Fiori d'arte: Romano Gazzera e le tavole del Curtis's Botanical Magazine Rosa Camoletto Pasin La richiesta di scegliere le tavole da presentare per l’esposizione di alcuni volumi del Curtis’s Botanical Magazine nella mostra "Fiori d'arte. Romano Gazzera e le tavole del Curtis's botanical magazine", ha inizialmente generato nel botanico una grande difficoltà Con quale criterio selezionare infatti, tra le 9.688 tavole colorate a mano e raccolte nei 164 volumi pubblicati tra il 1787 ed il 1948, la piccola serie da presentare in mostra ed illustrare in mostra e nel catalogo? Poiché la mostra doveva giocare sul confronto tra le tavole didascaliche del Curtis’s Botanical Magazine e le rappresentazioni floreali del pittore Romano Gazzera (1906-1985), il primo passaggio era obbligato: esaminare con l’occhio critico del botanico la serie di quadri ed immaginare i possibili accostamenti con le tavole della rivista. Una rapida indagine ha permesso di accertare che Romano Gazzera ha spesso ritratto fedelmente dal vero i suoi soggetti floreali e che l’elenco dei fiori rappresentati è piuttosto vario: rose rosse e bianche, dalie, viole del pensiero e camelie compaiono con una certa frequenza; ma nei quadri di questo pittore sono state immortalate anche la passiflora, la stella di Natale, il papavero rosso, la fritillaria imperiale, alcune raffinatissime orchidee, un pelargonio rosso a lui personalmente dedicato dai vivaisti che lo hanno conosciuto, una cultivar di rododendro denominata poeticamente “Saffo”. Qua e là nei quadri compaiono anche semplici fiori spontanei nostrani, come le campanule, le primule, i garofanini ed il tarassaco con i suoi inconfondibili “soffioni”. In altri quadri inoltre sono riprodotti paesaggi illuminati da distese di piccoli indistinti fiori gialli spontanei denominati “ginestre”, che sfuggono ad una pignola identificazione scientifica. Il botanico può apprezzare immediatamente una generale rassicurante somiglianza tra i fiori ornamentali disegnati e quelli reali; appare però curioso che Gazzera, dopo l’accurata riproduzione del suo primo fiore gigante, un garofanino dei campi, abbia in seguito dipinto “a memoria”, con scarsa precisione botanica, i piccoli fiori spontanei. Le piante rappresentate nei quadri sono state cercate negli indici della rivista, per associare ai soggetti floreali di Gazzera tutte le tavole che illustrano la stessa specie o specie botanicamente affini. Sono state così selezionate 30 tavole illustrate collegabili botanicamente ai quadri esposti in mostra. Queste tavole rappresentano: Acacia cycnorum, Acacia hispidissima, Acacia rhetinodes, Anemone coronaria, Callicarpa giraldiana, Camellia japonica, Cattleya rex, Cymbidium erythrostylum, Cymbidium insigne, Cytisus monspessulanus, Dahlia coccinea, Dahlia superflua, Delphinium urceolatum, Fritillaria imperialis, Fritillaria imperialis β corolla sulphureo-lutescens, Gloxinia speciosa var. Menziesii, Oncidium macranthum, Papaver orientale, Passiflora coerulea, Pelargonium salmoneum, Phalaenopsis Schilleriana, Poinsettia pulcherrima, Rhododendron niveum, Rhododendron ponticum, Rosa gallica β versicolor, Rosa muscosa, Strelitzia reginae, Tulipa gesneriana, Verbascum ovalifolium, Viola rothomagensis. Esaurito il confronto tra le realizzazioni pittoriche di Romano Gazzera e la documentazione scientifica della rivista botanica, la scelta delle tavole da presentare è proseguita con una libera indagine su centinaia di soggetti diversi. La consultazione degli indici del Curtis’s Botanical Magazine ha permesso di verificare che in questa rivista sono raccolte tavole relative a piante spontanee introdotte nei giardini e negli orti botanici, perciò risultano assenti le forme mostruose che si originano spontaneamente dopo una lunga coltivazione e ripetute propagazioni selettive, riccamente illustrate in molti altri testi coevi. Sono anche per lo più assenti gli ibridi più effimeri che i vivaisti selezionavano appositamente per una clientela desiderosa di curiosità e presentavano nei loro cataloghi. Anche le piante spontanee europee sono poco rappresentate, salvo alcune piante alpine, in particolare le specie considerate interessanti per il giardinaggio britannico. La selezione delle tavole da esporre è proseguita perciò sulle numerose piante esotiche spontanee, molte delle quali sono state illustrate all’epoca della loro introduzione in Gran Bretagna, quando orti botanici pubblici e giardini privati erano in grado di offrirne agli illustratori un campione nel prezioso e a volte irripetibile momento della fioritura. Le tavole qui riprodotte rappresentano in particolare un piccolo campionario delle specie esotiche introdotte nel corso del tempo nei giardini inglesi e che, non essendo state diffuse dai vivaisti in tutta Europa, possono oggi essere osservate soltanto nei Paesi d’origine e nelle collezioni di alcuni orti botanici: Aeschynanthus mimetes, Alloplectus capitatus, Begonia albo-coccinea, Canna Warszewiczii, Enkianthus campanulatus, Hoya coriacea, Senecio Hawortii, Streptocarpus Polackii, Stuartia pseudocamellia var. koreana, Verbascum Myconi. Tra