I FUNERALI DI ERASMO
ROTTERDAM AI “DIALOGHI
BIBLIOTECA”
DA
IN
Mercoledì 13 marzo alle 18 alla
biblioteca Joppi
Mercoledì 13 marzo, alle 18, nella sala Corgnali della
biblioteca civica di Udine, per il ciclo “Dialoghi in
Biblioteca” organizzati dalla biblioteca “Joppi” del Comune di
Udine, sarà presentato il libro “I funerali di Erasmo da
Rotterdam” di Ortensio Lando, curato da Lorenzo Di Lenardo ed
edito da Forum l’anno scorso. Interverranno con il curatore
Ugo Rozzo dell’università di Udine e Silvano Cavazza
dell’università di Trieste.
Pubblicato nel 1540, pochi anni
dopo la scomparsa del grande umanista olandese, l’opera di
Ortensio Lando ricostruisce con sottile ironia le esequie di
Erasmo da Rotterdam. In forma dialogica vengono raccontati gli
ultimi momenti di vita, la cerimonia funebre, il vilipendio
della salma da parte dei monaci invidiosi e la sua assunzione
in cielo. La narrazione prosegue poi con un lungo dibattito
sui sostenitori e gli avversari di Erasmo, che offre
un’interessante rassegna di alcuni dei protagonisti dell’epoca
della Riforma. Ancora oggi si discute se intendere questo
testo, dal carattere ambiguo e spesso sfuggente, in senso
antierasmiano o se leggerlo invece come una difesa del maestro
di Rotterdam contro gli atteggiamenti tenuti dai suoi seguaci
e dai suoi nemici. Lorenzo di Lenardo è dottore di ricerca in
Scienze bibliografiche e si occupa principalmente di storia
delle biblioteche e di storia del libro, con particolare
riguardo alla produzione e circolazione del libro a stampa nel
XV e XVI secolo. Ha pubblicato nel 2009 da Forum I Lorio:
editori, librai, cartai, tipografi fra Udine e Venezia,
1496-1629, anch’esso presentato dalla Biblioteca “Joppi” alla
sua uscita.
IL DISCORSO SUL CAMPIONATO –
28a giornata
E’ la giornata dell’ennesima fuga, forse quella definitiva,
della Juventus che guadagna altri 3 punti sulla seconda, il
Napoli, e si porta a 9 lunghezze di distacco dalla diretta
inseguitrice ad appena 10 giornate dalla fine con lo scontro
diretto dalla propria.
E’ un colpo durissimo, quello della 28a giornata per il Napoli
di Mazzarri che esce con le ossa rotte dalla trasferta,
proibitiva come da tradizione degli ultimi anni, di Verona
contro il Chievo. il 2 a 0 gialloblù è firmato nel primo tempo
da Dramé al 12′ e Théréau al 43′. Nella ripresa la crisi del
Napoli, senza vittorie da 5 giornate, si manifesta con
l’errore dal dischetto di Cavani a secco ormai da 7 gare.
Ne approfitta la Juventus che ha la meglio su un quasi
perfetto Catania con un gol al 91′ di Giaccherini, che fa
sentire profumo di Scudetto allo Juventus Stadium.
Si porta a soli 2 punti dal Napoli, il Milan, al decimo
risultato utile consecutivo in campionato (7 vittorie) che
batte nell’anticipo di venerdì il Genoa con le reti di Pazzini
dopo 22 minuti e il raddoppio di Balotelli al 60′ e si prepara
al meglio alla sfida straordinaria sfida di Champions del Camp
Nou contro il Barcellona per difendere il vantaggio di 2 a 0
della gara d’andata e per approdare, come la Juventus, ai
quarti della massima competizione europea.
La più diretta inseguitrice al terzo posto, con 3 lunghezze di
distacco, è la Fiorentina che nel posticipo di domenica sera
batte, all’Olimpico, una Lazio in un periodo di risultati
altalenanti. Per i viola vanno a segno Jovetic al 20′ dopo una
bella azione corale e Ljajic al 49′.
