le abitazioni dei poveri: le insulae pag.76

LE ABITAZIONI DEI POVERI: LE INSULAE PAG.76
LA
MAGGIOR
PARTE
DEI
CITTADINI
VIVEVANO
NELLA
SUBURRA, UNA ZONA A SUD DELLA CITTÀ DOVE GLI
ABITANTI DI ROMA VIVEVANO IN CASE POPOLARI DETTE
INSULAE.
ERANO
EDIFICI
A
PIÙ
PIANI.
AL
PIANO
TERRENO SI TROVAVANO LE BOTTEGHE E I NEGOZI. I
PIANI SUPERIORI ERANO ABITATI DA PERSONE POVERE.
QUESTI EDIFICI ERANO SPESSO COSTRUITI IN LEGNO.
D’INVERNO
LE
BRACIERI
E
PERSONE
SI
ILLUMINAVANO
SCALDAVANO
LE
STANZE
CON
CON
I
LE
LANTERNE.
BRACIERE
LANTERNE PER FARE LUCE
PALAZZO POPOLARE SULLA SINISTRA(INSULAE)
A DESTRA LA DOMUS ROMANA(VILLA DEI RICCHI)
LE
DIMORE
DEI
RICCHI:
LE
DOMUS
PAG.
77
LE CASE DEI RICCHI S I CHIAMAVANO DOMUS; ERANO A UNO O DUE
PIANI ED ERANO COMODE E SPAZIOSE.
LA PORTA PR INC IPALE S I APR IVA SULL'ATRIO, UNA GRANDE SALA A
CIE LO APERTO CON UNA VASCA CENTRALE, DOVE SI RACCOGLIEVA
L'ACQUA
PIOVANA.
IL
GIARDINO
ERA
INTERNO
ALLA
CASA.
LE
CAMERE DA LETTO SI TROVAVANO AL PR IMO P IANO; C'ERANO POI IL
TRICLINIO, C IOÈ LA SALA DA PRANZO, I LOCALI PER LA SERVITÙ, LA
CUCINA E I BAGNI CON ACQUA CORRENTE.I PAVIMENTI E LE PARETI
ERANO ABBELLITI CON MOSAICI E AFFRESCHI; I SOFFITTI ERANO
ARRICCHIT I DI INTARSI D'ORO E D'AVORIO
GIARDINO
ATRIO
CAMERE
SALA DA
PRANZO
CUCINA
DOMUS ROMANA
DISPENSA
MOSAICO ( DISEGNO FATTO CON TES SERE)
AFFRE SCO (DIPINTO S UL M URO)
LO SVILUPPO DEI COMMERCI PAG. 78
PER BUONA PARTE DEL II SECOLO D.C., DURANTE I LUNGHI REGNI
DEGLI
IMPERATORI ADRIANO,
AURELIO, CONTINUÒ
IL
PERIODO
ANTONINO
DI
PACE.
PIO E MARCO
L'AGRICOLTURA
E
L'ARTIGIANATO SI SVILUPPARONO E IL COMMERCIO S'INTENS IFICÒ. SI
VIAGGIAVA PER MARE E PER TERRA, LE REGIONI PIÙ LONTANE ERANO
COLLEGATE DA UNA RETE DI STRADE S ICURE, MA SI PREFERIVA
VIAGGIARE CON LE NAVI, PERCHÉ PIÙ VELOCI.
NAVE DA TRASPORTO
ROMA ORMAI IMPORTAVA(COMPRAVA) MOLTE P IÙ MERCI DI QUANTE
NE PRODUCEVA:
LE
GRANDI QUANTITÀ DI GRANO NECESSAR IE A
NUTRIRE GLI ABITANTI PROVENIVANO DALLA S ICILIA. DALL'EGITTO
ARRIVAVANO
TESSUTI
DI LINO, DALLA
DALL'INDIA COTONE. LE SPEZIE, LE PERLE
E
C INA
GEMME, ARR IVAVANO
DALL' OR IENTE.
