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Daniele Mutino - bios
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www.danielemutino.it
www.fnas.it/show/comp/98/daniele-mutino
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CANALE AUDIO
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Daniele Mutino è musicista (compositore, pianista, fisarmonicista), cantastorie
e antropologo culturale.
E' anche fondatore e direttore del Progetto "Cantastorie per Tempi Moderni",
del gruppo musicale "I Cosacchi sperduti" e dell'ensemble di fiati e percussioni
"I Musici della Storia Cantata", nonché co-fondatore, insieme al
polistrumentista Claudio Montuori, di “Filamistrocca”, musica clownesca.
PERCORSO
Diplomato in pianoforte al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, dal 1989 al
1991 effettua diversi concerti come pianista solista di musica classica in
Italia e all’estero (Mogadiscio, Praga e Oslo), e prende parte, sempre come
pianista, ad alcune tournèe dello spettacolo teatrale in forma di concerto
“Fluidofiume” (di Enrico Frattaroli e Paolo Pasquini su testi di J.Joyce), tra cui
quelle all’estero a Lione, Sidney e Melbourne.
Nel frattempo si laurea con lode all’Università La Sapienza, in discipline
demo-etno-antropologiche; incentra la maggior parte dei suoi studi universitari
in etnomusicologia, approfondendo in particolare le tecniche dei cantastorie
siciliani del dopoguerra, con Matteo Geraci antropologo culturale e cantastorie,
ma si laurea fuori facoltà, in Filosofia Teoretica, con una tesi di critica alle
metodologie dell’antropologia culturale.
Dal 1991 lascia l’attività di pianista e inizia a fare teatro di cantastorie sotto
la guida registica dell’attore-cantastorie Nino Racco, all’interno del
“Novanta Teatro Movimento”, gruppo teatrale di cui è tra i fondatori e che
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rappresenta inizialmente a Roma la voce teatrale del movimento universitario
de La Pantera. Inizia quindi, sotto la guida di Nino Racco, a praticare
quotidianamente un training per la costruzione del corpo scenico dell’attore,
ispirato inizialmente ai principi teatrali del Teatro Povero di J. Grotoskwij
e del Terzo Teatro di E. Barba.
Contemporaneamente si avvicina da autodidatta alla fisarmonica, che diventa
subito il suo strumento principale, con cui inizia anche a comporre.
Nel 1992 i componenti del Novanta Teatro Movimento lasciano la città e
iniziano un’esperienza di vita comunitaria e ricerca teatrale nei boschi del
Monte Peglia, in Umbria, in un casale di pietra senza energia elettrica e acqua
corrente; questa esperienza, in cui il teatro verrà integrato dall’agricoltura,
durerà fino al 1998, anno in cui il gruppo si scioglie definitivamente.
Daniele Mutino continua negli anni anche autonomamente a portare avanti un
training quotidiano, in cui i principi adottati inizialmente verranno
progressivamente integrati con altre tecniche acquisite attraverso l’incontro
con nuove figure, tra cui:
- Memo Dini per lo yoga kundalini unito all’acrobatica;
- Solene Fiumani per il qi gong e il tai chi chuan;
- Sebastiano Spinella per le arti circensi, in particolare l’equilibrismo su
corda molle;
- Nicola Ciccolella per la voce;
- Costantino Pucci per il clown.
Per tutti gli anni novanta e seguenti, quindi, Daniele Mutino lavora come
cantastorie-fisarmonicista, ma anche come musicista-compositore per
spettacoli circensi, principalmente all’interno del circuito del teatro di strada,
in Italia e all’estero (Svizzera, Danimarca, Francia, Irlanda, Spagna, Serbia,
Portogallo, California), sia da solo sia in varie formazioni (Novanta Teatro
Movimento, Otiskuri, I Cosacchi, Trio Filamistrocca), partecipando ai principali
festival del settore, tra cui in particolare i festival di cantastorie.
Dal 2000, parallelamente all’arte di strada, riprende l’attività concertistica
anche se quasi esclusivamente con la fisarmonica.
Nel 2005 imposta il proprio progetto “Cantastorie per Tempi Moderni”
sulla rivalutazione della figura del cantastorie, nel cui ambito produce la
“Trilogia di santi antichi e di guerra”, tre spettacoli di cantastorie con testi e
musiche originali, tra teatro di narrazione e concertismo, e fonda l’ensemble di
fiati e percussioni “I Musici della Storia Cantata”, concepita sia per
accompagnare i suoi spettacoli di cantastorie sia per proporne la musica in
contesti concertistici.