Si inceppa, per l’ennesima volta, l’Inter che dopo la
sconfitta per 3 a 0 in Europa League contro il Tottenham, esce
con 0 punti anche dalla sfida di San Siro contro un buon
Bologna. Il primo tempo è abbastanza imbarazzante per gli
uomini di Stramaccioni che nella ripresa sembrano svegliarsi
dal torpore, ma gli ospiti non ci stanno e affondano il colpo
decisivo con il solito Gilardino al minuto 57.
Si divido la posta in palio, nell’anticipo di sabato sera,
l’Udinese e la Roma. Vantaggio ospite su errore della difesa
bianconera, con Lamela al 20′. Meritato pareggio bianconero,
in una partita con poco gioco e non moltissime emozioni, con
Muriel al 62′.
In zona salvezza vittoria e punti preziosi, forse della
tranquillità, per Parma, Cagliari e Atalanta.
I parmensi soffrono nella gara casalinga contro il Torino che
va in vantaggio con Santana al 56′, ma ribaltano gli esiti del
match nell’ultimo quarto d’ora di gara. Pareggio di Amauri al
77′, vantaggio con Sansone all’80’ e 3 a 1 ancora con Amauri 3
minuti più tardi. L’attaccante ex Juve e Palermo trova il
tempo per un terzo gol al 91′ per il definitivo 4 a 1.
Vittoria larga anche per il Cagliari che a Is Arenas, senza
pubblico, batte per 3 a 1 la Sampdoria. Anche qui tripletta,
questa volta di Ibarbo al 18′, 52′ e 72′. Inutile rete
blucerchiata di Maxi Lopez su rigore al 91′.
L’Atalanta, nel lunch math di domenica, batte per 2 a 1 il
Pescara del debuttante Bucchi in panchina. Vantaggio abruzzese
al 24′ con D’Agostino, pareggio nerazzuro di Denis, su rigore
al 34′ e definitivo 2 a 1 ancora di Denis al 67′.
In fondo alla classifica finisce 2 a 1 per il Siena la gara
della disperazione fra il Palermo e i bianconeri. Vantaggio
rosanero con Anselmo al 44′, pareggio ospite di Emeghara al
51′ e gol del definitivo 1 a 2 di Rosina su rigore al 72′ che
avvicina i senesi alla quart’ultima (distacco a soli 2 punti)
e che mette una pietra di notevoli dimensioni al collo del
Palermo incapace di uscire da una crisi di gioco e di
risultati che nasce dalla prima giornata di campionato e forse
anche da prima con un mercato deludente a dir poco.
Classifica: Juventus 60; Napoli 53; Milan 51; Fiorentina 48;
Lazio, Inter 47; Roma 44; Catania 42; Udinese 41; Bologna,
Sampdoria (1 punto di penalizzazione), Parma 35; Cagliari 34;
Atalanta (2 punti di penalizzazione) 33; Torino (1 punti di
penalizzazione), Chievo 32; Genoa 26; Siena (6 punti di
penalizzazione) 24; Pescara, Palermo 21
Rudi Buset
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Maria Grazia Severi apre il
suo primo shop in shop a
Udine
Maria Grazia Severi, la maison di pret à porter e di accessori
di lusso, inaugura il suo primo monomarca all’interno del
centro commerciale Arteni, nel cuore di Tavagnacco. Il nuovo
concept store Maria Grazia Severi, in total white con dettagli
e rifiniture in nero, permette di immergersi in un’atmosfera
calda e raffinata, esaltata da un sapiente gioco di luci, che
mette in risalto non solo la cura dei dettagli delle
collezioni, ma anche dei particolari dello spazio. La scelta
delle collezioni Maria Grazia Severi e 22 Maggio by Maria
Grazia Severi, ampia e ricca, è pensata per soddisfare le
diverse esigenze delle clienti della maison che potranno
vivere in questo modo un’esaltante esperienza di shopping.
“L’apertura dello store di Udine è molto importante per noi:
l’obiettivo immediato è quello di replicare questo format in
strutture analoghe sul territorio nazionale- Lombardia,
Piemonte, Lazio e Campania, in primis –
che abbiano le
medesime caratteristiche e che siano posizionate in luoghi
strategici” ha commentato Francesca Severi, direttore creativo
di Maria Grazia Severi.
