Musica nella didattica Musica nella didattica Anno scolastico 2008-2009 Anno scolastico 2008-2009 Musica nella didattica Anno scolastico 2008-2009 1 Realizzazione grafica e stampa: 2 20090 Buccinasco (MI) - Via Toscanelli, 26 - tel. 02 45 70 84 56 r.a. - [email protected] La riproduzione, totale o parziale, di testi e illustrazioni deve essere autorizzata dall’editore. TUTTI I DIRITTI RISERVATI Introduzione Giansandro Barzaghi Carissime, carissimi, quello che avete tra le mani è il volume di presentazione del progetto “Musica nella didattica”, promosso dall’Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano, giunto quest’anno alla ventesima edizione. L’obiettivo che si pone il progetto è quello di colmare la lacuna della cultura musicale nella programmazione didattica curricolare delle scuole. Unica sul territorio nazionale con le sue lezioni-concerto e le sue pubblicazioni editoriali, l’iniziativa è divenuta, in questi vent’anni, una consolidata realtà didattica e culturale che si è progressivamente sempre più affermata nella programmazione degli istituti superiori del nostro territorio, facendo crescere attorno a sé l’interesse e l’entusiasmo di studenti, docenti e dirigenti scolastici. Dalle 80 lezioni del 1998 si è passati alle 125 per l’anno scolastico 2006/2007, coinvolgendo oltre 101 scuole per un totale di 15.000 studenti. Ampia è la gamma dell’offerta all’interno della quale i docenti possono trovare il tema più attinente alle esigenze curricolari: oltre 40 programmi che vanno dalla musica del Medioevo al Jazz, dal Rinascimento al Romanticismo, dal Barocco al Novecento, dalla musica nata dalla guerra del XX secolo alle canzoni per la pace, dalla musica dei perseguitati, alla storia della canzone, dallo spiritual alla musica africana. Quest’anno poi “Musica nella didattica” si avvale della preziosa convenzione con il Conservatorio di Milano che offrirà la competenza e la professionalità dei suoi docenti. Sempre con il fine di appassionare le nuove generazioni alla musica, quest’anno, l’Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolatica della Provincia di Milano ha promosso anche “Giovani in musica”, un concorso rivolto alle band studentesche delle scuole superiori del territorio. Forte quindi il nostro impegno nel valorizzare sempre più la scuola pubblica trasformandola in un laboratorio straordinario multiculturale e interdisciplinare per la crescita umana e culturali dei nostri ragazzi. Buon lavoro e buona musica. Giansandro Barzaghi Assessore all’Istruzione ed Edilizia Scolastica della Provincia di Milano 3 4 Pubblicazione a cura della Provincia di Milano Assessorato all’Istruzione ed Edilizia Scolastica Assessore all’Istruzione ed Edilizia Scolastica Giansandro Barzaghi Direttore Centrale Istruzione ed Edilizia Scolastica Giacomo Gatta Settore Istruzione Direttore Raffaele Galli Servizio Diritto allo Studio e Sostegno alla Progettazione Didattica della Scuola Responsabile Gabriella Gera Coordinamento editoriale e del progetto Giovanna Sabatino e Anna De Vecchi Per informazioni e contatti: tel. 02-77404740/4109 – Fax n. 02-77404132 [email protected] www.provincia.milano.it/scuola 5 6 PROPOSTE DEL CONSERVATORIO SOMMARIO 1. BAROCCO: IL CLAVICEMBALO IN EUROPA 8-9 2. MOZART E GRIEG, TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO 10-11 3. IL VIRTUOSISMO PIANISTICO: IL MITO DI FAUST NELLA LETTERATURA MUSICALE 12-13 4. EMOZIONI ROMANTICHE 14-15 5. QUATTRO VOCI E QUATTRO MANI 16-17 6. FLAUTO E PIANOFORTE: UN GRIDO SUSSURRATO 18-19 7. BARCAROLE E NOTTURNI 20-21 8. BRASS BAND 1 22 9. BRASS BAND 2 23 10. À PARIS – LA MUSICA DEL GRANDE CINEMA FRANCESE & LE MAL ET LA JOIE DE VIVRE 24-25 11. IL QUINTETTO DI ASTOR PIAZZOLLA 26-27 12. NOTE DI TANGO 28-29 13. CANZONI, POESIA E MUSICA IN ISRAELE 30-31 14. GLI UNI E GLI ALTRI: L’ISPIRAZIONE TZIGANA ED EBRAICA NELLA MUSICA EBRAICA 32-33 15. IL CLARINETTO 34-35 16. LÀ GIÙ DA BASSO FACEVANO UN GRAN RUMORE 36-37 17. QUINTETTO DI FISARMONICHE 38-39 18. SAXOFONO: UN SUONO NUOVO PER LA MUSICA ANTICA 40-41 19. SAXOFONO: LA NASCITA DI UN SUONO NUOVO 42-43 20. LE JAZZ HOT! 44-45 21. PERCORSI MUSICALI TRA MINIMALISMO E JAZZ, MELODIE AFRICANE ED ELETTRONICA 46-47 22. JAZZ 1: IL JAZZ INCONTRA IL ROCK 48 23. JAZZ 2: IL CANTO JAZZ 49 24. JAZZ 3: I MAESTRI DEL JAZZ 50 25. JAZZ 4: PIANO TRIO 51 7 BAROCCO: IL CLAVICEMBALO IN EUROPA Il programma rappresenta un percorso attraverso le tappe più significative del repertorio clavicembalistico, sviluppato sia in ambito storico che geografico. Dal punto di vista storico sono contemplati i maggiori autori, con un excursus dal primo ‘600, anni dell’affermazione di un repertorio cembalistico autonomo, agli ultimi anni del ‘700, dove il pianoforte acquista sempre più l’interesse del pubblico e il cembalo verrà presto dimenticato. La chiave di lettura geografica consente di individuare le varie scuole europee con brani scritti nel periodo di loro massima fioritura: Frescobaldi per la scuola italiana, Scarlatti per quella spagnola, Couperin per la Francia, J.S. Bach la Germania e infine J.Ch. Bach per il nuovo stile galante che porterà a breve al classicismo musicale. È perciò possibile apprezzare per ogni scuola le caratteristiche peculiari, così come le relazioni e gli scambi fra i diversi autori: sarà interessante confrontare il linguaggio assolutamente francese di Couperin con la Suite in stile francese scritta da Bach, così come raffrontare l’Allemande di Couperin allo stile di Bach, o ricercare gli influssi del Flamenco nella musica di Scarlatti e ascoltare lo Stylus phantasticus nella toccata di Frescobaldi. 8 durata 1 : 30 Programma d’ascolto G. Frescobaldi D. Scarlatti F. Couperin J.S. Bach J.Ch. Bach Toccata I dal Secondo Libro di Toccate Sonata in Sol minore F 67 / K 108 Sonata in Si minore F 48 / K 87 Sonata in Re maggiore F 78 / K 119 Dall’8° Ordre: La Raphaéle Allemande « L’Ausoniéne » Courante Passacaille Suite Francese n. 2 in Do minore BWV 813 Allemande Courante Sarabande Air Menuet Gigue Sonata 2 op. XVII in Do minore [Allegretto] Andante Prestissimo Esigenze tecniche • clavicembalo francese a due tastiere (a cura del Conservatoio) • microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione e relatore: Luca Oberti 9 MOZART E GRIEG, TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO Mozart e Grieg, due compositori molto distanti eppure legati da una comune purezza del suono e della forma; uno nel classicismo, l’altro nel pieno romanticismo. Quindi cambiano gli stili e la comunicazione ma allo stesso tempo il principio fondatore della musica, l'umanità, rimane inalterato. È infatti incredibile vedere come in realtà sia Mozart ad essere romanitico e Grieg classico. Nella lezione si suoneranno alcuni brani di questi compositori e successivamente, anche insieme al pubblico, si tenterà di evidenziarne la vicinanza estetica e la differenza culturale scoprendo come i sentimenti, i colori, siano visibili nella musica. 10 durata 1 : 30 Corrispondenze estetiche e significato della forma musicale Programma d’ascolto W. A. Mozart Sonata per violino n.23 in re maggiore KV 306 Allegro con spirito Andantino cantabile Allegretto E.H. Grieg Sonata per violino n. 3 in do minore op. 45 Allegro molto ed appassionato Allegretto espressivo alla Romanza Allegro animato Esigenze tecniche • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Emanuel Rimordi Margaritescu Esecuzione Lada Bronina, violino Emanuel Rimordi Margaritescu, pianoforte 11 IL VIRTUOSISMO PIANISTICO: IL MITO DI FAUST NELLA LETTERATURA MUSICALE Nella copiosa e straordinaria produzione pianistica di Franz Liszt si annoverano capolavori di impareggiabile bellezza: la Sonata in si minore, felicemente ispirata al Faust di Goethe, è uno degli esempi più compiuti di un genere in cui l'autore raggiunge una perfetta sintesi fra tradizione e innovazione, il tutto elaborando pochissime idee tematiche in una moltitudine di combinazioni differenti. Ad essa si può affiancare la Fantasia “Dopo una lettura di Dante”, meraviglioso brano ispirato alla Divina Commedia in cui Liszt ci porta per mano attraverso i meandri oscuri dell'Inferno tra le urla disperate e i dolori dei dannati e i più dolci e malinconici momenti di tenero amore tra Paolo e Francesca, sublimati nella visione finale del Paradiso celeste. 