Gli ospiti di Taobuk Festival Barbara Abdeni Massaad. Food writer e fotografa, nata a Beirut. Si è trasferita in Florida quando era bambina e ha imparato a cucinare aiutando il padre nel ristorante libanese di famiglia, Kebabs and Things. Tornata in Libano nel 1988, ha scelto di dedicarsi alla sua passione, la cucina. Ha lavorato con alcuni rinomati chef libanesi, francesi e italiani. Autrice di libri di cucina, giornalista enogastronomica, è tra i soci fondatori di Slow Food Beirut. Del 2016 è il progetto umanitario presentato dal suo ultimo libro Soup of Syria (Edt): ottanta ricette pubblicate col contributo di chef e food blogger di tutto il mondo per aiutare i rifugiati siriani. Simonetta Agnello Hornby. Avvocato minorile, giudice e scrittrice, ha completato gli studi universitari in Inghilterra, dove vive. È stata presidente dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Edito da Feltrinelli, come i lavori successivi, l'esordio La mennulara (2003) è un bestseller, tradotto in dodici lingue: attraverso le voci di abitanti del piccolo paese di Roccacolomba, in Sicilia, ricostruisce una figura femminile ambivalente, vittima e carnefice. L'ambientazione siciliana si ritrova nei romanzi successivicome La zia marchesa (2006) e Boccamurata (2007). Vento scomposto (2009) è ispirato alla professione forense. Tra le ultime pubblicazioni: Il veleno dell’oleandro (2013), Via XX Settembre (2013), Caffè amaro (2016). Caffè amaro (Feltrinelli, 2016). Una vicenda che si snoda dai primi vent'anni del Novecento fino alla Seconda guerra mondiale, in provincia di Agrigento. La bellezza di Maria ammalia il barone Pietro Sala, che chiede la sua mano senza curarsi della dote. Maria ha solo quindici anni, Pietro ne ha trentaquattro; lui è un nobile bon vivant; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali, ma di mezzi limitati. Il matrimonio si rivela una scelta felice: Maria scopre la libertà di vivere, il diritto al piacere e a piacere, i propri desideri e quelli altrui, il sentimento della giustizia. Edoardo Albinati. Nato a Roma nel 1956, da oltre vent’anni lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, esperienza narrata nel diario Maggio selvaggio. Suoi reportage dall’Afghanistan e dal Ciad sono usciti su Corriere della Sera, Repubblica e The Washington Post. Ha scritto sceneggiature per il cinema, in particolare per i registi Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Tra gli ultimi romanzi pubblicati: Svenimenti (Einaudi, 2004), Tuttalpiù muoio con Filippo Timi (Fandango, 2006), Vita e morte di un ingegnere (Mondadori, 2012) e La scuola cattolica (Rizzoli), libro vincitore del Premio Strega 2016. Tra le raccolte di poesia: Sintassi italiana (Guanda, 2002). La scuola cattolica (Rizzoli, 2016). Roma, anni Settanta. Appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni vengono scoperti essere autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il delitto del Circeo. Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant'anni ha custodito i segreti di quella mala educacion. Da questo spunto prende vita un romanzo, che sbalordisce per l'ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole. Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l'amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Roberto Andò. Nato a Palermo, è scrittore, regista e sceneggiatore per il cinema e il teatro. È stato assistente di Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino e Francis Ford Coppola e ha firmato spettacoli su testi di Calvino e Pinter. Dal suo romanzo Il trono vuoto (Bompiani, 2012), vincitore Premio Campiello Opera Prima, trae il film Viva la libertà, che ottiene riconoscimenti nazionali e internazionali, con protagonista Toni Servillo, segretario di partito in declino. Nel 2016 esce la nuova pellicola, sempre con Toni Servillo, Le confessioni, tratta dal romanzo scritto insieme con Angelo Pasquini, in cui Andò indaga il lato oscuro del potere e della politica. Le confessioni (Skira, 2016). Il monaco Roberto Salus è invitato a un summit di ministri dell’Economia del G8. L’insolita scelta si deve al potente Daniel Roché, direttore del Fondo Monetario Internazionale, che in una notte drammatica gli chiede di essere confessato. Il destino di Roché e la figura di Salus si intrecciano nel segno del mistero, alla vigilia di una decisione gravida di conseguenze per le popolazioni più povere del pianeta. Alberto Angela. Paleontologo e divulgatore scientifico, nato nel 1962, laureato in Scienze naturali, ha seguito corsi di specializzazione nelle università degli Stati Uniti. È autore e conduttore di programmi televisivi di successo per la Rai, fra cui Superquark, Quark Speciale, Passaggio a Nord Ovest e Ulisse, Il piacere della scoperta, di cui è anche conduttore. Tra le ultime pubblicazioni: Una giornata nell'antica Roma. Vita quotidiana, segreti e curiosità (Mondadori, 2007); Impero. Viaggio nell'Impero di Roma seguendo una moneta (Mondadori, 2010); Amore e sesso nell'antica Roma (Mondadori, 2012); I bronzi di Riace. L'avventura di due eroi restituiti dal mare (Rizzoli, 2014); I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d.C. (Rizzoli, 2014); San Pietro (Rizzoli, 2015). San Pietro. Segreti e meraviglie in un racconto lungo duemila anni (Rizzoli, 2015). La Basilica di San Pietro è un luogo simbolo della cristianità e rappresenta la sintesi di duemila anni di arte e scienza, creatività e potere. Abbinando illustrazioni e racconto, il libro segue l'evoluzione di San Pietro nel tempo, a partire dal I secolo d.C., quando l'apostolo Pietro viene crocifisso sul Vaticanum, e dal IV secolo, quando Cos tantino decide di costruire una grande basilica sul luogo del martirio di Pietro: nasce la chiesa più importante della cristianità, ricca di tesori e teatro per secoli di numerosi eventi come l'incoronazione di Carlo Magno. Marc Augé. Nato nel 1935, etnologo e antropologo francese, noto per aver introdotto il neologismo non luogo, è stato a lungo directeur d'études presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Si è dedicato alle discipline africanistiche, affrontando i temi del potere, della religione e del profetismo. Dagli anni Ottanta si è orientato all'osservazione della contemporaneità, esaminando la dimensione rituale, la dimensione spaziale, l'appartenenza ai non luoghi, il destino delle periferie urbane. Ha approfondito il tema della memoria. Tra le ultime pubblicazioni: L’antropologo e il mondo globale (Cortina, 2014); Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste (Cortina, 2014); Un etnologo al Bistrot (Cortina, 2015); Football. Il calcio come fenomeno religioso (Dehoniane, 2016), sul tifo come fatto sociale che sfugge a indagini razionali; Prendere tempo. Un'utopia dell'educazione. Conversazione con Filippo La Porta (Castelvecchi, 2016). Pupi Avati. È uno dei più amati registi italiani contemporanei, con all’attivo oltre quaranta tra film, sceneggiati e miniserie televisive, che gli sono valsi numerosi premi. Bolognese, sceneggiatore di Pasolini per Salò, esordisce come regista negli anni Settanta, sviluppando una vena nostalgica che gli fa rivisitare con poetica sensibilità i luoghi privati e collettivi della nostra memoria. Tra i suoi film più fortunati: Regalo di Natale (1986), Festival (1996), Il cuore altrove (2003), Il nascondiglio (2007), Il papà di Giovanna (2008) e Gli amici del bar Margherita (2009), che è anche diventato un libro pubblicato da Garzanti, al pari di Il figlio più piccolo (Garzanti, 2010), ritratto di un personaggio che incarna diffusi vizi nazionali. Tra gli altri libri: Una sconfinata giovinezza (Garzanti, 2010), l'autobiografia La grande invenzione (Rizzoli, 2013), Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015). Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015). Da una Trieste intrisa di nostalgia a una luminosa e cinica Bologna, Avati mette in scena un intreccio psicologico e una vicenda di suspense: la storia di un'amicizia adolescenziale, un lungo amore, una vendetta. Dedo e Giulio sono due ragazzi costretti a diventare grandi affrontando le sconfitte dei loro padri. Nella famiglia di Giulio c'è un segreto che coinvolgerà anche l'amico: il ragazzo non ha mai visto suo padre, chiuso in ospedale fin da prima che lui nascesse e che ora sta per tornare a casa. Camilla Baresani. Scrittrice, nata Brescia. Pubblicato il romanzo d’esordio Il plagio (Mondadori, 2000), nel 2002 ha iniziato a collaborare con diverse testate giornalistiche (Il Sole 24 Ore, Vanity Fair, Corriere della Sera), firmando dal 2002 al 2011 la rubrica mensile Diario di una golosa (Il Sole 24 Ore) sul mondo dei ristoranti. Per CoolTour, programma di informazione culturale di Rai5, ha condotto la rubrica di interviste ai migliori cuochi italiani CoolChef. Tra gli ultimi libri: Un'estate fa (Bompiani, 2010); Il sale rosa dell'Himalaya (Bompiani, 2014); Vini, amori, con Gelasio Gaetani d'Aragona (Bompiani, 2014); Gli sbafatori (Mondadori Electa, 2015), arguta satira sul mondo della critica gastronomica, dei foodies e degli chef. Insegna scrittura creativa al Master di Giornalismo dello Iulm. Barbara Bellomo. Laureata in Lettere, ha conseguito il dottorato in Storia antica e ha svolto lavoro di ricerca come assegnista presso la cattedra di Storia romana dell’Università di Catania. Insegna in una scuola superiore. All’attivo ha diverse pubblicazioni di storia romana. I suoi romanzi più recenti: Il quinto relitto (Euno, 2011); Il segreto del peso dell'oro (Euno, 2013); La ladra di ricordi (Salani, 2016). La ladra di ricordi (Salani, 2016). Cosa accomuna l'omicidio, ai giorni nostri, di un’anziana signora dalla vita irreprensibile e i grandi protagonisti dell'età repubblicana romana Cesare, Lepido, Cicerone, Marco Antonio? È quello che dovrà scoprire un terzetto stranamente assortito: la giovane archeologa siciliana Isabella De Clio, l'affascinante commissario Mauro Caccia, il depresso professore di museologia Giacomo Nardi. Una storia che intreccia la Roma del I secolo a.C. E l'Italia contemporanea, gli antichi intrighi politici e i baroni universitari dei nostri tempi, ambientato tra Todi e Catania. Luigi Bobba. È Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Deputato del Partito Democratico, ricopre il ruolo di Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati e di Responsabile del Progetto sussidiarietà del Pd. Laureato in Scienze politiche all'Università di Torino, giornalista, professore all'Università di Salerno nel 2002, è autore di opere sui temi del lavoro, welfare e formazione. Dal 1994 è stato vicepresidente nazionale delle Acli, di cui è diventato presidente nel 1998 (si è dimesso nel 2006). Mario Bolognari. È professore di Antropologia culturale presso l’Università di Messina. Ha svolto ricerche nelle comunità Arbëreshë, tra gli emigrati italiani in