti risultano essere 485.000 circa;
• l’azionariato residente detiene circa il 41,5% del capitale e gli
azionisti esteri il 58,5%;
• l’85,0% del capitale sociale ordinario risulta detenuto da persone
giuridiche, il rimanente 15,0% da persone fisiche.
Maggiori azionisti
(milioni di €)
Nominativo Azionista
1. Mediobanca S.p.A.
- di cui: con vincolo di usufrutto a favore di
UniCredit S.p.A.
2. Aabar Luxembourg sarl
3. Gruppo Central Bank of Libya
4. Fondazione Cassa di Risparmio Verona,
Vicenza, Belluno e Ancona
5. BlackRock Inc.
6. Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
7. Carimonte Holding S.p.A.
8. Libyan Investment Authority
9. Gruppo Allianz
10. Norges Bank
AZIONI
ORDINARIE
% DI
POSSESSO1
991.211.860
5,143%
967.564.061
962.000.000
961.421.874
5,020%
4,991%
4,988%
894.149.221
775.638.495
639.734.920
586.289.621
500.000.000
395.722.734
385.547.368
4,639%
4,024%
3,319%
3,042%
2,594%
2,053%
2,000%
1. sul capitale ordinario.
Azioni proprie
La rimanenza delle azioni proprie risulta invariata rispetto a fine
2009, non essendo state effettuate transazioni nel corso del 2010.
Azioni proprie
(milioni di €)
Numero azioni ordinarie al 31.12.2010
Valore nominale unitario €
Valore nominale complessivo €
% sul capitale
Valore di bilancio al 31.12.2010 €
476.000
0,50
238.000
..
2.440.001
Il patrimonio di vigilanza e i coefficienti
patrimoniali
Il Patrimonio di Vigilanza si attesta a 59.945 milioni, per 48.129
milioni costituito da patrimonio di base, contro 58.932 milioni del 31
dicembre 2009.
Il coefficiente patrimoniale, dato dal rapporto tra patrimonio di
vigilanza e totale attività di rischio ponderate, è pari al 36,57%.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
27
Relazione sulla gestione
Modello organizzativo
L’assetto organizzativo
Come già più volte sottolineato, nel corso del 2010 UniCredit ha dato
esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i Clienti”).
A seguito dell’integrazione societaria conseguente all’operazione
One4C, UniCredit, oltre ad assolvere al proprio ruolo di Capogruppo,
svolge oggi anche direttamente l’attività bancaria e commerciale
verso la clientela, in particolare, in Italia, principalmente attraverso
la gestione diretta dei tre network: Families & Small Medium
Enterprises (“F&SME”), Corporate and Investment Banking (“CIB”) e
Private Banking (“PB”).
Il progetto One4C “Insieme per i clienti” conferma il modello
divisionale già esistente, rispettando nel contempo la dimensione
geografica. A questi fini, sono state costituite quattro Divisioni di
Business:
• la Divisione Families & Small-Medium Enterprises (“F&SME”);
• la Divisione Corporate & Investment Banking (“CIB”);
• la Divisione Private Banking (“PB”);
• la Divisione “CEE”.
Ciascuna Divisione, con riferimento ai segmenti di clientela/ mercati/
aree geografiche di propria pertinenza e con lo scopo di rafforzare
ulteriormente il concetto di “centralità del cliente”, si focalizza
principalmente sulle strategie di gestione dei clienti, sullo sviluppo
dei prodotti, il marketing, le vendite e la distribuzione, avendo
la responsabilità primaria, all’interno del Gruppo, di proporre ed
implementare la Strategia di Gruppo. Viene inoltre confermata la
strategia di banca internazionale caratterizzata da un focus europeo
in termini di management, prodotti, clienti, servizi e presenza sui
mercati in 22 Paesi.
Allo scopo di rafforzare ulteriormente il concetto di “vicinanza ai
Territori”, che rappresenta un altro asse portante del Progetto One4C,
il Country Chairman Germany e il Country Chairman Austria sono
stati collocati a diretto riporto dell’Amministratore Delegato.
All’Amministratore Delegato - e con gli stessi obiettivi - fa inoltre
capo il Direttore Generale, nuova posizione istituita nel corso del
2010 con lo scopo di sottolineare la responsabilità sul mercato Italia,
attraverso il Country Chairman Italy, cui è affidato il coordinamento
dei Network F&SME, CIB e Private Banking italiani. Al Direttore
Generale riportano inoltre le Divisioni F&SME, PB e CEE nonché il
Country Chairman Poland. Viene in questo modo particolarmente
evidenziata l’importanza delle attività di “banca commerciale
tradizionale” nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera e l’importanza
che tale responsabilità riveste sia in termini di contributo ai risultati
complessivi sia in termini di sviluppo strategico del business.
La Divisione “CIB” riporta invece direttamente all’Amministratore
Delegato operando in tal modo una più chiara separazione di
responsabilità tra attività di “banca commerciale” e di “investment
banking”, in linea anche con i più recenti orientamenti delle Autorità
di Vigilanza a livello internazionale.
28
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sempre all’Amministratore Delegato fa capo il Chief Operating Officer
(“COO”), posizione che concentra in un unico punto di responsabilità
tutte le leve di gestione delle funzioni organizzative, operative e di
servizio (inclusa HR Management) - quali ICT, Operations, Workout,
Security - funzioni responsabili di supportare la crescita sostenibile
dei business di Gruppo, garantendo la massima qualità dei servizi
offerti e ottimizzando le strutture di costo ed i processi interni del
Gruppo.
Il modello organizzativo di UniCredit prevede inoltre funzioni di
indirizzo coordinamento e controllo che hanno l’obiettivo di orientare,
controllare e coordinare - per gli ambiti di rispettiva competenza
- la gestione delle attività ed i relativi rischi del Gruppo nel suo
complesso e delle singole Entità. Nell’ambito di queste funzioni, sono
presenti:
• Competence Line (“CL”) di Indirizzo e Controllo (Internal Audit,
Planning, Finance & Administration, Risk Management, Legal and
Compliance), responsabili di coordinare e controllare - ciascuna per
la propria area di competenza - le attività ed i relativi rischi a livello
di Gruppo, garantendo un presidio di governance a livello globale
(per preservare la coerenza e l’omogeneità della governance del
Gruppo nonché il controllo integrato e la mitigazione dei rischi),
nonché di gestire operativamente le attività locali di competenza
per il perimetro relativo a UniCredit S.p.A.;
• Competence Line di Indirizzo e Supporto (Human Resources suddivisa in HR Strategy a diretto riporto dell’AD e HR Management
- Organization, Identity and Communications a diretto riporto del
Chief Operating Officer), responsabili di coordinare e supportare ciascuna per la rispettiva area di competenza - la gestione delle
attività a livello di Gruppo, definendo linee guida e policies di
Gruppo e supportando le funzioni globali del Gruppo.
Le CL Internal Audit, Planning, Finance & Administration, Risk
Management, Legal and Compliance e HR Stategy, riportano
all’Amministratore Delegato, cui fanno inoltre capo:
• Asset Management, responsabile dello sviluppo dell’asset
management in tutti gli ambiti geografici, indirizzando, coordinando
e controllando lo sviluppo delle attività di business a livello globale;
• Public Affairs, responsabile di sviluppare le relazioni con controparti
istituzionali di interesse per le attività svolte dal Gruppo e, in
particolare, di fornire al Vertice del Gruppo un supporto per
un ruolo proattivo nelle relazioni con le Istituzioni (nazionali,
multilaterali e comunitarie).
L’attività della società
La rete commerciale
Struttura operativa in italia
La struttura risultante dal progetto di fusione è articolata nei seguenti
tre network italiani:
• F&SME con l’obiettivo primario di migliorare la relazione con i
clienti unificando l’offerta commerciale e i modelli di servizio,
ridurre i costi attraverso la riorganizzazione della rete distributiva
e accorciare i tempi di risposta grazie alla revisione del modello
di deleghe creditizie. Si rivolge ai singoli individui, alle famiglie
e alle piccole imprese ed è inteso a soddisfare le loro esigenze
finanziarie offrendo loro una gamma completa di prodotti e servizi
affidabili e di elevata qualità ad un prezzo concorrenziale. Si avvale,
inoltre, del supporto di una struttura di marketing cross country,
che definisce le strategie di marketing per i diversi segmenti di
clientela e per i diversi canali, offrendo ai propri clienti i migliori
prodotti e servizi grazie ad un approccio globale e alla condivisione
di esperienze tra i vari paesi.
• CIB che facendo riferimento, dopo l’avvio del progetto One4C,
al segmento di clientela corporate e istituzionale con fatturato
superiore a 50 milioni (mentre la clientela al di sotto di tale soglia
rientra nella divisione F&SME) persegue la propria strategia tesa a
incrementare ulteriormente le quote di mercato, sia per i prodotti
e servizi di base, che per quelli a maggiore valore aggiunto, e
ottimizzare l’allocazione del capitale massimizzando in maniera
sostenibile la profittabilità. In coerenza con gli obiettivi strategici
nel corso del 2010 sono state avviate con successo politiche
commerciali e creditizie focalizzate alla clientela con i migliori
profili di rischio. Il successo di tali iniziative si è manifestato in un
progressivo aumento della redditività, grazie anche alle attività di
cross-selling e al contestuale miglioramento della qualità dell’attivo.
• PB si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità
finanziarie medio-alte, fornendo servizi di consulenza e soluzioni
per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. Nel
corso del 2010 è stata effettuata la riallocazione, in coordinamento
con il progetto “One4C”, della clientela con patrimoni oltre i
500mila euro da altre Divisioni verso la Divisione Private Banking e
viceversa per i clienti sotto tale soglia.
Al 31 dicembre 2010 la rete distributiva in Italia risulta costituita da
4.485 sportelli di cui:
• 4.234 dedicati alla copertura del segmento della clientela F&SME;
le strutture, in funzione delle responsabilità attribuite e dei
segmenti gestiti, si suddividono in Territori, Sedi, Sportelli, Centri
Piccole Imprese, Centri Imprese e Centri Sviluppo;
• 81 dedicati alla copertura del segmento CIB; queste strutture, in
funzione delle attività svolte, si suddividono in Centri Corporate e
Filiali Operative;
• 170 dedicati alla copertura del segmento PB che, in funzione delle
responsabilità attribuite, si distinguono in Filiale Principale e Filiale
distaccata di Area.
La rete degli sportelli in Italia garantisce una copertura nazionale del
territorio omogenea con una leggera prevalenza di strutture dedicate
situate al Nord (44,0%) e al Centro (35,6%). Di seguito viene fornito
il dettaglio delle strutture di vendita per regione geografica.
Rete Sportelli Italia
REGIONE
- Piemonte
- Valle d'Aosta
- Lombardia
- Liguria
- Trentino Alto Adige
- Veneto
- Friuli Venezia Giulia
- Emilia Romagna
- Toscana
- Umbria
- Marche
- Lazio
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Puglia
- Basilicata
- Calabria
- Sicilia
- Sardegna
Totale sportelli
(milioni di €)
31.12.2010
COMPOSIZIONE %
467
21
572
100
82
581
148
553
185
89
99
593
45
35
219
161
11
28
438
58
4.485
10,4%
0,5%
12,8%
2,2%
1,8%
13,0%
3,3%
12,3%
4,1%
2,0%
2,2%
13,2%
1,0%
0,8%
4,9%
3,6%
0,2%
0,6%
9,8%
1,3%
100,0%
A seguito del processo di razionalizzazione dell’organizzazione
territoriale attuato in relazione all’operazione One4C, il numero degli
sportelli esistenti al 31 dicembre 2010 presenta una diminuzione di
191 unità rispetto all’anno precedente.
Nel territorio nazionale operano inoltre 52 centri estero merci, unità
specialistiche con l’obiettivo di assicurare lo svolgimento delle attività
tecnico operative relative al comparto estero (crediti documentari,
operazioni documentarie, fideiussioni e garanzie, portafoglio import
ed export, oro).
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
29
Relazione sulla gestione
Modello organizzativo (SEGUE)
L’attività della società (SEGUE)
Le filiali e le rappresentanze all’estero
Nel corso del 2010 la rete internazionale della Banca è stata oggetto
di un processo di razionalizzazione del network volto a selezionare le
strutture con forte valenza economica e strategica dedicate alla clientela
CIB: in particolare è stata avviata l’attività di chiusura delle filiali di Parigi,
Madrid e Hong Kong, chiusura che si perfezionerà nel corso del 2011.
Di contro, per effetto dell’operazione One4C, il network estero di
UniCredit S.p.A. si è incrementato della filiale di Monaco attiva nel
Business del Credito al Consumo ed in particolare focalizzata sui
prodotti dei prestiti personali e delle carte revolving, già operante
nell’ambito di UniCredit Family and Financing Bank.
Per quanto concerne gli Uffici di rappresentanza, nel corso del 2010 è
stata avviata l’operatività della sede di Tripoli la cui apertura era stata
deliberata già nel corso del 2009.
Pertanto, a fine 2010, UniCredit S.p.A. mantiene all’estero otto
Filiali di cui tre, come si è detto, in corso di chiusura, un Permanent
Establishment e sei Uffici di Rappresentanza.
UniCredit S.p.A. - Presenza Internazionale 2010
(milioni di €)
FILIALI ESTERE
CINA - Hong Kong
CINA - Shanghai
GERMANIA - Monaco
GERMANIA - Monaco (*)
GRAN BRETAGNA - Londra
STATI UNITI - New York
FRANCIA - Parigi
SPAGNA - Madrid
PERMANENT ESTABLISHMENT
UFFICI DI RAPPRESENTANZA
AUSTRIA - Vienna
BELGIO - Bruxelles
BRASILE - San Paolo
CINA - Pechino
CINA - Canton
INDIA - Mumbai
LIBIA - Tripoli
(*) Ex Filiale UniCredit Family and Financing Bank
Le risorse
L’andamento degli organici
Al 31 dicembre 2010 il numero del personale di UniCredit S.p.A.
ammontava a n. 46.332 unità, rispetto a n. 48.276 unità risultanti
al 31 dicembre 2009. Il processo di ristrutturazione intrapreso già a
partire dal 2008 dopo l’integrazione con il Gruppo Capitalia prevede
la razionalizzazione dell’organico attraverso il proseguimento del
Piano di incentivazione all’esodo del personale (fondo di solidarietà e
aventi diritto a pensione) che ha portato all’uscita di n. 1.993 risorse
nel corso dell’anno, compensate in parte da assunzioni focalizzate
al servizio della rete commerciale. L’anno 2010 ha visto anche
l’attuazione del nuovo piano di riorganizzazione generale 2010/2013
che ha come obiettivo la rivisitazione delle attività aziendali e
la revisione del dimensionamento dell’organico attraverso la
sottoscrizione di un nuovo piano di uscita volontario di personale con
diritto a pensione che nel triennio prevede l’uscita di altre n. 2.575
risorse di cui n. 1.047 già nel 2011.
Categorie
31.12.2010
TOTALE
Dirigenti
Quadri direttivi di 4° e 3° livello
Quadri direttivi di 2° e 1° livello
Restante personale
Totale
di cui “part time”
1.448
8.447
14.105
22.332
46.332
4.637
La composizione dell’organico per classi di anzianità e quella per
fasce di età sono riportate nelle tavole successive. Per quanto
attiene al titolo di studio il 40% del personale di UniCredit S.p.A. è in
possesso di una laurea (prevalentemente in discipline economiche e
bancarie o giuridiche).
L’incidenza del personale femminile è pari al 43%.
30
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2009 RICOSTRUITO
DI CUI: ESTERO
33
109
18
155
315
-
VARIAZIONE
TOTALE
DI CUI: ESTERO
ASSOLUTA
%
1.375
8.486
14.513
23.902
48.276
4.789
101
103
18
147
369
-
+73
-39
-408
-1.570
-1.944
-152
+5,3%
-0,5%
-2,8%
-6,6%
-4,0%
-3,2%
Composizione per classi di anzianità
31.12.2010
NUMERO
Fino a 10 anni
Da 11 a 20 anni
Da 21 a 30 anni
Oltre 30 anni
Totale
14.033
10.269
13.840
8.190
46.332
31.12.2009 RICOSTRUITO
COMP. %
30,3%
22,1%
29,9%
17,7%
100,0%
VARIAZIONE
NUMERO
COMP. %
NUMERO
COMP. %
13.921
10.423
14.182
9.750
48.276
28,8%
21,6%
29,4%
20,2%
100,0%
+112
-154
-342
-1.560
-1.944
+0,8%
-1,5%
-2,4%
-16,0%
-4,0%
Composizione per fasce di età
31.12.2010
NUMERO
Fino a 30 anni
Da 31 a 40 anni
Da 41 a 50 anni
Oltre 50 anni
Totale
3.065
12.203
16.658
14.406
46.332
31.12.2009 RICOSTRUITO
COMP. %
6,6%
26,3%
36,0%
31,1%
100,0%
VARIAZIONE
NUMERO
COMP. %
NUMERO
COMP. %
2.964
12.349
16.848
16.115
48.276
6,1%
25,6%
34,9%
33,4%
100,0%
+101
-146
-190
-1.709
-1.944
+3,4%
-1,2%
-1,1%
-10,6%
-4,0%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
31
Relazione sulla gestione
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Ai sensi dell’art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24
febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari è disponibile nella sezione “Governance” del
sito di UniCredit.
(http://www.UniCreditgroup.eu/it/Governance/corporate_
governance_report.htm).
Per l’illustrazione della struttura di Governo societario (“Corporate
Governance”) si rimanda all’apposito capitolo della Relazione del
Bilancio Consolidato.
Il Progetto One4C
Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle
richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo
contesto bancario internazionale, nel corso del 2010 UniCredit ha
dato esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i clienti”).
In particolare, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in
data 13 aprile 2010 ha approvato il progetto di fusione per
incorporazione in UniCredit di UniCredit Banca, UniCredit Banca
di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit
Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di
UniCredit Bancassurance Management & Administration e, in data
3 agosto 2010, ha deliberato la fusione ai sensi dell’art. 2505,
comma 2, del codice civile e dell’art. 23 dello statuto sociale.
In data 19 ottobre 2010 è stato infine stipulato l’atto di fusione
relativo al suddetto progetto con efficacia dal 1° novembre 2010.
A seguito di detta integrazione societaria, UniCredit, oltre ad
assolvere al proprio ruolo di Capogruppo, svolge oggi anche
direttamente l’attività bancaria e commerciale verso la clientela.
In particolare, in Italia, principalmente attraverso il coordinamento
e la gestione diretta dei tre network italiani: Families & Small
Medium Enterprises (“F&SME”), Corporate and Investment
Banking (“CIB”) e Private Banking (“PB”).
Il progetto “Insieme per i Clienti” si propone di aumentare
ulteriormente la soddisfazione dei clienti attraverso la
specializzazione delle competenze e tempi di risposta sempre più
rapidi. Tutto ciò costituisce una semplificazione della struttura
societaria del Gruppo accrescendo così la vicinanza ai territori
e alle comunità in cui opera e salvaguardando i marchi delle
principali banche (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma,
Banco di Sicilia). Inoltre, tale progetto assicura un’organizzazione
più efficace, anche mediante l’attribuzione di ulteriori deleghe
decisionali alla rete.
Analogamente a quanto già avviene in Austria, Germania e
Polonia, il suddetto Consiglio di aprile ha inoltre approvato
l’introduzione di un Country Chairman anche per l’Italia
individuato in Gabriele Piccini (in precedenza Amministratore
32
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Delegato di UniCredit Banca e Responsabile del coordinamento
del network retail italiano), che rappresenta il punto di sintesi del
business del Gruppo sul mercato italiano.
Il progetto “Insieme per i clienti” che conferma l’attuale modello
divisionale del Gruppo si focalizza in Italia, Germania e Austria su
quattro segmenti specializzati di business:
• Famiglie, dedicato ai clienti privati con patrimoni fino a 500.000
euro;
• PMI, per le aziende con fatturato annuo fino ai 50 milioni di euro;
• Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore
ai 50 milioni di euro;
• Private Banking, per i clienti con patrimoni superiori a 500.000
euro.
In Italia sono state istituite sette Aree Territoriali, i cui
Responsabili hanno il compito di agire quale punto di riferimento
per i rapporti con i principali interlocutori delle istituzioni locali,
nell’ambito di un Comitato della Rete Italiana (Italian Network
Committee) presieduto dal Country Chairman a cui partecipano,
oltre ai responsabili delle Aree Territoriali, anche i tre responsabili
dei network (F&SME, CIB e PB) in Italia ed il responsabile di
Identity and Communications Italy.
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie
Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha avviato alcuni ulteriori
progetti di razionalizzazione delle attività di talune controllate in
coerenza con il modello di business e con l’obiettivo di perseguire
maggiori sinergie e riduzioni di costi.
Riorganizzazione delle attività di UniCredit
Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”)
Nell’esercizio 2010 si è dato corso al processo di riorganizzazione
delle attività di MCC focalizzando il business della società nel
settore pubblico ed in particolare nella promozione e nella
gestione di agevolazioni pubbliche nazionali e regionali alle
imprese, a sostegno dello sviluppo economico e nel credito
agevolato; conseguentemente si è proceduto a razionalizzare le
attività riallocando quelle non più “core” all’interno del Gruppo in
coerenza con il modello divisionale di business e trasferendo le
attività IT e back-office alle società del Gruppo che svolgono tali
servizi comuni.
In quest’ottica sono quindi state perfezionate:
• la cessione del ramo d’azienda “Supporto Operativo” di MCC a
favore di UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia
a partire dal 1° gennaio 2010;
• la cessione del ramo d’azienda “IT” e del Ramo d’Azienda
“Back Office” di MCC a favore rispettivamente di UniCredit
Global Information Services e UniCredit Business Partner, che
ha acquisito efficacia a partire dal 1° aprile 2010;
• in data 1° settembre 2010 è stata infine perfezionata
l’operazione di scissione parziale del ramo d’azienda
“Corporate” di MCC a favore di UniCredit Corporate Banking,
banca del Gruppo specializzata nel settore corporate,
principalmente composto dalle attività di Project Finance,
di Finanza Strutturata Corporate, di Credito Industriale e di
Structured Trade & Export Finance. UniCredit Corporate Banking
è stata poi, come già ricordato, incorporata in UniCredit S.p.A.
nell’ambito dell’operazione One4C.
A valle delle operazioni sopra ricordate, nel mese di dicembre
2010, nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze, UniCredit e Poste Italiane S.p.A.
(“Poste”) hanno sottoscritto l’accordo finalizzato alla cessione del
100% di MCC a Poste. MCC diventerà, post cessione, il veicolo
per la creazione della Banca del Mezzogiorno.
L’operazione è soggetta ad approvazione da parte delle
competenti autorità regolamentari e, subordinatamente al
verificarsi di alcune condizioni, si ritiene possa essere realizzata
entro il primo semestre 2011. In ogni caso, resterà di pertinenza
di UniCredit il risultato di periodo relativo all’esercizio 2010
nonché quello relativo all’esercizio 2011 fino alla data di effettivo
trasferimento delle azioni di MCC.
Cessione ramo d’azienda Pension
Funds Real Estate Management
In coerenza con l’implementazione del nuovo modello
organizzativo del Gruppo nell’ambito della GBS è stata realizzata
la cessione del ramo d’azienda “Pension Funds Real Estate
Management”, stipulata in data 16 dicembre 2009 con efficacia il
1° gennaio 2010, a favore di UniCredit Real Estate, cessione che
ha comportato il trasferimento di 21 risorse e delle relative poste
patrimoniali connesse.
Razionalizzazione delle attività
italiane di gestione dei fondi chiusi di
investimento mobiliari del Gruppo
Nei primi mesi dell’esercizio, con l’obiettivo di semplificare la
struttura del Gruppo e di conseguire benefici sotto il profilo
economico ed operativo, si è dato corso al processo di
integrazione societaria di S+R Investimenti e Gestioni SGR in
Sofipa SGR.
L’operazione comporterà risparmi in termini di costi attraverso
l’azzeramento di spese comuni, la focalizzazione in un unico
veicolo dell’attività di promozione e gestione di fondi di private
equity del Gruppo in Italia, nonché migliori possibilità di accedere
come unica entità al mercato di riferimento per la raccolta di
nuovi fondi.
La fusione ha avuto efficacia il 12 luglio scorso.
Razionalizzazione dell’attività dei
crediti non performing di Gruppo
Al fine di razionalizzare l’attività dei crediti non performing
di Gruppo (“NPLs”), ridurre i relativi costi amministrativi e
ottimizzare sotto il profilo economico e finanziario il servizio di
gestione dei crediti anomali di Gruppo, nel mese di luglio è stato
avviato il progetto di integrazione delle attività di Aspra Finance
S.p.A. (“ASPRA”) – veicolo societario nel quale vennero accentrati
i NPLs di Capitalia e successivamente anche le sofferenze di
alcune altre società del Gruppo - in UniCredit Credit Management
Bank S.p.A. (“UCCMB”), banca anch’essa controllata al 100%.
La razionalizzazione della gestione dei NPLs è stata realizzata
mediante la fusione per incorporazione di ASPRA in UCCMB che
è così divenuta la banca del Gruppo per la gestione accentrata
dei crediti anomali. Tale accentramento consentirà, oltre alla
semplificazione degli assetti societari, di uniformare le politiche
gestionali ed operative dei crediti anomali con conseguente
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
33
Relazione sulla gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE)
ottimizzazione delle attività di presidio del costo di rischio
attraverso la razionalizzazione di alcune delle correlate attività
amministrative, quali ad esempio la possibilità di una gestione
centralizzata delle spese legali.
Nel mese di settembre la Banca d’Italia ha autorizzato la fusione
per incorporazione di ASPRA in UCCMB e l’operazione ha
acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2011.
Fusione per incorporazione in UniCredit
S.p.A. di UniCredit Partecipazioni S.r.l.
In data 16 marzo, il Consiglio di Amministrazione ha approvato
la fusione per incorporazione di UniCredit Partecipazioni S.r.l.,
società interamente controllata. Il progetto di fusione è stato
approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 3 agosto ed
in data 19 ottobre è stato stipulato l’atto di fusione con efficacia
dal 1° novembre 2010 e con decorrenza contabile e fiscale dal 1
gennaio 2010.
Progetto per la realizzazione di una
Global Card Payment Company
Al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del
business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i
processi relativi all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring
di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio
del mondo Corporate e Pubblica Amministrazione e alla biglietteria
elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a
migliorare e coordinare l’efficacia di tali attività a supporto del
predetto business.
Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio
di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’avvio del
progetto che prevede la creazione di una Global Card Payment
Company, individuata in Quercia Software S.p.A., struttura che
avrà il ruolo di unico polo di servizi a supporto del business
Monetica dell’intero Gruppo, mentre le banche continueranno a
mantenere il ruolo di emittenti (Issuer).
La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione
da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment
Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards”
e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business
Partner S.C.p.A. e “Monetica” di UniCredit Global Information
Services S.C.p.A., con efficacia contabile e fiscale a partire dal
1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto alla trasformazione di
Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal
34
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al
nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare
in via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la
forma organizzativa propria delle società di capitali, sulla base di
criteri di economicità ed efficienza.
Riorganizzazione di IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A.
Nell’ottobre 2010 Banco di Sicilia (dal 1° novembre incorporata
in UniCredit nell’ambito del progetto One4C), la Capogruppo
UniCredit e la Regione Siciliana hanno sottoscritto una lettera
di intenti per la riorganizzazione delle attività e della compagine
azionaria di IRFIS, società controllata da Banco di Sicilia (76,26%)
e partecipata per il residuo dalla Regione Siciliana (21,00%) e da
altri azionisti minori (2,74%).
Tale progetto di riorganizzazione prevede, al termine del
processo, il passaggio del controllo di IRFIS alla Regione Siciliana,
attraverso un percorso articolato che prevede:
• la trasformazione di IRFIS in società finanziaria specializzata
in attività di credito agevolato ed erogazione di fondi regionali
e la sua conseguente iscrizione nell’elenco degli intermediari
finanziari ex art. 106 T.U.B. e, ove del caso, nell’elenco
degli intermediari speciali tenuto dalla Banca d’Italia con
conseguente riduzione dell’attuale capitale sociale e delle
riserve;
• la cessione del ramo d’azienda relativo al business bancario da
IRFIS a UniCredit;
• l’acquisizione da parte della Regione Sicilia della quota di
controllo detenuta da UniCredit (già Banco di Sicilia) in IRFIS.
Al termine del progetto di riorganizzazione, subordinato al rilascio
dell’autorizzazione da parte di Banca d’Italia, IRFIS continuerà la
propria attività nel comparto delle agevolazioni e nella gestione di
fondi regionali.
Altre operazioni che hanno interessato società controllate e partecipate
Aumento di capitale di
UniCredit Bank Austria AG
Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta al
99,995% dalla Capogruppo) ha perfezionato un aumento di capitale
di 2 miliardi al fine di rispondere alle aspettative delle autorità di
vigilanza locali e delle agenzie di rating, nonché per allinearsi ai
principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti patrimoniali e
posizionarsi in modo favorevole per cogliere le opportunità derivanti
dalla futura crescita economica in Austria e nella Central Eastern
Europe. A seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo
oltre che della quota di spettanza anche dell’inoptato, l’interessenza
partecipativa in UniCredit Bank Austria AG è salita al 99,996%.
Riorganizzazione delle attività Markets
and Investment Banking (ex MIB) di
UniCredit Bank AG
Nell’ambito del più articolato processo di riorganizzazione delle
attività della ex Divisione MIB in data 5 agosto 2010, con efficacia
1° settembre 2010, è stato stipulato l’atto per la cessione del ramo
d’azienda “Corporate Product Specialists” di UniCredit Bank AG - che
comprende le attivitÀ di Corporate Treasury Sales, Corporate Finance
Advisory e Senior Bankers svolte tramite la propria filiale di Milano a favore di UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata
in UniCredit nell’ambito del progetto One4C).
Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A.
Nel marzo 2010 UniCredit ha partecipato alla costituzione della
società Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A. L’operazione si
colloca nell’ambito del progetto sviluppato da Ministero dell’Economia
e delle Finanze, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, Intesa SanPaolo,
Monte dei Paschi di Siena, ABI e Confindustria per la creazione di un
fondo italiano di investimento per le piccole e medie imprese.
Tale società è stata costituita con un capitale sociale iniziale di
3,5 milioni, incrementatosi a 4,0 milioni per consentire l’ingresso
nell’azionariato dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, e
la quota di partecipazione a detto capitale sottoscritta da UniCredit
corrisponde al 12,50%.
e UniCredit) e 200 milioni da alcune Banche Popolari. Il Fondo ha
quindi iniziato a esaminare alcune opportunità di investimento in PMI
e ha già chiuso la sua prima operazione di investimento nel dicembre
2010.
Progetto “Piastra Logistica
del Friuli Venezia Giulia”
Nel marzo 2010 UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre
incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C) ha costituito
una società, denominata UniCredit Logistics S.r.l., allo scopo di
condurre studi e ricerche per poi promuovere progetti infrastrutturali
tra cui lo sviluppo di una piattaforma logistica nell’Alto Adriatico.
In particolare il progetto, che verrà finanziato principalmente
mediante lo strumento del project finance e il ricorso a finanziamenti
pubblici e la cui realizzazione avverrà in più fasi, sarà realizzato
in collaborazione con partner industriali, operatori internazionali di
shipping e finanziari e prevede:
• la realizzazione di un nuovo terminal nell’area di Monfalcone e il
potenziamento del terminal container di Trieste;
• il miglioramento e il potenziamento delle opere ferroviarie e stradali
di collegamento ai terminal;
• l’ingresso in UniCredit Logistics di soggetti privati ed istituzionali
interessati all’iniziativa.
Trieste Terminal Passeggeri
In agosto UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata
in UniCredit nell’ambito del progetto One4C) si è fatto promotore
di costituire, unitamente a Costa Crociere, Reguardia, Giuliana
Bunkeraggi e Assicurazioni Generali, un raggruppamento temporaneo
di imprese che ha presentato una offerta per aggiudicarsi il 60% di
Trieste Terminal Passeggeri (TTP), società che gestisce il terminal
passeggeri del porto di Trieste interamente controllata dalla locale
Autorità Portuale. In dicembre, a seguito dell’aggiudicazione della
gara, è stata costituita la nuova società, che acquisirà la quota
del TTP posta in vendita dall’Autorità Portuale, denominata Trieste
Adriatic Maritime Initiatives S.r.l. con un capitale sociale di 1
milione così ripartito: UniCredit 31%, Costa Crociere 29%, Giuliana
Bunkeraggi 15%, Reguardia 15% e Assicurazioni Generali 10%. Sulla
base degli accordi sottoscritti UniCredit deterrà il controllo della neo
costituita società per i primi cinque anni.
Il Fondo Italiano di Investimento ha ottenuto a fine agosto da Banca
d’Italia l’approvazione del regolamento e l’autorizzazione ad operare.
In novembre ha chiuso la sua raccolta a 1,2 miliardi, di cui 1 miliardo
sottoscritto in quote uguali dai 4 soci promotori (Intesa, CDP, MPS
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
35
Relazione sulla gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Altre operazioni che hanno interessato società controllate e partecipate (SEGUE)
Investimento in “Desertec Project”
UniCredit, unitamente ad altri partner (tra i quali Enel Green Power,
Siemens, E.ON Energie, Munich Re, RED Eléctrica, Cevital, Deutsche
Bank), ha aderito, quale primo istituto finanziario italiano, ad un
progetto (Desertec Project) che prevede lo sviluppo di programmi per
lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica nelle aree desertiche del
Nord Africa e del Medio Oriente, attraverso la realizzazione di impianti
fotovoltaici, impianti eolici ed impianti a concentrazione solare di
grande potenza.
Nell’ambito del progetto UniCredit ha acquisito nello scorso mese
di dicembre una partecipazione del 5,56% in una società di diritto
tedesco (Desertec Industrial Initiative Gmbh) che dovrà effettuare gli
studi di fattibilità e predisporre i business plan dei progetti.
Ci si attende che l’adesione a tale iniziativa possa consentire
a UniCredit di beneficiare delle opportunità di investimento/
finanziamento rivenienti dalla fase di realizzazione del progetto che
partirà nel 2013.
UniCredit Suisse Bank
Nel mese di luglio 2010, UniCredit Private Banking (dal 1°
novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del progetto One4C)
ha sottoscritto un accordo per la cessione della partecipazione
in UniCredit Suisse Bank SA al management della società
stessa supportato dalla Banca dello Stato del Cantone Ticino.
L’operazione è stata perfezionata in data 14 ottobre 2010 a seguito
dell’autorizzazione ricevuta da parte della FINMA (autorità di vigilanza
federale sui mercati finanziari della Svizzera).
Razionalizzazione delle strutture e delle
società strumentali di GBS
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 dicembre 2010
ha approvato le linee guida di un complesso progetto denominato
UGBS Program che si prefigge di semplificare la governance e
l’economicità di gestione attraverso la razionalizzazione delle attività
e delle strutture responsabili del complesso dei servizi erogati da
GBS, riducendo il numero delle controllate coinvolte in tali processi,
massimizzando le economie di scala e semplificando la modalità di
richiesta e di fruizione dei servizi.
Riorganizzazione delle attività di Auditing
In data 1 gennaio 2011 la Banca ha acquisito dalla controllata
UniCredit Audit S.C.p.A. il ramo d’azienda “Audit Methodologies &
Monitoring” e “Specialized Audit Center”, acquisizione stipulata in
data 16 dicembre 2010 e che ha comportato il trasferimento di 43
risorse e delle relative poste patrimoniali connesse.
Rafforzamento patrimoniale e altre operazioni sul capitale
Nell’esercizio 2010 sono state realizzate le operazioni straordinarie,
avviate nel corso del 2009, finalizzate al rafforzamento
patrimoniale. È stato infatti realizzato un ulteriore aumento di
capitale, dopo quello effettuato nel corso del precedente esercizio.
In particolare nei primi mesi del 2010, in esecuzione della delibera
assunta dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 16 novembre
2009, il Consiglio di Amministrazione ha determinato, in data 7
gennaio 2010, le condizioni definitive dell’aumento di capitale in
opzione, tra cui il prezzo di sottoscrizione, il rapporto di opzione
ed il numero massimo di azioni da offrire. Nel periodo di esercizio
dei diritti di opzione, dall’11 al 29 gennaio in Italia e Germania
e dal 14 al 29 gennaio in Polonia, sono state quindi offerte agli
azionisti titolari di azioni ordinarie e di risparmio UniCredit, azioni
ordinarie UniCredit di nuova emissione al prezzo di euro 1,589
per azione, di cui euro 1,089 a titolo di sovrapprezzo, nel rapporto
di opzione di n. 3 azioni ordinarie di nuova emissione ogni n. 20
azioni ordinarie e/o di risparmio possedute. Al termine del periodo
36
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
di esercizio dei diritti di opzione, sono risultate sottoscritte n.
2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23%
delle azioni oggetto dell’offerta in opzione. I diritti d’opzione
non esercitati sono stati quindi offerti da UniCredit sul Mercato
Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.,
ai sensi dell’art. 2441, comma 3, del Codice Civile. Tali diritti
sono stati tutti acquistati nel corso della prima seduta, in data
8 febbraio 2010. All’esito dell’offerta sul mercato di Borsa sono
state sottoscritte n. 44.550.771 nuove azioni ordinarie UniCredit,
mentre n. 3 azioni sono rimaste inoptate. Queste ultime sono state
quindi sottoscritte, in forza degli impegni di garanzia assunti in
merito alla sottoscrizione dell’aumento di capitale, da BofA Merrill
Lynch per conto del consorzio di garanzia coordinato e diretto dalla
stessa BofA Merrill Lynch e da UniCredit Bank A.G., Milan Branch.
Ad esito delle operazioni relative all’aumento di capitale in opzione
sono state emesse n. 2.516.889.453 nuove azioni ordinarie
per un aumento di capitale sociale di ammontare pari ad euro
1.258.444.726,50, per un controvalore complessivo – inclusivo del
sovrapprezzo azioni - pari ad euro 3.999.337.340,82. L’aumento
di capitale è stato iscritto nel Registro delle Imprese in data 24
febbraio 2010.
Inoltre in data 16 marzo, in forza della delega conferita
dall’Assemblea straordinaria del 12 maggio 2006, il Consiglio di
Amministrazione ha deliberato un aumento di capitale di nominali
euro 476.721,00 mediante l’emissione di n. 953.442 azioni
ordinarie da assegnare a Personale Direttivo del Gruppo che ricopre
posizioni di particolare rilevanza ai fini del conseguimento degli
obiettivi complessivi di Gruppo. La delibera di aumento di capitale è
stata iscritta nel Registro delle Imprese il 31 marzo 2010.
Rapporti verso imprese del gruppo
Si riportano di seguito in forma sintetica le attività, comprensive
delle interessenze partecipative, le passività e le garanzie e gli
impegni in essere al 31 dicembre 2010, distintamente per imprese
controllate, direttamente e indirettamente, e per imprese sottoposte
ad influenza notevole.
(milioni di €)
Imprese controllate
Imprese sottoposte ad influenza notevole
Con riferimento al comma 12 dell’art. 2.6.2 - “Obblighi
Informativi”, Titolo 2.6 - “Obblighi degli emittenti” del
“Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana
SpA”, datato 8 novembre 2010, si attesta l’esistenza delle
condizioni di cui all’articolo 36 del regolamento Consob
n. 16191/2007, lettere a), b), e c).
ATTIVITÀ
PASSIVITÀ
GARANZIE E IMPEGNI
113.738
2.055
51.257
38
32.436
40
Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 - “Informazioni al pubblico sulle
operazioni con parti correlate” del Regolamento Consob recante le
disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla
Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente
modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010), si rimanda
alla Nota integrativa - Parte H - Operazioni con parti correlate
Documento programmatico sulla sicurezza
Ai sensi della regola 26 dell’Allegato B (Disciplinare tecnico in
materia di misure minime di sicurezza) al decreto legislativo
196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”
si comunica che presso la Banca è in essere il “Documento
Programmatico sulla Sicurezza” di cui alla Regola 19 del suddetto
allegato B, che verrà aggiornato per l’anno 2011 entro il 31 marzo
2011.
Informazione sui rischi
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la
Banca deve fronteggiare nell’attuale situazione di mercato, si rinvia
alla apposita sezione della Nota Integrativa.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
37
Relazione sulla gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Le partecipazioni detenute dagli Organi di Amministrazione e di Controllo,
dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche
Nella tabella che segue si fornisce informativa in ottemperanza all’art. 79 del Regolamento Consob n. 11971 del 14/5/99 e successive
modifiche e integrazioni, ultima con delibera Consob n. 15520 del 27/7/2006.
Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti
con responsabilità strategiche
NUMERO AZIONI
CARICA
COGNOME E NOME
AMMINISTRATORI DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2010
Presidente
Rampl Dieter
Vice Presidente Vicario
Castelletti Luigi
Vice Presidente
Bengdara Farhat Omar
Vice Presidente
Calandra Buonaura Vincenzo
Vice Presidente
Palenzona Fabrizio
Consigliere
Belluzzi Giovanni
Consigliere
Bischoff Manfred
Consigliere
Cucchiani Enrico Tommaso
Consigliere
Fontanesi Donato
Consigliere
Giacomin Francesco
Consigliere
Gnudi Piero
possesso indiretto (coniuge)
possesso indiretto (altro)
Consigliere
Kadrnoska Friedrich
Consigliere
Li Calzi Marianna
Consigliere
Ligresti Salvatore
Consigliere
Maramotti Luigi
Consigliere
Marocco Antonio Maria
Consigliere
Pesenti Carlo
Consigliere
Reichlin Lucrezia
Consigliere
Schinzler Hans-Jürgen
Consigliere
Waigel Theodor
Consigliere
Wyand Anthony
Consigliere
Zwickl Franz
38
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
SOCIETÀ
PARTECIPATA
TIPO
AZIONE
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
POSSEDUTE A
FINE 20091
269.342
46.829
8.867
180.795
322.610
507.748
6.633.867
58.161
29.553
17.754
4.729
ACQUISTATE
VENDUTE
NELL’ESERCIZIO NELL’ESERCIZIO
40.404 (2)
13.950 (2)
41.133 (2)
27.117 (2)
124.551 (2)
995.082 (2)
8.724 (2)
2.661 (2)
29.553
-
POSSEDUTE A
FINE 20101
309.746
60.779
50.000
207.912
322.610
632.299
7.628.949
66.885
20.415
4.729
Segue: Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche.
NUMERO AZIONI
CARICA
COGNOME E NOME
AMMINISTRATORI FINO AL 21 SETTEMBRE 2010
Amministratore Delegato
Profumo Alessandro
AMMINISTRATORI DAL 30 SETTEMBRE 2010
Amministratore Delegato
Ghizzoni Federico
possesso indiretto (coniuge)
DIRETTORI GENERALI
Direttore Generale
Nicastro Roberto
COLLEGIO SINDACALE DAL 1 GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2010
Sindaco effettivo
Nicastro Vincenzo
COLLEGIO SINDACALE FINO AL 22 APRILE 2010
Presidente del Collegio Sindacale
Loli Giorgio
possesso indiretto (coniuge)
Sindaco effettivo
Francardo Gian Luigi
Sindaco effettivo
Mayr Siegfried
Sindaco effettivo
Milanese Aldo
COLLEGIO SINDACALE DAL 22 APRILE 2010
Presidente del Collegio Sindacale
Lauri Maurizio
Sindaco effettivo
Bisoni Cesare
Sindaco effettivo
Rutigliano Michele
Sindaco effettivo
Ventoruzzo Marco
DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STATEGICHE
SOCIETÀ
PARTECIPATA
TIPO
AZIONE
UniCredit
ord.
3.373.171
505.974 (2)
-
3.879.145
UniCredit
UniCredit
ord.
ord.
100.000
1.773
17.000 (3)
727 (4)
-
117.000
2.500
UniCredit
ord.
711.209
106.680 (2)
-
817.889
UniCredit
ord.
6.142
921 (2)
-
7.063
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
ord.
risp.
ord.
ord.
ord.
35.471
22.333
-
5.319 (2)
3.348 (2)
-
-
40.790
25.681
-
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
UniCredit
ord.
ord.
ord.
ord.
ord.
2.012.847
-
-
2.322.312
POSSEDUTE A
FINE 20091
ACQUISTATE
VENDUTE
NELL’ESERCIZIO NELL’ESERCIZIO
309.465 (2)
POSSEDUTE A
FINE 20101
1. Oppure data di inizio / fine carica se diverse dal periodo di riferimento indicato.
2. Azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit del 16 novembre 2009.
3. Di cui nr. 15.000 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009
4. Di cui nr. 264 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009
5. Di cui nr. 290.415 azioni sottoscritte in esecuzione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit il 16 novembre 2009
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
39
Relazione sulla gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio
Al fine di implementare il modello di servizio Private Banking, che
prevede il pieno controllo da parte della Banca del processo di
investimento, di amministrazione e di consulenza per la gestione
delle attività dei clienti appartenenti a tale segmento, il Consiglio
di Amministrazione, nella sua riunione del 20 gennaio u.s., ha
approvato l’avvio del processo per internalizzare le gestioni
patrimoniali dei Clienti Private Banking di Pioneer Investment
Management S.p.A. in UniCredit, rinviando ad una successiva
riunione l’approvazione del piano dettagliato.
In relazione alla situazione nel nord Africa, ed in particolare in
Libia, si segnala che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione
Europea in data 11 marzo 2011, UniCredit ha annunciato che con riferimento agli azionisti libici - l’esercizio dei diritti relativi
alle azioni possedute sarà congelato in conformità a tali decisioni.
In data 22 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato l’emissione delle performance share promesse
nell’ambito del Piano 2007 di Incentivazione a Lungo Termine del
Gruppo UniCredit, in seguito alla verifica del raggiungimento degli
obiettivi di performance definiti nel Piano. A tal fine, il Consiglio ha
deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali € 454.385
corrispondenti a n. 908.770 azioni ordinarie.
In data 22 marzo 2011, UniCredit S.p.A. e Premafin Finanziaria S.p.A.
- Holding di Partecipazioni hanno raggiunto un accordo funzionale
all’esecuzione, da parte di Fondiaria-SAI, della già annunciata
operazione di ricapitalizzazione del gruppo ad essa facente capo.
Obiettivo dell’accordo, anche alla luce del rapporto che
storicamente lega la banca al primario gruppo assicurativo, è
quello di consentire a Premafin di procedere all’operazione di
rafforzamento patrimoniale della propria controllata e alla banca
di acquisire una stabile partecipazione di minoranza qualificata
con la possibilità di beneficiare di una valorizzazione del proprio
investimento nel medio-lungo periodo.
L’accordo prevede inoltre la proposta di apportare alcune modifiche
al contratto di finanziamento sottoscritto tra Premafin, UniCredit
e le altre banche finanziatrici in data 22 dicembre 2004, come
successivamente integrato e modificato da ultimo in data 22
dicembre 2010, che richiedono, per il relativo perfezionamento,
l’approvazione da parte delle banche finanziatrici.
L’accordo è condizionato alla conferma, entro il 30 giugno 2011,
da parte di Consob di assenza di obblighi di Offerta Pubblica di
Acquisto su Fondiaria-SAI a fronte dell’esecuzione del medesimo
e all’ottenimento, sempre entro la medesima data, dei necessari
waiver ai sensi del contratto di finanziamento.
Si rende noto che l’amministratore Sig. Salvatore Ligresti ha
rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 22 marzo 2011.
Evoluzione prevedibile della gestione
Il 2011 sarà un altro anno di crescita economica moderata. Le
previsioni più accreditate evidenziano un incremento medio atteso
annuo del PIL dell’1,10%, lo stesso del 2010. Complessivamente
anche nell’anno in corso gli investimenti dovrebbero continuare a
dare impulso alla crescita economica. Dopo una probabile flessione
degli investimenti in conto capitale alla fine del 2010, gli acquisti di
macchinari potrebbero tornare a una modesta crescita già nel 1°
trimestre 2011.
Il cauto ottimismo sulle prospettive degli investimenti nell’anno corrente
si basa principalmente sul consolidamento dei fondamentali del settore
societario.
Nel 2010 l’utile annuo delle aziende è tornato in territorio positivo
grazie al costante aumento della redditività constatato negli ultimi
trimestri. Inoltre la normalizzazione dell’indebitamento delle imprese,
che rimane comunque elevato, e la diminuzione dei tassi d’interesse,
con conseguenti minori oneri per il servizio del debito, hanno
contribuito alla capacità di autofinanziamento dei piani d’investimento
40
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
delle aziende. Infine è gradualmente aumentato, pur restando molto
al di sotto della media di lungo periodo, il tasso di utilizzo degli
impianti produttivi. Tale andamento propizio, che dovrebbe confermarsi
anche nei prossimi trimestri, sarà un altro elemento moderatamente
favorevole alla ripresa degli investimenti.
Inoltre nel 2011 si dovrebbe assistere a un lieve recupero del settore
edile, che dopo la pesante crisi iniziata alla fine del 2007 dovrebbe
tornare a crescere nel secondo semestre, seppure in misura
contenuta. Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, l’aumento dei
mutui ipotecari e la stabilizzazione del ciclo di sostituzione delle
abitazioni segnalano l’ampliamento della domanda nel 2010, tendenza
che dovrebbe confermarsi, anche se a ritmo meno sostenuto.
L’andamento dell’edilizia non residenziale permane negativo, ma
l’intensità decrescente della flessione ci induce a prevedere l’ulteriore
normalizzazione del settore nel prosieguo dell’anno.
Al contrario le prospettive dei consumi privati non sono
particolarmente brillanti, perché in Italia la ripresa del mercato del
lavoro procede più lentamente rispetto alla media dell’eurozona,
particolarmente nel settore manifatturiero. Per tale motivo si
prevede una dinamica dei consumi ancora apatica, ma che
dovrebbe riprendere slancio nel secondo semestre del 2011,
quando dal mercato del lavoro proverranno, sull’onda di una
ripresa più consolidata degli investimenti, segnali più chiari di
miglioramento. Per quanto riguarda la domanda dall’estero, nel
2011 prevediamo un aumento più contenuto delle esportazioni,
elemento tuttavia scarsamente rilevante data la buona capacità di
tenuta mostrata dalla crescita economica mondiale.
Con riguardo al contesto bancario, si prevede che nel 2011
aumenteranno ancora, a un ritmo relativamente sostenuto,
le concessioni di finanziamenti alle famiglie. Il percorso di
normalizzazione dei tassi d’interesse che la BCE intraprenderà già
a partire da aprile sarà comunque molto graduale (prevediamo
che il tasso d’interesse ufficiale si attesterà all’1,75% entro la fine
dell’anno). L’andamento dei prestiti alle famiglie sarà strettamente
legato a quello dei mutui immobiliari, che dopo l’accelerazione del
2010 dovrebbero proseguire sulla strada intrapresa, esercitando
positivi effetti sull’aumento del PIL grazie anche alla moderata
ripresa del settore immobiliare. Infatti, dopo le flessioni del biennio
precedente, quest’anno i prezzi degli immobili dovrebbero tornare
a salire. L’ulteriore sebbene lieve aumento dei finanziamenti alle
società di capitali (non finanziarie) ad azionariato ristretto previsto
nel 2011 dovrebbe essere in linea con la moderata attività
economica e con l’ancora modesta necessità di finanziamenti
esterni da parte delle aziende. In particolare, prevediamo nel
2011 l’ulteriore miglioramento del rapporto tra gli investimenti in
macchinari e attrezzature e il PIL, rapporto che tuttavia resterà
molto al di sotto della media di lungo periodo. Inoltre dovrebbe
restare contenuto rispetto ai valori storici l’aumento del credito
alle imprese, ancora fortemente indebitate e perciò vulnerabili.
BCE di un ciclo molto moderato di aumenti dei tassi d’interesse
dovrebbe portare il tasso Euribor a tre mesi oltre la soglia del 2%,
facendo salire di conseguenza i tassi d’interesse bancari sui mutui
ipotecari e sui finanziamenti alle aziende, mentre il più rapido
aumento dei tassi d’interesse applicati ai nuovi finanziamenti
amplierà il differenziale rispetto ai tassi dei prestiti già in essere.
Il cambiamento in atto degli scenari macroeconomici e finanziari
induce quindi a prevedere una crescita dei ricavi dei sistemi
bancari in Europa nel 2011. Le entrate da margine di interesse,
infatti, dovrebbero beneficiare della risalita dei tassi.
Inoltre, il positivo scenario atteso per i paesi della CEE (con
crescita del PIL in tutti i paesi in cui opera il Gruppo per la
prima volta dopo 4 anni) potrà valorizzare ulteriormente la scelta
di diversificazione nelle aree geografiche in cui UniCredit si è
posizionata, con un significativo miglioramento della redditività.
La Banca manterrà costante lo sforzo di contenimento dei
costi operativi, con attuazione di diversi progetti per migliorare
l’efficienza dei processi ed il miglior utilizzo delle risorse
disponibili.
Avvalendosi di una solida base di capitale e avviati gli importanti
progetti di trasformazione per avvicinare ancora di più la Banca
al territorio (tra tutti il Progetto “Insieme per clienti”), la Banca
è preparata ad affrontare il 2011 con tutte le risorse umane e
tecniche a sua disposizione per sfruttare le opportunità nei diversi
mercati in cui opera.
La Banca si attende, in sintesi, un forte rilancio dell’attività
commerciale, prestando sempre attenzione alle specificità locali,
anche grazie al supporto di una rafforzata struttura manageriale
ed operativa.
Infine, come già accennato, per quanto riguarda la dinamica dei
tassi d’interesse ufficiali, si prevede che l’inizio da parte della
Milano, 22 marzo 2011
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
DIETER RAMPL
L’Amministratore Delegato
FEDERICO GHIZZONI
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
41
In ogni momento della vita
Proposte all’Assemblea
Signori Azionisti,
Vi invitiamo, sulla base anche della Relazione sulla gestione che
l’accompagna, ad approvare il Bilancio di UniCredit S.p.A. al
31.12.2010 costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico,
dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle
variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota
Integrativa, così come presentati dal Consiglio di Amministrazione nel
loro complesso e nelle singole appostazioni.
Quanto alla ripartizione dell’utile:
il “Conto Economico” chiude l’esercizio 2010 con un utile netto di
€ 783.343.148,77
che Vi proponiamo di ripartire come segue:
alla Riserva Legale ai sensi dell’art. 32 dello Statuto
agli azionisti:
- 6,00% sul capitale nominale di € 9.153.105.824,50
pari a 0,030
per n. 18.306.211.649 azioni ordinarie (*)
da distribuire alle sole azioni in circolazione alla data
di stacco del dividendo, diverse dalle azioni proprie
- 9,00% - e cioè il 6,00% previsto per le azioni ordinarie
più un’ulteriore assegnazione del 3% sul capitale nominale
di € 12.119.491,50 in azioni di risparmio
pari a 0,045
per n. 24.238.983 azioni di risparmio
alla Beneficenza
a Riserve Statutarie
€ 78.334.314,88
€ 549.186.349,47
€ 1.090.754,24
€ 550.277.103,71
€ 7.833.000,00
€ 146.898.730,18
€ 783.343.148,77
(*) Composto da n. 19.273.342.940 azioni ordinarie già emesse al 31.12.2010, n. 908.770 azioni ordinarie emesse nel 2011, con diritto al dividendo dell’esercizio 2010, ed al netto di n. 476.000 azioni proprie in
possesso della Banca al 31.12.2010 e di n.967.564.061 azioni ordinarie poste al servizio degli strumenti finanziari c.d. Cashes emessi in occasione dell’operazione di aumento di capitale del febbraio 2009.
Milano, 22 marzo 2011
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
DIETER RAMPL
L’Amministratore Delegato
FEDERICO GHIZZONI
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
43
In ogni momento della vita
Bilancio dell’Impresa
Schemi di bilancio
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
47
48
49
49
50
52
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - Informazioni sul conto economico
Parte D - Redditività complessiva
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
55
57
85
135
151
Allegati al Bilancio
255
155
223
231
235
245
251
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine
minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• “n.d.” quando il dato non è disponibile.
• Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni
della Banca d’Italia).
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
45
Schemi di bilancio
Prospetti contabili
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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49
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50
52
47
Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio
Prospetti contabili1
Stato patrimoniale
VOCI DELL’ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali:
di cui:
- avviamento
130. Attività fiscali:
a) correnti
b) anticipate
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell’attivo
(importi in euro)
31.12.2010
31.12.2009
2.151.657.623
10.128.438.843
435.202.246
21.174.567.990
3.898.742.638
33.805.642.950
253.102.334.768
3.202.589.630
1.886.334.841
61.942.809.502
280.802.106
7.739.123.454
5.914.198.837
6.351.494.995
434.836.657
9.427.373.124
4.058.611.221
203.963.077.806
51.665.371.007
4.202.838.573
207.709.128
69.912.252.747
33.450.267
8.769.837.985
7.706.507.260
6.954.658.177
902.824.262
6.051.833.915
21.787.435
8.655.518.443
415.380.210.646
8.738.566.004
5.563.162.554
1.562.237.945
4.000.924.609
2.452.119.545
372.956.334.446
Voci del passivo e del patrimonio netto
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
50. Passività finanziarie valutate al fair value
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
80. Passività fiscali:
a) correnti
b) differite
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie (-)
200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
31.12.2010
31.12.2009
49.023.791.434
158.153.689.562
123.540.012.102
6.874.503.284
51.064.151
3.580.173.891
1.366.025.300
494.767.139
239.138.775
255.628.364
11.698.562.089
1.044.857.324
1.781.629.984
744.350.440
1.037.279.544
355.375.057
7.663.632.152
39.322.433.067
9.648.790.962
(2.440.001)
783.343.149
415.380.210.646
159.607.448.714
15.910.630.033
131.096.433.266
2.938.532.101
3.585.294.550
1.459.548.939
614.680.769
549.495.417
65.185.352
2.306.490.095
87.196.726
1.258.130.128
878.845.645
379.284.483
359.821.467
8.712.157.020
36.581.540.453
8.389.869.514
(2.440.001)
51.000.672
372.956.334.446
1. I dati relativi all’esercizio 2009 riportati negli schemi e nelle successive tabelle di Nota Integrativa si riferiscono alla situazione contabile di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2009.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Conto economico
VOCI
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi e oneri assimilati
30. Margine di interesse
40. Commissioni attive
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione
90. Risultato netto dell’attività di copertura
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190. Altri oneri / proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
290. Utile (Perdita) d’esercizio
(importi in euro)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
10.012.428.149
(4.969.683.958)
5.042.744.191
3.738.268.721
(425.371.595)
3.312.897.126
2.785.866.029
(272.137.740)
677.402
245.346.000
102.063.903
70.318.950
25
72.963.122
5.034.619
11.120.427.627
(3.835.509.875)
(3.686.576.734)
(71.623.494)
(77.309.647)
7.284.917.752
(6.856.083.307)
(3.814.762.328)
(3.041.320.979)
(236.611.179)
(78.041.598)
(4.292.506)
299.771.373
(6.875.257.217)
(996.893)
(996.712)
407.666.930
375.676.219
783.343.149
783.343.149
7.042.375.198
(7.629.546.878)
(587.171.680)
120.469.114
(74.589.256)
45.879.858
1.324.235.436
96.295.424
56.433.751
5.917.276
73.841.628
(24.741)
(23.300.412)
43.930.385
979.603.174
(243.624.549)
(37.280.324)
(156.196.885)
(50.147.340)
735.978.625
(1.105.241.021)
(567.252.095)
(537.988.926)
(106.328.425)
(5.217.184)
(2.696.709)
204.139.094
(1.015.344.245)
(122.564.532)
26.103
(401.904.049)
452.904.721
51.000.672
51.000.672
Prospetto della redditività complessiva
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
60. Copertura dei flussi finanziari
70. Differenze di cambio
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120. Redditività complessiva (Voce 10+110)
(importi in euro)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
783.343.149
51.000.672
(318.829.017)
74.495.635
(244.333.382)
539.009.767
241.389.854
(49.796.744)
191.593.110
242.593.782
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
49
Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio
Prospetti contabili (SEGUE)
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2010
(importi in euro)
ALLOCAZIONE
RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2010
VARIAZIONI
DELL’ESERCIZIO
50
-
1.258.921.448
-
-
-
-
-
-
9.648.790.962
STOCK OPTIONS
EMISSIONE NUOVE AZIONI
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
ESERCIZIO 31.12.2010
-
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
DERIVATI SU PROPRIE
AZIONI
-
VARIAZIONE STRUMENTI
DI CAPITALE
8.389.869.514
VARIAZIONI DI RISERVE
DIVIDENDI E ALTRE
DESTINAZIONI
RISERVE
ESISTENZE AL 1.1.2010
-
DISTRIBUZIONE
STRAORDINARIA DIVIDENDI
Capitale:
8.389.869.514
a) azioni
ordinarie
8.377.750.022
b) altre azioni
12.119.492
Sovrapprezzi
di emissione
36.581.540.453
Riserve:
8.712.157.020
a) di utili
1.862.246.403
b) altre
6.849.910.617
Riserve da
valutazione
359.821.467
Strumenti
di capitale
Azioni proprie
(2.440.001)
Utile (Perdita)
di esercizio
51.000.672
Patrimonio netto 54.091.949.125
MODIFICA SALDI APERTURA
ESISTENZE AL 31.12.2009
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
-
8.377.750.022
-
-
-
1.258.921.448
-
-
-
-
-
-
9.636.671.470
-
12.119.492
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.119.492
-
36.581.540.453
-
-
-
2.740.892.614
-
-
-
-
-
-
8.712.157.020 51.000.672 (550.249.840) (465.084.480)
(84.894.661)
-
-
-
-
703.441
-
-
1.862.246.403 51.000.672 (550.249.840)
300.427
(476.721)
-
-
-
-
-
-
1.362.820.941
-
6.849.910.617
-
- (465.384.907)
(84.417.940)
-
-
-
-
703.441
-
6.300.811.211
-
359.821.467
-
-
239.886.972
-
-
-
-
-
- (244.333.382)
355.375.057
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.440.001)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.440.001)
51.000.672 (51.000.672)
-
-
-
-
-
-
-
-
783.343.149
783.343.149
- (550.249.840) (225.197.508)
3.914.919.401
-
-
-
-
703.441
-
54.091.949.125
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
- 39.322.433.067
7.663.632.152
539.009.767 57.771.134.386
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2009
(importi in euro)
ALLOCAZIONE
RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2009
VARIAZIONI
DELL’ESERCIZIO
-
1.705.582.052
-
-
-
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
ESERCIZIO 31.12.2009
-
STOCK OPTIONS
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
EMISSIONE NUOVE AZIONI
-
DERIVATI SU PROPRIE
AZIONI
-
VARIAZIONE STRUMENTI
DI CAPITALE
6.684.287.462
VARIAZIONI DI RISERVE
DIVIDENDI E ALTRE
DESTINAZIONI
RISERVE
ESISTENZE AL 1.1.2009
-
DISTRIBUZIONE
STRAORDINARIA DIVIDENDI
Capitale:
6.684.287.462
a) azioni
ordinarie
6.673.434.186
b) altre azioni
10.853.276
Sovrapprezzi
di emissione
34.070.282.307
Riserve:
6.788.218.163
a) di utili
(199.099.370)
b) altre
6.987.317.533
Riserve da
valutazione
168.228.357
Strumenti
di capitale
Azioni proprie
(2.440.001)
Utile (Perdita)
di esercizio
3.281.086.844
Patrimonio netto 50.989.663.132
MODIFICA SALDI APERTURA
ESISTENZE AL 31.12.2008
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
-
-
8.389.869.514
-
6.673.434.186
-
-
-
1.704.315.836
-
-
-
-
-
-
8.377.750.022
-
10.853.276
-
-
-
1.266.216
-
-
-
-
-
-
12.119.492
-
34.070.282.307
-
-
-
2.511.258.146
-
-
-
-
-
- 36.581.540.453
-
6.788.218.163
3.280.544.180
-
4.255.792 (1.417.842.859)
-
-
-
- 56.981.744
-
8.712.157.020
-
(199.099.370)
3.280.544.180
-
270.956 (1.219.469.363)
-
-
-
-
-
-
1.862.246.403
-
6.987.317.533
-
-
3.984.836
(198.373.496)
-
-
-
- 56.981.744
-
6.849.910.617
-
168.228.357
-
-
-
-
-
-
-
-
- 191.593.110
359.821.467
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.440.001)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.440.001)
-
51.000.672
51.000.672
-
3.281.086.844 (3.280.544.180)
50.989.663.132
-
(542.664)
-
-
-
-
-
-
(542.664)
4.255.792
2.798.997.339
-
-
-
- 56.981.744 242.593.782 54.091.949.125
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
51
Bilancio dell’Impresa I Schemi di Bilancio
Prospetti contabili (SEGUE)
Rendiconto finanziario (elaborato applicando il “metodo indiretto”)
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- risultato netto delle società incorporate (+/-)
- plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione
e su attività/passività valutate al fair value (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi e ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+/-)
- altri aggiustamenti
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da:
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da:
- acquisti di partecipazioni
- acquisti attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità generata/assorbita dall’attività di investimento
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione di dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
LEGENDA:
(+) generata;
(-) assorbita
52
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
(importi in euro)
31.12.2010
31.12.2009
776.252.373
783.343.149
-2.148.660.321
-1.200.281.929
51.000.672
-
220.523.657
-677.403
4.183.189.913
82.334.104
211.287.544
-505.269.563
-2.049.818.707
32.247.972.361
94.129.449
42.750.707
-11.653.999.939
49.475.834.651
-9.647.236.112
3.936.493.605
-38.010.796.989
-34.095.823.499
9.915.256.181
-13.669.118.543
-280.899.590
-218.199
120.006.661
-4.986.572.255
-215.478.233
251.085.753
7.913.894
103.052.003
-481.013.997
-916.842.021
-12.673.502.737
3.344.596.981
-73.337.271
-5.795.161.361
4.459.222.231
-15.184.687.394
575.864.077
13.244.381.012
1.904.070.328
6.717.507.651
8.762.395.782
-1.474.065.453
-2.665.527.296
-629.403.654
4.184.630.012
216.492.881
2.752.018.882
1.215.462.516
579.785
75.947
1
-6.226.916.915
-5.095.811.230
-1.057.998.903
-70.924.588
-2.182.194
-2.042.286.903
4.704.549.845
230.819.184
1.282.854.440
3.189.871.114
1.005.104
3
-1.052.026.450
-405.841.327
-643.172.035
-2.228.653
-784.435
3.652.523.395
3.914.919.401
-696.671.410
3.218.247.991
-3.810.611.167
2.798.997.338
-542.664
2.798.454.674
5.821.574.415
Riconciliazione
VOCI DI BILANCIO
Cassa e disponibilità liquide all’inizio del periodo
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo
(importi in euro)
31.12.2010
31.12.2009
5.914.198.837
-3.810.611.167
48.069.953
2.151.657.623
33.406.999
5.821.574.415
59.217.423
5.914.198.837
LEGENDA:
(+) generata;
(-) assorbita
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
53
Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
57
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
85
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
135
Parte D - Redditività complessiva
151
Parte E - Informativa sui rischi e sulle relative
politiche di copertura
155
Parte F - Informazioni sul patrimonio
223
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
231
Parte H - Operazioni con parti correlate
235
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
245
Parte L - Informativa di settore
251
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
55
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi
contabili internazionali
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento
del bilancio
Sezione 4 - Altri aspetti
58
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4 - Crediti
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
6 - Operazioni di copertura
7 - Partecipazioni
8 - Attività materiali
9 - Attività immateriali
10 - Attività non correnti in via di dismissione
11 - Fiscalità corrente e differita
12 - Fondi per rischi ed oneri
13 - Debiti e titoli in circolazione
14 - Passività finanziarie di negoziazione
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
16 - Operazioni in valuta
17 - Altre informazioni
60
60
61
62
63
65
66
67
68
69
70
70
71
72
73
73
73
74
A.3 - Informativa sul fair value
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
79
79
80
82
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
58
58
59
59
57
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente Bilancio è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti
interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia
dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n.° 38, fino al 31 dicembre 2010 (si veda anche Sezione 4 - Altri aspetti).