le piante spontanee europee sono state scelte le tavole che rappresentano tre rare specie alpine: Daphne cneorum, Lychnis alpina, Paeonia tenuifolia. [rielaborazione dell'articolo pubblicato in: Mistrangelo A., Camoletto Pasin R., Spini M. (a cura di) - 1999 - Fiori d'arte. Romano Gazzera e le tavole del Curtis's botanical magazine. Editore: Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino]. © MRSN-Novembre2015 Selezione di immagini tratte dal Curtis's Botanical Magazine, abbinate alle opere di Romano Gazzera nella mostra del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino "Fiori d'arte. Romano Gazzera e le tavole del Curtis's Botanical Magazine" realizzata nel 1999 con la curatela artistica di Angelo Mistrangelo [immagini: Archivio MRSN-Botanica e fonti web] La tavola ritrae una pianta brasiliana molto decorativa e meno delicata delle specie affini. Tavola: Passiflora coerulea, The Botanical Magazine, tav. 28 (vol.1), 1787 Arbusto fiorifero di origine cinese, è alla base delle innumerevoli varietà di camelie oggi presenti nel mercato florvivaistico. Tavola particolarmente raffinata, di autore ignoto. Tavola: Camellia japonica, The Botanical Magazine, tav. 42 (vol.2), 1788 Papavero a fiori molto vistosi, diffuso come pianta ornamentale in numerose selezioni con fiori doppi e variamente sfumati. Tavola particolarmente vistosa per la brillantezza dei colori. Tavola: Papaver orientale, The Botanical Magazine, tav. 57 (vol.2), 1788 Esempio di una rosa classica, del gruppo della Rosa gallica, la rosa dei farmacisti. Tavola: Rosa muscosa, The Botanical Magazine, tav. 69 (vol.2), 1788 Per poter rappresentare degnamente questo fiore William Curtis dovette rinunciare, suo malgrado, alla tavola di piccolo formato e ricorrere a una pagina più lunga, ripiegata. Tavola: Strelitzia reginae, The Botanical Magazine, tav. 119 (vol.4), 1790 Questa bulbosa originaria della Persia fu introdotta inizialmente a Vienna, nel 1756. Tavola: Fritillaria imperialis, The Botanical Magazine, tav. 194 (vol.6), 1792 Questa tavola, dipinta da Syd Edwards, presenta una piccola gesneriacea dei Pirenei. Tavola: Verbascum Myconi, The Botanical Magazine, tav. 236 (vol.7), 1793 Piccolo cespuglio alpino apprezzato per la sua rusticità e la delicatezza dei fiori. Tavola: Daphne cneorum, The Botanical Magazine, tav. 313 (vol.9), 1795 Pianta erbacea utilizzata nei giardini rocciosi. Questa tavola ne mostra anche l’apparato radicale. Tavola: Lychnis alpina, The Botanical Magazine, tav. 394 (vol.11), 1798 La tavola mostra una delle numerosissime specie importate per il grande valore ornamentale. Tavola: Rhododendron ponticum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 650 (vol.17), 1803 La tavola mostra una specie esotica messicana introdotta in Inghilterra nel 1789. Tavola: Dahlia coccinea, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 762 (vol.20), 1804 La notissima anemone dei fiorai è rappresentata in questa tavola completa di radici. Tavola: Anemone coronaria, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 841 (vol.22), 1805 Elegantissima peonia originaria dell’Europa orientale. Tavola: Paeonia tenuifolia, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 926 (vol.24), 1806 Specie del Caucaso introdotta in Inghilterra nel 1804, molto simile al tasso barbasso. Tavola: Verbascum ovalifolium, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1037 (vol.26), 1807 La tavola presenta una delle numerose forme coltivate di tulipano. Tavola: Tulipa gesneriana, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1135 (vol.28), 1808 Corona imperiale, forma orticola con fiori gialli. Tavola: Fritillaria imperialis β corolla sulphureo-lutescens, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1215 (vol.30), 1809 La viola di Rouen è simile alla comune viola del pensiero spontanea, ma è ricoperta di una fine pelosità. Tavola: Viola rothomagensis, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1498 (vol.36), 1812 Specie spontanea del Nord America. Tavola: Delphinium urceolatum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1791 (vol.43), 1816 La tavola presenta una forma molto coltivata della rosa dei farmacisti. Tavola: Rosa gallica β versicolor, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1794 (vol.43), 1816 La tavola codificata come 1885A rappresenta una dalia che oggi viene indicata come Dahlia pinnata, importata Inghilterra dalla Francia, dove questa specie messicana era intensamente coltivata da alcuni anni. La tavola codificata come 1885B ne rappresenta una varietà a fiore doppio. Tavola: Dahlia superflua, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 1885 A&B (vol.44), 1817 Portata nei Giardini Botanici di Edimburgo nel 1834, questa pianta di origine messicana è stata subito molto apprezzata per la sua fioritura invernale. I suoi fiori sono piccoli e verdi, ma la pianta fiorita diventa molto vistosa grazie allo sviluppo di vistose brattee rosse. Questa pianta viene oggi chiamata dai botanici Euphorbia pulcherrima. Tavola: Poinsettia pulcherrima, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 