EVENTI_JAZZ_NEWSLETTER_TERZO_quadrimestre_ 2009

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La presente raccolta di elaborati, segnalazioni ed immagini è un archivio di newsletter realizzate con il contributo di vari amici aderenti ed exaderenti alla Magix.Info Community, con lo scopo di mantenere vivo lo spirito di gruppo e l’interesse per la musica e l’arte in genere. Le
newsletter sono allegate ai siti www.facebook.com/eventijazz e http://eventijazz.jimdo.com che vengono aggiornati senza alcuna periodicità e
pertanto ciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001.
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TERZO QUADRIMESTRE 2009
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EVENTI JAZZ NEWSLETTER DEL 2009
Newsletter - protocollo AN01/09/09
Finalmente è disponiblie il CD “Summer Compilation” che raccoglie 14 brani realizzati dagli amici di
Jazz Project. La compilation è intermente pubblicata nel giusto ordine sul sito
http://maliktorain1.ning.com
Per accedere alla compilation, una volta entrati nel sito, è necessario individuare l’icona sotto
riportata:
L’icona è riferita all’amica MARIA VECCHIET che funge da amministratore
del “progetto compilation” per conto di Eventi Jazz. Cliccate sull’icona e
quindi vi si aprirà la pagina di Maria Vecchiet. E qui semplicemente partirà in
modalità di “autoplay” tutta la Compilation nel giusto ordine (durata di
un’ora). Se l'ordine non dovesse rivelarsi esatto non vi resta che cliccare
uno per uno i brani da ascoltare (nello spazio my music) nella giusta
sequenza. Non resta che provare e… ascoltare (e chi sa farlo, scaricare…)
Nella pagina di Maria Vecchiet è inoltre pubblicata, come foto, la copertina-locandina della
compilation in cui compaiono i titoli e gli autori dei brani..
Ed ora cerchiamo (tentiamo) di dare le informazioni “essenziali” anche in lingua inglese per chi non
conosce l’italiano…
DO YOU WANT LISTEN THE JAZZ PROJECT’S FRIENDS 2009 SUMMER COMPILATION ?
The compilation is published on website http://maliktorain1.ning.com
in the website search the logo:
Clic up the logo and you entry in the Maria Vecchiet’s page.
The compilation (14 tracks) starts automatically (autoplay) so you can listen all
tracks (1 hour). Good listening !! If the tracks-sequence isn't correct, you select
tracks (in “music”) using mouse.
In the Maria Vecchiet’s page you can see the compilation’s brochure (photo).
ED ECCO L’ALBUM…
14 brani in questa “Summer Compilation”. Il lavoro compiuto per mettere su questo progetto
non è stato facilissimo, ma l’obiettivo è stato raggiunto. E speriamo che gli amici che non
sono riusciti a partecipare qui da “protagonisti” colgano in futuro l’occasione per esserlo.
L’invito all’inoltro dei vostri MP3 a [email protected] rimane sempre aperto. Quando
avremo raccolto un’altra ora di musica, faremo uscire un’altra compilaton e così via…
E veniamo al lavoro attuale.
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La copertina è griffata da Sandro Glavina con l’immagine “Black Man and Sax” (uno dei quadri facenti parte della
collezione multimilionaria che sono sempre in vendita alle note modiche cifre…). L’album si apre con “Happy Summer
Holidays” di Sandro Glavina, track fresco, fresco o se volete.. caldo, caldo (le opinioni possono variare a seconda se è
stata vista o meno la copertina da “spiaggia” del track pubblicato anche nel sito www.musicismylife.ning.com – vedere
copertina, please). Il secondo brano è firmato Luce & Gas e si intitola “Run About” dai sapori rockjazz, un po’ free.
Masni alias Carl Insam è l’autore del terzo swingato brano “Jazz Bad”. Continua l’atmosfera swing anche nel quarto
brano, (Il volo dell’aquila) sulle piacevoli note alla chitarra suonata da SerAnto ed il relativo condimento piano-drums di
Jabbit (Jazz in a Box Band Italy). Sia Jazz Bad di Masni che Il volo dell’aquila di SerAnto & JABBIT sono state pubblicate
nella Magix.Community nel corso del 2009. Il quinto brano si intitola “Jolly Wally” (ed il titolo già la dice tutta) ed è stato
realizzato dal Collettivo Instabile di Musica Impensabile, la “session” triestina dei midi isntruments. Atmosfera
invece quasi “chill out” in le “Antiche Scale” dove c’è lo zampino di Franz Asio e della band Oisà d’Orans. A rendere
eterogeneo dal punto di vista musicale questo album, contribuisce il settimo track realizzato interamente con il
musicmaker dai Tarma Mazada abitualmente orientati alla discomusic, ma che hanno voluto a modo loro, offrire un
contributo a questo progetto con un funky-rock-hip-hop. Edviges, alias Top Arrangement (unica artista non italiana
in questo album) ci dona sei minuti di raffinata e suggestiva musica con il suo brano “Jazzy”. Il track n. 9 arriva
“metallicamente” da Lunar Man che in questa occasione fa cose meno strane del solito e si ispira al genere alternativo
del jazz-metal. El Pirata con la sua creazione “My Amigo Carlos” propone una “samplerata” di chitarra realizzata con il
musicmaker che complessivamente appare ben azzeccata. La crescente atmosfera data dai precedenti brani raggiunge
un ulteriore livello di pienezza in chiave rock-free-jazzistica con l’undicesimo track che si intitola “Rararoa Rock Jazz”
(F&S AlfaSigma) intriso dei virtuosismi di Fonzie alla chitarra. Questo brano ebbe un ottimo riscontro quando venne
pubblicato nella Magix.Community. Il track n. 12 (il brano di maggior durata in questo album) è una composizione di
Fazcher, qui suonata dallo stesso nella Band J.E.R. Già il nome della band ci dice che si tratta di un jazz-electro-rock
(genere musicale ideato da Fazcher e Sandro Glavina). Il titolo è “Resumptions of Science Fiction”. Il track è pubblicato
da Fazcher su Magix.Info. Con “Music Market” (penultimo brano) Diana Kundera ci riporta in una atmosfera funky-easy
listening. La summer compilation si chiude con “Ticchio Titicchio” un modernjazz con fusioni classiche e swing del
Midilandia Jazz Trio di Trieste (al piano Sandro Glavina, drums-sampling di Igor, bass-sampling di Willy Grappini).
In sintesi, in questo album, c’è molta chitarra (vera e/o samplerata) che forse notoriamente è uno strumento poco
utilizzato nel jazz, ma in questo album non solo di jazz si è trattato (come annunciato nella copertina). La “scaletta” della
compilation è stata curata da Ordnas Anivalg ed ora che abbiamo dovuto ascoltare per l’ennesima volta il CD ai fini di
preparare questa recensione, infine ci sembra un lavoro abbastanza ben riuscito.
SerainCavana
di Tarma Mazada
2009
Come rendere frizzanti, briose, danzanti, giocose le vostre serate estive ? Beh… naturalmente ascoltando il nuovo album
dei Tarma Mazada “SerainCavana”. In questo secondo album del gruppo (dopo “El Primo” pubblicato nel 2008), la band
triestina del musicmaker formata da Er Testa DJ, Tony Namo e Exebella Boba propone 36 minuti di musica ballabile in 7
pezzi che attingono un po’ dappertutto dalla techno, dal house, dall’hip hop, dal rap…mai troppo ossessivi e con toni
pacati, insomma un pout-pourri di musica da discoteca….all’aperto (siccome siamo in estate) o, se volete, da discobar.
Ma è musica facile che si può ascoltare anche alla guida dell’autovettura, per rallegrarvi, nel caso siate incolonnati lungo
le strade che portano al mare. Musica da ascoltare da soli o con gli amici, sorseggiando un fresco drink, ma va bene
anche se l’ascoltate con disimpegno mentre state sopra una bella montagna… di roba da stirare.
Tarma Mazada sempre e dovunque, va sempre bene…
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Brani dell’Album:
01) BAILANDO A CARNEVAL (4:17)
02) DISKODREK (5:08)
03) JUST FOR FUN (5:32)
04) KARAMAY (4:58)
05) LOOGANYG DAY (4:22)
06) STROPA BUSY (5:28)
07) TONY MOONY (5:54)
VALBADIA
JAZZ FESTIVAL 2009
Precedentemente avevamo detto che l’estate è anche tempo di concerti jazz e che probabilmente anche chi è in vacanza
da qualche parte, è destinato ad imbattersi in qualche iniziativa. Noi (Sandro Glavina e Diana Kundera) che siamo stati in
vacanza in Val Badia ci siamo imbattuti, un po’ per caso, nel “Val Badia Jazz Festival”. Così alle ore 11 di mattina (ora
insolita per un concerto, ma bisogna calcolare che a quota 1.600 metri di sera non fa proprio caldo) del giorno 19 Luglio
a Corvara, nello splendido scenario dolomitico che attornia il paese, abbiamo seguito il concerto di apertura del festival
dove c’è stata l’esibizione della Joe’s Street Band (Joe Chiericati al piano & vox, Steve Nicli alla chitarra elettrica, Teo
Ederle al double bass ed Alex Musella alla batteria) band altoatesina che ha offerto un repertorio nei generi new Orleans,
blues, boogie ed…oltre. Concerto piacevolissimo, bravissimi e motivati musicisti. Ovviamente ci siamo comprati anche un
loro CD e non potevamo non comprarci anche… la maglietta del Jazz Festival. A chi interessa saperne di più sul jazz
festival della Val Badia segnaliamo la pagina web:
http://www.alta-badia.org/it/news/val-badia-jazz-festival-2009.html
A chi interessa saperne di più sulla Joe’s Street Band (che è nella foto che abbiamo fatto durante il concerto) vada a
visitare www.myspace.com/joesstreetband
Dal nostro PC non riusciamo ad ascoltare i brani probabilmente pubblicati nel sito, ma tanto abbiamo il loro CD che
abbiamo ascoltato più volte in macchina durante i tragitti e secondo nostra opinione la musica della Joe’s Street Band
“salva i giovani (e non solo) dallo stress…”
A proposito di stress
Elaborato di F. Asio
"la vita richiede polarità: ... alto grado di tensione per la realtà e la combattività da una parte, profonda
distensione, sgorgante dall'interno, dall'altra" (J. H. Schultz)
In condizioni di benessere l’organismo si trova in uno stato definito di equilibrio omeostatico in cui le risposte fisiologiche si
collocano il più vicino possibile ad una condizione ideale, in sostanza l’uomo manifesta delle marcate capacità adattive all’ambiente
circostante. Le capacità adattive hanno ragione di esistere proprio perché esistono dei fattori stressanti interni all’organsimo (per
esempio: pensieri negativi) ed esterni (influenze ambientali come il caldo), definiti stressor, che hanno la capacità di modificare la
condizione di equilibrio.
Il nostro organismo, sotto lo stimolo dello stressor, produce una risposta individuale allo stress che comprende tutto
l’insieme di quegli adattamenti soggettivi, fisiologici, emozionali e psicologici volti a ristabilire l’equilibrio perduto. Appare chiaro quindi,
che lo stress di per sé è una risposta naturale del nostro organismo, e che non necessariamente debba essere negativo, come spesso
accade nel pensiero popolare; anzi senza questa risposta adattiva, l’essere umano andrebbe incontro all’estinzione. Differente invece è
il quadro che si verifica quando le nostre risposte adattive rimangono attive anche in assenza di particolari stimoli determinando una
perenne sensazione soggettiva di ansia e a volte di angoscia.
Il nostro organismo elabora sul piano fisiologico tutta una serie di reazioni biochimiche in presenza di un fattore stressante,
che sostanzialmente, lo mette in condizione di lottare o fuggire (basti pensare ai nostri piccoli amici animali, come per esempio i gatti,
che messi sotto pressione tendono ad attaccare o fuggire in un luogo apparato e sicuro). Questa reazione biochimica del tutto naturale
che si produce, per esempio quando, sulle strisce pedonali stiamo per essere investiti da una automobile e che ci consente di fare un
balzo come degli atleti olimpionici, senza neanche avere il tempo di razionalizzare il pericolo dell’evento, è davvero indispensabile.
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L’innesco della reazione di stress avviene in seguito all’esposizione a stimoli che possono rivestire il significato di agenti stressanti. Tale
proprietà viene tuttavia data, nella maggior parte dei casi, dal significato che lo stimolo assume dal singolo individuo.
La risposta stressante è pertanto influenzata da almeno due ordini di fattori che sono:
•
Il tipo di evento da fronteggiare (l’entità oggettiva dello stimolo)
•
Il significato che lo stimolo assume per il singolo soggetto.
Lo stress attiva tutto il nostro corpo, in particolare, mette in moto il sistema endocrino, il sistema nervoso autonomo, il sistema
immunitario, il sistema muscolo scheletrico e l’apparato digerente determinando uno stato di allarme che mal concilia con lo stato di
rilassamento al quale sarebbe opportuno ambire per mantenere un corretto equilibrio psico-fisico.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che la pratica costante delle discipline bionaturali e, in questo caso specifico lo yoga,
hanno portato degli ottimi contributi nel mantenimento di un buon stato di salute soprattutto dal punto di vista psicologico (Arpita,
“Physiological and psychological effects of Hata Yoga: a review of the literature).
ANCHE UNA VACANZA IN MONTAGNA
CONTRIBUISCE A RIDURRE LO STRESS…
CANEDERLI DI RAPE ROSSE
Vacanza in montagna in Alto Adige equivale anche a mangiare bene, anzi a mangiare “buono”. Ecco la ricetta per la
preparazione dei “Canederli di rape rosse” che abbiamo “testato”:
PER 6 PERSONE:
300 GR. DI PANE RAFFERMO, 100 GR. DI RAPE ROSSE BOLLITE
1 CIPOLLA, 2 UOVA, 1/4 LT. DI LATTE, 2 CUCCHIAI DI FARINA, SALE.
PER LA SALSA:
1/4 LT. DI PANNA, ERBA CIPOLLINA, SALE
PARMIGIANO GRATTUGIATO (meglio sarebbe il formaggio del luogo, ma…)
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Tagliare il pane a quadratini, aggiungere le rape tagliate piccole, la cipolla rosolata, il latte e il sale. Lasciar riposare per
10 minuti e fare dei piccoli canederli che verranno cotti nel brodo bollente. servire con salsa di erba cipollina.
Per la salsa, far bollire per 6 minuti la panna, aggiungere il formaggio e l'erba cipollina.
INCONTRI RAVVICINATI…ANZI RAVVICINATISSIMI
MASNI (Carl insam)
INCONTRA SANDRO E DIANA
Eh già…nelle foto avete proprio visto bene!! Il pomeriggio del giorno 16 Luglio a Bolzano c’è stato lo “storico” incontro
tra Carl Insam (Masni), Diana Kundera e Sandro Glavina. Andare in vacanza in Alto Adige significa anche avere
l’opportunità per combinare un incontro tra gli amici di Jazz Project – Magix.Info in Italiano. L’incontro è stata una gran
bella occasione non solo per conoscersi di persona, ma anche per scambiare esperienze di “musicmaker”.
Masni ha spesso immortalato nelle sue foto il Sassolungo.
Ora omaggiamo Masni (e gli altri lettori) della nostra versione del Sassolungo in…controluce !!
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Per la Galleria Jazz ecco un altro quadro di Sandro Glavina, sempre
realizzato con la tecnica compositiva usando le forme di PowerPoint. Il
quadro (Black Man and Sax) è stato utilizzato come immagine di
copertina del CD Jazz Project’s Friends Summer Compilation 2009.
Tutti i quadri di Sandro Glavina sono “esposti” nel sito:
http://maliktorain1.ning.com (nella pagina di Sandro
Glavina)
Prezzo del quadro: fate voi l’offerta…non inferiore a 1.000.000
EURO..Grazie!!
