LA ROSA DEI VENTI
La rosa dei venti è la rappresentazione schematica dei punti cardinali: Nord, Sud,
Est e Ovest e delle direzioni da questi determinate, diffusasi a partire dalla
Repubblica di Amalfi, ai tempi delle Repubbliche Marinare. Per il Mediterraneo è
centrata a Malta.
Rosa dei venti a 4 punte Rosa dei venti a 8 punte Rosa dei venti a 16 punte
Nord anche detto settentrione, mezzanotte, borea o tramontana
Sud anche detto meridione, mezzogiorno oppure ostro
Est anche detto oriente o levante
Ovest anche detto occidente o ponente
Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti intermedi:
Nord-Ovest anche detto maestrale
Nord-Est anche detto grecale
Sud-Est anche detto scirocco
Sud-Ovest anche detto libeccio
Questi quattro uniti ai quattro punti cardinali formano la rosa dei venti a 8
punte.
Tra gli otto punti sopra individuati è possibile indicarne altri otto ottenendo
cosìuna rosa dei venti a 16 punte. I nuovi otto punti sono in senso orario:
Nord-Nord-Est, Est-Nord-Est, Est-Sud-Est, Sud-Sud-Est, Sud-Sud-Ovest,
Ovest-Sud-Ovest, Ovest-Nord-Ovest e Nord-Nord-Ovest.
La brezza è un vento debole, solitamente classificabile fra i gradi 2 e 3 della Scala
di Beaufort, e quindi con una velocità compresa dai 7 ai 20 km/h. Si verifica in
presenza di un campo di alta pressione, con assenza di masse d'aria in transito
nell'atmosfera.
In particolare ci si riferisce alla brezza come ad un vento periodico, spesso
influenzato oltre che dai mutamenti di pressione anche:
- dalle differenze di temperatura (per esempio tra la terra e il mare per le brezze
marine, o tra la valle e le montagne per quelle che si sviluppano nelle aree
montuose, ecc.).
-dalla conformazione del terreno.
Al sorgere del sole, solo le cime dei monti ricevono la luce, e con il passare della
mattinata le pendici esposte al sole assorbono più calore dei fondovalle. L'aria
calda risale quindi dai fianchi dei monti verso le cime, e l'aria fredda del fondovalle
sale per sostituirla (brezza di monte). Si genera quindi un movimento d'aria dal
basso verso l'alto. Nel pomeriggio la situazione si inverte, e le aree che prima erano
calde ora cedono calore e l'aria fredda più pesante, per cause in parte convettive e
in parte gravitazionali, scende verso il fondovalle (brezza di valle)
Brezze di monte e di valle
Le brezze di monte sono venti che spirano nelle notti calme e
serene lungo i fianchi della montagna verso il fondovalle. Di
notte, infatti, i versanti della montagna si raffreddano
sensibilmente e l’aria a contatto, diventando più pesante,
scivola verso il basso. La brezza di monte soffia tra le ore 21 e
le ore 10 del mattino, con intensità maggiore in inverno.
Simile alla brezza di monte è la brezza di ghiacciaio che,
come dice il nome, proviene da un ghiacciaio e deve la sua
origine al forte raffreddamento dell’aria che lo sovrasta.
Le brezze di valle sono venti ascendenti che spirano durante il giorno, prevalentemente nel
pomeriggio, con intensità maggiore in estate. Il forte riscaldamento dei pendii determina un
movimento di risalita delle masse di aria che li ricoprono, richiamando così l’aria più fresca del
fondovalle.