LEZIONE 2.1
IL SISTEMA ECONOMICO
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA- Proff. Campisi, Costa, Mancuso, De Nicola
1
L macroeconomia
La
i
È quella branca della scienza economica che
studia
di il funzionamento
f i
d l sistema
del
i
economico
i
da una prospettiva aggregata sulla base di
f i i comportamentali
funzioni
t
t li di un numero ristretto
i t tt
di settori macroeconomici, desunte a partire
dall’osservazione di alcune regolarità empiriche
del mondo reale.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
2
L macroeconomia
La
i
studia il comportamento del sistema
economico nel suo complesso e quindi i
periodi di espansione e recessione, la
produzione totale di beni e servizi,
servizi la crescita
del prodotto, i tassi d’inflazione e di
disoccupazione la bilancia dei pagamenti e i
disoccupazione,
tassi di cambio.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
3
La teoria macroeconomica
y
tratta quindi le relazioni fra grandezze aggregate fondamentali quali il
PIL, investimenti, consumo, risparmio, reddito.
y
Fondamentali contributi alla teoria economica vennero dati dagli scritti
di Keynes. La sua opera principale è The general theory of employment,
interest and money,
y, 1936,, un volume che ha un notevole impatto
p
sulla
scienza economica, e costituisce il primo nucleo della moderna
macroeconomia.
y
Nel 1937 sir John Richard Hicks formalizzò il sistema keynesiano
elaborando uno schema ((IS-LM)che
)
considera congiuntamente
g
gli
g
aspetti reali e monetari.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
4
Il sistema economico
è costituito dall
dall'insieme
insieme dei settori istituzionali
che, nello svolgimento di un complesso di
ffunzioni economiche,, interagiscono
g
nei mercati o
in altri ambiti scambiando o trasferendo merci e
servizi.
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5
Elementi costitutivi del sistema economico (1/2):
Funzioni economiche:
9
Produzione di beni
9
Distribuzione del ricavo della vendita di beni
9
Ridistribuzione dei redditi
9 Utilizzazione dei redditi
9
Accumulazione delle risorse
Settori istituzionali:
9
Famiglie
9
Imprese
9
Intermediari finanziari
9
Settore pubblico: Amministrazioni Pubbliche & Banca Centrale
9
Settore estero (resto del modo)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
6
Elementi costitutivi del sistema economico(2/2):
( )
Merci:
9
beni
9
lavoro
9
moneta nazionale
9
Titoli
9
valuta (moneta estera)
Mercati:
9
b i
beni
9
lavoro
9
moneta (nazionale)
9
Titoli
9
valuta o moneta estera (mercato dei cambi)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
7
Beni e Servizi
Sono il risultato dell
dell'attività
attività produttiva e svolgono
due ruoli:
9 soddisfano i bisogni essenziali privati e collettivi
• Beni e servizi finali: soddisfano i bisogni essenziali,
individuali e collettivi degli agenti economici attraverso il
consumo
9 fattore di produzione per produrre altri beni
• Beni intermedi: beni utilizzati per produrre altri beni il
cui utilizzo si esaurisce nel periodo considerato;
• Beni capitali: beni utilizzati per la produzione di altri
beni il cui utilizzo si estende per diversi periodi.
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8
Lavoro
9 Il
lavoro è una merce di proprietà delle famiglie che
viene offerta alle imprese
9 Le
famiglie ricevono in cambio le risorse finanziarie
pper soddisfare i propri
p p consumi
9 Le
imprese vengono in possesso di fattore di
produzione indispensabile per la produzione di altri
beni
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
9
Moneta
La moneta è una merce che svolge tre ruoli:
9 mezzo di scambio: è utilizzabile prontamente come mezzo
di pagamento
pagamento, agevola gli scambi delle merci in
un'economia di mercato
metro con cui gli agenti
9 unità di conto: rappresenta il “metro”
economici fissano i prezzi di tutte le merci scambiate
nell'economia
9 riserva di valore o tesaurizzazione:viene accumulata sotto
forma di ricchezza consentendo all'agente economico di
trasferire potere d'acquisto dal periodo corrente ai periodi
futuri.
