LE ABITAZIONI DEI POVERI: LE INSULAE PAG.76 LA MAGGIOR PARTE DEI CITTADINI VIVEVANO NELLA SUBURRA, UNA ZONA A SUD DELLA CITTÀ DOVE GLI ABITANTI DI ROMA VIVEVANO IN CASE POPOLARI DETTE INSULAE. ERANO EDIFICI A PIÙ PIANI. AL PIANO TERRENO SI TROVAVANO LE BOTTEGHE E I NEGOZI. I PIANI SUPERIORI ERANO ABITATI DA PERSONE POVERE. QUESTI EDIFICI ERANO SPESSO COSTRUITI IN LEGNO. D’INVERNO LE BRACIERI E PERSONE SI ILLUMINAVANO SCALDAVANO LE STANZE CON CON I LE LANTERNE. BRACIERE LANTERNE PER FARE LUCE PALAZZO POPOLARE SULLA SINISTRA(INSULAE) A DESTRA LA DOMUS ROMANA(VILLA DEI RICCHI) LE DIMORE DEI RICCHI: LE DOMUS PAG. 77 LE CASE DEI RICCHI S I CHIAMAVANO DOMUS; ERANO A UNO O DUE PIANI ED ERANO COMODE E SPAZIOSE. LA PORTA PR INC IPALE S I APR IVA SULL'ATRIO, UNA GRANDE SALA A CIE LO APERTO CON UNA VASCA CENTRALE, DOVE SI RACCOGLIEVA L'ACQUA PIOVANA. IL GIARDINO ERA INTERNO ALLA CASA. LE CAMERE DA LETTO SI TROVAVANO AL PR IMO P IANO; C'ERANO POI IL TRICLINIO, C IOÈ LA SALA DA PRANZO, I LOCALI PER LA SERVITÙ, LA CUCINA E I BAGNI CON ACQUA CORRENTE.I PAVIMENTI E LE PARETI ERANO ABBELLITI CON MOSAICI E AFFRESCHI; I SOFFITTI ERANO ARRICCHIT I DI INTARSI D'ORO E D'AVORIO GIARDINO ATRIO CAMERE SALA DA PRANZO CUCINA DOMUS ROMANA DISPENSA MOSAICO ( DISEGNO FATTO CON TES SERE) AFFRE SCO (DIPINTO S UL M URO) LO SVILUPPO DEI COMMERCI PAG. 78 PER BUONA PARTE DEL II SECOLO D.C., DURANTE I LUNGHI REGNI DEGLI IMPERATORI ADRIANO, AURELIO, CONTINUÒ IL PERIODO ANTONINO DI PACE. PIO E MARCO L'AGRICOLTURA E L'ARTIGIANATO SI SVILUPPARONO E IL COMMERCIO S'INTENS IFICÒ. SI VIAGGIAVA PER MARE E PER TERRA, LE REGIONI PIÙ LONTANE ERANO COLLEGATE DA UNA RETE DI STRADE S ICURE, MA SI PREFERIVA VIAGGIARE CON LE NAVI, PERCHÉ PIÙ VELOCI. NAVE DA TRASPORTO ROMA ORMAI IMPORTAVA(COMPRAVA) MOLTE P IÙ MERCI DI QUANTE NE PRODUCEVA: LE GRANDI QUANTITÀ DI GRANO NECESSAR IE A NUTRIRE GLI ABITANTI PROVENIVANO DALLA S ICILIA. DALL'EGITTO ARRIVAVANO TESSUTI DI LINO, DALLA DALL'INDIA COTONE. LE SPEZIE, LE PERLE E C INA GEMME, ARR IVAVANO DALL' OR IENTE. GRANO ABITI IN LINO LA SETA E SETA SPEZIE COTONE L'ATT IVITÀ MERCANTILE ERA COS Ì INTENSA CHE A OSTIA, ALLA FOCE (DOVE UN FIUME ENTRA NEL MARE) DEL TEVERE, FU COSTRUITO UN PORTO ARTIFICIALE(COSTRUITO DALL’UOMO). QUI LE MERC I ERANO SCAR ICATE DALLE NAVI E TRASFER ITE SU BARCHE PICCOLE, CHE R ISALIVANO FINO A ROMA. IL PORTO DI OSTIA LE STRADE DELL’IMPERO