Ardeatino L’itinerario dell’Ardeatino parte dalla magnifica Porta San Sebastiano, la più grande e meglio conservata delle Mura Aureliane, che immette nella via consolare dell’Appia Antica, la “Regina Viarum”, che, con i splendidi monumenti funerari e residenziali, arrivava fino a Brindisi nel 190 a.C passando per Benevento e Taranto. I 9 km di strada percorribili a piedi o in bicicletta all’interno del parco naturale rendono l’idea di quello che sino all’800 era l’agro romano. Da qui, si consiglia di visitare il mausoleo di Priscilla, le catacombe di san Callisto ed, infine, la Chiesa del Domine Quo Vadis. All’incrocio con la chiesa parte la via Ardeatina dove si possono ammirare torri e casali fortificati di origine medioevale, inseriti nel paesaggio collinare agricolo. Su questa strada le Catacombe di Domitilla si estendono per 15 km di ramificazioni sotterranee. Andando avanti con i secoli non può mancare la visita alle Fosse Ardeatine, dove nel 1944 venne compiuto l’eccidio di 335 civili da parte dell’esercito tedesco, come rappresaglia all’attentato di via Rasella. In quest’area così densa di storia antica e recente, in via Tito Ombroni 3, Angela Corletti crea gioielli di alta bigiotteria in pietre dure e preziose nel suo laboratorio La Terra chiama, mentre in via Lorenzo Bonincontri 22/24, Maurizio Martinelli realizza cornici antiche e moderne.