ANAGRAMMI GRUPPALI
SOLUZIONE DELLO SCHEMA N. 1/6
COLLE
MORENE
DOLINE
PIANURE
SOLUZIONE DELLO SCHEMA N. 2/6
RANE
GATTO
CAVALLO
PICCIONE
PROPONIAMO ORA LO SCHEMA N. 1/9 (per le regole del gioco fare riferimento
ad "Eventi Jazz n. 6)
UTILIZZANDO UNA SOLA VOLTA TUTTE LE LETTERE CHE COMPONGONO LE SOTTOSTANTI 5 PAROLE SI
DEVONO OTTENERE ALTRE 5 PAROLE CHE SONO TUTTE IL NOME DI STRUMENTI MUSICALI (Esempio:
saxofono, mandolini, ecc.)
5, 5, 6, 7, 11
TRANSITO
EFFLUVIO
GOTICA
ALPINO
ATOLLO
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PROGETTO “RICOSTRUIRE IL CD A DISTANZA”
via E-mail forniamo agli amici la copertina della
Summer Compilation.
La si può stampare e ritagliare…
Cercheremo di mandare agli amici un po’ alla volta, via
mail, anche gli MP3 dei brani così da poter ricostruire
l’album per chi non avesse la possibilità di scaricarli da
internet.
Newsletter - protocollo AN01/10a/09
Noterete, che in questa newsletter per ogni elaborato metteremo anche un Abstract in lingua inglese (inglese imperfetto,
di derivazione “googliana”, ma speriamo sufficiente ad orientare anche gli amici anglofoni).
In this newsletter there is also an abstract in the English language in every article
The group Magix.Info in Italiano will be closed in September…
Scrive Fazcher: “Questo gruppo il primo settembre 2009 cesserà di esistere in quanto sono stati superati i fini della sua
stessa ragione d'essere. Invito i suoi membrì a realizzare altri gruppi con tematiche nuove che possano coinvolgere
maggiormente i membri che ne faranno parte. Un sincero ringraziamento a tutti”. E noi diciamo un grazie di cuore a
Fazcher per aver sostenuto per oltre un anno il suo splendido progetto.
FINALITA’ DEL GRUPPO aMici.it
(Nuovo gruppo fondato il 18 agosto 2009 in www.magix.info)
Abstract: In the www.Magix.info there is new group:
aMICI.IT. The mission is “Keep open a meeting point”
for Italian friends and all friends (photographers,
musicians, videomakers). This group is in the “old
spirit” of the oldest groups. The name of this group
remembers… Mici (cats). The “cats” are independent or
associated", but in this group, they want to continue
contacts. The group is founded by Sandro Glavina,
Diana Kundera, El Pirata.
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Questo gruppo nasce con la semplice finalità di proseguire un cammino già iniziato nella vecchia ed anche
nella attuale Community attraverso altri ex-gruppi. Ossia di mantenere aperto “un punto di ritrovo” per gli
amici italiani, così, tanto per non perdersi di vista, ma ovviamente è aperto a tutti coloro che avranno
piacere di aderire. Il logo del gruppo rappresenta in qualche modo lo spirito degli aMici.IT (che, come i
gatti, hanno modo di potere stare assieme, ma al contempo conservare la propria indipendenza). Gatti un
po’ di strada quindi, non rinchiusi in un gattile. Nel logo è simpaticamente rappresentata una macchina
fotografica che si regge su di un treppiede fatto con note musicali, per rimarcare che il gruppo è indirizzato a
tutti coloro che praticano tutte o ciascuna delle diverse discipline* (foto, video, musica) contemplate in
questa Community. Nulla di impegnativo quindi per chi aderirà ad aMici.IT, ma semplicemente un modo per
offrire visibilità reciproca in quanto, aderendo ad un gruppo, è più facile rintracciarsi con la navigazione nel
sito.
*Per tali motivi, essendo stata richiesta da Magix l’adesione ad una categoria, Abbiamo selezionato “Internet
e website” così da non far torto a nessuno, ma anche pensando al fatto che molti amici hanno un loro sito.
ARYA SHARI
Arya Shari studia canto e pianoforte. E’ vocalist in un ensemble vocale, con concerti tenuti in
Italia, Austria, Slovenia, Croazia, Polonia, Francia, Ungheria e Repubblica Ceca. Il repertorio
spazia dalla polifonia rinascimentale al periodo classico e romantico. Le piace ascoltare tutti i
generi musicali ed è interessata anche alle varie forme del jazz, in particolare il jazz cantato. E
recentemente divenuta membro della Magix Community.
Arya Shari studies singing and piano. She is a vocalist in a vocal ensemble. Performed in Italy,
Austria, Slovenia, Croatia, Poland, Hungary, France and Czech Republic. The repertory ranges
from Renaissance polyphonic music to the Classic and Romantic. She likes all music and she has
an interest in jazz, particularly jazz singing. She is new member in the Magix Community.
Abstract: Fazcher, a old Jazz Project’s friend and
member of Magix Community, in this interview
tells his life. He explains how and when to start
playing, his experience with the “Winston Salem
Band” in Rome, what are the types of music he
prefers, his current and future projects with the
music. Fazcher, alias Fabio Cherubini, is a very
good bassist and arranger just for fun, and hopes
that his children too can learn the music. Fazcher
agrees that “A life without music is like a
body without soul”.
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- Allora Fazcher...Come è iniziato e proseguito il tuo "viaggio musicale"? Raccontaci sin da quando eri piccolo, perchè
abbiamo visto la tua foto nella Magix Community di quando a 5 anni avevi la chitarra in mano...
- Sono nato a Roma il 31 Marzo 1966 da genitori, entrambi lavoratori, nella loro seconda giovinezza; mia mamma aveva già 40 anni e
mio padre 44.
Sono il fratello di Marco, nato 8 anni prima di me. Perché dico di lui? Perché è lui che mi ha realmente influenzato negli anni a seguire
sia nel fare musica sia nel ascoltare determinati generi.
Entrambi i miei genitori, per quanto di estrazione proletaria, grandi lavoratori, erano grandi amanti della musica. Loro non avevano mai
potuto suonare ma l’ascoltavano tantissimo, come potevano, nelle loro possibilità. Tra le tante altre cose, hanno fatto il possibile
affinché noi figli avessimo la possibilità di mantenere e, se possibile, esercitare questa passione. Noi siamo stati per loro una forma di
riscatto verso questa passione. Cosa che entrambi abbiamo fatto volentieri.
Penso che i miei genitori mi hanno fatto ascoltare musica sin da quando sono nato, perché ricordo che avevo sin da piccolo un
personale mangiadischi ed una radio. E poi mio papà aveva una delle prime mangiacassette nella sua 850 Special, un giradischi per
l’intera famiglia e un bellissimo registratore a nastro dove registravamo i nostri canti. Voglio rammentare che stiamo parlando dei primi
anni ’70, quindi è ingiusto paragonare le possibilità di ascolto musicale con i bambini d’oggi.
E’ indelebile l’immagine di me che andavo a vedere mio fratello, accompagnato da mio padre, a ricevere lezioni di chitarra acustica a
casa di Nino, uno stornelliere di trastevere. Da più grande ci sono andato anche io, credo intorno agli 8/9 anni, per un paio di anni.
Qualche volta andavamo a mangiare la pizza in una trattoria di Trastevere dove cantava Nino. Rimanevo affascinato dai movimenti
sincopati della sua mano. Un gran bel ricordo...
Effettivamente mio fratello mi ha fatto da sparti acque; grazie a lui ho avuto la strada spianata nell’ottenere più facilmente certe cose
dai miei genitori. Quando io ottenevo per la prima volta una cosa, lui aveva già dovuto lottare prima di me. Ne abbiamo riparlato, di
queste cose, ridendoci sopra. Ero costretto ad avere le cose che aveva già usato lui, ma potevo averle prima rispetto a quando le aveva
avute lui !
Quindi, già da bambino, avevo la mia chitarra acustica e nella pre adolescenza il basso (per non parlare del motorino, dello stare fuori
casa fino a tardi la sera, ecc...).
A 14 anni organizzo proprio io il primo gruppo. Era formato da me al basso e canto, alla chitarra elettrica e canto Vincenzo (grande
amico, tuttora), alla batteria Massimiliano, alla tastiera Luigi, Alla chitarra accompagnamento Gaetano e alla tromba Peppi (già!..
Incredibilmente una tromba e per di più suonata da un italo inglese!)
Dopo infinite discussioni ci siamo chiamati i “Winston Salem” (maledette “sigherette”, il nome l’abbiamo preso da una città americana
che le produceva, leggendolo su di un pacchetto. Allo stesso tempo ci ricordava la caccia alle streghe!)
A maggio del 1981 riusciamo ad ottenere il primo concerto alla Scuola Media Nino Bixio. Era la prima volta che una scuola statale delle
medie permetteva di fare un concerto al posto delle ore di lezione. A dei ragazzini!... Che emozione!
Ricordo ancora i brani: “Yellow submarine” e “Let it be” dei Beatles, “Suonare Suonare”, “Si può fare” e “Maestro della voce” della Pfm,
“Bring on the night” degli emergenti Police! Quanto abbiamo provato… lo facevamo sia a casa di Luigi che di Massimiliano. A volte a
casa mia o di Vincenzo e, quando potevamo, in una cantina in Via F.Massi a Monteverde che il proprietario aveva attrezzato a pseudo
sala d’incisione. Una nota simpatica: al concerto, in prima fila, un giovanissimo Alessandro Britti (2 anni più piccolo di me), grande
amico di Vincenzo e poi in futuro anche mio.
Già, negli anni a seguire il gruppo Winston Salem diviene una sorta di jam session dove ha suonato un sacco di gente di Monteverde. Le
colonne portanti diventiamo io e Alex Britti e ci ruota un sacco di gente più o meno in gamba. Addirittura Roberto Gatto ha suonato con
noi un paio di volte. Facciamo diversi concerti e finiamo addirittura in cronaca de “Il Messaggero” quando abbiamo suonato alla Scuola
Enrico Fermi di Roma. Ho il video su una VHS di uno dei concerti al Fermi. Lo custodisco gelosamente. Non posso pubblicarlo per
rispetto a Britti. Ho passato gli anni, tra i 18 e i 23, a suonare a tutto spiano. Ogni luogo, ogni momento era una scusa per farlo.
Poi la…crisi. Mi sono reso conto che se non studiavo musica, non ero più in grado di migliorare il mio modo di suonare, di fare di più.
Non ero più soddisfatto di me stesso. Mi ero diplomato, ma ormai il lavoro mi prendeva molto tempo e dovevo lavorare per permettermi
di sposare la donna con cui vivo ancora, Luciana.
Ho “sbroccato” ed ho venduto il mio basso fender e il mio amplificatore valvolare autocostruito (una bestia di 1 metro e 50). Alex Britti
mi ha “maledetto”. Mi ha sempre rimproverato per questo mio gesto.
Lui ha continuato per la sua strada, ha fatto tanta gavetta, è andato a suonare anche per le strade d’Europa. Ha fatto bene. E’ un
grande talento della musica ed un “mostro” con la chitarra… Raramente ci sentiamo per telefono ed ancora più raramente ci vediamo
per una cenetta intima (generalmente insieme all’amico comune Vincenzo), ma spesso abbiamo modo di scambiare opinioni e “cazzate
varie” via facebook (lui è presente personalmente in veste anonima e con una pagina ufficiale).
Per quel che mi riguarda, credo tuttora di aver fatto la scelta giusta per me in quel momento perchè volevo l’indipendenza economica e
dovevo lavorare, volevo riuscire ad andare a vivere con Luciana. Forse potevo evitare di vendere tutto…
Nel 2000 ho scoperto programmi arranger per computer, quali Cubase, Acid e Magix. Attraverso questi si è scoperchiato quel coperchio
che avevo forzatamente messo sopra la pentola dell’ispirazione musicale. Ho iniziato a fare musica in maniera diversa: da arrangiatore.
Ho anche realizzato il mio primo sito web www.fazcher.com su cui ho pubblicato la mia musica. Da bravo anarchico liberista ho
permesso il download gratuito della mia musica.
Col tempo, grazie anche all’avvento della banda larga su Internet, sono uscite le prime community. Ho conosciuto la Magix Community.
Con questa ho avuto modo di avere un “confronto” con tanti altri artisti sulla mia produzione, ma anche di ascoltare un sacco di musica
ben fatta. Ed ho potuto continuare ad “imparare”. Inoltre, forse la cosa più importante, ho avuto modo di fare amicizie particolari,
perché non “in visu”, ma di grande impatto emotivo. E voglio appositamente ricordarne uno che è Sandro Glavina con cui ho
incredibilmente tantissime affinità, pur vivendo lontani e con età differenti. Gli voglio un bene dell’anima.
Abbiamo fatto assieme diversi brani, anche il primo concerto on demand della community! Innovatori. Lui è geniale. Un vero artista.
Grazie a diverse sollecitazioni provenienti da persone della community come Ginni Ezelupo con cui ho fatto la mia prima collaborazione
(dalla sua musica, un video photoshow dedicato a Roma), Carl insam, Roby Tav, Sergio Antolini ma tanti altri, sono tornato a suonare.
Infatti ho comprato prima una chitarra classica da studio, poi un basso da studio con un piccolo amplificatore, una pedaliera multieffetti
ed infine una tastiera muta usb (tutto questo anche per permettere ai miei figli di potersi approcciare facilmente alla musica suonata).
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Nel tempo, sono diventato un grande utilizzatore di computer ed ho acquisito tantissima esperienza, quindi una forte “scioltezza”
intuitiva. Questo mi ha permesso di sopperire alle mie carenze nel suonare, con “trucchetti” informatici. Gli attuali software arranger
permettono cose grandiose.
Nella nuova community di Magix ho fondato il gruppo “Magix info in Italiano”. Ho avuto molte adesioni. E’ stato un punto di riferimento
iniziale per gli italiani. Poi ha perso di verve. Il gruppo doveva sopperire alla mancanza del sito italiano della community. E’ però notizia
recente, finalmente, della realizzazione della community in Italiano. Ho deciso di chiudere il gruppo. Lo farò per fine Agosto. Non ha più
senso la sua esistenza nella sua attuale forma.
Oltre che in Magix Comm e con il mio sito personale, sono presente anche su MySpace music e Facebook. Quest ultimo è quello che
seguo di più perché, grazie alla presenza di una bacheca virtuale multimediale condivisa, permette una maggiore interazione con gli
amici. Sono in fermente attesa di “Google wave” che si promette di essere la community definitiva in quanto integrerà tutto il possibile
dello share, dalla chat al multimedia, dall’e-mail ai forum, ecc… - Cosa rappresenta per te la musica ?
- Mi piace citare un aforisma di un personaggio antico molto famoso a Roma, Cicerone: “Una vita senza musica è come un corpo
senz'anima”. Già! Ne aggiungo un altro a conferma dell’importanza vitale, che supera l’udito perché la musica è “vibrazione” delle
energia dell’umanità. "La musica è la voce che ci dice che la razza umana è più grande di quanto lei stessa sappia." (M. C. Garretty).
Voglio aggiungere, per sorridere, per autoironia, perché mi riguarda da vicino poichè detto da un grande bassista, Jaco Pastorius, e
perché spesso è quello che faccio io attraverso il modo di suonare con l’ausilio di software arranger e i sample loops : “Come disse
Stravinski, nessun buon compositore prende in prestito...rubano!” - Perchè la scelta di suonare il basso ?
- Mio fratello si compra il basso nuovo e io comincio a suonare con il suo vecchio, un Fender. Mi piace e poi tutti sanno suonare la
chitarra, c’è uno scatafascio di gente che suona, spesso malamente, la chitarra. che palle! Allora faccio un gruppo io e io sono il
bassista! - Quali sono state le più importanti influenze musicali che in qualche modo hai assorbito ?
