1.8 La posta elettronica
1.8.1 Il servizio e-mail, vantaggi, spam e virus
Il significato di posta elettronica è facile da intuire: il concetto di posta è sicuramente familiare
a tutti e si riferisce a messaggi scritti e ricevuti in modo asincrono (in tempo differito); il servizio è
poi collegato ad uno strumento elettronico-informatico: i messaggi sono scritti sul PC e non sulla
carta e sono trasmessi e gestiti con tecniche telematiche.
L’utente privato acquisisce la possibilità di usare il servizio di e-mail (Electronic Mail, posta
elettronica) attraverso un ISP (vedi RICHIAMO) che gli fornisce uno o più “account” di posta,
ciascuno dei quali è caratterizzato da un “inurizzo di posta” di cui si dirà in seguito.
Il servizio è ormai molto diffuso, con tutti i suoi aspetti positivi e negativi. I vantaggi sono veramente innumerevoli:
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è veloce: la ricezione avviene entro pochi istanti;
è economica: si paga la telefonata urbana al proprio ISP per il tempo necessario alla spedizione,
che avviene in pochi secondi;
è sicura: la consegna al destinatario è garantita con percentuali molto elevate e se ciò non avviene per vari motivi (si veda in seguito), viene in genere inviata automaticamente al mittente una
notifica per avvisarlo della mancata consegna (ma anche questo meccanismo può fallire);
è diffusa su tutto il Pianeta;
senza un gravoso impegno, è possibile inviare un messaggio ad una moltitudine di corrispondenti (ma ciò ha come controindicazione lo spam, il fenomeno che produce molti messaggi inutili o addirittura dannosi).
Gli svantaggi sono legati alla esposizione del propri computer ai virus della rete e la ricezione
di messaggi indesiderati da parte di estranei, anche per il fenomeno dello spam.
Insieme al messaggio, è possibile inviare per e-mail uno o più file allegati, di qualsiasi tipo
(documenti, immagini, programmi eseguibili, filmati), e questo è il principale veicolo attraverso il
quale si diffondono i virus.
RICHIAMO: 1.4.3 – Internet Service Provider
1.8.2 Server e client di posta
Esistono su Internet molti server di posta, tipicamente facenti capo agli ISP (Internet Service
Provider) o comunque ad organizzazioni come Aziende, Università o Enti e ad ogni server collega
una molteplicità di "client di posta", detti in gergo MUA, Mail User Agent, facenti capo agli utenti
finali del servizio di e-mail, mittenti o destinatari dei messaggi.
Il mittente con il suo client (ad esempio, Outlook Express, Eudora, Mozilla-thunderbird) si collega al proprio server e gli chiede di spedire un messaggio ad un destinatario (o a molti). Il messaggio viaggia dal server del mittente a quello del destinatario e viene da quest'ultimo depositato in
apposite caselle postali di pertinenza degli utenti finali. Il destinatario, dunque, si collega al proprio server e "scarica la posta", trasferendo sul proprio computer i messaggi a lui diretti.. La modalità di accesso al servizio è dunque asincrona: per la trasmissione di un messaggio non è necessario
che mittente e destinatario siano contemporaneamente attivi o collegati.
In effetti, esistono differenti protocolli per gestire il trasferimento dei messaggi fra server e
client o viceversa, ma il principio resta quello esposto. I differenti protocolli dettano regole diverse
per la cancellazione dei messaggi e per la gestione degli allegati (vedi in seguito).
1.8.3 Il servizio di posta mediante web
Esistono due vie per usufruire di un servizio di posta elettronica: l'una è quella di usare un
"client" specifico (vedi RICHIAMO), l'altra è di usare un collegamento al servizio attraverso un
browser del web: si accede in tal caso al mail server come se si accedesse ad un sito web, e questo
sito sviluppa il servizio di posta.
Ovviamente, perché ciò sia possibile è necessario che il gestore del servizio di posta offra questo servizio. In effetti, ciò accade per quasi tutti gli ISP.
