ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Classica Oggi Punto e contrappunto Un progetto di ClassicaViva® ©ClassicaViva 2015 pag. 1 di 25 ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Che cos'è ClassicaViva L'Associazione Classica Viva nasce nel 2001 da un gruppo di musicisti classici, professori di Conservatorio, ri conosciutisi nel progetto culturale di ClassicaViva, realizzato grazie al sostegno di appassionati di musica classica e al supporto di professionisti informatici, con l'obiettivo di: 1' Scoprire e valorizzare giovani talenti musicali : solisti, cantanti, gruppi da camera e orchestrali, compositori, direttori d'orchestra, per dar loro un'opportunità di lavoro e di lancio professionale. 1' Produrre, promuovere e diffondere la "m usica classica" con tutti i mezzi oggi disponibili : concerti dal vivo, registrazioni in studio, e grazie alle nuove tecnologie di Internet, e-commerce e streaming. L'azienda informatica "New Problem Solving s.r.l.", ha dato quindi vita, nel 2005, a una propria divisione ed itoriale e discografica, con il marchio Classica Viva®. 1' Lo staff è costituito da esperti del settore musicale, editoriale, informatico, e di organizzazione e gestione aziendale. 1' Il portale http://www.classicaviva.com e i siti collegati documentano l'attività. ©ClassicaViva 2015 pag. 2 di 25 ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Perché questo Convegno fl Saranno presenti 7 relatori, scelti tra i personaggi più esperti, importanti ed autorevoli nel settore della musica classica. fl Condurrà Ines Angelino, ideatrice del progetto. fl Il Convegno ha l'obiettivo di portare alla ribalta e proporre con forza alla pubblica discussione le criticità e le problematiche relative al mondo della grande musica, perché se ne parli e ci si metta fattivamente al lavoro per risolverle. fl Verrà poi present ato e pubblicato via WEB un Libro bianco con tutte le relazioni (video ed ebook) con la massima diffusione ed efficacia possibili. ic = ©ClassicaViva 2015 pag. 3 di 25 ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Perché questo Convegno 1' Argomento : Analisi e discussione sullo stato della Musica Classica nel nostro paese. 1' Verranno affrontati vari temi, quali: 1' La crisi della produzione musicale e dell'industria discografica: il crollo delle 1' 1' fl 1' 1' 1' 1' vendite e la musica "liquida". Problemi e prospettive. Situazione e problemi della formazione musicale (con particolare riguardo ai Conservatori e allo st at o della Riforma 598/99). Il riconoscimento all'estero dei nostri Diplomi di I e li livello. Conservatori: l'impossibilità per i giovani musicisti dell'accesso all' insegnamento nei Conservatori, a causa della mancanza di Concorsi e dell'attuale normativa. Le principali criticità che affliggono il mondo della musica e dei musicisti (SIAE, previdenza, normative su llo spettacolo dal vivo). Situazione dei giovani musicisti, con la loro estrema precarietà e sottooccupazione: la forte spinta all'emigrazione dei musicisti. Situazione del FUS in generale e dei contributi statali, regionali, provinciali e comu nali (praticamente bloccati dalla Legge di stabilità) Situazione di grave crisi degli Enti Lirici e delle Orchestre italiani Prospettive, idee e proposte per uscire da questa situazione. l~ 1' Per og;~~l·~~=i:1~:::~::e=~~::~:)!,~~=~icato: ©ClassicaViva 2015 pag. 4 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Introduzione di Carlo Gaeta: Buon pomeriggio a tutti, grazie della vostra presenza, abbiamo avuto un prologo assolutamente d'eccezione prima di entrare in questa parte che sarà magari un pochino più noiosa, rispetto alla musica che abbiamo ascoltato prima, in modo assolutamente stupendo. Ma è altrettanto importante analizzare alcune problematiche