- Quanto mi ha influenzato mio fratello Marco !! Eppure da piccolo non ci andavo nemmeno d’accordo. Abbiamo iniziato ad andare
d’accordo quando eravamo ormai adulti. Lui metteva molta musica, era più grande ed aveva più possibilità economiche. Da piccolo io
ascoltavo Pink Floyd, Genesis, Deep Purple, Uriah Heep, Led Zeppelin e tanti altri rockettari e poi jazz rock come i Perigeo o gli Area;
progressive come la PFM o i King Crimson. E ancora Il Banco del Mutuo Soccorso. Poi, cresciuto, ho cominciato a metterci del mio con
Frank Zappa, Jaco Pastorius, Santana, Police, Vitus, e.. ne dimentico una marea, veramente una marea !! Potrei riempire una pagina
per i tanti autori che ho ascoltato e amato. Devo dire che ormai ho raggiunto una maturità d’ascolto che mi permette di amare la
musica in toto, qualsiasi genere, anche la leggera o la Pop o Rap etcetc purchè suonata bene, decentemente, con il cuore e la passione
e non solo con i soldi. Amo cercare nuovi autori che mi solleticano l’intelletto uditivo! - Da te abbiamo sentito il funky, il rock, il jazz, l'elettronica.... cosa ti diverte di più suonare e in cosa ti reputi più
preparato nel fare ?
- Non ho preferenze. Mi piace suonare, mi piace inventare, mi piace costruire, mi piace la multimedialità, l’interazione sulle realizzazioni.
Devo avere emozione nel farlo e fare cose che danno emozione. Quindi lo faccio solo quando ispirato. E lo faccio solo per divertimento.
Da me continuerete ad ascoltare tutti i generi. Anzi mi avventurerò sicuramente in “cose” mai suonate. - Hai qualche particolare progetto musicale per il futuro ?
- Qualcosa non farà piacere. Affrontiamolo subito. Come detto, chiuderò il gruppo di Magix, ma sicuramente interromperò anche
l’account di Magix perché ormai ha esaurito il mio interesse. Non mi coinvolge più. Non mi ispira più. Ritengo conclusa l’esperienza.
Preferisco farlo ora prima che arrivi ad avere “rabbia” per le cose che non mi piacciono più della Community. Devo decidere se chiudere
proprio l’account o semplicemente non frequentarla più (cosa che faccio già).
Questo non interromperà il rapporto con le amicizie sincere, e non interromperà la possibilità di vedere ed ascoltare le mie realizzazioni
multimediali. Sono già attivi dei canali che già lo permettono nella forma che preferisco.
Ho parlato di realizzazioni multimediali appositamente perché proprio queste cercherò di sviluppare, anche attraverso collaborazioni.
Spero anche di avere la possibilità di collaborare ancora con Sandro Glavina attraverso il gruppo J.E.R. Jazz Electro Rock. Attualmente
c’è già in realizzazione il nuovo album “The Human Kind”. Il primo brano è già stato pubblicato. Presto rinnoverò il mio sito rendendolo
più immediato, con meno fronzoli e allo stesso tempo con maggiori punti d’interesse che vanno al di là delle mie pubblicazioni.
- Pensando alle tue esperienze, cosa consiglieresti ad un ragazzo che si appresta ad approcciarsi con il "fare musica" ?
- Non ho davvero trucchi o segreti da svelare e tanto meno non mi sento di poter consigliare nessuno perché la mia passione per la
musica è soltanto integrazione del mio essere e non mi ritengo così bravo da poterlo fare. Mi viene spontaneo pensare che studiare,
rimanere umili e divertirsi, approfittare della propria spontaneità genuinità e ispirazione siano elementi naturali che un giovane debba
avere per fare musica. - Ed ora, infine, ti diamo la possibilità di “inventare” da te due domande per darci un tuo ritratto ancor più completo ed
a cui ti fornisci, ovviamente, la risposta…
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- Ok !! La prima domanda è “Perché il nome d’arte Fazcher ?” ed a questa rispondo: - Da ragazzino, nei giochi da bar come
pacman o space invaders, i record potevano essere scritti con solo 3 lettere. Io giocavo spesso con un mio amico che si chiamava
Fabrizio. Per distinguermi da lui nell’iniziali mettevo i miei record con la scritta “faz” anziché “fab”. Con l’avvento dei PC in casa con il
Dos si potevano mettere un massimo di 8 lettere, da allora è stato sufficiente aggiungere l’iniziale del cognome. Il Nick “fazcher” quindi
risale a 25 anni fa…
- La seconda domanda, che vuole essere anche una mia riflessione, è: “Rimproveri ?” E qui dico: - Certo, una marea, sono molto
critico con me stesso e mi salvo dall’autodistruzione grazie al fatto che sono anche molto autoironico. Detto questo, mi rimprovero
seriamente del fatto che sono totalmente incapace d’insegnare a fare musica ai miei figli. Il più grande, Leonardo, ci prova ed usa
anche il programma Acid, inoltre gli piace ballare Break dance. Il più piccolo, Damiano, ha il dono dell’intonazione e gli piace cantare.
EntrambI sono grandi ascoltatori di musica. Spero che possano fare a meno dei miei insegnamenti tecnici e trovare il modo d’imparare
a suonare, o comunque ad avere a che fare con la musica in qualche positivo modo, per sentire anche loro, come me, le “vibrazioni”
dentro! –
Abstract: Sandro Glavina is the founder of the Group Jazz
Project. In this interview he tells its relationship with the
music and his experiences. He says that for him, the music
is a way to play, just for fun. Sandro says “We learn by
playing, We learn trough fun”. He has interest in poetry,
painting, theatre, he likes to organize events and he
believer in friendship. His next project is to write a book.
- Allora Sandro…Come è iniziato e proseguito il tuo “viaggio musicale” ? Raccontaci un po’ il tuo percorso e dicci
qualcosa sulle tappe che per te sono state più significative…
- I ricordi sono moltissimi , a partire dal 1961, ossia 3 anni dopo la mia nascita. Direi che, più che ricordare riguardo ciò che feci nel
1961, in realtà conservo ancora oggi la traccia su di una audiocassetta nella quale era stata riversata negli anni 70, la traccia originale
tratta dalle vecchie bobine del registratore di mia nonna. Perché il 1961?...perchè in quell’anno mia nonna comprò il mitico “Geloso” e la
prima registrazione la fece appunto con la mia voce. In quella prima registrazione si può ascoltare un Sandro che pasticcia con lo “scat”
e si diverte moltissimo, tanto che le risate prevalgono sull’incerto fraseggio. A mia nonna piaceva fare “scat” e non solo… ho il ricordo
diretto di quando, ad esempio in cucina, improvvisava melodie inventate sul momento, usando come testo le… ricette di quanto si
apprestava a cucinare…. Quindi una nonna “scat”, ma anche “rap” ! A quattro anni mi venne regalato per S.Nicolò il… “pianoforte a
coda” che strimpellavo da… sotto il tavolo per la gioia della mia famiglia. A cinque anni ricevetti una “tromba”…insomma c’erano
continue occasioni per fare musica e ricevere in regalo qualche pseudostrumento-giocattolo musicale (ma ricordo di ave avuto anche
una vera armonica ed una vera melodica). “Tutto, tranne il tamburo!” dicevano i miei, ma poi è arrivato anche quello ! Credo di aver
prodotto molti…concerti in casa, in particolare mi piaceva “suonare” assieme al maestro Gorni Kramer, quando questi appariva nelle
trasmissioni televisive di quei tempi…A casa di mia zia potevo invece esibirmi assieme a…Louis Armstrong, in quanto lei metteva su i
suoi dischi ed io suonavo “parallelamente”. Mi infastidiva invece mio cugino che ascoltava la musica dei Beatles e soprattutto mi
infastidiva la musica dei Beatles, che era ben diversa dalla mia “cultura jazz”.
Riprendo la storia del mio percorso con la “tappa” della quarta elementare. Qui venni reclutato dalla maestra di musica (a quei tempi si
facevano davvero le ore di musica a scuola) Edda Calvano ed immesso nel neonato coro di voci bianche dei “Piccoli cantori della città di
Trieste” che lei dirigeva. L’avventura durò per due anni, sempre in sala prove, con l’eccezione di una “forzata” partecipazione individuale
ad una sorta di selezione regionale dello Zecchino d’Oro presentandomi con la swingata “Pippo non lo sa”, tanto per rimarcare la mia
estrazione jazz. Quando conclusi le scuole elementari si concluse anche l’avventura con il coro, che proprio da quel momento iniziò
finalmente ad uscire dalla sala prove, presenziando via, via a molte manifestazioni nazionali ed internazionali.
Durante gli anni delle scuole medie mi dedicai a fare molto sport. L’unico episodio musicale fu quello di un paio di mesi trascorsi con un
anziano e noioso maestro di musica a tentare di suonare il flauto nella Banda dell’Oratorio. Esperienza che mi stufò molto presto perché
il maestro sosteneva che non si doveva maneggiare alcun strumento sino a che non si conosceva perfettamente la notazione musicale.
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Imparai se non altro a leggicchiare la musica (che ben presto dimenticai), ma divenni, in compenso, un ottimo giocatore di basket.
No…! c’è ancora qualcosa di quel periodo che ha a che fare con la musica…mi divertivo a “costruire” strumenti musicali tipo chitarre
fatte con il compensato per la cassa ed elastici come corde, strani strumenti percussivi ecc.
Venne il tempo delle scuole superiori. E qui “riesplose” l’interesse per la musica, sia ascoltata che “agita”. Sono talmente tante le
situazioni avvenute in pochi anni che mi riesce difficile riassumerle. Voglio però accennare alle esperienze di “aggregazione” più
significative. Comincio dalla fondazione, assieme agli amici, del gruppo “Abstract Music Nuova Esistenza” orientato al progressive, o
meglio, al T.P.T. cioè “Tentativismo Progressive Triestino” poiché quello era il genere che avevamo “inventato”. Tutta musica nostra e
testi nostri. Esperienze incredibili, robe dell’altro mondo…la quintessenza del divertimento totale (a scapito anche dello studio). Abbiamo
usato ed “osato” di tutto. All’inizio usando soprattutto strumenti derivati dalla nostra “ingegneria”, ossia batteria costruita con i fustini
del detersivo, campane tubolari ricavate da tondini per uso industriale, vere corde del basso applicate a chitarre-giocattolo, aerofoni
alimentati dalla pompa a pedale del materassino gonfiabile. Tutto ciò poi nel tempo sostituito da veri strumenti, ma sempre
accompagnandoli con l’uso di chiavi, cucchiai, bottiglie di vetro riempite con acqua a diversi livelli ecc. Sull’uso degli strumenti veri a
tastiera ho utilizzato progressivamente dall’hit-organ Bontempi al sintetizzatore. Ma “Abstract Music” non significava solo fare
musica…c’era una intera organizzazione in movimento…concerti nelle cantine, produzione di audiocassette, etichetta discografica,
progettazione delle copertine, photobook, diffusione dei vari prodotti, insomma un vero e proprio sistema di marketing, probabilmente
stavamo subendo gli influssi degli studi tecnico-commerciali che stavamo facendo.
Un’altra tappa importante di quel periodo, parallela e anche immediatamente successiva, fu la collaborazione con un altro amico che
aveva il soprannome di “L’Ameba Pazza”. Lui conosceva per davvero la musica, aveva la predilezione per la musica contemporanea e si
autodefiniva “compositore”. Con “L’Ameba” venni introdotto all’ascolto della musica contemporanea (Stockhausen, Penderecki, Luigi
Nono, Maderna, Cage, e moltissimi altri) ed ovviamente coinvolto nella produzione ed esecuzione di centinaia di lavori. Fondammo il
“Laboratorio di Ricerca Sonora Elettronica e Contemporanea”. Ricordo interi pomeriggi trascorsi alla “ricerca di suoni e rumori”.
Andavamo a registrare in diretta il passaggio dei TIR sulla camionale, registravamo i rumori prodotti dalla centrifuga della lavatrice, dal
frullatore, il canto di uccelli, il sibilo del vento. Tutto poi veniva mixato nel laboratorio con i suoni prodotti dal pianoforte, violino,
percussioni… Avemmo il coraggio di esibirci in una sala davanti ad un pubblico di 200 persone, organizzando un “Seminario di
Introduzione all’ascolto della Musica Contemporanea”. Fummo assolutamente seri, il pubblico fu assolutamente rispettoso ed attento, in
compenso alcuni nostri amici seduti in prima fila quasi caddero dalle sedie…
Una terza tappa estremamente significativa nel periodo quasi-post-scolastico e post-scolastico (dal 1976 al 1978) si concretizzò nella
“Casa della Libertà” di via delle Monache (che non c’entra nulla con le attuali formazioni politiche, semmai ci si orientava a pensieri
libertari ). Si trattava di un grande e vecchio appartamento preso in affitto, in cui si faceva teatro-underground, poesia, canti, suoni,
arte grafica, scultura ecc.
Alla fine degli anni 70 e sino alla metà degli anni 80, l’esperienza con la musica si spostò, sia per me che per gli altri amici , nella ricerca
“cantautoriale”. Imparai a strimpellare la chitarra. In generale, tranne qualche rara eccezione, suonavamo tutti da cani, ma in
compenso la produzione di testi fu enorme. Sicuramente però il filone che ebbe maggior successo come fatto di aggregazione e sano
divertimento con “spirito da gitanti” fu quello della “musica cantautorial-demenziale”. In tale direzione ho lavorato con il gruppo de “I
Cimeli” e con l’amico Michele nel duo “Michele & Sandro” e ci esibivamo nella vecchia Scuola Infermieri, per la gioia (infatti ci
apprezzava davvero) della direttrice.
Non ho esperienze di gruppo nel periodo che va dall’84 al 2000 perché in tal frangente ho fatto principalmente il papà (che implica
però, sul piano musicale, l’impegno con le ninne-nanne, almeno per i primi periodi). E’ pur vero che “in privato” proseguivo nel mio
tempo libero a giocare con il sintetizzatore e quando mio figlio è divenuto più grandicello, ci siamo comprati il “karaoke” e con quello
abbiamo fatto cose “mostruose”, tranne che cantare i veri testi sulle basi note. Abbiamo infatti usato le basi per cantare nuove melodie,
reinventando totalmente i testi, ma anche inventandoci un “esercito” di cantanti immaginari e cercando per ognuno di caratterizzare
una voce diversa. Tutt’ora conservo sulle audiocassette la registrazione di almeno una ventina di “festival” di un’ora e mezza ciascuno.
Dopo vari altri esperimenti ludico-musicali, nel 2004 ho “scoperto” il Music Maker e nel 2006 anche la Magix Community. dal 2004 ad
oggi è però storia che considero attuale e sulla quale potrei scrivere un intero diario-libro (cosa che sto effettivamente tentando di fare).
Da tutto quello che ci hai raccontato, si desume quindi che per te la musica è sostanzialmente un gioco…
- Esattamente !! Un meraviglioso, coinvolgente, spontaneo e formativo gioco che si può fare a tutte le età e che offre l’opportunità di
aggregare in questo gioco, persone di tutte le età, culture, pensieri ecc. Mi piace sempre fare riferimento alla lingua inglese (che non è
il mio forte) che utilizza il termine “to play”, il quale significa sia “giocare”, sia “suonare”…
Però, per imparare a suonare uno strumento è necessario molto studio, non il gioco…
- Sono d’accordo… è necessario studiare per imparare a suonare uno strumento, o meglio per padroneggiare l’uso completo di uno
strumento… Infatti, io non ho padronanza di alcun strumento, a meno che non si possa considerare il musicmaker come uno
strumento…In ogni caso io non mi considero uno strumentista, bensì un...compositore ! Mi piacerebbe infatti (con molta curiosità) poter
proporre le mie "invenzioni" a qualche vero "strumentista" e vedere cosa ne viene poi fuori (e per alcune invenzioni musicali che ho
fatto sono certo che, con alcuni aggiustamenti esecutivi, potrebbe essere una cosa decisamente interessante..). Non sono d’accordo sul
fatto che si debba generare una dicotomia tra “studio” e “gioco”. Non sono io a dirlo, ma il gioco è uno straordinario strumento di
apprendimento. Sia da bambini che da adulti si apprende anche attraverso il gioco. E se giocando ci si diverte, l’esperienza del
divertimento è la componente emotiva che rafforza l’apprendimento. Forse nei “luoghi sacri” dove si apprende a fare musica, si gioca
poco… Alcuni miei amici che hanno “studiato” musica hanno sempre narrato della loro esperienza come un vero calvario… Per quanto
mi riguarda, la musica rimane per me un modo per giocare… e… Bah…!!!... ma perché devo fare tutti questi ragionamenti ?? Sembra
proprio che gli adulti debbano sempre rovinare tutta la spontaneità di un loro gesto dovendo per forza trovare una motivazione
“equilibrata” in grado di giustificare l’azione stessa… No, mi rifiuto… Io sono ancora nel…1961 e dintorni… con il mio pianino e la mia
trombetta… forse c’ho la Sindrome di Peter Pan…vabbè, Peter Pan suona pure il flauto…no, lo zufolo… c’entra qualcosa con il flauto di
Pan ??