12 durata 1 : 30 Programma d’ascolto F. Liszt Sonata in si minore “Après une lecture de Dante” Fantasia quasi Sonata (da “Années de pèlegrinage” Deuxième année: Italie) Esigenze tecniche • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) • microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione e relatore: Elia Tagliavia 13 EMOZIONI ROMANTICHE L’arte romantica mira a rappresentare e suscitare le profonde emozioni dell’artista, nelle quali si può facilmente immedesimare l’ascoltatore. Questi due brani sono due chiari esempi di cosa sia il romanticismo in musica. Ascoltando il Trio di Weber ci si immerge in una vera e propria rappresentazione teatrale dove gli strumenti sono i personaggi: si passa da un clima di mistero, all’allegria di danze salottiere, a momenti di profonda intimità, per poi concludersi con un doveroso lieto fine. Il tema delle variazioni per flauto e pianoforte è tratto da uno dei cicli di Lieder più importanti di Schubert, scritto su testi di Wilhelm Müller. Un aspetto tipico di molta musica romantica è il legame con la letteratura: Schubert usava spesso testi di poeti tedeschi per le sue “canzoni” (Lieder). I testi di Müller descrivono la storia di un amore prima trovato e poi perduto. Il dramma di questo amore è mirabilmente trasportato in musica sia nel ciclo di Lieder, sia in questo brano dove, pur senza il supporto del testo, veniamo immersi e condotti tra i ricordi e le emozioni di un amore perduto. 14 durata 1 : 30 Programma d’ascolto C. M. von Weber Trio in sol minore op. 63 per pianoforte, flauto e violoncello F. Schubert Introduzione e variazioni su un tema dai “Müllerlieder” per flauto e pianoforte Esigenze tecniche • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Miriam Conti Esecuzione Anna Bazueva, flauto Valentina Conti, violoncello Miriam Conti, pianoforte 15 QUATTRO VOCI E QUATTRO MANI Schumann e Brahms, due dei massimi esponenti nel repertorio liederistico, protagonisti di un programma che vede l’alternanza e la complicità di quattro voci accompagnate dal pianoforte a due e a quattro mani, in un repertorio che ha come denominatore comune gli echi della musica popolare. Nove con un’appendice i canti che compongono il ciclo Spanisches Liederspiel di Schumann basati su testi di poemi anonimi spagnoli (otto dei quali adattati da E. Geibel, i restanti due da G. Vicente e C. de Casillejo) sono una sorta di sequenza drammatica che contiene sia elementi tipici della musica iberica, come il ritmo di bolero, sia lo splendore della sua musica per pianoforte. Diciotto i walzer brahmsiani, tributo alla danza diffusasi tra Austria e Germania a fine Settecento, al ländler, da cui il walzer ebbe origine, ai ritmi della musica popolare ungherese su testi del filosofo e poeta tedesco Daumer. Comuni le tematiche: l’amore, la malinconia, il desiderio. 16 durata 1 : 30 Programma d’ascolto R. Schumann Spanisches Liederspiel op. 74 Testi di Emmanuel von Geibel tradotti da testi popolari spagnoli J. Brahms Liebesliederwalzer op. 52 Testi tratti da Polydora di Daumer Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • due pianoforti a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: Luca Ciammarughi Esecuzione Quartetto vocale e pianoforte Barbara Vignudelli, soprano Stefania Giannì, mezzosoprano Kim Heung Yong, tenore Kim Joo Taek, baritono Andrea Zani, pianoforte Lee Kyong Min, pianoforte N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile del progetto, il quale invierà loro l’elenco specifico e i testi dei brani eseguiti. 17 FLAUTO E PIANOFORTE: UN GRIDO SUSSURRATO Nell'immaginario collettivo il flauto traverso ha da sempre evocato ambienti pastorali e bucolici, in virtù della sua insita leggerezza e del suo timbro dolce e vellutato. Ma è nel Ventesimo Secolo, secolo di provocatoria rottura con il passato, che questo legame simbolico viene spezzato. I compositori esplorano così tutte le potenzialità dello strumento, che si trasforma e arriva ad assumere un'insolita connotazione aggressiva: le lievi sonorità si fanno aspre, spigolose, sferzanti, le dolci melodie diventano grida di dolore e lamenti soffocati. Il "nuovo" flauto dialoga sempre di più con il pianoforte, suo compagno e suo nemico, con continui giochi di colore, alternando filamenti di suono a violenti sprazzi di estasi e di sofferenza, in un meraviglioso dipinto che non fa altro che rappresentare la vera essenza della vita. 18 durata 1 : 30 Programma d’ascolto F. Poulenc G. Fauré F. Martin H. Dutilleux Ph. Gaubert A. Casella V. Rotaru Sonata per flauto e pianoforte Allegretto malinconico Cantilena: Assez lent Presto giocoso Fantaisie op. 79 Ballade Sonatine Nocturne et Allegro scherzando Sicilienne et Burlesque I quadri di una fattoria Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: Irene Veneziano Esecuzione Anna Bazueva, flauto Irene Veneziano, pianoforte 19 BARCAROLE E NOTTURNI Un percorso attraverso l’aria da camera, il Lied e la mélodie, nel periodo che va dalla fine del ‘700 ai primi del ‘900, tra autori conosciuti e altri meno praticati dai musicisti di oggi. Da una parte, quindi, Felice Blangini (sconosciuto ai più ma sovrintendente della Cappella Reale e compositore di corte nonché insegnante al Conservatorio nella Parigi post-napoleonica), Fabio Campana (compositore ed insegnante di canto a Londra), Maria Malibran e Pauline Viardot (sorelle, musiciste raffinate entrambe, la prima, mitica voce mezzosopranile, pianista e poi cantante la seconda e figlie di quel Manuel García, cantante, che scrisse l’omonimo trattato di canto). Dall’altra, oltre ai nostri Donizetti e Rossini - maggiormente conosciuti come esponenti del repertorio operistico - Hector Berlioz, Jacques Offenbach, Gabriel Fauré ed Ernst Chausson per il repertorio francese e Johannes Brahms per il Lied tedesco completano e “nobilitano” il quadro di un’epoca nella quale la musica, in tutte le sue manifestazioni, era parte integrante. 20 durata 1 : 30 Programma d’ascolto F. Blangini G. Donizetti G. Rossini F. Campana H. Berlioz M. Malibran J. Brahms P. Viardot G. Fauré E. Chausson J. Offenbach Per valli per boschi, duetto A mezzanotte (da “Nuits d’été à Pausilippe”) L’aurora, duetto (da “Nuits d’été à Pausilippe”) La pesca – Notturno a due voci (da “Soirées musicales) Tre canzonette in dialetto veneziano: Anzoleta avanti la regata Anzoleta co passa la regata Anzoleta dopo la regata La regata veneziana – Notturno a due voci (da “Soirées musicales) Una sera d’amore, duetto (Jacopo Vittorelli) L’île inconnue (da “Les nuits d’été”) Il Gondoliere, duetto Die Meere, duetto op.20 n.3 (Johann Gottfried Herder) Hai-luli Les berceaux op.23 n.1 (Sully Prudhomme) Puisqu’ici-bas, duetto op.10 n.1 (Victor Hugo) Nuit, duetto op.11 n.1 (Théodore de Banville) Barcarolle, duetto Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: Luca Ciammarughi Esecuzione Barbara Vignudelli, soprano Stefania Giannì, mezzosoprano Andrea Zani, pianoforte N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile del progetto, il quale invierà loro i testi dei brani eseguiti. 21 BRASS BAND 1 Il Complesso di Ottoni “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano è una formazione di circa 25 elementi che si ispira ad un’antica e gloriosa tradizione britannica laddove i vari strumenti di questa famiglia (tromba, flicorno, corno, trombone e basso tuba) sostenuti dalle percussioni, hanno sviluppato un repertorio che dal rinascimento risale sino ai giorni nostri. Direttore del Complesso è il M.° Gianmario Bonino, docente di tromba, che vanta al suo attivo svariate esperienze nell’ambito della musica d’insieme per Ottoni, fondatore della Associazione “Brass Band 96” di Bergamo ed autore di innumerevoli trascrizioni per questo organico, come appunto le opere in programma. “LA BATTAGLIA” con musiche di G. Gabrieli, A. Banchieri, W. Byrd, J. Khunau, E. Morricone, J. Williams, J. Balissat Il concerto prende spunto da “La battaglia” quale genere musicale assai in voga nel tardo rinascimento, per sviluppare un excursus nel tempo attraverso stili ed interpretazioni diverse di un tema sempre attuale, sino all’espressività del nostro tempo con esempi tratti da opere originali e colonne sonore. Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 25 musicisti • trasporto percussioni (a cura dell Conservatorio) Relatore: M° Gianmario Bonino Esecuzione “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano 22 durata 1 : 30 BRASS BAND 2 Il Complesso di Ottoni “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano è una formazione di circa 25 elementi che si ispira ad un’antica e gloriosa tradizione britannica laddove i vari strumenti di questa famiglia (tromba, flicorno, corno, trombone e basso tuba) sostenuti dalle percussioni, hanno sviluppato un repertorio che dal rinascimento risale sino ai giorni nostri. Direttore del Complesso è il M.