giugno bollettino - Comune di Malalbergo

Narrativa
David Baldacci, False accuse, Mondadori, 2011
Sono passati due anni da quando Mason "Mace" Perry, agente della
polizia di Washington, ha perso il distintivo e con esso anche la
libertà. Accusata di aver partecipato a, una serie di rapine, e dopo
aver pagato con la prigione, ha visto la sua carriera andare: a rotoli.
Sostenuta fino a oggi da una ferrea volontà di riscatto e dalla
determinazione di tornare a essere un poliziotto, Mace vuole a tutti i
costi scoprire chi l'ha incastrata. Quando sua sorella Beth, capo della
polizia di Washington, si trova alle prese con una serie di scottanti
omicidi, Mace intravede l'opportunità di una rapida riabilitazione.
Trovare i colpevoli potrebbe farle riacquistare il suo lavoro e la sua
dignità, anche se muoversi con le limitazioni imposte dalla libertà
vigilata è un'impresa difficile, e non sempre essere la sorella del capo
rappresenta un vantaggio. Le cose sembrano girare per il verso
giusto quando Mace incontra Roy Kingman, giovane avvocato di uno
studio prestigioso, che ha scoperto il cadavere di una collega
brutalmente assassinata…
Andrea Camilleri, Il gioco degli specchi, Sellerio, 2011
"Il commissario Montalbano si tiene costantemente d'occhio. È
frastornato dai trasognamenti. Qualcuno gioca ingegnosamente con
lui. Misura i passi del commissario. Li indirizza. Li spinge là dove è
inutile che vadano: lungo piste che, se sono giuste, si rendono
irriconoscibili, si cancellano, o si labirintizzano. Montalbano ha una
sua cultura cinematografica. E gli viene in mente il vecchio film 'La
signora di Shanghai' di Orson Welles: il torbido noir, con tutti i suoi
scombussolamenti, e tutti i suoi illusionismi barocchi. Montalbano
entra nel film. E vede se stesso disorientato, dentro la scena finale,
nella sala degli specchi di un padiglione del Luna Park. Il prodigio
degli specchi altera lo spazio visibile. Si spara. Ma non si capisce se i
bersagli sono reali o esito di un gioco di specchi. Un villino, un giro di
macchine, una storia d'amore un po' scespiriana, due esplosioni
apparentemente insensate, un proiettile senza tracciabile direzione,
una coppia di cadaveri, bruciato uno, bestialmente violentato l'altro,
entrano nella trama del romanzo…
Cristiano Cavina, Scavare una buca, Marcos y Marcos, 2010
Il loro lavoro è scavare nella polvere. Perforano, disgaggiano,
frantumano: coltivano la pietra. Manovrano mezzi giganteschi in un
anfiteatro a gradoni scavato su misura per far sedere gli dei.
Potrebbero sentirsi invincibili, se non fosse per quel rosso che al
tramonto tinge la pietra. E per il brontolìo di tuono che rimbomba
quando scaricano i cristalli nelle viscere della montagna. Nel loro
lavoro gli errori si pagano. Edmeo e Cavalletta sono entrati in cava
con quattro braccia e ne sono usciti con uno: il sinistro di Cavalletta.
È pericoloso violare la scorza della terra. Sotto c'è un pianeta remoto,
una forza che li spia dai fori che aprono sulla sua superficie o dagli
angoli più nascosti delle gallerie. È un lavoro in terra di frontiera. Non
è un modo come un altro per portarsi a casa uno stipendio. Luciano
ha vent'anni soltanto. I suoi passi affondano nel terreno molle della
galleria. Il suo sguardo cerca altri occhi, un consiglio, una guida. Non
vorrebbe essere lì, in quell'oscurità paurosa. Altri ce l'hanno mandato.
E ora lui spera che altri lo tirino fuori…
Tom Clancy, B-virus. Giochi di potere, Rizzoli, 2011
Per Harlan DeVane, mente spietata del terrorismo internazionale, è
giunto il momento della vendetta. L'obiettivo è Roger Gordian, il
magnate delle telecomunicazioni fondatore della UpLink International,
che già una volta ha mandato in fumo i suoi piani criminali. L'arma è
un micidiale virus creato in laboratorio, una microscopica bomba a
orologeria che, grazie a biotecnologie sofisticatissime, può eliminare
singoli bersagli come decimare intere popolazioni, agendo con la
precisione di un proiettile o con la furia devastante di un'epidemia.
DeVane ne ha già testato la potenza distruttrice in un attentato con
migliaia di vittime a Wall Street, cuore pulsante di New York. Ma non
ha pace fino a quando non riesce a infettare Gordian con il virus. E
mentre il capo della UpLink è sospeso tra la vita e la morte in una
stanza d'ospedale, Tom Ricci e Rollie Thibodeau, i due migliori agenti
della Sword - la divisione intelligence e sicurezza della UpLink scoprono che è stata una talpa a tradire Gordian.