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Quali sono le più importanti influenze musicali che in qualche modo hai assorbito ?
Non saprei dire, ma veramente non saprei !! Forse mia… nonna ?? Ho ascoltato ed ascolto di tutto, dal jazz al campanello, quando
suonano alla porta. Per dare comunque un minimo di serietà nella mia risposta, devo dire che innanzitutto c’è il jazz a cui mi sono
avvicinato come ascoltatore, introdotto dall’amico Massimo "Coltrane" già nell’adolescenza... Il mio amico Massimo che sicuramente
è stato il più grande amico (e fortunatamente anche collega di lavoro, per un certo numero di anni, che ho avuto). Ma non ho mai
cercato di fare il jazz che ascolto, per me fare ed ascoltare musica sono due cose diverse. E’ come guardi un film… non è che poi ti
metti in testa di fare le cose che fanno nei film (anche se qualcuno lo fa ed a volte con tristi conseguenze). Quando ascolto, colgo
l’espressione degli altri, quando gioco a fare musica bene o male esprimo me stesso. Per quanto riguarda il progressive, anch’esso
scoperto nella pre-adolescenza, forse è stato più “influenzante”, ma solo perché facevamo tanto ascolto di gruppo. E’ talmente raro, da
oltre una ventina d’anni, che mi capiti di ascoltare progressive. Al contempo il prog, o meglio, il “tentativismo progressive triestino” è
quello che mi riesce tecnicamente meglio con il musicmaker (ed ora, venendomi nostalgia, andrò a riascoltare "La Carrozza di Hans" e
"Celebration" che considero i capolavori assoluti della PFM). In ogni caso, mi ha sempre dato “fastidio” dover classificare un genere
musicale… Mi mette ansia, quando nella Magix Community, devi per forza cliccare la maledetta casellina del genere musicale. Anche
perché poi, c’è chi ascoltando, ti manda il commento: “No, non è jazz, è funky contaminato dal rock, ma con alcune tendenze al pop
nella sottospecie dell’hip hop..” . Un giorno mi sono veramente incavolato ed ho mandato una risposta “Il jazz, un tempo, aveva le sue
categorie ed i suoi periodi storici, oggi non è più così… ascoltare per credere…, ma ascoltare molto..!! (vedi NUjazz ad esempio, ma
Miles Davis fu in tal senso il profeta poichè disse che: "il jazz è un qualcosa che di continuo deve rinnovarsi e mutare forma")”. Se mi
fosse possibile, aggiungerei ai generi musicali da selezionare sulla Magix Community, il genere “gioco”…
Cosa ha significato e cosa significa per te l’esserti avvicinato alla Magix Community ?
Ha significato tantissimo, ed ero disperato quando hanno cambiato le cose rovinando un po’ la spontaneità della vecchia Community,
volendo dar enfasi invece ad una C.M. più tecnica-scientifica. Nella vecchia Community si giocava molto di più. La Community è stato un
mezzo per conoscere splendide persone condividere un sacco di cose… non voglio fare i nomi degli amici che ho incontrato in
Community, ma solo per non rischiare di dimenticarne qualcuno e sarebbe ingiusto escludere qualcuno anche solo per mera
dimenticanza. Posso solo dire che la maggiore “frequentazione-comunicazione-condivisione di esperienze-ecc.” è stata ed è tutt’ora con
amici italiani, ma perché è ovvio che scrivere nella stessa lingua riduce le difficoltà espressive. Ho tentato qualche approfondimento
anche con gli “anglofoni”, ma per me è un incubo…devo stare con il vocabolario in mano ed in ogni caso non riesco ad esprimere
pienamente il mio pensiero in una lingua diversa…Eh…! Se invece di fare musica ai tempi della scuola…avessi studiato l’inglese…!!! Ad
ogni modo nella Community mi sono divertito un sacco, oggi qualcosa di meno, perché molti amici hanno mollato… Le cose più belle
sono state fare concerti virtuali, collaborazioni a distanza, mettere poi in piedi tutto l’allestimento organizzativo dei concerti, le
locandine, la pubblicità, la corrispondenza ecc.. Insomma poter giocosamente esercitare tutte quelle cose “organizzative” che facevo
con gli Abstract Music negli anni 70.
Attualmente sono iscritto a non so neppure io quanti altri siti dove sono pubblicate varie musiche fatte. Ma i siti a cui sono
affettivamente più legato, sono quelli realizzati dagli amici, li considero una continuazione del “old spirit” della vecchia Community.
Però ora non voglio dire altro, sennò si rischia di perdere interesse a leggere l’eventuale libro che scriverò riguardo l’esperienza nella
Magix Community…
Hai qualche particolare progetto per il futuro ?
L’ho appena detto, scrivere il libro… nonchè continuare a realizzare i progetti che già ci sono (collaborazioni, concerti virtuali, curare le
amicizie attraverso Eventi Jazz, curare la gestione della “casa discografica” O’Strigheta Records Trieste…). Più che progetti, mi vengono
mille idee al giorno, mando avanti quello di più immediato e che diventa possibile… Ci sono anche tanti progetti che non sono andati in
porto…, ma non li archivio mai come “casi irrisolti” perché…, cantava la Vanoni, ”Domani è un altro giorno e si vedrà”.
Ed ora, infine, ti diamo la possibilità di “inventare” da te due domande per darci un tuo ritratto ancor più completo ed a
cui ti fornisci, ovviamente, la risposta…
Ma…lo sa che per questa provocazione, lei verrà licenziato da “Eventi Jazz” ?? Vabbè… ci provo… allora mi chiedo “Ma in realtà, ti
consideri un musicista ?” e mi rispondo che no, sono uno che gioca, ma siccome questo l’ho già detto e ripetuto, aggiungo invece
che ritengo di avere una maggiore attitudine per gli aspetti manageriali, organizzativi anche in ragione dell’organizzare musica o gioco
che sia. Non l’ho detto prima, ma un progetto che coltivo è quello di organizzare una “convention” di musicisti e/o musicmakeristi
conosciuti nella Magix Community, iniziando con l’invitare gli italiani. La seconda domanda è “Oltre alla musica, cos’altro fai di..
artistico ?” Risposta: “poesia, arti grafiche, in passato anche teatro…ed ovviamente tutto nello spirito del gioco !”
IL SITO DELLA "TERRA LIBERA DELLA MUSICA" E
NON SOLO...
www.antoniofiorillomusic.com
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Abstract: in this contribute we annotate the essential parts about the website
www.antoniofiorillomusic.com. The website is written in italian and english. In this website is pubblished
the "Jazz Project's Friends Summer Compilation 2009" made by "Eventi Jazz".
La visita a questo sito è del 11 agosto, quindi quello che di seguito troverete commentato, può darsi che nel frattempo
sia cambiato ed ulteriormente progredito e questa è una ragione in più per visitare personalmente il sito in questione.
Ci accoglie la presentazione del sito in cui è chiaro il messaggio che Antonio ha voluto imprimere "Benvenuti in
Musicland, la terra libera della musica..." Ed è proprio questa terra libera che esploriamo, navigando in un sito di rara
immediatezza, nella sua essenzialità, senza fronzoli, organizzato con pregevole ordine. Alla pagina "biografia" (stiamo
seguendo l'ordine delle pagine) c'è l'essenziale di Antonio...i suoi dati anagrafici, i preferiti in cui figurano senz'altro i
Genesis, alcune sue fotografie e quindi la discografia (dal 1980 al 2009). E proprio la discografia è poi apprezzabile nelle
pagine "CD" (da 1 a 5) con tanto di copertine "incorniciate". Per ogni pagina (che corrisponde ad un album) troviamo la
tracklist dove, cliccando su ogni titolo, ci è data la possibilità di ascoltare il relativo brano. La "barra gialla" prosegue con
"O.S.T." (Original Sound Tracks). Qui si apre l'immagine di una "pellicola" che nei relativi fotogrammi trova inseriti i link
per gli ascoltabili soundtracks. Non mancano poi le "rarity" a cominciare da "The Queen's Dance" (brano ispirato al
periodo rinascimentale) per poi proseguire con "The pat of white grass" (preparato, ma non inserito nell'album della
Foresta Incantata) e quindi proponendo "Savana" che risale al 1980, 2 minuti e 18 secondi di musica di musica etnica,
con i suoni dell'Africa... Giungiamo così alla pagina "Guest" dove l'amico Antonio ha inserito i brani dei molti amici (con le
relative copertine). Ritroviamo così, tanto per citarne alcuni, Masni, Dant-T, Hajo, Tommy-G e per non rendere ingiustizie
a nessuno è opportuno visitare la pagina per riscoprirli tutti. Grande sorpresa alla pagina "G2" (e qui siamo un po' di
parte, ma in misura del tutto giustificabile) dove troviamo pubblicata tutta, (ma proprio tutta) la "JAZZ PROJECT'S
FRIENDS SUMMER COMPILATION 2009" con tanto di copertina e logo di Eventi Jazz e qui è doveroso un
ringraziamento di tutto cuore ad Antonio per aver ospitato nel suo sito l'intero progetto. E dal jazz si passa al
progressive...Nella pagina "G3" infatti ci sono 8 tracks della "Sandro Glavina Prog. Story" (ogni brano è introdotto dalla
relativa copertina), storia del "tentativismo progressive glaviniano" dal 1974 ai giorni nostri. E passiamo dalla musica alle
foto...due pagine in cui troviamo i ritratti degli amici di Antonio (Photo 1 e 2). Alla pagina "Keys" Antonio ci fornisce una
"Korg-carrellata", strumentazione da lui utilizzata per la composizione dei brani. Nella pagina "Album" Antonio ci fornisce
le esaustive informazioni relativamente alla storia della sua musica, come è nata, come si è evoluta, ecc. (Storia che
prosegue nelle successive pagine). I vari ringraziamenti di Antonio ai visitatori li troviamo alla pagina "Contacts" (che
ovviamente è predisposta anche per scrivere ad Antonio e per richiedere gli MP3 che si desidera ricevere, il tutto in
forma di e-mail sicura). Infine, alla pagina "Link" ci sono i collegamenti ai vari siti e/o blog dei vari amici. Insomma un
sito che va visitato ed ascoltato sicuramente e che Antonio ha voluto realizzare in formato bilingue: italiano ed inglese.
Buona navigazione !!! (Ci perdoni Antonio per la caricatura che abbiamo realizzato e pubblicato qui nel titolo dell'articolo
vicino alla sua foto ...e se lo desidera gliela spediamo via mail).
La Summer Compilation di Jazz Project's
Friends 2009 è ora interamente pubblicata
anche sul sito www.antoniofiorillomusic.com
The Summer Compilation of Jazz Project's
Friends 2009 is now also published on website:
www.antoniofiorillomusic.com
Eventi Jazz è sotto la licenza Creative Commons
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TERZO
QUADRIMESTRE
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LE MIE BESTIUZZE DOMESTICHE
di VirnyVirny alias Virnya
Abstract: The friend Virnya shows the photos about her Pets. Virnya is a old member in the Magix
Community, and now is in the group aMici.it. Next time she will publish a bit of Celtic music produced with
Sandro Glavina. However she is going to publish the photos about her Pets.
Cari amici, ecco una carrellata fotografica dei miei amici domestici...Il gatto tra le piante del giardino, il cane che riposa
sul sentiero sassoso, i pappagalli liberi di volare per casa (sempre che il gatto se ne stia da qualche altra parte). Casa
mia è proprio uno zoo ! Quanto prima vorrei pubblicare una paio di foto a loro dedicate nella Magix Community. Siccome
sono iscritta nel nuovo gruppo aMici.it vorrei fare una battuta spiritosa a proposito di gatti: "Sapete quale può essere il
nome di una gatta russa ?" - "Gatta...CIKOVA !!" Il nome con cui appaio nella Magix Community non è più Virny, ma
Virnya che è un nome celtico. Con la collaborazione di Sandro, ho finalmente potuto realizzare musicalmente qualcosa di
celtico e presto potrete sentire qualcosa del genere che verrà pubblicato in Community. Ciau a tutti !!!
In questa newsletter proponiamo l’immagine di un altro quadro di Sandro Glavina
realizzato come sempre con l’ormai nota tecnica del PowerPoint. Il titolo del
quadro è “Fisarmonicista con Fisarmonica Frantumata”. Anche questo quadro fa
parte della collezione “I colori del Jazz” di cui è stata recentissimamente
pubblicata la brochure-catalogo “Pictures at an exhibition” nella sezione “foto” di
www.Magix.Info
English: This is a picture made by Sandro Glavina. We can see all
collection on www.Magix.info in the brochure “Pictures at an
exhibition” (“photo” section).
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Newsletter - protocollo AN01/10b/09
Abstract: Eventi Jazz is also on FaceBook http://www.facebook.com/eventijazz
Grazie all'iniziativa del mitico amico Fazcher, Eventi Jazz compare ora anche su FaceBook. Ed allora, per chiarire ancora
una volta la finalità di queste nostre iniziative, abbiamo voluto esplicitare, quanto segue nella pagina di
presentazione su Facebook, http://www.facebook.com/eventijazz
"Nel 2007, nell'ambito di una Community, venne fondato il gruppo di Jazz Project. Al gruppo aderirono una cinquantina di persone di
diverse nazionalità, molto produttive e dotate di molta creatività in fatto di musica, foto, video, ma anche di racconti, testi e poesie, arti
grafiche. Vennero a crearsi numerosi e fruttuosi rapporti di collaborazione tra i vari componenti. Poi, nell'agosto del 2008, la
Community venne chiusa e sostituita con una di nuova forma, con minori spazi creativi e di meno agile navigazione. si rischiò di
vanificare i rapporti che si erano creati tra le persone. Più di qualcuno smise di frequentare la Community. Parte degli amici di Jazz
Project confluirono nell'unico gruppo italiano inizialmente presente nella Community. Nacque così l'idea di realizzare una specie di
giornalino per mantenere vivi i rapporti, continuare a scambiarsi informazioni, anche fuori dalla Community. E' nato così nel gennaio del
2009 "Eventi Jazz", progetto dallo spirito un po' allegro e giocoso, per tenersi aggiornati sulle iniziative portate avanti dai vari amici e
che ora è presente su FaceBook, con l'intento di proseguire lungo la serena strada dell'amicizia anche tra persone che sono fisicamente
distanti".
Abstract: Defilix-composer, a Jazz Project's
Friend, lives in Lecce (Italy).
He is on a
Magix.Info Community and in the website
www.dada.net/defilix
he
published
his
beautiful compositions: "Salentina", "Haryanna",
"Stellaria", "Aria", "Magical evening", "Colibrì".
The personal website of Defilix is http://wwwdefilix.magix.net where you find his compositions.
