Alle redazioni dei media locali IL SISTEMA DI SOCCORSO A FERRARA Scheda tecnica Dal 1989, anno in cui nasce FERRARA SOCCORSO solo per l’area urbana, si arriva al 1994 con il numero unico di Emergenza Sanitaria 118 e completamento della provincializzazione del sistema 118 con l’attivazione di 7 ambulanze dotate di autista soccorritore, medico ed infermiere, appartenenti al Servizio Sanitario Regionale. Fino al 2005 il sistema di emergenza preospedaliero ferrarese, a fronte di un livello di medicalizzazione significativamente superiore alla media regionale presentava un numero di ambulanze percentualmente inferiore rispetto ad altre realtà emiliano romagnole seppure con mezzi e personale prevalentemente ad appartenenza aziendale (in altre realtà è più capillare la presenza delle associazioni di volontariato) con un territorio pianeggiante ma esteso e con una viabilità non sempre adeguata. L'aumento costante dei volumi di attività sia dei PS sia dei trasporti, unito alla necessità di presidiare i tempi di intervento mantenendo tuttavia il sistema entro i limiti della sostenibilità economica, hanno reso necessaria una riorganizzazione del Sistema di Soccorso con l’introduzione dell’automedica nel settembre del 2005. Quest’ultima ha permesso un utilizzo più razionale delle professionalità ed ha comportato una ridistribuzione strategica delle ambulanze in aree riconosciute a maggior criticità per i tempi di arrivo del mezzo di soccorso sul posto. Si precisa che la classificazione dei mezzi di soccorso prevede mezzi denominati: BLSD (Basic Life Support Defibrillation) con personale soccorritore addestrato alla rianimazione cardio-polmonare di base e alla defibrillazione precoce; ILSD (Intermediate Life Support Defibrillation) con presenza di Infermiere abilitato alla defibrillazione precoce; ALS (Advanced Life Support) con medico di emergenza ed infermiere per la rianimazione avanzata. Questa differenziazione di composizione degli equipaggi ha permesso una diversa modalità di distribuzione ed utilizzo dei mezzi dedicati all’ Emergenza nel territorio provinciale che si è realizzato con: una rete a maglie strette di ambulanze che garantisca tempi di intervento rispondenti ai tempi previsti dalla normativa vigente (massimo 20 minuti in area extraurbana distale) rappresentata da 8 ambulanze con autista soccorritore ed infermiere qualificati e 6 postazioni con autisti 1 soccorritori; una rete a maglie più larghe di mezzi agili (automedica) a servizio delle ambulanze attraverso le modalità di rendez-vous. E soprattutto nel territorio cittadino i mezzi sono stati dislocati in punti periferici ritenuti strategici per accedere ad aree territoriali omogenee per superficie e popolazione servita, anche per ottimizzare i tempi di intervento con possibilità di supporto medico avanzato laddove ce ne fosse realmente bisogno. COMPETENZE PROFESSIONALI E QUALITÀ DEL TRASPORTO D’EMERGENZA-URGENZA (118) NELLA PROVINCIA DI FERRARA La rete del Servizio Emergenza-Urgenza 118 è fondata su 5 punti d’intervento di automezzi con equipaggio medico e infermieristico in grado di compiere manovre avanzate di rianimazione, 9 punti di ambulanze con autisti soccorritori ed infermiere e 6 punti con autisti soccorritori capaci di manovre di rianimazione di base con defibrillazione con 15 ambulanze, 8 dell’ASL e 7 in convenzione, a disposizione del 118. Considerate le caratteristiche del territorio e la presenza di presidi ospedalieri con differenti capacità d’intervento, il Servizio Emergenza-Urgenza 118 si è inevitabilmente sviluppato in modo integrato, avvalendosi, in pratica, sin dalle origini, accanto alla gestione diretta pubblica, dell’apporto di soggetti esterni costituita da associazioni di volontariato, Croce Rossa Italiana, enti che esercitano tale attività. Il Servizio dell’Emergenza-Urgenza 118 è, infatti, garantito -con uguali e obbligatori livelli di qualità e competenza professionale sia del personale sia dei mezzi- anche con: i servizi delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro per i trasporti d’urgenza ed ordinari con mezzi ed equipaggio di soli autisti soccorritori ad integrazione e supporto del servizio principale e con il coinvolgimento del Servizio Sanitario per la formazione e addestramento degli operatori; il ricorso ai servizi di emergenza-urgenza e ordinario della C.R.I. (oggi ONLUS di diritto parimenti alle organizzazioni di volontariato); i servizi di enti privati (società o cooperative), con mezzi e autisti, nel caso in cui non siano presenti sul territorio strutture di volontariato in grado di eseguire in tutto o in parte il servizio richiesto (Circolare RER n. 6 del 20/03/2014). Le convenzioni per il Servizio Emergenza-Urgenza 118 prevedono requisiti di qualità ben precisi