Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Raccolta di pensieri,
racconti, esperienze
Classe 2 A
Anno scolastico 2009/2010
Io vi racconto della mia gita al luna park
chiamato
Gardaland.
E’ un posto pieno di giostre per grandi e
piccoli,
lì
si
divertono
tutti.
Prima di entrare nel parco tutti insieme
con Prezzemolo abbiamo cantato l’inno
nazionale, poi siamo andati alle giostre.
Più di tutto mi è piaciuto il trenino, la
casa
di
Prezzemolo
e
la
giungla.
E’ stata una gita bellissima e mi sono
divertito tanto.
Ciao, io vi voglio raccontare di
quando sono andata al circo con
mamma, papà e mio fratello.
Ho visto l’asinello, il dromedario,
il cammello, il lama, i pony, le
caprette e le oche.
C’era anche il pagliaccio che
faceva ridere e combinava
scherzi a tutti. Abbiamo visto i
cagnolini che saltavano in
groppa ai pony.
Poi è uscito uno vestito da cowboy che faceva uno spettacolo
con le corde e poi ancora un
giocoliere con i birilli e le palline
colorate.
Infine vi dico che è stato
bellissimo e mi sono divertita
tantissimo.
Voglio raccontare le mie vacanze in
Calabria dove ho trascorso due anni
bellissimi e dove avevo una
cagnolina che si chiamava Bianca e
una gatta che si chiamava Briciola
che ho lasciato alla nonna. Adesso
mi sono trasferita qui a Milano e
sono contenta di essere entrata in
questa scuola di Cantalupo.
Ciao, io volevo raccontare che ogni anno vado con i miei genitori a
vedere una fiera agricola. Ci sono gli animali, le mucche, gli agnellini, i
maiali e i polli . Ci sono anche le bancarelle di giocattoli, di vestiti, di
scarpe e di pentole ma la cosa più bella sono i trattori che arrivano
dopo la sfilata con i carri, gli aratri, la seminatrice, l’imballatrice e il
girafieno. Mi diverto tanto e anche quest’anno andrò a vederla.
Io vi voglio parlare del mio sport preferito che è il nuoto.
Il sabato pomeriggio vado con mio papà in piscina a Parabiago e faccio un
corso di nuoto di un’ora. Prima con il mio istruttore faccio ginnastica sul
bordo della piscina e dopo mi tuffo in acqua e incomincio a nuotare.
Mi piace molto nuotare a dorso e con la tavoletta e sono contenta perché
sto imparando a nuotare.
Ciao io vi voglio raccontare la mia giornata alla Mini Italia. Quando sono arrivata
sono entrata nell’acquario dove ho visto tanti pesci. Poi sono andata a vedere lo
spettacolo di Peter Pan, sono salita sulle rapide dove mi sono bagnata. Alla fine
sono salita sul battello dove ho visto l’Italia in piccolo.
Ciao , io vi voglio raccontare di quando sono andata in gita a Ondaland con
l’oratorio. Ho visto tantissimi scivoli d’acqua e una piscina con le onde. Io e le
mie amiche siamo arrivate all’ombrellone , dopo ci siamo tolte i vestiti e siamo
andate subito in acqua perché non vedevamo l’ora di fare il bagno. Dopo siamo
salite sullo scivolo con i gommoni che scendevano fortissimo. Era una giornata
di sole e l’acqua era un pò fredda e siamo arrivati a casa rossi come le aragoste.
E’ stata una bellissima giornata da ricordare.
Ciao, io vi voglio raccontare di quando sono andata con mio papà e mia mamma
a Milano a vedere lo spettacolo “La magia di Topolino”. Era sera tardi, già buio,
siamo andati con la macchina, ero molto emozionata. Avevamo prenotato i posti
e poi ci siamo seduti appena in tempo per lo spettacolo. Dietro il tendone è
sbucato subito l’assistente di Topolino e poi ha chiamato Topolino e Minnie e
Topolino con la sua bacchetta ha fatto apparire Pippo che gli faceva da
assistente. Mi sono divertita tanto specialmente quando aveva chiesto a un
bambino di raggiungerlo sul palco e gli ha detto di sporcare il suo fazzoletto poi
l’ha messo dentro la scatola magica e tutti insieme abbiamo detto le parole
magiche bidi bodi bu e il fazzoletto è diventato bianco. E’ stato bellissimo e
divertente.