Del nostro amico di Jazz Project Defilix-composer (e membro della Magix Community), troviamo l'interessante spazio su
www.dada.net (precisamente all'indirizzo www.dada.net/defilix). In questo spazio web troviamo pubblicate le sue
belle composizioni "Salentina", "Haryanna", "Stellaria", "Aria", Magical evening", "Colibrì" che denotano tutte una
raffinata trama compositiva. Non a caso, il logo di Defilix (visibile anche nella Magix Community) riporta una delicata
rosa poggiata sui tasti del pianoforte... Nella pagina di presentazione si legge che Defilix ha interesse per la musica in
toto, infatti indica tra le sue preferenze il pop, il rock-metal, l'hip hop, la musica classica (che a parer nostro ci sembra
generare la maggiore influenza), la dance, l'house, la techno music. Praticamente manca solo...il jazz !!!
Ma..però...guardate la foto di Defilix (probabilmente ricavata da una foto-tessera forse neanche tanto
recente), che abbiamo carpito dal suo sito e con la quale abbiamo "costruito" la card di presentazione
posta sotto il titolo dell'articolo e confrontatela con la foto qui a fianco che è quella (anch'essa
neanche tanto recente) di Keith Jarrett ... non vi sembra di riscontrare una certa somiglianza ?! E
allora ci perdoni l'amico Defilix-Jarrett per questo scherzetto, ma era nostra intenzione lusingare anche
il suo talento con questo confronto...! E non dimenticate di vistare anche il suo sito http://wwwdefilix.magix.net
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Abstract: ImaginActions is the sixth recent album
produced by Antonio Fiorillo. It's a great album, with a
good balance of musical atmospheres. The album
contains 16 tracks for a total duration of almost 49
minutes. Are very interesting variations that Antonio was
able to achieve in this album.
Abbiamo avuto il privilegio di poter ascoltare in anteprima rispetto alla data ufficiale di pubblicazione (che è stata quella
del 5 settembre), l'ultima "fatica" di Antonio Fiorillo, (ImaginActions), per la precisione in ordine cronologico, il suo sesto
album. La prima cosa che vogliamo dire è che l'album della durata di quasi 49 minuti è abilmente ben bilanciato, nel
susseguirsi dei 16 brani, in fatto di soluzioni musicali. L'album si espande attraverso una raffinata scelta di atmosfere,
abbracciando non "un solo genere" ma una gamma variegata di generi, spesso interecciati tra loro, che rendono
perfettamente l'idea di "diverse immagini" e "diverse azioni" che conflusicono nella strada della grande creatività. Così,
nelle proposte di Fiorillo, ritroviamo il pop, l'elettronica, i vari altri generi oculatamente orchestrati ed arrangiati, con una
grande attenzione anche alla qualità del suono. Sono eccellenti l'uso dei soundpool Magix, i fraseggi di chitarra, l'uso
delle voci, delle percussioni, dei sintetizzatori. Come si direbbe "in musica", sono presenti vari movimenti che catturano
sicuramente l'attenzione dell'ascoltatore. Ci piace sottolineare il gran esordio dell'album (Intro) dove si apprezza il suono
del sintetizzatore e del sequencer che aprono da subito la strada alle espressioni armoniche della chitarra, strumento
ricorrente nel susseguirsi dei vari brani. Bene, ciò che abbiamo detto di ciò che abbiamo ascoltato, non si limiterà a
questa nostra breve recensione, perchè l'album non è affatto archiviato, anzi ce lo risentiamo più volte durante il
susseguirsi delle settimane ed ogni occasione di ascolto è una opportunità per apprezzarlo sino in fondo. Direte voi
"dove lo troviamo questo album ?". Come Antonio ha espressamente più volte ribadito che la musica è di tutti ed è un
evento condiviso, non vi resta che contattarlo per chiedergli la spedizione "on-line". Per ricostruire l'intero album,
masterizzandolo su di un CD, ci mettete solo 10 minuti, stampa della copertina compresa. Eppoi, al di là dell'album, resta
il fatto che va data grande attenzione al sito di Antonio il cui indirizzo è www.antoniofiorillomusic.com
MODERNE ANTICHITA'....
Le collaborazioni tra Virnya
e Sandro Glavina
Abstract: Virnya and Sandro Glavina produced an album that
contains ancient and folkmusic. We can listen the tracks in the
Magix Community or, if we prefer, in the website-page
http://www.facebook.com/pages/JER/56997871446
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Il titolo dell'album è "Esplorazioni Celtiche e dintorni" (O’Strigheta, 2009) ed è frutto della collaborazione tra Virnya e
Sandro Glavina. Non siamo sicurissimi che si tratti di musica realmente ispirata alla musica celtica (anche se alcuni
passaggi nei vari brani possono farlo supporre) ma ciò di cui siamo sicuri è che le ideazioni musicali sono tutte di Virnya
e Sandro e comunque tutte ambientate in chiave di musica "antica". Ma senza voler etichettare il genere, possiamo
affermare che si tratta di melodie molto minimaliste (anche per la semplice archittettura ideata, attraverso l'uso di
midichitarra e samplers di strings/winds), ma altrettanto efficaci ed in grado di trasportare l'ascoltatore in una sorta di
piacevole "viaggio a ritroso nel tempo". Nove degli undici brani contenuti nell'album sono tutti pubblicati nella Magix
Community sotto" l'etichetta" di...Virnya, ma, in alternativa, sono tutti anche facilmente accessibili collegandosi a
Facebook e, per merito dell'amico Fazcher, tutti pubblicati nella pagina J.E.R., precisamente in:
http://www.facebook.com/pages/JER/56997871446
SANDRO GLAVINA PROGRESSIVE STORY
2009, - O’Strigheta Records Trieste
"A Sandro piace esplorare nel jazz, nell'elettronica ed in altri generi. E
spesso ci fornisce la testimonianza di ciò, con i suoi più recenti e
meglio riusciti lavori. Ma c'è qualcosa di indelebile nel DNA di Sandro
che è il progressive. In questa raccolta di 60 minuti, tratta da suoi
vari album, sono contenuti, se non i migliori prodotti, sicuramente i
più significativi passaggi in cui sono evidenti le influenze di Emerson
Lake & Palmer, King Crimson e, per parlare dei gruppi italiani, Banco
del Mutuo Soccorso, PFM, Osanna, Le Orme, Il Rovescio della
Medaglia e quanto altro gli volete attribuire..." . (Franz Asio)
Abstract: Sandro Glavina has made an album that contains his personal experiences with the rock
progressive. Some tracks belong to the period 1974-1990, some tracks are progressive made after 2003.
Eight tracks are published on website www.antoniofiorillomusic.com
Parte dei brani (8) contenuti in questo album sono pubblicati nella pagina del “Sandro Glavina Prog, Story”
curata dall’amico Antonio Fiorillo nel sito www.antoniofiorillomusic.com. Proprio la pubblicazione sul sito degli
otto brani nel sito in questione ha indotto Sandro a sviluppare il progetto della realizzazione dell’album.
L’album è sostanzialmente diviso in due parti. La prima parte (LE ORIGINI) accoglie brani originariamente
composti nel periodo 1974-1990, rivisti e riarrangiati con l’uso del Music Maker dopo il 2006. La seconda
parte (PROGRESSIVE MADE AFTER 2003) accoglie invece alcuni lavori ideati dopo la “scoperta” del Music
Maker da parte di Sandro. Il bello di tutti i lavori in questione è che nessuno è realizzato attraverso un
semplice e solo assemblaggio di sampler pronti per l’uso, ma si tratta di vere e proprie composizioni, provate
inizialmente con l’uso di reali tastiere e successivamente costruite utilizzando i sintetizzatori del Musicmaker
e la tastiera midi-USB. Anche i soundpool Magix utilizzati sono stati spesso rovesciati come una calza e,
come Sandro preferisce dire, sono stati “gaterizzati”, cioè rielaborati con la funzione interna “gater” del
Muscimaker. In particolare, si nota poi tutto il lavoro svolto sulla batteria, dove non ci sono mai sequenze
preconfezionate, ma partendo dai soundpool tutto è stato spezzettato, miscelato ecc.. perché, come dice
Sandro: “Se avessi usato i drums pronti del Music Maker sarebbero venuti fuori dei ritmi techno e non
progressivi, invece per il prog, spesso è necessario agire con rullate e controtempi”. Siamo ben consapevoli,
che se Sandro invece di tentare di suonare le sue composizioni con il Music Maker (costruendo i suoni delle
varie tastiere, del basso, i flauti, gli archi, le chitarre, la batteria ecc.) avesse affidato l’esecuzione ad una
vera band, la fatica sarebbe stata di gran lunga minore, ma però lui come si sarebbe divertito ? A nostro
giudizio, l’architettura più elaborata e progressiva di tutti i brani contenuti nell’album è senza dubbio
“Impostazioni Semplici” (impostazioni che non sono per niente semplici), ma ci colpisce molto “The battle of
the Purple Kingdom” , poiché oltre alla struttura del brano, è già il titolo in sé che lo rende di fatto…
progressive !
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INSALATA DE FOLPO
Abstract: What's the "folpo"? Folpo is "polipo" (octopus). In this newsletter Diana explains how to
cook the octopus, joking with the recipe for cooking.
Essere un "Folpo" (che sarebbe poi il polipo) a Trieste ha anche altri significati. Infatti il termine "folpo" è usato per
indicare una persona con particolar bruttezza ma, date le caratteristiche tentacolari dell'animale, il "folpo" può essere
anche la persona (generalmente del genere maschile) con spiccata attitudine ad....allungare le mani verso le signorine.
Non sono questi però i tipi di folpo che vogliamo cucinare. Procuratevi un polipo di roccia (non andate a cercarlo in
montagna pensando che sia un free climber, ma compratelo in pescheria se non vi va di usare pinne, maschera e fucile
subacqueo. Una volta comprato potete sempre indossare le pinne, la maschera ecc., scattarvi una foto con il polipo in
mano e pubblicare la foto magari nella Magix Community vantandovi di averlo catturato in.. parete a quota 2500 metri).
Un polipo adatto alla situazione dovrebbe pesare almeno 2 chili (se non trovate uno di quel peso, catturate un polipo
vivo anche di peso inferiore, mettetelo nella vasca da bagno riempita con acqua di mare e provvedete ad ingrassarlo
come si fa con un maialino). Tenete a portata di mano l'aceto, l'olio di oliva, l'aglio, il sale e il pepe. Il polipo va
accuratamente pulito e spellato e vanno tolti gli occhi e la bocca (se già il polipo è di per sé un "folpo", potete
immaginare come sarà poi affascinante senza pelle, occhi e bocca). Mettete il polipo dentro ad una pentola a pressione
aggiungendo due bicchieri di acqua (di rubinetto) e due spicchi di aglio, richiudete la pentola e cuocetelo per un'ora a
fuoco lento. Fa tutto la pentola a pressione, così per un'ora potetete rilassarvi ascoltando qualche buon album di jazz.
Quando il polipo è cotto va tagliato a pezzettoni, ma fate attenzione a non tagliare le ventose. A questo punto condite
con sale, pepe, olio d'oliva e metteteci anche un pochettino d'aceto (in alternativa, a chi non piace l'aceto, è possibile
usare il limone o anche niente). Non buttate via l'acqua di cottura, perchè dovete aggiungere un pochino di questa per
ottenere la vostra perfetta insalata de folpo. Non vi dico sulla variante che prevede di usare anche le patate bollite, ma
vi consiglio invece di mangiare l'insalata di folpo sorseggiando il vino bianco prodotto dalla mia azienda, che mi avrete
diligentemente ordinato.
Soluzione dello schema n. 1/9 precedentemente proposto. Vi erano state fornite le cinque parole riportate
nella colonna "A" ed attraverso l'anagramma gruppale delle parole fornite vi era stato chiesto di comporre il
nome di cinque strumenti musicali. Bene, la soluzione è nella colonna "B". "Anagrammi Gruppali" ora va in
letargo e riproporremo la continuazione del gioco alla prossima estate.
COLONNA "A"
COLONNA "B"
TRANSITO
EFFLUVIO
GOTICA
ALPINO
ATOLLO
SITAR
PIANO
FLAUTI
FAGOTTO
VIOLONCELLO
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TERZO
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QUESTIONI DI ETICHETTA
Abstract: In this contribute “just for fun” we present the label O’Strigheta Records
Trieste. Is told the story of home-record invention, the purpose of this label.
Assicuriamo gli amici che la storia che segue non è frutto della
nostra mente danneggiata dall’abuso di sostanze allucinogene,
ma si tratta come sempre di un divertente “gioco”. Già nel 1990,
con l’idea di costruire i nostri “album” fatti in casa (come le
tagliatelle di pasta fresca) non poteva mancare la creazione di
una “casa discografica” perché se si facevano i dischi in casa, la
casa non poteva non essere… una casa discografica.
La nostra prima etichetta (usata per la produzione delle audiocassette) fu la “Katz Records”, poi nel 2000,
passando dai gatti alle farfalle creammo l’etichetta “Butterfly Records” . Dopo il 2007 abbiamo sentito
l’esigenza di rinnovare e perfezionare “L’assetto organizzativo” della casa discografica. Prendendo spunto dal
personaggio della streghetta Darka (cartoon creato da Sandro) abbiamo tratto l’ispirazione per la nuova
etichetta ed il nuovo logo. Inizialmente, avevamo pensato al nome di “Witch Records” ma, per fortuna,
facendo un preventivo controllo su Internet, scoprimmo che già esisteva una etichetta con tal nome.
Quindi ci siamo orientati su di una più nostrana “Strigheta” e giocherellando con l’esclamazione
“ostreghetta!” (che in alcuni dialetti parlati nel veneto è come dire “cavoli !”) abbiamo ricavato dalla fusione
l’evocativo “O’Strigheta” a cui abbiamo aggiunto Records Trieste. E O’Strigheta ci veniva bene perché faceva
rima con Eticheta (con una “t”, in triestin). Triestinissimamente abbiamo coniato l’intera denominazione con
“O’Strigheta Records Trieste Eticheta Indipendente” (Il termine “indipendente” è sempre stato “apprezzato”
a Trieste). Nel logo, il volto della streghetta Darka è incorniciato da un cerchio rosso ovviamente, il colore
della bandiera cittadina. Il cerchio, peraltro, rappresenta la lettera “O”, iniziale di O’Strigheta ed è pure la
forma di un CD.
Il gioco, ovviamente per essere completo, ha previsto anche la creazione di un consiglio di amministrazione
della casa discografica, di uno statuto, dei documenti contrattuali che formalizzano i rapporti con gli “amici
artisti” che pubblicano i loro lavori per conto di questa etichetta.
Attualmente ci sono molte pagine internet in cui è citata la O’Strigheta Records Trieste (è vero, verificate..!).
O’Strigheta Records Trieste offre agli artisti associati non ricompense in denaro, ma la registrazione
contrattuale che salvaguardia i diritti di autore ed offre servizi quali l’assistenza per la duplicazione dei CD, la
stampa delle copertine, la pubblicità, la diffusione.
Aderiscono alla O’Strigheta Records Trieste vari artisti locali quali: Sandro Glavina, Diana Kundera, El Pirata,
Lunar Man, Virnya, Ordnas Anivalg, i gruppi dei Tarma Mazada, Oisà d’Orans, L’Uomo e l’Ombra, la Madre
della Scienza.
Sono circa una cinquantina gli album prodotti dalla casa discografica che ultimamente sta rieditando alcuni
album di Sandro Glavina realizzati sotto precedenti etichette. Ma il vero valore aggiunto di O’Strigheta,
considerando tutto ciò che abbiamo scritto qui, è l’enfatizzazione del moto triestino “Se no i xe mati no li
volemo” … e noi abbiamo tanta pazzia da vendere…
(Il consiglio di amministrazione di O’Strigheta Records Trieste)
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MUGGIA JAZZ 2009
Martijn Schok Boogie and Blues Band
Abstract: in this contribute we told the funny performance of the Martijn Schok Boogie and Blues
Band at the Muggia Jazz 2009.