° Gianmario Bonino, docente di tromba, che vanta al suo attivo svariate esperienze nell’ambito della musica d’insieme per Ottoni, fondatore della Associazione “Brass Band 96” di Bergamo ed autore di innumerevoli trascrizioni per questo organico, come appunto le opere in programma. NINO ROTA “LA STRADA” SUITE DI MUSICHE DAL BALLETTO E DAL FILM Il concerto si propone come un omaggio al compositore milanese Nino Rota, che nel 1922, all’età di soli undici anni fu ammesso nel corso di Composizione del Conservatorio “G.Verdi”. Nell’ambito della sua attività ebbe grande fama dalla collaborazione con il Cinema e particolarmente con il regista Federico Fellini per il quale realizzò, tra l’altro, le musiche del film “La strada” che nel 1954 vinse l’Oscar. Nel 1966 Nino Rota, sempre sul tema de “La strada” realizzò per il Teatro alla Scala un balletto che venne portato al successo dall’interpretazione di Carla Fracci. Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 25 musicisti • trasporto percussioni (a cura del Conservatorio) Relatore: M° Gianmario Bonino 23 Esecuzione “Brass Band” del Conservatorio “G. Verdi” di Milano durata 1 : 30 À PARIS - LA MUSICA DEL GRANDE CINEMA FRANCESE & LE MAL ET LA JOIE DE VIVRE Tutti conosciamo almeno qualche canzone francese tratta dal repertorio di grandi interpreti come Edith Piaf o Charles Trenet o Yves Montand, ma spesso ci dimentichiamo che queste canzoni, pur vivendo di vita propria, nascevano come colonne sonore di film - o diventavano tali. Anche in epoche recenti: "Je t'aime moi non plus" è sia una canzone che un film - con la coppia Gainsbourg Birkin in entrambe le situazioni. Noi ci siamo divertiti a smontarle, a riassemblarle e a riarrangiarle, per flauto e chitarra e per un piccolo ensemble - cercando però di preservarne l'impatto emotivo, molto forte ancora dopo tutti questi anni! In queste canzoni è rappresentata una gamma di sentimenti così ampia da poter essere riassunta in un unico termine, che noi non abbiamo paura di adoperare: ROMANTICISMO. 24 durata 1 : 30 Programma d’ascolto La musica del grande cinema francese V. Scotto L’Aventure est au coin de la rue dall’omonimo film di Jacques Daniel Norman -1943 E. Lorin La tactique du gendarme dal film “Le roi Pandore” di A. Berthomieu – 1949 G. van Parys Je ne donnerais pas ma place dal film “Un mauvais garçon” di J. Boyer – 1936 C. Trenet La romance de Paris dall’omonimo film di J. Boyer – 1941 V. Scotto Ah! Viens Fifine ou “La Java des Marsiallo” dal film “Zouzou” di M. Allegret -1934 J. Kosma Les feuilles mortes dal film “Les portes de la nuit” di M. Carné – 1946 H. Giraud Sous le ciel de Paris dall’omonimo film di J. Duvivier – 1951 Le mal et la joie de vivre Barbara L’aigle noir Asso Monot Mon légionnaire Aznavour-Véran Je hais le dimanche Elmer L’accordéoniste Drejac-Giraud Sous le ciel de Paris Barbara Le mal de vivre Varna J’ai deux amours Revisioni e arrangiamenti a cura del M.° Guido Facchini Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: M° Guido Facchini Esecuzione Laura Porro, flauto Sonia Rodella, chitarra Ameylia Saad, voce Andrea Dieci, chitarra Chiara Torselli, violoncello Sara Calvanelli, fisarmonica 25 IL QUINTETTO DI ASTOR PIAZZOLLA Si dice che in Argentina tutto può cambiare tranne il tango e Piazzolla ha infranto questa regola. “Il tango, una ventata di follia che sfida gli anni frettolosi; l'uomo impastato di polvere e di tempo dura meno della tenue melodia, che è solo tempo. Il tango crea un torbido irreale passato senza certezza alcuna, un ricordo impossibile d'essere morto lottando, ad una svolta del sobborgo” (Jorge Luis Borges, Antologia Personal 1961). Frutto meticcio delle culture musicali confluite nel bacino del Rio de la Plata, il tango ebbe radici a Buenos Aires negli arrabales, i quartieri più umili. Qualcuno comunciò a ballare un nuovo ballo, molto ritmato; lo chiamavano milonga, era un ballo di coppia uno di fronte all'altro separati. Una specie di camminata in cui uno avanzava e l’altro indietreggiava. La milonga ebbe un ruolo fondamentale nella nascita del tango ma si sviluppò parallelamente come genere indipendente. Rare eran le donne nei caffè dell'epoca, per cui il tango primitivo si ballava tra uomini, i compadritos, che danzavano uno di fronte all'altro fissandosi con espressione torva; un intreccio di passi prima senza legge poi codificati dal tempo e dall'abilità di generazione di ballerini. 26 durata 1 : 30 Programma d’ascolto A. Piazzola Celos Milonga del angel Primavera portena Muerte del angel Decarissimo Fugata n.2 Invierno porteno Escualo Revirado Fracanapa Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: Giacomo Ferrari Esecuzione Quintetto di Astor Piazzola Giulia Bizzi, violino Humberto Flores, chitarra Francesco Moretti, fisarmonica Luca Lombardi, contrabbasso Giacomo Ferrari, pianoforte 27 NOTE DI TANGO Gli studenti del Conservatorio “G. Verdi” vi guideranno alla scoperta del tango attraverso le note del Trio Aconcagua. La lezione prevede al suo interno alcuni cenni storici sul tango e sul grande compositore Astor Piazzolla. Per gli studenti di lingua spagnola (ma non solo) vi sarà la possibilità di partecipare alla lezione da protagonisti: durante il concerto leggeranno poesie di tango accompagnati dai musicisti. Lo svolgimento interattivo della lezione è esteso a tutti gli studenti che coltivano la passione per la danza e il canto. 28 durata 1 : 30 Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Flavio Ceriotti Esecuzione Antonio di Sabato, fisarmonica Martino Pellegrini, violino Flavio Cerotti, contrabbasso N.B. È necessario che i docenti prendano contatto anticipatamente con il responsabile del progetto, il quale invierà loro il materiale didattico. 29 CANZONI, POESIA E MUSICA IN ISRAELE Una lezione concerto preparata dal Laboratorio di World Music per far conoscere le canzoni composte sui testi di poesia israeliana contemporanea nel sessantesimo anniversario della fondazione dello Stato di Israele. Sui versi dei poeti moderni, in ebraico, lingua che non tutti qui possono capire, la musica, grande traduttrice, riallaccia i temi di oggi alla grande forza della tradizione. Le canzoni saranno precedute dalla lettura della traduzione italiana; tra esse, particolarmente nota ed amata è “Jerushalaim shel Zahav” (Gerusalemme città d’oro), dal suggestivo ritornello: “Gerusalemme, città d’oro, d’argento e di luce, perché non sono io il violino per tutte le tue canzoni?” Coordinamento e concertazione: Fernando Antonelli e Lydia Cevidalli 30 durata 1 : 30 Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Prof.ssa Lydia Cevidalli Esecuzione Emilia Diakpoulou, soprano Fabrizio Bonacchi, tenore Chiara Percivati, clarinetto Humberto Flores, chitarra Antonio Di Sabato, fisarmonica 31 GLI UNI E GLI ALTRI: L’ISPIRAZIONE TZIGANA ED EBRAICA NELLA MUSICA EBRAICA Nel 1938, dopo la pubblicazione, il 25 luglio del “Manifesto della Razza”, ed il censimento di agosto, voluto dal regime “per adeguare la partecipazione degli ebrei alla vita globale dello Stato al rapporto numerico tra popolazione ebraica e ariana”, tra il 5 settembre 1938 ed il 29 giugno 1939, lo stato fascista emanò una serie di leggi che, a cominciare dalla scuola, escludevano i cittadini italiani di religione ebraica dalla vita civile della nazione e revocavano la cittadinanza agli ebrei stranieri. A settanta anni di distanza, con gli oscuri fantasmi dell’intolleranza e del razzismo che tornano ad agitare la nostra quotidianità, proponiamo l’ascolto di musiche di ispirazione tzigana ed ebraica per ricordare quanto la cultura occidentale si è avvalsa nei secoli delle culture minoritarie che poi frequentemente respinge, e mettere in parallelo avvenimenti lontani e vicini. 32 durata 1 : 30 Nel settantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia Programma d’ascolto J.Brahms M. Ravel M.Ravel S.S. Prokof’ev Zigeunerlieder Duex mélodies hébraïques Tzigane Ouverture su temi ebraici Esigenze tecniche • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) • microfono per il relatore (a cura della scuola) • schermo o parete per la proiezione (a cura della scuola) • proiettore (a cura della scuola) • computer per la presentazione Power Point (a cura della scuola) Relatore: Simonetta Heger Esecuzione Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino Lorenzo Rovati, violino Matteo Del Soldà, viola Andrea Waccher, violoncello Aska Carmen Saito, pianoforte Alba Gentili-Tedeschi, pianoforte Marino Nahon, pianoforte Monika Lukács, soprano Stefania Giannì, mezzo soprano 33 IL CLARINETTO Viaggio spazio-temporale alla scoperta dei generi musicali che hanno accompagnato lo sviluppo culturale europeo e mondiale. La versatilità del clarinetto è stata presa in considerazione da compositori di ogni epoca e, a tal proposito, il quartetto vuole dimostrare le potenzialità di questo strumento (e dei suoi derivati, come il clarinetto basso, il corno di bassetto, il piccolo in mi bemolle). Il percorso affrontato parte dal periodo classico in cui il clarinetto acquisisce un timbro cantabile, non tralasciando virtuosismi (post-barocchi), ed arriva al periodo attuale dove la musica diventa fregio di una cultura (musica klezmer, blues, tango, jazz). Si mettono a confronto i diversi stili compositivi così come gli effetti molteplici dei brani eseguiti in modo che l’attenzione non si fossilizzi su un unico genere musicale: in questo modo si può godere di una panoramica completa della musica, a livello storico, estetico e morfologico. 