L’opening dello shop in shop di
Tavagnacco è parte fondamentale della strategia retail di
Maria Grazia Severi che, forte di una distribuzione in oltre
900 punti vendita multimarca a livello internazionali,
continua anche per il 2013 a concentrarsi sull’apertura di
boutique monomarca e shop in shop in centri prestigiosi.
CANOTTAGGIO: OLTRE 700 ATLETI
INAUGURANO LA STAGIONE
Un’autentica full immersion remiera, quella che ha inaugurato
la stagione del canottaggio sulle distanze regolamentari,
domenica sull’Ausa corno in località san Giorgio di Nogaro.
Oltre 700 gli atleti scesi in acqua in rappresentanza di 30
società provenienti oltre che dalla nostra regione, da Veneto,
Emilia Romagna, Austria e Slovenia. Una kermesse che aveva lo
scopo di valutare lo stato di salute degli equipaggi in questa
primissima parte della stagione, prima dei meeting Nazionali
di aprile di Piediluco (per ragazzi, junior e senior) e di San
Giorgio di Nogaro (allievi e cadetti). Quasi tutte sul podio i
club remieri del Friuli Venezia Giulia, con Saturnia da subito
in evidenza, con 18 vittorie complessive, e la leadership
nelle classifiche generale e del Trofeo d’Aloja. Gradino più
alto del podio per i biancoblù dell’accoppiata tecnica
Barbo/Gioia il doppio cadetti (De Rogatis, Quartana) primi
anche nel 4 di coppia con Carone e Bullo, il 720 cadette
(Fernetti), il singolo cadette (Visintin), prima anche nel
doppio con la Gioia, il 4 senza senior (Duchich, Ferrarese,
Mansutti, Forcellini), 2 senza e doppio ragazzi
(Flego,
Zollia), 4 senza master (Venerando, Grippari, Trevisan,
ferrato, doppio allievi C (Waiglein, Gregori), 4 senza ragazzi
(Bertolano, Canetti, Chiostergi, Prelazzi), 2 senza senior
(Mansutti, Duchich), singolo junior femminile (Waiglein),
prima anche nel doppio con la Lonzar , doppio allievi B
(Verrone, Fornasaro), 2 senza master (Clagnaz, Trevisan),
doppio pesi leggeri (Parma, Tedesco), quest’ultimo primo anche
nel singolo pesi leggeri. Alle spalle del Circolo di viale
Miramare, attestata saldamente in seconda posizione, la Timavo
di Monfalcone, con 11 vittorie ed il 2° posto in classifica
generale (6° nella d’Aloja). Per i ragazzi del Brancolo,
preparati dalla coppia Cristin/Delise, vittorie di Leghissa e
Buttignon nel singolo ragazze in formazione mista con la
Nettuno (Decleva, Cecchini), vittoriose anche nel doppio, la
Signorelli nelle 720 allieve C, Centazzo Paride e Samuele
primi nel doppio e nel 4 di coppia assieme a Rusconi e
Maiello, Romano nel singolo, che bissava poi il successo nel 4
di coppia con Sfiligoi, Barducci e Bellè, De Pol e Signorelli
nel doppio master, Musio nel 720 cadetti, e Sansa prima nel
singolo ragazze e Rusconi in quello ragazzi. In quanto a
vittorie 4 ne siglava il Cmm “N. Sauro” di coach Ciriello con
il singolo senior della Denich, il 2 senza ragazze Denich,
Millo, Milos nel singolo pesi leggeri, che poi conquistava la
prima piazza anche nel quadruplo pesi leggeri con Donat,
Mincarelli e Persoglia, mentre in quanto a classifiche,
seconda nel Trofeo d’Aloja e 5° nella generale la Canoa San
Giorgio preparata da Max Candotti che guadagnava il gradino
più alto del podio con il doppio allievi c (Macor, Paulotto),
primi anche nel 4 di coppia con Zemolin e Schintu, e nel
doppio allievi B (Bazzan F., Bazzan S.). A seguire, 3 vittorie
per la Nettuno allenata da De Marchi nel 4 di coppia ragazze
misto con la Timavo, nel 720 allievi C (Gruden) e nel singolo
ragazzi (Accatino), mentre per posizione in classifica, la
Ginnastica Triestina, 3° nella d’Aloja e e 5° in generale, con
la vittoria della Zolli nel singolo ragazze, preparata da
Oselladore e Buzzai. 2 vittorie a testa per Lignano seguita
dalla coppia Tedesco/Lorenzon nel doppio cadetti (Fantuzzo,
Chiti) e nel doppio allieve c (Varavallo, Papa), 4° nel
d’Aloja, e per l’Adria allenata dalla coppia Castriotta/Milos
con Gregori nel singolo cadetti e la Sommer in quello cadette.