PAG. 79 STRADA ROMANA LE STRADE CIRCA 120 CONSOLAR I, 000 CHE KM, SERVIVANO PERCORREVANO INIZIALMENTE TUTTO PER L'IMPERO SCOP I PER M ILITARI E POLIT IC I E FURONO CREATE PERCHÉ LE LEGIONI POTESSERO RAGGIUNGERE LE C ITTÀ P IÙ IMPORTANTI DEL TERRITORIO. LE STRADE FACILITAVANO LO SPOSTAMENTO DELL'ESERC ITO MA ANCHE QUELLO DEI FUNZIONARI PUBBLIC I, DEGLI ESATTOR I, DEI MESSAGGER I IMPERIALI E DEI COMMERCI FRA LE DIVERSE PROVINCE. LE STRADE ROMANE ERANO MOLTO DIVERSE DALLE P ISTE POLVEROSE ERANO LASTRICATE(RICOPERTE) ADOTTATE DI FINO PIETRE E, AD GRAZIE A ALLORA: GALLERIE E PONT I, RIUSC IVANO A SUPERARE MONTAGNE E FIUMI. LA COSTRUZIONE DI UNA STRADA ERA UN'OPERA COMPLESSA:S I SCAVAVA UN FOSSATO LARGO CINQUE METR I, CHE VENIVA RIEMP ITO CON SABBIA E STRAT I DI GHIAIA E PIETRISCO. LE STRADE VENIVANO M ISURATE IN M IGLIA. UN MIGLIO CORR ISPONDE A 1480 METRI. OGNI MIGLIO VENIVA SEGNALATO SU UNA PIETRA POSTA AI MARGINI DELLA STRADA, CHIAMATA PER QUESTO PIETRA MILIARE. PIETRA MILIARE GHIAIA PIETRISCO (VENIVA MESSA A OGNI MIGLIO) LA RELIGIONE NELL’ANTICA ROMA PAG. 80 I ROMANI ONORAVANO I LARI, GLI ANTENATI DEFUNTI PROTETTORI DELLA FAMIGLIA, DELLA CASA E DELLE ATTIVITÀ IN GENERALE E I PENATI, PARAGONATI AGLI ANGELI DEI CRISTIANI CHE PROTEGGEVANO LA FAMIGLIA, LA CASA E LO STATO. I MANI ERANO GLI SPIRITI DEI PARENTI DEFUNTI. IL PATER FAMILIAS(PAPÀ) AVEVA IL COMPITO DI ONORARE QUESTI SPIRITI DOMESTICI. I ROMANI POI INIZIARONO A ONORARE GLI STESSI DÈI GRECI DELL’OLIMPO, DANDO LORO NOMI LATINI: ZEUS DIVENTÒ GIOVE, ERA FU CHIAMATA GIUNONE, ARES FU VENERATO COME MARTE, ATENA PRESE IL NOME DI MINERVA, AFRODITE SI CHIAMÒ VENERE E POSEIDONE FU CHIAMATO NETTUNO. MINERVA GIOVE NETTUNO E VENERE GIUNONE VULCANO, FABBRO DEGLI DEI MARTE IL CRISTIANESIMO MENTRE REGNAVA PAG. 81 OTTAVIANO AUGUSTO, NELLA PROVINCIA ROMANA DELLA PALESTINA NACQUE GESÙ CRISTO. EGLI VISSE A NAZARETH CON LA MADRE MARIA E IL PADRE GIUSEPPE, FALEGNAME, NEL 33 D. C. GESÙ FU UCCISO. LE PERSONE CHE SEGUONO GLI INSEGNAMENTI DI GESÙ SONO CHIAMATE CRISTIANI E LA LORO RELIGIONE È CHIAMATA CRISTIANESIMO. LA CRISI DELL’IMPERO PAG. 82 VERSO LA FINE DEL II SECOLO D.C., L'IMMENSO IMPERO ROMANO COMINCIÒ AD DELL’IMPERATORE PESTE FECE AVERE DIFFICOLTÀ. MARCO DIMINUIRE AURELIO, LA DURANTE UNA TERRIBILE POPOLAZIONE. IL REGNO EPIDEMIA L'AGRICOLTURA E DI IL COMMERCIO ENTRARONO IN CRISI. UN GERMANO L’IMPERATORE MARCO AURELIO