RICONOSCIMENTI
Nel 2014 la scrittrice-giornalista Maria Lanciotti gli dedica una lunga intervista
da cui viene prodotto un libro dal titolo “Storia di un cantastorie – Daniele
Mutino una fisarmonica itinerante”, Ed. Controluce, che vince alcuni premi
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di settore (III classificato premio Capit).
Il 30/11/2014, la sua opera musicale “Vita di Santa Barbara” viene insignita
del premio di cultura “Come Barbara”; il premio gli viene consegnato nella
cattedrale di Rieti gremita per mano del vescovo, nell’ambito delle celebrazioni
ufficiali della patrona Santa Barbara.
Il 5/06/2016, la sua opera musicale “San Giorgio e il drago - tra leggenda e
modernità” viene insignita del premio della critica “Giovanna Daffini”, a
Motteggiana.
COMPOSITORE
Iscritto alla SIAE come autore di testi e musiche, ha scritto e interpretato
diversi spettacoli teatrali/musicali incentrati sulla figura del cantastorie tra cui
ricordiamo:
- “L’Aquila e il bambino” (insieme ad Emilia Corrente),
- “Amore & Guerra”
- “Carovane”
- “San Giorgio e il drago – tra leggenda e modernità”
- “Santa Barbara dei fulmini e delle esplosioni”
Ha inoltre partecipato come compositore (ed esecutore per lo più delle
proprie musiche) alla realizzazione di varie colonne sonore; di cui
segnaliamo, tra le tante:
SPETTACOLI TEATRALI
- “Zingari” di Raffaele Viviani, regia di Davide Iodice con Nino D’Angelo,
Angela Pagano e Nando Neri, prodotto dal Teatro Mercadante di Napoli e
rappresentato in numerosi teatri stabili d’Italia,
- “Roma 1943”, regia di Paolo Castagna, con Lidia Biondi e Margherita Di
Rauso, prodotto dal Teatro Stabile di Roma per “I Luoghi della Memoria”,
- “Canzoni Popolari”, su un testo di Elsa Morante, regia di Veronica Cruciani,
con Alba Rohrwacher e Giorgio Colangeli, co-prodotto da Ascanio Celestini,
presentato al Festival “Città Spettacolo” di Benevento e rappresentato in
diversi teatri italiani;
- tra gli altri registi con cui ha collaborato come compositore-esecutore in
ambito teatrale, segnaliamo anche Memè Perlini e il Teatro degli Artisti, Paolo
Pasquini, Tiziana Lucattini, Vanja Castelfranchi, Aida Talliente, Ivan Tanteri,
Nino Racco;
… e come semplice interprete alla fisarmonica e al pianoforte ha collaborato
con:
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- Christopher Fulling - musical “Burning Opera”, rappresentato per tre
settimane al Teatro Zinzanni di San Francisco in California, con musiche di
Marc Nichols;
- Nuccio Siano - “Le canzoni di Pasolini”, con Aisha Cerami, rappresentato in
vari teatri e festival.
PICCOLO E GRANDE SCHERMO
- RAI: come autore di parte delle musiche nei film-inchiesta “Zingari”, “Storie
di strada” e “Lavorare stanca”, della regista Loredana Dordi;
- TSI (Televisione della Svizzera Italiana): come autore di parte delle musiche
nei film-inchiesta “Roma città aperta” e “La strada come palcoscenico”, del
regista Vladimir Tcherkoff;
- Trasmissioni televisive RAI: Geo & Geo - come co-autore della colonna
sonora di diversi documentari di Pino Iannelli - e Ballarò - come semplice
interprete alla fisarmonica in alcune musiche di Stefano Lentini -;
- Fiction televisive: come esecutore in scena di una propria composizione in
“Oscar per due”, di Felice Farina, prodotto e trasmesso dalla RAI - e, come
semplice interprete alla fisarmonica, “Il Sorteggio”, di Giacomo Campiotti,
prodotto e trasmesso dalla RAI e “Onore e rispetto” di Salvatore Samperi (I
puntata), prodotto e trasmesso da MEDIASET;
- Cinema: come autore-esecutore in una scena del film “L’Odore del sangue”
di Mario Martone, e come autore di parte della musica del cortometraggio
“Chiattilli” di Eugenio Chiappuccio;
- Video autoprodotti da registi indipendenti: “Cessarè” di Rina Amato,
“Rom città chiusa” di Manfredi Marchetti e Marco Pasquini, e numerosi altri,
sempre come compositore ed esecutore delle proprie musiche.
