(”at”) Simbolo utilizzato, negli indirizzi di posta elettronica

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@
@ (”at”) Simbolo utilizzato, negli indirizzi di posta elettronica, per separare l’identificativo dell’utente dal nome
del dominio dell’account (es. [email protected]).
A
ACCESSO: indica i processi di lettura e di scrittura sulle periferiche del computer.
ACCESSO REMOTO: connessione ad un computer collegato in rete.
ACCOUNT: abbonamento caratterizzato da un identificativo utente (userid) e di una chiave collegata
(password) che consente l’accesso a servizi in rete come, ad esempio, la posta elettronica o i newsgroup
(gruppi di discussione).
ALFANUMERICO: dato composto sequenza di caratteri comprendenti lettere (A/Z) e numerici (0/9).
ALGORITMO: insieme di istruzioni, eseguibili, controllabili e non ambigue che eseguite conducono sempre al
medesimo risultato, indipendentemente da chi le esegue (un esempio classico di algoritmo è da considerarsi
una ricetta di cucina).
ANALOGICO: dispositivo che è in grado di utilizzare e rappresentare i possibili valori di segnali di tipo
continuo.
ANSI (American National Standards Institute): ente americano che definisce e determina gli standard di
protocolli e linguaggi di programmazione.
APPLET: applicazione, scritta in linguaggio Java™ e compilata in una classe. Le applet sono incluse in
documenti leggibili dai browser ed eseguite utilizzando la Java Machine del browser, direttamente sul
computer client.
ARPANET (Advanced Research Project Agency NETwork): rete telematica statunitense creata nel 1969
per collegare enti governativi e militari e istituti di ricerca. A partire da questa rete si è sviluppata Internet.
ARPANET è la rete che per prima ha realizzato il collegamento a grandi distanze tra computer e reti di
computer. Tale rete è stata sviluppata con il finanziamento dell’ARPA (Advanced Research Project Agency),
agenzia del Dipartimento della Difesa statunitense con scopi prevalentemente militari. È considerata la rete
progenitrice di Internet.
ASCII (American Standard Code for Information Interchange): codice binario a 8 bit accettato come
standard per la codifica di caratteri in forma digitale.
ASSEMBLER: linguaggio binario che associa una sequenza mnemonica a ogni istruzione macchina
eseguibile dall’unità centrale del computer per cui è stato progettato.
B
BACKGROUND: (interfaccia grafica) sfondo, tutta l’area dello schermo che è “base” per immagini o
applicazioni; (sistemi multitasking) modalità operativa che permette di eseguire programmi residenti in
memoria mentre si eseguono altre applicazioni (ad esempio, stampare mentre si continua a elaborare
documenti).
BACKUP: copia di tutti o di parte dei dati contenuti nel sistema , eseguita per sicurezza, in modo da poter
ripristinare il sistema nel caso di inconvenienti; il backup può essere totale o incrementale, cioè rifare una
copia integrale dei file tutte le volte oppure aggiornare le copie esistenti con i nuovi dati.
BATCH: tipo di file eseguibile in formato testo che contiene una sequenza di comandi da eseguire in modo
sequenziale; in casi più evoluti è possibile usare strutture di programmazione all’interno di un file batch e
eseguirlo condizionandolo con una serie di parametri (fino ad un massimo di 10).
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BAUD: unità di misura della velocità di scambio di dati tramite modem e linea telefonica, quantifica il numero
di cambiamenti di segnale al secondo. Tale grandezza in pratica misura la velocità di trasmissione dati di un
modem o di una periferica in grado di trasmettere o ricevere dati. Il termine baud prende il nome da Émile
Baudot, inventore del codice Baudot utilizzato in telegrafia
BIOS (Basic Input Output System): sezione del firmware residente nella ROM; in esso sono memorizzati i
comandi e i dati necessari per l’avvio e la configurazione base del computer.
BIT (Binary digiT): elemento unitario di informazione, in grado di assumere solo due valori 0 e 1.
BITMAP: formato grafico che memorizza le immagini codificando una mappa dei bit che la compongono
(posizione, colore…), esso dipende dalla risoluzione grafica del computer.
BMP: estensione che caratterizza i file contenenti immagini memorizzate in formato bitmap.
BOOTSTRAP: operazione di avvio eseguita dal computer dopo l’accensione e che carica il nucleo del sistema
operativo del computer; deve il suo nome dall’anello presente all’estremità del gambale degli stivali (boot) da
cavallerizzo e che aiuta l’azione di calzatura (“tirare su”, “verso l’alto”).
BPI (bits per inch): unità di misura che indica la densità del numero di bit per pollice registrabili su un
supporto magnetico.
BPS (bit per second): unità di misura che rileva la velocità della trasmissione dati per unità di tempo, in
particolare esprime il numero di bit trasmessi in un secondo.
BROWSER: software applicativo che permette al client la navigazione della rete e il reperimento e la
visualizzazione di documenti. I browser possiedono strumenti per visualizzare anche immagini, video e audio.
I browser attualmente più diffusi sono Internet Explorer di Microsoft e Netscape Communicator di Netscape.
BUFFER: area di memoria temporanea utilizzata per immagazzinare dati in transito tra due processi di
trattamento dati che abbiano tempi e formati di accesso differenti. I dati e le informazioni permangono nel
buffer finché il processo non è pronto per elaborarlo.
BYTE: struttura composta da 8 bit, utilizzata dalla CPU per la codifica di ogni singolo carattere.
C
CACHE: area di memoria protetta, utile per l’immagazzinamento temporaneo di dati e istruzioni, in questo
modo rapidamente reperibili. Molti processori sono dotati di cache di primo livello (interna al processore) e di
secondo livello (esterna al processore). Quest’ultima è in grado di funzionare alla medesima velocità del
processore.
CAD (Computer Aided Design): software dedicato per la realizzazione di disegni tecnici e di progettazione a
2 e a 3 dimensioni (ad esempio planimetrie, impianti elettrici, oggetti, pezzi meccanici, edifici e arredi).
CASE (Computer Aided Software Engineering): metodologia di programmazione per la progettazione,
l’implementazione, la documentazione, l’aggiornamento e la manutenzione di software ad alta complessità di
gestione; in particolare è un insieme di metodologie, supportate da strumenti informatici, che hanno come
referente primo l’analisi strutturata e come meta i sistemi informativi di tipo gestionale in senso ampio.
CGI (Common Gateway Interface): protocollo che definisce le specifiche per il trasferimento dei dati tra un
Web Server e un programma CGI; un programma CGI è un software scritto in linguaggi come C, Perl, Java e
Visual Basic, che rispetta le specifiche CGI ed è abilitato a ricevere e trasmettere dati. I programmi CGI sono
stati e sono tuttora ampiamente utilizzati per interazioni con gli utenti del Web.
CHAT: è la possibilità, attraverso servizi dedicati che due o più utenti dialoghino tra loro, scrivendo messaggi
che vengono visualizzati in tempo reale sul video di tutte le persone collegate in quel momento. Ogni persona
si identifica attraverso un nickname (soprannome) che lo accompagna in modo costante in ogni suo
collegamento. I siti di chat sono molto diffusi ed utilizzati dal “popolo” di Internet ed esiste anche un
vocabolario di simboli codificati che rappresentano stati d’animo o definiscono il tono del dialogo altrimenti
inesprimibili con semplice testo (ad esempio : -) = felice, guardato con la testa piegata sembra uno smile).
CHIP: base di silicio su cui sono montati circuiti elettronici realizzato in microminiatura con materiali
semiconduttori. Esempi di chip sono i processori, i componenti della ROM e della RAM, i componenti logici di
schede e altre apparecchiature elettroniche e di consumo.
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CHIPSET: chip integrato nelle schede madri e nelle schede grafiche, utilizzato per la gestione dei flussi di dati
fra CPU, bus e memorie.
CLIENT: computer collegato tramite una LAN o una rete remota ad un computer Server (fornitore). Il Client
non dispone unicamente dei dati contenuti nel Server, ma dispone anche degli strumenti software che il
Server fornisce per la gestione dei dati (ricordiamo che gestione dei dati significa ricerca in archivi,
elaborazione e comunicazione), quindi dei programmi contenuti nel Server.
CLIPART: insieme ordinato di immagini, di vario formato, catalogate e utilizzato in particolare nei pacchetti di
grafica ed elaborazione testi.
CLOCK (orologio): componente hardware che permette la sincronizzazione e la sequenzializzazione delle
operazioni nel computer. A tutti gli effetti il clock può essere paragonato ad un orologio interno del computer in
grado di dividere il tempo in intervalli regolari attraverso l’invio di impulsi elettrici. L’unità di misura utilizzata per
il clock è il mega- hertz (MHz); tale componente è tra quelle che determinano la potenza di lavoro di un
computer.
CLUSTER (grappolo): struttura dati utilizzata per la scrittura di dati su supporto magnetico o per il loro invio in
rete. I file possono essere suddivisi in cluster la cui grandezza dipende dal sistema operativo (FAT16 : 1
cluster = 32 Kb, mentre FAT32: 1 cluster = 4 Kb).
CMYK (Cyan Magenta Yellow blacK): codifica per la gestione della composizione dei colori, comune nelle
tipografie, basato sulla composizione di tutti i colori utilizzandone quattro (ciano, magenta, giallo e nero). In
maniera analoga le stampanti ad alta resa, per stampare tutti i colori, stampano in modo sovrapposto i primi
tre colori in diverse percentuali. Il nero è il 100% di ciano, magenta e giallo, ma per economia generalmente è
disponibile in una cartuccia a parte.
COBOL (COmmon Business Oriented Language): linguaggio per applicazioni di tipo gestionale destinato
ad una larga fascia di utilizzatori aveva preso corpo intorno alla fine degli anni ‘50 negli ambienti militari
statunitensi. Nel 1960 fu pubblicata una prima bozza del COBOL (COmmon Business Oriented Language). È
il linguaggio tuttora più largamente usato per risolvere problemi relativi alla gestione di grandi volumi di dati. È
usato principalmente su elaboratori di medie e grandi dimensioni (Mini e Mainframes) sebbene ne esistano
anche versioni per personal computer.
CODEC (COder-DECoder or COmpressor/DECompressor): componente hardware o programma software
che si occupa di convertire dati (in particolare audio e video) da analogico a digitale e viceversa; in particolare
tali apparati sono in grado anche di comprimere e decomprimere i dati (Audio CODEC ‘97 – AC ‘97 – è uno
standard).
COMPACT FLASH: schede con memoria Flash RAM utilizzate in particolare nei computer palmari, computer
tascabili e fotocamere digitali.
COMPILATORE: software costituito da uno o più programmi che in input ricevono un programma scritto in
linguaggio algoritmico e in output producono un programma in linguaggio macchina o in linguaggio assembler.
CONSUMER: termine che indica l’area di mercato comprendente i computer per uso domestico, caratterizzati
da configurazione con elevate caratteristiche multimediali, dedicate in particolare a giochi, strumenti di
intrattenimento e produttività personale.
CONTROLLER: scheda deputata al controllo del flusso di dati tra computer e periferiche e installata sulla
scheda madre; i controller devono essere costruiti con la medesima tecnologia delle periferiche di cui
gestiscono lo scambio dei dati (ad esempio, SCASI).
COOKIE: file di testo che contiene un messaggio che il Web Server invia al browser ed è memorizzato sul
computer client. Questo messaggio è rispedito al server quando il browser esegue una nuova richiesta del
documento. Ciò permette di monitorare diverse operazioni tra utenti e server.
COPROCESSORE: processore aggiuntivo dedicato a operazioni specializzate (ad esempio, calcoli matematici
ad alta complessità computazionale).
CPI (Character Per Inch = caratteri per pollice): unità di misura che definisce il numero di caratteri stampati
per pollice da una stampante ad aghi.