GRANO
ABITI IN LINO
LA SETA E
SETA
SPEZIE
COTONE
L'ATT IVITÀ MERCANTILE ERA COS Ì INTENSA CHE A OSTIA, ALLA FOCE
(DOVE UN FIUME ENTRA NEL MARE) DEL TEVERE, FU COSTRUITO
UN PORTO
ARTIFICIALE(COSTRUITO
DALL’UOMO). QUI
LE
MERC I
ERANO SCAR ICATE DALLE NAVI E TRASFER ITE SU BARCHE PICCOLE,
CHE R ISALIVANO FINO A ROMA.
IL PORTO DI OSTIA
LE STRADE DELL’IMPERO
PAG. 79
STRADA ROMANA
LE
STRADE
CIRCA 120
CONSOLAR I,
000
CHE
KM, SERVIVANO
PERCORREVANO
INIZIALMENTE
TUTTO
PER
L'IMPERO
SCOP I
PER
M ILITARI
E
POLIT IC I E FURONO CREATE PERCHÉ LE LEGIONI POTESSERO RAGGIUNGERE
LE C ITTÀ P IÙ IMPORTANTI DEL TERRITORIO. LE STRADE FACILITAVANO LO
SPOSTAMENTO
DELL'ESERC ITO
MA
ANCHE
QUELLO
DEI FUNZIONARI
PUBBLIC I, DEGLI ESATTOR I, DEI MESSAGGER I IMPERIALI E DEI COMMERCI
FRA LE DIVERSE PROVINCE. LE STRADE ROMANE ERANO MOLTO DIVERSE
DALLE
P ISTE
POLVEROSE
ERANO LASTRICATE(RICOPERTE)
ADOTTATE
DI
FINO
PIETRE E,
AD
GRAZIE
A
ALLORA:
GALLERIE
E
PONT I, RIUSC IVANO A SUPERARE MONTAGNE E FIUMI. LA COSTRUZIONE DI
UNA STRADA ERA UN'OPERA COMPLESSA:S I SCAVAVA UN FOSSATO LARGO
CINQUE
METR I,
CHE VENIVA
RIEMP ITO
CON SABBIA E
STRAT I
DI GHIAIA E PIETRISCO.
LE STRADE VENIVANO M ISURATE IN M IGLIA. UN MIGLIO CORR ISPONDE
A 1480 METRI. OGNI MIGLIO VENIVA SEGNALATO SU UNA PIETRA POSTA AI
MARGINI DELLA STRADA, CHIAMATA PER QUESTO PIETRA MILIARE.
PIETRA MILIARE
GHIAIA
PIETRISCO
(VENIVA MESSA A OGNI MIGLIO)
LA RELIGIONE NELL’ANTICA ROMA PAG. 80
I
ROMANI
ONORAVANO
I
LARI,
GLI
ANTENATI
DEFUNTI
PROTETTORI DELLA FAMIGLIA, DELLA CASA E DELLE ATTIVITÀ
IN
GENERALE
E
I
PENATI,
PARAGONATI
AGLI
ANGELI
DEI
CRISTIANI CHE PROTEGGEVANO LA FAMIGLIA, LA CASA E LO
STATO. I MANI ERANO GLI SPIRITI DEI PARENTI DEFUNTI. IL
PATER FAMILIAS(PAPÀ) AVEVA IL COMPITO DI ONORARE QUESTI
SPIRITI DOMESTICI. I ROMANI POI INIZIARONO A ONORARE GLI
STESSI
DÈI
GRECI
DELL’OLIMPO,
DANDO
LORO
NOMI
LATINI:
ZEUS DIVENTÒ GIOVE, ERA FU CHIAMATA GIUNONE, ARES FU
VENERATO COME MARTE, ATENA PRESE IL NOME DI MINERVA,
AFRODITE
SI
CHIAMÒ
VENERE
E
POSEIDONE
FU
CHIAMATO
NETTUNO.
