Insegnanti Religione Cattolica LA BIBBIA

Insegnanti Religione Cattolica
LA BIBBIA
La scuola può ignorare?
Si è tenuto a Rovereto il 6-7 settembre, presso l’Aula Magna dell’Istituto don Milani, il corso di formazione organizzato d’intesa
tra Servizio innovazione e sviluppo dell’Assessorato provinciale all’Istruzione e l’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi diTrento, per i docenti di religione cattolica e delle altre discipline umanistiche dedicato
al progetto Bibbia Educational BE.
L’appello
dell’associazione “Biblia”
“È necessario che la scuola italiana
si accosti, in modo culturalmente maturo, ai testi sacri che hanno dato forma alle tradizioni religiose, alla storia, alla civiltà di cui
siamo figli”, poiché la scarsa attenzione nei riguardi della Bibbia
“incide negativamente sulla comprensione della letteratura, dell’arte, della musica, della politica, del
diritto, dell’economia e in genere
della storia culturale dell’Occidente”: così si legge nell’appello che
l’associazione “Biblia” ha rivolto,
prima nel 1989 e poi a fine 2004,
al ministro della Pubblica Istruzione. Un testo sottoscritto da oltre
diecimila intellettuali, cattolici e
protestanti, ebrei e laici - docenti
universitari, insegnanti, giornalisti - tra i quali figurano nomi prestigiosi come Umberto Eco, Massimo Cacciari, Claudio Magris,
Gustavo Zagrebelsky.
L’appello chiede che la Bibbia venn.10 ottobre 2007
ga sottratta sia a una lettura puramente confessionale sia all’ignoranza diffusa che oggi la circonda
e venga laicamente assunta dalla
scuola italiana per quello che è, un
classico non meno importante dell’Iliade o della Divina Commedia,
anzi “il grande codice” della cultura occidentale, come ha mostrato N. Frye in un famoso libro del
1986. Finora la risposta del ministro è stata prudente, ma in Trentino l’appello è stato prontamente
raccolto dall’Assessorato all’Istruzione e dall’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, che già nel 2004 hanno
dedicato alla questione un corso di
aggiornamento rivolto ai docenti delle medie superiori e che nel
settembre di quest’anno hanno riproposto l’iniziativa con una novità di grande rilievo: il progetto
Bibbia Educational (BE). Sì, perché in questi anni ci si è chiesti da
più parti: Come è possibile far conoscere ai ragazzi delle medie e delle superiori un testo così complesso come la Bibbia? Gli insegnanti
- non solo di religione, ma anche di
lettere, di filosofia, di storia dell’arte, di diritto - hanno la competenza e gli strumenti didattici per farlo
accostare in modo vivo e accattivante? Il progetto BE rappresenta una
valida risposta proprio a questi interrogativi ed è per tale motivo che
il corso di aggiornamento del settembre scorso merita una particolare attenzione.
A pieno titolo
nella scuola
La presentazione di BE è stata opportunamente preceduta da due
relazioni. Il biblista Roberto Vignolo ha mostrato come la Sacra
Scrittura, nonostante (o forse proprio per) la sua complessità, sia un
testo profondamente inclusivo:
“anche se non la leggi, tu sei nella Bibbia”, ha affermato il relatore citando E. Canetti. Ogni uomo,
e quindi ogni studente, è potenzialmente nella Bibbia perché in
questo classico di respiro universale, che ha attraversato i secoli e
i continenti, ciascuno può ritrovare se stesso, i propri interrogativi
esistenziali sulla vita e sull’amore,
sul dolore e sulla morte, ma anche
una via privilegiata per conoscere
il mistero di Dio e le verità senza fondo che, per ebrei e cristiani, Egli ha rivelato sull’uomo e sul
suo destino in questo universo.
Ma la Bibbia ha giuridicamente diritto di cittadinanza a scuola? A questa domanda ha risposto
il pedagogista Cesare Bissoli analizzando i luoghi specifici nei quali i vari testi della riforma in atto
consentono a pieno titolo l’ingresso della Bibbia nelle aule scolastiche, non solo nell’ora di religione,
ma in parecchie altre discipline,
visto che tra “gli strumenti culturali” il Profilo educativo del I e II
ciclo propone “l’essere consapevoli, sia pur in modo elementare,
delle radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che
ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano”, come pure “dell’identità spirituale e materiale
dell’Italia e dell’Europa”. La Bibbia non è menzionata esplicitamente, ma non c’è dubbio che “le
radici storico-giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche” della nostra civiltà affondano anche nell’humus fertilissimo della Scrittura
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e che per cogliere tutto lo spessore e la forza di queste radici è indispensabile mettere in luce i collegamenti, spesso sommersi, tra il
testo sacro e le espressioni culturali che esso ha ispirato nel corso dei
secoli, secondo quella categoria ermeneutica che gli specialisti hanno chiamato “storia degli effetti”.