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CPU (Central Processing Unit): insieme formato da Memoria Centrale, Unità Logico-Aritmetica e Unità di
Controllo.
CR (Carriage Return): carattere di controllo che permette di posizionare il monitor o la stampante di spostarsi
all’inizio della riga su cui è posizionato il cursore o la testina. Abbinato al carattere di controllo LF (Line Feed)
permette il posizionamento sulla riga successiva. Per quanto riguarda questi caratteri di controllo, in
particolare per i sistemi Apple Macintosh, il CR svolge la doppia funzione di ritorno carrello e avanzamento di
una riga, per cui i file di testo puri scritti con Macintosh, per essere letti in modo corretto su sistemi PC
debbono essere filtrati inserendo un LF dopo ogni CR e viceversa per leggere file di testo scritti con computer
PC, su computer Macintosh.
CRACKER: pirata informatico che penetra dentro reti o computer altrui. È distinto da hacker, in quanto il
cracker entra nei sistemi seguendo istruzioni e indicazioni ricevute o lette. Il cracker di solito si limita a entrare
nei sistemi e a curiosare, ma a volte capita che, volontariamente o meno, modifichi o cancelli dati.
CSV (Comma Separated Variables): formato dei file utilizzati per la portabilità e lo scambio di dati fra fogli di
calcolo o database. I dati dei singoli campi sono scritti separati da una virgola rendendo facile il trasferimento
e la conversione di formato. L’unico inconveniente è la presenza di virgole nei dati da trasferire cui si ovvia
utilizzando un carattere che identifichi le virgole separatrici da quella parte integrante dei dati.
CURSORE: barra, rettangolo o sottolineatura lampeggiante che indica il punto esatto nel quale si sta
lavorando all’interno di un documento o serie di dati. Il cursore si sposta tramite i tasti cursore (con le quattro
frecce di direzione), con il puntatore e, in alcuni software, con il tasto di tabulazione.
D
DATABASE: termine che identifica una classe di programmi la cui funzione principale è l’archiviazione di dati
e informazioni di dati strutturati in record e in campi.
DATABASE RELAZIONALE (RDB Relational DataBase): archivio dati composto da tabelle (o relazioni),
formate da righe (record) e colonne (campi); in particolare gli RDB possono correlare più archivi nelle attività di
memorizzazione di informazioni e in attività di consultazione.
DBMS (DataBase Management System): identifica il software in grado di fornire strumenti per la creazione e
la gestione di database che, nel caso siano disponibili funzioni SQL, può essre interrogato e fornire dati filtrati
per ulteriori elaborazioni o altre applicazioni.
DDE (Dynamic Data Exchange): protocollo di comunicazione, implementato da Microsoft, utilizzato per
incorporare e tenere aggiornati oggetti prodotti da software diversi e incorporati in un unico documento.
DEFRAMMENTAZIONE (Defrag): riorganizzazione del disco rigido, che consiste nel riordinare i file e i dati del
disco fisso memorizzandoli in modo sequenziale in locazioni di memoria contigue.
DELIMITATORE: termine che indica un carattere utilizzato per separare e delimitare gruppi di dati. In
particolare sono utilizzati per produrre file di testo facilmente interpretabili, che contengano i dati di un archivio
e per cui sarà necessario individuare un separatore di campi e un separatore di record.
DEMO: abbreviazione di dimostrazione (demonstration). Si usa per indicare un software in configurazione
limitata per funzioni o per periodo di utilizzo che consente di provare un applicativo prima di acquistarlo.
DENSITÀ OTTICA: indicatore che esprime il livello qualitativo dell’acquisizione di un’immagine e che varia in
una scala tra 1 e 4; la valutazione di tale indicatore è normalmente eseguita sulle zone critiche di un
immagine, laddove siano presenti variazioni minime nelle tonalità di colore.
DESK TOP PUBLISHING: famiglia di programmi impaginatori che permettono di eseguire una postelaborazione del testo allo scopo di definirne i criteri di impaginazione secondo tecniche tipografiche.
DESKTOP (scrivania): intera area dello schermo su cui sono visualizzate le icone delle applicazioni e dei file;
è un termine coerente con la tipologia di interfaccia grafica (GUI) a cui i sistemi operativi evoluti fanno
riferimento e che si definisce “la metafora della scrivania”.
DISCO RAM: area della memoria RAM gestita dal computer in emulazione di una unità disco, in particolare
viene utilizzata come fosse un hard disk.
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DISCO RIGIDO: dispositivi per la memorizzazione di grandi masse di dati, che utilizzano un supporto rigido (in
inglese HARD = RIGIDO), generalmente fisso nel blocco del computer (sono disponibili, ma non molto diffusi,
anche hard disk removibili, ovvero asportabili come le autoradio). Gli hard disk non sono tutti uguali, si
differenziano per i materiali con cui sono costruiti, le tecnologie che sono utilizzate e gli standard che sono
applicati.
DNS (Domain Name System): il DNS è un servizio Internet che permette di stabilire una relazione biunivoca
tra il nome del computer host (il nome del dominio) e il suo IP. Il DNS è una stringa di caratteri, come ad
esempio www.rai.it (indirizzo del sito Internet della RAI) oppure www.museoscienza. org (indirizzo del sito del
“Museo della scienza e della tecnica” di Milano); di questa stringa notiamo che la parte a destra (dopo l’ultimo
punto) rappresenta il nome di dominio di maggiore livello, può essere l’identificativo di una nazione (it = Italia,
lu = Lussemburgo, uk = United Kingdom (Regno Unito)) oppure di una tipologia di sito Web (ad esempio:
commerciale = .com ).
DOS (Disk Operating System): il più comunemente usato tra i sistemi che gestiscono i personal computer.
Tale sistema è stato scelto, all’inizio degli anni Ottanta, da IBM, per supportare i propri computer di fascia
bassa.
DOT PITCH: distanza fra i fosfori di uguale colore nei monitor shadow mask e slot mask. Il suo valore deve
essere il più piccolo possibile (<0,28 mm).
DPI (Dots Per Inch): unità di misura (punti per pollice) che esprime la risoluzione grafica di una periferica
(monitor, stampante, scanner) o di un’immagine; un maggior valore dpi esprime una migliore resa grafica. Più
la misura è grande, migliore è la resa grafica. (Ad esempio, un monitor ha una risoluzione di 72 dpi , mentre le
stampanti laser di alta definizione possono raggiungere i 1200 dpi).
DRAFT: modalità di stampa veloce, usata per le correzioni.
DRAG AND DROP (trascina e rilascia): termine tipico delle GUI, che indica la possibilità di compiere diverse
operazioni postando l’icona dell’oggetto su cui operare nell’area o sull’icona del programma da utilizzare; si
rivela una tecnica molto utile e immediata per esempio per copiare i file da una posizione ad un’altra.
DRIVER ODBC (vedi anche ODBC): DLL che consente di accedere a una fonte dati particolare. Ogni
programma di database, ad esempio, Microsoft Access o dBASE, o sistema di gestione di database, ad
esempio, SQL Server, richiede un driver diverso.
DRIVER: file di estensione DRV , detto anche driver di periferica, che consente al computer di dialogare con
una determinata periferica secondo le specifiche dettate dall’hardware.
DTP: Vedi Desk Top Publishing.
DUMP: indica la possibilità di stampare il contenuto di un’area della memoria; ora in senso più lato è la stampa
anche dei listati dei singoli oggetti di un progetto di un applicativo.
DVB (Digital Video Broadcasting): protocollo per la trasmissione televisiva digitale in uso in Europa, che
utilizza un segnale compresso (MPEG-2); per le trasmissioni via satellite è utilizzato il DVB-S, per le
trasmissioni via cavo è utilizzato il DVB-C e per le trasmissioni via ripetitore è utilizzato il DVB-T.
DVD (Digital Video Disc): nuovo standard che si è imposto nel mondo informatico e che sta sostituendo
gradualmente i CD-ROM; rispetto ai CD-ROM di cui conservano lo stesso aspetto esteriore, presentano la
caratteristica di poter essere registrati su entrambe le facce a due livelli; dei DVD ne esistono diversi tipi: non
scrivibili (DVD-ROM da 3,9 Gb per faccia), scrivibili (VDV-RAM da 2,5 Gb per faccia) o preregistrati (DVD) in
grado di avere varie capacità (da 4,7 Gb fino a 17 Gb). Esistono anche i DVD-R che sono DVD registrabili in
casa e hanno la stessa funzione di un videoregistratore. Un DVD-5 può contenere 90 minuti di registrazione
audio/video in formato MPEG2, stereo digitale a 5+1; un DVD-18 conterrà 8 ore di registrazione audio/video,
stereo digitale a 5+1, trentadue tracce di sottotitoli, nove inquadrature differenti. I DVD preregistrati con film
(utilizzabili con lettori DVD-ROM e DVD-RAM) hanno una codifica su una traccia, che identifica la zona
geografica nella quale si ha diritto di vederlo. Acquistando un DVD preregistrato negli USA sarà impossibile
vederlo in Europa, e viceversa.
E
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E-MAIL (electronic mail - posta elettronica): lo scambio (trasmissione e ricezione) di messaggi in formato
elettronico tra computer. Esistono software specializzati nella gestione della posta elettronica sui server (mailserver) e software client che permettono l’utilizzo della posta elettronica e la gestione della corrispondenza
(come, ad esempio, Eudora o Outlook).
EMULAZIONE: capacità di una periferica di funzionare simulando un altro tipo di unità o utilizzando il driver di
un’altra periferica per eseguire i comandi del sistema operativo; per i computer è in generale una capacità
derivante da un software (emulatore) che permette di utilizzare una determinata piattaforma per eseguire
programmi nella modalità tipica di una piattaforma diversa. (Ad esempio utilizzare un PC IBM-Compatibile
come fosse un Commodore e utilizzare i giochi tipici della piattaforma Commodore di cui è riprodotta anche
l’interfaccia e i comandi).
ENTRY LEVEL: architettura minima di un prodotto (computer o periferica.) che coincide normalmente con la
fascia più economica del mercato.
EPROM (Erasable Programmable ROM): ROM speciali di cui è possibile modificare il contenuto mediante un
processo a raggi ultravioletti.
EPS (Encapsulated PostScript): formato di memorizzazione utilizzato in particolare per immagini vettoriali. I
file memorizzati in questo formato (estensione EPS) sono equiparabili a file di testo, scritto in un
metalinguaggio (PostScript creato da Adobe), che descrive l’immagine e per questo rende possibile una sua
perfetta riproduzione anche scalata o deformata nelle proporzioni.
ESADECIMALE: sistema di numerazione posizionale che utilizza 16 simboli (cifre : 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D
E F ) per la rappresentazione dei numeri. Tale rappresentazione trova le più disparate applicazioni all’interno
del computer e nei linguaggi di codifica .
ETHERNET: una delle prime reti locali, diventata uno standard industriale di fatto, la Ethernet Loacl Area
Network della Xerox è una rete con tipologia a bus, basata su cavo coassiale in grado di trasmettere i dati a
una velocità di 10 megabit/sec.
F
FAT (File Allocation Table): file di sistema che mappa e gestisce la registrazione e l’archiviazione dei file;
esistono diversi tipi di FAT:
• FAT16: a 16 bit, del DOS e di Windows 3.x.(gestisce, al massimo 65.536 cluster di 32 Kb, hard disk
max 4 Gb);
• FAT32: a 32 bit di Windows ‘95 (OSR2) e Windows ‘98, (cluster di 4 Kb, memorie di massa fino a 2
Tb).