RICHIAMO: § 1.8.2 - Server e client di posta
RICHIAMO: § 1.7.3 - I fondamenti del web. Il browser
RICHIAMO: § 1.4.3 - Internet Service Provider
1.8.4 Casella postale
Per raccogliere i messaggi di posta, il provider o l'organizzazione mettono a disposizione
dell’utente la casella postale elettronica (mailbox): si tratta di uno spazio su uno dei dischi rigidi
del server di posta ove i messaggi sono conservati.
L'accesso alla casella è normalmente controllato da una password come forma di autenticazione
e protezione. Il suo uso è in generale regolato da un vero e proprio contratto fra provider ed utente,
anche se talvolta gratuito, nel quale sono precisate diverse caratteristiche, fra le quali:
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Quantità di memoria disponibile per la casella. È un parametro importante, perché esaurendosi
lo spazio disponibile, la casella è posta nell'impossibilità di ricevere altri messaggi. In ogni caso,
occorre considerare che lo spazio disponibile non è una risorsa inesauribile e pertanto la casella
va svuotata ogni tanto, per evitare che si riempa (come accade con gli sms sui cellulari).
Se è disponibile, e con quale interfaccia, l'accesso alla casella via web.
Se è disponibile, e con quali regole, una rubrica per la memorizzazione dei propri contatti.
Se sono disponibili servizi aggiuntivi quali il controllo antivirus ed antispam dei messaggi.
In generale, un utente può possedere anche più caselle, ciascuna identificata da un diverso indirizzo di posta (vedi prossima u.f.).
1.8.5 Indirizzo e-mail
Un indirizzo e-mail è composto da 2 parti divise dal carattere @ (chiocciolina, in italiano; at in
inglese, corrispondente nel linguaggio postale al nostro c/o, presso). Esempio di indirizzo mail:
[email protected]
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La parte a sinistra della @ identifica la casella postale. Ogni utente è libero di dare il nomignolo
che vuole alla sua casella, ma spesso si usa il proprio cognome oppure nome e cognome (spesso
separati da un "punto", ad esempio Gennaro.Esposito (alcune organizzazioni impongono tale
prassi).
La parte a destra della @ è un indirizzo Internet. In qualche caso l'indirizzo è completo (tutti i
livelli), ma più spesso indica soltanto il dominio di secondo livello, ad esempio unina.it oppure
libero.it.
RICHIAMO: § 1.4.5 - Indirizzi IP numerici
1.8.6 Struttura di un messaggio di posta
Un messaggio di posta elettronica è tipicamente costituito da un corpo del messaggio, da eventuali allegati e da una intestazione (header), che fornisce dati importanti del messaggio, in maniera
non dissimile di quanto avviene per una lettera (o, più in generale, per un documento trasmesso tra
uffici) della corrispondenza ordinaria.
L'intestazione si suddivide in campi, che sono:
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Mittente (From, DA): contiene l’indirizzo e-mail del mittente; è automaticamente apposto in
partenza, leggibile dal destinatario in arrivo.
Destinatario (To, A): contiene l’indirizzo e-mail di uno o più destinatari.
Destinatario per conoscenza (vedi in seguito)
Oggetto (Subject): è l'oggetto della corrispondenza, tipico delle lettere commerciali ma comunque utile per il destinatario (subject in inglese significa appunto oggetto)
Allegati (Attachment): lista di file di vario tipo (documenti di testo, immagini etc.), acclusi al
messaggio.
Il mittente ed almeno un destinatario sono indispensabili, gli altri campi sono opzionali.
1.8.7 Copie per conoscenza
Così come nella corrispondenza tradizionale "ufficiale", un messaggio può avere, oltre ai destinatari principali, uno o più destinatari "per conoscenza": con terminologia commerciale questi ricevono il messaggio in "copia carbone", carbon copy, in sigla CC.
Una ulteriore possibilità è quella di far pervenire il messaggio in "copia carbone nascosta",
CCN, in inglese "blind carbon copy", BCC: il destinatario riceve la copia, ma gli altri destinatari
non ne sono informati.