1 vittoria a ciascuno infine per Pullino con la Pogliani nel
720 allieve B e il Ravalico con la Giacomazzi nel singolo
master. Delle regionali la classifica generale vede: Saturnia
(473), Timavo (232), San Giorgio 128), Ginnastica Triestina
(125), Cmm “N. Sauro” (119), Pullino (101), Adria (96), San
Marco (72), Trieste (56), Lignano (46), Nettuno 826), Ravalico
(89, Ausonia (6), mentre nella classifica d’Aloja: Saturnia
(230), San Giorgio (69), Ginnastica Triestina (58), Lignano
(46), Timavo (42), San Marco (40), Pullino (27), Cmm (22),
Trieste (18), Adria (17), Ausonia (6), Nettuno (4).
‘Rosso’ di John Logan AL
GIOVANNI DA UDINE IL 19 MARZO
Per la programmazione Cross Over in scena il 19 marzo
al
Teatro Giovanni da Udine : ROSSO
di John Logan
con
Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña e regia, scene e
costumi di Francesco Frongia. La pièce sulla vita di Mark
Rothko – grande artista dell’espressionismo astratto –
tradotta magistralmente in italiano da Matteo Colombo, ha già
raccolto successi mondiali – dal Donmar Warehouse di Londra al
Golden Theater di Brodway, aggiudicandosi 6 Tony Award nel
2010. Le luci sono disegnate da Nando Frigerio. Produzione
Teatro dell’Elfo.La pièce è ispirata alla biografia del
pittore americano Mark Rothko, maestro dell’espressionismo
astratto, che alla fine degli anni Cinquanta ottenne la più
importante commissione della storia dell’arte moderna, una
serie di murali per il ristorante Four Season di New York.
Puntando i riflettori proprio su quel periodo, Rosso mette in
scena lo scontro tra generazioni di artisti: tra Rothko, un
uomo maturo che fa i conti con se stesso, e Ken, giovane
allievo alla ricerca di un “padre”.
Minsk 2011: dalla Bielorussia
con amore (per il teatro)
Frammenti di vite che non possono lasciare indifferente lo
spettatore. Rappresentazione di un paese, la Bielorussia non
così lontana – geograficamente parlando – dall’Italia ma dove
resiste l’ultima dittatura d’Europa, dove parole come libertà
di pensiero, di azione, di stampa sono solo lettere una vicino
all’altra vuote di significato, dove i diritti umani vengono
quotidianamente calpestati, dove le “ovvie” manifestazioni
della vita di un individuo pensare, parlare, amare vengono
silenziosamente soppresse. Questi sono alcuni degli argomenti
toccati dal nuovo spettacolo del Belarus Free Theatre,
presentato ieri sera al Palamostre (nell’ambito della rassegna
Teatro Contatto – Eurovisioni), unica data italiana. E’ “Minsk
2011. A reply to Kathy Acker”. La piece è la risposta al
racconto NYC 1979 dove la scrittrice spiegava i cambiamenti
sociali dell’America attraverso la sessualità. Così i Belarus
prendono spunto dalla Acker per raccontare i mutamenti che
avvengono in Bielorussia e le conseguenze degli stessi sulla
vita intima delle persone. La repressione non riesce però a
far smettere il battito del cuore di uomini e donne che
cercano in tutti i modi di vivere e di esprimersi: la notte
diventa il nuovo giorno dove ci si cerca di abbracciare,
toccare, frequentare locali per gay e lesbiche. Così anche le
cicatrici diventano sexy e “Minsk è la città più sexy del
mondo”. Tutto si svolge, quindi, sotto l’occhio o meglio il
manganello di Lukashenko, colui che è al potere dal 1994
grazie a elezioni “pilotate” e che ha modificato la
costituzione per stare al potere il più a lungo possibile. Gli
attori mettono in scena esperienze di vita vera, provate sulla
propria pelle. C’è chi ha perso il lavoro, chi è sotto
controllo, chi è nella black list come la fondatrice dei
Belarus costretta a vivere a Londra. Perchè tutto ciò che è in
scena è quello che vivono gli abitanti di Minsk e gli attori
per poter fare teatro sono costretti alla clandestinità, a
rappresentare le loro storie nella cantine, negli appartamenti
dando appuntamento agli spettatori grazie al passa parola.