Canada e in Venezuela e gli indiani Haida della British Columbia. Tra gli altri studi anche una ricerca etnografica in Etiopia (Shala Lake). Tra le sue pubblicazioni: Il banchetto degli invisibili (2010), Appuntamento a Samarcanda (2008) e Gli uomini di Ossidiana (2008). Riccardo Bonacina. È direttore del mensile Vita, dedicato al mondo del sociale e del volontariato. Nel 1990 è chiamato alla Fininvest come caporedattore delle News per preparare il primo TG delle reti private, Studio Aperto. Dal 1991 è in Rai, dove crea la prima testata di informazione sociale quotidiana, Il coraggio di vivere, (Rai 2) che dà voce al mondo del volontariato e delle emergenze sociali. Nel 1995 è ideatore, autore e conduttore di Radio Help (Rai Radio Uno), centrato sui temi di società civile. Laureato in letteratura italiana all'Università Statale di Milano, è autore di studi su Antonin Artaud e Luigi Pirandello. Cristina Bowerman. Nata a Cerignola (Foggia), è laureata in Giurisprudenza ed è una delle poche lady-chef italiane ad avere una stella Michelin e diversi altri prestigiosi riconoscimenti. Nel 1992 lascia la Puglia per gli Stati Uniti dove prosegue gli studi forensi, prima, e quelli in graphic design dopo. Nel contempo matura la passione per la cucina e nel 1998 consegue la laurea in Culinary Arts. Nel 2004 torna a Roma per approfondire la conoscenza della cucina italiana e l’anno dopo al Glass Hostaria inizia a proporre i suoi piatti, sintesi delle diverse esperienze presso i più importanti ristoranti nel mondo. Ha recentemente avviato progetti di valorizzazione dello street food di qualità. Antonio Calabrò. Scrittore e giornalista, nato nel 1950 a Patti (Messina), ricopre e ha ricoperto diversi incarichi in società e fondazioni: Pirelli & C., gruppo Cultura di Confindustria, Assolombarda, Assimpredil, Centro per la cultura d'impresa, Fondazione Pirelli, Università di Genova, Nomisma, Orchestra Verdi, Fondazione Teatro Parenti, Touring Club, HangarBicocca. È stato direttore dell'agenzia di stampa Apcom, editorialista economico di La 7, direttore editoriale del gruppo Il Sole 24 Ore e vice direttore del quotidiano. Ha lavorato a La Repubblica, Il Mondo e L'Ora, ha collaborato con Paese Sera, Panorama e L'Europeo, ha diretto il settimanale Lettera Finanziaria e il mensile Ventiquattro. Insegna all'Università Bocconi e all'Università Cattolica di Milano. Tra i libri più recenti: Reggio è un blues (Disoblio Edizioni, 2013), Chiudi e vai! Viaggi calabresi di un capotreno esistenziale (Disoblio Edizioni, 2015), La morale del tornio. Cultura d'impresa per lo sviluppo (Università Bocconi Editore, 2015), I mille morti di Palermo (Mondadori, 2016). I mille morti di Palermo (Mondadori, 2016). Palermo come Beirut: bombe, mitra, pistole, un arsenale da guerra per lo scontro tra clan mafiosi che insanguina la città dal 1979 al 1986, con un bilancio di mille morti. Con l'uccisione del boss Stefano Bontade, avvenuta il 23 aprile 1981, si apre la stagione più nera del capoluogo siciliano. È un omicidio che semina il panico nelle più antiche famiglie mafiose, ribaltando gerarchie e alleanze. Il maxiprocesso di Palermo, istruito da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, avviato il 10 febbraio 1986, sarà la svolta nella lotta a Cosa nostra. Un anno dopo, l'11 novembre 1987, saranno inflitti 2.665 anni di reclusione e condannati all'ergastolo Totò Riina, Bernardo Provenzano e Michele Greco. Giacomo Campiotti. Nato a Varese nel 1957, è regista e sceneggiatore di cinema e televisione, celebre per la fiction Braccialetti rossi (giunta alla terza serie) e la miniserie tv Non è mai troppo tardi, dedicata alla vita di Alberto Manzi che lottò contro l'alfabetismo. Inizia la carriera cinematografica con Mario Monicelli e con Ermanno Olmi. Realizza per Rai1 i suoi primi cortometraggi. Il suo esordio nel lungometraggio è del 1989 con Corsa di primavera, vincitore del Festival di Giffoni come miglior film. È del 1994 Come due coccodrilli, con Giancarlo Giannini, Valeria Golino e Fabrizio Bentivoglio, candidato come miglior film straniero ai Golden Globes del 1996. Nel 2002 firma la regia della mini serie tv Zivago, coproduzione internazionale interpretata da Keira Knightley, Sam Neill e Hans Matheson. Tra le altre serie tv di successo: L'amore e la guerra (2007), Giuseppe Moscati - L'amore che guarisce con Giuseppe Fiorello protagonista (2007); Bakhita (2009). È regista del film Bianca come il latte, rossa come il sangue (2012), versione cinematografica del romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia. Alessandro Cannavò. È giornalista, caporedattore al Corriere della Sera, dove è responsabile della sezione eventi e dei dorsi speciali, supplementi monografici dedicati all’attualità e alla cultura. Ha scritto In viaggio con lo zio (Bompiani, 2013), racconto sulla scoperta da parte del giovane protagonista Mattia della passione per l’arte, il rispetto del territorio e il senso di cittadinanza attraverso un viaggio che acquista il significato simbolico della scoperta di sé e dell’anelito verso un mondo migliore. Ha sviluppato la passione per il giornalismo sin da giovane, grazie anche agli insegnamenti del padre Candido Cannavò, che è stato direttore della Gazzetta dello Sport. È Eva Cantarella. Giurista, esperta di Diritto romano e greco, firma del Corriere della Sera, ha insegnato alla Statale di Milano. È global professor alla New York University Law School. Tra le ultime opere, edite da Feltrinelli: L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana (2010); Pompei è viva (con Luciana Jacobelli, 2013); Perfino Catone scriveva ricette. I greci, i romani e noi (2014); Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico (2015); L'importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro (2016). L'importante è vincere (Feltrinelli, 2016). Scritto insieme con il giornalista sportivo Ettore Miraglia, il libro parte dai Giochi dell’antica Grecia per raccontare quelli moderni, fino a introdurre le Olimpiadi di Rio. Spiega la durata delle Olimpiadi nell'antichità, la tregua sacra, la nascita del professionismo, il rapporto tra eros e atletismo e le gare falsate. Ripercorre la storia dei Giochi moderni, a partire dall'edizione di Atene del 1896, voluta dal barone Pierre de Coubertin, e affronta temi scottanti del recente passato, come i boicottaggi, il doping, le Olimpiadi mancate e il Settembre Nero (Monaco 1972). Il titolo del libro riprende e volge in chiave ironica la famosa massima dell'inventore dei Giochi Olimpici de Coubertin: «L'importante non è vincere ma partecipare». Alessandro Cardente. Nato nel 1967 a Castelmola (Messina), è politico con vari incarichi: coordinatore per la Sicilia dell'iniziativa nazionale Mediterraneo da Remare; responsabile istituzionale, sempre per la Sicilia, dell'ente nazionale permanente per Il Microcredito. Dal 2005 al 2008 è stato presidente del IV Municipio della Città di Roma. È presidente della TraOrmina Forum. Gennaro Carillo. È professore ordinario di Storia del pensiero politico alla Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, materia che insegna anche all’Università di Napoli Federico II. È membro del Collegium politicum. Collabora con Repubblica per l'edizione di Napoli. Tra le sue opere: Vico. Origine e genealogia dell’ordine (2000), Katechein. Uno studio sulla democrazia antica (2003), Atteone o della democrazia(2007). Ha collaborato all’antologia Imparare democrazia, curata da Gustavo Zagrebelsky (2007). Massimo Carlotto. Nato a Padova nel 1956, è uno dei più affermati scrittori italiani di noir, autore di romanzi di successo, saggi e graphic novel, drammaturgo per la radio e il teatro, è sceneggiatore per il cinema e la tv. Ha iniziato la sua attività letteraria con Il fuggiasco (E/o, 1996), un'autobiografia romanzata. Il suo personaggio più famoso è Marco Buratti, alias l'Alligatore: detective privato sopra le righe, protagonista di diversi romanzi, tra cui La verità dell'alligatore (E/o, 1998), Il maestro di nodi (E/o, 2004), L'amore del bandito (E/o, 2009). Nel 2001 è uscito Arrivederci amore ciao (E/o), da cui è stato tratto l'omonimo film; dieci anni dopo lo stesso protagonista Giorgio Pellegrini ritorna in un nuovo romanzo, Alla fine di un giorno noioso (E/o, 2011). Tra gli ultimi lavori: Respiro corto (Einaudi, 2012); la saga Le Vendicatrici (con Marco Videtta; Einaudi, 2013); Il mondo non mi deve nulla (E/o, 2014); La banda degli amanti (E/o, 2015); Per tutto l'oro del mondo (E/o, 2015); Il Turista (Rizzoli, 2016). Il Turista (Rizzoli, 2016). È un serial killer perfetto, perché non firma i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, dal momento che farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. Non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. Il caso viene seguito da Pietro Sambo, ex capo della Omicidi, che vive ai margini per aver commesso un grave errore, con il cuore a pezzi. E ora arriva l’occasione giusta per riconquistare onore e dignità. Gian Carlo Caselli. Ex magistrato, nato ad Alessandria nel 1939. Dopo la laurea in Giurisprudenza all'Università di Torino lavora nello stesso ateneo come assistente volontario di Storia del diritto italiano. Entra in magistratura nel dicembre 1967 ed è destinato al Tribunale di Torino, dove dai primi anni Settanta sarà giudice istruttore penale. Si è raccontato nel libro Nient'altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità (Piemme, 2015). Dopo una vita dedicata alla magistratura, che ha lasciato con la carica di Procuratore Generale a Torino, dirige oggi l’Osservatorio contro le Agromafie di Coldiretti con l’obiettivo di tutelare il prestigio dei prodotti italiani nel mondo dalla criminalità organizzata. Maurizio Caserta. Professore ordinario di Economia politica all’Università di Catania, dal 2010 fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sicilia e dal 2011 della Fondazione Res. Affianca alla sua attività di ricerca scientifica, che le lo vede coinvolto in organismi nazionali e internazionali, quella di saggista su temi di economia politica. È presidente dell’Associazione Mediterraneo, Sicilia, Europa-Progetto. Cristina Chiperi. Moldava di nascita, diciassettenne, da quando ha due anni vive a Padova, dove frequenta il liceo classico. My Dilemma is You è la sua trilogia nata su Wattpad in un pomeriggio d'estate mentre sta ascoltando My Dilemma di Selena Gomez: dopo pochi mesi di parole digitate, riceve circa otto milioni di clic. Nel 2016 Leggereditore pubblica i tre volumi di My Dilemma is you, classificabile come fan fiction, narrazione scritta da un fan e pubblicata online, che utilizza come spunto personaggi inventati da altri o persone famose: nel caso di My Dilemma is You l'ispirazione è la star di YouTube Cameron Dallas. The Nicest Thing è la sua nuova fan fiction, ispirata all’attore