CARTA DEI DIRITTI DEL BAMBINO IN OSPEDALE Azienda USL 9 Grosseto - UO Comunicazione - stampa novembre 2013 i diritti del bambino 1. il bambino ha diritto al godimento del massimo grado raggiungibile di salute l'azienda garantisce la promozione della salute del bambino già in epoca prenatale con interventi di prevenzione, educazione e assistenza durante la gravidanza ed il parto viene garantito il rispetto della nascita all'interno della sala parto e la continuità dell'assistenza nel territorio 2. il bambino ha diritto ad essere assistito in modo “globale” Il personale favorisce un sereno inserimento del neonato all'interno del nucleo familiare, promuove l'allattamento al seno dopo il parto, si prende cura delle condizioni generali del bambino, del suo contesto di vita ed opera integrandosi con le strutture socio sanitarie competenti nel territorio 3. il bambino ha diritto a ricevere il miglior livello di cura e di assistenza Il personale è professionalmente formato ad affrontare e risolvere i problemi ed è costantemente impegnato ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze il bambino è ricoverato in reparto a lui dedicato, in un ambiente architettonicamente adeguato, assistito da personale formato nell'area pediatrica il ricovero in ospedale è limitato alle situazioni in cui non sia possibile utilizzare l'attività ambulatoriale, il day hospital o l'osservazione breve per far fronte alle necessità assistenziali del bambino è operativa una Area Pediatrica in Pronto Soccorso dedicata con accesso diretto 24 ore su 24 in caso di emergenza - urgenza nel caso in cui le competenze dell'ospedale non consentano di far fronte alle esigenze del bambino è assicurato il trasferimento presso strutture/centri di riferimento specialistico con trasporto neonatale protetto e pediatrico 4. Il bambino ha diritto al rispetto della propria identità, sia personale che culturale, ed al rispetto della propria fede religiosa esiste nella documentazione clinica del bambino uno spazio dedicato alle informazioni sui bisogni, le abitudini di vita, alimentari e religiose il personale ha il dovere di identificare il bambino con il suo nome è garantito l'accesso ai diversi ministri di culto è attivo un servizio di interpretariato 5. Il bambino ha diritto al rispetto della propria privacy il personale è tenuto a rispettare l'obbligo del segreto professionale, tutela la dignità del bambino e dell'adolescente il trattamento dei dati sensibili è conforme alla normativa la documentazione sanitaria è conservata in spazi accessibili solo al personale autorizzato 6. Il bambino ha diritto alla tutela del proprio sviluppo fisico, psichico e relazionale. Il Bambino ha diritto alla sua vita di relazione anche nei casi in cui necessiti di isolamento. Il bambino ha diritto a non essere trattato con mezzi di contenzione alla nascita viene offerta la pratica la pratica del rooming-in (madre e neonato nella stessa stanza durante la degenza in ospedale) per favorire il reciproco attaccamento l'ospedale favorisce la presenza di un genitore accanto al bambino ricoverato, anche in caso di cura intensiva, garantendo servizi di natura alberghiera e ristorativa un numero maggiore di visitatori al di fuori degli orari definiti è subordinato alle condizioni del bambino e al rispetto della privacy di tutti i ricoverati il ricorso a mezzi limitanti la libertà di azione e di movimento è possibile in situazioni in cui si ravvisi un rischio di compromissione del processo terapeutico sono disponibili spazi per il gioco e lo svago e, con l'apporto del volontariato, viene svolta attività ludico-didattica 7. Il bambino ha diritto ad essere informato sulle condizioni di salute e sulle procedure a cui verrà sottoposto, con un linguaggio comprensibile ed adeguato al suo sviluppo ed alla sua maturazione. Ha diritto ad esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa. Le opinioni del bambino devono essere prese in considerazione tenendo conto della sua età e del grado di maturazione il personale si impegna ad informare il bambino e la sua famiglia utilizzando un linguaggio quanto più vicino a quello del bambino ricorrendo anche al gioco, alle narrazioni, ai disegni, alle immagini 8. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell'assenso/dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano esistono linee guida per l'acquisizione del consenso informato da parte dei genitori è assicurato il coinvolgimento del minore nel processo di espressione dell'assenso/dissenso alle pratiche sanitarie che lo riguardano, con colloqui mirati ed adeguati all'età 9. Il bambino ha diritto ad essere coinvolto nel processo di espressione dell'assenso/dissenso ad entrare in un progetto di ricerca - sperimentazione clinica i protocolli di sperimentazione/ricerca sono approvati dal Comitato Etico dell'Azienda USL 9, compresa l'acquisizione del consenso informato 10. Il bambino ha diritto a manifestare il proprio disagio e la propria sofferenza. Ha diritto ad essere sottoposto agli interventi meno invasivi e dolorosi una specifica attenzione del personale sanitario è dedicata alla prevenzione e alla cura del dolore del bambino. Vengono adottate le procedure atte a prevenirne l'insorgenza e a ridurne al minimo la percezione, e gli accorgimenti necessari a ridurre paura, ansia e stress, anche attraverso il coinvolgimento attivo dei familiari sono in uso protocolli di monitoraggio e terapia del dolore per il neonato/bambino, registrati accuratamente nella documentazione sanitaria 11. Il bambino ha diritto ad essere protetto da ogni forma di violenza, oltraggio o di brutalità fisica e mentale, di abbandono o di negligenza o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale vengono applicate linee guida per la valutazione del rischio dell'abuso e maltrattamento ed esiste procedura di segnalazione alle Autorità competenti dei casi a rischio, abuso e maltrattamento il personale partecipa al progetto interistituzionale (task force) per assicurare la massima tutela delle vittime di violenza, attraverso percorsi assistenziali protetti che ne garantiscano la privacy e l'incolumità fisica e psichica, e per assicurare la massima rapidità dell'intervento nei confronti degli autori del reato 12. Il bambino ha diritto ad essere educato ad eseguire il più autonomamente possibile gli interventi di “auto cura” e in caso di malattia ad acquisire la consapevolezza dei segni e sintomi specifici è sviluppata la prassi dell'auto controllo per il Diabete, Fibrosi Cistica, ASMA sono disponibili materiale informativo e moduli di educazione sanitaria per la gestione a domicilio delle più frequenti situazioni patologiche (febbre, dolore, convulsione febbrile, trauma cranico minore) è informato e coinvolto il Pediatra di libera scelta 13. Il minore ha diritto a usufruire di un rapporto riservato paziente medico, ha diritto altresì a chiedere e ricevere delle informazioni che lo aiutino a comprendere la propria sessualità. Ha inoltre diritto a chiedere e ricevere informazioni sull'uso di farmaci, sostanze nocive ed eventuali evoluzioni verso la tossicodipendenza, nonché a essere adeguatamente indirizzato ai servizi di riabilitazione se necessari sono operativi raccordi con il Consultorio giovani sui problemi riguardanti l'affettività, la sessualità, l'uso di sostanze nocive, la gravidanza garantendo un colloquio riservato con I professionisti del caso 14. Il bambino e la famiglia hanno diritto alla partecipazione gli operatori sono consapevoli che la partecipazione è essenziale e che l'ascolto, l'informazione e la comunicazione sono gli strumenti per renderla possibile vengono svolte rilevazioni sul grado di soddisfazione dei servizi ricevuti sui seguenti aspetti: accoglienza, informazione, comunicazione, accessibilità alle prestazioni i familiari possono rivolgersi al Servizio Accoglienza-URP dell'Ospedale (tel. 0564/485034, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00) per avere informazioni su servizi, orari, procedure di accesso alle prestazioni, per