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Tempo d’Avvento
Tempo d’Avvento
12 dicembre 2009
NATALE FISM. Le iniziative in preparazione al Natale
in alcune scuole dell’infanzia parrocchiali di Reggio e diocesi
“TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI”: sorprendente esposizione nel centro di Reggio Emilia
A
IL NATALE VISTO DAI PIÙ PICCOLI
Nelle scuole d’infanzia Fism Gesù si fa bambino fra pennarelli, canti di Natale, stoffa
colorata e l’inesauribile fantasia dei bambini.
Ogni scuola ha il proprio percorso per
accompagnare i piccoli - e in molti casi
anche le loro famiglie - verso la celebrazione
del Natale cristiano. Ecco una breve panoramica delle attività realizzate in alcune scuole
parrocchiali della nostra diocesi.
ANGELI SANI, CON LE BUONE
AZIONI DEI BAMBINI
A
nche gli angeli si ammalano. Succede
alla scuola materna «Santo Stefano» di
Poviglio, in cui i 65 bambini iscritti
Scuola dell’infanzia «S. Stefano» di
Poviglio: i bambini disegnano gli angeli
IN ASCOLTO DELLE STELLE
"M
a le stelle parlano?". Se lo sono
chiesti i bambini della scuola
materna «San Domenico Savio»
di Aiola, dopo aver ascoltato il racconto biblico in cui Abramo conta le stelle del cielo. Per
mettersi in comunicazione con i corpi celesti
i piccoli hanno costruito un radio-telescopio
che consente loro di cercare i segni della presenza di Dio nello spazio. In Avvento il percorso di esplorazione della volta celeste si è
tradotto in un Cielo-Calendario di Avvento:
dentro ad ogni stella che accompagna al Natale i bambini possono trovare una sorpresa,
una preghiera o un segno per preparasi alla
nascita di Gesù. Anche a casa ogni piccolo
alunno ha un cielo blu sul quale attaccare
una stella per rendere più brillante l’arrivo di
Gesù bambino.
lcuni ricordano davvero “l’infinitamente piccolo” che il menestrello
Angelo Branduardi ha cantato con
dedica al “poverello” d’Assisi. Sono i mini
presepi esposti al Museo dei Cappuccini
di Reggio Emilia, in via Ferrari Bonini 6,
aperti al pubblico da sabato scorso e visitabili fino al 2 febbraio. Il riferimento all’amato Patrono, d’altronde, ci sta tutto:
intanto perché siamo all’interno della mostra di opere pittoriche sul Santo d’Assisi
dal Cinquecento ai giorni nostri inaugurata in occasione del recente Festival Francescano. Poi perché, secondo la tradizione, fu frate Francesco a far rappresentare
il primo presepe a Greccio, in provincia
di Rieti, nel lontano 1223.
stanno preparando la recita «Natale al 7° cielo»: gli angeli che dovrebbero accogliere la
nascita di Gesù prendono l’influenza, ma grazie alle buone azioni dei bimbi recuperano le
forze in tempo per cantare di gioia alla nascita del Salvatore. La festa è in programma il 20
dicembre nell’Oratorio parrocchiale e lo spettacolo, allestito dai bambini, sarà accompagnato da un coro formato da genitori.
L’8 dicembre i piccoli della scuola hanno partecipato alla festa di Natale organizzata dal
Comune in piazza Umberto I e nelle vie del
centro storico di Poviglio. Hanno contribuito
all’animazione del pomeriggio proponendo
una recita di Natale e attaccando addobbi e
decorazioni all’albero in piazza.
CASINA E LA CRISI
L
a festa di Natale della scuola materna
«Sacro Cuore» di Casina coincide quest’anno con il giorno di Santa Lucia. Il
13 dicembre nel salone dell’istituto i bambini
della scuola porteranno in scena il musical
«Stelle come te», in cui una giovane stella si
accorge, attraverso le buone azioni, di essere
la stella cometa che guida alla grotta dove è
nato Gesù.
