Musica nella didattica - Città Metropolitana di Milano

Musica nella didattica
Musica nella didattica
Anno scolastico 2008-2009
Anno scolastico 2008-2009
Musica nella didattica
Anno scolastico 2008-2009
1
Realizzazione grafica e stampa:
2
20090 Buccinasco (MI) - Via Toscanelli, 26 - tel. 02 45 70 84 56 r.a. - [email protected]
La riproduzione, totale o parziale, di testi e illustrazioni deve essere autorizzata dall’editore.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Introduzione
Giansandro Barzaghi
Carissime, carissimi,
quello che avete tra le mani è il volume di presentazione del progetto “Musica nella
didattica”, promosso dall’Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano, giunto quest’anno alla ventesima edizione.
L’obiettivo che si pone il progetto è quello di colmare la lacuna della cultura musicale
nella programmazione didattica curricolare delle scuole.
Unica sul territorio nazionale con le sue lezioni-concerto e le sue pubblicazioni editoriali, l’iniziativa è divenuta, in questi vent’anni, una consolidata realtà didattica e culturale che si è progressivamente sempre più affermata nella programmazione degli
istituti superiori del nostro territorio, facendo crescere attorno a sé l’interesse e l’entusiasmo di studenti, docenti e dirigenti scolastici.
Dalle 80 lezioni del 1998 si è passati alle 125 per l’anno scolastico 2006/2007, coinvolgendo oltre 101 scuole per un totale di 15.000 studenti.
Ampia è la gamma dell’offerta all’interno della quale i docenti possono trovare il tema
più attinente alle esigenze curricolari: oltre 40 programmi che vanno dalla musica del
Medioevo al Jazz, dal Rinascimento al Romanticismo, dal Barocco al Novecento, dalla
musica nata dalla guerra del XX secolo alle canzoni per la pace, dalla musica dei perseguitati, alla storia della canzone, dallo spiritual alla musica africana.
Quest’anno poi “Musica nella didattica” si avvale della preziosa convenzione con il Conservatorio di Milano che offrirà la competenza e la professionalità dei suoi docenti.
Sempre con il fine di appassionare le nuove generazioni alla musica, quest’anno, l’Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolatica della Provincia di Milano ha promosso anche
“Giovani in musica”, un concorso rivolto alle band studentesche delle scuole superiori
del territorio.
Forte quindi il nostro impegno nel valorizzare sempre più la scuola pubblica trasformandola in un laboratorio straordinario multiculturale e interdisciplinare per la crescita
umana e culturali dei nostri ragazzi.
Buon lavoro e buona musica.
Giansandro Barzaghi
Assessore all’Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano
3
4
Pubblicazione a cura della Provincia di Milano
Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolastica
Assessore all’Istruzione ed Edilizia Scolastica
Giansandro Barzaghi
Direttore Centrale Istruzione ed Edilizia Scolastica
Giacomo Gatta
Settore Istruzione
Direttore Raffaele Galli
Servizio Diritto allo Studio e Sostegno
alla Progettazione Didattica della Scuola
Responsabile Gabriella Gera
Coordinamento editoriale e del progetto
Giovanna Sabatino e Anna De Vecchi
Per informazioni e contatti:
tel. 02-77404740/4109 – Fax n. 02-77404132
[email protected]
www.provincia.milano.it/scuola
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PROPOSTE DEL CONSERVATORIO
SOMMARIO
1. BAROCCO: IL CLAVICEMBALO IN EUROPA
8-9
2. MOZART E GRIEG, TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO
10-11
3. IL VIRTUOSISMO PIANISTICO: IL MITO DI FAUST NELLA LETTERATURA MUSICALE
12-13
4. EMOZIONI ROMANTICHE
14-15
5. QUATTRO VOCI E QUATTRO MANI
16-17
6. FLAUTO E PIANOFORTE: UN GRIDO SUSSURRATO
18-19
7. BARCAROLE E NOTTURNI
20-21
8. BRASS BAND 1
22
9. BRASS BAND 2
23
10. À PARIS – LA MUSICA DEL GRANDE CINEMA FRANCESE & LE MAL ET LA JOIE DE VIVRE
24-25
11. IL QUINTETTO DI ASTOR PIAZZOLLA
26-27
12. NOTE DI TANGO
28-29
13. CANZONI, POESIA E MUSICA IN ISRAELE
30-31
14. GLI UNI E GLI ALTRI: L’ISPIRAZIONE TZIGANA ED EBRAICA NELLA MUSICA EBRAICA
32-33
15. IL CLARINETTO
34-35
16. LÀ GIÙ DA BASSO FACEVANO UN GRAN RUMORE
36-37
17. QUINTETTO DI FISARMONICHE
38-39
18. SAXOFONO: UN SUONO NUOVO PER LA MUSICA ANTICA
40-41
19. SAXOFONO: LA NASCITA DI UN SUONO NUOVO
42-43
20. LE JAZZ HOT!
44-45
21. PERCORSI MUSICALI TRA MINIMALISMO E JAZZ, MELODIE AFRICANE ED ELETTRONICA
46-47
22. JAZZ 1: IL JAZZ INCONTRA IL ROCK
48
23. JAZZ 2: IL CANTO JAZZ
49
24. JAZZ 3: I MAESTRI DEL JAZZ
50
25. JAZZ 4: PIANO TRIO
51
7
BAROCCO:
IL CLAVICEMBALO IN EUROPA
Il programma rappresenta un percorso attraverso le tappe più significative del repertorio clavicembalistico, sviluppato sia in ambito storico che geografico. Dal punto di
vista storico sono contemplati i maggiori autori, con un excursus dal primo ‘600, anni
dell’affermazione di un repertorio cembalistico autonomo, agli ultimi anni del ‘700,
dove il pianoforte acquista sempre più l’interesse del pubblico e il cembalo verrà presto dimenticato.
La chiave di lettura geografica consente di individuare le varie scuole europee con
brani scritti nel periodo di loro massima fioritura: Frescobaldi per la scuola italiana,
Scarlatti per quella spagnola, Couperin per la Francia, J.S. Bach la Germania e infine J.Ch.
Bach per il nuovo stile galante che porterà a breve al classicismo musicale.
È perciò possibile apprezzare per ogni scuola le caratteristiche peculiari, così come le
relazioni e gli scambi fra i diversi autori: sarà interessante confrontare il linguaggio assolutamente francese di Couperin con la Suite in stile francese scritta da Bach, così
come raffrontare l’Allemande di Couperin allo stile di Bach, o ricercare gli influssi del
Flamenco nella musica di Scarlatti e ascoltare lo Stylus phantasticus nella toccata di Frescobaldi.
8
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
G. Frescobaldi
D. Scarlatti
F. Couperin
J.S. Bach
J.Ch. Bach
Toccata I dal Secondo Libro di Toccate
Sonata in Sol minore F 67 / K 108
Sonata in Si minore F 48 / K 87
Sonata in Re maggiore F 78 / K 119
Dall’8° Ordre:
La Raphaéle
Allemande « L’Ausoniéne »
Courante
Passacaille
Suite Francese n. 2 in Do minore BWV 813
Allemande
Courante
Sarabande
Air
Menuet
Gigue
Sonata 2 op. XVII in Do minore
[Allegretto]
Andante
Prestissimo
Esigenze tecniche
• clavicembalo francese a due tastiere (a cura del Conservatoio)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione e relatore: Luca Oberti
9
MOZART E GRIEG, TRA CLASSICISMO
E ROMANTICISMO
Mozart e Grieg, due compositori molto distanti eppure legati da una comune purezza
del suono e della forma; uno nel classicismo, l’altro nel pieno romanticismo.
Quindi cambiano gli stili e la comunicazione ma allo stesso tempo il principio fondatore della musica, l'umanità, rimane inalterato. È infatti incredibile vedere come in
realtà sia Mozart ad essere romanitico e Grieg classico. Nella lezione si suoneranno
alcuni brani di questi compositori e successivamente, anche insieme al pubblico, si
tenterà di evidenziarne la vicinanza estetica e la differenza culturale scoprendo come
i sentimenti, i colori, siano visibili nella musica.
10
durata
1 : 30
Corrispondenze estetiche e significato della
forma musicale
Programma d’ascolto
W. A. Mozart
Sonata per violino n.23 in re maggiore KV 306
Allegro con spirito
Andantino cantabile
Allegretto
E.H. Grieg
Sonata per violino n. 3 in do minore op. 45
Allegro molto ed appassionato
Allegretto espressivo alla Romanza
Allegro animato
Esigenze tecniche
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Emanuel Rimordi Margaritescu
Esecuzione
Lada Bronina, violino
Emanuel Rimordi Margaritescu, pianoforte
11
IL VIRTUOSISMO PIANISTICO:
IL MITO DI FAUST NELLA LETTERATURA MUSICALE
Nella copiosa e straordinaria produzione pianistica di Franz Liszt si annoverano capolavori di impareggiabile bellezza: la Sonata in si minore, felicemente ispirata al Faust
di Goethe, è uno degli esempi più compiuti di un genere in cui l'autore raggiunge una
perfetta sintesi fra tradizione e innovazione, il tutto elaborando pochissime idee tematiche in una moltitudine di combinazioni differenti.
Ad essa si può affiancare la Fantasia “Dopo una lettura di Dante”, meraviglioso brano
ispirato alla Divina Commedia in cui Liszt ci porta per mano attraverso i meandri oscuri
dell'Inferno tra le urla disperate e i dolori dei dannati e i più dolci e malinconici momenti di tenero amore tra Paolo e Francesca, sublimati nella visione finale del Paradiso celeste.