FAQ (Frequently Asked Questions - domande poste frequentemente): è solitamente un elenco di
domande che vengono poste frequentemente, raggruppate per tipologia. In pratica nei siti, specialmente per
sviluppatori o di servizi di supporto tecnico, la sezione FAQ raccoglie tali domande con relative risposte in
modo che la risoluzione di un problema permetta a tutti coloro che si collegano in seguito e hanno le stesse
problematiche di usufruire di un servizio più rapido.
FINESTRA: oggetto caratterizzante i sistemi operativi GUI; è utilizzata per tutte le operazioni di input e output
e come ambiente operativo per le applicazioni. A seconda del loro utilizzo si definiscono finestre di
navigazione, finestra di documento, finestra applicazione o finestra di dialogo.ù
FIRMWARE: microprogrammi che in generale gestiscono il sistema, registrati in una memoria apposita, che
FIREWALL: un sistema software progettato e realizzato per governare l’accesso alla rete solo a utenti
autorizzati; in molti casi si presenta come una combinazione di componenti hardware e software.
impartiscono le istruzioni base per l’utilizzo del computer (come il BIOS); eseguiti alla partenza permettono al
computer di colloquiare con le periferiche.
FONT: stile di disegno grafico di lettere, numeri e simboli tipografici caratterizzato da un nome (ad esempio,
Arial).
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FORMATTAZIONE: nell’elaborazione di testi è l’operazione di definizione delle caratteristiche estetiche di un
documento (layout); relativamente ai supporti magnetici è l’operazione di inizializzazione di un disco al fine di
utilizzarlo per la registrazione dei dati (vedi floppy disk).
FORTRAN (FORmula TRANslation): linguaggio di programmazione che nasce per esigenze di
programmazione nel campo scientifico e della ricerca ed è a pieno titolo un linguaggio di tipo algoritmico. Il
ForTran è un linguaggio compilato, progettato e sviluppato da un gruppo di ricercatori guidati da John Backus
che ne è anche l’ideatore. Il primo compilatore ForTran utilizzabile è del 1957, e da allora ne furono sviluppate
diverse versioni come il FORTRAN II (1958) e il FORTRAN IV (1962) e le specifiche FORTRAN 77 (1978).
Questo tipo di linguaggio, per il tipo di applicazioni a cui serviva, necessitò di una standardizzazione che
giunse nel 1966, quando ne furono definiti tre livelli, ciascuno sottoinsieme del livello superiore: 1. Basic
ForTran; 2. Intermediate ForTran; 3. Full ForTran.
FREEWARE: software completamente funzionante, distribuito gratuitamente e liberamente riutilizzabile per
sviluppare ulteriori applicazioni o produrre elaborati.
FTP (File Transfer Protocol): è un protocollo Internet che definisce le specifiche per il trasferimento di file da
un punto della rete. GOPHER: sistema che permette la condivisione e la gestione di file in un ambiente a
menu; il sistema Gopher è stato sviluppato presso l’Università del Minnesota e permette la visualizzazione di
documenti su un server Internet. GIGABYTE (Gbyte): unità di misura per la capacità delle memorie di massa;
1 Gbyte = 1024 Mbyte. HOME PAGE: la pagina principale di un sito Web, quella che viene caricata se si digita
solo l’indirizzo del sito senza specificare un documento particolare (www.sito.it). Una home page è
paragonabile alla copertina del sito e contiene collegamenti alle sezioni principali in cui si suddivide.
G
GATEWAY: metodo di collegamento fra reti diverse che devono condividere dati e risorse.
GB (Gigabyte): unità di misura della capacità di memorizzazione dei supporti magnetici - 1 Gb è uguale a
1’024 Mb (1’073’741’824 bytes).
GIF (Graphic Interchange Format): struttura standard per la memorizzazione di immagini di tipo grafico,
definito da CompuServe, che dà origine a file di dimensioni ridotte poiché i dati sono memorizzati in modo
compresso utilizzandol’algoritmo LZW. I file sono caratterizzati dall’estensione GIF. Una sua evoluzione e il
formato GIF-86, che in particolare permette di creare effetti di trasparenza del fondo dell’immagine.
GRAFICA VETTORIALE: grafica in cui le linee che compongono i disegni sono realizzati con un numero
limitato di oggetti standard, definiti da equazioni: la retta, il poligono e la curva. Tutte le altre forme sono
concepite come formate da questi oggetti basilari. La rappresentazione in memoria non è punto per punto, ma
oggetto per oggetto e ciascuno di questi è sintetizzato da una formula e da alcuni parametri o proprietà. Se si
realizza una linea, una curva o una figura geometrica con un programma di disegno a oggetti, questa non
sostituisce la parte di disegno già esistente, bensì vi si sovrappone. Inoltre, trovandosi su un livello a se
stante, può essere sempre individuata, spostata, modificata, annullata o portata in un livello sottostante al
disegno preesistente. Il disegno a oggetti trova applicazioni in campi molto disparati: disegno pittorico o
illustrativo, disegno geometrico, disegno tecnico.
GROUPWARE: software che consente la collaborazione di più operatori con i computer collegati in rete.
Generalmente consente la posta elettronica, la messaggistica personale o generale, i gruppi di discussione, la
gestione degli archivi comuni, la distribuzione di documenti, l’organizzazione di riunioni.
GUI (Graphic User Interface): interfaccia utente che si basa sulla rappresentazione grafica e che permette di
inviare comandi utilizzando apparati di puntamento (ad esempio, puntatore del mouse) e simboli grafici come
icone, finestre, menu e pulsanti. Di questo tipo sono le shell di Windows, MacOS. E GEOS di Commodore.
H
HACKER (parassita): pirata informatico che elude i sistemi di sicurezza, scoprendo password o sfruttando
eventuali “buchi” nel sistema stesso, per entrare in banche dati o reti di computer. Questi tipi di azioni a volte
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sono puro divertimento altre volte vengono utilizzate per danneggiare istituzioni o apparati oppure per carpire
dati (ad esempio lo “spionaggio industriale”).
HARD DISK: dispositivi per la memorizzazione di grandi masse di dati, che utilizzano un supporto rigido (in
inglese HARD = RIGIDO), generalmente fisso nel blocco del computer (sono disponibili, ma non molto diffusi,
anche hard disk removibili, ovvero asportabili come le autoradio). Gli hard disk non sono tutti uguali, si
differenziano per i materiali con cui sono costruiti, le tecnologie che sono utilizzate e gli standard che sono
applicati. Gli hard disk, al contrario dei floppy disk, sono in continua rotazione durante tutto il tempo in cui il
computer rimane acceso e questo permette tempi più rapidi nella lettura e scrittura dei dati. La velocità di
rotazione è di 3.600 rotazioni al minuto (rpm), circa dieci volte superiore a quella dei floppy disk.
HTML (HyperText Markup Language): con il termine “linguaggi marcatori” si definiscono i linguaggi che
descrivono l’organizzazione visiva di un documento o di una serie di documenti, in genere multimediali, e
consentono la “navigazione” tra questi documenti, in altre parole la libera scelta del percorso di visione. In
realtà, i linguaggi marcatori non sono veri e propri linguaggi, in quanto dispongono di un ridottissimo set di
istruzioni di controllo e non descrivono procedure, come i linguaggi procedurali, ne definiscono relazioni
logiche come i dichiarativi, sono piuttosto protocolli di output, in quanto segnalano i caratteri grafici dell’output
a video (o in stampa) dei documenti: la gestione a video dei documenti prodotti con i linguaggi marcatori
necessita infatti di particolari strumenti software, denominati “browser”, che interpretano (i linguaggi marcatori
non sono compilabili) il listato e mostrano il singolo documento a video, gestendone i collegamenti ad altri
documenti (collegamenti “ipertestuali”). I browser sono collegati ai sistemi operativi, ma l’azione di
interpretazione dei documenti scritti in linguaggio marcatore è comune, quindi i documenti redatti in linguaggio
marcatore sono standard e visibili indifferentemente in tutte le piattaforme. Per questo motivo la diffusione di
documenti attraverso il Web si fonda su un linguaggio marcatore, l’HTML (Hyper Text Markup Language).
I
ICONA: elemento grafico tipico dei sistemi operativi GUI, che rappresenta ciò a cui è collegato (documento,
applicazione o cartella); la sua funzione specifica è quella di permettere attraverso simboli l’individuazione
immediata dell’azione ad essa associata.
IDE (Integrated Drive Electronics): bus progettato per la connessione di periferiche, come hard disk, ai
personal di modello AT, ed è chiamato anche ATA.
INDIRIZZO IP (Internet Protocol): il protocollo IP specifica il formato dei pacchetti dati, i datagrammi, che
debbono trasferirsi sulla rete, e le specifiche con cui si mappano i nodi della rete. Un indirizzo IP è un codifica
che identifica un nodo di Internet; la rappresentazione adottata per tale indirizzo è composta da quattro
triplette di cifre separate da punti (ad esempio: 123.456.789.012).
INTERFACCIA UTENTE: parte del sistema operativo che si occupa di impostare, in termini di immagini e
oggetti, le possibili vie di input/output (GUI). Nei sistemi operativi come DOS o UNIX è il semplice prompt di
attesa della digitazione del comando e del segnale per iniziarne l’elaborazione (interfaccia utente di tipo
testuale).
INTERNET: rete formata dal collegamento di molte reti, che hanno in comune solamente il protocollo di
trasferimento dei dati, il TCP/IP. Nata come rete militare (ARPAnet), si è evoluta prima come collegamento fra
le reti universitarie, per aprirsi prima ai privati e quindi alle società commerciali. Internet nasce dall’esigenza di
evitare, per un sistema di comunicazione remota, il rischio di collasso in caso di danneggiamento grave delle
principali dorsali di flusso. Il concetto di fondo è la sostituzione delle grandi dorsali con una fitta rete (Www:
World Wide Web, rete estesa in tutto il mondo) di canali di comunicazione, disposti a grafo, in cui la funzione
degli archi è sostenuta dalle linee telefoniche e i nodi sono i luoghi di concentrazione-distribuzione delle
informazioni, i Web-server.
IPERTESTO: termine introdotto nel 1965 da Ted Nelson per indicare un applicazione che permettesse il
collegamento e la fruizione diretta di diversi tipi di documenti e informazioni, collegate in un sistema logico a
grafo.
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IRQ (Interrupt ReQuest): canali attraverso i quali giungono le richieste di interruzione microprocessore
mentre sta eseguendo istruzioni. IRQ sono utilizzati dalle periferiche che chiedono al microprocessore di
interrompere l’esecuzione dei comandi per rispondere ad una loro esigenza. Questa richiesta può essere
accettata o respinta dal processore.
ISDN (Integrated Services Digital Network): standard della telefonia digitale in Europa. Tramite ISDN i
computer (e i fax) possono trasmettere molto più velocemente rispetto alla tradizionale TRC e utilizzare la
stessa linea per più comunicazioni, o contemporaneamente a comunicazioni telefoniche vocali, grazie alla
presenza di più canali. Una linea ISDN di solito comprende almeno due canali per la trasmissione di dati o
voce (chiamati B-Channel, a 64 Kbps) a disposizione dell’utente ed un canale (chiamato D-Channel, a
16Kbps) di servizio per i segnali di controllo. Per sfruttare i vantaggi e la velocità della linea ISDN, è
necessario che a entrambi gli estremi della linea (quindi sia dal lato del chiamante che del ricevente) ci siano
apparecchiature apposite (ad esempio, modem per linee ISDN). Nelle linee ISDN-2, i due canali di
trasmissione dati (B-Channel) possono essere unificati per ottenere una singola linea di trasmissione a 128
Kbps.
ISO (International Standards Organization): organismo internazionale (appartenente alle Nazioni Unite) per
la definizione degli standard industriali in vari campi.
J
JAVA: linguaggio di programmazione orientato agli oggetti e indipendente dalla piattaforma sviluppato da Sun
Microsystems (presentato nel 1995) e indirizzato allo sviluppo di applicazioni distribuite.