Dylan O’Brien. Un suo racconto è pubblicato in Estate batticuore (Leggereditore, 2016), insieme ai testi di Ilaria Soragni, Valentina F. e Daniela Azzone. My dilemma is you (Leggereditore, 2016). Cristina Evans ha sedici anni, vive a Los Angeles e frequenta il terzo anno dell’high school. Tra feste, amici e buoni voti, la sua è una vita perfetta, fino a quando la sua famiglia non decide di trasferirsi a Miami, e per Cris cambia tutto. Da un giorno all’altro viene catapultata in una nuova città e soprattutto in una nuova scuola. Nonostante senta la nostalgia di Los Angeles, riesce ad ambientarsi e a stringere amicizia con gli studenti più popolari. Tutti la accolgono calorosamente. Tutti tranne Cameron e la sua ragazza Susan. Perché? Emanuela Rosa Clot. È giornalista, direttrice delle riviste Gardenia, Bell’Italia, Bell’Europa e In Viaggio. È stata vice caporedattrice per TV Sorrisi e Canzoni e ha lavorato per Panorama. Nel 2002 ha progettato e lanciato le riviste For Men e Natural Style. È impegnata nella diffusione e divulgazione dell'arte del giardinaggio, dell'orticoltura e dell'agricoltura. Sotto la sua direzione la rivista Gardenia ha contribuito ad accrescere nei lettori italiani l'attenzione e la sensibilità per la valorizzazione e protezione del paesaggio. Benedetta Craveri. Nata a Roma, è studiosa e insegnante di Letteratura francese all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È autrice di diversi libri legati alla storia e alla Francia, tutti pubblicati da Adelphi, come La civiltà della conversazione (2001), Amanti e regine. Il potere delle donne (2005), Maria Antonietta e lo scandalo della collana (2006) e Gli ultimi libertini (Adelphi, 2016). Membro dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, collabora a programmi radiofonici e televisivi e con le pagine culturali di testate italiane e internazionali come La Repubblica, The New York Review of Books e Revue d'histoire littéraire de la France. Gli ultimi libertini (Adelphi, 2016). «Questo libro – spiega l'autrice nella prefazione – racconta la storia di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l'ultimo momento di grazia della monarchia francese»: sette personaggi emblematici, scelti non solo per «il carattere romanzesco delle loro avventure e dei loro amori», ma anche per «la consapevolezza con cui vissero la crisi di quella civiltà di Antico Regime, con lo sguardo rivolto al mondo nuovo che andava nascendo». Teresa Cremisi. Nata ad Alessandria d’Egitto, è una delle figure più rilevanti dell'editoria europea. È stata ventidue anni alla Garzanti. Nel 1989 si è spostata in Francia per dirigere la casa editrice Gallimard. Nel 2005 ha lasciato Gallimard per Flammarion, di cui diventa poi presidente. Nel 2015 lascia la presidenza ma continua a occuparsi dei suoi autori principali, come Houellebecq o Yasmina Reza. Sempre nel 2015 pubblica in Francia il suo primo romanzo, La Triomphante, d'ispirazione autobiografica, edito in Italia nel 2016 da Adelphi. La Triomphante (Adelphi, 2016). Una bambina cresce ad Alessandria d’Egitto. Ama le battaglie navali, il suo eroe è Lawrence d’Arabia. Poi conosce le difficoltà dell’esilio, la difficoltà di essere, sempre e dovunque, la straniera, ma impara a uscirne con la tenacia e l’ironia. Michael Cunningham. Nato a Cincinnati nel 1952, laureato in Letteratura inglese alla Stanford University, insegna scrittura creativa alla Yale University di New York. Nei suoi libri ha più volte affrontato la tematica omosessuale e si è impegnato fortemente nelle campagne di lotta all'Aids. Ha vinto il Premio Pulitzer nel 1999 per Le ore (Bompiani), in cui rilegge Mrs Dalloway di Virginia Woolf attraverso la giornata di tre donne che vivono in luoghi e momenti storici diversi. Da questo romanzo è stato tratto il film di Stephen Daldry con Meryl Streep, Nicole Kidman e Julianne Moore. Tra i suoi libri: Carne e sangue (2000); per il quale ha ricevuto il Whiting Writer’s Award; Una casa alla fine del mondo (2001); Mr. Brother (2002); Dove la terra finisce (2003); Al limite della notte (2010); La regina delle nevi (2014); Un cigno selvatico (La Nave di Teseo, 2016). Un cigno selvatico (La Nave di Teseo, 2016). La Bestia è in fila al supermercato, compra uno snack con il suo sorriso divorante fisso sul cassiere. Un ometto malformato con un talento per le piccole magie non si ferma davanti a nulla per procurarsi un bambino. Jack, pigro e rozzo, preferisce vivere nel seminterrato di sua madre che ottenere un lavoro, fino al giorno in cui scambia una mucca con una manciata di fagioli magici. E ancora, il matrimonio di Raperonzolo entra in crisi quando comincia a perdere i capelli, Hansel e Gretel diventano due teppisti. Così Cunningham ha rielaborato dieci favole, illustrate da Yuko Shimizu, in una versione dark, perversa e reale, chiedendosi che cosa succede dopo il vissero felici e contenti, rivelando i lati nascosti, le debolezze e la complessità dell'essere umano. Roberto Delogu. Nato a Cagliari nel1967, è avvocato penalista e pescatore. Ha scritto i romanzi La sincerità è un'inutile cattiveria (Madrikè, 2010), ambientato nel carcere di Cagliari con le sue regole e gerarchie, e L'anno di vento e sabbia (Arkadia, 2013). Il prossimo romanzo è previsto con Hacca nel 2016. Fabio D’Anna. Avvocato del Foro di Marsala, è autore di poesie, aforismi e romanzi. Ha scritto, tra gli altri Il Marsalese, pamphlet satirico pubblicato da Tatzebao (indagine tra il serio e il faceto sui pregi e i difetti dei marsalesi e del loro modo di vivere la contemporaneità) e, insieme con la giornalista Mariza D’Anna, il romanzo Specchi (Nulla Die, 2014). Giacomo D’Arrigo. È direttore generale di Ang, Agenzia Nazionale per i Giovani, ente pubblico che si oc cupa di politiche giovanili. Messinese, vice presidente di Big-Bang Sicilia, è stato consigliere comunale di Nizza di Sicilia (Me) ed è autore del libro L’Italia cambiata dai ragazzini: nuovi amministratori, nuovi comuni (Marsilio, 2013). Cura il blog Luoghicomuni su Linkiesta. Diego De Silva. Scrittore e sceneggiatore, è nato a Napoli nel 1964. Tra gli ultimi romanzi pubblicati da Einaudi: Da un'altra carne (2004 e 2009); Non avevo capito niente (2007 e 2010, Premio Napoli, finalista al premio Strega); Mia suocera beve (2010 e 2012); Sono contrario alle emozioni (2011 e 2013); Mancarsi (2013); Terapia di coppia per amanti (2015). Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini, Crimini italiani, Questo terribile intricato mondo. È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013), Giochi criminali (Einaudi Stile Libero 2014, con Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli). I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia. Terapia di coppia per amanti (Einaudi, 2015). Un romanzo a due voci, maschile e femminile, che si alternano a raccontare la loro storia mentre la vivono. Due amanti sposati (non tra loro) che si ritrovano uniti da una passione e un amore coriaceo resistente. Viviana è vitale e intrigante, combattuta fra restare amante e alleviare le infelicità matrimoniali o investire in un'altra vita. Modesto è meno chic e un po' vigliacco, aspira a proseguire la sua doppia vita piuttosto che a un secondo matrimonio. Arriva il momento in cui Viviana trascina Modesto dall'analista, cercando una possibilità di salvezza per il loro rapporto. Mario Di Caro. Scrittore e giornalista di Repubblica per le pagine di Palermo, dove è caporedattore Cultura e Spettacoli. È autore di racconti, tra cui Mezzanotte al Teatro Massimo (Di Girolamo) e L'ultimo miracolo di Santa Rosalia. La capitana dell'isola di nessuno (Mursia, 2015). La Capitana è tornata sull'isola. Si tratta di Carmen, una donna bella, indipendente, sensuale, capace di far nascere nella Bottega delle Melanzane piatti prelibati i cui profumi si trasformano nella promessa di una vita migliore e riscatto dalla miseria e dai soprusi. La Bottega diventa il luogo del futuro possibile. Ma le fiamme del malaffare fanno vacillare la speranza e Carmen deve scegliere: piegarsi o lottare. Viola Di Grado. Con il suo primo romanzo Settanta acrilico trenta lana (E/o, 2011), pubblicato quando aveva ventiré anni, è stata la più giovane vincitrice del Premio Campiello Opera Prima e la più giovane finalista del Premio Strega. Sono seguiti i romanzi Cuore cavo (E/o, 2013) e Bambini di ferro (La Nave di Teseo, 2016). L'incomunicabilità e l'alienazione sono due temi cardine dei suoi lavori, indagati attraverso una ricerca linguistica che si avvale di molti simbolismi. Bambini di ferro (La Nave di Teseo, 2016). Romanzo distopico sulla maternità e sui sentimenti più ancestrali, ambientato in un Giappone del prossimo futuro. La direttrice dell’Istituto Gokuraku e la sua assistente, Yuki, accolgono una bambina rimasta orfana: Sumiko non intende parlare, mangiare e interagire. Anche Yuki era stata ospite dell’istituto, sottoposta a un programma di accudimento materno artificiale, il cui fallimento ha generato dei bambini difettosi. Yuki dovrebbe essere la tutrice di Sumiko, ma viene risucchiata dai suoi silenzi, mentre Sumiko si rivelerà essere la sua possibilità di salvezza. Rosa Maria Di Natale. Giornalista, lavora per La Repubblica di Palermo e collabora con Agl Gruppo L'Espresso e Redattore Sociale. Si occupa di comunicazione e produce video inchieste per il web e la tv girate con smartphone o telecamera. Una di queste, Hotel Librino, trasmessa da Rai News, ha vinto nel 2007 il Premio Ilaria Alpi. È stata cronista nella redazione del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Il Sole 24 Ore Sud e Radio 24. Dal 2007 al 2012 ha insegnato Giornalismo e nuovi media all’Università di Catania; nel 2014 ha curato il primo format d'informazione della webtv dell'ateneo, #IRicercati. È coordinatrice e fondatrice del blog Data Journalism Crew. Ha scritto il saggio Potere di link (Bonanno Editore, 2009). Emanuele Fadda. Dopo la laurea a Roma La Sapienza e il dottorato in Filosofia del linguaggio a Palermo, ha conseguito borse di ricerca e incarichi di docenza nelle Università di Palermo, Calabria e Catania. Insegna Filosofia del linguaggio. Si occupa di semiotica generale, lingue verbali, relazioni tra semiotica e scienze umane e sociali e pragmatismo filosofico classico americano. Ha scritto i volumi: Piccolo corso di semiotica (2003), La semiotica una e bina (2004), Lingua e mente sociale (2006) e pubblicato, in Italia e all’estero, contributi su De Saussure, Peirce, Prieto, Mead e Bourdieu. Davide Faraone. Nato a Palermo nel 1975. Dal 1992 lavora nelle periferie della sua città, dove ha svolto attività di volontariato, e nell’associazionismo studentesco. Eletto nel 2001 e nel 2007 consigliere comunale, dal 2009 è stato capogruppo del Pd al Comune di Palermo. Sempre nelle file del Pd, nel 2008 è stato eletto all’Assemblea regionale siciliana, e nel 