Il progetto
Bibbia Educational
È all’incrocio di queste due prospettive – quella esistenziale indicata dal biblista e quella storicoculturale rilevata dal pedagogista
– che si colloca il progetto BE: un
cofanetto di 13 cdrom e 13 film in
dvd di cui stiamo parlando. Qui
invece è opportuno far emergere in estrema sintesi le opzioni pedagogiche sottese al progetto, così
come le ha illustrate il suo autore
Pasquale Troìa, studioso versatile e appassionato insegnante di religione, nel suddetto corso di aggiornamento. La prima opzione
rimonta ai 13 film-fiction prodotti negli anni scorsi dalla Lux Vide
su altrettanti personaggi biblici e
trasmessi dalle televisioni di oltre
150 paesi di tutto il mondo (compresa la RAI): Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Mosè e così via fino
a Gesù, a Paolo di Tarso e a Giovanni dell’Apocalisse. L’approccio alla Scrittura implicito in questi film è dunque legato alle storie
di vita dei più famosi personaggi
biblici: un approccio narrativo ed
esistenziale che a giudizio di molti ha avuto un peso considerevole
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nel clamoroso successo della serie.
A partire da questi film Pasquale
Troìa ha ideato e realizzato altrettanti cdrom sui 13 personaggi in
una prospettiva laica che è insieme interreligiosa, interculturale e
interdisciplinare.
Nei CD: documenti,
scuola, film
Aprendo uno qualunque di questi
cd l’insegnante si trova di fronte a
tre ambiti principali: Documenti,
Scuola, Film.
L’ambito “Documenti” offre, relativamente al personaggio biblico
in questione, un ricco ventaglio di
sezioni e sottosezioni: per esempio
nella sezione “Testi sacri” sono reperibili tutti i testi che, nella Bibbia ebraica e cristiana e nel Corano, riguardano quel personaggio,
opportunamente accompagnati da
note e spiegazioni. Nella sezione
“Tradizioni culturali” sono disponibili le tracce che quei testi hanno lasciato nell’arte e nella filosofia, nella letteratura greca e latina,
in quella europea e mondiale, nella musica, nella storia e in altre tradizioni. Bastano questi rapidi cenni per capire l’enorme ricchezza di
riferimenti che questi cd mettono
facilmente a disposizione.
“Scuola” si articola a sua volta in
sezioni e sottosezioni: per esempio nella sezione “Saperi scolastici” i documenti di cui sopra sono
analizzati attraverso approfondimenti e indicazioni didattiche che
consentono al docente di utilizzarli secondo le varie discipline presenti oggi nella scuola, comprese
le scienze. Nella sezione “Per conoscere e per sapere” sono suggerite tematiche che permettono di
costruire progetti didattici e specifiche unità di apprendimento
a partire dal personaggio biblico
prescelto, come pure di verificare gli apprendimenti dello studen-
te sul piano della conoscenza, dell’abilità e della competenza. Il
tutto con la possibilità di recuperare in ogni momento le sequenze dei film dai quali il progetto ha
preso le mosse.
Duttilità per la didattica
Insomma Bibbia Educational è
un’opera unitaria di sapore enciclopedico e di straordinaria duttilità sul piano didattico, che valorizza tutte le modalità espressive di
cui gli ipertesti multimediali sono
oggi dotati. “Un’opera complessa, ma non complicata”, come ha
sintetizzato l’autore nella sua conclusione: in effetti basta un po’ di
pratica per riuscire a muoversi agevolmente nelle varie sezioni e per
costruire progetti mono, pluri e interdisciplinari a discrezione e a beneficio di tutti gli insegnanti. Già,
gli insegnanti, che hanno sempre
l’ultima parola in classe: perché
senza di loro, senza la loro capacità
di intercettare o suscitare l’interesse
degli studenti, senza la loro creatività didattica, anche il miglior progetto rimane nel… cofanetto. “Un
documento – ha scritto l’eminente
storico M. Bloch – è come un testimone: non parla se non quando lo interroghi”. Nell’odierno villaggio globale la Bibbia è di gran
lunga il libro più diffuso al mondo
e reca in sé un enorme potenziale
di comunicazione fra popoli e culture, ma se non c’è qualcuno che
a scuola lo sa interrogare, in quest’ambito rimane muto. Per parte
sua il sottosegretario alla P.I. Letizia De Torre, presente al corso, si è
impegnata a sollecitare il ministro
per favorire la diffusione di BE nelle scuole italiane.