Ciao, io vi voglio raccontare il mio giorno passato all’acquario di Genova. C’erano
tante vasche e pesci di ogni tipo e di tanti colori. La cosa che mi ha colpito di più
è stata la vasca dei delfini giocherelloni. Mi ricordo che uno di loro aspettava un
cucciolo. Dopo siamo andati in sala cinema a vedere il film degli squali in 3D.
infine il mio papà mi ha comprato un portachiavi che ha la forma di un pesce.
Non mi dimenticherò mai di questa giornata.
Ciao, io vi voglio raccontare quando sono andata in miniera con
l’oratorio, mio fratello e il mio papà .
Appena arrivati ci hanno fatto vedere un video sullo spazio e
sul nostro pianeta, poi ci hanno diviso in gruppi, noi eravamo il
terzo ad aspettare di entrare dopo gli altri. Prima abbiamo
indossato una tuta impermeabile ed un casco da minatore.
Giunto il nostro turno siamo saliti su un carrello movibile, tipo
trenino, siamo entrati e dopo qualche chilometro abbiamo
continuato a piedi. La guida mentre camminavamo ci spiegava
com’era il lavoro dei minatori, poi abbiamo visto delle
riproduzioni dei minatori e tanti minerali. Quindi ci hanno
fatto ascoltare delle esplosioni per ricavare il minerale.
Al ritorno siamo usciti sempre con il trenino dalla miniera che
era fredda e umida e quindi si stava meglio fuori.
E’ stato un viaggio molto bello e interessante.
Ciao , io vi voglio raccontare di quando ho preso Oscar.
Quando sono andato a casa e ho visto Oscar sono rimasto a
bocca aperta e poi mi sono subito messo a giocare con il mio
cane. Poi io gli ho fatto tante carezze, lui dormiva e io vedevo la
tele.
Ciao, io vi voglio raccontare di quando sono andato a visitare le grotte di Villanova.
Era un giorno d’estate molto bello, con il sole che splendeva in cielo, così abbiamo
iniziato l’avventura scendendo da una lunga e ripida stradina, finita la quale c’era
l’ingresso della grotta. Oltre il cancello si scendeva sempre più in basso sotto la
montagna, dove si aprivano tante grotte ricoperte di stalattiti e stalagmiti.
All’interno di queste grotte scorrevano tanti ruscelletti attraversati da altrettanti
ponticelli. Nella più grossa delle grotte vi era un enorme orso delle caverne, però
finto. La guida che ci accompagnava ha raccontato che quando ci sono forti
temporali si allaga tutta la grotta e il rumore dell’acqua tra i sassi è così forte da
coprire la voce. Questa è stata una bella esperienza che vorrei ripetere ancora.
Ciao, vi voglio raccontare di quando sono andata al circo e c’erano anche Greta e
Manuel. C’era una ragazza che chiamava quattro bambini che tenevano il serpente
e c’era anche un bambino piccolo che era in piedi sulle spalle di un ragazzo, c’era un
giocoliere con quattro palline e infine c’erano due ragazzi che erano ognuno in una
grande scatola e dopo aver contato fino a dieci ognuno aveva cambiato di posto.
Però la cosa che mi ha colpito di più è stata toccare il serpente e vedere la magia
delle scatole.
Ciao, io vi voglio raccontare di quando è nato il mio fratellino .
E’ stato emozionante vederlo così piccino.
Lui è nato di notte, e subito al mattino sono andata in ospedale
a trovarlo, la mamma me lo ha dato in braccio, è stato
emozionante, mi sono scese le lacrime.
Dopo qualche giorno io e papà siamo andati a prenderli.
Ciao, io vi voglio raccontare di quella volta che mia mamma e mio papà si
sono sposati. Mio nonno è venuto a prenderci per portarci in chiesa.
Davanti alla chiesa ci aspettava il papà tutto emozionato.
Quando siamo entrate mia cugina è venuta da me e da mia sorella per
curarci durante il matrimonio. Alla fine del matrimonio siamo usciti tutti e
abbiamo festeggiato con i miei compagni e le maestre dell’asilo.
Dopo due giorni siamo partiti per Parigi e siamo andati all’Eurodisney.