Tutti i bambini, anche chi professa altre religioni, sono coinvolti nella preparazione del
Natale cristiano. La «Sacro Cuore» non organizza attività di Natale differenziate per i non
cristiani e tutti i genitori sono soddisfatti della
proposta formativa.
Dal 12 al 24 dicembre la scuola materna parrocchiale aderisce all’iniziativa «Operazione
stella del Buon Natale», promossa dal Comune su invito del parroco di Casina don Luciano Iori. Il progetto di solidarietà prevede una
raccolta fondi per sostenere le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica e una
colletta alimentare, per permettere a tutte le
famiglie del Comune di trascorrere un Natale
sereno.
GESÙ BAMBINO, UNO DI NOI
I
l parallelismo fra la nascita di Gesù e
quella dei bambini è al centro del Natale
della scuola materna «Figlie del Gesù» di
Rubiera. Oltre al presepio, i piccoli stanno
preparando a scuola un libriccino con la storia della loro nascita e quella di Gesù. "Abbiamo chiesto ai genitori una copia delle foto dei
figli neonati e ogni giorno il libro si arricchisce con nuovi particolari della storia di Gesù
che raccontiamo ai bambini", dice la maestra
Francesca Burani. Il 19 dicembre la scuola festeggia il Natale con le famiglie e per l’occasione i genitori stano preparando la recita
Due storie meravigliose, che alternano il racconto della nascita di Gesù a quello della nascita di un bambino di oggi.
a festa di Natale della scuola materna
«Santa Maria» di Roteglia inizia con la
Messa di domenica 13 dicembre. I piccoli alunni formeranno il coro e animeranno
la celebrazione con canti di Natale. Nel pomeriggio, sul palco della Sala della comunità
- presso l’oratorio - i bambini saranno ancora
una volta protagonisti con la rappresentazione della Natività di Gesù, altri canti di Natale
e danze. Quanto al presepio, è frutto di una
collaborazione tra i papà e i bambini. Ogni
anno viene realizzato in chiesa e mentre gli
adulti costruiscono la struttura, i bambini preparano, a casa e a scuola, le statuine.
NATALE PER TUTTI
I
l cammino di Avvento della scuola materna «Campi Soncini» di Reggio (109 iscritti, di cui oltre il 50% con genitori non italiani) è iniziato a metà ottobre con un percorso sul Cantico delle Creature. I bambini, suddivisi in gruppi, hanno analizzato gli elementi
citati da San Francesco nel Cantico. L’esito del
progetto è stato presentato il 10 dicembre, al
Teatro ReGiò, in occasione della festa di Na-
«Campi Soncini» di Reggio:
la costruzione del cielo
tale. I bambini più grandi dell’istituto hanno
proposto uno spettacolo musicale e sulle note
del «Laudato sii» hanno interpretato con la
danza gli elementi del Cantico. Per avvicinare i piccoli al rispetto del Creato le insegnanti hanno proposto di allestire la festa
(dai costumi ai fondali delle scene) con materiali di recupero.
Le ultime settimane prima del Natale sono invece dedicate al racconto della nascita di Gesù, che viene proposto a tutti, anche ai non
cristiani. "Le famiglie dei bambini sanno che
siamo una scuola di ispirazione cristiana",
spiega Glenda Toni, direttrice dell’Istituto. E
aggiunge: "Parliamo a tutti, apertamente, della
nascita di Gesù e del fatto che per noi cristiani Gesù è Dio. In generale c’è una buona partecipazione, anche da parte delle famiglie
non italiane, alle attività della scuola, le famiglie collaborano e sostengono pienamente il
nostro progetto educativo".
Emanuele Borghi
1, in terracotta, Amazzonia (il leoncino e la lince al posto del bue e dell'asinello). 2, in piombo dipinto a mano, Nord Europa (nel cofanetto
di un anello). 3, in terracotta, Messico (col Bambinello che dorme bocconi). Il numero della tombola dà l’idea delle dimensioni.
tra loro, hanno al centro il Salvatore del
mondo”.