che investono il mondo della musica classica, il mondo della musica in generale, e i giovani musicisti nel particolare. Certo è, e lo dobbiamo dire, che quella di ClassicaViva, è una bella sfida all'interno della Fiera Internazionale della Musica. E' una sfida perché? Perché portare la classica in questo grande contenitore, in alcuni momenti anche abbastanza movimentato, fin troppo sonoro, con le note che si accavallano, non è semplice, perché qui si parla di musica classica, con degli ascolti uditivi sono ben diversi. Bene, è una grande sfida, che però noi vogliamo portare all'esterno, tant'è che tutto il dibattito verrà registrato, e quindi verrà ovviamente portato all'esterno, con una sorta di libro bianco che, attraverso il portale ClassicaViva, verrà poi reso disponibile al grande pubblico. Bene, io direi che dopo questa presentazione, dò la parola a Ines per presentare un po' ClassicaViva, ma soprattutto introdurre questo dibattito odierno. pag. 5 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Prof. Ines Angelino Editore di CassicaViva E CEO di New Problem Solving S.r.l. Ringrazio Carlo Gaeta, che, da giornalista, ci sta aiutando a organizzare questo convegno. Non è stata una cosa semplice, anche perché l'idea era di riprendere tutto alla grande. Speriamo di riuscire a tirare fuori del materiale utilizzabile su internet. Noi siamo una Internet Company in realtà, e ClassicaViva è la parte musicale ed editoriale, è un network che appartiene a un'azienda informatica, la New Problem Solving S.r.l., e abbiamo deciso di mettere l'informatica al servizio della grande musica, che ne ha tanto bisogno. Perché è in crisi, come tutti sappiamo. Io ho portato dei numeri per spiegare meglio questa crisi, e cercare di trovare con i nostri esperti il modo di farci venire delle idee, per uscire da questo momento che è sempre più difficile; ma non tanto, vedrete che ho dei numeri abbastanza interessanti che vanno un po' in controtendenza. Vi presento velocissimamente i nostri ospiti: alla mia destra Vittorio Di Menno di Bucchianico (pseudonimo da musicista Victor Solaris); Vittorio ha fondato un'associazione che si chiama "SOS Musicisti" che si occupa di tutti i problemi gravi che i musicisti affrontano quotidianamente. Tutti i musicisti. Quindi si occupa di previdenza, si occupa della Siae, di leggi che ci ostacolano, di cos'è la vita quotidiana di chi tenta di vivere di musica e di organizzarla. Sarà molto interessante, purtroppo il nostro tempo è limitato, così abbiamo cercato di mettere giù una carrellata di temi, di cose interessanti da dire in modo da metterle sul tappeto e cominciare almeno a dire che ci sono questi problemi. Alla mia sinistra troviamo Luca Ciammarughi, carissimo amico, ed è pianista, giornalista radiofonico, scrive su tante riviste, è un musicologo, giovanissimo ed è una persona che io ammiro moltissimo, ed è anche abbastanza famoso. Lui ci parla dei problemi dei giovani musicisti nel tentare di vivere di musica. Un piccolo tema facile facile… Poi abbiamo ancora alla mia sinistra Luigi Pestalozza, un grande storico della musica, molto conosciuto, ha scritto tantissimi bei libri, ed è anche un grandissimo esperto di musica contemporanea, che è uno dei temi scottanti e difficili da affrontare, e ci racconterà un po' com'è la situazione, quali sono le prospettive. Poi abbiamo Bruno Bertone, docente del conservatorio di Genova; ma è anche uno dei massimi esperti in Italia di riforma dei conservatori, la riforma Afam che riguarda l'alta formazione artistica e musicale. E' stato un membro del Cnam per molti anni, (che ora hanno eliminato): era un organismo democratico a cura del Ministero che serviva a mettere un rappresentante per ogni componente del mondo della musica e della formazione, e a discutere