Tutto ciò che non possono dire in patria è però ascoltato
fuori dalla mura domestiche dove possono rappresentare i loro
spettacoli e dare voce a un disagio profondo quanto diffuso.
Grido che è ascoltato nel mondo come ad esempio in Gran
Bretagna da attori quali Tom Stoppard e Jude Law, che si è
unito ai manifestanti in strada contro il regime dittatoriale
e per la liberazione dei prigionieri politici bielorussi. Di
certo rimarrebbe sordo a questi appelli l’ex premier italiano
Berlusconi, capace di dire di Lukashenko che «la sua gente la
ama e questo è dimostrato dai risultati delle elezioni, che
sono sotto gli occhi di tutti, che noi apprezziamo e
conosciamo». Il primo incontro ufficiale tra Berlusconi e
l'”amico” Lukashenko avvenne nell’aprile 2009: era dal 1995 un
capo di governo europeo non accoglieva Lukashenko nella sua
capitale.
Maria Teresa Ruotolo
SPETTRI di IBSEN dal 12 al 14
marzo Politeama Rossetti
Una pioggia battente e cupa accompagna la messinscena
di Spettri di Henrik Ibsen che ritorna a dare voce a moderne
inquietudini interiori grazie alla nuova regia di Cristina
Pezzoli. Una pioggia assillante, dunque, avvolge l’algido
spazio scenico ed i personaggi della tragedia che anelano
invece – anche sul piano metafisico – ad un raggio di sole,
come invoca Osvald nella sua ultima, toccante battuta.
Osvald è il rampollo di una famiglia borghese, quella degli
Alving: la madre, Helene, vedova da molti anni, lo ha sempre
tenuto all’oscuro della vera natura del padre, cinico e
dissoluto, nella speranza di donargli la serenità. Osvald vive
a Parigi, fa il pittore, e ritorna nella città natale per
partecipare all’inaugurazione di un orfanotrofio che la madre
ha fatto erigere alla memoria del marito. Ipocrisia a fin di
bene quella della Signora Alving, meno nobile invece quella
del pastore Manders, subito pronto a mostrare turbamento – ma
solo di facciata – per le rivelazioni di Osvald sulla frivola
vita parigina, e per le sue avances alla giovane cameriera
Regina. Ecco, potrebbe essere lei l’ultimo raggio di luce
nelle tenebre dell’animo di Osvald, conscio di essere vittima
di una malattia – ereditata dal padre – che lo condurrà alla
pazzia: ma la Signora Alving sarà costretta a negargli anche
questa gioia, rivelando alla giovane la sua vera origine, di
essere cioè figlia naturale dello stesso, colpevole, padre di
Osvald…
Stroncato sul nascere il loro sentimento, Regine è
costretta a votarsi a un non roseo destino, mentre a Osvald
non resta che affidare alla madre una dose letale di morfina
con cui la prega di sollevarlo dall’ebetismo, fase terminale
della sua malattia. Ma chissà se la madre potrà mai attuare
quel drammatico desiderio… Follia, colpe irrisolte, incesto e
verità terribili: Ibsen scuote le fondamenta del teatro
borghese e illumina l’interiorità confusa dei suoi personaggi,
capaci contemporaneamente di possedere la statura dei
protagonisti classici e l’inquietudine dei moderni. Per
restituirci uno dei più rivoluzionari drammi ottocenteschi – a
lungo fu proibito nei teatri norvegesi per la sua scabrosità,
mentre ad Edvard Munch ispirò alcuni bozzetti di scena –
Cristina Pezzoli ha lavorato con i bravissimi attori dello
Stabile di Bolzano, molto lodati dalla critica: Patrizia
Milani, che incarnerà una tormentata Helene Alving, Carlo
Simoni che applaudiremo nei panni del pastore, e Fausto
Paravidino – uno dei talenti attoriali e drammaturgici più
interessanti della scena italiana – che darà vita a un Osvald
attuale e lontano dai clichés.