“Tutti per uno e uno per tutti” osserverà
gli orari di apertura del Museo dei Capuccini: sabato ore 15-18, domenica e festivi
ore 10-13 e 15-18.
L
e opere, alcune delle quali sono
veri capolavori d’arte “bonsai”,
provengono da svariati Paesi in
Sud America, Europa, Africa, ma arrivano a Reggio dalla medesima collezione
privata, come illustra frate Stefano Ca-
vazzoni Resca, direttore del Museo dei
Cappuccini e curatore dell’esposizione:
“I presepi fanno parte della collezione
di una signora di Santarcangelo di Romagna, cresciuta in una famiglia numerosa, che tra i suoi ricordi più belli ha
conservato il periodo in cui si allestiva
il presepio. Tanti anni fa ha iniziato, così, ad acquistare piccoli presepi durante
i suoi viaggi all’estero e, nel tempo,
amici e parenti hanno contribuito portandole in regalo quelli che trovavano
in giro per il mondo”.
N
ell’arco di diversi decenni la nostra collezionista (oggi ottantenne), che preferisce rimanere anonima per comprensibili motivi anti-furto,
ha costituito un fondo sorprendente.
C’è un presepe minuscolo, intagliato nell’alabastro, da osservare con la lente d’ingrandimento. In una miniatura dell’estremo Nord la capanna è un igloo con la
renna e l’orso bianco. Già, non sempre
bue & asinello sono quelli cui siamo abituati alle nostre latitudini. Ecco lo yak nel
prodotto nepalese, il lama in quello andi-
N
on esiste un catalogo ufficiale:
per dare una legenda ai pezzi più
pregiati, al loro fianco sono stati
collocati i numeri della tombola. In tutti
gli oggetti, oltre al ridotto ingombro, ricorre un senso di tenerezza domestica.
Non a caso: “Le centinaia di presepi
esposti rappresentano per la collezionista
un legame con il calore della famiglia. È
l’ennesima dimostrazione - conclude il
curatore frate Stefano - che l’idea del presepio è davvero universale e comune a
tutti i popoli, proprio perché rappresenta
la famiglia”.
Si avvicina il Natale e si rinnova la magia
del presepio, di ogni presepio. Nel suo
piccolo.
Edoardo Tincani
NATALE IN ARRIVO
L
"Nelle settimane che precedono il Natale",
spiega la direttrice Susetta Sacchi, "siamo impegnati nella realizzazione di un video del
presepe vivente che stiamo realizzando con i
bambini". Il filmato verrà proiettato durante
la festa di Natale del 20 dicembre ed è realizzato con l’aiuto dei genitori: ogni mattina
in tre o quattro aiutano le maestre a vestire i
bambini con i costumi del tempo di Gesù, a
preparare le scene e a fare le riprese con la
telecamera.
Trecento piccoli presepi in mostra al Museo dei Cappuccini fino al 2 febbraio
U
na sede appropriata, non c’è che
dire, per un debutto nazionale. “È
la prima volta in assoluto che i
micro presepi di questa collezione sono
concessi per un’esposizione”, sottolinea
prontamente l’architetto Nadia Calzolari,
coordinatrice di tutte le attività del polo
culturale che comprende Museo e Biblioteca dei Cappuccini. È lei che si è data da
fare per dare alle 300 mini-Natività una
collocazione tematica nelle bacheche del
Museo, suddividendole tra ingresso, corridoio e sale “rossa”, “gialla” e “verde” in
base alla provenienza geografica o ai materiali con cui sono state realizzate.
