palazzo madama - museo civico d`arte antica

PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO D'ARTE ANTICA
Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica
Piazza Castello
10122 Torino
Orari
da martedì a sabato 10-18
domenica 10-20
Orario per le scuole
9-17 da martedì a sabato
Chiuso il lunedì
Informazioni
tel. 011 4429911; fax 011 4429929
e-mail: [email protected]
Trasporti
Autobus 11, 12, 51, 55, 56, 61, 68
Tram 4, 13, 15, 18
Ingresso classi
Gratuito per le classi di ogni ordine e grado con prenotazione telefonica obbligatoria (almeno 10 giorni
di anticipo). Al momento della visita è richiesta l’autorizzazione scolastica.
Gratuito per 1 accompagnatore ogni 10 alunni per scuola dell’infanzia e elementare; 1 accompagnatore
ogni 15 allievi o frazione di 15 per scuola media di I e II grado.
Attività educativa per le scuole (percorso, visita o laboratorio) € 2 per ogni alunno partecipante.
Ingresso docenti
Per preparare la visita con la classe gli insegnanti possono usufruire di ingressi individuali gratuiti:
richiedere il modulo per “visite di studio” anche via fax (il modulo si può scaricare dalla sezione
Servizi Educativi del sito http://www.palazzomadamatorino.it.
Prenotazioni
tel. 011 4429911; fax 011 4429929
da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 16.00
La partecipazione a attività, percorsi e visite guidate deve essere confermata via fax o e-mail entro 15
giorni dalla prenotazione. Passato questo termine la prenotazione verrà cancellata.
Disdetta prenotazioni
Eventuali disdette per motivi improvvisi devono essere comunicate telefonicamente con almeno 48 ore
di anticipo (tel. 011 4429911). Dovrà seguire comunicazione scritta via fax (011 4429929) o e-mail.
La Direzione si riserva di applicare provvedimenti nei confronti di coloro che non disdicono
tempestivamente.
Servizi
Armadietti per deposito borse e giacche; caffetteria; libreria
Acceso e servizi per disabili
Tutti gli spazi
Audioguide per non vedenti (noleggio in biglietteria)
Carrozzine per persone con disabilità motorie in prestito durante la visita al Museo
Anche in Internet
Le attività didattiche possono essere consultate all’indirizzo
http://www.palazzomadamatorino.it
2
Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Il Museo Civico d’Arte Antica di Torino nasce nel 1860 per documentare la cultura figurativa della
città e del suo territorio all’indomani dell’Unità d’Italia, quando la costituzione dei musei civici è
sentita come una necessità per non perdere le specificità locali dei diversi stati italiani. A questa prima
vocazione se ne affianca subito un’altra, più didattica: proporre modelli d’arte alla nascente produzione
industriale, come stava facendo negli stessi anni il South Kensington di Londra (oggi Victoria and
Albert Museum). Esempi delle manifatture, delle tecniche e dei materiali di vari periodi vennero
raccolti per disegnare una storia dell’arte del lavoro dall’età bizantina fino all’epoca moderna.
Nel 1934, con un patrimonio ormai inestimabile, il museo si insedia a Palazzo Madama. Le collezioni
si distribuiscono nel palazzo seguendo i suggerimenti storici dell’intricata architettura: nascono così
suggestive ambientazioni che cercano di ripercorrere le epoche che il palazzo aveva attraversato nel
corso dei secoli.
Il Museo raccoglie opere dal Medioevo al Rinascimento fino al Barocco: è una collezione ricca e
differenziata, con dipinti e sculture, miniature e oggetti di arte decorativa, tra cui spiccano ceramiche,
porcellane, mobili, tessuti, vetri, avori, ferri e argenti.
Il nuovo allestimento presenta al pubblico quasi 4000 delle circa 70.000 opere possedute dal Museo ed
è articolato su quattro differenti livelli che marcano le principali tappe cronologiche del percorso. Nel
seminterrato è ospitato il Lapidario medievale, al piano terra le collezioni di Gotico e Rinascimento e al
primo piano un’ampia selezione di opere riconducibili al Barocco; il secondo piano, al livello delle
merlature, è destinato invece alle raccolte di arte decorativa.