Di: Henrik Ibsen traduzione di: Franco Perrelli elaborazione
drammaturgica di: Letizia Russo Scene: Giacomo Andrico
Costumi:
Rosanna
Monti
video
di:
Mario
Flandoli Regia: Cristina Pezzoli Produzione: Teatro Stabile di
Bolzano
Interpreti: Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain,
Fausto Paravidino, Valentina Brusaferro
Spettri va in scena per il cartellone Prosa dello Stabile
regionale da martedì12 a giovedì 14 marzo: due recite sono
serali (20.30) mentre quella di mercoledì è pomeridiana con
inizio alle 16.
Informazioni e biglietti per lo spettacolo sono disponibili
presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul
sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare
anche il centralino del Teatro allo 040.3593511.
Il Macbeth verdiano trionfa
al Teatro Verdi di Trieste
Dal nostro inviato a Trieste
Recensione – Macbeth è un’opera sfuggente in cui al tragico si
mescolano il grottesco e il brutto, inteso come categoria
estetica, nel creare un ritratto quasi ironico – o meglio una
caricatura – delle miserie umane. Un’opera di eccessi ed
estremi, travolgente nella musica e teatralmente indecifrabile
in ragione dello sconfinato panorama di chiavi di lettura
possibili, dei contorni sfumati che separano la sete di potere
dal male fine a se stesso, il soprannaturale dal delirio
psicotico. Lo sa bene il regista Henning Brockhaus, autore
dello spettacolo in scena al Teatro Verdi di Trieste, con le
scenografie di Josef Svoboda riprese da Benito Leonori.
Un Macbeth che si inserisce nella tradizione, privo di
stravolgimenti ma ricco di idee. Le scene calano la vicenda in
un contesto cupo e decadente, ricettacolo di un’umanità
barbara, svilita e corrotta in cui la brama di potere è solo
uno dei tanti aspetti di un male serpeggiante e irrazionale
che travolge tutti inesorabilmente, dai coniugi Macbeth al
giovane Fleanzio. Pochi elementi in scena, il sapiente uso di
proiezioni e giochi di luce, restituiscono uno spettacolo
suggestivo ed inquietante, giocato sui dettagli piuttosto che
sull’effetto immediato, che non è comunque mancato dove
necessario, come nella scena del brindisi con l’apparizione
del fantasma di Banco. Meno avvincente è parsa la
caratterizzazione psicologica di alcuni personaggi,
soprattutto per Lady Macbeth, risolta, con la complicità del
soprano, a senso unico.
Sul versante musicale lo spettacolo convinceva completamente.
Merito soprattutto di Giampaolo Bisanti che, alla guida di
un’ottima orchestra, offriva una lettura vibrante, ricca di
senso della narrazione e curatissima nel suono. Il maestro
sapeva unire al ritmo teatrale, sempre incalzante, la giusta
tinta orchestrale nonché un’eccellente precisione musicale e
compattezza.
Fabián Veloz era un buon Macbeth, forte di una vocalità
preziosa per timbro e volume, ben modulata in un canto
chiaroscurato e partecipe. Il baritono ha offerto un
personaggio cesellato fin nel minimo particolare, scavato sia
musicalmente che nella psicologia, un Macbeth pavido e debole,
vittima della propria insicurezza ancor prima che della
consorte. Consorte che aveva voce e sembianze del soprano
greco Dimitra Theodossiou, cantante dotata di strumento ampio
e sonoro, impiegato in un canto impeccabile e preciso, vario
nei colori e misurato nel gusto (mentre a volte la recitazione
è parsa eccessivamente caricata). Piaceva Paolo Battaglia,
Banco intenso e partecipe ma non sempre irreprensibile nel
canto. Sicuro e spavaldo Armaldo Kllogjeri, Macduff di bella
voce e solida musicalità. Buona la prova di Giacomo Patti,
Malcolm, positive tutte le parti minori con particolare
menzione per la Dama di Sharon Pierfederici e il medico di
Dario Giorgelè.