I presepini sono stati messi in mostra sotto
un titolo accattivante, “TUTTI PER UNO
E UNO PER TUTTI”, che facendo il verso
al motto dei moschettieri di Dumas “evidenzia come Gesù sia nato per tutti, mentre tutti i presepi, anche se molto diversi
UN CORO DI BIMBI A MESSA
«San Domenico Savio» di Aiola: la scena
della Visita di Maria alla cugina Elisabetta
LE NATIVITÀ IN MINIATURA
no, il leone e la lince nel gioiellino in terracotta proveniente dall’Amazzonia…
Curiosità per tutti i gusti anche guardando
a materiali e stili di costruzione: ceramica,
madreperla, terracotta, pasta di sale, cotone lavorato all’uncinetto, latta smaltata
della Colombia, bronzo, paglia, cuoio, foglie di mais (dal Guatemala), cera, zucca,
iuta e stoffa, lana di alpaca (dal Tibet)…
Fa bella mostra di sé anche un mini-presepe italiano realizzato con gli origami,
mentre un altro è stato ottenuto piegando
la carta dei cioccolatini.
Ora il contenitore natalizio è una scatola
di fiammiferi dipinta, altrove è un guscio
di noce o un seme di jacaranda (Perù),
con tanto di micro-vivande poste a scaldarsi sulla stufetta; straordinario anche il
presepe dipinto su scorza d’arancia.
"I
l presepe? Lo facciamo tutti
gli anni", dice Vania Zanichelli. Con Roberta Arduini
è maestra della sezione cinque anni nella scuola comunale dell'infanzia "Allende" di Bibbiano. "Lo
scopo è quello di aiutare i bambini
a cogliere il significato del Natale,
oltre la figura di Babbo Natale e i
regali", continua Vania. "Così anche quest'anno abbiamo cominciata verso metà novembre a parlare coi bambini del Natale, a partire
da quello che ne sanno loro: la nascita di Gesù, chi è Gesù, che cosa
è venuto a fare in questo mondo...". È un'attività che coinvolge
tutta la scuola, anche i bambini
delle due sezioni precedenti, quelle dei tre e dei quattro anni.
"E i genitori dei bambini non credenti, o di altra fede religiosa?",
chiedo. "Non abbiamo mai avuto
problemi", risponde la maestra.
"Per altro", aggiunge, "il fatto religioso, come attenzione generale,
non è limitato al Natale: ci si torna
su a Pasqua, con tutto quello che
ne consegue". "Quanto ai genitori
stranieri, il papà e la mamma di
due gemellini indiani ci hanno
detto: «A noi sta bene: Dio è uno
solo in tutto il mondo»".
"A
lla riflessione sul Natale",
prosegue la maestra Vania, "dedichiamo più di
un mese: i bambini disegnano, costruiscono, raccontano... Ecco, soprattutto parlano, e noi abbiamo
raccolto i loro pensieri sul Natale.
Non sono frasi uscite di getto, ma
sono il frutto di un lavoro fatto insieme: letture, canti, immagini...
Loro colgono, parlano, riflettono...
Poi ne parlano anche a casa e riportano il senso di quello che a casa sono riusciti a cogliere. Per loro
è un'occasione unica, che non si
ripeterà facilmente neppure nella
scuola elementare: manterranno a
lungo il ricordo di quello che hanno fatto nella scuola dell'infanzia,
come un patrimonio che porterà
frutti nel tempo".
"E che cosa è venuto fuori da questa loro riflessione sul Natale?",
chiedo incuriosito. "È uscito quello
che rappresenta il loro modo di
Scuola comunale dell’infanzia “S. Allende”, Bibbiano: bambini e genitori parlano del Natale; il presepe al centro della scuola
NATALE: PARLANO I BAMBINI
Un progetto che coinvolge tutti i bambini delle tre sezioni, le maestre, l’atelierista e i genitori
GLI AUGURI DEI GENITORI
Nella scuola dell’infanzia comunale di
Bibbiano non sono solo i bambini a
formulare i loro pensieri del Natale.
Nell’atrio c’è un tavolo addobbato con
fiori e immagini: al centro un quadernetto in cui i genitori sono invitati a
scrivere i loro
auguri di
Natale. Alcuni
meritano di
essere riportati:
• “Cari bambini, scommetto
che siete tutti
ansioni perché a
Natale arriva
Babbo Natale
con i suoi regali. Ma il Natale è anche
un’altra cosa: è stare insieme e ricordarci che gli ci vogliamo bene. La vita
è una cosa meravigliosa e voi bambini
siete il regalo più bello che i vostri
genitori abbiano mai ricevuto”.