MINERVA
GIOVE
NETTUNO E VENERE
GIUNONE
VULCANO, FABBRO DEGLI DEI
MARTE
IL CRISTIANESIMO
MENTRE
REGNAVA
PAG. 81
OTTAVIANO
AUGUSTO,
NELLA
PROVINCIA
ROMANA DELLA PALESTINA NACQUE GESÙ CRISTO. EGLI VISSE
A
NAZARETH
CON
LA
MADRE
MARIA
E
IL
PADRE
GIUSEPPE,
FALEGNAME, NEL 33 D. C. GESÙ FU UCCISO. LE PERSONE CHE
SEGUONO
GLI
INSEGNAMENTI
DI
GESÙ
SONO
CHIAMATE
CRISTIANI E LA LORO RELIGIONE È CHIAMATA CRISTIANESIMO.
LA CRISI DELL’IMPERO
PAG. 82
VERSO LA FINE DEL II SECOLO D.C., L'IMMENSO IMPERO ROMANO
COMINCIÒ
AD
DELL’IMPERATORE
PESTE
FECE
AVERE
DIFFICOLTÀ.
MARCO
DIMINUIRE
AURELIO,
LA
DURANTE
UNA
TERRIBILE
POPOLAZIONE.
IL
REGNO
EPIDEMIA
L'AGRICOLTURA
E
DI
IL
COMMERCIO ENTRARONO IN CRISI.
UN GERMANO
L’IMPERATORE MARCO AURELIO
LA RICCHEZZA DELL’IMPERO SI BASAVA ANCHE SUL LAVORO DEGLI
SCHIAVI CHE COLTIVAVANO LE TERRE. CON LA FINE DELLE CONQUISTE
MILITARI C’ERANO MENO SCHIAVI CHE LAVORAVANO. ANCHE QUESTO
FATTO CONTRIBUÌ A FAR DIMINUIRE LA PRODUZIONE AGRICOLA,
CHE CAUSÒ L’AUMENTO DEL PREZZO DEI PRODOTTI.
LA SICUREZZA DELL'IMPERO ERA MINACCIATA DALLE INVASIONI DEI
POPOLI CONFINANTI, CHE I ROMANI INDICAVANO CON IL NOME DI
GERMANI.
IMPERATORI
DIFENDERE L’IMPERO
DOVEVANO
FAR
ROMANO
NON
SORVEGLIARE
ERA
FACILE
DALL'ESERCITO
E GLI
OGNI
REGIONE. I SOLDATI COSTAVAN MOLTO, PER FRONTEGGIARE LE TANTE
SPESE, ROMA FACEVA PAGARE TANTE TASSE AL POPOLO. LE BOTTEGHE
CHIUDEVANO, DIMINUIVA LA DISPONIBILITÀ DI PRODOTTI E IL LORO
PREZZO
CRESCEVA.
MOLTI
UOMINI,
DIVENTATI
POVERI,
COMINCIARONO A VIVERE DI FURTI E AGGRESSIONI: LE STRADE
DIVENTARONO POCO SICURE E L'IMPERO SI INDEBOLÌ.
I GERMANI PAG. 83
OLTRE
I
CONFINI
SETTENTRIONALI
DELL'IMPERO
VIVEVANO
POPOLAZIONI SEMINOMADI CHE ABITAVANO LE GRANDI FORESTE
DELL'EUROPA DEL NORD. I PRINCIPALI GRUPPI GERMANICI ERANO I
GOTI, I VISIGOTI, I SASSONI, I VANDALI, I LONGOBARDI E I FRANCHI.
I ROMANI LI DEFINIVANO <<BARBARI>> PERCHÉ NON PARLAVANO IL
LATINO E LA LORO LINGUA SUONAVA ALLE ORECCHIE ROMANE COME
UN INDISTINTO BRONTOLÌO {BAR, BAR). VIVEVANO IN VILLAGGI DI
CAPANNE E SI SPOSTAVANO CONTINUAMENTE; SI PROCURAVANO IL
CIBO CON LA CACCIA E L'ALLEVAMENTO E COLTIVAVANO LE TERRE
OTTENUTE BRUCIANDO PARTI DI FORESTA. QUANDO L'AMBIENTE NON
DAVA
PIÙ
SOSTENTAMENTO,
SI
TRASFERIVANO
IN
UNA
ZONA
PIÙ
FAVOREVOLE.