Nei giorni 5 e 6 settembre, si è svolta la terza edizione di Muggia Jazz (per chi non lo sa, Muggia è comune confinante
con quello di Trieste). Sarebbe banale che andassimo a replicare quello che hanno già scritto sui giornali locali a riguardo
di questa riuscitissima manifestazione. Vogliamo invece raccontare il nostro vissuto da spettatori e quindi ci focalizziamo
in particolare sulla “Martijn Schok Boogie and Blues Band” ed il perché lo capirete leggendo le righe successive.
Dunque, la “delegazione” di Jazz Project presente alla rassegna era composta da 5 amici. Abbiamo innanzitutto cercato
di occupare i posti in prima fila del Teatro Verdi con scritto “riservato” dichiarandoci artisti di “Eventi Jazz” (cioè dicendo
l’assoluta verità), ma non ci hanno dato retta. Ci siamo accontentati di sederci in ottava fila, che tanto si vedeva bene
anche da quella posizione. Non abbiamo fotografato nulla durante la manifestazione, sia perché non avevamo con noi la
macchina fotografica, sia perché al massimo avremmo potuto fotografare con il telefonino che però ci hanno fatto
cortesemente spegnere. A questo punto, saltiamo tutta la narrazione di quello che abbiamo visto e sentito nei giorni
della rassegna (diciamo solo che sono stati tutti strepitosi) e parliamo della band in questione che a parer nostro ha
espresso tutte quante le affinità di “spirito” con Jazz Project ed Eventi Jazz. Perché ? vi potreste chiedere… Perché al di
là della bravura di questa band olandese, dove li trovate voi 5 fenomeni con tanta allegria, autoironia da vendere,
assolutamente giocosi ed in grado di trascinare l’intero pubblico in una autentica atmosfera carnevalesca nel finale della
serata ? (e Muggia per il suo carnevale è famosa). Quatto quatto, Rinus Groeneveld (sax tenore) se ne viene ben
presto giù dal palco e, sempre suonando, si aggira tra il pubblico come un gatto pronto a balzare sul topo. Ad un certo
momento punta decisamente su Virnya che riesce a “scamparla” di un soffio perché Rinus si butta a sedere sulle
ginocchia della vicina di fila, forse valutata più corpulenta ed accogliente. Rinus lo fa con più spettatrici e quando ha
girato per tutto il teatro ritorna sul palco non prima di aver strisciato, poggiato a terra con la schiena, davanti al palco e
sempre suonando. Fortunate le signore quindi ?.. No, anche i signori, perché quando salta fuori la cantante Greta
Holtrop (dopo 3 brani introduttivi strumentali), possono ammirare una prorompente figura, da far invidia a Jessica
Rabbit, vestita con un vaporoso e sgargiante abito lungo di colore rosso (ma solo ammirare però, in quanto presentata
come la fidanzata di Martijn Schok che si rivela capace non solo di suonare sulla tastiera del pianoforte, ma anche
nell’attiguo spazio virtuale laddove i tasti nono ci sono, quando di nascosto muove le dita della mano destra nell’aria e
suona di nascosto con la mano sinistra senza farsi vedere). Diverte anche Sergej Shapko, il bassista, un po’ panciutello
(orsacchiotto da coccolare) che ballonzola tutto il tempo suonando divinamente il basso. Il meno coinvolto, o se
vogliamo il più “castigato” sembra il batterista Maarten Kruijswijk, ma solo per il fatto che deve suonare la batteria e
non può correre e ballare anche lui lungo il palco, ma compensa la cosa con la sua ottima performance percussiva.
Pubblico ad un certo punto in piedi, clima da stadio, anzi da scudetto, anzi meglio da Champions League, con la squadra
che sta vincendo 4-0 a pochi minuti dal termine…Carnevale muggesano fuori stagione appunto !! E bisogna anche dire
che al termine della serata si sono aggiunti sul palco tutti i musicisti che avevano preceduto la band per un gran finale,
ma dire sul palco non è preciso, perché viene replicata la “immersion” in mezzo al pubblico di tutti i fiatisti, una sorta di
trenino diretto dalla locomotiva Rinus, mentre al piano…suonano contemporaneamente con sei mani !! Non abbiamo
potuto non comprare i CD della Band alla fine (la foto di presentazione accanto al titolo è tratta da un loro album).
Carnevale a parte… la M.S.B.B. band è stata veramente fantastica !! Se avete voglia di vederli e sentirli di certo li
trovate su YouTube, se volete curiosare nel loro sito andate su www.martijnschok.com
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Pagina 23 di 36
LA STORIA DELLA RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Abstract: F. Asio explains the history of the reflexology therapy
L’origine della riflessologia plantare sembra sia antichissima. Questa affermazione è corrispondente al vero, infatti, in base a tutti i
ritrovamenti di reperti e ai riferimenti dei testi sacri, sia le mani che i piedi venivano utilizzati come strumento diagnostico e terapeutico.
In India, nei Veda (testi sacri di 4000 anni fa), si può leggere che i medici, per arrivare ad una diagnosi osservavano accuratamente la
mano degli ammalati.
Nel lontano Egitto, ci sono dei dipinti murali (nella tomba di Akhmahor) raffiguranti la figura di un medico che attraverso una
manipolazione, stimola i piedi di un paziente. Sembra che la traduzione dei geroglifici dicano: “non farmi male” e la risposta sia “agirò in
modo da meritare la tua lode”.
In America la riflessologia è comunemente praticata dai Cherokee e dagli sciamani. Anche il 20° presidente degli Stati Uniti James
Abram Garfield utilizzò delle tecniche riflesse riscontrando dei miglioramenti su dei dolori provocati nelle battaglie affrontate. Nel 1500 lo
scultore Benvenuto Cellini fu trattato con robuste pressioni sulle mani e sui piedi per guarire “diffusi dolori nel corpo”.
Solo nei primi anni del 1900, ci fu da parte del dott. William M. Fitzgerald, (otorinolaringoiatra), una connotazione più precisa ed
inquadrata delle riflessoterapie. Fitzgerald scoprì che premendo su alcune zone del corpo (soprattutto delle mani), poteva evitare di
somministrare anestetici e antidolorifici per alleviare molte sofferenze dei suoi pazienti.
Secondo i suoi studi, divise il corpo umano in 10 zone longitudinali che corrono lungo il corpo dalla cima della testa alla punta degli
alluci dei piedi e alla punta delle dita delle mani. Il numero dieci corrisponde al numero delle dita delle mani e dei piedi, ed ogni dito
delle mani e dei piedi rientra in una zona. La teoria sostiene che le parti del corpo presenti all’interno di una determinata zona siano
collegate l’una all’altra per via riflessa, non evidenziando se ciò fosse dovuto al collegamento tra le diverse terminazioni nervose,
piuttosto che a collegamenti di tipo energetico. Chiaro era che i trattamenti funzionavano.
L’ assistente del dott. Fitzgerald, E. Ingham, diede il maggior contributo allo sviluppo della riflessologia plantare evidenziando,
attraverso i suoi studi, che la stimolazione plantare aveva un maggior effetto sulla persona; dagli ottimi risultati ottenuti creò il “Metodo
Ingham” e con l’aiuto dei suoi nipoti Dwight C. Beyers ed Eusebia Massenger e in seguito con alcune allieve tra cui Hanne Marquardt
(Germania) e Doreen Bayly (Inghilterra) divulgò anche i Europa il suo metodo permettendo un accesso facile alla tecnica e alla portata
di tutti. La riflessologia plantare trova molto successo perché è una metodica semplice da comprendere e da praticare.
Continua l’esposizione de “I colori del
jazz”. Qui inseriamo la foto del quadro
“Organista organizzato”.
From the “pictures at an exibithion” the
picture “Organista organizzato”.
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Pagina 24 di 36
e qui a fianco c’è il “catalogo della
mostra” che è stato pubblicato nella
Magix Community nella sezione “foto”
Il progetto è stato classificato al primo
posto della chart dal 19 agosto al 5
settembre.
Newsletter - protocollo AN01/11/09
Non ci stanchiamo di ricordare che saranno sempre ben accette collaborazioni di amici, sia in forma di elaborati, in forma
di racconti, poesie, foto, arti grafiche, annunci, recensioni, ecc. Tutti possono collaborare a mantenere in vita Eventi Jazz
che sta riscuotendo sempre maggiori consensi. Come sempre, ricordiamo di far pervenire gli eventuali lavori a
[email protected]
Rimane sempre aperto l’invito a spedire gli MP3 di propri brani jazz, blues, funky per proseguire il progetto “Jazz
Compilation n. 2”, dopo il grande successo che ha avuto il progetto “Jazz Compilation n. 1” concretizzatosi questa estate.
PUMMAROLA
Sandro Glavina & Collettivo Instabile di Musica Impensabile
O'Strigheta Records Trieste, 2009
Abstract: We introduce the album in jazz "Pummarola" made by Sandro Glavina and Collettivo
Instabile Musica Impensabile.
Perchè "Pummarola" ? Perchè questo album è una gustosa salsa che proprio con una Jazz-Salsa inizia per poi continuare con altri
gustosi ingredienti. Così si divertono gli amici triestini di Jazz Project, componenti del Collettivo Instabile di Musica Impensabile diretto in
questo album da Sandro Glavina che ha ideato ed arrangiato le musiche. Così Sandro assieme a Diana Kundera, El Pirata, Lunar Man,
Virnya ed il nuovo acquisto Suomo Head, ha dato vita a 52 minuti di "esplorazioni" jazz con tutte le sacrosante contaminazioni possibili
ed a volte senza nemmeno passare per il jazz. Tra strumenti reali e virtuali, il maggiore contributo alle percussioni arriva da El Pirata;
per gli aspetti elettronici hanno giocato Lunar Man e Suomo Head; Diana si è particolarmente dedicata alla scelta dei Funky-brass,
Sandro ci ha messo il basso, il midipiano, Virnya si è limitata a criticare tutto (ma costruttivamente) ed ha fatto il caffè, prima durante e
dopo la preparazione della salsa. Per fare questo album i musicmakeristi in questione si sono bruciati (a turno) quattro pomeriggi
domenicali, ma tanto fuori pioveva. Il tutto si apre con la salsa-jazz "El topo de La Habana", forse il pezzo tecnicamente meglio riuscito
dell'album. Originariamente il titolo voleva essere "El sorzo de Cavana" (Cavana è un quartiere triestino che in passato non ha proprio
brillato per la pulizia delle strade in cui gironzolavano le pantigane). Tutta l'azione sulle tastiere ricorda in effetti un topo che sgaiattola
beatamente. El Topo è stato pubblicato su Magix ed ha riscosso ottimi consensi. Dal topo si passa ai mulino a vento (windmill) brano
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TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 25 di 36
ispirato alla sangiacomina via Molino a Vento (in cui chitarra e piano dialogano a tempo di swing). Nel terzo brano arriva il lupo (Wolf
Eyes) nella versione piano solo. Segue Ring Road (quasi funky) già pubblicata su Magix. Quinto brano meditativo con il piano solo di
Sandro dal titolo "Sempre - Always". Questo brano che probabilmente non verrà mai pubblicato da nessuna parte, è stato fatto in
tempo di record poichè si tratta di una totale improvvisazione registrata così come sta, della durata di quasi 5 minuti. Ci si sveglia con il
n. 6 "Funky Bau Bau" in cui Diana da vita ai funky brass e che dovrebbe essere pubblicato in futuro su Magix. Bene, siamo arrivati al
pezzo n. 7 "One Year" particolare regalo di Sandro a El Pirata e consorte. Il n. 8 è altamente psichedelico-ambient-jazz (Soft sand in a
silent beach). Breve assaggio (piano solo) del brano "Rolling Stones" che è in fase di elaborazione attraverso una collaborazione con
Fazcher nel progetto J.E.R. Blau See (il pezzo n. 10) è il meno "jazz e affini" di tutti, ma piaceva a Virnya e quindi è stato buttato
anch'esso nella salsa. Si torna al psicojazz con l'esotico Xesotosora (tradotto: E' sotto sopra) e qui El Pirata lascia la sua impronta in
particolare nel titolo (basti ricordare Jeradesera, Xecomexe, ecc). Diana Kundera trova la massima espressione nel pezzo n. 12
"Karussel Jazz" (che finirà su Magix). In "Lungomare" che la regia mi informa essere un jazz-house, il piano di Sandro gioca con
l'elettronica di Mister Head che ha fatto conoscere ai musicmakeristi triestini il mondo di E-Jay, altrettanto valido e ricco di risorse. La
salsa-album si completa con Wolf Eyes che ritorna in versione "quartet", quella pubblicata su Magix e dedicata a Dan-t. Bene, ho finito
questa fatica, ho scritto questa recensione ascoltando l'album che mi è piaciuto e divertito e soprattutto ho scritto tutta questa roba con
Sandro alle mie spalle che mi dava tutte le notizie in diretta. Ma dovete sapere che io ho la grande fortuna di conoscere tutto il
Collettivo di persona, li ho visti più volte all'opera, sono incredibilmente geniali e divertenti. Ho una gran fortuna a conoscere questi
amici. Ah, già, come fare ad ascoltare i brani di questo album ? Considerando che la maggior parte dei brani ve li potrete scaricare da
Magix, a chi ne farà richiesta, Sandro spedirà via mail degli MP3 di offerta-assaggio (così mi sta dicendo, anzi vedo che le confezioni
sono già pronte).
(Franz Asio)
AFTER YING BEFORE YANG
Antonio Fiorillo, 2005
Abstract: this album was composed in the 2005. Antonio Fiorillo explains
that the album contains tracks "Easy linstening". Instruments and voices are
good balanced, the atmospheres are perfect and consistent about the
concept "Yin and Yang".
Yin e Yang rappresentano nel complesso le due forze primordiali, opposte ma complementari, presenti in
tutte le cose dell'Universo. "AFTER YING BEFORE YANG" è un album del 2005 che lo stesso autore definisce
quello che, tra i suoi album, è a tutt'oggi l'album easy listening per eccellenza. L'album fu composto in poco
più di un anno e il titolo venne ispirato alla musica contenuta nell'album: un misto di "strumentali" e
"cantato", con suoni molto equilibrati, adatti a tutti gli ascoltatori. Sappiamo che Antonio Fiorillo non ama
scrivere "canzoni" e quindi utilizza spesso la voce come se fosse essa stessa uno strumento. Ad esempio, nel
brano "Don't let me go away" la voce si muove sulle sette note, così come fa uno strumento. L'album è
complessivamente molto curato anche dal lato della produzione tecnica, strumenti e voci sfruttano la doppia
pista, valorizzandosi attraverso la stereofonia e sicuramente l'ascolto in cuffia dei vari brani, consente di
gustare appieno questa scelta tecnica.
