ESERCIZI – CONNETTIVI A) Completi con il connettivo adatto. 1. __________________________________________ dovessi avere dei problemi, non mi perderei mai la prima della tua esibizione in pubblico. 2. __________________________________________ è una situazione piuttosto grave, non la si può non affrontare. 3. __________________________________________ fuori il caldo fosse soffocante, uscimmo per la passeggiata pomeridiana. 4. __________________________________________ sia consapevole che nessuno si presenterà, ha deciso di restare fino alla fine. 5. __________________________________________ [tardi], non trovai un locale aperto a cui chiedere aiuto. 6. __________________________________________ [tardi], una donna molto gentile mi diede ospitalità. 7. __________________________________________ se mi avesse chiesto scusa in ginocchio, lo avrei perdonato. 8. __________________________________________ [forte], non riuscì a sollevare tutti quei pesi da solo. B) Completi il testo scegliendo tra le quattro opzioni proposte quella che Le sembra più corretta/adeguata/precisa. Mescolanza di codici nel sistema I prestiti, cioè l’adozione di elementi linguistici da una lingua in un’altra, sono la forma più semplice ed immediatamente visibile dell’avvenuto contatto fra due lingue, un contatto che si è ormai sedimentato nel sistema della lingua “ricevente”. (1) Affinché / Perché / Sebbene / Qualora la parola ‘prestito’ sia utilizzata per intendere fenomeni anche molto diversi fra loro e risulti (2) quindi / però / pure / anche spiacevolmente polisemica oltre che fuorviante, adotteremo qui una definizione piuttosto stretta del termine, e (3) dunque / così / anzi / cioè l’adozione di un segno linguistico da una lingua-modello a una lingua-replica. Sia il termine ‘prestito’ (4) e / come / che / nonché il termine ‘adozione’, tuttavia, non devono far pensare ad un passaggio automatico e passivo di materiale linguistico da una lingua all’altra: l’adozione consiste (5) piuttosto / ovvero / quindi / peraltro in un processo che coinvolge attivamente le strutture della lingua-replica, la quale assorbe in sé, facendolo proprio, il materiale linguistico preso dal modello di un’altra lingua. Alla fine del processo di adozione, (6) infatti / ovvero / inoltre / nondimeno, il prestito può dirsi un elemento facente parte a tutti gli effetti del sistema linguistico che adotta e la sua origine straniera resta di pertinenza dello studio dell’etimologia delle parole. L’esempio di prestito più tipico è il prestito lessicale, vale a dire l’adozione di lessemi – in particolare nomi – da una lingua ad un’altra: mouse è un esempio di prestito lessicale dall’inglese, soprano è un esempio del processo opposto. (Testo tratto e adattato da DAL NEGRO S., GUERINI F., 2007, Contatto – Dinamiche ed esiti del plurilinguismo, Aracne, Roma: 52-53) C) Completi il testo scegliendo tra le quattro opzioni proposte quella che Le sembra più corretta/adeguata/precisa. Un tabù universale: l’incesto Il tabù dell’incesto, (1) quindi / ovvero / e / nonché la regola che proibisce le relazioni sessuali e il matrimonio tra alcune categorie di parenti, è presente in tutte le società. La proibizione universale imposta dal tabù dell’incesto riguarda il rapporto sessuale e il matrimonio tra madre e figlio, tra padre e figlia, tra fratello e sorella. Nessuna società ha permesso unioni del genere in tempi recenti. In passato, (2) comunque / infatti / tuttavia / dunque, alcune società ammettevano l’incesto, principalmente all’interno delle famiglie reali ed aristocratiche, (3) affinché / per quanto / fuorché / anche se esso restasse proibito al resto della popolazione. Gli inca e gli hawaiani, (4) di contro / invece / per esempio / per converso, ammettevano unioni coniugali nell’ambito della famiglia reale. È certo (5) quando / se / che / perché l’aristocrazia e la dinastia reale egizia ammettessero il matrimonio tra padre e figlia e tra fratello e sorella (Cleopatra sposò successivamente due suoi fratelli). La ragione è in parte religiosa – un membro della famiglia del faraone (il quale era considerato una divinità) non poteva sposare un essere umano «comune» – e in parte economica, (6) poiché / perciò / nonostante / se con il matrimonio all’interno della famiglia la proprietà restava indivisa. Tra il 30 a.C. e il 324 d.C. in Egitto l’incesto fu permesso non solo all’interno della famiglia reale; si stima che l’8% circa dei matrimoni nella popolazione comune fosse del tipo tra fratello e sorella. (Testo tratto e adattato da EMBER C. R., EMBER M., 2003, Antropologia culturale, Il Mulino, Bologna: 194) Esercitazioni recupero Lingua Italiana – Materiali a cura di V. Facchi La docente dichiara, sotto la propria responsabilità, che il presente materiale didattico è stato redatto in conformità alla disciplina in materia di diritti d’autore di cui all’art. 68, comma 3 Legge 633/1941 e successive modifiche.