JPEG (Joint Photographic Expert Group): formato standard utilizzato nella compressione di immagini
fotografiche o pittoriche per una loro memorizzazione ottimizzata. I file contenenti questo tipo di dati hanno
estensione JPG.
JUST-IN-TIME: in un’ottica aziendale identifica la linea che vede la costruzione (BTO) oppure l’assemblaggio
(CTO) dei computer, o di altri dispositivi, all’atto dell’ordine. Da un punto di vista del software identifica
procedure che permettono di eseguire operazioni “in tempo reale”, come ad esempio l’aggiornamento
continuo di un magazzino in base alle vendite eseguite; ogni operatore all’atto di accettare un ordine ha a
disposizione la situazione reale e aggiornata a quel momento del suo magazzino.
K
Kbps (Kbit per secondo): unità di misura della velocità di trasmissione dati in rete.
KERMIT: protocollo di compressione di file per la trasmissione via modem. Consente l’invio di file binari a 8 bit
anche su vecchie linee a 7 bit. I dati sono inviati a pacchetti uno di seguito all’altro anche senza aspettare la
conferma di ricezione esatta del pacchetto precedente. Usa il CRC come metodo per il controllo degli errori e
consente il trasferimento di un solo file per volta.
KERNEL (nocciolo): cuore del sistema operativo e sovraintende al controllo dell’hardware in relazione con i
comandi ricevuti. Il kernel è costituito da un insieme di programmi che sovraintendono al coordinamento dei
diversi lavori in corso nel sistema e governano la gestione dei dati.
KILOBYTE (Kbyte): unità di misura per la capacità delle memorie di massa; 1 Kbyte = 1024 byte.
L
LAN (Local Area Network): reti di computer in area locale, generalmente consentono ad un computer di
utilizzare i dati archiviati su un altro computer. Naturalmente questo utilizzo implica la conoscenza
dell’ubicazione dei dati, e quindi la conoscenza delle strutture degli archivi presenti nel secondo computer.
LANDSCAPE (paesaggio): posizione orizzontale, quando il foglio o l’immagine ha la base più larga
dell’altezza.
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LASER (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation): il raggio laser, grazie alla sua capacità
di essere anche molto sottile, è utilizzato nelle stampanti. Un raggio laser colpisce un tamburo in metallo
elettro-fotosensibile come il selenio, modificandone la carica elettrica. Il tamburo passa quindi attraverso una
sostanza in polvere (toner), che si attacca solamente alle zone caricate elettricamente. Un rullo preme un
foglio sul tamburo e la polvere si trasferisce sulla carta. Questa passa poi attraverso due rulli ad alta
temperatura che fondono la polvere, facendola solidificare sulla carta. I caratteri sulla carta sono quindi
composti da piccoli punti, nelle posizioni colpite dal raggio laser: essendo questo molto sottile, i punti sono
minuscoli e il risultato è ottimo.
LAYER (livello): nella grafica, come nelle interfaccie grafiche ogni oggetto ha un livello, per cui se si
sovrappongono due oggetti uno sarà visibile e uno nascosto.
LCD (Liquid Crystal Display): tipo di tecnologia utilizzata per i monitor, soprattutto dei computer portatili e dei
notebook. Possono essere a “matrice passiva” e a “matrice attiva” TFT, questi ultimi sono migliori. I monitor
LCD sostituiranno i monitor CRT anche per i sistemi desktop non appena i costi tecnologici lo permetteranno. I
monitor LCD hanno molti vantaggi: sono leggibili anche da angolazioni fino a 120/160 gradi; non producono
riscaldamento dell’ambiente; non emettono campi elettromagnetici; possono essere ruotati dalla posizione
landscape a quella portrait; hanno uno schermo piatto e senza deformazione sferica; hanno uno spessore
ridotto... Il problema della qualità di visualizzazione è risolto con i monitor LCD digitali.
LF (Line Feed): carattere di controllo che abbassa il cursore (nei monitor) o la testina (nelle stampanti) di una
riga. (vedi anche CR) LIFO (Last In, First Out): “ultimo entrato, primo uscito” lista lineare di lunghezza
variabile in cui gli inserimenti e le estrazioni avvengono da un solo estremo (coda della pila).
LINUX: nato negli anni Novanta per merito di uno studente scandinavo, simile a UNIX, è il primo Sistema
Operativo gratuito e a sviluppo libero: il codice sorgente di LINUX è infatti liberamente disponibile e ampliabile
dagli sviluppatori. Questa intuizione ne ha decretato un crescente successo e un impiego sempre più vasto sia
per singoli computer, sia in direzione della gestione di reti locali, sia in direzione dell’utilizzo in ambito Web.
Tra le sue versioni per facilità d’uso si evidenzia Red Hat.
LISP (LISt Processing): il linguaggio LISP (acronimo di LISt Processing), creato nel 1958, nonostante sia uno
dei primi linguaggi di programmazione, conserva un ruolo fondamentale nello sviluppo di particolari tipi di
software, specie nei settori più avanzati della ricerca, come l’Intelligenza Artificiale, e nel disegno tecnico
(CAD). In definitiva, nel LISP, come nei linguaggi dichiarativi in genere, non v’è differenza formale tra i dati e le
istruzioni: le funzioni, possono essere considerate sia insiemi di istruzioni sia insiemi di dati. Tale caratteristica
rende il LISP ottimale per la programmazione a oggetti.
LZW (Lempel Ziv Welch): algoritmo di compressione dei dati utilizzato in diversi software di
immagazzinamento di immagini (ad esempio GIF e TIFF).
M
MACINTOSH: personal della Apple. Il primo modello fu commercializzato nel 1984, con microprocessore
68000 a 32 bit e velocità di 8MHz, con 128Kb di RAM, video monocromatico da 9 pollici incorporato
(risoluzione di 512 per 342 pixel), floppy drive da 3.5” e capacità di 400Kb, e mouse. Negli anni ha avuto
numerose versioni e alterne fortune. Uno dei punti di forza era il sistema operativo GUI, il primo realizzato, e
quindi l’estrema facilità di uso, e l’interfaccia grafica anche in ambiente testo (che ha consentito di realizzare il
primo WYSIWYG). Il punto debole era il costo elevato. Il Mac (abbreviativo molto usato) e le sue successive
evoluzioni (PowerMac, G3 ed I-Mac) hanno avuto notevole successo nelle applicazioni grafiche e nel mercato
di case editrici, agenzie di pubblicità e nelle case di produzione musicale (grazie alla gestione dell’audio).
MAINFRAME: sono elaboratori ad alte prestazioni generalmente utilizzati per la gestione di sistemi informativi
complessi ed estesi, ai quali gli utenti possono avere accesso da più luoghi, nello stesso tempo e in gran
numero. Per molti anni sono stati gli unici sistemi di elaborazione in grado di garantire questi risultati e solo in
tempi relativamente recenti, a partire dalla metà degli anni Ottanta, hanno cominciato a subire la concorrenza
sempre più pressante di mini elaboratori e reti di personal computer dalle prestazioni sempre più competitive a
costi decisamente più contenuti.
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MAILINGLIST: una lista di indirizzi di posta elettronica a cui ci si può iscrivere e che permette di ricevere
notizie aggiornate in un campo di interesse o di gestire un forum dove ognuno invia a tutti gli altri appartenenti
alla lista richieste, domande o informazioni. Ciò significa che ogni messaggio inviato alla mailinglist è
automaticamente inoltrato a tutti i membri di tale lista, questo naturalmente può essere molto utile ad esempio
per le convocazioni o le comunicazioni tra membri di gruppi di lavoro.
MAILBOX (cassetta di posta elettronica): fisicamente è un’area di memoria in cui vengono memorizzati i
messaggi in arrivo su un server, un’area riservata per ogni client che possiede un mailbox; attraverso software
adeguati i client possono accedere tramite identificatore e password alla propria mailbox per ritirare la propria
posta. Ogni utente proprietario di una mailbox possiede un indirizzo e-mail che permette agli altri utenti di
inviargli posta. Tale indirizzo è unico ed è del tipo [email protected] (dove “nome” è il nome dell’utente e
“postale.mls” è il dominio dove è fisicamente situata la mailbox).
MATRIX (The Matrix): letteralmente la matrice è un termine che fa riferimento al libro The Matrix di John S.
Quarterman (1990), in cui l’autore definisce così l’insieme di tutte le reti in grado di scambiarsi messaggi di
posta elettronica. Nel termine Matrix sono comprese tra le altre Internet, FidoNet, America OnLine, Delphi e
CompuServe.
MB (Megabyte): unità di misura delle memorie (1 Mb = 1.024 Kb = 1.048.576 byte).
MEMORIA DI MASSA: dispositivo che consente la registrazione, la conservazione e la rilettura dei dati (file,
documenti, programmi, sistema operativo). Può essere di tipo fisso (come l’hard disk del computer) e
rimovibile (come le unità a cartuccia); può essere installato all’interno del computer o collegato ad esso tramite
cavo diretto o tramite la rete locale; può essere solo di lettura (come i CD-ROM) o di lettura/scrittura (come gli
hard disk e i CD-RW).
MIDI (Musical Instrument Digital Interface): interfaccia che consente il collegamento di periferiche musicali
(tastiera, sintetizzatore...) al computer, il quale le può gestire con l’esecuzione di un file MIDI (che non
contiene musica digitalizzata, bensì la descrizione di un brano, note e accordi) a 32 o 64 voci. MDI è
estensione dei file audio MIDI, file che contengono istruzioni da inviare ad un sintetizzatore MIDI esterno o ad
una apposita scheda MIDI interna per la riproduzione di audio e musica.
MIPS (Millions of Instructions Per Second): unità di misura che rileva la velocità di elaborazione di un
computer, in termini di milioni di operazioni al secondo. È un indicatore importante nella comparazione tra le
prestazioni di diversi computer.
MJPEG (Motion JPEG): file video, formati da una serie di fotogrammi compressi in formato JPEG.
MMX (Multi Media eXtension): tecnologia sviluppata da Intel per il potenziamento del suo processore
Pentium, in termini di prestazioni nella gestione delle applicazioni multimediali. Si tratta di un set di 57
istruzioni per la gestione di grafica 2D e 3D, video, audio, riconoscimento e sintesi vocale, e la trasmissione
dei dati.
MODEM (MOdulator/DEModulator): apparecchiatura elettronica per inviare e ricevere dati in formato digitale
utilizzando le linee analogiche telefoniche oppure linee digitali ISDN.
MOIRE: difetto che consiste nella disposizione erronea dei punti di diverso colore primario (rosso, verde e blu
per i monitor RGB; ciano, magenta, giallo e nero per la stampa a colori CMYK). Sia nello schermo sia nella
stampa, la composizione dei colori è affidata a puntini minuscoli nei colori primari. I punti di ciascun colore
devono allinearsi su linee inclinate a determinate e precise angolazioni: se queste angolazioni non sono
precise, si verifica l’effetto “moire” che si manifesta, visivamente, confondendo i colori e le forme.
MOTORE DI RICERCA (search engine): è un’applicazione software che, basandosi su data base e ricerche
ipertestuali, riceve chiavi di ricerca e fornisce elenchi di documenti, e relativa locazione, che contengano nel
testo o nell’argomento qualche analogia con le richieste fatte. Tale servizio ha ampio utilizzo e risonanza in
Internet dove si trovano siti specializzati che forniscono interfacce amichevoli per l’utilizzo di tali motori di
ricerca. I motori di ricerca Web più noti sono AltaVista, Yahoo!, Infoseek, Lycos, e Virgilio per quanto riguarda
specificatamente l’Italia.
MOV: estensione di file che memorizzano dati relativi a multimedia in formato QuickTime.
