A CURA PROF. GIORGIO POLETTI GLOSSARIO @ @ (”at”) Simbolo utilizzato, negli indirizzi di posta elettronica, per separare l’identificativo dell’utente dal nome del dominio dell’account (es. [email protected]). A ACCESSO: indica i processi di lettura e di scrittura sulle periferiche del computer. ACCESSO REMOTO: connessione ad un computer collegato in rete. ACCOUNT: abbonamento caratterizzato da un identificativo utente (userid) e di una chiave collegata (password) che consente l’accesso a servizi in rete come, ad esempio, la posta elettronica o i newsgroup (gruppi di discussione). ALFANUMERICO: dato composto sequenza di caratteri comprendenti lettere (A/Z) e numerici (0/9). ALGORITMO: insieme di istruzioni, eseguibili, controllabili e non ambigue che eseguite conducono sempre al medesimo risultato, indipendentemente da chi le esegue (un esempio classico di algoritmo è da considerarsi una ricetta di cucina). ANALOGICO: dispositivo che è in grado di utilizzare e rappresentare i possibili valori di segnali di tipo continuo. ANSI (American National Standards Institute): ente americano che definisce e determina gli standard di protocolli e linguaggi di programmazione. APPLET: applicazione, scritta in linguaggio Java™ e compilata in una classe. Le applet sono incluse in documenti leggibili dai browser ed eseguite utilizzando la Java Machine del browser, direttamente sul computer client. ARPANET (Advanced Research Project Agency NETwork): rete telematica statunitense creata nel 1969 per collegare enti governativi e militari e istituti di ricerca. A partire da questa rete si è sviluppata Internet. ARPANET è la rete che per prima ha realizzato il collegamento a grandi distanze tra computer e reti di computer. Tale rete è stata sviluppata con il finanziamento dell’ARPA (Advanced Research Project Agency), agenzia del Dipartimento della Difesa statunitense con scopi prevalentemente militari. È considerata la rete progenitrice di Internet. ASCII (American Standard Code for Information Interchange): codice binario a 8 bit accettato come standard per la codifica di caratteri in forma digitale. ASSEMBLER: linguaggio binario che associa una sequenza mnemonica a ogni istruzione macchina eseguibile dall’unità centrale del computer per cui è stato progettato. B BACKGROUND: (interfaccia grafica) sfondo, tutta l’area dello schermo che è “base” per immagini o applicazioni; (sistemi multitasking) modalità operativa che permette di eseguire programmi residenti in memoria mentre si eseguono altre applicazioni (ad esempio, stampare mentre si continua a elaborare documenti). BACKUP: copia di tutti o di parte dei dati contenuti nel sistema , eseguita per sicurezza, in modo da poter ripristinare il sistema nel caso di inconvenienti; il backup può essere totale o incrementale, cioè rifare una copia integrale dei file tutte le volte oppure aggiornare le copie esistenti con i nuovi dati. BATCH: tipo di file eseguibile in formato testo che contiene una sequenza di comandi da eseguire in modo sequenziale; in casi più evoluti è possibile usare strutture di programmazione all’interno di un file batch e eseguirlo condizionandolo con una serie di parametri (fino ad un massimo di 10). GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 1 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI BAUD: unità di misura della velocità di scambio di dati tramite modem e linea telefonica, quantifica il numero di cambiamenti di segnale al secondo. Tale grandezza in pratica misura la velocità di trasmissione dati di un modem o di una periferica in grado di trasmettere o ricevere dati. Il termine baud prende il nome da Émile Baudot, inventore del codice Baudot utilizzato in telegrafia BIOS (Basic Input Output System): sezione del firmware residente nella ROM; in esso sono memorizzati i comandi e i dati necessari per l’avvio e la configurazione base del computer. BIT (Binary digiT): elemento unitario di informazione, in grado di assumere solo due valori 0 e 1. BITMAP: formato grafico che memorizza le immagini codificando una mappa dei bit che la compongono (posizione, colore…), esso dipende dalla risoluzione grafica del computer. BMP: estensione che caratterizza i file contenenti immagini memorizzate in formato bitmap. BOOTSTRAP: operazione di avvio eseguita dal computer dopo l’accensione e che carica il nucleo del sistema operativo del computer; deve il suo nome dall’anello presente all’estremità del gambale degli stivali (boot) da cavallerizzo e che aiuta l’azione di calzatura (“tirare su”, “verso l’alto”). BPI (bits per inch): unità di misura che indica la densità del numero di bit per pollice registrabili su un supporto magnetico. BPS (bit per second): unità di misura che rileva la velocità della trasmissione dati per unità di tempo, in particolare esprime il numero di bit trasmessi in un secondo. BROWSER: software applicativo che permette al client la navigazione della rete e il reperimento e la visualizzazione di documenti. I browser possiedono strumenti per visualizzare anche immagini, video e audio. I browser attualmente più diffusi sono Internet Explorer di Microsoft e Netscape Communicator di Netscape. BUFFER: area di memoria temporanea utilizzata per immagazzinare dati in transito tra due processi di trattamento dati che abbiano tempi e formati di accesso differenti. I dati e le informazioni permangono nel buffer finché il processo non è pronto per elaborarlo. BYTE: struttura composta da 8 bit, utilizzata dalla CPU per la codifica di ogni singolo carattere. C CACHE: area di memoria protetta, utile per l’immagazzinamento temporaneo di dati e istruzioni, in questo modo rapidamente reperibili. Molti processori sono dotati di cache di primo livello (interna al processore) e di secondo livello (esterna al processore). Quest’ultima è in grado di funzionare alla medesima velocità del processore. CAD (Computer Aided Design): software dedicato per la realizzazione di disegni tecnici e di progettazione a 2 e a 3 dimensioni (ad esempio planimetrie, impianti elettrici, oggetti, pezzi meccanici, edifici e arredi). CASE (Computer Aided Software Engineering): metodologia di programmazione per la progettazione, l’implementazione, la documentazione, l’aggiornamento e la manutenzione di software ad alta complessità di gestione; in particolare è un insieme di metodologie, supportate da strumenti informatici, che hanno come referente primo l’analisi strutturata e come meta i sistemi informativi di tipo gestionale in senso ampio. CGI (Common Gateway Interface): protocollo che definisce le specifiche per il trasferimento dei dati tra un Web Server e un programma CGI; un programma CGI è un software scritto in linguaggi come C, Perl, Java e Visual Basic, che rispetta le specifiche CGI ed è abilitato a ricevere e trasmettere dati. I programmi CGI sono stati e sono tuttora ampiamente utilizzati per interazioni con gli utenti del Web. CHAT: è la possibilità, attraverso servizi dedicati che due o più utenti dialoghino tra loro, scrivendo messaggi che vengono visualizzati in tempo reale sul video di tutte le persone collegate in quel momento. Ogni persona si identifica attraverso un nickname (soprannome) che lo accompagna in modo costante in ogni suo collegamento. I siti di chat sono molto diffusi ed utilizzati dal “popolo” di Internet ed esiste anche un vocabolario di simboli codificati che rappresentano stati d’animo o definiscono il tono del dialogo altrimenti inesprimibili con semplice testo (ad esempio : -) = felice, guardato con la testa piegata sembra uno smile). CHIP: base di silicio su cui sono montati circuiti elettronici realizzato in microminiatura con materiali semiconduttori. Esempi di chip sono i processori, i componenti della ROM e della RAM, i componenti logici di schede e altre apparecchiature elettroniche e di consumo. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 2 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI CHIPSET: chip integrato nelle schede madri e nelle schede grafiche, utilizzato per la gestione dei flussi di dati fra CPU, bus e memorie. CLIENT: computer collegato tramite una LAN o una rete remota ad un computer Server (fornitore). Il Client non dispone unicamente dei dati contenuti nel Server, ma dispone anche degli strumenti software che il Server fornisce per la gestione dei dati (ricordiamo che gestione dei dati significa ricerca in archivi, elaborazione e comunicazione), quindi dei programmi contenuti nel Server. CLIPART: insieme ordinato di immagini, di vario formato, catalogate e utilizzato in particolare nei pacchetti di grafica ed elaborazione testi. CLOCK (orologio): componente hardware che permette la sincronizzazione e la sequenzializzazione delle operazioni nel computer. A tutti gli effetti il clock può essere paragonato ad un orologio interno del computer in grado di dividere il tempo in intervalli regolari attraverso l’invio di impulsi elettrici. L’unità di misura utilizzata per il clock è il mega- hertz (MHz); tale componente è tra quelle che determinano la potenza di lavoro di un computer. CLUSTER (grappolo): struttura dati utilizzata per la scrittura di dati su supporto magnetico o per il loro invio in rete. I file possono essere suddivisi in cluster la cui grandezza dipende dal sistema operativo (FAT16 : 1 cluster = 32 Kb, mentre FAT32: 1 cluster = 4 Kb). CMYK (Cyan Magenta Yellow blacK): codifica per la gestione della composizione dei colori, comune nelle tipografie, basato sulla composizione di tutti i colori utilizzandone quattro (ciano, magenta, giallo e nero). In maniera analoga le stampanti ad alta resa, per stampare tutti i colori, stampano in modo sovrapposto i primi tre colori in diverse percentuali. Il nero è il 100% di ciano, magenta e giallo, ma per economia generalmente è disponibile in una cartuccia a parte. COBOL (COmmon Business Oriented Language): linguaggio per applicazioni di tipo gestionale destinato ad una larga fascia di utilizzatori aveva preso corpo intorno alla fine degli anni ‘50 negli ambienti militari statunitensi. Nel 1960 fu pubblicata una prima bozza del COBOL (COmmon Business Oriented Language). È il linguaggio tuttora più largamente usato per risolvere problemi relativi alla gestione di grandi volumi di dati. È usato principalmente su elaboratori di medie e grandi dimensioni (Mini e Mainframes) sebbene ne esistano anche versioni per personal computer. CODEC (COder-DECoder or COmpressor/DECompressor): componente hardware o programma software che si occupa di convertire dati (in particolare audio e video) da analogico a digitale e viceversa; in particolare tali apparati sono in grado anche di comprimere e decomprimere i dati (Audio CODEC ‘97 – AC ‘97 – è uno standard). COMPACT FLASH: schede con memoria Flash RAM utilizzate in particolare nei computer palmari, computer tascabili e fotocamere digitali. COMPILATORE: software costituito da uno o più programmi che in input ricevono un programma scritto in linguaggio algoritmico e in output producono un programma in linguaggio macchina o in linguaggio assembler. CONSUMER: termine che indica l’area di mercato comprendente i computer per uso domestico, caratterizzati da configurazione con elevate caratteristiche multimediali, dedicate in particolare a giochi, strumenti di intrattenimento e produttività personale. CONTROLLER: scheda deputata al controllo del flusso di dati tra computer e periferiche e installata sulla scheda madre; i controller devono essere costruiti con la medesima tecnologia delle periferiche di cui gestiscono lo scambio dei dati (ad esempio, SCASI). COOKIE: file di testo che contiene un messaggio che il Web Server invia al browser ed è memorizzato sul computer client. Questo messaggio è rispedito al server quando il browser esegue una nuova richiesta del documento. Ciò permette di monitorare diverse operazioni tra utenti e server. COPROCESSORE: processore aggiuntivo dedicato a operazioni specializzate (ad esempio, calcoli matematici ad alta complessità computazionale). CPI (Character Per Inch = caratteri per pollice): unità di misura che definisce il numero di caratteri stampati per pollice da una stampante ad aghi. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 3 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI CPU (Central Processing Unit): insieme formato da Memoria Centrale, Unità Logico-Aritmetica e Unità di Controllo. CR (Carriage Return): carattere di controllo che permette di posizionare il monitor o la stampante di spostarsi all’inizio della riga su cui è posizionato il cursore o la testina. Abbinato al carattere di controllo LF (Line Feed) permette il posizionamento sulla riga successiva. Per quanto riguarda questi caratteri di controllo, in particolare per i sistemi Apple Macintosh, il CR svolge la doppia funzione di ritorno carrello e avanzamento di una riga, per cui i file di testo puri scritti con Macintosh, per essere letti in modo corretto su sistemi PC debbono essere filtrati inserendo un LF dopo ogni CR e viceversa per leggere file di testo scritti con computer PC, su computer Macintosh. CRACKER: pirata informatico che penetra dentro reti o computer altrui. È distinto da hacker, in quanto il cracker entra nei sistemi seguendo istruzioni e indicazioni ricevute o lette. Il cracker di solito si limita a entrare nei sistemi e a curiosare, ma a volte capita che, volontariamente o meno, modifichi o cancelli dati. CSV (Comma Separated Variables): formato dei file utilizzati per la portabilità e lo scambio di dati fra fogli di calcolo o database. I dati dei singoli campi sono scritti separati da una virgola rendendo facile il trasferimento e la conversione di formato. L’unico inconveniente è la presenza di virgole nei dati da trasferire cui si ovvia utilizzando un carattere che identifichi le virgole separatrici da quella parte integrante dei dati. CURSORE: barra, rettangolo o sottolineatura lampeggiante che indica il punto esatto nel quale si sta lavorando all’interno di un documento o serie di dati. Il cursore si sposta tramite i tasti cursore (con le quattro frecce di direzione), con il puntatore e, in alcuni software, con il tasto di tabulazione. D DATABASE: termine che identifica una classe di programmi la cui funzione principale è l’archiviazione di dati e informazioni di dati strutturati in record e in campi. DATABASE RELAZIONALE (RDB Relational DataBase): archivio dati composto da tabelle (o relazioni), formate da righe (record) e colonne (campi); in particolare gli RDB possono correlare più archivi nelle attività di memorizzazione di informazioni e in attività di consultazione. DBMS (DataBase Management System): identifica il software in grado di fornire strumenti per la creazione e la gestione di database che, nel caso siano disponibili funzioni SQL, può essre interrogato e fornire dati filtrati per ulteriori elaborazioni o altre applicazioni. DDE (Dynamic Data Exchange): protocollo di comunicazione, implementato da Microsoft, utilizzato per incorporare e tenere aggiornati oggetti prodotti da software diversi e incorporati in un unico documento. DEFRAMMENTAZIONE (Defrag): riorganizzazione del disco rigido, che consiste nel riordinare i file e i dati del disco fisso memorizzandoli in modo sequenziale in locazioni di memoria contigue. DELIMITATORE: termine che indica un carattere utilizzato per separare e delimitare gruppi di dati. In particolare sono utilizzati per produrre file di testo facilmente interpretabili, che contengano i dati di un archivio e per cui sarà necessario individuare un separatore di campi e un separatore di record. DEMO: abbreviazione di dimostrazione (demonstration). Si usa per indicare un software in configurazione limitata per funzioni o per periodo di utilizzo che consente di provare un applicativo prima di acquistarlo. DENSITÀ OTTICA: indicatore che esprime il livello qualitativo dell’acquisizione di un’immagine e che varia in una scala tra 1 e 4; la valutazione di tale indicatore è normalmente eseguita sulle zone critiche di un immagine, laddove siano presenti variazioni minime nelle tonalità di colore. DESK TOP PUBLISHING: famiglia di programmi impaginatori che permettono di eseguire una postelaborazione del testo allo scopo di definirne i criteri di impaginazione secondo tecniche tipografiche. DESKTOP (scrivania): intera area dello schermo su cui sono visualizzate le icone delle applicazioni e dei file; è un termine coerente con la tipologia di interfaccia grafica (GUI) a cui i sistemi operativi evoluti fanno riferimento e che si definisce “la metafora della scrivania”. DISCO RAM: area della memoria RAM gestita dal computer in emulazione di una unità disco, in particolare viene utilizzata come fosse un hard disk. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 4 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI DISCO RIGIDO: dispositivi per la memorizzazione di grandi masse di dati, che utilizzano un supporto rigido (in inglese HARD = RIGIDO), generalmente fisso nel blocco del computer (sono disponibili, ma non molto diffusi, anche hard disk removibili, ovvero asportabili come le autoradio). Gli hard disk non sono tutti uguali, si differenziano per i materiali con cui sono costruiti, le tecnologie che sono utilizzate e gli standard che sono applicati. DNS (Domain Name System): il DNS è un servizio Internet che permette di stabilire una relazione biunivoca tra il nome del computer host (il nome del dominio) e il suo IP. Il DNS è una stringa di caratteri, come ad esempio www.rai.it (indirizzo del sito Internet della RAI) oppure www.museoscienza. org (indirizzo del sito del “Museo della scienza e della tecnica” di Milano); di questa stringa notiamo che la parte a destra (dopo l’ultimo punto) rappresenta il nome di dominio di maggiore livello, può essere l’identificativo di una nazione (it = Italia, lu = Lussemburgo, uk = United Kingdom (Regno Unito)) oppure di una tipologia di sito Web (ad esempio: commerciale = .com ). DOS (Disk Operating System): il più comunemente usato tra i sistemi che gestiscono i personal computer. Tale sistema è stato scelto, all’inizio degli anni Ottanta, da IBM, per supportare i propri computer di fascia bassa. DOT PITCH: distanza fra i fosfori di uguale colore nei monitor shadow mask e slot mask. Il suo valore deve essere il più piccolo possibile (<0,28 mm). DPI (Dots Per Inch): unità di misura (punti per pollice) che esprime la risoluzione grafica di una periferica (monitor, stampante, scanner) o di un’immagine; un maggior valore dpi esprime una migliore resa grafica. Più la misura è grande, migliore è la resa grafica. (Ad esempio, un monitor ha una risoluzione di 72 dpi , mentre le stampanti laser di alta definizione possono raggiungere i 1200 dpi). DRAFT: modalità di stampa veloce, usata per le correzioni. DRAG AND DROP (trascina e rilascia): termine tipico delle GUI, che indica la possibilità di compiere diverse operazioni postando l’icona dell’oggetto su cui operare nell’area o sull’icona del programma da utilizzare; si rivela una tecnica molto utile e immediata per esempio per copiare i file da una posizione ad un’altra. DRIVER ODBC (vedi anche ODBC): DLL che consente di accedere a una fonte dati particolare. Ogni programma di database, ad esempio, Microsoft Access o dBASE, o sistema di gestione di database, ad esempio, SQL Server, richiede un driver diverso. DRIVER: file di estensione DRV , detto anche driver di periferica, che consente al computer di dialogare con una determinata periferica secondo le specifiche dettate dall’hardware. DTP: Vedi Desk Top Publishing. DUMP: indica la possibilità di stampare il contenuto di un’area della memoria; ora in senso più lato è la stampa anche dei listati dei singoli oggetti di un progetto di un applicativo. DVB (Digital Video Broadcasting): protocollo per la trasmissione televisiva digitale in uso in Europa, che utilizza un segnale compresso (MPEG-2); per le trasmissioni via satellite è utilizzato il DVB-S, per le trasmissioni via cavo è utilizzato il DVB-C e per le trasmissioni via ripetitore è utilizzato il DVB-T. DVD (Digital Video Disc): nuovo standard che si è imposto nel mondo informatico e che sta sostituendo gradualmente i CD-ROM; rispetto ai CD-ROM di cui conservano lo stesso aspetto esteriore, presentano la caratteristica di poter essere registrati su entrambe le facce a due livelli; dei DVD ne esistono diversi tipi: non scrivibili (DVD-ROM da 3,9 Gb per faccia), scrivibili (VDV-RAM da 2,5 Gb per faccia) o preregistrati (DVD) in grado di avere varie capacità (da 4,7 Gb fino a 17 Gb). Esistono anche i DVD-R che sono DVD registrabili in casa e hanno la stessa funzione di un videoregistratore. Un DVD-5 può contenere 90 minuti di registrazione audio/video in formato MPEG2, stereo digitale a 5+1; un DVD-18 conterrà 8 ore di registrazione audio/video, stereo digitale a 5+1, trentadue tracce di sottotitoli, nove inquadrature differenti. I DVD preregistrati con film (utilizzabili con lettori DVD-ROM e DVD-RAM) hanno una codifica su una traccia, che identifica la zona geografica nella quale si ha diritto di vederlo. Acquistando un DVD preregistrato negli USA sarà impossibile vederlo in Europa, e viceversa. E GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 5 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI E-MAIL (electronic mail - posta elettronica): lo scambio (trasmissione e ricezione) di messaggi in formato elettronico tra computer. Esistono software specializzati nella gestione della posta elettronica sui server (mailserver) e software client che permettono l’utilizzo della posta elettronica e la gestione della corrispondenza (come, ad esempio, Eudora o Outlook). EMULAZIONE: capacità di una periferica di funzionare simulando un altro tipo di unità o utilizzando il driver di un’altra periferica per eseguire i comandi del sistema operativo; per i computer è in generale una capacità derivante da un software (emulatore) che permette di utilizzare una determinata piattaforma per eseguire programmi nella modalità tipica di una piattaforma diversa. (Ad esempio utilizzare un PC IBM-Compatibile come fosse un Commodore e utilizzare i giochi tipici della piattaforma Commodore di cui è riprodotta anche l’interfaccia e i comandi). ENTRY LEVEL: architettura minima di un prodotto (computer o periferica.) che coincide normalmente con la fascia più economica del mercato. EPROM (Erasable Programmable ROM): ROM speciali di cui è possibile modificare il contenuto mediante un processo a raggi ultravioletti. EPS (Encapsulated PostScript): formato di memorizzazione utilizzato in particolare per immagini vettoriali. I file memorizzati in questo formato (estensione EPS) sono equiparabili a file di testo, scritto in un metalinguaggio (PostScript creato da Adobe), che descrive l’immagine e per questo rende possibile una sua perfetta riproduzione anche scalata o deformata nelle proporzioni. ESADECIMALE: sistema di numerazione posizionale che utilizza 16 simboli (cifre : 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A B C D E F ) per la rappresentazione dei numeri. Tale rappresentazione trova le più disparate applicazioni all’interno del computer e nei linguaggi di codifica . ETHERNET: una delle prime reti locali, diventata uno standard industriale di fatto, la Ethernet Loacl Area Network della Xerox è una rete con tipologia a bus, basata su cavo coassiale in grado di trasmettere i dati a una velocità di 10 megabit/sec. F FAT (File Allocation Table): file di sistema che mappa e gestisce la registrazione e l’archiviazione dei file; esistono diversi tipi di FAT: • FAT16: a 16 bit, del DOS e di Windows 3.x.