Atlante storico e cronologie tematiche

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LA PREISTORIA E L’ETÀ ANTICA
LA DIFFUSIONE
DEL CRISTIANESIMO
■ Il cristianesimo nasce in Palestina ed è presto diffuso dagli
apostoli e da san Paolo in tutte le
regioni mediterranee.
I fedeli si organizzano nelle città;
alcuni loro atteggiamenti, come il
rifiuto del culto degli dei e
dell’imperatore e l’obiezione di
coscienza al servizio militare li
renderanno sospetti di cospirazione contraria allo stato, tanto da
venire perseguitati e martirizzati.
La presenza del cristianesimo a
Roma è segnalata dalle persecuzioni di Claudio e soprattutto di
Nerone; sotto quest’ultimo, probabilmente, vengono martirizzati i santi Pietro e Paolo.
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Penetrazione del
cristianesimo nel V secolo
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Diffusione del cristianesimo
nel IV secolo
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Organizzazione gerarchica
del cristianesimo:
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Regioni cristianizzate
all’inizio del IV secolo
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La diffusione del cristianesimo
nel IV e V secolo:
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(Durazzo)
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Le grandi persecuzioni
contro i cristiani (249-305)
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Comunità cristiane
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Nascita e primo sviluppo
del cristianesimo
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Diffusione del cristianesimo nel mondo
romano dal I secolo alla fine del V secolo d.C.
Comunità cristiane
documentate nel III secolo
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A lato, un affresco
del 1200 in cui è
rappresentato
Costantino che
offre doni a
papa Silvestro I.
In basso,
l’imperatore
Costantino con i
simboli della
cristianità in un
bassorilievo
del IV secolo.
Tutto ciò promuove Roma come
sede d’elezione della chiesa cristiana e segna la distinzione con
le comunità ebraiche, fino allora
ben tollerate. Le persecuzioni
continuano per quasi tre secoli,
senza però impedire la diffusione del cristianesimo e il suo radicamento sociale.
Con l’editto di tolleranza di Milano del 313, l’imperatore Costantino riconosce la nuova religione,
che comincia a configurarsi come religione di stato.
Sedi patriarcali e relativi
confini di giurisdizione
Efeso
Sedi dei quattro concili
ecumenici del IV e V secolo
Petra
Sedi metropolitane
alla fine del V secolo
L’impero romano
all’inizio del V secolo
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Stanziamento dei popoli
barbarici alla fine
del V secolo
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Cristiani ariani
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Cristiani cattolici
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Date e avvenimenti
6/4 a.C.-30 d.C. (?) Vita di Cristo.
27 d.C. Martirio di san Giovanni
Battista sotto Erode Antipa.
45-62/64 Missione di san Paolo.
60-70 Redazione dei Vangeli sinottici. Dal 64, dopo l’incendio di Roma
si scatena una feroce persecuzione
dei cristiani; fra i martiri forse anche
i santi Pietro e Paolo.
81-96 Condanne a morte di credenti cristiani.
117-168 Persecuzioni dei cristiani
sotto Adriano e Antonino.
177 Persecuzione dei cristiani sotto
Marco Aurelio; martiri a Lione.
190 Conversione di Tertulliano.
200-250 Primi episcopati nella
Francia meridionale.
202 Editto di Settimio Severo che
proibisce ogni forma di proselitismo
ebraico e cristiano; persecuzioni in
Africa, Egitto e Gallia.
242 Inizia la predicazione di Mani,
fondatore del manicheismo.
249 L’imperatore Decio ordina la
prima persecuzione del cristianesimo in tutto l’impero.
257-258 Editti di Valeriano: persecuzione dei cristiani.
IV secolo Prima evangelizzazione
dell’Inghilterra.
303 Diocleziano emette un editto di
persecuzione generale e sistematica dei cristiani; in occidente la persecuzione termina nel 306, in
oriente continua fino al 313.
313 Editto di Milano: Costantino
proclama l’uguaglianza di diritti per
tutte le religioni; fine delle persecuzioni contro i cristiani e restituzione
delle proprietà confiscate.
