Biografia
Jim mie
Vaughan
from Dallas, TX
Jimmie Vaughan è molto più di uno dei migliori e rispettati chitarristi
del mondo musicale, “He is a virtual deity-a living legend” come
Guitar Player Magazine lo definisce. Dopo tutto Vaughan fornisce un
collegamento vitale tra la musica contemporanea e il suo fiero patrimonio,
oltre ad essere considerato, da molto tempo, un avatar del retro.
Sin dal suo primo album da solista, nel 1994, ha stabilito lo standard per
una moderna e qualitativa musica tradizionale. Attraverso la sua carriera si
è guadagnato il rispetto e l’ammirazione da parte dei suo leggendari eroi e
delle superstars apparse lungo le successive generazioni.
La sua etica musicale e il suo stile personale hanno avuto un impatto sulla
cultura contemporanea, dalla guida della corrente blues revival con i The
Fabulous Thunderbirds al suo da sempre, innato fascino vintage nel
apparire e vestirsi (che ora è possibile vedere tra le pagine delle riviste di moda
contemporanea), al diventare un designer di auto classiche; ma per Jimmie
nulla di questo è parte di una crociata o di un preciso progetto, è solamente
il suo innato modo di vivere e inseguire gli interessi che lo attraggono sin da
giovane età.
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Vaughan
Con il suo terzo lavoro, nonché il debutto con Artemis Records, Do You
Get The Blues?, ha forgiato la sua più interessante e attraente espressione
musicale, creando un ricco e variegato master rhythm and blues del 21°
secolo.
Già dalle prime note di “Dirty Girl” è chiaro che Vaughan ha realizzato un
classico contemporaneo; correndo attraverso le melodie della sua chitarra,
le percussioni di George Rains, e il limpido suono dell’ Hammond B-3 di Bill
Willis (la cui lunga carriera include lavori nell’influente R&B e blues della
King Records oltre ad aver lavorato come supporto per Freddie King e Lavern
Baker), la canzone si riferisce a volumi senza una singola parola e pone un
tono musicale distintivo ed emozionale che continua per tutto il disco.
L’album viaggia attraverso una galassia virtuale di stati d’animo ed espressioni
musicali lungo ben 11 vibranti sezioni.
I riflettori si accendono sull’acoustic slide di Jimmie in un brano tributo al suo
amico e mentore Muddy Waters, e sull’armonica della leggenda del blues
James Cotton in “The Deep End,” seguono il vintage R&B e il jazz di “Don’t
Let The Sun Set,” il seduttivo “Slow Dance,” il sincopatico soul di “Let Me In,” e
il classico blues shuffle texano “Robbin’ Me Blind” mentre, con “Without You”,
scritto in collaborazione con il figlio Tyrone Vaughan che suona la chitarra con
lui nel brano, ci offre una particolare visione delle sue continue capacità. La
potente combinazione della vocalità di Lou Ann Barton (membro fondatore
dei The Fabulous Thunderbirds) e Jimmie risplende nel passionale “Out Of
The Shadows” e nell’intenso “Power of Love”; mentre l’unione di Tommy
Shannon, sezione ritmica dei Double Trouble, e Chris Layton la possiamo
ascoltare nel classico “In The Middle of the Night.”
Do You Get The Blues? è una tour de force che si delinea dalla vasta riserva
di musica tradizionale di Jimmie Vaughan alla creazione di un classico
moderno.
“Volevo creare un album ricco di blues e sentimento,” dice Vaughan “volevo
combinare il mio blues e i sentimenti d’amore in un unico album. L’album
contiene un distintivo stile gospel ma anche blues e R&B. Non l’ho fatto
intenzionalmente, non l’ho programmato né ho cercato di decifrare cosa
effettivamente fosse, ho solo cercato di creare quello che sentivo...”
Le abilità musicali e il senso stilistico di Vaughan sono evidenti fin dalla
giovane età. Nato ad Oak Cliff, appena sotto Dallas, TX, viene cresciuto con i
classici Top 40 delle stazioni radiofoniche di Dallas e dintorni, il vintage blues,
il rock’n’roll, il profondo rhythm and blues e il jazz. “Non ho mai ascoltato
dell’altro e non ho mai voluto farlo. Questo era il genere di musica che
amavo”.
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Quando, all’età di 13 anni, viene costretto a casa per un danno subito durante una partita di
Football, un amico di famiglia gli regala una chitarra per occupare il tempo libero e, sin dal primo
momento in cui le dita di Jimmie ne vengono a contatto, è chiaro che il ragazzo ha un naturale
talento, inizia quindi a prendere lezioni dal fratello Stevie che citerà Jimmie come la più grande
ispirazione ed influenza della sua carriera.
Solo due anni dopo forma la sua prima band, The Swinging Pendulums, e inizia presto a suonare
costantemente nei clubs di Dallas; si unisce poi al gruppo The Chessman, che diventerà la più
grande attrazione musicale dell’area e aprirà anche concerti a Dallas per Jimi Hendrix.