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10
IL MERCATO FINANZIARIO
¾
Azioni
¾ Obbligazioni
ECONOMIA APPLICATA INGENERIA
11
C t t
Contante
Opportunità
pp
di
investimento
(attività reali)
Impresa
Investe
Azionisti
Alternativa:
d
distribuire
dividendi agli
azionisti
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
Opportunità
pp
di
investimento
(attività finanziarie)
Investono
12
OBBLIGAZIONI
SONO TITOLI AD INTERESSE FISSO,
FISSO
EMESSI DA SOCIETÀ PER AZIONI IN
CORRISPETTIVO DI PRESTITI A LUNGO
TERMINE.
GLI INTERESSI DEVONO ESSERE
CORRISPOSTI A PRESCINDERE DAL
FATTO CHE LA SOCIETÀ REALIZZI O
MENO PROFITTO.
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13
AZIONI
QUOTE DEL CAPITALE NOMINALE
DI UNA SOCIETÀ CHE DÀ DIRITTO
AL PROPRIETARIO A UNA PARTE
DEI PROFITTI DISTRIBUITI E DEL
VALORE RESIDUO IN CASO DI
LIQUIDAZIONE.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
14
Il mercato dei titoli
ha tre ruoli:
9
finanziamento per i settori con un risparmio negativo i.e., settori i
cuii uscite
i eccedono
d
lle entrate e.g., le
l imprese
i
e le
l Amministrazioni
A
i i
i i
Pubbliche
9
riserva di valore per i settori con un risparmio positivo
consentendo di accumulare ricchezza e,, qquindi,, di trasferire ppotere
d'acquisto nel tempo
9
mezzo di scambio: possono essere usati indirettamente come mezzo
di pagamento (dopo essere stati venduti)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
15
Valuta
La valuta o moneta o divisa estera gode delle
stesse proprietà
i à della
d ll moneta nazionale
i l e svolge
l la
l
funzione di mezzo di pagamento delle transazioni
economiche
i h tra
t gli
li agenti
ti economici
i i residenti
id ti nell
paese nazionale e i residenti del settore estero.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
16
GLI AGENTI
(CHI FA COSA CHE COSA RICEVE IN CAMBIO, COME LI INDICHIAMO)
y
FAMIGLIE
IMPRESE
INTERMEDIATORI FINANZIARI
IL SETTORE PUBBLICO
LA BANCA CENTRALE
y
L’ESTERO
y
y
y
y
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17
Famiglie Stato e Imprese
Famiglie,
9Tasse
9Lavoro
9Capitali
p
9Contributi sociali
Famiglie
9Servizi
Servizi pubblici Stipendi
9Interessi
9Prestazioni sociali
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
9Sussidi
9Trasferimenti
9Servizi pubblici
Stato
Imprese
9Tasse
9Beni e servizi
9Contributi sociali
18
Le famiglie
essenziale: consumo di beni,
beni C
9 Offrono lavoro NS ricevendo in cambio reddito da
l
lavoro,
Y
9 Determinano la composizione del reddito tra
consumo, C, e risparmio, S
9 Determinano la composizione
di S tra le
p
diverse attività finanziarie a disposizione i.e.,
9 moneta,
moneta M,
M e titoli,
titoli BD (domanda di titoli famiglie)
9 Funzione
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
19
Le imprese
p
essenziale: produzione di beni e cioè
determinazione della quantità di beni da offrire sul
mercato Y
mercato,
9 Domandano lavoro ND (distribuendo in cambio
redditi da lavoro) e determinano la quantità di
beni correnti necessari a produrre beni nei
periodi successivi (investimento), I
9 Offrono titoli per finanziare la spesa per
investimento B (offerta titoli impresa)
9 Funzione
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
20
Intermediari finanziari
9 Funzione
essenziale: intermediazione finanziaria tra
settori in avanzo finanziario (e.g., famiglie) e settori in
g , imprese,
p
, settore ppubblico))
disavanzo finanziario ((e.g.,
9 Offrono depositi bancari
9 Offrono crediti alle imprese
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