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF,
D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n. 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società
finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento 18 novembre 2009) gli schemi di bilancio
e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea fino a tutto il
31 dicembre 2010.
A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001;
• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial
Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria
Italiana (ABI).
Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del
Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il “metodo indiretto”), dalla Nota Integrativa e dagli Allegati ed è corredato della
Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione.
Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è
disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit.
(http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua italiana)
(http://www.unicreditgroup.eu/en/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua inglese).
I documenti, ove non diversamente precisato, sono redatti in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d’Italia
n. 262/2005, non sono state indicate le voci e le tabelle di Nota integrativa che non presentano importi.
Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato
attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto
dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di
competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non
hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.
Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli
importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri
fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente
desumibile da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio al 31
dicembre 2010, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento descritti sopra.
Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e
sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2010. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione
del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della
valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito.
58
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero
registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.
Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene
effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel
periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito:
• nella determinazione del fair value relativo alle posizioni illiquide;
• nei crediti;
• nel trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti;
• nei fondi per rischi e oneri;
la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei
mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul
merito creditizio delle controparti.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31
dicembre 2010. Per ulteriori dettagli ed informazioni si rinvia alla Relazione sulla gestione.
Sezione 4 - Altri aspetti
In data 1° novembre 2010, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2010, è divenuta efficace la fusione per incorporazione nella Capogruppo
UniCredit S.p.A. delle sei banche controllate UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate
Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e della società UniCredit Bancassurance Management &
Administration S.c.r.l. a compimento del progetto One4C “Insieme per i Clienti” cui si rimanda alla Relazione sulla gestione per un’informativa più
ampia.
Sempre in data 1° novembre 2010, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2010, è divenuta altresì efficace la fusione per incorporazione di
UniCredit Partecipazioni S.r.l. in UniCredit S.p.A..
L’operazione di fusione avente come detto efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1 gennaio 2010 ha comportato la fusione nella Capogruppo
UniCredit S.p.A. sia dei saldi patrimoniali che dei saldi economici al 31.10.2010.
Per il confronto delle risultanze economiche e patrimoniali al 31 dicembre 2010 con quelle pro-forma dell’esercizio precedente, si rimanda alla
Relazione sulla gestione. Si precisa che nella Relazione sulla gestione vengono utilizzati schemi di bilancio riclassificati, il cui raccordo con quelli
ufficiali è presentato negli Allegati.
Nel corso del 2010 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili:
• Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);
• IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009);
• IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009);
• Modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta (Reg. CE 550/2010);
• IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009);
• IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009);
• IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009);
• IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009);
• IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009);
• IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009);
• Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009);
• Miglioramenti agli IFRS (Reg. CE 243/2010);
• Modifiche all’IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 244/2010) con cui sono recepiti nell’ambito del principio i chiarimenti sulle operazioni
con pagamento basato su azioni regolate per cassa all’interno di un gruppo di cui al documento IAS emanato nel giugno 2009 con la contestuale
soppressione dell’IFRIC 8 e IFRIC 11.
Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali:
• prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere
valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico;
• precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico;
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
59
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
• fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite;
• introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino
predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione.
Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando fra l’altro che, in caso di perdita
di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle differenze a conto
economico.
Tali modifiche, così come quelle richieste dagli altri principi ed interpretazioni citate, non hanno determinato alcun effetto sulle attuali consistenze
patrimoniali ed economiche del bilancio di UniCredit S.p.A..
Le menzionate modifiche ai principi IFRS 3 e IAS 27 troveranno applicazione in caso di future operazioni della specie.
La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2010, per il quale il
Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata:
• Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009);
• Modifiche all’IFRS1: Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS 7 per i neo-utilizzatori e conseguenti modifiche all’IFRS 7
“Strumenti finanziari: informazioni integrative” (Reg. CE 574/2010);
• Revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (Reg. CE 632/2010);
• Modifiche all’IFRIC 14 - Pagamenti anticipati relativi ad una previsione di contribuzione minima (Reg. CE 633/2010);
• IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale (Reg. CE 662/2010).
Al 31 dicembre 2010, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi:
• IFRS 9: Strumenti finanziari (novembre 2009);
• Miglioramenti agli IFRS (maggio 2010);
• Modifiche all’IFRS 7 - Strumenti finanziari - disclosure (ottobre 2010).
L’applicazione di tali principi da parte di UniCredit S.p.A. è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte della Commissione Europea.
Si comunica, infine, che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni sul trattamento, ai fini del calcolo del
patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), delle riserve da rivalutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti
all’Unione Europea e detenuti nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per la descrizione delle tipologie di trattamento ammesse e
della scelta operata da UniCredit si rimanda alla parte A.2 - capitolo 2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 ed in esecuzione
della delibera assembleare del 10 maggio 2007.
Il bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011, che ha autorizzato la diffusione pubblica dei dati
essenziali.
I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
1) è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
2) fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel
breve periodo;
3) è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 17, e per quelli designati come
strumenti di copertura, si veda cap. 6).
Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro
fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto
economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel
conto economico. Sono invece valutati al costo gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo il cui fair value
non può essere determinato in modo attendibile, nonché i derivati ad essi correlati che sono regolati con la consegna dei titoli azionari.
60
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Se per le attività di negoziazione eventualmente mantenute al costo vi è qualche obiettiva evidenza che abbiano subito una riduzione di valore
(impairment), tali attività sono ridotte per l’importo della perdita - rilevata in conto economico - determinata come differenza tra il valore contabile delle
stesse e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi. Qualora tali perdite vengano meno, non è consentito il ripristino del valore originario.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio
di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari
connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti
derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche:
1) il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del
tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita
(generalmente denominata “sottostante”);
2) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si
aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato;
3) è regolato a data futura.
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che
alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a se stante. Un derivato associato
a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello
strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.
Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se:
1) le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
2) uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
3) lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico.
Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato
incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria
valutata al fair value.
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al
fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a
cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli
azionari; sono inclusi i possessi azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo
congiunto o collegamento.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al costo
dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, per gli strumenti fruttiferi, gli interessi a conto economico secondo il criterio del
costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 130. “Riserve da valutazione” del patrimonio
netto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito)
che sono esposti rispettivamente alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”
ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite
cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea, la
Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilità
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
61
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 (approccio
“simmetrico”). Di tale facoltà UniCredit si è avvalso, in sostituzione dell’approccio “asimmetrico” precedentemente applicato.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo
attendibile sono valutati al costo.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata
rilevata direttamente nella voce 130. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/
Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da
pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi.
Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte
dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.
Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole.
Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non
più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi
siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito si procede alla rilevazione di una perdita durevole di
valore.
L’importo trasferito a conto economico è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di
valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.
Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore
attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che
si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa,
rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile
superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma
a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza
fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.
Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività
finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i
successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni:
a) siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero
un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa;
b) si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o
anticipati; o
c) siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono
direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo
ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100.c) “Utili (perdite) da
cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il
valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività
finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130.c)
“Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata
a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore
precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe
dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto
economico.
4 - Crediti
Crediti per cassa
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un
mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di erogazione alla controparte.
Tale voce comprende anche titoli di debito, iscritti alla data di regolamento, aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio
secondo le regole previste dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli).
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente
attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.
Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:
- quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”;
ovvero:
- quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”.
Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza
temporale.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso.
Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle
condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed interessi;
ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative
scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate,
è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività
finanziaria.
Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività
finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato
sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le
posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti.
I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni
ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione
geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino
oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni
cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina
la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando la
metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato.
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi,
concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo
ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
L’eliminazione integrale (cancellazione) di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le
cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono
rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce.
Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano,
nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati
alla data di redazione del bilancio.
Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative
tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore.
Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie:
• sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza
anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non
significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee;
• incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa
essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti
diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo
rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi);
- l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore,
sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore.
Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo
forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi;
• esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la
concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la
conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni
l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
• esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che
alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni.
Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si
considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180 anziché 90 giorni.
L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:
• la quota scaduta e/o sconfinante,
oppure:
• la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente
sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa.
Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata
dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea II (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default).
La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro
attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II.
In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma
tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di
inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi.
La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea II con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su
crediti attese, ma non ancora verificate, ma considerano, viceversa, quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla
base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate.
Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni
finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’ “intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation
Period).
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II (che hanno orizzonte
temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle
caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi.
Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore.
I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer
risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri
condivisi, la relativa perdita latente.
La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito.
Nelle voci crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione
(successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 17 - Altre
informazioni - Derecognition).
I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente
mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo come “Passività a
fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio”.
Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico.
In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla
voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”.
Crediti di firma
Nel portafoglio crediti di firma sono allocate tutte le garanzie personali e reali rilasciate dalla Banca a fronte di obbligazioni di terzi.
In via generale i crediti di firma sono valutati in base al valore delle perdite dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori sottostanti, da
computarsi su base analitica per le garanzie rilasciate per conto di debitori che versano in stato di “impaired” e che sono classificati quali “sofferenze”
e “ristrutturati”. Per le garanzie rilasciate per conto di debitori classificati “incagliati” il valore delle perdite è stimato in coerenza con le metodologie
applicate ai crediti per cassa.
Per i crediti di firma rilasciati per conto di debitori classificati nell’ambito dei “crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 180 giorni”, le perdite attese sono stimate
sulla base della rischiosità della pertinente forma tecnica di utilizzo e sottostanti strumenti di mitigazione del rischio (misurati dalla Loss Given Default).
Per i crediti di firma rilasciati per conto di clientela in bonis e di clientela classificata nell’ambito dei crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 90
fino a 180 giorni, anche per la parte rientrante nella categoria delle “esposizioni scadute deteriorate”, le perdite attese sono stimate sulla base
dell’ammontare delle eventuali perdite latenti dovute alla posticipata manifestazione delle stesse tra il deterioramento del merito del credito del debitore
e il momento dell’escussione (Loss confirmation period).
Il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130.d) “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” con contropartita alla voce 120.b) “Fondo per rischi ed oneri - altri fondi” del passivo (ad
eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno
come contropartita la voce 100. “Altre passività”).
Eventuali successive riprese di valore non possono superare il limite delle svalutazioni (individuali o collettive) da impairment precedentemente
contabilizzate.
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione:
• degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile
in modo attendibile;
• degli strumenti derivati.
Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione, ma il cui profilo di rischio risulti:
• connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”);
• gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura.
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Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione
però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
6 - Operazioni di copertura
Nel portafoglio “derivati di copertura” sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo),
ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
a) strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
b) strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività
rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico;
c) strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente
dall’euro.
I contratti derivati di copertura sono rilevati alla “data di contrattazione” in base al loro valore corrente.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e
l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne
l’efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura
mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento
coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata tale se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace
e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di
continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata.
La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano
l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene
riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è
rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere.
Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
1. nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato,
sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di
copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione
previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi la differenza fra il valore di carico
dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai
esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria.La differenza di fair value
del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata
immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico;
2. nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al valore corrente, la variazione del fair value dello
strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 130. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece
imputata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata
efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già
rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la
transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o le perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività
di negoziazione” di conto economico. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto
della redditività complessiva;
3. nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o
sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari:
• la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 130. “Riserve da valutazione” ed esposta
nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
• la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
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L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel
conto economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve
da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva;
4. nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non
solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie
(o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al
modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio
di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio
che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati
di copertura e se i risultati effettivi sono all’interno di un intervallo compreso fra l’80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni
di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in
contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value
dell’importo monetario coperto. La parte inefficace della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di
conto economico.
Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci
è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste
ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (Perdite) da cessioni o
riacquisto” di conto economico.
7 - Partecipazioni
Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, e conseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello
IAS 32.
Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l’intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società
partecipate possono essere considerati come un “investimento strategico”.
In particolare, essi si distinguono in:
Società controllate
Sono controllate quelle società nelle quali:
- si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi
eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
- si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha:
• il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
• il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
• il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e
la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo;
• il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario,
e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo.
L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se si
ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa.
Società collegate
Una società collegata è un’impresa nella quale viene esercitata un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture. L’influenza
notevole si presume quando si detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società, a meno che non possa essere
chiaramente dimostrato il contrario.
In caso di possesso diretto o indiretto di una quota minore del 20 % dei voti esercitabili nell’assemblea della partecipata, non si configura l’influenza
notevole, a meno che tale influenza non possa essere chiaramente dimostrata. L’influenza notevole può sussistere anche se un’altra partecipante
possiede la maggioranza assoluta o relativa.
Joint ventures
Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del
controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando, per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società, è
richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono valutate secondo il metodo del costo.
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
- dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall’acquirente, in
cambio del controllo dell’impresa acquisita;
più
- qualunque costo direttamente attribuibile all’acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio
con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d’uso degli investimenti
partecipativi. Il valore d’uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull’attualizzazione
dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d’uso il valore del patrimonio netto della società.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce 210. “Utili (Perdite) delle
partecipazioni”. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di
valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
Le partecipazioni considerate come “investimenti strategici”, non rientranti nelle definizioni sopra riportate e diverse da quelle eventualmente rilevate alle voci
140. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10), sono classificate
come attività finanziarie disponibili per la vendita o attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5).
8 - Attività materiali
La voce include:
• terreni;
• fabbricati;
• mobili ed arredi;
• impianti e macchinari;
• altre macchine e attrezzature;
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
• attività ad uso funzionale;
• attività detenute a scopo di investimento.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi
amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di essere locati
nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di leasing finanziario che
prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del locatario e della decorrenza dei
canoni di locazione finanziaria (eventuali operatività della specie con “trasferimento dei rischi” sono invece classificate nei portafogli “Crediti”).
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi quale
locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività
identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività
stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce
150. “Altre attività”.
Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute
(in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di
transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno
benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale
sono sostenute, alla voce:
• 150.b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
• 190. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono valutate in base al principio del costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle
perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
fabbricati
mobili
impianti elettronici
altre
migliorie apportate su beni di terzi
non superiore a 33 anni;
non superiore a 7 anni;
non superiore a 12 anni;
non superiore a 7 anni;
non superiore a 15 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile
dell’attività.
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in
quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle
condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per
l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 170. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che
sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri
dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce
240. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
9 - Attività immateriali
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica e dalle quali è probabile che
affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti.
In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero quelle concesse
quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per
predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore.
Le eventuali spese sostenute successivamente all’acquisto:
- sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la
loro capacità produttiva);
- sono imputate in un’unica soluzione al conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono
incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
software
altre attività immateriali
non superiore a 5 anni;
non superiore a 5 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività immateriali” di conto economico.
Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il
valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 180. “Rettifiche/
Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il
valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo
utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240.
“Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo sostenuto per l’acquisizione di un’azienda o di un ramo aziendale, rispetto al fair value netto,
alla data di acquisto, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti. L’avviamento sulle acquisizioni di società oggetto di fusione o di incorporazione è
contabilizzato fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società controllate, collegate e joint venture è invece insito nel costo di acquisto e,
conseguentemente, contabilizzato nel valore delle partecipazioni.
L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite durevoli di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A
tal fine esso è allocato alle società partecipate, in maniera coerente con la struttura operativa divisionale del Gruppo UniCredit e rappresenta il livello
minimo al quale l’avviamento è monitorato.
Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 230. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non
sono ammesse riprese di valore.
10 - Attività non correnti in via di dismissione
Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui
vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 140. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività
associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.
Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività e
passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 280. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte” di conto economico.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si
veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
11 - Fiscalità corrente e differita
In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
• attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di
impresa;
• passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa;
• attività fiscali differite, ossia risparmi di imposte sul reddito realizzabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee deducibili
(rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa);
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
• passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili
(rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina
tributaria sul reddito d’impresa).
La fiscalità corrente e differita è rilevata applicando le aliquote di imposta vigenti. In particolare per la fiscalità corrente l’IRES è stata calcolata con
l’aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l’aliquota applicata è stata del 4,77% più l’eventuale addizionale regionale, ove prevista.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà
realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della
loro rilevazione.
Le attività e le passività fiscali differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto delle eventuali modifiche normative.
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi
valutati sulla base della capacità della Banca, per effetto dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
La contropartita contabile delle attività e delle passività fiscali (sia correnti sia differite) è costituita di regola dal Conto Economico (voce 260 “imposte
sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”). Quando invece la fiscalità (corrente o differita) da contabilizzare attiene ad operazioni i cui risultati
devono essere attribuiti direttamente al patrimonio netto, le conseguenti attività e passività fiscali sono imputate al patrimonio netto. Rientrano in
tale fattispecie quelle relative a profitti e perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di strumenti
finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa.
La fiscalità corrente IRES viene determinata sulla base della normativa del “consolidato fiscale” introdotta dal D.Lgs. 344/03; infatti UniCredit S.p.A. ha
aderito all’opzione per il Consolidato Fiscale Nazionale del Gruppo UniCredit per il triennio 2008-2010 (si veda anche parte B della nota integrativa sezione 13.7 - altre informazioni).
12 - Fondi per rischi e oneri
Quiescenza e obblighi simili
I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati
come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura economica del piano.
In particolare:
• un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione. In
questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa;
• un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare
accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in
quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a
tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno
al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”.
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore
attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al
momento dell’erogazione del beneficio.
Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio,
più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi
quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali
costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle
attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate
o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene
determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con
quella della passività stessa.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Altri fondi
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
• l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e
• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel
determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante (di regola quando si prevede che l’esborso si
verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l’ammontare dell’accantonamento è determinato come il valore attuale del costo che si suppone
sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, tale da riflettere le
valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passività.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame,
il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.
L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 160. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli
incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela,
l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi
le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi
simili”).
13 - Debiti e titoli in circolazione
Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e
da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento ed inizialmente iscritte al fair value, che normalmente
corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali
strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati.
Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati.
Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto
economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del
patrimonio netto iscritta alla voce 150. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica.
In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il
valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari.
La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per
acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100.d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da
parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie non prevedono clausole (covenants) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né
sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile IFRIC 19
Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da parte dell’Unione Europea).
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
a) contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura;
b) obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto;
c) passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine;
d) passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua
gestione in un’ottica di negoziazione.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione,
ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere
valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività
finanziarie valutate al fair value, purché:
• tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o
passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero:
• un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una
strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle
perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
16 - Operazioni in valuta
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio
non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono
rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono
situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel
conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono
convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate:
• in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione;
• nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita.
Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di
copertura di flussi finanziari:
• la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da
valutazione;
• la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”.
In caso di cessione il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio netto, è rilevato come
provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza da cessione è rilevata.
Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
17 - Altre informazioni
Aggregazioni aziendali
Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale
può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa
(fusioni e conferimenti).
In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti
fasi:
a) identificazione dell’acquirente;
b) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale;
e:
c) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività
cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto
qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica
operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole
operazioni e la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio, mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo
sull’acquisito.
Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse
soddisfano i criteri seguenti:
a) nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed
è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
b) nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a
produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
c) nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente.
La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività
potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno
annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo
a conto economico.
Derecognition
È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare
se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla
cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
• la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad
esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività);
• la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa
derivanti dall’attività);
• la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota
interessi di pertinenza dell’attività).
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua
interezza.
Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il
trasferimento ad una controparte esterna dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga
assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
• non sussiste l’obbligo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria;
• è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi
finanziari;
• sussiste l’obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in
disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi
maturati nel periodo.
Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati
effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o
gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre
rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati
sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le
operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche o di
fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini
delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati.
Azioni proprie
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per
il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. In caso di successiva cessione, cioè, la differenza tra il prezzo di vendita
delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto.
Leasing finanziario
Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non
necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario.
La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior
parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari.
L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo:
• all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario;
• al conto economico, gli interessi attivi.
Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali.
Factoring
I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo
del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di
clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici.
Operazioni di pronti contro termine
I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di
una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati né eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di
titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche; nel caso di titolo ceduto con accordo
di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal
differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista
contrattualmente.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”,
pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e
l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della
Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio
uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future
riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al
31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente - compresa tra l’1.1.2007 e il 30.6.2007 - nel caso di destinazione del proprio trattamento di
fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto
di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono
conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007)
destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50
dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate come un piano a ‘contribuzione definità.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturato nell’anno sono iscritti a conto economico alla voce 150.a) “Spese amministrative: spese per
il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma. Le quote maturate
nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS sono rilevate nell’ambito della voce “Indennità di fine rapporto”. Gli
utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono iscritti
in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale eccedenza
viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al piano, a
decorrere dall’esercizio successivo.
Pagamenti basati su azioni
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono
nell’assegnazione di:
• diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
• diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share);
• azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share).
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del
capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 150 a). “Spese amministrative: spese
per il personale” in contropartita della voce 160. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la
prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di
queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura
di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 150. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine
I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita
anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata
anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi
ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto
economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”.
Derivati su crediti assimilati a garanzie finanziarie rilasciate
I derivati su crediti assimilati a garanzie finanziarie rilasciate ai sensi dello IAS 39 sono contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei
pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto
alla scadenza prevista di uno strumento di debito.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il valore di prima iscrizione è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento dell’emissione della garanzia. Tale
valore, è rilevato alla voce 100. “Altre passività”.
Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della
voce 130.d “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico.
CONTO ECONOMICO
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione,
valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli
in circolazione.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari:
• di copertura di attività e passività che generano interessi;
• classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option);
• connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini
su più scadenze.
Commissioni
Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza.
In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di
gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli
interessi.
Dividendi
I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS
Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei
rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza
tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di
interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile
netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di
tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o
l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per
la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento
dell’operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti
di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di
trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività
finanziarie ha subito una riduzione di valore.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi
è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di
perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente.
La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi.
Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate.
L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono
all’attenzione in merito ai seguenti eventi:
(a) significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore;
(b) violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
(c) concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative
alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso;
(d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e) scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto
che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
(f) dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal
momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel
gruppo, ivi inclusi:
• cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure
• condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo.
L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti
cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica
che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento
rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore (si veda anche cap. 2).
Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza
(iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei
futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto.
Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa
delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle
condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività
finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore
è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto.
Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal
pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno.
Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di
riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di
interesse privo di rischio).
L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza
obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di
credito e valutata collettivamente.
Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo
di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita
residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di
un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla
data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato.
Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono
un serio deterioramento delle posizioni.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Riprese di valore
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un
evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per
riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2).
Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo
ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.
A.3 - Informativa sul Fair value
La Parte A3) Informativa sul fair value comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro,
secondo le regole previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti
consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta,
attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale
UniCredit ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino,
operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di
mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento
finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di
mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, UniCredit ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente
accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle
volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di
strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio
prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input delle stime
basate su dati storici.
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008, permettono, successivamente
all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”.
In particolare, possono essere riclassificate:
• quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi
contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o
disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza;
• ”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la
definizione di crediti.
Nelle tabelle seguenti sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair
value al 31 dicembre 2010 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le
componenti reddituali relative a tali attività, sia quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato che quelle effettivamente
registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
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Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le
“altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2010 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per
11.101 migliaia di Euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 3.559 migliaia di Euro.
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
TIPOLOGIA DI
STRUMENTO
FINANZIARIO
Titoli di debito
Titoli di debito
Titoli di debito
Totale
PORTAFOGLIO
DI PROVENIENZA
PORTAFOGLIO
DI DESTINAZIONE
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Crediti verso
banche
Crediti verso
clientela
Crediti verso
clientela
VALORE
DI BILANCIO AL
31.12.2010
COMPONENTI REDDITUALI IN
ASSENZA DEL TRASFERIMENTO
(ANTE IMPOSTE)
FAIR VALUE
VALUTATIVE
ALTRE
AL 31.12.2010
COMPONENTI REDDITUALI
REGOLATE NELL’ESERCIZIO
(ANTE IMPOSTE)
VALUTATIVE
ALTRE
27.147
26.486
220
690
-
908
2.728
2.620
159
90
-
55
176.650
206.525
167.782
196.888
6.538
6.917
3.404
4.184
-
2.596
3.559
Si precisa che le attività trasferite nel portafoglio crediti verso clientela sono costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati).
Si rende noto che nel corso dell’esercizio 2010 non si è proceduto ad alcuna ulteriore riclassificazione e pertanto la tavola A.3.1.2 “Attività finanziarie
riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento” nonché l’informativa di cui al punto A.3.1.4 “Tasso di interesse effettivo e
flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate” non sono fornite.
A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’ art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il
quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’ uso di questa possibilità [di riclassificazione]
da parte delle società”, UniCredit S.p.A. ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione e disponibili per la vendita
costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati) e altri titoli di debito emessi da imprese ed istituzioni finanziarie, diverse dai contratti derivati e
dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati. Il valore di bilancio residuo al 31.12.10 è riportato nella tabella A.3.1.1.
A.3.2 Gerarchia del fair value
Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati
per il pricing.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
- Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
- Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato;
- Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input
non osservabili sul mercato.
Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le
variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3.
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Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE MISURATE
AL FAIR VALUE
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
31.12.2010
31.12.2009
L1
L2
L3
L1
L2
L3
3.635.631
1.026
16.549.772
20.186.429
6.211.864
2.031
3.600.536
3.202.590
13.017.021
280.944
432.145
1.024.260
1.737.349
3.485.496
387.973
7.943.865
11.817.334
2.279.457
13.541
584.634
4.202.838
7.080.470
586.542
33.323
898.874
1.518.739
33.129
33.129
6.578.936
51.064
3.580.093
10.210.093
262.438
81
262.519
117.536
117.536
2.416.781
3.585.207
6.001.988
404.215
87
404.302
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
ATTIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
DETENUTE PER LA
NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DISPONIBILI PER
LA VENDITA
586.542
487.104
47.039
434.675
434.675
225.296
38
5.352
792.702
217.754
50
574.886
574.886
573.781
12
280.944
33.323
405.031
1
10.474
10.474
10.474
387.967
6.589
6.209
1
6.208
6.208
6.208
432.145
898.874
376.970
333.090
12.936
1.064
11.872
19.999
10.945
251.584
193.017
2.892
36.401
19.680
19.680
16.721
1.700
17.574
1.024.260
DI COPERTURA
TOTALE
-
1.518.739
1.269.105
380.130
458.085
446.213
235.770
11.872
408.004
22.886
1.050.495
410.772
2.942
617.495
600.774
599.669
16.721
1.700
17.586
1.737.349
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
81
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
PASSIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Emissioni
2.2 Perdite imputate a:
2.2.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Rimborsi
3.2 Riacquisti
3.3 Profitti imputati a:
3.3.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
DETENUTE PER LA
NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DI COPERTURA
TOTALE
404.215
460.328
41.375
418.953
418.953
214.127
602.105
205.302
396.803
396.803
394.625
262.438
-
87
6
6
6
6
81
404.302
460.328
41.375
418.953
418.953
214.127
602.111
205.302
396.809
396.809
394.631
262.519
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto
pari all’importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano
cap. 5 e 15 della precedente Parte A2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di
pertinenza.
L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi sopra descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del
rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutati non osservabili.
82
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
83
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute
per la negoziazione - Voce 20
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili
per la vendita - Voce 40
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza - Voce 50
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica - Voce 90
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110
Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali
- Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo
Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione e passività associate
- Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
Sezione 15 - Altre attività - Voce 150
Passivo
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
1 - Debiti verso banche - Voce 10
2 - Debiti verso clientela - Voce 20
3 - Titoli in circolazione - Voce 30
4 - Passività finanziarie
di negoziazione - Voce 40
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate
al fair value - Voce 50
Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60
Sezione 7 - Adeguamento di valore delle
passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Sezione 9 - Passività associate ad attività
in via di dismissione - Voce 90
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto
del personale - Voce 110
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140
Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa
- Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
86
86
88
89
91
92
93
94
94
95
100
102
104
108
109
110
110
111
112
113
114
114
115
115
115
115
116
130
130
133
133
133
85
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale (importi in migliaia di €)
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
CONSISTENZE AL
a) Cassa
b) Depositi liberi presso banche centrali
Totale
31.12.2010
31.12.2009
1.490.350
661.308
2.151.658
96
5.914.103
5.914.199
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
VOCI/VALORI
A) Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
Totale (A)
B) Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale (B)
Totale (A+B)
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
3.635.624
6
3.635.618
3.635.624
121
121
121
493
493
493
3.485.458
3.485.458
3.485.458
357
357
357
489
489
489
7
7
7
3.635.631
6.211.743
5.392.523
819.220
6.211.743
6.211.864
279.906
134.998
144.908
545
38
38
38
3.485.496
2.279.100
2.007.247
271.853
2.279.100
2.279.457
585.976
186.511
399.465
77
77
586.053
586.542
545
280.451
280.944
10.128.439
6.351.495
La sottovoce “derivati finanziari: altri” comprende (i) i contratti derivati facenti parte di strumenti finanziari strutturati il cui strumento “ospite” è stato
classificato in un portafoglio diverso da quello di negoziazione/fair value option e (ii) quelli economicamente connessi a poste del portafoglio bancario.
86
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. Strumenti derivati
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2010
31.12.2009
3.636.238
3.636.109
118
11
3.636.238
3.486.304
3.485.459
482
357
6
3.486.304
2.951.895
1.669.723
3.540.306
6.492.201
10.128.439
1.195.468
2.865.191
6.351.495
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
VARIAZIONI/ATTIVITÀ SOTTOSTANTI
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione
aziendale
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli:
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
3.486.304
13.985.607
13.877.828
31.066
31.002
4.834
4.823
-
3.486.304
14.021.507
13.913.653
134.348
126
107.653
13.835.673
10.459.360
3.299.228
10.718
66.367
3.636.238
64
31.066
31.063
3
-
11
4.834
4.834
-
-
134.348
126
107.728
13.871.573
10.495.257
3.299.228
10.718
66.370
3.636.238
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
87
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
Costo
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
1.026
1.026
-
2
2
2.029
2.029
2.031
17.405
2
2
35.430
396.713
432.145
396.714
6
6
387.967
387.973
347.012
13.541
13.541
13.541
13.185
2
2
33.321
33.323
31.512
1.026
1.026
435.202
434.837
L’importo indicato alla voce 4.1 “Finanziamenti strutturati” è costituito da un finanziamento convertibile in azioni acquisto a seguito della fusione
One4C; la posizione è pareggiata da un analogo debito strutturato verso banche (anch’esso acquisito a seguito della fusione) incluso tra le passività
finanziarie valutate al fair value ed esposto nella tavola 5.1 del passivo. Il finanziamento è stato quasi interamente svalutato negli esercizi precedenti in
considerazione del rischio di controparte.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
88
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
1.030
1.025
4
1
35.430
35.430
35.430
396.713
2.029
2.029
435.202
13.549
6
13.542
1
33.321
33.321
33.321
387.967
434.837
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione
aziendale
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI DI DEBITO
TITOLI DI CAPITALE
QUOTE DI O.I.C.R.
FINANZIAMENTI
TOTALE
13.549
3.351
2.094
33.321
2.238
129
387.967
14.954
-
37.597
37.502
434.837
58.140
39.725
1.098
1.257
15.870
11
15.600
246
13
1.030
2.109
129
129
35.430
8.365
6.589
6.208
6.208
396.713
37.502
95
35.568
31.055
4.513
2.029
38.600
10.474
7.941
57.775
140
46.655
10.967
13
435.202
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
16.180.916
16.180.916
329.958
329.958
38.898
16.549.772
3.512.885
3.512.885
5.090
5.090
82.561
3.600.536
140.228
140.228
645.436
359.001
286.435
238.596
1.024.260
7.508.856
7.508.856
274.212
274.212
160.797
7.943.865
584.611
584.611
23
23
584.634
141.579
141.579
549.406
263.367
286.039
207.889
898.874
21.174.568
9.427.373
Fra le consistenze del portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono compresi anche gli investimenti in titoli effettuati da alcuni dei
Fondi di Previdenza interni di pertinenza di UniCredit, privi di personalità giuridica e autonomia patrimoniale, di cui viene fornito maggior dettaglio negli
allegati al Bilancio.
Nel corso dell’esercizio sono stati progressivamente aumentati gli investimenti strategici in titoli di debito governativi, come anche evidenziato nelle
tabelle successive.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
89
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2010
31.12.2009
19.834.029
16.348.573
2.442.538
1.042.918
980.484
512.120
468.364
13.802
292.922
161.640
360.055
21.174.568
8.235.046
7.491.888
1.598
653.987
87.573
823.641
505.932
317.709
4.605
222.787
90.317
368.686
9.427.373
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di prezzo
c) rischio di cambio
d) rischio di credito
e) più rischi
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
90
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
19.246.943
19.246.943
19.246.943
8.045.420
8.045.420
8.045.420
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione
aziendale
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di FV
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimento ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
8.235.046
14.366.092
13.929.290
823.641
300.228
178.668
368.686
228.597
175.965
-
9.427.373
14.894.917
14.283.923
341.492
19.977
416.825
2.767.109
1.735.877
165.148
509.445
356.639
19.834.029
168.122
52.363
X
69.197
143.385
18.273
1.500
11.028
42.122
42.122
70.462
980.484
99.554
7.785
44.847
237.228
170.020
11.232
29.501
29.501
26.475
360.055
-
609.168
80.125
530.869
3.147.722
1.924.170
177.880
520.473
71.623
71.623
453.576
21.174.568
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/
VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Strutturati
1.2 Altri titoli di
debito
2. Finanziamenti
Totale
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
31.12.2009
FAIR VALUE
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
3.898.743
-
3.325.107
-
3.898.743
3.898.743
3.325.107
3.325.107
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
-
478.854
-
4.058.611
-
3.465.089
-
519.493
-
129.555
-
-
478.854
478.854
4.058.611
4.058.611
3.465.089
519.493
3.465.089
519.493
129.555
129.555
3.803.961
4.114.137
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
91
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
3.898.743
3.419.889
478.854
3.898.743
4.058.611
3.410.543
49.927
598.141
4.058.611
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazione di aggregazione aziendale
B2. Riprese di valore
B3. Trasferimenti da altri portafogli
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C2. Rimborsi
C3. Rettifiche di valore
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI DI DEBITO
FINANZIAMENTI
TOTALE
4.058.611
1.128.139
1.057.999
70.140
1.288.007
1.215.462
72.545
3.898.743
-
4.058.611
1.128.139
1.057.999
70.140
1.288.007
1.215.462
72.545
3.898.743
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
A. Crediti verso banche centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 pronti contro termine attivi
3.3 altri
4. Titoli di debito
4.1 titoli strutturati
4.2 altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
92
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
3.935.691
5.613
3.928.733
1.345
29.869.952
1.585.728
9.784.703
10.907.273
7.584.444
3.322.829
7.592.248
7.592.248
33.805.643
33.568.176
1.871.875
5.082
1.865.692
1.101
202.091.203
21.285.845
54.764.542
47.444.505
29.860.369
17.584.136
78.596.311
78.596.311
203.963.078
204.563.129
Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (Valore di bilancio)
Totale (fair value)
31.12.2009
BONIS
DETERIORATE
BONIS
DETERIORATE
34.407.286
7.959.012
102.499.406
8.048.788
406.269
77.986.093
3.651.212
3.651.212
234.958.066
243.603.519
4.782.831
8.618.288
263.725
34.974
4.437.351
7.100
7.100
18.144.269
18.245.125
129.963
13.534.664
6.221.243
23.172.424
8.406.603
74.671
18.323
423
107.057
200.474
200.474
Totale Bonis e deteriorate (Valore di bilancio)
8.406.603
51.464.897
50.693.311
253.102.335
51.665.371
Le sottovoci 7. “Altre operazioni” e 8.2 “Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 525 milioni e 431 milioni di attività derivanti dalle operazioni
di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si
tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002.
I titoli di cui alla sottovoce 8.2 sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 180 milioni.
Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2010 è pari a 870 milioni a
fronte di un ammontare nominale di 4.165 milioni.
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
Totale Bonis e deteriorate (Valore di bilancio)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
BONIS
DETERIORATE
BONIS
DETERIORATE
3.651.212
104.448
163.660
3.383.104
224.888
2.407.981
59.013
691.222
231.306.854
1.021.175
4.774.683
225.510.996
108.269.408
44.090.368
132.343
73.018.877
234.958.066
7.100
7.100
7.100
18.137.169
429
86.620
18.050.120
13.393.184
274.553
461
4.381.922
18.144.269
8.406.603
6.148
34.769
8.365.686
74.796
8.231.878
59.012
43.058.294
946
43.057.348
3.199.659
39.700.534
103.402
53.753
51.464.897
200.474
78.447
122.027
113.415
379
8.233
200.474
253.102.335
51.665.371
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
93
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e livelli
CONSISTENZE AL
31.12.2010
31.12.2009
FV
FV
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VN
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VN
-
3.202.590
2.387.586
815.004
3.202.590
-
77.706.657
51.593.694
26.112.963
77.706.657
-
4.202.838
3.444.480
758.358
4.202.838
-
90.865.039
66.704.621
24.160.418
90.865.039
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Totale Livello1, Livello 2
e Livello 3
3.202.590
4.202.838
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
CONSISTENZE AL 31.12.2010
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/TIPO DI
COPERTURA
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
RISCHIO DI TASSO
RISCHIO DI
CAMBIO
RISCHIO DI
CREDITO
RISCHIO DI
PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIMENTI
ESTERI
72.807
-
-
-
X
-
X
X
-
X
X
X
X
X
X
72.807
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
10.299
X
10.299
X
2.304.480
2.304.480
X
X
X
-
X
593.494
X
593.494
X
221.510
221.510
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Adeguamento positivo
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
1.901.793
1.901.793
(15.458)
(15.458)
1.886.335
212.042
212.042
(4.333)
(4.333)
207.709
94
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ COPERTE
31.12.2010
31.12.2009
1. Crediti
2. Attività disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Totale
8.330.005
8.330.005
996.258
996.258
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti
partecipativi
DENOMINAZIONE
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Aspra Finance S.p.A.
2. Bank Pekao S.A.
3. BdR Roma Prima Ireland Ltd
4. Box 2004 S.p.A. (in liquidazione)
5. Cordusio Società Fiduciaria per Azioni
6. Entasi S.r.l.
7. Eurofinance 2000 S.r.l.
8. Family Credit Network S.p.A.
9. Fineco Leasing S.p.A.
10. Fineco Verwaltung AG
11. FinecoBank S.p.A.
12. I-Faber Società per Azioni
13. IPSE 2000 S.p.A. (in liquidazione)
14. IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A.
15. Localmind S.p.A.
16. Medioinvest S.r.l.
17. Pioneer Global Asset Management S.p.A.
18. Quercia Funding S.r.l.
19. Quercia Software S.p.A. (ora Quercia Software S.c.p.a.)
20. Sicilia Convention Bureau S.r.l.
21. Sofigere Société par Actions Simplifiée
22. SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A.
23. Trevi Finance N. 2 S.p.A.
24. Trevi Finance N. 3 S.r.l.
25. Trevi Finance S.p.A.
26. Trieste Adriatic Maritime Initiatives S.r.l.
27. UniCredit Audit Società consortile per azioni
28. UniCredit Bank AG
29. UniCredit Bank Austria AG
30. UniCredit Bank D.D.
31. UniCredit Bank Ireland P.l.c.
32. UniCredit BPC Mortgage S.r.l.
33. UniCredit Bulbank A.D.
34. UniCredit Business Partner Società consortile per Azioni
35. UniCredit Consumer Financing AD
36. UniCredit Consumer Financing IFN S.A.
37. UniCredit Credit Management Bank S.p.A.
38. UniCredit Delaware Inc.
39. UniCredit Factoring S.p.A.
40. UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni
41. UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A.
42. UniCredit Leasing S.p.A.
SEDE
QUOTA DI
PARTECIPAZIONE % (*)
Milano
Varsavia
Dublino
Roma
Milano
Roma
Roma
Milano
Brescia
Monaco
Milano
Milano
Roma
Palermo
Milano
Perugia
Milano
Verona
Verona
Catania
Parigi
Roma
Conegliano (TV)
Conegliano (TV)
Conegliano (TV)
Trieste
Milano
Monaco
Vienna
Mostar
Dublino
Verona
Sofia
Cologno Monzese (MI)
Sofia
Bucarest
Verona
Dover (Delaware)
Milano
Milano
Lussemburgo
Bologna
100,00% (A)
59,24%
100,00% (B)
100,00% (C)
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
65,32%
50,00% (D)
76,26%
95,76%
100,00%
100,00%
65,00%
0,50% (E)
100,00%
100,00%
100,00%
60,00%
60,00%
60,00%
31,00% (F)
99,86% (G)
100,00%
99,99%
3,27% (H)
100,00%
60,00%
.. (I)
53,07% (J)
50,10% (K)
53,94% (L)
97,81% (M)
100,00%
100,00%
65,26% (N)
100,00%
68,99% (O)
DISPONIBILITÀ
VOTI%
3,28%
100,00%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
95
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
DENOMINAZIONE
43. UniCredit Logistics S.r.l.
44. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.
45. UniCredit Merchant S.p.A.
46. UniCredit (U.K.) Trust Services Ltd
47. UniCredit Real Estate Società consortile per azioni
48. UniCredito Italiano Funding LLC III
49. UniCredito Italiano Funding LLC IV
50. Unimanagement S.r.l.
51. Xelion Doradcy Finansowi Sp.zo.o.
B. Imprese controllate in modo congiunto
1. EuroTLX SIM S.p.A.
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Aviva S.p.A.
2. CNP UniCredit Vita S.p.A.
3. Compagnia Italpetroli S.p.A.
4. Creditras Assicurazioni S.p.A.
5. Creditras Vita S.p.A.
6. Europrogetti & Finanza S.p.a. in liquidazione
7. Fidia - Fondo Interbancario d'Investimento Azionario SGR S.p.A.
8. G.B.S. General Broker Service S.p.A.
9. Incontra Assicurazioni S.p.A. (già Capitalia Assicurazioni S.p.A.)
10. Istituto per l'Edilizia Economica e Popolare di Catania S.p.A. (in liquidazione)
11. Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A.
12. Nuova Teatro Eliseo S.p.A.
13. Profingest
14. SIA-SSB S.p.A.
15. Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione)
16. Sviluppo Globale GEIE
SEDE
QUOTA DI
PARTECIPAZIONE % (*)
Verona
Roma
Roma
Londra
Genova
Wilmington (Delaware)
Wilmington (Delaware)
Torino
Varsavia
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00% (P)
100,00%
100,00%
100,00%
50,00% (Q)
Milano
50,00%
Milano
Milano
Roma
Milano
Milano
Roma
Milano
Roma
Milano
Catania
Milano
Roma
Bologna
Milano
Roma
Roma
49,00%
38,80%
49,00%
50,00%
50,00%
39,79%
50,00%
20,00%
49,00%
20,00%
8,66%
41,02% (R)
28,98%
24,07%
26,38%
25,00% (S)
(*) La quota di possesso indicata è quella diretta della Capogruppo, con esclusione quindi della percentuale di pertinenza di altre società del Gruppo.
(A) La Società è stata incorporata da UniCredit Credit Management Bank S.p.A. in data 01/01/2011.
(B) La Società è stata cancellata dal locale Registro delle Imprese nel marzo 2011.
(C) Dal 01/04/2010 la Società è stata posta in liquidazione.
(D) Dal 27/12/2010 la Società è stata posta in liquidazione.
(E) La residua quota del 99,50% è detenuta da UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni.
(F) La Società è stata costituita nel dicembre 2010.
(G) La residua quota dello 0,14% è detenuta complessivamente da diverse società del Gruppo.
(H) Un ulteriore 89,98% è detenuto in via diretta ed indiretta da UniCredit Bank Austria AG (89,97% con diritto di voto).
(I) UniCredit detiene lo 0,004%, un ulteriore 92,86% è detenuto da UniCredit Bank Austria AG.
(J) La residua quota del 46,93% è così ripartita: 28,81% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG, 18,11% da UniCredit Bank AG e una quota frazionale è detenuta da diverse società del Gruppo.
(K) La residua quota del 49,90% è detenuta da UniCredit Bulbank A.D.
(L) La residua quota del 46,06% è detenuta in via indiretta da UniCredit Bank Austria AG.
(M) La controllata detiene n. 175.000 azioni proprie pari al 2,19% del capitale sociale.
(N) La residua quota del 34,74% è così ripartita: 10,02% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG, 24,72% da UniCredit Bank AG e una quota frazionale è detenuta da diverse società del Gruppo.
(O) La residua quota del 31,01% è detenuta da UniCredit Bank Austria AG.
(P) Una quota frazionale è detenuta complessivamente da diverse società del Gruppo.
(Q) La residua quota del 50% è detenuta da Bank Pekao S.A.
(R) La Società è stata ceduta nel mese di febbraio 2011.
(S) Un ulteriore 0,05% è detenuto da IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A.
96
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
DISPONIBILITÀ
VOTI%
10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole:
informazioni contabili
DENOMINAZIONE
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Aspra Finance S.p.A.
2. Bank Pekao S.A.
3. BdR Roma Prima Ireland Ltd (A) (H)
4. Box 2004 S.p.A. (in liquidazione)
5. Cordusio Società Fiduciaria per Azioni
6. Entasi S.r.l.
7. Eurofinance 2000 S.r.l.
8. Family Credit Network S.p.A.
9. Fineco Leasing S.p.A.
10. Fineco Verwaltung AG
11. FinecoBank S.p.A.
12. I-Faber Società per Azioni
13. IPSE 2000 S.p.A. (in liquidazione)
14. IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A.
15. Localmind S.p.A.
16. Medioinvest s.r.l.
17. Pioneer Global Asset Management S.p.A.
18. Quercia Funding S.r.l.
19. Quercia Software S.p.a. (ora Quercia Software S.c.p.a.)
20. Sicilia Convention Bureau S.r.l.
21. Sofigere Société par Actions Simplifiée (H)
22. SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A.
23. Trevi Finance N. 2 S.p.A.
24. Trevi Finance N. 3 S.r.l.
25. Trevi Finance S.p.A.
26. Trieste Adriatic Maritime Initiatives S.r.l. (B)
27. UniCredit Audit Società consortile per azioni
28. UniCredit Bank AG
29. UniCredit Bank Austria AG
30. UniCredit Bank D.D.
31. UniCredit Bank Ireland P.l.c.
32. UniCredit BPC Mortgage S.r.l.
33. UniCredit Bulbank A.D.
34. UniCredit Business Partner Società consortile per Azioni
35. UniCredit Consumer Financing AD
36. UniCredit Consumer Financing IFN S.A.
37. UniCredit Credit Management Bank S.p.A.
38. UniCredit Delaware Inc.
39. UniCredit Factoring S.p.A.
40. UniCredit Global Information Services Società consortile per azioni
41. UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A.
42. UniCredit Leasing S.p.A.
43. UniCredit Logistics S.r.l.
44. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.
45. UniCredit Merchant S.p.A.
46. UniCredit (U.K.) Trust Services Ltd
47. UniCredit Real Estate Società consortile per azioni
48. UniCredito Italiano Funding LLC III
49. UniCredito Italiano Funding LLC IV
50. Unimanagement S.r.l.
51. Xelion Doradcy Finansowi Sp.zo.o.
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
3.922.586
65.152
32.735.882 2.426.723
32
1.391
7.708
318
22.355
24.481
56
121
144
155
192.656
40.903
5.699.567
164.197
174.468
2.616
11.249.457
553.052
21.592
18.098
26.006
5.476
584.710
18.990
2.825
300
9.071
311
2.398.663
232.799
92
135
40.644
69.895
275
79
9.309
1.026
14.669
4.717
193
123
189
127
153
123
35.835
56.318
381.606.538 13.079.087
120.732.294 4.916.260
1.842.054
129.367
23.694.111
522.276
67
156
5.765.232
418.311
284.334
392.176
70.662
16.388
132.345
19.446
196.032
147.087
555.972
5.922
7.995.113
189.735
1.082.013 1.433.441
4.250.648
198.542
20.767.914
712.833
942
1
1.160.942
209.486
492.367
15.942
254
123
3.152.192
894.650
762.839
30.357
354.600
18.878
8.611
10.332
4.194
10.382
UTILE/PERDITA
AL 31/12/2010 (*)
PATRIMONIO
NETTO
VALORE DI
BILANCIO
FAIR
VALUE
-242.466 3.226.526
3.350.006
642.018 4.989.620 (1) 4.394.141
1.360
12
..
-85
7.384 (2)
7.499
7.439
12.510
4.827
11
10
31
31
2.208
22.774
15.726
7.667
166.261 (2)
223.047
1.705
173.681
171.099
51.881
363.989 (2) 1.082.837
2.688
13.488 (3)
9.700
4.146
23.909
9.933
-1.897
97.340
74.257
54
2.715
1.712
-66
9.042
8.330
187.071 2.363.072
2.282.247
10
7
7.065
15.899
2
-476
200
275
-24
120
..
-995
12.260 (2)
14.439
154
74
171
93
114
51
1.000
78
-179
4.047
2.225
1.270.001 20.623.687
19.182.968
234 15.055.500 (3) 23.706.115
16.184
204.190
1.496
88.910 1.940.035 (4) 2.142.340
12
7
81.166
910.713
25
-994
60.587 (5)
49.152
6.562
24.735
10.054
-4.031
7.977 (6)
10.437
30.334
111.336
72.047
43
285
20
33.196
210.990
119.393
23.317
378.608
175.725
5.683
223.296 (7)
305.443
49.732 1.641.610
900.508
-651
449 (8)
1.100
37.873
174.023
136.693
467
384.685
367.743
1
239
275
34.698 1.321.401
1.169.869
109
1.774
1
32
819
1
55
576
110
421
2.336
940
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
97
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
DENOMINAZIONE
B. Imprese controllate in modo congiunto
1. EuroTLX SIM S.p.A.
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Aviva S.p.A. (C )
2. CNP UniCredit Vita S.p.A. (C )
3. Compagnia Italpetroli S.p.A. (D) (H)
4. Creditras Assicurazioni S.p.A. (C )
5. Creditras Vita S.p.A. (C )
6. Europrogetti & Finanza S.p.a. in liquidazione (D)(H)
7. Fidia - Fondo Interbancario d'Investimento Azionario SGR S.p.A. (E)
8. G.B.S. General Broker Service S.p.A. (F)
9. Incontra Assicurazioni S.p.A. (già Capitalia Assicurazioni s.p.A.) (C )
Istituto per l'Edilizia Economica e Popolare di Catania S.p.A. (in
10. liquidazione) (D)(H)
11. Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (G)
12. Nuova Teatro Eliseo S.p.A. (D)
13. Profingest (H)
14. SIA-SSB S.p.A. (D)
15. Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione) (D)
16. Sviluppo Globale GEIE (H)
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
UTILE/PERDITA
AL 31/12/2010 (*)
PATRIMONIO
NETTO
VALORE DI
BILANCIO
FAIR
VALUE
6.647
9.334
-1.806
4.256
2.085
X
10.387.516
14.163.345
266.262
219.022
18.565.814
6.863
7.158
27.219
115.597
2.405.949
2.365.341
10.140
23.997
3.688.222
1.245
479
10.675
8.676
2.444
-16.309
-14.089
6.457
-5.120
-462
-209
133
625
3.544
61.374.200
7.119
1.547
254.135
58.636
866
79
1.131.200
6.218
67
307.405
12.313
979
33
130.100
-27
5
-20.727
8.619
-103
606.437
396.682 (2)
14.117
24.856
352.482
-5.637
4.756
1.618
12.822
295.076
320.741
..
7.225
169.023
..
2.378
270
5.202
3.523
..
4.871.900 (9) 1.059.302 498.780
806
331
568
..
73.503
147.760 (2/3)
41.548
2.566
316
..
(*) Importo già ricompreso nel “Patrimonio netto” di cui alla colonna seguente.
(A) I dati sono desunti dal bilancio di chiusura al 30/11/2010.
(B) Il dato è relativo al Capitale Sociale essendo stata costituita nel dicembre 2010.
(C) I dati sono desunti dalla relazione semestrale al 30/06/2010.
(D) I dati sono desunti dal bilancio al 31/12/2009.
(E) I dati sono desunti dalla situazione patrimoniale al 30/09/2010.
(F) I dati sono desunti dal bilancio al 30/06/2010. (G) I dati sono desunti dalla relazione semestrale al 31/12/2010.
(H) I valori di bilancio sono inferiori all’arrotondamento richiesto dalla presente tabella.
In merito alla tabella che precede si precisa che:
- i dati di ciascuna partecipata sono stati desunti dal bilancio 2010 o dal progetto di bilancio 2010 approvati dai competenti Organi sociali; in
mancanza, detti dati sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati. Per le società estere gli importi sono controvalorizzati al
cambio di fine esercizio;
- la differenza tra il valore di bilancio e il valore inferiore corrispondente alla frazione di patrimonio netto trova giustificazione:
1) nel maggior valore di borsa;
2) nel costo determinato in fase di incorporazione di Capitalia in applicazione delle disposizioni dell’ IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”;
3) nel maggior costo sostenuto al momento dell’acquisizione o dell’incremento della quota partecipativa (comprensivo dei costi accessori) e
mantenuto in bilancio in funzione della persistenza delle ragioni che motivarono il pagamento dello stesso;
4) nella valutazione dei titoli quotati in portafoglio che ha comportato l’incremento della riserva di valutazione negativa;
5) nel maggior valore del compendio aziendale;
6) nelle perdite degli ultimi esercizi conseguenti all’avvio dell’attività della società;
7) nella fusione di Capitalia Luxembourg S.A., il cui costo è stato determinato in fase di incorporazione di Capitalia in applicazione delle disposizioni
dell’ IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”;
8) nella perdita dell’esercizio 2010 conseguente agli oneri di costituzione (avvenuta nel marzo 2010) e di avvio dell’attività della società;
9) nel sostanziale mantenimento delle prospettive di redditività delle attività di business e del portafoglio partecipativo di Mediobanca.
98
Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
2010
2009
69.912.253
5.989.054
5.276.858
223.382
712.196
13.958.497
13.100.337
13.100.312
27.317
830.843
61.942.810
301.461
69.852.748
3.033.638
212.028
2.821.610
2.974.133
3.629
125.814
2.844.690
69.912.253
231.455
Le sottovoci B.4 Altre variazioni (in aumento) e C.3 Altre variazioni (in diminuzione) includono gli effetti di operazioni societarie che hanno comportato
significative variazioni nel valore di carico delle singole partecipate coinvolte in dette operazioni, variazioni che peraltro non hanno influito sul saldo
della voce 100 Partecipazioni in quanto relative ad operazioni infragruppo.
L’importo indicato al punto C.1 “Vendite - di cui: operazioni di aggregazione aziendale” rappresenta il valore di carico nel bilancio di UniCredit delle
partecipazioni nelle società fuse nell’ambito del progetto One4C.
10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate
Al 31 dicembre 2010, si segnala:
• l’impegno a corrispondere alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,3 milioni per coprire le perdite che
scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa;
• l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo,
nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010
99
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A + B)
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
La Società non utilizza il modello della rideterminazione del valore per la valutazione delle attività materiali.
100 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
270.562
3.415
43.983
125.344
97.820
270.562
25.421
3.375
16.421
5.551
74
25.421
10.240
3.373
6.867
10.240
280.802
8.029
3.129
4.900
8.029
33.450
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo
di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
TERRENI
FABBRICATI
MOBILI
IMPIANTI
ELETTRONICI
ALTRE
TOTALE
-
3.694
(319)
3.375
40
40
58.253
(41.832)
16.421
37.353
37.346
33.843
7
74.300
(68.749)
5.551
168.337
168.257
146.998
80
4.405
(4.331)
74
118.726
118.693
112.099
-
140.652
(115.231)
25.421
324.456
324.296
292.940
127
-
-
9.791
9.386
48.544
2
45.373
33
20.980
29
20.668
33
79.315
31
75.427
-
-
3
3
-
2.612
2.612
-
20
-
2.615
2.615
20
-
-
3.415
(318)
3.733
-
402
43.983
(609.944)
653.927
-
557
125.344
(866.934)
992.278
-
263
97.820
(277.272)
375.092
-
1.222
270.562
(1.754.468)
2.025.030
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 101
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive nette di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative nette di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
TERRENI
FABBRICATI
TOTALE
3.129
244
244
-
4.900
2.328
1.927
1.927
381
20
361
-
3.373
3.368
361
6.867
4.923
8.029
2.572
1.927
1.927
625
20
361
361
10.240
8.291
Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
CONSISTENZE AL
31.12.2010
ATTIVITÀ/VALORI
A.1 Avviamento:
A.2 Altre attività immateriali:
A.2.1 Attività valutate al costo
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
Totale durata definita e indefinita
31.12.2009
DURATA DEFINITA
DURATA INDEFINITA
DURATA DEFINITA
DURATA INDEFINITA
X
32.616
32.616
32.616
32.616
7.706.507
7.706.507
X
31.272
31.272
31.272
31.272
8.738.566
8.738.566
7.739.123
8.769.838
L’avviamento iscritto al 31.12.2010 deriva dalla fusione per incorporazione di Capitalia, avvenuta il 1° ottobre 2007, ed alle successive operazioni di
riorganizzazione delle controllate italiane poste in essere nel 2008 e descritte nella Relazione sulla gestione di tale esercizio, nonché dall’operazione
One4C per i motivi illustrati in calce alla tavola 12.3 Altre Informazioni.
Lo IAS 36 dispone che un’attività immateriale con vita utile indefinita sia verificata annualmente per riduzione durevole di valore confrontando il valore
contabile con il valore recuperabile, a prescindere se esistano o meno indicazioni che possa aver subito una riduzione durevole di valore.
Per quanto riguarda l’avviamento, trattandosi di attività immateriale con vita utile indefinita che non genera autonomamente flussi di cassa, è
necessario determinare il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit - CGU) cui appartiene. Infatti, l’avviamento
risultante dalle aggregazioni aziendali è stato allocato, dalla data di acquisizione, alle unità generatrici di flussi finanziari che si prevede beneficino delle
sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’impresa acquisita siano assegnate a tali unità.
Per l’illustrazione delle modalità di allocazione dell’avviamento alle CGU e del relativo impairment test, si rinvia alla Parte B) Informazioni sullo Stato
Patrimoniale Consolidato del bilancio consolidato.
102 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
GENERATE INTERNAMENTE
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione
aziendale
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti
- Svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in
via di di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
ALTRE
AVVIAMENTO
A DURATA
DEFINITA
A DURATA
INDEFINITA
A DURATA
DEFINITA
A DURATA
INDEFINITA
TOTALE
8.738.566
8.738.566
-
-
-
206.340
(175.068)
31.272
5.712
5.564
-
8.944.906
(175.068)
8.769.838
5.712
5.564
X
X
X
X
1.032.059
X
X
X
X
-
-
3.717
148
4.368
8
4.292
4.292
-
-
3.717
148
1.036.427
8
4.292
4.292
-
1.032.059
7.706.507
7.706.507
-
-
-
68
32.616
32.616
-
-
1.032.127
7.739.123
7.739.123
-
12.3 Altre informazioni
L’operazione One4C, incorporazione delle banche di segmento e delle società specializzate in UniCredit S.p.A., è l’ultimo passo di una serie di operazioni
societarie riorganizzative compiute nell’ambito del gruppo UniCredit tra cui occorre citare per la particolare rilevanza:
- costituzione delle banche di segmento (operazione S3);
- incorporazione delle banche ex Capitalia in UniCredit S.p.A. e immediata costituzione delle nuove banche retail, specializzate per area territoriale, e
conferimento dei segmenti Corporate e Private alle esistenti banche di segmento (Carve in/out);
- integrazione nella società specializzata UniCredit Family Financing delle attività in mutui, prestiti personali e carte di credito effettuata sia con la fusione delle
precedenti società specializzate sia con il conferimento dei rami da parte delle banche di segmento.