315 Costruzione a Roma dell’arco
di Costantino.
318-336 Inizia la predicazione di
Ario, fondatore dell’arianesimo.
321 Editto in favore dei donatisti,
cristiani scismatici.
325 Primo concilio ecumenico di
Nicea contro l’arianesimo.
340-348 Il vescovo visigoto Ulfila
converte i goti all’arianesimo.
354-430 Vita di sant’Agostino, dottore della chiesa.
361-363 L’imperatore Giuliano restaura il culto pagano; per questo
viene chiamato ‘l’Apostata’.
374 Ambrogio è consacrato vescovo di Milano.
380 Editto di Teodosio I: il cristianesimo viene assunto come religione
ufficiale dell’impero.
381 Secondo concilio ecumenico.
391 Teodosio vieta i culti pagani. Girolamo traduce l’Antico Testamento.
397-398 Sant’Agostino scrive la sua
maggior opera, le Confessioni.
412-426 Sant’Agostino scrive la Città di Dio, in cui la storia è intesa
come lotta incessante tra la materialità e la spiritualità.
438 Teodosio promulga il Codice
Teodosiano; è la più importante raccolta di leggi prima di Giustiniano.
472 Consacrazione di san Martino.
476 Tradizionale data d’inizio del
medioevo, coincidente con la deposizione dell’ultimo imperatore d’occidente, Romolo Augustolo, per
opera di Odoacre.
51
LA PREISTORIA E L’ETÀ ANTICA
IL DECLINO
DELL’ IMPERO ROMANO
■ Alla fine del II secolo d.C.
l’impero è sottoposto a pressioni
destabilizzanti: orde barbariche
premono sui confini, la crisi economica colpisce l’area mediterranea e, a partire da Diocleziano,
avvengono molti sostanziali
cambiamenti interni.
Dopo la morte di Commodo, i
pretoriani, le truppe preposte alla sicurezza dell’imperatore e le
uniche che possano essere stanziate in Roma, vendono la carica
imperiale a chi promette più denaro e vantaggi; le legioni delle
province più esterne, che sopportano il peso delle incursioni
A oriente intanto rinasce l’impero persiano.
Con Diocleziano l’imperatore diventa un monarca assoluto. Per
facilitare la difesa delle frontiere
l’impero è affidato a quattro tetrarchi; il culto dell’imperatore
mantiene l’unità del dominio, le
altre religioni sono bandite. Dopo Diocleziano l’impero d’occidente è conquistato da Costantino, figlio di uno dei tetrarchi.
Dapprima egli divide il potere
con Licinio, poi lo sconfigge e
avoca a sé il comando su tutti i
territori imperiali.
L’evento fondamentale del regno
di Costantino è la sua conversione al cristianesimo e la tolleranza verso ogni religione. La capitale viene trasferita a Costantinopoli, sorta sull’antica Bisanzio.
dei barbari, sovente proclamano
imperatori i loro comandanti.
L’africano Settimio Severo fonda
la dinastia dei Severi, favorisce
l’ascesa economica e politica
dei militari, impone tributi crescenti. Il centro d’interesse degli
imperatori non è più Roma, perché loro stessi non sono più di
Roma e perché ai confini si addensano le minacce maggiori; gli
imperatori illirici del III secolo
guidano eserciti composti da
barbari mercenari.
Nel 260 l’impero è diviso di fatto
in tre parti che rivendicano autonomia militare e amministrativa.
Morto Costantino l’impero viene
diviso in tre prefetture.
Il problema del controllo dei
confini si aggrava; fra gli alti ranghi dell’esercito si mettono in
luce comandanti barbari; nel
401 l’invasione dei goti non può
più essere contenuta. Nel 476
l’esercito romano, formato da
barbari, proclama re Odoacre e
depone l’ultimo imperatore
d’occidente, Romolo Augustolo.