34 durata 1 : 30 Programma d’ascolto T. G. Albinoni W. A. Mozart V. Monti J. Françaix K. Weill A. Piazzolla D. Ellington H. Wiberny P. Iturralde M. Curtis Sonata in sol minore Variazioni sul tema “Ah, vous dirai-je Maman” Czarda Petit Quatuor brani da “L’opera da tre soldi” Tema de Maria Duke’s Suite Ulla in Africa Suite Hellénique A Klezmer Wedding Relatore: Adriano Sangineto Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione Quartetto Afea Edoardo Lega, clarinetto in si bemolle e clarinetto in mi bemolle Arturo Garra, clarinetto in si bemolle Francesca Gelfi, clarinetto in si bemolle e corno di bassetto Adriano Sangineto, clarinetto in si bemolle e clarinetto basso 35 “LÀ GIÙ DA BASSO FACEVANO UN GRAN RUMORE” Il basso tuba è stato inventato nel 1835 ed è lo strumento più grave della famiglia degli ottoni. Il suo suono caldo e vellutato può generare stupore per le inaspettate agilità tecniche e timbriche. Un’occasione per conoscere strumenti con la stessa forma ma di diverse dimensioni come l’euphonium e la tuba contrabbassa, quest’ultima usata dal grande compositore Richard Wagner. Bim Bum Bass Tuba Quartett propone l’ascolto di un repertorio che spazia dal barocco al dixieland, passando dalle trascrizioni dei tanghi di Piazzola, a brani originali come “Dances” e “Power” di J. Stevens. L’insieme della lunghezza totale delle quattro tube e dell’euphonium raggiunge i ventidue metri! Una lunghezza enorme per un risultato sonoro che non ha bisogno di amplificazione! 36 durata 1 : 30 Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Cristopher Spiteri Esecuzione Bim Bum Bass Tuba Quartett: Cristopher Spiteri, tuba in mi bemolle Michele Fioroni, euphonium e tuba in fa Davide Carminati, tuba in fa e si bemolle Angelo Messina, tuba in si bemolle 37 QUINTETTO DI FISARMONICHE Il Quintetto presenta un programma trasversale, in cui propone la musica popolare nei più diversi linguaggi musicali. Si va dalla struggente melodia delle canzoni milanesi, all’energia del pop, dall’innocenza delle colonne sonore disneyane, alla passionalità del tango argentino. La fisarmonica viene sfruttata in formazione cameristica, ma non per questo perde la sua veste di strumento popolare. Il tutto è arricchito da improvvisazioni jazzistiche. 38 durata 1 : 30 Programma d’ascolto S. Scappini Beatlesmania suite su temi dei Beatles (arrangiamento di Sergio Scappini) G. D’Anzi Suite su canzoni di Giovanni D’Anzi (arrangiamento di Sergio Scappini) S. Scappini Buon compleanno Disney! suite sulle colonne sonore dei film di Walt Disney A. Piazzolla Escualo Milonga del angel La muerte del angel S. Scappini Tanti tanghi Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) Relatore: Giacomo Rotatori Esecuzione Giacomo Rotatori, Augusto Comminesi, Michele Marenco, Gabriele Marangoni, Alessandro Gazza 39 SAXOFONO: UN SUONO NUOVO PER LA MUSICA ANTICA Quando il belga Adolphe Sax inventò, intorno agli anni ’40 del XIX secolo, il saxofono, certo non immaginava che la sua ultima “creatura” gli avrebbe donato la gloria dei posteri. Strumento ibrido, nato nella vecchia Europa, ma subito adottato oltre oceano dal nascente jazz, il saxofono si impose per il suo personalissimo suono e la grande eccleticità che lo ha trainato fino al terzo millenio. Questa lezione-concerto si propone di farvelo conoscere “da vicino” con l’ascolto dell’Ensemble di saxofoni, diretto dal M° Mario Marzi, docente di saxofono presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e da oltre un ventennio saxofonista del Teatro Alla Scala. L’ensemble è formato dall’intera famiglia dei saxofoni, ovvero dal sax sopranino fino al sax basso e proporrà un viaggio sonoro attraverso diversi generi musicali, alla scoperta di questo affascinante strumento. SAX IN FRAC “La voce inevitabile del nuovo millennio” 40 Il sassofono in questi ultimi anni si sta ritagliando la sua meritata fetta di gloria, affermando con forza l’ inevitabile modernità della propria “voce”. Ci sono sassofoni ovunque tendiamo l’orecchio, ovunque guardiamo. La grossa “Pipa di nichel” come amava definirla Jean Cocteau agli inizi del 900, e che Stravinskij nel sottolinearne le caratteristiche, lo definì come un “delinquente minorenne dal coltello facile”, si è conquistato nel frattempo, con fatica e contro pregiudizi una propria identità. L’ensemble - una vera orchestra e un caleidoscopio di suoni e di linguaggi che si fondono in un assolo universale - sotto la guida di Mario Marzi è protagonista di concerti che coinvolge il pubblico in un entusiasmante viaggio musicale. Il repertorio spazia dai classici: Monteverdi, Bach, Vivaldi, Haendel, Brahms per arrivare ai grandi maestri del ‘900; Ravel, Weill, Milhaud, Gershwin, Bernstein, Piazzolla. durata 1 : 30 Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 15 musicisti • trasporto percussioni (a cura del Conservatorio) Relatore: Daria Scipioni Esecuzione Ensemble di saxofoni del Conservatorio “G. Verdi” di Milano Direttore M° Mario Marzi 41 SAXOFONO: LA NASCITA DI UN SUONO NUOVO Quando il belga Adolphe Sax inventò, intorno agli anni ’40 del XIX secolo, il saxofono, certo non immaginava che la sua ultima “creatura” gli avrebbe donato la gloria dei posteri. Strumento ibrido, nato nella vecchia Europa, ma subito adottato oltre oceano dal nascente jazz, il saxofono si impose per il suo personalissimo suono e la grande eccleticità che lo ha trainato fino al terzo millenio. Questa lezione-concerto si propone di farvelo conoscere “da vicino” con l’ascolto dell’Ensemble di saxofoni, diretto dal M° Mario Marzi, docente di saxofono presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano e da oltre un ventennio saxofonista del Teatro Alla Scala. L’ensemble è formato dall’intera famiglia dei saxofoni, ovvero dal sax sopranino fino al sax basso e proporrà un viaggio sonoro attraverso diversi generi musicali, alla scoperta di questo affascinante strumento. C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA “Il giro dell'America in 60 minuti” Una lezione-concerto dedicata alla musica d'oltreoceano. La suggestione della nuova musica nata dal crogiolo di razze ed ispirazioni americane viene proposto attraverso le musiche del ragtime di Scott Joplin, del jazz di Duke Ellington, dei song di Gershwin e Bernstein fino ai tanghi di Astor Piazzolla. Partiture inoltre che rivelano la volontà dei compositori di coniugare la tradizione colta europea con elementi tipici del jazz e della cultura popolare americana. 42 durata 1 : 30 Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • auditorium o altro spazio adeguato per un ensemble di circa 15 musicisti • trasporto percussioni (a cura del Conservatorio) Relatore: Daria Scipioni Esecuzione Ensemble di saxofoni del Conservatorio “G. Verdi” di Milano Direttore M° Mario Marzi 43 LE JAZZ HOT! Il programma pone in rapporto dialettico e cronologico composizioni originali jazz (Scott Joplin, Duke Ellington) e brani di autori europei (Claude Debussy, Erik Satie, Alexander Tansman) che di quel fenomeno, esploso nei primi anni del Novecento, hanno dato una personale, fantasiosa e libera rielaborazione. Prima dell’arrivo del “jazz” (termine che entrò nel linguaggio musicale attorno al 1916) il “ragtime” rivestì un’enorme importanza e un successo straordinario tanto più sorprendente se si considera che il suo lancio non avvenne tramite i “mass media”, allora non esistenti, ma unicamente sulla vendita degli spartiti per pianoforte; “Maple Leaf Rag”, il “rag” più famoso di Scott Joplin, vendette un milione di copie. Il “ragtime” (letteralmente “tempo spezzato”) con la sua scrittura pianistica di difficile esecuzione e la sua caratteristica, tipicamente africana, di contrapporre due ritmi diversi - uno regolare e uno più libero e vario - attirò l’attenzione dei musicisti europei. In Francia l’adesione ai ritmi del ragtime e del jazz con il suo corollario di danze (fox-trot, charleston, cake-walk) da parte dei compositori colti significò l’adesione a una nuova estetica antilirica e antiromantica, che negli anni intorno alla prima guerra mondiale divenne un’arma dissacrante e derisoria, prefigurando così l’abbattimento tra musica “seria” e musica “leggera” e la fine dell’egemonia della cultura europea. 