LA RICCHEZZA DELL’IMPERO SI BASAVA ANCHE SUL LAVORO DEGLI SCHIAVI CHE COLTIVAVANO LE TERRE. CON LA FINE DELLE CONQUISTE MILITARI C’ERANO MENO SCHIAVI CHE LAVORAVANO. ANCHE QUESTO FATTO CONTRIBUÌ A FAR DIMINUIRE LA PRODUZIONE AGRICOLA, CHE CAUSÒ L’AUMENTO DEL PREZZO DEI PRODOTTI. LA SICUREZZA DELL'IMPERO ERA MINACCIATA DALLE INVASIONI DEI POPOLI CONFINANTI, CHE I ROMANI INDICAVANO CON IL NOME DI GERMANI. IMPERATORI DIFENDERE L’IMPERO DOVEVANO FAR ROMANO NON SORVEGLIARE ERA FACILE DALL'ESERCITO E GLI OGNI REGIONE. I SOLDATI COSTAVAN MOLTO, PER FRONTEGGIARE LE TANTE SPESE, ROMA FACEVA PAGARE TANTE TASSE AL POPOLO. LE BOTTEGHE CHIUDEVANO, DIMINUIVA LA DISPONIBILITÀ DI PRODOTTI E IL LORO PREZZO CRESCEVA. MOLTI UOMINI, DIVENTATI POVERI, COMINCIARONO A VIVERE DI FURTI E AGGRESSIONI: LE STRADE DIVENTARONO POCO SICURE E L'IMPERO SI INDEBOLÌ. I GERMANI PAG. 83 OLTRE I CONFINI SETTENTRIONALI DELL'IMPERO VIVEVANO POPOLAZIONI SEMINOMADI CHE ABITAVANO LE GRANDI FORESTE DELL'EUROPA DEL NORD. I PRINCIPALI GRUPPI GERMANICI ERANO I GOTI, I VISIGOTI, I SASSONI, I VANDALI, I LONGOBARDI E I FRANCHI. I ROMANI LI DEFINIVANO <<BARBARI>> PERCHÉ NON PARLAVANO IL LATINO E LA LORO LINGUA SUONAVA ALLE ORECCHIE ROMANE COME UN INDISTINTO BRONTOLÌO {BAR, BAR). VIVEVANO IN VILLAGGI DI CAPANNE E SI SPOSTAVANO CONTINUAMENTE; SI PROCURAVANO IL CIBO CON LA CACCIA E L'ALLEVAMENTO E COLTIVAVANO LE TERRE OTTENUTE BRUCIANDO PARTI DI FORESTA. QUANDO L'AMBIENTE NON DAVA PIÙ SOSTENTAMENTO, SI TRASFERIVANO IN UNA ZONA PIÙ FAVOREVOLE. VILLAGGIO DEI GERMANI I GERMANI ERANO IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE E D’ORIENTE ABILI NELLA LAVORAZIONE DEI METALLI: COSTRUIVANO OGGETTI RAFFINATI E ARMI MOLTO RESISTENTI. ERANO GOVERNATI DA UN RE ELETTO DALL'ASSEMBLEA DEI GUERRIERI. ALLA BASE DELLA LORO SOCIETÀ C'ERA IL CLAN (CIOÈ UN GRUPPO DI FAMIGLIE IMPARENTATE TRA LORO). I GERMANI NON CONOSCEVANO LA SCRITTURA E NON AVEVANO, PERCIÒ, LEGGI SCRITTE. LA LORO PRIMARIA FONTE DI RICCHEZZA ERA LA RAZZÌA: GRUPPI DI GUERRIERI ASSALIVANO UN VILLAGGIO E DERUBAVANO GLI ABITANTI. NEGLI ANNI DI MAGGIORE FORZA DELL'IMPERO, QUESTE TRIBÙ DIFFICILMENTE ATTACCARONO LE CITTÀ ROMANE, MA CON L'INIZIO DELLA CRISI, LE COSE CAMBIARONO: I BARBARI ORGANIZZARONO SCORRERIE E SACCHEGGI SEMPRE PIÙ FREQUENTI NELLE PROVINCE ROMANE. LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO PAG. 84 NONOSTANTE LE