Untitled - Patrimonio culturale Basilicata

 “LʼIdentità musicale delle popolazioni della Valle dellʼAgri ”
Premessa
Il viaggio nel canto, nella musica della tradizione popolare lucana, la comune passione per la
musica
popolare e il desiderio di incontrare e fare incontrare le persone, le loro storie, i loro
entusiasmi in una cornice festosa; il fascino delle atmosfere musicali, sono i punti forti della
proposta che vuole diventare un appuntamento tra gli appuntamenti, che vuole essere un
contributo e un tributo ad una tradizione, quella popolare, che ha saputo elaborare forme
espressive di grande valore antropologico e culturale.
La tradizione popolare é unʼeredità cui ha contribuito con i suoi risparmi tutto il mondo anteriore.
Come ogni cosa che si tramanda, le tradizioni popolari si ricollegano a tempi
che sembrano
lontanissimi, ma dove ancora si sente il respiro di chi ci ha preceduto, testimone di una terra in
cui, accanto ai luoghi ufficiali della Chiesa, esistono nei boschi e in cima alle montagne decine di
santuari e cappelle, frutto della cosiddetta “religione dei poveri”. Terra dove i colori sopravvivono
nella tradizione iconografica dei monaci basiliani e lʼarte non é insidiata dal moderno; dove
lʼartigianato artistico e fantasioso ridisegna le impronte di una civiltà che non può finire e la cui
riscoperta si deve anche a quei sapori genuini che ne fanno parte, nonché alla sua musica, che
scandisce e narra gli eventi-chiave della vita. Infine la natura, che da il senso di unʼesatta armonia
tra i monti e il mare e il cui rapporto con lʼuomo si fa quasi primordiale. Oggi se ne sta
1 Associazione Culturale Multietnica Europea
Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 riscoprendo pian piano il valore. Dal passato si filtrano valori e saperi utili anche alla società
attuale e al domani.
Si è preso coscienza del profondo valore delle tradizioni non esitando ad impegnarsi nella ricerca
delle giuste fonti, che consentono di riproporre fedelmente singolari manifestazioni trascurate da
molti anni, ma sempre vive nella memoria degli anziani. Così le usanze del passato sʼinnestano nel
costume attuale e lʼantico folklore rivive nella pratica dʼoggi, apparendo ancor più vivi nella gente
che ce li racconta. Gli anziani sono il segno di una ricchezza di esperienze di vita che devono
essere prese in considerazione e valorizzate; una risorsa importante dunque che può mantenere
un ruolo nella nostra vita sociale e culturale: sono lʼunica risorsa naturale che nel mondo cresce.
Sarebbe intelligente non solo “venire a patti con la vecchiaia”, ma immaginare come fare di
questa età una risorsa per lʼintera regione.
Questo è lʼintento dellʼAssociazione Culturale Multietnica Europea, presieduta da Franco Accinni,
nata dallʼiniziativa di un gruppo di amici lucani che, accomunati dallʼamore per la propria terra,
hanno deciso di riproporne la cultura affidandosi al fascino della musica antica nuovamente
arrangiata.
Lʼideatore del progetto, nonché direttore artistico della stessa Associazione, è Graziano Accinni,
chitarrista di Mango e altri artisti (Mina, Miguel Boseʼ Dalla etc.), proprio la datata esperienza
nel mondo della musica italiana e la forte passione manifestata nella riscoperta musicale della
storia della Basilicata, hanno costituito lʼindispensabile connubio volto a sollecitare lʼentusiasmo di
quanti credono nellʼefficacia culturale riposta nel recupero della propria identità regionale e nel
2 Associazione Culturale Multietnica Europea
Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 consequenziale
confronto
con
le
altre
culture
del
mondo.
Nel perseguimento del proprio obiettivo lʼAssociazione ha così incanalato le energie nella
promozione e nella divulgazione delle Antiche Melodie della Lucania finalizzata a “ridar voce”
alla quotidianità dei nostri nonni e padri, la cui memoria riserva ancora emozioni, amplificate
naturalmente
attraverso
la
magia
della
musica
e
dello
spettacolo.
