Le Rocce Le pietre naturali da costruzione provengono dalle rocce naturali. Le rocce sono formazioni naturali composte da una o più minerali. Quando sono formate da un unico minerale (ad esempio, solfato di calcio), si tratta di un materiale omogeneo con composizione chimica ben definita, quando sono formate da più minerali (ad esempio, quarzo, feldspato e mica), si tratta di materiali eterogenei. In alcune rocce (ad esempio nei graniti ) è possibile distinguere, facilmente, i minerali che le costituiscono. Le pietre naturali I requisiti tecnici e gli usi delle pietre da costruzione dipendono principalmente dalle seguenti caratteristiche: 1. il peso specifico apparente: è dato dal peso (in kg) di un decimetro cubo di roccia, indica la compattezza del materiale; 2. durezza: indica la resistenza alla scalfittura; in base a tale proprietà, le pietre possono essere tenere, semidure, dure e durissime; 3. durevolezza: indica la resistenza nel tempo all’azione disgregatrice degli agenti atmosferici; 4. porosità e permeabilità all’acqua; 5. resistenza alla compressione; 6. lavorabilità: possibilità del materiale di essere tagliato, scolpito e lucidato; 7. aspetto estetico e colore; Le pietre naturali, dopo l’estrazione ed eventuali lavorazioni, possono essere commercializzate sotto forma di: massi o blocchi, di aspetto irregolare e di grandi dimensioni; 1. pietre da taglio, appena sbozzate; 2. lastre, tagliate in modo regolare e talvolta levigate; 3. pietrisco, in pezzi irregolari di dimensioni ridotte. Classificazione delle rocce in base alle loro origine In base alla loro origine le rocce si distinguono in: Magmatiche o eruttive Si sono formate per solidificazione del magma. Sedimentarie Metamorfiche derivano dall’accumulo di sostanze presenti nell’acqua o nell’atmosfera. sono le rocce che, dopo la loro formazione hanno subito trasformazioni chimico - fisiche tali da modificare la loro struttura e la loro composizione chimica. Le rocce magmatiche si suddividono in: Intrusive Effusive La solidificazione del magma è avvenuta lentamente nel sottosuolo. Queste rocce si presentano con struttura granulare (granitoide) più o meno fine ed uniforme. La lenta solidificazione del magma ha permesso la formazione di cristalli ben sviluppati e quindi facilmente visibili. La solidificazione del magma è avvenuta rapidamente, all’esterno e a contatto dell’aria. La struttura complessa e molto compatta, viene detta porfirica, essa è costituita da una massa microcristallina o vetrosa in cui sono immersi grossi cristalli. Il rapido raffreddamento non ha consentito ai cristalli di svilupparsi. Le rocce sedimentarie possono essersi formate per deposito: Meccanico Chimico Organogeno Il materiale depositato, trasportato dalle acque e Per precipitazione in seguito a Per accumulo di resti di vegetali o dai venti, proviene dalla disgregazione di rocce una reazione chimica di sostanze di animali non ulteriormente preesistenti. disciolte nell'acqua. decomponibili. Le rocce metamorfiche possono essersi formate da rocce magmatiche o sedimentarie per: Metamorfismo dinamico Metamorfismo di contatto Per azione di pressioni elevate, a causa Per azione di temperature elevate, Metamorfismo regionale Per azione sia della pressione che della del peso delle rocce sovrastanti. dovute al contatto il magma (rocce fuse) temperatura. Nella seguente tabella sono riportati alcuni esempi di rocce suddivise in base alla loro origine. Magmatiche Intrusive Sedimentarie Effusive Deposito meccanico Deposito chimico Metamorfiche Deposito organogeno Graniti Trachiti Arenarie Alabastro Dolomitiche Marmi Sieniti Porfidi Ardesie Travertino Fosfatiche Gneiss Gabbri Basalti Sabbie Gesso Silicee Micascisti Peridotiti Lave Ghiaie Anidride Carboni fossili Quarziti Classificazione delle rocce in base alle loro composizione chimica Rocce gessose Sono costituite da solfato di calcio anidro (CaSO4) o biidrato (CaSO4•2H20). Rocce calcaree Rocce silicee Sono costituite Sono formate da anidride silicica (Si02) e da silicati. Le prevalentemente da carbonato rocce che hanno una percentuale di Si02 maggiore del di calcio (CaCO3). 