(gestisce, al massimo 65.536 cluster di 32 Kb, hard disk max 4 Gb); • FAT32: a 32 bit di Windows ‘95 (OSR2) e Windows ‘98, (cluster di 4 Kb, memorie di massa fino a 2 Tb). FAQ (Frequently Asked Questions - domande poste frequentemente): è solitamente un elenco di domande che vengono poste frequentemente, raggruppate per tipologia. In pratica nei siti, specialmente per sviluppatori o di servizi di supporto tecnico, la sezione FAQ raccoglie tali domande con relative risposte in modo che la risoluzione di un problema permetta a tutti coloro che si collegano in seguito e hanno le stesse problematiche di usufruire di un servizio più rapido. FINESTRA: oggetto caratterizzante i sistemi operativi GUI; è utilizzata per tutte le operazioni di input e output e come ambiente operativo per le applicazioni. A seconda del loro utilizzo si definiscono finestre di navigazione, finestra di documento, finestra applicazione o finestra di dialogo.ù FIRMWARE: microprogrammi che in generale gestiscono il sistema, registrati in una memoria apposita, che FIREWALL: un sistema software progettato e realizzato per governare l’accesso alla rete solo a utenti autorizzati; in molti casi si presenta come una combinazione di componenti hardware e software. impartiscono le istruzioni base per l’utilizzo del computer (come il BIOS); eseguiti alla partenza permettono al computer di colloquiare con le periferiche. FONT: stile di disegno grafico di lettere, numeri e simboli tipografici caratterizzato da un nome (ad esempio, Arial). GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 6 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI FORMATTAZIONE: nell’elaborazione di testi è l’operazione di definizione delle caratteristiche estetiche di un documento (layout); relativamente ai supporti magnetici è l’operazione di inizializzazione di un disco al fine di utilizzarlo per la registrazione dei dati (vedi floppy disk). FORTRAN (FORmula TRANslation): linguaggio di programmazione che nasce per esigenze di programmazione nel campo scientifico e della ricerca ed è a pieno titolo un linguaggio di tipo algoritmico. Il ForTran è un linguaggio compilato, progettato e sviluppato da un gruppo di ricercatori guidati da John Backus che ne è anche l’ideatore. Il primo compilatore ForTran utilizzabile è del 1957, e da allora ne furono sviluppate diverse versioni come il FORTRAN II (1958) e il FORTRAN IV (1962) e le specifiche FORTRAN 77 (1978). Questo tipo di linguaggio, per il tipo di applicazioni a cui serviva, necessitò di una standardizzazione che giunse nel 1966, quando ne furono definiti tre livelli, ciascuno sottoinsieme del livello superiore: 1. Basic ForTran; 2. Intermediate ForTran; 3. Full ForTran. FREEWARE: software completamente funzionante, distribuito gratuitamente e liberamente riutilizzabile per sviluppare ulteriori applicazioni o produrre elaborati. FTP (File Transfer Protocol): è un protocollo Internet che definisce le specifiche per il trasferimento di file da un punto della rete. GOPHER: sistema che permette la condivisione e la gestione di file in un ambiente a menu; il sistema Gopher è stato sviluppato presso l’Università del Minnesota e permette la visualizzazione di documenti su un server Internet. GIGABYTE (Gbyte): unità di misura per la capacità delle memorie di massa; 1 Gbyte = 1024 Mbyte. HOME PAGE: la pagina principale di un sito Web, quella che viene caricata se si digita solo l’indirizzo del sito senza specificare un documento particolare (www.sito.it). Una home page è paragonabile alla copertina del sito e contiene collegamenti alle sezioni principali in cui si suddivide. G GATEWAY: metodo di collegamento fra reti diverse che devono condividere dati e risorse. GB (Gigabyte): unità di misura della capacità di memorizzazione dei supporti magnetici - 1 Gb è uguale a 1’024 Mb (1’073’741’824 bytes). GIF (Graphic Interchange Format): struttura standard per la memorizzazione di immagini di tipo grafico, definito da CompuServe, che dà origine a file di dimensioni ridotte poiché i dati sono memorizzati in modo compresso utilizzandol’algoritmo LZW. I file sono caratterizzati dall’estensione GIF. Una sua evoluzione e il formato GIF-86, che in particolare permette di creare effetti di trasparenza del fondo dell’immagine. GRAFICA VETTORIALE: grafica in cui le linee che compongono i disegni sono realizzati con un numero limitato di oggetti standard, definiti da equazioni: la retta, il poligono e la curva. Tutte le altre forme sono concepite come formate da questi oggetti basilari. La rappresentazione in memoria non è punto per punto, ma oggetto per oggetto e ciascuno di questi è sintetizzato da una formula e da alcuni parametri o proprietà. Se si realizza una linea, una curva o una figura geometrica con un programma di disegno a oggetti, questa non sostituisce la parte di disegno già esistente, bensì vi si sovrappone. Inoltre, trovandosi su un livello a se stante, può essere sempre individuata, spostata, modificata, annullata o portata in un livello sottostante al disegno preesistente. Il disegno a oggetti trova applicazioni in campi molto disparati: disegno pittorico o illustrativo, disegno geometrico, disegno tecnico. GROUPWARE: software che consente la collaborazione di più operatori con i computer collegati in rete. Generalmente consente la posta elettronica, la messaggistica personale o generale, i gruppi di discussione, la gestione degli archivi comuni, la distribuzione di documenti, l’organizzazione di riunioni. GUI (Graphic User Interface): interfaccia utente che si basa sulla rappresentazione grafica e che permette di inviare comandi utilizzando apparati di puntamento (ad esempio, puntatore del mouse) e simboli grafici come icone, finestre, menu e pulsanti. Di questo tipo sono le shell di Windows, MacOS. E GEOS di Commodore. H HACKER (parassita): pirata informatico che elude i sistemi di sicurezza, scoprendo password o sfruttando eventuali “buchi” nel sistema stesso, per entrare in banche dati o reti di computer. Questi tipi di azioni a volte GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 7 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI sono puro divertimento altre volte vengono utilizzate per danneggiare istituzioni o apparati oppure per carpire dati (ad esempio lo “spionaggio industriale”). HARD DISK: dispositivi per la memorizzazione di grandi masse di dati, che utilizzano un supporto rigido (in inglese HARD = RIGIDO), generalmente fisso nel blocco del computer (sono disponibili, ma non molto diffusi, anche hard disk removibili, ovvero asportabili come le autoradio). Gli hard disk non sono tutti uguali, si differenziano per i materiali con cui sono costruiti, le tecnologie che sono utilizzate e gli standard che sono applicati. Gli hard disk, al contrario dei floppy disk, sono in continua rotazione durante tutto il tempo in cui il computer rimane acceso e questo permette tempi più rapidi nella lettura e scrittura dei dati. La velocità di rotazione è di 3.600 rotazioni al minuto (rpm), circa dieci volte superiore a quella dei floppy disk. HTML (HyperText Markup Language): con il termine “linguaggi marcatori” si definiscono i linguaggi che descrivono l’organizzazione visiva di un documento o di una serie di documenti, in genere multimediali, e consentono la “navigazione” tra questi documenti, in altre parole la libera scelta del percorso di visione. In realtà, i linguaggi marcatori non sono veri e propri linguaggi, in quanto dispongono di un ridottissimo set di istruzioni di controllo e non descrivono procedure, come i linguaggi procedurali, ne definiscono relazioni logiche come i dichiarativi, sono piuttosto protocolli di output, in quanto segnalano i caratteri grafici dell’output a video (o in stampa) dei documenti: la gestione a video dei documenti prodotti con i linguaggi marcatori necessita infatti di particolari strumenti software, denominati “browser”, che interpretano (i linguaggi marcatori non sono compilabili) il listato e mostrano il singolo documento a video, gestendone i collegamenti ad altri documenti (collegamenti “ipertestuali”). I browser sono collegati ai sistemi operativi, ma l’azione di interpretazione dei documenti scritti in linguaggio marcatore è comune, quindi i documenti redatti in linguaggio marcatore sono standard e visibili indifferentemente in tutte le piattaforme. Per questo motivo la diffusione di documenti attraverso il Web si fonda su un linguaggio marcatore, l’HTML (Hyper Text Markup Language). I ICONA: elemento grafico tipico dei sistemi operativi GUI, che rappresenta ciò a cui è collegato (documento, applicazione o cartella); la sua funzione specifica è quella di permettere attraverso simboli l’individuazione immediata dell’azione ad essa associata. IDE (Integrated Drive Electronics): bus progettato per la connessione di periferiche, come hard disk, ai personal di modello AT, ed è chiamato anche ATA. INDIRIZZO IP (Internet Protocol): il protocollo IP specifica il formato dei pacchetti dati, i datagrammi, che debbono trasferirsi sulla rete, e le specifiche con cui si mappano i nodi della rete. Un indirizzo IP è un codifica che identifica un nodo di Internet; la rappresentazione adottata per tale indirizzo è composta da quattro triplette di cifre separate da punti (ad esempio: 123.456.789.012). INTERFACCIA UTENTE: parte del sistema operativo che si occupa di impostare, in termini di immagini e oggetti, le possibili vie di input/output (GUI). Nei sistemi operativi come DOS o UNIX è il semplice prompt di attesa della digitazione del comando e del segnale per iniziarne l’elaborazione (interfaccia utente di tipo testuale). INTERNET: rete formata dal collegamento di molte reti, che hanno in comune solamente il protocollo di trasferimento dei dati, il TCP/IP. Nata come rete militare (ARPAnet), si è evoluta prima come collegamento fra le reti universitarie, per aprirsi prima ai privati e quindi alle società commerciali. Internet nasce dall’esigenza di evitare, per un sistema di comunicazione remota, il rischio di collasso in caso di danneggiamento grave delle principali dorsali di flusso. Il concetto di fondo è la sostituzione delle grandi dorsali con una fitta rete (Www: World Wide Web, rete estesa in tutto il mondo) di canali di comunicazione, disposti a grafo, in cui la funzione degli archi è sostenuta dalle linee telefoniche e i nodi sono i luoghi di concentrazione-distribuzione delle informazioni, i Web-server. IPERTESTO: termine introdotto nel 1965 da Ted Nelson per indicare un applicazione che permettesse il collegamento e la fruizione diretta di diversi tipi di documenti e informazioni, collegate in un sistema logico a grafo. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 8 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI IRQ (Interrupt ReQuest): canali attraverso i quali giungono le richieste di interruzione microprocessore mentre sta eseguendo istruzioni. IRQ sono utilizzati dalle periferiche che chiedono al microprocessore di interrompere l’esecuzione dei comandi per rispondere ad una loro esigenza. Questa richiesta può essere accettata o respinta dal processore. ISDN (Integrated Services Digital Network): standard della telefonia digitale in Europa. Tramite ISDN i computer (e i fax) possono trasmettere molto più velocemente rispetto alla tradizionale TRC e utilizzare la stessa linea per più comunicazioni, o contemporaneamente a comunicazioni telefoniche vocali, grazie alla presenza di più canali. Una linea ISDN di solito comprende almeno due canali per la trasmissione di dati o voce (chiamati B-Channel, a 64 Kbps) a disposizione dell’utente ed un canale (chiamato D-Channel, a 16Kbps) di servizio per i segnali di controllo. Per sfruttare i vantaggi e la velocità della linea ISDN, è necessario che a entrambi gli estremi della linea (quindi sia dal lato del chiamante che del ricevente) ci siano apparecchiature apposite (ad esempio, modem per linee ISDN). Nelle linee ISDN-2, i due canali di trasmissione dati (B-Channel) possono essere unificati per ottenere una singola linea di trasmissione a 128 Kbps. ISO (International Standards Organization): organismo internazionale (appartenente alle Nazioni Unite) per la definizione degli standard industriali in vari campi. J JAVA: linguaggio di programmazione orientato agli oggetti e indipendente dalla piattaforma sviluppato da Sun Microsystems (presentato nel 1995) e indirizzato allo sviluppo di applicazioni distribuite. JPEG (Joint Photographic Expert Group): formato standard utilizzato nella compressione di immagini fotografiche o pittoriche per una loro memorizzazione ottimizzata. I file contenenti questo tipo di dati hanno estensione JPG. JUST-IN-TIME: in un’ottica aziendale identifica la linea che vede la costruzione (BTO) oppure l’assemblaggio (CTO) dei computer, o di altri dispositivi, all’atto dell’ordine. Da un punto di vista del software identifica procedure che permettono di eseguire operazioni “in tempo reale”, come ad esempio l’aggiornamento continuo di un magazzino in base alle vendite eseguite; ogni operatore all’atto di accettare un ordine ha a disposizione la situazione reale e aggiornata a quel momento del suo magazzino. K Kbps (Kbit per secondo): unità di misura della velocità di trasmissione dati in rete. KERMIT: protocollo di compressione di file per la trasmissione via modem. Consente l’invio di file binari a 8 bit anche su vecchie linee a 7 bit. I dati sono inviati a pacchetti uno di seguito all’altro anche senza aspettare la conferma di ricezione esatta del pacchetto precedente. Usa il CRC come metodo per il controllo degli errori e consente il trasferimento di un solo file per volta. KERNEL (nocciolo): cuore del sistema operativo e sovraintende al controllo dell’hardware in relazione con i comandi ricevuti. Il kernel è costituito da un insieme di programmi che sovraintendono al coordinamento dei diversi lavori in corso nel sistema e governano la gestione dei dati. KILOBYTE (Kbyte): unità di misura per la capacità delle memorie di massa; 1 Kbyte = 1024 byte. L LAN (Local Area Network): reti di computer in area locale, generalmente consentono ad un computer di utilizzare i dati archiviati su un altro computer. Naturalmente questo utilizzo implica la conoscenza dell’ubicazione dei dati, e quindi la conoscenza delle strutture degli archivi presenti nel secondo computer. LANDSCAPE (paesaggio): posizione orizzontale, quando il foglio o l’immagine ha la base più larga dell’altezza. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 9 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI LASER (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation): il raggio laser, grazie alla sua capacità di essere anche molto sottile, è utilizzato nelle stampanti. Un raggio laser colpisce un tamburo in metallo elettro-fotosensibile come il selenio, modificandone la carica elettrica. Il tamburo passa quindi attraverso una sostanza in polvere (toner), che si attacca solamente alle zone caricate elettricamente. Un rullo preme un foglio sul tamburo e la polvere si trasferisce sulla carta. Questa passa poi attraverso due rulli ad alta temperatura che fondono la polvere, facendola solidificare sulla carta. I caratteri sulla carta sono quindi composti da piccoli punti, nelle posizioni colpite dal raggio laser: essendo questo molto sottile, i punti sono minuscoli e il risultato è ottimo. LAYER (livello): nella grafica, come nelle interfaccie grafiche ogni oggetto ha un livello, per cui se si sovrappongono due oggetti uno sarà visibile e uno nascosto. LCD (Liquid Crystal Display): tipo di tecnologia utilizzata per i monitor, soprattutto dei computer portatili e dei notebook. Possono essere a “matrice passiva” e a “matrice attiva” TFT, questi ultimi sono migliori. I monitor LCD sostituiranno i monitor CRT anche per i sistemi desktop non appena i costi tecnologici lo permetteranno. I monitor LCD hanno molti vantaggi: sono leggibili anche da angolazioni fino a 120/160 gradi; non producono riscaldamento dell’ambiente; non emettono campi elettromagnetici; possono essere ruotati dalla posizione landscape a quella portrait; hanno uno schermo piatto e senza deformazione sferica; hanno uno spessore ridotto... Il problema della qualità di visualizzazione è risolto con i monitor LCD digitali. LF (Line Feed): carattere di controllo che abbassa il cursore (nei monitor) o la testina (nelle stampanti) di una riga. (vedi anche CR) LIFO (Last In, First Out): “ultimo entrato, primo uscito” lista lineare di lunghezza variabile in cui gli inserimenti e le estrazioni avvengono da un solo estremo (coda della pila). LINUX: nato negli anni Novanta per merito di uno studente scandinavo, simile a UNIX, è il primo Sistema Operativo gratuito e a sviluppo libero: il codice sorgente di LINUX è infatti liberamente disponibile e ampliabile dagli sviluppatori. Questa intuizione ne ha decretato un crescente successo e un impiego sempre più vasto sia per singoli computer, sia in direzione della gestione di reti locali, sia in direzione dell’utilizzo in ambito Web. Tra le sue versioni per facilità d’uso si evidenzia Red Hat. LISP (LISt Processing): il linguaggio LISP (acronimo di LISt Processing), creato nel 1958, nonostante sia uno dei primi linguaggi di programmazione, conserva un ruolo fondamentale nello sviluppo di particolari tipi di software, specie nei settori più avanzati della ricerca, come l’Intelligenza Artificiale, e nel disegno tecnico (CAD). In definitiva, nel LISP, come nei linguaggi dichiarativi in genere, non v’è differenza formale tra i dati e le istruzioni: le funzioni, possono essere considerate sia insiemi di istruzioni sia insiemi di dati. Tale caratteristica rende il LISP ottimale per la programmazione a oggetti. LZW (Lempel Ziv Welch): algoritmo di compressione dei dati utilizzato in diversi software di immagazzinamento di immagini (ad esempio GIF e TIFF). M MACINTOSH: personal della Apple. Il primo modello fu commercializzato nel 1984, con microprocessore 68000 a 32 bit e velocità di 8MHz, con 128Kb di RAM, video monocromatico da 9 pollici incorporato (risoluzione di 512 per 342 pixel), floppy drive da 3.5” e capacità di 400Kb, e mouse. Negli anni ha avuto numerose versioni e alterne fortune. Uno dei punti di forza era il sistema operativo GUI, il primo realizzato, e quindi l’estrema facilità di uso, e l’interfaccia grafica anche in ambiente testo (che ha consentito di realizzare il primo WYSIWYG). Il punto debole era il costo elevato. Il Mac (abbreviativo molto usato) e le sue successive evoluzioni (PowerMac, G3 ed I-Mac) hanno avuto notevole successo nelle applicazioni grafiche e nel mercato di case editrici, agenzie di pubblicità e nelle case di produzione musicale (grazie alla gestione dell’audio). MAINFRAME: sono elaboratori ad alte prestazioni generalmente utilizzati per la gestione di sistemi informativi complessi ed estesi, ai quali gli utenti possono avere accesso da più luoghi, nello stesso tempo e in gran numero. Per molti anni sono stati gli unici sistemi di elaborazione in grado di garantire questi risultati e solo in tempi relativamente recenti, a partire dalla metà degli anni Ottanta, hanno cominciato a subire la concorrenza sempre più pressante di mini elaboratori e reti di personal computer dalle prestazioni sempre più competitive a costi decisamente più contenuti. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 10 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI MAILINGLIST: una lista di indirizzi di posta elettronica a cui ci si può iscrivere e che permette di ricevere notizie aggiornate in un campo di interesse o di gestire un forum dove ognuno invia a tutti gli altri appartenenti alla lista richieste, domande o informazioni. Ciò significa che ogni messaggio inviato alla mailinglist è automaticamente inoltrato a tutti i membri di tale lista, questo naturalmente può essere molto utile ad esempio per le convocazioni o le comunicazioni tra membri di gruppi di lavoro. MAILBOX (cassetta di posta elettronica): fisicamente è un’area di memoria in cui vengono memorizzati i messaggi in arrivo su un server, un’area riservata per ogni client che possiede un mailbox; attraverso software adeguati i client possono accedere tramite identificatore e password alla propria mailbox per ritirare la propria posta. Ogni utente proprietario di una mailbox possiede un indirizzo e-mail che permette agli altri utenti di inviargli posta. Tale indirizzo è unico ed è del tipo [email protected] (dove “nome” è il nome dell’utente e “postale.mls” è il dominio dove è fisicamente situata la mailbox). MATRIX (The Matrix): letteralmente la matrice è un termine che fa riferimento al libro The Matrix di John S. Quarterman (1990), in cui l’autore definisce così l’insieme di tutte le reti in grado di scambiarsi messaggi di posta elettronica. Nel termine Matrix sono comprese tra le altre Internet, FidoNet, America OnLine, Delphi e CompuServe. MB (Megabyte): unità di misura delle memorie (1 Mb = 1.024 Kb = 1.048.576 byte). MEMORIA DI MASSA: dispositivo che consente la registrazione, la conservazione e la rilettura dei dati (file, documenti, programmi, sistema operativo). Può essere di tipo fisso (come l’hard disk del computer) e rimovibile (come le unità a cartuccia); può essere installato all’interno del computer o collegato ad esso tramite cavo diretto o tramite la rete locale; può essere solo di lettura (come i CD-ROM) o di lettura/scrittura (come gli hard disk e i CD-RW). MIDI (Musical Instrument Digital Interface): interfaccia che consente il collegamento di periferiche musicali (tastiera, sintetizzatore...) al computer, il quale le può gestire con l’esecuzione di un file MIDI (che non contiene musica digitalizzata, bensì la descrizione di un brano, note e accordi) a 32 o 64 voci. MDI è estensione dei file audio MIDI, file che contengono istruzioni da inviare ad un sintetizzatore MIDI esterno o ad una apposita scheda MIDI interna per la riproduzione di audio e musica. MIPS (Millions of Instructions Per Second): unità di misura che rileva la velocità di elaborazione di un computer, in termini di milioni di operazioni al secondo. È un indicatore importante nella comparazione tra le prestazioni di diversi computer. MJPEG (Motion JPEG): file video, formati da una serie di fotogrammi compressi in formato JPEG. MMX (Multi Media eXtension): tecnologia sviluppata da Intel per il potenziamento del suo processore Pentium, in termini di prestazioni nella gestione delle applicazioni multimediali. Si tratta di un set di 57 istruzioni per la gestione di grafica 2D e 3D, video, audio, riconoscimento e sintesi vocale, e la trasmissione dei dati. MODEM (MOdulator/DEModulator): apparecchiatura elettronica per inviare e ricevere dati in formato digitale utilizzando le linee analogiche telefoniche oppure linee digitali ISDN. MOIRE: difetto che consiste nella disposizione erronea dei punti di diverso colore primario (rosso, verde e blu per i monitor RGB; ciano, magenta, giallo e nero per la stampa a colori CMYK). Sia nello schermo sia nella stampa, la composizione dei colori è affidata a puntini minuscoli nei colori primari. I punti di ciascun colore devono allinearsi su linee inclinate a determinate e precise angolazioni: se queste angolazioni non sono precise, si verifica l’effetto “moire” che si manifesta, visivamente, confondendo i colori e le forme. MOTORE DI RICERCA (search engine): è un’applicazione software che, basandosi su data base e ricerche ipertestuali, riceve chiavi di ricerca e fornisce elenchi di documenti, e relativa locazione, che contengano nel testo o nell’argomento qualche analogia con le richieste fatte. Tale servizio ha ampio utilizzo e risonanza in Internet dove si trovano siti specializzati che forniscono interfacce amichevoli per l’utilizzo di tali motori di ricerca. I motori di ricerca Web più noti sono AltaVista, Yahoo!, Infoseek, Lycos, e Virgilio per quanto riguarda specificatamente l’Italia. MOV: estensione di file che memorizzano dati relativi a multimedia in formato QuickTime. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 11 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI MP3 (MPEG-4 Audio Layer III): tecnologia per la compressione/ decompressione di file audio, che consente di mantenere una perfetta fedeltà e qualità anche riducendo il file audio (ripreso da un Cd audio) di ben 11 volte la lunghezza originale. Un file che contiene 5 minuti di musica stereo (in due canali da 16 bit a 44.100 MHz) passa dai 60 Mb del file originale, ai soli 5 Mb del file MP3, pur mantenendo la stessa qualità che si otterrebbe da un CD audio. La compressione può variare da un minimo di 5 volte (con un brano da CD audio a 32 Kb al secondo) ad un massimo di 176 volte (audio solo vocale, senza musica a 1 Kb al secondo). L’MP3 ha infatti fatto sviluppare la pirateria musicale sul fronte di Internet: un file MP3 è trasferito dal server al computer in circa 20 minuti. Da molti siti è possibile scaricare file audio di canzoni, anche le più recenti; dotandosi di un Masterizzatore CD (compatibile con i CD audio) è possibile riprodurre un CD audio pirata perfetto, oppure prepararsi un CD personalizzato con canzoni di cantanti diversi. Alla base del MP3 c’è il Layer III, elaborato dal IIS. MULTIMEDIA: software formativi, di intrattenimento o educativi che collegano informazioni multimediali (testi, immagini, suoni), e consentono all’utente di visitarle in ordine non sequenziale: si può affermare che l’ipertesto è l’unico supporto comunicativo realmente svincolato dalla sequenzialità (contrariamente a libri, videocassette, audiocassette, diatape ecc.), pertanto l’utente può navigare – questo è il termine preciso – tra le informazioni, seguendo i propri collegamenti logici. Con il termine multimediale si identifica un documento, una pagina Web, un applicazione o comunque una struttura comunicativa in cui coesistono e sono utilizzati diversi tipi di media (testo, grafica, audio, video, animazioni ecc.). MULTIPROCESSORE: computer che utilizza più di un processore per cui le elaborazioni di un processore sono replicate e controllate da un processore gemello, per garantire l’integrità e l’esattezza dei dati. È utilizzato in ambienti dove le informazioni sono di importanza vitale. MULTITASKING: capacità, da parte del processore, di rendere possibile il funzionamento di più di un programma contemporaneamente. N NETWORK: strutture che permettono l’interconnessione (Collegamenti in rete) di strumenti e utenti posti in luoghi geografici differenti. NEWSGROUP: i newsgroup o gruppi di discussione rappresentano dei forum in linea attraverso i quali è possibile scambiare opinioni o informazioni su specifici argomenti. Esistono newsgroup per gli sviluppatori software come newsgroup per gli amanti del cinema neorealista. O OCR (Optical Character Recognition): software in grado, utilizzando uno scanner, di acquisire un testo stampato come immagine e trasformarlo in un file di testo editabile e formattabile. I software più evoluti sono in grado anche di riconoscere e riprodurre le formattazioni. ODBC (Open DataBase Connectivity): metodo standard per la condivisione di dati tra database e altri programmi. I driver ODBC utilizzano il linguaggio SQL per accedere ai dati contenuti in fonti esterne a Word. In Word è disponibile un Gestore driver e una serie di driver ODBC per i formati di database più diffusi. OEM (Original Equipment Manufacturer): identifica il costruttore di componenti che non commercializza personalmente, ma che vende ad altri costruttori, che a loro volta assembleranno il prodotto con i propri o con altri prodotti OEM per la vendita. Per esteso, identifica anche il componente o scheda proveniente da un costruttore diverso rispetto al costruttore del computer, ad esempio: una scheda grafica originale prodotta da A inserita in un computer prodotto da B. Il termine OEM si applica anche al software, ad esempio OSR2, la versione OEM di Windows ‘95, non viene venduta da Microsoft autonomamente e con il proprio marchio, ma viene distribuita ai costruttori di personal, e questi la rivendono al pubblico, aggiungendo il proprio marchio, compresa nell’acquisto di un personal. OFFICE AUTOMATION: software necessario al lavoro d’ufficio. Prevede almeno un programma di videoscrittura, un foglio di calcolo con la creazione di grafici, un software di presentazione con semplici GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 12 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI strumenti di grafica vettoriale, un sistema di posta elettronica e di trasferimento di file tramite la rete locale, uno strumento di condivisione di memorie di massa, e uno strumento di gestione database. OLE (Object Linking and Embedding): tecnologia integrativa (Microsoft) che consente di condividere informazioni tra programmi che supportano tale tecnologia; sarà così possibile condividere informazioni usando oggetti incorporati e collegati. OOP (Object Oriented Programming): metodologia sviluppata nei laboratori della RANK XEROX. In questi laboratori negli anni Sessanta-Settanta si svilupparono molte teorie e tecniche, che ebbero ampia eco e conseguente commercializzazione in anni successivi. La OOP (Programmazione Orientata agli Oggetti) si è venuta affermando, da un punto di vista metodologico nel campo della programmazione, solo negli anni Novanta, quando il mercato ha visto moltiplicarsi i prodotti che implementano tale metodologia. La OOP può essere considerata come il naturale sviluppo dei metodi di programmazione, a fronte della crescente complessità di gestione dei progetti software e di una metodologia di lavoro che prevede un lavoro di équipe nella codifica dei programmi. OVERFLOW: errore che si verifica quando il numero risultante da un’operazione è più grande del numero massimo rappresentabile dal computer in quell’ambito. P P6: famiglia di processori Intel successivi a Pentium e Pentium MMX, cioè a partire da Pentium Pro e Pentium II. PAGINA: il termine pagina nell’ambito Internet è il modo breve di indicare la pagina Web, ovvero un documento del World Wide Web, strutturato utilizzando HTML e identificato in modo univoco dal suo indirizzo URL. PAL (Phase Alteration Line): standard televisivo utilizzato in Europa (tranne la Francia) che utilizza 625 righe per visualizzare le immagini, ad una frequenza di 50Hz; il PAL Plus è invece lo standard PAL per le trasmissioni televisive 16/9. PALETTE: è una finestra che contiene tool per operazioni omogenee, come la scelta dei colori dove la palette dei colori è l’intera gamma dei colori utilizzabili o la palette di disegno contenente tutti gli strumenti di disegno (retta, matita, gomma…). PANTONE: sistema di identificazione del colore ideato dalla Letraset. Contrassegna i colori con numeri di un catalogo fisso invece che con le percentuali dei componenti base, come nel CMYK o con valori come nel RGB. PARTIZIONE: suddivisione di un disco rigido (locale o su di un server) in più unità logiche, in modo tale che appaia all’utilizzatore come due o più dischi distinti. PASCAL: linguaggio di programmazione che non nasce da una commissione o un pool di esperti, ma è ideato e definito verso la fine degli anni Sessanta da Niklaus Wirth, un informatico svizzero della Edigenossische Technische Hochschule di Zurigo. L’intento principale che ha guidato la realizzazione del PASCAL è stato quello di definire un linguaggio in grado di esprimere i concetti fondamentali della programmazione, in modo chiaro e sintetico; si può quindi dire che questo linguaggio sia nato per esigenze didattiche, per esprimere in modo chiaro e ordinato le soluzioni dei problemi. PASSWORD (parola d’ordine): sequenza alfanumerica che consente l’accesso di un utente ad un servizio non a libero accesso. PATH: percorso che identifica la posizione di archiviazione di un file all’interno di una memoria di massa. Ad esempio: “C:\Dir1\SubDir2\Dati.dat” identifica in modo univoco la posizione del file Dati.dat all’interno del disco fisso, nella directory SubDir2, sottodirectory della directory Dir1 sottodirectory di C:\. I separatori utilizzati nell’identificazione del percorso variano a seconda dei sistemi operativi. PCMCIA (Personal Computer Memory Card International Association): comitato che ha prodotto uno standard per la connessione di schede di memoria a computer portatili o notebook. Le schede, del formato “carta di credito”, consentono l’uso di memoria aggiuntiva (da 128 Kb a 2 Mb e oltre) o di dispositivi quali il modem. Esistono due tipi di PCMCIA, Tipo II e Tipo III. Le porte denominate PC Card sono a 16 bit, quelle CardBus sono a 32 bit. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 13 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI PD (Public Domain): software distribuito e utilizzato gratuitamente (Vedi anche Freeware). PDF (Portable Document Format): formato per file grafici elaborato dalla Adobe Systems. È utilizzato per rendere disponibili, attraverso CD-ROM o Internet, documenti rappresentanti pagine stampate. Le pagine appaiono a schermo e possono essere stampate, ma non modificate. PERIFERICA: tutti quei dispositivi collegati con il computer (periferiche) che permettono la comunicazione dall’esterno all’interno della macchina. Attraverso tali dispositivi si possono fornire alla macchina i dati da elaborare, le procedure con cui eseguire tali elaborazioni e tutti i programmi necessari per una gestione efficace del computer. PIATTAFORMA: con il termine piattaforma (hardware o software) si identifica il sistema di base attorno al quale è stato sviluppato un sistema. PIXEL (Picture Element): cella elementare che compone la matrice grafica di un monitor. Il numero dei pixel determina la definizione dello schermo, più il numero è alto e più l’immagine sarà ben definita e realistica. I monitor SVGA, ad esempio, hanno una trama di pixel ripartiti in 1’024 colonne e 768 righe di punti. PLUG AND PLAY: capacità del software del computer di riconoscere e utilizzare immediatamente tutti i componenti di cui dispone. PLUG-IN: software accessorio che aggiunge determinate funzioni ai programmi di grafica o ai browser. Nei programmi di grafica i plug-in possono consentire l’uso di determinate periferiche, oppure l’esecuzione sull’immagine di effetti e di elaborazioni e di applicazioni di filtri. Ad un browser consentono funzioni come la visualizzazione di filmati, il collegamento con telecamere in diretta, l’ascolto di musica, il dialogo a voce fra più utenti, e altre funzioni durante la visualizzazione delle pagine Internet. In altri termini il PLUG-IN è un componente software o hardware che permette di estendere i servizi o gli strumenti a disposizione di un’applicazione o di un computer. Nel campo specifico di Internet sono applicazioni software che mettono in grado i browser di processare e interpretare documenti in rete che non sono conformi agli standard Internet (ad esempio, i file PDF che necessitano del Acrobat Reader, o Neuron per i file TBK generati da ToolBook). PORTA PARALLELA: connettore del computer per il collegamento di periferiche. La porta parallela effettua soprattutto l’invio dei dati dal computer alla periferica (ad esempio, stampante). PORTA SERIALE: connettore del computer per il collegamento di periferiche. La porta seriale consente il traffico dei dati in entrambi i sensi fra periferica (ad esempio, modem) e computer. PORTRAIT (ritratto): è la posizione verticale, quando il foglio o l’immagine ha la base più corta dell’altezza. POSTSCRIPT: linguaggio di descrizione della pagina, sviluppato da Adobe. Codifica le pagine di un documento, contenenti testo formattato (font, dimensioni, colori...), grafica e immagini in modo da poterle inviare ad un dispositivo (stampante laser, stampante a getto, fotounità...) compatibile per la stampa ad alta definizione e di qualità tipografica. Il testo è reso alle migliori condizioni se formattato con font PostScript o TrueType, la grafica se registrata in file EPS e le immagini in formato TIFF. I font PostScript sono divisi in più file: uno per ogni dimensione da visualizzare sullo schermo ed uno per la stampa per ciascuno stile (ad esempio plain, italic e bold), in tal modo un singolo font Postscript (esempio: Helvetica) visualizzabile in 10 dimensioni e tre stili ha bisogno di 33 file. Le piattaforme Apple e Windows possono usare gli stessi font (ad esempio, Times New Roman), ma i file sono differenti. PPD (Postscript Printer Definition): file che consentono, ai programmi di Desk Top Publishing, di utilizzare le stampanti Postscript e di ottenere lo stesso risultato su qualsiasi stampante (ink-jet, laser o fotounità). PPM (Page Per Minute): unita di misura (pagine per minuto) che indica la velocità di stampa di una stampante che stampi su fogli singoli. PRESENTAZIONE: serie di schermate, contenenti testo, immagini, grafici, animazioni, che sono visualizzate in successione tramite un televisore, un video proiettore o una lavagna luminosa, per illustrare un discorso, una conferenza, un seminario, un corso...Vengono preparate con software apposito. PROCESSO (o Task): quando un’applicazione è mandata in esecuzione, si crea un processo nella memoria di sistema. Ciascun processo dispone in esclusiva dei propri file, estensioni DLL, di tutti i dati presenti in memoria, e dei propri thread. Ogni processo è suddiviso in singoli thread, e ogni thread dispone di un gruppo GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 14 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI di registri nella CPU e di una parte dello spazio di indirizzamento. Quando l’applicazione è terminata, i thread sono chiusi e la memoria è liberata, rilasciando anche il possesso dei file e dei DLL. PROLOG (PROgramming in LOGic): linguaggio dichiarativo sviluppato presso l’Università di Marsiglia, e utilizzato nei settori della ricerca, dell’Intelligenza Artificiale, della costruzione di interfacce a oggetti; anche la prototipizzazione di programmi è spesso effettuata in Prolog, per la semplicità di sviluppo tipica di questo linguaggio. PROMPT: testo che rende chiaro cosa il computer si attende in input. PROPERTARY: sistema, software, algoritmo, hardware legati alla logica proprietaria, cioè sistemi e macchine che dialogano solo con altri sistemi e macchine della stessa famiglia. PROTOCOLLO: per protocollo si intende una serie di regole e di convenzioni, concordate tra più soggetti, che permettono la standardizzazione della comunicazione. Nel campo informatico i protocolli permettono, ad esempio, la comunicazione e lo scambio dati tra computer diversi (si pensi al TCP/IP o all’FTP). PUNTATORE: elemento dei sistemi operativi GUI, rende possibile, tramite gli spostamenti del mouse e la pressione sul tasto del mouse, la selezione di un oggetto (comando, pulsante, parte di un documento, serie di dati, icona di un disco o di un file...) o lo spostamento del cursore. PUNTO: unità di misura tipografica, che corrisponde a 1/72mo di pollice. Q QUERY (interrogazione): è uno strumento per trovare tutti i record memorizzati in una fonte dati che rispondono a una serie di criteri specificati. Una o più frasi che indicano alla Knowledge Base (base di conoscenza) l’elemento da cercare. Le query possono contenere operatori, virgolette, caratteri jolly e parentesi per una ricerca più mirata. QUICKTIME: standard definito dalla Apple e utilizzato da tutti i computer per la riproduzione fedele dei filmati video. È previsto un plug-in QuickTime per i programmi di navigazione in Internet. QZERTY/QWERTY: prendendo le prime quattro lettere che appaiono nella prima fila in altro di tasti, identifica le tastiere europee (QZERTY)o americane (QWERTY). Le tastiere americane non hanno le lettere accentate. R RAID (Redundant Array of Independent Disks): tecnologia che prevede l’uso di molti hard disk, visti dai computer in rete come uno solo, per consentire una gestione sicura dei dati. Questi sono automaticamente salvati in locazioni diverse, effettuando varie copie di sicurezza in modo da consentire la continuità d’uso degli stessi anche in caso di guasti singoli o multipli. È adatta a sistemi che abbiano necessità di grandi quantità di dati continuamente disponibili. I dispositivi RAID prevedono anche la diagnosi automatica dei drive, il backup automatico e l’instradamento ottimale dei dati. Sono supportati solamente dai sistemi operativi Windows NT, NetWare ed Unix, possibilmente con l’uso di fibre ottiche per i collegamenti di rete. RAM (Random Access Memory): è la parte di memoria centrale in cui si può leggere e scrivere liberamente, essa però è “volatile”, ovvero il suo contenuto è perso con lo spegnimento del computer. RAY-TRACING: nei programmi di grafica fotorealistica è il disegno del contorno delle ombre dovuto ai raggi di luce virtuali. RCA: connettore per il collegamento a dispositivi audio/stereo o audio/video. Sono presenti nelle schede grafiche o audio. REAL AUDIO: tecnologia per la riproduzione dei suoni, sviluppata da Performance Technologies, e per la trasmissione via Internet. È previsto un plug-in per i programmi di navigazione in Internet. Invece di dover scaricare completamente il file prima di eseguirlo, il file in Real Audio può essere eseguito mentre viene scaricato, senza lunghi tempi di attesa. REAL PLAYER: tecnologia utilizzata per la riproduzione fedele dei filmati video e la loro trasmissione via Internet. È previsto un plug-in per i programmi di navigazione in Internet. Invece di dover scaricare GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 15 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI completamente il file prima di eseguirlo, il file in Real Player può essere eseguito mentre è scaricato, senza lunghi tempi di attesa. RELEASE: versione di un programma. RENDERING (interpretazione): software che, grazie a particolari funzioni e algoritmi, rende un disegno, vettoriale o a punti, simile ad una fotografia. L’elemento basilare è il calcolo e la resa realistica delle fonti di luce, che riescono a dare ad un disegno in 2D la profondità di campo di un’immagine in 3D con luci ed ombre. REPORT: documento che riporta un resoconto, oppure organizza una stampa ordinata di dati di un data base. RESTORE: il ripristino sul disco originale dei file archiviati in un backup. RET (Resolution-Enhancement Technology): tecnologia sviluppata da Hewlett-Packard per ottenere una maggiore qualità di stampa senza aumentare la risoluzione. Inserisce piccoli punti nelle curve, per renderle più uniformi. RETE LOCALE: insieme di computer e periferiche direttamente e permanentemente collegate tramite cavi per lo scambio di dati e la condivisione delle periferiche. RGB (Red Green Blue): metodo di composizione del colore basato sui tre colori base dei tubi catodici dei monitor. Il colore è espresso con tre numeri, per i valori dei colori base: rosso, verde e blu (i valori possibili vanno da 0 a 255). RING NETWORK: tipologia di rete nella quale i computer sono collegati fra di loro uno dopo l’altro in un anello chiuso. RISC (Reduced Instruction Set Computer): generazione di processori che, avendo meno istruzioni da eseguire, funzionano più velocemente e con maggiore efficienza. Le istruzioni più complesse sono state abolite e, se richieste, sono eseguite componendo insieme alcune istruzioni semplici. RISOLUZIONE: caratteristica del monitor o della stampante che ne indica il grado di accuratezza che riesce a raggiungere nella generazione di immagini. Viene misurata punti per pollice (DPI Dot Per Inch). ROM (Read Only Memory): memoria di sola lettura che contiene istruzioni che possono essere lette esclusivamente dal computer e il suo contenuto è incancellabile. RPM (Revolution Per Minute): giri al minuto, si usa per indicare la velocità meccanica di rotazione di un disco rigido. Ovviamente, più un disco gira veloce, più dati possono essere letti o scritti nell’unità di tempo. RTF (Rich Text Format): formato di codifica di documenti di testo formattati che ne facilita la portabilità, l’importabilità e l’esportabilità da e per diversi Word Processor; tale codifica è stata implementata da Microsoft. RUNTIME: insiemi di programmi e DLL che permettono di eseguire un programma anche in assenza del tool di sviluppo che l’ha generato. I programmi che necessitano di Runtime sono quelli prodotti con i cosidetti linguaggi interpretati. In pratica il Runtime è un interprete dinamico delle operazioni richieste, che altrimenti il computer non sarebbe in grado di eseguire. S SAT CARD: scheda PCI che consente la ricezione di emittenti televisive o radiofoniche satellitari analogiche o digitali (DVB). Può ricevere solo trasmissioni in chiaro (FTA) o avere un decodificatore (IRD) per le trasmissione criptate. In quest’ultimo caso ha un modulo CAM per l’inserimento di smart card (per la decodifica). Ha necessità di un impianto apposito di ricezione (parabola, LNB). Potrà essere utilizzata anche per ricevere pagine Internet con metodo push. SCART: connettore a 21 pin per il collegamento di dispositivi televisivi (televisori, videoregistratori, decoder, lettori DVD...). SCHEDA MADRE: scheda, principale per il computer, a circuiti stampati che comprende la CPU, la ROM, i coprocessori e la RAM oppure gli slot per inserire schede, coprocessori o moduli RAM di tipo SIMM o DIMM. Nelle ultime generazioni la CPU può essere sostituita (fra quelle compatibili). L’insieme dei componenti integrati nella scheda madre è chiamato chipset. SCHEDA: circuito stampato che si inserisce in uno slot della scheda madre, è anche adibito a funzioni specializzate (ad esempio, collegamento in rete). La scheda comprende uno o più processori, una memoria GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 16 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI ROM, e a volte memoria RAM, Flash RAM o EPROM; in un database, invece, per scheda si intende la struttura di visualizzazione dei dati relativi ad un record sullo schermo. SCRIPT: per script si intende una lista di comandi che deve essere eseguita. I linguaggi script sono linguaggi di programmazione con cui si scrivono istruzioni efficaci con il minimo dispendio di tempo. Gli script hanno un notevole impiego all’interno delle pagine Web che possono essere rese interattive con semplici operazioni. SCSI (Small Computer System Interface): standard per il collegamento di periferiche (dischi rigidi, lettori CDROM, scanner...) ad un computer per un veloce scambio di dati, sviluppato dalla Shugart Associates negli anni Settanta. Permette la connessione di più periferiche (fino a 7) ad un solo canale e il loro funzionamento contemporaneo. Ogni periferica assume un numero, con il 7 assegnato alla CPU e lo 0 al disco rigido interno. Nel caso di presenza di più dischi rigidi, il sistema è caricato da quello con numero inferiore. Si è evoluto nello standard SCSI-2, che permette una velocità di 40 Mb al secondo. SERIALE: trasmissione di dati, un bit alla volta, tramite un solo paio di cavi. Altri cavi possono essere presenti, per l’alimentazione elettrica, la messa a terra o altre funzioni. È più lenta di quella parallela, ma i dati possono transitare nelle due direzioni. SERVER: computer che contiene un sistema software in grado di gestire i servizi di rete. In particolare un server memorizza e distribuisce informazioni e regola il flusso di dati della rete. I server possono essere implementati su qualsiasi piattaforma senza per questo vincolare la piattaforma dei client che vi accedono. SGML (Generalised Markup Language): linguaggio precursore del HTML, elaborato dalla ANSI nel 1980 con l’obiettivo di creare documenti leggibili da diversi sistemi. SHAREWARE: software realizzato e distribuito da privati o piccole società. L’utilizzatore può provare il programma prima di acquistarlo, nel caso basta inviare un messaggio di posta elettronica all’autore con i dati della propria carta di credito (o direttamente inviare i soldi via posta ordinaria) per ricevere un codice che, inserito nel programma, ne consente l’uso completo. Infatti certe funzionalità importanti, o i livelli finali nei