relativi alla dotazione dei mezzi, alla formazione e professionalità del personale e si rinnovano solo se sono rispettati gli elevati livelli di qualità richiesti con riferimento sia all’aggiornamento professionale e tecnico sia ai requisiti previsti dalle norme per l’acquisizione dei servizi. Anche il 2 personale AUTISTA SOCCORRITORE è inserito a pieno titolo come figura integrata nella unità operativa di soccorso territoriale durante le manovre di assistenza al paziente, opera per la quale è previsto un apposito corso di formazione concordato a livello regionale ma che richiama le indicazioni nazionali. Tutto il personale che opera sui mezzi di soccorso infatti, anche personale delle associazioni di volontariato e delle cooperative sociali, deve effettuare corsi di formazione di Basic Life Support e Defibrillazione Precoce, PBLS, PTC (prehospital trauma care), corso di Guida Sicura e nozioni di primo soccorso oltre che corsi di addestramento ed esercitazioni alle attività di soccorso sul territorio sotto la direzione dei Centri di Formazione delle Aziende Sanitarie. In applicazione di quanto disposto dall’art. 8 quater del D.Lgs 502/92 e successive modificazioni la Regione Emilia-Romagna ha scelto di includere l’attività di soccorso/trasporto infermi nel percorso di accreditamento e con delibera di Giunta Regionale n. 44 del 2009 “Requisiti per l’accreditamento delle strutture di soccorso/trasporto infermi” tale percorso è stato avviato e concluso nel 2013 a Ferrara per tutte le Associazioni ed Enti che già erano comprese nell’assetto organizzativo e gestionale previste con delibera aziendale 1161 del 28/6/1999 del Sistema di trasporto infermi della provincia di Ferrara. Se consideriamo che in tutta la regione Emilia Romagna risultano accreditate 152 soggetti tra enti privati e organizzazioni di volontariato che attivamente operano sei sistemi di emergenza sanitaria - e che a Ferrara sono solo 6 quelle integrate nel sistema di emergenza - evidentemente non corrisponde al vero la affermazione secondo la quale “certi servizi saranno affidati al solo volontariato” . Relativamente alla clinical competence dei soggetti accreditati si precisa che le Associazioni sono state supportate dall’Azienda nel percorso formativo così come indicato dalla DGR 44/2009 che prevede: Soccorritore volontario • percorso di addestramento di non meno di 100 ore comprensive di attività teorica e pratica con un affiancamento di almeno 24 h su mezzi di tipo A o A1 • per il mantenimento delle competenze debbono essere effettuate almeno 10 ore teorico/pratiche annue e turni di affiancamento per almeno 24h nelle UOM addette al soccorso Autista soccorritore volontario • deve fare la formazione prevista per il soccorritore volontario • formazione di guida sicura per un totale non inferiore a 10 ore teorico/pratico • affiancamento presso UOM di almeno 12 ore 3 • per il mantenimento delle competenze debbono essere effettuate almeno 10 ore annue di aggiornamento teorico/pratico Soccorritore volontario ambulanza trasporto • percorso di addestramento di non meno di 40 ore comprensive di attività teorica e pratica con affiancamento di almeno 12 h su mezzi addetti al soccorso • per il mantenimento delle competenze debbono essere effettuale almeno 10 ore teorico/pratiche annue e turni di affiancamento per almeno 12 h annue nelle UOM addette al soccorso Il contributo dato dal mondo del volontariato al sistema di emergenza si svolge secondo le modalità previste dagli art. 13 e 14 della L.R. 12/2005 e nei casi in cui non siano presenti sul territorio strutture di volontariato in grado di eseguire il servizio richiesto, le Aziende definiscono accordi con enti diversi dal volontariato secondo procedure di valutazione comparativa del costo. Il settore dell’emergenza sanitaria è uno dei punti più critici del SSN perché necessita di continue rivalutazioni e riqualificazioni della mission e dell’organizzazione del sistema 118 e dei pronto soccorso. La logica deve essere quella di favorire l'accesso del cittadino ad un servizio adeguato alle sue necessità, che garantisca sinergie organizzative sin dall’arrivo sul posto del mezzo giusto e con un percorso d’assistenza efficace che si concluda nell’ospedale idoneo e questo a Ferrara è possibile grazie alla piena integrazione e connessione del sistema dell'emergenza territoriale con il sistema di emergenza-urgenza ospedaliero per realizzare continuità terapeutica tra il fuori ed il dentro l’ospedale, con univoci criteri di riferimento e di operatività, sulla base di comuni lineeguida e protocolli operativi condivisi anche con le Associazioni di volontariato. Ferrara, 25.07.2016 Maria Adelina Ricciardelli (DIRETTORE MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA AUSL FERRARA) 4