2013 alla Camera dei deputati. Componente della segreteria nazionale di Matteo Renzi, è tra gli organizzatori della Leopolda. Dal 2014 è sottosegretario all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca. Sottosopra. Come rimettere la Sicilia sulle sue gambe (Donzelli, 2016). Un atto di denuncia nei confronti di chi ha retto le sorti della Sicilia negli ultimi quindici anni. Da quando è stata introdotta l’elezione diretta del presidente della Regione, le classi dirigenti siciliane si sono limitate a mantenere lo status quo. Rifiuti, acqua, strade, aeroporti, lavoro: tutto è stato abbandonato all’anarchia e cattiva gestione, per rendere inevitabili i commissariamenti e legittimare l'occupazione del potere. Il libro propone soluzioni semplici, in linea con le riforme portate avanti in Italia e in Europa, che affrontino con coraggio i nodi cruciali, dal Ponte sullo Stretto alla sicurezza, dal lavoro all’acqua pubblica. Mario Faro. È presidente di Radicepura Garden Festival e amministratore delegato di Radicepura, parco mediterraneo che unisce la natura all'innovazione, situato a Giarre: cinque ettari di terra, con tremila specie di piante e fiori, una banca dei semi per salvaguardare la biodiversità e diverse strutture per meeting ed eventi integrate nell’ambiente circostante. Alessandra Fassari. È docente di materie letterarie presso istituti di istruzione secondaria superiore e giornalista. Scrive per Sicilia&Donna e LaNotiziaGiornale.it. Salvatore Ferlita. Classe 1974, siciliano è assistant professor di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Enna Kore. Collabora con il mensile Segno e la redazione di Palermo de La Repubblica. Tra i suoi libri: Il dramma della straniera. Medea e le riscritture novecentesche del mito (Franco Angeli, 2012), scritto con Fabio La Mantia e Andrea Rabbito; Non per viltade. Papi sull'orlo di una crisi (Mimesis, 2013); Palermo di carta. Guida letteraria della città (Il Palindromo, 2013); La fine del tempo. Apocalisse e post-apocalisse nella narrativa novecentesca (Franco Angeli, 2015), scritto insieme a Fabio La Mantia. Lucia Fossi. Attrice di cinema, teatro e televisione. Ha partecipato al film 90 BpM (2015) di Salvo Campisano e Filippo Arlotta, e al documentario Tra le onde, nel cielo (Associazione ProgettArte, 2016). Lucia Gaberscek. Giornalista, laureata in Comunicazione di massa all'Università di Perugia, ha conseguito il master in giornalismo televisivo presso Eidos Communication a Roma. Ha collaborato con la redazione del Tg5 di Mediaset. Lavora presso l'emittente televisiva siciliana Tele90 ed è direttrice di Taormina Today, testata di informazione online. Marco Gay. Torinese, classe 1976, è presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. La sua carriera imprenditoriale inizia nell'azienda di famiglia Proma, società operante nel settore metalmeccanico, oggi Saint-Gobain Abrasivi. È fondatore e ceo di Webworking e ceo dell'agenzia pubblicitaria GSW WorldWide Italy. Dal 2013 è socio-fondatore della AD2014, startup nel settore Internet delle Cose. Collabora con la Regione Piemonte per l’attuazione del Piano Giovani e con il Politecnico di Torino per il trasferimento tecnologico e l’alta formazione. È docente all’Istituto Europeo di Design. Fernando Gioviale. È docente di Storia del teatro e dello spettacolo dell'Università di Catania. Le sue linee di ricerca si rivolgono ai diversi aspetti della drammaturgia (letteraria, scenica, musicale e filmica) con aperture alla cultura austro-tedesca. Tra le sue pubblicazioni: Crepuscolo degli uomini. Attraverso D'Arrigo in un prologo e tre giornate (Bonanno, 2009); Dalle parti di Lenin verso quelle di Oblomov. Mastroianni fra Sartre-Petri e Pirandello-Bellocchio (in L'Asino di B, n.14, 2009), «Taci e danza» (Hofmannsthal). Furori e orgiasmi da Salomé a Elektra, in L'impero dei sensi. Da Euripide a Oshima, a cura di R. Alonge (Edizioni di Pagina, 2009). Alberto Giuffrè. Nato a Palermo nel 1982, vive a Milano, dove lavora come giornalista per Sky Tg24 e cura una rubrica di tecnologia su ViviMilano. Ha scritto per il Corriere della Sera, Sette, Corriere di Bologna e ha lavorato per il canale viaggi del sito del Sole 24 Ore. Ha pubblicato A sua insaputa. Autobiografia non autorizzata della Seconda Repubblica (con F.M. Battaglia, Castelvecchi, 2013). Nell'ultimo libro Un'altra America (Marsilio, 2016) racconta otto città americane in otto Stati diversi, accomunate dal nome in italiano. Un'altra America (Marsilio). Rome, Venice, Palermo, Florence, Genoa, Naples, Milan e Verona sono le tappe del viaggio che Giuffrè ha compiuto, attraverso un'America sconosciuta con le sue ansie, i suoi simboli, le sue ambizioni e le sue frustrazioni. Al centro ci sono sono storie, paesaggi e personaggi di luoghi quasi del tutto fuori dalle rotte turistiche tradizionali, che in alcuni casi hanno molto in comune con l'Italia. Silvana Grasso. Nata a Macchia di Giarre, vive tra Gela e Catania. Filologo classico, è autrice di prosa e poesia. È stata assessore alla cultura del Comune di Catania (2007-2008). I suoi romanzi e racconti sono stati premiati con diversi riconoscimenti, come il Premio Mondello 1993, il Premio Flaiano 2002 e il Premio Grinzane Cavour 2006. Nel 2012 Marsilio ha pubblicato L'incantesimo della buffa e ha iniziato la ripubblicazione di tutta la sua opera narrativa con L'albero di Giuda e Il bastardo di Mautàna (2011) e Ninna nanna del lupo (2012). Il cuor a destra è il suo ultimo romanzo (Le Farfalle, 2014). Disìo è uscito per Rizzoli (2005); Pazza è la luna per Einaudi (2007). Ezio Gribaudo. Nato nel 1929 a Torino, dove vive e lavora, è pittore, scultore e grafico. Ha studiato architettura e si è interessato alle tecniche grafiche e tipografiche. Vicino alle esperienze di Tàpies, Burri, Fontana, nei suoi lavori esalta l'importanza della materia e utilizza prevalentemente il bianco per le tavole (rilievi, serigrafie, bassorilievi) e le sculture in polistirolo (Logogrifi), le sue opere più conosciute. Nel corso degli anni Novanta partecipa a esposizioni collettive e personali, tra le quali quelle di Parigi (1993), New York (1995), Buenos Aires (1998). È stato presidente dell'Accademia Albertina di Torino, di cui è Presidente Onorario. Personalità poliedrica e complessa, grazie all'attività di editore d’arte – prima con Le Edizioni d’Arte Fratelli Pozzo e poi con Fabbri Editori – e alla passione per il collezionismo, ha stretto relazioni con gli artisti più importanti del XX secolo, come De Chirico, Hofmann, Hartung, Mirò, Bacon, Sutherland, Guttuso, Botero, Dubuffet, Ray, Marca-Relli, Fontana. Paola Gribaudo. Nata a Torino dove vive e lavora, si è laureata in Storia della critica d’arte. Dal 1983 lavora nello Studio Gribaudo, di cui è titolare, e si occupa di realizzare libri d’arte come consulente di editori, gallerie d’arte, artisti, collezionisti, musei e fondazioni in Italia e all’estero. Collabora con diverse case editrici come Skira, Rizzoli International, Silvanaeditoriale, Thames & Hudson e Cercle d’Art. Nel 2004 ha celebrato i venticinque anni di attività pubblicando Libri e librini, il catalogo di oltre settecento volumi che ha curato nel tempo. Diverse pubblicazioni hanno ricevuto riconoscimenti e ottenuto copertine di magazine come The book review del New York Times. Leo Gullotta. Nato a Catania nel 1946 è attore, doppiatore e cabarettista. Fra ironia, dissacrazione e satira, è apprezzato per la sua duttile recitazione, che sa variare dal comico al drammatico e al grottesco. Si affaccia sin da piccolo al mondo del teatro e apprende il mestiere seguendo attori come Turi Ferro e Salvo Randone. Negli anni Settanta approda in televisione e al cinema, dove viene diretto, tra gli altri, da Giulio Paradisi, Nanni Loy e Giuseppe Tornatore. Come doppiatore ha prestato la voce a Joe Pesci, Christian Clavier, Burt Young, Paul Giamatti e molti altri. Mario Incudine. Cantante, attore, ricercatore, musicista e autore di colonne sonore, è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Collabora con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso). Fa parte dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma. È direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea, formazione di musicisti provenienti dal Maghreb, Paola Jacobbi. Nata a Roma, è giornalista, inviata speciale del settimanale Vanity Fair. Vive e lavora a Milano. Ha pubblicato Sperling & Kupfer Sotto i tre carati non è vero amore e Pazze per le borse e Voglio quelle scarpe. Il suo ultimo romanzo: Tu sai chi sono (Bompiani, 2013). Filippo La Mantia. Oste e cuoco – come lui stesso ama definirsi – è nato a Palermo nel 1960. Dopo tanti anni da fotoreporter nella sua città natale, ha intrapreso la strada di cuoco professionista nel 2001 a Roma. La sua è una cucina di sentimento, animata dal ricordo dei sapori di casa. È proprio la ricerca dei ricordi d’infanzia e della sua terra, la Sicilia, che lo ha aiutato a rivisitarne la tradizione. Nel 2015 ha aperto a Milano il ri storante che porta il suo nome: una grande casa con tanti ambienti diversi, un bar diurno, un bar notturno, un ristorante, un’area relax e musica ovunque. Emanuele Lauria. Laureato all'Università di Palermo, è giornalista per La Repubblica nella redazione del capoluogo siciliano. Esperto di politica, in precedenza è stato redattore al Giornale di Sicilia. Insieme con Enrico Del Mercato ha scritto il libro La zavorra. Sprechi e privilegi nello Stato libero di Sicilia (Laterza, 2010). Giuseppe Leone. Vive e lavora a Ragusa. Da oltre cinquant’anni racconta la Sicilia attraverso immagini, quasi sempre in bianco e nero perché «è l’interpretazione della natura e delle sue trasformazioni, il colpo d'occhio che scarica da ogni orpello un’immagine per dare senso a quello che è l’essenza di ciò che vedi». Ha condiviso l’esperienza profonda della terra siciliana con autori che come lui ne hanno saputo cogliere bellezza e contraddizioni – Sciascia, Bufalino, Consolo e molti altri – senza mai cadere nello stereotipo. Tra le ultime pubblicazioni: Leonardo Sciascia, dalla Sicilia alla Spagna, con testo Salvatore Silvano Nigro (Federico Motta, 2009), Siciliani in Piazza, con testo di Gaetano Pennino (Carlo Cambi, 2010), Sicilia, l’isola del pensiero (Postcart, 2015) e Storia di un'amicizia (Postcart, 2015). Marc Levy. Scrittore e autore di libri che in Francia diventano puntualmente best sellers, è nato a BoulogneBillancourt nel 1961 e vive a New York. Per anni ha lavorato come architetto e ha collaborato con la Croce Rossa e Amnesty International. Dal suo primo romanzo Se solo fosse vero (2000) è stato tratto l'omonimo film di Mark Waters (2005). Le sue numerose opere, tradotte in più di quaranta lingue, hanno venduto più di venti milioni di copie. Tra gli ultimi romanzi pubblicati in italiano: Il primo giorno (Rizzoli, 