Va reso merito all’ottima prova del coro del teatro triestino,
parte fondamentale nell’opera verdiana, protagonista di una
prova maiuscola.
Paolo Locatelli
[email protected]
© Riproduzione riservata
RAPHAEL GUALAZZI:Martedì 7
maggio – UDINE, Teatro Nuovo
Giovanni da Udine
Autore, compositore, arrangiatore, produttore, RAPHAEL GUALAZZI, dopo due anni lontano
dalle scene, prepara il suo grande ritorno con un nuovo disco e un nuovo tour in
partenza, che lo porterà a toccare le principali città italiane della nostra penisola,
e che sarà a Udinemartedì 7 maggio, al TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE, per l’unica
esclusiva data in Friuli Venezia Giulia. HAPPY MISTAKE, questo il titolo del nuovo
capitolo della carriera dell’artista, che arriva dopo i fortunati LOVE OUTSIDE THE
WINDOWS (2006) e REALITY AND FANTASY (del 2011), tour che ha visto anche la sua ultima
applaudita apparizione nella nostra regione, proprio nel luglio 2011 al Grado Festival
– Ospiti d’Autore. Il nuovo grande ritorno live di RAPHAEL GUALAZZI è organizzato da
Azalea Promotion, in collaborazione con il Comune di Udine e il Teatro Nuovo Giovanni
da Udine. La particolarissima musica di Raphael nasce dalla fusione della tecnica ragtime dei primi anni del ‘900 con la liricità del blues, del soul e del jazz nelle loro
forme più tradizionali, e si miscela con influenze più recenti e innovative assorbite
da artisti quali Jamiroquai e Ben Harper. Il risultato è magico e unico, un marchio di
fabbrica inconfondibile, che fa di lui un artista e compositore poliedrico, oltre che
un eccellente cantante e pianista. Nel nuovo disco HAPPY MISTAKE, in uscita per Sugar
il prossimo 14 febbraio, l’artista urbinate si dimostra riflessivo e nello stesso
tempo appassionato, timido ma incontenibile: un vero e proprio “artigiano della
musica” con un amore viscerale per il jazz e il blues. Il nuovo lavoro si comporrà di
tredici brani ricchi di idee, invenzioni, dettagli che rompono gli schemi e spiazzano
l’ascoltatore, tra soul, gospel, country, blues, rock e l’immancabile jazz. Il nuovo
viaggio musicale HAPPY MISTAKE TOUR (prodotto da Massimo Levantini per Live Nation),
prenderà il via dal Teatro La Fenice di Senigallia il prossimo 6 aprile, per poi
toccare Milano, Genova, Trento, Firenze, Roma, Napoli, Lecce, Torino, Verona, Padova,
Bologna, Pescara e ovviamente UDINE, il 7 maggio. RAPAHEL GUALAZZI sarà accompagnato
sul palco da 9 musicisti, 8 dei quali francesi tra cui 3 coriste, in uno spettacolo
dinamico e sfaccettato, che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia
intensa e travolgente sulle linee del blues e del jazz, con incursioni nel gospel e
nel soul, ma anche nel rock e nel country.
I biglietti per il concerto (prezzi a partire da 20 Euro più
diritto di prevendita) sono in vendita nei punti autorizzati
Azalea Promotion, nelle biglietterie del Teatro Nuovo Giovanni
da Udine e sul circuito online www.ticketone.it.
PER INFORMAZIONI SUL CONCERTO DEL 7 MAGGIO 2013 A UDINE:
Azalea Promotion tel. +39 0431 510393 – www.azalea.it –
[email protected] Teatro Nuovo Giovanni da Udine tel. +39 0432 248418 –
www.teatroudine.it – [email protected]
CON LE ZEBRETTE AL FRIULI NON
SI
PASSA:
UDINESE
ROMA
1-1!!!!!!!!