21
Settore Pubblico
Il settore pubblico è costituito da due sottosettori:
9 Amministrazioni
9 Banca
pubbliche
Centrale
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
22
Amministrazioni Pubbliche (AP)
Funzioni essenziali:
9 produzione di servizi non di mercato (educazione,
sanità, difesa, sicurezza,…) i.e., spesa pubblica, G
9 ridistribuzione
d
b
ddi risorse: trasferimenti,
f
TR
Il finanziamento di G e TR avviene attraverso il
sistema di prelievo fiscale, T, imposte alle famiglie e
alle imprese e l’emissione di titoli pubblici,
pubblici BS (offerta
titoli AP)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
23
Banca Centrale (BC)
Funzioni essenziali:
ƒ Principale: immissione (creazione) e drenaggio
(distruzione) di moneta, M
ƒ Secondarie:
9vigilanza
vigilanza degli intermediari finanziari;
9Controllo altri aggregati finanziari;
9regolamentazione il mercato dei cambi
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
24
Settore estero (resto del mondo)
9 Settore
che aggrega indistintamente tutti i settori non
residenti
9 Si distinguono tre tipi di transazioni tra residenti e non
residenti:
9 Acquisto beni esteri da parte di residenti
(importazioni), Z, vendita di beni nazionali ai non
(esportazioni) Q
residenti (esportazioni),
9 Compravendita di attività finanziarie
9 Compravendita
C
dit di valuta
l t estera
t (attività
( tti ità attraverso
tt
la
l
quale avvengono le transazioni economiche tra
residenti e non residenti)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
25
Le economie aperte
p
PAESE
ESTERO
Importazioni
p
Esportazioni
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
26
Le identità contabili
un’identità
per
definizione
un
identità
è
un’uguaglianza
valida
in
modo
incondizionato
e cioè
a
i
di i t
i è verificata
ifi t
prescindere dal valore assunto dalle
variabili che compaiono in essa e quindi è
verificata.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
27
La produzione: il PIL
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è il valore di
mercato di tutti i beni e servizi finali prodotti in un
Paese in un dato pperiodo di tempo
p e che ppossono
essere impiegati dalle famiglie e dagli altri settori per
soddisfare i bisogni
g individuali e collettivi.
Qualche precisazione:
y i beni e i servizi che entrano nel PIL sono valutati ai prezzi di
mercato;;
y
non si considerano i beni pprodotti e consumati all’interno
delle famiglie;
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
28
La produzione: il PIL
y
beni finali: ad esempio
p la farina viene considerata se venduta
come farina; non viene conteggiata la farina venduta al
panettiere per fare il pane.
y
prodotti: si considerano i beni e i servizi prodotti e non le
transazioni avvenute; ad es. si calcolano le auto “nuove
vendute”, ma non quelle usate;
y
Paese: il PIL misura ciò che viene prodotto in Italia, non
ciò che viene prodotto dagli italiani
italiani. Il PIL include ciò che è
prodotto da soggetti esteri in Italia ed esclude ciò che è
prodotto da soggetti italiani all
all’estero.
estero.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
29
La produzione: il PIL
Il PIL può essere calcolato mediante tre metodologie
contabili :
11. Metodo della spesa
2. Metodo del valore aggiunto
3 Metodo
3.
M t d ddell reddito
ddit
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
30
Misurazione del PIL
- 1 metodo della spesa –
La produzione viene interamente acquistata
volontariamente o involontariamente dai settori
economici.