12
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
F. Liszt
Sonata in si minore
“Après une lecture de Dante” Fantasia quasi Sonata
(da “Années de pèlegrinage” Deuxième année: Italie)
Esigenze tecniche
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione e relatore: Elia Tagliavia
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EMOZIONI ROMANTICHE
L’arte romantica mira a rappresentare e suscitare le profonde emozioni dell’artista,
nelle quali si può facilmente immedesimare l’ascoltatore. Questi due brani sono due
chiari esempi di cosa sia il romanticismo in musica.
Ascoltando il Trio di Weber ci si immerge in una vera e propria rappresentazione teatrale dove gli strumenti sono i personaggi: si passa da un clima di mistero, all’allegria
di danze salottiere, a momenti di profonda intimità, per poi concludersi con un doveroso lieto fine.
Il tema delle variazioni per flauto e pianoforte è tratto da uno dei cicli di Lieder più importanti di Schubert, scritto su testi di Wilhelm Müller. Un aspetto tipico di molta musica romantica è il legame con la letteratura: Schubert usava spesso testi di poeti
tedeschi per le sue “canzoni” (Lieder).
I testi di Müller descrivono la storia di un amore prima trovato e poi perduto. Il dramma
di questo amore è mirabilmente trasportato in musica sia nel ciclo di Lieder, sia in questo brano dove, pur senza il supporto del testo, veniamo immersi e condotti tra i ricordi
e le emozioni di un amore perduto.
14
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
C. M. von Weber Trio in sol minore op. 63 per pianoforte, flauto e violoncello
F. Schubert
Introduzione e variazioni su un tema dai “Müllerlieder”
per flauto e pianoforte
Esigenze tecniche
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Miriam Conti
Esecuzione
Anna Bazueva, flauto
Valentina Conti, violoncello
Miriam Conti, pianoforte
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QUATTRO VOCI E QUATTRO MANI
Schumann e Brahms, due dei massimi esponenti nel repertorio liederistico, protagonisti
di un programma che vede l’alternanza e la complicità di quattro voci accompagnate
dal pianoforte a due e a quattro mani, in un repertorio che ha come denominatore comune gli echi della musica popolare.
Nove con un’appendice i canti che compongono il ciclo Spanisches Liederspiel di Schumann basati su testi di poemi anonimi spagnoli (otto dei quali adattati da E. Geibel, i
restanti due da G. Vicente e C. de Casillejo) sono una sorta di sequenza drammatica che
contiene sia elementi tipici della musica iberica, come il ritmo di bolero, sia lo splendore della sua musica per pianoforte.
Diciotto i walzer brahmsiani, tributo alla danza diffusasi tra Austria e Germania a fine
Settecento, al ländler, da cui il walzer ebbe origine, ai ritmi della musica popolare ungherese su testi del filosofo e poeta tedesco Daumer.
Comuni le tematiche: l’amore, la malinconia, il desiderio.
16
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
R. Schumann
Spanisches Liederspiel op. 74
Testi di Emmanuel von Geibel tradotti da testi popolari spagnoli
J. Brahms
Liebesliederwalzer op. 52
Testi tratti da Polydora di Daumer
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• due pianoforti a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: Luca Ciammarughi
Esecuzione
Quartetto vocale e pianoforte
Barbara Vignudelli, soprano
Stefania Giannì, mezzosoprano
Kim Heung Yong, tenore
Kim Joo Taek, baritono
Andrea Zani, pianoforte
Lee Kyong Min, pianoforte
N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile
del progetto, il quale invierà loro l’elenco specifico e i testi dei brani eseguiti.
17
FLAUTO E PIANOFORTE:
UN GRIDO SUSSURRATO
Nell'immaginario collettivo il flauto traverso ha da sempre evocato ambienti pastorali
e bucolici, in virtù della sua insita leggerezza e del suo timbro dolce e vellutato.
Ma è nel Ventesimo Secolo, secolo di provocatoria rottura con il passato, che questo legame simbolico viene spezzato. I compositori esplorano così tutte le potenzialità dello
strumento, che si trasforma e arriva ad assumere un'insolita connotazione aggressiva:
le lievi sonorità si fanno aspre, spigolose, sferzanti, le dolci melodie diventano grida
di dolore e lamenti soffocati.
Il "nuovo" flauto dialoga sempre di più con il pianoforte, suo compagno e suo nemico,
con continui giochi di colore, alternando filamenti di suono a violenti sprazzi di estasi
e di sofferenza, in un meraviglioso dipinto che non fa altro che rappresentare la vera
essenza della vita.
18
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
F. Poulenc
G. Fauré
F. Martin
H. Dutilleux
Ph. Gaubert
A. Casella
V. Rotaru
Sonata per flauto e pianoforte
Allegretto malinconico
Cantilena: Assez lent
Presto giocoso
Fantaisie op. 79
Ballade
Sonatine
Nocturne et Allegro scherzando
Sicilienne et Burlesque
I quadri di una fattoria
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore:
Irene Veneziano
Esecuzione
Anna Bazueva, flauto
Irene Veneziano, pianoforte
19
BARCAROLE E NOTTURNI
Un percorso attraverso l’aria da camera, il Lied e la mélodie, nel periodo che va dalla
fine del ‘700 ai primi del ‘900, tra autori conosciuti e altri meno praticati dai musicisti
di oggi.
Da una parte, quindi, Felice Blangini (sconosciuto ai più ma sovrintendente della Cappella Reale e compositore di corte nonché insegnante al Conservatorio nella Parigi
post-napoleonica), Fabio Campana (compositore ed insegnante di canto a Londra),
Maria Malibran e Pauline Viardot (sorelle, musiciste raffinate entrambe, la prima, mitica voce mezzosopranile, pianista e poi cantante la seconda e figlie di quel Manuel García, cantante, che scrisse l’omonimo trattato di canto).
Dall’altra, oltre ai nostri Donizetti e Rossini - maggiormente conosciuti come esponenti
del repertorio operistico - Hector Berlioz, Jacques Offenbach, Gabriel Fauré ed Ernst
Chausson per il repertorio francese e Johannes Brahms per il Lied tedesco completano
e “nobilitano” il quadro di un’epoca nella quale la musica, in tutte le sue manifestazioni, era parte integrante.
20
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
F. Blangini
G. Donizetti
G. Rossini
F. Campana
H. Berlioz
M. Malibran
J. Brahms
P. Viardot
G. Fauré
E. Chausson
J. Offenbach
Per valli per boschi, duetto
A mezzanotte (da “Nuits d’été à Pausilippe”)
L’aurora, duetto (da “Nuits d’été à Pausilippe”)
La pesca – Notturno a due voci (da “Soirées musicales)
Tre canzonette in dialetto veneziano:
Anzoleta avanti la regata
Anzoleta co passa la regata
Anzoleta dopo la regata
La regata veneziana – Notturno a due voci
(da “Soirées musicales)
Una sera d’amore, duetto (Jacopo Vittorelli)
L’île inconnue (da “Les nuits d’été”)
Il Gondoliere, duetto
Die Meere, duetto op.20 n.3 (Johann Gottfried Herder)
Hai-luli
Les berceaux op.23 n.1 (Sully Prudhomme)
Puisqu’ici-bas, duetto op.10 n.1 (Victor Hugo)
Nuit, duetto op.11 n.1 (Théodore de Banville)
Barcarolle, duetto
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: Luca Ciammarughi
Esecuzione
Barbara Vignudelli, soprano
Stefania Giannì, mezzosoprano
Andrea Zani, pianoforte
N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile
del progetto, il quale invierà loro i testi dei brani eseguiti.
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BRASS BAND 1
Il Complesso di Ottoni “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano è una formazione di circa 25 elementi che si ispira ad un’antica e gloriosa tradizione britannica
laddove i vari strumenti di questa famiglia (tromba, flicorno, corno, trombone e basso
tuba) sostenuti dalle percussioni, hanno sviluppato un repertorio che dal rinascimento
risale sino ai giorni nostri.
Direttore del Complesso è il M.° Gianmario Bonino, docente di tromba, che vanta al suo
attivo svariate esperienze nell’ambito della musica d’insieme per Ottoni, fondatore
della Associazione “Brass Band 96” di Bergamo ed autore di innumerevoli trascrizioni
per questo organico, come appunto le opere in programma.
“LA BATTAGLIA”
con musiche di G. Gabrieli, A. Banchieri, W. Byrd, J. Khunau, E. Morricone,
J. Williams, J. Balissat
Il concerto prende spunto da “La battaglia” quale genere musicale assai in voga nel
tardo rinascimento, per sviluppare un excursus nel tempo attraverso stili ed interpretazioni diverse di un tema sempre attuale, sino all’espressività del nostro tempo con
esempi tratti da opere originali e colonne sonore.
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 25 musicisti
• trasporto percussioni (a cura dell Conservatorio)
Relatore: M° Gianmario Bonino
Esecuzione
“Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
22
durata
1 : 30
BRASS BAND 2
Il Complesso di Ottoni “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano è una formazione di circa 25 elementi che si ispira ad un’antica e gloriosa tradizione britannica
laddove i vari strumenti di questa famiglia (tromba, flicorno, corno, trombone e basso
tuba) sostenuti dalle percussioni, hanno sviluppato un repertorio che dal rinascimento
risale sino ai giorni nostri.
Direttore del Complesso è il M.° Gianmario Bonino, docente di tromba, che vanta al suo
attivo svariate esperienze nell’ambito della musica d’insieme per Ottoni, fondatore
della Associazione “Brass Band 96” di Bergamo ed autore di innumerevoli trascrizioni
per questo organico, come appunto le opere in programma.