2010), La prima stella della notte (Rizzoli, 2010) Ascolta la mia ombra (Rizzoli, 2011), Se potessi tornare indietro (Rizzoli, 2013), Più forte della paura (Rizzoli, 2015) e Lei & lui (Rizzoli, 2016). Lei & lui (Rizzoli, 2016). Commedia brillante e romantica, ambientata a Parigi, è la storia di Mia, attrice inglese di successo con un matrimonio infelice, e Paul, scrittore dalle alterne vicende, fidanzato con la sua traduttrice coreana. Entrambe le coppie sono agli sgoccioli. A sua insaputa Paul si ritrova iscritto su un sito di appuntamenti e quando vede Mia per la prima volta non sa che l'incontro è stato organizzato da un amico. I due ricambiano una simpatia e decidono di rivedersi. Dopo una serie di equivoci divertenti e una separazione provvisoria, si ritroveranno innamorati. Orazio Licandro. È docente universitario e politico. Insegna Diritto romano all’Università Magna Graecia di Catanzaro e alla Sapienza di Roma. È assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Catania. È stato stato deputato Pdci nella XV legislatura, capogruppo Pdci in Commissione Antimafia e Commissione Affari costituzionali. Direttore di riviste scientifiche internazionali e autore numerosissime pubblicazioni, dirige il Laboratorio di Epigrafia e papirologia giuridica. Eleonora Lombardo. Nata a Palermo, dopo la laurea in Greco antico, si è diplomata alla Scuola Holden di Torino. Ha lavorato come autrice in Rai e per il teatro con Emma Dante. Giornalista free-lance, si occupa di cultura per l’edizione siciliana di Repubblica. Lavora come ghost writer, social media manager e insegna scrittura creativa alla Scuola Holden. È autrice del radiodramma La vita non è una cosa seria, andato in onda su RadioDue. Ha pubblicato con Azimut il racconto Dormono senza saperlo. Chiara Maci. Food blogger nata ad Agropoli (Salerno), si è trasferita all’età di dieci anni a Bologna. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Bologna ha lavorato prima in agenzie di comunicazione e poi ha deciso di dedicarsi interamente alla sua passione: la cucina. Nel 2010 apre il suo primo blog insieme con la sorella Angela, è del 2013 quello che porta il suo nome. Grande appassionata di tutto ciò che riguarda l'enogastronomia e la storia degli ingredienti, è oggi consulente per diverse aziende di food & beverage, volto televisivo di Cuochi e Fiamme (La7), nonché protagonista di Chiara Maci #VitaDafoodblogger (FoxLife). Claudio Magris. Nato nel 1939, è scrittore, critico e germanista. È stato senatore durante la XII Legislatura del Parlamento Italiano. Dopo la laurea in Lingua e letteratura tedesca e l'apprendistato all'Università di Freiburg, diventa professore ordinario all'Università di Torino e poi insegna all'Università di Trieste. Premio Strega nel 1997 con Microcosmi (Garzanti), si consacra come uno dei massimi scrittori italiani contemporanei con Danubio (1986, ripubblicato da Garzanti nel 2006). È uno dei letterati di più grande umanità e raffinatezza, come hanno testimoniato i suoi acuti e commoventi interventi sul Corriere della Sera. A lui va il merito di aver contribuito a diffondere in Italia la conoscenza della cultura mitteleuropea e della letteratura del mito asburgico. Nel suo ultimo romanzo, Non luogo a procedere (Garzanti, 2015), in cui due anime inquiete scavano nei segreti di Trieste sotto il Reich, si confronta con l'ossessione della guerra di ogni tempo e Paese. Anna Mallamo. Nata a Reggio Calabria, vive a Messina, dove lavora come giornalista alla Gazzetta del Sud. Scrive racconti e cura il blog Mangino brioches, col quale firma anche la sua pagina di Facebook e la nota rubrica A Sud del blog su L'Unità. Nel 2010 ha pubblicato Lezioni di tango. Raccontate da una principiante (Città del Sole Edizioni). Stefania Mancuso. È archeologa, ricercatrice e docente di Metodologia per la valorizzazione dei beni archeologi all'Università della Calabria. Ha partecipato a campagne di scavo in Italia e all'estero, collaborando con la Sopraintendenza per i beni archeologici della Calabria. Ha collaborato a progetti museali e di ricerca dell'Università della Calabria sulla valorizzazione del patrimonio culturale e regionale. Tra i suoi libri: Per una metodologia della valorizzazione dei beni archeologici: analisi e prospettive in Calabria (Rubettino, 2004) e Studi su Kyme Eolica V. Il teatro: attività delle campagne di scavo 2006-2011(Rubettino, 2012). Antonio Manzini. Nato nel 1964, è scrittore, attore, sceneggiatore e regista. Nelle serie tv ha interpretato l'ispettore Tucci in Linda, il brigadiere e... e Serpico in Tutti per Bruno. Ha curato la sceneggiatura dei film Il siero della vanità di Alex Infascelli (2004) e Come Dio comanda di Gabriele Salvatores (2008). Ha esordito nella scrittura coi romanzi Sangue marcio (Fazi, 2005) e La giostra dei criceti (Einaudi, 2007). Ha pubblicato con Sellerio le vicende del vice questore Rocco Schiavone, protagonista dei romanzi polizieschi, trasmesse in una serie tv su Rai Due: Pista nera (Sellerio, 2013), cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016) e 7-7-2007 (2016). Sempre per Sellerio ha scritto Sull’orlo del precipizio (2015). 7-7-2007 (Sellerio, 2016). Rocco Schiavone è alle strette. Incalzato dai superiori, dopo che l’amica Adele è stata uccisa a colpi di pistola nel suo appartamento, deve tornare indietro nel tempo e raccontare perché Enzo Baiocchi, l’assassino che ha freddato la donna, ce l’abbia con lui. Si aprono così le pagine più amare della vita di Rocco, che culminano nell’omicidio della moglie Marina, il 7 luglio 2007, davanti a una gelateria del quartiere Africano. Marco Martella. È storico dei giardini e responsabile della valorizzazione del verde storico del Département des Hauts-de-Seine in Francia. Vive e lavora a Parigi, dove ha fondato nel 2010 la rivista Jardins sulla filosofia e la poetica del giardino. Ha pubblicato con lo pseudonimo Jorn de Précy E il giardino creò l’uomo (Ponte alle Grazie, 2013), e con quello di Teodor Cerić Giardini in tempo di guerra (Ponte alle Grazie, 2015). È l’autore dei testi del film Empreintes di Hervé Bernard (2015) e di Tornare al giardino (Ponte alle Grazie, 2016). Marco e Antonello Martinez. Avvocati, sono autori del volume Quando il Diritto va al rovescio (Sperling & Kupfer), riflessioni sull'involontaria comicità della legge e sugli imprevedibili risvolti del diritto. Antonello Martinez, fondatore dello Studio legale Martinez & Novebaci con sede principale a Milano, è Consigliere giuridico parlamentare e Presidente dell'Associazione italiana degli avvocati d'impresa. Marco Martinez, del foro di Oristano, porta avanti la tradizione forense di famiglia, arrivata alla quinta generazione. Francesco Marullo di Condojanni. Laureato in Giurisprudenza a Messina nel 1974, è avvocato civilista, con esperienza nel settore penale e amministrativo. È membro del Consiglio Nazionale Forense, della cui Commissione cultura è presidente. Dal 1992 è componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina. È professore a contratto per l’insegnamento di Deontologia professionale, logica e argomentazione giuridica forense nel Corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza all’Università di Messina. Iginio Massari. Nato a Brescia nel 1942, è la personalità di maggiore spicco della nostra pasticceria nel mondo. Autore di numerosi libri,è il primo membro italiano della prestigiosa associazione internazionale Relais Dessert. Ha aperto la sua Pasticceria Veneto di Brescia a trent’anni. È stato allenatore e presidente della squadra italiana che ha vinto la Coppa del Mondo di Pasticceria a Lione nel 1997 e nel 2015, fondatore dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e co-fondatore di CAST Alimenti, famosa scuola di cucina e pasticceria. Proclamato Pasticcere dell’anno 1999-2000, ha partecipato alle trasmissioni televisive MasterChef e Il Più Grande Pasticcere. Massimo Maugeri. Scrittore siciliano, collabora con le pagine culturali di riviste e quotidiani tra cui Il Venerdì di Repubblica. Ha ideato Letteratitudine, blog letterario del gruppo Espresso, per cui nel 2014 ha vinto il Premio Internazionale Sicilia Il Paladino. Su Radio Hinterland conduce Letteratitudine in Fm. Ha pubblicato: Identità distorte (Prova d’Autore, 2005); Letteratitudine, il libro - vol. I - 2006-2008 (Azimut, 2008); il racconto La coda di pesce che inseguiva l’amore (Sampognaro & Pupi, 2010), scritto con Simona Lo Iacono; il saggio L’e-book è (è?) il futuro del libro (Historica, 2011); la raccolta di racconti Viaggio all’alba del millennio (Perdisa Pop, 2011); Trinacria Park (Edizioni E/o, 2013). Stefano Mauri. Presidente e amministratore delegato del Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS), che fonda nel 2005 insieme con Achille Mauri e Luigi Spagnol. È anche presidente Tea, Pro Libro, Nord e Bollati Boringhieri, amministratore delegato di Longanesi, Garzanti e Guanda, vicepresidente di Messaggerie Italiane. Laureato in Lettere, è membro del comitato organizzatore della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. È rappresentante italiano dell'Associazione Italiana Editori (Aie) all'Assemblea della Federazione degli Editori Europei e membro del Consiglio Direttivo della Scuola Superiore di Studi Umanistici di Bologna. Nel 2012 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Viviana Mazza. Nata a Catania, è giornalista al Corriere della Sera, dove scrive per le redazioni estere, raccontando storie di donne e uomini dall'Alaska al Pakistan. Ha vissuto e lavorato a Torino, Catania, New York, Il Cairo e Milano. Nel 2010 ha vinto il premio giornalistico Marco Luchetta dedicato ai bambini vittime della guerra. È stata tra le prime in Italia a parlare ai più piccoli di Malala Yousafzai – la più giovane candidata al Nobel per la Pace, definita nel 2013 dal Time uno dei personaggi più influenti dell’anno – nel libro La storia di Malala raccontata ai bambini (Mondadori). Tra le altre pubblicazioni, edite da Mondadori: Il bambino Nelson Mandela; Ragazze rubate. Ragazze Rubate (Mondadori). Il 14 aprile 2014, nel cuore della notte, i miliziani di Boko Haram rapirono oltre duecento ragazze dal dormitorio della loro scuola secondaria di Chibok, nel Nordest della Nigeria e le trascinarono nella foresta di Sambisa. Nessuno conosce il numero preciso delle giovani donne rapite e violate. Alternando realtà e narrazione, le autrici Viviana Mazza e Adaobi Tricia Nwaubani danno voce alla storia di sette di ragazze coinvolte nella vicenda: Rebecca, Dorcas, Monica, Hajara, Rifkatu, Ruth e Hauw. Maurizio Molinari. Giornalista e scrittore, dopo aver studiato all'Università Ebraica di Gerusalemme e al Manchester College di Oxford, si è laureato in Scienze politiche e in Storia all'Università La Sapienza di Roma. Giunge a La Stampa nel 1997, dove dal 1° gennaio 2016 è nominato direttore. Esperto