La scuola è quell’esilio in cui un adulto tiene un
bambino fin quando non è capace di vivere nel mondo
degli adulti senza dar fastidio.
Maria Montessori
LA SCUOLA E’ FINITA
INIZIATA!!
Come ogni anno passato e come molti futuri, eccoci
qui pronti ad iniziare un nuovo anno scolastico pieno
di carica e buoni propositi. Inutile a dirsi che in genere solo la metà di tutti i propositi iniziali saranno realizzati, ma è bello crederci e sognare ad occhi aperti.
Dobbiamo ammettere che l’inizio di un nuovo anno
scolastico è sempre un salto nel buio, non si è mai a
conoscenza se sarà come quello precedente, se i
professori saranno gli stessi, i compagni… e soprattutto man mano che si cresce ogni anno si cambia, si matura e si acquisiscono nuove esperienze,
che ci formeranno, e si spera, ci aiutino a crescere.
Noi ragazzi, dell’istituto Giannone-Masi, siamo sicuri
che comunque vada sarà un anno stupendo, perché
sarà un piccolo pezzo di cammino in una strada ancora molto lunga da percorrere con destinazione ciò
che ci sta più a cuore.
PER TUTTI,
II^A CANDELA
2014/2015
Dopo un’estate troppo breve che avrebbe meritato più tempo per
essere vissuta appieno,
comincia inevitabilmente
un nuovo anno scolastico.
Ci sono persone che pensano che sia un bene, poi
ci siamo noi studenti. In
effetti, nemmeno il ragazzo più ambizioso, intelligente e sognatore sarebbe felice di tornare in un luogo che, di felice, ha ben poco.
Certo, ci sono gli amici, a volte anche delle infrastrutture all’avanguardia , ma poi? Bisogna rimanere incollati ad un banco per cinque ore, ascoltando interminabili lezioni riguardanti gli argomenti
più noiosi, cercando di non crollare…
Non bisogna però mai perdere la speranza, perché, sebbene raramente, alcuni professori si rivelano più umani di altri e alleviano
leggermente la nostra agonia.
L’ aspettativa può essere solo questa, quella di avere professori
comprensivi, in grado di immedesimarsi in noi alunni, e, a volte,
perché no, anche scherzosi.
Il miglior modo di affrontare quest’ anno scolastico è pensare che,
giorno dopo giorno, la fine della scuola sta arrivando, e, allora bisogna solo stringere i denti e tenere duro, con convinzione e sicurezza.
L'anno nuovo
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Gianni Rodari
FOGLIE GIALLE
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
Pastello del tedio
o da un giardino?
Dal grigio della nebbia fitta fitta
traspaiono cipressi
ombre nere
spugne di nebbia.
E di lontano dondolando lento
ne viene un suono di campana quasi spento.
Più lontano lontano
passa un treno mugghiando.
Aldo Palazzeschi
Noi ragazzi
Siamo ragazzi: ci risplende in viso
Tutta la gioia della nostra età,
Nel nostro chiaro e limpido sorriso
Brilla una luce di serenità.
Siamo ragazzi: certo non perfetti,
ma, nonostante il gioco e l’allegria,
All’occorrenza diventiamo ometti,
Mostrando nel dovere bramosia,
Intelligenza pronta e cuore d’oro;
E alla scuola ognuno allegro va,
E trova uguale gioia nel lavoro,
E nello studio la felicità
Zietta Liù
Il 2 novembre, si celebra il giorno dei morti, la
festività che la Chiesa cattolica dedica alla
commemorazione dei defunti. Il giorno non è
considerato festivo, ma è senza dubbio molto
sentito dalla popolazione italiana, che viaggia
spesso verso i propri luoghi di origine per portare fiori e lumini a parenti ed amici scomparsi. Non è per noi un giorno di lutto, bensì una
giornata felice: i cimiteri si riempiono di fiori,
soprattutto crisantemi, e le tavole e le credenze
di ogni casa si riempiono di cesti di frutta, dolci, cioccolato e caramelle, un modo felice, soprattutto per i più piccoli, di ricordare i propri
cari.
Allarme
ebola
virus killer
rischio epidemia
alle porte del
mediterraneo
Che cos'è la malattia da virus Ebola?
La malattia da virus Ebola, è una malattia grave, spesso fatale, con
un tasso di mortalità fino al 90%. La malattia colpisce gli uomini. L’Ebola è apparsa la prima volta nel 1976 in un villaggio nei pressi del
fiume Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, e in una zona
remota del Sudan. L'origine del virus non è nota, ma i pipistrelli della frutta sono considerati i probabili ospiti del virus.
Come si trasmette?
L’Ebola si trasmette nella popolazione umana attraverso contatto diretto, con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni di persone infette. L'infezione può verificarsi anche in caso di ferite della pelle o
delle mucose di una persona sana che entra in contatto con oggetti
contaminati da fluidi infetti di un paziente con Ebola. Per questo
motivo è importante per gli uomini evitare rapporti sessuali per almeno sette settimane dopo la guarigione oppure indossare il preservativo.
Quali sono i segni e sintomi tipici di infezione?
Comparsa improvvisa di febbre, intensa debolezza, dolori muscolari,
mal di testa e mal di gola sono i segni e sintomi tipici, seguiti da vomito, diarrea, esantema, insufficienza renale ed epatica e, in alcuni
casi, emorragia sia interna che esterna.
Qual è il trattamento? L’infezione può essere prevenuta?
I pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva, sono
spesso disidratati e hanno bisogno di liquidi. Attualmente non esiste
un trattamento specifico per curare la malattia. Alcuni pazienti con
terapie mediche appropriate guariscono. Attualmente diversi vaccini sono in fase di sperimentazione.
L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente. Esso produce disagi
temporanei, patologie o danni permanenti per la vita in una data
area. Si dice inquinamento tutto ciò che è nocivo per la vita o altera
in maniera significativa le caratteristiche fisico-chimiche dell'acqua,
del suolo o dell'aria, tale da cambiare la salute, la struttura e l'abbondanza delle associazioni dei viventi.
L’inquinamento atmosferico
Si può definire l'inquinamento atmosferico
come la presenza nell'atmosfera terrestri di
tutti gli agenti fisici, chimici e biologici modificanti le caratteristiche naturali atmosferiche potendo causare un effetto dannoso su
esseri viventi e ambiente; questi agenti di solito non sono presenti nella normale composizione dell'aria, oppure lo sono ad un livello
di concentrazione inferiore. L'inquinamento
può realizzarsi sia a livello locale che a livello
globale. Gli inquinanti hanno un ruolo in
molte patologie. Per quello che riguarda l'inquinamento atmosferico le più studiate sono quelle a carico dell'apparato polmonare, cardiocircolatorio e del sistema immunitario; tra
le tante: tumori, disturbi del sistema immunitario, allergie, asma. Tra
le principali fonti di rilascio di inquinanti nell'atmosfera si annoverano gli impianti chimici industriali, gli inceneritore, i motori a scoppio
degli autoveicoli, le combustioni in genere.
L’inquinamento idrico
Consiste nella contaminazione
dell'acqua, dei fiumi, dei laghi e
dei mari derivante da liquami
o rifiuti domestici, urbani, chimico-industriali o nucleari scaricati nell'ambiente. Ecologia,
oceanografia, idrologia e chimica ambientale sono scienze
che cooperano nell'analisi dei
problemi ad esso connessi. Sono stati dimostrati molti legami , con dirette correlazioni, tra inquinamento e alcune malattie. Esistono sindromi che hanno preso il nome da celebri casi di inquinamento: per
esempio nell'inquinamento delle acque del mare, la malattia di Minamata in seguito ad un disastro ecologico avvenuto nella città giapponese di Minamata, causata da composti del mercurio tossici.
L’inquinamento del suolo
L’inquinamento del suolo è
un fenomeno di alterazione
della composizione chimica
naturale del terreno causato
dall'attività umana. Questo
tipo di inquinamento porta
all'alterazione dell'equilibrio chimico-fisico e biologico del suolo, lo predispone all'erosione e
agli smottamenti e può comportare l'ingresso di sostanze dannose
nella catena alimentare fino all'uomo
Barzellette
Qual è il ballo preferito di pastori tedeschi, pechinesi, bassotti, cocker e alani? Il can can !
Un carabiniere ferma un uomo che passeggia per la città
con una giraffa e gli ordina di portarla immediatamente
allo zoo. Il giorno dopo lo stesso carabiniere incontra di
nuovo il signore con la giraffa ed esclama:
“Di nuovo lei?! Ma ieri non le avevo detto di portare la giraffa allo zoo?”
“Sì, infatti ieri l'ho portata allo zoo, oggi la porto al cinema!”
Se a San Lorenzo cadono le stelle, allora a San Daniele
cadono i prosciutti?
Differenze e analogie tra “Corrispondenze” (Charles Baudelaire) e “Notte stellata” (Vincent Van Gogh)
Nella poesia “Corrispondenze” la natura e vista come luogo sacro e
misterioso che da una concezione di vita poco chiara. Però in realtà
ha un senso piuttosto logico e concreto ed ogni elemento è collegato
con gli altri. Anche i sentimenti sono collegati strettamente tra loro,
in grado quindi di esprimere le “confuse parole” in termini concreti e
sensati. Secondo Baudelaire l’universo convive in due dimensioni,
una naturale e una spirituale che attrae l’uomo verso l’infinito. Dal
punto di vista di Van Gogh, si accentuano i colori della natura fino a
farli diventare proiezioni del suo animo tormentato e quindi cerca di
superare la visione naturalistica della realtà attraverso gli aspetti
astratti che lo stesso mostra nel capolavoro. L’opera di Van Gogh rappresenta un paesaggio notturno durante il suo ricovero, attraverso le
immagini della campagna provenzale. Van Gogh, quindi, mostra uno
stile cupo e violento della notte che si rifà al suo stato d’animo tumultuoso e agitato. Un ulteriore differenza è il totale inserimento
dell’uomo nella natura quasi a sfociare nel “Panismo” da parte di
Baudelaire, contrapposto da un senso di dominio umano sulla campagna provenzale raffigurata nel quadro. Un’ultima analogia è la confusione dei sensi rappresentata da Baudelaire nella citazione di sostanze inebrianti e profumi esotici e in Van Gogh da tratti tortuosi e
confusionari che portano l’osservatore in uno stato di estasi.
V A Candela
Corrispondenze
La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che sono vivi,
una foresta di simboli che l'uomo
attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.
Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un'unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.
Profumi freschi come la pelle d'un bambino
vellutati come l'oboe e verdi come i prati,
altri d'una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine- così
l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e
dei sensi.
Charles Baudelaire
Vincent
Van Gogh
1889
Olio su tela
73cm x 92cm
Museum of
modern Art
New York