VILLAGGIO DEI GERMANI
I
GERMANI
ERANO
IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE E D’ORIENTE
ABILI
NELLA
LAVORAZIONE
DEI
METALLI:
COSTRUIVANO OGGETTI RAFFINATI E ARMI MOLTO RESISTENTI. ERANO
GOVERNATI DA UN RE ELETTO DALL'ASSEMBLEA DEI GUERRIERI. ALLA
BASE DELLA LORO SOCIETÀ C'ERA IL CLAN (CIOÈ UN GRUPPO DI
FAMIGLIE IMPARENTATE TRA LORO). I GERMANI NON CONOSCEVANO LA
SCRITTURA
E
NON
AVEVANO,
PERCIÒ,
LEGGI
SCRITTE.
LA
LORO
PRIMARIA FONTE DI RICCHEZZA ERA LA RAZZÌA: GRUPPI DI GUERRIERI
ASSALIVANO UN VILLAGGIO E DERUBAVANO GLI ABITANTI. NEGLI ANNI
DI
MAGGIORE
FORZA
DELL'IMPERO,
QUESTE
TRIBÙ
DIFFICILMENTE
ATTACCARONO LE CITTÀ ROMANE, MA CON L'INIZIO DELLA CRISI, LE
COSE
CAMBIARONO:
I
BARBARI
ORGANIZZARONO
SCORRERIE
E
SACCHEGGI SEMPRE PIÙ FREQUENTI NELLE PROVINCE ROMANE.
LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO PAG. 84
NONOSTANTE LE PERSECUZIONI, LA RELIGIONE CRISTIANA CONTINUÒ
A DIFFONDERSI ANCHE TRA I NOBILI E I SOLDATI.
LA
CRISI
ECONOMICA
SI
STAVA
ALLARGANDO
E
L'IMPERO
NON
RIUSCIVA PIÙ A FAR NULLA DI FRONTE ALL’AUMENTO DEI POVERI. MA
SPESSO, DOVE L'IMPERO ERA ASSENTE, ERA PRESENTE LA CHIESA
CRISTIANA CHE, GRAZIE ALLE DONAZIONI DEI SUOI FEDELI, FONDAVA
ORFANOTROFI E OSPIZI E ORGANIZZAVA DISTRIBUZIONI GRATUITE DI
CIBO.
L'IMPERATORE
COSTANTINO
FAVORÌ
IL
CRISTIANESIMO
ANZICHÉ
COMBATTERLO. COSÌ, NEL 313 D.C., POSE FINE ALLE PERSECUZIONI
CON L'EDITTO DI MILANO, CON IL QUALE CONCEDEVA LIBERTÀ DI
CULTO
A
TUTTI
RELIGIONI.
I
CRISTIANI,
COSTANTINO
COSÌ
COME
INDIVIDUÒ
AI
SEGUACI
NELLA
DI
ALTRE
STRUTTURA
ORGANIZZATIVA DELLA CHIESA, NELLA SUA FORZA MORALE, UN MEZZO
PER RENDERE UNITO L'IMPERO.
COSTANTINO MOSTRA LA CAPITALE DA
LUI FONDATA
L’EDITTO DI MILANO CONCESSE A
TUTTI DI PROFESSARE LIBERAMENTE LA
PROPRIA FEDE.
IN SEGUITO, NEL 380 D.C., L'IMPERATORE TEODOSIO DICHIARÒ IL
CRISTIANESIMO RELIGIONE UFFICIALE DELL'IMPERO.
LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE PAG. 85
ROMA, DOPO SECOLI DI SPLENDORE, ERA ORMAI IN DECLINO. PER
RIDARE PROSPERITÀ E STABILITÀ ALL'IMPERO FURONO TENTATE VARIE
SOLUZIONI.