Sono dunque la ricerca e lʼamore verso la propria terra che animano gli Ethnos gruppo capace di
trasformare nenie, canti alla Madonna, tarantelle e ballate popolari in brani dalle caratteristiche
tecniche nuove, dalla musicalità incentrata sul virtuosismo della chitarra e dei suoi musicisti.
Articolazione del Progetto
Con lʼavvento del nuovo anno proprio gli Ethnos hanno deciso di porre le basi per un nuovo lavoro
sulla Tradizione e sul Patrimonio Immateriale della Lucania e dei Territori dellʼAlta e Bassa Valle
dellʼAgri. Coinvolgendo il loro paese dʼorigine, Moliterno e i vari paesi limitrofi dove grande è stata
la Cultura di Tradizione Popolare con in primis Viggiano dove fortemente si è sviluppata nei secoli
la grande Tradizione dei musicanti girovaghi e dove hanno avuto modo di farsi strada musicisti e
strumentisti di alto livello artistico e musicale tra i quali possiamo citare il flautista e musicologo
Leonardo De Lorenzo. Allʼinterno del nuovo lavoro troveranno posto brani di estrazione
Religioso-Devozionale e brani narranti storie di amori corrisposti e non( a sdegno) insieme alla
narrazione di vicende vere di paese.
3 Associazione Culturale Multietnica Europea
Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 Il progetto denominato “LʼIdentità musicale delle popolazioni della Valle dellʼAgri ”si pone
lʼobiettivo di diffondere, riscoprire e valorizzare la tradizione musicale popolare dellʼarea lucana
della Bassa e Alta Val dʼAgri e intende anche creare delle condizioni fertili per la ripresa delle
tradizioni e degli usi locali e quindi una riscoperta delle nostre radici e della nostra cultura,
riportando in primo piano la nostra storia e le nostre tradizioni che di sovente sono state messe ai
margini e dimenticate. In concreto oggi questo tipo di progetto risulta essere uno strumento
insostituibile per la conoscenza della cultura locale da parte delle giovani generazioni e come
strumento di recupero della nostra memoria storica lʼunica in grado di contribuire attivamente al
raggiungimento della consapevolezza di appartenere ad una comunità con una propria storia e
delle proprie tradizioni in alternativa allʼappiattimento che certa cultura e la globalizzazione hanno
generato nellʼultimo ventennio.
Obiettivi
Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
¾ Riscoperta e valorizzazione delle tradizioni etno-musicali dellʼarea della Valle dellʼ
Agri
Attraverso lʼausilio di suonatori tradizionali e dei testi raccolti si produrrà una mappatura in
grado di evidenziare il tipo di strumenti, usi e tradizioni popolari dellʼarea presa in esame
affinché lʼattivazione dei singoli concerti possa trovare una concreta efficacia. La finalità è
recuperare la propria identità culturale per promuovere un reale atteggiamento ù
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 interculturale. Il progetto ha come base la ricerca sulle tradizioni musicali del nostro
territorio e la proposta di canti popolari tradizionali in specifiche manifestazioni.
¾ Diffusione della cultura musicale popolare
I concerti musicali concorreranno alla diffusione delle tradizioni musicali dellʼarea e alla
conoscenza specifica degli strumenti (arpa, cupi cupi, etc.)creando le condizioni per
accedere ad un mondo culturale più ampio.
¾ Riscoperta delle proprie radici e tradizioni
Uno degli obiettivi primari è quello di far riscoprire alle nuove generazioni le nostre radici
culturali per una reale ripresa delle tradizioni che garantirà la tutela e la conservazione
della nostra storia. Scoprire la ricchezza e l'attualità del nostro passato e divulgarla.