Appena arrivati abbiamo mangiato al ristorante dove c’erano Minnie e
topolino vestiti da cuochi. E’ stata una bellissima vacanza di nozze.
Ciao, io vi voglio raccontare di quando sono andato al circo.
Quando sono andato il pagliaccio chiamava un bambino per infilarsi
in una scatola e poi chiamava un altro bambino per vedere se c’era o
non c’era e la seconda parte è uscito uno dei maghi che aveva un
ramo sulla lingua. E’ stato bello.
Ciao, io voglio raccontarvi di quando sono andato al Safary Park di
Pombia. Siamo entrati con la macchina perché gli animali erano liberi
ed era pericoloso entrare a piedi.
Abbiamo visto la giraffa, lo gnu, le zebre e tanti altri animali.
Però i leoni bianchi e le tigri erano in grossi recinti.
Poi, finito il giro in macchina, abbiamo mangiato sempre all’interno del
Safary Park. Poi, ancora a piedi, siamo andati a vedere le riproduzioni
a grandezza naturale dei dinosauri: anche se facevano un pò paura mi
sono piaciuti molto.
Progetto di animazione alla lettura.
Lavori prodotti dagli alunni durante
gli incontri svolti nel presente anno
scolastico.
Classe II A
“Il tappeto dell’amicizia”
“Senza coda”
“Mai contenti”
Laboratorio di scienze
Classe 2 B
Un esperimento
Istruzioni
1. Mettere un gambo di sedano in un vasetto senza l’acqua.
2. Mettere un altro gambo di sedano in un vasetto con l’acqua e un po’ di
inchiostro.
Osservazioni
1. Dopo alcuni giorni il sedano senza l’acqua è appassito.
2. Il sedano nell’altro ha assorbito l’inchiostro e l’ha portato fino alle foglie
infatti la punta delle foglie è blu.
Conclusione
TUTTE LE PIANTE PER VIVERE HANNO
BISOGNO DI NUTRIMENTO.
IL NUTRIMENTO CHE SERVE ALLE PIANTE E’
L’
.
1° esperimento.
Osservazioni.
L’acqua prende la forma del recipiente che la contiene.
Conclusione
I liquidi occupano uno spazio ma non hanno una forma propria.
Prendono la forma del recipiente che li contiene.
2° esperimento
Osservazioni
Il sasso non ha preso la forma dei vari contenitori.
Conclusione
I SOLIDI, COME IL SASSO, HANNO UNA FORMA PROPRIA E OCCUPANO
UNO SPAZIO.
3° esperimento
Conclusione
Mescolando una sostanza acida come l’aceto con il bicarbonato si ottiene
un gas,
l’anidride carbonica.
Il gas si espande nella bottiglia e si libera nel palloncino gonfiandolo.
Rappresentazioni grafiche inerenti
al progetto di storia
Classe III
Le origini della vita
Le origini della terra e dell’uomo
I dinosauri
Laboratorio creativo
Classe I
Rielaborazione creativa del libro “Nello Porcello” relativo
al progetto di accoglienza dei bambini.
fine
ANALISI, COMPRENSIONE , CONSIDERAZIONI PERSONALI SUL TESTO
“Storia di una gabbianella e
del gatto che le insegnò a
volare”
di Luis Sepùlveda
classe 2B
Kengah è una gabbiana che sta sorvolando il mare del
Nord.
Si tuffa insieme agli altri per prendere del pesce ma
quando riemerge, il resto dello stormo è volato via e il
mare è una distesa di petrolio.
A stento Kengah spicca il volo e raggiunta la terra ferma
precipita su un balcone di Amburgo.
Su quel balcone c’è un gatto, un gatto nero grande e
grosso di nome Zorba.
La gabbiana morente affida al gatto l’uovo che sta per
deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni
promesse.
Per mantenere le prime due sarà sufficiente l’amore del
gatto, ma per la terza ci vorrà una grande idea e l’aiuto di
tutti.
• UNA PROMESSA E’
IMPORTANTE
• BISOGNA MANTENERE
LE PROMESSE FATTE
• Zorba chiede aiuto ai suoi amici.
“Che farò con l’uovo,chiese Zorba angosciato.
