Eventi Lunedì 22 dicembre 2014 Expo 2015 51 ■■ UNIVERSITà DEGLI STUDI G. MARCONI / Il primo ateneo italiano “open” riconosciuto dal Miur nel 2004. Accordi con prestigiose istituzioni estere Studiare a Roma per connettersi col mondo Sia per studi scientifici che umanistici. L’internazionalizzazione è uno degli elementi distintivi dell’ateneo. Corsi anche in russo e greco N egli ultimi anni le tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno influenzando profondamente l’istruzione superiore, chiamata a soddisfare nuovi fabbisogni formativi che si devono all’esigenza di acquisire competenze e abilità trasversali, ai mutamenti del mercato del lavoro e alle implicazioni di un mondo sempre più globalizzato e interconnesso. In questo contesto innovativo e dinamico, un ruolo di primo piano - nazionale e internazionale - lo svolge l’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, il primo ateneo italiano di tipo “open” a essere stato riconosciuto dal Miur nel 2004. Grazie all’utilizzo di soluzioni tecnologicamente avanzate, a un’offerta formativa di altissima qualità e al valore dei propri servizi, l’Usgm può vantare oggi più di 14mila iscritti, con un trend crescente anche a livello internazionale. L’internazionalizzazione è infatti uno degli elementi distintivi dell’ateneo, che ha via via incrementato l’offerta formativa con corsi in lingua inglese, russa e greca. Ma i risultati della Marconi derivano anche dal “profondo legame che si instaura con i nostri studenti - spiega il rettore Alessandra Briganti - pronti a partecipare al processo di costruzione della conoscenza. Questo ci permette di rispondere in maniera adeguata ai loro bisogni, offrendo corsi orientati al mercato del lavoro e in linea con i cambiamenti in atto”. La vocazione internazionale dell’università si traduce, poi, nei numerosi accordi bilaterali con istituti di tutto il L’Aula Magna densa di fascino antico nonostante la forte vocazione high-tech dell’ateneo mondo e nell’attività dell’Associazione Guide (informazioni: www.guideassociation. org), fondata e coordinata dalla Marconi sin dal 2005. L’ateneo opera pure nel campo della ricerca, che coinvolge i suoi docenti, laboratori e gruppi di ricerca impegnati in progetti nazionali ed europei. Oltre agli accordi firmati con prestigiosi centri di ricerca come il FermiLab di Chicago e il Cern di Ginevra, nei quali collaborano alcuni ricercatori dell’ateneo, sempre sul piano internazionale l’Usgm è attiva nella progettazione, implementazione e gestione di diverse iniziative co-finanziate dalla Commissione europea. Dal 2004 l’Università Marconi ha partecipato, in qualità di coordinatore o partner, a più di 60 progetti di ricerca, divenendo un punto di riferimento in Europa per programmi quali Llp, Tempus, Alfa, VII Programma Quadro, ecc (ora confluiti nei nuovi Eramus + e Horizon 2020). La maggior parte dei progetti riguarda l’applicazione di tecnologie e metodologie innovative all’istruzione superiore. Per esempio, il progetto Talete (www.taleteproject.eu), che intende favorire l’alfabetizzazione matematica degli studenti tramite l’uso di ambienti virtuali, e il progetto Silang (www.si-lang.net), che mira a sviluppare “serious games” per analizzare l’uso dei linguaggi veicolari nel mondo del lavoro. Il progetto Inspiring (www. inspiring-science-education. net), con l’obiettivo di coinvolgere, in diversi Paesi europei, 5mila scuole per la sperimentazione di risorse digitali che rendano più stimolante e attrattivo l’insegnamento delle materie scientifiche. Anche la comunicazione è un’importante tematica di ricerca, tanto che l’Usgm ha coordinato Strategicom (www. strategicomproject.eu) per creare strutture di comunicazione interna ed esterna nelle università algerine: si tratta di un progetto senza precedenti, poiché il coinvolgimento del locale ministero dell’Educazione ha facilitato l’avvio di una riforma del sistema educativo algerino nel settore della comunicazione. Il legame col mondo del lavoro conta invece sulla valorizzazione del progetto chiamato UcCrowd (uc-crowd.iscte-iul.pt), che tramite il crowdsourcing si prefigge di