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MP3 (MPEG-4 Audio Layer III): tecnologia per la compressione/ decompressione di file audio, che consente
di mantenere una perfetta fedeltà e qualità anche riducendo il file audio (ripreso da un Cd audio) di ben 11
volte la lunghezza originale. Un file che contiene 5 minuti di musica stereo (in due canali da 16 bit a 44.100
MHz) passa dai 60 Mb del file originale, ai soli 5 Mb del file MP3, pur mantenendo la stessa qualità che si
otterrebbe da un CD audio. La compressione può variare da un minimo di 5 volte (con un brano da CD audio a
32 Kb al secondo) ad un massimo di 176 volte (audio solo vocale, senza musica a 1 Kb al secondo). L’MP3 ha
infatti fatto sviluppare la pirateria musicale sul fronte di Internet: un file MP3 è trasferito dal server al computer
in circa 20 minuti. Da molti siti è possibile scaricare file audio di canzoni, anche le più recenti; dotandosi di un
Masterizzatore CD (compatibile con i CD audio) è possibile riprodurre un CD audio pirata perfetto, oppure
prepararsi un CD personalizzato con canzoni di cantanti diversi. Alla base del MP3 c’è il Layer III, elaborato
dal IIS.
MULTIMEDIA: software formativi, di intrattenimento o educativi che collegano informazioni multimediali (testi,
immagini, suoni), e consentono all’utente di visitarle in ordine non sequenziale: si può affermare che l’ipertesto
è l’unico supporto comunicativo realmente svincolato dalla sequenzialità (contrariamente a libri, videocassette,
audiocassette, diatape ecc.), pertanto l’utente può navigare – questo è il termine preciso – tra le informazioni,
seguendo i propri collegamenti logici. Con il termine multimediale si identifica un documento, una pagina Web,
un applicazione o comunque una struttura comunicativa in cui coesistono e sono utilizzati diversi tipi di media
(testo, grafica, audio, video, animazioni ecc.).
MULTIPROCESSORE: computer che utilizza più di un processore per cui le elaborazioni di un processore
sono replicate e controllate da un processore gemello, per garantire l’integrità e l’esattezza dei dati. È
utilizzato in ambienti dove le informazioni sono di importanza vitale.
MULTITASKING: capacità, da parte del processore, di rendere possibile il funzionamento di più di un
programma contemporaneamente.
N
NETWORK: strutture che permettono l’interconnessione (Collegamenti in rete) di strumenti e utenti posti in
luoghi geografici differenti.
NEWSGROUP: i newsgroup o gruppi di discussione rappresentano dei forum in linea attraverso i quali è
possibile scambiare opinioni o informazioni su specifici argomenti. Esistono newsgroup per gli sviluppatori
software come newsgroup per gli amanti del cinema neorealista.
O
OCR (Optical Character Recognition): software in grado, utilizzando uno scanner, di acquisire un testo
stampato come immagine e trasformarlo in un file di testo editabile e formattabile. I software più evoluti sono in
grado anche di riconoscere e riprodurre le formattazioni.
ODBC (Open DataBase Connectivity): metodo standard per la condivisione di dati tra database e altri
programmi. I driver ODBC utilizzano il linguaggio SQL per accedere ai dati contenuti in fonti esterne a Word.
In Word è disponibile un Gestore driver e una serie di driver ODBC per i formati di database più diffusi.
OEM (Original Equipment Manufacturer): identifica il costruttore di componenti che non commercializza
personalmente, ma che vende ad altri costruttori, che a loro volta assembleranno il prodotto con i propri o con
altri prodotti OEM per la vendita. Per esteso, identifica anche il componente o scheda proveniente da un
costruttore diverso rispetto al costruttore del computer, ad esempio: una scheda grafica originale prodotta da
A inserita in un computer prodotto da B. Il termine OEM si applica anche al software, ad esempio OSR2, la
versione OEM di Windows ‘95, non viene venduta da Microsoft autonomamente e con il proprio marchio, ma
viene distribuita ai costruttori di personal, e questi la rivendono al pubblico, aggiungendo il proprio marchio,
compresa nell’acquisto di un personal.
OFFICE AUTOMATION: software necessario al lavoro d’ufficio. Prevede almeno un programma di
videoscrittura, un foglio di calcolo con la creazione di grafici, un software di presentazione con semplici
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strumenti di grafica vettoriale, un sistema di posta elettronica e di trasferimento di file tramite la rete locale,
uno strumento di condivisione di memorie di massa, e uno strumento di gestione database.
OLE (Object Linking and Embedding): tecnologia integrativa (Microsoft) che consente di condividere
informazioni tra programmi che supportano tale tecnologia; sarà così possibile condividere informazioni
usando oggetti incorporati e collegati.
OOP (Object Oriented Programming): metodologia sviluppata nei laboratori della RANK XEROX. In questi
laboratori negli anni Sessanta-Settanta si svilupparono molte teorie e tecniche, che ebbero ampia eco e
conseguente commercializzazione in anni successivi. La OOP (Programmazione Orientata agli Oggetti) si è
venuta affermando, da un punto di vista metodologico nel campo della programmazione, solo negli anni
Novanta, quando il mercato ha visto moltiplicarsi i prodotti che implementano tale metodologia. La OOP può
essere considerata come il naturale sviluppo dei metodi di programmazione, a fronte della crescente
complessità di gestione dei progetti software e di una metodologia di lavoro che prevede un lavoro di équipe
nella codifica dei programmi.
OVERFLOW: errore che si verifica quando il numero risultante da un’operazione è più grande del numero
massimo rappresentabile dal computer in quell’ambito.
P
P6: famiglia di processori Intel successivi a Pentium e Pentium MMX, cioè a partire da Pentium Pro e Pentium
II.
PAGINA: il termine pagina nell’ambito Internet è il modo breve di indicare la pagina Web, ovvero un
documento del World Wide Web, strutturato utilizzando HTML e identificato in modo univoco dal suo indirizzo
URL.
PAL (Phase Alteration Line): standard televisivo utilizzato in Europa (tranne la Francia) che utilizza 625 righe
per visualizzare le immagini, ad una frequenza di 50Hz; il PAL Plus è invece lo standard PAL per le
trasmissioni televisive 16/9.
PALETTE: è una finestra che contiene tool per operazioni omogenee, come la scelta dei colori dove la palette
dei colori è l’intera gamma dei colori utilizzabili o la palette di disegno contenente tutti gli strumenti di disegno
(retta, matita, gomma…).
PANTONE: sistema di identificazione del colore ideato dalla Letraset. Contrassegna i colori con numeri di un
catalogo fisso invece che con le percentuali dei componenti base, come nel CMYK o con valori come nel
RGB.
PARTIZIONE: suddivisione di un disco rigido (locale o su di un server) in più unità logiche, in modo tale che
appaia all’utilizzatore come due o più dischi distinti.
PASCAL: linguaggio di programmazione che non nasce da una commissione o un pool di esperti, ma è ideato
e definito verso la fine degli anni Sessanta da Niklaus Wirth, un informatico svizzero della Edigenossische
Technische Hochschule di Zurigo. L’intento principale che ha guidato la realizzazione del PASCAL è stato
quello di definire un linguaggio in grado di esprimere i concetti fondamentali della programmazione, in modo
chiaro e sintetico; si può quindi dire che questo linguaggio sia nato per esigenze didattiche, per esprimere in
modo chiaro e ordinato le soluzioni dei problemi.
PASSWORD (parola d’ordine): sequenza alfanumerica che consente l’accesso di un utente ad un servizio
non a libero accesso.
PATH: percorso che identifica la posizione di archiviazione di un file all’interno di una memoria di massa. Ad
esempio: “C:\Dir1\SubDir2\Dati.dat” identifica in modo univoco la posizione del file Dati.dat all’interno del disco
fisso, nella directory SubDir2, sottodirectory della directory Dir1 sottodirectory di C:\. I separatori utilizzati
nell’identificazione del percorso variano a seconda dei sistemi operativi. PCMCIA (Personal Computer
Memory Card International Association): comitato che ha prodotto uno standard per la connessione di
schede di memoria a computer portatili o notebook. Le schede, del formato “carta di credito”, consentono l’uso
di memoria aggiuntiva (da 128 Kb a 2 Mb e oltre) o di dispositivi quali il modem. Esistono due tipi di PCMCIA,
Tipo II e Tipo III. Le porte denominate PC Card sono a 16 bit, quelle CardBus sono a 32 bit.
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PD (Public Domain): software distribuito e utilizzato gratuitamente (Vedi anche Freeware).
PDF (Portable Document Format): formato per file grafici elaborato dalla Adobe Systems. È utilizzato per
rendere disponibili, attraverso CD-ROM o Internet, documenti rappresentanti pagine stampate. Le pagine
appaiono a schermo e possono essere stampate, ma non modificate.
PERIFERICA: tutti quei dispositivi collegati con il computer (periferiche) che permettono la comunicazione
dall’esterno all’interno della macchina. Attraverso tali dispositivi si possono fornire alla macchina i dati da
elaborare, le procedure con cui eseguire tali elaborazioni e tutti i programmi necessari per una gestione
efficace del computer.
PIATTAFORMA: con il termine piattaforma (hardware o software) si identifica il sistema di base attorno al
quale è stato sviluppato un sistema.
PIXEL (Picture Element): cella elementare che compone la matrice grafica di un monitor. Il numero dei pixel
determina la definizione dello schermo, più il numero è alto e più l’immagine sarà ben definita e realistica. I
monitor SVGA, ad esempio, hanno una trama di pixel ripartiti in 1’024 colonne e 768 righe di punti.
PLUG AND PLAY: capacità del software del computer di riconoscere e utilizzare immediatamente tutti i
componenti di cui dispone.
PLUG-IN: software accessorio che aggiunge determinate funzioni ai programmi di grafica o ai browser. Nei
programmi di grafica i plug-in possono consentire l’uso di determinate periferiche, oppure l’esecuzione
sull’immagine di effetti e di elaborazioni e di applicazioni di filtri. Ad un browser consentono funzioni come la
visualizzazione di filmati, il collegamento con telecamere in diretta, l’ascolto di musica, il dialogo a voce fra più
utenti, e altre funzioni durante la visualizzazione delle pagine Internet. In altri termini il PLUG-IN è un
componente software o hardware che permette di estendere i servizi o gli strumenti a disposizione di
un’applicazione o di un computer. Nel campo specifico di Internet sono applicazioni software che mettono in
grado i browser di processare e interpretare documenti in rete che non sono conformi agli standard Internet
(ad esempio, i file PDF che necessitano del Acrobat Reader, o Neuron per i file TBK generati da ToolBook).
PORTA PARALLELA: connettore del computer per il collegamento di periferiche. La porta parallela effettua
soprattutto l’invio dei dati dal computer alla periferica (ad esempio, stampante).
PORTA SERIALE: connettore del computer per il collegamento di periferiche. La porta seriale consente il
traffico dei dati in entrambi i sensi fra periferica (ad esempio, modem) e computer.
PORTRAIT (ritratto): è la posizione verticale, quando il foglio o l’immagine ha la base più corta dell’altezza.
POSTSCRIPT: linguaggio di descrizione della pagina, sviluppato da Adobe. Codifica le pagine di un
documento, contenenti testo formattato (font, dimensioni, colori...), grafica e immagini in modo da poterle
inviare ad un dispositivo (stampante laser, stampante a getto, fotounità...) compatibile per la stampa ad alta
definizione e di qualità tipografica. Il testo è reso alle migliori condizioni se formattato con font PostScript o
TrueType, la grafica se registrata in file EPS e le immagini in formato TIFF. I font PostScript sono divisi in più
file: uno per ogni dimensione da visualizzare sullo schermo ed uno per la stampa per ciascuno stile (ad
esempio plain, italic e bold), in tal modo un singolo font Postscript (esempio: Helvetica) visualizzabile in 10
dimensioni e tre stili ha bisogno di 33 file. Le piattaforme Apple e Windows possono usare gli stessi font (ad
esempio, Times New Roman), ma i file sono differenti.