52% sono anche definite rocce acide. Delle rocce gessose fanno parte: L’alabastro gessoso La pietra da gesso Di color bianco avorio, traslucido e facilmente lavorabile. Viene utilizzato Adoperata per preparare un legante come materiale per foggiare statue o usato fin dall’antichità: il gesso da oggetti decorativi per interni, in presa. quanto ha una scarsa resistenza agli agenti atmosferici. L’anidrite Formata da CaSO4 anidro, di aspetto bianco, grigiastro o madreperlaceo, è usata in lastre a scopo ornamentale per interni. Le rocce calcaree sono formate principalmente da CaCO3 (carbonato di calcio), di queste rocce fanno parte: Una roccia sedimentaria di origine chimica, depositata da acque particolarmente ricche di bicarbonato di calcio Ca(HCO3)2. Il bicarbonato di calcio è un sale solubile, per riscaldamento o a causa dell’evaporazione dell’acqua si trasforma in carbonato di calcio che è un sale insolubile; Ca(HCO3)2 CaCO3 + CO2 + H2O Il travertino La sua colorazione è variabile dal grigio al giallognolo (dipende dalle impurezze presenti). Viene utilizzato come pietra da decorazione poiché è piuttosto poroso e ricco di fossili e perciò non può costituire strutture portanti (scarsa resistenza alla compressione). Gli antichi Romani utilizzavano il travertino per i loro monumenti più importanti, il Colosseo era, inizialmente, tutto rivestito di tale pietra. L’alabastro calcareo Una roccia di aspetto simile all'alabastro gessoso, viene utilizzato come materiale per foggiare statue o oggetti decorativi. È chiamato anche alabastro orientale. I calcari Sono rocce molto diffuse in natura, contengono sovente impurezze quali argilla, silice, terre, fossili. La maggior parte di esse viene utilizzata per produrre leganti (calci e cementi); i migliori come aspetto e resistenza meccanica si possono impiegare come pietre da costruzione o da rivestimento. Le marne Sono rocce calcaree sedimentarie ricche di argilla. Se quest’ultima non supera il 25% della massa vengono denominate calcari marnosi; se è in quantità compresa tra il 25% e il 60% si parla di marne vere e proprie; se l’argilla supera il 60% si hanno le marne argillose. Si utilizzano come materia prima per la produzione di calci idrauliche e cementi. I marmi Sono rocce metamorfiche, piuttosto compatte, di media durezza, che derivano da rocce sedimentarie di natura organogena. La trasformazione e avvenuta per metamorfismo regionale, è stata dovuta cioè all'azione sia della pressione che della temperatura. Sono formati essenzialmente da CaCO 3 (bianco), ma possono contenere impurezze che ne determinano la colorazione. L’estrazione dei blocchi di marmo dalle cave avviene per mezzo di tagli eseguiti con fili elicoidali di acciaio, più raramente mediante esplosivi o martelli pneumatici. Dal punto di vista chimico, i marmi come tutte le rocce calcaree vengono corrose dagli acidi. Attualmente, a causa del progressivo inquinamento dell’aria, cui segue il fenomeno delle piogge acide, le strutture, le decorazioni e le statue di marmo e di travertino subiscono danni irreparabili. I marmi rappresentano le rocce calcaree di maggiore pregio e vengono classificati, soprattutto, in base al loro aspetto che determina anche il valore commerciale. Le loro colorazioni, molto varie da cava a cava, possono costituire un elemento decorativo assai efficace. Tuttavia la loro porosità e la scarsa resistenza chimica alle piogge acide consigliano l’utilizzazione di queste pietre solo in situazioni non a rischio. I più importanti marmi sono: Il più pregiato è il marmo di Carrara (o marmo statuario), estratto dalle Alpi Apuane, ha un aspetto microcristallino compatto ed è adattissimo per le sculture. Marmi bianchi Il marmo bianco comune ha una struttura più grossolana e spesso chiazze e striature di altri colori. Marmi gialli Sono tali per la presenza di Fe2O3. nH2O (limonite). Marmi rossi Il colore rosso è dovuto alla presenza di ossidi di ferro, come l’ematite (Fe 2O3). Marmi turchini Il colore, grigio - azzurro, è determinato dalla presenza di particelle carboniose, in quantità inferiore a quella dei marmi neri. Marmi verdi Non sono veri e propri marmi, ma pietre silicee che, una volta pulite e lucidate, assumono un aspetto molto simile a questi Marmi policromi Sono tali quelli in cui una colorazione non prevale sulle altre. Le rocce silicee sono costituite prevalentemente da silicati e da silice (SiO2). Le più importanti pietre silicee provengono da rocce eruttive, meno pregiate ma anch'esse utilizzate nell'edilizia sono quelle di origine sedimentaria. Le più importanti rocce silicee di origine magmatica sono: I graniti Sono rocce intrusive, molto compatte, con elevata durezza e resistenza agli agenti atmosferici ( sono adatti anche per usi esterni ), costituite da un agglomerato di silice e silicati. I più comuni sono formati da ortoclasio (un feldspato), quarzo e mica. Si presentano come rocce acide con struttura granulare (cristalli ben sviluppati ) più o meno fine ed uniforme. La loro colorazione varia dal bianco al grigio, dal rosa al rosso e dipende soprattutto dalle impurezze presenti nell’ortoclasio. Per la loro elevata resistenza alla compressione (2000 kg/cm 2) e alla corrosione sono adatti per strutture architettoniche importanti, ma oggi sono usati soprattutto a scopo decorativo. Le sieniti Rocce di