di quali erano le soluzioni; le proposte. Dopo ci racconterà cosa sta succedendo nel mondo dell'alta formazione musicale. pag. 6 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Infine Danilo Lorenzini, altro docente del Conservatorio di Milano, docente di composizione, ma soprattutto ottimo pianista e compositore nonché Direttore artistico della nostra Webradio. Bene, possiamo dare ora fuoco alle polveri. Mezza parola su ClassicaViva: noi abbiamo messo l'informatica al servizio della musica, nel senso che cavalchiamo le grandi tecnologie internet, quindi facciamo siti, social networking, produciamo musica digitale, e soprattutto pensate che mi ero inventata la vendita degli Mp3 online nel 2000 - prima di Itunes avevamo già il nostro catalogo di musica digitale, poi è arrivato Itunes e insomma ci siamo ancora… però onestamente si vende un po' di più su Itunes… Adesso mettiamo la nostra musica sui grandi store musicali mondiali poi vi racconterò meglio problemi quali sono i problemi. Questo è il motivo per il quale abbiamo fatto il convegno, io spero di ricavare materiale sufficiente da fare chiasso e conservarlo su internet a disposizione per il futuro. Allora questi sono gli argomenti, vediamo se ho dimenticato qualcosa - mi pare di no -, se riusciamo a farlo avremo anche un collegamento via skype con l'Ex Ministro Bray il quale ci onora di un collegamento con una intervista via telefono - se riusciamo a farla - intorno alle 16.00; e gli chiederemo qual è la situazione del "Fus". Quindi quali sono i fondi erogati dal ministero a sostegno di tutte le attività culturali, tra cui quella nostra della musica. Ho portato diverse slide che se dovessero servire a questo proposito; ma sarà meglio ascoltare dalla sua viva voce da lui cosa sta succedendo. Il titolo che io darei a questo argomento è "Con la cultura si mangia o si perde?" Noi sosteniamo che con la cultura si produce, si guadagna, che non è un costo ma è un investimento e lo sosteniamo in controtendenza con quello che è stato detto negli anni passati, che ha portato pesanti decurtazioni fino ad affamare diverse realtà, e a far scomparire diverse associazioni musicali. Con tutto ciò sul territorio ci sono delle sacche di resistenza che tentano di produrre musica anche a condizioni proibitive. Bene, vediamo un po', parto dal mio argomento: mi sono riservata di parlare della crisi della produzione musicale dell'industria discografica. Quindi vi porterò anche dei numeri sul crollo delle vendite e la musica cosi detta "liquida" che identifichiamo con la musica in mp3, video su youtube, ecc, che praticamente può essere fruito in digitale, ma soprattutto non solo dal proprio computer in locale, anche il cd è un supporto digitale - se vogliamo - la registrazione digitale ecc., ma oggi la musica liquida è soprattutto “scaricare” da internet quindi acquistare quello che è acquistabile e invece ascoltare gratis, che è la grande moda del momento che ha preoccupato tantissime case discografiche (qualcuna è fallita) e non solo, se io posso trovare su internet gratis qualunque musica mi venga in mente difficilmente la acquisterò. Ci sono appelli contro la pirateria, ma qui non si tratta più di pirateria, si tratta di grande diffusione di musica a portata di un click che ha chiaramente messo in crisi chi la produce per venderla perché produrre costa come sa chiunque del settore. pag. 7 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 I musicisti hanno perso la possibilità di guadagnare vendendo dischi e bisogna trovare un modo di fare sopravvivere i musicisti, altrimenti qui tra un po' non avremo più nessuno che suona dal vivo se non per passione, dilettantismo, soprattutto i giovani lo fanno ancora. Però se uno deve vivere e farsi una famiglia, voi capite