• “Giorni fa, mentre guardavo delle
vecchie foto, pensavo ai miei primi
anni di matrimonio. Il solo pensiero di
sentire il mondo che li circonda:
non solo la figura di Gesù Bambino, ma il senso del dolore, della
sofferenza, addirittura del male. E
il desiderio di pace, di amore, di
felicità, che essi legano con naturalezza al Natale e a Gesù che viene".
Q
uesto, allora, quello che
hanno detto. Lo riportiamo nell'ordine uscito da
loro. È una sequenza interessante, perché le loro parole partono dal Natale e passano subito al
dolore e al male.
• "Alla vigilia di Natale prepariamo il presepe...";
• "Alla vigilia di Natale nasce Gesù Bambino...";
• "Gesù Bambino sta in cielo!";
• "Gesù sta in cielo e a Natale na-
sce... Nasce anche quest'anno!";
• "No! Nasce tutti i giorni di Natale... Si vuole ricordare che cosa ha
fatto!";
• "Si ricorda quando è stato piccolo... Gesù è una persona importante perché ci vuole bene...";
• "E poi ci vuole proteggere dal
male... Il male è una cosa quando
si ferisce qualcuno e muore...";
• "Se una tigre ti graffia, dopo ti fa
male...";
• "... O se muori!";
• "Quando c'è il male si sente dolore...";
• "Senti il dolore al cuore...";
• "Ti viene voglia di stare a casa
dalla scuola...";
• "Ti viene voglia di piangere...";
• "A me viene voglia di dirlo alla
maestra e metterlo in castigo";
• "Il cuore è la parte più importan-
diventare mamma mi spaventava. Era
una cosa troppo grande, forse più
forte di me! Oggi, a distanza di quasi
cinque anni… quando guardo mia
figlia, quando la osservo mentre gioca,
canta o parla, sono fiera di essere cresciuta. Sì, proprio così, perché
lei mi ha illuminato e riempito
la vita proprio
come le luci di
Natale riempiono le città in
questo periodo
dell’anno”.
• “Un giorno un
papà vide il suo bambino giocare con
un altro bimbo straniero e gli chiese:
‘Ma come fate a giocare, riuscite a
capirvi?’, e il bimbo rispose: “Ma
papà, un bambino è un bambino in
tutto il mondo!”. Questa frase che
sentii mi rimase impressa. Siamo noi
che gli facciamo notare le differenze!
Essere tutti uguali per me è Natale”.
te del nostro corpo".
P
oi tornano a Gesù e ad alcuni aspetti della sua figura e
della sua vita:
• "Gesù è un principe... Quando
diventa più grande lo sapeva anche lui che moriva... me lo ha detto la mamma!";
• "È nato in una stalla!";
• "La mamma e il papà di Gesù
scappano perché Erode lo vuole
uccidere!";
• "Perché voleva rimanere solo lui
re... Non voleva che Gesù gli rubasse il trono... voleva ucciderlo!";
• "Gesù, Maria e Giuseppe sono
scappati via nel deserto...";
• "L'angelo ha detto al papà di Gesù: devi scappare!";
• "Nel deserto sono rimasti lì un
bel po' e a Pasqua è venuto Erode
che ha ucciso Gesù...";
• "Sono stati i cattivi che lo hanno
messo in croce!";
• "Gesù era speciale perché diceva
che non bisogna ammazzare gli
uomini!";
• "Ha portato il bene in tutto il
mondo... Il bene è una cosa tipo:
Dio è buono!";
• "Gesù è il Figlio di Dio... La nonna mi racconta che Gesù è nato a
Natale e poi sono venuti a trovarlo
i Re Magi, i pastori e le pecore...".