PERSECUZIONI, LA RELIGIONE CRISTIANA CONTINUÒ A DIFFONDERSI ANCHE TRA I NOBILI E I SOLDATI. LA CRISI ECONOMICA SI STAVA ALLARGANDO E L'IMPERO NON RIUSCIVA PIÙ A FAR NULLA DI FRONTE ALL’AUMENTO DEI POVERI. MA SPESSO, DOVE L'IMPERO ERA ASSENTE, ERA PRESENTE LA CHIESA CRISTIANA CHE, GRAZIE ALLE DONAZIONI DEI SUOI FEDELI, FONDAVA ORFANOTROFI E OSPIZI E ORGANIZZAVA DISTRIBUZIONI GRATUITE DI CIBO. L'IMPERATORE COSTANTINO FAVORÌ IL CRISTIANESIMO ANZICHÉ COMBATTERLO. COSÌ, NEL 313 D.C., POSE FINE ALLE PERSECUZIONI CON L'EDITTO DI MILANO, CON IL QUALE CONCEDEVA LIBERTÀ DI CULTO A TUTTI RELIGIONI. I CRISTIANI, COSTANTINO COSÌ COME INDIVIDUÒ AI SEGUACI NELLA DI ALTRE STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA CHIESA, NELLA SUA FORZA MORALE, UN MEZZO PER RENDERE UNITO L'IMPERO. COSTANTINO MOSTRA LA CAPITALE DA LUI FONDATA L’EDITTO DI MILANO CONCESSE A TUTTI DI PROFESSARE LIBERAMENTE LA PROPRIA FEDE. IN SEGUITO, NEL 380 D.C., L'IMPERATORE TEODOSIO DICHIARÒ IL CRISTIANESIMO RELIGIONE UFFICIALE DELL'IMPERO. LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE PAG. 85 ROMA, DOPO SECOLI DI SPLENDORE, ERA ORMAI IN DECLINO. PER RIDARE PROSPERITÀ E STABILITÀ ALL'IMPERO FURONO TENTATE VARIE SOLUZIONI. • NEL 293 D.C. L'IMPERATORE DIOCLEZIANO DECISE DI AFFIDARE IL GOVERNO A UNA TETRARCHIA: L'IMPERO FU DIVISO IN QUATTRO VASTE AREE TERRITORIALI GOVERNATE RISPETTIVAMENTE DA DUE IMPERATORI (GLI «AUGUSTI") E DUE VICE IMPERATORI (I «CESARI"). QUESTO SISTEMA DI GOVERNO ENTRÒ PRESTO IN CRISI, PERCHÉ SI SCATENARONO RIVALITÀ E GUERRE TRA I PRETENDENTI ALLA MASSIMA CARICA. TETRARCHIA: GOVERNO DI QUATTRO PERSONE L’IMPERO VIENE DIVISO IN 4 PARTI. • NEL 330 D.C. L'IMPERATORE COSTANTINO, RIUNÌ DI NUOVO L'IMPERO E TRASFERÌ LA CAPITALE DA ROMA A BISANZIO (L'ATTUALE ISTANBUL, IN TURCHIA), CHE IN SUO ONORE PRESE IL NOME DI COSTANTINOPOLI. • NEL L'IMPERO 395 FU D.C., ALLA MORTE DEFINITIVAMENTE DELL'IMPERATORE DIVISO IN TEODOSIO, IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE, CON CAPITALE MILANO E POI RAVENNA, E IMPERO ROMANO D'ORIENTE, DETTO ANCHE BIZANTINO, CON CAPITALE COSTANTINOPOLI. IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE E D’ORIENTE GLI IMPERATORI ROMANI D'OCCIDENTE PER LUNGO TEMPO RIUSCIRONO A CONTROLLARE LE INVASIONI DEI POPOLI CONFINANTI, STRINGENDO ANCHE PATTI COMINCIARONO DI ALLEANZA NUOVE CON INVASIONI LORO. MA DETERMINATE DAL 370 D.C. DALL'AVANZATA