che non si vende niente, e la situazione è affidata ai concerti dal vivo, che però nel campo della classica non è che sia così florida. Soprattutto è invalsa la moda che i concerti dal vivo vengono organizzati a costi sempre più bassi per chi non è una star. La star Lang Lang la pagano bene, Allevi lo pagano ancora bene, forse un po' meno, però, insomma, chi riesce a sfondare il muro mediatico e a farsi notare guadagna. Gli altri si arrabattano. Tra l'altro c'era un mercato musicale abbastanza buono in Italia, nelle piccole realtà, i comuni, le province, le regioni sovvenzionavano dei concerti: non cifre grandi, però qualcosina c'era. Con la legge di stabilità man mano e la spending review “si risparmia, si risparmia, si risparmia”, e così vai con tagli ai comuni, tagli alle province, tagli alle regioni, con il risultato che dove hanno tagliato, secondo voi? sulla cultura. In base a questo assioma che “con la cultura non si mangia”, come diceva il ministro Brunetta. Con Luca abbiamo fatto tante trasmissioni su "Radio Classica" dedicandoci a questo tema insieme, e molto arrabbiati! magari gli chiederò di raccontarci l'esperienza di Lione a cui lui è molto vicino. Perché a Lione stanno investendo alla grande sulla musica e sul loro teatro con dei riscontri stupendi. Per ogni euro investito, mi pare che abbiano calcolato che ne entrino alla città tre. Però voglio dire che questi euro spesi non sono un buco nelle casse, sono una risorsa. Invece da noi si pensa sempre che, quando si investe nella cultura, ci sono cose più urgenti, ed è l'ultima che deve essere sovvenzionata. Ora il discorso è - secondo me - che come Italia noi dobbiamo diventare la Disneyland d’Europa. Siamo unici come bellezze naturali, bellezze artistiche, quantità di artisti a diposizione, voci, musicisti meravigliosi ecc. ecc. , dobbiamo far venire turisti e vivere di questo, molto più riccamente che investendo sull'ilva o sulle acciaierie. No? Potrebbe essere un modello che non può essere affidato esclusivamente ai privati - con mille sacrifici, usando l'intelligenza italiana che è tanta, - però il miracolo di fare le nozze con i fichi secchi a cui siamo abituati sta diventando sempre più difficile. Questo è il grande tema che io propongo: lanciare l'idea che la cultura sia una grandissima risorsa per l'Italia e non un costo. pag. 8 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Qui ho qualche cifra; queste sono tabelle tratte dal sito del Mibac relative al 2013 perché il 2014 ancora non c'è, e ci dice quanto è stato erogato, quanto gli spettatori hanno pagato per lo spettacolo dal vivo in Italia; su una spesa al botteghino di milioni di euro, quelli per i concerti classici sono 42 milioni e rotti spesi al botteghino da parte del pubblico per i concerti di musica classica. La lirica mi pare sia separata e dovrebbe essere 97 milioni e qualcosa di Euro. I problemi sono diversi chiaramente, dalla lirica alla classica, anche dal punto di vista delle sovvenzioni statali, che in gran parte vanno alla lirica rispetto ai concerti di musica classica. Poi c'è la "leggera" che riesce a incassare più denari ai concerti; e siamo a 234 milioni di euro che il pubblico paga per i concerti di musica leggera. A guardare questa Fiera si capisce la realtà: al pubblico piace questa musica leggera, quindi la preferisce, ma devo dire che siamo anche circondati da musica leggera; le radio, le televisioni, gli stessi pochissimi spettacoli in cui investono i comuni sono spesso di musica leggera, perché? Ma perché da anni e decenni abbiamo smesso di investire sulla cultura musicale nelle scuole, ma – correggetemi se sbaglio - dai bambini a cui molta poca musica si fa ascoltare, ci sono stati tentativi di eliminarla quasi del tutto. L'educazione musicale di base nel