44 durata 1 : 30 Programma d’ascolto C. Debussy S. Joplin C. Debussy D. Ellington E. Satie S. Joplin B. Martinů A. Tansman D. Ellington B. Blacher D. Ellington E. Putz Golliwogg’s cake walk(1908) Maple leaf rag (1899) Minstrels (1910) African flower Ragtime da “Parade”(1917) Le Piccadilly (1905) Pine apple rag (1908) Wall street rag (1909) Charleston da «La revue de cuisine»(1927) Sonatine translatantique(1930): -Fox-trot -Spiritual and blues -Charleston C jam blues Trois pièces pour piano(1943) Solitude da Jazz sonata(1986): -Ballad -Waltz Esigenze tecniche • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) • microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione Relatore e pianista: Luigi Palombi 45 PERCORSI MUSICALI TRA MINIMALISMO E JAZZ,MELODIE AFRICANE ED ELETTRONICA Un viaggio musicale tra gli Stati Uniti, l’Africa e l’Europa, con composizioni che rivelano intrecci profondi fra questi tre continenti. Partendo dagli Stati Uniti con una delle melodie sicuramente più conosciute tra le melodie jazzistiche, Summertime, si prosegue con una composizione di uno dei maggiori batteristi jazz contemporanei italiani ma naturalizzato francese, Aldo Romano, con la sua Annobon, scelta esplicitamente per questa iniziativa. La semplicità della melodia africana scelta da Romano e gli intrecci sonori che scaturiscono dalle sonorità del gruppo e del solista che improvviserà sul tema creano un connubio particolarmente suggestivo. Segue un’incursione nel mondo della musica elettronica con un brano del compositore americano Wayne Siegel, dal titolo Jackdaw. Questa composizione si ispira espressamente al carattere e ai suoni di un corvo europeo, del quale l’autore ha registrato alcuni suoni, che vengono spesso utilizzati nella parte elettronica. Viene presentato quindi un omaggio ad uno dei jazzisti più noti, Charles Mingus, con due tra le sue composizioni più note, Goodbye Pork Pie Hat e Boogie Stop Shuffle. In questa occasione il clarinet choir si avvarrà della collaborazione di un batterista ed un sassofonista, come nelle migliori tradizioni jazzistiche. La conclusione di questo percorso musicale è Steve Reich, esponente di spicco della Minimal Music, del quale verrà eseguita una composizione originale per 11 clarinetti dal titolo New York Counterpoint. 46 durata 1 : 30 G. Gershwin A. Romano W. Siegel C. Mingus M. Davis S. Reich Summertime Annobon da una melodia popolare africana per clarinetto basso solo, clarinet choir e batteria Jackdaw per clarinetto basso ed elettronica “Goodbye Pork Pie Hat” “Boogie Stop Shuffle” Bluemiles New York Counterpoint per 11 clarinetti Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • impianto di amplificazione (a cura della scuola) • trasporto batteria (a cura del Conservatorio) • videoproiettore e schermo (a cura della scuola) Relatore: M° Alberto Serrapiglio Esecuzione Adami Clarinet Choir Direttore M° Alberto Serrapiglio Clarinetto basso solo: Alberto Serrapiglio 47 JAZZ 1: IL JAZZ INCONTRA IL ROCK Dagli anni Settanta in poi nasce e si sviluppa un nuovo mondo musicale che coniuga stili e tecniche dell’improvvisazione jazz con il “sound” ed i ritmi del rock. Il gruppo si propone di ripercorrere questo interessante momento proponendo le più belle composizioni di gruppi come i “Return to Forever”, “Wheather Report”, “Steps Ahead” e altri. Organico: chitarra, flauto, sassofono, contrabbasso, batteria Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola) Relatore: M° Tino Tracanna Esecuzione Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano 48 durata 1 : 30 JAZZ 2: IL CANTO JAZZ Dagli anni Trenta in poi a Brodway nascono una serie di straordinari musical che presentano alcune delle più belle “songs” della storia del jazz. Il gruppo reinterpreta le più belle canzoni di questo periodo cercando di ricreare la magica atmosfera di quegli anni. Organico: pianoforte, contrabbasso, batteria, due cantanti. Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • impianto di amplificazione in caso di spazio ampio e microfoni per cantanti (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: M° Tino Tracanna Esecuzione Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano 49 durata 1 : 30 JAZZ 3: I MAESTRI DEL JAZZ Il gruppo propone un’accurata rilettura in chiave monografica delle composizioni di alcuni dei più importanti personaggi della storia del jazz come T. Monk, H. Silver, D. Ellington, C. Mingus, J. Coltrane, e altri. Organico: sassofono, tromba, pianoforte, contrabbasso, batteria. Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: M° Tino Tracanna Esecuzione Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano 50 durata 1 : 30 JAZZ 4: PIANO TRIO Il trio composto da pianoforte, contrabbasso, batteria è una delle più classiche formazioni del jazz. Alcuni musicisti come Amhad Jamal, Oscar Peterson, Bill Evans, Keith Jarret hanno fatto di quest’organico un’arte a sé stante. Il gruppo ripropone alcuni dei momenti più felici delle grandi personalità che hanno sviluppato le potenzialità di quest’organico. Organico: pianoforte, contrabbasso, batteria Esigenze tecniche • microfono per il relatore (a cura della scuola) • impianto di amplificazione in caso di spazio ampio (a cura della scuola) • pianoforte a mezza coda (a cura della Provincia) Relatore: M° Tino Tracanna Esecuzione Studenti del Corso Jazz del Conservatorio “G. Verdi” di Milano 51 durata 1 : 30 titolo Musica e Società 52 ALTRE PROPOSTE SOMMARIO 1. VOCI, RITMI E STRUMENTI DEL MEDIOEVO 54-55 2. MUSICA E SOCIETA’ DEL RINASCIMENTO 56-57 3. L’AMERICA DEL ‘900: DAI BLUES A GERSHWIN, IL MUSICAL, 58-59 LA “NEW AGE MUSIC” E LA MUSICA DA FILM 4. “……ALL’OPERA!” STORIA DEL MELODRAMMA. GIUSEPPE VERDI : 60-61 “LA MUSICA, ESPRESSIONE DI UN SENTIMENTO DI PACE”. 5. MUSICA E POESIA DEL ‘900 CONTRO LA GUERRA 62-63 6. PIANETA ROCK - dalle origini agli anni ‘70 64-65 7. SPIRITUAL & GOSPEL 66-67 8. BALLATE DI ORIGINE MEDIOEVALE DELL’AREA BRITANNICA 68-69 9. LA BALLATA POPOLARE NEGLI STATI UNITI 70-71 10. CANZONI PER LA PACE 72-73 11. LA STORIA NELLA CANZONE 74-77 12. DA E. L. MASTERS "ANTOLOGIA DI SPOON RIVER" A F. DE ANDRE' 78-79 "NON AL DENARO, NON ALL’AMORE NE’ AL CIELO" 13. MUSICHE E TRADIZIONI DEL CAMERUN 80-81 14. LA MUSICA DEI PERSEGUITATI 82-83 15. VOCI DI PACE. QUANDO EBREI, MUSULMANI E CRISTIANI FANNO MUSICA INSIEME 84-85 16. L’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA 86-87 53 VOCI, RITMI E STRUMENTI DEL MEDIOEVO La società medioevale raccontata dalle voci dei protagonisti della cultura: letterati, trovatori, studenti, chierici, giullari, pellegrini e monaci. Un viaggio nei castelli, nelle piazze, nelle università, nei conventi e nelle taverne alla scoperta di un affascinante mondo sonoro ricreato attraverso gli strumenti musicali dell’epoca. Argomenti: La musica del castello e la società cortese: trovatori e trovieri Giullari e giullaresse I canti delle Crociate Gli studenti, i clerici vagantes e i Carmina Burana La musica della Chiesa e i canti dei pellegrini Le ballate del Trecento toscano L’ambiente musicale nel Decameron di Giovanni Boccaccio Le contaminazioni tra Oriente e Occidente Gli strumenti musicali 54 durata 1 : 30 Materiale didattico: Pubblicazione editoriale: Accademia Viscontea, Voci, ritmi e strumenti del Medioevo, Provincia di Milano Esigenze tecniche: - microfono per il relatore (a cura della scuola) - schermo per proiezione diapositive (a cura della scuola) - proiettore e illuminazione a cura dell’Accademia Viscontea Esecutori e relatori: ACCADEMIA VISCONTEA Marco Radaelli/Max Manfredi: canto Maurizio Padovan: viella, ribeca, percussioni Claudia Zanini: arpa Isacco Colombo: cennamella, cornamusa, flauto da tamburo, tamburello Maurizio Mingardi: mandora, viella E-mail: [email protected] 55 MUSICA E SOCIETÀ DEL RINASCIMENTO Un viaggio musicale in compagnia dei protagonisti della rinascita culturale ed artistica europea. Un avvincente percorso che dalle corti italiane del Quattrocento giunge nell’Inghilterra elisabettiana coinvolgendo la storia, l’arte figurativa e la letteratura. Trionfi, mascherate, ballate shakespeariane, strumenti e musiche di festa concorrono a definire il ruolo della musica nella società del Rinascimento. Argomenti: La musica del Palazzo e la società cortese Leonardo da Vinci e la musica La musica del Principe: Lorenzo de’ Medici, Isabella d'Este Mascherate e maccheronee del Rinascimento Enrico VIII, l'epoca elisabettiana e la musica in Shakespeare Il costume musicale nell’arte del Rinascimento Musica popolare e musica di consumo dal Cinquecento ad oggi. La musica della Chiesa Gli strumenti musicali 56 durata 1 : 30 Materiale didattico: Pubblicazione editoriale: Accademia Viscontea, Musica e società del Rinascimento, Provincia di Milano Esigenze tecniche: - microfono per il relatore (a cura della scuola) - schermo per proiezione diapositive (a cura della scuola) - proiettore e illuminazione