•
NEL 293 D.C. L'IMPERATORE DIOCLEZIANO DECISE DI AFFIDARE
IL GOVERNO A UNA TETRARCHIA: L'IMPERO FU DIVISO IN QUATTRO
VASTE
AREE
TERRITORIALI
GOVERNATE
RISPETTIVAMENTE
DA
DUE
IMPERATORI (GLI «AUGUSTI") E DUE VICE IMPERATORI (I «CESARI").
QUESTO SISTEMA DI GOVERNO ENTRÒ PRESTO IN CRISI, PERCHÉ SI
SCATENARONO RIVALITÀ E GUERRE TRA I PRETENDENTI ALLA MASSIMA
CARICA.
TETRARCHIA: GOVERNO DI QUATTRO PERSONE
L’IMPERO VIENE DIVISO IN 4 PARTI.
•
NEL 330 D.C. L'IMPERATORE COSTANTINO, RIUNÌ DI NUOVO
L'IMPERO E TRASFERÌ LA CAPITALE DA ROMA A BISANZIO (L'ATTUALE
ISTANBUL, IN TURCHIA), CHE IN SUO ONORE PRESE IL NOME DI
COSTANTINOPOLI.
•
NEL
L'IMPERO
395
FU
D.C.,
ALLA
MORTE
DEFINITIVAMENTE
DELL'IMPERATORE
DIVISO
IN
TEODOSIO,
IMPERO
ROMANO
D'OCCIDENTE, CON CAPITALE MILANO E POI RAVENNA, E IMPERO
ROMANO
D'ORIENTE,
DETTO
ANCHE
BIZANTINO,
CON
CAPITALE
COSTANTINOPOLI.
IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE E D’ORIENTE
GLI IMPERATORI ROMANI D'OCCIDENTE PER LUNGO TEMPO RIUSCIRONO
A CONTROLLARE LE INVASIONI DEI POPOLI CONFINANTI, STRINGENDO
ANCHE
PATTI
COMINCIARONO
DI
ALLEANZA
NUOVE
CON
INVASIONI
LORO.
MA
DETERMINATE
DAL
370
D.C.
DALL'AVANZATA
DEGLI UNNI, UN POPOLO PROVENIENTE DALL'ASIA CHE SPINSE LE
POPOLAZIONI GERMANICHE AD ENTRARE NEI CONFINI DELL’IMPERO.
NEL 410 D.C., I VISIGOTI SACCHEGGIARONO ROMA. NEL 455 D.C.,
ROMA FU ATTACCATA DAI VANDALI. NEL 476 D.C. UN COMANDANTE
BARBARO, ODOACRE, CONQUISTÒ L'ITALIA E DEPOSE L'IMPERATORE
ROMOLO AUGUSTOLO: ERA LA FINE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE.
IMPERO
D’ORIENTE
MONETA DI ODOA CRE
IMPERO
D’OCCIDENTE
L'IMPERO D'ORIENTE, INVECE, RIUSCÌ A RESPINGERE LE INVASIONI
BARBARICHE E DURÒ ANCORA ALTRI MILLE ANNI, FINO AL 1453.
NEL 476 A.C. CON LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE,
FINISCE LA STORIA ANTICA E COMINCIA IL MEDIOEVO.
VIVERE NELL’ANTICA ROMA
LA FAMIGLIA
ALLA BASE DELLA SOCIETÀ ROMANA C’ERA LA FAMIGLIA CHE
COMPRENDEVA ANCHE NONNI, ZII E CUGINI. IL PATER FAMILIAS
(PADRE DI FAMIGLIA) COMANDAVA SULLA MOGLIE E TUTTI I BENI
APPARTENEVANO A LUI.
FAMIGLIA ROMANA
L’ISTRUZIONE
FINO
A
6
ANNI
L’EDUCAZIONE
IN
OGNI
BAMBINO
FAMIGLIA
DAL
MASCHIO
PADRE.