NINO ROTA “LA STRADA” SUITE DI MUSICHE DAL BALLETTO E DAL FILM
Il concerto si propone come un omaggio al compositore milanese Nino Rota, che nel
1922, all’età di soli undici anni fu ammesso nel corso di Composizione del Conservatorio “G.Verdi”.
Nell’ambito della sua attività ebbe grande fama dalla collaborazione con il Cinema e
particolarmente con il regista Federico Fellini per il quale realizzò, tra l’altro, le musiche del film “La strada” che nel 1954 vinse l’Oscar. Nel 1966 Nino Rota, sempre sul
tema de “La strada” realizzò per il Teatro alla Scala un balletto che venne portato al successo dall’interpretazione di Carla Fracci.
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 25 musicisti
• trasporto percussioni (a cura del Conservatorio)
Relatore: M° Gianmario Bonino
23
Esecuzione
“Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
durata
1 : 30
À PARIS - LA MUSICA DEL GRANDE CINEMA FRANCESE
& LE MAL ET LA JOIE DE VIVRE
Tutti conosciamo almeno qualche canzone francese tratta dal repertorio di grandi interpreti come Edith Piaf o Charles Trenet o Yves Montand, ma spesso ci dimentichiamo
che queste canzoni, pur vivendo di vita propria, nascevano come colonne sonore di
film - o diventavano tali. Anche in epoche recenti: "Je t'aime moi non plus" è sia una
canzone che un film - con la coppia Gainsbourg Birkin in entrambe le situazioni.
Noi ci siamo divertiti a smontarle, a riassemblarle e a riarrangiarle, per flauto e chitarra
e per un piccolo ensemble - cercando però di preservarne l'impatto emotivo, molto
forte ancora dopo tutti questi anni! In queste canzoni è rappresentata una gamma di
sentimenti così ampia da poter essere riassunta in un unico termine, che noi non abbiamo paura di adoperare: ROMANTICISMO.
24
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
La musica del grande cinema francese
V. Scotto
L’Aventure est au coin de la rue
dall’omonimo film di Jacques Daniel Norman -1943
E. Lorin
La tactique du gendarme
dal film “Le roi Pandore” di A. Berthomieu – 1949
G. van Parys
Je ne donnerais pas ma place
dal film “Un mauvais garçon” di J. Boyer – 1936
C. Trenet
La romance de Paris
dall’omonimo film di J. Boyer – 1941
V. Scotto
Ah! Viens Fifine ou “La Java des Marsiallo”
dal film “Zouzou” di M. Allegret -1934
J. Kosma
Les feuilles mortes
dal film “Les portes de la nuit” di M. Carné – 1946
H. Giraud
Sous le ciel de Paris
dall’omonimo film di J. Duvivier – 1951
Le mal et la joie de vivre
Barbara
L’aigle noir
Asso Monot
Mon légionnaire
Aznavour-Véran Je hais le dimanche
Elmer
L’accordéoniste
Drejac-Giraud
Sous le ciel de Paris
Barbara
Le mal de vivre
Varna
J’ai deux amours
Revisioni e arrangiamenti a cura del M.° Guido Facchini
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: M° Guido Facchini
Esecuzione
Laura Porro, flauto
Sonia Rodella, chitarra
Ameylia Saad, voce
Andrea Dieci, chitarra
Chiara Torselli, violoncello
Sara Calvanelli, fisarmonica
25
IL QUINTETTO DI ASTOR PIAZZOLLA
Si dice che in Argentina tutto può cambiare tranne il tango e Piazzolla ha infranto questa regola.
“Il tango, una ventata di follia che sfida gli anni frettolosi; l'uomo impastato di polvere
e di tempo dura meno della tenue melodia, che è solo tempo. Il tango crea un torbido
irreale passato senza certezza alcuna, un ricordo impossibile d'essere morto lottando,
ad una svolta del sobborgo” (Jorge Luis Borges, Antologia Personal 1961).
Frutto meticcio delle culture musicali confluite nel bacino del Rio de la Plata, il tango
ebbe radici a Buenos Aires negli arrabales, i quartieri più umili. Qualcuno comunciò a
ballare un nuovo ballo, molto ritmato; lo chiamavano milonga, era un ballo di coppia
uno di fronte all'altro separati. Una specie di camminata in cui uno avanzava e l’altro
indietreggiava. La milonga ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del tango ma si
sviluppò parallelamente come genere indipendente. Rare eran le donne nei caffè dell'epoca, per cui il tango primitivo si ballava tra uomini, i compadritos, che danzavano
uno di fronte all'altro fissandosi con espressione torva; un intreccio di passi prima senza
legge poi codificati dal tempo e dall'abilità di generazione di ballerini.
26
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
A. Piazzola
Celos
Milonga del angel
Primavera portena
Muerte del angel
Decarissimo
Fugata n.2
Invierno porteno
Escualo
Revirado
Fracanapa
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: Giacomo Ferrari
Esecuzione
Quintetto di Astor Piazzola
Giulia Bizzi, violino
Humberto Flores, chitarra
Francesco Moretti, fisarmonica
Luca Lombardi, contrabbasso
Giacomo Ferrari, pianoforte
27
NOTE DI TANGO
Gli studenti del Conservatorio “G. Verdi” vi guideranno alla scoperta del tango attraverso
le note del Trio Aconcagua. La lezione prevede al suo interno alcuni cenni storici sul
tango e sul grande compositore Astor Piazzolla.
Per gli studenti di lingua spagnola (ma non solo) vi sarà la possibilità di partecipare alla
lezione da protagonisti: durante il concerto leggeranno poesie di tango accompagnati
dai musicisti.
Lo svolgimento interattivo della lezione è esteso a tutti gli studenti che coltivano la passione per la danza e il canto.
28
durata
1 : 30
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Flavio Ceriotti
Esecuzione
Antonio di Sabato, fisarmonica
Martino Pellegrini, violino
Flavio Cerotti, contrabbasso
N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile
del progetto, il quale invierà loro il materiale didattico.
29
CANZONI, POESIA E MUSICA IN ISRAELE
Una lezione concerto preparata dal Laboratorio di World Music per far conoscere le canzoni composte sui testi di poesia israeliana contemporanea nel sessantesimo anniversario della fondazione dello Stato di Israele. Sui versi dei poeti moderni, in ebraico,
lingua che non tutti qui possono capire, la musica, grande traduttrice, riallaccia i temi
di oggi alla grande forza della tradizione.
Le canzoni saranno precedute dalla lettura della traduzione italiana; tra esse, particolarmente nota ed amata è “Jerushalaim shel Zahav” (Gerusalemme città d’oro), dal
suggestivo ritornello: “Gerusalemme, città d’oro, d’argento e di luce, perché non sono
io il violino per tutte le tue canzoni?”
Coordinamento e concertazione: Fernando Antonelli e Lydia Cevidalli
30
durata
1 : 30
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Prof.ssa Lydia Cevidalli
Esecuzione
Emilia Diakpoulou, soprano
Fabrizio Bonacchi, tenore
Chiara Percivati, clarinetto
Humberto Flores, chitarra
Antonio Di Sabato, fisarmonica
31
GLI UNI E GLI ALTRI: L’ISPIRAZIONE TZIGANA
ED EBRAICA NELLA MUSICA EBRAICA
Nel 1938, dopo la pubblicazione, il 25 luglio del “Manifesto della Razza”, ed il censimento di agosto, voluto dal regime “per adeguare la partecipazione degli ebrei alla vita
globale dello Stato al rapporto numerico tra popolazione ebraica e ariana”, tra il 5 settembre 1938 ed il 29 giugno 1939, lo stato fascista emanò una serie di leggi che, a cominciare dalla scuola, escludevano i cittadini italiani di religione ebraica dalla vita civile
della nazione e revocavano la cittadinanza agli ebrei stranieri. A settanta anni di distanza, con gli oscuri fantasmi dell’intolleranza e del razzismo che tornano ad agitare
la nostra quotidianità, proponiamo l’ascolto di musiche di ispirazione tzigana ed ebraica
per ricordare quanto la cultura occidentale si è avvalsa nei secoli delle culture minoritarie che poi frequentemente respinge, e mettere in parallelo avvenimenti lontani e
vicini.
32
durata
1 : 30
Nel settantesimo anniversario della
promulgazione delle leggi razziali in Italia
Programma d’ascolto
J.Brahms
M. Ravel
M.Ravel
S.S. Prokof’ev
Zigeunerlieder
Duex mélodies hébraïques
Tzigane
Ouverture su temi ebraici
Esigenze tecniche
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• schermo o parete per la proiezione (a cura della scuola)
• proiettore (a cura della scuola)
• computer per la presentazione Power Point (a cura della scuola)
Relatore: Simonetta Heger
Esecuzione
Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino
Lorenzo Rovati, violino
Matteo Del Soldà, viola
Andrea Waccher, violoncello
Aska Carmen Saito, pianoforte
Alba Gentili-Tedeschi, pianoforte
Marino Nahon, pianoforte
Monika Lukács, soprano
Stefania Giannì, mezzo soprano
33
IL CLARINETTO
Viaggio spazio-temporale alla scoperta dei generi musicali che hanno accompagnato
lo sviluppo culturale europeo e mondiale. La versatilità del clarinetto è stata presa in
considerazione da compositori di ogni epoca e, a tal proposito, il quartetto vuole dimostrare le potenzialità di questo strumento (e dei suoi derivati, come il clarinetto
basso, il corno di bassetto, il piccolo in mi bemolle). Il percorso affrontato parte dal periodo classico in cui il clarinetto acquisisce un timbro cantabile, non tralasciando virtuosismi (post-barocchi), ed arriva al periodo attuale dove la musica diventa fregio di
una cultura (musica klezmer, blues, tango, jazz). Si mettono a confronto i diversi stili
compositivi così come gli effetti molteplici dei brani eseguiti in modo che l’attenzione
non si fossilizzi su un unico genere musicale: in questo modo si può godere di una panoramica completa della musica, a livello storico, estetico e morfologico.