Tali operazioni societarie come detto di natura prettamente riorganizzativa - c.d. business combinations under common control - sono escluse dall’ambito di
applicazione dell’IFRS 3 e non hanno uno specifico trattamento nell’ambito dei principi IAS/IFRS.
In tale ambito, la rappresentazione di tali operazioni nel bilancio separato delle società coinvolte è stata di volta in volta definita sulla base dell’evoluzione
normativa e interpretativa. Ciò ha comportato differenti rilevazioni nei bilanci separati ed in quello consolidato di gruppo, detto che a livello consolidato i relativi
effetti sono stati sterilizzati e le risultanze ricondotte in coerenza a quelle ante operazione risultanti dall’applicazione dell’IFRS 3.
In occasione della sopra citata operazione One4C considerato che i valori prima riferibili alle banche di segmento o alle società specializzate entrano a far
parte stabilmente del patrimonio di UniCredit S.p.A. si è provveduto al riallineamento dell’avviamento del bilancio separato con quello del bilancio consolidato
allocando la differenza di annullamento fra il costo delle partecipazioni e la corrispondente frazione di patrimonio netto delle società incorporate in primis
alla ricostituzione delle “riserve di aggregazione aziendale interne” per un valore pari a quello che dette riserve avevano nelle società oggetto dell’operazione
presenti nei patrimoni delle società fuse e per la porzione rimanente ad avviamento.
L’importo, relativo a detta operazione, portato a riduzione della voce Avviamento risulta pari a 1.032.059 mila (ved. Tavola 12.2 Attività immateriali variazioni annue: C.6 Altre variazioni).
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 103
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell’attivo e voce 80 del
passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ FISCALI ANTICIPATE RELATIVE A:
Attività/passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Derivati di copertura / adeguamento di valore delle attività
oggetto di copertura generica
Partecipazioni
Immobili, impianti e macchinari/attività immateriali
Accantonamenti
Svalutazioni su crediti
Altre attività / passività
Crediti verso Banche e Clientela
Perdite fiscali riportabili in futuro
Altre
Totale
31.12.2010
31.12.2009
262.418
36
161.142
62.911
4.347
2.649.504
293.811
2.203.111
246.937
234.522
59.816
34.457
6.051.834
32.526
4.316
2.397.176
182.151
739.427
28.891
178.013
275.816
1.431
4.000.925
13.2 Passività per imposte differite: composizione
CONSISTENZE AL
PASSIVITÀ FISCALI DIFFERITE A:
Crediti verso Banche e Clientela
Attività/passività detenute per la negoziazione
Derivati di copertura / adeguamento di valore delle attività
oggetto di copertura generica
Partecipazioni
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari/attività immateriali
Altre attività / passività
Debiti verso banche e clientela
Altre
Totale
31.12.2010
31.12.2009
-
-
178.562
6.656
13.077
57.242
91
255.628
9.373
2.444
35.884
4.099
13.385
65.185
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
104 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
2010
2009
3.844.459
2.541.469
1.104.628
359.535
745.093
1.436.841
1.436.841
667.425
662.161
476.161
186.000
5.264
5.718.503
4.622.011
140.765
140.765
140.765
918.317
798.941
798.941
119.376
3.844.459
Con l’operazione denominata “One4C”, le società UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking
S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A, UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ed UniCredit Bancassurance, sono state incorporate, in data 1 novembre 2010
con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A..
Come conseguenza di questa operazione la Capogruppo dall’esercizio 2010 ha iniziato a consuntivare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva
per importi rilevanti. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del
D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 359.535 mila euro, determinata applicando un’aliquota del
4,4% sul residuo da apportare in detrazione. L’aliquota IRAP del 4,4% è inferiore all’aliquota effettiva dell’imposta che ha gravato sulla società negli ultimi due
anni (4,77% e 4,80%) ed è stata adottata per ragioni di prudenza tenendo conto del termine estremamente lungo dell’ammortamento dell’avviamento e della
potenziale mobilità delle addizionali regionali IRAP che determinano di fatto l’impatto economico effettivo della stessa.
Nel contempo, considerata la generale congiuntura economica non favorevole, si è ritenuto prudenzialmente di procedere ad effettuare una cancellazione di una
quota pari a 186.000 mila euro della fiscalità differita attiva iscritta nel 2007 a fronte della perdita fiscale della incorporata Capitalia S.p.A.. La fiscalità differita
attiva residua relativa a detta perdita, utilizzabile in compensazione del reddito imponibile nell’esercizio 2011, e non di ulteriori esercizi, è pari a 55.816 mila
euro.
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
17.485
63.360
1.621
1.621
61.739
61.739
20.476
20.434
20.434
42
60.369
531.240
2.662
2.662
2.662
516.417
516.417
516.417
17.485
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
156.466
189.738
169.508
169.508
20.230
20.230
12.873
10.784
10.784
2.089
333.331
61.484
151.547
32.171
32.171
119.376
56.565
15.950
15.950
40.615
156.466
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 105
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
47.700
171.043
43.298
43.298
127.745
120.745
23.484
18.060
14.542
3.518
5.424
195.259
2.964
46.297
46.297
46.297
1.561
1.561
481
1.080
47.700
13.7 Altre informazioni
Consolidato Fiscale Nazionale
Il decreto legislativo 12 dicembre 2003 n. 344, recante la riforma dell’imposta sul reddito delle società (IRES), ha introdotto la tassazione del reddito
dei gruppi societari in base al regime del consolidato nazionale.
La disciplina del consolidato fiscale nazionale ha carattere opzionale, durata vincolata per tre esercizi e subordinata alla sussistenza di determinate
condizioni (rapporto di controllo, identità dell’esercizio sociale).
Attualmente la partecipazione al consolidato fiscale nazionale consente di beneficiare dei seguenti vantaggi di natura economica e/o finanziaria:
- la compensazione immediata dei redditi e delle perdite fiscali generati dalle società incluse nel perimetro di consolidamento;
- la deducibilità degli interessi passivi maturati in capo alle banche ed agli altri soggetti finanziari a favore di altri soggetti (banche ed altri soggetti
finanziari) partecipanti, seppur sino a concorrenza dell’ammontare complessivo degli interessi passivi maturati in capo ai medesimi soggetti a favore
di soggetti estranei al consolidato (L. 133/2008);
- la deducibilità degli interessi passivi maturati in capo ai soggetti non bancari-finanziari a favore di altri medesimi soggetti partecipanti, se e nei
limiti in cui altre società partecipanti al consolidato presentino, per lo stesso periodo d’imposta, un risultato operativo lordo eccedente, e quindi non
integralmente utilizzato (legge Finanziaria 2008).
Si segnala che a fine esercizio 2010 le società per le quali si è esercitata l’opzione del regime di tassazione del consolidato nazionale sono le seguenti:
UniCredit Factoring - Milano
Pioneer Global Asset Management - Milano
Pioneer Alternative Investment Management - Milano
Pioneer Investment Management - Milano
Fineco Bank - Milano
UniCredit Leasing - Bologna
UniCredit Credit Management Bank - Verona
Fineco Leasing - Brescia
UniCredit MedioCredito Centrale - Roma
UniCredit Merchant - Roma
Aspra Finance - Milano
I-Faber - Milano
Cordusio Fiduciaria - Milano
UniCredit Real Estate - Genova
UniCredit Global Information Services - Milano
UniCredit Business Partner - Cologno Monzese (MI)
UniCredit Audit - Milano
UniManagement - Torino
106 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il numero delle Società incluse nel perimetro del Consolidato Fiscale si è sensibilmente ridotto rispetto all’esercizio 2009 in quanto, a seguito dell’operazione
denominata “One4C”, UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A. (per la quale era pure stata esercitata l’opzione di
inclusione Consolidato con delibera del C.d.A. del 21 aprile 2010), UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A. ed UniCredit Family
Financing Bank S.p.A. sono state incorporate, in data 1 novembre 2010 con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A..
Contenzioso di natura tributaria
Tra il 29 e il 30 dicembre 2010 le Direzioni Regionali delle Entrate di Liguria, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia hanno notificato alla società avvisi di
accertamento relativi ad operazioni di finanza strutturata realizzate nell’esercizio 2005. In relazione ad UniCredit Banca S.p.A. la Direzione Regionale
delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha proceduto alla notifica di un avviso di accertamento relativo all’esercizio 2004.
Le notifiche sono state effettuate ad UniCredit S.p.A. sia in proprio sia in qualità di società incorporante di Capitalia S.p.A., UniCredit Banca S.p.A.,
Banco di Sicilia S.p.A. e Banca di Roma S.p.A.
Gli importi accertati sono complessivamente i seguenti:
1) IRES
2) Interessi su IRES
3) Sanzioni relative a IRES
4) IRAP
5) Interessi su IRAP
6) Sanzioni su IRAP
190,7 milioni
22,0 milioni
339,2 milioni
8,0 milioni
1,1 milioni
13,7 milioni
Tutte le banche suddescritte hanno posto in essere un’operazione, denominata “DB Vantage”, che consisteva in una operazione di pronti contro
termine ( “repo transaction” ) con sottostante un’obbligazione emessa da una società inglese del gruppo Deutsche Bank e denominata in lire turche.
Detti investimenti, effettuati nell’ambito dell’attività corrente di Tesoreria, hanno consentito alle banche di ottenere profitti superiori ad investimenti della
stessa natura e con caratteristiche similari, ciò in misura completamente indipendente dagli aspetti fiscali.
La sola UniCredit Banca ha anche posto in essere nel 2004 e nel 2005 un’operazione di pronti contro termine su azioni di una società residente in
Nuova Zelanda, sempre del gruppo Deutsche Bank. Anche in questo caso l’investimento ha consentito profitti superiori ad investimenti della stessa
natura e con caratteristiche similari indipendentemente dagli aspetti fiscali.
Tutte le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate si fondano sul concetto di “abuso del diritto”.
La società ritiene che le passività indicate rappresentino un rischio possibile e alla luce di approfondite valutazioni tecniche ha ritenuto di non
procedere ad alcun accantonamento.
Tutti gli avvisi di accertamento sono in fase di impugnazione di fronte alle competenti Commissioni Tributarie Provinciali.
Operazione “Barclays Brontos”
Nel corso degli esercizi 2007, 2008 e 2009, per importi diversi e a diverse condizioni economiche, UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Corporate
Banking S.p.A. e UniCredit Banca di Roma S.p.A. hanno posto in essere una tipologia di operazione di finanza strutturata con la Filiale di Milano della
banca inglese Barclays Plc, denominata “Brontos” da quest’ultima banca
L’operazione consiste in una operazioni di pronti contro termine effettuato tra la Filiale di Milano di Barclays Plc e le banche del Gruppo UniCredit citate avente
come sottostante strumenti finanziari emessi da una società lussemburghese detenuta integralmente dal Gruppo Barclays e denominati in lire turche.
Nella prima metà del 2009 la Procura di Milano ha avviato un’indagine, ad oggi pendente. Il reato per il quale la Procura di Milano sta procedendo è
l’art. 3 del D.L. 10 Marzo 2000, n. 74, 112 n. 1 e 2 , 81 cpv del codice penale.
Sul piano amministrativo/tributario ad oggi l’Amministrazione Finanziaria non ha ancora reso nota alcuna contestazione.
Allo stato non si è in possesso di elementi che consentano di valutare in maniera attendibile gli eventuali sviluppi e, quindi, le eventuali passività che
potenzialmente ne potrebbero scaturire.
Verfiche fiscali in corso
In data 1 marzo 2011 la Guardia di Finanza ha intrapreso una verifica di natura tributaria in ordine ad operazioni di finanza strutturata realizzate da
banche del Gruppo negli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009.
“Barclays Brontos” risulta nel novero delle operazioni che saranno verificate.
Attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo
In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali differite per perdite fiscali portate a nuovo, in quanto non risultano probabili futuri
redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. Le perdite fiscali non utilizzate ammontano a 1.487 milioni e si riferiscono a perdite realizzate
presso la Permanent Establishment (Vienna) e le Filiali Estere per costi legati allo start up delle stesse o ad altri costi di struttura, in paesi nei quali la
redditività attesa non consente ipotesi di recuperabilità degli stessi.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 107
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Attivo (SEGUE)
Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
CONSISTENZE AL
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
Totale B
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale C
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
31.12.2010
31.12.2009
21.787
21.787
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Le risultanze sopra riportate delle “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” sono relative alle previste
cessioni:
- di una quota di maggioranza, pari a circa l’85,4%, della Banca Agricola Commerciale della R.S.M. S.p.A.;
- dell’interessenza detenuta nella Metis S.p.A. (quota pari a circa il 22,7%).
108 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 15 - Altre attività - Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
Ratei e risconti attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie
Cassa e altri valori in carico al cassiere:
- assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione
- assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito
- vaglia, assegni circolari e titoli equiparati
- cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi
Interessi e competenze da addebitare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Partite in corso di lavorazione
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare
- altre operazioni
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 130
di cui: Credito IVA di Gruppo verso Erario
Crediti Share Based Payment:
- crediti verso Società controllate connessi a Equity Settled Share Based Payments
- crediti verso Società controllate connessi a Cash Settled Share Based Payments
Altre partite:
- migliorie su beni di terzi (attività non scindibili)
- partite riguardanti incidenti e vertenze in corso di acclaramento (al valore di presumibile realizzo)
- altre partite
Totale
446.999
425.397
403.616
3.376
18.404
1
2.502
2.458
44
420.108
1.671.078
3.057.895
195.851
2.862.044
54.865
1.773.830
311.939
29.592
28.644
948
773.252
203.432
345.199
224.621
8.655.518
51.724
608
201
407
962
962
133.360
8.045
415.556
5.051
410.505
1.533.980
545.795
53.558
48.400
5.158
254.326
13.238
41.376
199.712
2.452.119
Le “partite definitive non imputabili ad altre voci-altre operazioni” e le “partite in corso di lavorazione” si riferiscono, come già nell’esercizio precedente,
alla operatività tipica di settlement delle operazioni finanziarie e valutarie in essere a cavallo della data di chiusura dell’esercizio. L’incremento in valore
assoluto dei valori è da ricondursi alla maggiore attività bancaria con clientela svolta dalla Banca a seguito della operazione One4C.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 109
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value
31.12.2010
31.12.2009
7.527.783
41.496.008
11.405.070
13.902.713
16.180.221
4.691.082
11.489.139
8.004
49.023.791
49.023.791
5.963.444
153.644.005
77.132.903
28.371.850
48.139.252
11.612.643
36.526.609
159.607.449
159.607.449
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
L’elenco complessivo dei debiti subordinati, compresi in questa e nelle successive tavole, è riportato nella parte F - Informazioni sul patrimonio.
L’ammontare incluso nella voce “Debiti verso banche” è pari a 2.083.195 mila euro.
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair value
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
La voce “Debiti verso clientela” comprende debiti subordinati pari a 1.099.052 mila euro.
110 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
114.352.380
5.198.094
30.618.009
28.994.075
1.623.934
7.985.207
158.153.690
158.153.690
2.537.133
6.072.694
7.300.480
6.041.466
1.259.014
323
15.910.630
15.910.630
Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
TIPOLOGIA TITOLI/VALORI
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
31.12.2009
FAIR VALUE
VALORE
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
94.267.274
7.986.884
86.280.390
29.272.738
630.036
28.642.702
123.540.012
37.604.692
37.604.692
37.604.692
55.011.468
8.071.908
46.939.560
5.863.261
625.796
5.237.465
60.874.729
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
23.328.232
23.328.232
23.328.232
95.632.184
10.301.374
85.330.810
35.464.249
663.810
34.800.439
131.096.433
28.072.138
28.072.138
28.072.138
65.568.664
10.593.472
54.975.192
6.599.460
661.437
5.938.023
72.168.124
2.897.243
2.897.243
28.836.135
11.764
28.824.371
31.733.378
121.807.653
131.973.640
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
La voce “Titoli in circolazione” comprende titoli subordinati per 13.901.737 mila euro.
3.4 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: Covered Bond
UniCredit S.p.A. ha emesso 7 tranches di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per un valore nominale di 8,15 miliardi di euro. Di queste 2,4
miliardi sono state riacquistate da UniCredit S.p.A..
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 111
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI /
VALORI
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati Finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair
value option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair
value option
2.3 Altri
Totale B
Totale A+B
31.12.2009
FAIR VALUE
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FV*
VALORE
NOMINALE
27.000
27.000
26.985
26.985
-
-
27.000
X
X
X
X
27.000
26.185
26.185
26.185
26.185
X
X
6.144
6.144
6.578.936
5.525.638
261.893
40.529
X
X
X
X
X
X
-
1.053.298
-
221.364
545
-
X
X
X
X
6.144
33.129
6.578.936
6.578.936
545
262.438
262.438
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
-
36.468
36.468
36.468
-
-
-
-
-
36.468
-
36.468
36.468
X
X
X
X
36.468
X
X
117.536
117.536
2.380.313
1.963.232
404.138
4.551
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
417.081
-
399.587
77
-
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
117.536
117.536
2.380.313
2.416.781
77
404.215
404.215
X
X
X
X
6.874.503
FV*
2.938.532
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
La sottovoce “derivati finanziari: altri” comprende (i) i contratti derivati facenti parte di strumenti finanziari strutturati il cui strumento “ospite” è stato
classificato in un portafoglio diverso da quello di negoziazione/fair value option e (ii) quelli economicamente connessi a poste del portafoglio bancario.
L’importo indicato al punto A.2 “Debiti verso clientela” è interamente rappresentato da scoperti tecnici.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Altre variazioni
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
112 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
-
-
36.468
-
-
-
36.468
36.468
-
TOTALE
36.468
36.468
36.468
-
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
31.12.2009
FAIR VALUE
TIPOLOGIA OPERAZIONI /
VALORI
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
51.064
51.064
51.064
-
51.064
51.064
51.064
-
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
FV*
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FV*
51.064
X
X
X
X
X
X
51.064
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
X
51.064
-
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
51.745
51.745
51.745
681
681
51.064
-
-
TOTALE
51.745
51.745
51.745
681
681
51.064
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 113
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Sezione 6 - Derivati copertura - Voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e livelli gerarchici
CONSISTENZE AL
31.12.2010
31.12.2009
FAIR VALUE
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VN
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VN
-
3.580.093
3.237.661
342.432
3.580.093
81
81
81
91.907.544
75.389.121
16.518.423
91.907.544
-
3.585.207
3.355.632
229.575
3.585.207
87
87
87
76.347.922
65.706.113
10.641.809
76.347.922
A) Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B) Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Totale Livello1, Livello 2
e Livello 3
3.580.174
3.585.294
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
CONSISTENZE AL 31.12.2010
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/
TIPO DI COPERTURA
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie
detenute fino alla
scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
RISCHIO
DI TASSO
RISCHIO
DI CAMBIO
RISCHIO
DI CREDITO
RISCHIO
DI PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIMENTI
ESTERI
558.649
-
-
-
X
-
X
X
-
X
X
X
X
X
X
558.649
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
1.347.127
X
1.347.127
X
1.331.966
1.331.966
X
X
X
X
-
X
26.265
X
26.265
X
316.167
316.167
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
X
-
-
Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 70
7.1 Adeguamento di valore delle passività coperte
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie
Totale
1.884.241
(518.216)
1.366.025
2.883.071
(1.423.522)
1.459.549
7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
CONSISTENZE AL
PASSIVITÀ COPERTE
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Portafoglio
Totale
114 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
62.969.164
62.969.164
54.014.389
54.014.389
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Vedi sezione 13 dell’Attivo.
Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90
Vedi sezione 14 dell’Attivo.
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate
- di cui: garanzie rilasciate su titoli Trevi
Debiti per impegni irrevocabili ad erogare fondi
Ratei e risconti passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie
Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati come debiti secondo l'IFRS 2
Altri debiti relativi al personale
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Somme a disposizione da riconoscere a terzi
Partite in corso di lavorazione
Partite relative ad operazioni in titoli
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- debiti verso fornitori
- altre partite
- di cui: Debito IVA di Gruppo verso Società controllate
Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80
Altre partite
Totale
31.12.2010
31.12.2009
655.830
619.057
1.710
85.299
948
1.415.333
137.866
2.018.355
2.457.677
3.107.249
483.480
2.623.769
311.939
22
40.061
999.408
778.804
11.698.562
541.244
535.538
5.810
8.378
5.157
296.357
124
190.379
11.753
51
1.178.966
229.448
949.518
577.655
10.027
34.245
23.999
2.306.490
Le “partite definitive non imputabili ad altre voci-altre partite” si riferiscono, come già nell’esercizio precedente, alla operatività tipica di settlement delle
operazioni finanziarie e valutarie in essere a cavallo della data di chiusura dell’esercizio. L’incremento in valore assoluto dei valori è da ricondursi alla
maggiore attività bancaria con clientela svolta dalla Banca a seguito della operazione One4C.
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamenti dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
di cui: operazioni di aggregazione aziendale
D. Rimanenze finali
2010
2009
87.197
1.114.089
58.099
1.055.990
1.047.158
156.429
147.027
9.402
815
1.044.857
81.591
26.216
4.133
22.083
20.610
10.161
10.449
5.577
87.197
11.2 Altre informazioni
Conseguentemente alla interpretazione che è stata fornita dallo IAS 19, il fondo TFR è ricompreso nei piani a benefici definiti e pertanto determinato
con la metodologia attuariale descritta nelle Politiche contabili. Riportiamo di seguito le ipotesi attuariali e la riconciliazione tra il valore attuale del fondo
e la relativa passività iscritta in bilancio.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 115
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Descrizione delle principali ipotesi attuariali
31.12.2010
31.12.2009
4,50%
2,00%
4,75%
2,00%
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni
Tasso di inflazione atteso
Riconciliazione tra valore attuale del fondo, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività
e passività iscritte in bilancio
CONSISTENZE AL
Valore attuale del piano a prestazione definita - TFR
Valore attuale delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali non rilevate
Passività netta
31.12.2010
31.12.2009
1.057.207
1.057.207
(12.350)
1.044.857
86.319
86.319
878
87.197
Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri - Voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2 Oneri per il personale
2.3 altri
Totale
744.350
1.037.280
753.570
283.710
1.781.630
878.846
379.284
268.968
110.316
1.258.130
RISCHI DERIVANTI DA PENDENZE LEGALI
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di UniCredit S.p.A..
In numerosi casi vi è una notevole incertezza circa il possibile esito dei procedimenti e l’entità dell’eventuale perdita. Questi casi comprendono
procedimenti penali, amministrativi da parte di autorità di vigilanza e cause in cui il ricorrente non ha quantificato in modo specifico le proprie richieste
risarcitorie (come, ad esempio, nel caso delle putative class action negli Stati Uniti). In tali casi, finché sussiste l’impossibilità di prevedere gli esiti e
stimare le eventuali perdite in modo attendibile, non vengono effettuati accantonamenti. Ove invece sia possibile stimare in modo attendibile l’entità
dell’eventuale perdita e tale perdita sia ritenuta probabile, vengono effettuati accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le
circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
A presidio delle potenziali passività che potrebbero scaturire dalle cause passive (non giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del credito)
pendenti, UniCredit ha in essere, al 31 dicembre 2010, un fondo per rischi ed oneri pari a 658,3 milioni; tuttavia non si può escludere che detto fondo
possa non essere sufficiente a far fronte interamente agli oneri ed alle richieste risarcitorie e restitutorie connesse alle cause pendenti.
Conseguentemente non può escludersi che un eventuale esito sfavorevole di tali procedimenti possa avere effetti negativi sulla situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria di UniCredit.
Si riportano di seguito alcune sintetiche informazioni in ordine alle cause passive (escluse quelle giuslavoristiche, fiscali o attinenti al recupero del
credito), che coinvolgono UniCredit, aventi un valore uguale o superiore ad Euro 100 milioni.
Madoff
Nel dicembre 2008, Bernard L. Madoff, ex presidente del NASDAQ e proprietario di Bernard L. Madoff Investment Securities LLC (“BMIS”), società di
investimento registrata presso la Securities Exchange Commission (la “SEC”) ed il Financial Industry Regulatory Authority (il “FINRA”), è stato arrestato
con l’accusa di truffa (securities fraud) per avere posto in essere quello che è stato descritto dalle autorità statunitensi come uno Schema di Ponzi. Nel
corso dello stesso mese, è stato nominato il curatore fallimentare (il “SIPA Trustee”) per la liquidazione di BMIS ai sensi dello U.S. Securities Investor
Protection Act del 1970. Nel marzo 2009, Bernard L. Madoff si è dichiarato colpevole di diversi reati, tra cui la truffa (securities fraud), la truffa nella
consulenza sugli investimenti (investment advisor fraud) e le false comunicazioni alla SEC. Nel giugno 2009 Bernard L. Madoff è stato condannato a
150 anni di reclusione.
116 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
A seguito dell’accertamento della truffa perpetrata da Bernard L. Madoff, sono stati promossi diversi procedimenti di natura penale e civile in vari Paesi
contro istituzioni finanziarie e investment advisor da, o nell’interesse di, investitori, intermediari nel loro ruolo di broker per investitori ed enti pubblici
relativamente alle perdite subite.
UniCredit S.p.A., alcune delle sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti sono stati citati, o potrebbero essere citati in
futuro, nei procedimenti e/o nelle indagini sul caso Madoff in vari Paesi del mondo, tra cui gli Stati Uniti d’America, l’Austria e il Cile.
Alla data in cui Bernard L. Madoff è stato arrestato, la divisione Alternative Investments di Pioneer, società controllata da UniCredit S.p.A. (“PAI”), agiva
quale investment manager e/o investment advisor per alcuni fondi che, a loro volta, avevano investito in altri fondi che detenevano conti gestiti presso
BMIS. In particolare, PAI agiva quale investment manager e/o investment adviser per i fondi Primeo e i fondi AllWeather. PAI aveva assunto il ruolo
di investment advisor per i fondi Primeo nell’aprile 2007, dopo essere subentrato a BA Worldwide Fund Management (“BAWFM”), una controllata
indiretta di BA. I fondi Primeo e AllWeather avevano investito in altri fondi che, a loro volta, detenevano conti gestiti presso BMIS. Quegli altri fondi
avevano fornito dichiarazioni ed altri documenti in cui si faceva presente che detenevano beni in nome e per conto dei fondi per cui PAI era il gestore
e/o l’advisor per un importo di Euro 805 milioni a novembre 2008. Tale ammontare, sulla base dei predetti documenti, comprendeva il capitale
investito e i proventi derivanti dall’investimento. Alla luce dell’ammissione di colpevolezza di Bernard L. Madoff e dei fatti emersi successivamente
alla truffa commessa da BMIS, risulta evidente che gli ammontari indicati nei predetti documenti non riflettessero in modo accurato gli investimenti
effettuati e i proventi derivanti da tali investimenti. Conseguentemente, i valori di cui sopra non devono essere considerati indicativi dell’ammontare
delle perdite subite dagli investitori finali nei fondi coinvolti.
UniCredit Bank AG (già HVB) aveva emesso diverse tranche di titoli di debito il cui potenziale rendimento veniva calcolato in riferimento al rendimento
di un ipotetico investimento strutturato (c.d. synthetic investment) nei fondi Primeo. Il valore nominale dei titoli di debito emessi riferibili ai fondi Primeo
era di circa Euro 27 milioni. Sono stati avviati in Germania alcuni procedimenti giudiziari in relazione ai titoli di debito emessi da HVB e connessi ai
fondi Primeo, citando HVB come convenuto.
BAWFM aveva agito in qualità di investment advisor per i fondi Primeo sino ad aprile 2007. Alcuni clienti di BA avevano acquisito partecipazioni nei
fondi Primeo che erano detenute da BA.
UniCredit S.p.A. e le sue controllate BA e PAI sono state convenute in giudizio in tre azioni collettive (putative class action) promosse dinnanzi alla
United States District Court for the Southern District of New York, in cui sono stati citati circa 50 convenuti ed in cui i promotori delle azioni dichiarano
di rappresentare gli investitori di tre fondi le cui attività erano investite, direttamente o indirettamente, in BMIS.
Nell’ottobre 2009, la United States District Court for the Southern District of New York ha consolidato le tre azioni collettive nella fase pre-processuale.
Successivamente sono state depositate le richieste emendate e consolidate relative a ciascuno dei tre gruppi riferiti ai fondi di investimento che
dichiarano di avere investito le proprie attività in BMIS (fondi “Herald, fondi “Primeo” e fondi “Thema”).
Nella domanda emendata “Herald”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per conto
degli investitori che detenevano partecipazioni in Herald Fund SPC-Herald USA Segregated Portfolio One e/o Herald (Lux) al 10 dicembre 2008 o che
hanno acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 10 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma
che UniCredit, Bank Austria e Bank Medici AG, tra gli altri convenuti, hanno violato i propri doveri ai sensi di common law e le leggi statunitensi federali
sui titoli, tra l’altro, omettendo, scientemente o temerariamente, di tutelare l’investimento dell’attore a fronte dei segnali di pericoli relativi a Madoff.
L’attore richiede il risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività ingiustamente ottenuti, dei
costi e delle spese legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per
difendersi o essere tenuti indenni.
Nella domanda emendata “Primeo”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa
per conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Primeo Select Fund e/o Primeo Executive Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno
acquisito partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 12 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che
la Società, Bank Austria, Bank Medici, BA Worldwide, PAI e Pioneer Global Asset Management S.p.A, tra gli altri convenuti, hanno violato i propri
doveri ai sensi di common law e le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, rilasciando false dichiarazioni sul monitoraggio di cui sarebbero
stati oggetto Madoff e gli investimenti dell’attore e ignorando i segnali di pericolo relativi alla frode perpetrata da Madoff. Gli attori richiedono il
risarcimento di danni non specificati, di danni punitivi, la restituzione di commissioni, benefici e attività ingiustamente ottenuti, dei costi e delle
spese legali da determinarsi in giudizio, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o
essere tenuti indenni.
Nella domanda emendata “Thema”, depositata a febbraio 2010, si sostengono le rivendicazioni nell’ambito di un’azione collettiva promossa per
conto degli investitori che detenevano partecipazioni in Thema International Fund plc e/o Thema Fund al 10 dicembre 2008 o che hanno acquisito
partecipazioni in detti fondi dal 12 gennaio 2004 al 14 dicembre 2008, ricevendone un danno. Nei documenti depositati si afferma che la Società,
BA Worldwide e Bank Medici, tra gli altri convenuti, hanno violato le leggi statunitensi federali sui titoli, tra l’altro, rilasciando scientemente o
temerariamente o non evitando che venissero rilasciate dichiarazioni false su fatti sostanziali e/o mancando di esercitare la debita cura in relazione
agli investimenti dell’attore. Nella domanda emendata si sostiene, inoltre, che la Società, BA Worldwide e Bank Medici abbiano conseguito un ingiusto
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 117
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
arricchimento ricevendo soldi dai partecipanti all’azione collettiva. L’attore richiede il risarcimento di danni non specificati (inclusi i profitti che i
partecipanti all’azione collettiva avrebbero conseguito laddove il loro denaro fosse stato prudentemente investito), di interessi, di danni punitivi, di costi
e delle spese legali, nonché un provvedimento cautelare che vieti ai convenuti di avvalersi dei beni dei fondi per difendersi o essere tenuti indenni.
Il 5 dicembre 2010 il curatore fallimentare nel procedimento SIPA (“SIPA Trustee”) ha citato circa 70 convenuti dinanzi al Tribunale fallimentare degli
Stati Uniti del Distretto Sud di New York. Tra questi vi sono UniCredit S.p.A., BA, BAWFM, PAI, and Bank Medici. La richiesta nei riguardi dei convenuti,
e nei confronti di altri, mira a recuperare somme da determinarsi in giudizio, asseritamente rappresentanti i cosiddetti trasferimenti annullabili ai primi
gestori di fondi da parte di BMIS, i seguenti trasferimenti di fondi da BMIS (per un ammontare complessivo, in forma aggregata per tutti i convenuti, di
oltre $400 milioni sotto forma di pretese commissioni di gestione, di rendimento, di segnalazione, amministrative, o di pubblicità, tra gli altri), e danni
punitivi e compensativi per oltre $2 miliardi contro alcuni convenuti, compresi i cinque sopra detti.
Benché il SIPA Trustee si sia riservato il diritto di modificare le proprie richieste continuando le indagini su BMIS, nella citazione si sostiene che
molti tra i 70 convenuti, compresi i cinque sopra detti, sono responsabili di trasferimenti annullabili per la legge fallimentare Americana, che si sono
ingiustamente arricchiti grazie al denaro ricevuto da BMIS, che hanno aiutato fino a rendersene complici le violazioni dei doveri fiduciari di BMIS e la
frode di BMIS non tenendo in nessun conto gli indizi di frode e continuando a innestarvi liquidità si da permettere a BMIS di continuare nel suo schema
di Ponzi.
Il 10 dicembre 2010 il SIPA Trustee ha depositato un’altra citazione dinanzi al Tribunale Fallimentare degli Stati Uniti del Distretto Sud di New York
contro UniCredit S.p.A., BA, PGAM, BAWFM, Bank Medici, Bank Austria Cayman Island e svariate persone connesse ad UniCredit S.p.A. e BA cercando,
presso i suddetti e ad altri convenuti, di recuperare somme da determinarsi in giudizio. In citazione si sostiene che BA sia responsabile come soggetto
che ha inizialmente effettuato alcuni iniziali trasferimenti annullabili ricevuti da BMIS e che BA e altri soggetti chiamati riconducibili ad UniCredit S.p.A.
sono responsabili per i successivi trasferimenti dei fondi di BMIS.
In citazione si sostiene poi che tutti i convenuti si sono ingiustamente arricchiti grazie alle somme ricevute da BMIS, che essi ottennero ed esercitarono
intenzionalmente un controllo su somme sottratte alla proprietà dei clienti in ragione dei loro rapporti con BMIS, e che violarono il “Racketeer Influence
and Corrupt Organisation Act” (RICO) in quanto si sostiene che parteciparono ad un piano finalizzato ad arricchire loro stessi iniettando il denaro degli
investitori nello schema di Ponzi di Madoff. Il SIPA Trustee chiede la triplicazione dei danni in base al RICO (tre volte quindi l’ammontare netto riportato,
$19.6 miliardi, che corrisponderebbero alle perdite asseritamente subite da tutti gli investitori in BMIS); la retrocessione di presunte commissioni in
generale, commissioni di gestione, commissioni di custodia; danni compensativi, esemplari e punitivi; e tutti i costi del giudizio.
Questi procedimenti negli Stati Uniti sono nella fase iniziale. UniCredit ed i soggetti ad essa riconducibili intendono difendersi energicamente.
Anche in Austria sono stati promossi procedimenti connessi alla truffa di Bernard L. Madoff nei quali sono state citate in giudizio, fra gli altri, BA e
BANKPRIVAT AG (una società precedentemente controllata da BA che si è fusa con BA il 29 ottobre 2009). Gli attori avrebbero investito in fondi che,
a loro volta, avrebbero investito direttamente o indirettamente in BMIS. BA è anche oggetto di procedimenti in Austria a seguito di una denuncia
presentata dall’autorità di vigilanza dei mercati finanziari austriaca alla procura austriaca e delle denunce rivolte alla stessa procura da parte di soggetti
privati che avrebbero investito in fondi che, a loro volta, avrebbero direttamente o indirettamente investito in BMIS. I soggetti che hanno presentato
tali denunce sostengono, tra l’altro, che BA avrebbe violato le norme del testo unico austriaco sugli investimenti che disciplinano il ruolo di BA quale
“controllore del prospetto” dei fondi Primeo.
UniCredit e varie società controllate da UniCredit S.p.A. hanno ricevuto ordini e richieste di esibizione e produzione di informazioni e documenti da
parte della SEC, dello U.S. Department of Justice e del SIPA Trustee negli Stati Uniti d’America, dell’autorità di vigilanza dei mercati finanziari austriaca,
dell’autorità di vigilanza sui servizi finanziari irlandese e della BaFin in Germania in relazione alle rispettive indagini svolte sulla truffa posta in essere da
Bernard L. Madoff.
Un investitore cileno in titoli legati a Primeo ha depositato una denuncia ad un pubblico ministero cileno. Il caso è solamente nella fase delle
investigazioni e nessuna accusa è stata avanzata. Domande scritte sono state indirizzate a sette Pioneer/UniCredit dipendenti o ex dipendenti.
Oltre ai procedimenti relativi al caso Madoff contro UniCredit S.p.A., le sue società controllate ed alcuni dei rispettivi dipendenti o ex dipendenti,
ulteriori azioni sono state minacciate e potrebbero essere promosse in futuro in questi stessi Paesi o in altri sia da parte di investitori privati che di
autorità locali. Tali azioni pendenti o future potrebbero avere, singolarmente o nel loro complesso, effetti negativi significativi sul Gruppo.
UniCredit e le sue controllate intendono difendersi energicamente dalle richieste ed accuse ricollegabili al caso Madoff.
Allo stato, non è possibile prevedere in maniera affidabile i tempi e l’esito delle varie azioni, né valutare il grado di responsabilità, ove ve ne fosse
alcuno, che ne potrebbe scaturire. In conformità con i principi contabili internazionali, non sono stati predisposti accantonamenti per il rischio specifico
riguardanti il contenzioso Madoff.
118 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Azioni promosse contro UniCredit S.p.A., il suo Amministratore Delegato ed il Chief Executive Officer (CEO) di HVB.
Nel luglio del 2007 otto hedge fund (seguiti da alcuni azionisti di minoranza di HVB) hanno depositato, presso la Corte Regionale di Monaco,
una citazione volta ad ottenere il risarcimento dei danni asseritamente subiti da HVB a seguito di alcune operazioni riguardanti il trasferimento di
partecipazioni azionarie e linee di business da HVB (dopo il suo ingresso nel Gruppo UniCredit) ad UniCredit S.p.A. o ad altre società del Gruppo
UniCredit (e viceversa). Si sostiene, inoltre, che le spese per la riorganizzazione di HVB avrebbero dovuto essere sopportate da UniCredit S.p.A.
I convenuti sono UniCredit S.p.A., l’allora Amministratore Delegato (“AD”) Alessandro Profumo e l’allora AD di HVB, Wolfgang Sprissler.
Gli attori hanno richiesto alla Corte adita di: (i) condannare i convenuti a pagare, a titolo di risarcimento del danno, la somma di Euro 17,35 miliardi
oltre interessi; (ii) accertare che UniCredit S.p.A. è tenuta a pagare agli azionisti di minoranza di HVB un dividendo periodico garantito dal 19 novembre
2005 in poi.
Le comparse di risposta dei convenuti sono state depositate, presso la Corte Regionale di Monaco, il giorno 25 febbraio 2008.
Inoltre, un altro azionista di minoranza di HVB, VzfK - già titolare di una partecipazione non rilevante nel capitale sociale - ha promosso un’azione
sostanzialmente simile nei confronti di UniCredit S.p.A., dell’allora AD Alessandro Profumo e dell’allora AD di HVB, Wolfang Sprissler (per un
ammontare pari ad Euro 173,5 milioni oltre interessi) e la Corte Regionale di Monaco ha riunito tale procedimento a quello promosso dagli hedge fund
in data 29 luglio 2009.
In data 10 dicembre 2009 si è tenuta la prima udienza.
Il 18 giugno 2010 la Corte Regionale di Monaco aveva sospeso la causa in attesa di una decisione sulla validità della nomina e della successiva
revoca dello Special Representative (vd. contenzioso successivo). Il 21 ottobre 2010, la Corte d’Appello di Monaco, ha accolto il ricorso contro quella
decisione stabilendo che la causa deve continuare.
I convenuti, pur avendo presente l’alea che normalmente accompagna ogni giudizio, considerano l’azione destituita di fondamento anche in
considerazione del fatto che tutte le operazioni sono state effettuate a fronte di corrispettivi ritenuti adeguati anche sulla base di valutazioni rese da
advisor terzi. Per tali ragioni non è stato effettuato alcun accantonamento.
Special Representative
L’assemblea annuale degli azionisti di HVB del 27 giugno 2007 ha deliberato una risoluzione che autorizzava l’avvio di un’azione contro UniCredit
S.p.A., i suoi legali rappresentanti, il management board ed il supervisory board di HVB per danni causati ad HVB dalla vendita della partecipazione da
quest’ultima detenuta in BA e dalla sottoscrizione del BCA intervenuta tra HVB ed UniCredit S.p.A. in occasione del processo di integrazione. L’avvocato
Thomas Heidel è stato nominato Special Representative da una delibera assembleare votata dagli azionisti di minoranza con il compito di verificare se
vi siano in concreto i presupposti per promuovere la suddetta azione. A tale fine lo Special Representative è stato investito dell’autorità di esaminare
documenti ed ottenere informazioni da parte della società.
Sulla base dell’attività di indagine svolta in particolare presso gli uffici di HVB, nel dicembre 2007 lo Special Representative ha chiesto ad UniCredit
S.p.A. di restituire ad HVB le azioni di BA compravendute.
Nel gennaio 2008, UniCredit S.p.A. ha riscontrato negativamente la richiesta dello Special Representative sostenendo che tale richiesta è priva di
fondamento.
Il 20 febbraio 2008, l’avvocato Heidel in qualità di Special Representative ha promosso un’azione legale nei confronti di UniCredit S.p.A., dell’allora AD
Alessandro Profumo, dell’allora AD di HVB Wolfgang Sprissler e dell’allora Chief Financial Officer di HVB Rolf Friedhofen, chiedendo la restituzione delle
azioni di BA ad HVB unitamente al risarcimento di ogni danno patito in relazione alla vicenda ad essa connessa o, ove tale richiesta non fosse accolta
da parte del Tribunale di Monaco, il pagamento di una somma, a titolo di danni, pari ad almeno Euro 13,9 miliardi.
In data 10 luglio 2008, l’avvocato Heidel ha depositato e notificato un’integrazione della sua azione. Con la stessa chiede che UniCredit S.p.A., il
suo AD di allora, l’AD e il Chief Financial Officer del tempo di HVB vengano condannati a restituire l’ulteriore somma di Euro 2,98 miliardi (oltre
interessi) oltre ai danni che dovessero derivare dall’aumento di capitale deliberato da HVB nell’aprile del 2007 a seguito del trasferimento ad HVB
dell’azienda bancaria dell’ex UBM. In particolare lo Special Representative afferma che il conferimento è stato sopravvalutato e che è stata violata la
regolamentazione in materia di revisione contabile.
Premesso che, a giudizio della Banca, è dubbio che l’integrazione dell’azione dello Special Representative sia in linea con la risoluzione adottata
dalla delibera assembleare di HVB del giugno 2007, UniCredit S.p.A. ritiene le richieste attoree infondate anche in considerazione del fatto che, sia la
vendita di BA sia il trasferimento dell’attività dell’ex UBM nel corso dell’aumento di capitale di HVB, sono avvenute sulla base di valutazioni (fairness
opinion e valuation report) di note società di revisione e banche d’investimento e, pertanto, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti.
Si evidenzia che in data 10 novembre 2008 si è tenuta un’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB che ha deliberato la revoca della delibera del
27 giugno 2007 e, conseguentemente, la revoca dell’avvocato Heidel quale Special Representative di HVB. Ciò fa sì che - salvo che questa delibera
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 119
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
venga dichiarata nulla o inefficace - lo Special Representative non sia più legittimato a proseguire le azioni intraprese nei confronti di UniCredit S.p.A.,
del suo ex esponente e degli ex esponenti di HVB. In particolare, la revoca impedisce allo Special Representative di continuare la sua azione per
danni che, peraltro, non verrà meno di per sé, ma solo in caso di una decisione in tal senso da parte del supervisory board (nei confronti di Wolfgang
Sprissler e Rolf Friedhofen) e del management board (nei confronti di UniCredit S.p.A. e del suo AD di allora) di HVB. Gli organi statutari di HVB, con
l’ausilio di consulenti esterni, hanno avviato l’esame della complessa materia per assumere le decisioni di competenza.
La revoca dello Special Representative è stata impugnata da parte dello stesso e da parte di un azionista di minoranza. Il 27 agosto 2009 la Corte
Regionale di Monaco ha dichiarato nulla la delibera di revoca dello Special Representative. La decisione è stata appellata dinanzi l’Alta Corte Regionale
di Monaco, la quale, in data 3 marzo 2010, ha accolto l’appello contro l’annullamento della delibera di revoca dello Special Representative. La
decisione non è definitiva.
Il 2 giugno 2009, la Corte Regionale di Monaco ha deciso di sospendere la trattazione della causa promossa dallo Special Representative sino ad una
decisione definitiva in merito alla validità della nomina e della successiva revoca dello Special Representative.
Lo Special Representative ha depositato una richiesta di riesame del provvedimento di sospensione della causa. HVB, dopo la revoca dello Special
Representative, ha ritirato la propria richiesta. La Corte Regionale di Monaco non ha ancora deciso sulla richiesta dello Special Representative né sul
ritiro di HVB. Sarà lo stesso giudice del primo grado a doversi pronunciare e se, come prevedibile, quest’ultimo non muterà la sua decisione, sarà l’Alta
Corte Regionale a doversi pronunciare circa la correttezza del provvedimento sospensivo.
UniCredit, ora unico azionista di HVB, ha impugnato la delibera, l’impugnativa è stata parzialmente accolta e questa decisione è stata a sua volta
impugnata, sia dagli attori sia da UniCredit, dinanzi alla Corte Superema Federale. La decisione definitiva non è stata ancora presa.
Cirio
Nel mese di aprile 2004 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio Finanziaria S.p.A. ha notificato al Dr. Sergio Cragnotti ed a vari istituti di credito, tra
cui Capitalia S.p.A. (incorporata in UniCredit S.p.A.) e Banca di Roma S.p.A. (incorporata in UniCredit S.p.A.), una citazione per ottenere la declaratoria
giudiziale di invalidità di un accordo ritenuto illecito con Cirio S.p.A. avente ad oggetto la cessione del polo lattiero caseario Eurolat alla Dalmata S.r.l.
(Parmalat). L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto conseguentemente la condanna di Capitalia S.p.A. e Banca di Roma S.p.A., in solido tra di loro,
alla restituzione di un importo di circa Euro 168 milioni e la condanna in solido di tutti i convenuti al risarcimento del danno quantificato in Euro 474
milioni.
L’Amministrazione Straordinaria ha chiesto inoltre, in via subordinata, la revoca ex art. 2901 c.c. degli atti di disposizione posti in essere da Cirio S.p.A.
e/o la restituzione, per indebito arricchimento, da parte delle banche, delle somme dalla Cirio corrisposte alle stesse in base all’accordo in questione.
Nel mese di maggio 2007 la causa era stata trattenuta in decisione. Non è stata svolta alcuna fase istruttoria. Nel febbraio 2008, con una sentenza
inattesa, il Tribunale ha condannato in solido Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) e il Dr. Sergio Cragnotti al pagamento della somma di Euro 223,3
milioni oltre rivalutazione monetaria ed interessi dal 1999. UniCredit S.p.A. ha presentato appello con richiesta di sospensione dell’esecuzione della
sentenza di primo grado.
La Corte d’Appello di Roma con provvedimento depositato in data 17 marzo 2009 ha sospeso l’efficacia esecutiva della decisione di primo grado.
La prossima udienza, per la precisazione delle conclusioni, è fissata all’11 novembre 2014.
A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa.
*****
Nel mese di aprile 2007, alcune società del Gruppo Cirio in amministrazione straordinaria hanno notificato a Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.),
Banca di Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.), UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) ed ad altri intermediari una citazione per il
risarcimento in solido dei danni derivanti dall’aver partecipato, in qualità di collocatori, alle emissioni di obbligazioni effettuate da società del Gruppo
Cirio, nonostante le medesime, secondo gli attori, fossero già in una situazione di insolvenza. La quantificazione del danno è stata così determinata:
• il danno subito da ciascuna delle società attrici in conseguenza dell’aggravamento del loro rispettivo dissesto è stato determinato in un range tra
Euro 421,6 milioni ed Euro 2,082 miliardi (a seconda del criterio utilizzato per la sua determinazione);
• il danno subito in conseguenza del pagamento delle provvigioni riconosciute ai Lead Manager per il collocamento dei bond è stato determinato nella
misura pari a complessivi Euro 9,8 milioni;
• il danno, da quantificarsi in corso di causa, subito da Cirio Finanziaria S.p.A. (già Cirio S.p.A.) in conseguenza della perdita della possibilità di
recuperare, tramite l’esperimento di azioni revocatorie fallimentari, quantomeno le somme da quest’ultima impiegate tra il 1999 e il 2000 per far
rientrare presso le banche le esposizioni debitorie di alcune società del Gruppo.
il tutto con interessi e rivalutazione monetaria dal dì del dovuto sino al saldo.
Con sentenza del 3 novembre 2009, il giudice ha rigettato la domanda attorea condannando in solido le società del gruppo Cirio in amministrazione
straordinaria alla rifusione delle spese di lite in favore delle banche convenute.
120 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
L’Amministrazione Straordinaria ha proposto appello.
UniCredit S.p.A., sulla base anche del parere del collegio di difesa, ha sempre ritenuto l’azione infondata e, confidando sull’esito positivo del giudizio,
non ha effettuato accantonamenti.
International Industrial Participations Holding IIP N.V.
In data 30 ottobre 2007 International Industrial Participations Holding IIP N.V. (già Cragnotti & Partners Capital Investment N.V.) ed il Dr. Sergio
Cragnotti hanno notificato a UniCredit S.p.A. (quale successore di Capitalia S.p.A.) e Banca di Roma S.p.A. una citazione per danni quantificati (a titolo
di danno emergente e lucro cessante) in non meno di Euro 135 milioni asseritamente derivanti:
• in via principale, dall’inadempimento degli impegni contrattuali di assistenza finanziaria a suo tempo assunti a favore della Cragnotti & Partners
Capital Investment N.V., del Dr. Sergio Cragnotti, della Cirio Finanziaria e del gruppo Cirio, che ne avrebbe determinato l’insolvenza;
• in via subordinata, dall’illegittimo rifiuto delle convenute di prestare alla Cirio Finanziaria S.p.A. ed al gruppo Cirio l’assistenza finanziaria necessaria
per far fronte al rimborso di un’emissione obbligazionaria in scadenza il 6 novembre 2002 e ciò con comportamenti contrari a buona fede e
correttezza.
A seguito di alcune recenti operazioni di riorganizzazione del Gruppo UniCredit, ferma la legittimazione passiva di UniCredit S.p.A., il diritto controverso,
in precedenza riferibile a Banca di Roma S.p.A., è stato trasferito ad UniCredit Corporate Banking S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.).
Recentemente i ricorrenti hanno comunicato la propria volontà di abbandonare il giudizio con compensazione delle spese.
La richiesta avanzata dagli attori in tale procedimento appare infondata ed in considerazione di ciò allo stato non sono stati effettuati accantonamenti.
Gruppo Fratelli Costanzo
Le società del gruppo Costanzo, originariamente controllate dalla famiglia Costanzo, sono state assoggettate ad amministrazione straordinaria sin dal
1996. Nel febbraio 2006, alcuni esponenti della famiglia Costanzo hanno notificato una citazione finalizzata al risarcimento di danni emergenti contro
l’amministrazione straordinaria e il Ministero delle Attività Produttive, contestando la cattiva gestione delle società del gruppo. Gli attori hanno inoltre
convenuto in giudizio i membri del Comitato di Sorveglianza di cui facevano parte le società controllate IRFIS S.p.A. e Banca di Roma (ora UniCredit
S.p.A.) contestando l’omessa vigilanza. Il petitum complessivo ammonta a circa Euro 2,04 miliardi.
A seguito della dichiarazione del difetto di giurisdizione da parte del Tribunale di Catania, la causa è stata riassunta innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio - Roma, nel novembre 2009. La Fratelli Costanzo S.p.A. in A.S ha quindi promosso un ricorso per regolamento preventivo di
competenza avanti al Consiglio di Stato che lo ha accolto dichiarando la competenza del TAR Sicilia - Catania.
La Banca ha definito tutti i contenziosi pendenti con la Famiglia Costanzo.
Qui tam Complaint contro Vanderbilt LLC e altre società del Gruppo UniCredit
Il 14 luglio 2008 Frank Foy e sua moglie, in conformità alla normativa locale del New Mexico (Qui Tam Statute), secondo la quale chiunque sia
residente nello stato è legittimato ad intraprendere un’azione legale civile nell’interesse di quest’ultimo, hanno presentato per conto dello Stato del
New Mexico un atto di citazione (complaint) in relazione ad alcuni investimenti in Vanderbilt LLC (“VF”) (società partecipata indirettamente da UniCredit
S.p.A.) effettuati dal New Mexico Educational Retirement Board (ERB) e dallo State of New Mexico Investment Council (SIC). Frank Foy afferma di aver
ricoperto la posizione di Chief Investment Officer di ERB e di aver rassegnato le proprie dimissioni nel marzo 2008.
I ricorrenti richiedono, per conto dello Stato del New Mexico, un risarcimento danni per un totale di Dollari statunitensi 360 milioni (comprensivi
delle penali applicabili in conformità alla New Mexico Fraud against Taxpayers Act, che prevede, a tale titolo, la possibilità di triplicare la richiesta di
risarcimento rispetto al danno subito) in base al New Mexico Fraud against Taxpayers Act, asserendo che Vanderbilt VF e gli altri convenuti avrebbero
surrettiziamente indotto ERB e SIC ad investire Dollari statunitensi 90 milioni in prodotti Vanderbilt (i) fornendo consapevolmente false informazioni in
ordine alla natura ed al grado di rischio dell’investimento in VF e (ii) garantendo improprie elargizioni al Governatore dello Stato del New Mexico (tuttora
in carica) -Bill Richardson - e ad altri funzionari dello Stato, al fine di indurre l’effettuazione di tali investimenti. Frank Foy sostiene che lo Stato avrebbe
subito un danno pari all’intero investimento iniziale di Dollari statunitensi 90 milioni (danno emergente) e richiede ulteriori Dollari statunitensi 30 milioni
per la perdita subita (lucro cessante).
La lista dei convenuti include - inter alia - :
• Vanderbilt Capital Advisors, LLC (VCA), una società controllata indirettamente da Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US);
• Vanderbilt Financial, LLC (VF), una società-veicolo in cui PIM US detiene una partecipazione pari all’8%;
• Pioneer Investment Management USA Inc. (PIM US), una società interamente controllata da PGAM;
• PGAM, società interamente controllata da UniCredit S.p.A.;
• UniCredit S.p.A.;
• diversi amministratori di VCA, VF e PIM US;
• studi legali, società di revisione, banche di investimento e funzionari dello Stato del New Mexico.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 121
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Allo stato attuale risulta prematura una valutazione degli effetti economici che potrebbero scaturire dal procedimento in esame e, pertanto, non sono
stati effettuati accantonamenti.
L’atto di citazione è stato notificato alle società americane, tra le altre, Vanderbilt Capital Advisors e Pioneer Investment Management USA Inc.
(entrambe facenti parte del Gruppo UniCredit). Anche le persone fisiche convenute hanno ricevuto la notifica dell’atto.
Il 24 settembre 2009 UniCredit S.p.A. ed il 17 dicembre 2009 PGAM hanno ricevuto la notifica della citazione.
I convenuti hanno richiesto il rigetto delle domande attoree. La Corte non ha ancora fissato una data per la discussione delle dette richieste.
L’8 marzo 2010, l’attore principale ha presentato un atto di citazione emendato nel tentativo di aggiungere un ulteriore attore, diversi altri convenuti ed
oltre 50 ulteriori istanze. Inoltre, Foy cerca di mettere in discussione altre transazioni in CDOs Vanderbilt in cui avrebbero investito i fondi pubblici del New
Mexico ed ha pertanto aumentato le proprie richieste risarcitorie da 90 a 243,5 mln USD. I convenuti hanno messo in dubbio che l’atto di citazione fosse
stato correttamente presentato ed il 26 marzo 2010 il Tribunale ha decretato che non terrà conto del nuovo atto di citazione ‘emendato’ e che i convenuti
non saranno tenuti a rispondervi, fino a quando la corte non avrà deciso in merito alle precedenti richieste di rigettare l’azione originale.
In data 28 Aprile 2010, il Giudice Pfeffer ha emesso un ordine con cui ha rigettato tutte le pretese contenute nella citazione originaria. Il giudice ha
chiaramente dichiarato di ritenere che l’applicazione retroattiva del “New Mexico Qui Tam Statute” (“FATA”) violi il divieto costituzionale di retroattività
della norma penale: questo è stato il presupposto che ha condotto alla decisione di respingere tutti i reclami “FATA”. Il giudice ha inoltre respinto le
pretese di Foy poiché, a norma dell’ Unfair Practice Act (“UPA”) tali reclami erano basati su operazioni di borsa che non rientravano nella sfera delle
tutele previste dall’UPA.
Nel maggio 2010 Foy ha depositato sette mozioni rivolgendo al Giudice Pfepper la richiesta, motivata in vario modo, di rivedere il suo ordine di rigetto
e, in alternativa, di certificare la questione legale connessa all’applicabilità retroattiva del FATA ai fini di un appello interlocutorio alla Corte d’Appello
dello Stato del New Mexico. I convenuti facenti parte di Vaderbilt e altri si sono opposti a tutte le richieste domandando di rigettare l’atto emendato
decidendo sull’intero caso. Il 2 settembre 2010 il Giudice Pfeffer ha emesso la propria decisione. Nella stessa ha certificato la questione legale ai fini
dell’appello interlocutorio, ma ha ordinato al ricorrente di ripulire l’atto emendato da tutte le questioni non compatibili con la sua decisione circa la non
applicabilità retroattiva del FATA e sulla non ammissibilità delle richieste basate sull’UPA.
Il 16 settembre 2010 Foy ha depositato la richiesta di revisione interlocutoria alla Corte di Appello del New Mexico e il 17 settembre 2010 la citazione
emendata al tribunale di primo grado. Gli attori si sono opposti alla richiesta di un appello interlocutorio. Il 21Ottobre la Corte di Appello del New
Mexico ha respinto la richiesta di Foy per un appello interlocutorio. Le parti sono in attesa della decisione della corte sul rigetto di tutti i reclami.
Inoltre, nel corso del mese di gennaio 2010, è stata presentata al tribunale statale di Santa Fe, nel New Mexico, una nuova class action denominata
Donna J. Hill contro Vanderbilt Capital Advisors, LLC, nella quale Hill cerca di recuperare, per conto del fondo o dei partecipanti al fondo pensione
“Educational Retirement Fund” del New Mexico, quanto il fondo ha perso investendo in prodotti di Vanderbilt Financial, LLC (VF).
Nel febbraio 2010, un altro partecipante al piano ha presentato al medesimo tribunale un’altra causa, analoga alla precedente, denominata Michael
J. Hammes contro Vanderbilt Capital Advisors, LLC, con accuse praticamente identiche a quelle della causa Hill. Le cause Hill e Hammes muovono
accuse basate su fatti analoghi a quelle presentate da Foy, ma sono state intentate per frode e violazione degli obblighi fiduciari nei confronti dei
partecipanti al piano previdenziale dell’Educational Retirement Board.
Le cause Hill e Hammes includono quali convenuti Vanderbilt, VF, PIM e vari funzionari e direttori presenti e passati di Vanderbilt, VF e/o PIM; diversi
membri del consiglio ERB presenti o passati ed altre parti non correlate a Vanderbilt (ma non PGAM e neppure UniCredit). I convenuti non sono ancora
tenuti a rispondere né ad intraprendere a propria volta azioni legali. Nel frattempo, nel febbraio del 2010, su richiesta di uno dei convenuti, membro
dell’ERB, la causa Hill è stata trasferita alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti, il Distretto del New Mexico. Nessuna delle azioni indica l’importo dei
danni per i quali viene richiesto il risarcimento, ma l’ERB ha investito 40 milioni USD in VF e l’importo sarà in ogni caso ricompreso nell’ammontare
del risarcimento richiesto nella causa Foy. Il 31 agosto 2010 i convenuti facenti parte di Vanderbilt hanno depositato un’istanza di rigetto di tutte le
richieste della causa Hill. I ricorrenti si sono opposti alla mozione, e il 29 ottobre si è tenuta un’udienza in un tribunale del distretto federale del New
Mexico. Le parti sono in attesa di una decisione da parte del giudice.
Divania S.r.l.
Nella prima metà del 2007 la società Divania S.r.l. ha intrapreso un’azione legale nei confronti di UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (poi UniCredit
Corporate Banking S.p.A. ed ora UniCredit S.p.A.) contestando violazioni di legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) con
riferimento all’operatività in strumenti finanziari derivati in tassi e cambi posta in essere tra il gennaio 2000 ed il maggio 2005 dal Credito Italiano
S.p.A. prima e da UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) poi (complessivamente sono stati sottoscritti 206 contratti).
L’atto di citazione, in cui si chiede che venga dichiarata l’inesistenza o in subordine la nullità o l’annullamento o la risoluzione dei contratti stessi
e la condanna al pagamento da parte di UniCredit Banca d’Impresa S.p.A. (poi UniCredit Corporate Banking S.p.A. ed ora UniCredit S.p.A.) della
complessiva somma di circa Euro 276,6 milioni oltre a spese di lite e interessi successivi è stato notificato in data 26 marzo 2007 presso il Tribunale
di Bari secondo il nuovo rito societario. Nell’autunno 2008 è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio (“CTU”) e la detta, depositata nell’aprile
2010, conferma sostanzialmente l’impostazione della banca evidenziando una perdita per derivati di circa Euro 6.400.000, che aumenterebbero
ad Euro 10.884.000 qualora l’accordo transattivo di cui in appresso, contestato da parte attrice, venisse ritenuto illegittimo e quindi invalido. A tale
122 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
somma la CTU reputa debbano essere aggiunti gli interessi, quantificati secondo diversi parametri; il più verosimile comporterebbe un esborso di Euro
4.137.000 (al tasso convenzionale) oppure di Euro 868.000 (al tasso legale).
UniCredit ritiene che l’importo richiesto sia sproporzionato al reale rischio di causa, in quanto determinato sommando algebricamente tutti gli addebiti
operati (in misura tra l’altro superiore al reale), senza computare invece gli accrediti che riducono drasticamente le pretese di parte attrice. In merito
alle operazioni contestate, era stato peraltro raggiunto un accordo transattivo (sottoscritto in data 8 giugno 2005) con il quale la società Divania
S.r.l. affermava di nulla avere più a pretendere a qualsiasi titolo in relazione alle operazioni ora contestate. Nella citazione si contesta la validità della
transazione: ne viene argomentata infatti la nullità sulla base della asserita illegittimità delle operazioni che ne hanno costituito l’oggetto. A parere di
UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit), nonostante quanto sopra esposto, il rischio di causa può essere tutt’al più quantificabile in circa Euro
4 milioni, pari alla somma addebitata sul conto della società in sede di transazione. A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un
importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa.
In data 21 settembre 2009 Divania S.r.l. ha notificato un ulteriore e separato atto di citazione ad UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit), avanti
al Tribunale di Bari, chiedendo il risarcimento dei danni asseritamente subiti e quantificati in complessivi Euro 68,9 milioni, contestando violazioni di
legge e regolamentari (relative, tra l’altro, ai prodotti finanziari) conseguenti al comportamento tenuto dalla banca in relazione all’operatività in derivati
posta in essere e, più in generale, al comportamento tenuto nella gestione dei rapporti con la cliente. La causa è strettamente connessa a quella già
pendente.
Ritenendo la domanda infondata, allo stato, non sono stati disposti accantonamenti.
Acquisizione di Cerruti Holding Company da parte di Fin.Part S.p.A.