Francesca Comencini, Famiglie, Fandango, 2011
Ada è una donna generosa, madre di due figli, Stella e Taos, avuti da
due precedenti relazioni. Fa l'avvocato e si occupa di un'associazione
che tutela le donne vittime di aggressione. Daniele è il suo
compagno, uomo di cinema, tormentato, mal sopportato dai due
ragazzi e in particolare dal ventenne Taos. In questo scenario
Francesca Comencini costruisce la ragnatela di una famiglia non
convenzionale in cui si incrociano aspirazioni ambiziose e grandi
ideali come quelli di Stella che sogna un futuro da attrice; ma anche
piccoli e puri sentimenti come il senso filiale che cerca con coraggio e
volontà Taos. Accanto a questa famiglia che può sembrare fuori dal
comune ce n'è una apparentemente più tradizionale, ed è quella
formata da Filippo e Giovanna. Sono cattolici e genitori adottivi di
Vera, una cara amica di Stella. Vera porta con sé lontane
irresolutezze che la rendono una ragazzina debole, curiosa ed
esposta al mondo, ma anche facilmente influenzabile, tanto da
essere irretita e coinvolta in una setta di fondamentalisti. Spetterà alla
madre Giovanna tirar fuori tutto il suo coraggio, che anche lei
ignorava di avere, per salvarla.
Patricia Cornwell, Autopsia virtuale, Mondadori, 2011
Port Mortuary - letteralmente il porto dei morti - è il luogo in cui
vengono smistati i cadaveri dei caduti in guerra della base
dell'Aeronautica militare di Dover. È qui che Kay Scarpetta sta
seguendo un corso di addestramento sulle autopsie virtuali quando,
in una fredda sera di febbraio, viene richiamata in tutta fretta dalla
nipote Lucy e dall'investigatore Pete Marino al CFC di Boston, il
nuovo centro di medicina forense civile e militare da lei diretto.
Qualcosa di molto grave e inspiegabile è appena accaduto, qualcosa
che potrebbe rovinarla sia professionalmente che personalmente,
travolgendo nello scandalo la struttura sperimentale di cui è a capo.
Un giovane uomo, morto apparentemente per un malore e custodito
nella cella frigorifera del CFC, viene trovato in un lago di sangue, e
ciò avalla l'ipotesi che fosse ancora vivo quando vi è stato rinchiuso.
Kay Scarpetta si trova di fronte a un caso estremamente difficile e
pericoloso che ha pesanti riflessi non solo sulla sicurezza nazionale,
ma anche sulla sua vita privata.
Mauro Corona, La ballata della donna ertana, Mondadori,
2011
Dopo aver celebrato le sue montagne e i loro segreti e aver dato vita
a epici personaggi nati tra i boschi, Mauro Corona presta la sua voce
calda e potente a una donna, per raccontarne la vita costellata di
sventure ma sorretta da un incrollabile coraggio. Come tante madri e
mogli vissute in società patriarcali, la protagonista di questa ballata è
tormentata dalla fatica dei giorni e dalla brutalità degli uomini: alle
spalle ha il lavoro nei campi o dentro casa, gli abusi di un marito
violento, anni svuotati di ogni gioia tranne l'amore per i figli. Davanti a
sé nessuna speranza, se non l'attesa della morte per "mettere le ali e
volare in paradiso". Finché un giorno dei forestieri arrivano in paese
per costruire una diga, portando finalmente un po' di benessere...
Ancora non sa, la donna ertana, che il 9 ottobre del 1963 sarà proprio
quella diga a provocare l'apocalisse.
Clive Cussler, Alba di fuoco, Longanesi, 2011
Le affascinanti profondità marine celano tesori e misteri meravigliosi
e inimmaginabili, che sfidano il tempo e la memoria. Nessuno lo sa
meglio di Dirk Pitt, direttore della Numa, e del suo braccio destro Al
Giordino, che al mare hanno dedicato la vita e la professione. Ma
questa volta c'è un inspiegabile filo rosso che lega una galera romana
affondata nel Mediterraneo da un attacco di pirati nel 327 a.C. e una
nave da guerra britannica, misteriosamente scomparsa nel 1916 al
largo delle isole Orcadi. Un filo rosso di sangue che porta fino ai
giorni nostri, a una serie di violenti attentati a danno di moschee al
Cairo e a Istanbul, che rischiano di far precipitare la situazione già
molto tesa del Medio Oriente. A chi appartiene la mano omicida che
muove le fila di questo terribile disegno di morte? Solo Dirk Pitt può
venirne a capo.