giochi, sono spesso bloccati e disponibili sono dopo la registrazione dell’acquisto. SHELL: è costituita da un insieme di programmi che fanno da filtro (interfaccia) tra l’utente e il sistema, offrendo facilitazioni per l’immissione dei comandi da parte dell’utente, e provvedendo poi a eseguirli... La shell si pone dunque tra l’utente e il kernel facilitando la comunicazione utente-computer. SIMM (Single In-line Memory Module): moduli, piccole schede rettangolari di memoria RAM per la memoria di supporto del computer. La loro velocità è di 60 o 70 nanosecondi. Le SIMM più diffuse hanno 30 o 72 contatti, ma in alcune sono presenti 36 contatti (i 6 in più sono utilizzati per il controllo della velocità), da un solo lato della scheda e sono più corti dei moduli DIMM, che li hanno rimpiazzati. Tuttavia se ne trovano ancora ospitati su schede madri a fianco dei DIMM. I connettori per SIMM sono bianchi e hanno una sola interruzione al centro. Possono essere di tipo FPM o EDO. Contengono 9 o 3 chip, mentre le SIMM per Macintosh contengono 8 o 2 chip. SINCRONA: trasmissione di dati nella quale le informazioni di temporizzazione per lo scambio dei dati sono comprese nei dati stessi. La trasmissione è più veloce di quella asincrona, che utilizza la tecnica di start/stop. SISTEMA ESPERTO: programmi che, in base alla loro conoscenza, ovviamente codificata, di un determinato ambito, sono in grado di rispondere a domande su tale ambito, eventualmente facendo esperienza dei propri errori, in altre parole codificando nuova conoscenza. SISTEMA OPERATIVO: supporto software che consente all’utente del computer di “dialogare” con lo strumento. Le funzioni fondamentali dei Sistemi Operativi sono: • l’organizzazione e l’utilizzo delle memorie di massa; • la gestione delle unità periferiche di input-output; • la selezione e il lancio dei programmi applicativi. SITO: luogo del World Wide Web che descrive un insieme di pagine che rappresentano un’unità logica e che sono in relazione tra loro con collegamenti ipertestuali. Ogni sito è caratterizzato dalla home page, cioè la prima pagina che viene mostrata all’entrata del sito. SLOT: connettore presente sulla scheda madre del computer per inserire schede specializzate (come schede di rete, schede grafiche, modem su scheda...) o di memoria RAM aggiuntiva. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 17 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI SMIL (Syncronized Multimedia Integration Language): linguaggio di programmazione per la realizzazione multimediale via Internet, con sincronizzazione di immagini, video e suono a livello sofisticato, di qualità televisiva. SMP (Symmetrical MultiProcessing): architettura che consente l’utilizzo di più di un processore sullo stesso computer. Utilizzata su server o stazioni grafiche. SPAM: per spam si intendono messaggi inviati a più utenti. In particolare, nel senso comune degli utilizzatori di Internet, per spam si intendono messaggi inviati in modo indiscriminato a utenti che non l’hanno richiesto e che non vi sono interessati. In pratica è una versione elettronica della distribuzione dei volantini pubblicitari in tutte le cassette postali di una zona. SPOOLING: tecnica che consiste nell’immagazzinare temporaneamente un grosso numero di dati su una unità di memoria di massa (disco rigido), e nell’inviarli in seguito alla periferica che li deve utilizzare. In questo modo il computer effettua la spooling di molte pagine di stampa e può tornare subito ad essere pienamente disponibile per altro lavoro, mentre il software di spooling si occupa di inviare le pagine alla stampante. SPREADSHEET: vedi foglio di calcolo. Tutto cio è possibile grazie alla tecnologia SPOOL (Simultaneous Peripheral Operation OnLine). SQL (Structured Query Language): linguaggio di interrogazione strutturata di database relazionali (RDS). SRS (Sound Retrieval System): algoritmo, tecnologia software, sviluppato dalla SRS Labs, per l’espansione dell’effetto stereo. È utilizzato in schede audio, ma anche in tastiere, autoradio e altre apparecchiature audio. Può rendere stereo anche una fonte mono. STREAMING (da to stream = fluire, scorrere): tecnica di trasferimento dati che ne prevede un’interpretazione continua durante la loro trasmissione da parte del client attraverso il browser. È una tecnica utilizzata per eseguire in Internet audio e video evitandone il più possibile l’effetto di ritardo che produce una visione o un ascolto discontinuo, a scatti. Lo STREAMING VIDEO è quindi una trasmissione video (con o senza audio) tramite Internet. In questo caso le immagini (compresse) sono inviate dal server direttamente una dietro l’altra e immediatamente scompattate e visualizzate dal computer. Con gli altri metodi il server invia un file e questo, dopo essere stato registrato sul disco rigido, viene scompattato e visualizzato. Lo streaming video rende quindi possibile anche la visione in diretta. STRIPE PITCH: distanza fra i fosfori di uguale colore nei monitor “aperture grille”. Il suo valore deve essere il più piccolo possibile (<0,25 mm). SUBWOOFER: altoparlante in grado di riprodurre le frequenze audio più basse (inferiori a 80 Hz). È presente nei sistemi di alta fedeltà come il Dolby Digital 5:1. SURROUND: metodo per la riproduzione di effetti sonori, ideato per il cinema e importato nei DVD video. Gli altoparlanti surround sono situati alle spalle dello spettatore per dare un effetto “avvolgente” (ad esempio, i passi di un personaggio fuori campo sono sentiti arrivare da dietro). SVGA (Super Virtual Graphics Array): estensione della scheda VGA, aumenta le potenzialità del video a diversi livelli di definizione del colore (65.536, 16 milioni) e di risoluzione del video (800x600, 1024x768). SWITCH: dispositivo che consente un indirizzamento di flussi dati (verso stampanti come in rete) in modo dipendente dal valore che assume. Può essere un dispositivo fisico o un software installato sul computer. T TARGA (Truevision Advanced Raster Graphics Adapter): formato grafico per le immagini video in movimento. Dall’omonima scheda video utilizzata per la digitalizzazione. Tb (Terabyte): unità di misura della capacità dei supporti magnetici delle unità di memoria di massa: 1 Tb è uguale a 1’024 Gb. TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol): protocollo che definisce le modalità standard con cui devono essere gestiti dai computer i flussi di dati per la trasmissione e il ricevimento di documenti in Internet. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 18 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI TELNET: emulatore di terminale che permette l’accesso a mainframe (computer di grandi dimensioni che contengono e gestiscono grandi quantità di dati). Telnet permette l’accesso ai singoli documenti (record) dell’archivio. In generale l’accesso tramite Telnet è controllato e regolato attraverso identificatori e password. TEXTURE: ripetere moltissime volte uno stesso piccolo disegno, in modo da formare una trama continua che rappresenta superfici anche estese. Con questo metodo si possono rappresentare immagini grandi (un prato) sullo schermo, utilizzando piccole immagini registrate sul disco. È utilizzato nei videogiochi, nella grafica e in Internet (molte pagine web hanno uno sfondo grafico realizzato applicando la texture con una immagine piccola, in questo modo lo sfondo è realizzato con l’invio di un piccolo file). THREAD: una delle parti di un processo (applicazione in fase di esecuzione). Ogni thread dispone di una parte di memoria e di un gruppo di registri della CPU. Quando il thread termina (quando cioè termina la singola fase all’interno dell’esecuzione dell’applicazione) la memoria e gli oggetti di sistema che utilizzava sono liberati. Quando termina l’ultimo thread di un processo, termina anche il processo, e quindi l’applicazione. TIFF (Tagged Image File Format): formato grafico per le immagini, in genere fotografiche, a colori. Utilizza la compressione LZW. I file sono identificati dall’estensione TIF. TOUCHPAD: dispositivo che sostituisce il mouse nel computer portatile e nel notebook. Consente di spostare il puntatore tramite lo spostamento e la pressione del dito su una superficie rettangolare sensibile. TPI (Tracks Per Inch): rappresenta, nelle specifiche dei dischi rigidi, il numero di tracce per pollice (misurate radialmente, dal centro all’esterno). TRUETYPE: standard sviluppato da Apple per font alternativi ai font PostScript, al fine di ottenere una identica qualità di stampa. Sono più “leggeri” sia nell’uso di memoria che di hard disk, in quanto basta un singolo file per visualizzare su schermo e su carta tutti le possibili dimensioni. I font TrueType sono comuni per le piattaforme Apple e Microsoft Windows, tuttavia sono necessari file di diverso tipo; il TrueType è anche un formato di caratteri creato da Microsoft e Apple in alternativa ai caratteri PostScript, per stampare documenti ad alta qualità su qualsiasi tipo di stampante. TSR (Terminate and Stay Resident): programmi che sono caricati nella memoria di sistema dove rimangono in attesa di entrare in funzione su esplicita richiesta o al verificarsi di eventi (ad esempio, i salva schermo o gli antivirus residenti). TWAIN (Technology Without An Important Name): driver che consente, per gli scanner compatibili, l’esecuzione di riprese senza utilizzo di software specializzato, ma all’interno delle applicazioni grafiche. U UART (Universal Asynchronous Receiver/Transmitter): chip che si interpone fra il computer e l’interfaccia seriale, trasforma i dati da paralleli a seriali, bit per bit, nei due sensi. Programmando il chip UART, si possono impostare i parametri di comunicazione: data bit, stop bit, controllo degli errori, velocità. UNDERFLOW: errore che si verifica quando il numero risultante da un’operazione è più piccolo del numero minimo rappresentabile dal computer in quell’ambito. UNITÀ DI MEMORIA DI MASSA: dischi rigidi, flessibili, ottici, magneto-ottici, nastri DAT... apparecchiature o sistemi per la registrazione, l’archiviazione e la lettura di programmi e dati. I sistemi operativi MS-DOS e Windows assegnano a ciascuna unità di memoria di massa una lettera identificativa. A è il floppy disk; B l’eventuale secondo floppy disk; C è il disco rigido interno. Le altre lettere sono assegnate per le altre unità collegate (direttamente o tramite la rete). Alcune unità, come i CD-ROM, sono a sola lettura. UNIX (Uniplexed Information and Computing System): sistema operativo creato dalla Bell Laboratories da Ken Thompson e utilizzato dai mainframe e dai minicomputers. Alcune versioni di Unix sono utilizzate anche sui personal computer. UPGRADE: nel software e nell’hardware significa aggiornare la configurazione della propria macchina alla versione più recente. UPLOAD: processo attraverso il quale è possibile eseguire trasferimenti in rete tra il computer client e il computer server, se sussistono le necessarie autorizzazioni. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 19 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI URL (Uniform Resource Locator): identifica l’indirizzo completo di un documento o di una risorsa sul Web, localizzandolo così in maniera univoca. Un indirizzo URL è logicamente divisibile in 2 parti: • protocollo con cui accedere al documento o alla risorsa • indirizzo IP del documento della risorsa Ad esempio http://128.243.127.67 è un URL divisibile in protocollo (HTTP) e IP (128.243.127.67); in generale l’indirizzo IP viene specificato attraverso la sua rappresentazione sotto forma di stringa, come: http://www.nome.it. USB (Universal Serial Bus): interfaccia per periferiche di tipo digitale, come telecamere, tastiere, mouse, scanner. Consente la trasmissione dei dati a velocità elevata e il trasferimento di dati a 12 Mb al secondo. È gestita solamente dai sistemi operativi Windows ‘98 e MacOS. Le periferiche si collegano “in parallelo”, cioè ad un connettore si collega una sola periferica. Per collegarne più di una (se ne possono collegare fino a 63) è necessario disporre di un hub. USER-FRIENDLY: tipologia di programmi che presentino interfacce di immediata comprensione e che per questo rendono semplice l’uso del programma. V VAX (Virtual Address eXtension): famiglia di computer che introduce a livello teorico e operativo il concetto di memoria virtuale. Il concetto base della memoria virtuale è che gli indirizzi di memoria utilizzati da un programma in esecuzione non sono necessariamente corrispondenti agli indirizzi della memoria fisica, in altre parole quella realmente presente sul computer; solo al momento dell’esecuzione gli indirizzi virtuali devono essere tradotti e distribuiti tra gli indirizzi fisici. In questo modo la possibilità di indirizzamento della memoria è notevolmente potenziata. VBA (Visual Basic for Application): linguaggio di programmazione per oggetti di tipo Basic, che consente l’elaborazione di procedure che operano con software diversi, in particolare con gli applicativi della famiglia Office. VBR (Variable Bit Rate): tecnica che consente ad un canale di variare la propria larghezza di banda, e quindi quantità di dati che veicola, a seconda della loro quantità. È utilizzato in uno dei canali ISDN (che ne prende il nome), ma anche nel Layer III (MP3, MPEG-4) per consentire una maggiore capacità di compressione. VCM (Virtual Channel Memory): architettura di moduli DIMM che prevede la presenza sul modulo di 16 buffer che accelerano l’accesso ai dati in memoria da parte delle altre componenti del computer (processore, schede PCI...). Queste possono quindi accedere ai dati in contemporanea, senza nessuno stato d’attesa. Si tratta di una soluzione più economica rispetto alle CacheDRAM e alle ESDRAM e non richiedono schede madri particolari. VELOCITÀ DI TRASFERIMENTO: velocità con la quale i dati sono letti da un hard disk e inviati alla memoria di sistema. È misurata in Mb al secondo e può avvenire con l’intervento del processore (PIO mode) o senza il suo intervento (DMA e UltraDMA), quest’ultima è la soluzione più veloce. Leggendo le caratteristiche di un hard disk, bisognerebbe distinguere la velocità di trasferimento interna (dal disco al suo buffer interno), burst (la velocità ideale massima raggiungibile solo per brevissimi istanti) o esterna (dal disco alla RAM). VETTORE: dato strutturato, costituito da un insieme finito e ordinato di dati omogenei; tali dati sono identificati in modo univoco in base alla posizione che occupano all’interno del vettore (indice del vettore) a cui è assegnato un nome (nome del vettore). Per quanto riguarda la struttura concreta (struttura fisica) di un vettore, gli elementi al suo interno occupano un numero di locazioni contigue proporzionale al numero di elementi del vettore (lunghezza del vettore) e dipendenti dal tipo di dati che contengono gli elementi. VGA (Virtual Graphics Array): è la naturale prosecuzione dei precedenti standard video di IBM che incorpora ed estende ad una più vasta gamma di colori e a più alta risoluzione. La VGA offre fino a 17 modalità di lavoro e può costruire immagini nitide fino a una risoluzione di 640 x 480 pixel con 16 colori simultanei scelti tra una gamma di 262.144. La risoluzione in modalità testo è anche maggiore: 720 x 400 pixel e 16 colori o 16 sfumature di grigio. VIRUS: programmi che si insediano nei PC modificando le caratteristiche di altri programmi, con lo scopo di deteriorarne le prestazioni e l’occupazione di memoria. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 20 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI VR (Virtual Reality): realtà virtuale è un settore di ricerca informatica comprendente hardware – complessi apparecchi che collegano il computer ai sensi umani, quali vista, udito, tatto – e software, programmi in grado di intercettare input complessi, derivanti da movimenti umani, e di gestire simulazioni di ambienti, riportando in output le variazioni relative al movimento; ad esempio, vi sono strumenti di inputoutput, simili a guanti, che consentono all’utente di muovere la propria mano all’interno dello spazio virtuale del video, e di toccarne e spostarne gli oggetti disegnati, ricevendo le sensazioni non solo visive, ma anche tattili, derivate dai suoi gesti. La realtà virtuale annovera poche applicazioni diffuse, tuttavia gli studi stanno progredendo rapidamente, in virtù delle possibilità che questa scienza apre nei settori della ricerca e sperimentazione di altre scienze, della formazione e dell’addestramento per particolari attività, e anche negli ambiti comunicativi, dell’arte, dello spettacolo, dell’attività ludica. V-RAM (Video RAM): RAM dedicata alla gestione del monitor. VRML (Virtual Reality Markup Language): set di comandi di programmazione per file di grafica in 3D per la realtà virtuale. Il VRML è un linguaggio di produzione di file di testo che consentono la navigazione interattiva di ambienti tridimensionali. Per la visualizzazione su Web di ambienti VRML è necessario il relativo plug-in. W W3 CONSORTIUM: ente che determina gli standard dei linguaggi di programmazione utilizzati su Internet (HTML, DHTML, VRML, SMIL...). WAN (Wide Area Network): rete geografica. È una rete che collega computer situati in sedi distanti geograficamente. Spesso unifica diverse reti locali, una per ciascuna sede, fra di loro creando una WAN. Utilizza apparecchi per la trasmissione dati a distanza, come bridge o router, e reti di terze parti. WAV: estensione dei file che contengono i dati di audio digitalizzato. WAVETRACING: tracciamento delle forme d’onda per la creazione di un modello acustico che tenga conto delle proprietà di riflessione acustica delle superfici, della posizione delle fonti sonore e della posizione dell’ascoltatore, ai fini dell’audio posizionale. WINDOWS: sistema operativo di tipo GUI realizzato dalla Microsoft, ha sostituito l’MS-DOS. Con la versione Windows 3.11 ha riscosso grande successo e diffusione, mentre con la versione Windows ‘95 (notevolmente migliorata) è diventato il sistema operativo standard per i personal computer. WIZARD: programma che guida e aiuta l’utente nell’esecuzione di procedure altrimenti complesse; sono presenti wizard per installare nuovi hardware ma anche per costruire un grafico in Excel. WMF (Windows Metafile Format): estensione di file Windows di grafica utilizzabili da diversi programmi. WIRE-FRAME: tipo di visualizzazione possibile in software grafici, CAD o di architettura, nella quale gli oggetti sono visibili esclusivamente tramite sottili fili che formano angoli e vertici (una specie di “scheletro”) senza alcuna superficie (né piana né curva). WORLD WIDE WEB CONSORTIUM (3WC): consorzio industriale che fa capo al Laboratorio di Scienze dell’informazione del Massachusetts Institute of Technology (MIT), si occupa della determinazione degli standard dei protocolli del Web. Ente che determina gli standard dei linguaggi di programmazione utilizzati su Internet (HTML, DHTML, VRML, SMIL…). WORM (Write Once Read Many): disco ottico che consente di registrare i dati anche in diverse sessioni, ogni file però rimane definitivamente archiviato e non modificabile. Un raggio laser debole serve per leggere i dati, mentre un raggio laser più potente è utilizzato per scrivere. WWW (World Wide Web): il World Wide Web (letteralmente, “ragnatela grande come il mondo”) deriva dall’applicazione del concetto di navigazione ipertestuale alla tecnologia Internet di trasmissione di informazioni. In pratica identifica una rete di server Internet che gestiscono documenti HTML. In seguito alla nascita del web (abbreviazione di World Wide Web) sono stati sviluppati i web browser che permettono la navigazione e la visualizzazione dei documenti Internet nella loro globalità di testo e altri media. WYSIWYG (What You See Is What You Get): indica l’esatta corrispondenza fra quello che è mostrato sul monitor e quello che è stampato. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 21 A CURA PROF. GIORGIO POLETTI X XML (eXtensible Markup Language): linguaggio marcatore di ultima generazione indirizzato alla gestione flessibile e potente dei flussi informativi e della documentazione. XMS (eXtended Memory Specification): metodo che consente di utilizzare la memoria RAM installata oltre il primo 1Mb. I microprocessori 8086 e 8088 potevano utilizzare solamente 1Mb di memoria RAM. Tutte le CPU successive, invece, possono utilizzare quantità maggiori di memoria. Tutta la memoria installata oltre il primo 1Mb, è chiamata Extended Memory. Y Y-MODEM: protocollo per il trasferimento di file tra computer via modem e collegamento diretto o telefonico. I dati sono trasferiti a pacchetti, e per ciascun pacchetto di dati è calcolato e controllato il checksum per garantirne l’esattezza. Consente l’invio di più file con un’unica operazione. Migliore del protocollo X-Modem. Y2K (Year 2000): sigla che identifica il problema del cambio di formato di data nell’anno 2000. Il software per PC (non quello per Macintosh) e per Unix e altri sistemi operativi, ha utilizzato per la registrazione delle date un formato a 6 cifre: due per il mese, due per il giorno e due per l’anno (esempio: 071299 per il 12 luglio 1999). Queste ultime, con l’anno 2000, costituiscono il problema Y2K, in quanto per un computer l’anno 00 (2000) sarà inferiore all’anno 99 (1999) di ben 99 anni! Per risolvere questo è necessaria la riscrittura di moltissimo software, soprattutto quello di organismi come banche e grosse società. Z Z80: microprocessore della Zilog, del 1976. Con velocità da 2,5 MHz a 10 MHz, fu utilizzato nei primi microcomputer. Usava un contenitore CERDIP a 40 pin. Z-BUFFER: memoria della scheda grafica addetta ai dati relativi all’asse Z delle immagini. L’asse Z è quello della profondità. La memoria dello Z-buffer consente quindi di gestire la sovrapposizione degli oggetti. Quando in un videogioco un personaggio passa dietro ad un oggetto, la scheda grafica deve cancellare la parte del personaggio che non deve essere visualizzata, e deve cancellare anche la parte di sfondo che sta dietro il personaggio e dietro l’oggetto; questa operazione viene effettuata dello Z-buffer. Z-MODEM: protocollo per il trasferimento di file tra computer via modem e collegamento diretto o telefonico. I dati sono trasferiti a pacchetti, e per ciascun pacchetto di dati è calcolato e controllato il checksum per garantirne l’esattezza. Consente l’invio di più file con un’unica operazione. Migliore dei protocolli X-Modem e Y-modem. ZAK (Zero Administration Kit): software che consente una gestione semplificata di una rete con personal Windows ‘9x e Windows NT, spesso regolando e limitando le possibilità dell’utente di modificare configurazioni e parte del proprio hard disk (cancellare file di sistema, caricare software...) e di accesso al server. ZAW (Zero Administration initiative for Windows): iniziativa di Microsoft che ha generato ZAK. ZIF (Zero Insertion Force): i microprocessori, e altri chip come quelli delle memorie RAM, possono essere saldati sulla scheda oppure inseriti in un connettore (socket). In questo caso è possibile estrarli per sostituirli in caso di guasto o di upgrade. Se il socket è di tipo ZIF, l’estrazione e l’inserimento del chip nel socket è più facile, mentre di solito occorre esercitare una certa forza che potrebbe anche provocare la piegatura o la rottura di un piedino (pin) del chip. ZIP: tipo di periferica per la registrazione di dati su cartucce rimovibili. Ogni cartuccia ZIP ha una capacità di 100Mb. Il dispositivo ZIP può essere collegato tramite la porta seriale o SCSI. ZOOMED VIDEO: interfaccia veloce per il collegamento di periferiche audio e video. ZR36060: chip per l’acquisizione video in schede grafiche, prodotto da Zoran. GLOSSARIO CORSO DI LAUREA IN “COMUNICAZIONE PUBBLICA, DELLA CULTURA E DELLE ARTI ANNO ACCADEMICO 2009-2010 22