All’inizio di agosto 2008 la curatela fallimentare di Fin.Part S.p.A. (“Fin.Part”) ha promosso un’azione civile nei confronti di UniCredit S.p.A., UniCredit
Banca S.p.A. e UniCredit Corporate Banking S.p.A. (entrambe confluite in UniCredit S.p.A.) e di un’altra banca non appartenente al Gruppo UniCredit
per responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
Fin.Part chiede a ciascuna delle banche convenute, in solido o in subordine ciascuna per quanto di competenza, il risarcimento dei danni sofferti da
Fin.Part e dai suoi creditori in seguito all’acquisizione di Cerruti Holding Company S.p.A. (“Cerruti”).
L’azione è diretta a contestare la legittimità dei comportamenti tenuti, nel corso degli anni 2000 e 2001, di concerto tra loro da parte delle banche
convenute e diretti all’acquisizione del settore moda del gruppo “Cerruti 1881”, attraverso una complessa operazione economico finanziaria incentrata
in particolare sull’emissione di un prestito obbligazionario di Euro 200 milioni emesso da un veicolo lussemburghese (C Finance s.a.).
Si sostiene che Fin.Part non fosse in condizione di assorbire, con le proprie risorse, l’acquisizione di Cerruti e che gli obblighi finanziari connessi al
pagamento dell’obbligazione abbiano portato al fallimento della società.
La curatela fallimentare chiede, quindi, il risarcimento dei danni per un importo pari a Euro 211 milioni, che rappresenta la differenza tra il passivo
(Euro 341 milioni) e l’attivo (Euro 130 milioni) del patrimonio fallimentare, ovvero per un importo diverso che sarà stabilito dal giudice. Ai convenuti si
chiede, inoltre, la restituzione di tutte le somme percepite a titolo di commissioni, provvigioni e interessi in relazione alle presunte attività fraudolente.
Con atto depositato il 23 dicembre 2008 il fallimento C Finance s.a. è intervenuto nel giudizio.
La curatela afferma che lo stato di insolvenza di C Finance, sussistente già all’indomani della sua costituzione a causa dell’emissione del prestito
obbligazionario e del trasferimento del ricavato a Fin.Part dietro l’acquisizione di assets privi di valore vada imputato alle banche quali concorrenti nel
procurato dissesto, avendo i loro funzionari contribuito ad ideare ed eseguire l’operazione.
Le banche vengono chiamate a risarcire il danno in misura: a) pari all’intero passivo fallimentare (Euro 308,1 milioni); ovvero, in subordine, b) alle
somme fuoriuscite da C Finance in favore di Fin.Part e Fin.Part International (Euro 193 milioni); ovvero, in subordine, c) a quanto incassato da UniCredit
S.p.A. (Euro 123,4 milioni).
Sotto altro profilo le banche vengono chiamate a restituire le somme incassate (pari ad Euro 123,4 milioni oltre ad Euro 1,1 milioni di commissioni) per
nullità per illiceità della causa o per motivo illecito comune alle parti del negozio complesso in cui si sarebbe articolata l’operazione di cui trattasi volta,
secondo la parte attrice, al pagamento dei debiti di Fin.Part verso UniCredit S.p.A., utilizzando il ricavato dell’emissione del prestito obbligazionario di C
Finance. Inoltre l’operazione avrebbe rappresentato il mezzo per eludere la normativa italiana sui limiti e le modalità di emissione di obbligazioni.
Nel gennaio del 2009 il giudice ha respinto un’istanza di sequestro conservativo formulata nei confronti del convenuto non appartenente al Gruppo
UniCredit.
In data 9 giugno 2009 è stata depositata la comparsa di costituzione e risposta nell’interesse di UniCredit S.p.A..
In data 5 ottobre 2009 e 12 gennaio 2010 sono stati esperiti due tentativi di conciliazione, entrambi infruttuosi.
In data 3 giugno 2010 il Tribunale ha rigettato tutte le istanze istruttorie ed ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 28 giugno 2011.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 123
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Inoltre in data 2 ottobre 2009, la curatela del fallimento Fin.Part ha citato innanzi al Tribunale di Milano UniCredit Corporate Banking (ora UniCredit
S.p.A.) affinché (i) venga riconosciuta la nullità del “pagamento” di Euro 46 milioni effettuato, nel settembre 2001, dalla Fin.Part in favore dell’allora
Credito Italiano e, conseguentemente, (ii) venga la convenuta condannata alla restituzione di detto importo che si riferisce al rientro di una esposizione
concessa dalla banca nel quadro della complessa operazione finanziaria già contestata nel precedente giudizio.
UniCredit S.p.A., anche sulla base del parere del legale esterno, ritiene le domande attoree infondate e/o carenti sul piano probatorio; sono stati
effettuati accantonamenti per un importo considerato idoneo a coprire le spese.
Doddato Federico & C. Srl e Doddato Giuseppe
Nel novembre del 1998 la Società Doddato Federico & C a r.l. e Doddato Giuseppe hanno notificato alla Banca di Roma (ora UniCredit) una citazione
per danni quantificati (in sede di precisazione delle conclusioni) in circa Euro 150 milioni, oltre interessi ed accessori, asseritamente derivanti da un
comportamento illegittimo della Banca posto in essere a seguito della revoca dei fidi.
Con sentenza del 17 gennaio 2009 il giudice ha rigettato la domanda attorea perché infondata.
La sola Società Doddato Federico & C a r.l. ha proposto appello (marzo 2010) elevando la richiesta di risarcimento danni fino a circa Euro 250 milioni.
Il 24 Aprile 2010 UniCredit S.p.A. si è costituita ed il Giudice ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 7 marzo 2011.
Considerato l’esito favorevole del giudizio di primo grado e l’infondatezza della domanda non sono stati effettuati accantonamenti.
Seanox Oil P.T.
La società Seanox Oil P.T., con sede a Jakarta, nel 2004 ha assunto la determinazione di monetizzare, per il tramite della filiale 26 di Milano dell’ex
Banca di Roma, n. 2 certificati di deposito apparentemente emessi da UBS per un controvalore complessivo pari a USD 500 milioni (USD 300 milioni e
USD 200 milioni).
La suddetta società ha chiamato in causa l’ex Banca di Roma contestando di aver subito un danno ingiusto derivante dalla asserita indebita consegna
alla Banca UBS di Zurigo di uno dei certificati, ovvero quello del valore nominale di USD 200 milioni, che, essendosi rivelato falso, è stato trattenuto
dalla predetta UBS Zurigo.
Conseguentemente, la società attrice ha chiesto la condanna al risarcimento dei danni quantificati nel valore nominale del certificato di deposito
trattenuto da UBS, ovvero USD 200 milioni, pari a circa Euro 158 milioni.
La Banca si è costituita regolarmente contestando la ricostruzione dei fatti e chiedendo l’integrale rigetto delle domande attoree in quanto infondate in
fatto ed in diritto. A seguito di alcune recenti operazioni di riorganizzazione del Gruppo UniCredit, il diritto controverso per cui è causa è stato trasferito
a UniCredit Banca S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.).
Nell’udienza del 18 novembre 2009, il legale che assiste la Banca ha dato evidenza della falsità del certificato per cui è causa Ad esito dell’udienza il
Giudice ha emesso ordinanza con la quale sono state respinte tutte le istanze istruttorie ed ha rinviato per la precisazione delle conclusioni all’udienza
del 2 febbraio 2011.
A presidio dei rischi sono stati effettuati accantonamenti per un importo ritenuto congruo a quello che risulta essere allo stato il rischio di causa.
Mario Malavolta
Nel luglio 2009 Mario Malavolta in proprio e nella sua qualità di legale rappresentante e amministratore della Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue
controllate e associate ha citato in giudizio UniCredit S.p.A. per sentirla condannare al risarcimento dei danni (circa Euro 135 milioni) asseritamente
dovuti ad un comportamento illecito tenuto da UniCredit S.p.A.. Il medesimo chiede altresì l’accertamento dell’indebita applicazione di interessi
anatocistici sui conti correnti intrattenuti dalle società medesime.
Il soggetto legittimato passivo nella presente azione è UniCredit Corporate Banking S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) che è intervenuto nel giudizio.
L’attore contesta la condotta tenuta dalla banca convenuta nel periodo 2006-2007; sostiene che l’indebita interferenza della Banca nei processi
decisionali delle società del Gruppo Malavolta avrebbe ostacolato i processi di riorganizzazione e causato pesanti perdite finanziarie (oggi le società del
Gruppo Malavolta sono fallite o soggette a procedure concorsuali).
I fatti e le circostanze di cui sopra avrebbero causato altresì pesanti danni a Mario Malavolta nella sua qualità di azionista e amministratore di
Malavolta Corporate S.p.A. e delle sue controllate.
La Banca ha eccepito, in via pregiudiziale, il difetto di legittimazione e la carenza di interesse ad agire in capo all’attore. In via subordinata, nel merito,
ha contestato l’infondatezza e la genericità delle domande attoree che non trovano riscontro nei documenti prodotti in giudizio.
Il Sig. Mario Malavolta, quale amministratore della Malavolta Corporate S.p.A., ha depositato, in data 3 febbraio 2010, atto di intervento nella causa
iniziata nel luglio 2009, chiedendo il risarcimento di danni quantificati in complessivi circa Euro 445 milioni. La Banca ha depositato memoria con la
quale ha eccepito l’inammissibilità dell’atto di intervento ed ha contestato le richieste attoree.
124 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Anche il Fallimento Malavolta Corporate S.p.A. ha depositato atto di intervento facendo proprie le difese spiegate dall’attore, chiedendo l’estromissione
della Società “rappresentata dall’Amministratore M. Malavolta” e circoscrivendo le contestazioni mosse alla Banca ed il petitum a complessivi Euro 20
millioni.
Il 2 settembre 2010, il Giudice ha respinto tutte le richieste preliminari ed ha fissato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 22 dicembre
2011.
UniCredit ritiene le richieste infondate e/o non provate pertanto non sono stati effettuati accantonamenti.
I.CO.PO.DE.SO Srl e Pietro Montanari
La I.CO.PO.DE.SO Srl ed in proprio il suo legale rappresentante, Sig. Pietro Montanari, in data 10.2.2010 hanno notificato ad UniCredit S.p.A. atto
di citazione per ottenere il risarcimento di danni quantificati in circa Euro 133 milioni oltre interessi e rivalutazione monetaria. La prima udienza di
comparizione, già fissata per il 25 maggio 2010 innanzi al Tribunale di Roma, è stata differita d’ufficio al 17 marzo 2011.
Gli attori lamentano che la Cassa di Risparmio di Roma (C.R.R., ora UniCredit), con una serie di atti e comportamenti (tra la fine degli anni ’70 - inizio
anni ’80), avrebbe determinato il fallimento della I.CO.PO.DE.SO Srl provocando gravissimi danni materiali e morali ai medesimi attori.
La causa appare infondata in fatto e in diritto, pertanto, tenuto anche conto della fase iniziale della stessa, allo stato non sono stati effettuati
accantonamenti in bilancio.
GBS S.p.A.
All’inizio di febbraio 2008 la General Broker Service S.p.A. (GBS S.p.A.) ha instaurato nei confronti di UniCredit S.p.A. un procedimento arbitrale
volto a far dichiarare l’illegittimità del comportamento tenuto da Capitalia S.p.A. e successivamente da UniCredit S.p.A. con riferimento al rapporto
di brokeraggio assicurativo in essere e asseritamente derivante da convenzione in esclusiva stipulata nel 1991, e ottenere conseguentemente il
risarcimento dei danni subiti e quantificati originariamente in Euro 121,7 milioni poi aumentati ad Euro 197,1 milioni.
L’accordo del 1991, che conteneva un impegno di esclusiva, era stato siglato tra la GBS S.p.A. e la (allora) Banca Popolare di Pescopagano e Brindisi.
Detta banca, a seguito della fusione - risalente al 1992 - con la Banca di Lucania, divenne la Banca Mediterranea, poi incorporata (2000) nella Banca
di Roma S.p.A., a sua volta divenuta Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.).
I rapporti di brokeraggio con la GBS S.p.A., originati dall’accordo del 1991, sono stati poi disciplinati da (i) una convenzione per la prestazione di
servizi di brokeraggio assicurativo stipulata nel 2003 tra GBS S.p.A., AON S.p.A. e Capitalia S.p.A., prorogata per fatti concludenti fino al maggio
2007, e (ii) un’analoga successiva convenzione del maggio 2007 tra i predetti brokers e Capitalia Solutions S.p.A., in proprio e quale mandataria con
rappresentanza delle banche operative ed anche nell’interesse delle Società dell’ex Gruppo Capitalia, inclusa la holding.
Con riferimento a quest’ultima convenzione, Capitalia Solutions S.p.A. nel luglio 2007, ha esercitato, per conto dell’intero Gruppo Capitalia, la facoltà
di recesso, in coerenza con le clausole della convenzione (che prevede, per il caso di recesso, che le banche/società dell’ex Gruppo Capitalia non
possano essere tenute a corrispondere al broker alcuna somma a qualsivoglia titolo).
Su richiesta di GBS è stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio le cui risultanze sia di metodo che numeriche sono state contestate da UniCredit S.p.A..
Con lodo emesso in data 18 novembre 2009, UniCredit S.p.A. è stata condannata al pagamento in favore di GBS S.p.A. dell’importo complessivo di
circa Euro 144 milioni, oltre alle spese di lite e di CTU. UniCredit S.p.A., ritenendo la decisione arbitrale priva di fondamento, ha proposto appello, ed
ha chiesto la sospensione dell’esecuzione della decisione.
In data 8 luglio 2010, la Corte d’Appello ha accolto tale richiesta di sospensione per importi superiori ad Euro 10 milioni. UniCredit è
conseguentemente obbligata a pagare tale importo a favore di GBS in pendenza della decisione di secondo grado sul merito. La prossima udienza è
stata fissata al 7 giugno 2011.
In considerazione della evoluzione della vicenda, è stato effettuato un accantonamento in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare
essere, allo stato, il rischio potenziale conseguente all’emissione del lodo.
ULTERIORI INFORMAZIONI RILEVANTI
Di seguito vengono riportati alcuni ulteriori procedimenti pendenti nei confronti di UniCredit S.p.A. considerati rilevanti in cui la domanda non è
caratterizzata da un connotato economico ovvero la richiesta economica non risulta allo stato quantificabile.
Azione di annullamento della delibera assembleare che ha autorizzato la vendita delle azioni di Bank Austria Creditanstalt
(BA) detenute da Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (HVB) a UniCredit S.p.A. (Delibera assembleare del 25 ottobre 2006)
Numerosi azionisti di minoranza di HVB hanno impugnato, chiedendone l’annullamento, la delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti di HVB
assunta in data 25 ottobre 2006 con la quale è stata approvata la vendita (Sale and Purchase Agreement - “S.P.A.”) ed il trasferimento ad UniCredit
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 125
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
S.p.A. delle azioni di BA e di HVB Bank Ukraine detenute da HVB, la vendita a BA delle azioni detenute da HVB in International Moscow Bank e AS
UniCredit Bank Riga ed il trasferimento delle filiali di Vilnius e Tallin ad AS UniCredit Bank Riga. Nell’ambito di questo procedimento alcuni azionisti
hanno chiesto alla Corte regionale di Monaco che il Business Combination Agreement (“BCA”), siglato tra HVB ed UniCredit S.p.A., sia dichiarato come
un de facto domination agreement.
Gli azionisti hanno contestato asseriti vizi formali relativi all’invito ed alla successiva conduzione dell’assemblea straordinaria tenutasi il giorno 25
ottobre 2006 nonché il prezzo di vendita delle azioni, ritenuto inadeguato.
Con la sentenza del 31 gennaio 2008 la Corte ha dichiarato la nullità, per motivi formali, delle deliberazioni approvate in occasione dell’assemblea
straordinaria dei soci tenutasi il 25 ottobre 2006. La Corte non si è pronunciata sul problema della presunta inadeguatezza del prezzo di acquisto
ma ha espresso l’opinione che il BCA stipulato tra UniCredit S.p.A. e HVB nel giugno del 2005 avrebbe dovuto essere sottoposto all’assemblea degli
azionisti di HVB in quanto lo stesso rappresenterebbe un contratto “occulto” di dominazione.
Contro questa sentenza HVB ha proposto appello essendo del parere che le disposizioni del BCA non sarebbero rilevanti in relazione ai contratti di
compravendita sottoposti all’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre 2006. HVB ritiene inoltre che il BCA non costituisca un contratto “occulto”
di dominazione, anche in considerazione del fatto che esso esclude espressamente la conclusione di un contratto di dominazione nei cinque anni
successivi all’offerta di acquisizione.
La delibera assembleare di HVB potrebbe diventare effettivamente nulla ed invalida solo allorché la decisione resa in sede giudiziale divenisse
definitiva; considerata la durata della fase di appello, attualmente in corso, nonché la possibilità di ulteriormente impugnare la sentenza di secondo
grado di fronte alla Corte Federale di Giustizia Tedesca, si stima che possano essere necessari circa tre-quattro anni perché si pervenga a tale
decisione definitiva.
Facendo ricorso ad uno strumento giuridico riconosciuto dall’ordinamento tedesco, pendente il procedimento sopra ricordato, HVB ha richiesto
all’assemblea degli azionisti tenutasi il 29 e 30 luglio 2008 di riconfermare le deliberazioni adottate dall’assemblea straordinaria dei soci del 25 ottobre
2006 e contestate (c.d. Confirmatory Resolution). Queste risoluzioni renderebbero, se diventassero definitive, irrilevanti gli asseriti vizi.
L’Assemblea ha deliberato dette approvazioni che, peraltro, sono state a loro volta impugnate da alcuni soci nell’agosto 2008. Nel febbraio 2009, è
stata adottata una delibera aggiuntiva che ha confermato le deliberazioni adottate.
Nell’udienza del 10 dicembre 2009 la Corte ha rigettato l’azione di annullamento contro la (prima) delibera di conferma (confirmatory resolution)
adottata il 29 e 30 Luglio 2008. Diversi ex azionisti di minoranza hanno appellato questa decisione, il 22 dicembre 2010 l’appello è stato respinto dalla
Corte Regionale Superiore di Monaco. La decisione non è definitiva.
Alla luce del susseguirsi dei predetti eventi, il giudizio d’appello promosso da HVB contro la sentenza del 31 gennaio 2008 è stato sospeso sino alla
pronuncia della sentenza definitiva in relazione alle deliberazioni confermative adottate dall’Assemblea di HVB del 29 e 30 luglio 2008.
Squeeze-out dei soci di minoranza di HVB (Appraisal Proceedings)
Circa 300 ex azionisti di minoranza di HVB hanno depositato una richiesta di revisione del prezzo ottenuto in sede di squeeze-out (c.d. “Appraisal
Proceedings”). Oggetto di contestazione risultano, prioritariamente, i profili concernenti la valutazione di HVB.
In data 15 aprile 2010 si è tenuta la prima udienza di trattazione. Il procedimento è in corso.
Squeeze out degli azionisti di minoranza di Bank Austria
Essendo stata raggiunta una transazione avente ad oggetto tutte le azioni legali pendenti in Austria avverse all’operazione, la delibera assembleare di
Bank Austria di approvazione dello squeeze out delle azioni ordinarie in possesso degli azionisti di minoranza (con esclusione dei due azionisti, una
fondazione di diritto privato e un fondo a favore dei dipendenti di Bank Austria ) è stata iscritta il 21 maggio 2008 presso il Registro delle Imprese di
Vienna.
UniCredit S.p.A. è così diventata proprietaria del 99,995% del capitale sociale della banca austriaca, con l’obbligo conseguente di versare ai soci di
minoranza un importo totale di circa Euro 1.045 milioni comprensivo degli interessi maturati sul prezzo di squeeze-out, in conformità alla legislazione
locale.
I soci di minoranza hanno ricevuto il pagamento relativo allo squeeze-out ed ai corrispondenti interessi.
Diversi azionisti, ritenendo il prezzo pagato in sede di squeeze out non adeguato, hanno avviato, avanti la Corte Commerciale di Vienna, un
procedimento con il quale chiedono alla Corte di verificare l’adeguatezza dell’importo loro riconosciuto (Appraisal Proceedings).
UniCredit S.p.A. ha contestato la competenza della Corte viennese, ma la Corte Suprema in data 12 marzo 2010 ha confermato la competenza della
Corte Commerciale di Vienna.
126 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il procedimento proseguirà, nel merito, dinanzi a questa autorità.
Un azionista di minoranza, oltre al procedimento giudiziale davanti alla Corte Commerciale di Vienna, ha avviato una procedura parallela dinanzi ad un
Tribunale Arbitrale. Laddove l’esito fosse sfavorevole non si può escludere un impatto negativo sul Gruppo.
Procedimenti penali Cirio e Parmalat
Tra la fine del 2003 ed i primi mesi del 2004 sono state svolte indagini penali nei confronti di alcuni esponenti e dirigenti dell’ex Gruppo Capitalia,
ora UniCredit, con riferimento allo stato di insolvenza del gruppo Cirio. Il procedimento che ne è scaturito, collegato alla dichiarazione dello stato
d’insolvenza del gruppo Cirio, ha coinvolto anche la ex Capitalia (ora UniCredit S.p.A.), una delle banche finanziatrici del predetto gruppo ed ha
comportato il rinvio a giudizio di alcuni dirigenti ed esponenti della ex Capitalia S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.).
L’amministrazione straordinaria di Cirio S.p.A. e numerosi obbligazionisti si sono costituiti parte civile con atti privi di una specifica indicazione dei danni
patrimoniali e non patrimoniali che si pretendono subiti. UniCredit S.p.A., anche quale successore a titolo universale di UniCredit Banca di Roma S.p.A.,
si è costituita responsabile civile. Il procedimento è nella fase dibattimentale.
In data 23 dicembre 2010, UniCredit S.p.A.- senza ammissione di responsabilità alcuna - ha proposto un accordo transattivo a circa duemila
obbligazionisti costituiti parte civile per il soddisfacimento delle loro pretese risarcitorie non patrimoniali.
In relazione al procedimento in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto il proprio operato con la massima correttezza e legittimità.
Per tale procedimento, anche sulla scorta di pareri legali, pur sussistendo un rischio potenziale per il responsabile civile UniCredit S.p.A. in parte
derivante dalla complessità dei fatti ascritti, non si è in possesso - al momento - di elementi che consentano di quantificare in maniera attendibile
l’entità della passività potenziale.
Con riguardo allo stato d’insolvenza del gruppo Parmalat, tra la fine del 2003 e la fine del 2005 sono state svolte indagini anche nei confronti di
alcuni esponenti e dirigenti della ex Capitalia, ora UniCredit S.p.A., dalle quali è scaturito il rinvio a giudizio dei medesimi nell’ambito di tre distinti
procedimenti penali noti come “Ciappazzi”, “Parmatour” ed “Eurolat”.
Le società del gruppo Parmalat in amministrazione straordinaria e numerosi obbligazionisti Parmalat si sono costituiti parte civile nei suddetti procedimenti,
riservandosi di quantificare i danni - patrimoniali e non patrimoniali - in sede di conclusioni e, quindi, a ridosso del termine del giudizio di primo grado.
Nel contesto dei procedimenti “Ciappazzi” e “Parmatour”, alcune società del Gruppo UniCredit si sono costituite responsabili civili.
I procedimenti sono nella fase dibattimentale.
In esito alla transazione del 1° agosto 2008 tra il Gruppo UniCredit e Parmalat S.p.A., nonché le società del gruppo Parmalat in amministrazione
straordinaria, queste ultime hanno rinunciato o revocato tutte le costituzioni di parte civile.
In relazione ai procedimenti in esame, gli esponenti coinvolti ritengono di avere svolto il proprio operato con la massima correttezza e legittimità.
In data 11 giugno 2010, UniCredit ha raggiunto un accordo con l’Associazione degli Obbligazionisti del Gruppo Sanpaolo IMI (l’ “Associazione”)
con l’intento di transigere - senza nessuna ammissione di responsabilità - le cause civili promosse contro alcune Banche del Gruppo UniCredit da
approssimativamente trentaduemila obbligazionisti Parmalat che sono membri dell’Associazione.
Nel mese di ottobre 2010 tale accordo è stato esteso anche agli altri circa cinquemila obbligazionisti costituiti parte civile.
Per i procedimenti Cirio e Parmalat sono stati effettuati accantonamenti in misura ritenuta congrua in relazione a quello che appare essere, allo stato, il
rischio potenziale per UniCredit S.p.A. quale responsabile civile.
Lehman
Come noto, il 2008 è stato caratterizzato da periodi di grande instabilità dei mercati finanziari che hanno coinvolto tutti i principali mercati e in
particolare quello statunitense.
Diverse società appartenenti al gruppo Lehman Brothers sono state ammesse a procedure concorsuali nei paesi ove operavano; in particolare, negli
Stati Uniti è stata ammessa a procedura concorsuale, tra l’altro, Lehman Brothers Holdings Inc., mentre in Olanda è stata ammessa a procedura
Lehman Brothers Treasury Co. BV.
In conseguenza al 31 dicembre 2010 è pervenuto un certo numero di reclami inerenti operazioni aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi da
società del Gruppo Lehman o comunque connessi a questi ultimi; su tali reclami viene svolto di volta in volta un accurato esame da parte delle società
del Gruppo destinatarie. Il numero di cause pendenti al 31 dicembre 2010 è sostanzialmente trascurabile.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 127
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Class action CODACONS
Con atto di citazione notificato in data 5 gennaio 2010, il CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e la tutela dei
diritti dei consumatori), nell’interesse di un proprio esponente, ha presentato avanti al Tribunale di Roma una class action contro UniCredit Banca di
Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) ai sensi dell’articolo 140-bis del Codice del Consumo (decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005). Tale azione,
che è stata promossa per un ammontare pari ad Euro 1.250 (oltre al danno morale non quantificato), si basa sulle asserite rilevazioni dell’AGCM,
secondo le quali le banche italiane avrebbero compensato l’eliminazione della commissione di massimo scoperto introducendo nuove e più costose
commissioni a carico degli utenti. L’attore ha chiesto al Tribunale di Roma di ammettere l’azione specificando i criteri in base ai quali i soggetti che
intendano aderire siano inclusi nella classe e fissando un termine perentorio non superiore a 120 giorni entro il quale gli atti di adesione debbano
essere depositati in cancelleria. Nel caso in cui il Tribunale dovesse ritenere ammissibile l’azione collettiva, la somma richiesta potrebbe aumentare in
maniera esponenziale in relazione al numero delle adesioni dei correntisti di UniCredit Banca di Roma S.p.A. che si ritengano lesi dal comportamento
della banca. Il 23 settembre 2010 era fissata l’udienza per la valutazione dell’ammissibilità dell’azione, ma nel frattempo è stata notificata un’altra
class action (si veda qui sotto) insieme con la richiesta di riunire le due azioni. UniCredit S.p.A. si opporrà alla richiesta.
Il 23 dicembre 2010 si è tenuta la prima udienza e il Tribunale si è riservato.
Un’altra class action è stata notificata in data 9 Agosto 2010 dal CODACONS nell’interesse di un proprio esponente avanti al Tribunale di Roma sempre
contro UniCredit Banca di Roma S.p.A. (ora UniCredit S.p.A.) e con le medesime richieste della prima e per un ammontare di €1,110 (compresi danni
morali). La sola differenza tra le due azioni è rappresentata dal fatto che in questo caso il correntista aveva un conto corrente affidato.
La prima udienza, fissata per il 15 novembre 2010, è stata posticipata. Il 23 dicembre 2010 si è tenuta l’udienza e il Tribunale si è riservato.
La Banca ritiene di aver operato nel rispetto della normativa.
FATTI RILEVANTI AVVENUTI DOPO IL 31.12.2010
Qui tam Complaint contro Vanderbilt LLC e altre società del Gruppo UniCredit
Le parti attendevano la decisione della corte sul rigetto di tutti i reclami. In data 7 febbraio 2011 la Corte ha deciso di permettere a Foy di proseguire
con le richieste presentate nell’atto emendato.
Procedimento penale Cirio
Nel marzo 2011 l’Amministrazione Straordinaria di Cirio ha depositato le proprie conclusioni nei confronti di tutti gli imputati e di UniCredit S.p.A. quale
responsabile civile - tutti in solido - quantificando la propria pretesa risarcitoria in complessivi Euro 1,9 miliardi.
La richiesta, abnorme nella sua quantificazione, appare allo stato infondata in fatto e in diritto.
Class action CODACONS
Il Tribunale di Roma, con due separate ordinanze del marzo 2011, in pieno accoglimento delle difese di UniCredit, ha rigettato la richiesta di riunione
formulata dal CODACONS ed ha dichiarato l’inammissibilità delle due class actions.
RISCHI OPERATIVI FISCALI
L’accantonamento per rischi operativi fiscali è stato aumentato a 58 milioni di euro, quale risultante di un ulteriore accantonamento di 19,6 milioni
di euro e di 18,1 milioni di euro rivenienti da accantonamenti, a fronte di vertenze fiscali in corso, già operati dalle banche incorporate a seguito
dell’operazione One4C.
L’operazione One4C, nonché le incorporazioni succedutesi nel tempo delle varie banche e società, per le quali alcuni periodi d’imposta sono ancora
soggetti ad accertamento ai fini dell’IVA , delle imposte dirette e altre imposte minori, impone di considerare i rischi operativi legati a tale circostanza.
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio (*)
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
di cui: operazioni di aggregzione aziendale
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo nell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali (**)
FONDI DI QUIESCENZA
ALTRI FONDI
TOTALE
878.846
59.015
12.721
41.124
5.170
193.511
84.755
108.756
744.350
379.284
908.540
205.156
9.907
4.188
689.289
673.530
250.544
224.014
1.518
25.012
1.037.280
1.258.130
967.555
217.877
51.031
4.188
694.459
673.530
444.055
308.769
1.518
133.768
1.781.630
(*) Per i Fondi di quiescenza, l’importo esposto è al lordo dell’imposta sostitutiva e delle spese di gestione (pari a 43 mila euro) inerenti ai fondi a contribuzione definita e comprende i contributi a carico della Società
(pari a €417 mila). Per gli “Altri fondi”, l’importo esposto è al netto degli accantonamenti pari a 18.878 mila euro a fronte degli oneri per manleva rilasciata ad Aspra Finance, a seguito della cessione di crediti
non performing, rilevata nelle “Altre passività”.
(**) di cui: Fondi di quiescenza a benefici definiti 701.474 mila euro.
128 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
In merito ai Fondi di quiescenza, si precisa che negli allegati al Bilancio sono riportate le movimentazioni di dettaglio dei singoli Fondi, i prospetti di
rendicontazione dei fondi a patrimonio separato ai sensi dell’art. 2117 c.c., nonché le relative note esplicative.
Lo stanziamento dei Fondi diversi da quelli a patrimonio separato risulta, invece indistintamente investito nell’ambito degli elementi dell’attivo e,
pertanto, non è possibile fornire alcuna forma di rendicontazione in proposito.
12.3 Fondi di quiescienza aziendali a benefici definiti
1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI: SI RIMANDA ALLA SPECIFICA DESCRIZIONE DI CIASCUN FONDO PRESENTE NELLA SEZIONE ALLEGATI
2. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DEI FONDI
Obbligazione netta iniziale a benefici definiti
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Oneri finanziari
Utili (Perdite) attuariali rilevati nell'esercizio
Utili (Perdite) da riduzioni o estinzioni di piano
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Obbligazione netta finale a benefici definiti
3. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI
Fair value iniziale delle attività a servizio dei piani
Rendimento atteso
Utili (Perdite) attuariali
Contributi del datore di lavoro
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Valore corrente finale delle attività a servizio del piano
PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI
1. Azioni
2. Obbligazioni
3. Immobili
4. Altre attività
5. Fondi di investimento
Totale
4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO
E LE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO
VALORI ISCRITTI NELLO STATO PATRIMONIALE
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate
Valore attuale delle attività a servizio del piano
sub-totale
Utili (perdite) attuariali non rilevate
Passività netta
RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO:
Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano
Rendimento attuariale sulle attività a servizio del piano
5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni
Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici
Tasso di inflazione atteso
31.12.2010
31.12.2009
801.423
1.982
1.661
38.873
8.283
2.251
(78.041)
1.313
(76.271)
701.474
838.459
1.744
42.899
(914)
(82.565)
1.802
(2)
801.423
31.12.2010
31.12.2009
38.536
1.783
2.002
14.115
(1.257)
1.174
(2.280)
54.073
35.143
1.855
(2.652)
5.135
(3.427)
2.482
38.536
31.12.2010
31.12.2009
7.976
6.328
333
39.436
54.073
6.702
27.639
7
4.188
38.536
31.12.2010
PIANI PENSIONISTICI A
BENEFICI DEFINITI
31.12.2009
PIANI PENSIONISTICI A
BENEFICI DEFINITI
61.439
788.027
(54.073)
795.393
(93.919)
701.474
55.686
836.672
(38.536)
853.822
(52.399)
801.423
31.12.2010
31.12.2009
1.781
2.002
3.783
1.855
(2.652)
(797)
31.12.2010
31.12.2009
4,46%
5,03%
3,03%
2,07%
1,79%
4,77%
4,58%
3,02%
1,80%
2,04%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 129
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
6. INFORMAZIONI COMPARATIVE
TOTALE OBBLIGAZIONI A BENEFICI DEFINITI
31.12.2010
31.12.2009
849.466
(54.073)
795.393
(93.919)
701.474
892.358
(38.536)
853.822
(52.399)
801.423
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle attività a servizio dei piani
Valore attuale del surplus/(deficit) dei piani
Utili (Perdite) attuariali non rilevate
Passività netta
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
60.705
28.888
116.042
78.075
283.710
2.335
27.571
20.322
60.088
110.316
Reclami, incidenti e vertenze
Garanzie e altri rischi su partecipazioni cedute
Precontenziosi legali e fiscali
Altri fondi
Totale
Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140
Non ci sono dati da segnalare.
Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
Per ulteriori informazioni relative al Patrimonio di UniCredit S.p.A., si veda anche la Parte F) Informazioni sul Patrimonio.
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
CONSISTENZE AL
31.12.2010
A. Capitale
A.1 azioni ordinarie
A.2 azioni di risparmio
Totale (A)
B. Azioni proprie
B.1 azioni ordinarie
B.2 azioni di risparmio
Totale (B)
31.12.2009
AZIONI EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
AZIONI EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
9.636.671
12.120
9.648.791
-
8.377.750
12.120
8.389.870
-
(2.440)
(2.440)
-
(2.440)
(2.440)
-
Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2009 era rappresentato da n. 16.755.500.045 azioni ordinarie e da n. 24.238.983 azioni
di risparmio, del valore nominale unitario di € 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato, per i motivi illustrati nel capitolo “Rafforzamento
patrimoniale e altre operazioni sul capitale” della “Relazione sulla gestione 2010”, a seguito dell’emissione di complessive n° 2.517.842.895 azioni
ordinarie.
Il Capitale è passato da 8.389.870 mila euro di fine 2009 a 9.648.791 mila euro di fine 2010, con un aumento di 1.258.921 mila euro - di cui
1.258.444 mila euro a pagamento e 477 mila euro a titolo gratuito con contestuale prelievo dalle riserve precostituite - ed è rappresentato da n.
19.273.342.940 azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna.
La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 16 novembre 2009 ha altresì comportato
l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio dell’impresa, di 2.740.893 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni.
A fine 2010 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000.
130 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
VOCI/TIPOLOGIE
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate (*)
- non interamente liberate
ORDINARIE
ALTRE (DI RISPARMIO)
TOTALE
16.755.500.045
16.755.500.045
(476.000)
16.755.024.045
2.517.842.895
2.517.842.895
2.516.889.453
2.516.889.453
953.442
953.442
-
24.238.983
24.238.983
24.238.983
-
19.272.866.940
476.000
19.273.342.940
19.273.342.940
-
24.238.983
24.238.983
24.238.983
-
16.779.739.028
16.779.739.028
(476.000)
16.779.263.028
2.517.842.895
2.517.842.895
2.516.889.453
2.516.889.453
953.442
953.442
19.297.105.923
476.000
19.297.581.923
19.297.581.923
-
(*) Nelle azioni ordinarie sono ricomprese N° 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit S.p.A.; il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
14.3 Capitale: altre informazioni
Valore nominale per azione
Azioni riservate per emissione sotto opzione
Contratti in essere per la vendita di azioni
31.12.2010
31.12.2009
0,50
-
0,50
-
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
CONSISTENZE AL
Riserva legale
Riserve statutarie
Riserve altre
Totale
31.12.2010
31.12.2009
1.439.181
1.144.946
(1.221.306)
1.362.821
1.434.080
1.679.802
(1.251.636)
1.862.246
Le Riserve altre comprendono quelle originate dalla transizione ai principi contabili internazionali, negative per 2.097.846 mila euro.
Nella tabella che segue, come richiesto dall’articolo 2427 c.c., comma 7-bis, sono riportate in modo analitico le voci di Patrimonio netto con
l’indicazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro utilizzazione negli ultimi tre esercizi.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 131
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Passivo (SEGUE)
Composizione del Patrimonio netto con riferimento alla disponibilità ed alla distribuibilità
RIEPILOGO DELLE UTILIZZAZIONI EFFETTUATE
NEGLI ULTIMI TRE ESERCIZI
VOCI
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
riserva legale
riserva per azioni proprie
riserve statutarie
riserve da concambio
riserve da conferimento
riserve da scissione
riserva connessa al sistema di
incentivazione a medio termine
per il Personale del Gruppo
riserva connessa ai piani Equity settled
riserva da aggregazioni aziendali (IFRS 3)
riserva da aggregazioni aziendali interne al Gruppo
riserva da cessioni interne al Gruppo ex art.58 T.U.B.
riserva per transizione ai principi
contabili internazionali (F.T.A.)
riserva da cessione di azioni proprie
riserva per assegnazione utili ai Soci mediante
l’emissione di nuove azioni gratuite
riserva per oneri connessi all’aumento di capitale
riserva da fusione operazione ONE4C
riserva controvalore azioni al servizio ESOP
Riserva utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs
38/2005)
altre
Riserve da valutazione:
riserva conguaglio monetario L. 576/75
riserva rivalutazione monetaria L.72/83
riserva rivalutazione beni L. 408/90
riserva rivalutazione beni immobili L. 413/91
riserva da valutazione di attività disponibili
per la vendita
riserva da valutazione delle coperture
di flussi finanziari
Totale
Quota non distribuibile (**)
Residua quota distribuibile (***)
IMPORTO
POSSIBILITÀ DI
UTILIZZAZIONE (*)
QUOTA
DISPONIBILE
A, B, C
39.322.433
9.648.791
39.322.433
7.663.632
1.439.181
2.440
1.144.946
511.210
477.090
4.972
B
A, B, C
A, B, C
A, B, C
A, B, C
47.820
208.215
2.118.624
4.096.911
(442.524)
A
A, B, C
A, B, C
A, B, C
47.820
2.118.624
4.096.911
(442.524)
(2.097.846)
(585.530)
(***)
A, B, C
(2.097.846)
(585.530)
1.193.962
(439.135)
(33.808)
(2.849)
A, B, C
A, B, C
A, B, C
A, B, C
1.193.962
(439.135)
(33.808)
(2.849)
10.507
9.446
355.375
4.087
84.658
28.965
159.310
A, B, C
9.446
A, B, C
A, B, C
A, B, C
A, B, C
(1)
(2)
(2)
(2)
1.439.181
1.144.946
511.210
477.090
4.972
(2)
(2)
(2)
(2)
4.087
84.658
28.965
159.310
(164.379)
- (3)
-
242.734
56.990.231
- (3)
47.041.923
1.977.579
45.064.344
PER
COPERTURA PERDITE
PER ALTRE
CAUSE
355.976 (4)
2.327.922 (5)
1.131 (6)
(*) A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci.
(**) Include la quota, pari a 490.578 mila euro, da assegnare, secondo le modalità previste dallo Statuto alla riserva legale per il raggiungimento del quinto del capitale sociale.
(***) La quota distribuibile è al netto delle riserve che presentano un saldo negativo.
(1) Disponibile, per la copertura delle perdite, solo dopo l’utilizzo delle altre Riserve.
(2) In caso di utilizzazione della riserva per copertura di perdite non si può fare luogo a distribuzione di utili fino a quando la riserva non è integrata o ridotta in misura corrispondente. La riduzione deve avvenire con deliberazione
dell’assemblea straordinaria senza l’osservanza delle disposizioni dei commi secondo e terzo dell’art. 2445.c.c. La riserva, qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l’osservanza delle disposizioni dei
commi secondo e terzo dell’art. 2445 c.c.
(3) Riserve indisponibili ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs n.38/2005.
(4) Per riattribuzione a Sovrapprezzi di emissione a seguito della cessione di azioni proprie.
(5) Per 1.777.672 e 550.250 mila euro importi distribuiti agli azionisti rispettivamente con i dividendi degli esercizi 2007 e 2009.
(6) Per aumento di capitale.
132 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
14.6 Altre informazioni
1.Garanzie rilasciate e impegni
CONSISTENZE AL
OPERAZIONI
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria:
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale:
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
31.12.2010
31.12.2009
27.422.839
17.341.082
10.081.757
15.211.018
1.681.263
13.529.755
38.503.580
11.666.859
11.224.847
442.012
26.836.721
1.801.581
25.035.140
412
1.926
49.759
81.189.534
40.832.341
34.367.205
6.465.136
4.796.827
4.459.413
337.414
20.417.350
7.305.168
7.136.718
168.450
13.112.182
9.117.751
3.994.431
211.166
124
66.257.808
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
31.12.2010
31.12.2009
3.462.624
1.022
13.219.702
3.398.724
1.448.352
10.973.708
-
1.172.387
1.098.816
719.099
9.931.213
6.473
-
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA SERVIZI
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
31.12.2010
31.12.2009
-
-
-
-
150.979.916
34.865.831
116.114.085
149.496.393
83.014.651
8.007.392
330.360
330.360
322.922
128.232.807
266
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 133
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
1
2
3
4
-
Sezione 5 Sezione 6 Sezione 7 Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 -
Sezione 16 Sezione 17 Sezione 18 Sezione 19 -
Sezione 20 Sezione 21 -
Gli interessi - Voci 10 e 20
Le commissioni - Voci 40 e 50
Dividendi e proventi simili - Voce 70
Il risultato netto dell’attività
di negoziazione - Voce 80
Il risultato netto dell’attività
di copertura - Voce 90
Utili (Perdite) da cessione/riacquisto
- Voce 100
Il risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Le rettifiche/riprese di valore nette
per deterioramento - Voce 130
Le spese amministrative - Voce 150
Accantonamenti netti ai fondi
per rischi ed oneri - Voce 160
Rettifiche/riprese di valore nette
su attività materiali - Voce 170
Rettifiche/riprese di valore nette
su attività immateriali - Voce 180
Gli altri oneri e proventi di gestione
- Voce 190
Utili (Perdite) delle partecipazioni
- Voce 210
Risultato netto della valutazione al fair value
delle attività materiali e immateriali
- Voce 220
Rettifiche di valore dell’avviamento
- Voce 230
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
- Voce 240
Le imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente - Voce 260
Utile (Perdita) dei gruppi di attività
in via di dismissione al netto delle imposte
- Voce 280
Altre informazioni
Utile per azione
136
137
138
140
140
141
141
142
143
145
145
145
146
146
146
146
147
147
148
148
148
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 135
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (importi in migliaia di €)
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/FORME TECNICHE
TITOLI DI DEBITO
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
94.652
349.334
67.617
168.979
181.832
556
x
x
862.970
TOTALE
ESERCIZIO 2009
TOTALE
94.652
349.334
67.617
645.701
7.855.900
651
973.313
25.260
10.012.428
196.014
168.334
158.814
4.928.772
911.800
883
651.658
26.100
7.042.375
FINANZIAMENTI ALTRE OPERAZIONI
476.722
7.674.068
95
x
x
8.150.885
973.313
25.260
998.573
Gli interessi maturati nell’esercizio su posizioni classificate al 31.12.2010 come “deteriorate” ammontano a 409.454 mila euro.
1.2 - 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
VOCI/VALORI
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo (A-B)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
3.014.113
(2.040.800)
973.313
2.729.418
(2.077.760)
651.658
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
53.483
90.137
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
INTERESSI ATTIVI SU:
a) attività in valuta
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/FORME TECNICHE
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale
DEBITI
TITOLI
ALTRE OPERAZIONI
TOTALE
ESERCIZIO 2009
TOTALE
(16.529)
(545.822)
(1.093.447)
X
(1.125)
X
X
(1.656.923)
X
X
X
(3.205.515)
(912)
X
X
(3.206.427)
(37.030)
(69.304)
(106.334)
(16.529)
(545.822)
(1.093.447)
(3.205.515)
(37.942)
(1.125)
(69.304)
(4.969.684)
(86.070)
(3.314.797)
(175.784)
(3.950.750)
(60.129)
(42.017)
(7.629.547)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(282.308)
(796.695)
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
INTERESSI PASSIVI SU:
a) passività in valuta
136 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
TIPOLOGIE SERVIZI/VALORI
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e tramissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
239.122
1.321.150
371
99.037
22.899
8
439.570
119.437
20.223
20.223
619.605
113.634
113.634
493.606
12.365
619.960
32.878
1.192.147
333.012
3.738.269
51.418
5.577
3.257
209
45
2
2.064
10
10
1.660
394
41.725
6.277
458
15.014
120.469
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
1.058.425
438.820
619.605
750
750
1.059.175
2.066
2
2.064
2.066
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
CANALI/VALORI
a) presso propri sportelli
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
b) offerta fuori sede
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri canali distributivi
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
Totale
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 137
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
2.3 Commissioni passive: composizione
TIPOLOGIE SERVIZI/VALORI
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1. proprie
3.2. delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(33.750)
(95.279)
(66.326)
(4.669)
(2.525)
(41.103)
(364)
(17.665)
(111.813)
(118.204)
(425.372)
(7.827)
(35.833)
(20.477)
(451)
(1.792)
(18.234)
(4.764)
(5.688)
(74.589)
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/PROVENTI
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valute al fair value
D. Partecipazioni
Totale
Totale dividendi e proventi di quote da OICR
138 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
ESERCIZIO 2009
DIVIDENDI
PROVENTI
DA QUOTE DI O.I.C.R.
DIVIDENDI
PROVENTI
DA QUOTE DI O.I.C.R.
32.813
24
2.752.019
2.784.856
1.010
X
1.010
35
40.234
162
1.282.855
1.323.286
950
X
950
2.785.866
1.324.236
Si fornisce di seguito la composizione dei dividendi su partecipazioni incassati negli esercizi 2009 e 2010.
Composizione dividendi su Partecipazioni
UniCredit Bank AG
UniCredit Real Estate Società consortile per azioni
Pioneer Global Asset Management S.p.A.
UniCredit Bank Ireland P.l.c.
Bank Pekao S.A.
FinecoBank S.p.A.
UniCredit Credit Management Bank S.p.A.
Creditras Vita S.p.A.
UniCredit Factoring S.p.A.
Aviva S.p.A.
Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A.
Banca Agricola Commerciale della R.S.M. S.p.A.
Creditras Assicurazioni S.p.A.
UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.
UniCredit (Suisse) Bank SA
Cordusio Società Fiduciaria per Azioni
BDR Roma Prima Ireland Ltd
I-Faber Società per Azioni
SOFIPA Società di Gestione del Risparmio (SGR) S.p.A.
Localmind S.p.A.
Sviluppo Globale GEIE
UniCredit Bulbank A.D.
UniCredit Corporate Banking S.p.A.
UniCredit Private Banking S.p.A.
Banco di Sicilia S.p.A.
UniCredit Banca di Roma S.p.A.
UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A.
SIA-SSB S.p.A.
UniCredit Bancassurance Management & Administration Società consortile a responsabilità limitata
Sofigere Société par Actions Simplifiée
Società Gestione per il Realizzo S.p.A. (in liquidazione)
Totale
2010
2009
1.632.955
512.050
189.909
120.000
110.806
39.408
39.282
27.000
22.637
16.152
12.670
11.899
6.600
2.890
2.549
2.500
1.334
1.108
216
25
25
4
2.752.019
292.600
320.824
72.753
27.591
24.000
3.900
7.225
1.267
886
60
317.000
83.538
65.772
33.192
30.000
1.444
650
146
7
1.282.855
Rispetto allo scorso esercizio, le società fuse in UniCredit nell’ambito dell’operazione One4C non hanno distribuito dividendo.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 139
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
ESERCIZIO 2010
OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- su titoli di debito e tassi di interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
PLUSVALENZE
UTILI
DA NEGOZIAZIONE
MINUSVALENZE
PERDITE
DA NEGOZIAZIONE
RISULTATO NETTO
126
126
751
751
X
576.715
576.247
511.795
38.671
X
25.781
468
577.592
13.034
12.959
64
11
X
1.662.824
1.662.797
1.498.220
154.210
X
10.367
27
1.675.858
(10.718)
(10.718)
X
(792.636)
(792.168)
(584.124)
(206.419)
X
(1.625)
(468)
(803.354)
(57.010)
(57.008)
(2)
(14)
(14)
X
(1.685.354)
(1.685.354)
(1.521.852)
(153.485)
X
(10.017)
(1.742.378)
(54.568)
(54.641)
62
11
737
737
303.536
(521.843)
(521.870)
(95.961)
(167.023)
(283.392)
24.506
27
(272.138)
Il risultato negativo è prevalentemente originato dall’operatività in strumenti derivati ed in particolare dagli effetti di alcune operazioni strategiche poste
in essere, tra cui (i) l’acquisto di un’opzione su azioni UniCredit che contribuisce per -88 milioni, (ii) un contratto stipulato con Bank Austria a seguito
degli impegni assunti da UniCredit SpA in occasione del processo di “squeeze-out” di CAIB per -77 milioni. A questi effetti si somma l’impatto della
gestione del rischio tasso delle operazioni di cartolarizzazione (-82 milioni) precedentemente gestito dalla controllata UniCredit Family Financing.
Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell’attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell’attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell’attività di copertura (A-B)
140 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
77.270
197.679
394.251
296
669.496
1.430.735
346.858
952.395
2.729.988
(392.440)
(100.449)
(175.929)
(668.818)
678
(1.327.375)
(11.626)
(1.390.987)
(2.729.988)
-
Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di OICR
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
ESERCIZIO 2009
UTILI
PERDITE
RISULTATO NETTO
UTILI
PERDITE
RISULTATO NETTO
16
112.292
76.677
25.826
18.873
31.978
188.985
(14)
(10.230)
(6.358)
(1.518)
(4.840)
(16.602)
2
102.062
70.319
24.308
18.873
27.138
172.383
28.869
24.539
83.282
5.648
67.963
9.671
113
136.803
(26.957)
(20.534)
(9.440)
(1.146)
(8.294)
(138)
(57.069)
1.912
4.005
73.842
4.502
67.963
1.377
(25)
79.734
86.718
86.718
(13.755)
(13.755)
72.963
72.963
25.085
25.085
(48.385)
(48.385)
(23.300)
(23.300)
Totale attività/passività finanziarie
245.346
56.434
Gli utili realizzati nell’esercizio derivano essenzialmente da (i) contabilizzazione per 98 milioni di una penale a favore della banca derivante dalla
chiusura anticipata di due finanziamenti a tasso fisso a suo tempo concessi alla controllata Aspra Finance, (ii) cessione del BTP 1 novembre 2023
classificato Available for Sale per 21 milioni, (iii) cessione della partecipazione Available for Sale in Atlantia per 18 milioni, dalla cessione quote in quote
di OICR per 27 milioni, (iv) ricavi derivanti dal riacquisto di proprie emissioni per 72 milioni, di cui 54 milioni connessi al riacquisto di titoli ABS.
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
ESERCIZIO 2010
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
PLUSVALENZE
10.799
1
2.109
8.365
324
681
681
X
11.480
UTILI
DA REALIZZO
10
10
X
10
MINUSVALENZE
PERDITE
DA REALIZZO
RISULTATO NETTO
(6.240)
(32)
(6.208)
X
(6.240)
(215)
(215)
X
(215)
4.354
(246)
2.109
2.167
324
681
681
5.035
Il risultato netto positivo di 5 milioni deriva da plusvalenze nette su investimenti strategici in fondi comuni di investimento (2 milioni) e dalla valutazione
della partecipazione in Astrim (2 milioni).
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 141
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
RIPRESE DI VALORE
SPECIFICHE
SPECIFICHE
OPERAZIONI / COMPONENTI
REDDITUALI
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
- Titoli di debito
C. Totale
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
(943.372)
(943.372)
(943.372)
(267)
(267)
(3.472.190)
(3.472.179)
(11)
(3.472.457)
(17.500)
(17.500)
(837.305)
(837.305)
(854.805)
DI PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
151.491
151.491
151.491
3.596
3.596
763.317
763.317
766.913
DA
INTERESSI
ALTRE
TOTALE
ESERCIZIO
2009
TOTALE
-
-
-
665.653
665.258
395
665.653
(14.171)
(14.171)
(3.672.406)
(3.672.790)
384
(3.686.577)
(2.448)
(2.448)
(34.832)
(32.612)
(2.220)
(37.280)
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
RIPRESE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI / COMPONENTI REDDITUALI
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DA INTERESSI
ALTRE
TOTALE
ESERCIZIO 2009
TOTALE
-
(42.122)
(29.501)
(71.623)
X
X
-
X
-
(42.122)
(29.501)
(71.623)
(109.679)
(46.518)
(156.197)
A. Titoli di debito
B. Titoli di capitale
C. Quote O.I.C.R.
D. Finanziamenti a banche
E. Finanziamenti a clientela
F. Totale
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
RIPRESE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI / COMPONENTI
REDDITUALI
A. Garanzie rilasciate
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
-
(10.968)
(10.968)
(91.638)
(91.638)
DA
INTERESSI
-
DI PORTAFOGLIO
ALTRE
DA
INTERESSI
ALTRE
TOTALE
ESERCIZIO
2009
TOTALE
8.552
4.100
12.652
-
12.644
12.644
(81.410)
4.100
(77.310)
(50.148)
(50.148)
Nelle tavole 8.1, 8.2 e 8.4 le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla
maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
142 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
TIPOLOGIA DI SPESE/VALORI
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quescienza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(3.768.651)
(2.366.247)
(626.793)
(212.476)
(61.991)
(53.845)
(797)
(53.048)
(109.009)
(99.846)
(9.163)
3.129
(341.419)
(19.500)
(15.017)
48.923
(60.517)
(3.814.762)
(561.320)
(313.208)
(59.209)
(33.248)
(4.359)
(44.730)
(1.001)
(43.729)
(10.481)
(10.481)
(37.876)
(58.209)
(17.069)
(6.859)
60.109
(42.113)
(567.252)
Le “spese amministrative per il personale” comprendono:
• oneri per incentivi all’esodo connessi agli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per il cliente” (ONE4C) per 159 milioni;
• oneri relativi ad operazioni di ristrutturazione con il gruppo Capitalia, per 22 milioni.
Nel conto economico riclassificato detti oneri sono inclusi nella voce “oneri di integrazione”.
La sottovoce “e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale” contiene oneri per past due service costs, connessi agli effetti degli
accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per il cliente” (ONE4C), per 5 milioni.
9.2 Numero medio dipendenti per categoria
NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI
a) Personale Dipendente
1) Dirigenti
2) Quadri direttivi
3) Restante personale
b) Altro personale
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
43.936
1.267
21.826
20.843
1.146
45.082
3.752
469
2.045
1.238
644
4.396
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(1.981)
(40.656)
1.783
(10.532)
(1.662)
(53.048)
(1.744)
(44.754)
1.855
914
(43.729)
9.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Rendimento atteso delle attività a servizio del piano
Utili e perdite attuariali
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Utili e perdite da riduzioni o estinzioni
Totale
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 143
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
9.5 Altre spese amministrative: composizione
VOCI
1) Imposte indirette e tasse
2) Costi e spese diversi
Spese pubblicità, marketing e comunicazione
- spese di pubblicità - comunicazione su mass media
- spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing
- spese di pubblicità - promozionali
- spese di pubblicità - ricerche di mercato
- spese di pubblicità - sponsorizzazioni
- spese di rappresentanza
- convention e comunicazione interna
Spese relative al rischio creditizio
- spese legali per recupero crediti
- informazioni commerciali e visure
- service per recupero crediti
Spese indirette relative al personale
- service area personale
- formazione e selezione del personale
- spese di viaggio e noleggio automezzi
- fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale
- spese per promotori finanziari
Spese relative all’Information Communication Technology
- noleggio macchine e software ICT
- forniture oggetti vari per Ufficio ICT
- stampati e cancelleria ICT
- spese telefoniche, swift e trasmissione dati
- service ICT
- infoprovider finanziari
- manutenzione e riparazione apparecchiature ICT
Consulenze e servizi professionali
- consulenze tecniche
- altri servizi professionali
- consulenze strategico/direzionali
- spese legali e notarili (escluso recupero crediti)
Spese relative agli immobili
- sorveglianza locali
- service area immobiliare
- pulizia locali
- manutenzione mobili, macchine, impianti
- manutenzione locali
- fitti passivi per locazione immobili
- utenze
Altre spese di funzionamento
- assicurazioni
- noleggi macchine da ufficio
- spese postali
- stampati e cancelleria
- service amministrativi
- service logistici
- service di sportello bancario (attività cross tra le banche del Gruppo)
- trasporto valori e documenti
- forniture oggetti vari per ufficio
- beneficenza
- diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela
- altre spese
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(321.709)
(2.719.612)
(140.812)
(19.213)
(12.962)
(2.312)
(10.153)
(75.863)
(14.744)
(5.565)
(175.639)
(61.916)
(26.582)
(87.141)
(153.739)
(16.665)
(29.283)
(76.309)
(31.439)
(43)
(750.412)
(1.561)
(2.791)
(885)
(11.174)
(703.308)
(17.233)
(13.460)
(184.118)
(74.070)
(8.773)
(30.445)
(70.830)
(737.984)
(30.448)
(41.595)
(3.751)
(37.559)
(7.462)
(506.814)
(110.355)
(576.908)
(29.189)
(1.670)
(54.498)
(6.908)
(367.669)
(20.362)
(27.202)
(8.512)
(8.909)
(12.949)
(39.040)
(3.041.321)
(6.100)
(531.889)
(61.226)
(4.407)
(1.751)
(385)
(3.376)
(41.349)
(8.473)
(1.485)
(38.626)
(14.591)
(166)
(23.869)
(57.091)
(1.657)
(9.080)
(31.501)
(14.853)
(114.698)
(839)
(60)
(194)
(5.793)
(101.433)
(6.193)
(186)
(105.806)
(36.872)
(5.238)
(28.752)
(34.944)
(63.654)
(2.081)
(3.546)
(2.160)
(1.964)
(700)
(48.543)
(4.660)
(90.788)
(15.946)
(433)
(1.618)
(641)
(50.714)
(3.654)
(921)
(1.210)
(3.082)
(6.745)
(5.824)
(537.989)
L’operazione One4C ha comportato complessivamente 14 milioni di oneri di integrazione contabilizzati tra le “altre spese amministrative”.
144 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/COMPONENTI
ESERCIZIO 2009
ACCANTONAMENTI
RIATTRIBUZIONI
DI ECCEDENZE
TOTALE
TOTALE
(238.057)
(175.334)
(413.391)
89.932
86.848
176.780
(148.125)
(88.486)
(236.611)
(26.110)
(80.218)
(106.328)
1. Altri fondi
1.1 controversie legali
1.2 oneri per il personale
1.3 altri
Totale
Gli accantonamenti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente a fronte di oneri connessi alla cessione di crediti ad Aspra (40 milioni) e di vertenze
fiscali (44 milioni).
Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
ESERCIZIO 2010
ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
AMMORTAMENTO (A)
(75.427)
(75.427)
(75.427)
RETTIFICHE
DI VALORE PER
DETERIORAMENTO (B)
RIPRESE
DI VALORE (C)
RISULTATO
NETTO (A+B-C)
(2.615)
(2.615)
(2.615)
-
(78.042)
(78.042)
(78.042)
Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
ESERCIZIO 2010
ATTIVITÀ/COMPONENTE REDDITUALE
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- generate internamente dall’azienda
- altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
AMMORTAMENTO (A)
RETTIFICHE
DI VALORE PER
DETERIORAMENTO (B)
RIPRESE
DI VALORE (C)
RISULTATO
NETTO (A+B-C)
(4.292)
(4.292)
(4.292)
-
-
(4.292)
(4.292)
(4.292)
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 145
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (su attività non scindibili)
Oneri connessi al riversamento al “Fondo depositi dormienti” (L. 266/2005 - D.P.R. 116/2007 e successive modifiche)
Altre
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(75.392)
(136)
(82.580)
(158.108)
(4.728)
(6.397)
(29.195)
(40.320)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
374.843
7.122
75.914
457.879
73.411
152.004
19.044
244.459
La sottovoce “altre” include 17 milioni imputabili a perdite operative delle filiali e 11 milioni derivanti da reclami.
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Recupero di spese
Ricavi di servizi amministrativi
Altri Proventi
Totale
La sottovoce “altri proventi” include 40 milioni derivanti dal recupero spese legali da Trevi iscritte nella voce “altre spese amministrative”.
Sezione 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
COMPONENTE REDDITUALE/VALORI
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
26.690
26.690
(27.687)
(27.317)
(370)
(997)
3.250
3.250
(125.814)
(125.814)
(122.564)
Gli utili da cessione includono la vendita della partecipata Unisuisse per 11 milioni (partecipazione detenuta), mentre le rettifiche di valore per
deterioramento includono la svalutazione del Warrant Mediobanca per 20 milioni.
Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali - Voce 220
Non ci sono dati da segnalare.
Sezione 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230
Non ci sono dati da segnalare.
146 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
COMPONENTE REDDITUALE/VALORI
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(997)
39
(1.036)
(997)
(40)
(40)
66
78
(12)
26
Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
18.1 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
COMPONENTE/VALORE
1. Imposte correnti (+/-)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell’esercizio
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(96.671)
11.067
442.467
18.813
375.676
459.772
137.554
(658.176)
513.755
452.905
Le imposte sul reddito dell’esercizio presentano un valore positivo di 376 milioni in diminuzione di 76 milioni rispetto al 2009. Come conseguenza
dell’operazione One4C, la Banca dall’esercizio 2010 ha iniziato a generare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva nel tempo.
Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP l’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29
novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 360 milioni.
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE (voce 250)
Tasso teorico applicabile
Imposte teoriche
1. Aliquote fiscali differenti
2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti
4. IRAP
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota
a) effetto sulle imposte correnti
- perdite portate a nuovo
- altri effetti di anni precedenti
b) effetto sulle imposte differite
- cambiamenti del tax rate
- imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-)
- aggiustamenti delle imposte differite calcolate
6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita
- svalutazione di attività per imposte anticipate
- iscrizione di attività per imposte anticipate
- mancata iscrizione di attività per imposte anticipate
- mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44
- altro
7. Ammortamento dell’avviamento
8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere
9. Imposte sostitutive
10. Altre differenze
Imposte sul reddito registrate in conto economico
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
407.667
27,5%
(112.108)
765.089
(209.251)
(234.177)
8.142
46.380
46.380
(38.238)
(38.238)
173.535
(186.000)
359.535
-
(401.904)
27,5%
110.524
481.335
(143.393)
(710)
(710)
(710)
12.401
(7.252)
452.905
(15.554)
375.676
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 147
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte C - Informazioni sul Conto Economico (SEGUE)
Sezione 19 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
- Voce 280
Non ci sono dati da segnalare.
Sezione 20 - Altre informazioni
Non ci sono altre informazioni da segnalare.
Sezione 21 - Utile per azione
Utile per azione
Utile netto (migliaia di euro) (1)
Numero medio delle azioni in circolazione (2)
Numero medio azioni potenzialmente diluite
Numero medio azioni diluite
Utile per azione (€)
Utile per azione diluito (€)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
626.999
18.134.197.143
6.524.615
18.140.721.758
0,035
0,035
(80.077)
15.810.771.546
8.579.747
15.819.351.293
-0,005
-0,005
(1) L’utile netto dell’esercizio 2010 pari a 783.343 si riduce di 156.344 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione
Cashes. Alla stessa maniera l’utile netto del 2009 si è ridotto per quanto pagato allo stesso titolo nel corso del 2009.