PPD (Postscript Printer Definition): file che consentono, ai programmi di Desk Top Publishing, di utilizzare le
stampanti Postscript e di ottenere lo stesso risultato su qualsiasi stampante (ink-jet, laser o fotounità).
PPM (Page Per Minute): unita di misura (pagine per minuto) che indica la velocità di stampa di una stampante
che stampi su fogli singoli.
PRESENTAZIONE: serie di schermate, contenenti testo, immagini, grafici, animazioni, che sono visualizzate
in successione tramite un televisore, un video proiettore o una lavagna luminosa, per illustrare un discorso,
una conferenza, un seminario, un corso...Vengono preparate con software apposito.
PROCESSO (o Task): quando un’applicazione è mandata in esecuzione, si crea un processo nella memoria
di sistema. Ciascun processo dispone in esclusiva dei propri file, estensioni DLL, di tutti i dati presenti in
memoria, e dei propri thread. Ogni processo è suddiviso in singoli thread, e ogni thread dispone di un gruppo
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di registri nella CPU e di una parte dello spazio di indirizzamento. Quando l’applicazione è terminata, i thread
sono chiusi e la memoria è liberata, rilasciando anche il possesso dei file e dei DLL.
PROLOG (PROgramming in LOGic): linguaggio dichiarativo sviluppato presso l’Università di Marsiglia, e
utilizzato nei settori della ricerca, dell’Intelligenza Artificiale, della costruzione di interfacce a oggetti; anche la
prototipizzazione di programmi è spesso effettuata in Prolog, per la semplicità di sviluppo tipica di questo
linguaggio.
PROMPT: testo che rende chiaro cosa il computer si attende in input.
PROPERTARY: sistema, software, algoritmo, hardware legati alla logica proprietaria, cioè sistemi e macchine
che dialogano solo con altri sistemi e macchine della stessa famiglia.
PROTOCOLLO: per protocollo si intende una serie di regole e di convenzioni, concordate tra più soggetti, che
permettono la standardizzazione della comunicazione. Nel campo informatico i protocolli permettono, ad
esempio, la comunicazione e lo scambio dati tra computer diversi (si pensi al TCP/IP o all’FTP).
PUNTATORE: elemento dei sistemi operativi GUI, rende possibile, tramite gli spostamenti del mouse e la
pressione sul tasto del mouse, la selezione di un oggetto (comando, pulsante, parte di un documento, serie di
dati, icona di un disco o di un file...) o lo spostamento del cursore.
PUNTO: unità di misura tipografica, che corrisponde a 1/72mo di pollice.
Q
QUERY (interrogazione): è uno strumento per trovare tutti i record memorizzati in una fonte dati che
rispondono a una serie di criteri specificati. Una o più frasi che indicano alla Knowledge Base (base di
conoscenza) l’elemento da cercare. Le query possono contenere operatori, virgolette, caratteri jolly e
parentesi per una ricerca più mirata.
QUICKTIME: standard definito dalla Apple e utilizzato da tutti i computer per la riproduzione fedele dei filmati
video. È previsto un plug-in QuickTime per i programmi di navigazione in Internet.
QZERTY/QWERTY: prendendo le prime quattro lettere che appaiono nella prima fila in altro di tasti, identifica
le tastiere europee (QZERTY)o americane (QWERTY). Le tastiere americane non hanno le lettere accentate.
R
RAID (Redundant Array of Independent Disks): tecnologia che prevede l’uso di molti hard disk, visti dai
computer in rete come uno solo, per consentire una gestione sicura dei dati. Questi sono automaticamente
salvati in locazioni diverse, effettuando varie copie di sicurezza in modo da consentire la continuità d’uso degli
stessi anche in caso di guasti singoli o multipli. È adatta a sistemi che abbiano necessità di grandi quantità di
dati continuamente disponibili. I dispositivi RAID prevedono anche la diagnosi automatica dei drive, il backup
automatico e l’instradamento ottimale dei dati. Sono supportati solamente dai sistemi operativi Windows NT,
NetWare ed Unix, possibilmente con l’uso di fibre ottiche per i collegamenti di rete.
RAM (Random Access Memory): è la parte di memoria centrale in cui si può leggere e scrivere liberamente,
essa però è “volatile”, ovvero il suo contenuto è perso con lo spegnimento del computer.
RAY-TRACING: nei programmi di grafica fotorealistica è il disegno del contorno delle ombre dovuto ai raggi di
luce virtuali.
RCA: connettore per il collegamento a dispositivi audio/stereo o audio/video. Sono presenti nelle schede
grafiche o audio.
REAL AUDIO: tecnologia per la riproduzione dei suoni, sviluppata da Performance Technologies, e per la
trasmissione via Internet. È previsto un plug-in per i programmi di navigazione in Internet. Invece di dover
scaricare completamente il file prima di eseguirlo, il file in Real Audio può essere eseguito mentre viene
scaricato, senza lunghi tempi di attesa.
REAL PLAYER: tecnologia utilizzata per la riproduzione fedele dei filmati video e la loro trasmissione via
Internet. È previsto un plug-in per i programmi di navigazione in Internet. Invece di dover scaricare
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completamente il file prima di eseguirlo, il file in Real Player può essere eseguito mentre è scaricato, senza
lunghi tempi di attesa.
RELEASE: versione di un programma.
RENDERING (interpretazione): software che, grazie a particolari funzioni e algoritmi, rende un disegno,
vettoriale o a punti, simile ad una fotografia. L’elemento basilare è il calcolo e la resa realistica delle fonti di
luce, che riescono a dare ad un disegno in 2D la profondità di campo di un’immagine in 3D con luci ed ombre.
REPORT: documento che riporta un resoconto, oppure organizza una stampa ordinata di dati di un data base.
RESTORE: il ripristino sul disco originale dei file archiviati in un backup.
RET (Resolution-Enhancement Technology): tecnologia sviluppata da Hewlett-Packard per ottenere una
maggiore qualità di stampa senza aumentare la risoluzione. Inserisce piccoli punti nelle curve, per renderle più
uniformi.
RETE LOCALE: insieme di computer e periferiche direttamente e permanentemente collegate tramite cavi per
lo scambio di dati e la condivisione delle periferiche.
RGB (Red Green Blue): metodo di composizione del colore basato sui tre colori base dei tubi catodici dei
monitor. Il colore è espresso con tre numeri, per i valori dei colori base: rosso, verde e blu (i valori possibili
vanno da 0 a 255).
RING NETWORK: tipologia di rete nella quale i computer sono collegati fra di loro uno dopo l’altro in un anello
chiuso.
RISC (Reduced Instruction Set Computer): generazione di processori che, avendo meno istruzioni da
eseguire, funzionano più velocemente e con maggiore efficienza. Le istruzioni più complesse sono state
abolite e, se richieste, sono eseguite componendo insieme alcune istruzioni semplici.
RISOLUZIONE: caratteristica del monitor o della stampante che ne indica il grado di accuratezza che riesce a
raggiungere nella generazione di immagini. Viene misurata punti per pollice (DPI Dot Per Inch).
ROM (Read Only Memory): memoria di sola lettura che contiene istruzioni che possono essere lette
esclusivamente dal computer e il suo contenuto è incancellabile.
RPM (Revolution Per Minute): giri al minuto, si usa per indicare la velocità meccanica di rotazione di un disco
rigido. Ovviamente, più un disco gira veloce, più dati possono essere letti o scritti nell’unità di tempo.
RTF (Rich Text Format): formato di codifica di documenti di testo formattati che ne facilita la portabilità,
l’importabilità e l’esportabilità da e per diversi Word Processor; tale codifica è stata implementata da Microsoft.
RUNTIME: insiemi di programmi e DLL che permettono di eseguire un programma anche in assenza del tool
di sviluppo che l’ha generato. I programmi che necessitano di Runtime sono quelli prodotti con i cosidetti
linguaggi interpretati. In pratica il Runtime è un interprete dinamico delle operazioni richieste, che altrimenti il
computer non sarebbe in grado di eseguire.
S
SAT CARD: scheda PCI che consente la ricezione di emittenti televisive o radiofoniche satellitari analogiche o
digitali (DVB). Può ricevere solo trasmissioni in chiaro (FTA) o avere un decodificatore (IRD) per le
trasmissione criptate. In quest’ultimo caso ha un modulo CAM per l’inserimento di smart card (per la
decodifica). Ha necessità di un impianto apposito di ricezione (parabola, LNB). Potrà essere utilizzata anche
per ricevere pagine Internet con metodo push.
SCART: connettore a 21 pin per il collegamento di dispositivi televisivi (televisori, videoregistratori, decoder,
lettori DVD...).
SCHEDA MADRE: scheda, principale per il computer, a circuiti stampati che comprende la CPU, la ROM, i
coprocessori e la RAM oppure gli slot per inserire schede, coprocessori o moduli RAM di tipo SIMM o DIMM.
Nelle ultime generazioni la CPU può essere sostituita (fra quelle compatibili). L’insieme dei componenti
integrati nella scheda madre è chiamato chipset.
SCHEDA: circuito stampato che si inserisce in uno slot della scheda madre, è anche adibito a funzioni
specializzate (ad esempio, collegamento in rete). La scheda comprende uno o più processori, una memoria
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ROM, e a volte memoria RAM, Flash RAM o EPROM; in un database, invece, per scheda si intende la
struttura di visualizzazione dei dati relativi ad un record sullo schermo.
SCRIPT: per script si intende una lista di comandi che deve essere eseguita. I linguaggi script sono linguaggi
di programmazione con cui si scrivono istruzioni efficaci con il minimo dispendio di tempo. Gli script hanno un
notevole impiego all’interno delle pagine Web che possono essere rese interattive con semplici operazioni.
SCSI (Small Computer System Interface): standard per il collegamento di periferiche (dischi rigidi, lettori CDROM, scanner...) ad un computer per un veloce scambio di dati, sviluppato dalla Shugart Associates negli
anni Settanta. Permette la connessione di più periferiche (fino a 7) ad un solo canale e il loro funzionamento
contemporaneo. Ogni periferica assume un numero, con il 7 assegnato alla CPU e lo 0 al disco rigido interno.
Nel caso di presenza di più dischi rigidi, il sistema è caricato da quello con numero inferiore. Si è evoluto nello
standard SCSI-2, che permette una velocità di 40 Mb al secondo.
SERIALE: trasmissione di dati, un bit alla volta, tramite un solo paio di cavi. Altri cavi possono essere presenti,
per l’alimentazione elettrica, la messa a terra o altre funzioni. È più lenta di quella parallela, ma i dati possono
transitare nelle due direzioni.
SERVER: computer che contiene un sistema software in grado di gestire i servizi di rete. In particolare un
server memorizza e distribuisce informazioni e regola il flusso di dati della rete. I server possono essere
implementati su qualsiasi piattaforma senza per questo vincolare la piattaforma dei client che vi accedono.
SGML (Generalised Markup Language): linguaggio precursore del HTML, elaborato dalla ANSI nel 1980 con
l’obiettivo di creare documenti leggibili da diversi sistemi.
SHAREWARE: software realizzato e distribuito da privati o piccole società. L’utilizzatore può provare il
programma prima di acquistarlo, nel caso basta inviare un messaggio di posta elettronica all’autore con i dati
della propria carta di credito (o direttamente inviare i soldi via posta ordinaria) per ricevere un codice che,
inserito nel programma, ne consente l’uso completo. Infatti certe funzionalità importanti, o i livelli finali nei
giochi, sono spesso bloccati e disponibili sono dopo la registrazione dell’acquisto.