"Yin e Yang" si rincorrono e si alternano concettualmente nell'interezza dell'album, si complementano
creando un pregevole equilibrio musicale. E' caro a Fiorillo il brano "Last day with you", composto in
circostanze molto toccanti (la perdita di una persona cara). Con "Mediterraneo", Antonio traccia un bel
affresco sulla penisola italiana e sul mare che la circonda. La chitarra molto solare ed a tratti flamenca,
riesce ad aprire finestre meditative sui toni dell' azzurro. Il brano "Waiting the night" venne scritto in due
versioni. La seconda versione è quella inclusa nell'album, ma chi ha la curiosità e l'interesse ad ascoltare
anche la prima versione che Fiorillo definisce "quella con organi alla Genesis", può apprezzarla nella sezione
"rarity" del sito www.antoniofiorillomusic.com. Non manca però uno sguardo al deserto (Sahara's
Sand), ambiente di cui Antonio è sempre molto affascinato e che è riuscito a ricostruirne le atmosfere
all'interno del suo brano. Vale la pena sottolineare, da un punto di vista "storico", che il brano "Big illusion" è
stato il suo primo lavoro in assoluto composto con l'ausilio del software Magix. Lo splendido album che
complessivamente ha una durata di 45 minuti, si chiude con la breve traccia "The Middle" (brano n. 14) che
rappresenta il raggiungimento dell'equilibrio che si colloca al centro, dopo lo Yin e prima dello Yang. Come
per tutti gli altri album, se desiderate acquisirlo, non vi resta che contattare Antonio Fiorillo, non prima però
di aver assaporato tutto ciò che vi viene offerto sul suo sito. (Sandro Glavina)
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TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 26 di 36
Abstract: Richard Somers lives in Canada and plays 8 instruments
including Alto Saxophone, Bass Guitar, Tenor Saxophone,
Piano/Keyboards, Baritone Saxophone, Electric/Acoustic Guitar, Drums,
Trombone. We invite the readers to see most informations on:
www.musicianmatch.com/richardsomers
Sarebbe sicuramente più semplice porsi la domanda: cosa è che non suona Richard Somers ? Perchè se diamo uno
sguardo alle note biografiche che Richard ha pubblicato nel sito www.musicianmatch.com scopriamo che si destreggia
con le ance del sax alto, del sax tenore, del sax baritono, e con il trombone. E se ad un certo punto esaurisce il fiato,
non ci sono problemi perchè impiega le dita per suonare il basso, le chitarre (anzi, dichiara quale sua primaria abilità il
fatto di saper suonare la lead guitar) ed ovviamente suona anche il piano o meglio, le tastiere. Finito? Eh...no, Richard sa
suonare anche la batteria... Ma quanti anni c'ha questo Richard... 120 ? Niente affatto, togliete pure 100 da questa
ipotesi. Ma se non vi basta, sappiate che Richard sa anche cantare, recitare, scrive testi, insegna musica. Siccome ha
frequentato una highschool canadese (St. Joan of Arc Highschool 08) dove si impara a fare tutto questo (Richard è di
Barrie, nell'Ontario, in Canada) se avete figli, nipoti da spedire al conservatorio, pensateci.. forse è meglio mandarli a
studiare in Canada, lì probabilmente si respira aria più buona e si impara tutto più velocemente ! Però bisogna ricordare
che per apprendere si devono possedere "attitudine" e "motivazione" e noi crediamo che Richard Sommers abbia
tantissimo di questo carburante per far funzionare i motori.
Ora, invitiamo i lettori a curiosare proprio nella pagina www.musicianmatch.com/richardsomers per approfondire la sua
biografia ed anche per ascoltare i suoi lavori. Per chi frequenta la Magix Community e già lo conosce (e chi non
frequenta vada a vedere) sa che Richard è un vero talento e ce ne da la prova attraverso i suoi video dove lo possiamo
vedere all'opera con gli strumenti precedentemente citati. Che a Richard Somers piaccia il jazz non v'è dubbio, anche dal
momento che ha fondato il gruppo Jazz Cats Cafe nella Magix Community, gruppo del quale avevamo già scritto in un
precedente numero di Eventi Jazz. Beh... ma ora basta non raccontiamo oltre perchè facciamo perdere la curiosità ai
lettori di scoprire di più, noi come sempre ci limitiamo a fornire indizi... ma questa è anche una ottima occasione per fare
le congratulazioni a Richard e augurargli un fruttuoso futuro con la musica, in quanto anche Richard pensa che... la sua
vita è la musica e che la musica è vita... "Music is life" !
Abstract: Roby Tav, a old Jazz Project’s friend and member
of Magix Community, in this interview tells his experience
with the music. “Music is life”, says Roby, his genre is the
“Dark Fantasy”. Actually, Roby (a gentle and sensible person)
has the “Visioni Gotiche project” with a writer to produces
and performing music in a recital. In 2009 has made the
album “Fantasy” (produced by a Label) and now is working
with a singer for the album “The secrets of the dark forest”
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QUADRIMESTRE
Pagina 27 di 36
Allora Roby Tav... Come è iniziato e proseguito il tuo "viaggio musicale"? Raccontaci sin da quando hai
cominciato a fare musica, qualche particolare episodio, qualche ricordo a cui sei emotivamente più legato
ecc. ecc. ...
“Innanzitutto, grazie per questa intervista! Roby Tav iniziò la sua avventura musicale nel lontano 1997 con la band
“Cavalieri Del Tempo” io ero il tastierista. Realizzammo diverse canzoni prettamente “Metal prog” Riuscimmo a fare
qualche piccolo concerto a Milano in piccoli Pub invitando spesso tutti i nostri amici, ci divertimmo molto, ho passato dei
bellissimi momenti con loro, questa esperienza durò fino al 2006 quando ormai pronti ad incidere il nostro primo ed
unico cd “Cavalieri Pesanti” il nostro batterista decise di lasciarci, fummo costretti a rimediare e comunque il demo vide
la luce alla fine dello stesso anno. Poco dopo decisi anche io di abbandonare la band, ma per motivi più importanti. Tra il
2006 e 2007 iniziai a comporre musica con il pc, servendomi di programmi come “Cubasis, Sonar e Music Maker” e da
qui iniziai un’altra avventura interessante. Decisi di iscrivermi nella mitica “Community” di Magix, con essa ebbi modo di
interagire con le persone che ne facevano parte, alcune di esse divennero dei veri amici. Iniziai a sperimentare delle
musiche che si avvicinavano molto al Gothic Rock, poi decisi di iscrivermi anche su “Myspace” ed altri ancora. Fino ad
oggi la mia musica è sempre stata apprezzata, ho avuto molto spesso consensi positivi da parte dell’ascoltatore. Nel
2007 conobbi il mitico Mattia M. con il quale fondammo i “Visioni Gotiche”. Iniziammo a sperimentare, fondendo il mio
stile “Romantic Gothic” ed il suo “Dark Horror” e ne venne fuori una cosa molto interessante. In seguito fummo
contattati da diversi registi indipendenti che ci chiesero di comporre musiche per cortometraggi e lungometraggi di
Fanta/Horror. Con I “VG” ho avuto modo di aprirmi nuove strade che mi hanno dato tante soddisfazioni. Nel dicembre
2008 fui contattato da una etichetta indipendente che decise di fare pubblicare le mie canzoni offrendomi un contratto
discografico. Nel 2009 vede la luce il mio primo cd ufficiale “Fantasy” che racchiude tutte le musiche e canzoni più
interessanti del mio repertorio. Sempre nello stesso anno anche i VG hanno avuto la stessa opportunità”.
Cosa rappresenta per te la musica ?
“La musica è vita, non riuscirei ad immaginare un mondo senza musica, sarebbe come un corpo senz’anima. Per me
rappresenta la libertà di espressione, la possibilità di comunicare con il mondo intero usando la musica come linguaggio
ed essere capito da tutti. La musica è la colonna sonora della mia vita, mi fa ricordare momenti felici e tristi, come
fossero delle fotografie della memoria”.
Perchè la tua scelta di esprimerti nel genere dark-gothic ?
“Questo genere mi è sempre piaciuto, ci sono delle sonorità decadenti e romantiche nello stesso momento, è una musica
che mi porta in mondi lontani oppure immaginari. Penso chi ascolta questo genere abbia sicuramente le mie stesse
emozioni. Io definisco il mio genere “Dark Fantasy” come il titolo di una mia canzone, la parte Dark è l’oscurità della mia
vita, la parte più triste, La parte Fantasy è invece la parte sognante e romantica di me. Io penso che la scelta di questo
genere sia azzeccata per la mia personalità”.
Quali sono state le più importanti influenze musicali che in qualche modo hai assorbito ?
“Sono molteplici, incominciando dai mitici Black Sabbath che conobbi tramite mio fratello maggiore, i Paradise Lost
sicuramente, che io amo moltissimo, Tristania, i primi Nightwish, The Cure, gli Anathema, Novembre, Katatonia ecc…”.
Hai qualche particolare progetto musicale per il futuro ?
“Si, io ho iniziato insieme alla mia nuova cantante un nuovo progetto musicale che si intitolerà “I Segreti Del Bosco
Oscuro”. Poi con i VG stiamo intraprendendo una interessante collaborazione con uno scrittore, la musica servirà ad
accompagnare e raccontare le sue bellissime poesie, poi vorremmo fare alcuni piccoli concerti in Italia”.
Pensando alle tue esperienze, cosa consiglieresti ad un giovane ragazzo che si appresta ad approcciarsi
con il "fare musica" ?
“Il mio modesto consiglio è di avere tanta passione e credere in quello che si fa, essere creativi e umili, sicuramente
riuscirete a realizzare il vostro sogno”.
Chi è in realtà Roby Tav?
“Sono una persona molto umile e cortese, mi piace la vita, le bellezze della natura, amo passeggiare nei boschi, mi piace
molto l’arte in tutti i suoi aspetti, alcuni dicono che sogno ad occhi aperti, forse è vero ☺”.
Un pensiero libero a tuo piacimento…
“Io vorrei che la gente si occupasse di più del nostro pianeta, di pensare che questa è la nostra unica possibilità di vita,
invece di pensare solo al potere ed accumulare denaro o combattere guerre inutili. La nostra vita e quella della terra
merita più rispetto!!!”.
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2009
TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 28 di 36
Abstract: Antonio Fiorillo is a dear friend in the Magix Community. He
produced six albums. At the start of his experience he listened classical
music and improved his skills with a classic guitar. Subsequently he used
synthetizers with full success. Antonio Fiorillo says: "My tracks are my
expression, music performance of my emotions.."
Allora Antonio...Come è iniziato e proseguito il tuo "viaggio musicale"? Raccontaci sin da quando hai
cominciato a fare musica, qualche particolare episodio, qualche ricordo a cui sei emotivamente più legato
ecc. ecc. ...
"Credo che in alcune persone ci sia un richiamo naturale o genetico verso alcune arti, da piccolo a soli 10 anni ascoltavo
tanta musica classica in particolare Beethoven e Bach e memorizzavo perfettamente tutti i movimenti delle varie sinfonie
o delle varie suite, mi resi conto, che già piccoletto, amavo la musica.. ed un genere sicuramente non facile per quella
età. Nel 1974, avevo 15 anni, iniziai a studiare chitarra come autodidatta, su una bellissima “Di Giorgio” classica (una
chitarra storica Brasiliana che non ha bisogno di presentazioni) ispirandomi al maestro di fama nazionale M. Gangi ed in
quegli stessi anni alcuni musicisti condizionarono in modo indelebile le mie scelte musicali future (rinvio a dopo questo
capitolo). Come tanti giovani degli anni settanta, provai a formare dei gruppi musicali locali, in cui mi alternavo alla
chitarra elettrica e a volte al basso, ma c’era sempre qualcosa che non andava, le mie idee musicali non erano adatte al
periodo, avevo una cura meticolosa per gli arrangiamenti ed una creatività che sfuggiva alla cultura dei miei amici.. una
cultura musicale tutta made in Italy. L’avvento dei synth, verso il finire degli anni 70, fu così importante per me, che
quando comprai il mio primo sintetizzatore, allora analogico, e feci partire il primo suono elettronico, mi commossi dalla
felicità.. ero incrudele... pensavo alle mie fantasie musicali che finalmente potevano realizzarsi e senza più bisogno di
legarmi necessariamente ad un gruppo musicale. Iniziai a scrivere diversi brani, i cui nastri ho ritrovato di recente e
spero di recuperare per inserirli nelle rarity del mio sito web, e composi una serie di possibili colonne sonore, genere a
cui sono tanto affezionato, pubblicate nei mesi scorsi anche nella Magix Community e sempre disponibili nel mio sito
web. Nel corso degli anni ho lavorato soprattutto su Synth Korg : Is – M1 – 01Fd ecc.. ,attualmente utilizzo anche synth
VST (Virtuali) in pratica lavoro con oltre 20 sintetizzatori e attualmente mi servo molto della tecnologia, poiché, per
motivi salutari, l’uso delle mani si è un po’ atrofizzato (non vi annoierò con i miei problemi di cervicale ecc..) ma
aspettatevi comunque sempre musica nuova e professionale.
Scrivere un brano musicale per me è un modo per esternare la mia persona e le mie idee, il mio modo di essere. E’
incredibile cosa si può riuscire ad esprimere con solo 7 note, le emozioni che esse possono scatenare, la gioia o la
tristezza che possono infondere in ogni persona .. Quando iniziai a registrare su cd i miei primi album presi alcune
decisioni importanti che ancor oggi osservo con coerenza, avevo già un buon lavoro e ben pagato per cui la musica non
mi serviva per guadagnare. Da qui l’idea di non vendere la mia musica, distribuendola gratis a tutti e non accettando
lavori commissionati e condizionati da discografici o altro.. a questa seguì l’impegno di scrivere musica ad ampio respiro,
che toccasse ogni genere musicale e soprattutto, musica scritta con l’impegno e il cuore da vero compositore e
arrangiatore".
Quali sono state le più importanti influenze musicali che in qualche modo hai assorbito ?
"Nel 1974 comprai 3 LP che condizionarono in modo irreversibile il mio stile musicale : “Nursey Crime” dei Genesis,
“Tubular Bells” di Mike Oldfield ed “A passion Play” dei Jethro Tull al di la dei tanti altri che ascoltavo : King Crimson,
Orme, PFM, Banco, Pink Floyd, Cat Stevens ecc... (oggi ho una collezione di oltre 50.000 MP3 che abbracciano ogni
possibile stile ed epoca musicale e migliaia di CD Audio Storici). Ancora oggi l’accortezza dei miei Mix e la ricerca
musicale è fortemente influenzata dall’originalità creativa di questi grandi artisti ..ma credo che il merito finale della mia
ampia creatività, sia dovuto alla mia capacità di ascolto e di adeguamento ad ogni possibile artista e stile musicale che
ho avuto in questi ultimi 35 anni".
Hai qualche particolare progetto musicale per il futuro ?
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2009
TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 29 di 36
"Il 2009 è stato un anno pieno di eventi importati per me : A marzo 2009 sono entrato per la prima volta nella Comunity di Magix,
proponendo i miei brani che fino a quel momento circolavano in Italia in via privata con un “passamano” creato nel corso degli anni. Ho
incontrato tanti amici nuovi ed in particolare Sandro Glavina che oltre ad essere un personaggio pieno di ingegno e talento e
simpaticissimo, è di una cultura musicale incredibile e nella quale mi rispecchio molto, sono certo che ci saranno ancora molte
collaborazioni in futuro con Sandro che un giorno spero di incontrare personalmente. A Giugno ho varato on-line il mio sito-web
ufficiale a carattere musicale : www.antoniofiorillomusic.com a cui seguirà in autunno un secondo sito che sarà ugualmente aperto a
tutti, ma con una struttura non specificatamente musicale. In settembre ho finalmente pubblicato il sesto album : “ImaginActions” di cui
si è già occupato questa rivista, un album in cui ho privilegiato le chitarre che sono il mio primo amore . Ma veniamo ai progetti futuri :
in questi giorni stò lavorando al mio primo EP (Extended play - Mini album in Italia noti come Q-Disc), il titolo è : “Secret Signals” e la
novità è che verrà pubblicato in tempo reale (ogni volta che una traccia sarà pronta) sul mio sito web e contemporaneamente nella
Community Magix ma solo per pochi giorni .. quindi sul mio sito lo si potrà ascoltare man mano che i lavori avanzeranno.
Ad Ottobre inizierò a lavorare al 7° album ufficiale, ma la data di pubblicazione è ovviamente lontana ma per la prima volta si potranno
seguire i lavori di realizzazione : demo ecc… sul sito web per dare consigli all’autore e il titolo provvisorio è : “Wanted”.
Ed infine ci sarà un secondo LP che verrà pubblicato anch’esso in real-time…salvo complicazioni !!