Jeffery Deaver, Carta Bianca, Rizzoli, 2001
James Bond ha poco più di trentanni e una cicatrice di otto centimetri
gli solca la guancia destra. Ha combattuto valorosamente in
Afghanistan, lavora per l'ODG, un dipartimento speciale dei servizi
segreti inglesi, guida una Bentley Continental GT ed è a cena con
una splendida donna che lo sta annoiando con i suoi tormenti di
pittrice incompresa, quando un messaggio sullo smartphone lo
chiama all'azione. Poche ore dopo è in Serbia, alla periferia di Novi
Sad, dove qualcuno è deciso a far precipitare nel Danubio un treno
che trasporta isocianato di metile, la sostanza chimica responsabile
della morte di migliaia di persone a Bhopal... Dalla Serbia a Londra,
da Dubai al Sudafrica, "Carta Bianca" trascina il lettore in un viaggio
imprevedibile alla scoperta degli intrighi e dei traffici inconfessabili
alla radice dei conflitti che insanguinano il mondo di oggi.
Erri de Luca, E disse, Feltrinelli, 2011
"Mosè, primo alpinista, è in cima al Sinai. Inizia così il suo corpo a
corpo con la più potente manifestazione della divinità." Erri De Luca
racconta l'eroe Mosè con la grazia del grande scrittore che
reimmagina, attraverso la Scrittura, la grandezza sofferente dell'uomo
alla guida di un popolo in fuga. "E disse": con questo verbo la divinità
crea e disfa, benedice e annulla. Dal Sinai che scatarra esplosioni e
fiamme, vengono scandite le sillabe su pietra di alleanza. Nell'impeto
di un'ora di entusiasmo un popolo di servi appena liberati si sobbarca
di loro: "Faremo e ascolteremo". Luogo di appuntamento è il largo di
un deserto, dove la libertà è sbaraglio quotidiano. Notizia strepitosa:
nell'antico ebraico, madrelingua, le parole della nuova legge sono
rivolte a un tu maschile. Le donne guardano con tenerezza gli uomini
commossi e agitati. Il dito scalpellino che scrive in alto a destra:
"Anokhi", Io, è il più travolgente pronome personale delle storie sacre.
Viola Di Grado, Settanta acrilico trenta lana, E/O, 2010
Camelia vive con la madre a Leeds, una città in cui "l'inverno è
cominciato da così tanto tempo che nessuno è abbastanza vecchio
da aver visto cosa c'era prima", in una casa assediata dalla muffa.
Traduce manuali di istruzioni per lavatrici, mentre la madre fotografa
ossessivamente buchi di ogni tipo. Entrambe segnate da un trauma,
comunicano con un alfabeto fatto di sguardi. Un giorno però Camelia
incontra Wen, un ragazzo cinese che comincia a insegnarle la sua
lingua: gli ideogrammi. Assegnando nuovi significati alle cose,
apriranno un varco di bellezza e mistero nella vita buia di Camelia.
Ma Wen nasconde un segreto, assieme a uno strano fratello che
dietro una porta deturpa vestiti...
Roddy Doyle, Bullfighting, Guanda, 2011
Roddy Doyle torna ai grandi temi che hanno incantato i suoi lettori fin
dall'epoca dei Commitments, raccontandoci le storie di una Dublino
popolare e vivissima, nella quale ciascuno di noi si può rispecchiare.
Tredici racconti che insieme compongono una sorta di "romanzo
corale", che ancora una volta dà prova del talento dello scrittore
irlandese nel saper riscattare le piccole cose, conferendo loro una
straordinaria forza evocativa. Il tema dominante è quello della mezza
età, e della crisi che inevitabilmente essa porta con sé. I protagonisti,
tutti uomini, sono in qualche modo toccati da una perdita - del loro
posto nel mondo, del potere, della virilità, della salute o dell'amore - e
sono alla disperata ricerca di sé o delle glorie del passato.
Karin Fossum, Al lupo, al lupo, Sperling & Kupfer, 2011
In un tranquillo paesino norvegese due genitori, vedendo la loro
bimba placidamente addormentata nella carrozzina, decidono di
lasciarla sul retro della casa a finire il sonnellino. Ma quando tornano
fuori per vedere se si è svegliata si trovano di fronte a uno spettacolo
atroce: il corpicino è immerso in una pozza di sangue. La disperata
corsa in ospedale ha un epilogo sconcertante: la piccola è illesa, non
ha nemmeno un graffio. Lo scherzo di un folle? L'ispettore Sejer,
chiamato a indagare, ha un brutto presentimento, e infatti quella
stessa sera trova un biglietto sotto la porta: L'inferno comincia
adesso. Per l’ispettore Sejer un’indagine piena di insidie e colpi di
scena.
James Frey, L’ultimo testamento della sacra Bibbia,
Guanda, 2011
James Frey non è come gli altri scrittori. È stato accusato di essere
un bugiardo. Un impostore. Un traditore. E stato definito un salvatore.