Può essere opportuno usare questa modalità quando si inviano e-mail ad un elevato numero di
persone e si vuole evitare di far leggere una lista così lunga oppure quando si vuole nascondere agli altri destinatari l'identità di alcuni di essi.
1.8.8 Protocolli di posta
Il protocollo per la trasmissione della posta fra i server è lo SMTP (Simple Mail Transfer Protocol), mentre esistono due fondamentali protocolli per il trasferimento server-client e viceversa.
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POP3: i messaggi ed i loro allegati risiedono sul server e, a richiesta, sono trasferiti al client;
una opzione determina se la trasmissione verso il client comporti o non la cancellazione sul
server di mail e di allegati.
IMAP: permette una gestione dei messaggi direttamente sul server, agevolando così gli utenti
che preferiscono controllare la posta senza necessariamente trasferirla sul proprio PC. Il protocollo fornisce l'accesso alle singole parti di un messaggio e, ad esempio permette di scaricare
una mail senza i file ad essa allegati.
1.8.9 Spam e software antispam
Lo spam è un utilizzo improprio dell'e-mail, consistente nell'invio massiccio di messaggi indesiderati; secondo alcune fonti, l'incidenza di questi messaggi raggiungerebbe i due terzi del traffico
totale di posta elettronica.
Il principale scopo dello spamming è la pubblicità, la pornografia, o discutibili progetti finanziari; talvolta, l’uso dello spam sotto forma di lettera personale è anche usato con lo scopo di truffa. Uno spammer (individuo che spedisce spam) invia messaggi quasi identici a migliaia di indirizzi e-mail, spesso raccolti con metodi illegali.
Alcuni server montano appositi "software antispam" che riconoscono che un messaggio è probabilmente uno spam e lo cestinano o, meglio, lo accantonano in un gruppo di "messaggi spam".
Poiché può accadere che un messaggio buono venga scambiato per uno spam, è consigliabile che
l'utente consulti di tanto in tanto la posta spam per recuperare tali messaggi .
1.8.10 Virus ed antivirus
La posta elettronica, ed in generale Internet, sono veicoli di trasporto dei virus nel proprio computer. Un virus si annida in generale in un programma eseguibile, ma anche in file dati complessi
che, contenendo "macro", nascondono al loro interno l'esecuzione di programmi (cosa che può accadere in file Word o Excel, ad esempio). Per quanto attiene alla posta, dunque, è in generale localizzato negli allegati ai messaggi, ma vi sono anche virus che si scatenano attivando, dall'interno di
un messaggio, link ipertestuali.
Il virus è un programma finalizzato a creare malfunzionamenti (spesso gravi) in un computer.
Occorre dunque la massima attenzione a non aprire gli allegati di posta che non siano garantiti e
diffidare anche degli stani messaggi apparentemente provenienti da corrispondenti abituali: essi
potrebbero infatti essere falsi e nascondere virus.
Altra via per ricevere virus da Internet é l'effettuazione di operazioni poco sicure, quali ad esempio lo scaricare file oppure attivare link da siti poco raccomandabili.
Sono disponibili sul mercato software antivirus che proteggono il PC da eventuali contagi. Gli
antivirus possono essere installati sia sul server di posta sia sul proprio computer. Ma per una effettiva efficacia di un antivirus è necessario che questo sia sempre aggiornato (l'aggiornamento si
esegue in genere on-line). La "guerra" tra chi produce virus e chi produce antivirus è come il gioco
di guardie e ladri: giorno per giorno vengono creati nuovi virus e in genere tempestivamente viene
prodotto l'antivirus.
1.8.10.1 Virus (approfondimento)
Sono virus tradizionali:
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“cavalli di troia” (trojan): programmi inseriti clandestinamente in un computer allo scopo di
creare danni o malfunzionamenti, si mimetizzano da programmi normali ma svolgono azioni
dannose.
“vermi” (worms): programmi che si autoreplican diffondendosi da un computer all’altro sfruttando errori nel software (detti anche “bug”)