Ma, dopo aver ascoltato dal vivo Muddy Waters e Freddie King, Jimmie comincia a ricercare
in profondità nel blues, fondendo le sue influenze in uno stile pulito, attento ed estremamente
articolato, concentrandosi sugli accenti ritmici e la guida, basandosi sulla propria potenza ed
approccio.
Nel 1969 contribuisce alla fondazione del gruppo Texas Storm, il quale, con il tempo, si guadagna
un sacco di fans nella comunità chicana e nella capitale del east side, aiutando così anche il
fratello Stevie che, all’inizio della carriera, si unisce al gruppo come bassista.
Determinato a creare un ideale veicolo per la musica blues, che sia allo stesso
tempo moderno all’impatto e fedele alla tradizione, Vaughan con Kim Wilson fonda,
durante la metà degli anni ’70, i The Fabulous Thunderbirds.
Quando nell’agosto del 1975, in Austin, apre il diventato ormai storico, Antone’s nightclub, i
Thunderbirds diventano una band fissa del locale, dividendo lo stage con grandi artisti blues
come Waters, Buddy Guy, B.B. King, Albert King e molti altri, tutti consapevoli del fatto che
Vaughan voglia mantenere la loro musica viva per le future generazioni.
Come Jimmie ricorda “...mentre ci stavamo esibendo all’Antone’s nightclub in apertura a Muddy,
pensai, okay, voglio fare qualcosa dal Muddy Waters-style e vedere la sua reazione, e la sera
dopo feci lo stesso, lui venne da me e mi disse - Quando me ne andrò voglio che tu faccia questo
e mostri a tutti quello che sono stato. Voglio che tu lo faccia per me -...”
Con i The Fabulous Thuderbirds realizza ben 8 album: Girls Go Wild per l’etichetta Tacoma/
Chrysalis; What’s The Word, Butt Rockin’ e T-Bird Rhythm per Chrysalis; e Tuff Enuff, Hot
Number, Powerful Stuff e Wrap It Up per la Epic.
Sulla base di hits come “Tuff Enuff,” due Grammy Award nominations e incessanti anni di tour
mondiali, i The Fabulous riportano il blues nelle classifiche pop e nel contemporaneo
lessico musicale, diffondendo un blues revival che continua indisturbato ancora oggi.
Prima di lasciare il gruppo nel 1990, Jimmie si unisce al fratello Stevie per realizzare Family
Style, un album che riflette le loro profonde radici musicali maturando una moderna raffinatezza
artistica.
Purtroppo nell’agosto dello stesso anno, giusto qualche settimana prima dell’uscita del cd,
Stevie Ray Vaughan muore in un incidente in elicottero, la tragedia tocca profondamente Jimmie
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Vaughan
tanto che decide di lasciar perdere qualsiasi tour e produzione, nonostante il
successo di Family Style rafforzi ulteriormente la sua reputazione come un
distintivo stilista musicale.
Alla fine di questo periodo l’amico Eric Clapton lo invita ad aprire ben 16
concerti al London’s Royal Albert Hall grazie ai quali, dopo la calda reazione
del pubblico, nel 1993, inizia a lavorare al suo primo album da solista, Strange
Pleasure.
Prodotto da Nile Rodgers (che aveva già lavorato con Vaughan in Family
Style), e composto da ben 11 canzoni scritte da Jimmie e dedicate al fratello
Stevie e ad Albert Collins recentemente scomparso, debutta al numero uno
delle Billboard Heatseeker Chart, viene nominato ad un Grammy come
Best Blues Album e colleziona talmente tanti riscontri positivi dalla critica che
Vaughan decide di intraprendere un tour come solista e bandleader.
Il seguente album, Out There del 1998, consolida la figura di Jimmie come
solista e gli regala un Grammy nomination come Best Rock Instrumental
Performance (per la canzone “Ironic Twist”). Come il The Boston Phoenix
sottolinea in una recensione, l’album è definito “il suo miglior lavoro, portando
l’esuberanza delle sue ricche tonalità ai famigliari finimenti di un ondeggiante
blues e ritmi shuffle, soul grooves e arrangiamenti vocali, tocca la celestiale
ricchezza dei giorni di gloria del doo-wop.”
Così Jimmie Vaughan emerge come un artista “in proprio”, la sua reputazione
come musicista diventa sempre più evidente grazie anche all’ammirazione
espressa da parte delle leggende del blues B.B. King e Buddy Guy, di
superstars come i chitarristi Eric Clapton e Billy Gibbons dei Z.Z. Top, e
talenti come Jonny Lang e Kenny Wayne Shepherd.
Clapton ricorda “La prima volta che sentii Jimmie rimasi impressionato dalla
grande potenza del suo suono. Il suo stile è unico e, se ho imparato qualcosa
da lui, è di mantenere le cose semplici.”
Allo stesso modo Buddy Guy esclama. “è imbattibile quando suona blues, lo
suona proprio come dovrebbere essere fatto.” Anche Stevie Ray Vaughan,
quando qualcuno vuole confrontare il suo sound con quello del fratello,
ammette che non c’è competizione, “Io suono probabilmente l’80% di quello
che potrei fare, Jimmie ne suona solo 1%, lui può suonare ogni cosa.”