Una delle torri verso il Po è stata scelta per presentare i capolavori di ciascuna sezione, come il tesoro
di epoca tardo-romana ritrovato a Desana (Vercelli), il ritratto d’uomo di Antonello da Messina e una
serie di oggetti che per la loro varietà e ricchezza ricreano il gusto delle antiche Camere delle
Meraviglie dei principi rinascimentali: in un costante dialogo tra antico e moderno, tra ieri e oggi, la
torre - che nel castello medievale accoglieva il tesoro del Principe - torna a essere lo scrigno che
custodisce oggi il Tesoro della Città.
3
Didattica in Museo: tracce di un percorso comunicativo
La missione dei Servizi Educativi di Palazzo Madama è duplice: far conoscere uno degli edifici
simbolo di Torino che riassume in sé la storia millenaria della città dall’epoca romana a oggi e
raccontare le collezioni di arte antica del Museo Civico, collocate nel 1934 non a caso a Palazzo
Madama. Si tratta di un compito delicato dal momento che contenuto e contenitore sollecitano il
visitatore fin dal suo ingresso in Museo: entrambi presentano caratteristiche di prestigio tali da
richiedere sempre qualcosa di più di un rapido accenno.
In qualsiasi tipo di approccio educativo risulta infatti difficile affrontare le collezioni senza soffermarsi
sulla storia del palazzo e viceversa: per questo motivo, nelle attività e nei percorsi per tutti i tipi di
pubblico (scuole, famiglie e adulti), oltre a cercare di armonizzare e di far dialogare questi due aspetti,
si propongono successivi approfondimenti tematici.
L’obiettivo finale è quello di invogliare il pubblico a tornare e a vedere nel Museo un luogo familiare e
privilegiato di crescita dall’infanzia all’età adulta: un obiettivo che non è difficile da ottenere a Palazzo
Madama se si tiene conto della frequente rotazione di opere nell’allestimento delle collezioni che
permette ai visitatori di trovare sempre qualcosa di nuovo all’interno del Museo e che offre ai Servizi
Educativi nuove sfide di comunicazione e valorizzazione del patrimonio.
L’attenzione ad un continuo arricchimento delle proposte è sostenuta inoltre dalla convinzione che tutte
le persone, a prescindere dal livello di istruzione posseduto, sono in grado di comprendere l’arte. Ogni
persona può scoprire a Palazzo Madama un’opera o un angolo in cui ritrovarsi, in cui ricreare un pezzo
della propria vita. Ognuno, a seconda del proprio carattere e delle proprie esperienze personali, può
inoltre scegliere modalità diverse per avvicinarsi a questo patrimonio millenario: laboratori, percorsi o
conferenze non sono altro che forme diverse di comunicare lo stesso oggetto. Nonostante il passaggio
dei secoli, le opere, infatti, continuano a parlarci e a trasmettere il proprio messaggio, anche a persone
con codici figurativi diversi e in una società in costante movimento e in profonda trasformazione come
quella attuale.
L’importanza di condividere con altri il patrimonio e una serie di momenti di riflessione si concretizza
in una serie di attività realizzate in collaborazione con tutti i Musei della Fondazione e con altre
istituzioni cittadine, come il Teatro Regio, con cui prosegue l’attività dedicata alle forme del teatro, da
quello popolare di piazza a quello aristocratico.
I servizi educativi sono inoltre disponibili a sperimentare nuovi percorsi ed esperienze con le scuole
che lo richiedono.
4
1. Attività per bambini dai 5 agli 8 anni
Piume colorate
L’attività, consigliata per i bambini dell’ultimo anno della
scuola dell’infanzia (5 anni) e comprensiva di laboratorio,
prende spunto dai colorati e multiformi uccelli fatti dipingere
da Madama Reale Maria Giovanna Battista sui soffitti del
primo piano del Palazzo. Un percorso da fare con il naso
all’insù, durante il quale si osserverà una varietà
straordinaria di volatili (dai familiari animali da cortile agli
esotici pappagalli importati da paesi lontani), si userà il
disegno per memorizzare gli esemplari più curiosi e si creerà
in laboratorio un colorato copricapo di gusto barocco, da
indossare per trasformarsi in uno straordinario uccello dalle piume vivaci.
C’è un drago in Museo!