Un rivoluzionario. Un genio. I lettori gli hanno fatto causa. Gli editori
americani lo hanno dato in pasto ai media senza difenderlo. Per un
po' si è sentito costretto a lasciare l'America. Ciò che fa paura a molti
è che Frey gioca con la verità, sempre sulla linea sottile tra fatti e
finzione. Ora ha scritto il suo romanzo più rivoluzionario, più
controverso. Che cosa fareste se scopriste che il Messia è vivo?
Oggi. A New York. Che fa l'amore con uomini e donne. Che pratica
l'eutanasia ai morenti e guarisce i malati. Che sfida i governi e
condanna l'ordine religioso. Che cosa fareste se vi capitasse di
incontrarlo? Se cambiasse la vostra vita. Gli credereste? "L'ultimo
testamento della sacra Bibbia". Vi sconvolgerà. Vi ferirà. Vi farà
paura. Vi farà arrabbiare. Vi farà pensare in modo diverso. Vivere in
modo diverso. Vi aprirà gli occhi sul mondo in cui viviamo. Abbiamo
aspettato duemila anni l'arrivo del Messia. Lui era qui. Questo libro
racconta la sua storia.
Lauren Kate, Fallen, Mondolibri, 2011
In seguito a un tragico e misterioso incidente, Lucinda è stata
rinchiusa a SwordEtCross, un istituto a metà fra il collegio e il
riformatorio. Nell'incidente un suo amico è morto. Lei non ricorda
molto di quella terribile notte, ma la sua ricostruzione dei fatti non
convince la polizia. La vita nella nuova scuola è difficile: il senso di
colpa non le lascia respiro, proprio come le telecamere che registrano
ogni singolo istante della sua giornata. E tutti gli altri ragazzi, con cui
è più facile litigare che fare amicizia, sembrano avere alle spalle un
passato spiacevole, se non spaventoso. Tutto cambia quando Luce
incontra Daniel. Misterioso e altero, prima sembra far di tutto per
tenerla a distanza, ma poi è lui a correre in suo aiuto, e a salvarle la
vita, quando le ombre scure che Luce vede in seguito all'incidente le
si stringono intorno. Luce, attratta da Daniel come una falena dalla
fiamma di una candela, scava nel suo passato e scopre che standogli
vicino, proprio come una falena, rischia di rimanere uccisa: perché
Daniel è un angelo caduto, condannato a innamorarsi di lei ogni
diciassette anni, solo per vederla morire ogni volta... Insieme, i due
ragazzi sfideranno i demoni che tormentano Luce, e cercheranno la
redenzione.
Dean Koontz, Il mio cuore ti appartiene, Sperling & Kupfer,
2011
Ryan Perry ha il mondo in tasca: è un uomo di successo, possiede
una villa faraonica, ha una bellissima fidanzata, Samantha, con cui
sta per sposarsi, e tutta la vita davanti. O almeno così crede, fino al
giorno in cui scopre di essere affetto da una malformazione cardiaca
che gli lascia molto poco da vivere. Da quel momento la sua
esistenza si riduce a una infinita serie di esami, visite, ricoveri in
ospedale, che lo fanno sprofondare in una spirale sempre più cupa di
angoscia e ossessioni. Solo quando si profila all'orizzonte la
possibilità di un trapianto, Ryan sembra ritrovare un po' della
speranza perduta. Ma non può immaginare che, una volta conclusa
con successo l'operazione, nulla per lui sarà più come prima.
Minacciose presenze che solo lui percepisce si insinuano nella sua
vita, assediandolo nelle troppe stanze della sua villa; allucinazioni
orribili lo perseguitano, e macabri oggetti compaiono dal nulla…
Paul Leautaud, Amori, Sellerio, 2011
Paul Léautaud, piccolo classico del Novecento e mito discreto, aveva
fatto nella sua vita ciò che ognuno almeno una volta ha vagheggiato:
aveva trasformato una gelosa, ermetica solitudine in un osservatorio
sulle assurdità e le bassezze del tempo. Ed anche questi tre racconti
non concedono nulla di prevedibile al lettore. Il primo dei tre, "Il
piccolo amico," è una cronaca-confessione di straziante distacco, pur
nell'immagine che vuol offrire di quasi gaio cinismo, del suo rapporto
con la madre eterna assente: Léautaud, abbandonato a pochi giorni
dalla nascita, la rivide solo dopo vent'anni (tranne per brevi incontri
occasionali) e ne fu appassionato così intensamente da turbarla e
spingerla ad allontanarsi per sempre. Gli altri due racconti si
riconnettono in realtà a quel travolgente amore: "In memoriam"
ricorda la morte del padre e "Amori", ancora una storia di abbandono,
racconta della prima esperienza erotica e del primo innamoramento
per una "amica" che poi dovette sposare il suo protettore.