Vi ricordo inoltre che nel sito-web musicale confluiranno ancora moltissimi amici ospiti oltre che miei lavori musicali del passato in via di
restauro….. e una sorpresa per gli amici di Eventi Jazz .. un gadget natalizio magico (io sono un cultore di giochi di magia – effetti 3d e
illusioni ottiche) con cui stupire i propri amici… ma caro Sandro dovrai aspettare .. altrimenti che sorpresa è ???..forse ho anticipato
troppo… !!!".
Pensando alle tue esperienze, cosa consiglieresti ad un giovane ragazzo che si appresta ad approcciarsi con il "fare
musica" ?
"Rispondo a questa domanda con un esempio reale recente, com’è noto nel mio sito sto invitando diversi musicisti come Ospiti nelle
pagine Guest, richiedendo l’autorizzazione per l’upload di alcuni loro brani da me selezionati. Se molti amici hanno risposto con piacere
al mio invito, ho dovuto constatare che gli unici rifiuti o addirittura sprezzanti silenzi sono venuti proprio da musicisti giovani, che mi
invitavano a scaricare i brani pubblicate in Magix per pubblicità (senza download possibile) su altri siti con download unicamente a
pagamento. Fermo restando la libertà di scelta di certe persone, io consiglierei a chi si accinge a “fare musica” di impegnarsi a creare
opere piacevoli e realizzate soprattutto con calma e idee chiare, di essere umili e condividendo il lavoro con gli amici al di la dell’aspetto
economico !!!"
… e questo gadget natalizio per eventi jazz e gli amici della Magix Community ?
"..Non crederete ai vostri occhi…. Riceverete il regalo via e-mail
Sempre traendo i quadri dalla
Collezione “I Colori del Jazz”, di
Sandro Glavina, qui esponiamo il
quadro che si intitola “Chitarrista allo
specchio”. La tecnica è sempre quella
della composizione con le forme di
Powerpoint.
Powerpoint Art. Picture made by
Sandro Glavina. Title: “Chitarrista allo
specchio” (Guitarist in the mirror)
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TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 30 di 36
- fOTOnARRAZIONI DIANA KUNDERA
ARTART-photo
Le forme e i
colori, i colori
e i sapori, gli
umori, gli odori
e i colori, gli
argenti, gli ori,
i fori nei muri,
le voci dei cori,
gli amori, nei
nostri cuori, nei
vostri cuori,..
ci sono i colori.
Le forme e i
colori, i colori
e i sapori, gli
umori, gli odori
e i colori, gli
argenti, gli ori,
i fori nei muri,
le voci dei cori,
gli amori, nei
nostri cuori, nei
vostri cuori,..
ci sono i colori.
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2009
TERZO
QUADRIMESTRE
Pagina 31 di 36
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1959: L'anno che
cambiò il Jazz...
2009: L'anno
che è cambiata
MUSICA JAZZ !!
"Da sessantacinque anni esiste la rivista Musica Jazz", così è scritto nell'editoriale del numero di Ottobre
2009. Noi da anni comperiamo mensilmente questa rivista che, in allegato, fornisce regolarmente un bel CD.
Nel mese di settembre è uscito un supplemento di Musica Jazz che recava in allegato il CD... "Il migliore jazz
del Musicmaker"...
Naturalmente scherziamo, magari fosse vero ! Quello che invece è vero è che il CD uscito con il supplemento
si intitolava "1959 l'anno che cambiò il Jazz" . In questo album troviamo una selezione discografica di un
anno che fu particolarmente fertile per la creatività jazzistica, ed a rappresentarla ci sono cinque "mostri
sacri" quali Charles Mingus, John Coltrane, Miles Davis, Ornette Coleman e Dave Brubeck. Selezione
fantastica, quasi 78 minuti di... ambrosia jazzistica !! Ma se il '59 è stato così fertile, il 2009 va ricordato
perchè c'è stato il cambiamento di... "Musica Jazz". Proprio nell'editoriale del mese di ottobre viene
comunicato che Musica Jazz ha cambiato editore. Dalla Rusconi alla 22publishing. Tutte le motivazioni del
fatto sono ben specificate e ci ha divertito, leggendo tra le righe, alcuni riferimenti al fatto che i reggiseni si
vendono più del jazz...
Abbiamo notato già un differenza "estetica" di Musica Jazz (che non è un reggiseno) che ora appare più
accattivante, con una grafica migliorata (ed in fase di ulteriore miglioramento anche nella creazione di nuove
rubriche, come viene dichiarato nell'editorale). E sempre nell'editoriale leggiamo che, in tempi brevi, ci sarà
la creazione di un sito internet di Musica Jazz. E questa è una bellissima notizia !!!
Bravissimi... avanti di questo passo... "Musica Jazz" diverrà più importante di "Eventi Jazz"... (ovviamente
scherziamo anche qui !!!). Musica Jazz non ha bisogno di ulteriori commenti da parte nostra poichè è già la
prestigiosa rivista leader del settore che noi apprezziamo con corpo e mente... anzi di più...non possiamo
proprio stare senza !! (e a chi ancora non la conosce, noi consigliamo di consultarla).
A proposito di internet, anche Eventi Jazz ha recentemente modificato la grafica del blog
http://triestejazzproject.blogspot.com e oltre all'aggiornamento dei link degli amici, è stata aggiunta
la finestra su "Facebook"
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QUADRIMESTRE
Pagina 32 di 36
RIME DI 8
Sandro Glavina - Laboratorio di Ricerca Sonora
Elettronica Contemporanea
O'Strigheta Records, 2009
L'ultimo lavoro (gioco) musicmakeristico di Sandro Glavina (sotto l'egida del Laboratorio di Ricerca Sonora Elettronica
Contemporanea) si intitola "Rime di Otto". Si tratta di un'opera elettronico-contemporanea che evidentemente ha a che
fare con il numero 8. Otto sono infatti i brani dell'opera, ma questo riferimento può essere considerato solo un inizio...
Perchè rime in otto? Diamo uno sguardo ai titoli dei vari brani... Sotto - Botto - Cotto - Rotto - Lotto - Dotto - Motto
- Trotto... Si comincia a capire la pazzia/genialità del compositore che impiega suoni di vari strumenti come gli ottoni,
l'ottavino, i...bottoni (che in questo caso sono identificati con i sintetizzatori), i botti (ossia le percussioni) ed usa tutte
le ottave della tastiera del pianoforte. In ogni brano suonano...otto strumenti. La durata dei vari brani ha sempre ha
che fare con l'otto in quanto con vari procedimenti aritmetici, si ottiene sempre il numero otto... Che dire ? ... Ottima
idea ! Per quanto riguarda i contenuti musicali si va dai liberi voli (ma comunque ogni brano è diviso in otto parti) alle
sonorità...ottomane !! Il CD costa solo... otto Euro. (non è vero, però..). Potremo sentire qualcosa di questa opera nella
Magix Community ? L'autore ha dei dubbi, ma ha confessato che, se la pazzia lo assiste sino in fondo, potrebbe anche
fare una sintesi "collage" dei vari brani in un solo pezzo per la CM, ovviamente della durata di... otto minuti ! (Asio)
Trovare e collegarsi con i siti di altri amici per ascoltare ottima musica è molto facile "passando" da SerAnto.
Del sito di SerAnto avevamo già parlato nel n. 5/2009. Beh.. è tempo di rinfrescare la memoria e fare
qualche visitina. http://www.seranto.it/ indi lo spazio Gli Amici (link esterni) E vediamo chi
troviamo (in ordine di link):
RUDY ROTTA -
personaggio celebre che ha conseguito importanti successi come chitarrista,
cantante e compositore, affermandosi come uno dei migliori bluesman della scena internazionale
(così è scritto nel sito www.rudyrotta.com) - Rock, Funk, Rythm and Blues...
MARIO FASCIANO - rimando a www.myspace.com/mariofasciano Beh..., professionista !!
Leggetevi la sua biografia... ed ascoltate le sue offerte musicali.
MORBLUS BAND - Funky blues band. Eccezionali !! Un treno di musica in corsa...
Trovate pubblicati alcuni MP3 tratti dai rispettivi album realizzati dal gruppo. (qui a
fianco riportiamo l'icona dell'album del 2007 "I can't go wrong" da cui si può
ascoltare l'omonimo brano).
BIFO BAND - Gruppo musicale veronese. Musica innovativa, anche se agganciata con la
tradizione: blues, ballate, atmosfere rarefatte e svisate nel jazz e nel rock (così leggiamo nella
ricerca di notizie in Internet). Dal sito della Bifo Band abbiamo potuto ascoltare gli MP3 pubblicati.
Ve li lasciamo scoprire, da parte nostra comunque ci è molto piaciuto "Il rock blues della
democrazia".
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E quindi.... ecco l'amico Ezelupo !!!
EZE'S BAND
LATIN - JAZZ - BLUES
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Half Moon Blues
Turn it around
Tennessee ballad
Un piccolo shuffle
A spasso fra gli accordi
Ginni to Monk
2_5_One session
Adieu tristesse
collegamento con la
pagina Eze's Band
(Facebook Reverbnation) dove si
possono ascoltare i
fantastici lavori di
Ginni (i titoli dei brani
pubblicati sono
indicati qui a fianco)
Eze's Band alias Ezelupo alias Angelo Ginni
Abstract: Fonzie alias Alfonso M. is a old member of the Magix
Community. He began making music with the help of his uncle who he
considers an extraordinary person. He began playing guitar at twelve
and had significant experiences in the following years but unfortunately
intervened negative facts. Fonzie loves rock. Later he discovered the
Music Maker Software and the Magix Community and finding friends took
up the enthusiasm for making music. Fonzie currently works as a sound
engineer and has a plan: to open a musical workshop. Soon he plans to
resume making music in the Magix Community.
Allora Fonzie... Come è iniziato e proseguito il tuo "viaggio musicale"? Raccontaci sin da quando hai
cominciato a fare musica, qualche particolare episodio, qualche ricordo a cui sei emotivamente più legato
ecc. ecc. ...
La mia passione musicale è un testamento biologico che mi ha tramandato mio zio, un vero fratello maggiore. Ricordo con
commozione che nel 1974 in una stalla vicino Roma (Marino) provava un gruppo che poi entrò nella storia della musica Italiana;
questo gruppo era il Banco del Mutuo Soccorso. Lui mi portava lì. All’età di 12 anni ricevetti in regalo da mio padre la prima
chitarra elettrica Vestern con un piccolo ampli Fbt (credo sui 10 watt di potenza). Dopo aver preso in prestito da mio zio il doppio
vinile “Made in Japan” cominciai a far sanguinare le orecchie a tutta la famiglia chiuso nella mia cameretta. Crescendo, la
passione per il rock si fece sempre più forte e formai insieme ad un mio amico una cover band di Hendrix, Led Zeppelin, Doors ed
altri gruppi anni ’70-’80. In seguito ho avuto altre band, tra cui i “Divieto di Sosta” con i quali siamo stati ospiti al teatro Parioli in
Roma (Maurizio Costanzo). Ancora prima ho avuto diverse opportunità di entrare nel mondo dei turnisti come chitarrista di Marco
Armani, Sammy Barbot, ed altri. Nel 1995 all’età di 39 anni mio zio ci lasciò all’improvviso, un infarto lo aveva stroncato, io persi
il punto di riferimento cardine della mia vita e tutto cominciò a disgregarsi, mi separai da mia moglie, cominciai a bere già dal
mattino e detestai qualsiasi cosa o strumento che poteva portarmi a pensare alla musica...
Quali sono le più importanti influenze musicali che in qualche modo hai assorbito ?
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Sicuramente la musica rock, il blues ma soprattutto il progressive che adoro.
Perché la scelta di suonare la chitarra ?
Ho iniziato a suonare la chitarra all’età di sei anni. Era una Clarissa con corde di nylon. In casa avevamo anche un organo
Bontempi, ma l’impatto sonoro della chitarra mi affascinava, ricordo i riff di Blackmoore e ancora ho i brividi.
Cosa ha significato per te l’esserti avvicinato alla Magix Community ?
La prima community è stata sicuramente fondamentale perché, dopo aver venduto completamente tutto il vendibile, dalle chitarre
all’ultima partitura e dopo una clamorosa crisi di rigetto verso l’ambiente “musica” la community mi ha dato nuovo slancio,
passione, ricerca ed emozioni che si erano assopite. Ho avuto modo di conoscere persone stupende, a tal proposito voglio nominare
Sandro con famiglia e amici, Fabio, Carl , Roby ecc. Oggi la nuova community, così come strutturata, non mi affascina e non mi
“travolge” speriamo che in futuro qualcosa cambi.
Hai qualche particolare progetto per il futuro ?
Ad oggi faccio il fonico presso una grande ditta di Service audio/luci nella zona di Roma, collaboro con degli amici alla
realizzazione di un cd con brani inediti e vorrei aprire uno studio di registrazione professionale, vediamo... Comporre dei brani per
la nuova community (se solo il tempo procedesse più lentamente).
Pensando alle tue esperienze, cosa consiglieresti ad un giovane ragazzo che si appresta ad approcciarsi
con il "fare musica" ?
…..Di non credere a nessuno che ti promette di più di quello che meriti; di suonare per diversi e per trasmettere emozioni.
Tornando al 1995 e al rifiuto per la musica, come ne sei uscito, quale è stata la scintilla che ha riacceso
questa passione ?
Un mio amico mi parlò di un software che ti aiutava nella composizione di brani (Music Maker) e di una certa community. La
curiosità mi portò a visitare e ad ascoltare qualche brano. Un tipo un po’ “strano” componeva musica prog e comincia a mettermi
in contatto con lui per email. Più il tempo passava e più mi sembrava di aver di nuovo vicino la personalità e la vena artistica di mio
zio (pittore-poeta-cantautore-compositore). Questa persona è Sandro Glavina con il quale è poi nata una preziosa amicizia a
distanza che dura tutt’ora.
Quando tornerai a pubblicare un brano in community ?
Presto, lo prometto, molto presto.
LE FOTO DI ARYA SHARI
Arya Shari ci
offre le
splendide
immagini di
spiagge
incontaminate
dove i colori
sono
autentiche
poesie…
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Visionare i video musicali di Roby Tav (e Visioni Gotiche) è estremamente semplice.... Basta andare su YouTube e
digitare nel motore di ricerca "Roby Tav ". Avrete quindi la possibilità di visionare 3 video di eccellente fattura (l'ultimo
della serie è IL RITORNO DELL'ANGELO - Visioni Gotiche). Vedere per credere !!!!
I
COLORI
DEL
JAZZ:
GLI ULTIMI
QUATTRO QUADRI DELLA COLLEZIONE
2009
Trombettista solista
Il pianista calvo
Flautista assorto
Violinista con violino
scarlatto
Con questi ultimi quattro quadri di Sandro Glavina, sempre dedicati al mondo della musica, si completa l’esposizione
della collezione 2009 “I colori del Jazz”.
With these four paintings made by Sandro Glavina and dedicated to the music world, ends the
exhibition of the collection “I colori del Jazz”.
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Ringraziamo l'amico Antonio Fiorillo che ci ha fatto pervenire un contributo ludico (gadget). Si tratta del "GUARDIANO
3D". Una sorta di coccodrillo-draghetto da costruire (e ci mettete veramente solo un quarto d'ora) usando cartoncino,
colla e forbici. Una volta costruito, il draghetto/coccodrillo "muove la testa" a seconda di come lo guardate e rispetto alla
posizione "spaziale" che assumete (illusione ottica !!). Ed ecco alcuni consigli pratici :
1) Stampare il progetto su un foglio e poi incollarlo per bene su di un cartoncino sottile, prima di iniziare a tagliare
..oppure stampare direttamente su un cartoncino sottile ma rigido > di 150g.
2) Una volta costruito posizionarlo ad un paio di metri di distanza e ad altezza sguardo in un posto ben illuminato.
3) Posizionare il guardiano lievemente angolato rispetto allo sguardo dell'osservatore..
Antonio ha pubblicato un esempio formato video nella Magix Community che illustra l'esperimento. Ora agli amici non
resta che provare il giochino spedito via e-mail.