Unità Pastorale di Prignano - Castelvecchio - Saltino Calendario Liturgico settimanale DOMENICA 8 GIUGNO verde ­ X DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore seconda settimana Os 6,3-6; Sal 49; Rm 4,18-25; Mt 9,9-13 Accogli, o Dio, il dono del nostro amore Ore 08.30 Castelvecchio S.Messa def. Baroni e Mediani - def. Bertolini e Gazzetti Ore 10.00 Saltino S.Messa def. Bellegati Lucia - Giorgi def. Fam. Cassinadri Giuseppe e Ada Ore 11.15 Prignano - chiesa per le Comunità parrocchiali S.Messa Ore 12.30 Prignano - chiesa Battesimo di Georgia Puzo LUNEDI’ 9 GIUGNO verde Liturgia delle ore seconda settimana S. Efrem - memoria facoltativa 1Re 17,1-6; Sal 120; Mt 5,1-12 Il nostro aiuto è nel nome del Signore MARTEDI’ 10 GIUGNO verde Liturgia delle ore seconda settimana 1Re 17,7-16; Sal 4; Mt 5,13-16 Chi spera nel Signore, non resta deluso MERCOLEDI’ 11 GIUGNO rosso Liturgia delle ore propria S. Barnaba – memoria At 11,21-26; 13,1-3; Sal 97; Mt 10,7-13 Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore GIOVEDI’ 12 GIUGNO verde Liturgia delle ore seconda settimana S. Bonifacio – memoria 1Re 18,41-46; Sal 64; Mt 5,20-26 Il tuo popolo, Signore, si nutre dei tuoi beni Ore 19.00 Prignano - cappella def. Paganelli, Monti e Casini S. Messa Ore 19.00 Prignano - cappella def. Giuseppe e Maria Trinelli S. Messa Ore 19.00 Prignano - cappella def. Silvio e Cisa Trinelli S. Messa Ore 20.30 Prignano - Incontro dei catechisti Colletta O Padre, che preferisci la misericordia al sacrificio e accogli anche i peccatori alla tua mensa, fa’ che la nostra vita, trasformata dal tuo amore, si apra con totale dedizione a te e ai fratelli. Per il nostro Signore… T: Amen Ore 19.00 Moncerato S. Messa def. Silvia e Olga Mediani Ore 08.30 Castelvecchio S.Messa def. Fernando Costi e Luigia Fontanesi def. Alfredo Fontanesi Ore 10.00 Saltino S.Messa def. Walter Servaresi - def. Umberto Grimaldi def. Antonio e Armida e def. Fam. Rivoli C – Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. T – Amen. Ore 15.00 Saltino Chiusura dell’anno di catechismo ­ XI DOMENICA TEMPO ORDINARIO Liturgia delle ore terza settimana Es 19,2-6a; Sal 99; Rm 5,6-11; Mt 9,36-10,8 Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida Un invito a vivere con sincerità la legge del Signore è quello che il profeta Osea rivolge al popolo d’Israele. La conversione, mettere cioè Dio al primo posto (I Lettura) e contraccambiare al suo amore valga più di tutti i sacrifici. Dio vuole il cuore dell’uomo. L’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani di Roma (II Lettura), presenta Abramo quale padre di molti popoli. Egli credette nelle promesse di Dio. Il Patriarca non si appoggiò sui limiti della natura e sull’evidenza, ma confidò in Dio, sperando contro ogni speranza e venne premiato. Anche a noi è stata promessa la stessa sorte, se sapremo mantenere salda la nostra fede in Cristo Gesù, risorto. Matteo (Vangelo) ricorda come da esattore delle imposte diventò apostolo. Dobbiamo considerare la piena disponibilità di Matteo che non esita a farsi discepolo di Cristo. Eppure, sia il rispetto umano, sia la condizione di pubblicano, avrebbero potuto impedirgli di rispondere alla richiesta di Cristo. Matteo non è l’unico. Egli è il primo di una lunga serie di uomini e donne peccatori chiamati da Gesù a rinascere come nuove creature. Il Maestro non ha paura di compromettersi con coloro che conducono una vita lontana dalla legge divina. Egli è venuto per quanti sono nel peccato perché su di essi rifulga la sua misericordia. Atto penitenziale C – Fratelli e sorelle, il Signore è Gesù è venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori. E chi di noi può ritenersi tanto “giusto” da non avere bisogno della misericordia di Dio? Riconosciamo, pertanto, i nostri peccati e invochiamo dal Padre la conversione del cuore perché, alla scuola del Maestro e Signore Gesù Cristo, anche noi possiamo imparare cosa significhi: «Misericordia io voglio e non sacrificio». ⇒ Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi T – Signore, pietà! ⇒ Cristo, che sei venuto a chiamare i peccatori, abbi pietà di noi T – Cristo, pietà! ⇒ Signore, che accogli ogni uomo che si affida alla tua misericordia, abbi pietà di noi T – Signore, pietà! Ore 19.00 