Il drago è il protagonista indiscusso di numerose fiabe popolari e di molte opere d’arte dell’epoca
medievale. Una creatura fantastica, il cui corpo è un vero compendio di forme tratte da altri animali e
che a seconda dei casi e delle civiltà è custode di oggetti preziosi, divinità benigna o carceriere di
indifese principesse. In Museo sono presenti diverse raffigurazioni di draghi, dipinti, intagliati in legno,
realizzati a sbalzo o plasmati in ceramica, come quelli provenienti dal lontano Oriente, dove il drago è
creatura benigna e simbolo imperiale. Un percorso interculturale, comprensivo di laboratorio, che farà
avvicinare i bambini ai cambi di prospettiva e di significato delle immagini.
Invito a Palazzo: in udienza dalla duchessa
Il primo piano di Palazzo Madama sarà una vera scoperta per il
pubblico dei più piccoli che nel corso della visita avranno
modo di conoscere le vicende costruttive e decorative di questa
zona dell’edificio e che potranno sperimentare la complessa
organizzazione e ritualità della vita di corte con giochi di
simulazione e con l’aiuto di accessori della moda dell’epoca,
da loro realizzati in cartacrespa e cartoncino colorato durante il
laboratorio. I bambini accederanno allo scalone juvarriano, alle
anticamere e agli ampi saloni decorati con stucchi e affreschi di cui scopriranno l’antico uso anche
attraverso i simboli e le allegorie lì raffigurate.
Invito a Palazzo: la sinfonia delle conchiglie
Oggetto familiare anche ai più piccoli, la conchiglia è stato uno dei temi dominanti del barocco.
L’attività prende spunto proprio dalle decorazioni con conchiglie che costellano lo scalone juvarriano e
che decorano i mobili e le sale e del primo piano dove stucchi e affreschi si intrecciano e si confondono
per dar vita a un gioco di imitazione della realtà e di finzione della materia. In laboratorio si
scopriranno i materiali utilizzati per realizzare gli stucchi, manipolando l’argilla per realizzare una
conchiglia in scagliola e provando a creare nuove forme con cartoncini colorati.
5
2. Attività per bambini dagli 8 agli 11 anni
Vellutato come…
Dai peluches dei bambini ai caldi abiti per l’inverno, il velluto è un
materiale presente nella vita di tutti i giorni. La caratteristica che lo
distingue dagli altri tessuti e che ha marcato il suo successo è la
morbida consistenza, la somiglianza con la pelliccia degli animali,
la lucentezza e la possibilità di presentare decori tridimensionali, a
rilievo. Il percorso propone un viaggio visivo e tattile attraverso i
velluti esposti al Secondo Piano e alcune delle opere più
rappresentative del Museo, come il Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina che in laboratorio i
ragazzi proveranno a riprodurre utilizzando come materiale figurativo stoffe e accessori al posto dei
colori. Solo da settembre a novembre 2009.
La natura a zonzo per il museo
La ricerca degli elementi naturali permette di realizzare un percorso
trasversale alle collezioni del Museo e di sviluppare il senso di
orientamento all’interno dell’edificio: in questo modo i bambini si
avvicineranno a supporti, epoche e modalità diverse di rappresentazione
della natura ispirandosi agli elementi naturali incontrati durante il
percorso. Seguendo la tecnica degli antichi plasticatori piemontesi del
Quattrocento, si realizzeranno in laboratorio mattonelle in argilla
decorata, che verranno successivamente cotte nel forno della GAM.
Eracle: super eroe d’altri tempi
Eroe per antonomasia, compendio di forza, astuzia e coraggio, Eracle è uno dei personaggi della
mitologia più rappresentati nell’arte di tutti i tempi. Il gran numero di oggetti raffiguranti l’eroe greco e
le vicende epiche di cui fu protagonista permettono di avvicinare facilmente i bambini al leggendario
personaggio. Per marcare l’origine orale del mito, il percorso sarà scandito dalla narrazione delle dodici
fatiche di Eracle, che avverrà davanti alle diverse opere del museo. In laboratorio i bambini dovranno
provare a immaginare la tredicesima fatica del mitico eroe in una città moderna.