Con un uovo si possono fare molte cose,per esempio una
frittata, propose Segretario.
…Zorba ha promesso alla gabbiana che si sarebbe preso
cura dell’uovo e del piccolo e la parola d’onore di un gatto
del porto impegna tutti i gatti del porto, quindi l’uovo non
si tocca, dichiarò Colonnello!”
Insieme i gatti decidono di non mangiare né l’uovo prima
nè la gabbiana poi, ma la aiutano, la proteggono e gli
insegnano a volare.
• TUTTO IL GRUPPO
RISPETTA LE DECISIONI
PRESE
• E’ IMPORTANTE
AIUTARSI.
Zorba dice alla gabbianella Fortunata:” noi ti vogliamo
bene perché sei una gabbiana, non ti abbiamo
contraddetto quando ti abbiamo sentito dire che eri un
gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma
sei diversa e ci piace che tu sia diversa. “
“ …anche tu ci vuoi bene e con te abbiamo imparato ad
apprezzare, rispettare ed amare un essere diverso”.
• E’ MOLTO FACILE
ACCETTARE E AMARE
CHI E’ UGUALE A NOI, MA
CON QUALCUNO CHE E’
DIVERSO E’ MOLTO
DIFFICILE.
• SI PUO’ VOLER BENE A
CHI E’ DIVERSO
“Volare mi fa paura”.
“ La giovane gabbiana accelerò un po’, spiegò le ali, alzò le
piume della coda, battè le ali, ritrasse le zampe, si innalzò
di un paio di centimetri e subito ricadde come un sacco di
patate. Allora disse con gli occhi pieni di lacrime: - Sono
una buona a nulla! Sono una buona a nulla!”
• FORTUNATA HA PAURA
E NON SI VUOLE
METTERE IN GIOCO
• PENSA DI NON FARCELA
E NON CI VUOLE
NEPPURE PROVARE
• BISOGNA IMPARARE AD
AVERE CORAGGIO
Febbraio 2010
Lambro, l'onda nera è arrivata al Po
Chiesto lo stato di calamità naturale
In acqua dieci milioni di litri di gasolio.
(Riduzione di un ipertesto classe IV)
Abbiamo osservato il cielo in una giornata limpida e serena ed è stata una grande
emozione scoprire che l’azzurro non è uniforme come credevamo, ma è molto più
chiaro dalla parte in cui c’è il sole e diventa più intenso man mano che si dirige lo
sguardo verso la parte opposta al sole.
Tornati in classe abbiamo cercato di
disegnare il cielo con la tecnica del
pastello e dell’acquerello .
Abbiamo anche raccolto su un
cartellone le parole legate alle nostre
emozioni.
Il cartellone è stato successivamente
arricchito con altre parole, quelle che
sono legate alle nostre conoscenze o
curiosità sul cielo.
“ COME PERCEPIAMO IL CIELO”
Il cielo, visto dalla Terra, ha l’ aspetto di una cupola.
Questa cupola è parzialmente costituita dai gas atmosferici che circondano la Terra e
che diffondono le onde luminose, permettendoci di vedere.
L’aria si riscalda in modo diverso sopra la terra e sopra l’acqua ed è in continuo
movimento perché l’aria calda è più leggera di quella fredda.
Si formano così i venti.
La luce del sole giunge alla Terra attraversando 160 km di atmosfera e viene riflessa
e diffusa da varie particelle presenti nell’ aria.
Di giorno il cielo appare azzurro perché i raggi azzurri, passando attraverso le
particelle dei gas, si diffondono più intensamente degli altri.
Invece, all’ alba e al tramonto, il cielo appare rosso perché il sole sta all’ orizzonte e
solo le onde più lunghe (rosse e gialle) passano attraverso lo spesso strato
atmosferico.
Se intorno alla Terra non ci fosse atmosfera, il sole apparirebbe come un disco
luminoso in un campo scuro, perché la luce solare non verrebbe diffusa intorno e non
colpirebbe la nostra vista.
L’origine dell’atmosfera fa parte, naturalmente, dell’ origine della Terra.
Si pensa che questo avvenimento abbia avuto luogo all’incirca quattro o cinque miliardi
di anni fa.
L’aria, come l’ uomo la conosce ora, non circondava la Terra ed al suo posto vi era una
massa spessa di gas bollente, probabilmente velenoso.