(2) Al netto del numero medio delle azioni proprie e delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto, ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442
cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Per permettere raffronti omogenei, il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti
dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
148 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 149
Parte D - Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
152
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 151
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte D - Redditività complessiva (importi in migliaia di €)
Prospetto analitico della redditività complessiva
VOCI
10. Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali
120. Redditività complessiva (Voce 10+110)
152 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
IMPORTO LORDO
IMPOSTA SUL REDDITO
IMPORTO NETTO
X
X
783.343
(478.600)
(462.151)
(22.329)
25.308
(47.637)
5.880
101.981
101.981
-
159.771
161.124
5.670
(7.430)
13.100
(7.023)
(27.485)
(27.485)
-
(318.829)
(301.027)
(16.659)
17.878
(34.537)
(1.143)
74.496
74.496
-
(376.619)
132.286
(244.333)
539.010
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 153
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
1 - Rischi di credito
2 - Rischi di mercato
3 - Rischi di liquidità
4 - Rischi operativi
157
200
215
219
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 155
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (importi in migliaia di €)
Il Risk Management in UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del
ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management (Group CRO), cui sono attribuiti i compiti di:
• ottimizzare la qualità dell’attivo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree di business;
• determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio, valutare inoltre l’adeguatezza patrimoniale e la loro conseguente estensione
a livello di Aree di business, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro;
• definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti
la gestione dei rischi, e, in cooperazione con Group Organization, i relativi processi e la loro implementazione;
• porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster”
rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti;
• definire e fornire alle Aree di business i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei predetti rischi e
garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo;
• supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business;
• porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie derivante
dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle singole tipologie di
rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile;
• recepire e sviluppare la cultura della prevenzione del rischio definita e diffusa a livello di Gruppo.
Durante la maggior parte del 2010, le performance operative delle imprese hanno messo in atto un rimbalzo impressionante. Tuttavia, lo stimolo
monetario creato dalle banche centrali, il cosiddetto allentamento quantitativo, non ha avuto gli stessi effetti in tutti i paesi. In particolare, i Paesi
europei con un indebitamento eccessivo, come l’Italia, sono ancora oggetto di forti pressioni affinché adottino determinate misure correttive e una
disciplina fiscale che, in ultima analisi, potrebbero rallentare la ripresa economica. La qualità del credito delle imprese più grandi, in particolare
quelle operanti all’interno dei settori ciclici, ha beneficiato della crescita della domanda internazionale. Anche se il trend è nettamente positivo, esso
ha influenzato solo parzialmente il valore del costo del rischio dato che quest’ultimo tipicamente riflette con un certo ritardo l’effetto degli indicatori
economici.
Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità, non solo a livello di
singola Legal Entità (UniCredit S.p.A.), ma anche a livello di Gruppo.
Pertanto, la funzione Risk Management ha implementato, nel corso del 2009, un nuovo modello di governance dei rischi, enfatizzando tale principio
guida al fine di:
• rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di
responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione;
• aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente
transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso
tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di
Tesoreria, Asset Management).
In conformità al ridisegno dell’architettura del Risk Management, si è provveduto ad una revisione della struttura, del ruolo e dei regolamenti dei
Comitati di Gruppo responsabili in materia di rischi che ha ovviamente impattato soprattutto UniCredit S.p.A..
In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea II”), nel corso del 2009 è stato sviluppato uno specifico processo
di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale partendo dagli approcci già in essere. Esso prevede un framework generale ed un insieme di linee guida
specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo, in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al rischio e
misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi. Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare
processi quali la pianificazione del capitale e dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio di UniCredit S.p.A. è rappresentato dal capitale interno,
calcolato dall’aggregazione dei rischi, pari alla somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che
considera il rischio di modello e la variabilità del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro
sia in ottica gestionale grazie alla capacità di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available
Financial Resources, AFR) ed il Capitale Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata
sul coinvolgimento dell’Alta Direzione, tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la
revisione del processo nella sua globalità.
Nel 4° trimestre del 2010 è stata realizzata una revisione della parametrizzazione del modello di portafoglio crediti con nuovi cluster che descrivono
l’aggiornamento degli attuali macro-modelli, il nuovo trattamento del rischio sovrano e che tengono pienamente conto delle operazioni di
cartolarizzazione, sia quelle direttamente originate dalla Banca che quelle presenti nei portafogli investimenti. Inoltre, è stata effettuata una revisione del
quadro di correlazione globale che ha tenuto in considerazione gli eventi che seguirono la crisi finanziaria e che è stata combinata con una descrizione
più granulare di dipendenza dei Paesi dalle variabili macroeconomiche e con una selezione più efficiente dei fattori macro. Una nuova architettura IT
per il Credit VaR è in produzione, facendo leva sulla piattaforma di Gruppo per il rischio di credito.
156 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al
rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2011.
Nel 2010 è stata approvata la policy “country risk cross-border credit business”. La policy ha l’obiettivo di creare un quadro efficace e completo per
la valutazione del rischio, la valutazione e gestione delle attività di credito che implicano un rischio Paese con focus sul controllo del rischio Paese
embedded nell’attività cross-borders. In particolare, si concentra sui seguenti argomenti:
• definizione del rischio Paese, delle sue componenti principali (rischio Sovrano, rischio di Trasferimento e Convertibilità) e delle sue caratteristiche
(rischio nazionale vs rischio cross-border, rischio in moneta locale vs rischio in divisa estera);
• principali strumenti messi in atto per gestire, indirizzare e controllare il rischio Paese con un focus sui limiti del rischio cross-border;
• principali regole per la valutazione del rischio Paese e l’assegnazione dei rating;
• struttura del Cross-Border Country Limit, i contenuti principali per la proposta e l’approvazione dell’Organo competente;
• gestione dei Cross-Border Country Limits inclusi l’approvazione (struttura dei plafond); le regole di riallocazione verso: i) categorie sub plafond, ii)
membri del Gruppo economico; regolamentazione degli eccessi/scoperti e delle transazioni individuali all’interno di limiti esistenti già approvati;
• principali regole per il rinnovo, con la possibilità di attuare una forma semplificata di rinnovo in casi limitati;
• principali regole per il corretto monitoraggio e la reportistica del rischio Paese così da individuare e correggere prontamente i sintomi di possibile
deterioration della qualità del credito del Paese documentando questi cambiamenti aggiornando il rating del Paese stesso.
La completa implementazione della policy è in corso o pianificata nel corso del 2011.
Sezione 1- Rischi di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
All’interno del ridisegno del modello di gestione del rischio di UniCredit S.p.A., un ulteriore passo avanti è stato compiuto con l’introduzione del “Global
Credit Portfolio Management (GPM)”. Facendo leva sulle competenze di questi gestori del portafoglio crediti, essi esercitano un ruolo guida nell’importante
processo strategico di definizione e implementazione di industry credit risk strategies, che comprende lo sviluppo di portafogli di crediti in linea con i target
strategici di business e le ambizioni di rischio. Inoltre, GPM è responsabile per il monitoraggio frequente e regolare del portafoglio di credito al fine di garantire
un approccio lungimirante agli sviluppi del settore, fornendo un’identificazione precoce dei problemi del settore e dei potenziali clienti e sostenendo le
opportunità di guadagno per massimizzare il ritorno del rischio. In aggiunta, dal punto di vista di ogni singola transazione, l’impatto di ogni nuova operazione
sul portafoglio crediti è accuratamente valutata e considerata nel processo decisionale. Di conseguenza, è stata raggiunta una gestione propositiva e una
definizione attiva del portafoglio crediti, in stretta collaborazione con l’attività di origination dei prestiti.
Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore, di definire un’efficace
e coerente propensione al rischio, minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, UniCredit S.p.A. ha ridisegnato in
maniera globale l’approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il
“GAM”, “Global Account Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una propensione al rischio di
credito complessiva a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici
punti di riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per
la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio del profilo di rischio della stessa.
UniCredit S.p.A. continua ad investire in maniera decisa nell’estensione dei principi di Basilea II all’intero perimetro. A metà 2010 il Gruppo ha implementato
con successo i sistemi di rating IRB per le società multinazionali e per le banche. Lo scopo principale delle revisioni era quello di superare quelle debolezze
precedentemente identificate nei modelli di rating.
Con riferimento alle misure funzionali per la conformità con i requisiti di Basilea II, è stata portata avanti una valutazione delle attività relative al controllo di
ammissibilità dei credit risk mitigants mediante l’adattamento dei processi e delle policies. In particolare, anche per UniCredit S.p.A., sono stati implementati i
processi specifici per rispondere ai requisiti normativi per le garanzie consortili.
Secondo le istruzioni delle Autorità di Supervisione, le attività di Credit Risk stress testing sono state effettuate sulla base di uno scenario di stress comune
a livello internazionale. In particolare, gli stress tests sono stati simulati tenendo conto delle richieste di Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinati con la
Committee of European Banking Supervisors - CEBS). Gli impatti della simulazione sono stati valutati sia ad un livello di conto economico, considerando gli
effetti sulle provisions e sul periodo di conto economico, sia ad un livello di stato patrimoniale dove sono stati considerati gli effetti sui requisiti minimi di
capitale (Pillar I) e sul capitale economico.
Durante il primo trimestre del 2010, in conformità con il framework del secondo pilastro, è stato effettuato un aggiornamento sul rischio di concentrazione
per le singole operazione e per i limiti settoriali.
Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti “under
restructuring” o “a recupero” - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 157
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Con specifico riferimento alla SBA Retail ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di rafforzamento e di ottimizzazione
dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus particolare sulla rimodulazione
degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono
proseguite due iniziative “ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno
rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie.
Nel framework delle “General Group Credit Policy”, l’impianto normativo è stato integrato con disposizioni inerenti specifiche aree tematiche, tra cui le
operazioni di Project Finance e di Acquisition Leveraged Finance, le operazioni di Debt / Equity Swap nonché la gestione dei limiti per rischio di sottoscrizione
relativamente al portafoglio oggetto di sindacazione.
Per quanto concerne la credit risk mitigation, sono state emanate due specifiche policy riguardanti la gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, di
pronti contro termine e di prestito di titoli ed il processo di approvazione e le attività concernenti le operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito.
Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa ad ulteriori tipologie
rilevanti di rischio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
La struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per area di risk
origination” (es. “F & SME”, “CIB”, “PB”, Treasury, ecc.) tramite l’adozione di un approccio a matrice.
Con riferimento al rischio di credito tale modello a matrice prevede due differenti centri di responsabilità. Da un lato il “Credit Risks Portfolio Management”
department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo ed altresì incaricato
di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers” che costituiscono i centri di responsabilità per i
rischi di credito originati dalle relative aree di risk origination.
Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la struttura di “Risk Management” comprende:
• il “Risk Management Control” department, responsabile della:
- gestione delle attività in ambito “Basilea II” (inclusi la misurazione del capitale interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite
ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”));
- convalida interna dei sistemi per la misurazione dei rischi;
- assegnazione del rating ad alcune tipologie di Controparti rilevanti (Top Banking, Top Corporate), del presidio del processo di rating override;
• il “GRM Operating Office” department, cui compete, tra le altre cose, la produzione dei report sui rischi consolidati;
• lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività di
“restructuring” e di recupero dei crediti.
Al fine di garantire l’adeguato svolgimento delle attività di risk management precedentemente svolta dalle banche commerciali che sono state incorporate in
seguito al Progetto “ONE4C”, la struttura organizzativa è stata parzialmente rivista ampliando l’ambito di responsabilità di alcune funzioni ovvero costituendo
nuove strutture.
Con particolare riferimento allo svolgimento dell’attività creditizia sono state costituite:
• la struttura “Credit Operations Italy” - a diretto riporto del “Group CRO” ed organizzata per “filiere” creditizie (i.e. “F & SME”, “CIB”, “PB”) cui è stata
attribuita la responsabilità per:
- la gestione delle attività di erogazione del credito per la Clientela di UniCredit S.p.A., attraverso la valutazione del merito creditizio delle Controparti, la
delibera nell’ambito dei poteri deliberativi delegati, delle pratiche di affidamento, o l’inoltro della relative proposte agli Organi deliberativi competenti;
- il presidio delle fasi di post-delibera creditizia, assicurando l’adeguato monitoraggio andamentale delle posizioni in essere;
• la struttura “Individuals Credit Operations”, nell’ambito della funzione “F & SME SBA Risk” Transactional Risk Manager, cui è stata attribuita la responsabilità
per le medesime attività di competenza del “Credit Operations Italy” limitatamente ai prodotti creditizi di competenza della Business Unit “Household
Financing”.
Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo
decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, è stato costituito un apposito Comitato denominato “Italian Transactional Credit
Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, delle proposte creditizie sottoposte dalle Business Unit “CIB Italy
Network”, “PB Italy Network” e “F&SME Italy Network”.
2.2 Fattori che generano il rischio di credito
Nello svolgimento della propria attività creditizia UniCredit S.p.A. è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie
dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività tradizionale
di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.). Le principali cause
d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza
di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie del debitore, quali il
158 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
“rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e deposito, possono
esporre UniCredit S.p.A. ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da:
• sottoscrizione di contratti in “derivati”;
• compravendite di titoli, “futures”, valute o merci;
• detenzione di titoli di terzi.
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da UniCredit S.p.A., potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi
politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero
ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati
operativi, non solo della singola Entità, ma anche del Gruppo.
UniCredit S.p.A. controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi,
strutture e regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di
Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
Con particolare riferimento al perdurare dell’attuale situazione congiunturale, UniCredit S.p.A., pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha
accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle
procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree
aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne tempestivamente eventuali segnali di criticità.
Il rischio Paese
Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere
sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria
nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in
presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento
del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile,
fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni
sia commerciali sia finanziarie, assumibili nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni Finanziarie, clienti corporate,
small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” in valuta sia locale sia estera (dal punto di
vista del prenditore).
I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in UniCredit S.p.A., sia per quanto riguarda gli
aspetti metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei,
in particolare l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di
concentrazione.
I plafond per il rischio cross-border sono calcolati secondo un processo top-down/bottom-up che tiene in considerazione il rischio del Paese (rating), le
dimensioni dello stesso misurate secondo le quote negli scambi internazionali di merci e servizi così come le quote nei flussi internazionali di capitali,
la domanda di esportazione dei clienti delle banche e le opportunità di business.
2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
2.3.1 Attività di reporting e di monitoraggio
L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di UniCredit S.p.A., è quello
di analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio,
ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti.
La funzione CRO di UniCredit S.p.A. è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio e di singola controparte,
sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di Gruppo o da parte di controparti esterne quali Autorità di
Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere
tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di
credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio, ai diversi segmenti di clientela, alle
realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura.
Le attività di portfolio reporting sono portate avanti in stretta collaborazione con i DRO (Divisional Risk Officer) e i Credit Risk Portfolio Managers che,
all’interno del loro rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche attività di reporting.
Nel 2010 le attività di reporting sono state ulteriormente sviluppate grazie al graduale miglioramento nella qualità dei dati e dei processi.
L’attività di monitoraggio finalizzata ad individuare e reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte,
è stata ulteriormente rafforzata. La tempestività nel catturare i segnali di deterioramento delle esposizioni permette la gestione prima del default,
ovvero quando vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione di debito. Strutture dedicate, appartenenti alla funzione CRO
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 159
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
di UniCredit S.p.A., sono responsabili della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, con
l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di
deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive.
2.3.2 Governance e policies
In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Risk Management, le “General Group
Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad
indirizzare, disciplinare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi, i requisiti regolamentari e le
best practice di Gruppo. Tali disposizioni generali sono integrate da Special Policy dedicate che disciplinano specifiche tematiche, quali: area di
business, segmento di attività, tipologia di controparte / transazione, per citarne alcune.
Con riferimento al perimetro Italia, in concomitanza con l’attuazione del progetto di aggregazione denominato “One4C” è stata avviata un’attività di
revisione e organica integrazione della normativa creditizia in vigore nelle pre-esistenti banche coinvolte in tale progetto, al fine di dotare la nuova
realtà di un coerente ed aggiornato impianto normativo, nel rispetto delle linee guida e policy di Gruppo.
In particolare, si è proceduto alla stesura di un Testo Unico del Credito (“TUC”) al fine di inquadrare in un unico documento il corpo normativo
attinente l’esercizio dell’attività creditizia nelle differenti fasi, a copertura dell’intero ciclo di vita del credito: dal processo di concessione fino alla
gestione del portafoglio problematico; nonché gli argomenti ivi correlati, quali: gli adempimenti connessi al rispetto della normativa internazionale
di riferimento (Basilea II), le linee guida e le strategie creditizie della Banca. Infine, gli aspetti operativi rilevanti:Centrali dei Rischi, Visure Camerali
e Ipocastali, Bilanci.
2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione
Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da
un’inattesa variazione del merito di credito della controparte.
Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte,
beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado
di adempiere i relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default). In
senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da
un decremento del valore di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione).
Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di
tasso legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, UniCredit S.p.A. si focalizza solo sul rischio di default;
l’approccio riferito al mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro.
La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i
processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio,
comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di
assicurare il massimo livello di efficacia.
La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati
finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali,
comportamentali e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione
della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno.
Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni
disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente
monitorato. Tale punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili
rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”.
Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili,
delle informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti.
Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi;
vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono
progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente.
Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è
assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico
espresso dal modello.
160 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte
è valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo
economico.
Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a
livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva.
I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di
dodici mesi e su basi non attualizzate:
• Expected Loss (EL);
• Credit Value at Risk (Credit VaR);
• Expected Shortfall (ES).
Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle
probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di
tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD)
dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.
La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi
dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono
essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è
di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine.
Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con
un livello di confidenza α che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del
capitale a copertura delle perdite potenziali.
Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non
fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’
“Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono
significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio.
I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono
alla base delle misure di performance rettificate per il rischio.
Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per
l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing
sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc.
Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating,
in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality.
Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro.
2.3.4 Strategie creditizie
In linea con le disposizioni del Secondo Pilastro, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti rappresentano uno degli strumenti di gestione
avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le stesse hanno
l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area, considerando la vulnerabilità attesa
del portafoglio creditizio in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale.
L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice:
• definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea
con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore;
• assicurare supporto alle competenti funzioni / Divisioni di UniCredit S.p.A., qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate al raggiungimento di
una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business;
• fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione
strategica di Gruppo.
La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di
business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi
settoriale e di prodotto.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 161
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del
modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti
avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale,
vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio.
Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli
stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare
rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie.
Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un
gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità di UniCredit S.p.A. e del Gruppo o la
capacità di quest’ultimo di proseguire nello svolgimento della normale operatività.
Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare
una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari
macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari
(relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola linea di business, area /
settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico.
In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta
Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte
dell’Organo di Vigilanza.
2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), UniCredit S.p.A. è
fortemente impegnata a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai
differenti approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB).
A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della normativa
interna, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi.
Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse al fine di definire regole
e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con le best practice e in
conformità con i requisiti regolamentari previsti dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea 2).
Nel corso della seconda metà del 2010, nell’ambito del progetto One4C, è stata realizzata dalle Entità comprese nel perimetro una complessiva
revisione della normativa interna sul credito e sulle garanzie e i collateral, al fine di dotare la nuova banca di un framework di regole aggiornato e
coerente.
Le singole Entità hanno realizzato attività di assessment sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla compliance delle tecniche di mitigazione del
rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per verificare la presenza di una documentazione adeguata e
di linee guida e procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare in coerenza i
requisiti richiesti sulla gestione delle garanzie definiti nell’ambito delle linee guida di Gruppo.
In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali.
Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali.
Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi
dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità
di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione
debitoria.
Nella valutazione delle tecniche di CRM, UniCredit S.p.A. attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie
reali e personali, sia alla loro congruità. UniCredit S.p.A. deve porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di:
• assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto
dal corpus giuridico ad essi applicabile;
• condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le
parti coinvolte.
162 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Le principali tipologie di garanzie utilizzate a supporto del credito sono principalmente le immobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie
finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM).
Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti e polizze vita) sono meno comuni.
UniCredit S.p.A. si avvale di accordi di compensazione. In generale questi sono considerati ammissibili se giuridicamente efficaci e opponibili in tutte le
giurisdizioni pertinenti, anche in caso di insolvenza o fallimento della controparte. UniCredit S.p.A. può utilizzare gli accordi di compensazione solo se è
in grado in qualsiasi momento, di determinare la posizione netta di compensazione (attività e passività con la stessa controparte soggetta al netting), il
monitoraggio e il controllo dei debiti, crediti e il valore netto.
Le garanzie personali possono essere utilizzate come elementi complementari e accessori alla concessione di prestiti, per i quali l’elemento di
mitigazione del rischio è costituito dalla garanzia supplementare per il rimborso. Prima di acquisire una garanzia personale, il fornitore di protezione
(o del venditore di protezione in caso di credit default swap) deve essere valutato al fine di misurare la sua solvibilità e profilo di rischio. L’effetto di
copertura delle garanzie personali/derivati di credito ai fini della protezione del credito dipende essenzialmente dalla solvibilità del fornitore e l’importo
garantito deve essere ragionevolmente proporzionato alla capacità economica del fornitore di protezione.
UniCredit S.p.A. ha sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di
tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Inoltre, essa è tenuta a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali
e personali acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano
congrue rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione.
Il sistema di controllo delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è incluso nell’ambito processo di approvazione del credito e nel processo
di monitoraggio del rischio di credito. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzate e documentate in norme interne e procedure
operative. Le procedure di credito nelle aree di origination e di monitoraggio supportano ampiamente il processo di gestione delle garanzie per i
controlli di qualità dei dati e la valutazione delle garanzie e per fornire un appropriato collegamento delle garanzie alle categorie di stima della LGD e
ai fini CRM. Inoltre sono stati implementati processi per controllare tutte le informazioni utili per quanto riguarda l’identificazione e la valutazione delle
garanzie ed il corretto inserimento nei sistemi.
UniCredit S.p.A. ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di
tutte le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace.
I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la garanzia viene acquisita e ne dovrà essere
assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono
essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite
inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d.
“valore equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in
funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”.
In caso di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti
tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata
mediante l’applicazione del relativo scarto.
I modelli attualmente in uso, non solo in UniCredit S.p.A. ma in tutto il Gruppo, sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati.
L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla base del relativo “market
value” (il cosiddetto “mark- to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a fattori diversi (quali il
prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità).
Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da
parte di un perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per UniCredit S.p.A., sono in essere sistemi di
monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da
infoprovider esterni.
2.5 Attività finanziarie deteriorate
Per UniCredit S.p.A., l’attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali:
• tempestività di azione: basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile
deterioramento della qualità del credito permette di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del “default”;
• corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”;
• inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente;
• adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in
linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”;
• accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 163
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Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
La classificazione nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle Autorità
di Vigilanza.
Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in
UniCredit S.p.A. una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO.
In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo
possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il Valore Netto Attualizzato (NPV) degli importi recuperabili
ovvero, infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD).
Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a
società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer
per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati.
La metodologia si fonda sulla stima del Npv degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per
ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD
dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime.
Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le
previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”.
Ove l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, UniCredit S.p.A. può effettuare
accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli
accantonamenti forfetari sono basate su serie storiche di dati.
Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, UniCredit S.p.A. prevede più
livelli deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni
hanno in termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO che dell’Alta Direzione della Banca.
La capacità commerciale e la solidità di UniCredit S.p.A. in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei
propri prenditori. UniCredit S.p.A. si è dotata di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la
gestione del rischio di credito in linea con i principi e la best practice.
164 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A. 1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
Ai fini dell’informativa di natura quantitativa sulla qualità del credito, con il termine “esposizioni creditizie” si intendono esclusi i titoli di capitale e le
quote di O.I.C.R..
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
PORTAFOGLI / QUALITÀ
1. Attività finanziarie detenute per
la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
ALTRE
ATTIVITÀ
TOTALE
10.410
469
4.723.434
2.029
4.736.342
100.812
70.377
8.347.034
8.417.411
99.662
12.677
2.562.902
2.575.579
-
52.597
324.221
2.510.899
2.887.717
-
9.982.378
19.834.029
3.898.743
33.480.953
234.958.066
1.030
3.202.590
305.357.789
278.289.514
10.128.439
19.834.029
3.898.743
33.805.643
253.102.335
3.059
3.202.590
323.974.838
278.489.988
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
ATTIVITÀ DETERIORATE
PORTAFOGLI / QUALITÀ
1. Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
7. Attività finanziare in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
IN BONIS
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE
SPECIFICHE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
TOTALE
(ESPOSIZIONE
NETTA)
189.847
( 43.786 )
146.061
X
X
9.982.378
10.128.439
-
-
-
19.834.029
-
19.834.029
19.834.029
330.832
26.604.519
( 6.142 )
( 8.460.250 )
324.690
18.144.269
3.898.743
33.498.475
236.261.256
( 17.522 )
( 1.303.190 )
3.898.743
33.480.953
234.958.066
3.898.743
33.805.643
253.102.335
17.524
( 15.495 )
2.029
X
X
1.030
3.059
27.142.722
637.948
( 8.525.673 )
( 437.474 )
18.617.049
200.474
X
293.492.503
267.930.214
X
( 1.320.712 )
( 208.582 )
3.202.590
305.357.789
278.289.514
3.202.590
323.974.838
278.489.988
Come richiesto da Banca d’Italia con lettera del 22 febbraio 2011 al titolo “Bilancio e segnalazioni di vigilanza”, nella tabella sottostante è riportato il
dettaglio delle esposizioni oggetto di rinegoziazione, che prevedono la temporanea sospensione del pagamento delle rate (per quota capitale e/o per
quota interessi), nell’ambito di Accordi collettivi stipulati dall’Associazione Bancaria o in applicazione di previsioni legislative italiane.
Al 31 dicembre 2010 non vi sono posizioni della specie nei portafogli di attività finanziarie diversi dai crediti verso clientela.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 165
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ALTRE ATTIVITÀ
ALTRE ESPOSIZIONI
PORTAFOGLIO / QUALITÀ
ESPOSIZIONE
LORDA
5. Crediti verso clientela 226.282.597
- Esposizioni oggetto
di rinegoziazione
nell’ambito di accordi
collettivi
569.373
- Altre esposizioni
225.713.224
ESPOSIZIONI SCADUTE
DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI
ESPOSIZIONI SCADUTE FINO A 3 MESI
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE
SPECIFICHE
ESPOSIZIONE
NETTA
TOTALE
(ESPOSIZIONE
NETTA)
(1.069.658) 225.212.939
8.780.230
(161.651)
8.618.579
1.198.429
(71.881)
1.126.548
234.958.066
(9.324)
560.049
(1.060.334) 224.652.890
36.103
8.744.127
(796)
(160.855)
35.307
8.583.272
691
1.197.738
(15)
(71.866)
676
1.125.872
596.032
234.362.034
RETTIFICHE DI
PORTAFOGLIO
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale A+B
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
6.611
324.221
36.419.990
36.750.822
( 6.142 )
X
( 6.142 )
X
X
X
( 17.521 )
( 17.521 )
469
324.221
36.402.469
36.727.159
26.293
36.273.519
36.299.812
73.050.634
X
( 6.142 )
( 17.521 )
26.293
36.273.519
36.299.812
73.026.971
Le esposizioni per cassa verso banche comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile:
negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione.
Le esposizioni fuori bilancio comprendono le garanzie rilasciate, gli impegni e i derivati indipendentemente dalla categoria di classificazione di tali
operazioni.
Nel caso dei derivati di credito per i quali si è venduta protezione l’esposizione lorda corrisponde (i) alla somma di valore nozionale e di fair value
positivo per i total rate of return swaps, (ii) al fair value positivo per i credit spread swap e (iii) al valore nozionale per i credit default product e le credit
linked note.
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI / CATEGORIE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
- di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
166 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
28
8.440
5.889
2.551
1.857
1.857
6.611
-
3.712
3.712
3.712
3.712
-
-
324.221
324.221
324.221
-
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI / CATEGORIE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1. rettifiche di valore
B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3. altre variazioni in aumento
- di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1. riprese di valore da valutazione
C.2. riprese di valore da incasso
C.3. cancellazioni
C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5. altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
SOFFERENZE
INCAGLI
28
6.114
138
5.976
-
3.596
129
3.467
3.596
3.596
-
6.142
-
-
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
-
-
-
-
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI / VALORI
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale A+B
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
8.807.196
12.274.649
2.723.276
2.816.921
260.709.780
287.331.822
( 4.081.733 )
( 3.927.615 )
( 160.374 )
( 306.022 )
X
( 8.475.744 )
X
X
X
X
( 1.303.190 )
( 1.303.190 )
4.725.463
8.347.034
2.562.902
2.510.899
259.406.590
277.552.888
1.266.322
54.023.948
55.290.270
342.622.092
( 66.462 )
X
( 66.462 )
( 8.542.206 )
X
( 632.591 )
( 632.591 )
( 1.935.781 )
1.199.860
53.391.357
54.591.217
332.144.105
Le esposizioni per cassa verso clientela comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile:
negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via di dismissione.
Le esposizioni fuori bilancio comprendono le garanzie rilasciate, gli impegni e i derivati indipendentemente dalla categoria di classificazione di tali
operazioni.
Nel caso dei derivati di credito per i quali si è venduta protezione l’esposizione lorda corrisponde (i) alla somma di valore nozionale e di fair value
positivo per i total rate of return swaps, (ii) al fair value positivo per i credit spread swap e (iii) al valore nozionale per i credit default product e le credit
linked note.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 167
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI / CATEGORIE
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
- di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
479.694
10.623.368
222.083
4.534.958
5.866.327
4.528.088
2.295.866
8.797
1.470.576
300.327
3.776
39.841
472.549
8.807.196
187.859
156.830
21.758.141
5.470.963
4.301.721
11.985.457
10.371.574
9.640.322
1.035.384
91.905
2.490.972
5.602
6.004.483
11.976
12.274.649
1.153.403
349
3.778.832
405.911
423.269
2.949.652
1.998.533
1.055.905
70.261
4.305
718.309
244.927
18.103
2.723.276
-
1.047
10.754.677
6.515.462
1.167.128
3.072.087
2.709.503
7.938.803
3.025.477
770.127
4.137.825
5.374
2.816.921
97.669
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI / CATEGORIE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1. rettifiche di valore
B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
- di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Variazioni in diminuzione
C.1. riprese di valore da valutazione
C.2. riprese di valore da incasso
C.3. cancellazioni
C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
378.882
5.689.243
2.144.273
1.265.689
2.279.281
2.153.918
1.986.392
419.408
71.770
1.470.576
9.335
15.303
4.081.733
53.367
57.168
5.835.752
1.991.256
361.169
3.483.327
3.142.474
1.965.305
108.330
210.903
91.905
1.429.799
124.368
3.927.615
268.177
349
222.147
79.283
48.961
93.903
81.361
62.122
8.608
17.954
4.305
26.231
5.024
160.374
-
1.047
812.568
210.999
130.747
470.822
296.341
507.593
8.390
43.457
341.201
114.545
306.022
15.258
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CLASSI DI RATING ESTERNI
ESPOSIZIONI
A. Esposizioni creditizie per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati Creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni ad erogare fondi
Totale
CLASSE 1
CLASSE 2
CLASSE 3
CLASSE 4
CLASSE 5
2.607.106
374.417
374.417
1.092.223
574.018
4.647.764
53.629.690
5.965.683
5.965.138
545
1.878.376
4.311.897
65.785.646
1.380.792
4.502
4.502
1.117.123
1.165.015
3.667.432
600.061
96.785
96.785
1.652.237
444.366
2.793.449
46.932
20.066
20.066
81.540
62.725
211.263
Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe 6.
168 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
SENZA
RATING
TOTALE
18.470.987 237.544.479
146.060
3.087.277
146.060
3.087.277
428.820 36.383.538
651.273 31.353.088
19.697.140 308.368.382
314.280.047
9.694.790
9.694.245
545
42.633.857
38.562.382
405.171.076
CLASSE 6
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di
rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e
Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione della Circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1°aggiornamento del 18.11.2009 per i rating esterni - che
prevede la ripartizione in 6 Classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor’s, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali
Agenzie, Moody’s e Fitch.
Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale.
L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3), ed in particolare le prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), includono la quasi totalità delle
esposizioni aventi rating esterno in quanto si riferiscono soprattutto ad esposizioni verso controparti bancarie.
Si segnala un significativo calo nella Classe 2 dovuto principalmente ad esposizioni infra-gruppo tra le banche oggetto di fusione ma non più in essere
al 31/12/2010.
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CLASSI DI RATING INTERNI
ESPOSIZIONI
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati Creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni ad erogare fondi
Totale
1
2
3
4
5
6
55.326.041
6.298.666
6.298.121
545
16.119.875
13.558.366
91.302.948
13.798.711
277
277
2.440.466
1.545.939
17.785.393
19.936.284
114.322
114.322
3.577.775
1.261.603
24.889.984
56.509.250
3.008
3.008
3.346.932
2.029.160
61.888.350
21.542.256
695.443
695.443
2.222.706
1.490.466
25.950.871
15.568.311
141.936
141.936
2.168.518
947.110
18.825.875
segue: A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CLASSI DI RATING INTERNI
7
8
9
10
ATTIVITÀ
DETERIORATE
SENZA RATING
TOTALE
9.750.470
83.046
83.046
2.672
1.026.310
10.862.498
11.535.840
214.100
214.100
1.132.933
1.004.879
13.887.752
13.818.247
203.788
203.788
1.002.766
961.244
15.986.045
9.692.607
68.447
68.447
204.560
467.316
10.432.930
18.470.987
146.060
146.060
428.820
651.273
19.697.140
68.331.043
1.725.697
1.725.697
9.985.834
13.618.716
93.661.290
314.280.047
9.694.790
9.694.245
545
42.633.857
38.562.382
405.171.076
ESPOSIZIONI
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati Creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni ad erogare fondi
Totale
CLASSI INTERNE
RANGE DI PD
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
0 <= PD <= 0,0004
0,0004 < PD <= 0,0010
0,0010 < PD <= 0,0022
0,0022 < PD <= 0,0049
0,0049 < PD <= 0,0089
0,0089 < PD <= 0,0133
0,0133 < PD <= 0,0198
0,0198 < PD <= 0,0360
0,0360 < PD <= 0,1192
0,1192 < PD
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” di controparti provviste di un rating interno.
Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di
credito. I modelli interni oggetto di validazione da parte delle Autorità di vigilanza, sono di tipo “group-wide” (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi).
Le diverse scale di rating dei modelli sono “mappate” ad un’unica “masterscale” di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla
Probabilità di Default sottostante (Probability of Default - PD).
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 169
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende la quasi totalità delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti
sprovviste di rating ammontano al 22%.
Si segnala che la non-assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli,
oppure i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione.
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GARANZIE PERSONALI (2)
VALORE ESPOSIZIONE NETTA
GARANZIE REALI (1)
CREDITI DI FIRMA
TITOLI
ALTRE GARANZIE REALI
CLN
GOVERNI E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI PUBBLICI
BANCHE
ALTRI SOGGETTI
GOVERNI E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI PUBBLICI
BANCHE
ALTRI SOGGETTI
TOTALE
(1) + (2)
ALTRI DERIVATI
IMMOBILI
1. Esposizioni credititizie
per cassa garantite
1.1 totalmente garantite
- di cui: deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui: deteriorate
2. Esposizioni creditizie
“fuori bilancio” garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui: deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui: deteriorate
DERIVATI SU CREDITI
1.255
-
-
-
1.255
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.255
-
5.792
55.087
-
-
-
5.792
6.596
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.792
6.596
-
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GARANZIE PERSONALI (2)
VALORE ESPOSIZIONE NETTA
GARANZIE REALI (1)
CREDITI DI FIRMA
GOVERNI E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI PUBBLICI
BANCHE
ALTRI SOGGETTI
GOVERNI E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI PUBBLICI
1.937.133
400.012
1.251.131
381.375
686.852
39.770
421.232
81.704
-
-
-
-
-
39.576
4.929
87
70
73.953
44
579
5
3.738.281
172.474
1.057.772
67.727
79.283
4.696
-
183.365
29.053
122.745
1.348
302.870
20.703
156.852
1.264
-
-
-
-
-
-
TOTALE
(1) + (2)
CLN
92.295.389
9.748.078
346.362
47.433
ALTRI SOGGETTI
ALTRE GARANZIE REALI
119.383.488
11.136.481
6.748.921
1.468.634
64.215 28.688.477
2.735 5.456.814
29.795 1.417.698
567.360
123.785.595
15.652.382
3.466.884
1.077.947
BANCHE
TITOLI
ALTRI DERIVATI
IMMOBILI
1. Esposizioni credititizie
per cassa garantite
1.1 totalmente garantite
- di cui: deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui: deteriorate
2. Esposizioni creditizie
“fuori bilancio” garantite:
2.1 totalmente garantite
- di cui: deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui: deteriorate
DERIVATI SU CREDITI
- 346.182
- 30.996
- 93.761
- 17.168
2.804.831
108.279
139.649
17.249
3.716.531
193.727
513.007
37.029
L’ammontare riportato nella colonna “Valore esposizione netta” delle tavole A.3.1 e A.3.2 coincide con l’esposizione netta.
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con
l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
170 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
GOVERNI
ESPOSIZIONI /
CONTROPARTI
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
ALTRI ENTI PUBBLICI
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
400
( 400 )
-
SOCIETÀ FINANZIARIE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
X
X
77.008
( 52.938 )
X
X
16.046
168.557
( 29.738 )
( 61.114 )
X
X
-
X
-
-
X
18.571
( 825 )
X
29
24.531.218
24.531.647
(7)
X
( 407 )
X
( 436 )
( 436 )
9.611
4.938.343
5.024.962
( 2.583 )
X
( 55.521 )
X
( 23.256 )
( 23.256 )
71.379
48.099.000
48.373.553
( 12.640 )
X
( 104.317 )
X
( 187.587 )
( 187.587 )
-
-
X
X
18.665
-
X
X
25.707
( 1.964 )
( 1.370 )
X
X
771.455
771.455
25.303.102
14.394.038
X
( 407 )
-
X
( 436 )
-
5.608
7.870.515
7.894.788
12.919.750
630.624
( 197 )
X
( 197 )
( 55.718 )
( 51.901 )
X
( 394 )
( 394 )
( 23.650 )
( 1.226 )
4.090
9.309.056
9.338.853
57.712.406
64.523.474
( 143 )
X
( 3.477 )
( 107.794 )
( 45.058 )
X
( 620.696 )
( 620.696 )
( 808.283 )
( 711.145 )
segue B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE
ESPOSIZIONI /
CONTROPARTI
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
IMPRESE NON FINANZIARIE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
-
-
-
-
461
461
( 795 )
X
( 795 )
-
-
1.011
69.368
70.379
70.840
164.393
( 89 )
X
( 89 )
( 884 )
-
ALTRI SOGGETTI
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
X
X
3.290.468 ( 2.891.399 )
5.482.173 ( 2.653.123 )
X
X
X
2.543.985
( 159.542 )
X
X
2.085.688
( 223.033 )
- 108.626.305
X
- 122.028.619 ( 5.927.097 )
X
( 700.121 )
( 700.121 )
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
57.045
613.890
( 20.565 )
( 32.328 )
X
X
X
436.097
( 9.324 )
( 115 ) 33.243.121
X
( 115 ) 34.350.153
( 62.217 )
( 115 ) 156.378.772 ( 5.989.314 )
( 49 )
7.713.204
( 322.853 )
X
( 9.225 )
( 9.225 )
( 709.346 )
( 27.373 )
RETTIFICHE
VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE
VALORI DI
PORTAFOGLIO
1.418.950 ( 1.160.595 )
2.618.895 ( 1.160.041 )
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
346
(7)
X
343.731
( 66.964 )
73.020.370
X
77.402.292 ( 2.387.607 )
X
( 391.626 )
( 391.626 )
1.100
6.072
( 110 )
( 213 )
X
X
30.575
( 159 )
2.127.843
X
2.165.590
( 482 )
79.567.882 ( 2.388.089 )
1.021.994
( 19.308 )
X
( 2.161 )
( 2.161 )
( 393.787 )
( 2.396 )
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 171
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio)
ITALIA
ESPOSIZIONI / AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI PAESI EUROPEI
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
AMERICA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RESTO DEL MONDO
ASIA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
4.713.959 ( 4.033.632 )
8.249.216 ( 3.853.240 )
9.989
86.780
( 39.623 )
( 57.320 )
513
645
( 3.998 )
( 293 )
2
133
( 4.082 )
( 385 )
1.000
10.260
( 398 )
( 16.377 )
2.455.104
( 131.106 )
66.833
( 28.534 )
-
-
-
-
40.965
( 734 )
2.276.712
( 278.036 )
214.001
( 23.146 )
3.183
( 613 )
16.926
( 4.174 )
77
( 54 )
248.776.140 ( 1.250.610 )
266.471.131 ( 9.546.624 )
8.860.409
9.238.012
( 36.458 )
( 185.081 )
1.159.070
1.163.411
( 12.938 )
( 17.842 )
224.611
241.672
( 2.309 )
( 10.950 )
386.362
438.664
( 875 )
( 18.438 )
58.145
664.225
( 17.639 )
( 33.911 )
56
-
54
-
-
( 5.000 )
-
-
-
445.244
( 9.692 )
4.137
( 219 )
28.000
-
-
-
-
-
47.140.661
( 631.160 ) 3.801.246
48.308.275
( 692.402 ) 3.805.439
314.779.406 ( 10.239.026 ) 13.043.451
78.272.531 ( 1.106.524 ) 7.133.688
( 1.264 )
( 1.483 )
( 186.564 )
( 43.675 )
2.160.916
2.188.970
3.352.381
2.569.715
( 95 )
( 95 )
( 17.937 )
( 15.278 )
193.611
193.611
435.283
393.762
(2)
( 5.002 )
( 15.952 )
( 12.625 )
94.923
94.923
533.587
75.596
( 69 )
( 69 )
( 18.507 )
( 2.161 )
segue B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio)
ITALIA NORD OVEST
ESPOSIZIONI / AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
1.560.031
2.447.493
ITALIA NORD EST
ITALIA SUD E ISOLE
ITALIA CENTRO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
( 1.252.915 )
( 1.038.265 )
1.021.874
1.637.772
1.746.008
( 52.493 )
636.354
88.653.806
95.043.692
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
( 741.200 )
( 752.970 )
1.189.730
2.379.173
( 1.193.416 )
( 1.085.242 )
942.324
1.784.778
( 846.101 )
( 976.763 )
443.879
( 35.165 )
185.723
( 32.616 )
79.494
( 10.832 )
( 70.145 )
( 362.613 )
( 2.776.431 )
599.086
47.797.614
51.500.225
( 71.326 )
( 372.561 )
( 1.973.222 )
691.888
77.724.968
82.171.482
( 79.166 )
( 242.047 )
( 2.632.487 )
349.384
34.599.752
37.755.732
( 57.399 )
( 273.389 )
( 2.164.484 )
35.323
132.363
( 8.340 )
( 32.352 )
5.388
105.516
( 2.655 )
( 131 )
9.144
302.988
( 4.453 )
( 1.255 )
8.290
123.358
( 2.191 )
( 173 )
156.714
17.582.705
17.907.105
112.950.797
( 8.190 )
( 4.667 )
( 53.549 )
( 2.829.980 )
107.304
12.099.928
12.318.136
63.818.361
( 785 )
( 620.431 )
( 624.002 )
( 2.597.224 )
91.534
14.196.256
14.599.922
96.771.404
( 503 )
( 5.414 )
( 11.625 )
( 2.644.112 )
89.692
3.261.772
3.483.112
41.238.844
( 214 )
( 648 )
( 3.226 )
( 2.167.710 )
172 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)
ITALIA
ESPOSIZIONI / AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI PAESI EUROPEI
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
AMERICA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RESTO DEL MONDO
ASIA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE ESPOSIZIONE
COMPLESSIVE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
-
-
-
-
-
( 2.880 )
-
469
-
( 3.262 )
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
80.599
-
240.537
-
-
-
-
-
3.084
-
(17.500) 22.340.331
(17.500) 22.580.868
(21)
(21)
258.532
258.532
( 2.880 )
181.824
182.293
( 3.262 )
274.399
277.483
-
13.347.382
13.427.981
-
-
-
-
-
-
3.841
-
-
-
-
22.452
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.170.256
6.192.708
19.620.689
210.136.900
( 17.500 )
-
28.770.381
28.770.381
51.351.249
43.768.709
( 21 )
(4.394)
457.075
457.075
715.607
1.010.185
( 2.880 )
(1.774)
361.316
365.157
547.450
872.111
( 3.262 )
(2.525)
514.491
514.491
791.974
512.165
( 676 )
segue B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)
ITALIA NORD OVEST
ESPOSIZIONI / AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni
per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale 31.12.2010
ITALIA NORD EST
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
-
ITALIA SUD E ISOLE
ITALIA CENTRO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
-
-
-
-
7.561.393
7.561.393
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
VALORE
COMPLESSIVE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(17.500)
(17.500)
78.232
2.916.056
2.994.288
-
2.367
2.597.245
2.599.612
-
272.688
272.688
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.625.018
5.625.018
13.186.411
( 17.500 )
22.452
84.538
106.990
3.101.278
-
460.402
460.402
3.060.014
-
298
298
272.986
-
B.4 Grandi rischi (secondo la normativa di vigilanza)
a) Valore di bilancio (/000)
a.1) Valore ponderato (/000)
b) Numero
31.12.2010
31.12.2009
260.804.607
4.839.733
3
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 173
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
C. OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ
C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Nel corso del 2010 non sono state effettuate nuove operazioni di cartolarizzazione.
Tuttavia, a seguito della realizzazione del progetto ONE4C “Insieme per i clienti” (per maggiori informazioni si veda la Relazione sulla Gestione),
UniCredit S.p.A., con efficacia dal 1° novembre 2010, ha assunto la titolarità delle operazioni di cartolarizzazione originate nei precedenti esercizi da
UniCredit Corporate Banking S.p.A. e da UniCredit Family Financing Bank S.p.A..
Si tratta, in particolare, delle seguenti operazioni:
ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.
ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
Cordusio SME 2008-1;
Euroconnect Issuer LC 2007-1;
entrambe appartenenti alla tipologia delle
transazioni sintetiche;
Cordusio RMBS UCFin–Serie 2006
(ex Cordusio RMBS 3–UBCasa 1);
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007;
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
(ex Cordusio RMBS 2);
Cordusio RMBS;
BIPCA Cordusio RMBS;
Capital Mortgage 2007-1;
F-E Mortgages 2005;
F-E Mortgages series 1-2003;
Heliconus;
tutte appartenenti alla tipologia delle transazioni tradizionali
con attività cartolarizzate non cancellate dal bilancio.
Il valore nominale dei titoli acquisiti derivanti da tali operazioni ammonta complessivamente a € 658 milioni.
Questi titoli si sono aggiunti a quelli rivenienti dalle medesime operazioni già in rimanenza nel portafoglio UniCredit per complessivi € 1.755,6 milioni di
valore nominale e sono iscritti nei “Crediti verso clientela”.
Sempre per effetto di One4C, UniCredit S.p.A. ha altresì acquisito le seguenti ulteriori operazioni di “auto-cartolarizzazione”, nelle quali la Banca
originator ha sottoscritto all’atto dell’emissione il complesso delle passività emesse dalle società veicolo:
ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation – Serie 2009;
Cordusio RMBS Securitisation – Serie 2008.
Il valore nominale dei titoli acquisiti derivanti da tali operazioni ammonta complessivamente a € 21.870,4 milioni. Questi titoli non sono riportati nelle
tavole quantitative della presente Parte C., come prescritto dalla normativa.
Si segnala che nel corso del 2010, inoltre, al fine di rendere tali operazioni conformi alle nuove regole della Banca Centrale Europea, è stato ottenuto
un secondo rating AAA da parte di Fitch sui titoli senior.
Permangono infine in rimanenza:
• le operazioni “proprie” acquisite nel 2007 da ex Capitalia S.p.A. (Trevi Finance, Trevi Finance 2, Trevi Finance 3, Entasi e Caesar Finance) per un
valore nominale di € 1.238,8 milioni;
• i titoli originati da Società appartenenti al Gruppo, per un valore nominale di € 2.123,6 milioni;
• le operazioni ex Fonspa ed alcuni altri titoli rivenienti da cartolarizzazioni di terzi, per un valore nominale di € 71 milioni.
174 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Operazioni anni precedenti
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
Obiettivi delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la
diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell'attivo e la valorizzazione del
portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell'ambito dell'attività di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell'andamento dei recuperi.
L'informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione
all'Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso
inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il
rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito.
I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2010, riflettono sostanzialmente,
per il portafoglio di origine dei crediti in default, l'effetto dei flussi finanziari di incasso.
In particolare gli incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 140,954 milioni (€ 46,269 milioni Trevi
Finance, € 47,251 milioni Trevi 2 e € 47,434 milioni Trevi 3).
TREVI FINANCE
TREVI FINANCE 2
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 89%,
Mediocredito di Roma S.p.A. 11%
Trevi Finance S.p.A.
Trevi Finance N. 2 S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.,
PARIBAS
BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A.
Funding
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
non performing
credito finalizzato
21.07.1999
20.04.2000
2.689.000.000 €
94.000.000 €
2.425.000.000 €
98.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione
al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.
Moody's / Duff & Phelps / Fitch
-
XS0099839887
Senior
A
620.000.000 €
0€
XS0099850934
Mezzanine
C1
n.r.
206.500.000 €
0€
IT0003364228
Junior
D
n.r.
343.200.000 €
173.255.572 €
XS0099847633
Mezzanine
B
Aaa/A-/AAA
155.000.000 €
0€
XS0099856899
Mezzanine
C2
n.r.
210.700.000 €
399.983.504 €
XS0110624409
Senior
A
650.000.000 €
0€
XS0110774808
Mezzanine
C
n.r.
355.000.000 €
731.557.881 €
XS0110624151
Senior
B
200.000.000 €
0€
XS0110770483
Junior
D
n.r.
414.378.178 €
217.499.114 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 175
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
TREVI FINANCE 3
ENTASI
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 92,2%, Mediocredito Centrale
S.p.A. 5,2% Leasing Roma S.p.A. 2,6%
Trevi Finance N. 3 Srl
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A. ABN
AMRO, MCC S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
25.05.2001
2.745.000.000 €
102.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia
delle linee di credito
€ 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità
Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla
Banca, è garantito a scadenza da titoli di Stato italiani zero
coupon. Il controvalore di tali garanzie al 31.12.2010 è
pari a € 180.231.487,21. Le classi C1 e C2 sono state
sottoscritte per intero dalla Banca e successivamente
sono state oggetto di una operazione di ristrutturazione
finalizzata al loro smobilizzo. Tali titoli sono stati ceduti a
Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e da questa collocati
sul mercato ad investitori istituzionali.
Moody's / S&P / Fitch
-
176 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
XS0130116568
Senior
A
Aaa/AAA/AAA
600.000.000 €
0€
XS0130117459
Mezzanine
C1
160.000.000 €
336.778.787 €
IT0003355911
Junior
D
n.r.
448.166.000 €
448.166.000 €
XS0130117020
Mezzanine
B
Aa1/AA/AA150.000.000 €
0€
XS0130117616
Mezzanine
C2
160.000.000 €
331.374.166 €
Entasi Srl
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding
Collateralised bond obligation
titoli di Trevi Finance 3 classi C1 e C2
28.06.2001
320.000.000 €
Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A),
in caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei
titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3
a condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi.
Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell'opzione di
rimborso anticipato del titoli C1 da parte di Trevi Finance 3.
Al 31.12.2010 sono presenti nel portafoglio di UniCredit
S.p.A. (ex Capitalia S.p.A.) titoli ENTASI per nominali
€ 110.087.000.
Moody's
ENTASI Series 2001-1
IT0003142996
Senior
Serie 1
A1
160.000.000 €
160.000.000 €
ENTASI Series 2001-2
IT0003143028
Senior
Serie 2
A1
160.000.000 €
160.000.000 €
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Obiettivi dell'operazione sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle
fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell'attivo.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell'andamento dei rimborsi.
L'informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio
acquisito viene trasmessa all'Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei
titoli sottostanti.
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese. L’ andamento degli
incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori
dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
CAESAR FINANCE
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Caesar Finance S.A.
Bank of New York
Donaldson, Lufkin & Jenrette
Funding
Collateralised bond obligation
in bonis
5.11.1999
360.329.000 €
Fitch / Moody's
XS0103928452
Senior
A
AAA/Aaa
270.000.000 €
0€
XS0103929773
Junior
B
n.r.
90.329.000 €
69.841.271 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 177
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
Le iniziative si inseriscono nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha, tra i suoi obiettivi,
il finanziamento a tassi competitivi ( e per importi significativi ) dello sviluppo di portafogli di crediti
"performing" a medio e lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente
liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti.
I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in:
- miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali;
- diversificazione delle fonti di finanziamento;
- allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta.
UniCredit Spa svolge il ruolo di " Servicer" per tutte le operazioni in oggetto. L’attività di servicing, come
da contratti stipulati con le Società emittenti ( le Società Veicolo - SPV ), consiste nello svolgimento, per
conto delle stesse, dell'attività di amministrazione, incasso e riscossione dei crediti cartolarizzati, nonchè di
gestione delle eventuali procedure di recupero dei crediti deteriorati. In qualità di servicer, UniCredit S.p.a.
ha pertanto il compito di seguire in via continuativa i flussi finanziari derivanti dai crediti cartolarizzati,
monitorandone costantemente l'incasso, anche avvalendosi di società terze facenti parte del Gruppo (in
particolare per l'attività di recupero dei crediti deteriorati, si fa riferimento a UniCredit Credit Management
Bank S.p.a., che opera in qualità di Ausiliario del Servicer disciplinato da apposito contratto).
Il Servicer fornisce alle Società Veicolo (oltrechè alle altre controparti definite nei contratti di Servicing)
informazioni sull'attività svolta, attraverso la predisposizione periodica di reports che evidenziano, fra l'altro,
l'attività di riscossione e di realizzo dei redditi ceduti, l'ammontare delle posizioni in "default" e i recuperi
conclusi, le rate arretrate, etc., tutte informazioni suddivise e facenti parte delle specifiche operazioni. Tali
rendicontazioni (di regola trimestrali) sono periodicamente verificati ( se contrattualmente previsto ) da una
Società di revisione contabile.
STRUTTURA ORGNIZZATIVA E SISTEMI DI SEGNALAZIONE La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Operative Securitization Management)
ALL'ALTA DIREZIONE
istituita all'interno di Accounting Department. A tale struttura sono attribuite le attività di coordinamento e
di svolgimento operativo del ruolo di servicer, per espletare le quali opera in stretta collaborazione con le
specifiche e competenti strutture della Banca ( Group Risk Management, Legal & Compliance, etc.) e del
Gruppo ( UniCredit Global Informations Services SCpA, UniCredit Business Partner SCpa, UniCredit Credit
Management Bank Spa, etc.). Operative Securitization Management fornisce anche un supporto tecnicooperativo alle strutture di rete.
POLITICHE DI COPERTURA:
I portafogli oggetto di cartolarizzazione, come previsto contrattualmente, sono immunizzati dal rischio di
tasso di interesse mediante la stipula, da parte delle Società Veicolo, di contratti di "Interest Rate Swap"
( IRS ) a copertura del portafoglio a tasso fisso, e di "Basis Swap", a copertura del portafoglio a tasso
indicizzato, entrambi sottoscritti con l' Originator UniCredit S.p.a. A questi, sono associati rispettivi contratti
di "back to back" swap conclusi tra UniCredit S.p.a. e UniCredit Bank AG - London Branch, in qualità di
controparte swap.
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre
CARTOLARIZZAZIONE:
2010, sostanzialmente l' evoluzione dei portafogli sottostanti e dei conseguenti flussi finanziari, risentendo,
ovviamente, dell' ammontare dei "default" e delle estinzioni anticipate ( prepayment ) intervenuti nel periodo,
peraltro in linea con l'andamento mediamente riscontrato sugli altri asset della specie non oggetto di
cartolarizzazione.
178 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/
rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Borsa di quotazione
. Data di emissione
. Scadenza legale
. Call option
. Vita media attesa
. Tasso
. Grado di subordinazione
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2009
tradizionale
UniCredit Family Financing Bank SpA
Cordusio RMBS - UCFin S.r.l
UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
11.08.2009
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, due mutui ad ad esigibiltà
limitata dell’importo di € 122,5 Mil. (a fine esercizio 2010 l’importo della quota capitale rimborsato è pari a 1,87
milioni di euro) e di € 7 milioni di euro.
auto-cartolarizzazione
Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011)
-
IT0004520489
Senior
A
Aaa/AAA
Dublino
11.08.2009
31.12.2056
Clean-up Call
1,67
Euribor 3m + 0,8%
3.279.000.000 €
3.279.000.000 €
IT0004520513
Junior
B
n.r.
11.08.2009
31.12.2056
Clean-up Call
1,67
Euribor 3m + 5%
Sub A
220.600.824 €
220.600.824 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 179
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
180 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008
tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
13.11.2008
23.789.098.370 €
UniCredit S.p.A ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, tre mutui ad esigibiltà limitata
dell'importo di 730 milioni di euro, 150 milioni di euro e 40 milioni di euro.
auto-cartolarizzazione
Moody's / Fitch (dal 19.01.2011)
-
IT0004431208
Senior
A
Aaa/AAA
22.250.000.000 €
16.831.740.075 €
IT0004431281
Junior
B
n.r.
1.539.098.370 €
1.539.098.370 €
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1)
tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS UCFin S.r.l.(ex Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.)
UniCredit S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
20.11.2006
2.495.969.425 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro
che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 12 milioni di euro.
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
-
IT0004144884
Senior
A1
600.000.000 €
0€
IT0004144900
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
75.000.000 €
75.000.000 €
IT0004144959
Mezzanine
D
BBB+ /Baa2 /BBB+
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0004144892
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.735.000.000 €
1.141.495.711 €
IT0004144934
Mezzanine
C
A+ / A1 /A+
25.000.000 €
25.000.000 €
IT0004144967
Junior
E
n.r.
12.969.425 €
12.969.425 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 181
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2)
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
(ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.)
UniCredit S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS S.r.l.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo und Vereinsbank AG,
Euro Capital Structures Ltd
London Branch
Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili
Mutui ipotecari su immobili
Mutui ipotecari su immobili
residenziali
residenziali
residenziali
in bonis
in bonis
in bonis
24.05.2007
10.07.2006
6.05.2005
3.908.102.838 €
2.544.388.351 €
2.990.089.151 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla
UniCredit S.p.A. ha erogato alla
UniCredit S.p.A. ha erogato alla
società veicolo un mutuo ad esigibiltà società veicolo un mutuo ad esigibiltà società veicolo un mutuo ad esigibiltà
limitata dell’importo di 6,253 milioni limitata dell’importo di 6,361 milioni limitata dell’importo di 6,127 milioni
di euro che a fine esercizio risulta
di euro che a fine esercizio risulta
di euro che a fine esercizio risulta
rimborsato in quota capitale per
interamente rimborsato.
interamente rimborsato.
6,086 milioni di euro
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
Fitch /Moody's /Standard & Poor's
-
IT0004231210
Senior
A1
703.500.000 €
0€
IT0004231244
Senior
A3
AAA/Aaa/AAA
IT0004231236
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.227.600.000 €
1.343.240.795 €
IT0004231285
Mezzanine
B
AA/Aa1/AA
IT0004087158
Senior
A1
500.000.000 €
0€
IT0004087182
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
738.600.000 €
738.600.000 €
IT0004231293
Mezzanine
C
A/A1/A
43.800.000 €
43.800.000 €
IT0004231319
Mezzanine
E
B/Ba2/BB
19.500.000 €
19.500.000 €
71.100.000 €
71.100.000 €
IT0004231301
Mezzanine
D
BBB/Baa2/BBB
102.000.000 €
102.000.000 €
IT0004231327
Junior
F
n.r.
2.002.838 €
2.002.838 €
45.700.000 €
45.700.000 €
IT0004087216
Junior
D
n.r.
10.688.351 €
10.688.351 €
182 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
IT0004087174
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.892.000.000 €
1.080.254.806 €
IT0004087190
Mezzanine
C
BBB+ / Baa2
/ BBB
96.000.000 €
96.000.000 €
IT0003844930
Senior
A1
750.000.000 €
0€
IT0003844955
Mezzanine
B
AA+/Aa1/AAA
IT0003844948
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.060.000.000 €
864.600.128 €
IT0003844963
Mezzanine
C
BBB/Baa1/BBB
52.000.000 €
52.000.000 €
IT0003844971
Junior
D
nr
8.889.150 €
8.889.150 €
119.200.000 €
119.200.000 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex BIPOP-Carire S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
BIPCA CORDUSIO RMBS
Tradizionale
Bipop - Carire SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit S.p.A
Bipop - Carire SpA
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
19.12.2007
951.664.009 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 9,514 milioni di euro
che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 1,5 milioni di euro.
I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.
S & P / Moody's
-
IT0004302730
Senior
A1
AAA / Aaa
666.300.000 €
666.300.000 €
IT0004302755
Mezzanine
B
AA/Aa3
61.800.000 €
61.800.000 €
IT0004302797
Mezzanine
D
BBB/Baa1
18.000.000 €
18.000.000 €
IT0004302912
Junior
F
n.r.
250.000 €
250.000 €
IT0004302748
Senior
A2
AAA / Aaa
185.500.000 €
185.500.000 €
IT0004302763
Mezzanine
C
A/A2
14.300.000 €
14.300.000 €
IT0004302854
Mezzanine
E
BB/Baa2
5.500.000 €
5.500.000 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 183
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
184 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1
Tradizionale
Banca di Roma SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
16.05.2007
2.183.087.875 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity)
di 37,2 milioni di euro.
Tranching basato su un portafoglio all'origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito
di verifiche successive alla data del closing.
S & P / Moody's / Fitch
-
IT0004222532
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
1.736.000.000 €
726.961.110 €
IT0004222557
Mezzanine
B
AA/A3/BB
74.000.000 €
74.000.000 €
IT0004222540
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
644.000.000 €
644.000.000 €
IT0004222565
Mezzanine
C
B/B1/CCC
25.350.000 €
25.350.000 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Fineco Bank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
F-E MORTGAGES 2005
F-E MORTGAGES SERIES 1-2003
HELICONUS
tradizionale
tradizionale
tradizionale
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
F-E Mortgages Srl
F-E Mortgages Srl
Heliconus S.r.l
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari
in bonis
in bonis
in bonis
8.04.2005
28.11.2003
8.11.2002
1.028.683.779 €
748.630.649 €
408.790.215 €
UniCredit S.p.a. per 20 milioni di Euro UniCredit S.p.A. per 10,220 milioni di
(congiuntamente ad ABN AMRO).
Euro (congiuntamente a CDC IXIS).
UniCredit S.p.A. ha erogato alla
società veicolo un mutuo ad
esigibilità limitata (con funzione di
Equity) di 15,43 milioni di Euro.
S & P / Moody's / Fitch
S & P / Moody's / Fitch
S & P / Moody's / Fitch
-
IT0003830418
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
951.600.000 €
321.447.911 €
IT0003830434
Mezzanine
C
BBB / Baa2 /
BBB36.000.000 €
36.000.000 €
IT0003830426
Mezzanine
B
AA+/A1/A
41.100.000 €
41.100.000 €
IT0003575039
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
682.000.000 €
196.913.280 €
IT0003575088
Mezzanine
C
BBB+/Baa2 /
BBB11.000.000 €
11.000.000 €
IT0003575070
Mezzanine
B
AA / A1/ A
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0003575096
Junior
D
unrated
IT0003383855
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
369.000.000 €
105.988.272 €
IT0003383939
Junior
C
unrated
7.630.000 €
7.630.000 €
8.990.200 €
8.990.200 €
IT0003383871
Mezzanine
B
-- / A2 / A
30.800.000 €
30.800.000 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata da UniCredit Corporate Banking al fine di ridurre l'attivo
ponderato della Banca e conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio
di credito dei crediti oggetto dell'operazione.
Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report
trimestrale da parte dell'Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell'operazione.
L'operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di
Amministrazione. L'Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l'evoluzione dell'operazione stessa
(es. volume residui, riduzione dei rischi, ecc.).
Sono state coperte quasi tutte le tranche ritenute via Financial Guarantee con una controparte bancaria
OCSE, consentendo un significativo trasferimento del rischio. La struttura dell'operazione è tale da garantire
l'efficacia anche in ambito Basilea 1.
Al 31 dicembre il portafoglio coperto non ha fatto registrare eventi di default. I risultati economici
dell'operazione sono quindi determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di
strutturazione. In considerazione della struttura impostata non sono stati deliberati accantonamenti per
rischio di credito.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 185
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Posizione di riferimento alla data del closing
. Posizione di riferimento a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
186 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
CORDUSIO SME 2008-1
Sintetica
UniCredit Corporate Banking SpA
CORDUSIO SME 2008-1
UniCredit S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Trasferimento del rischio di credito
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari
in bonis
23.12.2008
€ 3.000.901.845
clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor's
€ 15.005.000 sulla nota di classe E emessa e riacquistata
n.a.
SuperSenior
2.519.255.845 €
1.193.823.984 €
XS0405882308
Senior
A
AA
60.018.000 €
60.018.000 €
XS0405882563
Mezzanine
C
BBB81.925.000 €
81.925.000 €
XS0405882720
Mezzanine
E
B
15.005.000 €
15.005.000 €
XS0405883025
Mezzanine
F2
B8.253.000 €
8.253.000 €
XS0405882480
Mezzanine
B
A
89.127.000 €
89.127.000 €
XS0405882647
Mezzanine
D
BB76.523.000 €
76.523.000 €
XS0405882993
Mezzanine
F1
B6.752.000 €
6.752.000 €
XS0405883298
Junior
G
144.043.000 €
144.043.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG - UniCredit Bank Austria AG - UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata al fine di ridurre l’attivo ponderato della Banca e
conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio economico sui crediti
oggetto dell’operazione. L’operazione è stata effettuata congiuntamente ad UniCredit Bank AG e UniCredit
Bank Austria AG al fine di creare un portafoglio maggiormente diversificato e di condividere i costi fissi con
le altre due società del Gruppo, beneficiando di un costo per il trasferimento del rischio inferiore rispetto a
quello ottenibile con un’operazione singola.
Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report
trimestrale da parte del Servicer, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione.
L’operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di
Amministrazione, che riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione dell’operazione stessa (es. volume
residui, riduzione dei rischi, ecc.)
Per le operazioni sintetiche, l'emittente non stipula contratti IRS a copertura del rischio tasso d'interesse.
I risultati economici dell’operazione sono determinati dai costi di copertura sostenuti, dal rateo dei costi
fissi di strutturazione e dal beneficio relativo ai minori accantonamenti per rischio di credito sul portafoglio
coperto.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1
Sintetica
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (45,04%) - Bank Austria Creditanstalt AG (37,78%) - UBI (17,18%)
EuroConnect Issuer LC 2007-1 Limited
UniCredit Bank AG - UniCredit Bank Austria AG - UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking)
Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del rischio economico
Crediti a scadenza verso clientela Large Corporate, in prevalenza chirografari
in bonis
20.08.2007
€ 6.206.611.098 di cui UniCredit Corporate Banking € 1.066.443.347
Deposito cash costituito presso l'Originator per € 166.600.000
Clausola di reintegro del portafoglio
Moody´s/Fitch/S & P
€ 5.523.861.098 di cui UniCredit Corporate Banking € 899.843.347
XS0311810898
Senior
A
Aa3/A/BBB+
310.350.000 €
310.350.000 €
XS0311813306
Mezzanine
C
B1/BB/B62.050.000 €
62.050.000 €
XS0311814619
Junior
E1
n.r./n.r./n.r.
143.950.000 €
134.162.086 €
XS0311811862
Mezzanine
B
Baa3/BBB/BB93.100.000 €
93.100.000 €
XS0311814536
Mezzanine
D
Caa2/B-/CCC68.300.000 €
68.300.000 €
XS0315224716
Junior
E2
n.r./n.r./n.r.
5.000.000 €
4.660.024 €
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 187
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Dall’informativa fornita nelle tavole seguenti sono escluse le operazioni di cartolarizzazione nelle quali la Banca ha sottoscritto il complesso delle
passività emesse dalle società veicolo (cosiddette “auto-cartolarizzazioni”).
C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
ESPOSIZIONI PER CASSA
SENIOR
QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI
A. Con attività sottostanti proprie:
a) Deteriorate
b) Altre
B. Con attività sottostanti di terzi:
a) Deteriorate
b) Altre
MEZZANINE
JUNIOR
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
2.700.094
2.700.094
2.183.094
2.183.094
3.028.986
3.028.986
2.119.035
2.119.035
1.313.454
903.044
410.410
65.125
65.125
1.166.065
744.392
421.673
43.667
43.667
1.200.076
838.921
361.155
20.724
20.724
822.592
211.775
610.817
12.435
12.435
segue C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
GARANZIE RILASCIATE
SENIOR
QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI
A. Con attività sottostanti proprie:
a) Deteriorate
b) Altre
B. Con attività sottostanti di terzi:
a) Deteriorate
b) Altre
MEZZANINE
JUNIOR
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
-
-
661.680
661.680
-
42.623
42.623
-
-
-
segue C.1.1. - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
LINEE DI CREDITO
SENIOR
QUALITÀ ATTIVITÀ SOTTOSTANTI/ESPOSIZIONI
A. Con attività sottostanti proprie:
a) Deteriorate
b) Altre
B. Con attività sottostanti di terzi:
a) Deteriorate
b) Altre
188 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
MEZZANINE
JUNIOR
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
NETTA
-
-
281.656
281.656
-
129.854
129.854
-
30.220
30.220
-
30.220
30.220
-
C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
ESPOSIZIONI PER CASSA
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI
A.
A.1
A.1
A.1
A.2
A.2
A.2
A.2
B.
C.
C.1
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.2
C.2.
C.3
C.3.
Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
CLO/CBO OTHERS
1 Caesar Finance
2 Entasi
OTHERS
1 Trevi Finance
2 Trevi Finance 2
3 Trevi Finance 3
Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
Non cancellate dal bilancio
RMBS Prime
1 BIPCA Cordusio RMBS
2 Capital Mortgage 2007 - 1
3 Cordusio RMBS
4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006
5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007
7 F-E Mortgages 2003
8 F-E Mortgages 2005
9 Heliconus
CLO/SME
1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited
CLO/CBO Others
1 Euroconnect Issuer LC 2007-1
MEZZANINE
VALORE DI
RETTIFICHE/
BILANCIO RIPRESE DI VALORE
109.139
109.139
109.139
2.919.848
1.656.419
585.522
106.468
69.105
193.627
207.458
478.825
2.889
6.769
5.756
1.254.173
1.254.173
9.256
9.256
20.030
20.030
20.030
-
JUNIOR
VALORE DI
RETTIFICHE/
BILANCIO RIPRESE DI VALORE
744.391
744.391
294.368
223.718
226.305
421.673
136.516
99.600
25.416
1.000
10.500
280.479
280.479
4.678
4.678
3.690
3.690
3.690
-
VALORE DI
RETTIFICHE/
BILANCIO RIPRESE DI VALORE
264.354
52.579
52.579
211.775
211.775
558.238
408.806
13.340
99.187
13.194
75.439
29.708
63.957
32.987
59.619
21.375
149.432
149.432
-
-40.111
-40.111
-6.897
-27.149
380
-2.632
121
-3.432
-244
-352
94
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 189
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
segue C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GARANZIE RILASCIATE
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI
A.
A.1
A.1
A.1
A.2
A.2
A.2
A.2
B.
C.
C.1
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.2
C.2.
C.3
C.3.
Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
CLO/CBO OTHERS
1 Caesar Finance
2 Entasi
OTHERS
1 Trevi Finance
2 Trevi Finance 2
3 Trevi Finance 3
Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
Non cancellate dal bilancio
RMBS Prime
1 BIPCA Cordusio RMBS
2 Capital Mortgage 2007 - 1
3 Cordusio RMBS
4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006
5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007
7 F-E Mortgages 2003
8 F-E Mortgages 2005
9 Heliconus
CLO/SME
1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited
CLO/CBO Others
1 Euroconnect Issuer LC 2007-1
190 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
MEZZANINE
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
-
-
JUNIOR
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
42.623
42.623
42.623
-
-83.519
-83.519
-83.519
-
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
-
-
segue C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
LINEE DI CREDITO
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE / ESPOSIZIONI
A.
A.1
A.1
A.1
A.2
A.2
A.2
A.2
B.
C.
C.1
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.1.
C.2
C.2.
C.3
C.3.
Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
CLO/CBO OTHERS
1 Caesar Finance
2 Entasi
OTHERS
1 Trevi Finance
2 Trevi Finance 2
3 Trevi Finance 3
Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
Non cancellate dal bilancio
RMBS Prime
1 BIPCA Cordusio RMBS
2 Capital Mortgage 2007 - 1
3 Cordusio RMBS
4 Cordusio RMBS UCFin - Serie 2006
5 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
6 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007
7 F-E Mortgages 2003
8 F-E Mortgages 2005
9 Heliconus
CLO/SME
1 CORDUSIO SME 2008-1 Limited
CLO/CBO Others
1 Euroconnect Issuer LC 2007-1
MEZZANINE
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
-
-
JUNIOR
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
129.854
129.854
129.854
-
-
ESPOSIZIONE
RETTIFICHE/
NETTA RIPRESE DI VALORE
30.220
30.220
20.000
10.220
-
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 191
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*)
ESPOSIZIONI PER CASSA
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI
A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Small e Medium Enterprise
A.8 F-E GOLD CL. A2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.9 F-E RED CL. A
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A
- Crediti Chirografari
A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1
- Crediti Chirografari
A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2
- Crediti Chirografari
A.13 LOCAT SV - Serie 2006
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.15 LOCAT SV Serie 2005
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI
VALORE DI
BILANCIO
-
JUNIOR
VALORE DI
BILANCIO
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
VALORE DI
BILANCIO
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
-
-
-
5.894
-
14.685
-
-
-
-
-
34.468
-
-
-
-
-
-
-
8.330
-
-
-
-
-
4.696
-
-
-
-
-
4.395
-
-
-
3.787
-
24.723
-
-
-
-
-
1.325.483
-
-
-
-
-
157.305
-
-
-
-
-
14.369
-
-
-
-
-
401.145
-
-
-
-
-
81.341
-
4.822
-
-
-
37.300
-
-
-
5.567
-
23.366
4.850
-
16.846
791
-9
974
-1.742
(*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro.
(^) cartolarizzazione ex Fonspa.
192 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
MEZZANINE
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
segue C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*)
GARANZIE RILASCIATE
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI
MEZZANINE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
-
A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Small e Medium Enterprise
A.8 F-E GOLD CL. A2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.9 F-E RED CL. A
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A
- Crediti Chirografari
A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1
- Crediti Chirografari
A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2
- Crediti Chirografari
A.13 LOCAT SV - Serie 2006
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.15 LOCAT SV Serie 2005
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI
JUNIOR
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro.
(^) cartolarizzazione ex Fonspa.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 193
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
segue C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività
cartolarizzate e per tipo di esposizioni (*)
LINEE DI CREDITO
SENIOR
TIPOLOGIA ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONE
NETTA
-
A.1 AUGUSTO CL. A2 - 1 em. (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.2 DIOCLEZIANO CL. A2 (^)
- Crediti per oo.pp. e ipotecari
A.3 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. A
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.4 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. B
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.5 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. C
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.6 EUROCONNECT ISSUER LC 2007-1 CL. D
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Large Corporate
A.7 EUROCONNECT ISSUER SME 2008
- Crediti garantiti e non garantiti verso
clientela Small e Medium Enterprise
A.8 F-E GOLD CL. A2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.9 F-E RED CL. A
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.10 GELDILUX TS 2007 CL. A
- Crediti Chirografari
A.11 GELDILUX TS 2008 CL. A1
- Crediti Chirografari
A.12 GELDILUX TS 2008 CL. A2
- Crediti Chirografari
A.13 LOCAT SV - Serie 2006
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.14 LOCAT Securitization Vehicle 2
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.15 LOCAT SV Serie 2005
- Contratti di leasing e relativi crediti
monetari per beni strumentali, veicoli e
immobili
A.16 ALTRE 3 ESPOSIZIONI
(*) sono state riportate in dettaglio le rimanenze superiori a 3 milioni di Euro.
(^) cartolarizzazione ex Fonspa.
194 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
MEZZANINE
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
JUNIOR
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE/
RIPRESE DI
VALORE
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.1.4 - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia
ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO
ATTIVITÀ
FINANZIARIE
DETENUTE PER LA
NEGOZIAZIONE
ATTIVITÀ
FINANZIARIE FAIR
VALUE OPTION
ATTIVITÀ
FINANZIARIE
DISPONIBILI PER
LA VENDITA
ATTIVITÀ
FINANZIARIE
DETENUTE SINO
ALLA SCADENZA
CREDITI
31.12.2010
TOTALE
31.12.2009
TOTALE
-
-
4.818
240
4.578
-
-
3.288.204
2.227.934
783.481
276.789
129.854
129.854
-
3.293.022
2.228.174
788.059
276.789
129.854
129.854
-
8.805.406
7.677.325
865.286
262.794
704.768
704.768
-
1. Esposizioni per cassa
- Senior
- Mezzanine
- Junior
2. Esposizioni fuori bilancio
- Senior
- Mezzanine
- Junior
C.1.5 - Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio
IMPORTO
ATTIVITÀ/VALORI
A. Attività sottostanti proprie:
A.1 Oggetto di integrale cancellazione
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.2 Oggetto di parziale cancellazione
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.3 Non cancellate
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
B. Attività sottostanti di terzi:
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Esposizioni ristrutturate
B.4 Esposizioni scadute
B.5 Altre attività
CARTOLARIZZAZIONI
TRADIZIONALI
CARTOLARIZZAZIONI
SINTETICHE
10.145.887
1.104.862
869.550
235.312
9.041.025
97.388
194.442
8.231
8.740.964
11.793
81
485
11.227
1.561.502
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
1.561.502
85.596
75.548
6.304
11.638
1.382.416
-
C.1.6 - Interessenze in società veicolo
DENOMINAZIONE
SEDE LEGALE
Augusto S.r.L.
Colombo S.r.L.
Diocleziano S.r.L
Entasi S.r.l.
Eurofinance 2000 S.r.l.
Trevi Finance S.p.A.
Trevi Finance n. 2 S.p.A.
Trevi Finance n. 3 S.r.l.
Milano - Via Pontaccio, 10
Milano - Via Pontaccio, 10
Milano - Via Pontaccio, 10
Roma - Largo Chigi 5
Roma - Largo Chigi 5
Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1
Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1
Conegliano (TV) - via Vittorio Alfieri, 1
INTERESSENZA %
5%
5%
5%
100%
100%
60%
60%
60%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 195
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
C.1.7 - Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE
(DATO DI FINE PERIODO)
INCASSI CREDITI
REALIZZATI NELL’ANNO
QUOTA PERCENTUALE DEI TITOLI RIMBORSATI (DATO DI FINE PERIODO)
SENIOR
SERVICER
SOCIETÀ VEICOLO
DETERIORATE
UniCredit S.p.A. Capital Mortgage
S.r.L.
Cordusio RMBS
S.r.L.
Cordusio RMBS
Securitisation S.r.L.
Cordusio RMBS
UCFin S.r.L.
F-E Mortgage S.r.L.
Heliconus S.r.L.
Trevi Finance S.p.A.
Trevi Finance n. 2
S.p.A.
Trevi Finance n. 3
s.p.A.
Entasi S.r.L.
IN BONIS DETERIORATE
MEZZANINE
JUNIOR
ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN
ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN
ATTIVITÀ ATTIVITÀ IN
IN BONIS DETERIORATE
BONIS DETERIORATE
BONIS DETERIORATE
BONIS
112.240
2.101.978
1.820
261.018
-
42,40%
-
-
-
-
15.216
1.021.778
940
297.879
-
69,23%
-
-
74.463
3.507.076
2.381
630.651
-
54,47%
-
-
-
-
46.037
45.318
6.789
324.825
1.286.600
677.374
146.157
-
1.218
3.127
506
46.269
236.227
120.088
26.213
-
100,00%
51,11%
68,27%
71,28%
-
63,18%
-
-
-
218.303
-
47.250
-
100,00%
-
-
-
-
-
326.422
-
180.231
668.153
47.434
-
5.801
100,00%
-
-
-
-
-
-
C.2 Operazioni di cessione
C.2.1 - Attività finanziarie cedute non cancellate
FORME TECNICHE/
PORTAFOGLIO
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. O.I.C.R.
4. Finanziamenti
B. Strumenti derivati
di cui deteriorate
Totale 31.12.2010
di cui deteriorate
Totale 31.12.2009
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE
PER LA NEGOZIAZIONE
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE
AL FAIR VALUE
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI
PER LA VENDITA
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE
SINO ALLA SCADENZA
A
B
C
A
B
C
A
B
C
A
B
C
3.462.624
3.462.624
3.462.624
814.278
-
-
X
-
X
-
- 12.891.694
- 12.891.694
X
X
- 12.891.694
- 1.421.946
X
-
X
-
3.398.724
3.398.724
X
X
X
3.398.724
1.278.567
X
X
X
-
X
X
X
-
segue C.2.1 - Attività finanziarie cedute non cancellate
CREDITI VERSO BANCHE
FORME TECNICHE/PORTAFOGLIO
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. O.I.C.R.
4. Finanziamenti
B. Strumenti derivati
di cui deteriorate
Totale 31.12.2010
di cui deteriorate
Totale 31.12.2009
CREDITI VERSO CLIENTELA
TOTALE
A
B
C
A
B
C
31.12.2010
31.12.2009
1.282.509
1.282.509
X
X
X
1.282.509
9.525.364
X
X
X
-
X
X
X
-
9.041.025
X
X
9.041.025
X
9.041.025
300.062
-
X
X
X
-
X
X
X
-
30.076.577
21.035.551
9.041.025
30.076.577
300.062
-
13.040.155
13.040.155
13.040.155
LEGENDA:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
I finanziamenti (A.4) rappresentano le attività cedute e non cancellate oggetto di operazioni di cartolarizzazione (si veda punto A.3 tavola C.1.5).
I titoli di debito (A.1) sono invece sottostanti ad operazioni di pronti contro termine passivi.
196 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
C.2.2 - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate
PASSIVITÀ/PORTAFOGLIO ATTIVITÀ
1. Debiti verso clientela
a) a fronte di attività rilevate per intero
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
2. Debiti verso banche
a) a fronte di attività rilevate per intero
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
ATTIVITÀ
FINANZIARIE
DETENUTE
PER LA
NEGOZIAZIONE
3.381.377
3.381.377
83.871
83.871
3.465.248
735.875
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ
FINANZIARIE
FINANZIARIE
FINANZIARIE
DETENUTE AL DISPONIBILI PER DETENUTE SINO
FAIR VALUE
LA VENDITA ALLA SCADENZA
-
10.171.246
10.171.246
2.785.706
2.785.706
12.956.952
1.341.831
2.105.974
2.105.974
1.244.132
1.244.132
3.350.106
1.322.294
CREDITI
VERSO
BANCHE
CREDITI
VERSO
CLIENTELA
TOTALE
1.242.772
1.242.772
-
6.839.285
6.839.285
6.839.285
-
23.740.654
23.740.654
4.113.709
4.113.709
27.854.363
13.023.185
1.242.772
9.623.185
C.3 Operazioni di Covered Bond
UniCredit S.p.A. - coerentemente con le disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia del 17 Maggio 2007, con il decreto MEF del 14 Dicembre del 2006 e
con la legge n. 130 del 30 aprile del 1999 - ha avviato nel 2008 un Programma di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG o Covered Bond)
avente come sottostante mutui residenziali ipotecari.
Nell’ambito di tale programma UniCredit S.p.A. riveste il ruolo di emittente e, a seguito della realizzazione del progetto ONE4C “Insieme per i clienti”,
(per maggiori informazioni si veda la Relazione sulla Gestione), anche i ruoli di cedente di attivi idonei e di servicer, questi ultimi svolti da UniCredit
Family Financing Bank S.p.A. fino al 1° novembre 2010, mentre UniCredit BpC Mortgage S.r.L. (uno Special Purpose Vehicle appositamente costituito
ed incluso nel gruppo bancario a seguito di autorizzazione di Banca d’Italia) svolge il ruolo di garante nei confronti degli investitori in OBG, nei limiti del
portafoglio ad esso ceduto (cover pool) e la Società di Revisione Mazars & Guerard S.p.A. riveste il ruolo di Asset Monitor.
I principali obiettivi che la banca persegue nella realizzazione di emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite sono la diversificazione delle forme di
raccolta ed il finanziamento a tassi competitivi. Analogamente a quanto avviene per le operazioni di cartolarizzazione, la difficile situazione dei mercati
suggerisce inoltre l’utilizzo delle emissioni anche al fine di incrementare la counterbalancing capacity, ritenendo i titoli emessi.
Parte integrante della gestione del Programma è costituita dal mantenimento dell’equilibrio tra caratteristiche del portafoglio ceduto e le emissioni
stesse: tale equilibrio è infatti necessario al fine di mantenere l’efficacia della garanzia prestata dall’SPV nei confronti degli obbligazionisti.
Tenuto conto della complessità dell’operazione - in linea con quanto previsto dalle disposizioni di Banca d’Italia - è stato costituito un sistema di
controlli (di primo e secondo livello) e procedure tale da identificare organi, funzioni, compiti e responsabilità, ed emanata apposita Policy.
Tale Policy è stata approvata dai competenti comitati, dal Collegio Sindacale e dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A..
Con riferimento alle citate disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia in materia di controlli, si precisa che:
a) la funzione di Risk Management preposta al controllo sulla gestione dei rischi dell’Emittente, verifica:
- la qualità, le caratteristiche di idoneità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia delle obbligazioni;
- il rispetto del rapporto massimo tra le obbligazioni garantite emesse e gli attivi ceduti a garanzia;
- l’osservanza dei limiti alla cessione e delle modalità di integrazione;
- l’effettività e l’adeguatezza della copertura dei rischi offerta dai contratti derivati eventualmente stipulati in relazione all’operazione;
- il tendenziale equilibrio tra i flussi finanziari prodotti dal cover pool e quelli assorbiti dalle OBG emesse;
b) L’Asset Monitor, soggetto terzo ed indipendente, ha l’incarico di verificare (almeno annualmente) la regolarità dell’operazione e l’integrità della
garanzia in favore degli investitori;
c) la funzione di revisione interna ha la responsabilità di una completa verifica (almeno annuale) dell’adeguatezza dei controlli svolti;
d) i risultati delle verifiche svolte dall’Asset Monitor e dalla funzione di revisione interna del soggetto Emittente sono portati a conoscenza degli Organi
aziendali.
A dicembre 2010 risultano emesse sette tranche di Obbligazioni Bancarie Garantite per un ammontare complessivo di 8,15 miliardi di euro, di cui 2,4
miliardi ritenuti all’interno di UniCredit S.p.A..
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 197
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
NOME OPERAZIONE
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Valore delle attività sottostanti al 31/12/2010:
Obbligazioni emesse al 31.12.2010:
Altre forme di Credit Enhancements:
Agenzie di rating:
Rating:
OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE
UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.)
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit Bank AG, London Branch
Funding
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
esposizioni in bonis
10.917.250.751
8.150.000.000
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo due prestiti
subordinati per un importo complessivo di 12.039.325.149 euro.
S & P - Moody's - Fitch
Aaa - AAA - AAA
Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati con clientela
La crisi dei mercati finanziari originatasi nella seconda metà del 2007 ha avuto tra le sue cause principali il deterioramento dei mutui subprime
statunitensi.
Tale deterioramento ha comportato un generalizzato allargamento degli spread creditizi e la progressiva trasformazione del mercato del credito
cartolarizzato in un mercato illiquido caratterizzato da vendite forzose.
In questo scenario si è accresciuta l’esigenza da parte del mercato di disporre di informazioni in merito ai rischi assunti dalle istituzioni finanziarie con
la negoziazione di prodotti strutturati di credito effettuata direttamente o attraverso società veicolo.
Tale esigenza è stata sostenuta anche da diversi Organismi e Regulators internazionali e nazionali (Financial Stability Board, CEBS - Comitato dei
Supervisori Bancari Europei, Banca d’Italia, CONSOB), che hanno richiesto alle Banche di arricchire la disclosure fornita, secondo una proposta
derivante dall’analisi delle migliori “pratiche di buona informativa” disponibili.
A partire dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata 2008, il Gruppo UniCredit ha quindi fornito tale informativa, che è stata aggiornata alla
situazione in essere al 31 dicembre 2010 nella Parte E) della Nota Integrativa consolidata.
Per quanto riguarda inoltre l’attività della società come originator (cedente) ed investitore in operazioni di cartolarizzazione, si rimanda al precedente
capitolo C.1.
Si precisa che la società non detiene altre esposizioni verso società veicolo oltre a quelle menzionate nel citato capitolo e neppure strumenti finanziari
aventi come sottostante mutui residenziali statunitensi, siano essi prime, subprime o Alt-A.
Di seguito si riportano le informazioni relative all’operatività in derivati con clientela.
Strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela
Il modello di Business connesso alla negoziazione di strumenti finanziari derivati con la clientela prevede la centralizzazione dei rischi di mercato
presso la Divisione CIB, mentre il rischio creditizio viene assunto dalle Società del Gruppo che, in funzione del modello di segmentazione divisionale o
geografica della clientela, gestiscono il rapporto con la stessa.
In base al modello operativo di Gruppo, l’operatività in derivati di negoziazione con la clientela è quindi svolta, nell’ambito dell’autonomia operativa delle
singole Società:
• dalle strutture commerciali italiane che concludono operazioni in derivati OTC al fine di fornire alla clientela non istituzionale prodotti per la gestione
dei rischi di cambio, tasso e prezzo. Nell’ambito di tale operatività, le divisioni F&SME e PB trasferiscono il rischio di mercato alla divisione CIB con
operazioni uguali e contrarie, mantenendo il solo rischio controparte. La Banca effettua anche il servizio di collocamento e/o raccolta ordini in conto
terzi di prodotti di investimento che hanno una componente derivativa implicita (ad esempio, obbligazioni strutturate);
• dalla Divisione CIB che opera con clientela large corporate e istituzioni finanziarie; nell’ambito di questa operatività assume e gestisce sia il rischio di
mercato che quello controparte.
Il Gruppo UniCredit negozia prodotti derivati OTC su un’ampia varietà di sottostanti, quali: Tassi di interesse, Tassi di cambio, Prezzi/Indici azionari,
Commodities (metalli preziosi, metalli base, petrolio e materie energetiche) e Diritti di credito.
198 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Gli strumenti derivati OTC offrono un’elevata possibilità di personalizzazione: nuovi profili di payoff possono essere costruiti mediante la combinazione
di più strumenti derivati OTC (ad esempio, un IRS plain vanilla e una o più opzioni plain vanilla/esotiche). Il rischio e la complessità delle strutture così
ottenute dipendono dalle caratteristiche delle singole componenti (parametri di riferimento e meccanismi di indicizzazione) e dalle modalità con cui
vengono combinate.
I rischi di credito e di mercato associati all’operatività in derivati OTC sono presidiati dalla competence line Chief Risk Officer (CRO) della Capogruppo
e/o delle Divisioni/Società. Tale presidio viene effettuato attraverso la definizione di linee guida e policies per la gestione, misurazione e controllo dei
rischi, in termini di principi, regole e processi, oltre che di determinazione dei limiti di VAR.
Nell’ambito di tale operatività, le operazioni con Clientela non istituzionale non prevedono l’utilizzo di margini, mentre quelle effettuate con controparti
istituzionali (nell’ambito della Divisione CIB) possono fare ricorso all’utilizzo di tecniche di credit risk mitigation (CRM) quali l’utilizzo di accordi di
compensazione e/o di collateralizzazione.
Le rettifiche e riprese di valore per rischio di controparte su prodotti derivati sono determinate in modo coerente alle modalità di determinazione delle
valutazioni sulle altre esposizioni creditizie. In particolare:
• i metodi di quantificazione delle esposizioni “in bonis” nei confronti di Clientela non-istituzionale delle Banche Commerciali Italiane sono basati su
modelli che valutano le esposizioni stesse in termini di PD (Probabilità of Default) e LGD (Loss Given Default), al fine di ottenere una misurazione
secondo le logiche di expected loss da utilizzare per le poste misurate al fair value;
• i metodi di quantificazione sulle posizioni “non performing” si basano sul valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi stimati in base agli specifici
segnali di impairment (sulla cui base vengono qualificati il timing e l’ammontare dei flussi stessi).
Con riferimento alle rettifiche/riprese di valore per rischio di controparte su prodotti derivati, nel Conto Economico 2010 non sono presenti effetti
signficativi.
Di seguito, si analizza il dettaglio della composizione della voce 20 “attività finanziarie detenute per la negoziazione” dell’attivo di stato patrimoniale e
della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” del passivo di stato patrimoniale.
Per la distinzione tra clientela e controparti bancarie si è preso come riferimento la definizione contenuta nella circolare Banca d’Italia n. 262 del 22
dicembre 2005 utilizzata per la predisposizione del bilancio.
Sono stati considerati prodotti strutturati i contratti derivati che inglobano nello stesso strumento forme contrattuali tali da generare esposizione a più
tipologie di rischio (ad eccezione dei Cross Currency Swap) e/o effetti leva.
Il saldo della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” relativo ai contratti derivati ammonta a € 6.492 milioni (per un nozionale di €
191.507 milioni), di cui € 3.540 milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a € 49.521 milioni, di cui € 49.155 milioni
plain vanilla (per un fair value di € 3.516 milioni) e € 365 milioni derivati strutturati (per un fair value € 24 milioni). Il valore nozionale dei derivati con
controparti bancarie ammonta a € 141.986 milioni (fair value € 2.952 milioni), di cui € 7.584 milioni riferibili a derivati strutturati (fair value € 308
milioni).
Il saldo della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione” relativa ai contratti derivati ammonta a € 6.847 milioni (per un nozionale di € 228.552
milioni), di cui € 1.674 milioni con clientela. Il valore nozionale dei derivati con clientela ammonta a € 47.899 milioni, di cui € 47.865 milioni plain
vanilla (per un fair value di € 1.668 milioni) e € 34 milioni derivati strutturati (per un fair value di € 6 milioni). Il valore nozionale dei derivati con
controparti bancarie ammonta a € 180.653 milioni (fair value € 5.173 milioni), di cui € 11.321 milioni riferibili a derivati strutturati (fair value € 403
milioni).
D. Modelli per la misurazione del rischio di credito
Alla fine dell’esercizio 2010 la perdita attesa sul perimetro di rischio di credito della Banca risultava pari allo 0,68% dell’esposizione totale. Tale
dinamica risulta mitigata dalle posizioni deteriorate che migrano in corso d’anno, verso lo stato dei default e pertanto non entrano nel computo di tale
parametro di rischio.
Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha completato lo sviluppo del Modello di Portafoglio, in modo tale da adattarlo alle differenti realtà geografiche,
sia nazionali che estere, nelle quali il Gruppo opera. Al 31 dicembre 2010 il capitale economico del portafoglio crediti della Banca ammontava al
3,23% della sua esposizione totale.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 199
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Sezione 2 - Rischi di mercato
In generale, i rischi di mercato per una banca derivano dagli effetti delle variazioni dei prezzi o degli altri fattori di rischio di mercato sul valore delle
posizioni scritte nei propri libri, sia nel caso in cui queste siano detenute nel portafoglio di negoziazione (trading book) che, alternativamente, risultino
rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche (banking book). La gestione dei rischi di mercato nel Gruppo UniCredit
ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le operazioni di tesoreria e di gestione della struttura patrimoniale, nella Capogruppo come nelle
singole società che compongono il gruppo stesso.
La Capogruppo monitora le posizioni di rischio a livello di Gruppo. Le singole società componenti il Gruppo, UniCredit S.p.A. compresa, nell’ambito delle
loro specifiche responsabilità, controllano le proprie posizioni di rischio in coerenza con le politiche di supervisione del Gruppo UniCredit.
Le singole società producono giornalmente rapporti dettagliati sull’andamento della loro attività e sulla rischiosità connessa, inviando la
documentazione sui rischi di mercato alla Capogruppo.
La responsabilità di aggregare tali informazioni e produrre la documentazione informativa sui rischi di mercato complessivi è in carico all’unità Group
Market Risk della Capogruppo.
Struttura organizzativa
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della
propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le
società controllate.
Il Comitato Rischi della Capogruppo ha funzione consultiva e propositiva circa le decisioni dell’Amministratore Delegato e nella definizione di proposte
dell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione sui seguenti temi:
• “risk appetite” di Gruppo inclusi obiettivi di capitalizzazione, criteri di allocazione del capitale, capacità di assunzione del rischio, “cost of equity” e
politica dei dividendi nonché limiti di capitale interno;
• strategie generali per l’ottimizzazione dei rischi, linee guida generali e politiche generali per la gestione dei rischi di Gruppo;
• modelli interni per la misurazione di tutte le tipologie di rischio ai fini del calcolo capitale di vigilanza;
• struttura dei limiti per tipologia di rischio;
• politiche strategiche e piani di funding.
Allo stesso modo delibera in merito a:
• la definizione delle linee guida relative alle politiche finanziarie di Gruppo (strategie di gestione dell’attivo e del passivo, incluso il profilo della duration
a livello Gruppo);
• l’allocazione del rischio alle Business Unit ed alle Entità (UniCredit S.p.A. inclusa), linee guida e strategie specifiche relative ai rischi e conseguente
definizione dei limiti per il raggiungimento degli obiettivi in termini di risk appetite e limiti per tipologia di rischio;
• metodi per la misurazione e controllo dei rischi aggregati di Gruppo (derivanti dalla aggregazione delle singole tipologie di rischio);
• linee guida, policies e strategie per il rischio immobiliare, il rischio su investimenti finanziari ed il rischio di business;
• i piani di intervento in caso di aspetti critici evidenziati dai report di validazione iniziali e ne tempo;
• tematiche inerenti l’implementazione della normativa nota come “Basilea II” così come le relative attività di progetto ed i processi.
Il Comitato Rischi è composto dai seguenti membri: Amministratore Delegato (Presidente del Comitato), Vice Direttori Generali, Chief Risk Officer
(presiede il Comitato in assenza dell’Amministratore Delegato), Chief Financial Officer, il Responsabile Legal & Compliance, il Responsabile CEE Division
Program ed il Responsabile delle Risorse Umane. Il Responsabile della Direzione Internal Audit partecipa inoltre al Comitato Rischi in qualità di uditore
senza diritto di voto.
A giugno 2009, il Consiglio di Amministrazione ha approvato le linee guida per la riorganizzazione del Group Risk Management, con i seguenti obiettivi:
• miglioramento delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (chiamati “Portfolio Risk”), attraverso centri di
responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”) interamente focalizzati e specializzati sui sopraccitati rischi, da una prospettiva di Gruppo e Cross
divisionale;
• mantenimento della coerenza col modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e focalizzazione - da un punto di vista
puramente transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate all’assunzione dei rischi, allo stesso
tempo mantenendo questi “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle funzioni deputate all’assunzione
dei rischi (es. Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE).
Con riferimento al Market Risk in particolare è stato costituito il “Markets & Balance Sheet Risks Portfolio Management” department, responsabile di
supervisionare e gestire il profilo complessivo per i rischi di mercato, bilancio e liquidità del Gruppo definendo tutte le relative strategie, metodologie e limiti.
Il suddetto dipartimento si interfaccia a sua volta e coopera ai fini del monitoraggio dei rischi di mercato con le funzioni di livello c.d. “Transactional”
responsabili per tutti i rischi (di mercato, ma anche di credito e operazionali) originati dalle Strategic Business Areas (SBAs)/Divisions rilevanti (CIB, PB,
Retail, Treasury, Asset Management e CEE).
200 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il dipartimento “Market & Balance Sheet Risks Portfolio Management” è inoltre responsabile della misura e della gestione del rischio di mercato
specificatamente per UniCredit S.p.A..
In funzione della riorganizzazione descritta, relativamente ai rischi di mercato è stata rivista la struttura dei Comitati responsabili in materia di rischi di
mercato. Questa si articola su 3 livelli:
• Comitati di Primo Livello:
- Group Risk Committee
• Comitati di Secondo Livello:
- Group Market Risk Committee
- Group Asset & Liabilities Committee
• Comitati di Terzo Livello:
- Group Transactional Markets Committee
In linea generale la Capogruppo propone i limiti e le investment policy per il Gruppo e per le sue entità, compresa UniCredit S.p.A., in sintonia con il
processo di allocazione del capitale in sede di elaborazione del budget annuale.
Inoltre l’unità di Asset and Liability Management della Capogruppo, in coordinamento con gli altri centri di liquidità regionali, svolge l’attività di gestione
dell’ALM strategico e operativo, con l’obiettivo di assicurare l’equilibrio degli assetti patrimoniali e la sostenibilità economica e finanziaria delle politiche
di crescita del Gruppo nel mercato dei prestiti, ottimizzando il profilo di rischio di cambio, tasso e liquidità del Gruppo.
Nel corso dell’esercizio 2010 è proseguito lo sviluppo e ampliamento dei modelli esistenti nella direzione di una sempre più accurata rappresentazione
dei profili di rischio propri di portafogli di prodotti finanziari complessi.
Modello interno per rischio di prezzo, tasso di interesse e cambio del portafoglio di negoziazione di vigilanza
All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market risk management è
finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti,
sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio.
Il Dipartimento Market & Balance Sheet Risks Portfolio Management è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in
linea con la miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.
Il principale strumento utilizzato per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo
l’approccio della simulazione storica (nuovo IMOD).
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno
intervallo temporale di osservazione. La distribuzione empirica di utili/perdite che ne deriva viene analizzata per determinare l’effetto di movimenti estremi
del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all’intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I
parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle
serie storiche; periodo di osservazione di 500 giorni. L’utilizzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un confronto immediato con gli utili/perdite
realizzati.
Il nuovo IMOD è già utilizzato per la gestione del rischi, ma non è utilizzato per il calcolo dei requisiti patrimoniali relativamente alle posizioni di negoziazione.
I portafogli di negoziazione sono sottoposti a stress test in base a un’ampia serie di scenari a fini di managerial reporting, descritti nel successivo
paragrafo 2.8.
Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (c.d. “stress testing”), si è deciso di affidare alle singole legal entity le
modalità con cui effettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtà appartenenti
al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mensilmente l’impatto potenziale che tali scenari potrebbero avere sul
portafoglio di negoziazione globale.
La tabella seguente illustra il VaR per il rischio complessivo del portafoglio di negoziazione di UniCredit S.p.A.. Per UniCredit S.p.A. l’esposizione ai
rischi di mercato per il portafoglio di negoziazione non è molto volatile ed è minoritaria rispetto al portafoglio bancario.
Rischiosità del portafoglio di negoziazione 31 Dicembre 2010
VaR giornaliero portafoglio di negoziazione
(milioni di euro)
2010
UniCredit S.p.A.
31.12.2010
MEDIA
MASSIMO
MINIMO
2009
MEDIA
2,5
2,6
4,0
1,5
3,9
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 201
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
2.1 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai desk specialistici di detenzione del rischio
di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’utilizzo dei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali, le posizioni di
rischio sono monitorate e soggette a limiti attribuiti ai portafogli sulla base delle responsabilità manageriali e non puramente su criteri regolamentari.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi
della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni.
2.2 Rischio di tasso di interesse - Portafoglio bancario
INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
• sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);
• sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk).
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro della propria politica di rischio di tasso d’interesse del banking book, che
definisce metodologie e corrispondenti limiti o soglie di attenzione riguardo la sensitivity del margine di interesse e il valore economico per il Gruppo.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche
(banking book).
Al 31 dicembre 2010 la sensitivity del margine di interesse di UniCredit S.p.A. ad una variazione istantanea e parallela dei tassi (parallel shift) di +100
pb è pari a +110 milioni (e di -96.7 milioni per una variazione di -100 pb).
La sensitivity ad una variazione istantanea e parallela dei tassi (parallel shift) di +200 bps del valore economico del patrimonio al 31 dicembre 2010 è
pari a 509.2 milioni.
Questi risultati gestionali includono le stime di sensitività modellizzate per attivi e passivi con scadenze non ben definite, come i depositi a vista e di
risparmio.
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
• repricing risk - rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e di riprezzamento delle attività e passività della banca; i principali aspetti che
caratterizzano tale tipologia di rischio sono:
- yield curve risk - rischio derivante dall’esposizione delle posizioni della banca ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei
rendimenti;
- basis risk - rischio derivante dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche
presentare caratteristiche di riprezzamento simili;
• optionality risk - rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book.
All’interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, sono stati stabiliti dei limiti che riflettono la propensione al rischio coerente con le
linee guida strategiche fissate dal Consiglio di Amministrazione. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in
precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione), Sensitivity o Gap Repricing per le diverse banche/società del Gruppo, in relazione allo specifico
livello di sofisticazione dell’operatività di ciascuna di esse. UniCredit S.p.A., così come ciascuna banca/società del Gruppo, si assume la responsabilità
di gestire l’esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati. A tale fine vengono poste in essere operazioni sia di micro che di macro-hedge.
A livello consolidato l’unità di Asset Liability Management della Capogruppo provvede:
• ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shock paralleli dei livelli dei
tassi su tutti i bucket temporali della curva;
• ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto
sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando differenti ipotesi sull’elasticità delle poste a vista;
• ad effettuare analisi sul margine di interesse in ipotesi di simulazione dinamica di shocks dei livelli dei tassi di mercato;
• allo sviluppo di metodologie e modelli per la migliore rappresentazione del rischio di tasso di interesse delle poste con scadenza non determinata
contrattualmente (i.e. poste a vista).
202 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il Risk Management della Capogruppo esegue controlli di secondo livello sulle suddette analisi.
La funzione Market and Balance Sheet Risks Portfolio Management definisce i limiti di rischio tasso attraverso la metodologia VaR e ne verifica
giornalmente il rispetto.
B. Attività di copertura del fair value
Le strategie di copertura con l’obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario vengono attuate ricorrendo
a contratti derivati, sia quotati che non quotati - questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in
prevalenza.
Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ovvero connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o
passività. In talune circostanze, si riconoscono gli effetti di coperture contabili specifiche connesse a titoli emessi o a singole attività finanziarie, in
particolare quando classificate come disponibili per la vendita.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
In alcuni casi, si ricorre a strategie di copertura dei flussi finanziari in alternativa a quelle di copertura del fair value ai fini della stabilizzazione dei
risultati di conto economico in corso e in quelli successivi. In prevalenza, le coperture utilizzate sono di natura generica e possono riferirsi anche al
rischio tasso di interesse della componente core delle poste a vista.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 203
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
INFORMAZIONE QUANTITATIVA
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per
cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: EURO
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione
di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
A VISTA
FINO A
3 MESI
DA OLTRE
3 MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
DA OLTRE
5 ANNI FINO
A 10 ANNI
OLTRE
10 ANNI
DURATA
INDETERMINATA
1
1.402.912
9.242.529
19.009.593
3.504.133
204.760
4.192.952
364.971
11.204.622
92.886
4.216.883
155.299
2.297.587
-
-
36.956.919
-
40.074.619
41.075.423
39.726.918
31.762.869
9.244.449
2.791.549
2.453.872
1.492.540
11.001.954
3.852.346
6.284.785
5.647.560
12.547.171
688.048
-
107.199.107
1.165.618
-
7.561
-
-
-
-
12.691.847
29.429.747
1.565.137
264.013
815.673
60.511
374.314
-
1.680.206
7.653.642
16.369.233
5.324.618
1.941.432
49.240
17.196
299.166
-
3.083.236
56.353.272
10.778.479
9.943.055
22.306.482
7.649.057
1.564.553
-
35.535
-
-
-
-
-
-
-
35.535
-
-
-
3.392
3.392
-
-
-
-
21.007
-
163.141
742.693
451.693
1.475.099
32.324
960.922
-
-
-
20.117
-
4.962
4.962
150.209
150.209
237.107
238.183
36.689
43.027
11.835
24.538
-
536.218
9.255.008
114.935.063
131.814.637
8.866.664
12.097.775
6.785.565
5.353.454
54.798.431
37.036.505
19.286.709
11.872.596
4.265.514
8.172.676
-
204 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per
cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Dollaro USA
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione
di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
A VISTA
FINO A
3 MESI
DA OLTRE
3 MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
DA OLTRE
5 ANNI FINO
A 10 ANNI
OLTRE
10 ANNI
DURATA
INDETERMINATA
123.216
1.420
898.496
3.203
68.288
201.080
140.268
134.547
9.492
-
112.376
-
-
56.143
6.884
405
-
-
-
-
-
117.845
353.991
36.295
1.514.977
7.113
782.393
261
25.793
73.863
160
18.447
52
-
989.293
50.744
-
-
-
-
-
-
197
893.026
96.792
16.724
-
-
-
-
275.171
2.432.231
5.461.858
120.145
61.415
449.704
1.027.806
-
-
-
7.527.193
506.929
177.971
41.655
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.600
3.600
-
-
-
-
23.200
658
-
224.518
-
100.332
175.408
8.232
-
-
-
-
4.140
4.140
8.470
8.470
37.063
37.063
-
-
-
-
10.150.978
10.779.952
165.559
423.692
255.134
66.390
508.906
290.699
561.293
28.483
12.687
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 205
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per
cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Altre valute
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA / DURATA RESIDUA
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione
di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
A VISTA
FINO A
3 MESI
DA OLTRE
3 MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
DA OLTRE
5 ANNI FINO
A 10 ANNI
OLTRE
10 ANNI
DURATA
INDETERMINATA
196.620
29.859
187.963
31.583
146.226
3
-
468
29.035
-
-
5.247
-
-
-
-
-
-
-
1.628
2.389
28.515
657.387
28
105.423
7.122
126
41.475
1.080
-
-
145.351
218.202
-
2.725
-
-
-
-
21.961
721.562
106.468
-
349.478
-
-
-
98.865
173.009
1.805.677
500.248
1.291
-
244.204
-
-
-
2.323.065
533.180
187.886
-
563.999
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.508
-
-
-
-
-
-
-
412.960
144.970
1.258.066
331.515
809.253
23.236
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
547
-
5.752.740
2.146.111
847.505
498.001
261.629
145.152
1.243.367
331.702
809.253
23.236
-
-
La distribuzione è operata in base all’intervallo temporale esistente fra la data del bilancio e la prima data successiva di revisione del rendimento
dell’operazione.
Nel caso di operazioni a tasso fisso, la durata residua è pari all’intervallo esistente fra la data del bilancio e la data di scadenza dell’operazione.
206 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Nel caso delle attività per cassa, gli ammontari riportati coincidono con il valore di Bilancio.
Per quanto riguarda gli strumenti derivati, l’ammontare riportato, secondo il metodo della doppia entrata coincide con il controvalore di regolamento o con il
Valore nozionale, rispettivamente per quelli con o senza titolo sottostante.
Nel caso di opzioni la tabella riporta il delta equivalent value.
2.3 - Rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
In analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad equity, commodity, OICR e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di
negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la
compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e il ricorso al security lending; strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti
opzionali e derivati complessi.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della
rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni.
2.4 Rischio di prezzo - Portafoglio bancario
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di prezzo
Il rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle sue controllate con finalità di stabile
investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione in quanto detenute anch’esse con finalità di stabile investimento.
Limitatamente a questi ultimi strumenti, i processi interni di gestione e misurazione del rischio di prezzo riproducono quanto descritto in precedenza
relativamente al portafoglio di negoziazione di vigilanza.
2.5 Rischio di cambio
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina
da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita
diretta di titoli, derivati regolamentati. Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della
rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni.
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA - PORTAFOGLIO BANCARIO
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Come già scritto in precedenza, anche il rischio di cambio origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo
entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio di cambio origina da attività di trading in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti di mercato e viene costantemente monitorato e
misurato utilizzando i modelli interni sviluppati dalle società che compongono il gruppo. Tali modelli vengono inoltre utilizzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali
sui rischi di mercato a fronte dell’esposizione a tale tipologia di rischio.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 207
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
B. Attività di copertura del rischio di cambio
La Capogruppo attua una politica di copertura economica degli utili in formazione delle controllate polacche del Gruppo (le quali costituiscono le
principali controllate non appartenenti all’area Euro), nonché dei dividendi relativi all’anno precedente.
Tale politica di copertura si attua mediante prodotti derivati in cambi finalizzati all’immunizzazione delle fluttuazioni del tasso di cambio Euro/Zloty.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VALUTE
VOCI
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
DOLLARI
USA
STERLINE
FRANCHI
SVIZZERI
YEN
ZLOTY
ALTRE
VALUTE
266.995
84.732
1.973.914
3.293.165
19
180.423
58.503
23
136.577
205.454
34.106
687
200.993
264.862
15.028
32.403
167.817
17.002
35.261
3.000
434
275.123
235.154
34.521
9.807.240
2.184.507
8.524.614
432.809
1.665.027
1.325.015
3.380.194
90.906
191.591
188.089
81.088
13.609
264.056
5.045
110.446
16.560
30.405
6.942
16.352
710
669.843
65.287
14.699
11.296
389.839
389.842
42.141
42.141
-
741
744
-
-
38.153.504
23.497.145
44.342.591
44.836.157
(493.566)
7.331.541
1.373.387
7.808.345
7.876.670
(68.325)
1.505.118
1.543.700
1.986.688
2.018.077
(31.389)
594.681
449.629
812.644
846.480
(33.836)
478.072
461.550
516.767
515.959
808
982.652
753.300
1.527.450
1.514.425
13.025
2.7 - Rischio di Credit Spread - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A. Aspetti generali
In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione,
origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la
compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi
della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni.
2.8 Stress test
Gli stress test integrano i risultati dell’analisi di sensitività e di VaR al fine di valutare i rischi potenziali in un modo diverso. Lo stress test esegue la
valutazione di un portafoglio in riferimento sia a scenari semplici (in cui si ipotizza una variazione in singoli fattori di rischio) sia a scenari complessi (nei
quali si prefigurano variazioni simultanee in più fattori di rischio).
Qui si riportano descrizione e risultati degli scenari complessi, che integrano la variazione dei fattori di rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo,
rischio di cambio e rischio di credit spread. Per descrizione e risultati degli scenari semplici, fare riferimento ai paragrafi 2.1, 2.3, 2.5, 2.7.
208 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Scenario “Greece Default”
Lo scenario Greece Default è stato introdotto all’inizio del 2010 come conseguenza delle crescenti preoccupazioni circa la prospettiva che la crisi
greca possa portare ad un default del debito sovrano greco. Come conseguenza di tale default, si ipotizza che l’impatto negativo sia maggiore sul
debito sovrano dei paesi periferici europei rispetto ad altri paesi UE. Si valuta che i paesi maggiormente sotto pressione sarebbero i paesi dell’area CEE
e la Turchia. Si prevede, inoltre, un flight-to-quality verso il debito della Germania e degli Stati Uniti. Per tenere conto della bassa liquidità nel mercato
l’orizzonte temporale di questo scenario è stato esteso fino a coprire un intero trimestre.
In termini di variabili macro-economiche questo scenario assume:
- un deterioramento generale dei Credit Spread indipendentemente dal rating e dal settore, con particolare sofferenza nel caso dei ratings più bassi;
- un crollo dei mercati azionari europei; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli azionari. Si prevede invece un leggero
aumento di valore del mercato USA;
- irripidimento della curva dei tassi di interesse USD e simultaneo appiattimento della curva EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle
volatilità dei tassi di interesse;
- un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR.
Scenario “Sovereign Debt Tension”
In questo scenario, introdotto nel Giugno 2010, si ipotizza l’avvio di un processo di escalation di crisi del debito sovrano. In alcuni paesi europei (ad
esempio Spagna), le preoccupazioni circa la vulnerabilità delle banche e la solvibilità del governo potrebbero alimentarsi a vicenda in una combinazione
potenzialmente esplosiva. A livello dell’eurozona, lo stress sul mercato del debito sovrano dei paesi cosiddetti “periferici” costituisce una minaccia
sui bilanci di molte banche in altri paesi europei. In tale scenario, la crisi del debito sovrano dell’UME avrebbe, allo stesso tempo, effetti a cascata
sull’economia USA e la flight-to-quality porterebbe ad una corsa verso i bond su entrambe le sponde dell’Atlantico. In termini delle variabili dei mercati
finanziari, questo scenario assume:
- Credit Spread: per i governativi la maggiore avversione al rischio implicherebbe per gli emittenti core un restringimento degli spread rispetto ai tassi
swap, mentre i paesi periferici dell’UE sarebbero sottoposti ad una notevole pressione, con conseguente allargamento degli spread. In generale, i
Credit Spread s’impennerebbero fino ai livelli sperimentati durante la crisi Lehman, con particolare sofferenza da parte dei titoli finanziari;
- un crollo dei mercati azionari mondiali; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli azionari;
- un appiattimento delle curve dei tassi di interesse USD e EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle volatilità dei tassi di interesse;
- un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR; deprezzamento delle monete dell’area CEE rispetto all’EUR.
Scenario “Widespread Contagion”
Questo scenario, introdotto nel Dicembre 2010, ipotizza una escalation della crisi del debito fino ad un livello sistemico, con diffusione del contagio
a Spagna e Italia. L’acquisto su larga scala da parte dell’ECB di bond governativi non è in grado di fermare l’allargamento degli spread sovrani, con
conseguente crollo dei mercati finanziari dell’eurozona e massiccio peggioramento delle condizioni in tutta l’area europea.
Lo shock finanziario è amplificato dal forte legame tra i paesi dell’area europea e determina a sua volta una recessione più profonda rispetto a quella
prevista nello scenario “Sovereign Tension”. Al di fuori dell’eurozona, le condizioni finanziarie si inaspriscono, ma la dimensione dello stress di mercato
non è sufficiente a scatenare una recessione su larga scala.
Questo scenario assume, per le variabili macro-economiche, le seguenti variazioni:
- l’ECB reagisce abbassando il tasso di rifinanziamento di 50 pb mentre i tassi EUR/USD a medio/lungo termine crollano (flight-to-quality),
determinando così un appiattimento delle curve, in risposta al deterioramento delle previsioni di crescita ed inflazione. Si attende un irripidimento
della curva GBP, riflettendo così la percezione negativa da parte degli investitori sulla capacità di ottenere un consolidamento ulteriore dal punto di
vista fiscale;
- sul lato FX, la Fed riuscirebbe solo marginalmente a contenere l’abbassamento del cambio EUR-USD; anche il cambio EUR-GBP subirebbe una
riduzione paragonabile, essendo considerata la sterlina una copertura per l’UME. Sia JPY che CHF mostrerebbero un significativo apprezzamento;
- per quanto concerne i Credit Spread, si prevede un deciso allargamento per i governativi (soprattutto per i PIIGS) con l’eccezione di Germania e USA
(flight-to-quality); gli spread dei finanziari e dei corporate si allargherebbero di conseguenza;
- la maggiore avversione al rischio costituirebbe un fattore penalizzante per gli asset più rischiosi, pesando maggiormente sulla performance dei
principali indici azionari che sperimenterebbero anche un maggiore livello di volatilità.
Stress Test sul portafoglio di negoziazione 31 Dicembre 2010
Scenario
(milioni di euro)
2010
31.12.2010
UniCredit Spa
GREECE
DEFAULT
SOVEREIGN
TENSION
WIDESPREAD
CONTAGION
-15
-70
-136
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 209
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
2.9 Gli strumenti finanziari derivati
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
CONSISTENZE AL
31.12.2010
CONTROPARTI
CENTRALI
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
303.531.075
9.695.257
284.897.641
8.838.333
99.844
1.142.663
1.140.975
1.688
37.835.238
1.332.434
749.317
35.753.487
17.464
342.526.440
274.931.404
927.806
187.246.742
73.605
187.173.137
2.676.646
2.676.646
17.401.673
374.739
63.189
16.963.745
11.307
207.336.368
194.266.232
1.855.611
ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
d) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
31.12.2009
OVER THE
COUNTER
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
CONSISTENZE AL
31.12.2010
ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
210 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2009
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
156.525.650
595.801
155.929.849
13.000
13.000
12.085.890
3.007.035
9.078.855
168.624.540
167.918.752
-
136.958.213
486.238
136.471.975
6.548
6.548
30.248.202
3.672.187
26.576.015
167.212.963
138.550.425
-
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.2 Altri derivati
CONSISTENZE AL
31.12.2010
ATTIVITÀ SOTTOSTANTI / TIPOLOGIA DI DERIVATI
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
31.12.2009
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
45.979.648
407.150
45.572.498
15.585.171
14.288.707
1.296.464
16.043.092
219.970
966.375
14.856.747
658
77.608.569
51.382.756
-
7.631.541
668.455
6.963.086
16.153.872
16.153.872
1.371.529
377.278
994.251
25.156.942
29.131.410
-
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE POSITIVO
CONSISTENZE AL
31.12.2010
PORTAFOGLI / TIPOLOGIA DI DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione a fini vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
31.12.2009
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
OVER THE
COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
5.386.872
138.042
4.652.994
103.505
465.257
27.074
3.199.907
9.034
2.839.167
133.117
218.589
964.128
157.447
697.422
21.599
67.678
19.982
9.550.907
-
2.193.796
311.546
1.738.648
10.580
133.022
4.202.838
335
3.395.537
48.608
758.358
671.319
410.797
247.502
13.020
7.067.953
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 211
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE NEGATIVO
CONSISTENZE AL
31.12.2010
PORTAFOGLI / TIPOLOGIA DI DERIVATI
31.12.2009
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI
CENTRALI
5.518.547
150.129
4.792.569
109.477
439.283
27.089
3.576.863
7.948
3.210.332
304.121
54.462
1.274.662
157.447
806.574
128.033
106.152
76.456
10.370.072
-
2.085.319
122.932
1.883.975
524
77.888
3.585.295
22.967
3.070.437
450.334
41.557
816.668
410.943
247.492
158.233
6.487.282
-
A. Portafoglio di negoziazione a fini vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per
controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
GOVERNI
E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETÀ
FINANZIARIE
SOCIETÀ DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI
SOGGETTI
446
-
2.185.346
105.632
10.272
27.129
209.072.211
1.401.142
3.310.398
1.068.174
68.750.585
2.101.745
1.551.064
745.342
4.226
62
-
22.963.709
1.161.288
45.584
153.832
554.552
4.829
110
1.024
-
-
1.018.435
101.186
14.274
65.465
1.068
316
64
35.670
2.193
2.301
61.242
7.833
3.037
4.366
26.247
3.306
514
2.079
-
-
34.678.373
450.369
516.209
365.024
267.589
89.396
402
508
-
2.876.618
58.336
61.999
50.210
12.657
172
453
128
-
-
8.744
1.496
183
874
-
-
8.717
142
1.472
872
3
2
3
-
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2. Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3. Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4. Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
212 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non
rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2. Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3. Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4. Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
GOVERNI
E BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETÀ
FINANZIARIE
SOCIETÀ DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI
SOGGETTI
-
-
198.736.767
3.538.818
3.824.049
1.461.838
938.346
13.903
44.376
8.610
-
-
2.830.184
163.380
8.136
-
-
8.640.448
144.995
96.834
708.050
13.370
20
-
-
6.944.353
117
124.814
565.333
-
-
28.004.693
445.850
592.621
228.618
-
-
14.305
369
214
-
109.985
5.236
4.014
-
658
19.982
-
-
-
-
-
-
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B. Portafoglio bancario
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
B.4 Derivati finanziari su altri valori
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
FINO A
1 ANNO
OLTRE 1 ANNO
E FINO A 5 ANNI
OLTRE
5 ANNI
TOTALE
162.390.299
125.112.256
855.953
36.404.626
17.464
61.947.300
35.944.474
956.333
25.045.835
658
224.337.599
143.604.871
71.918.871
70.699.239
286.710
932.922
116.050.361
101.999.999
11.960.460
2.089.902
187.969.232
99.340.640
108.217.270
107.719.581
497.689
68.235.449
64.560.825
2.681.378
993.246
176.452.719
156.760.756
342.526.440
303.531.076
1.142.663
37.835.237
17.464
246.233.110
202.505.298
15.598.171
28.128.983
658
588.759.550
399.706.267
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 213
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
B. DERIVATI CREDITIZI
B1. Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo e medi
PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE
A FINI DI VIGILANZA
CATEGORIE DI OPERAZIONI
1. Acquisti di protezione
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
Totale 31.12.2010
Valori medi
Totale 31.12.2009
2. Vendite di protezione
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
Totale 31.12.2010
Valori medi
Totale 31.12.2009
PORTAFOGLIO
BANCARIO
SU UN SINGOLO
SOGGETTO
SU PIÙ SOGGETTI
(BASKET)
SU UN SINGOLO
SOGGETTO
SU PIÙ SOGGETTI
(BASKET)
-
-
412
412
550
683
269.695
269.695
134.848
-
-
-
412
412
105.789
211.166
-
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE POSITIVO
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI / TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
B. Portafoglio bancario
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
Totale
31.12.2010
31.12.2009
545
545
77
77
77
545
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE NEGATIVO
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI / TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
B. Portafoglio bancario
a) Credit default products
b) Credit spread products
c) Total rate of return swap
d) Altri
Totale
214 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
545
545
545
77
77
77
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
CONTRATTI NON
RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GOVERNI E
BANCHE CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETÀ
FINANZIARIE
SOCIETÀ DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
269.695
-
-
-
-
412
545
-
-
412
545
-
-
-
-
Negoziazione di vigilanza
1) Acquisto protezione
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2) Vendita protezione
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
Portafoglio bancario
1) Acquisto protezione
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Vendita protezione
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
SOTTOSTANTI / VITA RESIDUA
A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza
A.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata”
A.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata”
B. Portafoglio bancario
B.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata”
B.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata”
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
FINO A
1 ANNO
OLTRE 1 ANNO
E FINO A 5 ANNI
OLTRE
5 ANNI
TOTALE
-
824
824
824
1.367
269.695
269.695
269.695
-
270.519
270.519
270.519
1.367
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
Non ci sono dati da segnalare.
Sezione 3 - Rischio di liquidità
Nel 2011 UniCredit S.p.A. si è evoluta principalmente dalla funzione di Holding a Banca operativa. Ad ogni modo da una prospettiva di gestione della
liquidità i cambiamenti non sono stati molto profondi dal momento che le consociate italiane non avevano accesso diretto al mercato e tutti i flussi di
liquidità erano già gestiti attraverso UniCredit S.p.A..
UniCredit S.p.A. ha un doppio ruolo e agisce come fulcro sia per il business italiano che come capogruppo di tutte le entità del gruppo. Il suo ruolo di
gestione del rischio di liquidità è ulteriormente dettagliato nella sezione del consolidato.
UniCredit S.p.A. è uno dei quattro centri di liquidità del gruppo ed è il fulcro centrale per le sue divisioni e per le consociate Italiane e Irlandesi.
Ovviamente il centro liquidità italiano è governato dalla struttura di gestione del rischio di liquidità di gruppo. Annualmente il piano di finanziamento di
gruppo include una sezione specifica per Liquity Center Italia.