Jimmie Vaughan è molto modesto nel valutare la natura delle sue abilità,
anche se è molto chiara la sua affermazione: “Nei brani cerco di parlare ed
inviare un messaggio. Le persone che amano la mia musica e la musica che
io amo non sono solo un mucchio di cose messe insieme, se suoni delle cose
che non sono connesse tra di loro, è come gettare un sacco di parole in una
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ciotola, non ha nessun senso. Quando ascolto il grande sassofonista Gene Ammons sento che
mi sta raccontando una storia, questo è quello che vorrei fare anche io un giorno, è il mio scopo.
Questo è quello che mi fa venire i bridivi quando ascolto della musica il cui fraseggio esce e parla
all’ascoltatore. Questa è la mia conclusione dopo 37 anni di carriera.”
Lo stile di Jimmie come musicista, scrittore e leader può essere pensato come
un’amalgamazione di tante influenze. Noto per il suo approccio apparentemente
semplice ma complesso, il suo stile pulito e ordinato utilizza il tutto per trasportare
le emozioni e il messaggio all’interno della musica. Utilizza le crude emozioni, la
semplicità e un eleganza, allo stesso tempo potente e accessibile, per comunicare
esattamente ciò che sente dentro.
Il suo è un approccio con il quale si è guadagnato il rispetto di molte delle più grandi figure della
musica contemporanea, nonché comparizioni in alcuni album come Riding With The King di
B.B. King ed Eric Clapton, Under The Red Sky di Bob Dylan, Milk Cow Blues di Willie
Nelson, Havana Moon di Carlos Santana e Inside Job di Don Henley.
Con lo stesso spirito con cui ridona vita ai classici blues e soul, che sono parte essenziale della
sua musica, Jimmie è anche uno dei più ricercati designers di classiche auto.
“Le auto sono il mio hobby da quando sono abbastanza grande per camminare, sin da adolescente
ho costruito un sacco di modelli, più che un mezzo di trasporto sono un oggetto d’arte...”
Il suo primo modello restaurato è una Chevy Fleetline del 1951 diventato poi, con il passare
degli anni, un pezzo ben noto per le strade di Austin, la sua collezione si espande poi con una
Buick Riviera del 1963 e una Cadillac Coupe DeVille del 1961 che si guadagna il primo posto al
Sacramento Autorama del 1999 e il secondo posto al 50th Annual Grand National Roadster
show, tuttora in esposizione al Peterson Car Museum di Los Angeles. Accreditato dall’amico
Eric Clapton, che lo ha incitato ed ispirato, ha iniziare anche a collezionare e restaurare i classici
roadsters.
Con tutto il successo archiviato negli anni e l’ammirazione che si è guadagnato Jimmie Vaughan
rimane sempre modesto quando parla della sua vita e del suo lavoro “Sto solo cercando di
divertirmi come chiunque altro. Suono da quando ho 13 anni, tutti i giorni senza mai fermarmi.
Non riesco ad immaginare di poter esistere senza.”
sito ufficiale: www.jimmievaughan.com
Line-up
Jimmie VAUGHAN - Guitar and Vocals
Bill WILLIS - Hammond B-3, Organ, Bass
Billy PITMAN - Rhythm Guitar
George RAINS - Drums
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Discografia
FAMILY STYLE (1990)
Epic / Sony
STRANGE PLEASURE (1994)
Epic / Sony
OUT THERE (1998)
Epic / Sony
DO YOU GET THE BLUES? (2001)
Artemis Records
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The Fabulous Thunderbirds
GIRLS GO WILD (1979)
Tacoma/Crysalis Records
WHATS THE WORLD (1980)
Crysalis Records
BUTT ROCKIN (1981)
Crysalis Records
T-BIRD RHYTHM (1982)
Crysalis Records
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Vaughan
TUFF ENUFF (1986)
Epic/Sony
HOT NUMBER (1987)
Epic/Sony
POWERFUL STUFF (1989)
Epic/Sony
HOT STUFF GREATEST HITS (1992)
Epic/Sony
WRAP IT UP (1993)
Epic/Sony
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Other Recordings
OLD ENOUGH (1982)
Lou Ann Barton
STOMPING GROUNDS (1985)
Bill Carter
BLUES CRUISE (1986)
Denny Freeman
OUT OF THE BLUE (1987)
Denny Freeman
Jim mie
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READ MY LIPS (1989)
Lou Ann Barton
A TRIBUTE TO STEVIE RAY VAUGHAN (1996)
B.B. King / Eric Clapton / Robert Cray / Buddy Guy
Dr. John / Art Neville / Bonnie Raitt / Jimmie Vaughan
BIRD NEST ON THE GROUND (1997)
Doyle Bramhall
HAVANA MOON
Carlos Santana
UNDER THE RED SKY
Bob Dylan
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MILK COW BLUES (2000)
Willie Nelson
INSIDE JOB (2000)
Don Henley
RIDING WITH THE KING (2000)
B.B. King & Eric Clapton
BEEN A LONG TIME (2001)
Double Trouble
BEYOND TIME (2003)
Ray Benson