COMUNE DI TARANTO TEATRO PUBBLICO PUGLIESE Teatro Orfeo – Teatro TaTÀ Stagione di prosa 2015/16 Teatro TaTÀ mercoledì 18 e giovedì 19 novembre 2014 Piccolo Teatro Milano – Teatro d’Europa Fausto Russo Alesi NATALE IN CASA CUPIELLO Di Eduardo De Filippo Scene Marco Rossi Luci Claudio De Pace Musiche Giovanni Vitaletti Aiuto regia Giorgio Sangati Regia e adattamento FAUSTO RUSSO ALESI Nel testo di Eduardo, Fausto Russo Alesi legge la tragica rappresentazione di una “moltitudine di solitudini”: Luca e Concetta Cupiello, i loro figli, il fratello di lui, il genero e gli altri personaggi, pur interagendo continuamente gli uni con gli altri in maniera più o meno conflittuale, sono in realtà inesorabilmente soli. Di qui la scelta, profonda e faticosa quanto “inevitabile”, di portare in scena questo splendido testo in forma di assolo, in senso musicale e non un monologo, di tanti assoli, uno per personaggio. Questo approccio radicale, che scava nella luce ma soprattutto nelle ombre, nei bui che attraversano una delle commedie più note ed amate di Eduardo, ha trovato l’assenso di Luca De Filippo che ne ha saputo cogliere il senso più profondo, concedendo il permesso per questo trattamento del testo. Fausto Russo Alesi abita le parole di Eduardo con tutta la sua straordinaria, mutevole fisicità. Il suo è un lavoro di rigore e generosità svolto sulla voce, sul gesto, sullo spazio. Fausto restituisce fin nelle più segrete pieghe la straordinaria umanità di un testo, che affonda nell’amarezza, nella disillusione, nella solitudine, l’origine di una popolarità nobile e premonitrice, così da iscriverlo immediatamente tra i classici del teatro. Teatro Orfeo mercoledì 25 e giovedì 26 novembre 2015 Fondazione Teatro di Napoli QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO Di Dale Wasserman Dall'omonimo romanzo di Ken Kesey Traduzione Giovanni Lombardo Radice Adattamento Maurizio de Giovanni Con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi E con Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano, Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito Giulia Merelli Uno spettacolo di ALESSANDRO GASSMANN Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Racconta attraverso lo sguardo di Randle McMurphy, uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera, la vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell'omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Nello spettacolo di Gassmann, lo scrittore Maurizio de Giovanni ha curato l’adattamento del testo, e la vicenda è ambientata in una clinica psichiatrica italiana nel 1982. Tutto ha inizio con l'arrivo di un nuovo paziente che deve essere "studiato" per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata. La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole che disciplinano rigidamente la vita dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e cercherà di risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri. La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi centrali della messa in scena. Teatro Orfeo mercoledì 9 e giovedì 10 dicembre 2015 Diana Or.i.s Leo Gullotta SPIRITO ALLEGRO di Noel Coward Con Betti Pedrazzi, Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri, Valentina Gristina, Sergio Mascherpa Scene Ezio Antonelli Musiche Germano Mazzocchetti regia FABIO GROSSI Spirito Allegro sarà una commedia dall’aspetto classico: aderente all’epoca in cui fu scritta ed elegante, per forme e per fogge. La novità sarà rappresentata dall’inventiva che sarà usata per raccontare il soprannaturale. Espedienti scenici atti ad un’epoca più aderente all’auditorio che alla penna di Coward. Una compagnia di professionisti, alla quale s’è volutamente abbassata l’immagine anagrafica per una messinscena scattante e piena di ritmo…poco spazio all’attesa e più allo stupore! CON SCENOGRAFIE E VIDEO-MAPPING PER LA PRIMA VOLTA IN UNO SPETTACOLO DI PROSA Teatro Orfeo lunedì 18 e martedì 19 gennaio 2016 Goldenart production Alessio Boni, Alessandro Haber IL VISITATORE di Éric-Emmanuel Schmitt traduzione e adattamento Valerio Binasco e con Nicoletta Robello Bracciforti e Alessandro Tedeschi Musiche Arturo Annecchino Scene Carlo De Marino Costumi Sandra Cardini regia VALERIO BINASCO Aprile 1938. L' Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud (Alessandro Haber), il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò? Teatro TaTÀ martedì 16 e mercoledì 17 febbraio 2016 Teatri Uniti in collaborazione con Onorevole Teatro Casertano | Institut Ramon Llul I GIOCATORI Di Pau Mirò Con Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Giovanni Ludeno/Marcello Romolo/Luciano Saltarelli Collaborazione artistica Simone Petrella Traduzione e regia ENRICO IANNIELLO Napoli e Barcellona ancora una volta unite in teatro da Enrico Ianniello nel primo allestimento in Italia di Jùcature (Giocatori) di Pau Mirò, vincitore del premio Butaca 2012 per il miglior testo in lingua catalana e messo in scena con successo la scorsa stagione a Barcellona con la regia dello stesso Mirò al Teatre Lliure diretto da Lluís Pasqual. In scena quattro uomini condividono tragicomiche frustrazioni e fallimenti giocando a carte, in attesa di un ultimo estremo guizzo vitale. In un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, sotto una lampada, quattro uomini, un barbiere, un becchino, un attore e un professore di matematica, giocano a carte. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. L’appartamento è un rifugio dove tutti i fallimenti sono accettati, permessi. Il fallimento è la regola, non l’eccezione. Maschere grottesche che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge et noir, e allora il gioco si fa pericoloso. Teatro Orfeo mercoledì 16 e giovedì 17 marzo 2016 Cardellino srl Silvio Orlando LA SCUOLA Di Domenico Starnone Con Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile, Silvio Orlando, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini Scene Giancarlo Basili Disegnatore Luci Pasquale Mari Costumi Maria Rita Barbera Assistente alla regia Riccardo Sinibaldi Regia di DANIELE LUCHETTI Era il 1992 quando andò in scena per la prima volta Sottobanco, pièce teatrale tratta dagli scritti di Domenico Starnone. Lo spettacolo, interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti, divenne presto un cult. Tanto che nel 1995 lo stesso Luchetti ne trasse il film La scuola. A distanza di vent’anni, Orlando riporta in scena quello che è stato lo spettacolo più importante della sua carriera. Il testo è tratto dalla produzione letteraria di Domenico Starnone. Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto, filtra la realtà esterna. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico. Teatro TaTÀ venerdì 1 e sabato 2 aprile 2016 Teatro Crest COL TRAMONTO SU UNA SPALLA Spettacolo-concerto dei Fratelli Mancuso con Gaetano Colella Straordinari ambasciatori nel mondo della Sicilia, attraverso il loro canto arcaico e suggestivo i Fratelli Mancuso interpretano in questo spettacolo-concerto il mondo complesso e immaginifico del Sud, contrappuntati dalla recitazione di Gaetano Colella. Il Sud raccontato attraverso i canti, le nenie antiche provenienti da un universo dimenticato, ma anche attraverso le pagine dei suoi poeti e dei suoi autori che ne descrivono eccessi, storture, meraviglie, controsensi e genialità. Il canto arcaico dei Mancuso si incastra alla moltitudine di voci ironiche e pungenti di Gaetano Colella per un racconto che è un viaggio nella terra ‘meridiana’.