di politica estera e sicurezza, ha collaborato con La Voce Repubblicana, Il Tempo, L'Indipendente, L'Opinione, Il Foglio, Panorama, La7, RaiNews24, SkyTg24 e Tg5. Tra i suoi libri: L’Italia vista dalla Cia (1948-2004) (Laterza, 2005), Cowboy democratici (Einaudi, 2008), Gli italiani di New York (Laterza, 2011), Governo ombra (Rizzoli, 2012), L’aquila e la farfalla. Perché il XXI secolo sarà ancora americano (Rizzoli, 2013) e Il Califfato del terrore. Perché lo Stato Islamico minaccia l’Occidente (Rizzoli, 2015). Jihad Guerra all'occidente (Rizzoli). Esperto di questioni mediorientali, Molinari descrive nel libro, aggiornato agli ultimi tragici attentati di Parigi, una mappa dettagliata del fenomeno jihadista. Nei novemila chilometri che separano Tangeri da Peshawar è presente una galassia di gruppi, organizzazioni, cellule e tribù rivali fra loro, ma accomunate dal predicare la Jihad come forma di dominio sul prossimo. Il risultato è un conflitto di civiltà tutto interno al mondo musulmano, che ha identificato nell'Europa un proprio campo di battaglia. Roberto Moncalvo. Presidente nazionale di Coldiretti, nato a Settimo Torinese nel 1980. Laureato in Ingegneria dell’autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare dell’azienda agricola SettimoMiglio, che gestisce insieme alla sorella Daniela. La Coldiretti è la maggiore organizzazione agricola italiana e da anni persegue la difesa delle produzioni Made in Italy, con manifestazioni, convegni e dibattiti, incrementati soprattutto con la presidenza di Moncalvo. All’organizzazione fanno capo circa 850 farmer’s market in tutta Italia, migliaia di punti vendita diretti e agriturismi. Romano Montroni. È presidente del Centro per il libro e la lettura. Professore al master in Editoria cartacea e multimediale dell'Università di Bologna e docente della Scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri, ha selezionato e formato oltre seicento librai e inaugurato una cinquantina di librerie. Ha pubblicato Vendere l’anima. Il mestiere del libraio (Laterza, 2006), tradotto in spagnolo, e Libraio per caso. Una vita tra autori e lettori (Marsilio, 2010). Diventato libraio giovanissimo, fino al 2000 è stato direttore delle Librerie Feltrinelli. Dal 2005 collabora alla realizzazione della catena Librerie. Lino Morgante. Giornalista, dal 2012 è amministratore delegato della Ses Spa e direttore editoriale di La Gazzetta del Sud, Radio Televisione Peloritana e Antenna dello Stretto, testate edite dalla società con sede a Messina, nove redazioni distaccate e due centri stampa tra Sicilia e Calabria. È direttore della Fondazione Bonino Pulejo. Francesco Musolino. Classe 1981, siciliano, scrive di letteratura e cinema dal 2006. Collabora per Il Fatto Quotidiano e le pagine culturali de La Gazzetta del Sud. Scrive su Linkiesta, Leggere:Tutti, Vogue.it, il Corriere Nazionale, cura la rubrica The BookVoice su Satisfiction. Coordinatore siciliano per il progetto Scuola Twain, presiede l’associazione culturale La Gilda dei Narratori. Ha curato la filmografia per il volume Il cinema sopra Taormina (La Zattera dell’Arte) e La Febbre che fa parte del volume I migliori racconti di UnoNove (Epika edizioni). Pietro Navarra. Nato a Messina nel 1968, è rettore dell’Università di Messina e professore di Economia del settore pubblico. Dal 2001 è research associate nel Centre for Philosophy of Natural and Social Sciences della London School of Economics. Dal 2010 è visiting professor di Economics and Philosophy all'Università di Pennsylvania. Collabora con quotidiani e periodici e svolge consulenze su economia pubblica e finanza locale. Al centro delle sue ricerche il funzionamento delle istituzioni politiche e gli effetti che questo esercita sulle scelte di politica economica. Il vantaggio delle libertà (Rubbettino, 2016). La crisi dell’Italia ha radici nell’ingombrante estensione dello Stato e conseguenze sulla dimensione economica, politica, morale. Per rimettere l’Italia in un sentiero virtuoso occorre ripartire dalla libertà e un’assunzione morale di responsabilità da parte degli italiani, attraverso l’affermazione dell'autonomia personale. Il libro descrive la libertà come autonomia e ne illustra gli effetti sulla vita economica, politica ed etica del Paese. Giusi Nicolini. Sindaco di Lampedusa e Linosa, ha ottenuto il Premio Simone de Beauvoir 2016 (assegnato ogni anno per le azioni verso il progresso e la libertà delle donne in tutto il mondo) per il suo impegno nella difesa dei diritti degli immigrati. Il World Mayor Prize l'ha inserita al nono posto nella classifica dei migliori sindaci del 2014, stilata dalla City Mayors Foundation. Nel 2015 le è stato conferito dal Parlamento Europeo il Premio del cittadino europeo per il comportamento dei lampedusani dopo il naufragio del 3 ottobre 2013, che costò la vita a 366 migranti. Michel Onfray. Filosofo francese, nato nel 1959, appartenente alla corrente del post-anarchismo ed edonismo, è fra i più popolari e controversi intellettuali europei. Fondatore dell’Università popolare di Caen, ha scritto ottanta libri, tra cui Trattato di ateologia (2005). Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue; in Italia sono state pubblicate da Ponte alle Grazie, Tea e Fazi. Rcordiamo: La potenza di esistere (2009 e 2011), La cura dei piaceri (2009), Filosofia del viaggio (2010), Crepuscolo di un idolo (2011 e 2013), Estetica del Polo Nord (2011), I filosofi in cucina (2011), Il corpo incantato (2012), L’ordine libertario (2013), L’invenzione del piacere (2014). Ha pubblicato i sette volumi di Controstoria della filosofia: Le saggezze antiche (2006), Il cristianesimo edonista (2007), L’età dei libertini (2009), Illuminismo estremo (2010), Politiche della felicità (2012), Schopenhauer, Thoreau, Stirner: le radicalità esistenziali (2013) e Nietzsche e la costruzione del superuomo (2014). Pensare l'Islam (Ponte alle Grazie, 2016). Dopo i fatti di Charlie Hebdo, una più sanguinosa strage jihadista fa vacillare i valori della Repubblica francese, rischiando di innescare una deriva autoritaria in tutta l’Europa, mentre la coalizione contro l’Isis si allarga, facendo emergere complicità e acuendo le tensioni tra gli Stati coinvolti nella crisi siriana. Nel Corano si predica la pace o si inneggia alla guerra? Ha senso ritenere che l’Islam sia incompatibile con la civiltà occidentale? Ciò a cui stiamo assistendo non è forse il prodotto di un conflitto planetario scatenato più di un decennio fa in nome del profitto? Michel Onfray cerca di rispondere a queste domande in un libro, che non è stato pubblicato in Francia. Orchestra del Teatro Massimo Bellini. È l'orchestra del Teatro Lirico di Catania, inaugurato nel 1890, nella città che è la patria di Vincenzo Bellini. Dispone di 105 elementi che si esibiscono con: violino, viola, violoncello, contrabbasso, arpa, flauto, ottavino, oboe, corno inglese, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, controfagotto, corno, tromba, trombone, trombone basso, tuba, timpani e percussioni. Moni Ovadia. È attore teatrale, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante. È nato a Plovdiv (Bulgaria) nel 1946. La sua è una famiglia di discendenza ebraica, in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea, fattore che influenza la sua opera, dedita al recupero e rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell'Europa orientale. Laureato in Scienze politiche all'Università degli Studi di Milano, contemporaneamente al percorso accademico, muove i primi passi artistici come cantante e musicista. Nel 1993 si impone con Oylem Goylem, teatro musicale in forma di cabaret. Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua produzione discografica e libraria è il vagabondaggio culturale e reale proprio del popolo ebraico, un'immersione continua in lingue e suoni diversi. Giustizia, libertà, diritti delle persone, integrazione e pace sono ideali cui ha dedicato molte sue battaglie. Tra i libri: Speriamo che tenga (Mondadori), L'ebreo che ride (Einaudi, 1998), Contro l'idolatria (Einaudi, 2005), Lavoratori di tutto il mondo ridete (Einaudi, 2007), Il conto dell'ultima cena (Einaudi, 2010), Shylock. Prove di sopravvivenza (per ebrei e non) (Einaudi, 2010), Madre dignità (Einaudi, 2012). Il coniglio di Hitler e il cilindro del demagogo (La Nave di Teseo, 2016). Ovadia raccoglie le storie senza tempo di reietti e viaggiatori, abitanti irrequieti di deserti, ghetti e territori contesi, in racconti che suscitano indignazione. Un pamphlet contro un mondo in cui il confine tra verità e menzogna è sottile, un racconto civile per riflettere sull’identità del nostro tempo con severità, ma anche con il sorriso. Chi ha trasformato il più feroce tiranno e assassino di massa della storia in un coniglio? Lo ha fatto un nuovo leader che per legittimare le proprie guerre ha bisogno di alimentare le paure del suo popolo, additando il nemico di turno. Eppure non tutto è perduto e la memoria rimane il deterrente più efficace. Clara e Gigi Padovani. Food writers di Alba (Cuneo), autori di successo nel campo agro-alimentare (www.claragigipadovani.it). Clara, ex docente e storica della cucina, e il marito Gigi, per molti anni giornalista de La Stampa e critico gastronomico per le Guide dell’Espresso, dal 1999 scrivono a quattro mani di food. Ultimo di una ventina di libri, è stato pubblicato a maggio 2016 Tiramisù (Giunti), dedicato a uno dei dolci italiani più conosciuti nel mondo. Come due investigatori, Clara e Gigi Padovani ne ricostruiscono la storia, ne svelano misteri e curiosità, con ricette di chef da tutto il mondo. Tra i libri più recenti: Street food all’italiana (Giunti, 2013); Mondo Nutella (Rizzoli Etas, 2014), Italia Buon Paese (Blu Edizioni, 2011); Slow Food Revolution (Rizzoli, 2005). Per il secondo anno hanno ideato e conducono la rassegna “Food Factor” all’interno del programma di Taobuk Festival. Caterina Palazzolo. Dottoressa magistrale in Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità, si laurea col massimo dei voti nel 2012, presentando una tesi dal titolo Il senso di un dolce, in cui indaga, secondo una prospettiva etnosemiotica, i processi testuali sottesi alla produzione di un dolce, il tiramisù. Figlia e nipote di pasticceri, entra a lavorare nell’azienda di famiglia a Cinisi (Palermo), in cui si occupa di Comunicazione e Marketing. Santi Palazzolo. Maestro pasticcere, nato a Cinisi (Palermo). Dopo il diploma nel 1985 segue le orme del padre e del nonno e comincia a dedicarsi a tempo pieno alla pasticceria di famiglia, specializzandosi in nuove tecniche di decorazione, nella realizzazione di torte monumentali, cioccolato artistico e pralineria. Nel 1998 entra in AMPI di cui oggi è membro del Consiglio Direttivo. La pasticceria Palazzolo, nata nel 1920 a Cinisi come piccolo laboratorio di dolci