PHD analizza stato e opportunità della sharing

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29 ottobre 2014
mercoledì
TODAY
ITALIA
quotidiano
di brand
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pag. 6
agenzie
EVENTI
PHD analizza stato e opportunità della sharing economy
Seconda edizione dell’evento Evolutionary che studia il fenomeno attraverso business, tecnologia, arte e filosofia
L'economia collaborativa è al centro della seconda edizione
di PHD Evolutionary 2014, evento di formazione e 'ricarica'
della mente organizzato da PHD Italia nel contesto del fianco
del World Business Forum, in corso anche oggi a Milano, di
cui PHD e Omnicom Media Group sono quest’anno partner
ufficiali. Il tema è stato affrontato con la volontà di rompere le
convenzioni, affiancando tecnologia, business, arte (in sala le
statue del collettivo Cracking Art), filosofia e pillole di consulenza in stile 'speed dating' con startup individuate da PHD:
l'agenzia digitale Copiaincolla, Collaboriamo per servizi sull'economia collaborativa, Next Atlas per data driver inspiration,
WeCube che produce contenuti e Things, agenzia di design
che fa dialogare i mondi digitale e fisico.
OPPORTUNITA’ PER BRAND E STARTUP ITALIANE CI SONO
«In un anno l'indotto dell'economia collaborativa negli USA è
stato di 5,8 miliardi. E' difficile isolare i diversi modelli di business, tuttavia l'aspetto comune è l'attività di una community
che produce e distribuisce
il servizio; storytelling che
racconta la community;
crm come chiave del successo - ha introdotto Vittorio
Bucci,
Managing
Director di PHD Italia, esponendo paradigmi, best
Vittorio Bucci, managing
case del settore e le oppordirector di PHD Italia
tunità per i brand -. I settori
sono i più diversi, dal turismo ai trasporti con il carsharing e
Uber; dalla finanza con il crowdfunding dei vari Kickstarter e
Indiegogo all'istruzione con i mooc che eliminano le differenze
sociali, economiche e geografiche valorizzando le compe-
tenze del singolo individuo, per arrivare a piattaforme che permettono cose prima impossibili. Tipo Quirky, che ha reso accessibile la creazione di veri e propri prodotti». E l'Italia? Oggi
sono attive circa 250 startup e il fenomeno si è diffuso nelle
strade e nell'agenda politica. Il 59% degli italiani ne ha sentito
parlare ma solo il 13% ne ha fatto uso. Segno che c'è grande
spazio di crescita, contando anche sulla percezione positiva
del fenomeno. Tra le startup, la maggior parte (64%) ha sede
nel nord Italia e ha un modello di business basato sulla percentuale sul transato. Solo il 19% conta sulla pubblicità mentre
ben il 21% non ha ancora individuato un modello funzionale.
In questo panorama c'è ampio spazio per le collaborazioni con
le aziende, che fin ora hanno per la maggior parte dei casi
ignorato il fenomeno. Il 99% delle startup stringerebbe infatti
collaborazioni con i brand, o attraverso partnership (79%) o
vendendo una parte del servizio (20%). I brand dal canto loro
possono sviluppare nuovi prodotti e servizi, diventare marketplace o prestarsi da abilitatori, co-innovando o co-creando una
piattaforma. Rinnovando alle radici la catena del valore e l'architettura del progetto, in cui la moneta sono il tempo, la reputazione, la soddisfazione.
A seguire, gli interventi degli ospiti internazionali: lo scrittore
Steven B. Johnson, che ha raccontato di come le idee emergono, si diffondono e come influenzano il nostro mondo, e
Jason Silva, media artist, futurologo, filmmaker e filosofo, che
ha spiegato come le nuove tecnologie saranno in grado di potenziare la nostra mente e il nostro modo di comunicare. Tra
gli ospiti d’eccezione anche Carlo Purassanta, a.d. di Microsoft Italia, che ha raccontato di come la tecnologia possa diventare una leva strategica indispensabile per rispondere alle
esigenze di clienti e di business.
Billing in crescita per PHD che nel 2014 ha vinto dodici gare
Conti in positivo per PHD Italia, che nel 2014 si è aggiudicata
12 tra le 15-16 tra gare e consultazioni a cui ha partecipato. In
genere si è trattato di retention, sia per clienti internazionali che
locali, ma anche di nuovi incarichi che hanno permesso all'agenzia di riassorbire i minori investimenti dei clienti. «Il billing
è in crescita (a una cifra, ndr) - ha spiegato il managing director
Vittorio Bucci a margine dell'evento -. Si conferma la tendenza
della centralizzazione a livello internazionale dei budget mentre
per i clienti locale è in corso una competizione senza esclusione
di colpi. Tra i clienti acquisiti recentemente c'è Blackstone, che
gestisce in Italia un network di 4 outlet, AIA, Bauli, PSA con un
sfidante accordo triennale, Coop NordEst e Coop Adriatica».
Nella gara Bayer è stata invece riconfermata Mediacom in Italia,
mentre PHD ha vinto nella maggior parte dei paesi.
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