RICEVEVA
LE
FEMMINE
IMPARAVANO A OCCUPARSI DELLA CASA. I BAMBINI RICCHI A 7
ANNI
VENIVANO
EDUCATI
DA
UN
MAESTRO
PRIVATO
O
ANDAVANO A SCUOLA. I FIGLI E LE FIGLIE DEI POVERI NON
ANDAVANO A SCUOLA.
TAVOLETTA DI CERA E STILO
LE DONNE
ERANO
SOGGETTE
ALL’AUTORITÀ
DEL
PADRE.
DOVEVANO
OCCUPARSI DELLE FACCENDE DOMESTICHE E EDUCARE I FIGLI. LA
DONNA
ROMANA
ANDAVA
AI
AVEVANO
PERÒ
PARTECIPAVA
BANCHETTI,
GRANDE
CURA
A
TEATRO,
DEL
ALLA
ALLE
PROPRIO
VITA
TERME,
SOCIALE:
AL
ASPETTO;
CIRCO.
AMAVANO
TRUCCARSI E ORNARSI DI GIOIELLI. USAVANO ACCONCIATURE
ELABORATE.
ACCONCIATURA
DI UNA DONNA
ROMANA
IL TEMPO LIBERO
LE CORSE DEI CARRI
I
ROMANI
AMAVANO
DIVERSI
SPETTACOLI,
MOLTO
SPESSO
VIOLENTI: PER ESEMPIO LE CORSE DI BIGHE E QUADRIGHE
TRAINATE DA CAVALLI. QUESTE GARE SI SVOLGEVANO AL CIRCO
MASSIMO, UNA SPECIE DI STADIO.
IL CIRCO MASSIMO
I GIOCHI DEI GLADIATORI
LE
LOTTE
TRA
GLADIATORI
BELVE
UOMINI
ARMATI
FEROCI
COCCODRILLI.
GLI
SI
SVOLGEVANO
AFFRONTAVANO
COME
ORSI,
SPETTATORI
E
LEONI,
NEL
COLOSSEO.
UCCIDEVANO
ANCHE
RINOCERONTI
SCOMMETTEVANO
I
O
SPESSO
SULL’ESITO DI QUESTI SPETTACOLI.
GLADIATORI SI SFIDANO NEL C OLOSSEO
LE TERME
I
CITTADINI
AMAVANO
MOLTO
ANDARE
ALLE
TERME
PER
RILASSARSI E RIPOSARE. IL CALIDARIUM ERA UN LOCALE MOLTO
CALDO
PIENO
DI
VAPORE.
NEL
TEPIDARIUM
SI
FACEVANO
MASSAGGI CON OLIO D’OLIVA. NEL FRIGIDARIUM SI FACEVA IL
BAGNO FREDDO.
TERME ROMANE
L’ABBIGLIAMENTO
TUTTI GLI UOMINI INDOSSAVANO LA TUNICA(2), UNA SPECIE DI
CAMICIA CHE ARRIVAVA ALLE GINOCCHIA ED ERA STRETTA IN
VITA CON UNA CINTURA. SOPRA LA TUNICA, I CITTADINI PIÙ
RICCHI INDOSSAVANO LA TOGA(1), UN AMPIO PANNO DI LAN A
AVVOLTO
INTORNO
AL
CORPO.
LE
DONNE
INDOSSAVANO
LA
STOLA(5), UNA VESTE SENZA MANICHE LUNGA FINO AI PIEDI,
COMPLETATA DA UNA SPECIE DI GRANDE SCIALLE RETTANGOLARE,
LA PALLA(4), CHE POTEVA ANCHE COPRIRE IL CAPO.
ABBIGLIAMENTO ROMANO
ALIMENTAZIONE
I PASTI DEI ROMANI ERANO TRE: LO JENTACULUM, IL PRANDIUM E
LA CENA. LO JENTACULUM ERA LO SPUNTINO DELLA MATTINA, IL
PRANDIUM
ERA
LO
SPUNTINO
DI
MEZZOGIORNO.