Per ulteriori dettagli su approcci metodologici che la Banca utilizza per misurare il suo rischio di liquidità, si prega fare riferimento alla sez.3 della Nota
integrativa del Bilancio Consolidato - Parte E - Rischio di liquidità.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 215
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: Euro
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti
correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni “fuori bilancio”
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili
a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
A VISTA
DA OLTRE
1 GIORNO
A 7 GIORNI
DA OLTRE
7 GIORNI
A 15 GIORNI
DA OLTRE
15 GIORNI
A 1 MESE
969
7.129
-
1.418.233
2.340
-
1.609.908
732
-
607.546
34.817
-
952.701
56.481
-
1.401.513
2.043.691
5.120.607
5.019.241
6.757.963
48.946.947
5.978.370
3.328.861
13.618.807
10.283.286
112.045.784
4.092.809
1.247.168
593.652
181.404
1.859.561
426.033
1.650.275
1.418.924
1.428.691
529.459
338.632
57.182
238.890
202.408
642.009
13.990.746
1.124.373
4.970.852
4.371.666
8.971.929
9.458.561
4.269.054
7.486.519
1.265.980
7.272.017
4.961.879
-
2.855.763
5.854.340
1.213
1.609.743
108.159
1.390.791
176.621
3.681.141
655.154
1.682.040
415.549
1.331.130
697.768
1.757.978
290.774
1.187.025
10
10
4.809.901
4.804.537
19.166
12.052
82.003
56.889
272.839
155.206
1.178.988
1.066.318
983.204
870.909
1.782.113
1.823.258
-
15.494
-
459.803
11.142.297
11.017.161
28.000
300.000
125.135
1.300
5.698
124.804
-
-
-
-
4.717.322
34.475.194
3.073.573
-
4.910.705
-
3.722.042
-
2.534.638
-
2.405.550
-
1.037.034
-
6.952.115
412
5.122.626
-
686.545
686.544
28.586
-
314
8.985
1.407
9.944
21.855
32.874
32.802
-
216 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
DA OLTRE
DA OLTRE
1 MESE FINO 3 MESI FINO
A 3 MESI
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
236.281
296.613
-
1.084.054
749.395
312.006
12.146.667
5.963.442
-
5.571.958
8.193.084
360.030
-
195.168
470.570
302.082
195.733
-
17.976.953 10.244.424
13.690.729
58.614.807 78.071.367
22.273
25.000
35.663
OLTRE
DURATA
5 ANNI INDETERMINATA
480.615
384.578
-
48.465.623 35.233.944
2.908.036 9.026.819
-
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: Dollaro USA
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti
correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni “fuori bilancio”
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili
a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
A VISTA
DA OLTRE
1 GIORNO
A 7 GIORNI
DA OLTRE
7 GIORNI
A 15 GIORNI
DA OLTRE
15 GIORNI
A 1 MESE
DA OLTRE
1 MESE FINO
A 3 MESI
DA OLTRE
3 MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
195
-
-
-
-
485
-
-
84.707
140.268
119
-
38.429
87.748
25
-
54.240
56.323
241.898
226.337
95
15.517
33.841
392.625
71.068
996.831
74.863
501.678
248.768
442.492
137.870
271.632
561.293
116.882
-
2.458.288
970.669
-
2.294.390
107.165
543.267
999.192
257.905
2.528.203
1.139.408
67.251
1.351.063
1.027.797
525.532
2.815.083
119.957
98.545
482.186
61.368
17.679
252.966
273.892
1.347
419
-
-
247.728
-
-
-
-
-
-
1.477.510
-
6.981.910 19.279.311
6.566.962 17.577.872
3.096.694
2.901.429
1.308.975
1.031.829
668.902
609.924
226.733
269.518
17.426
16.433
1.479 15.594.720 10.273.338
1.496 12.956.615 8.651.944
OLTRE
DURATA
5 ANNI INDETERMINATA
99.647
99.373
-
12.981
1.218
441
3.714
6.100
940
17.744
3.204
31.425
9.097
-
5.835
-
521.550
-
237.988
237.988
22.452
385.571
112.259
1.268
-
-
-
-
10.092
111.195
2.643
48.938
271.659
421.212
422.920
794.600
340.730
23.051
2.423.989
-
-
-
-
-
-
-
-
23.051
923
-
-
-
196
-
2.170
-
3.065
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 217
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
Valuta di denominazione: Altre valute
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI / SCAGLIONI TEMPORALI
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti
correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni “fuori bilancio”
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili
a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
A VISTA
DA OLTRE
1 GIORNO
A 7 GIORNI
DA OLTRE
7 GIORNI
A 15 GIORNI
DA OLTRE
15 GIORNI
A 1 MESE
DA OLTRE
1 MESE FINO
A 3 MESI
DA OLTRE
3 MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI FINO
A 1 ANNO
DA OLTRE
1 ANNO FINO
A 5 ANNI
-
-
-
-
-
-
-
3
-
58.894
-
-
196.615
9.052
8.281
155.456
20.995
6.737
96.911
168.133
55.088
330.273
20.893
62.654
163.470
52.438
55.008
469
16.711
-
240.826
163.678
225
898.772
457.327
40.652
-
173.126
111.109
46.454
-
376.171
270.217
550.101
-
356.443
102.992
1.119.619
-
499.843
106.540
121.535
-
1.290
3.262
573.249
-
377
29.935 1.124.171
6.740 617.753
-
10.008
10.124
2.039.150
1.829.552
347.487
291.157
2.160.706
1.247.248
2.135.465
277.197
1.387.831
515.377
1.157.726
639.118
1.624.566
699.000
812.058
26.041
10
1.198
2.777
-
-
-
-
-
-
-
-
-
168.414
-
202.596
278.068
-
-
87.133
5.809
-
-
-
-
74.588
260.404
23.149
-
-
24.152
-
514
-
3.291
-
11.615
-
122.540
-
555
-
15
15
390
-
-
-
7
41
139
-
-
-
OLTRE
DURATA
5 ANNI INDETERMINATA
Si precisa che la Banca è originator di operazioni di cartolarizzazione nelle quali ha sottoscritto all’atto dell’emissione la totalità delle passività emesse
dalle società veicolo (cosiddette “auto-cartolarizzazioni”).
L’ammontare delle attività sottostanti al 31 dicembre 2010 è pari a euro 21.521.327. Le caratteristiche di tali operazioni sono riportate nelle schede
pubblicate nel capitolo C.1 operazioni di cartolarizzazioni della precedente sezione 1 - Rischi di credito.
218 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 4 - Rischi operativi
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Definizione di rischio operativo
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati
da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami
della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell’azienda, interruzioni
dell’operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi
Il Gruppo UniCredit ha definito sistema di gestione dei rischi operativi l’insieme di politiche e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione
dei rischi operativi nel Gruppo e nelle Entità controllate.
Le politiche di rischio operativo, applicabili a tutte le Entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della
funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.
La Capogruppo coordina le Entità del Gruppo secondo quanto stabilito nella normativa interna e nel manuale di controllo dei rischi operativi. Specifici
comitati rischi (Comitato Rischi, Comitato Rischi Operativi e Reputazionali) sono costituiti per monitorare l’esposizione, le azioni di mitigazione, le
metodologie di misurazione e di controllo.
Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di
rischio sono responsabilità del Operational & Reputational Risks Portfolio Management department di Capogruppo e sono applicate dalle Entità del
Gruppo, compresa UniCredit S.p.A.. Elemento cardine del sistema di controllo è l’applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo
dei rischi e la misurazione del capitale.
La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un
processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente
dall’Operational & Reputational Risks Portfolio Management department.
Il Gruppo UniCredit ha ottenuto nel mese di marzo 2008 l’autorizzazione all’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo
del capitale a fronte dei rischi operativi.
Struttura organizzativa
L’Alta Direzione è responsabile per l’approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework di Gruppo dei rischi operativi, per la verifica
dell’adeguatezza del sistema di misurazione e controllo e viene informata regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l’esposizione ai rischi
operativi, con l’eventuale supporto di appositi comitati rischi.
Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo, presieduto dal responsabile del Group Risk Management Control è composto di membri
permanenti e membri ospiti. La composizione del Comitato è stata rivista nel 2010, anche alla luce dei cambiamenti nella struttura organizzativa del
Group CRO department.
La missione del Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo per quanto riguarda i rischi operativi è di formulare proposte e pareri per il
Comitato Rischi di Gruppo per:
• il risk appetite di Gruppo, compresi gli obiettivi e criteri di allocazione del capitale per i rischi operativi nel Gruppo;
• la struttura e definizione dei limiti per i rischi operativi e l’allocazione alle Business Units, alle Entità del Gruppo e alle portfolios;
• l’approvazione iniziale e modifiche fondamentali ai sistemi di controllo e misurazione dei rischi e gli applicativi per i rischi operativi, compresi possibili
piani di azione, processi, IT e requisiti per la qualità dei dati, con il supporto delle autorizzazioni interne relative;
• strategie globali per l’ottimizzazione dei rischi operativi, “Governance Guidelines” e “Policies” per la gestione dei rischi operativi nel Gruppo;
• piani di azione per affrontare possibili criticità rilevate nel sistema di controllo e misurazione dei rischi da “Group Internal Validation” e nelle attività
dell’Internal Audit;
• aggiornamenti su attività progettuali riguardanti Basilea 2 e i rischi operativi;
• attività relative all’ICAAP per i rischi operativi;
• il report regolamentare annuale dell’Internal Validation.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 219
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo limitato ai rischi operativi ha invece funzioni deliberanti per:
• le “Policies” dedicate ai rischi operativi;
• le azioni correttive per il bilanciamento delle posizioni di rischio operativo a livello di gruppo, comprese le azioni di mitigazione pianificate, entro i limiti
definiti dai organi competenti;
• le strategie assicurative a livello di Gruppo, compresi i rinnovi, massimali e franchigie;
• approvazione iniziale e modifiche fondamentali alle metodologie di controllo e misurazione dei rischi, con il supporto delle autorizzazioni interne relative.
L’Operational & Reputational Risks Portfolio Management department di Capogruppo fa capo al Group Risk Management (Group CRO) e supervisiona e
gestisce il profilo complessivo dei rischi operativi e reputazionali del Gruppo attraverso la definizione delle relative strategie, metodologie e limiti.
Per quanto riguarda la funzione di rischi operativi, il dipartimento si articola in tre unità organizzative.
• l’unità di Operational Risk Methodologies and Control è responsabile per la definizione delle metodologie, del calcolo del capitale a rischio operativo di
Gruppo e le linee guida per il controllo dei rischi operativi e ha inoltre un ruolo di supporto e controllo nei confronti delle funzioni di Operational Risk
Management delle Entità per verificare il rispetto degli standard di Gruppo nella realizzazione dei processi e delle metodologie di controllo;
• l’unità di Operational Risk Strategies and Mitigation è responsabile per la definizione e monitoraggio dei limiti di rischio e la identificazione delle strategie
e misure correttive e il monitoraggio delle relative implementazioni;
• l’unità Operational Risk Management è responsabile per l’implementazione e mantenimento del sistema di gestione dei rischi operativi nella Capogruppo,
UniCredit S.p.A.. Questa unità, così come le funzioni di Operational Risk Management nelle Entità controllate, fornisce formazione specifica sui rischi
operativi al personale, che può anche avvalersi di programmi di formazione disponibili via intranet ed è responsabile per la corretta realizzazione degli
elementi del framework di Gruppo. Esistono inoltre unità dedicate nelle divisioni F&SME, CIB e PB, responsabili per l’implementazione e manutenzione del
framework nel proprio perimetro di riferimento.
Convalida interna
In ottemperanza ai requisiti regolamentari è stato istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al
fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della unit Pillar II Risks and
Operational Risk Validation, all’interno del Group Internal Validation department.
Le metodologie di Gruppo per la misurazione e allocazione del capitale a rischio sono convalidate a livello di Capogruppo dalla unità sopraccitata,
mentre l’implementazione del sistema di controllo e gestione dei rischi operativi nelle Entità controllate è valutata dalle funzioni locali di Operational Risk
Management seguendo le istruzioni e linee guida emesse dal Group Internal Validation department.
I risultati delle valutazioni locali sono rivisti annualmente dal Group Internal Validation department che esegue ulteriori analisi su dati e documentazione.
Report dettagliati vengono poi sottoposti al CRO di Gruppo per l’emissione di specifiche Non Binding Opinion alle Entità. I report di convalida locale, insieme
alla opinion della Capogruppo e al report dell’Internal Audit, sono presentati per approvazione ai competenti Organi delle Entità controllate.
I risultati dell’attività di convalida, sia a livello di Capogruppo sia delle singole Entità, sono consolidati annualmente nel Group Validation report che, insieme
alla relazione annuale dell’Internal Audit, è presentato al Consiglio di Amministrazione di UniCredit.
Un reporting regolare sulle attività di convalida è inoltre indirizzato al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali di Gruppo.
Reporting
Un sistema di reporting è stato sviluppato dalla Capogruppo per informare l’Alta Direzione e gli organi di controllo interno in merito all’esposizione ai rischi
operativi e alle azioni intraprese per mitigarli.
In particolare, con periodicità trimestrale, vengono forniti aggiornamenti sull’andamento delle perdite operative, la stima del capitale a rischio, le principali
iniziative intraprese per la mitigazione dei rischi operativi nelle varie aree di business e le perdite operative sofferte nei processi creditizi (cd. Perdite “crosscredit”). Una sintesi sull’andamento degli indicatori di rischio più significativi viene elaborata con cadenza mensile.
Al Comitato Rischi Operativi e Reputazionali vengono inoltre presentati i risultati delle principali analisi di scenario svolte a livello di Gruppo e le relative
azioni di mitigazione intraprese.
Gestione e mitigazione del rischio
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati e nella gestione delle relative politiche assicurative, con
l’identificazione di idonee franchigie e limiti, mentre la verifica regolare dei piani di continuità operativa assicura la gestione del rischio operativo nei casi di
interruzione dei principali servizi.
Il Comitato Rischi Operativi e Reputazionali rivede inoltre i rischi rilevati dalla funzione Operational Risk, con il supporto delle funzioni interessate, e verifica
le iniziative di mitigazione.
220 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sistema di misurazione e allocazione del capitale
UniCredit ha sviluppato un metodo interno per la misurazione del requisito di capitale. Questo è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei
dati di perdita esterni (consortili e pubblici), dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
Il calcolo viene effettuato utilizzando come classi di rischio le tipologie di evento operativo. Per ogni classe di rischio, la severità e la frequenza delle
perdite sono stimate separatamente per arrivare alla distribuzione delle perdite annue tramite simulazione, tenendo conto della copertura assicurativa.
La distribuzione di severità viene stimata su dati interni, dati esterni e dati generati tramite analisi di scenario, mentre la frequenza è stimata sui soli
dati interni. Per ognuna delle classi, si applica una correzione in funzione degli indicatori di rischio operativo. Le distribuzioni di perdita annua, ottenute
per ciascuna classe di rischio, sono aggregate tramite funzioni copula. Il capitale di rischio è quindi calcolato sulla distribuzione aggregata delle perdite
ad un livello di confidenza del 99,9% a fini regolamentari e ad un livello del 99,97% a fini di capitale economico.
Tramite meccanismi di allocazione si identificano i requisiti di capitale delle Entità controllate, riflettendo l’esposizione ai rischi operativi.
L’approccio AMA ha ricevuto formale approvazione da parte dell’Autorità di Vigilanza ed il piano di roll out attualmente prevede l’estensione di tale
metodo a tutte le Entità rilevanti del Gruppo entro il 2012. Le Entità o segmenti di attività non ancora autorizzate all’utilizzo dei metodi avanzati
contribuiscono al requisito patrimoniale consolidato sulla base del metodo standard (TSA) o base (BIA).
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Si riporta di seguito la composizione percentuale delle fonti di rischio operativo per tipologia di evento, secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di
Basilea sul Capitale e recepito dalle Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche emanata da Banca d’Italia nel dicembre 2006 (circ. 263)
e successivi aggiornamenti.
Le classi di riferimento sono le seguenti:
- frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che
coinvolgano almeno una risorsa interna della banca;
- frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca;
- rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di impiego, salute e sicurezza sul
lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
- clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle
caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
- danni materiali da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
- interruzioni dell’operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell’operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
- esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché
perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.
COMPOSIZIONE PER TIPO DI EVENTO
Clientela
Esecuzione
Rapporto di lavoro
Frode interna
Sistemi IT
Frode esterna
Danni materiali
Totale
PERCENTUALE
52,0%
24,0%
5,0%
10,6%
0,2%
8,1%
0,1%
100,0%
Nel corso del 2010, la principale fonte di manifestazione di rischi operativi è risultata essere la categoria “Clientela, prodotti e prassi professionali” che
include le perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del
servizio prestato.
La seconda categoria, per ammontare delle manifestazioni delle perdite, corrisponde alle perdite dovute a errori nella esecuzione, consegna e gestione
dei processi a causa di carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi. Si sono altresì manifestate, in ordine decrescente di
incidenza, perdite relative a frode interna, frode esterna e perdite derivanti da eventi relativi ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro. Rappresentano
le categorie di rischio residuali quelle che riguardano danni ai beni materiali e quelli relativi ai guasti dei sistemi IT.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 221
Parte F - Informazioni sul Patrimonio
Sezione 1 - Il Patrimonio dell’impresa
Sezione 2 - Il Patrimonio e i coefficienti di vigilanza
224
226
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 223
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte F - Informazioni sul Patrimonio (importi in migliaia di €)
Sezione 1 - Il Patrimonio dell’impresa
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
UniCredit S.p.A. assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale (regolamentare ed economico) in funzione dei
rischi assunti, ai fini dello sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di
pianificazione e controllo della Banca e, in particolare:
• nei processi di piano e budget:
- formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione;
- analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business unit;
- assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio;
- analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti;
- elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy;
• nei processi di monitoraggio:
- analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati gestionali per uso interno ed esterno;
- analisi e controllo dei limiti;
- analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali.
La Banca, infatti, si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi di creare valore
in modo tale da massimizzare il ritorno per i propri azionisti in termini di dividendi e capital gain (total shareholder return) attraverso l’allocazione
del capitale alle differenti linee di attività e business unit in funzione degli specifici profili di rischio e l’adozione di una metodologia basata sulla
misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) che predispone, a supporto dei processi di pianificazione e controllo, una serie di
indicatori in grado di unire e sintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza rilevante nella definizione delle strategie perché esso rappresenta l’oggetto della
remunerazione attesa dagli azionisti nel loro investimento nel Gruppo e perché è una risorsa su cui insistono anche limiti esogeni imposti dalla
normativa di vigilanza.
Nel processo di allocazione, le definizioni di capitale utilizzate sono:
• capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deve essere remunerata almeno pari
alle aspettative (costo dell’equity);
• capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo - capitale allocato) o ha fronteggiato (a consuntivo - capitale
assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore.
Il capitale a rischio dipende dalla propensione al rischio e discende dal livello di capitalizzazione obiettivo definito anche in funzione del merito creditizio
del Gruppo.
Esso è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui il capitale a rischio è definito come capitale economico, dall’altra la
normativa di vigilanza, per cui il capitale a rischio è definito come capitale regolamentare. In particolare:
• Il capitale economico è la quota parte di patrimonio effettivamente a rischio misurata con modelli probabilistici secondo un determinato intervallo di
confidenza;
• Il capitale regolamentare è la componente del patrimonio di vigilanza (total capital) rappresentata dal patrimonio netto (core equity o core tier 1)
posta a rischio misurata secondo la normativa di vigilanza.
Il capitale economico ed il capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie di rischio. Il primo discende
dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, il secondo da schemi definiti nella normativa di vigilanza.
La coerenza tra le due differenti definizioni di capitale a rischio si ottiene rapportando le due grandezze in relazione al merito creditizio obiettivo del
Gruppo (AA- S&P), che corrisponde ad una probabilità di default pari allo 0,03%. Pertanto il capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire
con il 99,97% di probabilità (intervallo di confidenza) gli eventi avversi, mentre il capitale regolamentare è quantificato in base ad un core tier 1 ratio
target in linea con i principali gruppi bancari internazionali aventi almeno il rating obiettivo.
Nel processo di allocazione viene quindi applicata la logica del “doppio binario”, ossia considerando sia il capitale economico che il capitale
regolamentare (core tier 1), sia a livello consolidato sia a livello di linea di attività/business unit.
La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione, Strategia e Capital Management, ha la finalità
di definire il livello di patrimonializzazione obiettivo per il Gruppo e le sue società nel rispetto dei vincoli normativi e della propensione al rischio.
Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei ratios patrimoniali
di Vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all’ottenimento degli obiettivi.
224 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione del patrimonio di vigilanza (core tier 1, tier 1, lower e upper tier 2 e
tier 3 capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weighted asset” (RWA).
La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale di rischio e degli strumenti
ibridi di patrimonializzazione più idonei al conseguimento degli obiettivi. In caso di deficit di capitale, sono indicati i gap da colmare e le azioni di
“capital generation” misurandone il costo e l’efficacia attraverso la metodologia di Rapm. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo
di sintesi della unità operativa Capital Management per gli aspetti regolamentari, contabili, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro
evoluzioni normative1, in modo che siano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate
a realizzare le azioni.
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Per altre informazioni relative al Patrimonio di UniCredit S.p.A., si veda la Parte B) Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170,
180, 190 e 200.
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
VOCI/VALORI
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre (*)
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura di flussi finanziari
- Differenze di cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d’esercizio
Totale
31.12.2010
31.12.2009
9.648.791
39.322.433
7.663.632
1.362.821
1.439.181
1.144.946
(1.221.306)
6.300.811
(2.440)
355.375
(164.379)
242.734
277.020
783.343
57.771.134
8.389.870
36.581.540
8.712.157
1.862.246
1.434.080
1.679.802
(1.251.636)
6.849.911
(2.440)
359.821
143.842
(61.041)
277.020
51.001
54.091.949
(*) Le “Riserve di utili - altre” comprendono la “Riserva azioni proprie” (2.440 mila), originariamente costituita con prelievo dalla voce “Sovrapprezzi di emissione”.
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2010
1
ATTIVITÀ/VALORI
RISERVA
POSITIVA
RISERVA
NEGATIVA
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
12.015
156.642
4.382
173.039
(334.987)
(1.514)
(917)
(337.418)
31.12.2009
TOTALE
RISERVA
POSITIVA
RISERVA
NEGATIVA
TOTALE
(322.972)
155.128
3.465
(164.379)
83.426
103.427
15.757
202.610
(52.104)
(1.880)
(4.784)
(58.768)
31.322
101.547
10.973
143.842
Per esempio Basilea II/III, IAS/IFRS ecc.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 225
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte F - Informazioni sul Patrimonio (SEGUE)
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
31.12.2010
1. Esistenze iniziali
2. Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
di cui: operazioni di aggregazione aziendale (*)
3. Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
TITOLI
DI DEBITO
TITOLI
DI CAPITALE
QUOTE
DI O.I.C.R.
FINANZIAMENTI
TOTALE
31.322
16.533
13.549
2
2
2.982
(1.107)
370.827
347.988
22.363
476
(322.972)
101.547
71.786
50.562
767
767
20.457
18.015
18.205
9.976
2.032
6.197
155.128
10.973
21.393
5.273
22.652
19.143
3.509
(6.532)
(6.532)
28.901
12.446
15.686
769
3.465
-
143.842
109.712
69.384
23.421
19.910
3.511
16.907
10.376
417.933
370.410
2.032
38.049
7.442
(164.379)
Le variazioni esposte differiscono da quelle riporatate nel Prospetto della redditività complessiva per effetto dell’inclusione nella presente tabella operazioni di aggregazione aziendale.
(*) il punto 2.3 Altre variazioni - di cui operazioni di aggregazione aziendale comprende le riserve con saldo negativo rivenienti dall’operazione One4C.
Sezione 2 - Il Patrimonio e i coefficienti di vigilanza
2.1 Patrimonio di vigilanza
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Le principali caratteristiche contrattuali degli strumenti innovativi che, assieme al capitale ed alle riserve, rientrano nel calcolo del patrimonio di base e
del patrimonio supplementare sono riportate nelle tabelle che seguono.
1. Patrimonio di base
Caratteristica degli strumenti subordinati
SCADENZA
MONETA
TASSI
CLAUSOLE DI
RIMBORSO
ANTICIPATO
IMPORTO
NOMINALE
ALL’UNITÀ
DI VALUTA
APPORTO AL
PATRIMONIO DI
DI VIGILANZA AL
31.12.2010
(€/000)
CALL 27.10.15
750.000.000
749.574
CALL 27.10.15
CALL 27.06.18
300.000.000
210.000.000
348.533
243.973
CALL 10.12.19
250.000.000
250.000
CALL 21.07.20
500.000.000
496.293
Strumenti innovativi di capitale
1) Perpetual
EURO
2) Perpetual
3) Perpetual
GBP
GBP
4) Perpetual
EURO
5) Perpetual
Totale strumenti innovativi
di capitale (Tier I)
EURO
226 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
4,028% p.a. per i primi 10 anni - dopo
euribor 3m + 176 b.p.s.
5,396% p.a. per i primi 10 anni - dopo
sterling libor 3m + 176 b.p.s.
8,6125% p.a.
8,145% p.a. act/act per i primi 10 anni dopo euribor 3m + 665 b.p.s.
9,375% p.a. per i primi 10 anni - dopo
euribor 3m +749 b.p.s.
2.088.373
2. Patrimonio supplementare
Caratteristica degli strumenti subordinati
SCADENZA
MONETA
TASSI
Strumenti ibridi di patrimonializzazione
1)
28.02.2012
EURO
2)
01.02.2016
EURO
3)
01.02.2016
GBP
4)
05.06.2018
EURO
5)
25.06.2018
EURO
Totale strumenti ibridi di patrimonializzazione (Upper Tier II)
Prestiti subordinati
1)
16.03.2011
EURO
2)
30.06.2015
EURO
3)
30.03.2016
EURO
4)
30.03.2016
EURO
5)
07.04.2016
EURO
6)
21.10.2016
EURO
7)
20.09.2016
EURO
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
20.09.2016
26.09.2017
30.10.2017
30.10.2017
13.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
27.11.2017
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
EURO
22)
04.12.2017
EURO
23)
11.12.2017
EURO
24)
28.12.2017
EURO
25)
16.10.2018
GBP
26)
27)
28)
29)
22.09.2019
30.01.2018
30.01.2018
03.03.2023
EURO
EURO
EURO
EURO
6,10%
3,95%
5,00%
6,70%
Euribor a 6 mesi + 1,70% p.a.
6% p.a.
Primo anno: tasso fisso 3% annuo lordo
Dal secondo anno: cedola variabile pari al 75% del tasso
swap annuale euro a 10 anni.
Tasso fisso 3,50% annuo lordo. Dal secondo anno cedola
variabile pari al 75% del tasso swap annuale euro 10 anni.
Tasso fisso 4,00% annuo lordo. Dal secondo anno cedola
variabile pari al 65% del tasso swap annuale euro 10 anni.
Euribor a 3 mesi + 0,30%
Da aprile 2011 Euribor a 3 mesi + 0,90%
Euribor a 3 mesi + 0,45%.
Da ottobre 2011 Euribor a 3 mesi + 1,05%
Euribor 3 mesi
+30 b.p.s. p.a. per anni 1-5
+90 b.p.s. p.a. per anni 6-10
4,125% p.a. per anni 1-5
Euribor 3 mesi + 94 b.p.s. p.a. per anni 6-10
5,75% p.a.
5,45% p.a.
5,45% p.a.
5.54% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
5,70% p.a.
EUR_CMS(10Y), applicato in base ad una formula
evidenziata nel regolamento
EUR_10Y_CMS, applicato in base ad una formula
evidenziata nel regolamento
Euribor 3 mesi per anni 1-5
Euribor 3 mesi + 0,50% per anni 6-10
6,375% p.a. fino al 15.10.2013
libor 3 mesi + 1,38% dal 16.10.2013 alla scadenza
4,5% p.a. act/act per anni 1-10
Euribor 3 mesi + 95 b.p.s. p.a. per anni 11-15
5,74% p.a.
5,74% p.a.
6,04% p.a.
CLAUSOLE DI
RIMBORSO
ANTICIPATO
IMPORTO
NOMINALE
ALL’UNITÀ
DI VALUTA
APPORTO AL
PATRIMONIO DI
DI VIGILANZA AL
31.12.2010
(€/000)
- 500.000.000
- 900.000.000
- 450.000.000
- 1.000.000.000
- 125.000.000
499.646
897.147
521.611
996.099
125.000
3.039.503
500.000.000
99.654
400.000.000
326.103
170.000.000
141.453
230.000.000
184.038
400.000.000
391.813
650.000.000
645.825
CALL
30.06.10
CALL
30.03.11
CALL
30.03.11
CALL
07.04.11
CALL
21.10.11
CALL
20.09.11 1.000.000.000
CALL
20.09.11 500.000.000
- 1.000.000.000
10.000.000
10.000.000
10.000.000
500.000
5.000.000
5.000.000
5.000.000
5.000.000
20.000.000
20.000.000
20.000.000
40.000.000
-
998.598
498.524
995.897
10.000
10.000
10.000
500
5.000
5.000
5.000
5.000
20.000
20.000
20.000
40.000
170.750.000
170.750
- 100.000.000
CALL
28.12.12 1.111.572.000
CALL
16.10.13 350.000.000
CALL
22.09.14 500.000.000
10.000.000
10.000.000
- 125.000.000
100.000
-
1.093.894
406.098
498.804
9.986
9.986
124.899
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 227
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte F - Informazioni sul Patrimonio (SEGUE)
segue: Patrimonio supplementare - Caratteristica degli strumenti subordinati
SCADENZA
MONETA
TASSI
30)
31)
31.03.2018
10.04.2018
EURO
EURO
32)
24.04.2018
EURO
Euribor 3 mesi +0,75% p.a. per anni 1-5
Euribor 3 mesi +1,35% p.a. per anni 6-10
EUR_10Y_CMS vs. 6m Euribor fixed in advance
EUR_CMS(10Y), applicato in base ad una formula
evidenziata nel regolamento
33)
13.01.2017
USD
libor 3 mesi +39 b.p.s.
34)
35)
13.01.2017
31.01.2017
USD
USD
5,634% p.a.
6,05% p.a.
36)
37)
38)
39)
31.03.2019
25.04.2022
26.04.2020
31.05.2020
GBP
EURO
EURO
EURO
40)
14.06.2017
EURO
41)
42)
14.06.2020
21.04.2021
EURO
EURO
43)
44)
07.06.2017
23.05.2011
EURO
EURO
9,3725% p.a.
5,05% p.a.
4,75% p.a.
3,00% p.a. per anno 1
3,25% p.a. per anno 2
3,50% p.a. per anno 3
3,75% p.a. per anno 4
4,00% p.a. per anno 5
4,40% p.a. per anno 6
4,70% p.a. per anno 7
5,07% p.a. per anno 8
5,40% p.a. per anno 9
6,00% p.a. per anno 10
3,00% p.a. per anno 1
3,25% p.a. per anno 2
3,50% p.a. per anno 3
3,80% p.a. per anno 4
4,10% p.a. per anno 5
4,40% p.a. per anno 6
4,70% p.a. per anno 7
5,16% p.a.
5% p.a.
Euribor 3 mesi +0,50% p.a. per anni 1-5
Euribor 3 mesi +1,10% p.a. per anni 6-10
6,7% p.a.
Euribor 6 mesi +0,32% p.a. per anni 1-5
Euribor 6 mesi +0,92% p.a. per anni 6-10
Euribor 3 mesi +0,30% p.a.
45)
30.12.2015
EURO
46)
30.03.2017
EURO
Totale prestiti subordinati di secondo livello (Lower Tier II)
Totale
IMPORTO
NOMINALE
ALL’UNITÀ
DI VALUTA
APPORTO AL
PATRIMONIO DI
DI VIGILANZA AL
31.12.2010
(€/000)
CALL
31.03.13 1.340.575.000
15.000.000
-
1.311.032
15.000
100.000.000
100.000
CLAUSOLE DI
RIMBORSO
ANTICIPATO
CALL
13.01.12
CALL
13.01.12
CALL
31.03.14
-
600.000.000
449.035
600.000.000
750.000.000
449.035
561.293
125.000.000
50.000.000
50.000.000
145.222
50.000
49.548
-
332.927.000
332.812
-
326.634.000
50.000.000
50.000.000
326.634
50.000
50.000
-
100.000.000
20.000.000
100.000
20.000
475.000.000
130.000.000
474.998
130.000
11.461.431
16.589.307
CALL
30.12.10
Con riferimento al prestito obbligazionario di cui al numero (5) della tabella, UniCredit S.p.A., in conformità con le previsioni dei Final Terms, ottenuta
la preventiva autorizzazione della Banca d’Italia, eserciterà il diritto di rimborso integrale del titolo in via anticipata in data 7 aprile 2011. Il rimborso
anticipato del prestito avverrà alla pari e gli interessi cesseranno di maturare alla data di rimborso stessa.
3. Patrimonio di terzo livello
Al 31.12.2010 non risultano in essere strumenti subordinati di terzo livello.
228 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Filtri prudenziali
A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio base
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale del patrimonio di base (TIER 1) (C - D)
F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare
G.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I)
M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O)
31.12.2010
31.12.2009
51.206.900
(641.612)
(641.612)
50.565.288
2.436.037
48.129.251
15.149.233
(54.463)
(54.463)
15.094.770
2.436.037
12.658.733
842.539
59.945.445
59.945.445
46.838.656
(435.277)
(435.277)
46.403.379
892.413
45.510.966
15.209.835
(57.961)
(57.961)
15.151.874
892.413
14.259.461
838.100
58.932.327
58.932.327
2.2 Adeguatezza patrimoniale
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa, si fa riferimento all’analogo capitolo della Nota integrativa consolidata.
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
31.12.2010
CATEGORIE/VALORI
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischio di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi del calcolo
B.6 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C1. Attività di rischio ponderate
C2. Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio)
C3. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio
ponderate (Total capital ratio)
31.12.2009
IMPORTI NON
PONDERATI
IMPORTI PONDERATI/
REQUISITI
IMPORTI NON
PONDERATI
IMPORTI PONDERATI/
REQUISITI
460.274.543
242.984.794
213.689.437
213.689.437
3.600.312
200.227.344
116.980.884
81.796.438
81.796.438
1.450.022
411.890.391
390.583.120
13.634.626
13.634.626
7.672.645
96.283.791
89.576.564
4.616.026
4.616.026
2.091.201
16.018.187
124.190
124.190
1.342.186
18.286
1.323.899
-4.371.141
13.113.422
7.702.703
89.183
89.183
120.655
60.814
59.841
75.454
7.987.995
163.917.780
99.849.935
29,36%
45,58%
36,57%
59,02%
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 229
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio
Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura
dell’esercizio
232
233
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 231
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio
1.1 Operazioni di aggregazione
Le operazioni di aggregazione aziendale realizzate con controparti esterne al Gruppo sono poste in essere in base al “purchase method” secondo
quanto richiesto dal principio contabile IFRS 3 “Business Combination” richiamato in Parte A.2 relativa alle principali voci di bilancio.
Nel corso dell’esercizio non è stata posta in essere alcuna operazione di aggregazione aziendale con controparti esterne.
Per quanto riguarda invece le operazioni di riorganizzazione aziendale fra società appartenenti allo stesso Gruppo (“Business Combination Under
Common Control”), nel corso del 2010, al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste di vicinanza al territorio emerse
nell’ambito del nuovo contesto bancario internazionale, UniCredit ha dato esecuzione al progetto One4C (“Insieme per i clienti”).
Tale operazione è stata realizzata mediante la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A., con efficacia giuridica 1° novembre 2010 e con efficacia
contabile e fiscale 1° gennaio 2010, delle seguenti Società:
• UniCredit Banca S.p.A.
• UniCredit Banca di Roma S.p.A.
• Banco di Sicilia S.p.A.
• UniCredit Corporate Banking S.p.A.
• UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
• UniCredit Private Banking S.p.A.
• UniCredit Bancassurance Management & Administration Scrl
L’operazione, che non ha determinato né scambi fra economie terze né acquisizioni in senso economico (essendo le attività e le passività della
controllata già iscritte nel bilancio individuale della controllante, sotto forma di partecipazioni) è stata rappresentata nel bilancio di UniCredit S.p.A. in
base al principio della continuità dei valori.
In base a tale principio l’acquirente rileva le attività nette acquisite al valore di libro delle stesse nel bilancio del cedente.
Pertanto, le attività nette delle società incorporate sono state rilevate ai valori di libro risultanti dalle rispettive contabilità prima dell’operazione di
aggregazione.
I dati rivenienti da detta operazione societaria, in taluni casi, sono peraltro stati oggetto di riclassificazione per addivenire ad una definitiva e puntuale
rappresentazione delle risultanze di fine esercizio.
Considerata la retroattività contabile e fiscale al 1° gennaio 2010 della fusione, che consente di imputare al bilancio dell’incorporante gli effetti
patrimoniali e reddituali delle operazioni di gestione poste in essere dalle società incorporate a decorrere da tale data, i saldi dei conti patrimoniali ed
economici delle incorporate risultanti alla data del 31 ottobre 2010 sono stati recepiti nella contabilità dell’incorporante.
Detto questo, la natura della operazione ha imposto le seguenti fasi operative:
• le situazioni contabili di fusione delle banche incorporate sono state sommate al fine di ottenere un primo aggregato di riferimento;
• per effetto del principio di “confusione” giuridica che si realizza fra la società incorporante e le incorporate si è provveduto all’elisione dei saldi
reciproci patrimoniali ed economici esistenti alla data di fusione;
• le poste del patrimonio netto delle banche incorporate sono state annullate contro i valori delle partecipazioni in carico all’incorporante e la differenza
risultante (avanzo/disavanzo di fusione) è stata imputata, dopo aver ricostituito le apposite riserve da operazioni di aggregazione interna, a rettifica
dell’avviamento precedentemente iscritto;
• infine, stante la antecedente modalità di distribuzione dei prodotti di alcune delle società fuse tramite le reti commerciali di altre società anch’esse
rientranti nel perimetro di fusione, si è reso necessario eliminare le commissioni di collocamento titoli, mutui, prestiti e carte, imputando la differenza
al margine di interesse e a rettifica delle pertinenti voci dell’attivo (crediti verso clienti) e del passivo (raccolta da titoli emessi).
Sempre per quanto riguarda le operazioni di riorganizzazione all’interno del Gruppo, si rammenta che nel corso del 2010 sono state realizzate le
seguenti operazioni:
• la cessione del ramo d’azienda “Pension Funds Real Estate Management”, stipulata in data 16 dicembre 2009 con efficacia il 1° gennaio 2010, a
favore di UniCredit Real Estate, cessione che ha comportato il trasferimento di 21 risorse e delle relative poste patrimoniali connesse;
• la fusione per incorporazione in UniCredit S.p.A. di UniCredit Partecipazioni Srl, con efficacia giuridica 1 novembre 2010 e con efficacia contabile e
fiscale 1 gennaio 2010, che ha comportato l’iscrizione delle poste patrimoniali.
232 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Per quanto riguarda le operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio si segnalano:
• al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i processi relativi
all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio del mondo Corporate e
Pubblica Amministrazione e alla biglietteria elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a migliorare e coordinare l’efficacia di tali
attività a supporto del predetto business. Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo
ha deliberato l’avvio del progetto che prevede la creazione di una Global Card Payment Company, individuata in Quercia Software S.p.A., struttura
che avrà il ruolo di unico polo di servizi a supporto del business Monetica dell’intero Gruppo, mentre le banche continueranno a mantenere il ruolo
di emittenti (Issuer). La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment
Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards” e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business Partner S.C.p.A. e
“Monetica” di UniCredit Global Information Services S.C.p.A,, con efficacia contabile e fiscale a partire dal 1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto
alla trasformazione di Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal 2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al
nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare in via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la forma organizzativa
propria delle società di capitali, sulla base di criteri di economicità ed efficienza.
• Sempre in data 1 gennaio 2011 la Banca ha acquisito dalla controllata UniCredit Audit S.C.p.A. dei rami d’azienda “Audit Methodologies &
Monitoring” e “Specialized Audit Center”, acquisizione stipulata in data 16 dicembre 2010 e che ha comportato il trasferimento di 43 risorse e delle
relative poste patrimoniali.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 233
Parte H - Operazioni con parti correlate
1 - Informazioni sui compensi degli amministratori
e dei dirigenti
2 - Informazioni sulle transazioni con parti correlate
236
240
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 235
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate (importi in migliaia di €)
Le parti correlate di UniCredit S.p.A., così come definite dallo IAS 24, nei confronti delle quali le società del Gruppo UniCredit hanno posto in essere le
operazioni di cui al presente paragrafo, comprendono:
• le società, direttamente ed indirettamente, controllate da UniCredit;
• le società collegate e le joint venture in cui UniCredit è un partecipante;
• i “dirigenti con responsabilità strategiche” di UniCredit;
• i familiari stretti del “dirigenti con responsabilità strategiche” e le società controllate dal (o collegate al) dirigente con responsabilità strategiche o da
(a) loro stretti familiari;
• i fondi pensione a beneficio dei dipendenti del Gruppo.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell’ambito di UniCredit hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente,
della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società. Vengono inclusi in questa categoria, oltre l’Amministratore Delegato e
gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e i membri dell’Executive Management Committee di UniCredit oltre che il
Responsabile dell’Internal Audit in carica nel corso del 2010.
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti
Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Consob sui compensi corrisposti ai componenti degli organi di Amministrazione e di Controllo e ai
dirigenti con responsabilità strategiche.
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con
responsabilità strategiche (ai sensi art. 78 Delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni)
SOGGETTO
NOME E COGNOME
DESCRIZIONE DELLA CARICA
CARICA
RICOPERTA (*)
COMPENSI
PERIODO PER
CUI È STATA
RICOPERTA
LA CARICA (*)
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
NELLA
SCADENZA
SOCIETÀ
DELLA CHE REDIGE
CARICA (*)
IL BILANCIO
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS
E ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
AMMINISTRATORI
Dieter Rampl
Luigi Castelletti
Farhat Omar
Bengdara
Vincenzo
Calandra
Buonaura
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Presidente del Comitato Permanente
Strategico
Presidente del Comitato Corporate
Governance HR and Nomination
Presidente del Comitato Remunerazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
Membro del Sotto-Comitato per i Rischi
Vice Presidente Vicario del Consiglio di
Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance
HR and Nomination
Membro del Comitato Remunerazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
Membro del Sotto-Comitato per i Rischi
Presidente del Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate
Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance
HR and Nomination
236 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
1.506
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
6
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
6
2
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
44
9.11.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
241
45
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
46
42
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
44
9.11.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
30.9.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
239
42
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
241
46
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
46
25
11
4
17
4
14
segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
SOGGETTO
DESCRIZIONE DELLA CARICA
CARICA
RICOPERTA (*)
NOME E COGNOME
COMPENSI
PERIODO PER
CUI È STATA
RICOPERTA
LA CARICA (*)
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
NELLA
SCADENZA
SOCIETÀ
DELLA CHE REDIGE
CARICA (*)
IL BILANCIO
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS
E ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
SEGUE: AMMINISTRATORI
Fabrizio
Palenzona
Alessandro
Profumo
Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance
HR and Nomination
Amministratore Delegato
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Amministratore in altre Società del Gruppo
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
241
46
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-21.9.2010
1.1.2010-21.9.2010
approv. bil. 2011
46
243
34
1.1.2010-21.9.2010
Federico Ghizzoni
Giovanni Belluzzi
Manfred Bischoff
Enrico Tommaso
Cucchiani
Donato Fontanesi
Francesco
Giacomin
Piero Gnudi
Friedrich
Kadrnoska
Marianna Li Calzi
Salvatore Ligresti
Luigi Maramotti
33
30.9.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
fino alla prossima
Assemblea
fino alla prossima
Assemblea
fino alla prossima
Assemblea
approv. bil. 2011
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
30.9.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
85
44
84
41
86
86
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
46
30.9.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
11
1.1.2010-31.12.2010
Amministratore Delegato
30.9.2010-31.12.2010
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
Membro del Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Rischi
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Remunerazione
Amministratore in altre Società del Gruppo
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
Membro del Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
30.9.2010-31.12.2010
40.280 (1)
13
108
6
216 (2)
301 (3)
11
11
88
4
5
95
41
86
42
4
6
approv. bil. 2011
86
4
4
5
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
44
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
30.9.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
84
86
45
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
45
30.9.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
11
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
44
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 237
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE)
segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
SOGGETTO
DESCRIZIONE DELLA CARICA
CARICA
RICOPERTA (*)
NOME E COGNOME
COMPENSI
PERIODO PER
CUI È STATA
RICOPERTA
LA CARICA (*)
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
NELLA
SCADENZA
SOCIETÀ
DELLA CHE REDIGE
CARICA (*)
IL BILANCIO
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS
E ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
SEGUE: AMMINISTRATORI
Antonio Maria
Marocco
Carlo Pesenti
Lucrezia Reichlin
Hans Jürgen
Schinzler
Theodor Waigel
Anthony Wyand
Franz Zwickl
SINDACI
Maurizio Lauri
Cesare Bisoni
Vincenzo Nicastro
Michele
Rutigliano
Marco Ventoruzzo
Giorgio Loli
Gian Luigi
Francardo
Siegfried Mayr
Aldo Milanese
Paolo Domenico
Sfameni
Giuseppe
Verrascina
Membro del Consiglio di Amministrazione
Presidente dell’Organismo di Vigilanza
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Rischi
Membro dell’Organismo di Vigilanza
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Membro del Comitato Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato Permanente Strategico
Presidente del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Presidente del Sotto-Comitato per i Controlli
Interni
Presidente del Sotto-Comitato per i Rischi
Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Comitato per i Controlli Interni
& Rischi
Membro del Sotto-Comitato per i Rischi
Amministratore in altre Società del Gruppo
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
86
38
85
42
85
1.1.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
1.11.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
44
85
44
42
85
86
45
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
199
9.11.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
1.1.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
86
1.1.2010-31.12.2010
9.11.2010-31.12.2010
approv. bil. 2011
approv. bil. 2011
Presidente del Collegio Sindacale 23.04.2010-31.12.2010
Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Effettivo
1.1.2010-22.04.2010
23.04.2010-31.12.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Effettivo 23.04.2010-31.12.2010
Presidente del Collegio Sindacale
1.1.2010-22.04.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Effettivo
1.1.2010-22.04.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Effettivo
1.1.2010-22.04.2010
Sindaco Effettivo
1.1.2010-22.04.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Supplente 23.04.2010-31.12.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
Sindaco Supplente
1.1.2010-22.04.2010
Sindaco in altre società del Gruppo
238 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
4
5
4
44
4
approv. bil. 2012
approv. bil. 2012
98
75
99
3
4
2
40
4
approv. bil. 2012
approv. bil. 2012
75
approv. bil. 2012
73
33
26
25
30
110
3
96
3
1
31
1
77
1
1
123
approv. bil. 2012
72
49
segue: Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
SOGGETTO
NOME E COGNOME
DIRETTORE GENERALE
Roberto Nicastro
DIRIGENTI CON
RESPONSABILITÀ
STRATEGICHE
DESCRIZIONE DELLA CARICA
COMPENSI
CARICA
RICOPERTA (*)
PERIODO PER
CUI È STATA
RICOPERTA
LA CARICA (*)
Direttore Generale
1.11.2010-31.12.2010
EMOLUMENTI
PER LA
CARICA
NELLA
SCADENZA
SOCIETÀ
DELLA CHE REDIGE
CARICA (*)
IL BILANCIO
approv. bil. 2011
BENEFICI
NON
MONETARI
BONUS
E ALTRI
INCENTIVI
ALTRI
COMPENSI
2
156 (4)
169 (5)
140
5.289 (6)
20.468 (7)
(*) L’Assemblea Ordinaria dei Soci del 22 aprile 2010 ha nominato il nuovo Collegio Sindacale. Rispetto alla precedente composizione sono usciti i Sindaci Giorgio Loli (Presidente), Gian Luigi Francardo,
Siegfried Mayr, Aldo Milanese e il Sindaco supplente Giuseppe Verrascina sostituiti dai Sindaci Maurizio Lauri (Presidente), Cesare Bisoni, Michele Rutigliano, Marco Ventoruzzo e il Sindaco supplente Paolo
Domenico Sfameni.
Il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 ha deliberato:
- la ridenominazione del “Comitato per il Controllo Interno & Rischi” in “Comitato per i Controlli Interni & Rischi”;
- l’articolazione del predetto Comitato in 3 Sotto-Comitati denominati: (i) Sotto-Comitato per i Controlli Interni, (ii) Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate;
- l’incremento da 7 a 9 del numero di componenti il Comitato stesso e la conseguente designazione dei Consiglieri Francesco Giacomin e Luigi Maramotti quali nuovi Membri;
- la designazione del Vice Presidente Vicario Castelletti e dei Consiglieri Belluzzi e Li Calzi quali Membri del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate.
Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha poi nominato i Membri dei Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi:
- Sotto-Comitato per i Controlli Interni: Anthony Wyand (Presidente), Dieter Rampl, Luigi Castelletti, Giovanni Belluzzi, Marianna Li Calzi e Luigi Maramotti;
- Sotto-Comitato per i Rischi: Anthony Wyand (Presidente), Dieter Rampl, Luigi Castelletti, Francesco Giacomin, Lucrezia Reichlin e Franz Zwickl.
Il Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 ha altresì nominato il Consigliere Lucrezia Reichlin Membro dell’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. 231/2001 con decorrenza
1/11/2010.
I compensi spettanti al Sig Carlo Pesenti sono stati riconosciuti a Italmobiliare S.p.A.
Sono esclusi i compensi relativi all’attività di amministratore in altre Società del Gruppo pari a 240 mila euro riconosciuti direttamente a UniCredit S.p.a.
(1)
L’importo comprende, oltre allo stipendio ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente già maturate alla data della risoluzione per € 2,28 milioni, anche € 38 milioni in
relazione all’accordo individuale di cessazione raggiunto in data 21/09/2010, che in dettaglio prevedeva:
- il pagamento al Sig. Profumo di un “incentivo all’esodo” pari a €36,5 milioni;
- un impegno di non concorrenza annuale, con una specifica remunerazione di €1,5 milioni; in base ad esso il Sig. Profumo non può svolgere, per il periodo della sua durata, alcuna attività, sotto qualsiasi forma,
per aziende operanti nel settore finanziario in Italia, Germania ed Austria; il compenso è pagato in rate trimestrali posticipate;
- il diritto per il Sig. Profumo a mantenere 33.935.714 diritti di sottoscrizione UniCredit, ricevuti negli anni precedenti nell’ambito dei piani di incentivazione azionari di lungo termine e già oggetto all’epoca della
dovuta informativa al mercato, con un prezzo medio di esercizio di € 4,2327;
- la rinuncia da parte del Sig. Profumo ai diritti legati, tra gli altri, al sistema di incentivazione 2010, alle quote dell’incentivo differito 2009, alle Performance Share 2007 e 2008 e al sistema di incentivazione
monetario di lungo termine 2010-2012.
Nell’ambito dell’accordo, UniCredit si è anche impegnata a fare una donazione in beneficenza di € 2 milioni a favore di un’organizzazione senza fini di lucro.
(2)
Di cui € 52 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009.
(3)
L’importo comprende lo stipendio ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente, per il periodo per cui è stata ricoperta carica.
(4)
Di cui € 55 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009.
(5)
L’importo rappresenta lo stipendio per il rapporto di lavoro dipendente, per il periodo per cui è stata ricoperta carica.
(6)
Di cui € 1.539 mila ca. a titolo di incentivo differito riferito all’esercizio 2009.
(7)
L’importo comprende, oltre agli stipendi ed altre componenti retributive non variabili legate al rapporto di lavoro dipendente del complesso dei Dirigenti, anche € 13.164 mila ca. pagati in relazione alla cessazione
di 2 soggetti.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 239
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE)
Di seguito sono fornite le informazioni in merito ai compensi erogati nell’esercizio 2010 ai dirigenti con responsabilità strategiche, così come richiesto
dallo IAS 24, in linea con le previsioni della Circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 (così come aggiornata in data 18 novembre 2009)
che prevede l’inclusione dei compensi corrisposti ai membri del Collegio Sindacale.
Rispetto agli importi indicati nello schema Consob sopra esposto, tali compensi comprendono gli oneri contributivi a carico azienda, gli accantonamenti
al trattamento di fine rapporto e l’onere di competenza dell’esercizio su accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali. Si precisa inoltre
che gli importi sono al netto dei compensi relativi ad attività svolte presso altre Società del Gruppo.
Compenso ai Dirigenti con responsabilità strategiche (compresi gli Amministratori)
a) benefici a breve termine per i dipendenti
b) benefici successivi al rapporto di lavoro
di cui relativi a piani a prestazioni definite
di cui relativi a piani a contribuzioni definite
c) altri benefici a lungo termine
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
e) pagamenti in azioni
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
26.517
2.270
2.270
49
51.165
7.776
87.777
32.711
2.984
2.984
85
8.687
20.672
65.139
I dati 2010 non sono totalmente confrontabili con quelli 2009 a causa di una diversa definizione dei perimetri di riferimento.
L’incremento di costo anno su anno è quasi interamente ascrivibile alle indennità per la cessazione del rapporto di lavoro, per i cui dettagli si rimanda
alle note in calce alla tabella “Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con
responsabilità strategiche”.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
È prassi consolidata della Società, nello svolgimento della propria attività, il rispetto costante dei criteri di trasparenza, di correttezza sostanziale e
procedurale nelle operazioni concluse con parti correlate - così come individuate dalla CONSOB e dal principio contabile internazionale denominato
“IAS 24” - in linea con le previsioni normative e regolamentari tempo per tempo vigenti.
Per quanto attiene ai profili procedurali, la Società ha definito sin dalla fine degli anni Novanta - in aderenza alle raccomandazioni emanate in punto da
CONSOB - un processo di monitoraggio e informativa al Consiglio di Amministrazione (e al Collegio Sindacale) avente ad oggetto le operazioni rilevanti,
atipiche e/o inusuali nonché le operazioni concluse con parti correlate. Tale processo, volto a sistematizzare il flusso informativo destinato al Collegio
Sindacale, contenente notizia circa le caratteristiche, le parti coinvolte e gli effetti economici, finanziari e patrimoniali delle operazioni in questione, ha
assicurato di rendere periodicamente idonea informativa in sede di relazione sulla gestione a corredo dei bilanci di esercizio.
UniCredit, quale emittente quotato, è altresì tenuto al rispetto degli obblighi previsti dalla vigente normativa regolamentare emanata dalla CONSOB in
materia di informativa societaria e concernente le operazioni con parti correlate, anche concluse per il tramite di società controllate. In tale ambito, il
Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, nel novembre 2010, nuove disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, in conformità
alle previsioni del Regolamento CONSOB, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, che detta principi ai quali le
società italiane con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell’UE e con azioni diffuse fra il pubblico in misura rilevante devono
attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. A tal fine sono state diramate
alle strutture della Società e alle società appartenenti al Gruppo le indicazioni necessarie per adempiere sistematicamente ai sopra richiamati obblighi di
segnalazione, a decorrere dal 1° gennaio 2011.
Ciò premesso in ordine alle operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, compiute da UniCredit, si precisa che nel corso
del 2010 tutte le operazioni infragruppo sono state poste in essere sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e la definizione delle
condizioni da applicare è avvenuta nel rispetto dei criteri di correttezza sostanziale, presente l’obiettivo comune di creare valore per l’intero gruppo. Le
operazioni in argomento sono state effettuate, di norma, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.
Il medesimo principio è stato applicato anche nel caso di prestazioni di servizi infragruppo, unitamente a quello di regolare tali prestazioni su di una base
minimale commisurata al recupero dei relativi costi di produzione. Infatti nel Gruppo UniCredit i principali servizi - informatici, gestione immobiliare, back
office - erogati internamente alle società del Gruppo sono centralizzati in società/centri servizi dedicati, per conseguire significative sinergie, ed i relativi
livelli di servizio forniti sono oggetto di monitoraggio da parte delle funzioni centrali di UniCredit. La fornitura di servizi viene regolata da appositi contratti
(Service Level Agreement) tra singolo fornitore e cliente, che determinano - tra le altre cose - la tipologia di servizio oggetto del contratto, il relativo
corrispettivo e la modalità di determinazione del corrispettivo stesso.
240 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Fermo il rispetto del principio di cui all’art. 2391 del Codice Civile in tema di interessi degli amministratori, trova applicazione necessaria per la Società il
disposto dell’art. 136 del D.Lgs. 385/93 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) in tema di obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi del
quale costoro (ed eventuali soggetti a loro riconducibili) possono assumere obbligazioni, nei confronti della banca che amministrano, dirigono o controllano
soltanto previa deliberazione dell’organo di amministrazione presa all’unanimità e con il voto favorevole dei componenti l’organo di controllo.
A tal fine, i predetti esponenti sono tenuti a dare comunicazione dei soggetti in capo ai quali il radicarsi di eventuali rapporti possa integrare la fattispecie di
obbligazione rilevante ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. 385/93 (persone fisiche o giuridiche interposte e/o società controllate dagli esponenti aziendali nonché
società in cui gli stessi esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo e relative controllanti e controllate).
È prassi della Società ricorrere all’assistenza di esperti indipendenti per il rilascio di fairness o legal opinion qualora la natura dell’operazione, anche compiuta
con parti correlate, lo richieda.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2010, distintamente per le diverse tipologie di
parti correlate.
CONSISTENZE AL 31.12.2010
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Partecipazioni
Altre voci dell’attivo
Totale dell’Attivo
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli e passività finanziarie
Altre voci del passivo
Totale del passivo
Garanzie rilasciate e impegni
SOCIETÀ
CONTROLLATE
JOINT
VENTURE
SOCIETÀ
COLLEGATE
ALTA
DIREZIONE
ALTRE PARTI
CORRELATE
2.513.998
1
18.840.439
28.339.076
60.005.108
3.306.436
113.005.058
19.551.916
2.959.925
24.514.680
4.177.297
51.203.818
31.026.525
187.242
533.000
2.085
10.978
733.305
50.142
3.052
53.194
1.409.209
103.343
1.935.617
16.216
2.055.176
2.725
31.375
2.020
1.789
37.909
39.744
2.716
2
2.718
2.592
2
2.594
-
27.809
2.649.282
370.537
194
3.047.822
110.789
9.789
120.578
68.296
Relativamente alle operazioni di cui sopra, e distintamente per tipologia di parte correlata, si espone anche il dettaglio dell’impatto sulle voci di conto
economico.
ESERCIZIO 2010
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni attive
Commissioni passive
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell’attività di negoziazione
Risultato netto dell’attività di copertura
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Altri oneri di gestione
Altri proventi di gestione
Totale
SOCIETÀ
CONTROLLATE
JOINT
VENTURE
SOCIETÀ
COLLEGATE
ALTA
DIREZIONE
ALTRE PARTI
CORRELATE
1.595.088
(739.446)
568.838
(107.040)
(1.483.744)
(283.249)
(14.846)
(1.782.760)
(391)
23.445
(2.224.105)
45.873
(282)
865
(60)
2.310
(967)
1.252
48.991
5.603
(1.026)
452.912
(10.614)
62.447
(359)
(17.252)
51
491.762
87
(28)
8
(1)
66
5.244
(497)
3.635
(10)
8.372
Ai fini di quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si segnala che nel 2010 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali che per
significatività/rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela degli azionisti di minoranza, né
con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate.
Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Consob sulle Stock option e sugli altri strumenti basati su azioni assegnati ai componenti degli
organi di Amministrazione, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 241
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte H - Operazioni con parti correlate (SEGUE)
Stock option UniCredit assegnate ai componenti dell’organo di amministrazione, ai direttori generali e ai dirigenti con
responsabilità stategiche (ai sensi art. 78 delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni)
SCADENZA
MEDIA
NUMERO
OPZIONI
PREZZO MEDIO
DI ESERCIZIO
PREZZO
MEDIO DI
MERCATO
ALL’ESERCIZIO
NUMERO
OPZIONI
PREZZO
MEDIO DI
ESERCIZIO
SCADENZA
MEDIA
4,4687
ago-17
-
-
-
-
-
-
- 33.935.714
4,2327
ago-17
4,4647
giu-18
-
-
-
-
-
-
-
1.950.000
4,2288
giu-18
4,5276
set-18
-
-
-
-
-
-
-
9.143.126
4,2886
set-18
4,5552
ago-18
-
-
-
-
-
-
10.284.216 11.272.604
10.284.216 56.301.444
4,2170
lug-18
NUMERO
OPZIONI
PREZZO MEDIO
DI ESERCIZIO
Amministratore
Delegato
33.935.714
Amministratore
Delegato
1.950.000
Direttore
Generale
9.143.126
Dirigenti con
responsabilità
21.556.820
strategica
Totale stock option
66.585.660
NUMERO
OPZIONI
Alessandro
Profumo
Federico
Ghizzoni
Roberto
Nicastro
Altri Dirigenti
OPZIONI DETENUTE
ALLA FINE DELL’ESERCIZIO (3)
SCADENZA
MEDIA
CARICA
RICOPERTA
OPZIONI ESERCITATE
NEL CORSO DELL’ESERCIZIO
OPZIONI
SCADUTE
NELL’
ESERCIZIO (2)
PREZZO
MEDIO DI
ESERCIZIO
NOME E
COGNOME
NUMERO
OPZIONI
OPZIONI DETENUTE ALL’INIZIO
DELL’ESERCIZIO (1)
OPZIONI ASSEGNATE
NEL CORSO
DELL’ESERCIZIO
(1)
Il saldo iniziale differisce da quello finale del 2009 in quanto risente di variazioni nei nominativi che ricoprono il ruolo di Dirigenti con responsabilità strategica, nonché dell’applicazione del fattore di rettifica
di 0,95476659 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e
perfezionatosi il 24 febbraio 2010.
(2)
Il dato è formato esclusivamente da opzioni annullate a seguito di dimissioni / pensionamento con perdita dei diritti.
(3)
Le opzioni detenute a fine esercizio comprendono 33.935.714 diritti attribuiti a soggetti cessati dal ruolo nel corso del 2010 senza perdita dei diritti stessi.
Il “Prezzo medio di esercizio” e la “Scadenza media” sono ponderati per la quantità dei diritti.
Altri strumenti basati su azioni UniCredit assegnati ai componenti dell’organo di amministrazione, ai direttori generali e ai
dirigenti con responsabilità stategiche (ai sensi art. 78 delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni)
NUMERO
STRUMENTI
PREZZO MEDIO
DI ESERCIZIO
SCADENZA
MEDIA
NUMERO
STRUMENTI
PREZZO MEDIO
DI ESERCIZIO
PREZZO
MEDIO DI
MERCATO
ALL’ESERCIZIO
NUMERO
STRUMENTI
NUMERO
STRUMENTI
PREZZO MEDIO
DIESERCIZIO
SCADENZA
MEDIA
Amministratore
Delegato
Amministratore
Delegato
Direttore
Generale
Dirigenti con
responsabilità
strategica
Totale Performance Share
SCADENZA
MEDIA
Alessandro
Profumo
Federico
Ghizzoni
Roberto
Nicastro
Altri Dirigenti
CARICA
RICOPERTA
PREZZO MEDIO
DI ESERCIZIO
NOME E
COGNOME
PERFORMANCE SHARE
DETENUTE
ALLA FINE DELL’ESERCIZIO
NUMERO
STRUMENTI
PERFORMANCE SHARE
DETENUTE
ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (1)
PERFORMANCE
SHARE
PERFORMANCE SHARE
SCADUTE
ESERCITATE
NELL’
NEL CORSO DELL’ESERCIZIO ESERCIZIO (2)
PERFORMANCE
SHARE ASSEGNATE
NEL CORSO
DELL’ESERCIZIO
2.009.119
-
apr-11
-
-
-
-
-
-
2.009.119
-
-
-
343.384
-
mar-11
-
-
-
-
-
-
91.362
252.022
-
set-11
968.644
-
gen-11
-
-
-
-
-
-
304.305
664.339
-
lug-11
2.809.124
6.130.271
-
mar-11
-
-
-
1.638.952 1.170.172
4.043.738 2.086.533
-
ago-11
-
(1)
Il saldo iniziale differisce da quello finale del 2009 in quanto risente di variazioni nei nominativi che ricoprono il ruolo di Dirigenti con responsabilità strategica, nonché dell’applicazione del fattore di rettifica di
0,95476659 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009
e perfezionatosi il 24 febbraio 2010.