34
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
T. G. Albinoni
W. A. Mozart
V. Monti
J. Françaix
K. Weill
A. Piazzolla
D. Ellington
H. Wiberny
P. Iturralde
M. Curtis
Sonata in sol minore
Variazioni sul tema “Ah, vous dirai-je Maman”
Czarda
Petit Quatuor
brani da “L’opera da tre soldi”
Tema de Maria
Duke’s Suite
Ulla in Africa
Suite Hellénique
A Klezmer Wedding
Relatore: Adriano Sangineto
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione
Quartetto Afea
Edoardo Lega, clarinetto in si bemolle e clarinetto in mi bemolle
Arturo Garra, clarinetto in si bemolle
Francesca Gelfi, clarinetto in si bemolle e corno di bassetto
Adriano Sangineto, clarinetto in si bemolle e clarinetto basso
35
“LÀ GIÙ DA BASSO
FACEVANO UN GRAN RUMORE”
Il basso tuba è stato inventato nel 1835 ed è lo strumento più grave della famiglia
degli ottoni. Il suo suono caldo e vellutato può generare stupore per le inaspettate agilità tecniche e timbriche. Un’occasione per conoscere strumenti con la stessa forma ma
di diverse dimensioni come l’euphonium e la tuba contrabbassa, quest’ultima usata
dal grande compositore Richard Wagner.
Bim Bum Bass Tuba Quartett propone l’ascolto di un repertorio che spazia dal barocco
al dixieland, passando dalle trascrizioni dei tanghi di Piazzola, a brani originali come
“Dances” e “Power” di J. Stevens.
L’insieme della lunghezza totale delle quattro tube e dell’euphonium raggiunge i ventidue metri! Una lunghezza enorme per un risultato sonoro che non ha bisogno di amplificazione!
36
durata
1 : 30
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Cristopher Spiteri
Esecuzione
Bim Bum Bass Tuba Quartett:
Cristopher Spiteri, tuba in mi bemolle
Michele Fioroni, euphonium e tuba in fa
Davide Carminati, tuba in fa e si bemolle
Angelo Messina, tuba in si bemolle
37
QUINTETTO DI FISARMONICHE
Il Quintetto presenta un programma trasversale, in cui propone la musica popolare nei
più diversi linguaggi musicali. Si va dalla struggente melodia delle canzoni milanesi,
all’energia del pop, dall’innocenza delle colonne sonore disneyane, alla passionalità
del tango argentino. La fisarmonica viene sfruttata in formazione cameristica, ma non
per questo perde la sua veste di strumento popolare. Il tutto è arricchito da improvvisazioni jazzistiche.
38
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
S. Scappini
Beatlesmania
suite su temi dei Beatles
(arrangiamento di Sergio Scappini)
G. D’Anzi
Suite su canzoni di Giovanni D’Anzi
(arrangiamento di Sergio Scappini)
S. Scappini
Buon compleanno Disney!
suite sulle colonne sonore dei film di Walt Disney
A. Piazzolla
Escualo
Milonga del angel
La muerte del angel
S. Scappini
Tanti tanghi
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Relatore: Giacomo Rotatori
Esecuzione
Giacomo Rotatori, Augusto Comminesi, Michele Marenco, Gabriele Marangoni,
Alessandro Gazza
39
SAXOFONO:
UN SUONO NUOVO PER LA MUSICA ANTICA
Quando il belga Adolphe Sax inventò, intorno agli anni ’40 del XIX secolo, il saxofono,
certo non immaginava che la sua ultima “creatura” gli avrebbe donato la gloria dei
posteri.
Strumento ibrido, nato nella vecchia Europa, ma subito adottato oltre oceano dal nascente jazz, il saxofono si impose per il suo personalissimo suono e la grande eccleticità che lo ha trainato fino al terzo millenio.
Questa lezione-concerto si propone di farvelo conoscere “da vicino” con l’ascolto dell’Ensemble di saxofoni, diretto dal M° Mario Marzi, docente di saxofono presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e da oltre un ventennio saxofonista del Teatro Alla Scala.
L’ensemble è formato dall’intera famiglia dei saxofoni, ovvero dal sax sopranino fino
al sax basso e proporrà un viaggio sonoro attraverso diversi generi musicali, alla scoperta di questo affascinante strumento.
SAX IN FRAC
“La voce inevitabile del nuovo millennio”
40
Il sassofono in questi ultimi anni si sta ritagliando la sua meritata fetta di gloria, affermando con forza l’ inevitabile modernità della propria “voce”. Ci sono sassofoni
ovunque tendiamo l’orecchio, ovunque guardiamo. La grossa “Pipa di nichel” come
amava definirla Jean Cocteau agli inizi del 900, e che Stravinskij nel sottolinearne le caratteristiche, lo definì come un “delinquente minorenne dal coltello facile”, si è conquistato nel frattempo, con fatica e contro pregiudizi una propria identità.
L’ensemble - una vera orchestra e un caleidoscopio di suoni e di linguaggi che si fondono in un assolo universale - sotto la guida di Mario Marzi è protagonista di concerti
che coinvolge il pubblico in un entusiasmante viaggio musicale. Il repertorio spazia
dai classici: Monteverdi, Bach, Vivaldi, Haendel,
Brahms per arrivare ai grandi maestri del ‘900;
Ravel, Weill, Milhaud, Gershwin, Bernstein, Piazzolla.
durata
1 : 30
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 15 musicisti
• trasporto percussioni
(a cura del Conservatorio)
Relatore: Daria Scipioni
Esecuzione
Ensemble di saxofoni del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
Direttore M° Mario Marzi
41
SAXOFONO:
LA NASCITA DI UN SUONO NUOVO
Quando il belga Adolphe Sax inventò, intorno agli anni ’40 del XIX secolo, il saxofono,
certo non immaginava che la sua ultima “creatura” gli avrebbe donato la gloria dei
posteri.
Strumento ibrido, nato nella vecchia Europa, ma subito adottato oltre oceano dal nascente jazz, il saxofono si impose per il suo personalissimo suono e la grande eccleticità che lo ha trainato fino al terzo millenio.
Questa lezione-concerto si propone di farvelo conoscere “da vicino” con l’ascolto dell’Ensemble di saxofoni, diretto dal M° Mario Marzi, docente di saxofono presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e da oltre un ventennio saxofonista del Teatro Alla Scala.
L’ensemble è formato dall’intera famiglia dei saxofoni, ovvero dal sax sopranino fino
al sax basso e proporrà un viaggio sonoro attraverso diversi generi musicali, alla scoperta di questo affascinante strumento.
C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA
“Il giro dell'America in 60 minuti”
Una lezione-concerto dedicata alla musica d'oltreoceano. La suggestione della nuova
musica nata dal crogiolo di razze ed ispirazioni americane viene proposto attraverso le
musiche del ragtime di Scott Joplin, del jazz di Duke Ellington, dei song di Gershwin e
Bernstein fino ai tanghi di Astor Piazzolla. Partiture inoltre che rivelano la volontà dei
compositori di coniugare la tradizione colta europea con elementi tipici del jazz e della
cultura popolare americana.
42
durata
1 : 30
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 15 musicisti
• trasporto percussioni (a cura del Conservatorio)
Relatore: Daria Scipioni
Esecuzione
Ensemble di saxofoni del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
Direttore M° Mario Marzi
43
LE JAZZ HOT!
Il programma pone in rapporto dialettico e cronologico composizioni originali jazz (Scott
Joplin, Duke Ellington) e brani di autori europei (Claude Debussy, Erik Satie, Alexander
Tansman) che di quel fenomeno, esploso nei primi anni del Novecento, hanno dato una
personale, fantasiosa e libera rielaborazione. Prima dell’arrivo del “jazz” (termine che
entrò nel linguaggio musicale attorno al 1916) il “ragtime” rivestì un’enorme importanza e un successo straordinario tanto più sorprendente se si considera che il suo lancio non avvenne tramite i “mass media”, allora non esistenti, ma unicamente sulla
vendita degli spartiti per pianoforte; “Maple Leaf Rag”, il “rag” più famoso di Scott Joplin, vendette un milione di copie. Il “ragtime” (letteralmente “tempo spezzato”) con
la sua scrittura pianistica di difficile esecuzione e la sua caratteristica, tipicamente africana, di contrapporre due ritmi diversi - uno regolare e uno più libero e vario - attirò
l’attenzione dei musicisti europei. In Francia l’adesione ai ritmi del ragtime e del jazz
con il suo corollario di danze (fox-trot, charleston, cake-walk) da parte dei compositori
colti significò l’adesione a una nuova estetica antilirica e antiromantica, che negli anni
intorno alla prima guerra mondiale divenne un’arma dissacrante e derisoria, prefigurando così l’abbattimento tra musica “seria” e musica “leggera” e la fine dell’egemonia della cultura europea.