DEGLI UNNI, UN POPOLO PROVENIENTE DALL'ASIA CHE SPINSE LE POPOLAZIONI GERMANICHE AD ENTRARE NEI CONFINI DELL’IMPERO. NEL 410 D.C., I VISIGOTI SACCHEGGIARONO ROMA. NEL 455 D.C., ROMA FU ATTACCATA DAI VANDALI. NEL 476 D.C. UN COMANDANTE BARBARO, ODOACRE, CONQUISTÒ L'ITALIA E DEPOSE L'IMPERATORE ROMOLO AUGUSTOLO: ERA LA FINE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE. IMPERO D’ORIENTE MONETA DI ODOA CRE IMPERO D’OCCIDENTE L'IMPERO D'ORIENTE, INVECE, RIUSCÌ A RESPINGERE LE INVASIONI BARBARICHE E DURÒ ANCORA ALTRI MILLE ANNI, FINO AL 1453. NEL 476 A.C. CON LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE, FINISCE LA STORIA ANTICA E COMINCIA IL MEDIOEVO. VIVERE NELL’ANTICA ROMA LA FAMIGLIA ALLA BASE DELLA SOCIETÀ ROMANA C’ERA LA FAMIGLIA CHE COMPRENDEVA ANCHE NONNI, ZII E CUGINI. IL PATER FAMILIAS (PADRE DI FAMIGLIA) COMANDAVA SULLA MOGLIE E TUTTI I BENI APPARTENEVANO A LUI. FAMIGLIA ROMANA L’ISTRUZIONE FINO A 6 ANNI L’EDUCAZIONE IN OGNI BAMBINO FAMIGLIA DAL MASCHIO PADRE. RICEVEVA LE FEMMINE IMPARAVANO A OCCUPARSI DELLA CASA. I BAMBINI RICCHI A 7 ANNI VENIVANO EDUCATI DA UN MAESTRO PRIVATO O ANDAVANO A SCUOLA. I FIGLI E LE FIGLIE DEI POVERI NON ANDAVANO A SCUOLA. TAVOLETTA DI CERA E STILO LE DONNE ERANO SOGGETTE ALL’AUTORITÀ DEL PADRE. DOVEVANO OCCUPARSI DELLE FACCENDE DOMESTICHE E EDUCARE I FIGLI. LA DONNA ROMANA ANDAVA AI AVEVANO PERÒ PARTECIPAVA BANCHETTI, GRANDE CURA A TEATRO, DEL ALLA ALLE PROPRIO VITA TERME, SOCIALE: AL ASPETTO; CIRCO. AMAVANO TRUCCARSI E ORNARSI DI GIOIELLI. USAVANO ACCONCIATURE ELABORATE. ACCONCIATURA DI UNA DONNA ROMANA IL TEMPO LIBERO LE CORSE DEI CARRI I ROMANI AMAVANO DIVERSI SPETTACOLI, MOLTO SPESSO VIOLENTI: PER ESEMPIO LE CORSE DI BIGHE E QUADRIGHE TRAINATE DA CAVALLI. QUESTE GARE SI SVOLGEVANO AL CIRCO MASSIMO, UNA SPECIE DI STADIO. IL CIRCO MASSIMO I GIOCHI DEI GLADIATORI LE LOTTE TRA GLADIATORI BELVE UOMINI ARMATI FEROCI COCCODRILLI. GLI SI SVOLGEVANO AFFRONTAVANO COME ORSI, SPETTATORI E LEONI, NEL COLOSSEO. UCCIDEVANO ANCHE RINOCERONTI SCOMMETTEVANO I O SPESSO SULL’ESITO DI QUESTI SPETTACOLI. GLADIATORI SI SFIDANO NEL C OLOSSEO LE TERME I CITTADINI AMAVANO MOLTO ANDARE ALLE TERME PER RILASSARSI E RIPOSARE. IL CALIDARIUM ERA UN LOCALE MOLTO CALDO PIENO DI VAPORE. NEL TEPIDARIUM SI FACEVANO MASSAGGI CON OLIO D’OLIVA. NEL FRIGIDARIUM SI FACEVA IL BAGNO FREDDO. TERME ROMANE L’ABBIGLIAMENTO TUTTI GLI