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Divisione dell’impero tra
Arcadio (oriente) e Onorio
(occidente) nel 396
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Principali battaglie
delle guerre civili (con data)
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Invasioni e incursioni
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Spartizione e divisione
dell’impero
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412-418 I visigoti si stabiliscono in
Gallia e in Spagna.
421 I franchi si insediano nella Gallia settentrionale.
429-439 I vandali conquistano
l’Africa del nord e la Spagna.
451-453 Gli unni, che hanno cominciato la loro lunga marcia dalle
steppe dell’Asia nord-occidentale, si
affacciano ai confini dell’impero, seminando il terrore.
455 Sacco di Roma da parte dei
vandali di Genserico.
455-476 Orde di vandali occupano
la Sardegna.
476 Data tradizionale della fine
dell’impero romano d’occidente.
488-489 Teodorico, re degli ostrogoti, invade l’Italia spinto dall’imperatore d’oriente.
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275 Orde di franchi e alemanni
invadono la Gallia.
357 Vittoria di Giuliano sugli alemanni ad Argentoratus.
374/5 Vittoria degli unni sui goti di
Ermanrico in Ucraina.
380 Gli ostrogoti entrano e si stabiliscono in Pannonia.
382 Popoli visigoti invadono la penisola balcanica.
402 Il generale Stilicone ferma i visigoti a Verona.
406 I barbari varcano il Reno.
407 I caledoni scacciano i romani
dall’Inghilterra.
410 Alarico, re dei visigoti, saccheggia Roma. Questo evento rende
concreta e palpabile la decadenza
delle strutture imperiali.
L’impero alla morte
di Teodosio (395)
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Una moneta della
metà del IV secolo
con il volto
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Costanzo II.
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Decentramento e
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da Costantino alla
vigilia delle
invasioni barbariche
(306-401 d.C.)
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a quelle delle
insegne romane.
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Treviri, in
Germania.
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decorativo del IV
secolo da Santa
Maria Maggiore
a Roma.
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Principali battaglie contro
i barbari (con data)
53
IL MEDIOEVO
LE INVASIONI
BARBARICHE
■ A cavallo tra il IV e il VII secolo d.C. una grande migrazione
di popolazioni nomadi o seminomadi scardina l’organizzazione politica e sociale della parte
occidentale dell’impero romano.
I nuovi venuti vengono chiamati
barbari, termine spregiativo sinonimo di straniero e incivile. Le
cause che spingono queste popolazioni alla penetrazione
nell’area geografica occupata
dall’impero di Roma non sono
uniformi e vanno ricercate nei
cambiamenti climatici, nella necessità di trovare nuovi pascoli
per le greggi e le mandrie di cavalli o nel bisogno di nuove terre
fertili da coltivare. L’ondata di
tribù germaniche proviene dalle
regioni a est del Reno e a nord
del Danubio e travolge nel V secolo il limes (confine) romano. I
risultati di un movimento di tale
portata sono la rottura degli
equilibri etnici e politici e la nascita di nuove formazioni sociali
e politiche che vengono chiamate dagli storici regni romanobarbarici. I primi a stabilirsi
all’interno dei confini romani,
nel 408, sono i visigoti comandati dal re Alarico, che dopo aver
saccheggiato Roma, si stanziano
prima in Francia, fondando il regno di Tolosa, poi nella penisola
iberica, creando il regno di Toledo che resisterà fino all’arrivo
degli arabi nel 711. I burgundi,
popolazione originaria probabilmente della Scandinavia, si stanziano nella Savoia. I franchi, al
seguito del loro re Clodoveo, dopo essersi affermati su romani,
alemanni e visigoti, fondano, nel
nord della Gallia, un regno con
capitale a Parigi, dando vita alla
dinastia merovingia.