nostro paese è in discesa, non la si apprezza, e quindi è chiaro che un bambino, o un adolescente che esce da un liceo – io ne ho visti - e non hanno mai neanche sentito nominare Beethoven, non dico ascoltarlo, forse non hanno un orecchio pronto ad ascoltare questa musica che un po' di impegno lo richiede, un minimo di educazione all'ascolto. E questo è uno dei motivi per cui secondo noi c'è una disaffezione del pubblico verso questa musica. Tra l'altro è più facile fare musica con delle casse che sparano centinaia di decibel che pag. 9 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 confondono un po' le acque piuttosto che con la raffinatezza che richiede la musica classica con strumenti non amplificati, voci non amplificate, ecc. che forse fa un po' meno scena tra i giovani. Poi ci sono molte altre cose da dire a questo proposito, ma non mi voglio mangiare tutti gli argomenti, tutti i miei colleghi qui avranno da dire la loro sull'argomento. ("Beati gli ultimi"!). Questo è il sostegno statale ai vari enti, in particolare il grosso (la barra qui sopra) viene dato alle fondazioni lirico – sinfoniche, che si pappano una bella fetta. In blu sono le sovvenzioni del 2013, in azzurro sono quelle del 2012. La tendenza è a scendere. Io ho tirato giù un sacco di statistiche e le pubblicheremo tutte su internet, e adesso ci parlerà il ministro Bray di questa cosa, ma quello che è stato chiesto alle fondazioni lirico – sinfoniche, ossia di diventare più produttive, di lavorare secondo certi parametri, ecc., va nel senso di dire “non sprecate i pochi denari che riusciamo a darvi, e siate più efficienti”. Però di fatto la linea di pensiero è questi contributi devono scomparire, la musica dovrebbe sopravvivere con le sue sole forze, con gli sponsor e gli sforzi dei privati, attirando il pubblico. Ora, attirare il pubblico quando si è circondati dalla Rai - per esempio - ma anche dagli altri canali televisivi generalisti che mandano in onda ininterrottamente musica leggera è difficile per noi. E' una concorrenza veramente impegnativa. La tendenza è questa e io spero che riusciamo a spezzare una lancia perché questa tendenza venga cambiata. pag. 10 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Qui ci sono delle slide sugli istituti di formazione artistica e musicale, ho messo una freccia rossa a indicare i conservatori di musica italiani che sono 58 - poi Bruno magari mi corregge - con 42000 di iscritti (sempre nel 2013) adesso forse sono leggermente calati. C'è stato un grosso tentativo negli anni scorsi di far chiudere i Conservatori o comunque di diminuirli tantissimo; perché considerati inutili tutti questi Conservatori sul territorio. Discorso molto grosso, di fatto la formazione in Italia è affidata ai conservatori e a poche scuole private che però le scuole private annegano nei problemi, fanno molta fatica a sopravvivere perché l'insegnamento musicale è un insegnamento che presuppone il "faccia a faccia", quindi la lezione individuale, quindi costa, costano gli strumenti ecc., perciò, teniamoci cari i conservatori che finora hanno fatto un egregio lavoro nel fare tutto ciò che era possibile fare per conservare una tradizione musicale nel nostro paese. pag. 11 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Questo invece che vedete è il fatturato della musica registrata. Entriamo nel mio settore della discografia. Come vedete c'è una grossa caduta del fatturato fisico (cd, video registrati) che sta crollando. E invece il digitale - che è la barra azzurra - dice chi stiamo aumentando il fatturato delle vendite digitali; sarebbe Itunes, Amazon, Spotify. Spotify però lui guadagnerà, ma chi gli mette la musica - Luca: "Si che guadagnano le case discografiche, guadagnano ad ogni click". Le case discografiche guadagnano qualcosa, poi citerò dei pareri degli esperti della Sony per esempio, però di sicuro non è comparabile quello che si guadagna oggi dalla musica digitale rispetto a quello che si guadagnava dai cd. La linea di tendenza è in leggero aumento. pag. 12 di 25 ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 DIRITTO D'AUTORE Registro pubblico generale delle opere pratette • 548.134 opere d'ingegno protette dalla legge su diritto d'autore dal 1946. d1 Cli 6.383 depositate nel 2013. 