44
durata
1 : 30
Programma d’ascolto
C. Debussy
S. Joplin
C. Debussy
D. Ellington
E. Satie
S. Joplin
B. Martinů
A. Tansman
D. Ellington
B. Blacher
D. Ellington
E. Putz
Golliwogg’s cake walk(1908)
Maple leaf rag (1899)
Minstrels (1910)
African flower
Ragtime da “Parade”(1917)
Le Piccadilly (1905)
Pine apple rag (1908)
Wall street rag (1909)
Charleston da «La revue de cuisine»(1927)
Sonatine translatantique(1930):
-Fox-trot
-Spiritual and blues
-Charleston
C jam blues
Trois pièces pour piano(1943)
Solitude
da Jazz sonata(1986):
-Ballad
-Waltz
Esigenze tecniche
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione
Relatore e pianista: Luigi Palombi
45
PERCORSI MUSICALI TRA MINIMALISMO
E JAZZ,MELODIE AFRICANE ED ELETTRONICA
Un viaggio musicale tra gli Stati Uniti, l’Africa e l’Europa, con composizioni che rivelano
intrecci profondi fra questi tre continenti.
Partendo dagli Stati Uniti con una delle melodie sicuramente più conosciute tra le melodie jazzistiche, Summertime, si prosegue con una composizione di uno dei maggiori
batteristi jazz contemporanei italiani ma naturalizzato francese, Aldo Romano, con la
sua Annobon, scelta esplicitamente per questa iniziativa. La semplicità della melodia
africana scelta da Romano e gli intrecci sonori che scaturiscono dalle sonorità del
gruppo e del solista che improvviserà sul tema creano un connubio particolarmente
suggestivo.
Segue un’incursione nel mondo della musica elettronica con un brano del compositore americano Wayne Siegel, dal titolo Jackdaw. Questa composizione si ispira espressamente al carattere e ai suoni di un corvo europeo, del quale l’autore ha registrato
alcuni suoni, che vengono spesso utilizzati nella parte elettronica. Viene presentato
quindi un omaggio ad uno dei jazzisti più noti, Charles Mingus, con due tra le sue composizioni più note, Goodbye Pork Pie Hat e Boogie Stop Shuffle. In questa occasione il
clarinet choir si avvarrà della collaborazione di un batterista ed un sassofonista, come
nelle migliori tradizioni jazzistiche.
La conclusione di questo percorso musicale è Steve Reich, esponente di spicco della Minimal Music, del quale verrà eseguita una composizione originale per 11 clarinetti dal
titolo New York Counterpoint.
46
durata
1 : 30
G. Gershwin
A. Romano
W. Siegel
C. Mingus
M. Davis
S. Reich
Summertime
Annobon
da una melodia popolare africana
per clarinetto basso solo, clarinet choir e batteria
Jackdaw
per clarinetto basso ed elettronica
“Goodbye Pork Pie Hat”
“Boogie Stop Shuffle”
Bluemiles
New York Counterpoint
per 11 clarinetti
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• impianto di amplificazione (a cura della scuola)
• trasporto batteria (a cura del Conservatorio)
• videoproiettore e schermo (a cura della scuola)
Relatore: M° Alberto Serrapiglio
Esecuzione
Adami Clarinet Choir
Direttore M° Alberto Serrapiglio
Clarinetto basso solo: Alberto Serrapiglio
47
JAZZ 1:
IL JAZZ INCONTRA IL ROCK
Dagli anni Settanta in poi nasce e si sviluppa un nuovo mondo musicale che coniuga
stili e tecniche dell’improvvisazione jazz con il “sound” ed i ritmi del rock.
Il gruppo si propone di ripercorrere questo interessante momento proponendo le più
belle composizioni di gruppi come i “Return to Forever”, “Wheather Report”, “Steps
Ahead” e altri.
Organico: chitarra, flauto, sassofono, contrabbasso, batteria
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola)
Relatore: M° Tino Tracanna
Esecuzione
Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
48
durata
1 : 30
JAZZ 2:
IL CANTO JAZZ
Dagli anni Trenta in poi a Brodway nascono una serie di straordinari musical che presentano alcune delle più belle “songs” della storia del jazz.
Il gruppo reinterpreta le più belle canzoni di questo periodo cercando di ricreare la magica atmosfera di quegli anni.
Organico: pianoforte, contrabbasso, batteria, due cantanti.
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• impianto di amplificazione in caso di spazio ampio e microfoni per cantanti (a cura
della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: M° Tino Tracanna
Esecuzione
Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
49
durata
1 : 30
JAZZ 3:
I MAESTRI DEL JAZZ
Il gruppo propone un’accurata rilettura in chiave monografica delle composizioni di alcuni dei più importanti personaggi della storia del jazz come T. Monk, H. Silver, D. Ellington, C. Mingus, J. Coltrane, e altri.
Organico: sassofono, tromba, pianoforte, contrabbasso, batteria.
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: M° Tino Tracanna
Esecuzione
Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
50
durata
1 : 30
JAZZ 4:
PIANO TRIO
Il trio composto da pianoforte, contrabbasso, batteria è una delle più classiche formazioni del jazz.
Alcuni musicisti come Amhad Jamal, Oscar Peterson, Bill Evans, Keith Jarret hanno fatto
di quest’organico un’arte a sé stante.
Il gruppo ripropone alcuni dei momenti più felici delle grandi personalità che hanno sviluppato le potenzialità di quest’organico.
Organico: pianoforte, contrabbasso, batteria
Esigenze tecniche
• microfono per il relatore (a cura della scuola)
• impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola)
• pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia)
Relatore: M° Tino Tracanna
Esecuzione
Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano
51
durata
1 : 30
titolo
Musica e Società
52
ALTRE PROPOSTE
SOMMARIO
1.
VOCI, RITMI E STRUMENTI DEL MEDIOEVO
54-55
2.
MUSICA E SOCIETA’ DEL RINASCIMENTO
56-57
3. L’AMERICA DEL ‘900: DAI BLUES A GERSHWIN, IL MUSICAL,
58-59
LA “NEW AGE MUSIC” E LA MUSICA DA FILM
4.
“……ALL’OPERA!” STORIA DEL MELODRAMMA. GIUSEPPE VERDI :
60-61
“LA MUSICA, ESPRESSIONE DI UN SENTIMENTO DI PACE”.
5. MUSICA E POESIA DEL ‘900 CONTRO LA GUERRA
62-63
6. PIANETA ROCK - dalle origini agli anni ‘70
64-65
7. SPIRITUAL & GOSPEL
66-67
8. BALLATE DI ORIGINE MEDIOEVALE DELL’AREA BRITANNICA
68-69
9. LA BALLATA POPOLARE NEGLI STATI UNITI
70-71
10. CANZONI PER LA PACE
72-73
11. LA STORIA NELLA CANZONE
74-77
12. DA E. L. MASTERS "ANTOLOGIA DI SPOON RIVER" A F. DE ANDRE'
78-79
"NON AL DENARO, NON ALL’AMORE NE’ AL CIELO"
13. MUSICHE E TRADIZIONI DEL CAMERUN
80-81
14.
LA MUSICA DEI PERSEGUITATI
82-83
15.
VOCI DI PACE. QUANDO EBREI, MUSULMANI E CRISTIANI FANNO MUSICA INSIEME
84-85
16. L’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
86-87
53
VOCI, RITMI E STRUMENTI DEL MEDIOEVO
La società medioevale raccontata dalle voci dei protagonisti della cultura: letterati, trovatori, studenti, chierici, giullari, pellegrini e monaci.
Un viaggio nei castelli, nelle piazze, nelle università, nei conventi e nelle taverne alla
scoperta di un affascinante mondo sonoro ricreato attraverso gli strumenti musicali
dell’epoca.
Argomenti:
La musica del castello e la società cortese: trovatori e trovieri
Giullari e giullaresse
I canti delle Crociate
Gli studenti, i clerici vagantes e i Carmina Burana
La musica della Chiesa e i canti dei pellegrini
Le ballate del Trecento toscano
L’ambiente musicale nel Decameron di Giovanni Boccaccio
Le contaminazioni tra Oriente e Occidente
Gli strumenti musicali
54
durata
1 : 30
Materiale didattico:
Pubblicazione editoriale: Accademia Viscontea, Voci, ritmi e strumenti del Medioevo,
Provincia di Milano
Esigenze tecniche:
- microfono per il relatore (a cura della scuola)
- schermo per proiezione diapositive (a cura della scuola)
- proiettore e illuminazione a cura dell’Accademia Viscontea
Esecutori e relatori: ACCADEMIA VISCONTEA
Marco Radaelli/Max Manfredi: canto
Maurizio Padovan: viella, ribeca, percussioni
Claudia Zanini: arpa
Isacco Colombo: cennamella, cornamusa, flauto da tamburo, tamburello
Maurizio Mingardi: mandora, viella
E-mail: [email protected]
55
MUSICA E SOCIETÀ DEL RINASCIMENTO
Un viaggio musicale in compagnia dei protagonisti della rinascita culturale ed artistica
europea.
Un avvincente percorso che dalle corti italiane del Quattrocento giunge nell’Inghilterra
elisabettiana coinvolgendo la storia, l’arte figurativa e la letteratura. Trionfi, mascherate, ballate shakespeariane, strumenti e musiche di festa concorrono a definire il ruolo
della musica nella società del Rinascimento.
Argomenti:
La musica del Palazzo e la società cortese
Leonardo da Vinci e la musica
La musica del Principe: Lorenzo de’ Medici, Isabella d'Este
Mascherate e maccheronee del Rinascimento
Enrico VIII, l'epoca elisabettiana e la musica in Shakespeare
Il costume musicale nell’arte del Rinascimento
Musica popolare e musica di consumo dal Cinquecento ad oggi.