Il mosaico: pixel dell’antichità
Progetto speciale
Il mosaico proveniente dalla cattedrale di Acqui è un esempio
dell’abilità degli artisti medievali e della loro capacità di
reimpiegare materiali recuperati da monumenti antichi, ma è un
sistema di rappresentazione grafica che sperimentiamo tutti i
giorni con le immagini sul PC trasformate in pixel. Nel percorso
in Museo si analizzerà l’opera, soffermandosi sulla tecnica e sul
mistero che ancora avvolge il racconto. In laboratorio verrà
realizzato un piccolo mosaico secondo il procedimento antico. Il
lavoro proseguirà poi a scuola: i ragazzi dovranno inventare una storia utilizzando tutti i personaggi
presenti nel mosaico. Gli elaborati (uno per classe) dovranno essere inviati al Museo che a inizio
6
giugno premierà i tre migliori racconti in una giornata di festa aperta a bambini e famiglie intitolata
Cinque personaggi in cerca d’autore. Tutti i racconti saranno poi lasciati in libera lettura vicino al
mosaico per valorizzare il lavoro svolto dalle scuole e per offrire ai visitatori e agli studiosi nuovi
spunti di interpretazione: chissà che qualche racconto non aiuti gli studiosi a chiarire le vicende
rappresentate!
Il fiato si fa suono
Progetto speciale
Uno strillo che ci riempie d’aria i polmoni. Ecco la prima cosa che facciamo e che ci accomuna con il
resto delle persone e dei mammiferi. L’aria come fiato è l’elemento essenziale nella vita di ognuno:
segna l’inizio della vita nel mondo e ben presto si trasforma in voce e musica. Le raccolte del Museo
offrono interessanti spunti per riflettere sulle diverse rappresentazioni dell’aria: il fiato è strumento di
lavoro nella creazione dei vetri soffiati, è lo strumento allegorico per eccellenza nella rappresentazione
della Guerra e della Fama, che strombazza ai quattro venti vizi e virtù del potente di turno; il fiato fa
suonare la zampogna e il flauto nelle feste popolari raffigurate dal pittore Graneri, ma è anche il corno
da caccia nelle rappresentazioni dei divertimenti della nobiltà in epoca barocca. Oltre al percorso in
museo, è previsto un laboratorio dedicato proprio alla conoscenza della musica secondo una gradazione
che dal semplice tubo porterà i partecipanti a sperimentare sonorità e materiali del corno da caccia e del
corno delle Alpi. L’attività si svolge su due incontri.
3. Attività per ragazzi dagli 11 ai 14 anni
Alla scoperta del Palazzo: percorso introduttivo
Si tratta di un primo approccio alla millenaria storia del Palazzo e alle collezioni d’arte che solo in
epoca recente sono confluiti all’interno delle sue mura. La visita propone un viaggio indietro nel
tempo, dai giorni nostri fino all’epoca della colonizzazione romana. I ragazzi, con l’uso di mappe e
immagini storiche (incisioni e fotografie antiche), saranno invitati a esplorare l’edificio e a ricostruirne
le vicende osservando e confrontando le differenze o le analogie esistenti tra i vari livelli del Palazzo.
Si consiglia questo percorso come primo momento di conoscenza del Museo e del Palazzo, cui è
possibile far seguire un’attività specifica di approfondimento da svolgere nel corso dell’anno.
Scavando s’impara: la storia del palazzo e della città
Palazzo Madama è l’unico luogo della Città in cui è possibile
osservare la complessa stratificazione dei vari livelli di
insediamento che si sono susseguiti dall’epoca romana al
Settecento. Il percorso è incentrato sullo scavo archeologico
situato in corrispondenza dell’antico cortile del castello
medievale e oggi visibile grazie a una passarella in vetro. In
un’area di 300 metri quadri si dispiegheranno sotto gli occhi dei
ragazzi l’intera storia della città e le diverse fasi di
trasformazione dell’edificio che da porta romana diventò castello medievale e poi residenza barocca.
L’attività si conclude con un laboratorio in cui si sperimentano le tecniche di scavo e di
documentazione di piccoli reperti, che permette ai ragazzi di conoscere alcuni aspetti del lavoro
dell’archeologo.
Il libro: una storia lunga 2000 anni
Il libro è certamente l’oggetto-icona del Medioevo: Palazzo Madama ne racconta un pezzo di storia
attraverso i codici raffigurati in alcuni dipinti, il leggio del coro di Staffarda, su cui poggiavano grandi
7
antifonari, la raccolta di legature del Secondo Piano e i manoscritti di volta in
volta esposti nella Torre tesori del Piano Terra. Nella visita ci si soffermerà su
alcuni elementi particolari del libro, soprattutto relativi alla decorazione. Al
secondo piano verranno analizzate le differenze e le somiglianze esistenti tra il
libro antico e il libro di oggi. Il percorso Dalle parole agli atti proposto dal
Borgo Medievale completa il viaggio intorno allo sviluppo della
documentazione scritta in epoca medievale.