Gli unni, nomadi e guerrieri provenienti dalle steppe nord-orientali dell’Asia e che alla fine di
una lunga migrazione si sono installati nel Caucaso, sotto la guida del loro re, Attila, si lanciano
alla conquista dell’Italia, devastandola. Dopo essere dilagati
nel Veneto, giungono fino al fiume Mincio, dove si fermano al
cospetto di papa Leone I, inviato
dall’imperatore Valentiniano III,
ma più verosimilmente perché
falcidiati dalle epidemie che ne
decimano le file. L’Italia deve sostenere una nuova invasione da
parte dei vandali, provenienti
dalle coste dell’Africa, che nel
455 mettono a sacco Roma. Nelle file dell’esercito imperiale, intanto, la presenza dei barbari diviene sempre più determinante
tanto che un re, Odoacre, capo
dei mercenari germanici, depone l’ultimo imperatore romano
d’occidente, Romolo Augustolo
(476), e si proclama governatore
della penisola in nome di Zenone, imperatore romano d’oriente.
Proprio Zenone, però, mobilita
una nuova popolazione barbarica, gli ostrogoti comandati da Teodorico, per sconfiggere Odoacre che appare poco affidabile.
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Le invasioni in
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(fond.
nel
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Divisione dell'impero
da parte di Teodosio (395)
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Spedizioni marittime
dei vandali
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Cirene
Damasco
Cesarea
Barca
Libia
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Palmira
Alessandria
Egitto
Fustat (Il Cairo)
(fond. nel 640)
54
Angli e sassoni
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Gabès
Alemanni
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A lato, il mausoleo
di Teodorico a
Ravenna.
Sotto, brocca d’oro
degli avari
(Vienna,
Kunsthistorisches
Museum).
Date e avvenimenti
IV secolo Popolazioni barbare si
stanziano come fœderati ai confini
dell’impero romano.
378 I visigoti invadono la penisola
balcanica fino alla Grecia. Presso
Adrianopoli infliggono la prima grave
sconfitta ai romani all’interno dei
loro domini.
400 I burgundi si stanziano nel
territorio tra Reno e Meno.
402 I visigoti invadono l’Italia, ma
vengono fermati dal generale Stilicone a Verona.
406 I barbari varcano il Reno.
407 I caledoni scacciano i Romani
dall’Inghilterra.
410 Alarico, re dei visigoti, conquista
e saccheggia Roma.
412-418 I visigoti si stanziano in
Gallia e in Spagna.
421 I franchi guidati da Clodoveo si insediano nella Gallia
del nord.
429-439 I vandali guidati da
Genserico conquistano l’Africa del nord e la Spagna. Fondano un regno dapprima
riconosciuto dall’impero
come federato e poi autonomo.
450 Juti, angli e sassoni si stabiliscono nelle
isole inglesi.
451-453 Gli unni invadono l’occidente. Nel 452
saccheggiano il Veneto: gli abitanti
di Aquileia si rifugiano sulle isole
della laguna e danno vita al primo
nucleo di Venezia.
455 Sacco di Roma da parte dei
vandali di Genserico.
455-476 I vandali riescono a occupare la Sardegna.
475 L’imperatore d’oriente, Giulio
Nepote, riconosce il regno di Tolosa,
fondato dai visigoti.
476 Data tradizionale della fine
dell’impero romano d’occidente e
inizio del medioevo.
488-489 Teodorico, re degli ostrogoti, entra in Italia e sconfigge Odoacre sull’Isonzo, a Verona e sull’Adda.
492 Papa Leone I Magno, inviato
dall’imperatore Valentiniano III, incontra il re degli unni, Attila, presso il
Mincio e lo convince a rinunciare
all’avanzata nella penisola.
493 Teodorico conquista Verona e fa assassinare Odoacre.
Padrone dell’Italia, ricerca una
convivenza fra goti e latini.
496-507 Il re franco Clodoveo sconfigge gli alemanni
(496) e i visigoti (507).
Parigi diventa la capitale
del suo regno e viene
fondata la dinastia merovingia.
568 I longobardi guidati da Alboino cominciano
l’invasione dell’Italia.
55
IL MEDIOEVO
LONGOBARDI E BIZANTINI
IN ITALIA
1
■ Nell’anno 568 inizia la discesa in Italia dei longobardi,
che segna la rottura definitiva
con le antiche tradizioni e la
continuità sociale e politica
dell’impero romano.