(2)
Il dato include 2.548.773 Perfromance Share annullate a seguito di dimissioni / pensionamento con perdita delle azioni promesse.
La “Scadenza media” è ponderata per la quantità di azioni promesse.
Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani di cui sopra, si rimanda a quanto esposto nella “Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali”.
242 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 243
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
A. Informazioni di natura qualitativa
1. Descrizione degli accordi di pagamento basati
su propri strumenti patrimoniali
246
B. Informazioni di natura quantitativa
1. Variazioni annue
2. Altre informazioni
247
247
248
246
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 245
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
A. Informazioni di natura qualitativa
1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
1.1 STRUMENTI IN CIRCOLAZIONE
Nell’ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti del Gruppo sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:
- Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni;
- Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro1.
Alla prima categoria sono riconducibili le assegnazioni di:
- Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave del Gruppo;
- Performance Share attribuite a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave del Gruppo e rappresentate
da azioni ordinarie gratuite UniCredit che la Capogruppo si impegna ad assegnare, condizionatamente al raggiungimento degli obiettivi di
performance stabiliti, a livello di Gruppo e di singola area strategica, nel Piano Strategico approvato ed eventualmente modificato dal Consiglio di
Amministrazione della stessa Capogruppo;
- Employee Share Ownership Plan (ESOP) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti, l’opportunità di acquistare azioni ordinarie
UniCredit con i seguenti vantaggi: assegnazione di un quantitativo di azioni gratuite (“Discount Share” e “Matching Share” o, per queste ultime,
diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni acquistate da ciascun Partecipante (“Investment Share”) durante il “Periodo di Sottoscrizione”.
L’assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di “vesting” (differenti da condizioni di mercato) stabilite dal Regolamento
del Piano.
La seconda categoria include assegnazioni assimilabili a Share Appreciation Right connessi al valore azionario ed ai risultati di performance di alcune
società del Gruppo2.
1.2 MODELLO DI VALUTAZIONE
1.2.1 Stock Options
Per la stima del valore economico delle Stock Option è stato adottato il modello di Hull e White.
Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l’algoritmo di Boyle e stima la probabilità di esercizio anticipato
in base ad un modello deterministico connesso:
- al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo di esercizio;
- alla propensione all’uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto il periodo di Vesting.
Nel corso del 2010 non sono stati assegnati nuovi piani di Stock Option.
1.2.2 Altri strumenti azionari (Performance Share)
Il valore economico di una Performance Share è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo
che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell’azione. I parametri sono stimati con modalità analoghe a quelle delle stock option.
Nel corso del 2010 non sono stati assegnati nuovi piani di Performance Share.
1.2.3 Employee Share Ownership Plan
Sia per le Discount Share che per le Matching Share (o per i diritti a riceverle) il valore unitario viene misurato al termine del Periodo di Sottoscrizione
in base al prezzo medio ponderato pagato dai Partecipanti per acquistare le Investment Share sul mercato.
Le tabelle seguenti riportano le valorizzazioni ed i parametri relativi alle Discount Share e alle Matching Share (o diritti a riceverle) relativamente al
piano ESOP approvato nel 2009.
Valutazione Discount Share ESOP 2009
DISCOUNT SHARE
Data di assegnazione delle Discount Share ai dipendenti del Gruppo
Inizio periodo di Vesting
Scadenza periodo di Vesting
Fair Value unitario della Discount Share [€]
1. Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di una società del Gruppo.
2. Pioneer Global Asset Management a fine 2010.
246 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
14 gennaio 2011
1 gennaio 2010
31 dicembre 2010
1,880
Valutazione Matching Shares ESOP 2009
MATCHING SHARE
Data di assegnazione delle Matching Share (o dei relativi diritti) ai dipendenti del Gruppo
Inizio periodo di Vesting
Scadenza periodo di Vesting
Fair Value unitario della Matching Share (o del relativo diritto) [€]
14 gennaio 2011
1 gennaio 2011
31 dicembre 2013
1,880
Nell’ambito del piano ESOP approvato nel 2009:
- ogni effetto patrimoniale ed economico relativo alle Discount Share è stato contabilizzato nell’esercizio 2010 (salvo adeguamenti, a termini di
Regolamento, da recepire nel 2011);
- durante il triennio 2011-2013 saranno invece contabilizzati gli effetti patrimoniali ed economici relativi alle Matching Share (o ai diritti a riceverle).
B.Informazioni di natura quantitativa
1. Variazioni annue
Stock Option UniCredit
ANNO 2010 (1)
VOCI/NUMERO OPZIONI
E PREZZI DI ESERCIZIO
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullate
C.2 Esercitate
C.3 Scadute
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Opzioni esercitabili alla fine dell’esercizio
NUMERO OPZIONI
232.968.958
25.756.877
24.911.209
845.668
207.212.081
108.306.573
ANNO 2009 (1)
PREZZI MEDI DI
ESERCIZIO [€]
SCADENZA
MEDIA
4,0820
giu-2017
4,3212
3,8923
4,0540
3,9332
mag-2017
lug-2016
NUMERO OPZIONI
268.635.090
35.666.132
13.936.976
21.729.156
232.968.958
90.852.602
PREZZI MEDI DI
ESERCIZIO [€]
SCADENZA MEDIA
4,0935
nov-2016
4,2753
4,1012
4,0820
3,6280
giu-2017
ago-2015
(1) Le informazioni relative a Numero di opzioni e Prezzi medi di esercizio sono state corrette in seguito all’applicazione dei fattori di rettifica di:
a. 0,88730816 raccomandato dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 29 aprile 2009 (“scrip dividend”);
b. 0,95476659 raccomandato dall’AIAF a seguito dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010.
Altri strumenti basati su azioni UniCredit: Performance Share e Restricted Share
ANNO 2010
VOCI/NUMERO ALTRI STRUMENTI
E PREZZI DI ESERCIZIO
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
B.2 Altre variazioni (1)
C. Diminuzioni
C.1 Annullati
C.2 Esercitati (2)
C.3 Scaduti
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali (3)
E. Esercitabili alla fine dell’esercizio
ANNO 2009
NUMERO
STRUMENTI
PREZZI MEDI DI
ESERCIZIO [€]
SCADENZA
MEDIA
NUMERO
STRUMENTI
PREZZI MEDI DI
ESERCIZIO [€]
SCADENZA MEDIA
35.074.877
1.563.284
1.563.284
13.426.593
12.473.151
953.442
23.211.568
6.489.931
-
apr-2011
-
ago-2010
-
set-2011
46.923.880
5.259.483
5.259.483
17.108.487
12.854.032
4.254.455
35.074.876
8.579.747
-
apr-2011
(1) A tale voce è esposto il maggior numero di Performance Share promesse ai beneficiari in seguito all’applicazione dei fattori di rettifica raccomandati dall’AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari) in funzione
(i) dell’aumento di capitale gratuito, deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 29 aprile 2009 (“scrip dividend”) e (ii) dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria di
UniCredit tenutasi il 16 novembre 2009 e perfezionatosi il 24 febbraio 2010. I fattori di rettifica sono stati applicati alle quantità promesse ai beneficiari che fossero titolari del diritto il 18 maggio 2009 (data di
quotazione “ex-assegnazione”) ed il 24 febbraio 2010.
(2) Il prezzo medio di mercato alla data di esercizio risulta pari a € 2,0153.
(3) A fine 2010, tutte le 23.211.568 azioni promesse risultano condizionate al raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti; a fine 2009, tale numero ammontava a 35.074.877 azioni promesse.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 247
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali (SEGUE)
In esecuzione del Piano ESOP 2009, a gennaio 2011 sono state assegnate ai Partecipanti del Gruppo:
- 299.702 Discount Share a fronte di servizi resi nel 2010;
- 1.043.574 Matching Share e 222.312 diritti a riceverle; tali azioni (o diritti) sono soggette a vesting triennale nel periodo 2011-2013.
Le azioni ordinarie UniCredit di cui sopra sono state acquistate sul mercato.
2. Altre informazioni
Piano 2010 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit (Employee Share Ownership Plan 2010)
Nel mese di aprile 2010 l’Assemblea degli Azionisti di UniCredit in sessione ordinaria ha approvato il “Piano 2010 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti
del Gruppo UniCredit” (UniCredit Group Employee Share Ownership Plan 2010 - ESOP 2010”) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti,
l’opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit a condizioni favorevoli, al fine di rafforzare il senso di appartenenza al Gruppo e la motivazione al
raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Il piano ESOP 2010 è stato lanciato il 27 ottobre 2010 in 12 paesi in cui opera il Gruppo (Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca,
Romania, Serbia, Slovacchia, Ungheria, UK e Lussemburgo) con un tasso di adesione del 3,44% circa dei potenziali Partecipanti.
Il piano ESOP 2010 ha un Regolamento analogo al piano approvato nel 2009, pertanto:
1. durante il “Periodo di Sottoscrizione” (da gennaio 2011 a dicembre 2011) i Partecipanti possono acquistare azioni ordinarie UniCredit (“Investment
Share”) a mezzo di addebito del conto corrente con periodicità mensile oppure in una o più soluzioni a seguito di ordini impartiti nei mesi di marzo, maggio
e/o ottobre (modalità “one-off”). Nel caso di uscita dal Piano durante il Periodo di Sottoscrizione, il Partecipante decadrà dal diritto di ricevere le azioni
gratuite al termine del Periodo di Sottoscrizione;
2. al termine del Periodo di Sottoscrizione (gennaio 2012), ciascun Partecipante riceverà un’azione ordinaria gratuita (“Discount Share”) ogni 20 acquistate;
le Discount Share saranno soggette a divieto di alienazione per i successivi tre anni;
3. inoltre, sempre al termine del Periodo di Sottoscrizione, il Partecipante riceverà un’ulteriore azione gratuita (“Matching Share”) ogni 5 acquisite,
considerando per il computo sia le Investment Share che le Discount Share; anche tale azione gratuita sarà soggetta a divieto di alienazione per i
successivi tre anni ma, a differenza della Discount Share, il Partecipante ne perderà la titolarità laddove cessi di essere dipendente di una società del
Gruppo UniCredit durante il Periodo di Vincolo triennale, salvo il caso di cessazione dal servizio per ragioni ammesse dal Regolamento del Piano. Per motivi
fiscali, in alcuni paesi non è possibile assegnare le Matching Share alla fine del Periodo di Sottoscrizione: è pertanto prevista una struttura alternativa che
riconosce ai Partecipanti di detti paesi il diritto di ricevere le Matching Share alla fine del Periodo di Vincolo (“Struttura Alternativa”);
4. durante il “Periodo di Vincolo” (dal gennaio 2012 al gennaio 2015) i Partecipanti potranno alienare in qualsiasi momento le Investment Share
“acquistate”, ma perderanno le corrispondenti Matching Share (o il diritto a riceverle).
Le Discount Share e le Matching Share sono qualificabili come “Equity Settled Share-based Payments” in quanto i Partecipanti, secondo il Regolamento del
piano, riceveranno strumenti di Patrimonio Netto emessi da UniCredit a remunerazione del valore economico dei servizi resi dagli stessi a favore delle società
di cui sono dipendenti. Sia per le Discount Share che per le Matching Share (o per i diritti a riceverle) il valore unitario sarà misurato al termine del Periodo di
Sottoscrizione in base al prezzo medio ponderato pagato dai Partecipanti per acquistare le Investment Share sul mercato.
Ogni effetto patrimoniale ed economico relativo al piano ESOP 2010 sarà contabilizzato come segue:
- nel 2011 per le Discount Share;
- durante il triennio 2012-2014 per le Matching Share (o per i diritti a riceverle).
Il piano ESOP 2010 non ha prodotto alcun effetto sul Bilancio 2010.
Effetti sul Risultato Economico
Rientrano nell’ambito di applicazione della normativa tutti gli Share-Based Payment assegnati successivamente al 7 novembre 2002 con termine del periodo
di Vesting successivo al 1° gennaio 2005. Sono state riconosciute le passività finanziarie rivenienti da piani che prevedono il regolamento “cash” non ancora
“estinte” al 1° gennaio 2005.
Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni
(€/000)
2010
COMPLESSIVO
(Oneri) / Proventi
- relativi a Piani Equity Settled
- relativi a Piani Cash Settled
Debiti per Pagamenti Cash Settled (1)
- di cui Intrinsic Value
3.129
3.129
948
2009
PIANI VESTED
948
151
COMPLESSIVO
(37.875)
(37.875)
5.157
PIANI VESTED
5.157
4.276
(1) Tali debiti si riferiscono ai piani di incentivazione a medio-lungo termine basati su azioni PGAM e sono compensati da equivalente credito verso la stessa PGAM esposto fra le “altre attività”. Gli oneri relativi a
detti piani sono a carico delle società presso cui gli assegnatari prestano servizio.
248 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 249
Parte L - Informativa di settore
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 251
Bilancio dell’Impresa I Nota integrativa
Parte L - Informativa di settore
UniCredit S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario UniCredit, avvalendosi della facoltà concessa dall’IFRS 8, redige l’informativa di settore nella
parte L della nota integrativa consolidata.
252 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 253
Allegati al Bilancio
Schemi di riconduzione per la predisposizione
dei prospetti di bilancio riclassificati
Prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio
a fronte dei servizi forniti dalla Società di Revisione
e dalle entità appartenenti alla rete della Società di revisione
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni
256
259
260
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 255
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Schemi di riconduzione per la predisposizione
dei prospetti di bilancio riclassificati (importi in milioni di €)
Si riportano di seguito gli schemi di riconduzione utilizzati per la predisposizione della situazione patrimoniale ed economica in forma riclassificata.
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
Attivo
Cassa e disponibilità liquide = voce 10
Attività finanziarie detenute per la negoziazione = voce 20
Crediti verso banche = voce 60
Crediti verso clientela = voce 70
Investimenti finanziari
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
100. Partecipazioni
Coperture
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
Attività materiali = voce 110
Avviamenti = voce 120. Attività immateriali di cui: avviamento
Altre attività immateriali = voce 120 al netto dell’avviamento
Attività fiscali = voce 130
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 140
Altre attività = voce 150
Totale dell’attivo
256 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
31.12.2010
31.12.2009
2.152
10.128
33.806
253.102
87.451
435
21.174
3.899
61.943
5.089
3.203
1.886
281
7.707
33
6.954
22
8.655
415.380
5.914
6.352
203.963
51.665
83.833
435
9.427
4.059
69.912
4.411
4.203
208
33
8.739
31
5.563
2.452
372.956
RIMANDO ALLA
NOTA INTEGRATIVA
parte B - Attivo
Tav. 1.1
Tav. 2.1
Tav. 6.1
Tav. 7.1
Tav. 3.1
Tav. 4.1
Tav. 5.1
Tav. 10.2
Tav. 8.1
Tav. 9.1
Tav. 11.1
Tav. 12.1
Tav. 12.1
Tav. 14.1
Tav. 15.1
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
31.12.2010
Passivo e patrimonio netto
Debiti verso banche = voce 10
Raccolta da clientela e titoli
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione = voce 40
Passività finanziarie valutate al fair value = voce 50
Coperture
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
Fondi per rischi ed oneri = voce 120
Passività fiscali = voce 80
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 90
Altre passività
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
Patrimonio netto
- Capitale e riserve
130. Riserve da valutazione di cui: Leggi speciali di rivalutazione
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie
- Riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge
130. Riserve da valutazione di cui: Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Riserve da valutazione di cui: Copertura dei flussi finanziari
- Utile netto = voce 200
Totale del passivo e del patrimonio netto
49.024
281.694
158.154
123.540
6.875
51
4.946
3.580
1.366
1.782
495
12.743
11.698
1.045
57.770
56.909
277
7.663
39.322
9.649
-2
78
-165
243
783
415.380
31.12.2009
RIMANDO ALLA
NOTA INTEGRATIVA
parte B - Passivo
159.607
Tav. 1.1
147.007
15.911
Tav. 2.1
131.096
Tav. 3.1
2.939
Tav. 4.1
Tav. 5.1
5.045
3.585
Tav. 6.1
1.460
Tav. 7.1
1.258
Tav. 12.1
615
2.393
2.306
Tav. 10.1
87
Tav. 11.1
54.092 Parte F - Informazioni
53.958
sul Patrimonio
277
Tav. B.1
8.712
36.581
8.390
Tav. B.1
-2
Tav. B.1
83
144
Tav. B.1
-61
Tav. B.1
51
372.956
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 257
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Schemi di riconduzione per la predisposizione
dei prospetti di bilancio riclassificati (SEGUE)
Conto Economico
ESERCIZIO
Interessi netti = voce 30. Margine d’interesse
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
70. Dividendi e proventi simili
a dedurre: dividendi su titoli di capitale detenuti per negoziazione, inclusi in voce 70
Margine d’interesse
Commissioni nette = voce 60
Risultato negoziazione, coperture e fair value
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione
+ dividendi su titoli di capitale detenuti per negoziazione, inclusi in voce 70
90. Risultato netto dell’attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
Saldo altri proventi/oneri
190. Altri oneri/proventi di gestione
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati (di cui voce 100)
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Spese per il personale
150. Spese amministrative - a) spese per il personale
a dedurre: oneri di integrazione
Altre spese amministrative
150. Spese amministrative - b) altre spese amministrative
a dedurre: oneri di integrazione
Recuperi di spesa = voce 190. Altri oneri/proventi di gestione
- di cui: proventi di gestione - recupero di spese
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Accantonamenti per rischi ed oneri
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
a dedurre: accantonamenti a fronte integrazione
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti
a dedurre: utili (perdite) da cessioni o riacquisto di debiti e crediti non deteriorati (di cui voce 100)
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
d) altre operazioni finanziarie
Profitti netti da investimenti
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - di cui: Riprese (rettifiche) delle partecipazioni
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - di cui: Utile (perdita) da cessione delle partecipazioni
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
Imposte sul reddito del periodo = voce 260
UTILE NETTO
258 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
2010
2009
5.043
2.786
2.786
7.829
3.313
-193
-272
73
6
36
300
111
-375
3.156
10.985
-3.634
-3.815
181
-3.027
-3.041
14
-587
1.324
1.324
737
46
117
96
-23
44
157
204
26
-73
320
1.057
-552
-567
15
-537
-538
1
375
-83
-78
-5
-6.369
4.616
-236
-237
1
-196
-3.774
102
-111
-3.687
73
-8
-5
-3
-1.024
33
-105
-106
1
-17
-108
6
-26
-38
-78
-3
71
-50
-205
74
-72
-27
26
-1
407
376
783
-156
-126
3
-402
453
51
RIMANDO ALLA
NOTA INTEGRATIVA
Parte C)
Tavv. 1.1 e 1.4
Tav. 3.1
Tav. 3.1
Tavv. 2.1 e 2.3
Tav. 4.1
Tav. 3.1
Tav. 5.1
Tav. 6.1
Tav. 7.1
Tavv. 13.1 e 13.2
Tavv. 13.2
Tav. 9.1
Tav. 9.5
Tavv. 13.2
Tav. 11.1
Tav. 11.2
Tav. 10.1
Tav. 8.1
Tav. 17.1
Tav. 18.1
Prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi
forniti dalla Società di Revisione e dalle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione
(ai sensi art. 149-duodecies regolamento CONSOB n.11971/99 e successive integrazioni)
Pubblicità dei corrispettivi - Società UniCredit S.p.A. - competenza esercizio 2010 - network KPMG
Il presente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi
di revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete.
SERVIZI DI REVISIONE
SOGGETTO CHE FORNISCE
IL SERVIZIO
SOGGETTO CHE RICEVE
IL SERVIZIO
DENOMINAZIONE
DENOMINAZIONE
CORRISPETTIVI
DESCRIZIONE DEI LAVORI
servizi di revisione (bilancio esercizio, consolidato, relazione
semestrale, controlli contabili e Filiali Estere) 2
Revisore
Totale Revisore
Totale Servizi di Revisione
KPMG S.p.A.
UniCredit S.p.A.
SERVIZI DI VERIFICA
FINALIZZATI ALL’EMISSIONE
DI UN’ATTESTAZIONE
SOGGETTO CHE FORNISCE
IL SERVIZIO
SOGGETTO CHE RICEVE
IL SERVIZIO
DENOMINAZIONE
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE DEI LAVORI
UniCredit S.p.A.
comfort letters relative ad emissioni obbligazionarie, revisione
del bilancio di sostenibilità e relativo sistema di reporting,
verifica dell’attività sulla cessione del quinto/pensione svolta
da UniCredit Family Financing Bank SpA e Family Credit
Network SpA, sottoscrizione del modello Unico e del modello
770 S/O e redazione della relazione sul valore delle quote
Fondo Capital Italia S.A. e monitoraggio report dell’attività di
servicing su operazioni di cartolarizzazione
Revisore
Totale revisore
Rete Revisore
Totale Rete Revisore
Totale Servizi di
Attestazione
ALTRI SERVIZI DIVERSI
DALLA REVISIONE
Revisore
Totale revisore
Rete Revisore
Totale Rete Revisore
Totale Altri Servizi
diversi dalla Revisione
Totale Generale
KPMG S.p.A.
(MIGLIAIA DI EURO)
1
7.161
7.161
7.161
CORRISPETTIVI
(MIGLIAIA DI EURO)
1
1.018
1.018
1.018
SOGGETTO CHE FORNISCE
IL SERVIZIO
SOGGETTO CHE RICEVE
IL SERVIZIO
DENOMINAZIONE
DENOMINAZIONE
DESCRIZIONE DEI LAVORI
TIPOLOGIA
UniCredit S.p.A.
verifica traduzione bilancio
e relazione semestrale
in inglese e tedesco
servizi verifica
KPMG S.p.A.
CORRISPETTIVI
(MIGLIAIA DI EURO)
1
22
22
22
8.201
(1) IVA e spese escluse.
(2) contratto deliberato dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2007 per una spesa di € 770.000, integrato a seguito dell’incorporazione della ex Società Capitalia e dalle successive operazioni societarie dalla
delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 febbraio 2009 per una spesa di € 320.000 e nuovamente integrato, a seguito dell’operazione One4C, dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 22 marzo
2011 per una spesa di € 6.071.000.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 259
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (importi in migliaia di €)
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
“Fondo Pensioni del personale della
Cassa di Risparmio di Trieste - Ramo
Esattoria” - n. iscr. Albo 9081
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell'obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo integrativo Pensioni per il
personale della Cassa di Risparmio
di Torino in liquidazione” n. iscr. Albo 9084
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell'obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo integrativo Pensioni per il
personale delle gestioni esattoriali
della Cassa di Risparmio di Torino” n. iscr. Albo 9085
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell'esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell'obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
260 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N. ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
92
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
4.853
223
471
4.605
4.946
-341
4
-
-
Benefici
definiti
235
15
43
27
266
318
-52
152
-
-
Benefici
definiti
10.008
463
1.043
9.428
10.333
-905
-
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
“Fondo Aziendale Pensioni Complementare dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per il Personale della sezione
credito della Cassa di Risparmio
di Trento e Rovereto S.p.A,
ovvero del Fondo di Previdenza per i
Dipendenti dei Concessionari del Servizio di Riscossioni Tributi, per il Personale della sezione Concessionario
della Cassa di Risparmio di Trento
e Rovereto S.p.A.” Sezione A n. iscr. Albo 9131
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Contratto per il trattamento di Quiescenza
e Previdenza per il Personale appartenente
alle categorie Personale Direttivo/Dirigenti
Funzionari, Quadri, Impiegati, Personale
subalterno e Personale ausiliario di
Cariverona Banca S.p.A.” n. iscr. Albo 9013
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N. ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
431
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
34.479
1.761
653
5.161
3
31.735
39.367
-7.632
917
2
Benefici
definiti
66.823
3.328
9.288
60.863
74.148
-13.285
A carico Azienda
in base alle
risultanze del
bilancio tecnico
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 261
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (SEGUE)
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
“Fondo di integrazione delle pensioni
dell’Assicurazione Obbligatoria, invalidità,
vecchiaia e superstiti, gestiti dall’INPS
della Cassa di Risparmio di Ancona”
(incorporata in data 1/10/89 in Cariverona
Banca S.p.A)” - n. iscr. Albo 9033
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Contributi a carico dipendenti
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N. ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
44
1 (*)
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
2.876
134
420
7
2.597
2.963
-366
-
(*) di cui 1 differito
“Fondo di Quiescenza per gli impiegati,
i commessi e gli ausiliari della Banca
Cuneese Lamberti Meinardi & C. - Cuneo”
(incorporata in data 1/8/92 in Cariverona
Banca S.p.A.) - n. iscr. Albo 9012
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Benefici erogati
Contributi a carico dipendenti
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
34
7 (*)
Benefici
definiti
3.911
211
30
16
368
2
3.802
4.689
-887
A carico Azienda
in base alle
risultanze del
bilancio
A carico
Dipendente 1%
(*) di cui 3 differiti
“Fondo pensione per i dipendenti ex
Credito Fondiario delle Venezie S.p.A.”
n. iscr. Albo 9067
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
262 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
9
-
Benefici
definiti
1.259
63
125
1.197
1.425
-228
-
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
“Accordo per il regolamento del trattamento
di previdenza del Personale dell’Istituto
Federale delle Casse di Risparmio delle
Venezie S.p.A.” - n. iscr. Albo 9068
60
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo Interno Aziendale (FIA) dell’ex
Credito Romagnolo” + CIP ex Banca
del Friuli - n. iscr. Albo 9151
1.158
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione (*)
(*) di cui Valore attuale dell’obbligazione prevista dall’Accordo 31.1.1990 punto 18
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo Integrativo Pensioni per il personale
proveniente dalla ex Carimonte Banca S.p.A.”
- n. iscr. Albo 9147
139
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
N. ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
4.266
223
184
687
3.986
5.098
-1.112
-
-
Benefici
definiti
93.136
4.880
3.754
10.018
91.752
107.409
-15.657
-
-
Benefici
definiti
11.726
579
1.145
11.160
12.843
-1.683
-
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 263
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (SEGUE)
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
“Fondo personale Magazzini Generali” n. iscr. Albo 9148
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Trattamento pensionistico integrativo
previsto a favore dei Membri della Direzione Centrale del Credito Italiano cessati
dal servizio tra il 1° gennaio 1963 e il 30
settembre 1989 a carico di UniCredito
Italiano” - n. iscr. Albo 9029
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo di previdenza aziendale
complementare delle prestazioni INPS
a prestazioni
integrative del settore esattorie SORIT” n. iscr. Albo 9020
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
“Fondo di previdenza aziendale
complementare delle prestazioni INPS
Conti riserva pensionati a prestazioni
integrative dell’ex Banca dell’Umbria 1462
S.p.A” - n. iscr. Albo 9021
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
264 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N.ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
3
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
101
5
10
12
104
127
-23
15
-
-
Benefici
definiti
10.039
487
1.179
9.347
10.332
-985
1
-
Benefici
definiti
40
2
6
4
44
41
3
130
-
-
Benefici
definiti
9.223
544
1.596
1.093
10.270
11.396
-1.126
-
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
Rendiconto del “Fondo di previdenza
aziendale complementare delle Prestazioni
I.N.P.S. della Cassa di Risparmio di Carpi
S.p.A. - Conto riserva pensionati a prestazione definita” - n- iscr. Albo 9022
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
Rendiconto del “Fondo Pensione per
i dipendenti della ex Unicredit
Banca Mediocredito” - n. iscr. Albo 9127
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
Rendiconto del “Fondo di previdenza
per i componenti della Direzione Centrale
di Capitalia (ex Banco di S.Spirito,
ex Banco di Roma e dell’ex Cassa di
Risparmio di Roma)” - n. iscr. Albo 9165
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti del periodo :
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Benefici erogati
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
N. PENSIONATI
AL 12.31.2010
N.ISCRITTI
AL 12.31.2010
TIPOLOGIA
56
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
3.853
165
403
3.615
3.578
37
36
-
-
Benefici
definiti
2.715
129
421
2.423
2.850
-427
104
38 (*)
-
Benefici
definiti
80.712
3.998
124
7.904
76.930
92.006
-15.076
A carico Azienda
in base alle
risultanze del
bilancio tecnico
(*) di cui 27 differiti.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 265
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (SEGUE)
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
Rendiconto del trattamento di quiescenza
e previdenza per il personale della Ex Cassa
di Risparmio di Roma - n. iscr. Albo 9096
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti del periodo:
- Oneri finanziari
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Perdite da riduzioni /estinzioni di piano
Benefici erogati
Uscita a seguito passaggio della quasi totalità degli iscritti attivi nel
Fondo Pensione di Gruppo esterno
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
(*) di cui 286 differiti
Rendiconto del “Fondo Pensione per
il personale dell’ex Gruppo Bipop
CARIRE” - n. iscr. Albo 1202
Consistenza al 31.12.2009
Contributi del datore di lavoro
Giro dell’eccedenza alla sez.III del Fondo Pensione di Gruppo esterno
Consistenza al 31.12.2010
Rendiconto del “Trattamento di quiescenza
per il Personale del Banco di Sicilia” n. iscr. Albo 9161
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti del periodo :
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Contributi a carico dipendenti
Altre variazioni in diminuzione
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
(*) di cui 94 differiti.
266 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N. ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
1.453
434 (*)
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
209.137
9.494
1.686
1.662
2.251
12.252
A carico Azienda
in base alle
risultanze del bilancio
tecnico
62.340
149.638
155.243
-5.605
-
Benefici
definiti
-186
223
409
-
3.117
291 (*)
Benefici
definiti
159.379
7.435
15.416
24
179
151.243
163.669
-12.426
-
A carico Azienda
in base alle
risultanze del
bilancio tecnico
A carico
dipendenti:
Dirigenti:
0,8% Funzionari
(QD3 e 4):0,6%
Quadri(1°e 2°L):
0,30%
Impiegati: 0,15%
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
Rendiconto del “FIP ex Sicilcassa - Fondo
integrativo pensioni del personale della Cassa
Centrale di Risparmio V.E. per le province
siciliane” - n. iscr. Albo n. 9063
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti del periodo :
- Oneri finanziari
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Utili/perdite attuariali non rilevati
Rendiconto del “Fondo Pensione per
i dipendenti della ex Banca di Roma” Filiale di Londra
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Oneri finanziari
- Rendimento delle attività al servizio del piano
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Uscita impegni del Fondo a Compagnia assicurativa
Effetto tasso di cambio
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Valore attuale delle attività al servizio del piano
Valore attuale dell’obbligazione non finanziato dalle attività al
servizio del piano
Utili/perdite attuariali non rilevati
(*) di cui 137 differiti
Rendiconto del “Fondo Pensione per
i dipendenti della Filiale di Londra”
(ex Credito Italiano)
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio:
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
- Oneri finanziari
- Rendimento delle attività al servizio del piano
- Utili/perdite attuariali rilevati nell’esercizio
Benefici erogati
Effetto tasso di cambio
Consistenza al 31.12.2010
Valore attuale dell’obbligazione
Valore attuale delle attività al servizio del piano
Valore attuale dell’obbligazione non finanziato dalle attività al
servizio del piano
Utili/perdite attuariali non rilevati
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
N.ISCRITTI
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
2.804
-
Benefici
definiti
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
76.072
3.881
1.772
9.733
2
71.994
85.249
-13.255
161 (*)
-
-
Benefici
definiti
14.535
1.804
-1.207
233
13.566
608
2.407
44.746
41.352
-
3.394
-987
93 (*)
6
Benefici
definiti
2.233
155
834
-576
649
71
2.068
16.692
12.720
-
3.972
-1.904
(*) di cui 79 differiti.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 267
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (SEGUE)
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
Rendiconto del “Fondo Aziendale Pensioni
Complementare dell’Assicurazione Generale
Obbligatoria per il Personale della sezione
credito della Cassa di Risparmio di Trento e
Rovereto S.p.A., ovvero del Fondo di Previdenza per i Dipendenti dei Concessionari
del Servizio di Riscossione Tributi, per il
Personale della sezione Concessionario
della Cassa di Risparmio di Trento e
Rovereto S.p.A.”
Sezione B e C - n. iscr. Albo 9131
Consistenza al 31.12.2009
Decrementi:
Capitale erogato nell’esercizio
Trasferimenti ad altri fondi
Pagamento polizza copertura rischi morte ed invalidità
Incrementi:
Rendimento delle disponibilità liquide al netto delle
spese di gestione e dell’imposta sostitutiva
Altre variazioni:
- contribuzioni a carico dipendenti e azienda (1)
- contributi versati da altre aziende del Gruppo (1)
Consistenza al 31.12.2010
ATTIVITÀ DEL FONDO
Disponibilità liquide
Partite da regolare
Totale attività
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
-
POSIZIONI
ATTIVE
AL 31.12.2010
570
TIPOLOGIA
Contribuzione
definita a
capitalizzazione
individuale
(1) comprende le quote del TFR.
(*) dipendenti ante e post: trattasi di iscritti alla previdenza complementare rispettivamente prima e dopo il 28.4.1993, data di entrata in vigore del D.Lgs. 124/93.
268 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
DATI
CONTABILI
43.261
4.424
3.875
358
191
3.384
165
808
2.411
42.221
42.262
-41
42.221
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
A carico Azienda:
per dipendenti
ante (*):
min. 2%
max 14,35%
Per dipendenti
post (*):
min. 2%
max 2,35% + TFR
+ media mensile
tasso Euribor
su patrimonio
A carico
dipendenti:
per dipendenti
ante 0,50%
per dipendenti
post 2%
Segue: Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
“Fondo di previdenza aziendale
complementare delle prestazioni INPS
Conto contribuzione definita
dell’ex Banca dell’Umbria 1462 S.p.A.”
- n. iscr. Albo 9021
Consistenza al 31.12.2009
Decrementi:
Capitale erogato nell’esercizio
Pagamento polizza copertura rischi di morte ed invalidità
Uscita a seguito passaggio della quasi totalità degli iscritti attivi al
Fondo Pensione di Gruppo esterno
Incrementi:
Rendimento delle disponibilità liquide al netto delle spese di gestione e
dell’imposta sostitutiva
Altre variazioni:
contributi a carico dipendenti e azienda (1)
contributi versati da altre aziende del Gruppo (2)
Consistenza al 31.12.2010
ATTIVITÀ DEL FONDO
Disponibilità liquide
Partite da regolare
Totale attività
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
-
POSIZIONI
ATTIVE
AL 31.12.2010
5
TIPOLOGIA
DATI
CONTABILI
Contribuzione
definita
33.897
35.002
2.481
134
32.387
1.555
174
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
Dipendenti
“ante”: (*)
- a carico dipendente
minimo 0,25% con
facoltà di versare
anche il TFR;
- a carico azienda:
dal 2% al 6,28%
Dipendenti
“post”: (*)
- a carico dipendente
minimo 0,25% ed
il TFR
- a carico azienda:
2%
154
1.227
450
558
-108
450
(1) comprende le quote del TFR e l’onere per la coperturadei rischi morte ed invalidità
(2) comprende le quote del TFR
(*) dipendenti ante e post: trattasi di iscritti alla previdenza complementare rispettivamente prima e dopo il 28.4.1993, data di entrata in vigore del D.Lgs. 124/93
“Fondo di previdenza aziendale
complementare delle prestazioni INPS
Conto contribuzione definita - contingenza
dell’ex Banca dell’Umbria 1462 S.p.A.”
- n. iscr. Albo 9020
Consistenza al 31.12.2009
Accantonamenti a carico esercizio
Consistenza al 31.12.2010
Contribuzione
definita
206
206
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 269
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
Prospetti di movimentazione e rendicontazione
dei fondi pensione interni (SEGUE)
Segue Prospetti di movimentazione e rendicontazione dei fondi di pensione interni
FONDI E DESCRIZIONE MOVIMENTI
Rendiconto “Fondo di previdenza aziendale
complementare delle prestazioni I.N.P.S.
della Cassa di Risparmio di Carpi S.p.A.
- Conto pensione” - n. iscr. Albo 9022
Consistenza al 31.12.2009
Decrementi:
Saldo finale regolato nell’esercizio
Consistenza al 31.12.2010
ATTIVITÀ DEL FONDO
Liquidità al netto delle partite da regolare
Totale attività
Rendiconto “Fondo pensione per i
dipendenti della ex UniCredit Banca
MEDIOCREDITO S.p.A.”
- n. iscr. Albo 9127
Consistenza al 31.12.2009
Decrementi:
Saldo finale regolato nell’esercizio
Consistenza al 31.12.2010
ATTIVITÀ DEL FONDO
Liquidità al netto delle partite da regolare
Totale attività
270 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
N. PENSIONATI
AL 31.12.2010
-
POSIZIONI
ATTIVE
AL 31.12.2010
TIPOLOGIA
DATI
CONTABILI
ALIQUOTA
CONTRIBUTIVA
Contribuzione
definita a
capitalizzazione
individuale
16
16
16
-
-
-
-
Contribuzione
definita
42
42
42
-
-
-
-
Fondi pensione interni
Il 2010 fa registrare l’effetto dell’accordo aziendale stipulato in ordine al Fondo Pensione ex CRR, al quale ha aderito oltre il 90% degli iscritti che
hanno opzionato il passaggio nella Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo, con passaggio quindi dalla modalità della prestazione pensionistica quale
integrazione della pensione INPS a quella a capitalizzazione individuale.
Analogamente, nel 2010 ha avuto altresì corso, a seguito dell’apposito ulteriore accordo aziendale, la confluenza degli iscritti al Fondo Pensione ex
Banca dell’Umbria nella già citata Sezione II del Fondo Pensione di Gruppo, confluenza che peraltro non ha inciso sulla precedente modalità della
prestazione degli iscritti in quanto anch’essa già in regime di capitalizzazione individuale.
Per quanto attiene ai fondi interni a benefici definiti, si conferma che le correlate obbligazioni sono determinate con il “metodo dell’unità di credito
proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate al fair value alla data di redazione dello Stato Patrimoniale. Lo stato
patrimoniale è composto dal Deficit o Surplus (differenza tra le obbligazioni e le Attività patrimoniali ) al netto degli utili e perdite attuariali non
riconosciute. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del corridoio (10%).
Si indicano di seguito le medie ponderate delle principali ipotesi finanziarie e attuariali adottate.
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni
Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici
Tasso di inflazione atteso
Tasso di mortalità (*)
31.12.2010
31.12.2009
4,46%
5,03%
3,03%
2,07%
1,79%
RG48 + adjustment
4,77%
4,58%
3,02%
1,80%
2,04%
RG48
(*) Valido per i soli piani Italia.
Gli aggiustamenti incrementano selettivamente le aspettative di vita per alcune categorie di anzianità.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 271
In ogni momento della vita
Attestazione
Attestazione ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob
n. 11971/99 e successive modificazioni ed integrazioni
275
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 273
Bilancio dell’Impresa
274 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento
Consob n. 11971/99 e successive modificazioni ed integrazioni
1. I sottoscritti, Federico Ghizzoni, nella sua qualità di Amministratore Delegato di UniCredit S.p.A., e Marina Natale, nella sua qualità di Dirigente
Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di UniCredit S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis,
commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa, e
• l’effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio, nel corso del 2010.
2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio è basata su di un modello
definito da UniCredit S.p.A., in coerenza con l’“Internal Control - Integrated Framework (CoSO)” e con il “Control Objective for IT and Related
Technologies (Cobit)”, che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare,
generalmente accettati a livello internazionale.
3. I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il bilancio di esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE)
n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è redatto in conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente;
3.2 la relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente,
unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 22 marzo 2011
Federico Ghizzoni
Marina Natale
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 275
In ogni momento della vita
Relazioni e delibere
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione
Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria
279
287
291
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 277
Bilancio dell’Impresa I Allegati al Bilancio
278 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Relazione del Collegio Sindacale
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 279
Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere
Relazione del Collegio Sindacale
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI CONVOCATA PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO
CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2010, REDATTA AI SENSI DELL’ART. 153, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO 58/98 E DELL’ART.
2429, COMMA 3, DEL CODICE CIVILE
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, il Collegio Sindacale ha esercitato le attività di vigilanza previste dal Codice Civile,
dai Decreti Legislativi n. 385/1993 (T.U.B.) e n. 58/1998 (T.U.F.), dalla normativa emessa dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di
vigilanza e controllo, dalle norme statutarie e dai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Preliminarmente si precisa che questo Collegio Sindacale è stato nominato dall’Assemblea dei Soci in data 22 aprile 2010. La presente
Relazione copre, pertanto, il periodo di vigilanza di competenza del Collegio stesso, ossia dal 22 aprile 2010 al 31 dicembre 2010.
Il Presidente del Collegio Sindacale, un Sindaco Effettivo e un Sindaco Supplente risultano eletti nelle liste di minoranza.
Ciò premesso, si forniscono le informazioni di cui alle disposizioni indicate dalla Comunicazione Consob n. 1025664 del 6 aprile 2001 e
successive modifiche e integrazioni.
Il Collegio Sindacale ha svolto nel corso dell’esercizio l’attività di vigilanza effettuando 21 riunioni, della durata media di 7 ore ciascuna,
partecipando a 11 riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché a 7 riunioni del Comitato Controlli Interni & Rischi. In sede consiliare
sono state presentate, anche oralmente, relazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e
patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate. Tra queste, in particolare, si segnala il progetto “Insieme per il cliente”, anche
denominato “ONE4C”, che ha comportato l’incorporazione di sette banche italiane in Unicredit S.p.A. con efficacia dal 1° novembre 2010.
Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale ritiene che le operazioni aziendali siano
state improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, siano state deliberate e poste in essere in conformità alla legge e allo
Statuto Sociale e rispondano all’interesse della Società. Inoltre, le stesse non risultano manifestamente imprudenti, azzardate o mancanti
delle necessarie informazioni in caso di sussistenza di interessi degli Amministratori. Esse non sono in contrasto con le delibere assunte
dall’Assemblea, né appaiono tali da compromettere l’integrità del patrimonio aziendale.
In data 21 settembre 2010, l’Amministratore Delegato, sig. Alessandro Profumo, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di
Consigliere di Amministrazione. Contemporaneamente ha risolto consensualmente il proprio rapporto di lavoro dipendente con la Società
attraverso un accordo che ha comportato il riconoscimento di un incentivo all’esodo in linea con quanto stabilito nel contratto in essere con
la Società stessa, e da questa regolarmente indicato al mercato attraverso le proprie Relazioni sul Governo Societario.
In data 30 settembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato il sig. Federico Ghizzoni, nominandolo Amministratore Delegato.
Il Collegio Sindacale ha rilasciato il proprio parere in tema di cooptazione di un Amministratore e di riconoscimento di un compenso ad
Amministratore avente particolari deleghe aziendali.
La Relazione sulla Gestione, le informazioni prodotte in Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dagli Amministratori, dal management
aziendale, dai Collegi Sindacali delle società controllate, dal responsabile Internal Audit e dalla Società di Revisione non hanno evidenziato
l’esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate. Nel corso dell’esercizio sociale sono state
poste in essere operazioni infragruppo e con parti correlate, sulle quali, conformemente alle vigenti disposizioni regolamentari, i documenti
di bilancio danno adeguate informazioni. Su dette operazioni, ai sensi dell’articolo 23 dello Statuto sociale, sono state fornite al Collegio
Sindacale informazioni atte a descriverle e rappresentarle nella loro configurazione essenziale. Dette operazioni sono state effettuate a
condizioni di mercato, nel rispetto di correttezza sostanziale e sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica.
In attuazione del Regolamento Consob in materia di gestione delle operazioni con parti correlate (Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010
e successive modifiche ed integrazioni), il Consiglio di Amministrazione ha adottato, in data 9 novembre 2010, apposite procedure per la
gestione delle operazioni poste in essere direttamente o tramite le società controllate. Inoltre, il Consiglio ha nominato un Comitato per le
Parti Correlate composto esclusivamente da Consiglieri indipendenti.
Per le finalità dell’azione di vigilanza assegnata al Collegio Sindacale assumono rilevanza le funzioni di Compliance e di Internal Audit.
Per quanto attiene alla funzione di Compliance, il Collegio Sindacale ha raccomandato che questa prosegua con determinazione nel
perseguire un approccio coerente con la dimensione internazionale del Gruppo e con i propri obiettivi di monitoraggio di secondo livello.
Per quanto attiene alla funzione di Internal Audit, il Collegio Sindacale, al fine di vigilare sull’adeguatezza del sistema di controllo interno, ha
periodicamente incontrato il responsabile della funzione, che ha relazionato sugli esiti delle verifiche e sulle risultanze del monitoraggio delle
azioni correttive poste in essere dal management.
L’attività della funzione ha evidenziato una situazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo nel complesso adeguata, pur
rilevando la necessità di miglioramenti in alcune aree.
280 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Il Collegio Sindacale ha monitorato l’attuazione dei progetti avviati per migliorare l’efficacia del sistema dei controlli e, in particolare, del
progetto denominato “Governance del Sistema di Controllo Interno (ICS)”.
In quest’ottica, assume rilevanza l’attività di continuo miglioramento del sistema dei controlli operativi di primo livello che, attese le
complessità e le dimensioni della realtà aziendale, necessitano di una costante attività di analisi e sviluppo.
La Società di Revisione, nel periodico scambio di informazioni con il Collegio Sindacale, non ha evidenziato, per quanto di competenza con
riferimento al sistema di controllo interno, fattispecie critiche.
Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza, e vigilato, per quanto di competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della
Società.
Il Consiglio di Amministrazione ha recentemente approvato la versione aggiornata del Regolamento di UniCredit S.p.A. alla luce del Progetto
ONE4C. Inoltre, ha modificato l’assetto organizzativo esistente, approvando l’istituzione dei ruoli di Direttore Generale e di Chief Operating
Officer.
Sono tuttora in corso le attività di revisione del modello di governance ed operativo delle competence line, cui sono assegnate importanti
attività di monitoraggio di secondo livello.
Il nuovo assetto organizzativo è, dunque, di recentissima definizione e il Collegio Sindacale avrà cura, nel corso del corrente esercizio sociale,
di monitorarne con continuità i riscontri di efficienza ed efficacia.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della Società, sia sulla base di accertamenti diretti sia
tramite il periodico scambio di informazioni con la Società di Revisione, dalla quale il Collegio Sindacale non ha ricevuto segnalazioni di fatti
censurabili ai sensi dell’articolo 155, comma 2 del D. Lgs. 58/1998. Il Collegio Sindacale condivide la conclusione della Società di Revisione
circa la presenza di un livello di efficienza del sistema amministrativo-contabile idoneo ad assicurare la corretta rappresentazione dei fatti di
gestione nel bilancio dell’impresa e nel bilancio consolidato.
Il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, funzione che risponde alle previsioni
dell’articolo 154 bis del D. Lgs. 58/1998. Questi non ha segnalato particolari carenze nei processi operativi e di controllo che, per rilevanza,
possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine di una corretta
rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili internazionali.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle istruzioni impartite alle società controllate, ritenute idonee alla luce del ruolo di coordinamento e
guida, anche a livello internazionale, proprio della capogruppo di un Gruppo bancario. È compito delle competenti funzioni della capogruppo
indirizzare le entità controllate verso la piena adozione ed attuazione di tutte le policy di Gruppo emesse dalla Società.
Il Collegio Sindacale ha scambiato informazioni con gli omologhi Organi delle società del Gruppo, in particolare con quelle coinvolte nel
processo di fusione per incorporazione di cui alla operazione denominata ONE4C, così come indicato dall’articolo 151, comma 2 del D.
Lgs. 58/1998 e dalle Istruzioni di Vigilanza (Titolo V, Capitolo 11). Il Collegio non ha ricevuto dai Collegi Sindacali delle società controllate,
collegate o partecipate, comunicazione di rilievi da segnalare nella presente relazione.
Il Collegio Sindacale ha preso visione della relazione redatta dalla Società di Revisione KPMG S.p.A., rilasciata ai sensi degli articoli 14 e 16
del D. Lgs. 39/2010, prendendo atto che, a giudizio della stessa, il bilancio dell’impresa e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 sono
conformi agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea e, pertanto, sono redatti con chiarezza e rappresentano
in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale
data. Inoltre, a giudizio della Società di Revisione, la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al
comma 2, lettera b), dell’art. 123 bis del D. Lgs. 58/1998 presentate nella Relazione sul Governo Societario sono coerenti con i documenti di
bilancio.
La Società di Revisione non ha evidenziato al Collegio Sindacale atti o fatti, rilevati nel corso dello svolgimento del piano di lavoro finalizzato
alla certificazione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato, così come nel corso delle verifiche trimestrali, ritenuti degni di
segnalazione.
Il Collegio Sindacale ha svolto le funzioni del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi del D. Lgs. 39/2010,
analizzando i contenuti del piano di lavoro predisposto dalla Società di Revisione e verificandone l’adeguatezza rispetto alle dimensioni e alla
complessità organizzativa ed imprenditoriale della Società. Il Collegio ha richiesto ed ottenuto dalla Società di Revisione la relazione ai sensi
dell’articolo 19 del D. Lgs. 39/2010.
Particolare attenzione e attività sono state poste in essere dalla Società di Revisione a seguito della fusione di cui al progetto ONE4C che,
stante la numerosità e la dimensione delle società coinvolte, richiederà, anche nel 2011, un importante lavoro di verifica dell’adeguatezza del
sistema amministrativo-contabile alla nuova realtà aziendale.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 281
Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere
Relazione del Collegio Sindacale (SEGUE)
Il Collegio Sindacale ha ricevuto dalla Società di Revisione la relazione sull’indipendenza del revisore di cui all’articolo 17 del D. Lgs.
39/2010 e informa di non avere riscontrato la presenza di aspetti critici. Su espressa dichiarazione della Società di Revisione, il Collegio
rileva che alla stessa, nel corso dell’esercizio 2010, in aggiunta agli incarichi di revisione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato,
della relazione semestrale e di verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti gestionali nelle scritture
contabili, è stato riconosciuto un compenso per i seguenti servizi non di revisione:
- emissione di comfort letters relative alle emissioni obbligazionarie sul mercato europeo: i corrispettivi maturati ammontano a € 391.000;
- svolgimento di attività di verifica della versione in inglese della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2010, del bilancio
dell’impresa e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 e della versione in tedesco del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010: i
corrispettivi maturati ammontano a € 21.900;
- revisione limitata del bilancio di sostenibilità del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 320.000;
- review del sistema di reporting per la predisposizione del bilancio di sostenibilità del Gruppo UniCredit: i corrispettivi maturati ammontano a
€ 50.000;
- sottoscrizione del Modello Unico, del Modello 770 - Semplificato ed Ordinario, del Modello Consolidato Nazionale 2010 e della Denuncia
delle operazioni di credito e finanziamento per il periodo 2010: i corrispettivi maturati ammontano a € 25.100;
- redazione della relazione sul valore delle quote del Fondo Capital Italia S.A. al 31 dicembre 2010: i corrispettivi maturati ammontano a €
8.500;
- procedure di verifica aventi ad oggetto le informazioni contenute nell’informativa predisposta da UniCredit S.p.A. per Banca d’Italia in
relazione all’attività di cessione del quinto/pensione svolte da UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e Family Credit Network S.p.A.: i
corrispettivi maturati ammontano a € 80.000;
- procedure di verifica svolte sui rendiconti trimestrali predisposti, nel corso dell’esercizio 2010, da UniCredit S.p.A., UniCredit Family
Financing Bank S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. in qualità di servicer delle operazioni di cartolarizzazione: i corrispettivi maturati ammontano
a € 144.000.
Non risultano conferiti incarichi a soggetti legati alla Società di Revisione da rapporti continuativi.
In considerazione delle mutate dimensioni aziendali in seguito alla fusione di cui al progetto ONE4C, la Società di Revisione è stata chiamata
ad un lavoro non originariamente previsto al momento dell’affidamento dell’incarico. Detto lavoro ha interessato l’anno 2010 e interesserà,
per processi di coda, anche il 2011. In ogni caso, il perimetro organizzativo della Società è mutato rispetto a quanto in essere al momento
dell’affidamento dell’incarico di revisione.
Per questo motivo, in applicazione della delega conferita, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un adeguamento dei compensi
spettanti al revisore per l’anno 2010 e apposita informativa in proposito viene portata a conoscenza della Assemblea dei Soci.
Similmente, si ritiene opportuno adeguare il compenso del revisore per il 2011 e per il 2012, data di scadenza dell’incarico novennale, e per
questo motivo, il Collegio Sindacale, con separato documento, formula apposita proposta alla Assemblea dei Soci.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste nel Codice di Autodisciplina
per le società quotate, introdotto a completamento della normativa primaria e secondaria prevista dal D. Lgs. 58/1998 e dalle conseguenti
previsioni regolamentari.
Il Consiglio di Amministrazione, con apposita delibera consiliare, ha valutato positivamente l‘adeguatezza della propria dimensione,
composizione e del proprio funzionamento.
Similmente, con apposita delibera consiliare, il Consiglio ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei propri membri dandone
compiuta informazione nella Relazione sul Governo Societario. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle
procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione.
Dopo la nomina, il Collegio Sindacale ha verificato in capo a ciascuno dei propri membri la sussistenza dei requisiti di indipendenza, Inoltre,
stante la necessità di effettuare annualmente la verifica di tali requisiti, il Collegio Sindacale ne ha confermato la sussistenza.
Con la fusione per incorporazione delle banche italiane di cui al Progetto ONE4C, la Società ha aggiunto una dimensione operativa di natura
bancaria alle sue attività di holding di partecipazioni e di controllo del Gruppo.
L’attuale governance aziendale prevede una delega operativa in materia creditizia al management, che opera secondo parametri di
affidamento definiti in sede di approvazione consiliare della strategia creditizia annuale, essendo soggetto al monitoraggio e al controllo
esercitati dal Comitato Controlli Interni e Rischi che, periodicamente, riferisce al Consiglio di Amministrazione.
Analogamente, esigenze di snellezza operativa nell’attività del Consiglio di Amministrazione hanno suggerito di aderire all’interpretazione
che vede assolti gli obblighi normativi di cui all’articolo 136 T.U.B. in materia di obbligazioni degli esponenti bancari mediante l’adozione di
delibere quadro, per singolo richiedente, atte a autorizzare il compimento di operazioni standard a condizioni di mercato.
Lo Statuto di Unicredit S.p.A. è stato adeguato a talune previsioni introdotte dal D. Lgs. 27/2010, che ha recepito la Direttiva 2007/36/CE.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 novembre 2010 sono stati modificati gli articoli 10,12,13,20,30 dello Statuto Sociale,
mentre ulteriori modifiche vengono proposte all’Assemblea con relazione illustrativa degli Amministratori.
282 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Con deliberazione del 9 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs.
231/2001. Tale Modello, sviluppato con un’iniziativa progettuale dedicata, è stato elaborato a valle di un’accurata analisi delle attività
aziendali ed è costituito da un insieme di principi generali, regole di condotta e principi specifici di controllo. È in corso il progetto di
aggiornamento per le principali società controllate.
L’Organismo di Vigilanza ha informato il Consiglio di Amministrazione di avere svolto la propria attività finalizzata all’adeguamento del Modello
Organizzativo al perimetro organizzativo e normativo, alla verifica dell’attuazione del Modello nelle società controllate, a una attività di
indirizzo e coordinamento degli Organismi di Vigilanza delle società controllate, alla raccolta e valutazione dell’informativa minima prevista dal
Modello e all’approfondimento di talune aree ed operazioni aziendali potenzialmente rilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla funzionalità, sull’adeguatezza e sulla rispondenza ai requisiti normativi dei sistemi di misurazione e
controllo dei rischi operativi, di mercato e di credito.
Le valutazioni del Collegio Sindacale si sono fondate:
- sulle relazioni della funzione di convalida interna della Capogruppo, riguardanti tutti gli aspetti rilevanti di performance dei sistemi di rating
e la loro conformità ai requisiti regolamentari e agli standard interni;
- sulle relazioni della funzione di Internal Audit della Capogruppo.
Sulla base delle valutazioni effettuate e della documentazione acquisita, nonché delle informazioni ricevute dal responsabile della funzione
Risk Management e dal responsabile della funzione Internal Audit, il Collegio Sindacale ritiene i modelli di controllo dei rischi rispondenti ai
requisiti normativi e complessivamente adeguati alle esigenze aziendali.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle risultanze delle verifiche della funzione Internal Audit sui sistemi di remunerazione dell’alta direzione
aziendale per l’anno 2010, che sono stati giudicati conformi alla normativa applicabile e allineati al profilo di rischio definito dal Consiglio di
Amministrazione.
Fino alla data di redazione della presente Relazione sono pervenute al Collegio Sindacale due denuncie ex articolo 2408 del Codice Civile.
L’azionista Francesco Santoro, con lettera datata 18 febbraio 2011, ha informato il Collegio di asserite irregolarità da parte di Unicredit Credit
Management Bank con riferimento a operazioni di recupero crediti. Il Collegio, dalle affermazioni assunte presso le competenti strutture
aziendali, ha accertato che, alla fine del 2010, sono state effettuate richieste di pagamento nei confronti di debitori e garanti di posizioni a
sofferenza riferibili ai portafogli ex Trevi Finance ed ex Aspra Finance. A tale riguardo risultano pervenuti, alla fine del mese di febbraio 2011,
svariati reclami, di cui soltanto due accolti. Risulta, altresì, attivato un solo contenzioso.
L’azionista Cristina Scarcella, con lettera datata 10 marzo 2011, ha denunciato al Collegio Sindacale un’asserita posizione creditoria in
essere presso la ex Unicredit Private Banking S.p.A. per obbligazioni IslandBankki non rimborsate alla scadenza convenuta. In merito il
Collegio ha accertato che, in data 6 marzo 2009, la ex Unicredit Private Banking S.p.A., anche a seguito dell’esposto della sig.ra Scarcella
alla Banca d’Italia, aveva provveduto a dare risposta alla sig.ra Scarcella e all’Organo di Vigilanza. Nella comunicazione indirizzata alla sig.ra
Scarcella si precisava che, dopo aver provveduto a verificare l’istruttoria condotta, non erano stati rilevati elementi che potessero consentire
l’accoglimento delle richieste.
Nel corso dell’esercizio è stato indirizzato al Collegio Sindacale un esposto da partedel sig. Ignazio Bianco, qualificatosi quali segretario della
Federbancari. L’esposto richiama i contenuti di un atto di citazione in materia di nullità/annullabilità dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti
da Credito Italiano/Unicredit e di omessa concessione di cedole e permessi sindacali con conseguente richiesta di risarcimento del danno. Il
Collegio ha potuto accertare che tale contenzioso è tuttora in corso.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere il proprio parere obbligatorio in merito ai seguenti argomenti:
- rispetto dei requisiti previsti per l’utilizzo continuativo del modello interno avanzato di misurazione dei rischi di mercato, dei rischi operativi
e del modello interno avanzato di rating dei rischi di credito, secondo quanto stabilito dalla normativa di vigilanza;
- valutazione circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare
l’indipendenza dei propri membri (Codice di Autodisciplina delle Società Quotate – Criterio Applicativo 3.C.5);
- compensi erogati ad Amministratore dotato di particolari deleghe aziendali ai sensi dell’articolo 2389 del Codice Civile;
- cooptazione in Consiglio di Amministrazione di Consigliere ai sensi dell’articolo 2386 del Codice Civile;
- relazione sulla valutazione delle strategie e politiche del Gruppo nel settore della gestione collettiva del risparmio;
- relazione sull’adeguamento delle procedure aziendali alle raccomandazioni dell’Autorità di Vigilanza in materia di operatività nel settore
della cessione del quinto dello stipendio/pensione;
- considerazioni degli Amministratori sugli esiti dell’attività ispettiva dell’Autorità di Vigilanza in tema di qualità dei processi creditizi e degli
impieghi con particolare riferimento al segmento corporate del portafoglio;
- considerazioni degli Amministratori sugli esiti dell’attività ispettiva dell’Autorità di Vigilanza in tema di processo di formazione delle
segnalazioni di vigilanza consolidata.
A seguito dell’attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale, non sono emersi fatti censurabili, omissioni o irregolarità da segnalare nella
presente Relazione.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 283
Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere
Relazione del Collegio Sindacale (SEGUE)
Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all’Assemblea ai sensi dell’art. 153 secondo comma
del D. Lgs. 58/1998.
Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio Sindacale, esaminato il contenuto delle relazioni redatte dalla Società di Revisione KPMG
S.p.A., preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall’Amministratore Delegato e dal Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari, sotto i profili di propria competenza non rileva motivi ostativi all’approvazione della proposta di bilancio
formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale ritiene, alla luce delle risultanze del bilancio al 31 dicembre 2010 e delle proiezioni reddituali, che la destinazione
dell’utile così come proposta dal Consiglio di Amministrazione non contrasti con le disposizioni di legge, regolamentari e di Statuto.
4 Aprile 2011
Il Collegio Sindacale
Maurizio Lauri
Cesare Bisoni
Vincenzo Nicastro
Michele Rutigliano
Marco Ventoruzzo
284 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 285
Relazione della Società di Revisione
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 287
Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 291
Bilancio dell’Impresa I Relazioni e delibere
292 Relazioni e Bilancio 2010 · UniCredit S.p.A.
Deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria
Delibere dell’Assemblea del 29 aprile 2011
L’Assemblea di UniCredit, tenutasi in data 29 aprile 2011, presa conoscenza delle Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio
Sindacale sull’esercizio 2010, ha approvato in sessione ordinaria il Bilancio separato dell’impresa 2010, che ha riportato un risultato netto di €783
milioni. Sulla base di tale risultato l’Assemblea ha deliberato un dividendo di €0,03 per ciascuna azione ordinaria e €0,045 per ciascuna azione di
risparmio.
L’Assemblea dei Soci, sempre in sessione ordinaria, ha deliberato inoltre la riduzione del numero dei membri del Consiglio di Amministrazione da
23 a 22, provvedendo poi a confermare quale Amministratore della Società il Signor Federico Ghizzoni, già cooptato in occasione del Consiglio di
Amministrazione del 30 settembre 2010, che resterà in carica sino all’Assemblea di approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2011.
L’Assemblea dei Soci, sempre in sessione ordinaria, ha rideterminato in €1.600.000 il compenso complessivo da attribuire ai Consiglieri impegnati
nei Comitati Consiliari e in altri organi della Società, ferma l’attribuzione ai medesimi di un gettone di presenza di €400 per ogni partecipazione
alle riunioni.
L’Assemblea ha in fine deliberato di approvare:
• l’Integrazione dei tempi e dei corrispettivi della Società di Revisione KPMG S.p.A. per gli esercizi 2011 e 2012;
• l’assunzione a carico della Società del compenso del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio;
• le modifiche al Regolamento assembleare;
• la Politica Retributiva di Gruppo;
• i Sistemi Retributivi 2011 di Gruppo;
• il Piano 2011 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit.
UniCredit S.p.A. · Relazioni e Bilancio 2010 293
Frontespizi: UniCredit
Creatività: BBH Partners LLP, London
Illustrazione di copertina: James Taylor, Illustrator c/o Debut Arts, London.
Sviluppo grafico e realizzazione: Mercurio - Studi di promozione pubblicitaria, Milano
www.mercurioitaly.it
Stampa: Grafiche Milani SpA (Segrate)
Maggio 2011
UniCredit è consapevole che le sue attività influenzano l’ambiente e deve tener conto
della sostenibilità ambientale nelle sue scelte strategiche.
Nel 2011 UniCredit ha neutralizzato le emissioni di CO2 relative al consumo di carta associato alla realizzazione
delle Relazioni e Bilancio UniCredit S.p.A. 2010, delle Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 e del Bilancio di Sostenibilità 2010
attraverso un progetto di teleriscaldamento a biomassa in Italia (Valtellina).
Le Relazioni e Bilancio UniCredit S.p.A. 2010, le Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 e il Bilancio di Sostenibilità 2010 sono AzzeroCO2.
Volume stampato su carta ecologico-riciclata certificata.
www.unicreditgroup.eu
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