Roma smuove la classifica con un solo punto e spera ancora per
la Champions. L’ Udinese non perde e resta ancora in tema
Europa. Grande squadra la Roma, ma splendida Udinese
nonostante l’inesperienza, come lo stesso Guidolin ha
commentato a fine partita. La partita inizia con i due
capitani eterni cannonieri, che invece sono rimasti a secco.
Non solo ma entrambi hanno lasciato il campo prima della fine
della partita.Roma a 44 punti, Udinese a 41. Occasione persa
per entrambe. La Roma si è presentata con la coppia d’attacco
Totti-Lamela ed una formazione inedita con Perrotta titolare
sin dall’inizio. L’Udinese rispondeva con un modulo simile con
all’attaco la coppia Di Natale-Muriel . E’ al 21′ che la Roma
va in vantaggio con un gol di Lamela è Florenzi che di testa
si fa parare il tiro da Brkic dopo un cross di Totti: pallone
che rimbalza sulla traversa e viene spinto in porta da Lamela.
Si deve attendere il 17′ del secondo tempo per assistere al
pareggio dell’Udinese a segno Muriel: Maicosuel serve Muriel
nello spazio che con un bel dribbling inganna prima Burdisso e
poi Torosidis, il tiro di destro beffa Stekelenburg, pallone
sotto le gambe. Poi al 27′ espuls0 Heurtaux per un fallo duro
su Florenzi
che accentua di molto la gravità del fallo
inducendo l’arbitro in un rosso diretto, che si poteva
evitare; e al 31′
l’ammonizione per Torosidis per una
sospetta simulazione in area di rigore chiudono la partita
tra mille polemiche.
Dopo quattro minuti di recupero
decretati dall’arbitro Guida il fischio di chiusura 1-1 tra
Udinese e Roma. Partita non esaltante dal punto di vista
tecnico, bloccata e dai ritmi abbastanza lenti. La Roma dopo
il gol di
Lamela si accontenta di controllare abbastanza
agevolmente nel primo tempo, nella ripresa il pareggio di
Muriel, grazie anche a Stekelenburg che poteva fare meglio sul
gol, riaprono le attesa dell’Udinese che gioca in dieci per
l’espulsione di Heurtaux
mentre rimane inutile il forcing
finale dei giallorossi in superiorità numerica nella seconda
parte della ripresa che non approfittano del regalo arbitrale.
Mettiamoci anche il tempo con una pioggia minuta ma fastidiosa
che ha bagnato i tifosi durante tutta la partita e usciamo dal
campo con un punto strameritato per l’Udinese e un punto
arrabattato per la Roma che restano comunque entrambe legate
ancora alla speranza di dimare aggangiate all’Europa.
MERITATA VITTORIA ALMENO IN CAMPO CULINARIO PER
L’UDINESE NEL “CAMPIONATO ITALIANO DEL GUSTO”
La decima partita del “Campionato italiano del gusto”,
format turistico ideato dall’Agenzia Turismo Friuli Venezia
Giulia, che ha visto lo chef Giacomo Buzzi del ristorante “Lo
storione” di Prata di Pordenone (PN) battere lo chef romano
Angelo Onofri del ristorante “Ai spaghettari” di Roma.
Il “Magatello di vitello con sclùpit, asparagi, pomodorini e
scaglie di Travesio” vince infatti la partita del
gusto aggiudicandosi 316 punti contro i 303 assegnati ai
“Rigatoni alla Matriciana”.All’evento ha preso parte come presidente della
giuria il giornalista Gioacchino Bonsignore che ha registrato, nella cucina dello
Stadio Friuli, una puntata della rubrica Gusto di Canale 5 illustrando ai
telespettatori la ricetta del Friuli Venezia Giulia. Nell’immagine, da sinistra:
Angelo Onofri (chef del ristorante Ai spaghettari) e Giacomo Buzzi (chef del
ristorante Lo storione).
Enrico Liotti
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