Prignano - cappella def. Vandina Baldelli SABATO 14 GIUGNO verde Liturgia delle ore seconda settimana verde MISERICORDIA IO VOGLIO E NON SACRIFICI! la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo con lo Spirito Santo, nella gloria di Dio Padre. Amen. Ore 19.00 Prignano - cappella def. Rosini e Sirotti DOMENICA 15 GIUGNO Sussidio liturgico periodico - 10ª Domenica del Tempo Ordinario - Anno A Antifona d'ingresso Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampano e cadono. (Sal 27,1-2) VENERDI’ 13 GIUGNO bianco Liturgia delle ore seconda settimana S. Antonio di Padova – memoria 1Re 19,9a.11-16; Sal 26; Mt 5,27-32 Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto 1Re 19,19-21; Sal 15; Mt 5,33-37 A te solo, Signore, affido la mia vita Comunità in cammino S. Messa S. Messa Ore 20.30 Santuario di Campiano Marcia penitenziale e S.Messa Ore 11.15 Prignano - chiesa S.Messa 50°anniversario di matrimonio di Rosanna e Luigi Ore 12.30 Prignano - chiesa Battesimo di Felysia D’Anna Ore 15.30 Prignano - chiesa Battesimo di Giada Canali Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre: tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi ; tu che togli i peccati del mondo, accogli LITURGIA DELLA PAROLA Il mistero della benevolenza divina nei nostri confronti, il Dio che preferisce la misericordia e accoglie i peccatori alla sua mensa, trova il suo vertice nella rivelazione cristiana, in Gesù, volto di un Dio alla nostra ricerca e ricco di misericordia. Prima lettura - Os 6,3-6: Voglio l'amore e non il sacrificio. Dio viene nella storia e ne indirizza il corso, "feconda la terra". E non vuole sacrifici o olocausti, per essere riconosciuto potente, bensì chiede all’uomo la conversione del cuore, che fa nascere l’amore e il desiderio dell’incontro, della "conoscenza", della comunione. Dal libro del profeta Osèa Affrettiamoci a conoscere il Signore,la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra. Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. Parola di Dio T: Rendiamo grazie a Dio Dal Salmo 49: Chi cammina per la retta via vedrà la salvezza di Dio. Dio non ha bisogno dei nostri sacrifici, che pure apprezza come atti di culto, ma vuole essere riconosciuto come un Dio buono, che riceve la lode dai suoi fedeli e interviene per salvarli nel momento della sventura. Comunità in cammino lità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia. E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione. Parola di Dio T: Rendiamo grazie a Dio Canto al Vangelo (Lc 4,18) Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio; a proclamare ai prigionieri la liberazione. Alleluia. Vangelo - Mt 9,9-13: Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. Gesù sceglie come discepolo Matteo, uno dei pubblicani, che i farisei definivano peccatori. Non solo: siede a mensa con altri pubblicani e peccatori. Di fronte alle obiezioni dei farisei, Gesù afferma di essere venuto proprio per i peccatori, cioè per coloro che hanno bisogno di misericordia. Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente: «Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. Se avessi fame, non te lo direi: mio è il mondo e quanto contiene. Mangerò forse la carne dei tori? Berrò forse il sangue dei capri? Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all’Altissimo i tuoi voti; invocami nel giorno dell’angoscia: ti libererò e tu mi darai gloria». Seconda lettura - Rm 4,18-25: Si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio. Abramo sperò contro ogni speranza ed ebbe un figlio, nonostante sia lui che la moglie fossero anziani. E questo suo atteggiamento venne apprezzato da Dio, che lo definì "giusto". Allo stesso modo anche noi siamo chiamati a credere alla morte e risurrezione di Cristo come compimento del piano di Dio. Allora anche noi saremo chiamati "giusti". Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, Abramo credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di Sara. Di fronte alla promessa di Dio non esitò per incredu- + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori». Parola del Signore T: Lode a Te, o Cristo PROFESSIONE DI FEDE Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è Sussidio liturgico periodico adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen PREGHIERA DEI FEDELI Fratelli e sorelle, Gesù ha chiamato Matteo, trasformandolo da peccatore in apostolo. Chiediamo al Padre che ci renda consapevoli delle nostre colpe e trasformi il nostro cuore, perché possiamo essere fedeli esecutori della sua volontà. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore. ⇒ Perché la Chiesa non alzi barriere e non costruisca trincee, ma sia aperta a tutti, senza condizioni, testimoniando la grandezza dell’amore misericordioso di Dio. Preghiamo. ⇒ Perché l’esempio del pubblicano Matteo scuota le coscienze di coloro che si occupano della cosa pubblica, in particolare di coloro che invece di perseguire il bene comune utilizzano il loro potere per interessi personali. Preghiamo. ⇒ Per tutti i sacerdoti, ministri del sacramento della Riconciliazione, perché siano sempre più consapevoli che in nome di Dio essi offrono la misericordia e il perdono. Preghiamo. ⇒ Perché i giovani rispondano con generosità, sull’esempio di Matteo, alla chiamata del Signore. Preghiamo. ⇒ Per coloro che si credono "giusti", perché riconoscano di essere persone fragili, immerse nel peccato e bisognose della salvezza di Dio. Preghiamo. ⇒ Perché le notizie di conflitti e di grandi disagi nelle popolazioni suscitino l’approfondimento e la realizzazione di interventi di aiuto. Preghiamo. ⇒ Per ciascuno di noi, perché la partecipazione al Mistero eucaristico ci renda sempre più fratelli nella fede e impegnati nell’amore al prossimo. Preghiamo. O Dio, che non ci tratti secondo i nostri peccati e non ci ripaghi secondo le nostre colpe, ascolta le nostre preghiere e orienta il nostro cuore a te, per partecipare del tuo amore e godere della salvezza che ci doni. Per Cristo nostro Signore. T - Amen. BENEDIZIONE E CONGEDO C – Il Signore sia con voi. T – E con il tuo spirito. C – Sii propizio, Signore, al tuo popolo, perché di giorno in giorno si purifichi da ogni egoismo e trovi la sua gioia nel fare la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. T – Amen. C – E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. T – Amen. C – Il Signore onnipotente nell’amore e nella misericordia 10ª Domenica del Tempo Ordinario - Anno A ci guidi nel riprendere il cammino della nostra vita assumendo modalità che esprimano, con i gesti, l’adesione a Lui nella speranza della comunione eterna. Andate in pace. T - Rendiamo grazie a Dio. Medita Voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti. Rifletti Con questo piccolo e grande profeta, la storia della salvezza diventa 'storia d'amore' di Dio con l'uomo. Mentre il nostro amore per Dio "è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce", il Suo amore per noi è come la pioggia d'autunno e di primavera: regolare, lenta, tenera, penetra lentamente la terra e la feconda. Noi amiamo Dio dandogli qualcosa di noi: sacrifici e olocausti; Egli invece ci dà se stesso, tutto se stesso. Ecco perché Osea, pur essendo il profeta che canta la salvezza come 'storia d'amore', è anche colui che, in modo molto chiaro, mette il popolo d'Israele, e ciascuno di noi, di fronte al più grande dei peccati: l'adulterio, la più grande infedeltà. Il peccato non è solo una semplice trasgressione della legge, è il tradimento dell'amore, quello di Dio e quello di ogni fratello e sorella. "Voglio l'amore e non il sacrificio...", dice Dio tramite Osea, e nel Vangelo Gesù esplicita la dinamica relazionale di questo amore: "Misericordia voglio e non sacrifici." Nessuno di noi può più dire: io non faccio male a nessuno, non rubo, non critico, non calunnio, anzi prego, vado a messa... "affrettiamoci a conoscere il Signore", Egli non conta ciò che non facciamo per essere buoni, ma ciò che facciamo per essere AMORE, ciò per cui ci ha creati! Prega: Signore mio Dio, liberami dall'infedeltà al tuo amore: che io non ti baratti mai con nessun altro! Fa' che mi doni a te totalmente, come tu doni a me tutto te stesso. Agisci: Oggi, nel mio rientro al cuore, mi visualizzo terra bagnata dalla pioggia dell'amore fedele e tenero di Dio. Le parole di un Padre del deserto: Fratello, ti raccomando questo: che in te il peso della compassione faccia pendere la bilancia fino a che tu senta nel tuo cuore la stessa compassione che Dio ha per il mondo. Isacco di Ninive