IL
PASTO
PRINCIPALE ERA LA CENA. L’ANTIPASTO CONSISTEVA IN OLIVE,
UOVA, FUNGHI; SEGUIVANO TRE PORTATE DI CARNE O PESCE O
LEGUMI. IL DOLCE POTEVA ESSERE A BASE DI FRUTTA FRESCA E
SECCA O DI CONFETTURE. SI DIFFUSE TRA I PATRIZI L’ABITUDINE
AI BANCHETTI LUSSUOSI. SI PRANZAVA SU DIVANI CHIAMATI
TRICLINI,
SUI
QUALI
GLI
INVITATI
MANGIAVANO
SEMISDRAIATI. TUTTE LE CENE SI CONCLUDEVANO CON IL VINO.
ALIMENTAZIONE ROMANA
INVENZIONI E SCOPERTE
ANCHE SE L’IMPERO
ROMANO
D’OCCIDENTE CADDE NEL
476
D.C.,
MOLTI ASPETTI DELLA CULTURA ROMANA INFLUENZANO ANCORA OGGI
LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA E QUELLA DI MOLTI ALTRI POPOLI.
LETTERE, PAROLE E NUMERI
DELLE
26
LETTERE
DEL
NOSTRO
ALFABETO,
22
PROVENGONO
DA
QUELLO LATINO. L’ALFABETO LATINO SOMIGLIA A QUELLO GRECO MA
FU
INFLUENZATO
ANCHE
DA
QUELLO
ETRUSCO.
ANCORA
OGGI
UTILIZZIAMO I NUMERI ROMANI, PER ESEMPIO SUI QUADRANTI DEGLI
OROLOGI, SULLE MERIDIANE E PER INDICARE I SECOLI. INOLTRE I
NOMI SCIENTIFICI DELLE PIANTE, DEGLI ANIMALI E DI MOLTE PARTI
DEL CORPO UMANO SONO IN LINGUA LATINA.
OROLOGIO CON NUMERI ROMANI
IL CALENDARIO E I PIANETI
FURONO I ROMANI A SVILUPPARE L’IDEA DI UN CALENDARIO UNICO
PER
TUTTI.
NEL
46
a.C.
GIULIO
CESARE
VOLLE
RIFORMARE
IL
CALENDARIO. IL NOSTRO CALENDARIO SI BASA SU QUELLO ROMANO.
ALCUNI MESI PRENDONO IL NOME DA DIVINITÀ ROMANE (OLTRE CHE
GENNAIO
DA
GIANO,
ANCHE
MARZO
DA
MARTE
E
GIUGNO
DA
GIUNONE). LUGLIO DERIVA DA GIULIO CESARE (JULIUS CAESAR) E
AGOSTO DA OTTAVIANO AUGUSTO (OCTAVIANUS AUGUSTUS). ANCHE I
PIANETI
HANNO
MERCURIO,
IL
VENERE,
NOME
DI
MARTE,
DIVINITÀ
GIOVE,
ROMANE.
SATURNO,
È
IL
URANO,
CASO
DI
NETTUNO.
SOLO DAL VI SECOLO NON SI PARTÌ DAL 753 a.C. PER CONTARE GLI
ANNI MA SI PARTÌ DALLA NASCITA DI GESÙ.
CALENDARIO CON NUMERI ROMANI
LE MONETE
A ROMA L’USO DELLA MONETA SI DIFFUSE CON MOLTO RITARDO SOLO
NEL 335 a.C. GRAZIE ALLA CITTÀ DI CAPUA VICINO A NAPOLI CHE
CONIÒ
MONETE
D’ARGENTO
PER
ROMA.
LE
MONETE
D’ORO
CIRCOLARONO A PARTIRE DAGLI ANNI IN CUI VISSE GIULIO CESARE.
M ON ETA D ’ OR O R EC AN T E IL V O L T O D I A DR IAN O (117 d.C.)