Il nostro nuovo lavoro discografico dal titolo - Poema Lucano - è il frutto di un attento e
appassionato percorso di ricerca storica e musicale. E' il prodotto di una maturazione artistica che,
senza mai discostarsi dalla tradizione, tocca al contempo temi come, il culto, l'amore, le feste e le
tradizioni locali. Rappresenta l'anello di congiunzione con i nostri lavori precedenti, in particolare
“La nostra storia”. Abbiamo voluto dar voce e note a quanto, nel nostro percorso artistico, ci ha
“incantati” con la sua storia. Testi ricercati si fondono ad arrangiamenti sempre nuovi, che
abbracciano non solo la tarantella ma anche elaborazioni di paesi, lontani da noi, ma vicini per
cultura. Un tuffo nella storia della nostra terra, una storia vissuta, raccontata...cantata! Questo
nuovo progetto discografico nasce con l'intento di rievocare attimi, emozioni, percezioni che
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 appartengono all'uomo in quanto tale, portatore sì di un congenito bagaglio etnico-antropologico,
ma aperto al confronto e al dialogo con l'altro.
Favorire il recupero, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio immateriale di tradizioni
musicali e orali della Basilicata, attraverso la sua traduzione nei linguaggi contemporanei al fine di
renderlo accessibile al grande pubblico, e in particolare ai giovani e agli anziani attraverso i
concerti. Si procederà, da un lato, allʼindividuazione e al recupero del patrimonio esistente per
farlo "sopravvivere" nella memoria comune, dall'altro, tale patrimonio sarà reinterpretato per farlo
"rivivere", consentendo una maggiore fruibilità da parte di un pubblico più ampio.
La divulgazione dellʼimmenso patrimonio musicale, espressione della storia e della cultura di
questo territorio, rappresenta unʼopportunità per accrescere la visibilità dei comuni coinvolti anche
in contesti internazionali, in cui forte è la presenza di comunità di immigrati che hanno
tramandato nel tempo le tradizioni popolari di cui i loro avi sono stati testimoni.
Il progetto peraltro sʼinserisce nel filone della valorizzazione dellʼidentità nazionale attraverso la
riscoperta delle radici locali e dei percorsi che ci hanno traghettato in questo secolo. E di certo
rappresenta un tema in cui è possibile aprire un territorio di confronto fra gli anziani detentori
della tradizione e i giovani perché avvenga un passaggio formale e sostanziale del testimone
attraverso la realizzazione di produzioni editoriali, abbinate a supporti audiovisivi (CD, CD-Rom o
DVD) aventi ad oggetto materiali particolarmente rappresentativi delle aree di riferimento,
esaltando la peculiarità dei repertori, i contesti esecutivi, le formazioni strumentali; la possibilità di
partecipare ad eventi culturali che abbiano lo scopo di animare il territorio e promuovere la
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 conoscenza su un target di fruizione ampio del patrimonio riscoperto e valorizzato attraverso
l'opera di riversamento e catalogazione (eventi culturali e spettacolari).
Con questo progetto si vuole realizzare un supporto fonomeccanico (Cd) da poter condividere con
le diverse realtà Culturali della Regione e le altre sparse per tutto il Mondo creando un ponte
intergenerazionale tra individui appartenenti e appartenuti allo stesso Territorio della Lucania
cercando di non far perdere questo enorme Patrimonio di ricchezza Culturale e Antropologica
riconosciuto in Italia e nel Mondo da numerosi etnomusicologi di fama internazionale che spesso
hanno incentrato le loro più grandi ricerche proprio sul Nostro territorio.
Cenni dei Canti contenuti nel CD
Il CD si compone di 10 brani: Santu Tumasu (canto a sdegno), Madonna di Viggiano (canto
devozionale alla patrona delle genti lucane) Canto poetico dedicato al Carnevale(e allo strumento
tipico lucano “Cupi Cupi”), Le Tre Marie ( canto di passione di origine Moliternese),
Mariuccia(canto di innamoramento tra giovani dei paesi di Grumento e Moliterno), Lu 29 Lugliu (
canto a sdegno), Quadriglia in festa ( dalla tradizione dei musicanti e barbieri della Valle dellʼAgri)
Tarantella Capuanese( dalla tradizione degli arpisti girovaghi viggianesi) Polla Galoppa ( Arpa
Luigino Milano), Novena ri Natale( canto della tradizione religiosa di Moliterno).