economici
9
Consumi delle famiglie, C,
9
Investimenti delle imprese: II=IP+
IP Δscorte
ƒ Investimenti desiderati o programmati, IP
ƒ Investimento involontario (variazione delle scorte di magazzino i.e.,
beni rimasti invenduti o prelevati per far fronte alla maggiore
richiesta), Δscorte
9
9
Spesa pubblica delle A.P.,
A P G,
G
Esportazioni nette (verso settore estero), NX : Esportazioni, Q, –
Importazioni, Z , cioè NX = Q - Z
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
31
Misurazione del PIL
- metodo della spesa -
Quindi il PIL è uguale alla somma della spesa
sostenuta dai diversi settori economici
PIL ≡ C + I + G + (Q − Z)
Spesa programmata &
variazione involontaria delle
scorte
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
32
Misurazione del PIL
- 2 metodo valore aggiunto Il valore aggiunto è il valore creato da una singola
impresa o branca dell
dell’economia
economia nella produzione e
nello svolgimento dell’attività produttiva
Valore Aggiunto
gg
= Produzione Totale ((PT)) (VA)
(beni finali e intermedi)
Beni intermedi
Il PIL è uguale alla somma del valore aggiunto
del sistema economico
PIL ≡ Σ valore aggiunto
gg
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
33
Misurazione del PIL
- 3 metodo del reddito –
ll’utile
utile della vendita della produzione viene distribuito
completamente ai fattori che hanno partecipato all’attività
produttiva sotto forma di reddito
9 Redditi da lavoro (alle famiglie)
9 Redditi da capitale (prestatori di risorse finanziarie)
9 Redditi da impresa (imprenditori)
Il PIL è uguale alla somma di tutti i redditi del
sistema
economico
i
i
PIL ≡ Σ redditi
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
34
Esercizio 1
Si consideri un sistema economico che produce
esclusivamente cioccolata. Il sistema economico
è costituito da tre imprese: una agricola, una di
trasformazione e una di produzione del bene
finale. Un anno, l’impresa
p
agricola
g
produce
p
60 $
di semi e ne trattiene 5$ come semente per
l’anno successivo. I’azienda di trasformazione
acquista 55$ di semi e li trasforma in 80 $ di
cacao; l’impresa
l impresa di produzione compra 80$ di
cacao e produce cioccolato per 145$.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
35
Si calcoli:
Il PIL del sistema economico con il
metodo della spesa
2. Il valore di tutti i beni scambiati sul
mercato
3. Il valore aggiunto
di ciascuna impresa
e il
gg
p
valore aggiunto del sistema economico e il
PIL con il metodo del valore aggiunto
4. Il PIL con il metodo del reddito
1.
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
36
soluzione
1)
Il PIL è costituito dal valore dei beni e
dei servizi finali prodotti in un sistema
economico
i in
i un dato
d
periodo
i d di tempo.
Le uniche transazioni che riguardano
beni destinati all’utenza finale sono
quelle relative alla produzione finale di
cioccolato.
PIL metodo
t d spesa =145$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
37
2) Dobbiamo considerare le transazioni
avvenute sul mercato.
mercato
Vendita dei semi al mulino = 55$
Vendita del cacao al produttore = 80$
Vendita del cioccolato ai consumatori = 145$
Valore totale=55+80+145=280$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
38
3) Il valore aggiunto delle tre imprese è:
VA prima impresa = 55$
VA seconda impresa = 80-55= 25$
VA terza impresa = 145 - 80= 65$
VA del sistema economico = 55+ 25+ 65 =
145$
PIL sistema del VA = 145$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
39
4) LL’utile
utile delle vendite coincide con il valore
aggiunto e viene distribuito in forma di
reddito:
ddi
prima impresa
p
= 55$
$
reddito p
reddito seconda impresa = 80-55= 25$
reddito
ddi terza impresa
i
= 145 - 80=
80 65$
PIL sistema del reddito = 55+25+65 =145$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
40
Misurazione del PIL: riepilogo
Abbiamo estimato tre identità contabili:
9 PIL ≡ SPESA
9 PIL ≡ REDDITO
9 PIL ≡ VALORE AGGIUNTO
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
41
Prodotto interno lordo
lordo, PIL reale
Il PIL reale in un dato periodo t è pari al valore
della somma di tutti i beni finali (n) prodotti dalle
imprese calcolati ai prezzi di un dato anno base
(anno t=0). Il PIL reale è misurato quindi in moneta
costante (riferita all
all’anno
anno zero).
PILreale
l ,t =
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
n
∑ qi ,t ⋅ pi ,00
i =1
42
Prodotto interno lordo
lordo, PIL nominale
Il PIL nominale in un dato periodo t è pari al valore
della somma di tutti i beni finali (n) prodotti dalle
imprese calcolati ai prezzi correnti (anno t).
t) Il PIL
nominale è misurato quindi in moneta corrente
(riferita all
all’anno
anno t).
PILnominale,
i l t =
n
∑ qi ,t ⋅ pi ,t
i =1
Ill PIL reale,
l all contrario
i di quello
ll nominale,
i l
può essere confrontato fra anni diversi (moneta
costante).