SHELL: è costituita da un insieme di programmi che fanno da filtro (interfaccia) tra l’utente e il sistema,
offrendo facilitazioni per l’immissione dei comandi da parte dell’utente, e provvedendo poi a eseguirli... La shell
si pone dunque tra l’utente e il kernel facilitando la comunicazione utente-computer.
SIMM (Single In-line Memory Module): moduli, piccole schede rettangolari di memoria RAM per la memoria
di supporto del computer. La loro velocità è di 60 o 70 nanosecondi. Le SIMM più diffuse hanno 30 o 72
contatti, ma in alcune sono presenti 36 contatti (i 6 in più sono utilizzati per il controllo della velocità), da un
solo lato della scheda e sono più corti dei moduli DIMM, che li hanno rimpiazzati. Tuttavia se ne trovano
ancora ospitati su schede madri a fianco dei DIMM. I connettori per SIMM sono bianchi e hanno una sola
interruzione al centro. Possono essere di tipo FPM o EDO. Contengono 9 o 3 chip, mentre le SIMM per
Macintosh contengono 8 o 2 chip.
SINCRONA: trasmissione di dati nella quale le informazioni di temporizzazione per lo scambio dei dati sono
comprese nei dati stessi. La trasmissione è più veloce di quella asincrona, che utilizza la tecnica di start/stop.
SISTEMA ESPERTO: programmi che, in base alla loro conoscenza, ovviamente codificata, di un determinato
ambito, sono in grado di rispondere a domande su tale ambito, eventualmente facendo esperienza dei propri
errori, in altre parole codificando nuova conoscenza.
SISTEMA OPERATIVO: supporto software che consente all’utente del computer di “dialogare” con lo
strumento. Le funzioni fondamentali dei Sistemi Operativi sono: • l’organizzazione e l’utilizzo delle memorie di
massa; • la gestione delle unità periferiche di input-output; • la selezione e il lancio dei programmi applicativi.
SITO: luogo del World Wide Web che descrive un insieme di pagine che rappresentano un’unità logica e che
sono in relazione tra loro con collegamenti ipertestuali. Ogni sito è caratterizzato dalla home page, cioè la
prima pagina che viene mostrata all’entrata del sito.
SLOT: connettore presente sulla scheda madre del computer per inserire schede specializzate (come schede
di rete, schede grafiche, modem su scheda...) o di memoria RAM aggiuntiva.
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SMIL (Syncronized Multimedia Integration Language): linguaggio di programmazione per la realizzazione
multimediale via Internet, con sincronizzazione di immagini, video e suono a livello sofisticato, di qualità
televisiva.
SMP (Symmetrical MultiProcessing): architettura che consente l’utilizzo di più di un processore sullo stesso
computer. Utilizzata su server o stazioni grafiche.
SPAM: per spam si intendono messaggi inviati a più utenti. In particolare, nel senso comune degli utilizzatori
di Internet, per spam si intendono messaggi inviati in modo indiscriminato a utenti che non l’hanno richiesto e
che non vi sono interessati. In pratica è una versione elettronica della distribuzione dei volantini pubblicitari in
tutte le cassette postali di una zona.
SPOOLING: tecnica che consiste nell’immagazzinare temporaneamente un grosso numero di dati su una
unità di memoria di massa (disco rigido), e nell’inviarli in seguito alla periferica che li deve utilizzare. In questo
modo il computer effettua la spooling di molte pagine di stampa e può tornare subito ad essere pienamente
disponibile per altro lavoro, mentre il software di spooling si occupa di inviare le pagine alla stampante.
SPREADSHEET: vedi foglio di calcolo. Tutto cio è possibile grazie alla tecnologia SPOOL (Simultaneous
Peripheral Operation OnLine).
SQL (Structured Query Language): linguaggio di interrogazione strutturata di database relazionali (RDS).
SRS (Sound Retrieval System): algoritmo, tecnologia software, sviluppato dalla SRS Labs, per l’espansione
dell’effetto stereo. È utilizzato in schede audio, ma anche in tastiere, autoradio e altre apparecchiature audio.
Può rendere stereo anche una fonte mono.
STREAMING (da to stream = fluire, scorrere): tecnica di trasferimento dati che ne prevede
un’interpretazione continua durante la loro trasmissione da parte del client attraverso il browser. È una tecnica
utilizzata per eseguire in Internet audio e video evitandone il più possibile l’effetto di ritardo che produce una
visione o un ascolto discontinuo, a scatti. Lo STREAMING VIDEO è quindi una trasmissione video (con o senza
audio) tramite Internet. In questo caso le immagini (compresse) sono inviate dal server direttamente una dietro
l’altra e immediatamente scompattate e visualizzate dal computer. Con gli altri metodi il server invia un file e
questo, dopo essere stato registrato sul disco rigido, viene scompattato e visualizzato. Lo streaming video
rende quindi possibile anche la visione in diretta.
STRIPE PITCH: distanza fra i fosfori di uguale colore nei monitor “aperture grille”. Il suo valore deve essere il
più piccolo possibile (<0,25 mm).
SUBWOOFER: altoparlante in grado di riprodurre le frequenze audio più basse (inferiori a 80 Hz). È presente
nei sistemi di alta fedeltà come il Dolby Digital 5:1.
SURROUND: metodo per la riproduzione di effetti sonori, ideato per il cinema e importato nei DVD video. Gli
altoparlanti surround sono situati alle spalle dello spettatore per dare un effetto “avvolgente” (ad esempio, i
passi di un personaggio fuori campo sono sentiti arrivare da dietro).
SVGA (Super Virtual Graphics Array): estensione della scheda VGA, aumenta le potenzialità del video a
diversi livelli di definizione del colore (65.536, 16 milioni) e di risoluzione del video (800x600, 1024x768).
SWITCH: dispositivo che consente un indirizzamento di flussi dati (verso stampanti come in rete) in modo
dipendente dal valore che assume. Può essere un dispositivo fisico o un software installato sul computer.
T
TARGA (Truevision Advanced Raster Graphics Adapter): formato grafico per le immagini video in
movimento. Dall’omonima scheda video utilizzata per la digitalizzazione.
Tb (Terabyte): unità di misura della capacità dei supporti magnetici delle unità di memoria di massa: 1 Tb è
uguale a 1’024 Gb.
TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol): protocollo che definisce le modalità standard
con cui devono essere gestiti dai computer i flussi di dati per la trasmissione e il ricevimento di documenti in
Internet.
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TELNET: emulatore di terminale che permette l’accesso a mainframe (computer di grandi dimensioni che
contengono e gestiscono grandi quantità di dati). Telnet permette l’accesso ai singoli documenti (record)
dell’archivio. In generale l’accesso tramite Telnet è controllato e regolato attraverso identificatori e password.
TEXTURE: ripetere moltissime volte uno stesso piccolo disegno, in modo da formare una trama continua che
rappresenta superfici anche estese. Con questo metodo si possono rappresentare immagini grandi (un prato)
sullo schermo, utilizzando piccole immagini registrate sul disco. È utilizzato nei videogiochi, nella grafica e in
Internet (molte pagine web hanno uno sfondo grafico realizzato applicando la texture con una immagine
piccola, in questo modo lo sfondo è realizzato con l’invio di un piccolo file).
THREAD: una delle parti di un processo (applicazione in fase di esecuzione). Ogni thread dispone di una
parte di memoria e di un gruppo di registri della CPU. Quando il thread termina (quando cioè termina la
singola fase all’interno dell’esecuzione dell’applicazione) la memoria e gli oggetti di sistema che utilizzava
sono liberati. Quando termina l’ultimo thread di un processo, termina anche il processo, e quindi
l’applicazione.
TIFF (Tagged Image File Format): formato grafico per le immagini, in genere fotografiche, a colori. Utilizza la
compressione LZW. I file sono identificati dall’estensione TIF.
TOUCHPAD: dispositivo che sostituisce il mouse nel computer portatile e nel notebook. Consente di spostare
il puntatore tramite lo spostamento e la pressione del dito su una superficie rettangolare sensibile.
TPI (Tracks Per Inch): rappresenta, nelle specifiche dei dischi rigidi, il numero di tracce per pollice (misurate
radialmente, dal centro all’esterno).
TRUETYPE: standard sviluppato da Apple per font alternativi ai font PostScript, al fine di ottenere una identica
qualità di stampa. Sono più “leggeri” sia nell’uso di memoria che di hard disk, in quanto basta un singolo file
per visualizzare su schermo e su carta tutti le possibili dimensioni. I font TrueType sono comuni per le
piattaforme Apple e Microsoft Windows, tuttavia sono necessari file di diverso tipo; il TrueType è anche un
formato di caratteri creato da Microsoft e Apple in alternativa ai caratteri PostScript, per stampare documenti
ad alta qualità su qualsiasi tipo di stampante.
TSR (Terminate and Stay Resident): programmi che sono caricati nella memoria di sistema dove rimangono
in attesa di entrare in funzione su esplicita richiesta o al verificarsi di eventi (ad esempio, i salva schermo o gli
antivirus residenti).
TWAIN (Technology Without An Important Name): driver che consente, per gli scanner compatibili,
l’esecuzione di riprese senza utilizzo di software specializzato, ma all’interno delle applicazioni grafiche.
U
UART (Universal Asynchronous Receiver/Transmitter): chip che si interpone fra il computer e l’interfaccia
seriale, trasforma i dati da paralleli a seriali, bit per bit, nei due sensi. Programmando il chip UART, si possono
impostare i parametri di comunicazione: data bit, stop bit, controllo degli errori, velocità.
UNDERFLOW: errore che si verifica quando il numero risultante da un’operazione è più piccolo del numero
minimo rappresentabile dal computer in quell’ambito.
UNITÀ DI MEMORIA DI MASSA: dischi rigidi, flessibili, ottici, magneto-ottici, nastri DAT... apparecchiature o
sistemi per la registrazione, l’archiviazione e la lettura di programmi e dati. I sistemi operativi MS-DOS e
Windows assegnano a ciascuna unità di memoria di massa una lettera identificativa. A è il floppy disk; B
l’eventuale secondo floppy disk; C è il disco rigido interno. Le altre lettere sono assegnate per le altre unità
collegate (direttamente o tramite la rete). Alcune unità, come i CD-ROM, sono a sola lettura.
UNIX (Uniplexed Information and Computing System): sistema operativo creato dalla Bell Laboratories da
Ken Thompson e utilizzato dai mainframe e dai minicomputers. Alcune versioni di Unix sono utilizzate anche
sui personal computer.
UPGRADE: nel software e nell’hardware significa aggiornare la configurazione della propria macchina alla
versione più recente.
UPLOAD: processo attraverso il quale è possibile eseguire trasferimenti in rete tra il computer client e il
computer server, se sussistono le necessarie autorizzazioni.
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URL (Uniform Resource Locator): identifica l’indirizzo completo di un documento o di una risorsa sul Web,
localizzandolo così in maniera univoca. Un indirizzo URL è logicamente divisibile in 2 parti: • protocollo con cui
accedere al documento o alla risorsa • indirizzo IP del documento della risorsa Ad esempio
http://128.243.127.67 è un URL divisibile in protocollo (HTTP) e IP (128.243.127.67); in generale l’indirizzo IP
viene specificato attraverso la sua rappresentazione sotto forma di stringa, come: http://www.nome.it.
USB (Universal Serial Bus): interfaccia per periferiche di tipo digitale, come telecamere, tastiere, mouse,
scanner. Consente la trasmissione dei dati a velocità elevata e il trasferimento di dati a 12 Mb al secondo. È
gestita solamente dai sistemi operativi Windows ‘98 e MacOS. Le periferiche si collegano “in parallelo”, cioè
ad un connettore si collega una sola periferica. Per collegarne più di una (se ne possono collegare fino a 63) è
necessario disporre di un hub.