La piazza, il palazzo, il teatro. Spettacoli per il popolo,
spettacoli per il re
In collaborazione con il Teatro Regio
Nella cornice di Palazzo Madama, tra gli stucchi e gli affreschi
delle sale del primo piano, i ragazzi si immergeranno
nell'atmosfera raffinata della corte: il dipinto con la veduta del
Teatro Regio e l'ascolto di brani di musica dell'epoca avranno
come contrappunto le vivaci scene popolaresche di Giovanni
Michele Graneri che marcheranno le tappe di un percorso teso alla scoperta dei protagonisti del mondo
dello spettacolo in epoca barocca, nella sua differenziazione tra teatro di corte e teatro di strada. La
visita a Palazzo Madama si concluderà nella torre panoramica, da dove sarà possibile vedere il
“paraboloide iperbolico”, cioè la copertura del Teatro Regio, oltre a una splendida veduta della città. Il
percorso proseguirà in Teatro con la visita guidata “dietro le quinte”. Durante il percorso verrà fornito a
ognuno dei partecipanti un fascicolo con testi di approfondimento, immagini delle opere e attività di
valutazione da proseguire in classe. Per una visita completa al Palazzo, la classe può concordare in
un’altra data il percorso “Alla scoperta del Palazzo”.
Palazzo Madama: € 2,00 per ogni alunno partecipante
Teatro Regio: euro 6,00 per allievo (quota minima euro 90,00).
Ingresso gratuito per gli insegnanti nei limiti previsti dalle circolari ministeriali.
Per prenotare: Ufficio Scuola del Teatro Regio tel. 011-8815209
4. Attività per ragazzi dai 14 anni in su
Alla scoperta del Palazzo: percorso introduttivo
Si tratta di un primo approccio alla millenaria storia del Palazzo e alle collezioni d’arte che solo in
epoca recente sono confluiti all’interno delle sue mura. La visita propone un viaggio indietro nel
tempo, dai giorni nostri fino all’epoca della colonizzazione romana. I ragazzi, con l’uso di mappe e
immagini storiche (incisioni e fotografie antiche), saranno invitati a esplorare l’edificio e a ricostruirne
le vicende osservando e confrontando le differenze o le analogie esistenti tra i vari livelli del Palazzo.
Si consiglia questo percorso come primo momento di conoscenza del Museo e del Palazzo, cui è
possibile far seguire un’attività specifica di approfondimento da svolgere nel corso dell’anno.
Il ritratto: tra identità e rappresentazione
Come cambia il proprio aspetto in questa “età di mezzo” in costante
trasformazione! Un percorso per provare a utilizzare l’arte come momento di
conoscenza di sé: attraverso l’analisi di diversi dipinti si vedrà come è anche
cambiato il modo di rappresentare le persone nell’ampio arco di tempo che va
dal Medioevo al Settecento e come ciò che oggi è legato al semplice “clic” della
8
macchina fotografica o del cellulare, nell’antichità ha richiesto studio, tempo e risorse economiche:
partendo dal ritratto del committente negli altari medievali si passerà al ritratto come genere autonomo,
analizzando il misterioso uomo raffigurato da Antonello da Messina, e si proseguirà con il ritratto
celebrativo di grandi dimensioni dei sovrani dell’Ancien Régime per terminare con il gusto intimo e
borghese che caratterizza le preziose miniature di Sette e Ottocento. L’attività si concluderà in
laboratorio dove i ragazzi proveranno a creare un proprio ritratto assecondando i diversi stimoli ricevuti
durante il percorso e rielaborando una loro fotografia.