Al seguito del re Alboino, i longobardi devastano l’Italia settentrionale, l’Umbria e la Toscana, spingendosi anche nel
sud della penisola. La conquista non procede in modo
sistematico: all’occupazione
barbara, infatti, sfuggono le
zone costiere del Veneto e
della Romagna, le zone intorno a Roma, la costa campana, parte della Puglia,
della Calabria e le isole. Ad
una prima fase di anarchia
e di rovesciamento violento delle istituzioni, segue
Date e avvenimenti
526 I longobardi si stanziano in
Pannonia, l’attuale Ungheria.
568 I longobardi, guidati dal
loro re Alboino, intraprendono l’invasione della penisola italiana.
569 I longobardi conquistano
la città di Milano.
572 Dopo un lungo assedio,
i longobardi espugnano Pavia, che
diventerà la loro capitale. Alboino
viene ucciso in una congiura guidata dalla moglie Rosmunda.
574 Alla morte di Clefi, successore
di Alboino, il regno longobardo cade
nell’anarchia. Aumenta in questa
fase il potere dei duchi.
584 I longobardi eleggono re Autari,
figlio di Clefi.
595 Papa Gregorio Magno (592604) stipula una tregua con il re
Agilulfo. Il papato si presenta come
l’unico antagonista del longobardi.
603 Il re longobardo Agilulfo e i
duchi di Spoleto e di Benevento si
convertono al cattolicesimo.
636-652 Regno di Rotari.
641 Rotari strappa ai bizantini la
Liguria e la Lunigiana.
56
L’imperatrice
bizantina Teodora
in un mosaico
della basilica
di San Vitale
a Ravenna.
La città è il più
importante centro
italiano dei
bizantini ed è
la capitale
dell’Esarcato: viene
conquistata dai
longobardi nel 751.
la creazione di un governo più
unitario, una capitale stabile a
Pavia (572), l’emanazione di un
codice (editto di Rotari 643) e la
nascita di un’amministrazione
statale.
A fronte della discesa dei longobardi, l’Esarcato di Ravenna rappresenta l’ultimo baluardo bizantino in Italia che però, in pratica, controlla solo la zona della
Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano,
Senigallia e Ancona). L’impero
d’oriente non appare in grado di
opporre una valida resistenza
agli invasori: tenta così di ripristinare una situazione di equilibrio
da una parte cercando l’accordo con i nuovi venuti, dall’altro
appoggiando l’intesa fra la chiesa di Roma e i longobardi, inaugurando un periodo di tregua.
Fibula a scudo
longobarda in oro
del VII secolo,
proveniente dalla
necropoli di
Castel Trosino,
nei pressi di
Ascoli Piceno.
643 Rotari pubblica l’editto che da
lui prende il nome: rappresenta la
fusione fra elementi di diritto latino
e altri di origine germanica. La società longobarda viene divisa in tre
classi: uomini liberi (aldii), semiliberi e servi.
652 Inizia un lungo periodo di crisi
politica nella monarchia longobarda
che si concluderà solo alla salita al
trono di Liutprando.
712-744 Regno di Liutprando.
728 ‘Donazione di Sutri’ da parte di
Liutprando al papato. Viene considerato uno dei momenti chiave nella
nascita dello Stato della Chiesa.
729 Il re Liutprando sottomette i
duchi di Spoleto e di Benevento.
739 Papa Gregorio III, in guerra contro il re Liutprando, chiede aiuto a
Carlo Martello, re dei franchi.
749-756 Regno di Astolfo.
751 Astolfo occupa Ravenna. Papa
Stefano II chiama in aiuto il re franco Pipino il Breve che sconfigge i
longobardi.
756-774 Regno di Desiderio che
cerca di allearsi con i franchi facendo sposare le sue figlie, Gerberga
ed Ermengarda, ai figli di Pipino il
breve, Carlo (il futuro Carlo Magno)
e Carlomanno.
774 Carlo Magno ripudia Ermengarda, scende in Italia, vince la battaglia
delle Chiuse di Susa e pone fine al
dominio longobardo.
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