La musica della Chiesa
Gli strumenti musicali
56
durata
1 : 30
Materiale didattico:
Pubblicazione editoriale: Accademia Viscontea, Musica e società del Rinascimento, Provincia di Milano
Esigenze tecniche:
- microfono per il relatore (a cura della scuola)
- schermo per proiezione diapositive (a cura della scuola)
- proiettore e illuminazione a cura dell’Accademia Viscontea
Esecutori e relatori: ACCADEMIA VISCONTEA
Max Manfredi: canto
Maurizio Padovan: lira da brazo, ribeca
Milena Frigè/Giancarlo Vighi: clavicembalo
Maurizio Mingardi: viola da gamba
Isacco Colombo: flauti diritti, flauto da tamburo, cennamella, cornamusa
E-mail: [email protected]
57
L'AMERICA DEL '900:
DAI BLUES A GERSHWIN. IL MUSICAL,
Analisi storico-musicale del periodo. La musica popolare e sue influenze su quella
"colta".
- La "jazz age"
- La musica colta
- Il folklorismo negro e indiano
- I contatti con l'Europa
- Il jazz sinfonico
- George Gershwin
- I blues e gli spirituals
- La musica minimalista e la New Age
- Il musical
- La musica da film
58
durata
1 : 30
LA "NEW AGE MUSIC" E LA MUSICA DA FILM
Ascolto di musiche di: A. Dvorak, G. Gershwin, E. McDowell, P. Glass, L. E. Webber, Lodbell, ecc.
Esigenze tecniche:
- pianoforte 1/2 coda (a cura della Provincia)
- microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione:
Relatore e Pianista: CARLO BALZARETTI
Violinista: CHRISTINE WALDMANN
http://spazioweb.inwind.it/cbalzaretti
59
"......ALL'OPERA!"
STORIA DEL MELODRAMMA
-Che cos'è l'opera lirica
- Le qualità delle grandi opere
- Il libretto
- Dalle origini al Rinascimento
- Parole e musica nella controriforma
- Il recitativo e la Camerata
- Meraviglie barocche: Monteverdi
- Opera seria e opera buffa
- Romanticismo italiano e Risorgimento
- Giuseppe Verdi
- Giuseppe Verdi patriota?Pace e Libernelle opere di Verdi
Giuseppe Verdi patriota?
Gli anni di galera
- Gli anni di galera
- Il Nabucco
- Il simbolo della nuova Italia:
I Lombardi, Ernani
Il 1848, anno cruciale per l'Europa
La Battaglia di Legnano
Il rapporto con la censura
Il Trittico romantico
Gli anni di crisi
L'apoteosi, poi il congedo:
Otello e Falstaff
60
- Giacomo Puccini: l’eleganza e la genesi del linguaggio musicale del ‘900
- Cenni sul Verismo
durata
1 : 30
-
Giuseppe Verdi:
“La Musica, espressione di un sentimento di Pace”.
Esigenze tecniche:
- pianoforte 1/2 coda (a cura della Provincia)
- microfono per il relatore (a cura della scuola)
- impianto stereo con lettore di compact disc (a cura della scuola)
Esecuzione:
Pianista CARLO BALZARETTI
Soprano: FRANCA DE POI
http://spazioweb.inwind.it/cbalzaretti
61
MUSICA E POESIA DEL '900
CONTRO LA GUERRA
La lezione-concerto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alla cultura musicale del '900
attraverso nuove tecniche compositive, nuove soluzioni timbriche, nuove strumentazioni; vuole altresì esporre in che modo questa musica sia stata utilizzata, come anche
la poesia, per dare voce ad una protesta nei confronti della guerra, delle persecuzioni.
La trattazione comprenderà anche paralleli tra pagine musicali di Casella, Malipiero,
Boccadoro, Garilli e testi poetici di Salvatore Quasimodo.
I testi poetici si avvarranno della declamazione di ALESSANDRO QUASIMODO, attore e
regista, figlio del poeta Nobel della poesia.
62
durata
1 : 30
Esigenze tecniche:
- auditorium
- due pianoforti 1/2 coda (a cura della Provincia)
- microfono per il relatore (a cura della scuola)
Esecuzione: Gruppo strumentale LINEA ENSEMBLE
Pianoforte - MARIA MADINI MORETTI
Pianoforte - ADA MAURI/SUMIKO HOJO
Percussioni – ELIO MARCHESINI/STEFANO BARDELLA
63
PIANETA ROCK
dalle origini agli anni ’70
In questo incontro suddiviso in due parti si affronteranno differenti tematiche della
storia del rock. Nella prima parte si parlerà degli strumenti chiave del rock, la chitarra,
il basso e la batteria e della voce attraverso un percorso tecnico e storico con riferimenti
al blues, al jazz, al country, al rock&roll, alla nascita dell’hard-rock e ai personaggi fondamentali e con esemplificazioni dal vivo.
Nella seconda parte i partecipanti assisteranno ad una presentazione storica di varie
rock-band e artisti rock, in particolare Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Pink Floyd,
Led Zeppelin, Deep Purple, sempre con esemplificazioni dal vivo.
Questo seminario è particolarmente adatto agli studenti che hanno la lingua inglese
nel loro piano di studi.
Materiale didattico:
Pubblicazione editoriale: Alfredo Ponissi e Gianfranco “Arsenio” Baccaro. Pianeta rock,
Provincia di Milano
64
durata
2 : 00
Esigenze tecniche:
- auditorium o aula adatta all'incontro
- l'impianto di amplificazione e la strumentazione sono a cura degli esecutori.
Esecuzione: JAZZ MOBILE
www.jazzmobile.it
N.B.: Viene richiesto che il numero di partecipanti alle lezioni non sia superiore alle
tre/quattro classi di studenti (salvo accordi differenti con gli insegnanti referenti) ai
quali verranno fornite dispense inerenti agli argomenti trattati.
65
SPIRITUAL & GOSPEL
Laboratorio sul canto corale afroamericano
Alla base di tutta la cultura popolare americana si trovano i canti nati dalla popolazione nera schiava negli USA. I primi black-song in terra americana derivavano dalle
melodie tramandate dall’Africa ed erano essenzialmente canti di lavoro, i cosiddetti
work-song. Successivamente, con i primi contatti religiosi e sociali, si svilupparono altre
forme cantate e suonate, gli spirituals, i gospels e i blues. Questi canti sono vivi ancor
oggi grazie alle migliaia di corali sparse in tutto il mondo e fanno parte della cultura
del nostro tempo. La coralità nella musica afroamericana si è poi sviluppata, insieme
al canto individuale, passando attraverso il jazz, il blues, il rock fino a raggiungere vertici che la pongono oggi all’avanguardia come forma di espressione musicale.
L’esperienza del cantare insieme ha senza dubbio nel gospel e nello spiritual risvolti
sociali importanti in termini di conoscenza di se stessi e degli altri, di fede e di spiritualità. Il cantare in coro sarà quindi sviluppato, in questo laboratorio, come momento
sia di collettività sia di individualità, attraverso esperienze che porteranno gli studenti
alla formazione di un vero e proprio coro.
Il laboratorio comprende due incontri della durata di due ore ciascuno così strutturati:
1 - conoscenza dei partecipanti e prospettive del laboratorio
- ascolto di brani dal vivo e spiegazione delle loro caratteristiche
- esercizi in gruppo per l’introduzione al ritmo e ai suoni del corpo
- esecuzione di linee melodiche e ritmiche
- scelta dei brani su cui lavorare
66
2 - ascolto delle singole voci e formazione delle sezioni del coro
- lettura e traduzione dei testi
- lavoro sulle singole voci e sulle sezioni
- espressione e pronuncia
- insieme del coro e prove finali
- esecuzione dei brani scelti (con accompagnamento o per solo coro e battito delle mani).
2/4 incontri
durata
2 : 00
N.B. Viene richiesto che il numero di partecipanti alle lezioni non sia superiore
(salvo accordi differenti con gli insegnanti referenti) alle due classi di studenti
(30/40 alunni), ai quali verranno fornite dispense inerenti gli argomenti trattati.
Il laboratorio prevede un approfondimento estendibile alle classi che hanno già partecipato ai due incontri. Questo approfondimento è articolato in altri due incontri di
due ore dove verranno sviluppati e perfezionati gli argomenti sopra introdotti. Il
costo degli altri due incontri è a carico della scuola.
Esigenze tecniche:
- auditorium o aula adatta all'incontro
- l'impianto di amplificazione e la strumentazione sono a cura degli esecutori.
Esecuzione: JAZZ MOBILE
www.jazzmobile.it
67
BALLATE DI ORIGINE MEDIOEVALE
DELL’AREA BRITANNICA
68
Il concerto-conferenza ha lo scopo di avvicinare gli studenti alle “ballate” come strumento di cultura per studiare le lingue, la storia, la letteratura e il folclore (significato
dei numeri, la magia, Halloween, credenze popolari in genere).
Il contesto storico è quello del tardo Medioevo e del Rinascimento (1300-1600). Saranno possibili riferimenti a Dante, Boccaccio e Shakespeare.
Le ballate, dette anche canti narrativi, in qualunque lingua siano, sono presentate tenendo conto che fanno parte di una più vasta cultura europea. Di conseguenza i riferimenti ad altre aree linguistiche saranno frequenti.
Per rendere esaustivo e didatticamente valido questo tipo di programma è necessaria
questa premessa fondamentale: i testi, che vi verranno spediti via e-mail con traduzioni in italiano a fianco, devono essere distribuiti a tutti i partecipanti in modo che abbiano il tempo di leggerli e di conoscere in anticipo le storie narrate nelle ballate.
L’incontro infatti va inquadrato come un’opportunità di approfondimento e di conferma
di un argomento almeno in parte trattato.