6 468 nel 2012 Opere d'ingegno registrate per tipologia !2012-2013) ll!Do , ! ZEZ Z21l llllll I SJlll.it llWl81li3L ~Cl!Mn llill Uli UD llIISIIl,!!l!!ll!I 113 Zll Ull I IRmTITlflll llll&!il I !.!!::liii I m:nJSIEllll Nl!Cl11J li llilillillBll 11111 Cl!llWllCll60CJll l-'ZIUll 111 HmJIClll I (SlE,n: lii~! li llBIIIl l llllB!l l!lBI lii Cl!~!?i'!Btll !Dli !El m 14 il Il 2§ lZ UH Ul1 Diritti d'autore su opere musicali !20121 • 458 miro di aro krd1 n:assati. 006 200 IUM! opere ci:har!le • 76.080 aventi d1nttx> nella sola sez10ne Misica Origine dei diritti !2011 ·2012 /in millOll ci aro) pag. 13 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Questi invece sono dati sul diritto d'autore, altro problema delicato perché, se non si fa musica dal vivo e non si fanno dischi, i diritti d'autore per i compositori sono sempre minori. Per non parlare del fatto che nei concerti dal vivo - almeno nel nostro settore - purtroppo l'incidenza del costo di pagare la Siae per gli organizzatori dei concerti fa sì che si organizzino pochi concerti contenenti musica contemporanea. Mi sono spesso sentita dire "ah no, però non ci metta niente per cui dobbiamo pagare la Siae se no non facciamo il concerto". Io organizzo spesso concerti, ed è una tristezza se ci pensate, e poi è come un gatto che si morde la coda, perché meno la programmi, questa musica, meno la si fa, meno la si capisce, e così la musica muore se non gli dai aria e spazio. Bisogna trovare un modo di uscire da questa enpasse. Questi sono gli incassi dei diritti d'autore e anch'essi sono abbastanza statici, però la situazione è di sofferenza. Mi dicevano esperti Siae che agli autori di musica contemporanea colta in realtà è riconosciuta una buona provvigione (300%). Però, siccome se ne ascolta e se ne produce poca… pag. 14 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Qui c'è un dato carino: gli italiani, nel 2013 – quelli che hanno più di sei anni - hanno letto un libro per il 43% delle persone (un libro all'anno). Però su dati in discesa. Siamo partiti da 47% nel 2010 e si va in costante calo; quindi si legge sempre meno. E per quanto riguarda i concerti di musica classica e opera vedete dal 2010 al 2013 la percentuale è la metà, dal 18% al 9%. Quindi c'è una disaffezione triste verso la cultura. Io leggo così questi dati. Anche la frequenza dei concerti della musica classica ha una leggerissima ripresa nel 2013, non ho ancora i dati del 2014. pag. 15 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Questi sono altri dati tristi: internet. Ci si dice dobbiamo far circolare la musica su internet, “internet ci salverà” - in America ci credono e anch’io ci credo, ci sto lavorando su - però se guardiamo qua la percentuale di italiani che non usano assolutamente internet è del 43%, che non è poco anche se sta aumentando - qui c'è una linea di salita costante nell'utilizzo. Certo che le situazioni come quelle di oggi in cui non c'è la connessione internet in fiera e il cellulare non ce la fa perché probabilmente siamo in troppi a cercare di utilizzare la linea internet, ci dicono che abbiamo ancora infrastrutture insufficienti a garantire una crescita al nostro paese fondata sulla banda larga. pag. 16 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Ma non voglio essere