Col raffreddarsi della Terra, l’aria cominciò a riempirsi di vapore acqueo, azoto e
anidride carbonica e si susseguirono numerosi cambiamenti fino alla comparsa
dell’ossigeno.
L’atmosfera può essere divisa in vari strati o zone, ognuno con le proprie
caratteristiche.
L’ atmosfera viene divisa in fasce, ognuna delle quali ha temperature e caratteristiche
differenti.
Lo strato più prossimo alla crosta terrestre è la troposfera, compresa tra 0 e 15 km
da terra, dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici che conosciamo.
Sopra si trova la stratosfera, compresa fra i 15 e i 50 km, che include una fascia di
ozono che ripara la Terra dalle radiazioni ultraviolette provenenti dal Sole.
Più in alto si incontra la mesosfera, tra i 50 e i 90 km.
L’ alta mesosfera parte di quella regione elettromagnetica chiamata ionosfera. La
ionosfera non si lascia attraversare dalle onde radio ma le riflette sulla Terra; in
questo modo le onde radio rimbalzano sull’atmosfera e possono arrivare dovunque sulla
Terra. Questo è il principio fisico su cui si basavano (e spesso si basano ancora
adesso) le trasmissioni radio intercontinentali prima dell’avvento dei satelliti di
telecomunicazione.
Le regioni della parte superiore dell’atmosfera sono meno conosciute e non hanno
grande influenza su ciò che accade sulla superficie terrestre.
Oltre la mesosfera troviamo la termosfera – compresa tra i 90 e i 500 km circa – che
è uno strato molto caldo.
Lo strato più esterno, infine, è l’esosfera, compresa tra i 500 e i 1000 km circa da
terra, oltre la quale inizia il vuoto interplanetario.
Nella troposfera avvengono tutti i mutamenti metereologici, a partire dalla
formazione delle nuvole, da cui hanno origine pioggia, neve, grandine .
Per avere le precipitazioni, occorre una massa d’aria ricca di vapore acqueo ma, perché
si formi la pioggia, occorre qualcosa che unisca le molecole d’acqua, come i granelli di
polvere sospesi nell’ aria .
Le molecole iniziano ad attaccarsi al granello e la goccia diventa sempre più pesante
fino a precipitare .
Se la temperatura è sotto gli 0°, le molecole cristallizzano e diventano ghiaccio,
formando così la neve .
I chicchi di grandine si formano quando le gocce di pioggia sono spinte da forti
correnti verso l’alto, dove ghiacciano , e poi verso il basso .
A ogni salita e discesa si forma un nuovo strato di ghiaccio e il chicco aumenta di
dimensioni.
Un fenomeno legato alla luce è invece l’arcobaleno.
COME SI FORMA L’ARCOBALENO
L’arcobaleno è visibile dopo i temporali e si forma grazie ai raggi solari che colpiscono
le goccioline di acqua.
La luce del sole è composta da sette colori diversi, ognuno dei quali viene deviato in
una direzione diversa: quando un raggio di luce esce da una gocciolina d’acqua, si trova
suddiviso in sette raggi diversi ed ecco formato l’arcobaleno!
Per poter vedere l’arcobaleno bisogna trovarsi nella posizione giusta, con il sole alle
spalle e a una certa altezza rispetto all’orizzonte: ecco perché l’arcobaleno non è un
fenomeno molto frequente.
Sono più di 100 i tipi di nuvole che attraversano i nostri cieli, ridistribuendo le riserve
d’acqua tra le regioni del pianeta. I criteri che permettono una prima classificazione
delle nuvole si basano sulla forma e sull’altezza rispetto al suolo.
Cirri. Queste nuvole sembrano piume bianche e delicate. Generalmente
sono bianche e a forma di ciuffi.
Cirrocumuli. Queste nuvole sono strati bianchi e sottili con una
struttura che dà loro l'aspetto di pezzi di cotone o increspature senza
ombre. Contengono goccioline d'acqua molto fredde.
Altocumuli. Queste nuvole sembrano onde del mare con colori e
ombre bianchi e grigie. Contengono soprattutto goccioline d'acqua o
cristalli di ghiaccio.