Scavando s’impara: la storia del palazzo e della città
La proposta viene presentata a p. 7
La piazza, il palazzo, il teatro. Spettacoli per il popolo, spettacoli per il re
La proposta viene presentata a p. 8
Arti e mestieri: le forme del Barocco
Per rendere abitabile un palazzo destinato ai membri della
famiglia regnante si devono ingaggiare una serie di
professionisti, di artigiani e architetti che si occupino della
decorazione delle sale con affreschi, stucchi, mobili,
sovrapporte e tappezzerie. Palazzo Madama riunisce un buon
compendio di tutte queste tecniche che vengono analizzate nel
corso della visita, facendo emergere e dialogare alcune di
quelle personalità artistiche - come Pietro Piffetti, Claudio
Francesco Beaumont e Filippo Juvarra - che hanno segnato l’arte del Piemonte tra Sei e Settecento nel
campo dell’ebanisteria, della pittura, dell’architettura e della scenografia.
Donne del mondo: ritratti a confronto
Progetti in collaborazione
Palazzo Madama è certamente un luogo al femminile, un edificio che
venne forgiato dalla volontà di Cristina di Francia e Maria Giovanna
Battista di Savoia-Nemours, due energiche donne, due straniere che tra
Sei e Settecento seppero dare un nuovo volto al palazzo e alla città.
Accanto alle figure delle Madame Reali si analizzeranno i ritratti e le
vicende di altre due figure: da un lato Caterina Micaela d’Austria, figlia
dell’imperatore Filippo II d’Austria, una principessa che per la “ragion di
Stato” andò in sposa al duca di Savoia Carlo Emanuele I, e dall’altro
Louise Stolberg, contessa d’Albany, una colta belga trapiantata a Firenze,
animatrice di uno dei salotti più interessanti della città sull’Arno e
compagna del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri.
Le storie di quattro donne straniere che valicarono le Alpi e legarono i loro destini al “paese dove
fioriscono i limoni” propongono dunque una riflessione sul ruolo culturale della donna che dall’ideale
rinascimentale della dama del Cortegiano di Baldassarre Castiglione sfociò tra Sette e Ottocento nella
pratica del salotto; è inoltre l’occasione per un’interessante analisi della nascita dell’italiano e del
lungo processo di sviluppo dalla lingua letteraria di Castiglione e Alfieri a quella parlata e “meticcia”
dei nostri giorni, nata con il processo di industrializzazione del Paese.
- Primo percorso guidato: Alla scoperta del Palazzo (introduzione all’edificio e alle collezioni)
- Secondo percorso: Donne dal mondo
Il percorso può essere integrato con l’attività di GAM e Borgo Medievale.
9
10
Proposte per il pubblico adulto
Percorsi guidati alle Collezioni e alle Mostre
Diciotto secoli d’arte
La domenica alle ore 16 è il momento giusto per conoscere gli
spazi, i nuovi allestimenti e i grandi capolavori di Palazzo
Madama dal Medioevo al Barocco. Il percorso si snoderà nelle
sale per conoscere l'arte multiforme del Medioevo piemontese,
il ritratto d'uomo di Antonello da Messina e la grande stagione
del barocco. La visita si concluderà al Secondo Piano con le
collezioni di arte decorativa formate da un numero straordinario
di avori, tessuti, porcellane, oggetti in ferro, legature e vetri
dipinti che testimoniano l'abilità raggiunta dagli artigiani del
passato. Una prima occasione per capire che non basta una sola
visita a scoprire tutte le ricchezze del Museo.
Sottosopra: la città dagli scavi archeologici alla torre
panoramica.
Mentre proseguono i lavori di restauro dei tetti, si può
conoscere la storia della Città e del Palazzo dalla fondazione
romana fino alla età contemporanea: prendendo le mosse
dagli scavi archeologici, si scenderà al livello della strada
romana e si osserveranno i cambiamenti apportati in epoca
medievale e barocca. Il percorso si concluderà sulla Torre
Panoramica dove si potrà osservare Torino in un solo sguardo
che abbraccia i principali monumenti di ieri e di oggi. Un
punto di osservazione unico in cui la civiltà dell’uomo si confronta con la presenza millenaria di
montagne e colline.
Ora d’arte
Un appuntamento settimanale, il giovedì dalle 18 alle 19, che da
settembre a giugno accompagna coloro che vogliono scoprire
un’opera d’arte e i retroscena del lavoro in Museo in compagnia dei
conservatori e di chi cura le collezioni. Un approccio personale che
permette ai partecipanti di avere un contatto personale con i curatori e
di colmare le proprie curiosità. Ingresso e visita € 3,00. Calendario
degli appuntamenti su www.palazzomadamatorino.it.