Paolo Marangon
docente di religione negli istituti
superiori e presso
ITC- scienze religiose
n.10 ottobre 2007
LA BIBBIA E Il SUO VALORE INTERCULTURALE
Il progetto Bibbia Educational
Presentazione
a cura dell’Autore,
prof. Pasquale Troìa
La BE nasce
• da un’esigenza
• e da una opportunità.
L’esigenza è data dal bisogno che
spesso gli idr ed i colleghi di altri saperi scolastici manifestano
di avere a disposizione strumenti specifici ed interdisciplinari per
comporre quell’unità dei saperi che deve caratterizzare la formazione integrale dello studente,
oggi. Ed in particolare strumenti
che possano valorizzare la Bibbia
come un testo autorevole e fondamentale per la cultura italiana ed
europea e per l’irc in particolare.
L’opportunità per realizzare queste aspirazioni proviene dal mondo della scuola (e della cultura) ed
è stata offerta dal Ettore Bernabei
(per anni presidente della Rai).
Sei anni fa il Bernabei, attualmente presidente della LuxVide, mi
chiese di predisporre un progetto che potesse investire culturalmente a scuola i film-fiction delle storie della Bibbia che in questi
ultimi anni la LuxVide ha prodotto ed ha diffuso in 150 nazioni di
tutto il mondo.
La Bibbia Educational è un cofanetto composto da 13 fascicoli e
da un libro di presentazione e di
prefigurazione dell’opera.
Ogni fascicolo propone il film di
ognuno dei 13 personaggi della
Bibbia Educational ed un cdrom
che lo contestualizza biblicamente, storicamente, culturalmente e
n.10 ottobre 2007
xVide, Carlo Fuscagni - presidente
della Fondazione COR e dall’Autore Pasquale Troìa
(www.bibbiaeducational.it).
religiosamente e ne propone una
valorizzazione didattica.
La BE ha come destinatari professionali i docenti di tutti i saperi scolastici della Scuola secondaria di I e II grado e quindi i loro
studenti.
La BE permette di elaborare progetti interdisciplinari a carattere
interculturale ed interreligioso
avvalendosi delle multimedialità
informatica.
La Bibbia Educational è stata presentata il 12 dicembre 2006 al Ministero della Pubblica Istruzione
dal ministro on. Giuseppe Fioroni e da una dialogante presenza interreligiosa: il cardinale Paul Poupard, Riccardo Di Segni - rabbino
capo della comunità israelitica di
Roma, Osama Al Saghir - presidente dell’associazione italiana di
giovani musulmani, Ettore Bernabei - presidente onorario della Lu-
La Bibbia Educational promuove
una comunicazione didattica che
valorizza e investe tutti i linguaggi
della comunicazione facendo interagire la Bibbia con l’arte, con la
musica, con le letterature antiche
e contemporanee, con l’attualità,
con le testimonianze di fede della Chiesa e delle religioni abramitiche, con le curiosità tipiche del
mondo giovanile…
Nella scuola, dove le tradizioni culturali e religiose si configurano in saperi scolastici, la Bibbia diventa così l’autorevole Libro
di testo – (almeno) come gli altri classici della letteratura che
si studiano a scuola – che interpreta ed è interpretato dai diversi saperi scolastici che trovano in
essa non solo un classico delle letterature ma anche un testo fondante la fede dei credenti nel Dio
di Abramo e di Gesù Cristo per
i cristiani. I docenti di ogni sapere scolastico trovano in ognuno di questi cdrom documenti e
strumenti per valorizzare la Bibbia
durante le loro programmazioni e
le relative lezioni e i loro progetti
interdisciplinari.
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