L`AIDS IN AFRICA? NON FA PIU PAURA PERO I BIMBI SONO

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'IORNALE DI BRESCIA
21
Venerdt 25 novembre 2016
LA CITTÀ
Fra Fiorenzo Priuli, missionario-medico dei Fatebenefratelli
'
L'AIDS
' IN AFRICA? NON FA PIU PAURA
PERO I BIMBI SONO ANCORA A RISCHIO
curate nel vostro ospedale, giungendo
anl:he
dai Paesi vicini?
L'intervista
Intanto, nel nostro ospedale la diagnosi è
al top perché disponiamo da quasi tre anni
Anna Della Moretta
di un'attrezzatura costosissima e,
a [email protected]
soprattutto, pienamente funzionante al
contrario di quelle prescnti in altre sci zone
del Paese, che non sono utilizzabili. Solo
i sono persone che
nel nostro ospedale, e in quello della
percorrono anche
capitale Cotonou che dista seicento
cinquecento chilometri,
chilometri da noi, è possibile fare diagnosi
qm1si tutti a piedi, per essere
molecolare delle infezioni virali. Per
curate all'ospedale S. Jean
questo, da noi si effettuano gli screening
de Dicu dei Patcbcnefratelli.
dei sieri di tutta la zona: tenete conto che la
Per essere accolte eia fra Fiorenzo da
nostra popolazione di riferimento è di circa
Cemmo, il missionario-medico che vive in
centomila persone, ma iJ numero è di gran
Africa da quarantasette anni e che, nella
lunga maggiore.
direzione dell'ospedale, sa coniugare il suo
Accanto alle terapie antiretrovirali,
dinamismo alle abitudini africane, la sua
uWiz7,ate anche una pianta locale, la
profonda cultura scientifica alle cure
kinkeliba, che date ai malati in forma di
tradizionali a base di erbe e piante
tisana. Quali sono i benefici?
medicamentose. Il suo eo;sNe cristiano
Sì, da anni associamo In fitoterapia,
all'ànimismo di cui il Paese africano in cui
mutuata dalla millenaria tradi:done di
vive è il cuore, insieme a Togo e Burkina. In
cura ctella poplazione africana, alle cure
cui il Vudù è' considerata una religione a
con i farmaci di sintesi. In particolare,
tutti gli effetti.
usiamo la C:onbretum Micautrum. I lo
Fra Fiorcn1.0 Priuli è tlirt'ttore del S. J('an
scoprrto quasi per caso i poteri di que<,ta
dc Dieu, dal nome del fondatore dei
pianta, osst'rvanclo i benefici che diede ad
Fatebcnefratt'lli, che.' si trova a Tnnguietn,
alcune persone affette da epatite. Era il
nel nord del Benin. Una 7ona che nel 1970
1989. Da allora, vennero effettuati studi
il governo indicò ai missionario mmc la
specifici e si scoprì che la kinkeliba, nome
piì.1 povera l' bisognosa di assistenza
con il qualr è conisciuta d,ùla
quando decisNo di fondar<' ro.,pedale.
popolazione, agisce in modo positivo
Lo incontriamo, alla vigilia della
anche sul virus dell'l liv. Qualcuno mi ha
presentazione del libro «Africa nel cuore
fatto osservare che non guarisce. È vero.
Ma, se è per questo, n<'mmeno i farmaci
sempre» in cui si raccontano vent'anni cli
storin dcli' /\ssociaz.ione benefica
antiretrovirali guariscono. La
Utaonlus che c;ostil'ne
fitoterapia di supporto ha
Lasciata Cemmo
economicamente gli ospedali dei giovanissimo,
1111'azione benefica sul fegato e
f.atebenefralclli in Africa. Ed a
sullo
stato di salute generale di
nell'ospedale
pochi giorni dalla Ciomatn
chi è sicropositivo.
in Benin lotta
mondiale contro l'Aids che si
In Benin noi ne seguiamo
per curare e dar
celebrerà il primo dicembre.
2.'100 e la buona notizia è che
da mangiare
Parliamo, dunque, di infezione
oggi annunciare a qualcuno che
ai malati
di Hiv cd Aids e della situazione
è sieropositivo non è più unn
in un'area, quella africana, tra le
tragedia umana e famigliare,
più colpite al mondo. Qual è 1.-t situazione?
proprio pC'rché le condizioni cli vita sono
Rispetto acl una decina d'anni fa, il
migliorate grazie alle cure.
nufncro delle pcrsonc sieropositivc è
li governo assicura l'al:quisto dei
dimezzato, con un'incidf•nza pari al 2%. I
farmaci, ma ci sono molti altri costi da
governi africani hanno preso coscienza
sostenere ai quali la popolazione non
dell'ec;isten,a dcU'infezionc. E lo hanno
riesce a contribuire. Chi vi aiuta?
fatto prevcdrmlo nel bilancio nazionale
Cli aiuti sono molti, in particolare
fondi sufficienti per acquistare i famrnci
dall'Associazione Uta onlus che sostienc i
antiretrovirali e per garantire le terapie alle
nostri ospedali in Afrirn con somme
persone sieropositive.
importanti. Abbiamo donazioni
Questo ha pennesso un signilìcntivo
dall'Uniccf e dal Programma alimentare
dimezzamento del numero di casi di /\ids
dell'Onu, ma sono disrnntinuc. Ed i
conclamato e di trasmissione
bisogni sono moltissimi perché è vero che
materno-infantile del virus. Non solo.
il farmaco t' gratuito, ma tutto il resto no. E
AnchC' in caso di rapporti sessuali non
ricordiamoci che in /\Irica non esiste il
protetti, la percentuale di contagio è piì.1
Servi7io sanitario nazionale come lo
contenuta pNché lr terapie abbassano la
conosciamo in Italia e in Europa. Dunque,
carica virale.
tutti i costi delle cure, del cibo e
Come mai molte persone percorrono
dell'alloggio dei malati restano in carico ai
centinaia di chilometri a piedi per essere
Fatrbenl'fratelli: come po<;sinn10 chiedere
e
Il protagonista. Fra Fiorenzo Priult, originario di Cemmo di Capodiponte, con la divisa da chirurgo
un contributo n persnnt' che non hanno
le1teral111entt' nulla? I ,essanta letti del
Centro nutrizionale, d1c ci �emb'r.1vano
troppo quando lo abbiamo aprrto. \0110
<;emprc pieni di pazienti gravi a c;iusa
dclJa malnutri;,,ionc.
Lei ha parlato di una diminuzione della
trasmissione dcll'Aids dalla madre al
neonato. Tuttavia, il numero di bimbi
sieropositivi è comunque '>ignificativo.
C:omcmai?
Molti bambini si ammalano con
l'allattamt'nto al seno, ma il ri<.,chio
maggiore sono le trasfusioni di sangue.
Ogni anno da noi vengono sottopo<,ti a
trasfusione circa 400 bambini a cau<;a dclln
malaria e molti di qul·sti si infettano. Clw
fare? Ba<;terebbr avere la poc;sihihtil cli
rivedere i pirroli dopo circa tre nw<;i per
vt'rilìcart' se si sono infettati. lnvcn· li
vediamo dopo tre o quattro anni, quando
l'Aids è già conclamato e non è piì1
possibile cronicizzare la 111alattia.
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