Lʼalbum è ancorato alla tradizione per tematiche e ambientazione ma al tempo stesso intende
offrire una visione più ampia e aperte al mondo. Si tratta di canti d'amore e di sdegno, afferenti
alla sfera del corteggiamento; non mancano tuttavia esempi di altri repertori, come canti di
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 questua, religiosi e brani strumentali. Nel disco si possono incontrare il canto devozionale dedicato
del pellegrinaggio verso il
Santuario della Madonna di Viggiano, brani della tradizione lucana
raccolti nel corso di approfondite ricerche sul campo, composizioni originali cantate in dialetto e il
recupero di vecchie danze come la quadriglia la tarantella.
• Santu Tumasu
Questo canto veniva eseguito per sfogare una delusione d'amore e, spesso anche, con la non
celata speranza di riconquistare il proprio amore. Un amante abbandonato dallʼamata si vendica
cantando versi che non sono dʼamore, ma di rabbia, di sdegno, che hanno tutta la connotazione di
un canto simile ad uno scongiuro. In essi è liberato tutto il risentimento e il disprezzo dello
sconsolato amante nei confronti dellʼex-innamorata a cui si aggiunge una richiesta di grazia,
rivolta a San Tommaso (con il quale esiste un rapporto di familiarità e di solidarietà).
• Madonna di Viggiano
Questo è un canto devozionale dedicato del pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di
Viggiano. La dimensione religiosa è da considerarsi come una componente fondamentale della
storia e della società lucana e meridionale in generale. Particolare è la devozione alla Madonna,
che trova nelle feste e nei pellegrinaggi due forme caratteristiche di espressione, sempre
accompagnate da canti e danze popolari. I canti popolari mariani trasmettono devozione,
infondono speranza, non di rado assurgono a livelli artistici di un certo interesse e consentono di
introdursi nel mondo spesso trascurato del sentimento mariano popolare.
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 • Cupi Cupi
Si tratta di un canto che ritmava il periodo carnevalesco. Il Carnevale in Basilicata: tempo di
scherzi, di risa, di baldoria, tempo di banchetti e festeggiamenti dettati da un unico “monotono” e
grave suono “Cup-Cup”. Questo strumento è il protagonista nellʼaccompagnamento dei canti della
questua di Carnevale con testi di augurio e di richiesta di doni, a volte anche ironici e pungenti. Lo
strumento suona e la voce parla di storie, mondi antichi ma non dimenticati, tradizione orale che
racconta un mondo che è stato.
• Le Tre Marie
Attraverso i suoni, le voci e i gesti vengono rappresentati alcuni dei momenti più suggestivi della
Passione di Cristo. Nel suo doloroso cammino e nel suo struggente dialogo con il figlio la Vergine
mantiene la tenerezza e la dolcezza di una madre che vive in una dimensione umana il suo dolore
con la compassione di altre donne, tra la crudele indifferenza del “masterasci” che prepara i chiodi
per
la
croce
e
l'inaccettabile
tradimento
di
Giuda.
Una ritualità che si rinnova creando momenti di grande suggestione oltre la dimensione
devozionale.
• Mariuccia
La poesia amorosa, non galante se pur ridondante nelle immagini, dettata da passione viva,
semplice
e
spontanea:
così
è
evocato
il
racconto
di
una
comune
dallʼinnamoramento al corteggiamento. In questo brano viene esaltato lʼamore
storia
dʼamore,
tra un uomo e
una donna, di come lo si dichiara, delle passioni che suscita, lʼesternazione di un sentimento
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 intimo, individuale, la donna vista nella sua veste più naturale, quella di sposa e vi è lʼuomo che
contempla rapito fuori di sé le sovrane bellezze dellʼinnamorata, nonostante il suo essere
“semplice”.