UOMINI INDOSSAVANO LA TUNICA(2), UNA SPECIE DI CAMICIA CHE ARRIVAVA ALLE GINOCCHIA ED ERA STRETTA IN VITA CON UNA CINTURA. SOPRA LA TUNICA, I CITTADINI PIÙ RICCHI INDOSSAVANO LA TOGA(1), UN AMPIO PANNO DI LAN A AVVOLTO INTORNO AL CORPO. LE DONNE INDOSSAVANO LA STOLA(5), UNA VESTE SENZA MANICHE LUNGA FINO AI PIEDI, COMPLETATA DA UNA SPECIE DI GRANDE SCIALLE RETTANGOLARE, LA PALLA(4), CHE POTEVA ANCHE COPRIRE IL CAPO. ABBIGLIAMENTO ROMANO ALIMENTAZIONE I PASTI DEI ROMANI ERANO TRE: LO JENTACULUM, IL PRANDIUM E LA CENA. LO JENTACULUM ERA LO SPUNTINO DELLA MATTINA, IL PRANDIUM ERA LO SPUNTINO DI MEZZOGIORNO. IL PASTO PRINCIPALE ERA LA CENA. L’ANTIPASTO CONSISTEVA IN OLIVE, UOVA, FUNGHI; SEGUIVANO TRE PORTATE DI CARNE O PESCE O LEGUMI. IL DOLCE POTEVA ESSERE A BASE DI FRUTTA FRESCA E SECCA O DI CONFETTURE. SI DIFFUSE TRA I PATRIZI L’ABITUDINE AI BANCHETTI LUSSUOSI. SI PRANZAVA SU DIVANI CHIAMATI TRICLINI, SUI QUALI GLI INVITATI MANGIAVANO SEMISDRAIATI. TUTTE LE CENE SI CONCLUDEVANO CON IL VINO. ALIMENTAZIONE ROMANA INVENZIONI E SCOPERTE ANCHE SE L’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE CADDE NEL 476 D.C., MOLTI ASPETTI DELLA CULTURA ROMANA INFLUENZANO ANCORA OGGI LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA E QUELLA DI MOLTI ALTRI POPOLI. LETTERE, PAROLE E NUMERI DELLE 26 LETTERE DEL NOSTRO ALFABETO, 22 PROVENGONO DA QUELLO LATINO. L’ALFABETO LATINO SOMIGLIA A QUELLO GRECO MA FU INFLUENZATO ANCHE DA QUELLO ETRUSCO. ANCORA OGGI UTILIZZIAMO I NUMERI ROMANI, PER ESEMPIO SUI QUADRANTI DEGLI OROLOGI, SULLE MERIDIANE E PER INDICARE I SECOLI. INOLTRE I NOMI SCIENTIFICI DELLE PIANTE, DEGLI ANIMALI E DI MOLTE PARTI DEL CORPO UMANO SONO IN LINGUA LATINA. OROLOGIO CON NUMERI ROMANI IL CALENDARIO E I PIANETI FURONO I ROMANI A SVILUPPARE L’IDEA DI UN CALENDARIO UNICO PER TUTTI. NEL 46 a.C. GIULIO CESARE VOLLE RIFORMARE IL CALENDARIO. IL NOSTRO CALENDARIO SI BASA SU QUELLO ROMANO. ALCUNI MESI PRENDONO IL NOME DA DIVINITÀ ROMANE (OLTRE CHE GENNAIO DA GIANO, ANCHE MARZO DA MARTE E GIUGNO DA GIUNONE). LUGLIO DERIVA DA GIULIO CESARE (JULIUS CAESAR) E AGOSTO DA OTTAVIANO AUGUSTO (OCTAVIANUS AUGUSTUS). ANCHE I PIANETI HANNO MERCURIO, IL VENERE, NOME DI MARTE, DIVINITÀ GIOVE, ROMANE. SATURNO, È IL URANO, CASO DI NETTUNO. SOLO DAL VI SECOLO NON SI PARTÌ DAL 753 a.C. PER CONTARE GLI ANNI MA SI PARTÌ DALLA NASCITA DI GESÙ. CALENDARIO CON NUMERI ROMANI