Le Bolle di Magadino: un fiore all`occhiello del

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Le Bolle di Magadino:
un fiore all’occhiello
del Canton Ticino
Da più di duecento anni il fiume Ticino si getta nel Lago
Maggiore nei pressi di Magadino, formando una zona umida di estremo interesse naturalistico, notevolmente diversificata (le Bolle meridionali) che assieme alla foce del torrente Verzasca e, poco più a settentrione, con la foce del
Maggia, costituiscono uno degli ambienti palustri e golenali più suggestivi e ancora relativamente intatti di tutto
il Canton Ticino, anche se le bonifiche del Piano retrostante e la messa a coltura dei terreni bonificati hanno profondamente modificato la struttura originaria (Bolle settentrionali). Inoltre la costruzione della diga sulla Verzasca
ha contribuito a ridurre l’apporto di materiali delle piene
come è avvenuto anche per il delta del Ticino.
Rifugio di specie vegetali e animali che sono ormai divenute rare o si sono estinte nel resto della Confederazione, dal
1974 le Bolle sono protette e, incluse (dal 1982) nelle aree
di valore internazionale della Convenzione di Ramsar
(1971), hanno superato i confini cantonali e quelli della
Confederazione divenendo un patrimonio europeo. La gestione e la sorveglianza delle Bolle di Magadino (e della
riserva della Maggia) sono affidate a una Fondazione di
cui fanno parte lo Stato del Canton Ticino, la Confederazione, la Lega Svizzera per la Protezione della Natura e
il WWF. Gli uffici della Fondazione sono attualmente nel
palazzo comunale di Magadino.
È importante segnalare che la gestione e la salvaguardia
delle zone protette, e in particolare degli ambienti palustri, sono garantite in tutta la Confederazione da leggi,
ordinanze e decreti efficienti e aggiornati. La zona protetta delle Bolle di Magadino è un fulgido esempio di come
venga oggi intesa la protezione ambientale in uno Stato
moderno. La flora e la fauna delle Bolle presentano peculiarità di estremo valore naturalistico comprendendo, tra
l’altro, specie endemiche e altre che nel resto della Confederazione sono particolarmente rare o estinte. La componente faunistica di maggior spicco è certamente quella ornitologica, con oltre 250 specie di uccelli censite sino ad
oggi. E infatti tutta la zona del piano e delle Bolle è conosciuta soprattutto quale importante via di migrazione per
gli uccelli.
Tuttavia anche il resto dei vertebrati è importante: circa
l’80% delle specie di mammiferi presenti nel Ticino sono
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presenti in zona, oltre a due terzi dei rettili e degli anfibi.
La grande importanza ornitologica delle Bolle è anche testimoniata dalla istituzione di una stazione di inanellamento dei migratori (circa 20.000 individui di oltre 80
specie inanellati dal 1981 al 1988).
Dal 1994 lo studio dei migratori e il loro inanellamento viene svolto nell’ambito del progetto «European-African Songbird Migration» in cui le Bolle sono una delle 40 stazioni
permanenti in attività tra la Finlandia e l’Africa Equatoriale. Inoltre il monitoraggio dell’avifauna nidificante nelle
Bolle (dal 1992) permetterà di valutare l’evoluzione delle
comunità di uccelli in relazione alle dinamiche ambientali, per consentire la verifica e la pianificazione degli interventi gestionali.
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1.
Veduta aerea dello sbocco
del fiume Ticino
nel Lago Maggiore.
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2/3. Piano di Magadino: situazione
prima della correzione
del fiume Ticino (1850) e dopo.
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Un abbondante ospite
su tutto il lago Maggiore:
il Gabbiano comune
(Larus ridibundus).
5.
Il Martin pescatore
(Alcedo atthis).
6.
La Cannaiola
(Acrocephalus scirpaceus)
un migratore transahariano
che giunge in primavera
a nidificare nei canneti
di Magadino.
7.
Il Porciglione
(Rallus aquaticus) sempre
più raro in Europa, ma ancora
frequente a Magadino.
8.
La Capinera
(Sylvia atricapilla) allieta
col suo canto tutta la zona
boschiva delle Bolle.
9.
Una coppia di Mestoloni
(Anas clypaeata): il maschio
è l’anitra di superficie
più vistosa, in abito nuziale.
10. Heodes virgaureae, farfallina
diurna dalle ali color rame.
Aree riproduttive
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Quartieri invernali
Areale vitale per il Combattente (Philomachus pugnax)
Popolazioni che attraversano la Svizzera
Vie di migrazione
Le popolazioni che passano sul territorio Svizzero provengono essenzialmente dalla fascia occidentale
dell'areale di nidificazione, e sulla base dei dati raccolti finora si dirigono verso l'Africa centro-occidentale.
Questo fatto ha potuto essere verificato con la cattura di individui di passo, la loro liberazione dopo
la marcatura con un piccolo anello sulla zampa, e la ricattura degli stessi individui nel Malì e nel Senegal.
Purtroppo il successo di ricattura degli individui marcati è molto piccolo e piuttosto aleatorio,
vista l'estensione del territorio frequentato.
Lo studio delle migrazioni
del Combattente
è una delle ricerche ornitologiche
che si svolgono
alle Bolle di Magadino
che ha permesso di «mappare»
le zone di riproduzione
e di nidificazione delle popolazioni
di questo limicolo
che transitano per la Svizzera
in primavera e in autunno
e sostano alle Bolle.
Il Combattente figura nella serie
di francobolli della Pro Juventute
del 1997 dedicata agli uccelli
delle zone umide.