• Novena ri Natale
Antica melodia cantata nei giorni che precedono il Natale. La Novena in se è una devozione
principalmente cristiana e in pratica consiste nel recitare preghiere, come il rosario, per nove
giorni consecutivi. La Novena di Natale inizia il 16 e si conclude il 24 dicembre, giorno della vigilia
e richiama oltre ai giorni anche i nove mesi di Gesù nel grembo di Maria. Eʼ una preghiera che
invoca la venuta di Gesù come profetizzato nellʼAntico Testamento. Questa attività religiosa e
folkloristica è spesso accompagnata da brani musicali eseguiti da zampognari .
• Lu 29 Lugliu
In questo canto viene espresso il sentimento di uomo (autore del testo) che manifesta le sue
pene dʼamore per una donna che non potrà sposare perché destinata in sposa ad un americano.
Lʼuomo dunque decisamente scontento per la conclusione non felice della sua storia scatena la
sua rabbia a colpi di versi e stornelli.
• Quadriglia in festa
Un tuffo nel folklore locale, un viaggio alla scoperta della storia e della cultura di un territorio che
ancora oggi conserva viva e attuale una tradizione musicale tanto originale quanto autentica.
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 • Tarantella Capuanese
Partendo da Viaggiano con la Tarantella Capuanese lo spirito musicale riproduce lʼanima di una
comunità. Esiste un mondo di sguardi, di gesti, di suoni, di danze che si è tramandato nel corso
dei secoli, accompagnando la fatica delle generazioni che ci hanno preceduto, nutrendosi e
caratterizzandosi delle gioie e delle tristezze dei nostri antenati.
Costo del Progetto
Il costo per la realizzazione di questo nuovo cd, che comprende lʼesecuzione di un repertorio di
musica popolare a volte accompagnata dalle relative danze tradizionali, la loro promozione e
divulgazione sul territorio lucano e nazionale, è di 25.000,00€ + Iva come di seguito dettagliato.
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Via S. Croce, 75 – 85050 Moliterno (Pz) P. IVA 01561940766 Voce di spesa
Costo
preventivo
d'IVA(€)
Spese riguardanti la ricerca, arrangiamenti e canti
7.000,00
Spese per studio di registrazione
5.000,00
Spese per musicisti
5.000,00
Stampa, Grafica Cd e consulenze esterne
3.000,00
Presentazione e promozione del lavoro artistico e di ricerca
5.000,00
Totale
25,000.00
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netto
Conclusioni
Il patrimonio musicale tradizionale della nostra terra può essere ben più che un oggetto culturale
da conservare, la “memoria” di un mondo perduto: può divenire veicolo privilegiato di una
proposta culturale capace di dare contenuti e spessore ad una dimensione della pratica musicale
che le mode oggi imposte dalla società dei consumi tendono ad emarginare; e può essere lʼasse
portante di una ricerca musicale che, collocandosi fra tradizione e innovazione, connoti il proprio
repertorio con le forme proprie della identità territoriale (melodie e testi) e faccia leva su queste
per accrescere la partecipazione, il coinvolgimento, la circolazione delle forme attive e condivise di
canto
e
di
produzione
musicale.
Il canto tradizionale popolare, riproposto nelle forme moderne, si può liberare così dal pregiudizio
di essere un anacronistico attardamento di forme e contenuti per costituire invece il valore
aggiunto dell'autenticità e della memoria in esperienze musicali effettivamente praticate e vissute:
esso ci può restituire lo spirito profondo di relazioni comunitarie forti che non esistono più, di modi
naturali e spontanei di comunicare, ammaestrare, confortare, narrare, modi legati ad un
linguaggio formale e “morale” non più attuale, ma carichi di valori tuttʼaltro che estinti.
In questa prospettiva il nuovo lavoro degli Ethnos intende rivolgersi, oltre che ad un pubblico
generico, anche e soprattutto ai più giovani: intensificando la collaborazione con le scuole per
promuovere la conoscenza del patrimonio musicale popolare da parte delle nuove generazioni
attraverso lʼincontro diretto con espressioni significative e qualificanti della nostra tradizione, in
grado di ampliare lʼorizzonte dei loro gusti musicali e di stimolarli ad un rapporto non meramente
consumistico con la musica.
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