essere ascoltati e per presentare reclami, suggerimenti, elogi Ti presento un altro amico: il volontario ABIO! Se sei ospite del reparto di Pediatria oppure sei arrivato all’Area Pediatrica del Pronto Soccorso, tu e la tua famiglia potete trovare ad accogliervi uno dei volontari dell’Associazione per il Bambino in Ospedale ABIO Grosseto. Li riconosci subito dalla loro divisa: la maglietta con l’orso! Chi sono? Sono un gruppo di circa trenta volontari: uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 69 anni che hanno scelto di dedicare il loro tempo libero ai bambini in ospedale e per questo hanno seguito specifici corsi di formazione e si tengono costantemente aggiornati per fare in modo che la tua esperienza in ospedale sia il più serena possibile. I volontari ABIO non sono solo a Grosseto ma in tutta Italia e sono oltre 5000, tutti coordinati dalla Fondazione ABIO Italia Onlus. Cosa fa un volontario ABIO? Se credi che l’ospedale sia un luogo misterioso, dove si usano parole difficili, si fanno strani esami e i bambini devono sentirsi sempre soli e tristi scoprirai che non è così! E’ normale avere paura ed essere un po’ preoccupati, ma ricorda che in ospedale hai anche tanti diritti ed oltre ad uno staff di medici, infermieri ed altri professionisti, hai a tua disposizione anche i volontari ABIO. Questi ultimi ti accolgono quando arrivi nell’area pediatrica del Pronto Soccorso (dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20) oppure nel reparto di Pediatria (dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30) e fanno in modo che tu e i tuoi familiari possiate sentirvi meno spaesati; ti intrattengono durante le attese nelle visite mediche, cercando di farti divertire e distrarre; collaborano con tutte le figure presenti in reparto perché l’impatto con l’ospedale non sia traumatico. Sia in Pediatria che nell’area pediatrica del Pronto Soccorso c’è un’area dedicata a noi: la sala giochi (che in Pediatria abbiamo chiamato “ABIO Village”). Qui trovi sempre materiali a tua disposizione: insieme ai volontari ABIO puoi leggere una favola, creare bellissime decorazioni per il reparto, festeggiare con maschere e giochi il Carnevale, il Natale, la Pasqua, disegnare, dipingere, conoscere altri bambini con i quali, magari, diventare ottimi amici! Quando sono presenti i volontari ABIO, mamma e papà possono parlare con loro (un volontario ABIO è sempre pronto ad ascoltare!) oppure possono rimanere in camera, per riposarsi un po’, chiacchierare con un loro amico o assentarsi per brevi periodi. I volontari ABIO si impegnano perché i tuoi diritti in ospedale siano sempre riconosciuti e rispettati! Uno di questi diritti è stare in un ambiente allegro e colorato, adatto alla tua età, ed è proprio per questo che anche grazie ad ABIO Grosseto, nel reparto di Pediatria e nell’area pediatrica del Pronto Soccorso le pareti non sono grigie ma hanno bellissimi disegni, ci sono arredi colorati, tavoli e sedie a misura di bambino, giochi per ogni fascia d’età, non solo per i più piccoli ma anche per gli adolescenti. Se non puoi alzarti dal letto o non puoi incontrare gli altri bambini, i volontari ABIO verranno a farti visita nella tua stanza: ci sono tanti giochi che possiamo fare anche qui! Se non vuoi vicino a te la mamma o il papà o la nonna durante un prelievo o una visita, in accordo con il personale del reparto, il volontario ABIO può accompagnarti ed aiutarti a superare la paura. ABIO Grosseto è presente all’ospedale Misericordia dal 2004 e grazie alla collaborazione e al supporto dell’Azienda Usl 9, in questi anni ha realizzato tante iniziative, tutte dirette al miglioramento della qualità della vita in ospedale per te e per i tuoi familiari. Anche i volontari ABIO tengono molto al tuo parere, è un tuo diritto esprimerlo sempre ed ogni tuo suggerimento per noi è prezioso! I volontari ABIO Grosseto per info: ABIO Grosseto - Associazione per il Bambino in Ospedale Onlus www.abiogrosseto.org e-mail: [email protected] www.abio.org