cosi pessimistica, ecco questa è la fruizione culturale di internet dedicata alla musica classica e all'opera. Su 100 italiani 9.5 usufruiscono dei concerti di musica classica operistica, è un po' pochino, potremmo sperare in qualche dato migliore, ma vediamo di farli crescere. pag. 17 di 25 ll :::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 RISORSE PER LA CULTURA Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo • 1.563.128.722 euro nel bilancio di previsione 2015 - spese correnti 1.264.087.448 euro - spese in conto capitale 241 .335.710 euro - rimborso passività finanziarie circa 41 .905.555 euro - oneri comuni di parte co1Tente 15.800.000 euro Stato di previsione di spesa e consuntivo MiBACT ;li!H !Hl! l?BW~ID!il !i1118C ,111m1amia 21111 2llllll 21118 Zlll 2112 21113 21:H 2031 M&.12D 11i1mm llll§ll.1113 a2!l'll. rnrnrna rn'!li D21'111 Dl!l'!li l&BH2Ul2 ]5§&1ISH2 azm Dl3!!1i I ll!!li lll!!li I ll'!!i l]]!!lz D2~ Il~ immm Dl!5 Cll~~rfmD 2 mm &aa ] 311309 221 l Ili ~z §5& lBDHS821i& immm I&S2mm • fondi lotto 2014: 22.570.339 euro pag. 18 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Qui ci sono i dati degli investimenti per la cultura nel Mibac. Ho tantissime cifre, e le metterò tutte online in modo che possiate - se volete – documentarvi, perché il lavoro che tendiamo di fare è proprio questo. pag. 19 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Bene, questa è la dichiarazione del manager della Sony, Mario Marcarini, che dice che in realtà non va poi così malaccio per i CD perché sono tenuti su dal pubblico over 50. Il compratore medio di CD ha 54 anni – statistiche - e siccome hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie allora preferiscono il cd. pag. 20 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Inoltre una cosa che piace del cd è il fatto che è documentato: trovi un booklet, trovi una descrizione, sai chi è l'artista, si parla del pezzo ecc. E poi qualcuno vuole anche un bell'oggetto da tenere in salotto o da regalare. E' questo che tiene in piedi un po' il mercato, ma la dichiarazione finale (con la freccia rossa) qua dice che “anche la discografia non può fare a meno di inventarsi nuove strade perché il produrre e affidare a un sistema distributivo sempre più in crisi, sempre meno capillare, affidare a questo mercato la propria produzione non può che portare al fallimento. A fare cd e basta si chiude”. Io ho studiato delle bellissime dichiarazioni degli americani che dicono che in realtà per la musica è un bellissimo momento – loro ci credono, e in genere ci “beccano”. In effetti un mercato così largo, così potente esteso alla Cina - tutti i paesi dell'estremo Oriente, all'India - sono mercati che una volta non potevamo praticare, invece oggi con internet con un click chiunque ci può ascoltare. Quindi si allarga enormemente la platea potenziale per diffondere musica (tra l'altro in Oriente sono appassionatissimi di musica “classica” – uso questo termine retro, per capirci); quindi sarebbero mercati da valorizzare, su cui andare con intelligenza. E' un lavoraccio, ma ci stiamo provando e internet ci può aiutare enormemente. Indubbiamente. Nel frattempo cerchiamo di sopravvivere, prima che arrivino milioni di cinesi - a comprare si spera - perché lo scaricare e basta gratis su youtube non ci darà di sicuro da mangiare. Io sono molto preoccupata come editore per i giovani musicisti perché sono quelli che se non riescono ad avere una retribuzione per il loro lavoro, senza dubbio smetteranno di suonare. pag. 21 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Inoltre la situazione mi dice che i posti di insegnamento nei conservatori per la musica sono sempre di meno, è tutto bloccato e si cerca di chiudere le cattedre di chi va in pensione. Non si fanno concorsi dal 1994.