tipici siciliani, è un’azienda legata ai valori di qualità e tradizione, strutturata secondo procedure e tecnologie all’avanguardia con la mission Portare la Sicilia ovunque. Marco Pedroni. Presidente nazionale di Coop Italia, la più grande rete della Gdo nel nostro Paese, con 1200 punti vendita e oltre 13 miliardi di fatturato, è nato a Montecchio Emilia nel 1959. Ha raggiunto i vertici della cooperativa con una lunga carriera interna. Nel 1992 è entrato in Coop Nord Emilia, diventando responsabile del servizio Formazione e Sviluppo. Nel 1999 è stato nominato direttore della Divisione Supermercati che unifica le due divisioni territoriali Emilia-Lombardia e la direzione marketing. Da gennaio 2015 è al vertice di Coopernic, centrale cooperativa che raggruppa le aziende leader della distribuzione italiana, il gruppo belga Delhaize e l’insegna transalpina E. Leclerc. Michel Péna. Architetto paesaggista, è stato presidente della Fédération Francaise du Paysage. Diplomato alla Ecole Nationale Supérieure du Paysage di Versailles nel 1983, dove insegna, è docente anche presso l’INPH di Angers e l’Ecole de Paysage di Bordeaux. Insieme a Christine Péna ha fondato la sua agenzia, Studio Péna & Pén. La sua prima importante opera è il Jardin Atlantique (Parigi, Montparnasse) realizzata nel 1994. Insieme a una quindicina di collaboratori progetta opere in Francia e in altri Paesi: parchi, giardini, piazze, aree urbane, opere di riqualificazione urbana. Guglielmo Pispisa. Avvocato del Foro di Messina, è autore dei romanzi Voi non siete qui (Il Saggiatore, 2004), ambientato a Messina, e Città Perfetta (Einaudi, 2005) sulla generazione dei trentenni, sospesi tra sogni di gloria e fallimento. Fa parte di Kai Zen, gruppo di narratori, nato nel 2003, che sviluppa progetti di scrittura collettiva come romanzi, racconti, articoli, recensioni musicali. Graziella Priulla. Sociologa e saggista, insegna all’Università di Catania nel Dipartimento di Scienze politiche e sociali. Tra le sue pubblicazioni più recenti: I caratteri elementari della comunicazione (Laterza, 2009), L’Italia dell’ignoranza (FrancoAngeli, 2011), C’è differenza. Identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole (FrancoAngeli, 2013) e Parole tossiche. Cronache di ordinario sessismo (Settenove, 2014). Domenico Quirico. Inviato speciale de La Stampa e scrittore, è nato ad Asti nel 1951. Dopo la laurea in Giurisprudenza ha iniziato a scrivere nel 1980 alla redazione provinciale di Asti del quotidiano piemontese. È stato caposervizio degli Esteri, poi corrispondente da Parigi, oggi inviato in zone di guerra. Negli ultimi anni ha raccontato il Sudan, il Darfur, le Primavere Arabe; è stato più volte in Libia, Mali, Somalia e Siria. Il 13 aprile 2013 è stato rapito in Siria e liberato l’8 settembre 2013 insieme al giornalista belga Pierre Piccinin. La sua ultima pubblicazione è Esodo. Storia del nuovo millennio (Neri Pozza 2016). A Quirico Paola Piacenza ha dedicato il documentario Ombre dal fondo (2016), un film-intervista in cui il giornalista condivide la propria esperienza sui fronti che ha attraversato, da quello rosso-ucraino, fino a quello siriano. Dorit Rabinyan. Nata a Kfar Saba (Israele), è autrice di Spose persiane (1995). Dopo un periodo di ricerca artistica che spazia dal teatro alla televisione, è tornata alla scrittura con il nuovo romanzo Borderlife, edito in Italia da Longanesi, che si è aggiudicato il Bernstein Prize, prestigioso riconoscimento israeliano dedicato ogni anno a giovani scrittori. Borderlife (Longanesi, 2016). Narra l’amore tra una giovane ricercatrice israeliana e un artista palestinese sullo sfondo della New York post 11 settembre. Ha suscitato il malumore della direzione pedagogica del Ministero dell’Istruzione israeliano in quanto minaccia all’identità ebraica. Le polemiche sono finite in prima pagina e hanno coinvolto esponenti della politica e della letteratura, tra cui Amos Oz e Yehoshua. Ben presto il caso ha fatto il giro del mondo e le vendite del libro proibito sono cresciute. Isabella Ragonese. Attrice e autrice teatrale, ha studiato recitazione alla Scuola Teatès di Palermo. Dopo i primi passi nel teatro, nel 2006 ha esordito nel cinema, recitando in Nuovomondo di Emanuele Crialese. Nel 2008 balza al successo con il film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, in cui è protagonista. Nel 2010 è stata premiata due volte con i Nastri d'argento come miglior attrice non protagonista in La nostra vita di Daniele Lucchetti e Due vite per caso di Alessandro Aronadio. È stata diretta da numerosi registi italiani, come Carlo Mazzacurati in La sedia della felicità (2013) e Mario Martone in Il giovane favoloso (2014). Nel 2015 partecipa al pluripremiato Fino a qui tutto bene di Roan Johnson ed è protagonista del film di Gianluca Maria Tavarelli Una storia sbagliata e della pellicola di Sergio Rubini Dobbiamo parlare. Ettore Randazzo. Avvocato penalista siracusano, si occupa di deontologia forense, che ha insegnato presso diverse facoltà. È autore di lavori scientifici dedicati a temi come: la deontologia, la strategia e la tecnica del penalista, la cross examination e le indagini difensive. Componente della Commissione Deontologica del Consiglio Nazionale Forense, che ha redatto il Codice Deontologico dell’Avvocato, ha coordinato la Commissione Deontologica dell’Unione delle Camere Penali. Mario Resca. Classe 1945, ferrarese, laureato all'Università Bocconi di Milano, membro del Cda di Mondadori, è presidente di Mondadori Retail, la società del gruppo che gestisce un network di 600 librerie dirette e in franchising. Presidente di Confimprese, è presidente di Bioenergy Casei Gerola, membro del Consiglio di amministrazione di Eni, senior advisor di Ergon Capital Investment (fondo di private equity). È stato amministratore delegato di McDonald’s Italia; commissario straordinario del gruppo Cirio-Del Monte; presidente della Camera di Commercio americana in Italia; membro di Aspen Italia; membro del cda di Lancôme-L’Oréal, Versace Spa, Rizzoli Rcs, UPA; presidente di Kenwood Electronics Spa, Sambonet Spa., Italia Zuccheri; senior advisor di OakTree Private Equity, presidente del Convention Bureau (Ministero del Turismo). Gigi Riva. È caporedattore centrale del settimanale L'Espresso. Da inviato speciale de Il Giorno ha seguito tutte le guerre balcaniche degli anni Novanta. Ha scritto i libri: Jugoslavia il nuovo Medioevo (Mursia, 1992, con Marco Ventura); L'Onu è morta a Sarajevo (Il Saggiatore 1995, con Zlatko Dizdarevic); I muri del pianto (Utet - De Agostini, 2006); il romanzo Le dernier pénalty (Editions du Seuil, Parigi, 2016, poi uscito in Italia da Sellerio, col titolo L'ultimo rigore di Faruk). Ha scritto soggetto e sceneggiatura dei film Il Carniere (Premio Amidei per la sceneggiatura e nomina al David di Donatello sempre per la sceneggiatura, 1997), Nema problema (2004) e Il sorriso del capo (2011). L'ultimo rigore di Faruk (Sellerio, 2016). Racconta la disgregazione della penisola Balcanica partendo da un tiro fatale, sbagliato ai Mondiali di Calcio del 1990 a Firenze da Faruk Hadžibegić, capitano dell’ultima nazionale della Jugoslavia unita. La partita contro l’Argentina di Maradona nei quarti di finale portò all’eliminazione di una squadra dotata di talento, ma dilaniata da odi etnici. La leggenda popolare vuole che un'eventuale vittoria nella competizione avrebbe contribuito al ritorno di un nazionalismo jugoslavista e scongiurato il crollo che si è poi prodotto. Attraverso la vita del protagonista e dei suoi compagni si specchia la disgregazione della Jugoslavia e la spregiudicatezza dei suoi leader politici. Simone Salvini. Fiorentino, chef vegetariano classe 1969. Laureato in Lettere e filosofia all'Università degli studi di Firenze, consegue un dottorato in Psicologia con specializzazione Ayurvedica presso l'Università Florid College e NY College di Pisa. Esperto di alimentazione naturale, vegana e ayurvedica, è stato executive chef presso il ristorante Joia di Pietro Leemann a Milano (una stella Michelin). Del 2012 il suo primo libro La cucina vegana (Mondadori), seguito da I dolci della salute (Mondadori, 2012). A marzo 2016 ha pubblicato il libro autobiografico La mia vita in verde (Mondadori). Clara Sanchez. Ha studiato a Madrid, città dove si è trasferita per svolgere la professione di insegnante. Ha collaborato con diversi periodici e, come sceneggiatrice, con la televisione spagnola. Il romanzo d'esordio è Piedras preciosas. Ha raggiunto la fama mondiale con il best seller Il profumo delle foglie di limone (Garzanti, 2011), in cima alle classifiche di vendita per oltre due anni, vincitore del Premio Nadal nel 2010, un milione di copie vendute in Italia. Tra gli altri romanzi: La voce invisibile del vento (Garzanti, 2012); Entra nella mia vita (Garzanti, 2013); Le cose che sai di me (Garzanti, 2014; Premio Planeta); La meraviglia degli anni imperfetti (Garzanti, 2016; Premio Alfaguara); Lo stupore di una notte di luce (Garzanti, 2016), in cui torna a raccontare di Sandra e Julian, protagonisti de Il profumo delle foglie di limone. Lo stupore di una notte di luce (Garzanti, 2016). Ogni madre farebbe di tutto per difendere il proprio figlio. Sandra lo ha fatto. Ma nessuno è mai davvero al sicuro. Soprattutto ora che ha trovato nella borsa dell'asilo un biglietto. All'interno poche parole che possono venire solo dal suo passato: “Dov' è Julian?”