Siegfred Lenz, La compagnia dei teatranti, Neri Pozza, 2010
Hannes è un artista delle false contravvenzioni. Nei giorni di pioggia,
con una paletta della polizia rubata e un giaccone impermeabile
addosso, si appostava sulle strade di Amburgo e fermava le auto che
avevano commesso qualche infrazione. Gli automobilisti pagavano la
contravvenzione in contanti senza batter ciglio. Clemens "il
Professore" era un vero professore. Le studentesse più brillanti e
carine si laureavano puntualmente con lui col massimo dei voti,
finché un giorno un'allieva invidiosa non ha posto fine alla sua
onorata carriera accademica, svelando che le avvenenti candidate
erano state tutte a letto con lui. Hannes e il Professore dividono ora
una cella nella casa circondariale di Isenbüttel. Una mattina, però, nel
cortile della prigione fa il suo ingresso un pullman azzurro. Su
un'intera fiancata reca la scritta Landesbuhne, Teatro nazionale.
Durante una pausa della rappresentazione allestita nel refettorio della
prigione, Hannes e una dozzina di detenuti scattano in piedi,
trascinano il recalcitrante Professore fuori in cortile, sequestrano il
mezzo e scappano a tutto gas da Isenbüttel. E quando raggiungono
Grünau, una cittadina parata a festa, vengono subito accolti con tutti
gli onori e coinvolti nei festeggiamenti.
Valerio Massimo Manfredi, Otel Bruni, Mondadori, 2011
I Bruni - Callista, la Clerice, i loro figli, sette maschi e due femmine - e
il loro regno: la cascina nella pianura emiliana, i campi coltivati con
fatica, e la grande stalla, albergo e luogo in cui ci si riunisce per
celebrare il rito della veglia nelle lunghe notti d'inverno, ascoltando le
storie meravigliose di una tradizione millenaria. Come quella della
capra d'oro, idolo demoniaco la cui apparizione è presagio di orribili
sciagure... Da questo mondo antico, di leggende ancestrali, di fatica
immensa ma anche di certezze come il cibo, la casa, la solidarietà,
tutti e sette i maschi dei Bruni partiranno per la Prima guerra, e la
famiglia dovrà affrontare i lutti, il nuovo regime, un altro terribile
conflitto e ancora la guerra civile, con le distruzioni e i cambiamenti
che portano con sé. Con gli occhi di Floti, Gaetano, Armando, delle
loro donne, dei loro fratelli, attraverso le vite dei Bruni, compiremo un
viaggio straordinario che va dall'aia di casa fino a Bologna, dall'Africa
alla Russia, dal 1914 al '49, dall'inconsapevolezza alla capacità di
lottare per i diritti dei più deboli, per una giustizia in cui credere fino
all'ultimo. Fino a quando la solitudine, il fuoco, la storia non avranno
compiuto il loro corso...
Petros Markaris, Prestiti scaduti, Bompiani, 2011
Sono passati pochi mesi dal matrimonio dell'amata figlia, quando
Charitos si trova di fronte a uno strano caso, un omicidio inusuale.
L'ex direttore di una grossa banca viene trovato morto nel suo
giardino: decapitato in modo netto, probabilmente con una spada.
Qualche giorno dopo un altro direttore di banca, stavolta un inglese,
va incontro alla stessa sorte: decapitato con un colpo netto. Il fatto
che la seconda vittima sia straniera mette tutti in agitazione: viene
chiamata Scotland Yard per aiutare il Nucleo Antiterrorismo: ma il
terrorismo non c'entra nulla. Contemporaneamente compaiono sui
muri di Atene, e a pagamento su un paio di giornali, annunci che
incitano i cittadini a non preoccuparsi e a non pagare se si trovano
alle strette per debiti con le banche. Non può succedergli nulla!
Francesca Melandri, Eva dorme, Mondadori, 2010
È l'alba. Anche stanotte Eva non riesce a dormire. Apre la finestra:
l'aria pungente e dolce dell'aprile altoatesino sa di neve e di resina.
All'improvviso il telefono squilla, la voce debole di un uomo che la
chiama con il soprannome della sua infanzia: è Vito. È molto malato,
e vorrebbe vederla per l'ultima volta. Carabiniere calabrese in
pensione, ha prestato a lungo servizio in Alto Adige negli anni
Sessanta, anni cupi, di tensione e di attentati. Anni che non
impedirono l'amore tra quello smarrito giovane carabiniere e la
bellissima Gerda Huber, cuoca in un grande albergo, sorella di un
terrorista altoatesino e soprattutto ragazza madre in un mondo ostile.