Stratocumuli. Queste nuvole sono grigie o di colore biancastro. La
base di queste nuvole tende ad essere più tondeggiante che liscia.
Possono essere formate da vecchi strati di nuvole o da cumuli che si
sono estesi. La loro cima tende anche ad essere piatta.
molto
volta
Strati. Queste nuvole sono grigie e stanno
vicine alla superficie della terra. Di solito
sembrano uno strato di lamiera ma qualche
si trovano in chiazze. Raramente producono
precipitazioni.
Cumuli. Queste nuvole hanno una base piatta e densa, e una cima che
ha la forma di una montagnola e che assomiglia ad un grande
cavolfiore. Dove il sole colpisce queste nuvole esse sono bianche e
brillanti. La base tende ad essere di colore più scuro. Generalmente non
producono precipitazioni.
Cumuli-Nembi. Queste sono nuvole molto larghe, pesanti e dense.
Hanno generalmente una superficie piatta e scura con cime molto alte e
larghe come la forma di una massiccia montagna o di un incudine.
Queste nuvole sono spesso associate a fulmini, tuoni e a volte grandine;
possono anche produrre un tornado.
Nembostrati. Questo è uno strato di nuvole molto scuro e grigio, che oscura la
luce del sole. E' compatto ed ha una continua caduta di precipitazioni.
( Riduzione di ipertesto classe IV)
Venerdì 2 ottobre siamo andati in piazza San Magno a Legnano per
incontrare da vicino la Luna, perché quest’anno è l’Anno dell’Astronomia e
perché ricorre il 40° anniversario del primo sbarco sulla Luna.
Grazie ad un telescopio, gli appassionati di astronomia del gruppo Antares
hanno potuto proiettare su un megaschermo meravigliose immagini della
Luna ed è stato come averla… a portata di mano.
La Luna è il corpo celeste più vicino a noi e per questo è ben visibile, anche
se, non avendo una fonte energetica interna, essa risplende solo per via
della luce solare riflessa dalla sua superficie.
Le sue dimensioni sono circa un quarto di quelle terrestri.
E’ un mini pianeta dalla superficie accidentata che probabilmente si è
formato per l’aggregazione di materiale meteoritico durante il periodo di
formazione del sistema solare.
In origine è molto probabile che vi sia stata sulla Luna attività vulcanica:
lo dimostrano i reperti prelevati durante la missione Apollo.
La Luna ha una superficie accidentata perchè composta da zone montuose
miste a pianure che vengono denominate “mari”.
La più famosa è il Mare della Tranquillità, dove il 21 luglio 1969 sbarcò
l’Apollo 11.
Sulla superficie spiccano inoltre numerosi crateri che sono i resti di un
remoto bombardamento meteoritico.
Tre di questi crateri prendono il nome da grandi astronomi del passato:
Tolomeo, Tycho e Copernico. Copernico ha un diametro di 98 km.
Le catene montuose raggiungono anche i 9000 metri di altezza e sono
state chiamate con i nomi di quelle terrestri: Alpi, Appennini, Carpazi....
La temperatura sulla Luna ha una forte escursione termica (anche un
centinaio di gradi) fra la parte illuminata e quella buia, perché manca
l’atmosfera.
La gravità è un sesto di quella terrestre, perciò il satellite è inospitale.
COPERNICO
La Luna compie diversi movimenti:
1 - Rotazione intorno al proprio asse
2 - Rivoluzione intorno alla Terra
3 - Traslazione con la Terra intorno al Sole.
Questi movimenti avvengono in perfetta sincronia, per cui la Luna volge
sempre la stessa faccia verso la Terra.
Tuttavia vediamo un po’ più della metà della Luna grazie ad altri
movimenti, le librazioni, che sono oscillazioni del corpo lunare.
Quando la Terra si trova in mezzo tra il Sole e la Luna, c’è il fenomeno
dell’eclissi di Luna.
Durante l’eclissi, la Luna diventa rossa perché i raggi solari interferiscono
con la Terra e attraverso l’atmosfera si riflettono sulla Luna.
A seconda della posizione lungo la propria orbita, la Luna è vista da ogni
località della Terra con angolazioni diverse, e così la sua superficie appare
completamente, parzialmente o per niente illuminata.