USER-FRIENDLY: tipologia di programmi che presentino interfacce di immediata comprensione e che per
questo rendono semplice l’uso del programma.
V
VAX (Virtual Address eXtension): famiglia di computer che introduce a livello teorico e operativo il concetto
di memoria virtuale. Il concetto base della memoria virtuale è che gli indirizzi di memoria utilizzati da un
programma in esecuzione non sono necessariamente corrispondenti agli indirizzi della memoria fisica, in altre
parole quella realmente presente sul computer; solo al momento dell’esecuzione gli indirizzi virtuali devono
essere tradotti e distribuiti tra gli indirizzi fisici. In questo modo la possibilità di indirizzamento della memoria è
notevolmente potenziata.
VBA (Visual Basic for Application): linguaggio di programmazione per oggetti di tipo Basic, che consente
l’elaborazione di procedure che operano con software diversi, in particolare con gli applicativi della famiglia
Office.
VBR (Variable Bit Rate): tecnica che consente ad un canale di variare la propria larghezza di banda, e quindi
quantità di dati che veicola, a seconda della loro quantità. È utilizzato in uno dei canali ISDN (che ne prende il
nome), ma anche nel Layer III (MP3, MPEG-4) per consentire una maggiore capacità di compressione.
VCM (Virtual Channel Memory): architettura di moduli DIMM che prevede la presenza sul modulo di 16
buffer che accelerano l’accesso ai dati in memoria da parte delle altre componenti del computer (processore,
schede PCI...). Queste possono quindi accedere ai dati in contemporanea, senza nessuno stato d’attesa. Si
tratta di una soluzione più economica rispetto alle CacheDRAM e alle ESDRAM e non richiedono schede
madri particolari.
VELOCITÀ DI TRASFERIMENTO: velocità con la quale i dati sono letti da un hard disk e inviati alla memoria
di sistema. È misurata in Mb al secondo e può avvenire con l’intervento del processore (PIO mode) o senza il
suo intervento (DMA e UltraDMA), quest’ultima è la soluzione più veloce. Leggendo le caratteristiche di un
hard disk, bisognerebbe distinguere la velocità di trasferimento interna (dal disco al suo buffer interno), burst
(la velocità ideale massima raggiungibile solo per brevissimi istanti) o esterna (dal disco alla RAM).
VETTORE: dato strutturato, costituito da un insieme finito e ordinato di dati omogenei; tali dati sono identificati
in modo univoco in base alla posizione che occupano all’interno del vettore (indice del vettore) a cui è
assegnato un nome (nome del vettore). Per quanto riguarda la struttura concreta (struttura fisica) di un vettore,
gli elementi al suo interno occupano un numero di locazioni contigue proporzionale al numero di elementi del
vettore (lunghezza del vettore) e dipendenti dal tipo di dati che contengono gli elementi.
VGA (Virtual Graphics Array): è la naturale prosecuzione dei precedenti standard video di IBM che incorpora
ed estende ad una più vasta gamma di colori e a più alta risoluzione. La VGA offre fino a 17 modalità di lavoro
e può costruire immagini nitide fino a una risoluzione di 640 x 480 pixel con 16 colori simultanei scelti tra una
gamma di 262.144. La risoluzione in modalità testo è anche maggiore: 720 x 400 pixel e 16 colori o 16
sfumature di grigio.
VIRUS: programmi che si insediano nei PC modificando le caratteristiche di altri programmi, con lo scopo di
deteriorarne le prestazioni e l’occupazione di memoria.
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VR (Virtual Reality): realtà virtuale è un settore di ricerca informatica comprendente hardware – complessi
apparecchi che collegano il computer ai sensi umani, quali vista, udito, tatto – e software, programmi in grado
di intercettare input complessi, derivanti da movimenti umani, e di gestire simulazioni di ambienti, riportando in
output le variazioni relative al movimento; ad esempio, vi sono strumenti di inputoutput, simili a guanti, che
consentono all’utente di muovere la propria mano all’interno dello spazio virtuale del video, e di toccarne e
spostarne gli oggetti disegnati, ricevendo le sensazioni non solo visive, ma anche tattili, derivate dai suoi gesti.
La realtà virtuale annovera poche applicazioni diffuse, tuttavia gli studi stanno progredendo rapidamente, in
virtù delle possibilità che questa scienza apre nei settori della ricerca e sperimentazione di altre scienze, della
formazione e dell’addestramento per particolari attività, e anche negli ambiti comunicativi, dell’arte, dello
spettacolo, dell’attività ludica.
V-RAM (Video RAM): RAM dedicata alla gestione del monitor.
VRML (Virtual Reality Markup Language): set di comandi di programmazione per file di grafica in 3D per la
realtà virtuale. Il VRML è un linguaggio di produzione di file di testo che consentono la navigazione interattiva
di ambienti tridimensionali. Per la visualizzazione su Web di ambienti VRML è necessario il relativo plug-in.
W
W3 CONSORTIUM: ente che determina gli standard dei linguaggi di programmazione utilizzati su Internet
(HTML, DHTML, VRML, SMIL...).
WAN (Wide Area Network): rete geografica. È una rete che collega computer situati in sedi distanti
geograficamente. Spesso unifica diverse reti locali, una per ciascuna sede, fra di loro creando una WAN.
Utilizza apparecchi per la trasmissione dati a distanza, come bridge o router, e reti di terze parti.
WAV: estensione dei file che contengono i dati di audio digitalizzato.
WAVETRACING: tracciamento delle forme d’onda per la creazione di un modello acustico che tenga conto
delle proprietà di riflessione acustica delle superfici, della posizione delle fonti sonore e della posizione
dell’ascoltatore, ai fini dell’audio posizionale.
WINDOWS: sistema operativo di tipo GUI realizzato dalla Microsoft, ha sostituito l’MS-DOS. Con la versione
Windows 3.11 ha riscosso grande successo e diffusione, mentre con la versione Windows ‘95 (notevolmente
migliorata) è diventato il sistema operativo standard per i personal computer.
WIZARD: programma che guida e aiuta l’utente nell’esecuzione di procedure altrimenti complesse; sono
presenti wizard per installare nuovi hardware ma anche per costruire un grafico in Excel.
WMF (Windows Metafile Format): estensione di file Windows di grafica utilizzabili da diversi programmi.
WIRE-FRAME: tipo di visualizzazione possibile in software grafici, CAD o di architettura, nella quale gli oggetti
sono visibili esclusivamente tramite sottili fili che formano angoli e vertici (una specie di “scheletro”) senza
alcuna superficie (né piana né curva).
WORLD WIDE WEB CONSORTIUM (3WC): consorzio industriale che fa capo al Laboratorio di Scienze
dell’informazione del Massachusetts Institute of Technology (MIT), si occupa della determinazione degli
standard dei protocolli del Web. Ente che determina gli standard dei linguaggi di programmazione utilizzati su
Internet (HTML, DHTML, VRML, SMIL…).
WORM (Write Once Read Many): disco ottico che consente di registrare i dati anche in diverse sessioni, ogni
file però rimane definitivamente archiviato e non modificabile. Un raggio laser debole serve per leggere i dati,
mentre un raggio laser più potente è utilizzato per scrivere.
WWW (World Wide Web): il World Wide Web (letteralmente, “ragnatela grande come il mondo”) deriva
dall’applicazione del concetto di navigazione ipertestuale alla tecnologia Internet di trasmissione di
informazioni. In pratica identifica una rete di server Internet che gestiscono documenti HTML. In seguito alla
nascita del web (abbreviazione di World Wide Web) sono stati sviluppati i web browser che permettono la
navigazione e la visualizzazione dei documenti Internet nella loro globalità di testo e altri media.
WYSIWYG (What You See Is What You Get): indica l’esatta corrispondenza fra quello che è mostrato sul
monitor e quello che è stampato.
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X
XML (eXtensible Markup Language): linguaggio marcatore di ultima generazione indirizzato alla gestione
flessibile e potente dei flussi informativi e della documentazione.
XMS (eXtended Memory Specification): metodo che consente di utilizzare la memoria RAM installata oltre il
primo 1Mb. I microprocessori 8086 e 8088 potevano utilizzare solamente 1Mb di memoria RAM. Tutte le CPU
successive, invece, possono utilizzare quantità maggiori di memoria. Tutta la memoria installata oltre il primo
1Mb, è chiamata Extended Memory.
Y
Y-MODEM: protocollo per il trasferimento di file tra computer via modem e collegamento diretto o telefonico. I
dati sono trasferiti a pacchetti, e per ciascun pacchetto di dati è calcolato e controllato il checksum per
garantirne l’esattezza. Consente l’invio di più file con un’unica operazione. Migliore del protocollo X-Modem.
Y2K (Year 2000): sigla che identifica il problema del cambio di formato di data nell’anno 2000. Il software per
PC (non quello per Macintosh) e per Unix e altri sistemi operativi, ha utilizzato per la registrazione delle date
un formato a 6 cifre: due per il mese, due per il giorno e due per l’anno (esempio: 071299 per il 12 luglio
1999). Queste ultime, con l’anno 2000, costituiscono il problema Y2K, in quanto per un computer l’anno 00
(2000) sarà inferiore all’anno 99 (1999) di ben 99 anni! Per risolvere questo è necessaria la riscrittura di
moltissimo software, soprattutto quello di organismi come banche e grosse società.
Z
Z80: microprocessore della Zilog, del 1976. Con velocità da 2,5 MHz a 10 MHz, fu utilizzato nei primi
microcomputer. Usava un contenitore CERDIP a 40 pin.
Z-BUFFER: memoria della scheda grafica addetta ai dati relativi all’asse Z delle immagini. L’asse Z è quello
della profondità. La memoria dello Z-buffer consente quindi di gestire la sovrapposizione degli oggetti. Quando
in un videogioco un personaggio passa dietro ad un oggetto, la scheda grafica deve cancellare la parte del
personaggio che non deve essere visualizzata, e deve cancellare anche la parte di sfondo che sta dietro il
personaggio e dietro l’oggetto; questa operazione viene effettuata dello Z-buffer.
Z-MODEM: protocollo per il trasferimento di file tra computer via modem e collegamento diretto o telefonico. I
dati sono trasferiti a pacchetti, e per ciascun pacchetto di dati è calcolato e controllato il checksum per
garantirne l’esattezza. Consente l’invio di più file con un’unica operazione. Migliore dei protocolli X-Modem e
Y-modem.
ZAK (Zero Administration Kit): software che consente una gestione semplificata di una rete con personal
Windows ‘9x e Windows NT, spesso regolando e limitando le possibilità dell’utente di modificare configurazioni
e parte del proprio hard disk (cancellare file di sistema, caricare software...) e di accesso al server.
ZAW (Zero Administration initiative for Windows): iniziativa di Microsoft che ha generato ZAK.
ZIF (Zero Insertion Force): i microprocessori, e altri chip come quelli delle memorie RAM, possono essere
saldati sulla scheda oppure inseriti in un connettore (socket). In questo caso è possibile estrarli per sostituirli in
caso di guasto o di upgrade. Se il socket è di tipo ZIF, l’estrazione e l’inserimento del chip nel socket è più
facile, mentre di solito occorre esercitare una certa forza che potrebbe anche provocare la piegatura o la
rottura di un piedino (pin) del chip.
ZIP: tipo di periferica per la registrazione di dati su cartucce rimovibili. Ogni cartuccia ZIP ha una capacità di
100Mb. Il dispositivo ZIP può essere collegato tramite la porta seriale o SCSI.
ZOOMED VIDEO: interfaccia veloce per il collegamento di periferiche audio e video.
ZR36060: chip per l’acquisizione video in schede grafiche, prodotto da Zoran.
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