| Oggi, chi vuole entrare in un conservatorio come insegnante, fa una domanda per ogni conservatorio in cui tenta di entrare dove (lo dico per esperienza) viene valorizzato molto il servizio già prestato, quindi se hai già insegnato qualcosa fa tanti punti, se hai sei, sette diplomi di massimo grado, meravigliosi voti, concerti, documentazione artistica, vai in fondo alla graduatoria. Ovvero non insegnerai mai. E questo scoraggia molto i giovani. Bisogna far qualcosa, altrimenti non avremo più musicisti. Discorsi complessi, discorsi enormi, io li butto sul tappeto perché ho un po' il ruolo di provocare su questo ambiente, di divulgare e di cercare di smuovere le acque. Ecco un dato in controtendenza: si stanno un po' muovendo i concerti classici, c'è stato qualche dato favorevole: 0,45% in più per i concerti di classica nel 2013, i concerti di leggera sono aumentati del 30% - guarda un po’ e vanno male i concerti jazz che sono -7%. Però un pochino stiamo resistendo. pag. 22 di 25 ll:::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Report SIAE 2013 C1 . I Concerti classici 1. Il numero di sp ettacoll (Tavola 4) Il settore ha fatto registrare 14.706 Spettacoli. l 'offerta di concerti classici (Numero di spettacolij ha un andamento abbastanza omogeneo nel corso dell'anno (Tavola 17) . Il valore più rilevante si registra nel mesi di maggio (1.491 eventi). Il valore più contenuto nel mese di giugno (982 eventij. 2. Gll Ingressi (Tavol~ L'aggregato ha conseguito 3,1 milioni di ingressi, con un'incidenza pari al 26.03% del totale del com. parto. Gli Ingressi evidenziano una flessione abbastanza vistosa durante i mesi estivi (Tavola 17). Le regioni col maggior numero di Ingressi (Tavola 48) sono la Lombardia (655 mila) e il Lazio (441 mila). 3. Le Presenze (Tavola 4) Nel settore sono state rilevate 88 mila Presenze, pari al 4,95% del totale del comparto. La maggiore concentrazione di Presenze (Tavola 17) si registra n,el mese di giugno (15.733 unità). pag. 23 di 25 ll:::::i CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Report SIAE 2013 • 4. La Spesa al botteghino (Tavolo 4) La Spesa al botteghino ammonta a 42,6 milioni di euro; il costo medio d'ingresso (Spesa al botteghino/ Ingresso è pari a 13,76 euro. Il valore mensile più elevato (Tavola 17) si registra nei mesi di settembre ed ottobre (entrambi 5,6 milioni di euro): il risultato è conseguenza, senza dubbio, della sottoscrizione, in quel periodo, delle campagne abbonamenti. • 5. La Spesa del pubbllco (Tavola 4) Complessivamente il pubblico ha speso 46,5 milioni di euro. Considerando il livello della Spesa al botteghino, si desume che la Spesa del pubblico è composta per il 91,69% dalle somme destinate all'acquisto di biglietti ed abbonamenti e per il restante 8,31% dagli altri importi spesi dal pubblico. La Spesa del pubblico più elevata (Tavola 48) si registra nel Veneto (8,6 milioni di euro), segue il Lazio (8.3 milioni di euro). 6. Il Volume d'affari (Tavola 4) Il Volume d'affari è di 55,4 milioni di euro, equivalente al 15,41% del totale del macroaggregato. Il Volume d'affari più elevato (Tavola 17) è stato registrat o nel Calcolando il differenziale tra Volume d'affari mese di settembre (7 milioni di euro). e Spesa del pubblico, rileviamo che il 16,17% degli introiti del settore è generato dai proventi di non partecipanti (sponsorizzazioni, pubblicità, contributi pubblici e privati, ecc.). pag. 24 di 25 CONVEGNO “Classica Oggi: Punto e contrappunto” Fiera di Genova, 17 maggio 2015 Sul volume d'affari dei concerti troviamo un 2,76% dei classici in più. Insomma non stiamo ancora scomparendo, non siamo ancora all'estinzione, ma bisogna darsi da fare. Ora facciamo una pausa e proviamo a contattare il ministro Bray. pag. 25 di 25