Quando Vito è entrato nella sua vita, Eva la figlia bambina, ha
provato per la prima volta il sapore di cosa sia un papà: qualcuno che
ti vuole così bene che, se necessario, perfino ti sgrida. Sul treno che
porta Eva da Vito morente, lungo i 1397 chilometri che corrono dalle
guglie dolomitiche del Rosengarten fino al mare scintillante della
Calabria, compiremo anche un viaggio a ritroso nel tempo, dentro la
storia tormentata dell'Alto Adige e della famiglia Huber.
A. D. Miller, L’amante russa, Frassinelli, 2011
Nicholas Platt è un avvocato trentottenne di Londra da qualche anno
a Mosca per conto del suo studio legale; sradicato come un esule,
libero come un turista, ma sempre al sicuro nella cerchia privilegiata
dei residenti stranieri. Finché, un pomeriggio di fine autunno, non
varca il confine della sua ideale cittadella, difendendo una ragazza da
uno scippatore: lei è Masha, ha ventiquattro anni, un corpo da
modella sexy e una sorella, Katya, altrettanto stupenda. Nel lungo e
feroce inverno, mentre si lascia attrarre in un gioco di seduzione su
cui non ha alcun controllo, Nick scopre il fascino sordido della nuova
Russia: una terra di edonismo e disperazione, violenza e dolcezza,
magiche dacie e dissoluti locali notturni. Tra donne spietate e
bellissime, arrampicatori senza scrupoli, misteriose vecchie signore e
vicini scomparsi, il protagonista si immerge con voluttà in un mondo
dove tutti sono contro tutti, complice indifferente della malvagità,
senza pensare che, un giorno, anche lui potrebbe esserne vittima.
Valeria Montaldi, La ribelle, Rizzoli, 2011
Anno 1254. Caterina da Colleaperto, una giovane donna che ha
dedicato tutta se stessa allo studio dell'arte medica, esercita nel più
importante ospedale di Parigi. Decisa a ribellarsi ai ricatti di una
corporazione appannaggio di soli uomini, viene introdotta a corte da
Rolando Lanfranchi, illustre maestro in medicina di cui è innamorata,
e riesce a conquistare la fiducia di alcuni esponenti dell'alta
aristocrazia. Caterina è una donna libera, forte, capace, e per questo
pericolosa. Così, quando si viene a sapere di un reato che rischia di
macchiare il buon nome dell'ospedale, tutte le accuse vengono fatte
ricadere su di lei. Nessuno la difende, nemmeno Rolando. Per
sottrarsi all'inevitabile denuncia Caterina è costretta a una fuga
precipitosa verso la sua terra d'origine, lungo un cammino pieno di
ostacoli e sofferenze.
Jo Nesbo, La stella del diavolo, Piemme, 2011
Oslo è nella morsa di una delle estati più torride che la storia ricordi.
Anche mettere due patate sul fuoco sembra un supplizio, ma quando,
in un appartamento del centro, delle grosse macchie nerastre si
allargano nell'acqua che bolle su un fornello, la signora che sta
cucinando capisce che non può essere colpa del caldo e, sollevando
gli occhi al soffitto, vede un denso liquido scuro colare attraverso
l'intonaco. Al piano di sopra, il quinto, una giovane donna giace in
una pozza di sangue, assassinata. Un dito è stato reciso dalla sua
mano sinistra e dietro la sua palpebra è stato nascosto un minuscolo
diamante a forma di stella a cinque punte, la stella del diavolo.
Ancora una volta il detective Harry Mole dovrà affrontare un macabro
assassino.
Salvatore Niffoi, Il lago dei sogni, Adelphi, 2011
"La volta che Itria Panedda Nilis riprese a sognare era un pomeriggio
di fine estate, con un sole che rosolava le carni e spaccava le pietre".
A Melagravida i sogni se n'erano andati dopo una scossa di
terremoto, "inseguiti dall'alito caldo della terra che si apriva come una
melagrana". Ma quel giorno Itria Nilis - "conosciuta col nomignolo di
Panedda per via delle sue carni morbide e bianche come il latte
appena quagliato", e da un anno vedova inconsolabile - si era sentita
come accesa da un fuoco, ed era corsa verso l'ovile del capraio
Martine. Lui, quel fuoco che Itria aveva addosso, gliel'aveva spento
volentieri - ma l'aveva pagata cara. E questo accadeva sulle rive del
lago di Locorio - dove da allora hanno cominciato a verificarsi fatti
assai strani. Il parroco ha un bel sostenere che non c'è nessun
mistero, che è solo opera del Maligno: tutti lo sanno, anche se pochi
hanno visto Itria Panedda "che si spoglia, canta e vola sopra le acque
del lago". Così comincia questo romanzo di Salvatore Niffoi, che
ancora una volta, sin dalle prime pagine, immerge il lettore in
un'atmosfera magica.
