COME PRESCRIVERE (il)Leggibilità delle prescrizioni ed errori di

COME PRESCRIVERE
(il)Leggibilità delle prescrizioni ed errori di
interpretazione
Una scrittura chiara di un prodotto farmaceutico nel
momento della sua prescrizione da parte del medico
consente al farmacista una facile lettura e una corretta
spedizione della ricetta, con una riduzione assai elevata dei margini di errore. Viceversa, una calligrafia poco
chiara o illeggibile può causare interpretazioni erronee
con conseguenze talora anche drammatiche.
E’ quanto è accaduto in una città del Texas, ove una
giuria ha attribuito il decesso di un paziente di 42 anni
a una prescrizione illeggibile ed ha imposto al prescrittore di rimborsare la famiglia del paziente per 225.000
dollari. Anche il farmacista che aveva dispensato il farmaco è stato obbligato a versare la stessa cifra.
Il medico, un cardiologo, aveva ricettato Isordil (isosorbide dinitrato), 20 mg ogni sei ore, a un paziente
anginoso, ma, a causa della scarsa chiarezza di tale prescrizione, il farmacista aveva dispensato Plendil (felodipina). Quest’ultimo è un calcio-antagonista usato nel
trattamento dell’ipertensione, la cui dose massima giornaliera è di 10 mg (In Italia, la dose massima giornaliera raccomandata di felodipina - Feloday“, Plendil“, Prevex“ - è 20 mg).
Il giorno successivo il paziente ebbe un attacco cardiaco e morì alcuni giorni più tardi.
I membri della giuria giudicarono complessivamente corretta la terapia prescritta, attribuendo il decesso
del paziente ad una prescrizione illeggibile. Pertanto,
hanno ritenuto medico e farmacista egualmente responsabili dell’errore fatale condannandoli al pagamento di
225.000 dollari ciascuno.
Questo caso solleva ancora una volta il problema
della leggibilità della prescrizione medica. L’American
Medical Association ha più volte richiamato i medici
degli Stati Uniti a prescrivere i farmaci con la massima
chiarezza e a controllare se la ricetta è stata compilata
con accuratezza e leggibilità.
Anche il Presidente della Federazione degli Ordini
dei Medici Italiani, dottor Aldo Pagni, con un intervento ampiamente ripreso dai giornali, è intervenuto di
recente su tale questione, richiamando i medici a scrivere con attenzione e chiarezza al fine di evitare errori,
danni e richieste di risarcimento da parte dei pazienti.
L’intervento del dottor Pagni non è il solito luogo
comune, ma un invito alla responsabilità anche nel
momento della scrittura delle ricette, dal momento che
le richieste di risarcimento per danni provocati da errori di interpretazione sono, in Italia, oltre diecimila ogni
anno.
Tratto da CMAJ 2000;162:91
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BIF Gen-Feb 2000 - N. 1