Psicologia Clinica La psicologia clinica è una delle principali branche teorico-applicative della psicologia. Comprende lo studio scientifico e le applicazioni della psicologia in merito alla comprensione, prevenzione ed intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali individuali, famigliari e gruppali, compresa la gestione di molte forme di psicopatologia. La psicologia clinica è caratterizzata, non solo dai suoi possibili ambiti di applicazione, ma anche dall'assunzione di un particolare vertice esplorativo, e di una specifica metodologia conoscitiva e d'intervento. In particolare essa può essere connotata come scienza idiografica, quindi volta allo studio di ogni singolo caso nella sua unicità. Essa sottolinea la stretta interrelazione individuo-contesto, che vede l'oggetto d'analisi come incomprensibile senza considerare la rete relazionale ed ambientale nel quale è inserito, individuando: - la centralità della relazione tra clinico e consultante; - l'importanza di un setting adeguato, co-costruito, che dia la possibilità di attribuire un senso alla relazione; - il cambiamento, non più visto esclusivamente come cura, ma come sviluppo dell'individuo verso modalità simbolico-rappresentazionali, e quindi comportamentali-relazionali, che possano essere più funzionali al suo contesto di vita. Psicosomatica La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia spesso di natura psicologica. Il presupposto teorico è la considerazione dell'uomo come inscindibile unità psicofisica; tale principio implica che in ogni forma morbosa e fin anche nel trauma accidentale, giochino un ruolo accanto ai fattori somatici anche i fattori psicologici. In alcuni disturbi fisici, i fattori psicologici contribuiscono direttamente o indirettamente all'eziologia; in altri i sintomi psicologici sono il risultato diretto di una lesione a carico del sistema nervoso o endocrino. I sintomi di tipo psicologico possono anche rappresentare la reazione a un disturbo fisico e i sintomi fisici a loro volta possono essere dovuti a stress psicologico. Gli eventi stressanti e le reazioni psicologiche possono essere considerati fattori scatenanti o essere la conseguenza di una patologia. Lo stress psicologico può anche affrettare o alterare il decorso di disturbi fisici gravi. Le emozioni possono ovviamente coinvolgere il Nel diabete, per esempio, un paziente può deprimersi a causa della dipendenza continua dalle iniezioni di insulina e delle restrizioni dietetiche e può quindi negarne la necessità, trascurando le terapie. sistema nervoso autonomo e quindi, secondariamente, la frequenza cardiaca, la sudorazione o la peristalsi intestinale. I fattori psicologici possono influenzare indirettamente il decorso di diversi disturbi. Solitamente, il bisogno di un paziente di negare la malattia o la sua gravità può condurre alla non- compliance alla terapia, oppure all'uso della medicina alternativa o complementare. Sintomi fisici che riflettono stati psichici Uno stress psicosociale che produce conflittualità e richiede una risposta di adattamento può mascherarsi sotto forma di sintomi di un disturbo fisico. I disturbi emotivi sono spesso sottovalutati o negati dal paziente e a volte anche dal medico. La causa e il meccanismo di formazione del sintomo possono essere del tutto evidenti (p. es., l'ansia e i fenomeni su base adrenergica, come la tachicardia e la sudorazione). La conversione, il meccanismo inconscio di trasformazione di un conflitto psichico e dell'ansia in un sintomo somatico, si verifica praticamente ogni giorno in un ambulatorio di medicina di base molto frequentato, ma é scarsamente compresa e raramente riconosciuta. Pertanto, i pazienti possono andare incontro a indagini diagnostiche ripetute, noiose, costose e a volte pericolose, alla ricerca di un disturbo organico introvabile. L'ansia e la depressione sono comunemente provocate da stress psichici e possono manifestarsi come sintomi a carico di qualunque apparato. La diagnosi non é difficile, se sono coinvolti numerosi distretti corporei, e il paziente descrive le sue angosce e preoccupazioni personali. Ma se è coinvolto un unico apparato e il paziente non evidenzia un disagio emotivo, la diagnosi può essere difficile. Reazioni psicologiche a un disturbo fisico I pazienti reagiscono in maniera diversa alla condizione di malattia per numerose ragioni. Per esempio, è diversa la comprensione (o mancanza di comprensione) della diagnosi e sono diverse le reazioni agli atteggiamenti e alle comunicazioni del medico. Inoltre, disturbi cronici differenti hanno effetti psicologici altrettanto differenti. Anche le risposte agli effetti collaterali dei farmaci sono molto variabili. Molti pazienti con disturbi fisici cronici o ricorrenti sviluppano una depressione che aggrava l'invalidità, instaurando in questo modo un circolo vizioso. Per esempio, il graduale declino dello stato di salute dovuto alle alterazioni fisiche nel morbo di Parkinson, nell'insufficienza cardiaca o nell'artrite reumatoide, può portare a una reazione depressiva che riduce ulteriormente il senso di benessere. Classificazione dei disturbi e delle malattie psicosomatiche - Ipertensione arteriosa - Asma bronchiale - Colite ulcerosa - Disturbi alimentari - Malattie della pelle (psoriasi) - Cefalea Si ritiene che le Malattie psicosomatiche siano dovute dallo stress, ossia a delle risposte emozionali troppo intense che mettono in moto risposte fisiologiche.