Douglas Preston, Lincoln Child, Sotto copertura, Rizzoli, 2011
Quel ricordo lo avrebbe inseguito ovunque. Ogni giorno della sua
vita. Gideon ha solo dodici anni quando il padre, un matematico al
servizio del governo americano, viene freddato sotto il suo sguardo
impotente. Una raffica di proiettili sparati dalla polizia contro
quell'uomo disarmato, ma ritenuto colpevole di alto tradimento,
annienta il professor Melvin Crew, distrugge la sua reputazione e
mette a repentaglio il futuro della sua famiglia. Dieci anni dopo, sul
letto di morte, la madre rivela a Gideon una verità troppo a lungo
taciuta: suo padre era innocente, ed è stato assassinato perché, in
piena guerra fredda, era a conoscenza di segreti scomodi per
l'Agenzia per la sicurezza degli Stati Uniti. "Pareggia i conti" gli
sussurra la donna. È la vendetta l'unica eredità di Gideon, una
missione quasi impossibile…
James Rollins, La via d’oro, Nord, 2011
Il professor Henry Conklin ha atteso questo momento per tutta la vita.
Nel corso di alcuni scavi archeologici sulle Ande peruviane, ha
portato alla luce una mummia perfettamente conservata, che
potrebbe finalmente confermare la sua rivoluzionaria teoria:
l'esistenza di un'avanzata civiltà indigena precedente agli inca. Dopo
aver lasciato la direzione dei lavori al nipote Sam, Conklin torna
subito negli Stati Uniti per effettuare le analisi di laboratorio, che
tuttavia danno risultati sorprendenti: la mummia appartiene a un
missionario spagnolo vissuto nel XVI secolo e, all'interno del cranio, è
presente una sostanza simile all'oro, ma dalla composizione chimica
sconosciuta e dalle proprietà sconcertanti... Nel frattempo, in Perù,
Sam e la sua squadra proseguono l'esplorazione del sito
precolombiano e trovano un passaggio segreto, che conduce a una
necropoli scavata nella montagna. Sebbene quel luogo sia rimasto
sigillato per centinaia d'anni, ben presto gli archeologi avvertono una
presenza inquietante, come se qualcuno, o qualcosa, si aggirasse nei
cunicoli labirintici del complesso funerario.
Kate Rush, Winter love, Mondolibri, 2011
Quando incontra lan nello sperduto paesino di montagna di Pointy
Needles, dove si è ritirata a curare le proprie ferite, Kora Russel si
chiede se sta vivendo solo una favola o se ha trovato la felicità. Ma
l'uomo dei suoi sogni scompare misteriosamente, lasciandola sola ad
affrontare l'esperienza più drammatica della sua vita, e Kora inizia un
frenetico viaggio sulle sue tracce, che diventerà anche un percorso
interiore per liberarsi di un passato che è tornato a tormentarla.
Danielle Steel, Una donna libera, Sperling & Kupfer, 2011
A diciotto anni, Annabelle Worthington ha tutto quello che si potrebbe
desiderare. Giovane ereditiera dell'alta società newyorkese, è
cresciuta in un ambiente dorato, circondata dall'affetto di una famiglia
unita. Ma, nell'aprile del 1912, un drammatico incidente distrugge per
sempre il mondo che ama: suo padre e suo fratello muoiono nel
naufragio del Titanic. Disperata, la ragazza trova la forza di reagire,
dedicandosi al volontariato e scoprendo una passione per la
medicina che la accompagnerà per tutta la vita. Quando poi sposa il
suo migliore amico, Annabelle spera che il destino le stia offrendo
una seconda occasione per essere felice. Ma anche questo
matrimonio in apparenza idilliaco le porta solo dolore, a causa dei
terribili segreti che l'uomo nasconde. Travolta senza colpa da uno
scandalo più grande di lei, Annabelle fugge verso il Sud della Francia
dove, tra le macerie della Prima Guerra Mondiale, riesce finalmente a
realizzare il suo sogno di diventare medico. Al termine del conflitto,
decide di ricominciare da capo, a Parigi. Ma, all'improvviso, l'incontro
con una persona speciale la induce a riaprire il cuore a tutto ciò che
ha così faticosamente tentato di lasciarsi alle spalle...
Giuseppina Torregrossa, Manna e miele, ferro e fuoco,
Mondadori, 2011
Romilda Gelardi viene alla luce in una notte di tormenta. Nel caldo
della loro casa, Marica e Alfonso si illuminano davanti al miracolo di
quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una
spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina
speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone.
E suo padre Alfonso si rende conto che, di tutti i figli, forse solo
Romilda ha le capacità per ereditare i segreti del suo mestiere. Sì,
perché Alfonso è un mannaluoro: uno dei pochissimi depositari
dell'arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose
virtù nutritive e curative. Romilda cresce così tra gli insegnamenti
della madre, e quelli del padre. Ma Romilda è destinata a incontrare
presto la violenza del ferro e la prepotenza del fuoco: don Francesco,
barone di Ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina. Seguire
don Francesco significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di
una vita più agiata ma profondamente inautentica - in cui anche
l'esperienza della maternità può finire per espropriare una donna di
se stessa.