RADIO
- nell’arco di due anni ha realizzato e condotto personalmente 45 puntate di 1
ora e mezza l’una, a scadenza settimanale, di una propria trasmissione
radiofonica dal titolo “Ecce Cuntastorie!”, andata in onda sulla web-radio
radioimago, in cui ha tra l’altro dato ampio spazio alle proprie composizioni
musicali, specie alle proprie storie di cantastorie;
- l’ultima puntata della storica trasmissione radiofonica “Taccuino Musicale
Italiano” sul canale web RAISAT viene dedicata interamente al suo gruppo I
Cosacchi; Daniele Mutino viene intervistato in studio dal conduttore Pierluigi
Castellano, ed esegue in diretta col gruppo alcune sue composizioni;
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- RADIOTRE ha trasmesso in diretta la registrazione integrale dello spettacolo
Canzoni Popolari, di Veronica Cruciani, con musiche originali di Daniele Mutino
e Alessandro Federico da loro stessi eseguite in scena.
LAVORI VIDEO-DISCOGRAFICI
Come interprete alla fisarmonica e al piano:
- il DVD “Instavel Orquestra - ciclo de musicas para Pinoquio” di Alecsandar
Zaric (prodotto in Portogallo dal Festival “Imaginarius”),
- il CD “How to survive the Apocalypse – a Burning Opera” di Marc Nichols
(prodotto negli U.S.A. e registrato negli studi di David Bergeaud a Hollywood),
- il CD “Tango e Popular Vibes” di Stefano Lentini (prodotto da RaiTrade),
- il CD “A tempo rubato” tra tango e blues, del cantautore argentino Jorge
Omar Sosa.
Come compositore ed autore:
- “Carovane”, dell’estate 2013, con musiche e canzoni originali, realizzato con
la collaborazione del gruppo musicale “I COSACCHI sperduti”, da lui stesso
diretto;
per il prossimo autunno 2016 è prevista l'uscita di altri due suoi lavori
discografici:
- "Liberino il principe esaurito", libro con doppio CD; un racconto scritto e
illustrato da Assunta Petrocchi e musicato, con proprie composizioni originali,
da Daniele Mutino, con la collaborazione di vari musicisti tra cui Giovanni Lo
Cascio (batteria), Daniele Ercoli (contrabbasso), Claudio Montuori (tea box
bass, voce e giocattoli sonori), Erin Mellon Trio (canto), Alessandro Federico
(canto);
- "San Giorgio e il drago - tra leggenda e modernità"; libro con CD, testi e
musiche di Daniele Mutino, immagini di Assunta Petrocchi, tratti dall'omonimo
spettacolo di Daniele Mutino, con l’ensemble di fiati e percussioni I Musici della
Storia Cantata (tromba, clarinetto soprano, clarinetto basso, tuba, percussioni,
fisarmonica e voci).
ANTROPOLOGO-MUSICISTA
In questa doppia veste si dedica allo studio della storia cantata nelle varie
culture…
… partecipa a trasmissioni radiotelevisive su reti pubbliche e private, tra cui
segnaliamo:
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- sul canale televisivo satellitare Marco Polo, è ospite ad una puntata di
“Appunti di Viaggio” di Folco Quilici,
- sul canale televisivo Telesalute, ha partecipato a numerose puntate dei talkshow “La Piscina” e “Buongiorno Italia”;
- in qualità di vicepresidente del Coo.R.A.S. (Coordinamento Romano Artisti di
Strada) partecipa ad alcune trasmissioni telvisive su canali locali (Teleroma 56
e Romauno) incentrate sulle problematiche dell’arte di strada nella capitale,
affrontando anche dei contraddittori diretti con alcuni politici di idee opposte;
- nelle già citate 45 puntate della trasmissione radio “Ecce Cuntastorie! ha
dato ampio spazio alle proprie ricerche storico-etnologiche sulla figura del
cantastorie.
… lavora in diversi contesti di disagio psichico e sociale, tra cui segnaliamo:
- dal 2002 al 2006, continuativamente, l’insegnamento della musica ai
ragazzi Rom in età scolare in tre diversi progetti (Cemea, Arci,
Controchiave) in altrettanti campi nomadi di Roma (Via dei Gordiani, via
Candoni, via Salviati;
- il lavoro musicale con pazienti psicotici gravi presso numerose strutture
private e pubbliche, e in particolare presso la ASL Napoli 5, dove nel 2005 è
stato assunto, come vincitore di concorso pubblico, in qualità di
etnomusicologo, in un progetto terapeutico biennale che si proponeva di
inserire alcuni “pazienti psicotici gravi” nel circuito tradizionale di pellegrinaggi
mariani legati alla danza della tammurriata;
- diversi spettacoli effettuati dentro delle strutture carcerarie, come Rebibbia
(maschile e femminile), Casal del Marmo, Velletri, ed anche in Svizzera presso
Neuchatel.