Una materia sensibile
Persone con disabilità visive
La materia, al di là della forma, trattiene l’impronta del suo artefice, della sua mano e degli strumenti
usati per plasmarla: la materia è dunque il mezzo di comunicazione privilegiato che ancora oggi ci
parla e permette di entrare in contatto e rivivere quel mondo lontano e affascinante, fatto di invenzione
ma anche e soprattutto di esperienza, lavoro di bottega, anonimato e ripetizione di modelli.
L’attività propone un primo approccio alle collezioni e al palazzo attraverso la varietà dei materiali
presenti lungo il percorso: i grandi mattoni delle mura romane, i frammenti in marmo dell’antica
11
basilica di San Salvatore di Torino, il caldo legno in noce intagliato del coro di Staffarda, le boiserie
dorate di Camera di Madama Reale e le grandi porcellane di Meissen sono alcune delle tappe che
permettono di confrontarsi con opere di periodi diversi, dall’epoca romana al Settecento, e con
interpretazioni artistiche che di volta in volta fanno riferimento alla natura o diventano elementi
puramente decorativi e aniconici.
Workshop Conoscere è fare
Proseguono gli appuntamenti dei laboratori per adulti per conoscere le
tecniche artigianali degli oggetti delle collezioni: a settembre Taglia e
cuci, dedicato ai velluti, proporrà la realizzazione di una borsetta
prendendo spunto da un modello in velluto rosso del Seicento. In
primavera saranno di scena le carte decorate e i merletti. I laboratori si
svolgono il sabato pomeriggio (15-18) e la domenica tutto il giorno
(10-18). Costo € 30,00 (incluso il materiale).
Nuovi allestimenti: Merletti
Dal 5 dicembre la Sala Tessuti del Secondo Piano si rinnova con la presentazione di cento merletti tratti
dalle collezioni e realizzati tra il Rinascimento e l’Ottocento. L’allestimento permette la conoscenza di
un importante accessorio dell’abbigliamento e delle diverse tecniche di realizzazione.
Attività per le famiglie
Domenica a Palazzo
Da ottobre a giugno, nelle giornate di domenica, le famiglie possono usufruire di attività didattiche per
vivere un momento di conoscenza particolare con il Museo e con le sue collezioni. Con cadenza
mensile (o su appuntamento per gruppi di famiglie già formati da massimo 20 partecipanti) sarà
proposta una serie di incontri per scoprire la storia e le opere del Museo.
Le attività si compongono di una parte di visita e una di laboratorio.
Destinazione primo piano
Percorso autonomo
Con il supporto di un quaderno didattico appositamente elaborato per bambini tra i 6 e i 12 anni, le
famiglie potranno conoscere la grande sala del Senato, andare alla ricerca di una serie di personaggi
che decorano le sale del primo piano e scoprire come muoversi autonomamente in un Museo. La visita
prosegue a casa con la possibilità di realizzare la propria sala del Senato, personalizzandola con colori,
disegni e fotografie di famiglia.
Quizzino
Anche per i prossimi mesi un quizzino scandirà le stagioni di Palazzo
Madama e accompagnerà bambini e adulti alla scoperta dei tesori e delle
curiosità conservate in Museo. Il prossimo tema sarà Colori in libertà.
In distribuzione gratuita all’ingresso. Le risposte sono disponibili
all’uscita del Museo: con i bambini più grandi, gli adulti possono quindi
ingaggiare una piccola gara e confrontare poi i risultati ottenuti.
12
Schizzi di… grafite in museo
Fino all’avvento della fotografia e della progettazione digitale il disegno è stato lo
strumento principale per riprodurre, visualizzare, studiare, progettare e
memorizzare oggetti naturali, architetture e opere d’arte. Il disegno continua ad
avere un fascino particolare che si unisce alla semplicità degli strumenti necessari
per realizzarlo: un foglio di carta, una matita o una penna. Le ultime ricerche
indicano addirittura che il cervello quando vede disegna, cioè comprende gli
oggetti selezionando un certo numero di linee di contorno! Palazzo Madama offre
ai propri visitatori la possibilità di conoscere l’edificio e il museo attraverso il disegno: ognuno può
portare il proprio materiale da casa: sono però a disposizione sgabelli e tavolette di supporto, carta e
matita per provare a cimentarsi con la copia dal vero.
13