Anne Tyler, Una vita allo sbando, Guanda, 2011
Evie Decker non ha senso del ritmo e nutre ben poco interesse per la
musica. Eppure, all'epoca del rock and roll, anche a una timida e
goffa adolescente di provincia può capitare di innamorarsi di un
cantante - o aspirante tale -, Drum Casey. Lo sente parlare alla radio,
lo segue ai concerti, va ad ascoltarlo nel locale di periferia dove si
esibisce e finalmente, stanca della propria invisibilità, compie un
gesto estremo che le guadagna la sua attenzione. E il suo amore. Ma
se il sentimento di Evie è autentico e profondo, spassionato fino
all'abnegazione, quello di Drum non è che un'egoistica ricerca di
conferme. Non riesce a tenere il passo con la vita, immobile nel
proprio egocentrismo, mentre Evie al suo fianco cambia e cresce.
Partendo dalla ribellione adolescenziale, attraverso le responsabilità
di una tormentata relazione di coppia, Evie raggiunge la maturità:
scopre il coraggio delle proprie scelte e trova un'identità adulta. In
questo romanzo dall'ambientazione molto caratteristica - la provincia
americana degli anni Sessanta - incontriamo due personaggi
universali, attualissimi perché fuori dal tempo.
Mario Vargas Llosa, Il sogno del Celta, Einaudi 2011
La vita vera di Roger Casement è materia da romanzo. Irlandese,
nato nel 1864, si trovò a indagare sugli orrori del colonialismo,
seguendo la scia di sangue e denaro proveniente dall'affare
planetario tra Otto e Novecento, la raccolta del lattice per la
produzione del caucciù. Il Congo belga di Leopoldo II e la foresta
amazzonica tra Perù, Colombia e Brasile sono i due scenari in cui
Casement esercita il suo ruolo di osservatore, su incarico del governo
inglese, e le condizioni d'incredibile sfruttamento in cui vede costrette
le popolazioni indigene lo convincono della necessità di una lotta
senza quartiere contro i massacri dei colonialisti, contro le
prevaricazioni dell'uomo sull'uomo.
Saggistica
Vitorino Andreoli, Il denaro in testa, Rizzoli, 2011
Il denaro nell'analisi di uno psichiatra e non di un economista, dunque di chi si
occupa di salute della mente e non di tecniche per garantire il benessere
economico dell'individuo e dell'intera comunità. E in questa invasione di campo si
scopre che il denaro è fonte di malattia. Per chi è povero ma anche per chi ha i
forzieri pieni. Vite che ruotano intorno ai soldi, al desiderio di possederli, alla
paura di perderli: l'ossessione, la dipendenza, l'angoscia, il lutto... si finisce per
ridurre una società al denaro come misura del valore non solo delle cose, ma
della stessa persona. L'uomo a una sola dimensione. Nella follia da denaro si
corre il rischio di sostituire le banconote agli affetti, che assumono un prezzo in
euro. In questa situazione emerge un bisogno di felicità che non è direttamente
legato a stati di ricchezza o povertà. Non si tratta di una strategia consolatoria in
un momento di crisi dell'economia nazionale e mondiale, ma di un modo per
ritrovare il significato della vita e delle relazioni interpersonali.
Flavio Caroli, Il volto dell'amore, Mondadori, 2011
Marco Cavina, Nozze di sangue: storia della violenza coniugale, Laterza, 2011
Margherita Hack, Il mio infinito: Dio, la vita e l'universo nelle riflessioni di una scienziata atea,
Dalai, 2011
Joumana Haddad, Ho ucciso Shahrazad: confessioni di una donna araba arrabbiata,
Mondadori, 2011
Stephen Hawking e Leonard Mlodinow, Il grande disegno, Mondadori, 2011
Piergiorgio Odifreddi, Caro papa, ti scrivo: un matematico ateo a confronto con il papa teologo,
Mondadori, 2011
Monica Palla, Risparmiare in cucina, tecniche nuove, 2009
Federico Tonini, Quando internet diventa una droga: ciò che i genitori devono sapere, Einaudi,
2011
Xinran, Le figlie perdute della Cina, Longanesi, 2001
Audiolibri
Harper Lee, Il buio oltre la siepe, letto da Alba Rohrwacher, Emons Italia, 2011
Vito Mancuso, La vita autentica, letta da Vito Mancuso, Emmons Italia, 2010
Paolo Rumiz, La cotogna di Istanbul, letto da Moni Ovadia e Paolo Rumiz , con le musiche
originali di Alfredo Lacosegliaz, Emons Italia, 2011