L
a riflessione su Gesù porta
con sé, nelle parole dei bambini, il tema della pace e della guerra:
• "La mia mamma mi ha detto che
il Natale è una festa di pace!";
• "La pace è per esempio: io voglio fare amicizia con un amico e
facciamo la pace...";
• "È quando uno litiga e dopo si rifà la pace...";
• "La pace la fanno anche i genitori perché così diventano di nuovo
amici...";
• "Anche i grandi, perché anche
loro certe volte litigano!";
• "Quando litigano i grandi fanno
anche la guerra!";
• "A Israele, che è un posto lontano da noi, lì fanno la guerra... Mio
nonno ci è andato e me lo ha raccontato!";
• "La guerra finisce facendo la pace...";
• "La pace è quando uno con la
mano si fa la pace...";
• " Quando uno ridà indietro una
cosa che ti ha preso...";
• "È chiedere scusa...";
• "La rabbia è una cosa che ti viene dentro di te come una furia...
L'unico modo è fare la pace!".
12 dicembre 2009
9
VILLA AIOLA. I PRESEPI SULLA STRADA
I
l presepe davanti a casa, sul fronte stradale,
in luogo ben visibile dai passanti. Questa la
proposta che, dopo il successo dello scorso anno, la parrocchia di Villa Aiola e l’associazione culturale “La Barchessa”
ripropongono alle famiglie del
paese, in occasione del Natale.
L’iniziativa
prende il nome
“Camminando
fra i Presepi”.
Non si tratta di
costruire delle
opere d’arte, ma
semplicemente
di proporre con
essenzialità un
personale “messaggio” e dimostrare che “Natale” non è solo consumismo.
Il presepio, segno caratteristico della nascita di
Gesù, non interesserà quindi solo gli ambienti
della casa, ma anche l’area cortiliva, il fronte
stradale, il marciapiede... Sarà aperto al pub-
blico, interesserà tutta la comunità e coloro che
avranno l’occasione di passare per le strade del
paese. E altri presepi verranno costruiti ed esposti anche presso i punti e locali di interesse pubblico, primi fra
tutti l’oratorio e la
scuola dell'infanzia, i negozi, il
bar parrocchiale,
il Casello-Museo
del ‘700... È il caso di dire quindi
che Villa Aiola,
nelle prossime
feste, aprirà le
porte a tutta la
Val d’Enza, ma
non solo, e si prepara ad accogliere numerose e
gradite visite. Per
facilitare il percorso di visita ai
presepi sarà messa a disposizione presso l’area
parrocchiale una planimetria della zona, sulla
quale saranno evidenziate le opere esposte.
Giuliano Lusetti
I ragazzi e i giovani di sei parrocchie del centro storico di Reggio Emilia
VERSO IL NATALE SULLE ORME DI FRANCESCO
V
erso il Natale sulle orme di Francesco. La bella esperienza di Assisi si è poi concretizQuesto il cammino proposto dai loro zata, nel mese di dicembre, con la raccolta doeducatori ai ragazzi delle medie e del- miciliare di generi alimentari promossa dallo
le superiori di sei parrocchie del centro storico, zonale Centro d’ascolto delle povertà “Gioa Reggio (Duomo, S. Prospero, S. Teresa, S. Gia- vanni Paolo II”: senza nessun timore i ragazzi si
como, S. Stefano e S. Zenone). Con lo spirito sono recati di casa in casa per le vie della città,
delle "sentinelle del mattino" delle loro comu- quasi come piccoli "frati cerconi", per chiedenità (come li chiamava Giovanni Paolo II), so- re alle famiglie un po’ della spesa settimanale
per i poveri che,
no stati una cinsempre più numequantina quelli che
rosi, si rivolgono al
hanno raggiunto
Centro Caritas di
Assisi nel fine settivia Squadroni. Ed è
mana di metà noriflettendo sull’acvembre, in concocoglienza di tutti, e
mitanza con l'avin particolare di
vio dell'Avvento
chi è più in diffiambrosiano (dietro
coltà, che i bambisuggerimento del
ni delle elementari
Vescovo Adriano,
di Duomo, S. Proche non dimentica
spero e S. Teresa
le sue origini milahanno preparato il
nesi).