a cura dell’Accademia Viscontea Esecutori e relatori: ACCADEMIA VISCONTEA Max Manfredi: canto Maurizio Padovan: lira da brazo, ribeca Milena Frigè/Giancarlo Vighi: clavicembalo Maurizio Mingardi: viola da gamba Isacco Colombo: flauti diritti, flauto da tamburo, cennamella, cornamusa E-mail: [email protected] 57 L'AMERICA DEL '900: DAI BLUES A GERSHWIN. IL MUSICAL, Analisi storico-musicale del periodo. La musica popolare e sue influenze su quella "colta". - La "jazz age" - La musica colta - Il folklorismo negro e indiano - I contatti con l'Europa - Il jazz sinfonico - George Gershwin - I blues e gli spirituals - La musica minimalista e la New Age - Il musical - La musica da film 58 durata 1 : 30 LA "NEW AGE MUSIC" E LA MUSICA DA FILM Ascolto di musiche di: A. Dvorak, G. Gershwin, E. McDowell, P. Glass, L. E. Webber, Lodbell, ecc. Esigenze tecniche: - pianoforte 1/2 coda (a cura della Provincia) - microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione: Relatore e Pianista: CARLO BALZARETTI Violinista: CHRISTINE WALDMANN http://spazioweb.inwind.it/cbalzaretti 59 "......ALL'OPERA!" STORIA DEL MELODRAMMA -Che cos'è l'opera lirica - Le qualità delle grandi opere - Il libretto - Dalle origini al Rinascimento - Parole e musica nella controriforma - Il recitativo e la Camerata - Meraviglie barocche: Monteverdi - Opera seria e opera buffa - Romanticismo italiano e Risorgimento - Giuseppe Verdi - Giuseppe Verdi patriota?Pace e Libernelle opere di Verdi Giuseppe Verdi patriota? Gli anni di galera - Gli anni di galera - Il Nabucco - Il simbolo della nuova Italia: I Lombardi, Ernani Il 1848, anno cruciale per l'Europa La Battaglia di Legnano Il rapporto con la censura Il Trittico romantico Gli anni di crisi L'apoteosi, poi il congedo: Otello e Falstaff 60 - Giacomo Puccini: l’eleganza e la genesi del linguaggio musicale del ‘900 - Cenni sul Verismo durata 1 : 30 - Giuseppe Verdi: “La Musica, espressione di un sentimento di Pace”. Esigenze tecniche: - pianoforte 1/2 coda (a cura della Provincia) - microfono per il relatore (a cura della scuola) - impianto stereo con lettore di compact disc (a cura della scuola) Esecuzione: Pianista CARLO BALZARETTI Soprano: FRANCA DE POI http://spazioweb.inwind.it/cbalzaretti 61 MUSICA E POESIA DEL '900 CONTRO LA GUERRA La lezione-concerto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alla cultura musicale del '900 attraverso nuove tecniche compositive, nuove soluzioni timbriche, nuove strumentazioni; vuole altresì esporre in che modo questa musica sia stata utilizzata, come anche la poesia, per dare voce ad una protesta nei confronti della guerra, delle persecuzioni. La trattazione comprenderà anche paralleli tra pagine musicali di Casella, Malipiero, Boccadoro, Garilli e testi poetici di Salvatore Quasimodo. I testi poetici si avvarranno della declamazione di ALESSANDRO QUASIMODO, attore e regista, figlio del poeta Nobel della poesia. 62 durata 1 : 30 Esigenze tecniche: - auditorium - due pianoforti 1/2 coda (a cura della Provincia) - microfono per il relatore (a cura della scuola) Esecuzione: Gruppo strumentale LINEA ENSEMBLE Pianoforte - MARIA MADINI MORETTI Pianoforte - ADA MAURI/SUMIKO HOJO Percussioni – ELIO MARCHESINI/STEFANO BARDELLA 63 PIANETA ROCK dalle origini agli anni ’70 In questo incontro suddiviso in due parti si affronteranno differenti tematiche della storia del rock. Nella prima parte si parlerà degli strumenti chiave del rock, la chitarra, il basso e la batteria e della voce attraverso un percorso tecnico e storico con riferimenti al blues, al jazz, al country, al rock&roll, alla nascita dell’hard-rock e ai personaggi fondamentali e con esemplificazioni dal vivo. Nella seconda parte i partecipanti assisteranno ad una presentazione storica di varie rock-band e artisti rock, in particolare Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, sempre con esemplificazioni dal vivo. Questo seminario è particolarmente adatto agli studenti che hanno la lingua inglese nel loro piano di studi. Materiale didattico: Pubblicazione editoriale: Alfredo Ponissi e Gianfranco “Arsenio” Baccaro. Pianeta rock, Provincia di Milano 64 durata 2 : 00 Esigenze tecniche: - auditorium o aula adatta all'incontro - l'impianto di amplificazione e la strumentazione sono a cura degli esecutori. Esecuzione: JAZZ MOBILE www.jazzmobile.it N.B.: Viene richiesto che il numero di partecipanti alle lezioni non sia superiore alle tre/quattro classi di studenti (salvo accordi differenti con gli insegnanti referenti) ai quali verranno fornite dispense inerenti agli argomenti trattati. 65 SPIRITUAL & GOSPEL Laboratorio sul canto corale afroamericano Alla base di tutta la cultura popolare americana si trovano i canti nati dalla popolazione nera schiava negli USA. I primi black-song in terra americana derivavano dalle melodie tramandate dall’Africa ed erano essenzialmente canti di lavoro, i cosiddetti work-song. Successivamente, con i primi contatti religiosi e sociali, si svilupparono altre forme cantate e suonate, gli spirituals, i gospels e i blues. Questi canti sono vivi ancor oggi grazie alle migliaia di corali sparse in tutto il mondo e fanno parte della cultura del nostro tempo. La coralità nella musica afroamericana si è poi sviluppata, insieme al canto individuale, passando attraverso il jazz, il blues, il rock fino a raggiungere vertici che la pongono oggi all’avanguardia come forma di espressione musicale. L’esperienza del cantare insieme ha senza dubbio nel gospel e nello spiritual risvolti sociali importanti in termini di conoscenza di se stessi e degli altri, di fede e di spiritualità. Il cantare in coro sarà quindi sviluppato, in questo laboratorio, come momento sia di collettività sia di individualità, attraverso esperienze che porteranno gli studenti alla formazione di un vero e proprio coro. Il laboratorio comprende due incontri della durata di due ore ciascuno così strutturati: 1 - conoscenza dei partecipanti e prospettive del laboratorio - ascolto di brani dal vivo e spiegazione delle loro caratteristiche - esercizi in gruppo per l’introduzione al ritmo e ai suoni del corpo - esecuzione di linee melodiche e ritmiche - scelta dei brani su cui lavorare 66 2 - ascolto delle singole voci e formazione delle sezioni del coro - lettura e traduzione dei testi - lavoro sulle singole voci e sulle sezioni - espressione e pronuncia - insieme del coro e prove finali - esecuzione dei brani scelti (con accompagnamento o per solo coro e battito delle mani). 2/4 incontri durata 2 : 00 N.B. Viene richiesto che il numero di partecipanti alle lezioni non sia superiore (salvo accordi differenti con gli insegnanti referenti) alle due classi di studenti (30/40 alunni), ai quali verranno fornite dispense inerenti gli argomenti trattati. Il laboratorio prevede un approfondimento estendibile alle classi che hanno già partecipato ai due incontri. Questo approfondimento è articolato in altri due incontri di due ore dove verranno sviluppati e perfezionati gli argomenti sopra introdotti. Il costo degli altri due incontri è a carico della scuola. Esigenze tecniche: - auditorium o aula adatta all'incontro - l'impianto di amplificazione e la strumentazione sono a cura degli esecutori. Esecuzione: JAZZ MOBILE www.jazzmobile.it 67 BALLATE DI ORIGINE MEDIOEVALE DELL’AREA BRITANNICA 68 Il concerto-conferenza ha lo scopo di avvicinare gli studenti alle “ballate” come strumento di cultura per studiare le lingue, la storia, la letteratura e il folclore (significato dei numeri, la magia, Halloween, credenze popolari in genere). Il contesto storico è quello del tardo Medioevo e del Rinascimento (1300-1600). Saranno possibili riferimenti a Dante, Boccaccio e Shakespeare. Le ballate, dette anche canti narrativi, in qualunque lingua siano, sono presentate tenendo conto che fanno parte di una più vasta cultura europea. Di conseguenza i riferimenti ad altre aree linguistiche saranno frequenti. Per rendere esaustivo e didatticamente valido questo tipo di programma è necessaria questa premessa fondamentale: i testi, che vi verranno spediti via e-mail con traduzioni in italiano a fianco, devono essere distribuiti a tutti i partecipanti in modo che abbiano il tempo di leggerli e di conoscere in anticipo le storie narrate nelle ballate. L’incontro infatti va inquadrato come un’opportunità di approfondimento e di conferma di un argomento almeno in parte trattato. Consigliamo agli insegnanti interessati di leggere almeno due ballate con gli studenti e di affidare la lettura delle altre come “compito” a casa. Così facendo si riducono le spiegazioni e si dà più spazio all’esecuzione musicale. E’ fondamentale che gli studenti portino i testi il giorno del concerto anche perché talvolta viene richiesto loro di