origine intrusiva simili per aspetto e composizione ai graniti, rispetto ai quali sono meno acide per la minore quantità di quarzo. Il loro uso è analogo a quello già menzionato per i graniti. Talvolta presenta cristalli più grandi di altri (struttura porfiroide). Le colorazioni più comuni sono quelle grigiastre, rosate e violacee. I porfidi Sono rocce di origine effusiva, con questo nome si indicano diversi tipi di roccia silicea. Tra questi il più importante è il porfido quarzifero, una roccia effusiva di composizione analoga a quella del granito (ortoclasio, quarzo, mica e anfiboli) e struttura molto compatta. Tale struttura, detta porfirica, è costituita da una massa microcristallina o vetrosa in cui sono immersi grossi cristalli (fenocristalli di ortoclasio). A seconda delle impurezze i porfidi assumono colorazioni varie: rossastra, grigiastra, verdognola. L’uso principale del porfido è quello per pavimentazioni stradali, dove viene disposto a cubetti con piacevole effetto estetico; si può utilizzare anche per rivestimenti. Le trachiti Sono rocce effusive con composizione analoga a quella delle sieniti. Vengono impiegate come pietre da muratura dal buon effetto cromatico. I basalti Sono le rocce effusive più diffuse sulla crosta terrestre. Il loro colore è piuttosto scuro (anche nero); la struttura è quasi sempre a grana fine, molto compatta. La loro durezza è causa di difficile lavorabilità. Vengono utilizzate in lastre per le pavimentazioni stradali. Tra le cave italiane di basalto più importanti vi sono quelle dell'Etna. Le più importanti rocce silicee di origine sedimentaria sono: Le arenarie Sono costituite da sedimenti sabbiosi e quarzosi, cementati da materiali di tipo argilloso e calcareo o gessoso. Vengono utilizzate nei luoghi di origine come pietre da costruzione e le più compatte come pietre da taglio o da affilare. I conglomerati I frammenti cementati che li compongono sono di aspetto più grossolano di quelli delle arenarie. Si suddividono in brecce (se le particelle sono irregolari) o puddinghe (se le particelle sono tondeggianti). Le ardesie Sono rocce sedimentarie a strati, cementati tra loro in un secondo tempo (per questo motivo si possono facilmente tagliare in lastre). Quelle di colore grigio vengono utilizzate come coperture di costruzioni o per rivestire muri interni; quelle di colore nero sono usate come lavagne. I tufi Derivano dalla cementazione di materiali piroclastici (ceneri, lapilli e pomici). Si utilizzano in loco come pietre da muratura e da rivestimento. Una varietà è il peperino, molto usato come pietra decorativa di colorazione grigio - verde. Rocce incoerenti Le rocce incoerenti sono costituite da detriti non cementati tra di loro. Vengono utilizzati in edilizia come materiale da riempimento o per ottenere conglomerati. Dal punto di vista chimico, poiché possono derivare da rocce di varia natura: a. b. c. d. silicee, costituite prevalentemente da quarzo; calcaree, in cui abbonda il carbonato di calcio; granitiche, provenienti dal disfacimento di graniti e sieniti; miste, in cui sono presenti almeno due dei tipi citati sopra. I materiali migliori sono quelli che derivano dalla frantumazione di rocce silicee o granitiche. I ciottoli Sono rocce incoerenti provenienti da disgregazione naturale o artificiale ( cave ), hanno forma tondeggiante abbastanza regolare, con la dimensione maggiore superiore ai 7 cm. Un tempo (oggi assai meno) erano usati per pavimentare strade (acciottolato). Si estraggono generalmente dal greto dei fiumi, sono costituite da particelle senza spigoli, di forma variabile, con dimensioni da 1 a 5 cm. Vengono adoperate per i viali dei giardini e per la preparazione del calcestruzzo. Le ghiaie Le ghiaie, commercialmente, si possono suddividere in: a. b. c. Il pietrisco ghiaie grosse, con diametro dei granuli intorno ai 5 cm; ghiaie medie, con diametro dei granuli intorno ai 3-4 cm; ghiaietto, con diametro dei granuli inferiore ai 3 cm. Si forma spontaneamente per il disfacimento fisico di vari tipi di rocce; può essere ottenuto artificialmente dalla frantumazione di pietre silicee (per uso edilizio quest’ultimo è il migliore). Si presenta in frammenti con spigoli vivi ed è utilizzato per lavori stradali, poiché unito al bitume costituisce l’asfalto, e per la preparazione del calcestruzzo. In analogia a quanto detto per le ghiaie, a seconda delle dimensioni si può parlare di: pietrisco grossolano, pietrisco medio e pietrischetto. Sono formate da piccole particelle tondeggianti e si suddividono in: Le sabbie a. b. c. sabbie fini, con diametro dei granuli inferiore a 0,5 mm; sabbie medie, con diametro dei granuli compreso tra 0,5 e 2 mm; sabbie grosse, con diametro dei granuli superiore a 2 mm.