rafforzare il dialogo tra università e imprese specializzate nel settore energetico. Infine, un ulteriore asse di ricerca è costituito dalla quality assurance. La Marconi è infatti parte del progetto EqTel La tecnologia per l’insegnamento delle scienze Si chiama Ise (Inspiring science education) ed entro il 2020 vuole ridurre a meno del 15% il numero di studenti con scarsi risultati in matematica, scienze e materie tecnologiche I se, Inspiring science education (www. inspiring-science-education.net), è un progetto finanziato con il sostegno della Commissione europea nell’ambito del Settimo programma quadro della durata di 40 mesi, cui partecipano 30 partner provenienti da 15 Paesi europei e finalizzato all’adozione su larga scala di strumenti e risorse eLearning nell’insegnamento delle scienze. Il progetto prevede una fase di sperimentazione che coinvolgerà 5mila scuole in tutta Europa di cui circa 400 solo in Italia. Parte di queste ultime saranno coordinate dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi, in collaborazione con il Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche. L’Unione europea ha obiettivi ambiziosi per l’educazione in ambito matematico, tecnico e scientifico. Vuole infatti portare a meno del 15% nel 2020 la percentuale di studenti con scarsi risultati nelle comAttività di ricerca in laboratorio petenze di base in matematica e scienze e incoraggiare i giovani a scegliere studi e carriere nell’ambito matematico, scientifico e tecnologico. Il modo in cui la scienza è insegnata gioca un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questi obiettivi. Emerge, quindi, la necessità di una riforma nell’educazione scientifica che riesca ad attirare l’attenzione e l’interesse degli alunni. Nella comunità di ricerca pedagogica c’è un ampio consenso sul fatto che l’adozione del metodo Ibse, Inquiry based science education, in cui lo studente è coinvolto in prima persona e chiamato a svolgere un ruolo attivo e dinamico, possa contribuire a questa riforma. Il progetto Inspiring science education, come spiega il responsabile dell’Area ricerca e sviluppo dell’università Marconi, Arturo Lavalle, fa propria la metodologia Ibse consentendone l’attuazione attraverso l’utilizzo di una serie di strumenti tecnolo- (www.enqa.eu), che punta a migliorare la qualità nell’erogazione di corsi e-learning nelle università giordane, con lo scopo finale di favorire l’integrazione di quel Paese nello spazio europeo dell’istruzione superiore. La ricerca della qualità e dell’eccellenza, la modernizzazione dell’alta formazione e il rapporto tra industria e accademia sono i pilastri su cui la Marconi è stata fondata. “Il loro perseguimento - sottolinea il rettore Briganti - rappresenta un obiettivo imprescindibile dell’ateneo, sia in termini di contributo alla ricerca transazionale, sia come continuo impegno nell’offerta di standard formativi di livello mondiale ai nostri studenti”. Per ulteriori informazioni, sito Internet: www.unimarconi.it. gici e risorse digitali che vengono raccolti all’interno di una piattaforma ad hoc e messi gratuitamente a disposizione degli insegnanti con le relative linee guida per l’utilizzo. Attraverso la piattaforma i docenti possono accedere a simulazioni interattive, giochi educativi e applicazioni e-Science, utilizzare laboratori remoti e scenari, integrando l’uso di tali strumenti nelle normali attività curriculari. Allo stesso tempo viene creato un sistema di valutazione, sulla scorta del quadro Pisa 2020, in grado di valutare i risultati del processo di apprendimento e della capacità di “problem solving” degli studenti, nonché dello sviluppo professionale degli insegnanti coinvolti. La piattaforma Ise inoltre rappresenta un luogo di incontro ove docenti, genitori, formatori e rappresentanti del mondo della scuola possono interagire e scambiare buone pratiche e metodologie didattiche. La sfida dunque è quella di re-immaginare l’educazione scientifica perché possa soddisfare le esigenze di tutti gli studenti, stimolandone il pensiero e la ricerca, con l’obiettivo di ottenere una cultura scientifica forte e innovativa.