partecipare con un coro. Per esperienza chiediamo di non consentire la partecipazione di classi i cui studenti non abbiano i testi o non siano preparati. Le ballate possono essere scaricate anche dal sito www.dallarmellinagiordano.it cliccando su “testi” e cercando il programma scelto (per es. ballate britanniche). Le spiegazioni possono essere fatte in italiano, inglese, francese, spagnolo, a seconda dell’area linguistica scelta. Le ballate di questo programma sono presentate alle classi nel loro contesto storico ma sono rese musicalmente più “attuali” grazie ad un arrangiamento di chitarra e violino che si avvicina di più all’orecchio di un giovane d’oggi. Nota: è possibile programmare incontri con esecuzione di ballate in diverse lingue a seconda delle esigenze delle scuole (es. inglese e francese insieme o spagnolo e italiano ecc.) durata 2 : 00 (oppure francese, spagnola, italiana e tedesca) in un contesto europeo Esigenze tecniche: in caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare un impianto adatto all’ambiente con almeno quattro ingressi: due microfoni (voce) uno per il “jack” della chitarra e un altro per il violino, oppure quattro microfoni con l’asta. Esecuzione : GIORDANO DALL’ARMELLINA: chitarra e voce MAURIZIO DEHO’ : violinista SILVIA BOZZEDA: voce femminile E-mail: [email protected] www.dallarmellinagiordano.it 69 LA BALLATA POPOLARE NEGLI STATI UNITI Il concerto ha lo scopo di avvicinare gli studenti alla ballata popolare americana: dall’arrivo dei primi pionieri a Bob Dylan passando attraverso la conquista del West e i canti degli Afro-americani. In tutte le ballate, che riceverete via e-mail o che potete scaricare dal sito web www.dallarmellinagiordano.it , è richiesta la partecipazione canora degli studenti. A tale scopo sono state sottolineate le parti ove è richiesto il loro intervento. Tutti i testi sono corredati di traduzione a fianco. L'incontro, nel quale gli studenti di solito oltre ad imparare si divertono cantando, verterà sulla storia americana attraverso i testi che dovranno essere letti prima del concerto, se si vuole una piena riuscita didattica dell’incontro. Sarebbe vantaggioso avere a disposizione una grande cartina degli Stati Uniti per illustrare meglio il percorso sia storico che geografico. Le spiegazioni saranno tutte in inglese salvo richiesta differente. Gli strumenti utilizzati sono chitarra, banjo e arpa americana. E’ auspicabile che gli studenti conoscano almeno superficialmente un po’ di storia americana, inoltre devono avere i testi. Per esperienza chiediamo di non consentire la partecipazione di classi i cui studenti non abbiano i testi o non siano preparati. 70 durata 2 : 00 Esigenze tecniche: In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare un impianto adatto all'ambiente con almeno due ingressi: uno per il microfono (voce) e l'altro per il "jack" della chitarra, oppure due microfoni con l'asta. Esecuzione: GIORDANO DALL'ARMELLINA - chitarra e voce E-mail: [email protected] www.dallarmellinagiordano.it 71 CANZONI PER LA PACE La musica con i suoi testi è oggi uno degli strumenti più importanti per veicolare il concetto di pace. E’ bene dunque sapere che cosa dicono quei testi, discuterli per non lasciare che la parola pace rimanga solo un concetto astratto senza contenuto. Nel nostro percorso non si esalta solo la pace come assenza di guerra ma come ricerca interiore di trasformazione che porti gli esseri umani ad essere in pace con sé stessi eliminando cioè le cause che portano alla violenza. Contesto storico: la fine della seconda guerra mondiale, la guerra fredda, la guerra in Vietnam, i primi movimenti pacifisti, gli anni ’60 e gli hippies, gli ultimi 30 anni del ‘900. Contesto filosofico: la rivoluzione come esperienza personale di crescita. La ricerca della pace interiore come motore per una pace universale. Canzoni popolari proposte: 1. Auschwitz – Francesco Guccini. 2. Sagt mir wo die Blumen sind (in tedesco o in inglese “Where have all the flowers gone?”) – canzone popolare tedesca. 3. Blowin’ in the wind – Bob Dylan. 4. La guerra di Piero – Fabrizio De Andrè. 5. C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones – Gianni Morandi. 6. Chicago – Graham Nash. 7. Masters of war – Bob Dylan. 8. Imagine – John Lennon. 9. Suzanne – Leonard Cohen. 10. Right between the eyes – Graham Nash. 11. Generale – Francesco de Gregori. 72 Il programma proposto può subire variazioni anche grazie ad eventuali suggerimenti da parte di studenti e docenti. I testi sono disponibili su www.dallarmellinagiordano.it cliccando “testi” e quindi “testi per la pace in italiano” e “testi per la pace in inglese”. durata 2 : 00 Esigenze tecniche: In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti (50), non è indispensabile un impianto di amplificazione. In caso contrario sarà opportuno procurare un impianto adatto all’ambiente con almeno tre ingressi: due per i microfoni (voci) e l’altro per il “jack” della chitarra, oppure tre microfoni con l’asta. Esecuzione: GIORDANO DALL’ARMELLINA: Chitarra e Voce MAURIZIO DEHO: Violino SILVIA BOZZEDA: Voce femminile E-mail: [email protected] www.dallarmellinagiordano.it 73 LA STORIA NELLA CANZONE L’insegnamento della storia è fortemente influenzato dai modi tradizionali: lezioni frontali, uso dei manuali, e, a volte, qualche documentario. Il laboratorio didattico "La Storia nella Canzone" si propone di rivolgersi all'universo degli studenti attraverso alcune canzoni dei più grandi autori della nostra musica leggera nella convinzione che la poesia cantata possa costituire un mondo stimolante e innovativo per avviare i giovani alle problematiche storiche. Partendo dal linguaggio universale della musica (vero e proprio catalizzatore), all'analisi dei testi con i suoi richiami storici, gli studenti potranno focalizzare in modo diretto ed emozionale gli argomenti oggetto di studio. La finalità del progetto consiste nello sperimentare una nuova modalità nell'insegnamento della storia mettendo a confronto e analizzando l'inferenza tra linguaggio musicale, poetico e storico. L'obiettivo è quello di produrre un laboratorio di ricerca, di riflessione, di studio originale e rigoroso, che, partendo dalla musica leggera, ricostruisca e recuperi tematiche di particolare e significativa rilevanza storica. Verranno utilizzati come strumenti didattici: • Schede contenenti gli argomenti storici, i testi delle canzoni, le biografie degli autori • Computer per l'analisi di sequenze e immagini • Strumenti musicali forniti dai musicisti per l'esecuzione dei brani e per eventuali momenti di interazione con i ragazzi 74 durata 2 : 00 ARTICOLAZIONE DEGLI INCONTRI Gli incontri si svilupperanno nella modalità della lezione-concerto della durata di 2 ore ciascuno. Ogni singola scuola avrà la possibilità di scegliere, a seconda delle necessità specifiche, lo sviluppo di uno o più moduli fra i seguenti proposti: Viaggio, Guerra, Emigrazione, Potere e Dissenso, la Resistenza. Ogni incontro si articolerà secondo la seguente scaletta • Inquadramento storico dei temi trattati nelle canzoni • Analisi testuale e musicale • Esecuzione dal vivo dei brani proposti • Approfondimento di alcuni temi contenuti nei testi delle canzoni • Ascolto e visione di altro materiale (con computer, videoregistratore e lettore CD) • Interazione con i ragazzi (canto, domande, proposte ecc.) IL VIAGGIO La storia Itaca Carlo Martello La pianta del tè Gulliver Buffalo Bill Lindbergh Auschwitz Bartali La luna Korakhanè Samarcanda Viaggi e miraggi De Gregori Dalla De Andrè Fossati Guccini De Gregori Fossati Guccini Conte Bennato De Andrè Vecchioni De Gregori 75 LA GUERRA Fiume Sand Creek Camicie rosse La breccia Cadorna Lettera al governatore della Libia La guerra di Piero San Lorenzo 4 marzo 1943 Tamurriata nera Ti ricordi Joe? C'era un ragazzo Viva l' Italia Generale De Andrè Bubola Minghi Popolare Battiato De Andrè De Gregori Dalla Popolare De Andrè Morandi De Gregori De Gregori L’EMIGRAZIONE Italiani d'Argentina Ma se ghe pensu Titanic S.Lucia luntana L'abbigliamento del fuochista Naufragio a Milano Un auto targata “To” Ciao amore ciao Che sarà Casa mia Mio fratello che guardi il mondo Natale di seconda mano Crazy boy 76 durata 1 : 30 Fossati Popolare De Gregori Popolare De Gregori Conte Dalla Tenco Feliciano Equipe 84 Fossati De Gregori Bersani IL POTERE E IL DISSENSO Meno male che non c’è Nerone Prete Liprando e il giudizio di Dio Il re fa rullare i tamburi Francesco d'Assisi S'i fosse foco Giovanna d'Arco Don Chisciotte Lunario di settembre Le parole crociate La locomotiva Le storie di ieri Il disertore Don Raffaè Quello che non ho Bennato Fo-Jannacci De Andrè Branduardi De Andrè De Andrè Guccini Fossati Dalla Guccini De Gregori Vian De Andrè De