. Sandra ha una storia travagliata e sperava di averla lasciata alle spalle, invece, guardandosi dietro, scopre che non ha messo molta distanza tra sé e il suo trascorso. All'improvviso il castello che ha costruito crolla: il bambino è in pericolo. Sandra deve tornare dove tutto è iniziato, dove ha incontrato due vecchietti che l’hanno accolta come una figlia, ma che in realtà erano due nazisti con le mani sporche di sangue. È stato Julian, sopravvissuto a Mauthausen, ad aiutarla a capire chi erano veramente. Lina Sastri. Attrice e cantante nata a Napoli, ha lavorato in teatro, al cinema e in musica, confrontandosi con grandi registi e attori: da Eduardo De Filippo a Nanny Loi, da Roberto De Simone a John Turturro. Ha vinto due David di Donatello come migliore attrice protagonista per Mi manda Picone di Nanni Loy (1984) e per Segreti segreti di Giuseppe Bertolucci (1985) e un David di Donatello come migliore attrice non protagonista per L'inchiesta di Damiano Damiani (1987). Tra gli altri film, ha recitato in Ecce bombo di Nanni Moretti e Vite strozzate di Ricky Tognazzi. Come cantante ha pubblicato album principalmente in napoletano e ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1992 con Femmene 'e mare. Elvira Seminara. Giornalista e pop artist, vive ad Acicastello (Catania). Ha pubblicato per Mondadori L'indecenza (2008) e per Nottetempo Scusate la polvere (2011) e La penultima fine del mondo (2013). I primi due romanzi sono stati messi in scena nel 2014 e nel 2015 dal Teatro Stabile di Catania. Suoi testi sono tradotti in diversi paesi. Per Einaudi ha pubblicato Atlante degli abiti smessi (2015). È la mamma della scrittrice Viola Di Grado. Altante degli abissi smessi (Einaudi, 2015). Eleonora è una donna eccentrica e impetuosa. Ora che l'ex marito è scomparso, il rapporto con la figlia Corinne si è strappato. Lascia Firenze e si rifugia a Parigi, in cerca di solitudine e chiarezza. Da lì, osserva il parco sotto casa e scrive a Corinne, per ricucire il loro rapporto. Un giorno dopo l'altro compila un campionario sfavillante degli abiti lasciati nella casa di Firenze. Una sorta di vademecum per orientarsi fra il silenzio ostinato degli armadi e il frastuono dell'umanità. Un vortice di parole febbrili, inventive, con una forza espressiva inesausta. Michele Salazar. Avvocato a Reggio Calabria, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Messina. È stato docente di diverse materie giuridiche come Deontologia giudiziaria e forense, Diritto costituzionale comparato, Diritto urbanistico, Diritto regionale e degli enti Locali. Fondatore della rivista giuridica In iure praesentia, è autore di diverse monografie giuridiche e di oltre 150 pubblicazioni. Gianfranco Siuni. Avvocato penalista di Oristano, esperto in materia di criminalità in Sardegna. Tra le proprie difese annovera casi di sequestro di persona e processi di faida legati al mondo agro-pastorale. È del 2014 il volume Il sospetto quale condizione della vendetta. Storie di faida in Sardegna , esame critico comparativo dei fatti storici accaduti, anche alla luce dei principi che governano il codice della vendetta barbaricina. Ilaria Soragni. Diciassettenne della provincia di Asti, ha iniziato a scrivere a quindici anni su Wattpad, dove il suo nickname è inashtonsarms, raggiungendo milioni di clic lasciati da giovani lettori che hanno apprezzato la sua scrittura e la capacità di scavare nella psiche dei personaggi. Sogna di diventare psicologa forense. Un suo racconto è pubblicato in Estate batticuore (Leggereditore, 2016), insieme ai testi di Cristina Chiperi, Valentina F. e Daniela Azzone. Mess (Leggereditore, 2016). Mavis, diciotto anni, accusata di aggressione, viene rinchiusa in un riformatorio nel Maryland, dove le vengono illustrate le regole del luogo, una delle quali è quella di non avvicinarsi alla stanza 105, in cui è rinchiuso un ragazzo che pare abbia commesso crimini gravi. Mavis fa di tutto per entrare in contatto con lui e alla fine riesce ad avvicinarsi. Fra i due ragazzi nasce un rapporto sincero ed empatico, che darà a Mavis la forza di non crollare, ma la travolgerà con sentimenti ancora sconosciuti. Elvira Terranova. Giornalista dell'agenzia Adnkronos, Medaglia d'oro al valor civile della Regione Siciliana, nel 2015 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella: nel 2011 riuscì a salvare decine di profughi su un barcone che si era incagliato sugli scogli di Lampedusa, dove la cronista si trovava per raccontare lo sbarco degli immigrati. In passato ha ricevuto il Premio Mario Francese, il Premio Biagio Agnes, il Premio Maria Grazia Cutuli e altri riconoscimenti nazionali e internazionali. Chicco Testa. Nato a Bergamo nel 1952, dal 1980 al 1987 è stato segretario nazionale e successivamente presidente nazionale di Legambiente, che ha contribuito a fondare. È dirigente d’azienda e collabora con diverse testate giornalistiche. Durante i primi anni 2000 ha fatto parte dell’Expert advisory committee dell’European Carbon Fund. Nel 2007 ha presieduto il Comitato organizzativo del ventesimo Congresso mondiale dell’energia, svoltosi a Roma. Gianluca Testani. È stato speaker radiofonico per Radio Tele Magia. Come giornalista musicale ha lavorato per Fare Musica e Il Mucchio Selvaggio. È stato direttore editoriale di Arcana. Ha tradotto dall’inglese saggi, biografie e romanzi. Fa parte degli autori e dei conduttori nel progetto RadioLibri. Tra le pubblicazioni: Radiohead (Arcana, 2003), Oggi ho salvato il mondo. Canzoni di protesta 1990-2005 (Arcana, 2006). Ennio Tinaglia. Avvocato penalista, classe 1955, vive e lavora a Palermo. Ha debuttato nella narrativa nel 2010 con Terzapersona (La Zisa), cui è seguito L'avvocato sanspapiers (Torri del Vento, 2016), storia giudiziaria in cui il protagonista sa guardare al gioco imperfetto della vita sorridendo. Giuseppe Tornatore. Nato a Bagheria, nel 1956, si accosta al cinema girando documentari e lavorando per la televisione. Nel 1984 dirige la seconda unità di Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara e nel 1986 esordisce alla regia con Il camorrista, ritratto di un boss della malavita napoletana. Oscar al miglior film straniero per Nuovo Cinema Paradiso (1990), è tra i registi italiani più amati nel mondo per la sua spiccata sensibilità rivolta alle storie e ai personaggi, alla cura estetica e alla ricerca formale. La sua variegata produzione ha preso le mosse dalla Sicilia – da Nuovo Cinema Paradiso a Stanno tutti bene, da L’uomo delle stelle a Malena, fino a Baaria – per affacciarsi a una cinematografia di respiro internazionale come La leggenda del pianista sull'oceano, La sconosciuta, La migliore offerta e La corrispondenza. Giulio Tremonti. Nato a Sondrio, avvocato e accademico, esperto di finanza e politica internazionale, è stato Ministro delle Finanze nel governo Berlusconi I (1994-95) e Ministro dell'Economia e delle finanze nei Governi Berlusconi II (2001-2004), Berlusconi III (2005-2006) e Berlusconi IV (2008-2011). Ha ricoperto la carica di vicepresidente di Forza Italia dal 2004 al 2009, quando il partito è confluito nel Popolo della Libertà. Nel 2012 lascia il PdL e fonda il movimento 3L (Lista Lavoro e Libertà). È stato visiting professor a Oxford, a Cambridge e Yale. È professore ordinario presso la facoltà di Giurisprudenza a Pavia. Ha scritto e pubblicato saggi, come La paura e la speranza (Mondadori, 2008), Uscita di sicurezza. La ricetta radicale per uscire dalla crisi finanziaria (2012), Bugie e verità. La ragione dei popoli (Mondadori, 2014), Mundus furiosus (Mondadori, 2016) su Internet, le globalizzazioni e la crisi. Mundus Furiosus (Mondadori, 2016). Mundus furiosus: così si chiamava l'Europa nel Cinquecento, dopo la scoperta delle Americhe e l'avvento rivoluzionario degli sterminati spazi atlantici. Di nuovo furiosus è il mondo di oggi: dalla crisi della finanza alle migrazioni di massa, dalle macchine digitali che distruggono il ceto medio alle nuove guerre coloniali, dalla rete che, nonostante le apparenze, erode le basi della democrazia e della gerarchia trasformandole in anarchia ai nuovi emergenti tribuni politici. Il libro tenta di spiegare le cause profonde della crisi dell'Europa, spesso dominata dalla tirannia della stupidità. Barbara Tutino. Pittrice, vive e lavora a Cogne (Aosta). Allieva a Torino di Riccardo Chicco e Giacomo Soffiantino, che la indirizzano verso un linguaggio pittorico fedele alla figurazione, completa la formazione con il disegno archeologico e viaggi in Africa e Medio Oriente. La prima personale è del 1982 ad Aosta. Il suo lavoro si caratterizza per l'uso di materiali di supporto poveri, come legno riciclato, juta, carta vetrata, cartone ondulato: la superficie grezza e difficile da trattare coglie l'essenzialità del gesto e dell'espressione individuale, per rappresentare la dimensione interiore senza imprimere all'opera un'aura sacrale. Clara Usón. Autrice, nata a Barcellona, laureata in Diritto, ha abbandonato la professione di avvocato per dedicarsi alla scrittura. In Spagna ha vinto nel 1998 il Premio Lumen con Noches de San Juan (libro d'esordio), nel 2009 il Premio Biblioteca Breve Seix Barral con Corazón de napalm e nel 2013 il Premio de la Crítica con il romanzo La figlia (Sellerio, 2013). El Mundo l'ha definita degna erede di Čechov ed è considerata una delle maggiori scrittrici contemporanee. In Italia, sempre con Sellerio, ha pubblicato Valori (2015). Tra le sue opere: Primer vuelo (Muchnik Editores, 2001), El viaje de las palabras (Plaza & Janés Editores, 2005), Perseguidoras (Alfaguara, 2007). Valori (Sellerio, 2016). Nei nostri giorni una direttrice di banca vende ai suoi clienti azioni privilegiate, ma di nessuna consistenza economica. Nel 1930 un giovane militare, fedele agli ideali repubblicani, insorge con una rivolta armata contro l'oppressione della monarchia. Durante la Seconda guerra mondiale un prete rivela il suo fanatismo nel campo di concentramento di Jasenovac, in Croazia. Un legame profondo e un dilemma morale accomunano queste vicende distanti solo in apparenza. Roberto Vecchioni. Uno dei protagonisti della canzone d’autore in Italia, ha alle spalle quasi cinquanta tra album e raccolte e la vittoria nel 2011 al Festival di Sanremo con la canzone Chiamami ancora amore. Professore di greco e di latino per tanti anni, è docente di Forme di poesie in musica all’Università di Pavia. Per Einaudi ha pubblicato: Viaggi del tempo immobile (1996); Le parole non le portano le cicogne (2000); Parole e canzoni (2002); Il libraio di Selinunte (2004); Diario di un gatto con gli stivali (2006); Scacco a Dio (2009); Il mercante di luce (2014); La vita che si ama. Storie di felicità (Einaudi, 2016), dal quale ha tratto anche uno spettacolo in tour in tutta Italia. La vita che si ama. Storie di felicità (Einaudi, 2016). Libro intimo e autobiografico, in cui Vecchioni spiega la sua idea di felicità, rivolgendosi ai propri figli (Francesca, Carolina, Arrigo ed Edoardo). Ripercorre la sua vita attraverso piccoli eventi del mondo privato: dai momenti vissuti con la famiglia, a episodi comici e drammatici della carriera di insegnante; dagli amori perduti o ritrovati fino a un ritratto passionale del padre Aldo. Non mancano canzoni e squarci letterari: un racconto dalle Mille e una notte, la storia di Paolo e Francesca, il mito di Orfeo ed Euridice, un frammento di Saffo. Gianfranco Vissani. Cuoco, ristoratore, critico gastronomico e conduttore televisivo, nato a Civitella del Lago (Terni) nel 1951. Ha frequentato la scuola alberghiera a Spoleto e nel 1973 ha rilevato il ristorante paterno sulle rive del lago di Corbara. Da allora è stato segnalato in varie guide gastronomiche: nel 1982 la Guida d'Italia dell'Espresso lo ha inserito al primo posto della speciale classifica dei ristoranti italiani (posizione mantenuta per oltre vent'anni). Due stelle Michelin (2007 e 2008). Autore di numerosi libri, l’ultimo pubblicato L'altro Vissani. Ricette di famiglia: Primo tra tutti-Secondo a nessuno-Dolce come pochi (Rai-Eri, 2015). Ha raggiunto la notorietà televisiva negli anni Novanta per la sua partecipazione a trasmissioni della Rai, fra cui UnoMattina, Domenica In e Linea Verde, e per essere stato giudice de La prova del cuoco.