3493 (vol.63), 1836 Il volume che contiene questa tavola sembra essere oggi particolarmente raro perché una parte della produzione non distribuita immediatamente agli abbonati venne venduta come carta da macero. Tavola: Gloxinia speciosa var. Menziesii, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 3943 (vol.68), 1842 La tavola presenta una delle numerose begonie importate dai tropici e diffuse in coltivazione per la bellezza di fiori e foglie. Tavola: Begonia albo-coccinea, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4172 (vol.71), 1845 Epifita delle foresta tropicali, coltivata in serra. Tavola: Alloplectus capitatus, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4452 (vol.75), 1849 In questa ed in molte altre tavole del grande illustratore W.Fitch la pianta è presentata insieme ad alcuni particolari ingranditi, riprodotti con finalità scientifiche. Tavola: Hoya coriacea, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4518 (vol.76), 1850 Mimosa australiana a foglioline pennate, ghiandolosa. Tavola: Acacia hispidissima, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4588 (vol.77), 1851 Delicata mimosa australiana coltivata in serra. Tavola: Acacia Cycnorum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4653 (vol.78), 1852 Specie himalayana introdotta nei Kew Gardens dal dr. Hooker, fiorita per la prima volta nel maggio del 1853. Tavola: Rhododendron niveum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4730 (vol.79), 1853 Pianta del Costa Rica ancora oggi molto coltivata, fu introdotta nel 1849 nei giardini tedeschi. La tavola è colorata in modo incompleto. Tavola: Canna Warszewiczii, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 4854 (vol.81), 1855 Esemplare in piena fioritura di un’orchidea spontanea delle Isole Filippine. Tavola: Phalaenopsis Schilleriana, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 5530 (vol.91), 1865 Orchidea di particolare valore ornamentale, con fiori di lunga durata. Tavola: Oncidium macranthum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 5743 (vol.94), 1868 La tavola rappresenta un esemplare fiorito, proveniente dal giardino botanico che sir Thomas Hanbury aveva creato in Liguria a Capo Mortola. L'esemplare fiorito venne portato a Londra per essere ritratto. Tavola: Senecio Haworthii, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 6063 (vol.99), 1873 Graziosa ericacea giapponese illustrata nei dettagli dalla pittrice Matilda Smith. Tavola: Enkianthus campanulatus, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 7059 (vol.115), 1889 L’esemplare qui riprodotto, raccolto nell’Annam nel 1891 e fiorito per la prima volta nel 1905, venne portato ai Kew Gardens per essere identificato e lì venne ritratto. Tavola: Cymbidium erythrostylum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 8131 (vol.133), 1907 Orchidea spontanea dell’Annam, scoperta nel 1901. E’ considerata una delle specie più belle del genere Cymbidium. Tavola: Cymbidium insigne, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 8312 (vol.136), 1910 L’esemplare rappresentato in queste tavole proveniva dall’Amazzonia ed era coltivato nelle serre tropicali dei Kew Gardens. Tavola: Cattleya rex, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 8377 (vol.137), 1911 Arbusto di origine cinese, appariscente e di facile coltivazione. Tavola: Callicarpa Giraldiana, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 8682 (vol.142), 1916 Ginestra di Montpellier, arbusto diffuso nell’Europa meridionale. Tavola: Cytisus monspessulanus, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 8685 (vol.142), 1916 La tavola presenta una delle mimose australiane più coltivate in Europa. Tavola: Acacia rhetinodes, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 9177 (vol.153), 1929 I primi esemplari di questa specie sudafricana, assai simile al più diffuso Pelargonium zonale, furono portati ai Kew Gardens nel 1931. Tavola: Pelargonium salmoneum, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 9357 (vol.157), 1934 La tavola riproduce una gesneriacea dell’India Orientale dai vistosi colori. Tavola: Aeschynanthus mimetes, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 9595 (vol.162), 1940 Questa tavola, che presenta una piccola gesneriacea del Transvaal, è stata colorata solo in parte. Tavola: Streptocarpus Polackii, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 9668 (vol.164), 1946 Le tavole di questo volume e di tutti i seguenti non sono più colorate a mano. Tavola: Stuartia pseudocamellia var. koreana, Curtis’s Botanical Magazine, tav. 20 n.s. (vol.165), 1948 Curtis's Botanical Magazine: Fonti web: The Botanical Magazine (voll. 1-14) http://www.biodiversitylibrary.org/bibliography/307#/summary http://plantgenera.org/volumes.php?id_publication=219&mobile=0 Curtis.s Botanical Magazine (Voll. 15-146) http://www.biodiversitylibrary.org/bibliography/706#/summary http://plantgenera.org/volumes.php?id_publication=46&mobile=0 Curtis's Botanical Magazine (pubblicazione attuale) http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/%28ISSN%291467-8748/issues