29 novembre, priL’obiettivo era scoLa raccolta di generi alimentari di casa in casa,
ma domenica di
prire ciò che ha reper i poveri del Centro d’ascolto di via Squadroni
Avvento, in S. Tereso piena la vita del
sa,
delle
piccole
lanterne:
saranno
portate cogiovane d’Assisi e che, anche oggi, può trasformare la vita di ognuno: l’incontro con l’amore me augurio di speranza e pace nelle case dei
misericordioso di Dio che spinge ad amare tut- malati e degli anziani delle tre parrocchie doti i fratelli senza distinzione e senza interesse al- menica 20 dicembre, ultima di Avvento. L'incuno. È questo il messaggio che, come ha sot- tento è di essere, come il “poverello” di Assisi,
tolineato frate Giuseppe di S. Damiano duran- strumenti nelle mani del Signore che continua
te l’incontro, il giovane Francesco ha colto ot- a fare per noi, in noi e con noi opere stupende.
to secoli fa e che da duemila anni è ancora atMatteo Landi
tuale e parla al cuore di ogni uomo.
A Gavassa, il 22 dicembre, ultimo appuntamento di «Rorate Coeli»
MUSICHE E CANTI PER LA NOTTE SANTA
R
imango senza parole, in mano il foglio di queste espressioni. "Ma hanno detto proprio tutto questo? E lo hanno detto
così?". "Parola per parola, tutto registrato", risponde ancora Vania
sorridendo. Si vede che è fiera del
lavoro fatto con la collega Roberta.
"Poi, è venuto il presepe, quasi come frutto di queste riflessioni".
Hanno partecipato tutti, i bambini
dei cinque anni, con le due maestre e l'atelierista. La novità, quasi
una ciliegina sulla torta, è la lavagna luminosa che proietta, sul muro dietro al presepe, un paesaggio
mediorientale con le case bianche
e le colline deserte e rocciose,
quasi una prosecuzione del presepe stesso.
Lo guardo ammirato. Poi passano i
bambini. Hanno appena finito il
pranzo e si recano al riposo, in sezione. Ma alcuni di loro si fermano
e si mettono seduti in cerchio intorno al presepe, in silenzio. È solo
un momento, poi riprendono il
cammino, in fila indiana, la mano
sulla spalla del compagno davanti.
Saluto Vania con riconoscenza.
Anche questo, soprattutto questo, è
Natale.
Agostino Menozzi
Il pianista Giovanni Guidi e, a destra, la cantante-strumentista Maria Pia De Vito saranno protagonisti del concerto di martedì 22 dicembre, a
Gavassa, per la rassegna “Rorate Coeli”
Iniziata lo scorso 3 dicembre con un concerto
del pianista Stefano Bollani ("I mondi del Natale") nella chiesa di San Pietro, la rassegna musicale e spirituale «RORATE COELI», promossa da Comune di Reggio Emilia e Ater (Associazione Teatrale Emilia-Romagna), ha avuto il
suo 2° momento nella Basilica della Ghiara la
sera di giovedì 10 dicembre col concerto "Musica nei cieli", dei jazzisti internazionali Enrico
Rava (tromba) e Danilo Rea (pianoforte).
La serata conclusiva sarà martedì 22 dicembre,
nella chiesa di S. Floriano a Gavassa, alle 21: il
«Giovanni Guidi Septet», accompagnato da
Maria Pia De Vito, interprete strumentista dalla
vocalità ampia e sonora, proporrà il concerto
«Song for the holy night», con musiche scritte
e interpretate da Giovanni Guidi, pianista del
settetto, e canzoni natalizie di sicuro effetto, come Silent Night, Jingle Bells, I heard the bells on
Christmas Night, oltre a testi tratti da The Sacred
Concerts di Duke Ellington.
Info: Comune di Reggio Emilia, 0522.456249,
0522.456539 (www.comune.re.it/cultura); Patrizia Paterlini 348.8080539, 0522.456532
([email protected]); Ater - Associazione Teatrale Emilia-Romagna, 059.340221.