Andrè “CANTALO FORTE” (la Resistenza raccontata dalle canzoni) Il partigiano ha cento penne Dalle belle città Quei briganti neri La Badoglieide Son proletari i partigiani Per i morti di Reggio Emilia Dante Di Nanni Il passaggio dei partigiani L’unica superstite Il cuoco di Salò Ma Mì Bella Ciao Esecuzione: GIOACHINO LANOTTE E-mail: [email protected] Popolare IIIa Brigata “Garibaldi” (Liguria) Popolare Revelli Tradizionale Amodei Stormy Six Fossati Modena City Ramblers De Gregori Strehler Popolare 77 DA E. L. MASTERS "ANTOLOGIA DI SPOON RIVER" A F. DE ANDRE’ La lezione-concerto proposta vuole essere un’occasione per conoscere due classici della modernità: Edgar Lee Masters e Fabrizio De André. Tra il 1914 e il 1915 il poeta americano pubblicò una serie di epitaffi successivamente raccolti nell’Antologia di Spoon River (la prima edizione italiana è datata 1943). Nel 1971 il cantautore genovese si ispirò alla poetica di E.L. Masters per redigere i testi di questo album, ma anche alla traduzione del libro da parte di una grande figura della cultura contemporanea italiana, la scrittrice e giornalista Fernanda Pivano. Ascolteremo le “loro” parole attraverso le nove canzoni che compongono il disco e le interviste (una reale e una immaginaria) da lei condotte allo scopo di approfondire l’incontro con la cultura americana. L’idea di questo spettacolo è nata dall’incontro tra persone unite dall’aspirazione a comunicare agli studenti il desiderio di ampliare i propri orizzonti, arricchire le proprie esperienze e approfondire la capacità di lettura interiore (la poesia unita alla musica). 78 durata 2 : 00 "NON AL DENARO, NON ALL'AMORE NÈ AL CIELO" Esigenze tecniche - auditorium o aula adatta alla lezione; - strumentazione e fonica sono a cura degli esecutori. Esecuzione - Mauro Giubilei: relatore, voce, chitarra folk e armonica; - Michele Severini: chitarre. Nota bene Si consiglia di far partecipare all'incontro non più di tre o quattro classi di studenti. Ai docenti referenti verranno fornite dispense per l'approfondimento degli argomenti trattati contenenti le tre versioni dei testi: quelle originali di Edgar Lee Masters, le traduzioni di Fernanda Pivano e le rielaborazioni di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio (che collaborò con De Andrè per la stesura dei testi). E-mail: [email protected] 79 MUSICHE E TRADIZIONI DEL CAMERUN Ritmi, suoni, canti e danze dei popoli Beti I Beti, soprannominati i “Signori della foresta”, vivono nella zona Centro-Sud del Camerun. La loro quotidianità è scandita dai suoni della natura e da momenti di divertimento fatti di racconti, di canti, di danze e di suoni di percussioni. Ma la musica dei Beti accompagna anche importanti momenti della vita sociale come l’iniziazione dei giovani, i funerali o il lavoro. Le musiche del Centro e del Sud del Camerun unite alle auto-narrazioni sono gli ingredienti principali di questo incontro. I musicisti-animatori del Trio Minlan, attraverso i suoni dei loro strumenti tradizionali e varie altre sollecitazioni, conducono i ragazzi in un viaggio musicale suggestivo in terre lontane. Il concerto che prevede l’impiego esclusivo di percussioni tradizionali africane accompagnate dai nostri canti polifonici prevede delle pause durante le quali i ragazzi e le ragazze vengono invitati a dialogare con gli artisti. 80 durata 1 : 30 I principali argomenti trattati: - La presentazione dei ritmi e delle danze Beti - La presentazione degli strumenti musicali ricorrenti e il loro utilizzo - Le tecniche di canto e il ruolo della tradizione orale nell’espressione musicale - La funzione sociale della musica presso i Beti del Sud del Camerun Esigenze tecniche: In caso di buona acustica o di un previsto numero ridotto di studenti, non è indispensabile un impianto di amplificazione. L’impianto e la strumentazione sono comunque a carico degli esecutori. Esecuzione: TRIO MINLAN HENRI OLAMA: percussioni e canto PAOLA BAFFI: danza e-mail: [email protected] www.kalara.net 81 LA MUSICA DEI PERSEGUITATI musica Klezmer degli Ebrei est-europei Il Rhapsodija Trio propone una lezione-concerto che ripercorre l’excursus musicale e culturale di due comunità di esclusi e perseguitati, gli ebrei e gli zingari, che hanno spesso incrociato le loro strade nel corso della storia, accomunate da un forte senso musicale, da una grande forza vitale, dalla condizione di eterni girovaghi, per obbligo o per scelta, dall’essere state considerate prede da sterminare attraverso l’infame programma che portò all’olocausto. Sulle note struggenti e vorticose della musica Klezmer e Tzigana, si intrecciano accattivanti melodie, eseguite su scale musicali particolari che confermano i momenti di incontro e scambio tra questi due popoli, dei quali saranno rievocate le tradizioni, la cultura, i canti e i balli legati ai momenti gioiosi delle feste, cui faranno riscontro le note struggenti e malinconiche delle atmosfere più dolenti. La lezione-concerto, frutto della ventennale ricerca condotta da questo prestigioso gruppo musicale, è proposta ai giovani nella certezza che solo attraverso la conoscenza delle diversità potranno essere superate le barriere di pregiudizi e di odio che hanno per troppo tempo insanguinato le vie d’Europa, che oggi, però, sente sempre di più il bisogno di proclamarsi terra di cultura e di pace. 82 durata 1 : 30 e musica degli Zingari Musiche eseguite: Odessa bulgar Der Gasn nigun Oy Tate, s’iz git Trello hasaposervico Milonga de ternura Liza la cavalla Hore veloci Moldavian hora Suite rumena della Kazanova Montagne Saint Genevieve Minor Swing Zigeunerweisen Bieryuzovije Kaliechki Moi Tziganochki Esigenze tecniche: microfono per il relatore (a cura della scuola). Il concerto può essere svolto senza impianto di amplificazione, in una sala con buona acustica. Esecuzione: Violinista e Relatore: MAURIZIO DEHO’ Fisarmonica: PIETRO MARAZZA Chitarra: LUIGI MAIONE E-mail: [email protected] 83 VOCI DI PACE Quando ebrei, musulmani e cristiani fanno Il programma offre musica etnica, ebraica, araba nella forma originale o con arrangiamenti peculiari, sostenuto dai racconti affascinanti dei musicisti stranieri, da anni in Italia, come ponti culturali fra l’oriente e l’occidente, o mediatori viventi fra un passato di guerra ad un futuro di pace. E’ un viaggio musicale narrativo, che inizia celebrando con nostalgia un’antica concordia, attraversa tempi e territori molto lontani, decantando vari aspetti della vita universale ed individuale e si conclude felicemente, con il ritrovamento di una perduta armonia. Finalità di questo concerto è l’incontro fra culture e religioni diverse, spesso – come ora – in conflitto, che educa al dialogo grazie al supporto della musica. Musiche eseguite: CHE LA PACE SIA CON VOI - canto tradizionale della pace LEBEDIK/AWEL HAMSA - traduzione dei due titoli dal Yiddish dall’ arabo ARABER TANZ - Danza araba SHALOM ALEYCHEM - Pace a voi, Angeli della pace ORCHA BAMIDBAR - Una carovana nel deserto LONGA SUMBATI -brano strumentale arabo – R. Sumbati SALAMAT Saluti - canto popolare egiziano CUANTO EL REY NIMROD - Quando il re Nimrod - canto popolare Sefardita OY, TATE S’IS GIT Oh, padre! Brano kleyzmer IKA’A NIGUN Tenzone arabo-ebraica DIRE GELT - pagare l’affitto - un canto yiddish AY DI DI DI DAI un canto chassidico HABIBI Amore, luce dei miei occhi – canzone popolare egiziana – Amro Diab HAVA NAGHILA - canto per la pace 84 durata 1 : 15 musica insieme Esigenze tecniche: microfono per il relatore (a cura della scuola). Il concerto può essere svolto senza impianto di amplificazione, in una sala con buona acustica. Esecuzione Eyal Lerner (Israele) – relatore, flauti, voce Ghazi Makhoul (Libano) – voce, liuto arabo Walid Houssein (Palestina) – voce, percussioni Rhapsodija Trio : Maurizio Dehò – violino Pietro Marazza – fisarmonica Luigi Maione - chitarra E-mail: [email protected] 85 L’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LA CONOSCENZA La storia politica africana attraverso musica, danza Il percorso dei Sinafrica nelle scuole italiane deriva da una esperienza decennale. Questo gruppo di artisti provenienti da Senegal, Camerun, Guinea, Mali, Benin e Burkina Faso ha elaborato una metodologia particolare per confrontarsi in modo semplice, diretto e piacevole con i giovani. Attraverso teatro, musica e danza vengono proposti alcuni argomenti d’attualità: - le cause dell’immigrazione - la società multiculturale - il fondamentalismo - l’intolleranza - il commercio equo-solidale. 86 durata 1 : 30 e costumi. Le tradizioni e le usanze culturali con le problematiche d’integrazione Esigenze tecniche (a cura della scuola) - 2 microfoni per voce Esecuzione: Gruppo SINAFRICA e-mail: [email protected] 87 finito di stampare nel mese di dicembre 2008