LE MONETE A ROMA L’USO DELLA MONETA SI DIFFUSE CON MOLTO RITARDO SOLO NEL 335 a.C. GRAZIE ALLA CITTÀ DI CAPUA VICINO A NAPOLI CHE CONIÒ MONETE D’ARGENTO PER ROMA. LE MONETE D’ORO CIRCOLARONO A PARTIRE DAGLI ANNI IN CUI VISSE GIULIO CESARE. M ON ETA D ’ OR O R EC AN T E IL V O L T O D I A DR IAN O (117 d.C.) LE COSTRUZIONI MOLTI EDIFICI PUBBLICI, STRADE, ACQUEDOTTI E SISTEMI FOGNARI RICALCANO I MODELLI E I TRACCIATI ROMANI. ARCO DI AUGUSTO (AOSTA) IL DIRITTO NEI TRIBUNALI DI TUTTO IL MONDO SOPRAVVIVE L’USANZA ROMANA DI CELEBRARE I PROCESSI DAVANTI A UN GIUDICE E A UNA GIURIA. ANCORA OGGI NELLE UNIVERSITÀ SI STUDIA IL DIRITTO ROMANO. LEGGI DELLE DODICI TAVOLE I TITOLI DEI SOVRANI E LA CORONA D’ALLORO I TITOLI DI KAISER E ZAR, ATTRIBUITI IN PASSATO RI- SPETTIVAMENTE AGLI IMPERATORI TEDESCHI E RUSSI, DERIVANO DAL LATINO CAESAR. ANCHE LA CORONA D’ALLORO CON LA QUALE FURONO RAFFIGURATI MOLTI SOVRANI, SCRITTORI O POETI CORONA D’ALLORO PORTATA DAI COMANDANTI ROMANI. CORONA D’ALLORO DERIVA DALLA E LA STORIA CONTINUA LA FINE DELL’ETÀ ANTICA DOPO IL 476 D.C., A CONTINUARE LA TRADIZIONE ROMANA RIMARRÀ SOLO FRAMMENTATO L’IMPERO IN UNA D’ORIENTE. SERIE DI PER REGNI L’OCCIDENTE, IN MANO AGLI INVASORI GERMANICI, INIZIERÀ INVECE UN’EPOCA NUOVA, CHE GLI STORICI HANNO CHIAMATO “MEDIOEVO”. IMPERO BIZANTINO (IMPERO ROMANO D’ORIENTE) IL MEDIOEVO I PRIMI SECOLI DI QUESTO NUOVO PERIODO SARANNO MOLTO DIFFICILI E VIOLENTI E LA CIVILTÀ SUBIRÀ ADDIRITTURA UN REGRESSO. DOPO L’ANNO MILLE, PERÒ, L’OCCIDENTE CONOSCERÀ UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO. NEL 1492, CON LA SCOPERTA DELL’AMERICA, QUEST’EPOCA SI CONCLUDERÀ E UNA NUOVA ETÀ AVRÀ INIZIO: QUELLA “MODERNA”. SCOPERTA AMERICA 1492 L’ETÀ MODERNA IN QUESTO PERIODO L’EUROPA SI ESPANDERÀ OLTRE I PROPRI CONFINI, LEGANDO NUOVI POPOLI ALLA SUA STORIA. LE CONOSCENZE DELL’UOMO SI ARRICCHIRANNO ENORMEMENTE E NASCERÀ LA SCIENZA MODERNA. INOLTRE SI AFFERMERANNO QUEI DIRITTI DEL CITTADINO CHE ANCORA OGGI SONO ALLA BASE DELLA DEMOCRAZIA. NEL 1789, LA RIVOLUZIONE DELL’UMANITÀ IN “CONTEMPORANEA”. FRANCESE UNA SEGNERÀ NUOVA L’INGRESSO EPOCA, QUELLA GALILEO GALILEI L’ETÀ CONTEMPORANEA È L’EPOCA CHE STIAMO VIVENDO, QUELLA CHE HA PORTATO UNO SVILUPPO TECNOLOGICO E SCIENTIFICO DI ALTISSIMO LIVELLO, MA ANCHE LE CATASTROFI PIÙ ATROCI: BOMBE ATOMICHE, STERMINIO DI DANNI ALL’ECOSISTEMA TERRESTRE… SPACE SHUTTLE INTERI POPOLI, GRAVI