Consigliamo agli insegnanti interessati di leggere almeno due ballate con gli studenti
e di affidare la lettura delle altre come “compito” a casa. Così facendo si riducono le
spiegazioni e si dà più spazio all’esecuzione musicale. E’ fondamentale che gli studenti
portino i testi il giorno del concerto anche perché talvolta viene richiesto loro di partecipare con un coro. Per esperienza chiediamo di non consentire la partecipazione di
classi i cui studenti non abbiano i testi o non siano preparati. Le ballate possono essere
scaricate anche dal sito www.dallarmellinagiordano.it cliccando su “testi” e cercando
il programma scelto (per es. ballate britanniche). Le spiegazioni possono essere fatte
in italiano, inglese, francese, spagnolo, a seconda dell’area linguistica scelta. Le ballate
di questo programma sono presentate alle classi nel loro contesto storico ma sono rese
musicalmente più “attuali” grazie ad un arrangiamento di chitarra e violino che si avvicina di più all’orecchio di un giovane d’oggi.
Nota: è possibile programmare incontri con esecuzione di ballate in diverse lingue a
seconda delle esigenze delle scuole (es. inglese e francese insieme o spagnolo e italiano ecc.)
durata
2 : 00
(oppure francese, spagnola, italiana e tedesca)
in un contesto europeo
Esigenze tecniche:
in caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare
un impianto adatto all’ambiente con almeno quattro ingressi: due microfoni (voce) uno
per il “jack” della chitarra e un altro per il violino, oppure quattro microfoni con l’asta.
Esecuzione :
GIORDANO DALL’ARMELLINA: chitarra e voce
MAURIZIO DEHO’ : violinista
SILVIA BOZZEDA: voce femminile
E-mail: [email protected]
www.dallarmellinagiordano.it
69
LA BALLATA POPOLARE NEGLI STATI UNITI
Il concerto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alla ballata popolare americana: dall’arrivo dei primi pionieri a Bob Dylan passando attraverso la conquista del West e i canti
degli Afro-americani.
In tutte le ballate, che riceverete via e-mail o che potete scaricare dal sito web
www.dallarmellinagiordano.it , è richiesta la partecipazione canora degli studenti. A
tale scopo sono state sottolineate le parti ove è richiesto il loro intervento. Tutti i testi
sono corredati di traduzione a fianco. L'incontro, nel quale gli studenti di solito oltre ad
imparare si divertono cantando, verterà sulla storia americana attraverso i testi che
dovranno essere letti prima del concerto, se si vuole una piena riuscita didattica dell’incontro. Sarebbe vantaggioso avere a disposizione una grande cartina degli Stati
Uniti per illustrare meglio il percorso sia storico che geografico.
Le spiegazioni saranno tutte in inglese salvo richiesta differente.
Gli strumenti utilizzati sono chitarra, banjo e arpa americana. E’ auspicabile che gli studenti conoscano almeno superficialmente un po’ di storia americana, inoltre devono
avere i testi. Per esperienza chiediamo di non consentire la partecipazione di classi i
cui studenti non abbiano i testi o non siano preparati.
70
durata
2 : 00
Esigenze tecniche:
In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare
un impianto adatto all'ambiente con almeno due ingressi: uno per il microfono (voce)
e l'altro per il "jack" della chitarra, oppure due microfoni con l'asta.
Esecuzione: GIORDANO DALL'ARMELLINA - chitarra e voce
E-mail: [email protected]
www.dallarmellinagiordano.it
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CANZONI PER LA PACE
La musica con i suoi testi è oggi uno degli strumenti più importanti per veicolare il
concetto di pace. E’ bene dunque sapere che cosa dicono quei testi, discuterli per non
lasciare che la parola pace rimanga solo un concetto astratto senza contenuto. Nel nostro percorso non si esalta solo la pace come assenza di guerra ma come ricerca interiore di trasformazione che porti gli esseri umani ad essere in pace con sé stessi
eliminando cioè le cause che portano alla violenza.
Contesto storico: la fine della seconda guerra mondiale, la guerra fredda, la guerra in
Vietnam, i primi movimenti pacifisti, gli anni ’60 e gli hippies, gli ultimi 30 anni del
‘900.
Contesto filosofico: la rivoluzione come esperienza personale di crescita. La ricerca della
pace interiore come motore per una pace universale.
Canzoni popolari proposte:
1. Auschwitz – Francesco Guccini.
2. Sagt mir wo die Blumen sind (in tedesco o in inglese “Where have all the flowers
gone?”) – canzone popolare tedesca.
3. Blowin’ in the wind – Bob Dylan.
4. La guerra di Piero – Fabrizio De Andrè.
5. C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones – Gianni Morandi.
6. Chicago – Graham Nash.
7. Masters of war – Bob Dylan.
8. Imagine – John Lennon.
9. Suzanne – Leonard Cohen.
10. Right between the eyes – Graham Nash.
11. Generale – Francesco de Gregori.
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Il programma proposto può subire variazioni anche grazie ad eventuali suggerimenti
da parte di studenti e docenti. I testi sono disponibili su www.dallarmellinagiordano.it
cliccando “testi” e quindi “testi per la pace in italiano” e “testi per la pace in inglese”.
durata
2 : 00
Esigenze tecniche:
In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare
un impianto adatto all’ambiente con almeno tre ingressi: due per i microfoni (voci) e
l’altro per il “jack” della chitarra, oppure tre microfoni con l’asta.
Esecuzione:
GIORDANO DALL’ARMELLINA: Chitarra e Voce
MAURIZIO DEHO: Violino
SILVIA BOZZEDA: Voce femminile
E-mail: [email protected]
www.dallarmellinagiordano.it
73
LA STORIA NELLA CANZONE
L’insegnamento della storia è fortemente influenzato dai modi tradizionali: lezioni frontali, uso dei manuali, e, a volte, qualche documentario.
Il laboratorio didattico "La Storia nella Canzone" si propone di rivolgersi all'universo
degli studenti attraverso alcune canzoni dei più grandi autori della nostra musica leggera nella convinzione che la poesia cantata possa costituire un mondo stimolante e
innovativo per avviare i giovani alle problematiche storiche.
Partendo dal linguaggio universale della musica (vero e proprio catalizzatore), all'analisi
dei testi con i suoi richiami storici, gli studenti potranno focalizzare in modo diretto ed
emozionale gli argomenti oggetto di studio.
La finalità del progetto consiste nello sperimentare una nuova modalità nell'insegnamento della storia mettendo a confronto e analizzando l'inferenza tra linguaggio musicale, poetico e storico.
L'obiettivo è quello di produrre un laboratorio di ricerca, di riflessione, di studio originale e rigoroso, che, partendo dalla musica leggera, ricostruisca e recuperi tematiche
di particolare e significativa rilevanza storica.
Verranno utilizzati come strumenti didattici:
• Schede contenenti gli argomenti storici, i testi delle canzoni, le biografie degli autori
• Computer per l'analisi di sequenze e immagini
• Strumenti musicali forniti dai musicisti per l'esecuzione dei brani e per eventuali momenti di interazione con i ragazzi
74
durata
2 : 00
ARTICOLAZIONE DEGLI INCONTRI
Gli incontri si svilupperanno nella modalità della lezione-concerto della durata di 2 ore
ciascuno. Ogni singola scuola avrà la possibilità di scegliere, a seconda delle necessità
specifiche, lo sviluppo di uno o più moduli fra i seguenti proposti: Viaggio, Guerra, Emigrazione, Potere e Dissenso, la Resistenza.
Ogni incontro si articolerà secondo la seguente scaletta
• Inquadramento storico dei temi trattati nelle canzoni
• Analisi testuale e musicale
• Esecuzione dal vivo dei brani proposti
• Approfondimento di alcuni temi contenuti nei testi delle canzoni
• Ascolto e visione di altro materiale (con computer, videoregistratore e lettore CD)
• Interazione con i ragazzi (canto, domande, proposte ecc.)
IL VIAGGIO
La storia
Itaca
Carlo Martello
La pianta del tè
Gulliver
Buffalo Bill
Lindbergh
Auschwitz
Bartali
La luna
Korakhanè
Samarcanda
Viaggi e miraggi
De Gregori
Dalla
De Andrè
Fossati
Guccini
De Gregori
Fossati
Guccini
Conte
Bennato
De Andrè
Vecchioni
De Gregori
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LA GUERRA
Fiume Sand Creek
Camicie rosse
La breccia
Cadorna
Lettera al governatore della Libia
La guerra di Piero
San Lorenzo
4 marzo 1943
Tamurriata nera
Ti ricordi Joe?
C'era un ragazzo
Viva l' Italia
Generale
De Andrè
Bubola
Minghi
Popolare
Battiato
De Andrè
De Gregori
Dalla
Popolare
De Andrè
Morandi
De Gregori
De Gregori
L’EMIGRAZIONE
Italiani d'Argentina
Ma se ghe pensu
Titanic
S.Lucia luntana
L'abbigliamento del fuochista
Naufragio a Milano
Un auto targata “To”
Ciao amore ciao
Che sarà
Casa mia
Mio fratello che guardi il mondo
Natale di seconda mano
Crazy boy
76
durata
1 : 30
Fossati
Popolare
De Gregori
Popolare
De Gregori
Conte
Dalla
Tenco
Feliciano
Equipe 84
Fossati
De Gregori
Bersani
IL POTERE E IL DISSENSO
Meno male che non c’è Nerone
Prete Liprando e il giudizio di Dio
Il re fa rullare i tamburi
Francesco d'Assisi
S'i fosse foco
Giovanna d'Arco
Don Chisciotte
Lunario di settembre
Le parole crociate
La locomotiva
Le storie di ieri
Il disertore
Don Raffaè
Quello che non ho
Bennato
Fo-Jannacci
De Andrè
Branduardi
De Andrè
De Andrè
Guccini
Fossati
Dalla
Guccini
De Gregori
Vian
De Andrè
De Andrè
“CANTALO FORTE” (la Resistenza raccontata dalle canzoni)
Il partigiano ha cento penne
Dalle belle città
Quei briganti neri
La Badoglieide
Son proletari i partigiani
Per i morti di Reggio Emilia
Dante Di Nanni
Il passaggio dei partigiani
L’unica superstite
Il cuoco di Salò
Ma Mì
Bella Ciao
Esecuzione: GIOACHINO LANOTTE
E-mail: [email protected]
Popolare
IIIa Brigata “Garibaldi” (Liguria)
Popolare
Revelli
Tradizionale
Amodei
Stormy Six
Fossati
Modena City Ramblers
De Gregori
Strehler
Popolare
77
DA E. L. MASTERS
"ANTOLOGIA DI SPOON RIVER" A F. DE ANDRE’
La lezione-concerto proposta vuole essere un’occasione per conoscere due classici della
modernità: Edgar Lee Masters e Fabrizio De André.