L’intervallo di tempo fra due fasi uguali dura circa 29 giorni e si compone
di diverse fasi:
Luna nuova: non è visibile perché si trova nella stessa direzione del Sole
ed è nascosta dalla sua stessa luce; si può vedere, invece, di giorno,
illuminata dalla luce riflessa della Terra.
Luna crescente: parzialmente illuminata verso ovest
Primo quarto: mezza illuminata verso ovest
Luna piena: completamente illuminata perché è dalla parte opposta
rispetto al Sole
Ultimo quarto: metà illuminata verso est
Luna calante: piccola parte illuminata ad
est.
Vincent Van Gogh – Il seminatore
(Riduzione di ipertesto classe IV)
Alzando gli occhi al cielo in una notte serena si vedono brillare circa
6 000 puntini luminosi: le stelle.
Le stelle che noi vediamo sono una minima parte dei miliardi e miliardi di
stelle disseminate nell’ Universo e ci sembrano piccole piccole soltanto
perché sono lontanissime da noi.
In realtà ogni stella è un enorme agglomerato di materia allo stato
gassoso e a temperatura elevatissima.
Infatti una stella di media grandezza ha un diametro circa 100 volte
superiore a quello della Terra e una temperatura che varia dai 3 000 °C ai
30 000 °C !
Le stelle non sono sparse casualmente nello spazio, ma sono riunite in un
grandissimo numero di galassie, cioè in “ famiglie “ formate a loro volta da
parecchi miliardi di stelle.
Alla periferia di una di queste galassie, chiamata Via Lattea, circa 5
miliardi di anni fa ebbe la sua origine il Sole, la stella che ancora oggi
illumina e riscalda il pianeta sul quale viviamo, la Terra, e il cui sorgere e
tramontare ha sempre affascinato e incuriosito l’uomo.
In molte culture antiche, a partire dalla preistoria, il Sole era concepito
come una divinità o un fenomeno soprannaturale; il culto ad esso tributato
era centrale in molte civiltà.
Incisioni rupestri in Valcamonica
Stonehenge
Nella religione egizia il Sole era la divinità più importante; il faraone
stesso, considerato una divinità in terra, era ritenuto il figlio del Sole.
Nella mitologia greca la divinità solare principale fu Elio.
Il dio viene normalmente rappresentato alla guida del carro del sole, una
quadriga tirata da cavalli che emettono fuoco dalle narici.
Il carro sorgeva ogni mattina dall’Oceano e trainava il Sole nel cielo, da
est a ovest, dove si trovavano i due palazzi del dio.
Il culto del Sole in quanto tale trovò terreno fertile anche a
Roma; il primo tentativo di introdurre il culto solare fu fatto
ad opera dell’ imperatore Eliogabalo.
Tuttavia l’affermarsi del culto solare si ebbe con Aureliano, il quale si
proclamò suo supremo sacerdote. Le celebrazioni del rito della nascita del
Sole avvenivano il 25 dicembre e, in particolare in Siria ed Egitto,
provincie in cui il culto solare era radicato da secoli, erano di grande
solennità.
Il Sole è una stella e, come tutte le stelle, è costituito da un’ immensa
quantità di gas ad altissima temperatura. Tuttavia, a differenza delle
altre stelle, ci appare come un’ enorme palla di fuoco perché è vicinissimo
alla Terra dalla quale dista…….appena 150 milioni di chilometri.
Il Sole ha un diametro di 1 392 000 chilometri e ognuno dei suoi raggi
impiega circa 8 minuti per raggiungere il nostro pianeta.
La temperatura del suo nucleo centrale si aggira intorno ai 20 milioni di
gradi, mentre quella della sua superficie chiamata fotosfera, è di circa
6 000 gradi. Senza la luce e il calore del Sole, la Terra sarebbe un pianeta
buio e freddo, privo di qualunque forma di vita.
Il Sole ebbe forse origine come una grande nube di idrogeno che si
muoveva nello spazio. Esistevano enormi quantità di questo gas, ma in
qualche punto se ne era concentrato di più formando dei globuli di materia
oscura. Tuttavia, gli atomi del gas erano all’inizio molto lontani l’uno
dall’altro nello spazio.
La forza di gravità, sempre presente, fece lentamente afflosciare la
nuvola.
La nube si contrasse, mentre la sua densità cresceva fino a farla
diventare una stella.