)
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
43
Esercizio 2
9 Si
consideri un sistema economico che
produce solo tre beni: pane,
pane biciclette e
motorini. Prezzi e quantità prodotti nel
2008 e 2009 sono:
Prezzi
2008
2009
Pane
100
105
biciclette
1020
970
motorini
10500
10800
Pane
1000
990
biciclette
100
106
motorini
30
31
Quantità
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
44
Considerando il 2008 come anno base si
calcoli:
9Il PIL reale e nominale del 2008
9Il PIL reale e nominale del 2009
9La variazione percentuale del PIL nominale e
reale tra il 2008 e il 2009
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
45
Soluzione
Essendo il 2008 l’anno base, nel 2008 il PIL
nominale e il PIL reale coincidono:
Prezzi
2008
2009
pane
100
105
biciclette
1020
970
motorini
10500
10800
pane
1000
990
biciclette
100
106
motorini
30
31
Quantità
3
PILreale,2008 = PILnominale,2008 = ∑ qi ,2008 ⋅ pi ,2008 =
i =1
= 1.000
1 000 ⋅ 100 + 100 ⋅ 1.020
1 020 + 30 ⋅ 10.500
10 500 = 517.000$
517 000$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
46
Nel 2009 invece non coincidono:
Prezzi
2008
2009
pane
100
105
biciclette
1020
970
motorini
10500
10800
pane
1000
990
biciclette
100
106
motorini
30
31
Quantità
PILreale,2009
l 2009 =
3
∑ qi ,2009
2009 ⋅ pi ,2008
2008 =
i =1
= 990 ⋅ 100 + 106 ⋅ 1.020 + 31 ⋅ 10.500 = 532.620$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
47
Prezzi
2008
2009
pane
100
105
biciclette
1020
970
motorini
10500
10800
pane
1000
990
biciclette
100
106
motorini
30
31
Quantità
PILnominale,2009 =
3
∑ qi ,2009 ⋅ pi ,2009 =
i =1
= 990 ⋅ 105 + 106 ⋅ 970 + 31 ⋅ 10.800 = 541.570$
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
48
PIL
2008
2009
Nominale
517.000
541.570
Reale
517.000
532.620
ΔPILnominale =
PILnom,2009 − PILnom,2008
PILnom,2008
=
541.570-517.000
=
= 4,75%
4 75%
517.000
ΔPILreale =
PILreale,2009 − PILreale,2008
PILreale,2008
reale 2008
=
532.620-517.000
=
= 3, 02%
517 000
517.000
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
49
Livello generale dei prezzi
Misurare il PIL in termini nominali vuol dire
misurarlo nel suo valore espresso in moneta attuale,
attuale
esprimerlo in termini reali vuol dire depurarlo delle
variazioni dei prezzi dei beni prodotti.
Dividendo il PIL nominale per il PIL reale si ottiene
un indice chiamato “deflatore del PIL” (DPLI) che
esprime la variazione dei prezzi.
prezzi
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
50
Il deflatore del PIL
Deflatore del PIL, (DPIL), è dato dal rapporto tra
PIL nominale e il PIL reale, ovvero è il rapporto tra il
valore dei beni prodotti al tempo t calcolati a prezzi
correnti e il valore dei beni prodotti al tempo t
calcolati a prezzi costanti (anno base t=0).
n
P = DPILt =
PILnominale,t
PILreale,
l t
⋅ 100 =
∑ qi ,t ⋅ pi ,t
i =1
n
⋅ 100
∑ qi ,t ⋅ pi ,0
i =1
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
51
Esercizio 3
9 Calcolare
il deflatore del PIL nel 2009:
PIL
2008
2009
Nominale
517.000
541.570
Reale
517.000
532.620
DPIL2009 =
PILnominale,2009
PILreale,2009
reale 2009
541.570
⋅ 100 =
= 101, 68
532.620
Ovviamente nell’anno base PIL (2008):
DPIL2008 =
PILnominale,2008
PILreale,2008
l
ECONOMIA APPLICATA INGEGNERIA
⋅ 100 = 100
52