Tra il 1914 e il 1915 il poeta americano pubblicò una serie di epitaffi successivamente
raccolti nell’Antologia di Spoon River (la prima edizione italiana è datata 1943).
Nel 1971 il cantautore genovese si ispirò alla poetica di E.L. Masters per redigere i testi
di questo album, ma anche alla traduzione del libro da parte di una grande figura della
cultura contemporanea italiana, la scrittrice e giornalista Fernanda Pivano. Ascolteremo
le “loro” parole attraverso le nove canzoni che compongono il disco e le interviste (una
reale e una immaginaria) da lei condotte allo scopo di approfondire l’incontro con la
cultura americana.
L’idea di questo spettacolo è nata dall’incontro tra persone unite dall’aspirazione a comunicare agli studenti il desiderio di ampliare i propri orizzonti, arricchire le proprie
esperienze e approfondire la capacità di lettura interiore (la poesia unita alla musica).
78
durata
2 : 00
"NON AL DENARO, NON ALL'AMORE NÈ AL CIELO"
Esigenze tecniche
- auditorium o aula adatta alla lezione;
- strumentazione e fonica sono a cura degli esecutori.
Esecuzione
- Mauro Giubilei: relatore, voce, chitarra folk e armonica;
- Michele Severini: chitarre.
Nota bene
Si consiglia di far partecipare all'incontro non più di tre o quattro classi di studenti.
Ai docenti referenti verranno fornite dispense per l'approfondimento degli argomenti
trattati contenenti le tre versioni dei testi: quelle originali di Edgar Lee Masters, le traduzioni di Fernanda Pivano e le rielaborazioni di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio (che collaborò con De Andrè per la stesura dei testi).
E-mail: [email protected]
79
MUSICHE E TRADIZIONI DEL CAMERUN
Ritmi, suoni, canti e danze dei popoli Beti
I Beti, soprannominati i “Signori della foresta”, vivono nella zona Centro-Sud del Camerun. La loro quotidianità è scandita dai suoni della natura e da momenti di divertimento fatti di racconti, di canti, di danze e di suoni di percussioni. Ma la musica dei Beti
accompagna anche importanti momenti della vita sociale come l’iniziazione dei giovani, i funerali o il lavoro.
Le musiche del Centro e del Sud del Camerun unite alle auto-narrazioni sono gli ingredienti principali di questo incontro.
I musicisti-animatori del Trio Minlan, attraverso i suoni dei loro strumenti tradizionali
e varie altre sollecitazioni, conducono i ragazzi in un viaggio musicale suggestivo in
terre lontane. Il concerto che prevede l’impiego esclusivo di percussioni tradizionali
africane accompagnate dai nostri canti polifonici prevede delle pause durante le quali
i ragazzi e le ragazze vengono invitati a dialogare con gli artisti.
80
durata
1 : 30
I principali argomenti trattati:
- La presentazione dei ritmi e delle danze Beti
- La presentazione degli strumenti musicali ricorrenti e il loro utilizzo
- Le tecniche di canto e il ruolo della tradizione orale nell’espressione musicale
- La funzione sociale della musica presso i Beti del Sud del Camerun
Esigenze tecniche:
In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti, non è indispensabile un impianto di amplificazione. L’impianto e la strumentazione sono comunque
a carico degli esecutori.
Esecuzione: TRIO MINLAN
HENRI OLAMA: percussioni e canto
PAOLA BAFFI: danza
e-mail: [email protected]
www.kalara.net
81
LA MUSICA DEI PERSEGUITATI
musica Klezmer degli Ebrei est-europei
Il Rhapsodija Trio propone una lezione-concerto che ripercorre l’excursus musicale e culturale di due comunità di esclusi e perseguitati, gli ebrei e gli zingari, che hanno spesso
incrociato le loro strade nel corso della storia, accomunate da un forte senso musicale,
da una grande forza vitale, dalla condizione di eterni girovaghi, per obbligo o per scelta,
dall’essere state considerate prede da sterminare attraverso l’infame programma che
portò all’olocausto.
Sulle note struggenti e vorticose della musica Klezmer e Tzigana, si intrecciano accattivanti melodie, eseguite su scale musicali particolari che confermano i momenti di incontro e scambio tra questi due popoli, dei quali saranno rievocate le tradizioni, la
cultura, i canti e i balli legati ai momenti gioiosi delle feste, cui faranno riscontro le note
struggenti e malinconiche delle atmosfere più dolenti.
La lezione-concerto, frutto della ventennale ricerca condotta da questo prestigioso
gruppo musicale, è proposta ai giovani nella certezza che solo attraverso la conoscenza
delle diversità potranno essere superate le barriere di pregiudizi e di odio che hanno
per troppo tempo insanguinato le vie d’Europa, che oggi, però, sente sempre di più il
bisogno di proclamarsi terra di cultura e di pace.
82
durata
1 : 30
e musica degli Zingari
Musiche eseguite:
Odessa bulgar
Der Gasn nigun
Oy Tate, s’iz git
Trello hasaposervico
Milonga de ternura
Liza la cavalla
Hore veloci
Moldavian hora
Suite rumena della Kazanova
Montagne Saint Genevieve
Minor Swing
Zigeunerweisen
Bieryuzovije Kaliechki
Moi Tziganochki
Esigenze tecniche:
microfono per il relatore (a cura della scuola).
Il concerto può essere svolto senza impianto di amplificazione, in una sala con buona
acustica.
Esecuzione:
Violinista e Relatore: MAURIZIO DEHO’
Fisarmonica: PIETRO MARAZZA
Chitarra: LUIGI MAIONE
E-mail: [email protected]
83
VOCI DI PACE
Quando ebrei, musulmani e cristiani fanno
Il programma offre musica etnica, ebraica, araba nella forma originale o con arrangiamenti peculiari, sostenuto dai racconti affascinanti dei musicisti stranieri, da anni in
Italia, come ponti culturali fra l’oriente e l’occidente, o mediatori viventi fra un passato
di guerra ad un futuro di pace. E’ un viaggio musicale narrativo, che inizia celebrando
con nostalgia un’antica concordia, attraversa tempi e territori molto lontani, decantando vari aspetti della vita universale ed individuale e si conclude felicemente, con il
ritrovamento di una perduta armonia.
Finalità di questo concerto è l’incontro fra culture e religioni diverse, spesso – come ora
– in conflitto, che educa al dialogo grazie al supporto della musica.
Musiche eseguite:
CHE LA PACE SIA CON VOI - canto tradizionale della pace
LEBEDIK/AWEL HAMSA - traduzione dei due titoli dal Yiddish dall’ arabo
ARABER TANZ - Danza araba
SHALOM ALEYCHEM - Pace a voi, Angeli della pace
ORCHA BAMIDBAR - Una carovana nel deserto
LONGA SUMBATI -brano strumentale arabo – R. Sumbati
SALAMAT Saluti - canto popolare egiziano
CUANTO EL REY NIMROD - Quando il re Nimrod - canto popolare Sefardita
OY, TATE S’IS GIT Oh, padre! Brano kleyzmer
IKA’A NIGUN Tenzone arabo-ebraica
DIRE GELT - pagare l’affitto - un canto yiddish
AY DI DI DI DAI un canto chassidico
HABIBI Amore, luce dei miei occhi – canzone popolare egiziana – Amro Diab
HAVA NAGHILA - canto per la pace
84
durata
1 : 15
musica insieme
Esigenze tecniche:
microfono per il relatore (a cura della scuola).
Il concerto può essere svolto senza impianto di amplificazione, in una sala con buona
acustica.
Esecuzione
Eyal Lerner (Israele) – relatore, flauti, voce
Ghazi Makhoul (Libano) – voce, liuto arabo
Walid Houssein (Palestina) – voce, percussioni
Rhapsodija Trio :
Maurizio Dehò – violino
Pietro Marazza – fisarmonica
Luigi Maione - chitarra
E-mail: [email protected]
85
L’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA
La storia politica africana attraverso musica, danza
Il percorso dei Sinafrica nelle scuole italiane deriva da una esperienza decennale. Questo gruppo di artisti provenienti da Senegal, Camerun, Guinea, Mali, Benin e Burkina
Faso ha elaborato una metodologia particolare per confrontarsi in modo semplice, diretto e piacevole con i giovani. Attraverso teatro, musica e danza vengono proposti alcuni argomenti d’attualità:
- le cause dell’immigrazione
- la società multiculturale
- il fondamentalismo
- l’intolleranza
- il commercio equo-solidale.
86
durata
1 : 30
e costumi. Le tradizioni e le usanze culturali
con le problematiche d’integrazione
Esigenze tecniche (a cura della scuola)
- 2 microfoni per voce
Esecuzione: Gruppo SINAFRICA
e-mail: [email protected]
87
finito di stampare nel mese di dicembre 2008