Chi si fosse trovato ad osservare questo fenomeno dall’esterno non si
sarebbe accorto che si stava formando un Sole: nessuna luce ne usciva
ancora.
Quando la temperatura centrale la massa raggiunse i 499 727 °C ebbe
inizio la reazione di trasformazione dell’ idrogeno in elio, che sta
svolgendosi tuttora.
In massima parte l’energia del Sole è fornita da questa reazione.
L’esistenza di numerosissime stelle mette gli astronomi in grado di
accertare che il Sole è una stella “media”.
A parità di dimensioni e senza tenere conto della distanza da noi, più alta
è la temperatura di una stella, più essa splende, e maggiore è la velocità
con cui consuma il proprio idrogeno.
IL SISTEMA SOLARE
Con la propria nascita il Sole determinò la formazione di numerosi corpi
celesti che, per effetto della sua stessa forza di gravità, milioni e milioni
di anni fa incominciarono ad aggregarsi e a ruotare intorno a esso.
Ebbe così origine il Sistema Solare, formato da nove pianeti e da molti
altri corpi celesti quali i satelliti, gli asteroidi e le comete.
I nove pianeti che ruotano a torno al Sole, percorrendo ognuno una
propria orbita, sono Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno,
Urano, Nettuno e Plutone (che dal 2008 è classificato pianeta nano).
I primi quattro sono detti interni o terrestri, gli altri cinque esterni o
gassosi.
Nello spazio che separa questi due gruppi di coropi celesti c’è un folto
sciame di piccolissimi pianeti, chiamati asteroidi o pianetini.
Ognuno dei nove pianeti, oltre a ruotare attorno al Sole, ruota
contemporaneamente anche attorno a se stesso, come una gigantesca
trottola: il movimento attorno al Sole si chiama moto di rivoluzione,
mentre quello che ogni pianeta compie su se stesso si chiama moto di
rotazione.
Il Sole è allo stato aeriforme nella parte esterna; procedendo verso
l’interno i gas sono sottoposti a pressioni sempre crescenti cosicché si
avvicinerebbero allo stato liquido.
Le indagini sul Sole si limitano alla fotosfera che è la parte luminosa a noi
visibile e all’atmosfera che la circonda che può essere esaminata durante
le eclissi, cioè quando la luna copre la massima parte del disco solare.
Il Sole è osservabile senza danno per la vista solo mediante un vetro
molto nero.
Se si usa il telescopio, questo deve essere messo in modo che le immagini
vengano proiettate su uno schermo.
ECLISSI DI SOLE
del 1999
Dal mito greco del Carro del Sole:
“Ogni mattina al canto di quel gallo a lui così caro, ma così inopportuno,
Helios con uno slancio abitudinario balzava dal giaciglio del suo meraviglioso
palazzo in Oriente e saliva sulla splendida quadriga aurea. Con una guida
agile e veloce, attraversava i cieli fino a fermarsi nell'estremo Occidente dove,
sciolti i cavalli, li lasciava riposare nelle Isole dei Beati. All'ora del tramonto si
adagiava con cocchio e cavalli nell'enorme coppa di oro prezioso forgiata
dall'abile Efesto. Lo splendente vaso alato iniziava una corsa precipitosa e
velocissima, conducendo il dio dal Giardino delle Esperidi al paese etiopico.
Da qui Helios avrebbe poi ricominciato il suo eterno andirivieni, il cui segnale
d'inizio era l'avvicinarsi della sorella Eos, la dea dell'Aurora.”
IL MAROCCO
LAVORI REALIZZATI DURANTE
RELIGIONE CATTOLICA”.
IL PROGETTO DI “ALTERNATIVA ALLA
IL MERCATO
I GIOCHI DEI BAMBINI
RIPRODUZIONI A COMPUTER DEI GRAFFITI
DELLA VAL CAMONICA.
In collaborazione con la GALLERIA d’ARTE MODERNA di MILANO:
Sulle orme di BALLA, interpretazione delle stagioni
utilizzando colori ricavati da materiali naturali.
(attività classe prima)
Laboratorio creativo
Classe prima
Rielaborazione del libro
“Nicolas, il fantasma dispettoso”.
DAL LIBRO :
Margherita non ne può più.