LE COSTRUZIONI
MOLTI EDIFICI PUBBLICI, STRADE, ACQUEDOTTI E SISTEMI FOGNARI
RICALCANO I MODELLI E I TRACCIATI ROMANI.
ARCO DI AUGUSTO (AOSTA)
IL DIRITTO
NEI TRIBUNALI DI TUTTO IL MONDO SOPRAVVIVE L’USANZA ROMANA DI
CELEBRARE I PROCESSI DAVANTI A UN GIUDICE E A UNA GIURIA.
ANCORA OGGI NELLE UNIVERSITÀ SI STUDIA IL DIRITTO ROMANO.
LEGGI DELLE DODICI TAVOLE
I TITOLI DEI SOVRANI E LA CORONA D’ALLORO
I
TITOLI
DI
KAISER
E
ZAR,
ATTRIBUITI
IN
PASSATO
RI-
SPETTIVAMENTE AGLI IMPERATORI TEDESCHI E RUSSI, DERIVANO DAL
LATINO CAESAR. ANCHE LA CORONA D’ALLORO CON LA QUALE FURONO
RAFFIGURATI
MOLTI
SOVRANI,
SCRITTORI
O
POETI
CORONA D’ALLORO PORTATA DAI COMANDANTI ROMANI.
CORONA D’ALLORO
DERIVA
DALLA
E LA STORIA CONTINUA
LA FINE DELL’ETÀ ANTICA
DOPO IL 476 D.C., A CONTINUARE LA TRADIZIONE ROMANA
RIMARRÀ
SOLO
FRAMMENTATO
L’IMPERO
IN
UNA
D’ORIENTE.
SERIE
DI
PER
REGNI
L’OCCIDENTE,
IN
MANO
AGLI
INVASORI GERMANICI, INIZIERÀ INVECE UN’EPOCA NUOVA,
CHE GLI STORICI HANNO CHIAMATO “MEDIOEVO”.
IMPERO BIZANTINO (IMPERO ROMANO D’ORIENTE)
IL MEDIOEVO
I PRIMI SECOLI DI QUESTO NUOVO PERIODO SARANNO MOLTO
DIFFICILI E VIOLENTI E LA CIVILTÀ SUBIRÀ ADDIRITTURA UN
REGRESSO.
DOPO
L’ANNO
MILLE,
PERÒ,
L’OCCIDENTE
CONOSCERÀ UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO. NEL 1492, CON
LA SCOPERTA DELL’AMERICA, QUEST’EPOCA SI CONCLUDERÀ E
UNA NUOVA ETÀ AVRÀ INIZIO: QUELLA “MODERNA”.
SCOPERTA AMERICA 1492
L’ETÀ MODERNA
IN
QUESTO
PERIODO
L’EUROPA
SI
ESPANDERÀ
OLTRE
I
PROPRI CONFINI, LEGANDO NUOVI POPOLI ALLA SUA STORIA.
LE
CONOSCENZE
DELL’UOMO
SI
ARRICCHIRANNO
ENORMEMENTE E NASCERÀ LA SCIENZA MODERNA. INOLTRE
SI
AFFERMERANNO
QUEI
DIRITTI
DEL
CITTADINO
CHE
ANCORA OGGI SONO ALLA BASE DELLA DEMOCRAZIA. NEL
1789,
LA
RIVOLUZIONE
DELL’UMANITÀ
IN
“CONTEMPORANEA”.
FRANCESE
UNA
SEGNERÀ
NUOVA
L’INGRESSO
EPOCA,
QUELLA
GALILEO GALILEI
L’ETÀ CONTEMPORANEA
È L’EPOCA CHE STIAMO VIVENDO, QUELLA CHE HA PORTATO
UNO
SVILUPPO
TECNOLOGICO
E
SCIENTIFICO
DI
ALTISSIMO LIVELLO, MA ANCHE LE CATASTROFI PIÙ ATROCI:
BOMBE
ATOMICHE,
STERMINIO
DI
DANNI ALL’ECOSISTEMA TERRESTRE…
SPACE SHUTTLE
INTERI
POPOLI,
GRAVI